Il progetto degli abitanti

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Il progetto degli abitanti
Università di Firenze - IRPET - Comune di Follonica
FORUM CITTA’ FUTURA
Costruire una visione comune del futuro di Follonica
Il progetto degli abitanti
Prime osservazioni sugli scenari di futuro di Follonica elaborate
insieme ad alcune associazioni culturali e sociali della città
(prof. Giancarlo Paba, arch. Diego Accardo, arch. Carla Gaglianone)
Giugno 2001
Premessa e presentazione dei materiali
Uno dei caratteri innovativi delle più recenti esperienze di pianificazione urbanistica in Italia è
costituito dalla sperimentazione di procedure di coinvolgimento dei cittadini, non soltanto nella fase
istituzionale delle osservazioni e delle controdeduzioni, ma anche nella fase di vera e propria
formazione del piano.
La scelta operata dal comune di Follonica di organizzare insieme a un gruppo di docenti
dell’Università di Firenze un Forum di consultazione e di partecipazione risponde appunto in modo
originale a questa esigenza.
Richiamiamo in breve le fasi di lavoro del Forum, già presentate alla popolazione nella prima
riunione pubblica. In un primo incontro pubblico è stato impostato un lungo lavoro di
coinvolgimento degli abitanti che è arrivato alla fine di giugno alla conclusione della sua prima fase
attraverso la seguente articolazione:
- inchiesta sugli aspetti demografici e socio economici del comune di Follonica, condotta dal
gruppo di lavoro del prof. Cavalieri, e redazione di un rapporto pubblicamente discusso
nella riunione del 15 giugno;
- inchiesta presso venti associazioni culturali, economiche e sociali del comune di Follonica
finalizzata alla raccolta di scenari di critiche, speranze e aspettative sul presente e sul futuro
della città, da parte del gruppo di lavoro del prof. Paba;
- costruzione sulla base di una complessa procedura di “ascolto” del territorio e dei luoghi di
un primo scenario urbanistico del comune di Follonica, da parte del gruppo di lavoro dei
proff. Magnaghi e Gorelli.
I risultati di queste prime parti di lavoro del Forum vengono discusse nella terza riunione
pubblica del 29 giugno.
Le pagine che seguono rappresentano una prima elaborazione dell’inchiesta sugli abitanti e sulle
associazioni:
- nella seconda parte del fascicolo è riportata una sintesi delle interviste compiute; questo
materiale viene quindi restituito in questa forma alle associazioni e verrà messo nel sito web
del Forum in modo che le informazioni e le opinioni possano circolare ed essere
reciprocamente confrontate;
- nella prima parte viene presentata una prima interpretazione dell’inchiesta presso le
associazioni attraverso un quadro sinottico che sintetizza, semplificando qualche volta in
modo brutale posizioni che all’origine sono più sofisticate e complesse, il quadro di opinioni
e aspettative emerso dall’inchiesta; questa sintesi consente di vedere la grande quantità di
speranze, critiche e proposte emerse dall’inchiesta, ed anche le contraddizioni, qualche volta
i conflitti e la diversità di posizioni presenti nella città.
Nella seconda fase del Forum, prevista per il prossimo autunno, sarà necessario un passo avanti
decisivo. Sarà cioè necessario passare dalla raccolta di posizione e da una prima esposizione di
scenari alla costruzione comune dell’impostazione del piano. Si svolgeranno quindi degli incontri
tematici, in forma quasi di laboratorio, nei quali si tenterà di passare dall’espressione della propria
opinione al lavoro collettivo vero e proprio.
2
Sintesi interpretativa della prima fase di ascolto di alcune associazioni del
Comune di Follonica
1. Follonica, il territorio, i comuni vicini
Territorio, area
vasta, relazioni
con i comuni vicini
e con la provincia
Indicazioni di
disagio, elementi
di degrado e
problemi emersi
Proposte e
indicazioni di
carattere generale
Inquinamento
centrale di Torre
del Sale
(6,13,19,20)
Risanamento e
Necessità di
tutela del Padule
inquadrare lo
(14,15,16)
sviluppo di
Follonica
nell’ambito delle
Colline metallifere
e della Val di
Cornia (17,12)
Proposte o
indicazioni di
carattere puntuale
Impatto
ambientale del
Cogeneratore
(1,2,3,6,7,10,11,12
,13,14,1516,17,18, Impostazione di
politiche di
19,20)
sviluppo turistico a
livello
Impianti
comprensoriale
siderurgici di
(1,3,6,12)
Piombino (19)
Viabilità a scala
territoriale,
comunicazioni e
trasporti
Necessità di
regolamentazione
del traffico lungo
la vecchia via
Aurelia (1)
Razionalizzare gli
accessi e le
rotatorie (1)
3
Conflitti e
contrasti di
interessi e/o di
scenari
Percorsi di
trattamento dei
problemi e dei
conflitti
Conflitto tra
vocazione turistica
attuale di Follonica
e il carattere
industriale di
Scarlino e
Piombino e del
comprensorio
Necessità di
articolazione
sovracomunale
delle scelte di
piano
Conflitto tra
modello turistico
intensivo di
utilizzo delle
risorse costiere e
possibilità di
valorizzazione
delle risorse
storiche e
ambientali delle
aree interne
Interventi
sull’Aurelia per
farla diventare
strada urbana (4)
Risolvere il nodo
di Rondelli e di
altri incroci
pericolosi (4)
Relazioni delle
politiche locali con
le politiche
comprensoriali nel
campo del turismo
e della
valorizzazione
delle risorse
ambientali
Necessità di una
politica integrata
di controllo
dell’inquinamento
e della gestione
delle risorse
idriche
Necessità di
articolazione
sovracomunale
delle scelte di
piano
2. Le risorse ambientali, paesaggistiche, storiche
Sistema naturale e
ambientale,
agricoltura,
paesaggio storico
Indicazioni di
disagio, elementi
di degrado e
problemi emersi
Proposte e
Proposte o
Conflitti e
indicazioni di
indicazioni di
contrasti di
carattere generale carattere puntuale interessi e/o di
scenari
Percorsi di
trattamento dei
problemi e dei
conflitti
Mancanza
politiche
pubblicizzatone e
valorizzazione di
Montioni (4,7)
Necessità di
salvaguardare il
territorio oltre
l’Aurelia
(4,13,16,18,19)
Intervenire con
azioni di pulizia e
vigilanza nel
Parco di Montioni
(4)
Preoccupazione
che il nuovo
ippodromo
costituisca una
testa di ponte per
lo sviluppo
edilizio (4)
Necessità di
valorizzare le
attività agricole e
il territorio rurale
(4,5,7)
Incentivare
l’agricoltura
tradizionale
(4,5,7)
Porre a
fondamento del
piano uno studio
accurato dei cicli
naturali come
fondamento delle
scelte
Preoccupazione
per l’ecosistema
delle pinete
(11,19)
Conflitto tra
ipotesi di
Nuovi e più
diffusione delle
Necessità di un
definiti sentieri e
strutture
piano organico di punti di accesso al alberghiere e
gestione del ciclo parco di Montioni mantenimento dei
dell’acqua (4,18) (5,8,18)
caratteri
ambientali del
Possibilità di
Chiudere
territorio aldilà
considerare
temporaneamente dell’Aurelia
eventuali
l’accesso alle
insediamenti
pinete per
Conflitto tra
anche nell’area
consentirne la
articolazione
collinare (6,11)
conservazione e il dell’offerta
ripristino (11)
turistica (campo
Tutelare la zona di
golf, ecc.) e
Valli (13,14,19)
criticità della
gestione della
Valorizzazione e
risorsa acqua
disciplina degli
orti urbani (16)
Trascuratezza
della
manutenzione
della costa
(3,14,18)
Politica di
manutenzione e
completamento
delle attrezzature
della costa (3,6)
Chiusura al
traffico
automobilistico e
riqualificazione
del lungomare (4)
Baracche sul mare
come esito di un
abuso edilizio
(6,9)
Piano di
manutenzione e
riqualificazione
delle “baracche”
(3,18)
Realizzazione di
un percorso
ciclabile da Torre
Mozza al Puntone
(4,7)
Preoccupazione
per inquinamento
e lo spreco delle
risorse idriche
(4,14,16,18)
Critiche alla
realizzazione del
campo da golf
(consumo acqua,
erbicidi) (16)
Il mare, la costa,
la duna, la pineta
Conflitto tra
mantenimento dei
caratteri naturali
del parco di
Montioni e
incremento delle
attrezzature e della
fruizione
Erosione delle
Manutenzione
spiagge e
delle pinete e
inefficacia dei
mezzi di contrasto attrezzature per gli
anziani (4)
Salvaguardare e
migliorare l’uso
pubblico delle
spiagge (2,18)
Porticciolo e
pontile
galleggiante nella
bocca a mare
Ricostruzione e
conservazione
della duna costiera
davanti a
Pratoranieri (8,18)
Tutela integrale
4
Conflitto tra
potenziamento e
razionalizzazione
dell’uso turistico
della costa e
esigenze di
conservazione e
ripristino del
sistema dunale e
delle pinete
Definire regole di
utilizzazione del
territorio aperto
sulla base delle
quali valutare le
ipotesi di
intervento
Creare nuove
economie e nuove
opportunità nel
campo del
turistico culturale,
dell’agriturismo,
delle nuove forme
di agricoltura
Definire un piano
organico di
pianificazione e
gestione dell’area
costiera capace di
regolare l’uso
turistico e il
mantenimento e il
ripristino delle
dune e delle pineta
Definire un codice
d’uso e di
manutenzione
delle “baracche”
che eviti nuovi
abusi e migliori la
situazione attuale
dei caratteri
naturali del
sistema dunale
(18)
Patrimonio
archeologico,
storico, artistico
Sottoutilizzazione
delle risorse
storiche e
minerarie
(3,4,7,18)
Eliminazione delle
“baracche” (9)
Edifici o aree
segnalate;
Villino Benedetti
(6,20)
Palazzo della
Forestale (20)
Quartiere di
Creazione e
potenziamento del Senzuno
(1,3,4,5,6,7,10,11,
parco minerario
12,13,16,19,20)
(3,4,7,18)
Torre azzurra (20)
Ex-Ilva
Creazione di
strutture ricettive (2,3,4,5,7,10,12,13
,14,16,18,19)
nelle ex-colonie
Cinema Roma e
(3)
Tirreno (2,4,5)
Ex-colonie marine
Chiesa di San
Leopoldo
(1,6,7,10,12,13,14,
19)
Pinacoteca (6,16)
Palazzo della
stazione (6)
Casello idraulico
di via Roma (6,14)
“Baracche” lungo
spiaggia
(12,14,16)
Casa storta e casa
gobba (16)
Castello di Valli
(13,16,19)
Pievaccia (13,19)
Montebamboli
(13,19)
Salvaguardia del
tessuto edilizio
ottocentesche e dei
villini liberty
(1,7,16,18,20)
5
Conflitto tra
valorizzazione del
patrimonio
edilizio minore
(tessuti storici,
aree di interesse
storicoambientale) e
possibilità di
trasformazione e
riutilizzazione
Accurata
individuazione
delle invarianti
storicoarchitettoniche e
dei tessuti urbani
di matrice antica
Indicazioni di
funzioni
compatibili con le
possibilità di riuso
delle
testimonianze
storico
architettoniche
della città
Rafforzamento e
rilancio delle
politiche di
valorizzazione del
patrimonio
minerario
3. La città, i quartieri, le attività, le strutture
La città
consolidata, il
centro urbano, la
periferia, i
quartieri
Indicazioni di
disagio, elementi
di degrado e
problemi emersi
Proposte e
Proposte o
Conflitti e
indicazioni di
indicazioni di
contrasti di
carattere generale carattere puntuale interessi e/o di
scenari
Percorsi di
trattamento dei
problemi e dei
conflitti
Indicazione di
quartieri
degradati:
Salciaina,
(4,5,10,11,12,16,1
8,19,20)
Cassarello
(3,4,6,20)
Palazzi rossi (20)
Tre Palme
(11,12,18)
Centro urbano (6)
Pratoranieri
(5,6,10)
Riqualificazione
urbanistica di
Cassarello (2,4,7)
Contenere il
traffico nel
quartiere di
Senz’uno (7)
Conflitto tra lo
scenario di vita e il
quadro di esigenze
dei residenti e
l’orizzonte di
interessi dei
Pista ciclabile
proprietari di
lungo il Petraia
fino al mare (8,18) seconde case
Individuazione dei
quartieri e dei
luoghi e
definizione dei
principi di
riqualificazione
urbanistica per
ciascuno di essi
Conflitto tra
eventuali necessità
di nuove
insediamenti
residenziali e
Eventuali
espansioni edilizie disponibilità di
aree
limitate solo nei
terreni tra
Conflitto tra
Cassarello e
misure antirumore
Casone (18)
e attività
commerciali e per
il tempo libero
legate al turismo
Completamento e
complicazione
delle attività dei
quartieri
prevalentemente
monofunzionali
Potenziare la
Conflitto tra lo
piccola industria e sviluppo delle
l’artigianato (5)
attività
commerciali e di
servizio legate al
turismo e il quadro
di vita quotidiana
dei residenti
Delimitazione
degli ambiti urbani
a maggiore
vocazione turistica
e riqualificazione
e protezione delle
aree residenziali
Preoccupazione
per
l’inquinamento
acustico (6,10)
Piano di recupero
e rivitalizzazione
di Senz’uno
(1,3,4,5,7,11,18)
Piano di
riqualificazione
per Pratoranieri
(manutenzione
dello spazio
pubblico, attività
non residenziali)
(3,7)
Inserire strutture
alberghiere a
Salciaina (12,18)
Necessità di un
piano del rumore
(6,10)
Riqualificazione
della 167 ovest
Individuazione di
piani di recupero
dei quartieri più
significativi
(Senz’uno, tessuti
ottonovecenteschi,
ecc.)
Un piano ciclabile
per la città (9)
Non un metro
cubo in più di
cemento (16)
Le attività
economiche,
produttive,
commerciali
Politiche di
incentivazione
delle strutture
commerciali nel
centro e nelle aree
pedonali (3)
Far convivere
l’industria e il
turismo (5)
Diversificazione
delle attività
economiche e
produttive
(allungamento dei
cicli produttivi,
integrazione tra i
diversi settori,
sviluppo delle
attività culturali)
Disciplinare le
attività
commerciali
legate all’industria
turistica e del
tempo libero
(9,10)
Il turismo di
massa, il turismo
- Sotto
dimensionamento
Necessità di
allungamento
Il Villaggio
Svizzero come
6
Conflitto tra
redditività a breve
di qualità
dell’offerta
alberghiera
(3,9,18)
modello di
della stagione
turistica (2,5,7,19) estensione
temporale del
turismo (7,20)
Necessità di
incremento
Riqualificare le
dell’offerta
turistica nelle aree ex-colonie (9)
collinari (3,5)
Collegare il
turismo con
attività
congressuali e
culturali (3)
7
termine del
turismo di massa
stagionale e le
necessità di
investimento e
innovazione
richieste dalla
creazione di nuove
forme di offerta
turistica e
culturale
4. La casa, i servizi, le strade, lo spazio pubblico
La casa, i servizi,
le attrezzature
Indicazioni di
disagio, elementi
di degrado e
problemi emersi
Mancanza di una
formazione nel
settore turistico e
alberghiero (3)
Proposte e
Proposte o
Conflitti e
indicazioni di
indicazioni di
contrasti di
carattere generale carattere puntuale interessi e/o di
scenari
Ridefinizione di
Necessità di
una politica
potenziamento di
scolastica (3)
un migliore
presidio
ospedaliero (20)
Necessità di un
teatro o di una
struttura per
spettacoli al
chiuso
(2,6,7,9,12,17,18)
Percorsi di
trattamento dei
problemi e dei
conflitti
Definizione di un
piano delle
funzioni e di un
sistema integrato
di dotazione dei
servizi a livello di
città e di unità
urbane elementari
Necessità di
residenze per
anziani in parti
della città non
disabitate (2)
Creazione di una
struttura per il
Carnevale (17)
Lo spazio
pubblico, le
piazze, le strade, il
decoro urbano
Critiche alla
manutenzione
delle strade e dei
marciapiedi
(2,3,4,5,10,11,13,1
8,19,20)
Presenza di
eccessive barriere
architettoniche
(19)
Mancanza di
parcheggi (3)
Inquinamento
luminoso (10)
Necessità di una
rete integrata di
percorsi ciclabili
(1,5,8,9,10,18,20)
Eccessiva
illuminazione
Coop (2,4)
Problemi di
sicurezza per i
ciclisti a
Cassarello, in via
Colombo,
Amendola,
Litoranea (2)
Isole pedonali nel
centro e in alcuni
tratti del
lungomare
(3,7,18,20)
Necessità di un
piano del sistema
di illuminazione
(3,10,18)
Necessità di dare
uno sbocco alla
strada lungo la
ferrovia
Necessità di un
piano organico
della sosta e dei
parcheggi
(1,3,5,18)
Collegamento
zona sportiva del
Capannino con via
della Pace (3,18)
Necessità di una
migliore
manutenzione del
parco della Petraia
(7,18)
Parcheggi
sotterranei o a più
piani (7,10)
Necessità di
attrezzare l’area
per i camper (3)
Chiusura al
traffico del
lungomare
Carducci (3,18)
Zona pedonale in
8
Recupero di una
dimensione nuova
dello spazio
pubblico
Riproposizione del
tema progettuale
della strada e della
piazza come forme
complesse di
architettura sociale
Definizione di un
piano degli orari e
dei tempi urbani
Interventi sulla
vegetazione
urbana nel rispetto
del clima e del
carattere
mediterraneo (14)
Piazza d’Istria
Piano integrale di
abbattimento delle
barriere
architettoniche
(19)
Creazione di una
galleria che
colleghi piazza
Mercato con il
vecchio cinema
(1)
Non smantellare
completamente il
mercato coperto
(1,5)
Mantenere la
memoria del
mercato nella
piazza relativa
(12)
Percorso pedonale
da Cortinuove al
Capannino (7)
Altro
Mancanza di
luoghi per i
giovani,
discoteche, punti
di incontro
(2,3,18)
Snellimento delle
procedure
burocratiche
comunali (2)
Utilizzare mezzi
piccoli ed
ecologici nel
trasporto pubblico
urbano (2,9,10)
Creazione di una
zona attrezzata per
i camper (7)
Raccolta
differenziata e
creazione isole
ecologiche (16)
(1) Associazione Pro Loco Follonica; (2) Auser Filo d’Argento di Follonica; (3) Ascom-Confocommercio; (4)
Coldiretti; (5) Gruppo Vela LNI Follonica; (6) Associazione Spazio H Colline Metallifere; (7) Follonica Trekking Club;
(8) Confesercenti Colline Metallifere; (9) Free Bikers Pedale Follonichese; (10) Comitato cittadino per la difesa del
Parco della Petraia; (11) Centro Sociale Anziani; (12) Associazione culturale Laboratorio dello Spettacolo; (13)
Associazione Chiaro Scuro; (14) Centro di educazione ambientale La Ragnatela; (15) Stabilimenti balneari; (16)
Legambiente circolo Colline Metallifere; (17) Associazione Carnevale Follonica; (18) Università dell’Età Libera; (19)
Comitato No al cogeneratore di Scarlino; (20) Associazione culturale Rotary
Avvertenza: l’interpretazione delle opinioni degli intervistati non impegna necessariamente le associazioni di cui fanno
parte; la sbobinatura delle interviste e la costruzione del quadro sinottico è responsabilità degli operatori del Forum e
può contenere errori e interpretazioni non condivisi dagli intervistati; la funzione del quadro è quella di fornire
semplicemente un orientamento generale delle opinioni e delle prese di posizione presenti in città, come punto di
partenza per la discussione sui principi del nuovo piano comunale.
9
1.
Associazione Pro Loco Follonica
Attività: Cura e pubblicizza l’immagine turistica e culturale di Follonica. Organizza manifestazioni promozionali e
turistiche, gestisce i punti di informazione turistica di Follonica. Ha come scopo lo sviluppo turistico del territorio e
l’adesione avviene tramite tesseramento
Anno di fondazione: 1991
Soggetto intervistato: Giancarlo Bellaveglia, anni 53 - Presidente della Proloco
1.
Quali sono le maggiori risorse ambientali che gravitano sul territorio del Comune di Follonica e come
pensate che potrebbero essere valorizzate (localizzazione schematica sulla cartina….)
Premesso che il turismo oggi rappresenta l’unica e vera risorsa produttiva per Follonica e per tutto il territorio delle
Colline Metallifere, bisogna anche dire che se questo modello di sviluppo è nella testa di molti amministratori, stenta
ancora a tradursi in atti concreti perché manca un cambiamento culturale e sociale che coinvolga tutta la popolazione
locale. Questo provoca ancora aspettative e contraddizioni, molti servizi e infrastrutture non sono adeguati a questo
nuovo modello di sviluppo e ancora oggi stenta a farsi strada una riconversione profonda che punti ad un turismo di
qualità come alternativa economica alla quale si dovrebbe adeguare la stessa città.
Il mare è la nostra risorsa principale e non può essere trascurato. Ci sono 6 Km di spiaggia e solo una parte è attrezzata
perché gestita da privati. Il resto è “libero” in teoria: in pratica è abbandonato ad un uso indiscriminato che ne
compromette la qualità, mentre con interventi minimi si potrebbero attrezzare e rendere fruibili queste spiagge al
pubblico in maniera molto più razionale. Vicino l’ex colonia si potrebbe, ad esempio, creare un piccolo approdo per i
gommoni.
Il Parco di Montioni dovrebbe essere ulteriormente valorizzato creando e diversificando i percorsi naturalistici per venire
incontro a fasce di utenza differenziata (es. disabili, anziani, ecc.)
2.
Quali sono i maggiori punti di conflittualità ambientali del territorio e cosa si può fare per risolverli
Nonostante sia chiara l’inversione del modello di sviluppo economico, progetti come quello del Cogeneratore di Scarlino
stanno a indicare l’esistenza di contrasti sul modo di intendere il modello imprenditoriale per questo territorio. Pertanto,
Cogeneratore e bonifiche ritengo che debbano essere le cose più urgenti da affrontare.
3.
Quali sono i “luoghi” che costituiscono il patrimonio storico e culturale della città: come conservarli,
tutelarli, valorizzarli
Ritengo che il recupero del complesso dell’ex-Ilva, oggi ridotto a grande parcheggio, per la città sia un intervento
prioritario. E’ un’area di gran pregio che va resa viva recuperando gli edifici del vecchio stabilimento ad un uso pubblico.
Ad esempio, potrebbero essere ristrutturati i vecchi edifici per creare una sala convegni, un teatro, un auditorium, un
museo archeologico e anche un mercato dell’antiquariato.
Anche il vecchio cinema - teatro Tirreno, prospiciente piazza Vittorio Veneto, è un’altra bella struttura che speriamo non
venga trasformata nell’ennesimo centro commerciale, quando si sente il bisogno di avere un Teatro Comunale.
Un’ipotesi progettuale su cui secondo me varrebbe la pena lavorare è quella di raccordare la struttura del vecchio
Cinema – Teatro con il Mercato Coperto, che oggi si presenta come un brutto capannone, e la Piazza antistante (XXIV
Maggio). Al posto dell’attuale Mercato che, si dice, verrà trasferito all’interno dell’ex-Ilva, potrebbe essere realizzata una
struttura in ghisa e vetro dove collocare un mercato dei prodotti locali, delle erbe, dei fiori …. Un progetto che punta a
riqualificare un Centro città non limitato a un tratto di via Roma.
Utilizzare poi la ghisa come materiale per l’arredo urbano della città può costituire un’attrattiva in più per caratterizzare
Follonica e, nel contempo, richiamarsi alle sue origini storiche.
Una cura particolare andrebbe dedicata al quartiere di Senzuno cercando di ridargli quella sua caratteristica unica di
vecchio borgo marinaro, ma il piccolo quartiere è pieno di seconde case e quindi bisognerebbe coinvolgere i proprietari
per elaborare un progetto condiviso.
Poi naturalmente ci sono da valorizzare le case della zona Chiesa (S. Leopoldo) e le case liberty sparse in città.
4.
Quali tra le seguenti strutture pubbliche possono essere considerate funzionanti per quantità e per qualità e
quali risultano inefficienti:
a) marciapiedi: molti sono ancora da sistemare
b) illuminazione pubblica: è da potenziare, specie nelle vie laterali di via Roma e nella zona dietro la Chiesa
c) strade: Il traffico è uno dei problemi più grossi di Follonica, tutto compresso lungo 2 direttrici tra la ferrovia e il
mare. Il Piano del traffico attuato dall’amministrazione, fino ad ora, è stato realizzata solo nella prima fase con
molte incertezze, comunque la segnaletica orizzontale e verticale è da migliorare e potenziare.
10
d) giardini: a Follonica i giardini mancano (meno male ci sono le aiuole!)
e) verde: finalmente si sta facendo qualche buon lavoro di manutenzione sulla Pineta di ponente
f) spiagge: le spiagge sono il nostro biglietto da visita, pertanto, andrebbero pulite tutto l’anno e non solo durante
i 3 mesi estivi e, possibilmente, riqualificate.
g) percorsi ciclabili: andrebbe creato un percorso ciclabile lungo la costa da Torre Mozza al Puntone (al porto), e
uno di penetrazione interno che attraversi Ilva, l’ASL, il Capannino, fino alla zona industriale
h) alberature: negli anni ’60 Follonica era conosciuta come la città delle palme, ora sono in via di estinzione
5.
Qual è la vostra percezione sull’edificato del Comune e più in generale dello spazio costruito:
Il costruito rispecchia il modello di sviluppo economico che si è data la città a partire dagli anni ’60. Anche i grattacieli
sono il prodotto di questo tipo di cultura che vede il grattacielo stesso come edificio ideale per soddisfare una domanda
di molti contrapposta alla villetta che occupa tanto territorio ad uso esclusivo di pochi
6.
Quali sono i problemi che caratterizzano le singole zone della città (descrizione dell’identità locale,…punti di
forza e di debolezza,.. aree degradate, aree localizzate sul confine - esempio: zona industriale, fascia al
mare, Aurelia, ferrovia, ecc.- )
Il Carnevale organizzato dai Rioni sta a dimostrare che esiste ancora una certa identità culturale
locale. Per quanto concerne le aree degradate, rimangono ancora zone da sistemare tipo il Parco della Petraia
7.
Quali sono le parti di città che in base alle loro potenzialità sia naturalistiche che del costruito sono
considerate meglio vivibili, e quali bisognose di manutenzione e trasformazioni urgenti per migliorare la
qualità dell’abitare. (Delineatene i confini nella cartina)
Una buona qualità dell’abitare è visibile nel centro cittadino, in S.Luigi, Campi Alti; da migliorare Prato Ranieri (lungo la
strada ferrata) e Senzuno. Un discorso a parte merita Salciaina e tutti i quartieri dove predominano le seconde case: i
proprietari devono essere convinti che continuando di questo passo questo patrimonio si dequalifica sempre di più,
quindi bisogna pensare a questi quartieri trattandoli come se fossero dei villaggi turistici e trasformandoli come simili
mettendo in comune la parte dei servizi di accoglienza. Certo bisognerebbe che l’Amministrazione intervenisse su vari
piani e il proprietario si considerasse come un piccolo imprenditore che intravede la possibilità di valorizzare quello che
oggi si sta deprezzando.
8.
Quali sono secondo voi le parti di città che costituiscono il centro, quali quelle che costituiscono la periferia
e quali zone si possono considerare intermedie (delineare i possibili confini…..configurare gli spazi)
Il Centro è costituito da via Roma, Piazza Istria, Piazza Sivieri; la parte intermedia da via Colombo la zona della Gora e
via Matteotti. Le aree periferiche sono quelle situate oltre la linea ferroviaria, e i quartieri di Senzuno e Cassarello. Il
Centro, vissuto come luogo d’incontro e di passeggio, oggi è ristretto a circa 100 metri, quelli che vanno dal Casello
Idraulico alla Casa Storta, quindi sarebbe augurabile mettere in campo iniziative per estenderlo.
9.
Quali tra le seguenti problematiche, riguardanti la viabilità ritenete che necessitino interventi correttivi atti a
migliorarne la qualità:
a)
traffico: nella vecchia Aurelia il traffico è diminuito, ma paradossalmente è diventato più rumoroso in quanto i Tir
che si dirigono nella zona industriale e/o al Casone viaggiano più veloci. Occorrono pertanto interventi per
regolamentare la velocità
b)
viabilità: bisognerebbe progettare delle rotonde a San Luigi-Corti Nuove ed in via Sanzio ed allargare la
carreggiata della strada che dal cimitero sbocca sull’Aurelia
c)
parcheggi: esiste una sorta di traffico immobile costituito dalle automobili dei proprietari di seconde case, che per
settimane lasciano la macchina in sosta sotto casa. Occorrono interventi per regolare questo uso privato di suolo
pubblico e la creazione di un parcheggio nella zona davanti al circolo nautico (campeggio del Golfo)
d)
strumenti di regolazione o limitazioni del traffico: le isole pedonali funzionano solo se si prevedono parcheggi
urbani nelle aree limitrofe
e)
percorsi pedonali: realizzare una serie di attraversamenti nell’area dell’Ilva, così come di fatto avviene
spontaneamente, e nell’area del futuro parco del Petraia, che però ancora non si realizza.
10. Quali tra i seguenti servizi pubblici ritenete carenti:
a) istruzione: asili, scuole materne, elementari, medie inferiori, medie superiori
b) attrezzature collettive: civiche, amministrative, sanitarie, assistenziali, culturali e ricreative,
commerciali, sportive
11
Manca una piscina e questo è un problema segnalato da tutti. Certo nei comuni limitrofi esistono piscine sotto
utilizzate, bisogna quindi attivare servizi pubblici adeguati, anche per i collegamenti con l’ospedale di Massa
Marittima.
Manca una scuola a indirizzo turistico
11. Quali sono i problemi sociali a cui bisogna prestare più attenzione
L’invecchiamento della popolazione e, collegato a questo, l’emigrazione dei giovani
12. Problema della casa ……..situazione attuale, strategie, desideri proposte
Attuare una politica che incentivi in tutti i modi la riconversione e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente (vedi
anche quanto detto al punto 7 per Salciaina)
13. Turismo: problemi, complessità in tutti i suoi aspetti
L’attività turistica non può essere ridotta solo sui tre mesi l’anno. L’Ente pubblico deve sapere stimolare e proporre; 100
mila presenze concentrate in meno di 3 mesi costituiscono un peso poco sostenibile e molto caotico per cittadini e turisti.
Dotarsi di strutture atte a ospitare attività congressuali, culturali e sportive può contribuire ad allungare la stagione
turistica
14. Agricoltura
Incentivare l’agriturismo e l’agricoltura biologica
15. Industria
Bisognerebbe sviluppare un’industria compatibile con il turismo, come quella che si sta realizzando in località la Botte:
con la creazione di un polo tecnologico della nautica, una serie di aziende che hanno in prevalenza un’attività legata al
futuro porto del Puntone
16. Commercio: i servizi commerciali con le oltre 1000 licenze per i piccoli commercianti credo che siano sufficienti
17. In relazione alla compilazione del nuovo Piano Strutturale del Comune, quali sono le proposte e i desideri
che vorreste fossero realizzati?
Realizzare un buon Piano delle funzioni, in cui indicare i tipi di turismo per il futuro, e come le attività industriali
medio/piccole e le nuove infrastrutture si devono rapportare con esso
12
2. Auser “Filo D’Argento” Follonica
Attività: 10 anni di attività di solidarietà, soprattutto per gli anziani: accompagnamento a visite mediche e cure di
riabilitative, compagnia domiciliare, disbrigo di pratiche. Solidarietà internazionale, rapporti con le scuole e con la
biblioteca comunale. Cura un laboratorio settimanale di manualità e oralità. Organizza incontri periodici di
socializzazione.
Anno di fondazione: Costituita a Follonica nel settembre del 1991, affiliata all’Auser nazionale è iscritta al Registro
Regionale del Volontariato. Da un primo servizio di segreteria e ascolto, sono passati a fornire un servizio per 70 anziani
Soggetti intervistati: Adua Rocchi - Presidente dell’Auser
Rigoletto Rospetti, anni 70, - Vicepresidente e segretario dell’Auser,
1.
Quali sono le maggiori risorse ambientali che gravitano sul territorio del Comune di Follonica e come
pensate che potrebbero essere valorizzate
Le principali risorse da tutelare sono: le pinete, le spiagge, il patrimonio archeologico - industriale.
Per valorizzare queste risorse bisognerebbe dotarsi di strutture turistiche utilizzabili tutto l’anno, anche per attività
congressuali e culturali.
Le Pinete sono una risorsa importante per la città e per gli anziani costituiscono spazi privilegiati per l’aggregazione e
la socializzazione
L’altra risorsa che può caratterizzare il nostro territorio è il costituendo Parco Minerario, un’istituzione che ha per noi
un forte valore storico di ricordo e testimonianza, e l’ex Ilva con i suoi forni fusori e le sue strutture dovrebbe costituire
uno degli elementi centrali del Parco
2.
Quali sono i maggiori punti di conflittualità ambientali del territorio e cosa si può fare per risolverli
Naturalmente la vicinanza alla città di attività industriali inquinanti. La questione cogeneratore è emblematica Fino
agli anni ’60 il turismo per Follonica non rappresentava una risorsa produttiva importante, Follonica era anche un
paese agricolo con un’ottima produzione di frumento, barbabietole, e successivamente di frutta; un’attività agricola
florida che si estendeva per tutta la piana del Pecora fino al Casone di Scarlino; ora molte aree agricole non
esistono più, quasi tutti i campi sono stati cementificati.
3.
Quali sono i “luoghi” che costituiscono il patrimonio storico e culturale della città: come conservarli,
tutelarli, valorizzarli
Naturalmente ex Ilva, il Cinema Roma e il Cinema – Teatro Tirreno, una struttura chiusa all’inizio degli anni ’90,
bisogna anche ricordare che a Senz’uno negli anni ’50 quando ci fu il boom del cinema, si faceva il cinema
all’aperto, sulla spiaggia
A Follonica c’era poi un pastificio, un sugherificio, una fabbrica delle sardine e quella dei pomodori dove ora hanno
costruito le Tre Palme
4.
Quali tra le seguenti strutture pubbliche possono essere considerate funzionanti per quantità e per qualità e
quali risultano inefficienti:
marciapiedi: bisognerebbe dotarli di idonea segnalazione per rendere visibili ai disabili dove si trovano gli scivoli
illuminazione pubblica: sufficiente, anzi in alcuni casi, come al parcheggio della Coop eccessiva
strade: la viabilità è critica specie nel periodo estivo. Il problema più grosso per le strade a nostro parere è quello
dello sgrondo delle acque, soggette a facili allagamenti in casi di pioggia, i tombini sono generalmente intasati e
incapaci di raccogliere le acque piovane. Poi ci sono strade troppo trafficate come via Bicocchi, mentre la via
Golino non è sfruttata abbastanza
giardini: i giardini a Follonica, sono le piazze con aiuole, per esempio quella davanti al Florida che però è da
qualche anno trascurata, e quella di fronte all’ex cinema – teatro Tirreno, in ristrutturazione. Bisognerebbe costruire
veri giardini soprattutto in periferia, per esempio a Cassarello.
verde: le Pinete in genere dovrebbero essere meglio curate e sorvegliate. Recentemente si sono fatti dei buoni
lavori di rimboschimento nella Pineta di levante, bisognerebbe meglio attrezzarle con panchine e illuminazione
idonea. Bisogna ricordare che dove ci sono panchine ci sono anziani, spesso si vedono gli anziani che quando
vanno in pineta si portano dietro le sedie di casa, un po’ per la mancanza di sedili, ma anche per stare seduti in
cerchio all’aperto, per fare “comunella”. Buona la cura delle aiuole in centro, mentre prima erano trascurate
spiagge: troppo spazio per i privati e sempre più ridotto per i cittadini, la spiaggia adiacente alla città è giusto che
sia pubblica e attrezzata, sono le spiagge a levante e a ponente che dovrebbero essere date in concessione ai
privati e non il contrario. Le spiagge libere sono da Carbonifera alla zona industriale di Torre del Sale e dalle ex
Colonie al pontile della Solmine e quindi di nuovo in area industriale.
13
percorsi ciclabili: sono scarsi, l’unico tentativo è stato fatto in viale Italia, ora smantellata per via del ricorso di
alcuni commercianti al Tar. Ma percorrere il viale in bicicletta non andava bene, soprattuttto verso sera perché
essendo anche un viale pedonale molto frequentato, andare in bicicletta diventava fastidioso e rischioso. Di fatto i
marciapiedi oggi sono le piste ciclabili più sicure perché l’uso della bicicletta a Follonica, sia in centro che in
periferia, risulta pericoloso; in questi ultimi anni si sono verificati numerosi incidenti anche mortali, incidenti di ciclisti
investiti come è successo a Cassarello, in via Colombo, in via Amendola o in via Litoranea
alberature: sono scarse
5.
Qual è la vostra percezione sull’edificato del Comune e più in generale dello spazio costruito
Cementificazione selvaggia e irresponsabile
6.
Quali sono le parti di città bisognose di manutenzione e trasformazioni urgenti per migliorare la qualità
dell’abitare
Cassarello da alcuni è considerato un quartiere periferico, da altri un nuovo centro, forse ha bisogno di essere
meglio curato
7.
Quali tra le problematiche, riguardanti la viabilità ritenete che necessitino interventi correttivi atti a
migliorarne la qualità:
I trasporti pubblici sono un problema complesso e controverso, molti anziani non usano preferiscono andare a
piedi, hanno difficoltà di salire e scendere dal mezzo pubblico, e fare aspettare gli altri passeggeri pensano che crei
disturbo. Mancano i mezzi pubblici che collegano la periferia al centro, e soprattutto quelli che portano ai
supermercati o meglio ci sono ma i tempi di attesa sono molo lunghi
8.
Quali tra i seguenti servizi pubblici ritenete carenti:
c) istruzione: asili, scuole materne, elementari, medie inferiori, medie superiori
d) attrezzature collettive: civiche, amministrative, sanitarie, assistenziali, culturali e ricreative,
commerciali, sportive
Per gli anziani, tolto il Centro Sociale Anziani, non ci sono tante altre strutture al coperto, ma bisogna dire che
ancora di meno c’è per i giovani. A Follonica in generale mancano centri di incontri, spazi di socializzazione. Poi ci
sono strutture pubbliche che potrebbero essere meglio utilizzati con una maggiore disponibilità e razionalità.
Un problema molto sentito è la mancanza di un centro di assistenza diurno, un centro che ospita l’anziano durante
il giorno, con uno spazio ricreativo ad esempio per lavori manuali (attività di laboratorio) o per il ballo liscio. Poi c’è
la necessità di avere un Teatro Comunale e una sala cinematografica aperta anche il pomeriggio, almeno una volta
alla settimana, una sala di lettura.
9.
Quali sono i problemi sociali a cui bisogna prestare più attenzione
Maggiore assistenza agli anziani non autosufficienti. Fare sentire gli anziani ancora utili inseriti ancora nella vita
sociale, ascoltati e per i più poveri prevedere anche un sostegno economico. L’esperienza del laboratorio di
manualità che da qualche è attivo presso la scuola di via Gorizia (pittura, pittura su stoffa, lavori con la cera,
cartapesta), potrebbe essere un momento di incontro tra generazioni, anche per fare acquisire competenze
tecniche.
10. Problema della casa, situazione attuale, strategie, desideri proposte
Spesso molti anziani abitano in case non idonee, o troppo grandi o ai piani alti, costretti a pagare costi alti ad
esempio per la spazzatura o per l’ICI. Poi ci sono quelli che abitano da soli in condomini che per la maggior parte
dell’anno sono vuoti e quindi con paure ecc. Una soluzione non so quanto attuabile, senza voler ghettizzare gli
anziani, prevedere nei nuovi edifici o in quelli da ristrutturare, case pensate e progettate per gli anziani.
11. Agricoltura: i terreni qui erano molto fertili ora tutto è stato cementificato
12. Industria: si purché non inquinante
14
3.
ASCOM - CONFCOMMERCIO
Attività: L’Ascom svolge attività di segreteria sindacale, amministrazione, servizio tributario, finanziario, servizio stampa,
formazione professionale, consulenza del lavoro
Anno di fondazione: l’associazione si è costituita nel 1965
Soggetto intervistato: Palmieri Mauro, anni 47 - Responsabile Ascom settore pubblici esercizi e membro del consiglio
direttivo del consorzio servizi turistici per la Maremma
1.
Quali sono le maggiori risorse ambientali che gravitano sul territorio del Comune di Follonica e come
pensate che potrebbero essere valorizzate (localizzazione schematica sulla cartina….)
La principale risorsa di Follonica è il mare, grazie alla sua posizione geografica e al clima mite tutto l’anno, Follonica
naturalmente è diventata una rinomata cittadina turistica.
Ma queste sue preziose risorse, mare, spiagge, pinete, spesso sono trascurate o non adeguatamente valorizzate.
Mancano panchine, bagni pubblici, accessi per i disabili, parcheggi, pulizia, ……
Come fa la gente ad usufruire delle spiagge pubbliche senza un minimo di attrezzature, per fare la pipì, ad esempio,
bisogna andare in un bar, altrimenti ……..
Il Parco di Montioni è una risorsa importante per la città, ma non è conosciuto, non è fruito, quando i follonichesi vogliono
fare una scampagnata vanno al Parco della Finoria e non a Montioni. Bisogna pubblicizzarlo, attrezzarlo, fare delle
iniziative, feste……
2.
Quali sono i maggiori punti di conflittualità ambientali del territorio e cosa si può fare per risolverli
Naturalmente il Cogeneratore, che è in contraddizione con il nuovo modello economico basato sul turismo di qualità che
stiamo cercando di costruire
3.
Quali sono i “luoghi” che costituiscono il patrimonio storico e culturale della città: come conservarli,
tutelarli, valorizzarli
Sicuramente il complesso dell’ex Ilva potrebbe diventare una struttura polivalente, moderna, in grado di soddisfare i
bisogni sociali, culturali, ma anche economici di Follonica.
Anche le ex Colonie sono complessi da recuperare, così come sta facendo Scarlino, per riconvertirle in caratteristiche
strutture ricettive, delle quali la città ne ha tanto bisogno.
4.
5.
Quali tra le seguenti strutture pubbliche possono essere considerate funzionanti per quantità e per qualità e
quali risultano inefficienti:
a.
marciapiedi: tanti sono pavimentati con l’asfalto, forse anche per questo si prestano ad essere utilizzati
impropriamente come piste ciclabili, che a Follonica mancano del tutto.
b.
illuminazione pubblica: in città bisognerebbe mettere dei lampioni e non i pali alti dieci metri tipo strada
extraurbana, l’illuminazione sulla passeggiata del lungomare è indecente.
c.
strade: La strada lungo la ferrovia deve avere uno sbocco. L’isola pedonale non si delimita utilizzando due
transenne, una in cima e una in fondo, occorre qualificarla come tale, con un arredo adeguato, panchine,
illuminazione, pavimentazione negozietti o bancarelle, ma anche parcheggi nelle vicinanze. Viareggio, San
Vincenzo, Rimini, Riccione sono esempi concreti per capire come si può intervenire sui lungomare di Follonica.
d.
percorsi ciclabili: le piste ciclabili (praticamente non ne abbiamo nemmeno una) diventano un problema
quando vengono a mancare i parcheggi. La questione della pista ciclabile di viale Italia ed il ricorso al Tar, fatto
dai commercianti che si sentivano danneggiati, nasce anche da un problema di sosta non risolto.
Quali sono i problemi che caratterizzano le singole zone della città (descrizione dell’identità locale, …punti
di forza e di debolezza, ..aree degradate, aree localizzate sul confine- esempio: zona industriale, fascia al
mare, Aurelia, ferrovia, ecc.-)
Senzuno
E’ un quartiere vivo, in via della Repubblica ci sono negozi di tutti i tipi e alle spalle la spiaggia; bisognerebbe riqualificare
la pineta vicina, curare l’illuminazione e la pavimentazione, le baracche, se proprio dobbiamo tenerle, ma che almeno
siano mantenute in condizioni decenti.
Cassarello
Non conosco la realtà vera di questo quartiere
15
Capannino
La strada che porta agli impianti sportivi ,quelli che sono rimasti efficienti,(la zona del Capannino) dovrebbe trovare un
collegamento, uno sbocco con via della Pace. La via Sanzio è una strada chiusa e ogni volta che ci sono importanti
manifestazioni sportive si rimane imbottigliati. Inoltre, bisogna segnalare che il Capannino è stato indicato come area di
sosta per i camper ma mancano le strutture di supporto, l’illuminazione, l’acqua, i servizi igienici, l’ombra, ….
Pratoranieri
Una delle zone più qualificate turisticamente della città è una delle più trascurate, ad esempio, marciapiedi, verde
pubblico, mancano negozi, persino nella recente lottizzazione sono stati previsti pochi negozi e forse nemmeno un bar,
anche per questo diventano delle zone morte.
6.
Quali tra le seguenti problematiche, riguardanti la viabilità ritenete che necessitino interventi correttivi atti a
migliorarne la qualità:
traffico: Follonica è caotica, pensiamo al lungomare Carducci si dovrebbe chiudere al traffico ed invece è, la strada
di collegamento con la castiglionese. Tutto il lungomare deve diventare pedonale, ma servito alle spalle da parcheggi .
trasporti pubblici: è come se non ci fossero, non sono funzionali.
parcheggi: sono insufficienti in tutta la città ma soprattutto per arrivare vicino al mare,
7.
Quali tra i seguenti servizi pubblici ritenete carenti:
a) istruzione: asili, scuole materne, elementari, medie inferiori, medie superiori
b) attrezzature collettive: civiche, amministrative, sanitarie, assistenziali
culturali e ricreative, commerciali, sportive
Manca un Istituto Alberghiero, mancano ragazzi che abbiano un minimo di professionalità nel settore.
Mancano aree adeguate per costruire gli alberghi, manca un albergo quattro stelle, anche nelle ultime lottizzazioni,
manca l’attenzione dovuta alle strutture ricettive, un nuovo albergo viene costruito vicino alla ferrovia.
Abbiamo un villaggio turistico che ospita fino a mille persone, ma manca di un sottopasso ferroviario decente.
Si possono fare strutture ricettive turistiche verso l’Aurelia vecchia, sulle colline, dove c’è più fresco e anche un bel
panorama, ma devono essere collegati al mare.
8. Quali sono i problemi sociali a cui bisogna prestare più attenzione
Ripensare la città in funzione dei giovani e non solo degli anziani, strutture ricreative, aree di socializzazione, arredo
urbano
9. Problema della casa ……..situazione attuale, strategie, desideri proposte
L’amministrazione deve intervenire attraverso gli organi preposti, non si possono accettare baracche malsane e a prezzi
esosi.
10. Turismo: problemi, complessità in tutti i suoi aspetti
Il futuro di Follonica è legato principalmente al turismo, ma è un turismo povero, l’80% è costituito dai proprietari di
seconde case.
Manca una mentalità imprenditoriale e quindi non si investe per migliorare le strutture.
Il turismo dà lavoro, ad esempio il Residence “Villaggio del Sole” ha 78 dipendenti, più quanti ne può occupare il
cogeneratore.
Interconnessioni con il territorio Colline Metallifere – Val di Cornia, sia a livello economico sia dei servizi. Il binomio
“mare–colline” è quello vincente. Follonica offre sempre meno al turista, mentre bisogna soddisfare la nuova domanda
con pacchetti turistici combinati, con un’unica logica comprensoriale che offra: mare, cultura, archeologia ecc.
Anche l’Amministrazione deve investire sull’Azienda Follonica, … strade, marciapiedi, illuminazione …….
A Follonica ci sono circa 150 strutture, tra bar e ristoranti, queste strutture assorbono una media di quattro persone, circa
500/600 posti di lavoro, in più, a questi bisogna aggiungere alberghi, villaggi e residence. Realisticamente il settore
occupa circa 1000 persone, senza contare il settore commercio, e più del 60% sono attività che restano aperte tutto
l’anno.
16
4. Coldiretti
Attività: Agricoltura – Allevamento - Agriturismo
Anno di fondazione: costituita a Follonica nel 1962
Soggetto intervistato: Renzo Fedi, 46 anni - Presidente Coldiretti - Follonica
Follonica: mare, sole e pinete
Le risorse di Follonica sono il mare, la spiaggia, la Pineta, e il primo sistema collinare.
Il mare è la risorsa che caratterizza Follonica da oltre un secolo come una delle cittadine balneari più rinomate del
Paese, e anche quest’anno le è stata riconosciuta la bandiera blu per la qualità del mare. Forse per meritare appieno
questo riconoscimento avrebbe potuto fare di più, ma bisogna riconoscere che in questi ultimi anni è stato fatto tanto per
l’ambiente marino di Follonica, e i vecchi sub come me, la differenza la vedono
C’è invece molto da fare per le Pinete. Nei depliant pubblicitari, Follonica viene pubblicizzata come un luogo da visitare
per il mare , il sole e le pinete. Ma le Pinete per molti anni sono state trascurate lasciate andare a se stesse, e ora
quest’incuria si vedono le conseguenze, … seppure con gravi ritardi finalmente si incomincia ad intervenire, quest’anno
per la prima volta ho visto nella Pieneta di Senz’uno potare gli alberi e fare opere di manutenzione del sottobosco,
questo speriamo che sia solo l’inizio per un intervento più complessivo che affronti il problema dell’invecchiamento delle
pinete, la scomparsa del sottobosco, ma anche di riqualificazione più generale: pulizia, panchine, illuminazione, ecc.
Il sistema boschivo - collinare ricadente nel Comune di Follonica è costituito dal Parco di Montioni Un Parco non
riconosciuto e questo si vede anche per l’uso che viene fatto dagli abitanti, nel parco si trovano diverse discariche:
lavatrici, ferraglia, materiali di risulta, macerie, insomma di un po’ di tutto, quindi per prima cosa occorre svolgere
un’opera di vigilanza e pulizia
Se un comune è bandiera blu per il mare deve essere bandiera verde per i boschi,
Il Parco deve essere fruito, da tutti i cittadini, cacciatori compresi (naturalmente rispettando tutte le regole) Montioni è un
bosco mediterraneo molto bello, che bisogna salvaguardare dagli incendi, e poi secondo me in quanto bosco ceduo ogni
25 anni andrebbe tagliato per ringiovanirlo
Il nuovo ippodromo
Mi preoccupa un po’ il progettato nuovo ippodromo al di là della nuova Aurelia e al confine con il Parco di Montioni, una
struttura di 30.000 metri cubi, che secondo me sono davvero troppi.
Dall’Aurelia in su il territorio rurale và salvaguardato, e 30.000 metri cubi sono un ottima testa di ponte, per continuare
nei prossimi anni a fare espandere Follonica, dando avvio a una nuova speculazione edilizia sotto altre forme, non più
quella dei condomini verticali, ma un’espansione d’autore, bassa è diffusa, i condomini orizzontali, affamati di territorio
rurale.
Quindi il nuovo ippodromo da un punto di vista ambientale è un danno, da un punto di vista prettamente economico,
creerà nuovi posti di lavoro, e incentiverà altre forme di turismo, o almeno così dicono
L’agricoltura
Follonica è un Comune con una superficie piccola è densamente edificata, quindi ben poco è rimasto del sistema
agricolo che fino a ’50 anni fa caratterizzava la bassa Valle del Pecora, Non per questo l’agricoltura deve essere
ulteriormente marginalizzata, anzi uno dei binomi vincenti per questo territorio è proprio quello tra agricoltura e turismo.
Bisognerebbe sottolineare le cose caratteristiche della maremma, fare gustare i prodotti tipici locali. Noi siamo zona
DOC, per alcuni prodotti tipici come l’olio e il vino, e quindi anche da questo punto di vista siamo in una zona pregiata,
ad esempio tanti viticultori del nord stanno comprando terreni per fare produzioni di vini pregiato. Incentivare l’azienda
agricola tradizionale in tutte le sue forme deve essere uno degli obiettivi che si deve porre il nuovo PRG
Inoltre l’agricoltura è cura del territorio, cura del paesaggio. Noi viviamo in un territorio ricco di foreste, reperti
archeologici, case rurali, un paesaggio storico agricolo che si vede nella sua ricca varietà di colture
Recuperare l’ambiente agricolo, e partire da questo punto di vista, per riqualificare il territorio Comunale divorato
dall’industria e dalla speculazione edilizia, sarebbe un modo concreto di rapportarsi con questo territorio in modo
sostenibile
Il patrimonio boschivo del Parco di Montioni, e il recupero e valorizzazione del territorio rurale, sono fondamentali per un
turismo di qualità e per una nuova visione del territorio.
Viabilità
Le strade sono necessarie ma ritengo che sono più che sufficienti, anche la rete viaria rurale è buona e molto
interessante anche dal punto di vista paesaggistico
La vecchia Aurelia deve diventare una strada urbana, una sorta di circolazione esterna, e un intervento che bisogna fare
subito è risolvera il pericoloso incrocio di Rondelli , ma anche gli altri ingressi risultano molto pericolosi
Viale Italia
Il viale lungo il mare di una città turistica dovrebbe essere un gioiello, il fiore all’occhiello della città balneare, invece è
trascurato, trasandato. Bisogna che venga chiuso completamente al traffico, tranne che per le biciclette, andrebbe
pavimentato e arredato con belle panchine, lampioni in ghisa, e magari alberato
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Cassarello
Una zona nata negli anni ’60, che per riqualificarla basterebbe poco, abbellire il vialone con alberi, pavimentare i
marciapiedi e riqualificare l’ingresso di Follonica dalla zona industriale, dal ponte di bonifica. Chi entra in città deve
percepire che sta entrando in un centro abitato è Cassarello è un quartiere vivo
Senz’uno
È il quartiere più bello di Follonica, con le casette basse che danno l’idea di un posto di mare forse è l’unico quartiere che
comunica questa sensazione,
Salciaina
Costruita in una zona palustre, costituisce uno degli errori più eclatanti degli anni ’60, a Salciaina dovevano restarci i
campi con quei cinque bei poderi
Piazzale d’Istria
Una zona centrale che mi piacerebbe vedere senza auto
Parcheggi
Oltre l’Aurelia, nella zona dove dovrebbe essere costruito il nuovo ippodromo farei i parcheggi esterni alla città, poi con
autobus navetta si potrebbe portare la gente sul mare, ma questo che in altre cittadine balneari, in Francia o in Spagna
già succede qui da noi mi pare ancora un’utopia
Piste ciclabili
Sarebbe bello realizzare una pista ciclabile da Torre Mozza fino al Puntone
Il traffico
Bisognerebbe rivedere il piano per il traffico, così come è mi pare che non funziona
L’acqua
L’acqua è uno dei più grossi problemi che ha Follonica, è assurdo che un Comune come Follonica che un tempo era
ricco d’acqua oggi ne è privo, perché tutti i pozzi sono inquinati dal mercurio. La colpa dell’inquinamento viene imputata
al cuneo salino, altri invece sostengono che l’inquinamento è dovuto alle attività industriali perché tutti gli acquiferi sono
interessati dalle discariche di tossici e nocivi presenti vicino agli stabilimenti chimici.
Comunque sia il problema è grave perché anche i nuovi pozzi risultano inquinati, e l’acquedotto del Fiora non può
costituire un’alternativa perché è una risorsa limitata, ogni tanto si sentono fare proposte di fare invasi artificiali in collina,
ma di concreto ancora non si è trovata una soluzione valida
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5. Gruppo Vela L.N.I. (Lega Navale Italiana) Follonica
Attività: Scuola di vela e nautica, vela agonistica, attività sociali. Nel 1980 ha organizzato il primo campionato mondiale
classe Optimist presso la Colonia Marina, e da allora a oggi ha organizzato importanti manifestazioni sportive nazionali
ed internazionali, fino ai campionati di classe olimpiche e all’europeo del 1999 denominati “Vele di Etruria, quando più di
600 barche veleggiavano davanti al litorale di Follonica
Anno di fondazione: il gruppo si è costituito nel 1976, con lo scopo di favorire la pratica dello sport velico.
Soggetti intervistati: Bucchi Silvia, anni 42
Marzeddu Paolo, anni 47
Consiglio direttivo del Circolo Velico
Premessa
In premessa il Gruppo velico esprime timori per una possibile vendita della loro sede, auspicano che la struttura rimanga
pubblica, e che ci sia la possibilità di aumentare gli spazi coperti, il circolo ha bisogno di una palestra, di un aula dove
fare lezione, e la possibilità di avere uno spazio esterno da adibire a parcheggio, la sosta diventa un grosso problema
soprattutto quando si tratta di ospitare grosse manifestazioni.
Il mare
Il mare è la principale risorsa di Follonica e il sistema litoraneo è messo a rischio dall’erosione marina. Le soluzioni
adottate fino ad ora sono state quelle delle barriere in mezzo al mare, ma queste oltre a costituire un ostacolo per gli
sport nautici, non pensiamo che siano la soluzione più idonea per risolvere il problema dell’erosione. Non crediamo che
queste dighe siano state collocate con un criterio scientifico, ma sembrano collocate casualmente più per fare un favore
a qualcuno che per qualche ragione oggettive. Speriamo che nella posa delle eventuali difese a mare si tenga conto che,
a causa di una errata collocazione si potrebbero creare notevoli problemi alla pratica dello sport della vela
Inoltre le barriere a mare non sono l’unica soluzione, ci sono altri studi che dicono che si possono adottare altri sistemi
per difendere il litorale, anzi secondo alcuni geologi questo sistema addirittura è controproducente.
Interventi adottati come quelli davanti al “Piccolo Mondo” con una scogliera e della sabbia artificialmente riportata,
hanno poca efficacia, il mare probabilmente in poco tempo si riprenderà questi interventi dispendiosi.
Bisogna pensare di ristabilire i flussi della sabbia e per questo bisogna vedere il problema nella sua complessità.
Pertanto proponiamo che l’Amministrazione Comunale si decida una volta per tutte ad affidare ad un gruppo di tecnici
(di specialisti in questo tipo di interventi, o all’università ), un incarico con lo scopo di svolgere uno studio accurato del
sistema marino, nella sua complessità e globalità, sul Golfo di Follonica.
Le Pinete
Per il mantenimento delle Pinete pensiamo sarebbe stato importante intervenire prima. Il Corpo Forestale aveva
presentato uno studio 20 fa, piuttosto valido riguardo a questo problema ora rischiamo di trovarci con i pini vecchi che
muoiono e quelli giovani ancora troppo bassi. L’unica cosa da fare è accelerare il più possibile i tempi per lo
svecchiamento della Pineta.
Un pino, da quanto appreso dalla guardia forestale, ha una durata media che va dagli 80 ai 120 anni, Nella città di
Follonica si possono distinguere 2 tipi di pinete: la Pineta di Ponente è molto vecchia, invece quella di levante sulla
strada per le Collacchie è più giovane ha poco più di 40 anni, inoltre in essa è anche presente un sottobosco formato
dalla macchia mediterranea
L’acqua
Il problema dell’acqua, a Follonica è un problema grave soprattutto in estate; ci sono interi quartieri che rimangono
senza acqua, questo causa grossi inconvenienti sia per i cittadini che per gli operatori turistici, bisogna risparmiare sulle
risorse idriche, creare delle reti duali, utilizzando anche le acque reflue
Il Parco di Montioni
Il Parco non è utilizzato, non è pubblicizzato; inoltre bisogna decidere se vogliamo usarlo come polmone verde o come
risorsa turistica, si deve portare la gente, guidarla, non basta indicare una località con un cartello, occorre che gli
operatori turistici si attrezzino per offrire itinerari guidati, e all’interno del Parco creare aree di ristoro e punti di sosta.
Bisogna creare un rapporto fisico e culturale tra mare e collina, anche con collegamenti ciclabili, ad esempio a
Pratoranieri c’è un sottopasso piccolo che andrebbe pulito e pubblicizzato, un bellissimo e tranquillo percorso ciclabile
che porta fino al parco di Montioni
L’Ilva deve essere ristrutturata è da 15 anni che se ne parla, ma ancora non si è riusciti a portare a termine i lavori.
L’Ilva si presta a essere riconvertita per ospitare diverse strutture, ad esempio un museo per valorizzare quella che è
stata l’attività siderurgica a Follonica, da collegare al costituendo Parco Minerario delle Colline Metallifere
Marciapiedi non in tutte le zone sono in buone condizioni, ad esempio a Pratoranieri, proprio sul lungo mare, i
marciapiedi in alcuni punti sono dissestati
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Illuminazione pubblica abbastanza soddisfacente
Percorsi ciclabili non ci sono, sono stati smantellati a causa di un ricorso al Tar da parte di un operatore turistico (
questo la dice lunga sul modo di operare di alcuni nostri operatori turistici)
Il sistema Golfo di Follonica
Pensiamo che sarebbe utile la costruzione di un porticciolo, per le piccole imbarcazioni, magari con un pontili
galleggianti. Un attracco per piccole imbarcazioni potrebbe essere creato nella zona della Gora che è già destinata a
servizio nautico.
Altro sito da sistemare è sicuramente quello del canale Cervia, dove sarebbe opportuno migliorare lo sbocco a mare e
risolvere l’assurda questione urbanistica legata ai pontili di ormeggio.
Altra struttura degna di interesse è sicuramente il pontile della Solmine: una struttura che si presta bene anche per
servizi di battelli verso le isole, non vediamo perché una struttura in quel modo non debba essere usata, dal momento
che c’è allora sfruttiamola per quello che può dare, è decentrata e ha alle spalle la possibilità di avere spazi per
realizzare un’area di parcheggio. Anche se la struttura si trova nel Comune di Scarlino, noi dobbiamo cominciare a
pensare in termini di sistema Golfo di Follonica
La città
Follonica c’è un Centro abbastanza vivo costituito da via Bicocchi, via Colombo, viale Italia; un perimetro che và dalla
stazione, alla Gora.
La periferia è costituita da San Luigi, Campi al mare, questi sono considerati quartieri residenziali, ma mancano i servizi,
lo stesso si può dire per Pratoranieri che d’estate è un formicaio d’inverno è quasi deserto.
Salciaina è un altro posto a 100 metri dal mare, costituito da una serie di palazzi tutti uguali che si riempiono d’estate e
si svuotano a settembre e in inverno non c’è un’anima viva; quasi nessun proprietario è follonichese, ma fiorentini,
senesi: questo vuol dire che non coinvolgi nemmeno i proprietari, che la usano per qualche settimana o per affittarla,
addirittura in alcune manca persino il gas metano visto che mancano quel minimo di richieste per costruire la rete.
Cassarello invece è un’altra realtà periferica ma è vissuto sia in estate che in inverno, e si configura come un vero e
proprio quartiere, abitato da gente che viene a Follonica perché ha un lavoro a termine nell’edilizia, trasfertisti, ecc ……E
densamente abitata anche perché e la zona dove costano meno gli affitti.
Senz’uno costituisce forse la parte più antica di Follonica, si dice che il vecchio follonichese viene da Senz’uno. Per
riqualificare Senz’uno secondo noi per prima cosa bisogna decongestionarla dal traffico
Pratoranieri un’altra zona che ha bisogno di tanta manutenzione e bisognerebbe chiudere il lungo mare al traffico.
Secondo noi andrebbe favorita, dove possibile, la ricostruzione della duna costiera, magari togliendo anche parte
dell’asfalto e mettendo a dimora piante e arbusti tipici di questo ambiente.
L’area del vecchio ippodromo
Secondo noi quando sarà fatto il nuovo ippodromo, l’attuale area si dovrebbe mantenere a verde pubblico al servizio di
manifestazioni, culturali, sportive, musicali, ……
I cinema chiusi
L’ex cinema Roma e il Tirreno sono due belle strutture in centro città che andrebbero recuperate, tanto più che a
Follonica manca un teatro.
Il mercato coperto
Per i follonichesi il mercato coperto ha anche un valore sentimentale,
riqualificarlo.
non bisogna smantellarlo, bisogna solo
L’arredo urbano
L’arredo è limitato al Centro, nelle altre zone è stato fatto ben poco, in alcune zone i marciapiedi sono ricoperti di asfalto,
come per esempio nella zona turistica di Pratoranieri. La 167 ovest è priva di panchine, una persona anziana (e a
Follonica cominciano a essere tanti), se vuole fare una passeggiata, prima di trovare una panchina per riposarsi.
Il costo della vita
Per il follonichese il costo della vita è alto, i prezzi ogni anno quando inizia la stagione turistica salgono e in inverno poi
rimangono uguali, il negoziante cerca di guadagnare il più possibile nei mesi di intenso flusso turistico e poi vivacchia
aspettando l’estate per guadagnare. Abitare a Follonica è diventato difficile, e i giovani, a causa del prezzo per trovare
una casa devono trasferirsi nei comuni limitrofi: Scarlino scalo, Gavorrano, Riotorto. …….
Il problema casa
Di case ha Follonica c’è ne sono fin troppe, la casa in affitto si trova da ottobre a maggio, dopo bisogna lasciarla e
cercare sistemazione altrove ….
Continuare a cementificare Follonica è assurdo, bisogna decogestionare non continuare ad accentrare i servizi in centro
città, o continuare ad attrarre popolazione dall’interno spopolando così i paesi dell’entroterra e creando problemi di
sovraffollamento sulla costa e il vuoto nei paesi in collina. Bisogna pensare a una politica che punti a riequilibrare il
territorio delle Colline Metallifere, nella sua globalità
Decongestionare il traffico
Follonica con due strade parallele e una trasversale fa fatica a reggere il traffico dei residenti in estate quando da
20.000 abitanti si passa a volte a più di 100.000 mila, le poche strade scoppiano e il traffico è insostenibile. Secondo noi
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bisogna decentrare gli uffici e regolamentare l’accesso al centro. Si potrebbero spostare gli uffici in periferia, anche
verso la zona industriale, si otterrebbe in questo modo il vantaggio di decongestionare il Centro e trovare una soluzione
al parcheggio.
Il fatto di avere 2 banche nella zona pedonale, crea problemi; mentre i super mercati decentrati vanno bene.
Il turismo
Il turismo come funziona adesso, al follonichese oltre ai benefici porta anche disagi: aumento dei prezzi, inquinamento,
rumore, carenza d’acqua, mare meno pulito,….per chi non trae reddito dalle attività legate al turismo fa somigliare
Follonica alla grande città da cui il turista fugge in cerca di tranquillità. Bisognerebbe decongestionare la costa e
valorizzare l’entroterra, per esempio strutture come quella del Pelagone funzionano bene, perché e situato
nell’entroterra, e al suo interno ci sono diverse attrezzature ricreative (golf, piscina, ……) e gli ospiti possono andare al
mare usando il pulmino del villaggio ….
Comunque di solo turismo Follonica non può vivere, bisogna avere il coraggio di fare altre scelte
Trasporti pubblici: poca gente utilizza i mezzi pubblici, quindi alla società Rama non conviene potenziare il servizio
Parcheggi
Pensiamo che sia giusto che il residente del Centro abbiano il posto macchina , ma bisogna anche pensare a chi viene
a lavorare tutti giorni in centro, e il parcheggio non si trova se non a pagamento, quindi oltre alla benzina bisogna
sobbarcarsi il costo della sosta (1000 lire ora). Inoltre per i residenti nella zona adiacente al perimetro blu, è diventato
problematico parcheggiare.
Percorsi pedonali e percorsi ciclabili
Ripetiamo bisogna realizzare questi percorsi sul lungo mare, e il lungo mare collega tutti i quartieri di Follonica.
Il pronto soccorso
Un altro aspetto dove siamo molto carenti è quello sanitario, c’è l’ospedale a Massa Marittima, ma a Follonica manca
persino un vero pronto soccorso attrezzato e funzionante, è soltanto una medicheria
Turismo
La poca disponibilità degli imprenditori turistici Follonichesi ad aprirsi a nuovi progetti, a nuove idee e offrire qualcosa di
più per allungare la stagione è nota. Per prolungare la stagione turistica occorrono interventi diversi e coordinati, essere
in grado di essere in rete con agenzie , altri operatori e l’entroterra può assolvere un ruolo di attrazione soprattutto
quando la stagione balneare e finita, come ad esempio percorsi naturalistici, o visita alle città storiche ……
Comunque con tre mesi scarsi di lavoro estivo non si riesce a vivere, il guadagno può servire solo ad integrare il bilancio
familiare
Agricoltura
L’agricoltura a Follonica non esiste, si possono recuperare tutt’al più aree agricole verso il Pecora per colture
specializzate, uliveti e vigneti
Industria
Certo la ciminiera ha un forte impatto visivo, ma l’industria non è più quella degli anni ’60, le differenze oggi sono
notevoli, per esempio le emissioni sono state ridotte dell’80%; il settore industriale è molto ridimensionato ed è destinato
a ridursi ulteriormente, ma il punto è che l’industria dà lavoro ancora a circa 1000 persone, ad un migliaio di famiglie,
quindi il settore industriale non è marginale per la produzione di un reddito garantito per questo territorio ……
La zona industriale della Botte è l’emergere del nuovo sistema industriale riconvertito, ad esempio la Daico è partita con
35 dipendenti oggi impiega 125 persone e non ha nessun impatto ambientale. Troviamo negativo lo sfruttamento che
viene effettuato nel settore turistico dove si lavora spesso senza tutele sindacali e in modo precario.
Il nuovo Piano regolatore non deve ostacolare l’industria, il Comune di Scarlino ha per esempio saputo fare una politica
dove a cercato di far convivere industria e turismo con risultati positivi.
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6. Associazione Spazio H Colline Metallifere
Attività: Lo scopo dell’associazione è quella di affrontare e risolvere i problemi dei soggetti in difficoltà fisica, psichica o
sensoriale. Si affrontano problemi medici, scolastici, del lavoro, politici, normativi e economici. Si promuovono attività
pedagogiche e riabilitative atte al favorimento dello sviluppo della personalità dei disabili. Favorisce l’informazione sulla
natura degli Handicap mediante dibattiti, conferenze e articoli. Si adopera per ottenere l’inserimento dei soggetti disabili
nelle scuole e nel mondo del lavoro. Tiene contatti con altre associazioni simili.
Anno di fondazione: Nasce il 15 Maggio 1992 come punto di riferimento locale per gli invalidi civili e i disabili ad
iniziativa di un gruppo di volontari.
Soggetti intervistati: Nazzareno Orlandi, 51 anni, Presidente dell’associazione.
Gianfranco Morosini, 56 anni, Vicepresidente.
1. Quali sono le maggiori risorse ambientali che gravitano sul territorio del Comune di Follonica e come pensate
che potrebbero essere valorizzate (localizzazione schematica sulla cartina….)
Mare, spiagge, pinete, Parco di Montioni, e agricoltura, quella poca che è rimasta.
2.
Quali sono i maggiori punti di conflittualità ambientali del territorio e cosa si può fare per risolverli
Il maggiore conflitto è costituito dagli agenti inquinanti di cui i maggiori sono il polo chimico della Solmine e Huntman
Tioxide al Casone di Scarlino e la centrale ENEL di Torre del Sale. Questi colossi industriali inquinano l’aria con le loro
ciminiere e le falde acquifere con i depositi sul terreno di materiale che percolando si infiltra.
Inoltre negli anni 60 quando è avvenuta la grande espansione della cittadina è mancata una seria pianificazione
urbanistica, invece si è sviluppata la classica speculazione edilizia, aggravata da vasti abusi di cui il più eclatante è
quello delle baracche sul mare, ora vincolate dalla soprintendenza.
3.
Quali sono i “luoghi” che costituiscono il patrimonio storico e culturale della città: come conservarli,
tutelarli, valorizzarli
L’Ex Ilva, la Chiesa di S. Leopoldo, la Pinacoteca, villino Benedetti, il Palazzo della Stazione, il quartiere di Senzuno, l’ex
Casello Idraulico di via Roma, anche gli ex cinema, tutti quello che è stato nominato ha uno scarso valore, risale
all’ottocento e non oltre, sono vecchi più che antichi, e grandi monumenti non ce ne sono.
4.
Quali sono secondo voi le parti di città che costituiscono il centro, quali quelle che costituiscono la periferia
e quali zone si possono considerare intermedie (delineare i possibili confini…..configurare gli spazi)
Il centro coincide col centro storico e il lungomare ed è delimitato da via Amorotti, via Roma, via Bicocchi, viale Carducci,
viale Italia, anche se da quando è andata via la Coop sembra periferia anche il centro. Le zone periferiche sono
Salciaina, San Luigi, Campi Alti, le Spianate, Pratoranieri, Cassarello, le 167; mentre la Zona Nuova e Senzuno sono
zone intermedie.
5.
Qual è la vostra percezione sull’edificato del Comune e più in generale dello spazio costruito
E’ disgustoso, l’uso del cemento è stato massiccio, disorganico e casuale quindi l’insieme è disarmonico e brutto. C’è
poca qualità e quindi anche cattiva vivibilità. Il problema più grosso è sulle dimensioni, i fabbricati più bassi avrebbero
dovuto stare davanti e quelli più grossi dietro o per niente, ma davanti al mare! Sono stati fatti degli errori in passato, ma
recentemente (da 20 anni a questa parte) si è costruito molto meglio, sia dal punto di vista delle dimensioni che della
qualità.
6.
Quali sono i problemi che caratterizzano le singole zone della città (descrizione dell’identità locale,…punti di
forza e di debolezza,..aree degradate, aree localizzate sul confine - esempio: zona industriale, fascia al
mare, Aurelia, ferrovia, ecc.- )
Salciaina e Pratoranieri sono deserte in inverno. Il centro è congestionato da problemi di traffico soprattutto in estate, ma
anche in inverno. In Cassarello e in Centro il rumore è uno dei fattori di inquinamento più sottovalutati, c’è bisogno di un
controllo e di una regolamentazione di questo fattore.
7.
Quali sono le parti di città che in base alle loro potenzialità sia naturalistiche che del costruito sono
considerate meglio vivibili, e quali bisognose di manutenzione e trasformazioni urgenti per migliorare la
qualità dell’abitare. (Delineatene i confini nella cartina)
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Il quartiere di Senzuno dovrebbe essere valorizzato con piccole attività artigianali e commerciali, trattorie, osterie, ed
altro. Ormai Follonica è satura a meno che non si vada a costruire oltre l’Aurelia, è una bella zona e delle costruzioni in
quei poggi le vedo positivamente. Le zone residenziali sono meglio vivibili per la tranquillità: S. Luigi, Campi Alti, Le Corti
Nuove.
8.
Quali tra le seguenti strutture pubbliche possono essere considerate funzionanti per quantità e per qualità e
quali risultano inefficienti: marciapiedi, illuminazione pubblica, strade, giardini, verde, spiagge, percorsi
ciclabili, alberature, .....
All’inizio della nostra attività abbiamo combattuto molto per l’abbattimento delle barriere architettoniche dei marciapiedi,
da questo punto di vista si è fatto molto, lo riconosco, ma i lavori fatti spesso non sono stati soddisfacenti. In centro il
risultato è accettabile, in periferia la situazione è molto diversa, i marciapiedi sono stretti, a volte i lampioni sono in
posizione tale da non consentire il passaggio delle carrozzine, la rampa è all’imbocco ma manca alla fine… Le zone
costruite recentemente sono state deludenti, perché i marciapiedi sono sì più larghi, ma le rampe non raggiungono mai
lo zero e le pendenze sono spesso insormontabili per un portatore di handicap non accompagnato. L’illuminazione
pubblica è sufficiente. Per quanto riguarda le spiagge noi come associazione ci siamo riuniti insieme ai gestori degli
stabilimenti balneari per parlare dell’accessibilità delle spiagge da parte dei portatori di handicap, perché vengano
applicate le norme che rendono più indipendente e dignitosa la vita degli svantaggiati. Le spiagge libere non se la
cavano meglio, infatti il loro uso è garantito solo a chi si muove sulle proprie gambe, mentre per gli altri arrivare al mare è
impossibile. Il Comune di Scarlino invece ha messo a disposizione dei disabili una struttura (con bagni) immediatamente
a ridosso del mare e uno speciale nastro gommato che steso a terra garantisce l’accesso alla carrozzine. Mi auguro che
venga presto allestita una spiaggia pubblica attrezzata non solo per i disabili, per tutti.
Lo stesso dicasi per le pinete che non sempre hanno percorsi tali da non far affondare la carrozzina nella sabbia,
pensare che basterebbe poco.
9.
Quali tra le seguenti problematiche, riguardanti la viabilità ritenete che necessitino interventi correttivi atti a
migliorarne la qualità: traffico, trasporti pubblici, parcheggi, strumenti di regolazione o limitazioni del
traffico, percorsi pedonali, percorsi ciclabili
Mancano delle vere e proprie arterie scorrevoli nella città, inoltre si sono fatte scelte sbagliate, come ad esempio quella
di far passare il traffico diretto a Castiglione della Pescaia dal centro di Follonica, gli amministratori non sono stati
lungimiranti. La nuovissima via Golino è una valida alternativa a via Bicocchi, credo sia un intervento azzeccato. I
parcheggi sono sempre carenti
10. Quali tra i seguenti servizi pubblici ritenete carenti:
a) istruzione: asili, scuole materne, elementari, medie inferiori, medie superiori
b) attrezzature collettive: civiche, amministrative, sanitarie, assistenziali, culturali e ricreative,
commerciali, sportive
Manca il teatro: molte persone che conosco per vedere un’opera o un concerto organizzano una gita in autobus e vanno
a Spoleto o a Firenze, questo significa che l’interesse per la musica o il teatro c’è, quello che manca è lo stabile. Invece
che solo il teatro si potrebbe prevedere uno spazio polivalente, che facesse da teatro, da sala per convegni, per concerti
ecc.
11. Quali sono i problemi sociali a cui bisogna prestare più attenzione
Noi ci occupiamo dei problemi dell’handicap e crediamo che siano molto importanti. I problemi che affronta
l’associazione però forse c’entrano poco col Piano Strutturale.
12. Problema della casa ……..situazione attuale, strategie, desideri proposte
Vedo favorevolmente l’espansione verso l’entroterra e magari in valle, non ho nulla in contrario, però non capisco come
si possa fare perché queste case vadano ai residenti, e non diventino ancora seconde case, questo fatto rovina il
mercato e rende la vita di alcuni cittadini più complicata.
13. Turismo: problemi, complessità in tutti i suoi aspetti
Follonica offre il mare le pinete e nient’altro, però la sua posizione rispetto a paesi molto belli dell’entroterra è strategica:
pensiamo a Massa Marittima, Suvereto, Campiglia, Scarlino, Caldana Castiglione della Pescaia, ed altri.
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7. FOLLONICA TREKKING CLUB
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Attività: Il Follonica Trekking Club si propone, di promuovere il trekking come attività sociale e culturale in quanto è
conoscenza del territorio
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Anno di fondazione: novembre del 1991
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Soggetto intervistato: Roberto Ricco – 50 anni - Presidente del Trekking Club
Premessa
Il “Trekking Club”, oltre che fare un’attività fisica e culturale, in particolare, l’interesse è volto all’aspetto della flora e della
fauna, ha anche un’altra funzione sociale, quella di aggregazione; purtroppo il mio rammarico è che ci sono pochi giovani
interessati, per giovani intendo ragazzi dai 12 ai 20 anni. Le nostre passeggiate sono rivolte sia all’aspetto storico che a
quello naturalistico.
Le risorse ambientali
Abbiamo numerose ricchezze sul nostro territorio e per territorio intendo le Colline Metallifere e non tanto Follonica, sono
risorse paesaggistiche, ma anche storiche e archeologiche, a due passi da qui abbiamo piccole città storiche, favolose,
come S. Gimignano e Massa Marittima. Follonica va inquadrata nel contesto territoriale delle Colline Metallifere e della
Val di Cornia.
Il Golfo di Follonica
Il biglietto da visita di questa città non è il Casone, ma il mare, un golfo meraviglioso, senza mareggiate, belle pinete, un
clima mediterraneo, caratterizzato da un’estate lunga e a basso grado di umidità e mite nei mesi invernali.
Follonica, grazie alle sue caratteristiche ambientali, è naturalmente adatta a essere un polo turistico balneare.
Attrazione turistica è anche una città pulita e un verde curato; in poche parole basta valorizzare quello che già esiste.
Il lungomare
Follonica, essendo una cittadina turistica, dovrebbe valorizzare di più il lungomare, essendo di primario interesse,
andrebbe chiuso al traffico e arredato.
Il Parco di Montioni
Il Parco di Montioni è un buon Parco però non è fruito dalla popolazione, c’è scarsa affluenza, anche se devo dire che le
aree di sosta attrezzate non mancano, forse è poco conosciuto, poi per i giovani è proprio un altro pianeta.
Il Parco della Petraia
E’ un Parco che i cittadini si sono conquistati dopo una lunga vertenza, ma poi dopo tre anni dalla variante (che riportava
al Parco un’area della città importante, dal punto di vista storico e paesaggistico), non è stato fatto più niente e questo
consente un uso improprio dell’area, ad esempio da parte dei motociclisti. Nel Petraia bisogna piantare altri alberi,
soprattutto per meglio definire il confine tra Parco e strada, attrezzarlo con panchine, illuminazione adeguata e giochi per
i bambini.
Il Parco Minerario
Quando siamo andati a visitare la miniera di Salisburgo, abbiamo notato che era servita da ristorante e bar, tute da
indossare per l’escursione, un trenino che conduceva all’interno della galleria, una guida per accompagnare i visitatori e
la visione di diapositive che descriveva la conformazione geologica di queste miniere e l’attività svolta dai minatori nel
corso dei secoli.
Quindi, per realizzare il Parco Minerario, si deve fare come in Austria, curare l’ambiente dal punto di vista ricettivo è
fondamentale.
Conflittualità ambientali
Il progetto di un mega inceneritore a Scarlino a due passi dal mare è la contraddizione più eclatante, poi c’era un padule
che era meraviglioso, ora è diventato una discarica, pensiamo per un attimo come poteva essere questo territorio prima
che ciò accadesse, che ambiente vario e raro che poteva essere. Pertanto il Padule dovrebbe essere risanato e tutelato.
Il patrimonio storico della città
L’ex complesso dell’Ilva e la chiesa di S. Leopoldo, per il resto Follonica non ha una grande storia, è una cittadina che
praticamente è cresciuta dopo gli anni 60.
All’interno della struttura della ex Ilva si potrebbero fare attività teatrali, intrattenimenti musicali, attività per bambini tipo
animazioni, qualche negozio tipo gelateria, insomma un centro ricreativo frequentato da famiglie, bambini, coppie di
fidanzati ecc.
Senzuno
Lo vedo come un borgo caratteristico, nel senso che era un quartiere di pescatori e minatori, oggi non è valorizzato e, se
non si regolamenta l’intenso traffico, credo che sia difficile recuperarlo.
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Cassarello
E’ una zona densamente abitata, un quartiere popolare che ha una sua forza, una sua identità.
Per migliorarlo, sarebbe necessario, nella zona che va verso il Casone, sulla destra, fare un giardino come punto
d’incontro per socializzare, come area ricreativa per i bambini.
Pratoranieri
Nella zona di Pratoranieri dovrebbe essere più curata l’illuminazione, il verde, per esempio la potatura degli alberi, anche
quelli sul lungomare.
Allungare la stagione turistica
Bisogna interessare i turisti a visitare il nostro territorio anche oltre lo stretto periodo di luglio e agosto. Follonica e il
territorio circostante hanno tutte le potenzialità per allungare la stagione turistica, si tratta di diversificare l’offerta (cultura,
sport, hobby, ….), per portare nuovi impulsi e vantaggi. L’esempio del Villaggio Svizzero, è un esempio da seguire, fa
turismo 10 mesi l’anno, perché quando piove c’è l’animatore che prende la gente del villaggio e la porta a visitare Massa
Marittima, Campiglia, oppure Pisa e quando c’è una giornata di vento ci sono le piscine. Bisogna inoltre incentivare il
turismo congressuale, quello scolastico, e così via, ma mancano le strutture ricettive, siamo pieni di seconde case ma
mancano gli alberghi.
Fare rispettare i limiti di velocità
Bisogna che i vigili facciano rispettare i limiti di velocità, non è possibile che ci siano degli automobilisti che confondono
le strade cittadine per un autodromo, oltre alle multe per i divieti di sosta è anche importante fare rispettare i limiti di
velocità.
Le strade
Le strade di scorrimento per gli autoveicoli a Follonica sono poche e soprattutto nel periodo estivo costantemente
intasate dal traffico. Bisognerebbe fare una strada che colleghi il Capannino con l’area del Casone permettendo così un
rapido deflusso del traffico dalla zona del centro
I giardini
I giardini sono insufficienti e nelle zone nuove mancano del tutto, nella zona di Cassarello andando verso il Casone, per
esempio, sarebbe bello se fra un palazzo e l’altro si creassero dei giardini. Ci sono le pinete, ma sono vecchie, hanno
bisogno di manutenzione e di essere vigilate perché la notte si verificano, spesso, atti di vandalismo.
Spiagge
Il problema delle spiagge è legato all’erosione e se non si interviene, la spiaggia, la nostra risorsa più preziosa, in alcuni
tratti sta quasi per sparire, come nel tratto che va dal Piccolo Mondo alla Gora. Le spiagge devono essere curate tenute
pulite, anche quelle pubbliche.
Percorsi ciclabili
I percorsi ciclabili, secondo me, sono da istituire, per tutto il lungomare fino al Puntone.
Bisogna fare delle campagne di sensibilizzazione, soprattutto ai ragazzi.
Percorsi pedonali
Penso ad un percorso pedonale che da Cortinuove, passi sotto la ferrovia fino al Capannino.
Soprattutto per gli anziani, lascerei il mercato nel centro, come pure tutti i vari negozietti sia nella struttura coperta del
mercato sia il piccolo negozietto sotto casa.
Parcheggi
Dove esistono i parcheggi, se è possibile, farli sotterranei a più piani o a più livelli, con struttura in ferro.
Alberature in città
Le palme che sono state messe sul lungomare, secondo me, sono state un fallimento, sono quattro anni che sono lì e
sono sempre uguali, quando avrebbero dovuto fare ombra.
Poi le piante starebbero bene davanti al Piccolo Mondo.
L’edificato
L’edificato a Follonica è cresciuto in maniera disordinata, questi sono i mali degli anni 50-60, qui davanti al mare
dovevano essere tutte villette, bisognava tutelare la tipologia di casette basse e i palazzi alti farli a S. Luigi, dove invece
ci sono le villette, praticamente è stato costruito all’incontrario e il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Follonica in qualche punto è ancora carina, è quel poco di edificato “Leopoldino” rimasto è da valorizzare.
Per esempio, in Piazza 25 Aprile perché non fare dei parcheggi sotterranei e fare una bella Piazza fino al mare.
Poi a Follonica manca una zona per i Camper.
Una città anonima
A Follonica non si vedono zone degradate, ma tante zone anonime, in alcuni quartieri più periferici si percepisce la
mancanza di senso di appartenenza.
Anche una zona di villette, come quella di S. Luigi, mi risulta anonima, mentre è già più caratteristica, forse perché ha gli
impianti sportivi davanti, il Capannino.
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Il Teatro
A Follonica sono carenti soprattutto i servizi culturali e ricreativi, manca un teatro.
Attività commerciali ce ne sono anche troppe, per le attività sportive c’è il Palazzetto dello Sport e per le attività culturali
cosa abbiamo?
La casa
A Follonica le case dell’edilizia privata non mancano, manca quella pubblica.
Non bisogna creare nuove zone di espansione per costruire altre seconde case che hanno occupato quasi tutto il
territorio del Comune. Si possono prevedere nuove costruzioni di edilizia pubblica solo se cresce il numero degli abitanti
e le zone di espansione possono essere verso la zona che da Cassarello va verso il Casone, verso Rondelle, o la zona
dell’Acquapark.
Agricoltura
Incentivare l’agricoltura puntando a prodotti DOC e DOP e prodotti locali.
Desideri
Se bisogna, per forza, destinare altre zone all’edilizia, che almeno l’urbanizzazione sia fatta prima, che le strade siano
larghe, mentre va bene una 167 fatta con criterio, con tanto verde e alberature.
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8. Confesercenti Colline Metallifere
Attività: associazione sindacale imprenditoriale del commercio del turismo e dei servizi
Anno di fondazione: 1974
Soggetto intervistato: Luigi Cacialli, 41 anni - Presidente di zona
1. Quali sono le maggiori risorse ambientali che gravitano sul territorio del Comune di Follonica e come pensate
che potrebbero essere valorizzate (localizzazione schematica sulla cartina….)
La prima risorsa è il mare, con spiaggia, duna, tombolo e pineta. Poi c’è la campagna la collina e il Parco di Montioni,
che è la risorsa ambientale più importante dopo il mare.
2.
Quali sono i maggiori punti di conflittualità ambientale del territorio e cosa si può fare per risolverli
La presenza dell’impianto chimico è la prima grande conflittualità, specialmente in rapporto al turismo. L’industria leggera
è stata spappolata dallo sviluppo della grande industria, così la piccola imprenditoria legata alla lavorazione del sughero
o a quella del legno, sono state annientate dalla monocultura dei grandi complessi in cui il polo chimico del Casone è
stato solo l’ultimo ad arrivare dopo Piombino, Rosignano, Calambrone….
Un’altra risorsa ambientale a rischio è l’aria. La purezza dell’aria è messa a repentaglio dalle emissioni delle ciminiere
del Casone di Scarlino e del Cogeneratore a sud e da quelle della centrale di Torre del Sale a nord, questa in particolare
sta bruciando combustibili ad alto tenore di zolfo e altre sostanze cancerogene. Il comune di Follonica sta nel mezzo a
queste realtà industriali.
L’acqua è un bene di prima necessità fortemente a rischio, a Follonica c’è un commercio di acque minerali
preoccupante.
3.
Quali sono i “luoghi” che costituiscono il patrimonio storico e culturale della città: come conservarli,
tutelarli, valorizzarli
Premesso che non credo a nessuna politica di sviluppo che abbia come ambito quello strettamente comunale,
intendendo sempre un luogo allargato al territorio, credo che il maggiore punto di forza della nostra cultura e della sua
storia stia nel fatto che questa zona sia stata un insediamento siderurgico Etrusco. Questa è l’origine del golfo di
Follonica e delle aree limitrofe, purtroppo tale storia è stata puntualmente dimenticata e marginalizzata. La vicenda
“Superal” è un esempio indicativo di come siano stati trattati siti archeologici come i forni fusori di oltre 2500 anni fa,
inseriti in quella scandalosa piramide. Questi insediamenti hanno lasciato tracce più che significative a Follonica, quindi è
necessario inserire questo aspetto della nostra storia in una logica di sviluppo e valorizzazione, aspetti trascurati
soprattutto a causa dalla stretta vicinanza con Populonia e Vetulonia. Uno degli elementi di riflessione del Piano
Strutturale deve essere anche sul modo di rapportarsi con questi giacimenti, con quelli emersi, con quelli che
emergeranno e con quelli già emersi e subito sommersi. La forza della storia di Follonica è legata a doppio nodo alla
storia della siderurgia e, in generale, dell’uso del ferro, tant’è che anche le tracce storiche seguenti ovvero quelle romane
e quelle medievali, fino ad arrivare al cinquecento e poi alla nascita della Follonica dei primi dell’ottocento, sono sempre
legate a questo filo conduttore. Dal momento che siamo di fronte alla nascita di un Parco Minerario e Archeologico,
sempre in una logica di sviluppo e politica territoriale, sono convinto, adesso più che mai, dell’importanza di trovare una
collocazione e una gestione appropriata del patrimonio storico culturale che è per l’appunto legato ai primordi
dell’estrazione mineraria e della fusione del ferro, e soprattutto al nostro vero giacimento che è l’Ex Ilva, o anche alla
gora delle Ferriere, per tornare all’Accesa.
4.
Quali tra le seguenti strutture pubbliche possono essere considerate funzionanti per quantità e per qualità e
quali risultano inefficienti: marciapiedi, illuminazione pubblica, strade, giardini, verde, spiagge, percorsi
ciclabili, alberature, ….
I marciapiedi sono inefficienti, ho il padre sulla sedia a rotelle e conosco bene questo tipo di difficoltà. Ce ne sono alcuni
dove all’inizio del marciapiede c’è lo scivolo e alla fine c’è un gradone di trenta centimetri.
L’illuminazione pubblica è deficiente sotto il profilo quantitativo e inefficiente sotto quello qualitativo.
I giardini in generale sono tenuti abbastanza bene, anche se dove doveva essere il Parco della Petraia a tutt’oggi non c’è
proprio niente. Anche l’area dell’Ilva, più precisamente il Parco della Rimembranza, ancora non si è visto nulla. Per le
pinete invece si è agito e bene.
Per le spiagge il problema è più grosso a causa dell’erosione: è necessario trovare soluzioni diverse da quelle attuate
fino ad adesso perché come si è potuto costatare le barriere e i pennelli non fanno altro che spostare il problema da un
luogo all’altro. Da qui si ritorna al progetto della foce a mare del Pecora, che pur essendo una valida alternativa,
presenta a sua volta altre problematiche forse anche più complesse. Basti pensare all’oscenità che è venuta fuori
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davanti al Piccolo Mondo. Sarebbe occorso un po’ più di coraggio da parte dell’amministrazione, perché in quel luogo
non si può più stare e spostare l’attività dei bagni in un luogo più congruo.
I percorsi ciclabili non devono più essere prese in giro, non possono essere considerati tali quelli separati da una striscia
gialla in terra, non possono essere posizionati all’uscita della spiaggia, (pericolosissimo per i pedoni), e così via… questo
è un problema che il Comune può affrontare solo con un progetto serio e con investimenti. E’ fondamentale per i
residenti e per i turisti, agevola il traffico, diminuisce il fabbisogno di parcheggi.
Le alberature vanno potenziate in quantità e qualità, non capisco l’introduzione di quelle palmette nane sul Viale
Carducci, non è la Phenix Canariensis e nemmeno la San Pietro (specie endemica che si può trovare allo stato naturale
al Parco dell’Uccellina), ma una palma esotica destinata a non resistere.
5.
Qual è la vostra percezione sull’edificato del Comune e più in generale dello spazio costruito
Un amico Palestinese che anni fa venne a trovarmi arrivando da Pisa (non da Gerusalemme) alla stazione disse “Mio
Dio sembra Beirut!” La situazione è terrificante, ma è così, ci viviamo. Non saprei proprio come valorizzare oggetti tipo le
Tre Palme… Haring è morto altrimenti avrebbe potuto dipingerle a modo suo….dopo di che la manutenzione sarebbe
diventata un’occupazione.. non saprei proprio.
6.
Quali sono secondo voi le parti di città che costituiscono il centro, quali quelle che costituiscono la periferia
e quali zone si possono considerare intermedie (delineare i possibili confini…..configurare gli spazi)
Il centro una volta era il luogo dove si sviluppava il commercio, ma oggi non è vero affatto.
Il centro è l'Ex Ilva e tutto quello che sta tra via della Repubblica e via Litoranea: da Senzuno, alla Zona Nuova, dalla
zona Chiesa, al mare. Le periferiche sono le zone residenziali: San Luigi, le Spianate, la 167 ovest, Campi Alti, Salciaina,
zona Industriale. Le intermedie sono Pratoranieri, Cassarello e la 167 Est.
7.
Quali sono i problemi che caratterizzano le singole zone della città (descrizione dell’identità locale,…punti di
forza e di debolezza,..aree degradate, aree localizzate sul confine - esempio: zona industriale, fascia al
mare, Aurelia, ferrovia, ecc.- )
Salciaina ha il grosso problema di essere un villaggio turistico inserito in un contesto urbano residenziale. Le case sono
vissute per tre mesi all’anno, mentre i servizi devono essere forniti per 365 giorni all’anno, anche se magari ci abita una
persona ogni 5 palazzi. Cassarello è densamente popolata da residenti ed è ben diversa da Salciaina, il suo problema è
la vicinanza al Casone di Scarlino e al depuratore di Campo Cangino. Nel centro i problemi sono legati al traffico e ai
parcheggi, anche se da questo punto di vista la situazione è migliorata da quando si è trasferita la Coop.
8.
Quali sono le parti di città che in base alle loro potenzialità sia naturalistiche che del costruito sono
considerate meglio vivibili, e quali bisognose di manutenzione e trasformazioni urgenti per migliorare la
qualità dell’abitare.
Per me si vive bene in centro perché si hanno a portata di mano molti più servizi. Comunque queste valutazioni sono di
carattere soggettivo. Per chi come me ha figli piccoli, abitare in centro vuol dire avere a portata di mano il mare, la
scuola, la pineta e così via. Chi in centro vive nei mega condomini sconta gran parte dei vantaggi. Penso si viva molto
bene anche alla tanto bistrattata 167 Ovest perché è garantito il diritto alla luce, al verde, e ci sono i supermercati vicini.
Un’altra zona dove secondo me si vive bene è la zona nuova, per la vicinanza al centro, al verde della Pineta di Ponente
e al mare, inoltre le tipologie edilizie sono decorose.
9.
Quali tra le seguenti problematiche, riguardanti la viabilità ritenete che necessitino interventi correttivi atti a
migliorarne la qualità: traffico, trasporti pubblici, parcheggi, strumenti di regolazione o limitazioni del
traffico, percorsi pedonali, percorsi ciclabili
Il traffico da quando la Coop si è trasferita in una zona decentrata è molto migliorato.
I trasporti pubblici urbani, stante l’attuale normativa e il livello di sostenibilità è organizzato al meglio, il problema è
politico su scala regionale e provinciale e non tecnico.
Per i parcheggi il Comune secondo me si è mosso nella direzione giusta che è quella di tenere la grandi aree di sosta
appena fuori dal centro, ciò non ostante sono ancora insufficienti. Il problema è la scarsità di aree a disposizione. Non mi
scandalizzerebbe l’ipotesi di un parcheggio in Piazza 25 Aprile, perché intorno si hanno grandi palazzi, i più grandi di
Follonica che sono tutti senza garage, per avere in cambio la totale pedonalizzazione dell’area.
Sarei favorevole alla pedonalizzazione del lungomare, ma dando risposte serie a coloro che hanno in piedi attività
alberghiere ovvero compatibilmente con le loro esigenze.
10. Quali tra i seguenti servizi pubblici ritenete carenti:
e) istruzione: asili, scuole materne, elementari, medie inferiori, medie superiori
f) attrezzature collettive: civiche, amministrative, sanitarie, assistenziali, culturali e ricreative
commerciali, sportive
Ritengo che la qualità del servizio scolastico si ottima, ciò nonostante ritengo che ci siano problemi legati agli edifici
scolastici che sono a dir poco obsoleti non funzionali tipo la scuola di via B. Buozzi e di via Gorizia dove non ci sono
spazi verdi o cortili adeguatamente attrezzati.
Tra le attrezzature collettive le più carenti sono quelle sanitarie.
28
Tra le attrezzature culturali c’è un buco pauroso che è quello della mancanza del teatro, dell’auditorium, non c’è un
centro dove si può sentire la musica.
Tra le attrezzature sportive quella di cui si sente la maggiore mancanza è quella della piscina.
Le attrezzature commerciali sono sproporzionate rispetto all’utenza. Inoltre il trasferimento della Coop in un’area
decentrata a migliorato il traffico, ma ha danneggiato ad esempio le attività commerciali di via Roma.
11. Problema della casa ……..situazione attuale, strategie, desideri proposte
In questa città alcuni hanno già cominciato a dire dove si deve costruire e quanto, altri sostengono che non si deve
costruire niente e tantomeno nei luoghi indicati. Io vorrei dire che il problema che ci dobbiamo porre è “come”, stabilito
questo si dovrà decidere dove e quanto. Il problema più rilevante è quello della qualità del costruito e dell’ambiente, dei
materiali dell’inserimento paesistico.
12. Turismo: problemi, complessità in tutti i suoi aspetti
Gli operatori turistici di Follonica sono professionalmente poco preparati, tendono a creare attività di tipo familiare e non
imprenditoriale, spesse volte hanno ereditato dal padre e si limitano a gestire.
Lo sviluppo turistico è basato sullo sfruttamento delle seconde case, mentre si poteva e si potrebbe incentivare la
recettività alberghiera, dei campeggi dei villaggi turistici veri.
15 Agricoltura
Fuori dal Comune c’è un’agricoltura pregiata, pensiamo al vino, all’olio, ecc.. ma nel Comune non mi risulta che esistano
imprese agricole nel senso moderno del termine. La fascia territoriale tra il Parco di Montioni e l’Aurelia è piuttosto
esigua, forse non è sufficiente per un tipo di attività come questa.
16. In relazione alla compilazione del nuovo Piano Strutturale del Comune, quali sono le proposte e i desideri
che vorreste venissero realizzati?
Bisogna risolvere alcuni problemi sul riuso di strutture esistenti tra le quali gli ex cinema e il mercato coperto, l’ex
ippodromo. Bisogna pensare alle zone verdi e alla costruzione del teatro, per il resto ho già detto.
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9. Free Bikers Pedale Follonichese
-
Attività: Organizzazione manifestazioni ciclistiche, raduni, gare, gran fondo sia su strada che in
MTB, organizzazione squadre corse
-
Anno di fondazione: Il gruppo nasce nel 1996 dalla fusione del Follonica bici, con il Pedale Follonichese, nato negli
anni ‘50
-
Soggetto intervistato: Aldo Pacini - Vice Presidente del Free Bikers e Delegato UISP per Follonica
Premessa
Fra gli obiettivi del Free Bikers c’è la sensibilizzazione, sia delle amministrazioni pubbliche che della cittadinanza in
genere, sull’uso della bicicletta perciò un messaggio di tipo ambientale. Senza nessuna polemica ma con tutta tranquillità
devo dire che ho cercato in diversi modi e in più occasioni di dare un contributo per rendere la nostra città più vivibile da
un punto di vista ciclistico, ma purtroppo non ho avuto un grosso successo. Tempo fa ho consegnato all’Amministrazione
Comunale diversi esempi di Piani di città ciclabili, come quello di La Spezia, uno studio recente che abbiamo fatto noi
come UISP, quello di Ferrara ma non abbiamo avuto nessun tipo di riscontro. Recentemente si sta facendo un rondò
all’incrocio fra via della Pace e viale Europa se non era ancora una volta per il nostro intervento (nella prima stesura non
era stata prevista la pista ciclabile), nessuno aveva pensato ai cittadini che usano la bicicletta, in un punto così
importante della città, quello che collega il Petraia a due importanti viali cittadini.
Un piano ciclabile per la città
Fare delle piste ciclabili a Follonica non è difficile è già molte aree sono naturalmente vocate, come tutto il tratto lungo il
Petraia fino al mare. E’ ovvio che inserire piste ciclabili laddove già esistono delle strade strette, per sua antica
conformazione urbana, diventa un problema. Ma il criterio generale deve essere quello che, laddove si vanno a costruire
nuove strade o riorganizzare quelle più periferiche, bisogna pensare di realizzare nuove piste ciclabili e questo sarebbe
molto importante non solo per i cittadini che vogliono usare la bicicletta ma anche per decongestionare il traffico cittadino
che è uno dei problemi più difficili da risolvere a Follonica.
Una pista lungo tutto il litorale
Per quanto riguarda invece le zone prospicienti al mare sarebbe molto bello, e credo che esista anche un progetto di
massima, la realizzazione di una pista ciclabile dalle ex Colonie fino al Puntone di Scarlino. Si possono fare delle belle
cose lungo tutto il litorale e una pista ciclabile con tutti i crismi si può realizzare benissimo da Torre Mozza al Puntone;
anche in via Carducci non è facile fare la pista ma, per esempio se si elimina uno dei due marciapiedi, allora realizzare
una pista ciclabile è possibile; sono interventi che vanno studiati attentamente, ma bisogna avere la voglia e il coraggio
di trovare soluzioni.
I percorsi per Montoni
Poi ci sono diversi percorsi: strade bianche, sentieri, strade taglia fuoco, ecc. che costituiscono diversi tipi di assi di
penetrazione nella zona boschiva di Montioni. Tracciati che partono da Valli e penetrano verso il Poggio Tre Cancelli.
Alcuni assi di penetrazione verso il Parco, secondo me, andrebbero realizzati con dei punti di ristoro, perché un Parco è
bello per il valore naturalistico, ma va anche piacevolmente fruito e la realizzazione di piccole piazzole attrezzate dove il
ciclista, il cavaliere, il passeggiatore possa fermarsi e ristorarsi, possono diventare tappe di un itinerario con qualche
piccola metà.
I percorsi in città
In città mi rendo conto, invece, che è più difficile realizzare vere e proprie piste.
Questa città è nata male, questa città era più facile farla bene che male ma non so per quale motivo, qualche
speculazione sicuramente è stata fatta e questo ha compromesso quasi certamente anche la viabilità e le strade di
Follonica.
La cultura del rispetto
Ripeto bisogna sensibilizzare il cittadino all’uso della pista ciclabile, così come avviene in altri paesi Europei, dove la
pista ciclabile serve per i cittadini che vanno in bici e non da marciapiede o pista per le moto, una striscia gialla basta se
c’è una cultura del rispetto diffusa.
Le aspettative
In questi anni e ad ogni rinnovo del programma, relativo alle amministrative, tutti hanno sempre messo le piste ciclabili,
ma solo in quest’ultima legislatura è stato realizzato quel piccolo tratto di viale Italia, poi smantellato dopo il ricorso al Tar
da parte di alcuni albergatori, e io credo che le aspettative da parte dei cittadini ci sono e sono tante.
Viabilità
A Follonica il traffico è un grosso problema perché ci sono solo due o tre vie centrali che io chiuderei totalmente al
traffico.
Via Bicocchi o via Colombo hanno una conformazione del tutto particolare in quanto i palazzi sono molto alti ai lati e
d’estate in particolar modo, quando l’aria è stagnante, diventa irrespirabile per il traffico che lì vi si svolge. Bisognerebbe
utilizzare meglio i parcheggi vicini al centro cittadino, basterebbe lasciare l’auto al parcheggio della stazione o a quello di
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via Golino. E’ importante condurre campagne di sensibilizzazione invitando i cittadini ad andare in centro usando la
bicicletta o a piedi perché il centro diventerebbe senz’altro più vivibile per tutti.
Parcheggi
Ipotizziamo un grosso rettangolo dove un lato è il mare, per quanto riguarda Follonica, e due lati sono quelli di testa e
quelli di coda perciò abbiamo tutto il lato superiore, quello opposto al mare, dove si possono realizzare parcheggi ad
esempio la zona dove ora è stata costruita la Coop c’è un ampio parcheggio che si potrebbe addirittura ampliare ancora
di più, e questo in un’area che costituisce uno degli ingressi alla città.
Il parcheggio accanto alla stazione ferroviaria è un bel parcheggio che può essere potenziato, meglio utilizzato (forse a
più piani interrati), un parcheggio dove si staziona l’auto e si va in centro a piedi. Mentre manca un parcheggio nella
zona a sud, ma lo spazio per realizzarlo c’è, nell’area prospiciente alle prime case di Cassarello per andare al Casone.
Quando poi l’ippodromo sarà spostato, tutta quell’area può essere sistemata a verde attrezzato che si collega con la
zona sportiva, in quest’area non dico di fare un mega - parcheggio ma alcuni posti macchina potranno essere ricavati.
Abbattere quel muro orrendo del vecchio ippodromo e la prima cosa da fare, perché dà tanto l’idea dell’arrivo in una città
prigione.
Trasporti pubblici
E’ assurdo utilizzare, per il trasporto pubblico in città, autobus grossi come quelli attualmente in uso, è invece più
opportuno utilizzare mezzi più piccoli e possibilmente elettrici. Sono soluzioni difficili è costose ma bisogna dare
un orientamento politico in questo senso.
Verde: percorsi salute
Pensare al verde come una gran distesa di erba non basta, bisogna fare i conti con le condizioni climatiche della nostra
zona, i prati all’inglese hanno bisogno di tanta manutenzione, bisogna pensare a progettare dei parchi urbani compatibili
con il nostro clima. Un parco diversificato, vario, attrezzato, per esempio realizzando i cosiddetti percorsi salute e in
questa zona ci starebbero più che bene. L’area che si ricaverà, smantellato l’ippodromo e la zona del Parco del Petraia,
può diventare un grande parco urbano in centro città.
Arredo urbano
Ritengo che in via Roma ci vogliono delle fioriere appese ai lampioni per dare un pò di colore, perché, è vero che la
nostra è la città del ferro, però è talmente tetra che sembra di essere a Trieste, non è che Trieste non mi piaccia però è
una città austera. Bisogna fare emergere l’identità mediterranea della nostra località, perciò, più fiori ci sono è meglio è,
e in via Roma ci stanno proprio bene. Un altro problema di via Roma che peraltro, tranne le famose panchine, è stato un
intervento bello, è quello relativo alle insegne pubblicitarie, che è necessario regolamentare ma non vietare del tutto.
Spiagge
Il piano spiagge trova enormi difficoltà di attuazione, ma comunque bisogna realizzarlo, e impensabile che si vedano
ancora quelle orribili baracchine anni trenta lungo le spiagge. Se fossi consigliere comunale, farei come Catone detto il
censore che alla fine delle sue orazioni in senato ripeteva: “…comunque io credo che Cartagine debba essere distrutta “,
e io comunque credo che le baracche debbano essere buttate giù.
Ho già fatto una proposta, provocatoria, mettere in bilancio comunale ogni anno 200 – 300 milioni e comprare una o due
baracche e buttarle giù perché la spiaggia deve ritornare ai cittadini, poi sono veramente solo delle brutte baracche. Così
come bisognerebbe curare di più l’aspetto estetico degli stabilimenti balneari, attrezzare meglio le spiagge, e una o due
piscine sul litorale potrebbero costituire un’attrattiva in più.
Servizi
Sicuramente mancano un teatro, una sala conferenze e una piccola area espositiva, perché non è pensabile di
incrementare le attività fieristiche a Follonica continuando a utilizzare, impropriamente, il palazzetto dello sport.
Per una localizzazione di queste strutture si potrebbe pensare alla zona prospiciente gli impianti sportivi, verso l’Acqua
Park.
La piscina per esempio, una grossa “debacle” che l’amministrazione comunale sta cercando di risolvere ma ancora non
ha risolto è quella della piscina, sia quella al coperto sia quella all’aperto perché è necessario che in una città di mare ci
sia anche una piscina, che attualmente non c’è.
Alberghi non seconde case
Mi aspetto chiaramente che si decidesse di dire no alle seconde case e di prevedere in questo piano strutturale un’area
dove i costi del terreno siano accessibili all’impresa privata per costruirci degli alberghi, perché credo che lo sviluppo del
turismo sia legato agli alberghi e non alle seconde case. Allora bisogna incentivare la costruzione di nuovi alberghi e per
fare questo bisogna almeno concedere dei terreni a costi agevolati, allora a quel punto potrebbe cambiare anche la
connotazione della nostra città.
Commercio
Un’altra cosa che mi pare importante è la localizzazione degli esercizi commerciali.
Fare un Piano per il commercio dove si prevede anche la localizzazione e dove indicare le zone su cui possono nascere
Bar, Pub, Luna Park ecc. ecc., senza che queste attività nascano un po’ qua un po’ là, a macchia di leopardo, intasando
alcune zone e sguarnendone altre con tutti i problemi connessi, rumore, traffico.
Sicuramente è una scelta difficile e impopolare, ma credo che qualcosa in questo senso bisogna tentarla.
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Il ciclismo professionale un’attività con molte potenzialità
Dal 1994 Follonica è diventata una località dove vengono a soggiornare diversi team sportivi professionali, quest’anno
tra l’altro abbiamo avuto 4 team professionali e 6 team dilettanti e con quelli amatoriali, a Follonica, hanno trovato
ospitalità 22 squadre composte dai 25 ai 30 elementi. Le strade nel nostro territorio sono buone, la densità abitativa è
bassa e di conseguenza anche il traffico, quindi per molti aspetti è un territorio ideale.
Bisogna trovare delle forme che possano incentivare questa attività, pubblicizzando questa potenzialità in tutte le forme.
Turismo
Credo che bisogna pensare a delle strutture a dei luoghi per i giovani, altrimenti quel po’ di turismo a carattere familiare
che c’è non regge, i ragazzi non seguono più i genitori in vacanza come una volta, ma se noi diamo la possibilità di
rendere Follonica più appetibile per i giovani, allora il discorso cambia, anche da un punto di vista socio –economico.
Bisogna pensare a un turismo diversificato, ad esempio per un turismo diretto a una fascia di età diciamo medio–alta, si
stanno approntando e credo con successo le strutture come quella dell’ippodromo, che costituirà sicuramente una
grossa struttura attrattiva; mentre per quanto riguarda i giovani, a Follonica manca senz’altro una discoteca, manca un
teatro, mancano degli spazi di aggregazione, ecco questi sono gli aspetti importanti.
Tutti gli anni quando arriva l’estate c’è il problema di dove piazzare il Luna Park, bisogna trovare un’area dove il Luna
Park ci può stare magari tutto l’anno, perché qui il clima consente l’uso di strutture di divertimento funzionanti tutto
l’anno.
Anche strutture come quelle delle ex Colonie vanno valorizzate perché potrebbero benissimo diventare un centro
vacanze che lavora da maggio fino a settembre, rivolto sia ai bambini che agli anziani.
Un centro vacanze, costituito da spazi dove poter dormire, dove poter mangiare, con la spiaggia vicina e con un mare
senza pericoli, dunque gli edifici delle ex colonie sono da valorizzare, mentre oggi si stanno deteriorando.
Questa è una città nata con una cultura industriale e gli operai e i dirigenti della fabbrica si sono trasformati in
imprenditori turistici, un salto notevole, che non sempre corrisponde a quei risultati culturali e professionale che ci
vogliono, per sviluppare il nuovo modello di sviluppo locale basato sul turismo.
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10. Comitato Cittadino per la difesa del Parco della Petraia
Attività: Il Comitato si è battuto contro la variante al PRG per impedire la trasformazione dell’area in Centro
commerciale. Ha centinaia di iscritti e sostenitori, ha fatto mostre convegni, dibattiti. Ha mobilitazione dei cittadini per
difendere la destinazione a Parco pubblico dell’area – e sostenuto l’opinione pubblica in occasione del referendum
popolare. Ha tra i suoi scopi la difesa della qualità della vita di Follonica e dei follonichesi, la difesa del diritto al verde
pubblico e quello di limitare la cementificazione della fascia costiera
Anno di fondazione: Fine anni ’80 e primi anni ’90. Mobilitazione delle forze più vive e delle sensibilità più interessate
alla vivibilità urbana ed alla memoria storica dell’abitato di Follonica
Soggetto intervistato: Giorgio Cabras, 56 anni – Presidente del Comitato Cittadino per la difesa del Parco della Petraia
1. Quali sono le maggiori risorse ambientali che gravitano sul territorio del Comune di Follonica e
come pensate che potrebbero essere valorizzate
- Mare e fascia costiera (spiagge dune e pinete)
- Parco della Petraia
- Parco di Montioni
- Petraia
- Comprensorio Ex Ilva
- Vecchio Ippodromo
Ognuna di queste risorse necessita di recupero e valorizzazione. Recupero in quanto molte di queste risorse sono
degradate e fatiscenti. Il recupero può diventare un'occasione per l'attivazione di nuove professionalità ed un motore
di sviluppo compatibile e sostenibile. Valorizzazione delle realtà locali per mezzo di adeguati corsi di formazione
professionale mirati a creare professionalità nel campo della gestione del patrimonio arboreo, ambientale specifico
del nostro territorio. Queste professionalità devono concorrere alla redazione di piani specifici creati ad hoc per il
nostro territorio e non calati dall'alto da professionisti estranei alla nostra realtà o completamente ignoranti dei
problemi che essa comporta.
2.
Quali sono i maggiori punti di conflittualità ambientali del territorio e cosa si può fare per risolverli
Traffico come inquinamento ed ingombro delle sedi stradali e dei marciapiedi, e come velocità e pericolosità per gli
anziani e per i bambini, eccessiva concentrazione delle presenze in un unico periodo estivo, eccessiva rumorosità
notturna dovuta anch'essa al traffico ed ai locali pubblici che non rispettano le regole antirumore.
Eccessiva vicinanza del polo industriale del Casone in cui coesistono due impianti ad alto rischio e per i quali non
ci risulta sia stata compiutamente applicata la direttiva Seveso (informativa pubblica, piani di evacuazione ecc. ...).
Carenza di acqua potabile di buona qualità.
Eccessiva cementificazione.
Ognuna di queste conflittualità richiede scelte coraggiose e talvolta impopolari. Tuttavia alcuni problemi del traffico
e della rumorosità notturna potrebbero essere risolti con un maggiore impegno degli amministratori (in particolare
con un più qualificato controllo da parte dei vigili urbani).
Per il problema dell'acqua intanto si potrebbe tutelare meglio quel pò di acqua buona che abbiamo, e a questo
proposito, la scelta di autorizzare la creazione di campi da Golf ci sembra assolutamente negativa, sia per il
consumo d'acqua sia per la notevole quantità di concimi ed erbicidi che la manutenzione di un green richiede.
Il regolamento tariffario che impone un minimo di 100 metri cubi ad utenza privata risulta essere un incentivo allo
spreco.
3.
Quali sono i “luoghi” che costituiscono il patrimonio storico e culturale della città: come conservarli,
tutelarli, valorizzarli
Tutte le testimonianze della Follonica dei secoli scorsi e di inizio secolo (Ex Ilva, centro storico con schema Leopoldino,
abitazioni basse a pianta prevalente quadrata con cortile, orto o giardino, quartiere Senzuno), Chiesa di S. Leopoldo
con piazza antistante e lecci potati con arte topiaria.
4.
Quali tra le seguenti strutture pubbliche possono essere considerate funzionanti per quantità e per qualità e
quali risultano inefficienti:
marciapiedi
I marciapiedi sono ristretti, sconnessi, insufficienti, troppo occupati da veicoli e realizzati con
materiali scadenti e di cattivo gusto.
illuminazione pubblica
Illuminazione pubblica di concezione vecchia. Nessun criterio di risparmio energetico. Grande confusione di stili e
poco gusto.
Giova a questo proposito ricordare che in Toscana esiste, dal 21/3/00 la legge n.37 contro l’inquinamento
luminoso; una puntuale applicazione di questa legge porterebbe, oltre alla diminuzione dell’inquinamento
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luminoso, un notevole risparmio energetico.
strade
Strade usate come parcheggi fino al limite insopportabile. Nessun incentivo alla trasformazione di fondi in garage.
Penalizzazione dei garage e dei passi carrabili del centro (pagano più tasse) rispetto a quelli periferici. Sarebbero
preferibili i parcheggi sotterranei o sopraelevati alla ingombrante occupazione continua ed asfissiante di tutte le
strade del centro da parte delle auto.
giardini
Pochi giardini privati e pochissimi giardini pubblici
verde
Il verde già esistente (patrimonio culturale e memoria storica) non viene considerato degno di conservazione,
eliminato e sostituito con essenze non idonee. I privati fanno ciò che più gli conviene se devono scegliere tra
salvare o sopprimere le essenze vegetali. Per incultura scelgono sempre di sopprimere le piante. Non c'è un
regolamento cittadino per la salvaguardia del verde pubblico e privato. Le scelte degli amministratori appaiono
improntate al più scadente consumismo.
spiagge
Le spiagge di Follonica stanno miseramente scomparendo.
percorsi ciclabili
Mancano i percorsi ciclabili pur essendo stati più volte oggetto dei programmi elettorali e nonostante Follonica
faccia parte di un circuito meta di amanti del ciclismo italiani ed esteri.
alberature
Non vengono considerate importanti nè vengono ricostituite quelle storiche; appaiono in perenne degrado.
altre
Non esistono gabinetti diurni ne servizi pubblici
5.
Qual è la vostra percezione sull’edificato del Comune e più in generale dello spazio costruito
E' fin troppo facile criticare l'enorme colata di cemento sulla fascia costiera. Tutti gli amministratori riconoscono
pubblicamente gli errori del passato, ma contribuiscono con gli atti al completamento dei misfatti edilizi. Le oltre
10.000 seconde case testimoniano gli errori del passato ma le scelte di consentire la saturazione degli spazi del già
costruito sono testimonianza degli errori nel presente.
6.
Quali sono i problemi che caratterizzano le singole zone della città (descrizione dell’identità locale,…punti di
forza e di debolezza,..aree degradate, aree localizzate sul confine - esempio: zona industriale, fascia al
mare, Aurelia, ferrovia, ecc.- )
Salciaina come area degradata, bruttissimo palazzo Sanvenero, nuove edificazioni troppo vicine alla zona
industriale (Casone e La Botte) ed al nuovo depuratore, Pratoranieri con troppo alta densità, villaggi turistici usati
più come multiproprietà che come moltiplicatori di lavoro, Ferrovia che spezza in due l'area urbana, Vecchia
Aurelia che non è di fatto una strada urbana e non sembra poterlo diventare, fascia costiera troppo oppressa e
troppo antropizzata; il quartiere di Senzuno potrebbe essere un punto di forza, ma mancano norme tecniche ed
adeguate manifestazioni che difendano le sue peculiarità ed il suo stile. Anche le "baracche" della fascia costiera
vengono lasciate alle scelte dei proprietari che troppo spesso ne snaturano i caratteri e lo stile.
7.
Quali sono le parti di città che in base alle loro potenzialità sia naturalistiche che del costruito sono
considerate meglio vivibili, e quali bisognose di manutenzione e trasformazioni urgenti per migliorare la
qualità dell’abitare. (Delineatene i confini nella cartina)
La 167 ovest, ma sarebbe importante la riduzione dell'elettrosmog; San Luigi, ma mancando occasioni e centri di
attività sociale di quartiere è un quartiere dormitorio; Pratoranieri, ma è vivibile solo d'estate, periodo in cui,
purtroppo, aumenta anche la confusione e la rumorosità.
8.
Quali sono secondo voi le parti di città che costituiscono il centro, quali quelle che costituiscono la periferia
e quali zone si possono considerare intermedie (delineare i possibili confini…..configurare gli spazi)
Il Centro è costituito dalla fascia costiera che va dai "palazzi rossi" fino alla chiesa di Senzuno compresa tra il mare
e viale Europa, via Golino e linea ferroviaria.
9.
Quali tra le seguenti problematiche, riguardanti la viabilità ritenete che necessitino interventi correttivi atti a
migliorarne la qualità:
traffico aumentare le isole pedonali.
trasporti pubblici trasporti pubblici con mezzi di dimensione ridotta a trazione elettrica o a metano.
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parcheggi periferici, anche su più piani, per limitare l'uso delle auto.
strumenti di regolazione o limitazioni del traffico uo corretto puntiglioso di tutti gli strumenti sanzionatori e di
dissuasione nei confronti delle violazioni delle regole del traffico, soprattutto nelle ore notturne, quando Follonica
diventa un vero Far West.
percorsi pedonali e ciclabili le piste pedonali e ciclabili o di equitazione, più volte
promesse, devono essere costruite, purtroppo si continua a prometterle e non vengono
realizzate.
10. Quali tra i seguenti servizi pubblici ritenete carenti:
a) istruzione: asili, scuole materne, elementari, medie inferiori, medie superiori
b) attrezzature collettive: civiche, amministrative, sanitarie, assistenziali
culturali e ricreative, commerciali, sportive
Ad un primo esame i servizi dell'istruzione e delle attrezzature collettive appaiono sufficienti, quantitativamente e
qualitativamente, ad eccezione del servizio affidato ai vigili urbani. Questo servizio, prezioso e difficile, dovrebbe
aumentare la sua professionalità e la sua interdisciplinarietà fino a diventare lo strumento di controllo e di
promozione dello sviluppo dell'alta qualità del vivere civile. Il più alto livello qualitativo della vita sociale è
rappresentato dalla semplicità delle regole e particolarmente dalla volontà di farle rispettare in modo che la libertà
dei singoli sia garantita a patto che no leda la libertà degli altri. A Follonica questi principi sono un'utopia.
11. Quali sono i problemi sociali a cui bisogna prestare più attenzione
I problemi dei giovani ed i problemi degli anziani. In entrambi i casi sono aggravati se accompagnati da ristrettezze
economiche e mancanza di spazi appositi di ritrovo.
Riguardo agli anziani assume molta importanza il problema dell'alta velocità delle auto nel centro urbano, del non
rispetto dei sensi di marcia e delle strisce pedonali (ogni anno, a Follonica, muore qualche anziano a seguito di
investimenti stradali).
12. Problema della casa ……..situazione attuale, strategie, desideri proposte
Il problema della casa a Follonica è rappresentato dalle circa 10000 abitazioni di non residenti e dall'alto costo delle
nuove costruzioni. Pur se trascurabile l'esigenza di un'edilizia economica e popolare per le nuove generazioni
rappresenta una sfida, perché costringe alla ricerca di una soluzione difficilmente perseguibile tra l'esigenza di
riduzione delle seconde case e la necessità sociale di mantenere bassi i costi dell'abitazione (sia in locazione che
in proprietà) per le nuove famiglie di cittadini residenti. Queste, anche se in numero esiguo, sono tartassate
dall'aumento insostenibile del costo estivo delle abitazioni. E' prassi diffusa praticare prezzi accettabili per gli affitti
da settembre a maggio, mentre sono esosi in giugno, luglio ed agosto. La soluzione non appare certo quella di
costruire nuove case, perché l'esperienza dice che vanno in mano alla speculazione.
13. Turismo: problemi, complessità in tutti i suoi aspetti
Turismo: noi sosteniamo che il miglioramento della qualità della vita dei cittadini residenti costituisce un importante
richiamo anche per i potenziali ospiti. Perciò deve essere eliminata l'eccessiva concentrazione estiva delle
presenze. A questo proposito va approfondito lo studio delle strategie di salvaguardia delle risorse ambientali non
rinnovabili (mare, spiagge, pinete, parco di Montioni, fascia costiera, aree umide, corsi d'acqua, fascia preparco,
falde acquifere) e devono essere trovati i modi per difendere e ricostruire tutti quei valori il cui uso, spesso
dissennato, contribuisce alla loro distruzione.
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11. Centro Sociale Anziani
Attività: La differenza tra l’Auser Filo d’Argento ed il Centro Sociale Anziani è che il primo si occupa di soggetti non più
autosufficienti mentre noi ci occupiamo di persone perfettamente autonome. Il centro ha una serie di appuntamenti fissi:
due giorni alla settimana di ballo liscio, poi cene o pranzi nelle festività, tipo il Natale, l’ultimo dell’anno, venerdì e martedì
grasso con feste mascherate, etc…; e una serie appuntamenti extra: festeggiamo le nozze d’oro degli iscritti,
organizziamo delle gite, giochi di carte, gare culinarie, infine raccogliamo fondi per finanziare associazioni locali tra le
quali anche l’Auser. L’ultima festa da ballo che abbiamo organizzato ha raccolto fondi per la sclerosi multipla. La nostra
scelta al riguardo è quella di finanziare solo associazioni locali da noi selezionate e scelte, che abbiano un reale bisogno,
comprando anche direttamente attrezzature di tutti i tipi.
Anno di fondazione: Il Centro è nato nove anni fa dall’unione dei maggiori sindacati e da un gruppo di pensionati che
hanno avuto la voglia e l’energia di spendere il proprio tempo in questo progetto.
Soggetti intervistati: Tovoli Emilio, 81 anni
Mario Tognotti, 67 anni, Presidente.
Erman Baldi, 75 anni,
Liana Capolupi, 47 anni.
1. Quali sono le maggiori risorse ambientali che gravitano sul territorio del Comune di Follonica e come pensate
che potrebbero essere valorizzate (localizzazione schematica sulla cartina….)
Il Comune di Follonica ha un alto valore paesaggistico che è dato dalla costa, con il mare e le spiagge, e dalle colline,
con la zona di Valli e Parco di Montioni. Follonica però è stata penalizzata alla nascita del Comune di Scarlino, che si
formò dal comune di Gavorrano, perché nonostante il comune di Scarlino (ubicato sul poggio con la frazione dello Scalo
lungo la ferrovia) all’epoca avesse 3000 abitanti e Follonica ubicata sul mare ne avesse 10.000, prese 14 km di costa.
Penso che sarebbe stato più giusto che il comune di Follonica prendesse la porzione di costa fino al Puntone Vecchio,
così con il mare, la pineta, il terreno adiacente, si sarebbe potuto dare maggiore sviluppo al turismo. Lo spazio del
comune di Follonica ha uno sviluppo limitato sulla costa e sviluppato sulle colline, se ne deduce che la parte da
sviluppare sia quest’ultima. Bisogna avere il coraggio di valorizzare le colline adibendole al turismo, anche con strutture
alberghiere, o più in generale delle infrastrutture, compatibili con l’ambiente naturale, tenendo sempre a mente che si
tratta di una risorsa e non di un territorio da divorare.
2.
Quali sono i maggiori punti di conflittualità ambientale del territorio e cosa si può fare per risolverli
Il maggiore punto di conflittualità ambientale è il costruito, le Tre Palme ne è un esempio evidente. La realtà edile del
Comune è quella che abbiamo sotto gli occhi, è un fatto che ormai c’è, l’unica cosa che si può fare è non ripetere più gli
errori.
Un altro conflitto ambientale di proporzioni molto preoccupanti è quello costituito dal cogeneratore di Scarlino. L’impatto
è oltre che ambientale anche economico sul turismo, senza contare la salute dei cittadini. Con la falsa scusa dei posti di
lavoro hanno riconvertito l’industria in crisi, mentre avrebbero potuto cominciare le opere di bonifica del Padule pur
mantenendo i posti di lavoro.
Un altro fattore di conflitto ambientale è dato dall’erosione del mare, questo fenomeno è causato da molti fattori.
Le pinete di Follonica una volta erano molte di più e anche più belle, esse sono state diminuite come estensione per
lasciare spazio alle costruzioni e per lungo tempo anche mal tenute, anche se adesso si sta cercando di porre rimedio.
Forse bisognerebbe affrontare l’impopolarità di chiuderle per un certo periodo al fine di dare la possibilità allo spazio
verde di riformarsi in maniera naturale.
3.
Quali sono secondo voi le parti di città che costituiscono il centro, quali quelle che costituiscono la periferia
e quali zone si possono considerare intermedie (delineare i possibili confini…..configurare gli spazi)
Il centro è il centro storico: via Amorotti, Piazza della Guglia, via Albereta, via Giacomelli, la ex via del Renaione adesso
via Martiri della Niccioleta, via Marconi, ex via Felice Cavallotti adesso via Roma, Piazza del Mercato e la zona della
chiesa, via Bicocchi, Piazza Vittorio Veneto. Noi abbiamo visto Follonica quando c’erano solo queste vie. Quando
eravamo bimbi si giocava passando dalla fogna di via Giacomelli, che allora non a caso veniva chiamata “via merda”,
percorrevamo quel tunnel a mattoni dal Ponte della Gora fino alla falegnameria di via Marconi.
Le zone periferiche sono le 167, i Campi alti, Salciaina, San Luigi, Pratoranieri, Cassarello è un quartiere a sé, per
omogeneità e autonomia.
Senzuno o San Pietro è una zona intermedia nonostante sia il quartiere più vecchio della città, perché di fatto la Gora è
una barriera. Questo nome glielo dettero le famiglie dei Carresi e dei Bencini (che stavano nell’ultima baracca a sinistra
della Gora) quando interrogati su come andava rispondevano “stiamo sempre a senz’uno” per indicare che erano senza
un soldo, è così che venne a chiamarsi quel luogo, perché senza un soldo ce ne abitavano in tanti. Senzuno è diverso
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dal resto della città, è caratterizzato da fabbricati miseri e piccolissimi tutti fittamente costruiti con stradine tortuose…
bisognerebbe valorizzarlo e soprattutto vitalizzarlo con trattorie, negozietti d’artigianato…un luogo dove passare una
serata lontano dai grattacieli. In sostanza le zone della città sono quelle dei Rioni del Carnevale: Chiesa, Zona Nuova,
Senzuno, Cassarello e così via…
4.
Quali sono i “luoghi” che costituiscono il patrimonio storico e culturale della città: come conservarli,
tutelarli, valorizzarli
Il complesso dell’Ilva insieme alla chiesa di San Leopoldo e a Piazza della Guglia e Piazza del Popolo sono il patrimonio
più interessante che abbiamo, anche se il tutto è relativamente recente risalendo all’ottocento. Le fonderie di Follonica
sono le prime d’Italia. Una volta c’erano il Ponte Nuovo e il Ponte Vecchio, questi erano due pontili a mare meravigliosi,
furono danneggiati dalla guerra e mai più ricostruiti così ora non ci sono più. Il Castello di Valli è un sito importante
perché era la sede dell’Arcivescovato Senese. Altri luoghi storici sono: la Casa Storta, la Casa Gobba, il Palazzo della
Forestale, con gli orti botanici, le Scuole Elementari di via B. Buozzi, la Colonia Marina, la fattoria Bicocchi, i Caselli
idraulici, l’Asilo delle Suore, villino Benedetti, i fabbricati del Parco di Montioni.
5.
Qual è la vostra percezione sull’edificato del Comune e più in generale dello spazio costruito
Non è stato costruito bene perché in certi posti è tutto ammassato, senza spazio intorno. Questo è successo prima e
succede adesso. Poi c’è il fatto che i palazzi alti sono stati costruiti davanti al mare e quelli bassi dietro. Quando li
costruivano noi follonichesi ci sentivamo importanti, perché grattacieli alti come la Torre Azzurra a quel tempo in Italia
non ce n’erano, visti con gli occhi di adesso non mi pare che siano così belli, abbiamo sbagliato. Non davamo
importanza a quelle case basse, (se le ricordo con gli occhi di adesso erano veramente belle), ci pareva che
rappresentassero “il passato” e volevamo tutti andare verso “il futuro” e il futuro era la Torre Azzurra; invece quei
fabbricati che non sono stati demoliti sono la nostra storia migliore e le Tre Palme no.
6.
Quali tra le seguenti strutture pubbliche possono essere considerate funzionanti per quantità e per qualità e
quali sono inefficienti: marciapiedi, illuminazione pubblica, strade, giardini, verde, spiagge, percorsi
ciclabili, alberature, .....
Le strade sono sufficienti, salvo in alcune zone dove occorrerebbe dare una nuova sistemazione allo scorrimento del
traffico, tipo all’imbocco del sottopasso di via Massetana con via Sanzio.
Inoltre non si capisce come mai per andare a Castiglione della Pescaia si debba passare dal centro di Follonica, si
dovrebbe farla questa benedetta strada. L’Aurelia prima o poi servirà da raccordo anulare da circonvallazione della città.
I marciapiedi sono carenti in alcune vie del Cassarello perché troppo stretti e sul Viale Europa mancano totalmente.
Illuminazione è molto abbondante in Via Roma, in Piazza del Popolo, nel parcheggio dietro la Stazione Ferroviaria e ai
supermercati. E’ abbastanza scarsa nelle vie del centro che non sono illuminate dai negozi. Viaggiando in macchina non
ce ne rendiamo conto ma passeggiando a piedi la notte follonichese è davvero buia, specialmente in alcune zone
residenziali tipo zona nuova o Pratoranieri.
I giardini sono ben tenuti, specialmente le rotatorie.
Il litorale è eroso, una volta c’era molta più spiaggia di adesso, specialmente in centro e a Pratoranieri.
I percorsi ciclabili sono quasi assenti.
Le alberature sono molto belle, specialmente i viali alberati, di cui i più belli sono quello di via Massetana, e quello di
cipressi calvi di via della Pace.
7.
Quali sono i problemi che caratterizzano le singole zone della città (descrizione dell’identità locale, …punti
di forza e di debolezza, aree degradate, aree localizzate sul confine - esempio: zona industriale, fascia al
mare, Aurelia, ferrovia, ecc.-)
Il problema fondamentale delle costruzioni follonichesi è stato sempre quello delle seconde case, quando abbiamo
costruito quelle abbiamo sempre sbagliato eccetto in parte per Pratoranieri. La zona più brutta di Follonica è Salciaina,
sembra la periferia di una metropoli, in inverno è completamente disabitata.
8.
Quali sono le parti di città che in base alle loro potenzialità sia naturalistiche che del costruito sono
considerate meglio vivibili, e quali bisognose di manutenzione e trasformazioni urgenti per migliorare la
qualità dell’abitare.
In generale la città è ben vivibile (eccetto Salciaina) a parte le difficoltà che si hanno in estate quando la popolazione
aumenta vertiginosamente.
Campi Alti sono un bel posto panoramico dove si vede il mare, la case sono villette con giardino, c’è silenzio e non c’è
traffico. La zona 167 Ovest, anche considerando che è una zona di edilizia popolare è stata costruita lasciando maggiori
spazi esterni, così i palazzi sono ben distanziati, c’è più sole e verde e non esiste il problema del parcheggio. Credo che
tutto quello che si dovrebbe costruire d’ora innanzi dovrebbe essere ad uso degli abitanti e alberghi.
Quando eravamo piccoli vivevamo tutti in centro, allora c’era lo spazio anche per giocare e le strade non erano
pericolose come adesso, chi ha figli piccoli non può lasciarli per strada, mentre in periferia può lasciarli in giardino, anche
con la bicicletta tranquillamente, i ragazzi hanno bisogno di spazio non possono stare sempre al computer.
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9.
Quali tra le seguenti problematiche, riguardanti la viabilità ritenete che necessitino interventi correttivi atti a
migliorarne la qualità: traffico, trasporti pubblici, parcheggi, strumenti di regolazione o limitazioni del
traffico, percorsi pedonali, percorsi ciclabili
Diciamo la verità il traffico è un problema solo d’estate.
I parcheggi sono insufficienti, ma le piazze piene di macchine sono così brutte che sarebbe meglio farli sotterranei, per
esempio sotto la Piazza 25 Aprile.
La circolazione è abbastanza contorta per andare da un luogo ad un altro vicino si fanno giri pazzeschi.
Le zone pedonali andrebbero aumentate nel centro: via Amorotti ed altre, naturalmente non basta pedonalizzare,
bisogna rendere visibile l’area pedonale con adeguati arredi urbani .
I percorsi ciclabili sono pochi e non completi e sempre invasi da macchine in sosta, per cui non è facile utilizzarli.
10. Quali tra i seguenti servizi pubblici ritenete carenti:
a) istruzione: asili, scuole materne, elementari, medie inferiori, medie superiori
b) attrezzature collettive: civiche, amministrative, sanitarie, assistenziali, culturali e ricreative,
commerciali, sportive
Lo sport non è abbastanza valorizzato, anche se c’è un palazzetto dello sport molto grande e ben attrezzato. Il settore
più carente è quello della cultura e dell’attività ricreativa: infatti manca il teatro e l’unica sala da ballo dopo la chiusura del
Florida è quella del centro sociale.
11. Quali sono i problemi sociali cui bisogna prestare più attenzione
Noi siamo un’associazione che ha per scopo quello di creare spazi e attività per gli anziani che pur avendo voglia ed
energie non trovano spazi nella società. Gli anziani possono essere utilizzati anche per fare volontariato.
12. In relazione alla compilazione del nuovo Piano Strutturale del Comune, quali sono le proposte e i desideri
che vorreste fossero realizzati?
Incentivare il turismo attraverso la tutela della costa e delle pinete, potenziare il settore con una politica di incentivi alle attività
alberghiere e contemporaneamente scoraggiare la fabbricazione delle seconde case, tutela del paesaggio e del verde, creazione di
spazi di aggregazione e culturali, recupero di Senzuno.
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12. Associazione culturale Laboratorio dello spettacolo
Attività: Promozione attività culturali, scuola di recitazione, scuola di danza.
Anno di fondazione: Lo statuto è del 1981
Soggetto intervistato: Fabio Zappalorti, 38 anni, Presidente del Laboratorio dello spettacolo.
1. Quali sono le maggiori risorse ambientali che gravitano sul territorio del Comune di Follonica e come pensate
che potrebbero essere valorizzate.
Sono il Parco di Montioni, il mare, le pinete, le colline boscose fuori dall’abitato. Intorno a Follonica c’è tantissimo verde.
Molto interessante dal punto di vista naturalistico c’è il Padule, ma rientra nel Comune di Scarlino.
2.
Quali sono i maggiori punti di conflittualità ambientale del territorio e cosa si può fare per risolverli
Il Casone posto come è nel Padule di Scarlino costituisce il conflitto ambientale più consistente, anche se non si trova
nel Comune di Follonica, crea delle ricadute sull’intorno. Personalmente credo che se uno dei due dovrà scomparire
dovrebbe essere l’industria, anche se il polo industriale costituisce anch’esso la storia della nostra zona. Il complesso
chimico è stato fortemente voluto, quando è stato impiantato ha costituito una forte risorsa economica per la zona;
adesso che è in crisi le cose sono un po’ diverse. Adesso non si può fare a meno del Casone. La recessione della
chimica del resto ha avuto conseguenze importanti non solo sul settore industriale, ma anche su altri settori produttivi,
sul terziario ad esempio. Lo stesso è avvenuto a Piombino. Man mano che cresceva lo stallo industriale aumentava
l’interesse turistico, cosa che prima era quasi inesistente. La vocazione al turismo è una scoperta relativamente recente.
3.
Quali sono i “luoghi” che costituiscono il patrimonio storico e culturale della città: come conservarli,
tutelarli, valorizzarli
I luoghi di maggiore interesse storico e culturale sono: l’Ilva, “le baracche” sul mare che pur essendo nate come abusi
edilizi sono un patrimonio da tutelare, la zona della Chiesa di S. Leopoldo e il quartiere di Senzuno.
4.
Quali sono secondo voi le parti di città che costituiscono il centro, quali quelle che costituiscono la periferia
e quali zone si possono considerare intermedie
Il centro di Follonica è l’Ilva, ma ampliando il concetto è la zona delimitata dal mare, viale Matteotti, la Gora e la Petraia.
La periferia è costituita dalle zone di Salciaina, Cassarello, le 167 est e ovest, S. Luigi, Le Spianate, Campi Alti,
Pratoranieri. Le zone intermedie sono Senzuno, il Capannino e la Zona Nuova, ma solo la parte lungo la Pineta di
Ponente.
5.
Qual è la vostra percezione sull’edificato del Comune e più in generale dello spazio costruito
L’edilizia è pessima, eccessiva e mal costruita. I primi fabbricati di Follonica, quelli degli anni sessanta, sono i palazzi più
alti e sono stati edificati davanti al mare, (due per tutti: Torre Azzurra e Tre Palme), in seguito sono stati costruiti edifici
più bassi, ma dietro. Per ciò che è stato fatto recentemente ci sono degli esempi altrettanto allucinanti tipo le Case dei
Puffi, il CR1 o meglio il proseguo di Campi Alti, villette con vista sui blocchi di S. Venero, (Pini Mare), i Pini Mare stessi,
in fase di costruzione la lottizzazione Europa, (pessima), il così detto villaggio turistico Mare sì, il così detto “piano di
recupero” delle Ex Fabbriche Fontani.
6.
Quali tra le seguenti strutture pubbliche possono essere considerate funzionanti per quantità e per qualità e
quali risultano inefficienti: marciapiedi, illuminazione pubblica, strade, giardini, verde, spiagge, percorsi
ciclabili, alberature, .....altre
Marciapiedi, illuminazione pubblica e strade sono sufficienti; i giardini sono un po’ carenti, le spiagge non sono
sufficientemente attrezzate, né quelle pubbliche né quelle private; i percorsi ciclabili sono insufficienti, non credo che
basti dipingere una striscia gialla su una strada per far sì che divenga una pista ciclabile; mi piacerebbe che le alberature
venissero potenziate, specialmente lungo le strade, (ove possibile) i viali alberati sono molto belli e utili.
7.
Quali sono i problemi che caratterizzano le singole zone della città (descrizione dell’identità locale,…punti di
forza e di debolezza,.. aree degradate, aree localizzate sul confine - esempio: zona industriale, fascia al
mare, Aurelia, ferrovia, ecc.- )
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Il centro è caratterizzato da problemi relativi al traffico, sarebbe auspicabile una chiusura anche totale, inoltre è carente
di spazi di relazione, mancano le piazze. La zona di Senzuno pur avendo grandi potenzialità anche dal punto di vista
dell’immagine, non è assolutamente valorizzato, anzi…Questa zona così particolare potrebbe essere stimolata
all’apertura di attività commerciali, tipo ristorantini, botteghe artigiane… il costruito dovrebbe essere tutelato anche
attraverso un piano di recupero atto a evidenziarne le caratteristiche peculiari. Salciaina sarebbe, per la posizione che
occupa, (padule, mare, pineta) una zona perfetta per insediamenti alberghieri. Quei brutti palazzi vuoti potrebbero
facilmente divenire alberghi, ma siamo nel campo delle utopie….questa idea è di difficile realizzazione.
8.
Quali sono le parti di città che in base alle loro potenzialità sia naturalistiche che del costruito sono
considerate meglio vivibili, e quali bisognose di manutenzione e trasformazioni urgenti per migliorare la
qualità dell’abitare.
Naturalmente è una questione molto soggettiva, personalmente ritengo che a prescindere dai gusti ci siano delle zone
concepite in maniera più corretta ed altre meno. Mi spiego: per chi ama stare in centro la zona ottimale è quella intorno
alla chiesa di S. Leopoldo, dove sono state realizzate tipologie di dimensioni ridotte con costruzioni lungo strada, su due
piani con corte interna. La zona è molto densa, in pieno centro storico. Sì anche alla Torre Azzurra, e no alle Tre Palme.
Per chi ama invece la zona residenziale con tipologia a villetta con giardino la zona ottimale è Campi Alti, dove c’è la
vista sul mare e dove i fabbricati sono ben distanziati, non come alle Spianate dove ci sono gli appartamenti in villa e
dove i fabbricati sono uno appiccicato all’altro con giardini minimi. Se poi si predilige la zona intermedia in tipologia a
palazzina la migliore è la zona nuova compresa tra via Litoranea e via Lamarmora, da contrapporre alla zona tra via
Roma e la Gora, (via Trento, via Trieste ,via Fiume…..)
9.
Quali tra le seguenti problematiche, riguardanti la viabilità ritenete che necessitino interventi correttivi atti a
migliorarne la qualità: traffico, trasporti pubblici, parcheggi, strumenti di regolazione o limitazioni del
traffico, percorsi pedonali, percorsi ciclabili
Per ciò che concerne il traffico stiamo da anni attendendo il Piano, aspettiamo di vederlo per giudicarlo. I trasporti
pubblici sono inadatti e carenti, soprattutto per le dimensioni delle vetture: troppo grandi. I parcheggi sono insufficienti,
specialmente quelli satelliti, cioè nelle zone esterne al centro ma vicine ad esso, sono quelli sui quali si dovrebbe puntare
di più, sono favorevole ai parcheggi a pagamento. I percorsi ciclabili sono una soluzione se sono realizzati seriamente.
Le zone pedonali potrebbero essere potenziate.
10. Quali tra i seguenti servizi pubblici ritenete carenti:
a) istruzione: asili, scuole materne, elementari, medie inferiori, medie superiori
b) attrezzature collettive: civiche, amministrative, sanitarie, assistenziali, culturali e ricreative,
commerciali, sportive
Sono favorevole alla centralizzazione delle scuole, e decisamente contrario alle “cittadelle”. Le strutture sanitarie a
Follonica sono molto carenti, andrebbe potenziato il pronto soccorso, che risulta non essere attrezzato per le urgenze
indispensabili, basti pensare che non sono attrezzati per il pronto soccorso di cardiologia….. Per ciò che riguarda la
cultura e lo spettacolo, siamo sufficientemente attrezzati per la prima e scarsamente per il secondo. Infatti esiste un
museo, una biblioteca, una pinacoteca, ma c’è un solo cinema e nessun teatro!
11. Problema della casa ……..situazione attuale, strategie, desideri proposte
E’ sempre la stessa storia troppe seconde case troppo poche prime case. Il problema è di difficile risoluzione. Una strada
è stata tentata dalla Legge 167 ma è molto facile aggirarla se non si verifica l’effettiva regolarità dei soci…aumentare
l’I.C.I. sulle seconde… non lo so.
12. Turismo: problemi, complessità in tutti i suoi aspetti
Questo settore ha una tradizione molto recente, lo si può osservare guardando gli operatori turistici. Per decine d’anni
l’immagine attraverso la quale si pretendeva di attrarre il turismo era quella delle cartoline postali, queste raffiguravano
puntualmente la Torre Azzurra e le bellezze locali sulla spiaggia. Dopo anni si vorrebbe cambiare tendenza e passare
dalla stazione “termale” (solo mare niente vita), alla stazione turistica vera e propria, (non solo mare), ma attrezzature e
stimoli alternativi. Si potrebbe puntare oltre che sul mare, dal quale non si può prescindere, anche sulle zone circostanti,
come punto strategico per raggiungere i paesi limitrofi, (Massa Marittima, Campiglia, Suvereto, Scarlino, Gavorrano), e
sulla bellezza delle zone verdi tipo il Parco di Montioni ed altri che si stanno facendo.
13. In relazione alla compilazione del nuovo Piano Strutturale del Comune, quali sono le proposte e i desideri
che vorreste venissero realizzati?
Il nuovo piano strutturale dovrà risolvere alcune questioni aperte: tipo il mercato coperto, i due ex cinema e il teatro. Mi
piacerebbe che l’attuale edificio del mercato coperto (che è orribile) fosse sostituito da una bella piazza urbana,
lasciando però una piccola zona adibita al commercio, organizzata in maniera diversa da quella attuale, ad esempio con
strutture in ghisa o ferro e vetro. L’uso di questi spazi potrebbe essere affidato agli ambulanti o simili, ma non per negozi
fissi ma a rotazione, anche per extracomunitari, ad esempio.
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13. Associazione Chiaro Scuro
Attività: Chiaro Scuro svolge attività di volontariato, si occupa dei rapporti tra nord e sud del mondo e di commercio
equo - solidale. Vende prodotti provenienti dal mercato del terzo mondo, il guadagno (30%) è tutto reinvestito per
finanziare micro progetti in genere in Africa. Ultimamente ha finanziato una cooperativa di lavoratrici donne in Ciad
Inoltre si occupa di educazione interculturale per scuole medie inferiori e per adulti; campagne di sensibilizzazione alla
non violenza e corsi di formazione per obbiettori di coscienza.
Anno di fondazione L’associazione nasce nel 1992 ma lo statuto risale solo al 1995. Sta per trasformarsi da
associazione in cooperativa. Ambisce a diventare un punto di riferimento per il mercato eco - solidale, i soci sperano di
ottenere redditi sempre più alti perché hanno tanti progetti nel sud del mondo da finanziare.
Soggetti intervistati: Luciana Marchetti, 53 anni
Lucio Corsetti, 50 anni
Angela Panerati, 44 anni
Stefano Iozzi, 55 anni
1. Quali sono le maggiori risorse ambientali che gravitano sul territorio del Comune di Follonica e come pensate
che potrebbero essere valorizzate (localizzazione schematica sulla cartina….)
Litorale, mare e pineta. Avrebbero bisogno più che di una valorizzazione di un’azione di salvaguardia, perché queste
risorse sono andate distruggendosi nel tempo. Per ciò che concerne la salvaguardia del litorale dall’erosione marina non
so se l’unica soluzione sia rappresentata da quel tipo di opere che sono state fatte: scogli artificiali pennelli e così via,
perché esteticamente lasciano molto a desiderare. Sul mantenimento delle pinete si sta facendo molto, il Comune se ne
sta occupando.
2.
Quali sono i maggiori punti di conflittualità ambientali del territorio e cosa si può fare per risolverli
Il conflitto ambientale più consistente è costituito dalla presenza contemporanea di due volontà economiche diverse:
quella che punta al turismo e quella degli impianti industriali dei comuni limitrofi. La presenza del Casone di Scarlino,
delle acciaierie di Piombino, e dell’impianto di Torre del Sale hanno, di fatto, limitato l’espansione turistica del comune di
Follonica. Ora questi stabilimenti sono tutti in crisi, così torna a muoversi il turismo, ma con la compresenza in un
ambiente naturalisticamente interessante delle carcasse di giganti industriali. Io non so se questa duplice presenza
poteva essere gestita meglio…o se una sia incompatibile con l’altra.
Il contrasto più evidente attualmente è costituito dal cogeneratore, ma il conflitto ambientale c’era già prima col solo
impianto del Casone.
Un altro conflitto è costituito dalla mancanza di una seria pianificazione urbanistica. Ci portiamo dietro un’eredità di
costruzioni selvagge nate negli anni 60 e 70 che non hanno mai saputo gestire il territorio in prospettiva, ma hanno
sempre guardato all’oggi e non al domani. Si sono costruite case e solo case: vendere case, affittare case…e nient’altro.
La pianificazione più recente invece ha prodotto la costruzione di villaggi turistici tra l’Aurelia e la ferrovia. Dal momento
che la ferrovia è invalicabile.
3.
Quali sono i “luoghi” che costituiscono il patrimonio storico e culturale della città: come conservarli,
tutelarli, valorizzarli
A Follonica non c’è rimasto quasi niente, o forse non c’è mai stato un gran che, eccetto l’area dell’Ex Ilva, la chiesa di S.
Leopoldo, il Castello di Valli, la Pievaccia, i reperti archeologici di Montebamboli, Senzuno.
La zona di Senzuno è rimasta più o meno come era negli anni 50, come via Solferino, via Goito…forse perché nessuno
ci ha mai messo le mani, forse bisognerebbe continuare a non mettercele.
4.
Quali tra le seguenti strutture pubbliche possono essere considerate funzionanti per quantità e per qualità e
quali sono inefficienti: marciapiedi, illuminazione pubblica, strade, giardini, verde, spiagge, percorsi
ciclabili, alberature ……
Mancano i marciapiedi in molte zone di Follonica. Sulle barriere architettoniche ne so qualcosa, ma ci vorrebbero delle
ore. (L’intervistata passeggia spesso alla guida di sedie a rotelle occupandosi di volontariato). Capisco che il costo
dell’abbattimento delle barriere architettoniche di tutta Follonica sia molto considerevole e capisco anche che ci siano
zone la cui pendenza impedisce l’appiattimento all’8%, quello che non comprendo è perché in zone nuovissime ci sono i
marciapiedi senza scivolo, potrei fare la mappa comunale su quest’argomento, (cita alcuni esempi: via della Pace zona
cinema, la porta d’ingresso dei vigili urbani non è delle dimensioni giuste perché la sedia a rotelle non ci passa….)
saranno dettagli, ma non per chi ci s’imbatte, non parlo solo dei portatori di handicap, ma anche di passeggini e di
anziani.
Un luogo molto piacevole è il parco della Rimembranza dalla sbarra su via Roma fino all’Ilva, è una zona poco transitata
e molto piacevole.
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5.
Qual è la vostra percezione sull’edificato del Comune e più in generale dello spazio costruito
In generale non è piacevole a vedersi, non è armonico, è disordinato. Le costruzioni non hanno rispettato l’ambiente e si
vede il risultato. Ciò che si nota è la presenza dei grattacieli senza verde. Dà l’idea di un ambiente naturale molto bello
che è stato rovinato dalla speculazione edilizia. Per questi motivi non è ammissibile andare ad occupare altri territori
vergini, tipo Valli, quando poi la maggior parte delle case di Follonica sono disabitate. Non si può creare un’altra
Salciaina.
6.
Quali sono le parti di città che in base alle loro potenzialità sia naturalistiche che del costruito sono
considerate meglio vivibili, e quali bisognose di manutenzione e trasformazioni urgenti per migliorare la
qualità dell’abitare. (Delineatene i confini nella cartina)
Campi Alti e San Luigi sono zone residenziali dove si può stare tranquilli. Pratoranieri ha il pregio di avere il mare vicino
e di essere abbastanza verde. Il centro ha problemi di traffico e di parcheggio. Le Corti Nuove sono una zona
residenziale dove le case sono tutte uguali, troppo vicine e troppo standardizzate.
7.
Quali sono secondo voi le parti di città che costituiscono il centro, quali quelle che costituiscono la periferia
e quali zone si possono considerare intermedie (delineare i possibili confini…..configurare gli spazi)
Il centro è costituito dall’area che va da via Roma fino alla stazione ferroviaria, esclusi il quartiere di S. Leopoldo, escluse
via Trento, via Giacomelli, etc.. fino a via Gorizia. Prima il centro era molto vitale, adesso, da quando la Coop si è
trasferita, molto meno. La 167 ovest, è divenuta intermedia con la costruzione del sottopassaggio pedonale alla ferrovia,
prima era periferica. Le zone certamente periferiche sono S. Luigi e Campi Alti e Le Corti Nuove. La zona nuova fino ai
Palazzi Rossi è intermedia.
8.
Quali tra le seguenti problematiche, riguardanti la viabilità ritenete che necessitino interventi correttivi atti a
migliorarne la qualità: traffico, trasporti pubblici, parcheggi, strumenti di regolazione o limitazioni del
traffico, percorsi pedonali, percorsi ciclabili
I parcheggi per le autovetture non sono molto costosi se paragonati ad altre città, e le macchinette parchimetro
funzionano bene. C’è voluto un po’ di tempo per entrare nell’ordine di idee di dover pagare per parcheggiare la
macchina, però adesso è entrato nelle abitudini. Le aree adibite a parcheggio ci sono però in estate tutto diviene più
problematico, soprattutto perché palazzi con 50 o 60 appartamenti sono sprovvisti di garage o posti auto. Le isole
pedonali sono molto apprezzate, soprattutto dagli anziani e da quelli che hanno i figli piccoli, i giovani non ne capiscono
l’utilità se non per lo struscio, per il resto preferiscono muoversi in motorino.
9.
Quali sono i problemi sociali cui bisogna prestare più attenzione
Da queste parti i problemi sociali non sono molto manifesti, anzi, al contrario sono tenuti nascosti a volte per pudore. C’è
una consistente popolazione di anziani soli che hanno bisogno di assistenza, non solo di cure mediche, ma anche di fare
la spesa, di essere accompagnate a fare le terapie fisiche etc…
Inoltre c’è un problema di povertà, infatti, la Mensa dei Poveri (un nome che già la ghettizza) raccoglie persone che
difficilmente riescono a provvedere ai propri pasti. In inverno ci sono venti persone fisse, più altri non abituali; in estate
raccogli gli extracomunitari che lavorano sulle spiagge. Ci sono delle persone che vivono al limite della sussistenza, in
genere pensionati e donne separate con figli, che non frequentano la mensa per non essere visibili, che preferiscono
saltare qualche pasto piuttosto che essere etichettate. Per questi si provvede portandogli la spesa a casa a volte per
mesi. Molti non si rivolgono ai servizi sociali perché sono convinti di mantenere meglio una sorta di anonimato e poi
perché con gli assegni dei servizi sociali non ci si campa. Il problema degli anziani diventa visibile se si osservano i
gruppi di polacche o ucraine che passeggiano accompagnando gli anziani. A queste persone sono affidati gli anziani soli
o malati.
10. Problema della casa ……..situazione attuale, strategie, desideri proposte
E’ difficile trovare la casa in affitto per tutto l’anno, e quando la trovi spesso è in appartamenti senza il riscaldamento
perché sono state costruite come investimento per l’affitto estivo. Ci sono interi quartieri che in inverno sono disabitati:
Salciaina, ma anche Pratoranieri, Pini Mare, Palazzi Rossi….E’ la legge di mercato che fa in modo che convenga
affittare tre mesi all’anno piuttosto che continuativamente.
11. Turismo: problemi, complessità in tutti i suoi aspetti
Il fatto che questa zona viva di turismo estivo fa si che ci siano i problemi cui si accennava poco fa circa la casa, inoltre
crea precarietà nel lavoro. Naturalmente è molto facile lavorare in estate, ma tutto finisce a settembre. Bisognerebbe
inventarsi il modo di attrarre un’utenza per tutto l’anno, ma non saprei come.
42
14. Centro di Educazione Ambientale “La Ragnatela” Associazione Culturale ONLUS
Attività: Campagne di comunicazione e sensibilizzazione ambientale – Turismo verde – Guide
escursionistiche ambientali. Opera nell’ambito scolastico ed extrascolastico – privato e pubblico
Anno di fondazione: 1993
Soggetti intervistati: Massimo Iacci , 33 anni, Presidente dell’associazione La Ragnatela
Ilaria Salvi, 30 anni, educatore ambientale per la Ragnatela
Premessa
L’Associazione collabora con il Comune di Follonica per l’attuazione di alcuni progetti di educazione ambientale
(scoperta aree verdi in città, pinete, percorsi ambientali,…)
Gestisce di un centro ricreativo comunale, nei locali dell’ex colonia - “Spazio Ragazzi” Dal 1997 è affiliata a Legambiente
Gestione del centro visite del Parco di Montioni
L’associazione fa parte del gruppo di lavoro provinciale sulle aree protette
1. Quali sono le maggiori risorse ambientali che gravitano sul territorio del Comune di Follonica e come pensate
che potrebbero essere valorizzate (localizzazione schematica sulla cartina….)
Sono il Parco di Montioni, il Parco della Petraia, il litorale, per certi aspetti la zona urbana dell’ex Ilva e le zone umide.
La costa è la più significativa tra le risorse di Follonica. E’ un fatto che il mare erode la costa, anche laddove insistono
delle strutture balneari, è successo quest’inverno: il mare ha demolito i bagni in viale Carducci. Secondo me andrebbe
un po’ rivista tutta la situazione delle concessioni dei bagni, pur tenendo conto che sono una risorsa economica per tante
persone.
Ritengo che le opere fatte sul mare per risolvere il problema dell’erosione costituiscano una vera forzatura. Bisogna
interrogarsi sull’utilità e l’efficacia di questo continuo lavorare a mare: sulla costruzione indiscriminata dei pennelli, sulle
massicciate lungo costa, sulla costruzione artificiale delle spiagge formate portandoci la sabbia proveniente da altri
luoghi, sulla limitazione del mare attraverso l’uso massiccio dei sacchi di sabbia e così via…Si dovrebbe individuare una
volta per tutte la soluzione sostenibile a lungo termine sia per salvaguardare l’economia che l’ambiente. Questo continuo
lavoro a mare mi sembra alquanto discutibile per gli interrogativi che lascia.
Così sulle pinete è stata progettata ed è in via di esecuzione una vasta opera di piantumazione, e ben venga. Credo che
dal punto di vista ambientale sia più interessante la costituzione delle riserve biogenetiche, ce ne sono alcuni esempi a
sud di Follonica. Incentiverei l’ambiente naturale lasciandolo a se stesso piuttosto che insistere su interventi artificiali che
sono di per sé una forzatura.
Inoltre ritengo che le zone umide limitrofe al Comune di Follonica, anche se sono di pertinenza del Comune di Scarlino,
abbiano un grosso significato anche per Follonica. La zona del Padule costituisce una risorsa importante, ma sulla
stessa zona insistono degli impianti industriali (Casone). Tutta quella zona andrebbe pensata in un’ottica globale che
tenga conto sia dell’ambiente che dell’economia, non solo degli impianti industriali, ma anche del turismo. Inoltre c’è la
questione dello sfocio a mare del Pecora, che fino ad oggi ha bonificato, cioè prosciugato il Padule. Bisogna capire qual
è il significato di questa zona umida, perché si sta riducendo sempre di più, (come tutte le zone umide), che in generale
vanno scomparendo, quindi prima di dargli una pedata è bene pensarci.
2.
Quali sono i maggiori punti di conflittualità ambientali del territorio e cosa si può fare per risolverli
La questione più grossa è quella del cogeneratore. (L’intervistato parla di questioni riguardanti il Comune di Scarlino,
intendendo per territorio una zona che va oltre il confine comunale). Il problema non è quello di dove bruciare i rifiuti, che
è un’esigenza alla quale non ci si può sottrarre, ma l’inesistenza del Piano Provinciale dei Rifiuti. C’è un progetto di piano
Piano Provinciale che fa fatica a partire e il cogeneratore non era stato nemmeno contemplato dal Piano, perché è
venuto dopo. Questo non brucerebbe soltanto i R.S.U., ma anche tutta una serie di rifiuti speciali raccolti non solo in
questa zona, ma un tutta la toscana e chissà…La scelta della zona dove istallare l’impianto è stata dettata dall’utilizzo di
strutture già esistenti in crisi, che avrebbero chiuso se non si fosse proseguito su questa linea. Tutto ciò ha fatto sì che
anziché cominciare le opere di bonifica di una zona che aveva già dato molto, si proseguisse nell’inquinamento, perché i
posti di lavoro potevano essere recuperati nella bonifica anziché nella nuova struttura. Quindi ci si chiede che significato
abbia un impianto di questo tipo nel nostro territorio, è per questi motivi che il cogeneratore ci lascia perplessi.
L’inquinamento prodotto dal Casone è sotto gli occhi di tutti: inquinamento delle falde acquifere, inquinamento
atmosferico, la costruzione di quegli enormi cumuli di scorie nocive che hanno cambiato la geografia dei luoghi. Non
capisco come mai questi impianti non possano essere obbligati a fare opera di bonifica e a smaltire tutte le scorie che
hanno prodotto.
(Ancora sul comune di Scarlino).La destinazione d’uso del Bottaccio e del Casone è artigianale e industriale e da questa
non si torna indietro, però si possono tenere gli occhi aperti per capire bene quali sono gli insediamenti, cosa producono,
43
quali sono le attività che vi si svolgono. Esistono molte agevolazioni all’installazione dei nuovi insediamenti e questo
attrae un po’ di tutto, tenendo in poco conto l’impatto ambientale che provocano.
La costruzione del campo da golf non costituisce di per se’ un conflitto ambientale, però non credo che sia quella la vera
identità della zona che andrà ad occupare. Tutto sommato un campo di golf è una zona verde, per alcuni è anche bello a
vedersi, ma è il quarto in quattro comuni adiacenti: Gavorrano, Punta Ala (Castiglione della Pescaia), Follonica e in
progetto Massa Marittima, mi chiedo se c’è un utenza… non ne vedo l’utilità….e ho forti dubbi sui posti di lavoro che
andranno a creare, temo un discorso di reciproca concorrenza. La perplessità più grande è quella costituita dalla cronica
carenza di acqua, mi domando se, ammesso che riescano a costruire una condotta a pressione dal depuratore di
Campo Cangino fin sopra l’Aurelia, quell’acqua basterà oppure no ad ottenere prati di tipo inglese, qui il clima non è
certo britannico.
La zona di Valli andrebbe tutelata, invece corre voce che saranno costruite nuove case anche lì. Penso che sarebbe
meglio che non ci costruissero, siamo sempre in tempo a non creare ulteriori disastri a spese dell’ambiente.
3.
Quali sono i “luoghi” che costituiscono il patrimonio storico e culturale della città: come conservarli,
tutelarli, valorizzarli
A parte l’Ex Ilva e la chiesa di S. Leopoldo mi piacciono molto i caselli idraulici del Genio Civile: per esempio quello del
Club Velico al Cervia, quello di via Roma, quello sul Pecora sulla massetana e quello di Cannavota.
Le baracche sul mare andrebbero tenute meglio, risistemate (alcune sono addirittura piastrellate fuori), quelle tenute
male andrebbero demolite, così da aprire un varco al mare.
Anche le dune, o quello che ne è rimasto, costituiscono la storia di Follonica, andrebbero salvaguardate e anche
ripristinate.
4.
Quali tra le seguenti strutture pubbliche possono essere considerate funzionanti per quantità e per qualità e
quali risultano inefficienti: marciapiedi, illuminazione pubblica, strade, giardini, verde, spiagge, percorsi
ciclabili, alberature, …..altre
I viali alberati sono in generale molto belli, ma alcune volte gli alberi diventano pericolosi, come ad esempio lungo la via
Massetana dal sottopasso sino all’Aurelia: quegli alberi ostruiscono la vista agli automobilisti provenienti dalle vie laterali.
Le palme nane che hanno piantato sul Viale Carducci dopo il famoso taglio delle tamerici forse non sono proprio
autoctone…Mentre è molto bello il filare di quei grandi alberi che da via della Pace conducono fin dentro l’Ilva, ho visto
che vengono curati con molta attenzione.
Non amo molto le aiuole spartitraffico che il comune si ostina a curare con tanto impegno e dispendio di energia… troppi
fiorellini. Avrebbe più significato fare delle aiuole con piante più resistenti, privilegiando specie autoctone, ce ne sono di
molto belle. Quei fiori durano pochissimo, hanno bisogno di tanta acqua e molte cure, con conseguente dispendio
economico, mentre i danari risparmiati potrebbero essere spesi diversamente. Le pinete sono molto ben attrezzate per i
bambini, mentre non lo sono per i ragazzi. Ciò che manca sono gli spazi verdi poco strutturati tipo i prati, dove i ragazzi
possano giocare al pallone od altro, un luogo adatto sarebbe il parco della Petraia.
5.
Qual è la vostra percezione sull’edificato del Comune e più in generale dello spazio costruito
Sembra che sia stato fatto col solo intento di fare più case possibili. Pini Mare e i famosi Palazzi Rossi sono stati costruiti
con logiche discutibili, inoltre mi sembrano anche poco vivibili.
L’ultimo scempio è stato palazzo Baldini, che era una bella palazzina a due piani, architettonicamente non sarà stata di
grande pregio, ma era molto armoniosa. Quando è stato costruito quel palazzotto c’erano già molte critiche su ciò che
era stato costruito precedentemente, vedi le tre palme e i palazzi del Giobelli ciò non ostante e senza attenuanti il
risultato è ciò che si vede. Anche le costruzioni che si sono fatte negli ultimi tempi, tipo la 167 est, ha continuato sulla
stessa linea….. o un po’ meglio: vedi via Balducci, balena compresa. So che costruiranno ancora cose simili a queste in
Pratoranieri, alla lottizzazione Europa. (mi chiedono informazioni al riguardo)
6.
Quali sono le parti di città che in base alle loro potenzialità sia naturalistiche che del costruito sono
considerate meglio vivibili, e quali bisognose di manutenzione e trasformazioni urgenti per migliorare la
qualità dell’abitare. (Delineatene i confini nella cartina)
Senzuno è uno dei quartieri più vivibili del Comune, le case sono molto grandi, si è vicini al mare, le costruzioni sono
abbastanza armoniose e il quartiere è molto vitale. Il Cassarello è pieno di vita e attivo, però è troppo vicino al Casone e
non ci sono sufficienti marciapiedi. Una zona bruttina è quella di via Spinelli
(l’intervistato le chiama case dei Puffi), non solo per la tipologia, ma perché c’è la ferrovia vicinissima.
7.
Quali sono secondo voi le parti di città che costituiscono il centro, quali quelle che costituiscono la periferia
e quali zone si possono considerare intermedie (delineare i possibili confini…..configurare gli spazi)
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Se per centro si intende la zona più vitale, allora cambia luogo a seconda delle stagioni, e anche delle ore: in inverno è
quello dello struscio in via Roma, la domenica è quello del Lungomare e dei giardini del Florida e Piazza Ettore Socci; in
estate comprende tutto il lungomare da Pratoranieri al Ponte della Gora.
Le zone periferiche sono Campi Alti e San Luigi, tutti gli altri quartieri sono intermedi.
A Follonica ci sono zone residenziali abitate, quartieri popolari molto vitali e zone disabitate per 10 mesi all’anno.
8.
Quali tra le seguenti problematiche, riguardanti la viabilità ritenete che necessitino interventi correttivi atti a
migliorarne la qualità: traffico, trasporti pubblici, parcheggi, strumenti di regolazione o limitazioni del
traffico, percorsi pedonali, percorsi ciclabili
L’uso della bicicletta dovrebbe essere maggiormente promosso e incentivato dalla pubblica amministrazione, la bicicletta
è una valida alternativa per tutto l’anno perché sussistono le condizioni climatiche e planimetriche, essendo il Comune
essenzialmente pianeggiante.
Una volta c’erano le piste ciclabili, ma ora non ci sono più, in centro non ci sono mai state e non ce ne farei, perché
ritengo che non abbiano senso, mentre sarebbe utile farne una sulla via delle Collacchie da via della Repubblica, al
Puntone.
Le zone pedonali sono sufficienti, ce ne fossero di più sarebbe meglio: all’inizio sono male accettate, come i parcheggi a
pagamento, ma poi la gente si abitua e ne apprezza i vantaggi. Le abitudini perdute e poi riacquisite, come passeggiare
tranquillamente in strada sono molto apprezzate.
9.
Servizi e attrezzature collettive: L’unico problema cronico di Follonica è l’acqua
10. Quali sono i problemi sociali a cui bisogna prestare più attenzione
Comincia a farsi sentire il problema dell’immigrazione, anzi dell’integrazione degli immigrati, anche se qui tutti sono
immigrati. Infatti questo comune è talmente nuovo che i follonichesi quasi non esistono. Ciò nonostante alcuni tra quelli
che sono immigrati 30 o 40 anni fa si sono raggruppati in quartieri (come i meridionali al Cassarello) come fossero diversi
dagli altri.
11. Problema della casa ……..situazione attuale, strategie, desideri proposte
Il problema per quelli che non possono permettersi di comprare un appartamento è quello di trovarlo in affitto senza
essere mandati via in estate. Ci sono famiglie a basso reddito con il contratto di affitto da ottobre a giugno. Tant’è che ci
sono alcuni che d’estate vanno in campeggio perché non possono permettersi di pagare luglio e agosto. Pare che qui si
costruiscano solo seconde case e mai le prime, quelle si va a comprarle fuori tipo al Bagno di Gavorrano, Val Piana, o a
Scarlino Scalo che ormai è diventato il dormitorio dei Follonichesi.
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15. Associazione degli stabilimenti balneari di Follonica
Attività: Tutela sindacale di categoria e promozione turismo locale
Anno di fondazione: Primo statuto primi anni 80
Soggetti intervistati: Marco Pierini, 47 anni, laureato in filosofia, operatore turistico
Marco Lenzi 45 anni, diploma di maturità, operatore turistico
1. Quali sono le maggiori risorse ambientali che gravitano sul territorio del Comune di Follonica e come pensate
che potrebbero essere valorizzate
La prima è il mare, la seconda è la Maremma in generale.
La nostra città è un centro di turismo balneare, ed è il mare che attira la stragrande maggioranza dei turisti, perché per
nostra fortuna è ancora pulito, bello e sicuro. La seconda è la Maremma, infatti, abbiamo intorno un territorio verde e
agricolo che è molto attraente. Lo si può vedere da Follonica, anche dal mare si vedono le colline boscose che sono
tutt’intorno.
Tutto quello che è connesso con il mare costituisce una risorsa, le spiagge, le zone verdi tipo le pinete, le dune, la zona
del Petraia. Queste sono le risorse da tutelare, perché di cemento ce n’è abbastanza.
2.
Quali sono i maggiori punti di conflittualità ambientali del territorio e cosa si può fare per risolverli
Ovviamente tutta la questione delle aree industriali. Il polo chimico del Casone anche a colpo d’occhio è il primo
elemento di contrasto: la fabbrica lo è di per sé, con le proprie dimensioni, con le ciminiere, le discariche nel padule. Per
quanto riguarda il cogeneratore, come associazione siamo stati fra i primi, nell’estate del ’95 ad iniziare la battaglia
dando vita al comitato del NO. Riguardo a questo siamo sempre stati contrari.
Il secondo punto di conflittualità è costituito dall’erosione della costa, questo punto è così fondamentale che ne’ la
cittadinanza, ne’ gli amministratori se ne rendono conto. Questo significa meno spiaggia, quindi meno turismo, ma subito
dopo aggressione alla strada e alle case. Il problema come sappiamo ha una valenza generale, non solo locale, ma anzi
nazionale e addirittura mondiale. Ciò non di meno, le opere fatte lo scorso anno al lato ponente dell’hotel Piccolo Mondo
sono state un disastro. In particolare il pennello perpendicolare alla spiaggia, costruito come opera provvisoria, per
consentire l’accesso agli automezzi verso la scogliera artificiale, ha provocato un accumulo di sabbia levandola sia a
monte che a valle del pennello stesso con decrementi in profondità della spiaggia dai 5 ai 7 ml in un solo anno. E' ovvio
che occorrano studi complessi per la soluzione di questi problemi, ma l’opera più urgente è togliere quel pennello. Al
punto in cui siamo non si tratta più di difendere la spiaggia, ma di ricostruirla, perché questa città vive turisticamente
perché ha una spiaggia, ed è inutile attrarre nuovi turisti se lo spazio di accoglienza diminuisce.
Il terzo punto di incompatibilità ambientale è costituito dalla quantità eccessiva e dalla qualità bassa del costruito. A
Follonica le case basse le fanno dietro e quelle alte davanti al mare. Se trenta anni fa si fosse stabilito che l’altezza
massima per un fabbricato dovesse essere quella di un pino marittimo, avremmo proporzionato tutto con criteri più
consoni al territorio.
3.
Quali sono i “luoghi” che costituiscono il patrimonio storico e culturale della città: come conservarli,
tutelarli, valorizzarli
Follonica ha poco patrimonio storico e culturale, ne ha poco in assoluto e pochissimo rispetto alla toscana. Tra questo
poco che va valorizzato emerge l’area Ex Ilva come testimonianza importante di archeologia industriale, che fa parte del
passato, più che della storia. Non illudiamoci che il patrimonio storico possa essere un elemento di richiamo come è
nella Toscana antica. Se Follonica sarà ancora turistica lo sarà sempre per il mare e per la qualità del territorio
circostante, poi però siccome oggi non si parla più del “turismo”, ma dei “turismi”, è bene che l’offerta sia diversificata.
Detto ciò i luoghi da valorizzare secondo me sono Senzuno, soprattutto il lato mare, e parzialmente la zona della chiesa.
Per valorizzare queste zone bisognerebbe vitalizzarle, per esempio con negozi e botteghe artigianali e con la
pedonalizzazione.
4.
Qual è la vostra percezione sull’edificato del Comune e più in generale dello spazio costruito
Lo spazio costruito è di scarsa qualità. Negli anni passati si è edificato con una logica sbagliata puntando su uno
sviluppo fatto di seconde case da affittare o da vendere, cioè il peggio del peggio, perché queste sviluppano un tipo di
ricettività che consuma il territorio in quantità enorme, non crea impresa, non porta lavoro, ma dà soltanto rendita.
5.
Quali sono i problemi che caratterizzano le singole zone della città (descrizione dell’identità locale, …punti
di forza e di debolezza, aree degradate, aree localizzate sul confine - esempio: zona industriale, fascia al
mare, Aurelia, ferrovia, ecc.-)
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La nostra città è punteggiata di aree chiuse e abbandonate: ex Florida, ex Cinema Roma, ex Cinema Tirreno, la casa
storta. Credo che sarebbe auspicabile risolvere i problemi dell’edificato esistente avendone maggiore cura e
riqualificandolo prima di mettere mano a nuove costruzioni.
Similmente vale per il Mercato Coperto e in parte per Piazza 25 Aprile, meglio conosciuta come Piazza Istria.
Quest’ultima, non ostante attualmente sia un grande parcheggio, potrebbe divenire oltre che una bellissima piazza,
anche un centro cittadino. Sarebbe sufficiente costruire un parcheggio sotterraneo e creare sopra una bellissima piazza
al mare per spettacoli, concerti e feste, perché possiede le caratteristiche per diventare il vero centro aggregativo e
ludico della città.
6.
Quali sono le parti di città che in base alle loro potenzialità sia naturalistiche che del costruito sono
considerate meglio vivibili, e quali bisognose di manutenzione e trasformazioni urgenti per migliorare la
qualità dell’abitare. (Delineatene i confini nella cartina)
Le opinioni degli intervistati divergono e inizia un dibattito: Lenzi sostiene che le zone più vivibili attualmente sono quelle
residenziali perché sono più silenziose, più verdi e senza vicini di casa troppo vicini, per cui sostiene la zona di S. Luigi.
Pierini invece crede che la zona qualitativamente meglio vivibile sia il centro sostenendo che i vantaggi sono maggiori
dei disagi: non usare la vettura per spostarsi, avere a disposizione delle aree a verde pubblico (tipo le pinete) per i figli,
avere a portata di mano i luoghi della cultura e della ricreazione e il luogo di lavoro.
7.
Quali sono secondo voi le parti di città che costituiscono il centro, quali quelle che costituiscono la periferia
e quali zone si possono considerare intermedie (delineare i possibili confini…..configurare gli spazi)
Il centro è via Roma, non ostante il trasferimento della Coop, in generale possiamo identificare con il centro il perimetro
circoscritto da via Roma via Bicocchi, viale Matteotti, e il lungomare.
Le zone periferiche sono le due 167, Salciaina, S. Luigi, Campi Alti e Cassarello, anche se quest’ultimo è il vero e
proprio quartiere di Follonica, mentre i nomi fatti precedentemente sono zone. Salciaina dal punto di vista della realtà
sociale è quanto ci sia di peggio, non è solo una zona periferica, ha le caratteristiche della periferia urbana degradata
delle grandi città. Pratoranieri è una zona intermedia, che d’estate diventa centrale. Se per centro si intende la zona più
frequentata tutto l’asse del lungomare in estate diventa centrale: dalla ex Colonia Marina fino alle Casse Lombarde. La
Zona Nuova (via Litoranea etc..) è intermedia. La zona tra via Roma e la foce della Gora di impianto è tra le zone più
vecchie di Follonica, vedi via Giacomelli etc.. ma è una zona che se non ci fosse la scuola sarebbe completamente
morta, anche se l’area della ex Cartiera così recuperata l’ha migliorata molto, quella è una zona piacevole. La zona della
Chiesa storicamente è centrale, ma la definirei “a ridosso del centro”
8.
Quali tra le seguenti problematiche, riguardanti la viabilità ritenete che necessitino interventi correttivi atti a
migliorarne la qualità: traffico, trasporti pubblici, parcheggi, strumenti di regolazione o limitazioni del
traffico, percorsi pedonali, percorsi ciclabili
Il problema del traffico in realtà è solo estivo. I trasporti pubblici non li uso mai.
Mi piacerebbe se si realizzasse un servizio navetta per l’estate nella zona del lungomare una volta resa completamente
pedonale. Sarebbe sufficiente un piccolo bus funzionante da Giugno a Settembre che percorresse la città in una corsia
del pedonale del viale Italia, una di quelle senza orario, o meglio continua, tipo ski-bus.
9.
Quali tra i seguenti servizi pubblici ritenete carenti:
a) istruzione: asili, scuole materne, elementari, medie inferiori, medie superiori
b) attrezzature collettive: civiche, amministrative, sanitarie, assistenziali, culturali e ricreative,
commerciali, sportive
Mentre è stato risolto il problema del cinema, azzeccando molto bene le dimensioni, (ridotte) manca e continua a
mancare il teatro e a me pare grave. Non si deve seguire l’esempio del palazzetto dello sport, che essendo
sovradimensionato rimane una struttura costosa e troppo poco utilizzata. Inoltre manca la piscina, ma questo tutti lo
sanno perché è chiusa da anni. Ritengo che in una cittadina di mare sarebbe molto utile, specialmente per l’inverno e
per i bambini, ma anche per organizzare varie attività connesse al mare: corsi di salvataggio, di sub, etc…
10. Problema della casa ……..situazione attuale, strategie, desideri proposte
Secondo me Follonica non deve crescere più, con l’eccezione della fabbricazione di alloggi di prima casa, perché di
quelli c’è bisogno. L’edificazione di Valle la vedo come il fumo negli occhi, per ragioni ambientali ma anche di economia
del turismo.
11. Turismo: problemi, complessità in tutti i suoi aspetti
Non siamo in grado di sopportare un aumento indiscriminato della domanda. E’ impossibile anche solo immaginare dove
collocare la presenza di altre trentamila persone che vengono qui in Agosto, mancano le spiagge, le fogne, le strade, i
parcheggi. Ci si avvierebbe verso un turismo degradato che crea degrado. Se vogliamo fare un salto di qualità bisogna
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porci un limite, quindi non si deve attrarre altra utenza, ma cercare di migliorare la qualità dei servizi offerti. La recettività
alberghiera è diversa da quella offerta dalle seconde case, ma siccome la situazione come abbiamo già detto è la
seconda,….. in realtà la possibilità che si costruiscano alberghi è pari a zero. Sarebbe bellissimo se si riutilizzasse il
costruito esistente per fare alberghi, un palazzo adibito a civile abitazione situato in centro viene svuotato e
riusato….magari andrebbe incentivato.
In sostanza quello di cui non c’è bisogno è un aumento della recettività.
12. In relazione alla compilazione del nuovo Piano Strutturale del Comune, quali sono le proposte e i desideri
che vorreste fossero realizzati?
La città non dovrebbe crescere più dal punto di vista del costruito, ma si dovrebbe andare verso il riuso dell’esistente,
magari con incentivi sulle concessioni edilizie. I buchi neri che citavamo prima tipo i cinema, il mercato coperto etc
devono essere risolti. Andare nei tempi e nei modi possibili verso una pedonalizzazione completa del lungomare, e poi
rifare la spiaggia. Serve un ufficio che abbia come compito principale quello della gestione del litorale (compresa la lotta
all’erosione), che raccolga in un unico soggetto le competenze del Demanio, della Regione, della Capitaneria, del
Comune e della Provincia, perché è troppo complesso fare lo slalom tra le varie competenze, è talmente scoraggiante
che si finisce per non farne di niente. Inoltre la realizzazione di un teatro ritengo che sia di primaria importanza.
Bisognerebbe incentivare la manutenzione degli edifici per migliorare il decoro generale.
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16. Legambiente circolo “ Colline Metallifere”
Soggetto intervistato: Paolo Panni 34 anni Presidente dell’associazione
Attività: organizza a fini di solidarietà l’accoglienza e il soggiorno presso famiglie disponibili di bambini provenenti da
zone contaminate di Cernobyl
Anno di fondazione: 1995
1. Quali sono le maggiori risorse ambientali che gravitano sul territorio del Comune di Follonica e come pensate
che potrebbero essere valorizzate (localizzazione schematica sulla cartina….)
La fascia costiera intesa come spiagge, ma anche comprensiva della fascia di edificato che sta sul litorale, le “baracche”.
Le dune, o quello che ne rimane, tipo quella a sud della Colonia Marina, quella a nord della Pineta di Ponente ed altre.
Credo che l’unica destinazione d’uso compatibile con la duna sia “verde pubblico”.
Il Parco di Montioni è una risorsa importante, al suo interno vi è la risorsa biogenetica integrale di “tre cancelli” che è una
zona di particolare pregio. E’ importante mantenere l’integrità tra il Parco e l’Aurelia, cioè nella zona di Valli.
Un’area da valorizzare è quella interessata dalla Gora delle Ferriere, sia all’interno dell’Ex Ilva che lungo il suo percorso
dietro l’ex ippodromo; prima di valorizzare bisognerebbe tutelare. Un sistema già collaudato è quello di dare in gestione
le aree verdi ad associazioni che ne eseguono la cura e la manutenzione le quali hanno la possibilità di realizzare degli
introiti attraverso lo sfruttamento di un chiosco. Mi piacerebbe che l’orto botanico fosse accessibile, perché lo considero
una risorsa ambientale inutilizzata.
Inoltre vorrei aggiungere che dato che il territorio del comune di Follonica è strettamente correlato a ciò che gli sta
intorno, anche se appartiene ad altri comuni, ci interessa molto la sorte del Padule di Scalino, anche se non compete,
perché il Padule è contiguo alla zona Cassarello.
2.
Quali sono i maggiori punti di conflittualità ambientali del territorio e cosa si può fare per risolverli
Il Padule che di per sé sarebbe una risorsa ambientale costituisce un conflitto, considerando lo stato in cui versa a causa
degli impianti che ci gravitano e che ci graviteranno, tipo il cogeneratore. Similmente la zona de “la Botte” con il problema
delle scorie, e il porto di Scarlino.
Qualsiasi nuovo edificio a Follonica, anche un metro cubo in più, costituisce una conflittualità ambientale, dato che il
costruito satura il territorio comunale.
Anche la mobilità, intesa come traffico, costituisce un conflitto, specialmente nei mesi estivi, quando diventa drammatica.
Il campo da golf apre altre problematiche: ammesso che riescano a soddisfare il proprio bisogno di acqua da irrigazione
sfruttando le acque reflue del depuratore, come potranno mantenere i prati senza l’uso massiccio di diserbanti e concimi
chimici?
Un altro problema cronico di Follonica è costituto dalla carenza d’acqua, questo è un nodo che andrà sciolto.
3.
Quali sono i “luoghi” che costituiscono il patrimonio storico e culturale della città: come conservarli,
tutelarli, valorizzarli
Dando per scontato lo stabilimento dell’Ex Ilva (dove c’è già un progetto di salvaguardia e di uso compatibile), le
abitazioni stile Liberty, altri luoghi sono:
a) il Castello di Valli che è stato trasformato e degradato, ciò nonostante costituisce la memoria storica di Follonica
andrebbe tutelato di più;
b) l’ex Colonia Marina soffre problemi di manutenzione perché è meno usata che un tempo;
c) il quartiere di Senzuno che è il quartiere dei vecchi pescatori follonichesi ha bisogno di essere valorizzato, i suoi bei
vicoli dovrebbero essere vitalizzati con attività adatte, ad esempio non era male che vi si svolgesse il mercatino
dell’antiquariato;
d) le case tra viale Italia e la spiaggia: le baracche. Dovrebbe essere garantito l’accesso al mare tra una casa e l’altro
invece ci sono cancelli che impediscono il transito, non credo che la chiusura di quei vicoli sia legittima;
e) la zona dietro via Roma: via Martiri della Niccioleta, via Norma Pratelli, via Marconi;
f) la casa storta, la casa gobba la Civica Pinacoteca;
4.
Quali tra le seguenti strutture pubbliche possono essere considerate funzionanti per quantità e per qualità e
quali risultano inefficienti: marciapiedi, illuminazione pubblica, strade, giardini, verde, spiagge, percorsi
ciclabili, alberature, ….altre
Le piste ciclabili sono insufficienti ed inefficienti, perché risultano spesso invase dalle vetture, la striscia gialla è
scomparsa e sono tali da non essere utilizzate.
In alcune zone mancano i marciapiedi come ad esempio in una parte del Viale Europa e una parte di Viale Italia, sul
Ponte della Gora sono troppo alti e quindi pericolosi.
Il verde a Follonica è costituito dai parchi, dai giardini e dalle aiuole spartitraffico. A queste ultime viene dedicata una
grande cura pur avendo il solo scopo di dare un’immagine, dato che non sono fruibili: voglio dire che i bambini non
possono andare a giocare negli spartitraffico, quindi si dovrebbe porre la stessa attenzione anche agli spazi verdi
frequentabili.
49
Tra i giardini ve ne sono alcuni poco frequentati, un esempio è quello dell’ex Mattatoio (forse troppo pavimentato e poco
verde) contiene un’arena che non viene mai utilizzata. L’illuminazione in alcune zone è insufficiente ………
5.
Qual è la vostra percezione sull’edificato del Comune e più in generale dello spazio costruito
E’ ben noto a tutti che l’edificato di Follonica è invertito, in quanto i palazzi alti sono prospicienti al mare e quelli bassi
stanno dietro. Ciò detto ce ne sono di molto brutti tipo “Tre Palme”, quello dell’ex Coop, la Cartiera, Pini Mare, Corti
Nuove, perché sono quartieri poco vitali. La zona di Cassarello invece, pur essendo una zona popolare e avendo un
edificato costituito da mediocri palazzine, ha mantenuto vitalità e una certa armonia, anche se potrebbe essere
migliorato riqualificando via Cassarello, aumentando i parcheggi, creando una passeggiata.
6.
Quali sono i problemi che caratterizzano le singole zone della città (descrizione dell’identità locale,…punti di
forza e di debolezza,..aree degradate, aree localizzate sul confine - esempio: zona industriale, fascia al
mare, aurelia, ferrovia, ecc.- )
Non ci sono delle zone degradate, ma dimenticate, la più desolante è sempre Salciaina.
Ci sono molte zone adibite a orto: in zona 167 lungo il Petraia, in Valle, in Val Maggiore, accanto al depuratore, ed altre..
che hanno l’aspetto di baraccopoli. Gli orti sono una risorsa da valorizzare, per questo motivo andrebbero forniti standard
e prescrizioni da rispettare, (in materia di recinzioni, di baracche per il ricovero degli attrezzi e così via). Le zone ad orto
potrebbero essere inserite nelle aree a parco, ci sono già esperiene in questo campo, con risultati soddisfacienti.
7.
Quali sono le parti di città che in base alle loro potenzialità sia naturalistiche che del costruito sono
considerate meglio vivibili, e quali bisognose di manutenzione e trasformazioni urgenti per migliorare la
qualità dell’abitare. (Delineatene i confini nella cartina)
Meglio vivibili sono quelle zone che non obbligano all’uso dell’auto, quindi escluderei le zone periferiche: Campi Alti, Le
corti nuove, San Luigi, Prato Ranieri, e naturalmente Salciaina. Rimangono il Centro, Cassarello, Senzuno, le 167.
8.
Quali sono secondo voi le parti di città che costituiscono il centro, quali quelle che costituiscono la periferia
e quali zone si possono considerare intermedie (delineare i possibili confini…..configurare gli spazi)
Il centro è costituito dalla zona dell’ex Ilva, dalla zona Chiesa, da Senzuno, e dalle vie Bicocchi, via Colombo, via Roma
e dintorni, fino a via Matteotti compresa la Stazione. Le zone periferiche sono: la zona Artigianale, Salciaina, San Luigi,
Campi Alti, Prato Ranieri, Le corti nuove. Le zone intermedie sono le 167 est e ovest, Zona Nuova compresa via
Litoranea, e Cassarello.
9.
Quali tra le seguenti problematiche, riguardanti la viabilità ritenete che necessitino interventi correttivi atti a
migliorarne la qualità: traffico, trasporti pubblici, parcheggi, strumenti di regolazione o limitazioni del
traffico, percorsi pedonali, percorsi ciclabili
Sulla viabilità si dovrebbe lavorare molto attraverso lo studio di un sistema di trasporti pubblici più leggeri e veloci da
integrare nei mesi estivi, magari più appetibile ad esempio con l’uso di navette scoperte. Non capisco perché i
follonichesi non adoperano di più la bicicletta, dato che la città è tutta pianeggiante.
10. Servizi e attrezzature collettive
Non ci sono spazi per le associazioni e per i giovani, mancano spazi attrezzati per attività sportive all’aperto e il Parco
della Petraia o le Pinete sarebbero luoghi ideali.
Al problema della carenza d’acqua potabile, e a fronte di una richiesta crescente, bisognerebbe razionalizzare l’uso
dell’acqua e incentivare la creazioni di reti idriche duali. Inoltre valorizzare “le cannelline” pubbliche per garantire
un’acqua di buona qualità a tutti i cittadini
Per lo smaltimento dei rifiuti, bisognerebbe incentivare la raccolta differenziati con la creazione di isole ecologiche
11. Quali sono i problemi sociali a cui bisogna prestare più attenzione
Esistono ancora sacche di povertà sommersa costituita da famigli con redditi molto bassi, spesso sono anziani.
12. Problema della casa ……..situazione attuale, strategie, desideri proposte
E’ il solito problema per Follonica, cose risapute, non si trovano case in affitto per tutto l’anno perché è più conveniente
affittare nei mesi estivi a “prezzi estivi”, quindi si può trovare un affitto solo da Ottobre a Aprile.
13. In relazione alla compilazione del nuovo Piano Strutturale del Comune, quali sono le proposte e i desideri
che vorreste venissero realizzati?
Non un metro cubo di cemento, isole ecologiche, il Parco della Petraia, il Parco dell’ex Ippodromo.
Creare nuovi percorsi pedonali (es. pedonalizzare, collegare, i grossi centri commerciali, al centro, attraverso percorsi
pedonali e ciclabili), potenziare l’uso della bicicletta
50
17. Associazione Carnevale Follonica
Attività: Organizzazione e gestione della manifestazione del carnevale.
Anno di fondazione: L’associazione è nata nel 1951 ed ha proseguito la sua attività fino al 1960, poi si è interrotta fino
al 1979, nel 1980 si è resa nuovamente attiva fino ad oggi.
Soggetto intervistato: Luigi Moroni, 56 anni, Presidente Rione Chiesa.
1. Quali sono le maggiori risorse ambientali che gravitano sul territorio del Comune di Follonica e come pensate
che potrebbero essere valorizzate (localizzazione schematica sulla cartina….)
Le risorse ambientali sono sulla costa: il mare, le spiagge e le pinete, e nell’entroterra: il Parco di Montioni e la zona
intorno al Castello di Valli e alla Pievaccia.
2.
Quali sono i maggiori punti di conflittualità ambientali del territorio e cosa si può fare per risolverli
Il conflitto ambientale più importante attualmente è rappresentato dal cogeneratore di Scarlino, perché contrasta
fortemente con la vocazione turistica del Comune di Follonica.
L’erosione del mare costituisce un conflitto naturale , ma ancora più conflittuali sono gli interventi di ripristino delle
spiagge, che sembrano abbastanza irrazionali in quanto non fanno altro che spostare l’arenile da una parte all’altra della
costa. Sembra che tutti gli interventi fatti tutelino gli interessi (legittimi) di chi ha un’attività balneare, a discapito di quelli
generali della costa vista nel suo insieme.
Inoltre la costruzione di Follonica nel suo insieme è di per sé conflittuale e casuale. Il territorio è stato sfruttato da
un’espansione del cemento indiscriminatamente distribuito. Questo processo è stato dettato da una serie di necessità
che ora sono finite, il fatto che quello che è stato fatto non abbia considerato il rispetto del territorio nel suo insieme non
significa che si debba perpetuare negli errori.
3.
Quali sono i “luoghi” che costituiscono il patrimonio storico e culturale della città: come conservarli,
tutelarli, valorizzarli
Il luogo più importante è l’Ex Ilva, il recupero di questa zona è assolutamente necessario non solo perché è una vasta
zona centrale, ma perché rappresenta la nostra storia. Poi la Pievaccia e il Castello di Valli, questi luoghi non vanno solo
tutelati ma anche resi fruibili per i cittadini, la Pievaccia ad esempio è difficilmente raggiungibile.
4.
Quali tra le seguenti strutture pubbliche possono essere considerate funzionanti per quantità e per qualità e
quali risultano inefficienti: marciapiedi, illuminazione pubblica, strade, giardini, verde, spiagge, percorsi
ciclabili, alberature,........altre
I marciapiedi sono in linea di massima in buone condizioni.
L’illuminazione pubblica è buona in centro e nelle zone di recente costruzione, mentre in periferia spesso è insufficiente
ad esempio al Cassarello e a Pratoranieri. Inoltre l’illuminazione è carente all’interno delle pinete, questo fatto le rende
non utilizzabili, e forse anche pericolose. I giardini del centro sono ben tenuti quelli periferici meno: il parco giochi di via
Salceta è inutilizzabile a causa dell’erba alta e così quello alla 167 ovest tra via Togliatti e via Amendola.
Le spiagge private sono tenute meglio di quelle pubbliche.
Le piste ciclabili potrebbero essere un utile alternativa ma sono estremamente frammentate e poche inoltre quelle
realizzate per come sono progettate sono pericolose.
Le alberature per la nostra attività sono sempre un ostacolo: infatti tutti gli anni pochi giorni prima della sfilata del
carnevale chiediamo all’amministrazione comunale di potare gli alberi su via Massetana e su via Colombo perché i rami
sporgenti ostacolano il passaggio dei carri. Denunciamo una scarsa manutenzione dei nostri viali alberati che sarebbero
belli e utili se venissero curati di più.
5.
Qual è la vostra percezione sull’edificato del Comune e più in generale dello spazio costruito
Il costruito non è razionale. Ritengo che sia avvenuta una vera e propria cementificazione, che ha dato vita ad un
panorama tra i più brutti. La speculazione edilizia non è certo un problema locale, ma qui ha proporzioni molto
consistenti. Si è costruito senza tenere conto delle esigenze del territorio, e quello che è più grave è che lo sbaglio è
stato intenzionale, o meglio sono state fatte delle scelte che si sono rivelate sbagliate. Si è proprio voluto fare una
cittadina “moderna”, ma questa idea di moderno non ha proprio nulla, tanto è vero che col passato non si è amalgamata.
I grattacieli hanno snaturato l’aspetto originario della città, la tipologia usata fino agli anni 50 era quella a due piani col
giardino dietro. Follonica è brutta, è stata pensata per divenire una piccola New York invece è solo un paradosso.
Facendo un discorso costruttivo sarebbe proponibile ad esempio che lo spostamento dell’ippodromo non si trasformasse
in un nuovo riempimento, ma che venisse lasciato a verde tutto lo spazio che l’ex ippodromo lascia. E’ indispensabile
salvaguardare le aree a verde, e l’ex ippodromo potrebbe consentire la costituzione di un nuovo parco cittadino. Il parco
del Petraia dovrebbe essere collegato a questo nuovo parco, sarebbe lo sviluppo logico atto a ridare alla cittadina una
dimensione più vivibile non solo per i turisti, ma anche per gli abitanti. Sono favorevole alla linea seguita ultimamente
51
dall’amministrazione che ha cercato di trasformare alcune aree degradate in piazze o aree variamente attrezzate… il
recupero va fatto restituendo lo spazio ai cittadini. Questo riguarda anche il verde che a Follonica è congestionato,
rinchiuso da un’edificazione massiccia.
6.
Quali sono i problemi che caratterizzano le singole zone della città (descrizione dell’identità locale,…punti di
forza e di debolezza,..aree degradate, aree localizzate sul confine – esempio: zona industriale, fascia al
mare, Aurelia, ferrovia, ecc.- )
Ci sono delle aree che sono state costruite troppo e male. La zona di Salciaina è l’esempio più lampante: essa è
caratterizzata dalla costruzione di una miriade di grandi palazzi adibiti a seconda casa, ed è stata costruita in un periodo
in cui si pensava che fosse importante assecondare questo tipo di necessità. Le necessità di questo genere sono finite
così ora abbiamo una zona completamente abbandonata. Se avessimo fatto dei residence anziché vere e proprie case
avremmo avuto un tipo di sviluppo economico molto diverso, e avremmo anche evitato di degradare una parte di
territorio.
7.
Quali sono secondo voi le parti di città che costituiscono il centro, quali quelle che costituiscono la periferia
e quali zone si possono considerare intermedie (delineare i possibili confini…..configurare gli spazi)
Il centro è quello che ha individuato la nascita di Follonica e va dalla zona della chiesa di S. Leopoldo a via Roma,
comprese via Giacomelli, via Martiri della Niccioleta, via Marconi. Senzuno anche se è una zona risalente ai primordi di
Follonica era considerata periferica allora e adesso forse è intermedia, ma non centrale. Le periferie sono Pratoranieri, le
167 est e ovest. C’è un limitatore di zona che è la Petraia, tutto quello che sta sotto è centrale, quello che sta sopra è
periferico.
8.
Quali tra le seguenti problematiche, riguardanti la viabilità ritenete che necessitino interventi correttivi atti a
migliorarne la qualità: traffico, trasporti pubblici, parcheggi, strumenti di regolazione o limitazioni del
traffico, percorsi pedonali, percorsi ciclabili
I problemi di questo genere si ripetono in tutte le città italiane ed estere, non credo che siano risolvibili così
semplicemente. Ci sono città moderne che sono state concepite considerando la viabilità così come è strutturata oggi (
ad esempio Torino) ed altre città che invece hanno un limite urbanistico, esse per la loro stessa struttura stradale non
sono adattabili, Follonica probabilmente rientra tra queste, ma non è detto che sia un male. Gli urbanisti di Follonica non
sono stati lungimiranti.
Per ciò che riguarda i parcheggi potrebbero essere costruiti fuori dal centro, naturalmente a pagamento, collegati con
una navetta di collegamento a tre o quattro zone di Follonica.
Ci sono zone particolarmente pericolose, dove avvengono incidenti più frequentemente, spesso sono strade che
vengono percorse molto velocemente, faccio l’esempio di via Amendola, ma ce ne sono altre, per questi casi occorrono
strumenti di limitazione della velocità da attuare nei modi che i tecnici conoscono.
La questione della pedonalizzazione è molto complessa, sarebbe auspicabile l’aumento delle zone pedonali e la
chiusura del lungomare, ma non so quali potrebbero essere le conseguenze sul traffico.
9.
Quali tra i seguenti servizi pubblici ritenete carenti:
a) istruzione: asili, scuole materne, elementari, medie inferiori, medie superiori
b) attrezzature collettive: civiche, amministrative, sanitarie, assistenziali, culturali e ricreative,
commerciali, sportive
Dal punto di vista didattico mi pare che siano molto buone, specialmente gli asili nido e le scuole materne, che hanno a
corredo anche buone strutture, ma anche le altre mi pare che non abbiano poi grossi problemi. Per ciò che concerne le
attrezzature culturali e ricreative la carenza più consistente è quella del teatro, ma soprattutto manca una valida
alternativa per i giovani alla passeggiata in via Roma. Mi piacerebbe una struttura polifunzionale, un luogo dove poter
suonare, recitare, fare delle attività artistiche o semplicemente un luogo per poter parlare, fare dibattiti e approfondimenti.
Manca la cittadella del Carnevale, è un nostro progetto da anni, ma non riusciamo a realizzarlo. Questo centro
prevederebbe anche una attività didattica e laboratori di modellazione della creta, della cartapesta, le strutture mobili dei
ferro che movimentano i carri di carnevale, la fabbricazione dei costumi per le sfilate e tutta una serie di attività
aggiuntive correlate al carnevale, musicali eccetera. L’attività del Carnevale è una tradizione culturale che fa parte della
storia di Follonica che ha sbocchi sull’artigianato.
Per lo sport c’è una grossa struttura che è il palazzetto, ma che non è utilizzabile dalla gente che vuole fare attività
sportiva se non collegata alle società che lo gestiscono, voglio dire che non è aperto alla popolazione. Inoltre manca la
piscina e la pista di atletica leggera non è più fruibile per lavori di manutenzione. La pista di atletica è un bello spazio
dove l’accesso è libero, e questo è un fattore molto positivo, credo che il comune potrebbe mantenere un buono stato di
manutenzione facendo pagare un abbonamento minimo a tutti coloro che ne vogliono usufruirne (anche di 20.000 Lire
all’anno, o 1000 lire a ingresso).
10. Quali sono i problemi sociali a cui bisogna prestare più attenzione
Quelli più rilevanti sono dati dal problema della povertà e ai problemi relativi all’immigrazione. La mensa dei poveri è la
risposta che è stata data dai cattolici per sopperire ad una carenza di assistenza nei confronti dei soggetti che hanno
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difficoltà riguardo alle necessità primarie fra le quali il cibo è la più importante, offrendo un pasto anche a molti
Follonichesi. Questa struttura non è sufficiente e non è attrezzata a offrire altri servizi che sono altrettanto necessari. Mi
riferisco alla carenza di una struttura di prima accoglienza dove sia possibile lavarsi, lavare i propri abiti, farsi la barba, o
passare una notte. Non sono solo barboni, ma persone che si sono trovate per casi della vita a stare per strada,
dormendo dove capita, in estate in pineta in inverno anche nelle cabine degli stabilimenti balneari. Questi soggetti si
presentano alle “Caritas” o in altre strutture chiedendo abiti puliti e altro. Queste persone devono essere accolte perché è
un problema morale che deve riguardare tutti.
Per la tossicodipendenza, che è un problema diverso, ci sono più attrezzature organizzate tipo il SERT e simili.
11. Problema della casa ……..situazione attuale, strategie, desideri proposte
La popolazione del Comune non è più in crescita da molti anni, ciò non ostante si è continuato a costruire, io non credo
che si debba farlo ancora. E’ difficilissimo trovare una casa in affitto tutto l’anno, anche se di case vuote nell’ultimo
censimento ce n’erano circa 2000, quindi il problema non è quello di costruire ancora, ma di usufruire delle case vuote.
Una sana azione repressiva e di controllo sulla legalità e la legittimità dei modi di affitto sarebbe, non dico risolutiva, ma
migliorativa sì. Andrebbe incentivato l’affitto per tutto l’anno. Il problema è il mercato. Questo si collega a quello che è
stato detto precedentemente sul turismo e sul tipo di ricezione adottato fino ad oggi. Le seconde case sfruttano il
territorio e non creano ne’ un turismo degno del termine, ne’ posti di lavoro, ma soltanto problemi per i residenti. In
sostanza sono contrario a nuove cementificazioni.
12. Turismo: problemi, complessità in tutti i suoi aspetti
Sono favorevole alla trasformazione dei fabbricati esistenti in alberghi, che dovrebbero essere anche agevolati
dall’amministrazione comunale. Sì ai veri villaggi turistici. Basta con le seconde case. Il territorio è favorevole se lo
difendiamo dalle varie aggressioni, come il già citato cogeneratore.
13. Agricoltura
E’ un settore marginale nella nostra economia, sia come estensione del suolo ad essa dedicato che come profitti ricavati,
andrebbe incentivata ma so che è un settore estremamente complesso.
14. In relazione alla compilazione del nuovo Piano Strutturale del Comune, quali sono le proposte e i desideri
che vorreste venissero realizzati?
Ci aspettiamo che non si perpetui l’espansione del costruito, anche se ci piacerebbe realizzare in zona industriale la
nostra cittadella del carnevale. Più tutela del territorio e maggiore attenzione al sociale, maggiori strutture culturali e
ricreative.
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18. Università dell’Età Libera
Attività: Programma e attua corsi di materie varie (storia, letteratura, lingue straniere, informatica, ecc.), organizza
conferenze e dibattiti culturali
Anno di fondazione: costituita a Follonica nel 1990, in collaborazione con l’assessorato alla Pubblica Istruzione.
Soggetti intervistati: prof.ssa Iolanda Raspollini
dr. Alfeo Chirici, anni 80
Condirettori e docenti dell’università dell’età libera
1.
Quali sono le maggiori risorse ambientali che gravitano sul territorio del Comune
di Follonica e come pensate che potrebbero essere valorizzate
Spiagge, Pinete, Mare, Parco Montioni, Patrimonio Forestale, Tutela acque
Il pericolo dell’erosione è il problema più importante per le spiagge di Follonica e gli interventi fatti fino ad ora sono serviti
a mettere qualche toppa qui e là, toppe che poi hanno creato problemi in altre zone, mancando secondo noi uno studio
approfondito sull’ecosistema marino del Golfo.
Un altro problema a cui bisogna prestare molta più attenzione è quello della salvaguardia delle dune lungo il litorale;
secondo noi bisognerebbe limitare i passaggi pedonali che dal lungomare vanno verso l’interno; questo transito
distrugge questo delicato sistema dunale, bisogna assolutamente tutelare integralmente quelle poche dune rimaste
lungo la costa di Pratoranieri, importanti per la salvaguardia della spiaggia
Nelle Pinete è iniziata da pochi mesi un’opera di recupero che ci sembra valida: sono state piantate più di 600 piante, per
rinnovare le alberature vecchie più di 150 anni. Le Pinete sono usate veramente come parco pubblico sia in inverno che
in estate, e poi negli ultimi anni sono abbastanza sicure, grazie anche all’illuminazione.
Il Parco di Montioni, sostanzialmente è rimasto sulla carta, perché in concreto, ancora, è stato fatto poco. Noi abbiamo
un patrimonio forestale eccezionale quello delle Colline Metallifere uno dei distretti forestali più grandi d’Italia.
Il collegamento tra città e Parco è ancora tutto da fare; secondo noi andrebbe prolungato con una pista ciclabile e
pedonale il lungo Petraia che potrebbe diventare uno degli assi di penetrazione al Parco, e Pratino di Valli come punto di
ingresso al Parco è carino.
Per quanto riguarda il Parco Minerario o meglio il parco minerario/ metallurgico, Follonica con la sua storia legata alle
attività metallurgiche, rappresenterebbe in un itinerario territoriale la chiusura del ciclo.
2.
Quali sono i maggiori punti di conflittualità ambientali del territorio e cosa si può fare per risolverli
Il più importante e anche il più delicato è rappresentato dal Cogeneratore; noi siamo contrari all’impianto perché non è
compatibile né con il turismo e tanto meno con la salute dei cittadini
3.
Quali sono i “luoghi” che costituiscono il patrimonio storico e culturale della città: come conservarli,
tutelarli, valorizzarli
Centrale per Follonica è il recupero dell’ex Ilva, secondo i progetti approvati
4.
Quali tra le seguenti strutture pubbliche possono essere considerate funzionanti per quantità e per qualità e
quali risultano inefficienti:
marciapiedi:
hanno bisogno di maggiore cura.
illuminazione pubblica: bisogna caratterizzare anche con l’illuminazione i quartieri della città: Senz’uno non può
essere trattata nello stesso modo di Pratoranieri In alcune zone l’illuminazione è eccessiva in altre carente, ad
esempio mentre davanti alla nuova Coop abbiamo un’illuminazione che la fa somigliare a un Luna Park, a fianco
la via Buonarotti è buia.
strade: le strade sono tutte da rifare, a dire il vero si sta incominciando. Vorremmo segnalare in particolare il caso
della strada sul lungomare che va completamente rifatta per meglio valorizzarla.
giardini e verde: adeguati e sufficienti.
spiagge: l’uso privato è ben distribuito, poi ci sono diversi spazi di spiaggia libera, che andrebbero meglio
attrezzati: mancano soprattutto i gabinetti.
percorsi ciclabili: le piste ciclabili non ci sono, e quel poco che era stato fatto, come la pista di viale Italia, per
l’opposizione di alcuni albergatori che hanno fatto ricorso al Tar, per un cavillo burocratico, è stata smantellata.
Quindi bisognerebbe ripristinare quelle esistenti e poi crearne di nuove dovunque sia possibile. Bisogna però
segnalare che nella nuova via Golino nonostante sia una strada larga, non è stata prevista una pista ciclabile.
54
alberature: i due viali d’ingresso alla città sono belli, mentre le zone nuove sono un po’ sguarnite, comunque per noi
più alberi ci sono in città e meglio è.
altre: controlli e vigilanza, un problema che riguarda tutta la città, e il corpo dei vigili urbani per mancanza di
personale non riesce a fare fronte a tutte le necessità.
5.
Qual è la vostra percezione sull’ edificato del Comune e più in generale dello spazio costruito e quali sono i
problemi che caratterizzano le singole zone della città (descrizione dell’identità locale,…punti di forza e di
debolezza,.. aree degradate, aree localizzate sul confine - esempio: zona industriale, fascia al mare, Aurelia,
ferrovia, ecc.- )
La nostra percezione è negativa per tutto quello che è stato edificato tra gli anni ’50 e ’70, frutto di una speculazione
edilizia sfacciata e indecente: è in quegli anni che abbiamo visto lo stravolgimento della maglia urbanistica storica e la
costruzione di palazzi sproporzionati, oltre dieci piani, a fronte di strade strette, che naturalmente oggi non sono in grado
di reggere nemmeno il traffico residenziale, e si riducono a stretti budelli, inquinati e rumorosi.
La mancanza di piani di fabbricazione, hanno permesso la costruzione di edifici come le Tre Palme, esempio di brutta
edificazione di fronte alla quale tutti si sono sentiti liberi di potere edificare senza nessun criterio ordinatore, senza
rispettare nessuna regola civica.
Non si è avuta l’accortezza di salvare la città vecchia, ma si è arrivati alla distruzione dell’impianto urbanistico
Leopoldino, per fare posto a brutte costruzioni che si vedono solo nelle più brutte periferie di alcune grandi città.
Salciaina
E’ un quartiere fatto di sole seconde case, un “quartiere morto” che si popola solo nei mesi estivi. L’edificazione di
Salciana è stata fatta in una zona soggetta ad allagamento forse per questo che le vie sono state indicate con nomi di
laghi famosi! Recuperare questa parte di città ci sembra onestamente una cosa molto difficile.
Senzuno
Era un vecchio borgo prevalentemente abitato da pescatori, e dalla popolazione più povera, senza una lira, da qui il
soprannome al vecchio quartiere di San Pietro e Paolo: gli abitanti avevano inventato addirittura una bandiera del
quartiere, portafoglio vuoto in campo verde. Questo piccolo quartiere, l’unico che ha conservato una tipologia edilizia
legata al mare, ha bisogno di rafforzare l’identità di piccolo borgo di pescatori, con un arredo adeguato, ad esempio con
lampioni a forma di lanterne, e facciate con colori adeguati. Inoltre bisognerebbe migliorare le baracche sul mare.
Cassarello
Non è un quartiere dormitorio, ma si configura come un vero e proprio quartiere, con una sua identità, e dove si trova
un po’ di tutto, senza la necessità dei residenti di andare in centro.
S.Luigi
E’ un quartiere abitato da un ceto medio, su cui ora gravita la nuova Coop. Secondo noi andrebbe prestata maggiore
attenzione nella gestione del verde pubblico.
Via Golino
L’importanza che può avere la realizzazione di una nuova strada per la città, lo vediamo nell’esempio di via Golino, un
intervento riuscito, che ha avuto il pregio di rivitalizzare anche le strutture edilizie a ridosso della ferrovia, alcune delle
quali risalgono al periodo Leopoldino: i proprietari spontaneamente hanno ristrutturato le facciate e i retri degradati.
Via Dante
E’ una strada da valorizzare si trova in centro città ed è forse una delle vie più larghe di Follonica che collega il centro
cittadino al mare, ma è tenuta male. In questa strada prima passava il vecchio tracciato della ferrovia Massa – Follonica,
quello che dalla stazione andava alla stazioncina Follonica Porto. Le case erano state costruite quando ancora passava
la linea ferroviaria e sono piuttosto brutte; bisognerebbe caratterizzare questa strada e invitare i proprietari a sistemare
le facciate.
Il vecchio ippodromo
La zona del vecchio ippodromo dovrebbe rimanere quella che è ora, un polmone verde di collegamento tra la zona degli
impianti sportivi del Capannino, che è molto bella, e il centro città. Dall’ Acqua Park, attraverso la zona sportiva passante
per il Petraia fino ad arrivare al mare, tutto l’insieme viene a costituire un grosso polmone verde in pieno centro. Un
grande Parco Urbano da valorizzare come tale sull’area del vecchio ippodromo una volta costruito il nuovo; la
destinazione d’uso dovrebbe essere quella a verde pubblico attrezzato, con qualche leggera struttura per mostre, e una
piccola parte,se proprio è necessario, da destinare a parcheggio, (meglio sotterraneo).
6.
Quali sono secondo voi le parti di città che costituiscono il centro, quali quelle che costituiscono la periferia
e quali zone si possono considerare intermedie (delineare i possibili confini…..configurare gli spazi)
Il Centro per noi è quello storico, l’impianto urbanistico leopoldino del 1846, quello che va dal Petraia a via Matteotti. Le
periferie paradossalmente per noi si trovano in centro, edifici come le Tre Palme o le case costruite tra via Albereta e la
Gora, sono quanto di più brutto si poteva pensare di costruire nella più brutta periferia urbana; naturalmente dal punto di
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vista dei servizi la questione cambia: e purtroppo sono da collocare in centro. La 167 si percepisce più periferica anche
perché è dotata di meno servizi, rispetto alla 167 est, via della Pace, dotata di negozi e servizi pubblici.
7.
Quali tra le seguenti problematiche, riguardanti la viabilità ritenete che necessitino interventi correttivi atti a
migliorarne la qualità:
trasporti pubblici: Il trasporto pubblico bisogna considerarlo sotto due aspetti:
1. l’aspetto della struttura viaria: Follonica, non è una città radiale ma costruita
longitudinalmente, stretta tra il mare e la ferrovia, con tre strade di attraversamento che vanno
da est ad ovest e soltanto una che va da nord a sud.
2. quello dei mezzi pubblici; in una piccola cittadina sul mare ingolfata di traffico, non possono essere utilizzati i grandi
pullman che oggi vengono adoperati per il servizio urbano, ma occorrono autobus piccoli ed elettrici. Incrementare il
trasporto pubblico e limitare il più possibile quello privato.
parcheggi: ci sono già alcuni parcheggi importanti a ridosso del Centro (come quello della stazione, quello di via
Golino, quello di Senz’uno, l’altro vicino al Petraia ) che oggi non sono pienamente utilizzati; bisogna incoraggiare la
gente a parcheggiare la macchina e andare a piedi o non usare affatto l’automobile e andare in bicicletta .
percorsi pedonali: l’unico percorso pedonale valido è quello che attraversa l’ex Ilva e arriva in viale Europa, ma poi
non va oltre, si ferma... Un altro percorso molto bello è quello che dal lungo mare Carducci, lungo la Gora, porta a
Fonte Tonda: questo percorso si ricongiunge con il lungo Petraia e porta al Parco di Montioni. Questi percorsi vanno
leggermente attrezzati e indicati con una cartellonistica.
percorsi ciclabili: bisogna ripristinare le piste soppresse dopo la sentenza del Tar e prolungarle fino al villaggio
svizzero; il prolungamento della pista è subordinato alla ristrutturazione di due l’Aureliao. Poi c’è un progetto della
Provincia che prevede la costruzione di una strada camionabile che permetterebbe la chiusura del traffico pesante sulla
Castiglionese: la strada delle Collacchie. Allora, anche a levante, si può realizzare una pista ciclabile che arriva fino al
Puntone, cioè al futuro Porto, dove è facile prevedere che il 70% delle imbarcazioni che stazioneranno nel porto
saranno di proprietà dei Follonichesi.
Un’altra pista ciclabile potrebbe essere realizzata nella zona del Capannino, in via Sanzio che oggi è a fondo chiuso, e
che potrebbe essere raccordata con via della Pace e continuando, collegata con la zona industriale, evitando così
tutto il traffico sull’Aurelia.
8.
Quali tra i seguenti servizi pubblici ritenete carenti:
a) istruzione: asili, scuole materne, elementari, medie inferiori, medie superiori
b) attrezzature collettive: civiche, amministrative, sanitarie, assistenziali
culturali e ricreative, commerciali e sportive
A Follonica manca il teatro, un teatro da più di 700 posti; bisogna pensare che quando il vecchi teatro è stato chiuso, gli
abbonati erano più di 600, pertanto secondo noi il teatro è indispensabile. Il Teatro si potrebbe realizzare riutilizzando il
vecchio cinema Roma, questa struttura ha tutte le potenzialità per essere adibita a teatro e in più vicino c’è il parcheggio
della stazione. Un progetto c’era, ma poi non è stato fatto nulla, altri grandi edifici non ci sono, è un grosso problema,
ma Follonica se vuole fare un salto di qualità ha bisogno del teatro.
9.
Quali sono i problemi sociali a cui bisogna prestare più attenzione
La disoccupazione giovanile, e la mancanza di spazi per i giovani.
10. Problema della casa ……..situazione attuale, strategie, desideri, proposte
Edilizia privata c’è né fin troppa, è carente quella pubblica. Secondo noi per costruire nuove case . l’unica zona è quella
di Cassarello lungo la via che porta al Casone. Grandi spazi edificabili a Follonica non ce ne sono più, e i terreni al di là
dell’Aurelia non si devono intaccare, l’unica eccezione deve restare l’ippodromo in mezzo al verde.
11. Turismo: problemi, complessità in tutti i suoi aspetti
A Follonica mancano gli alberghi, inoltre quelli esistenti risalgono per la maggior parte agli anni ’50, e fatti con la
mentalità di quel periodo. Questa differente concezione si vede nella realizzazione del villaggio svizzero, una struttura
diversificata in grado di offrire un servizio per tutti i mesi dell’anno. Bisogna creare una cultura imprenditoriale adeguata
alla nuova realtà produttiva. Nel PRG era previsto nell’entroterra un’area per nuove strutture alberghiere, ma nessun
imprenditore si è fatto avanti né da solo né in consorzio per richiedere il terreno dove edificare nuove strutture
alberghiere. In città non ci sono spazi per costruire nuovi alberghi e quindi l’area verso le colline è l’unica che si presta.
Potrebbe essere un’idea interessante la riconversione d’uso di certi palazzi nei cosiddetti “quartieri morti” come in
Salciaina.
56
19. Comitato per il No al Cogeneratore di Scarlino
Attività: lotta contro il progetto di un mega inceneritore privato sovradimensionato rispetto alle necessità provinciali. Ha
raccolto 6 mila aderenti e tutte le categorie economiche della zona. Aspira alla chiusura dell’impianto e a una gestione
corretta del piano provinciale dei rifiuti
Anno di fondazione: il Comitato si è costituito nel 1996
Soggetto intervistato: Chiara Pierini, 34 anni - Presidente del Comitato
1. Quali sono le maggiori risorse ambientali che gravitano sul territorio del Comune di Follonica e come
pensate che potrebbero essere valorizzate
Il mare è la risorsa più importante, poi la località Valle e il Parco di Montioni. Per la loro salvaguardia e valorizzazione
occorre una chiara normativa che li tuteli dai rischi di cementificazione, e attrezzature compatibili per un migliore
sfruttamento umano e turistico
2.
Quali sono i maggiori punti di conflittualità ambientali del territorio e cosa si può fare per risolverli
La maggiore contraddizione è data dalla presenza di un’industria pesante e inquinante, che male si coniuga con la
vocazione turistica del territorio. Occorre innanzi tutto bonificare falde e terreni inquinati dall’industria chimica, è
cercare in tutte le iniziative la massima compatibilità ambientale. Questo può anche favorire la nascita di nuovi posti
di lavoro
3.
Quali sono i “luoghi” che costituiscono il patrimonio storico e culturale della città: come conservarli,
tutelarli, valorizzarli
L’ex Ilva, il Parco di Montioni e il quartiere Senz’uno. In particolare il quartiere di Senz’uno deve essere valorizzato
per rendergli l’identità perduta di quartiere di pescatori, ricreare l’ambiente di vecchio borgo legato al mare,
soprattutto utilizzando le viuzze laterali. A questo scopo si potrebbe intervenire limitando il traffico, con un Piano per
il colore, con un arredo urbano caratteristico, e con la creazione di uno spazio ricreativo culturale: es. la storia della
pesca. Si potrebbe inoltre favorire l’apertura di piccole attività commerciali (mescita vini, pesce fritto, ecc.)
Il Parco di Montioni oggi è una struttura debole ed invisibile, deve diventare un parco a tutti gli effetti, questo si
potrebbe fare curando la sentieristica, incentivando le visite guidate, coinvolgendo il mondo del volontariato e
facendo pagare, perché no, un biglietto di ingresso
4.
Quali tra le seguenti strutture pubbliche possono essere considerate funzionanti per quantità e per qualità e
quali risultano inefficienti:
marciapiedi: in molte zone della città, i marciapiedi mancano o sono poco spaziosi
giardini: a Follonica non ci sono veri e propri giardini, sia in centro che nei quartieri periferici
verde: ci sono le Pinete che negli ultimi anni sono migliorate, sono più curate e più pulite. Ma mi chiedo: che fine a
fatto il Parco della Petraia?
spiagge: le spiagge sono invece sporche e abbandonate, tranne che nei tre mesi estivi. Per il resto dell’anno non
viene fatta nessun tipo di pulizia e di manutenzione, la risorsa più importante della città non può essere curata solo
nel periodo estivo. Mancano inoltre spiagge pubbliche, spiagge che potrebbero essere affidate a cooperative di
giovani che se ne potrebbero occupare, affittando sdraio e ombrelloni, o gestendo un chiosco. Dopo Senz’uno ci
sono numerosi tratti di arenile che potrebbero essere resi pubblici
percorsi ciclabili: oggi sono inesistenti, andrebbero invece creati percorsi ciclabili lungo tutta la fascia costiera, ad
esempio: tra Prato Ranieri e il Puntone e un’altra di penetrazione dal centro di Follonica al Parco di Montioni
alberature: sono solo tre le strade alberate a Follonica
5.
Qual è la vostra percezione sull’edificato del Comune e più in generale dello spazio costruito: nell’insieme
pessima
6.
Quali sono i problemi che caratterizzano le singole zone della città (descrizione dell’identità locale,…punti di
forza e di debolezza,..aree degradate, aree localizzate sul confine - esempio: zona industriale, fascia al
mare, Aurelia, ferrovia, ecc.- )
Il Centro della città ha una sua certa forza in quanto luogo di ritrovo, ma il traffico costituisce un grosso problema.
Mentre considero aree degradate Salciaina e una parte dell’area nell’ex Ilva
57
7.
Quali sono le parti di città che in base alle loro potenzialità sia naturalistiche che del costruito sono
considerate meglio vivibili, e quali bisognose di manutenzione e trasformazioni urgenti per migliorare la
qualità dell’abitare. (Delineatene i confini nella cartina)
La zona cosidetta Zona Nuova (da via Matteotti fino ai Palazzi Rossi) nel suo insieme si presenta come un
quartiere vivibile. Di un certo pregio è anche l’area intorno alla Chiesa di S.Leopoldo. Mentre la zona di Salciaina e
Campi Alti presenta vari elementi di degrado urbano (marciapiedi, verde, illuminazione, ecc.)
8.
Quali sono secondo voi le parti di città che costituiscono il centro, quali quelle che costituiscono la periferia
e quali zone si possono considerare intermedie (delineare i possibili confini…..configurare gli spazi)
Il Centro di Follonica è costituito dalla via Matteotti, Stazione, via Bicocchi, la zona intorno alla Chiesa di S.
Leopoldo, dall’Ilva e, per chiudere l’area verso il mare, dalla via Gorizia.
Le aree intermedie possono essere indicate con la cosidetta Zona Nuova, le aree al di là della ferrovia, quelle della
167, la zona dietro l’ippodromo e il quartiere di Senz’uno.
Le parti che considero periferiche sono quelle di via della Pace, Cassarello, S. Luigi e Prato Ranieri. Cassarello è
un quartiere densamente popolato ma che stenta ad avere una sua precisa identità; tutto gravita sulla via del
Cassarello, un’asse stradale che collega la città alla zona industriale, su cui si trovano alcune attività commerciali.
Mancano invece attività sulle vie laterali inoltre confina con Salciaina che è un quartiere morto costituito da seconde
case utilizzate solo per poche settimane l’anno.
9.
Quali tra le seguenti problematiche, riguardanti la viabilità ritenete che necessitino interventi correttivi atti a
migliorarne la qualità:
Il traffico a Follonica costituisce un grosso problema e le attuali misure non lo hanno molto risolto, anche andare in
giro in bicicletta risulta pericoloso.
10. Quali tra i seguenti servizi pubblici ritenete carenti:
a) istruzione: asili, scuole materne, elementari, medie inferiori, medie superiori
b) attrezzature collettive: civiche, amministrative, sanitarie, assistenziali
culturali e ricreative, commerciali, sportive
Il vecchio cinema Tirreno chiuso da anni è una struttura rilevante, trovandosi in pieno centro cittadino. Reputo che
sarebbe il minimo ridare alla città un teatro comunale che potrebbe essere utilizzato anche come struttura
polivalente data la necessità
11. Quali sono i problemi sociali a cui bisogna prestare più attenzione
L’assistenza agli anziani e l’educazione dei giovani
12. Problema della casa ……..situazione attuale, strategie, desideri proposte
A Follonica non si trovano case in affitto per tutto l’anno, e questo costituisce un impellente problema
13. Turismo: problemi, complessità in tutti i suoi aspetti
Il turismo e il settore produttivo portante per Follonica, bisognerebbe favorire la sua attività per un arco di tempo più
lungo, rafforzare le strutture mediche, la vigilanza, e sopperire alla mancanza d’acqua
14. Agricoltura
L’agricoltura riveste una grande importanza se associata al turismo, promuovendo i prodotti tipici e l’agricoltura
biologica
15. Industria
L’industria dovrebbe essere costituita da piccole e medie imprese legate all’economia locale ad esempio
ombrelloni, manutenzione navale, ecc.
16. Commercio
Commercio, turismo e agricoltura sono strettamente legati
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In relazione alla compilazione del nuovo Piano Strutturale del Comune, quali sono le proposte e i desideri
che vorreste fossero realizzati?
-
potenziare l’attività turistica
basta con nuove costruzioni
più cultura …un teatro e una sala conferenze
piste ciclabili
Parco di Montioni e quello delle Petraia
nell’area del futuro ex ippodromo un parco cittadino, dove si possono svolgere attività sportive all’aria aperta e
un’area attrezzata per concerti
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20. Associazione culturale Rotary
Attività: Raccoglie fondi per finanziare progetti umanitari per il terzo mondo. Ultimamente, a livello internazionale, ha
finanziato il progetto “poliplus” finalizzato a sconfiggere la poliomielite del mondo, raccogliendo 1000 miliardi. A livello
locale finanzia il restauro di monumenti, sponsorizza corsi di specializzazione per tecnici, finanzia borse di studio,
organizza mostre di pittura e altro.
Anno di fondazione: il Rotary nasce nel 1917, è a Follonica da 35 anni
Soggetto intervistato: Fabio Carlini, 59 anni, presidente del Rotary di Follonica.
1. Quali sono le maggiori risorse ambientali che gravitano sul territorio del Comune di Follonica e come pensate
che potrebbero essere valorizzate
Il mare, la spiaggia, le pinete e l’aria sono le risorse del territorio, anche se l’aria forse non presenta più i requisiti di
purezza necessari a causa dell’emissione dei fumi da parte delle industrie circostanti, di cui anch’io sono l’artefice dal
momento che ho costruito la centrale di Torre del Sale. Queste sono le risorse di tutto il golfo, anche se il comune di
Follonica ne occupa una piccola parte. Dalla parte dell’entroterra il comune non ha molta estensione. (il Carlini scopre
che la parte boscosa è la stragrande maggioranza del territorio comunale, non lo sapeva)
2.
Quali sono i maggiori punti di conflittualità ambientali del territorio e cosa si può fare per risolverli
Il polo chimico e la centrale di Torre del Sale, ma più in generale l’eccessiva antropizzazione, essa produce
inquinamento quanto l’industria. A livello ecologico l’uomo produce danni difficilmente controllabili, mentre l’industria è
più facilmente limitabile. Inoltre Follonica risente molto dell’effetto a fisarmonica dovuto alla grande affluenza dei mesi
estivi dovuta al turismo, rispetto alla calma di quelli invernali, dal congestionamento completo al deserto.
3.
Quali sono i “luoghi” che costituiscono il patrimonio storico e culturale della città: come conservarli,
tutelarli, valorizzarli
Il discorso dell’Ilva è addirittura scontato, perché è la storia di Follonica. Poi ci sono altri manufatti molto belli come il
Villino Benedetti, il Palazzo della Forestale, il quartiere di Senzuno che è molto caratteristico, sicuramente fatto da
un’edilizia spontanea, ma che comunque ha una sua storia interessante, è un villaggio che ha una tradizione tutta sua.
Un altro fabbricato che ha una storia ed è importante per Follonica è la Torre Azzurra, quindi direi che va conservata e
valorizzata.
4.
Quali sono secondo voi le parti di città che costituiscono il centro, quali quelle che costituiscono la periferia
e quali zone si possono considerare intermedie (delineare i possibili confini…..configurare gli spazi)
Il centro è quello individuato da via Roma , via Amorotti, via Bicocchi, via Colombo, viale Italia, via Matteotti. Follonica è
stata limitata dalla ferrovia, dal Petraia, dal mare, questi sono i suoi confini storici, il centro sta lì. Le zone periferiche
sono Campi alti, S. Luigi, zona industriale, (Salciaina è una zona di Follonica qual è?) Pratoranieri, Cassarello è un
quartiere autonomo, Zona Nuova è una zona intermedia.
5.
Qual è la vostra percezione sull’edificato del Comune e più in generale dello spazio costruito
Follonica non mi piace, ma mi piace la Torre Azzurra. Il costruito mi sembra sparpagliato, non molto regolamentato, con
pochi criteri e poca coordinazione, si vede che non c’è dietro una testa pensante a livello urbanistico. Basta guardare
come sono fatti i Palazzi Rossi, vicino c’è il blocco di Sanvenero, chiamato Pini Mare, poi ci sono le villette di via dei Pini,
in pochi metri c’è di tutto. Le case dell’ottocento erano molto meglio di quelle fatte recentemente. Il luogo dove uno abita
deve soddisfare alcuni requisiti relativi alla salubrità: tipo il clima, la luce.. ecc, e a comodità di tipo relazionale e legate al
vivere nella società.
6.
Quali sono le parti di città che in base alle loro potenzialità sia naturalistiche che del costruito sono
considerate meglio vivibili, e quali bisognose di manutenzione e trasformazioni urgenti per migliorare la
qualità dell’abitare. (Delineatene i confini nella cartina)
A Campi Alti si vive molto bene perché la zona è silenziosa ognuno ha un giardino, c’è poca densità sia del costruito che
degli abitanti, i vicini di casa non sono troppo vicini, è ben collegata, in pochi minuti di bicicletta si arriva ovunque. Una
zona dove non vivrei mai più è il centro, ho abitato in via Marconi, vicino a Piazza del Mercato, e mai in Cassarello.
59
7.
Quali tra le seguenti strutture pubbliche possono essere considerate funzionanti per quantità e per qualità e
quali risultano inefficienti: marciapiedi, illuminazione pubblica, strade, giardini, verde, spiagge, percorsi
ciclabili, alberature, ......
I marciapiedi sono migliorati moltissimo; l’illuminazione pubblica credo che sia sufficiente. Le strade hanno spesso
problemi di gestione della manutenzione. Le pinete che pure sono una grossa risorsa sono all’apice della vita. I giardini
veri e propri costituiscono un verde molto marginale, adesso sono tenuti molto bene dopo anni di decadenza. Le spiagge
sono in condizioni d’emergenza, al Piccolo Mondo è successa una tragedia, la situazione è indegna. Per dare uno
sviluppo turistico alla città si deve offrire una valida alternativa al mare, ma non si può prescindere da esso. I turisti
vengono se ci sono servizi aggiuntivi, ma sono sempre attirati dalle spiagge, non dai villaggi e dalle piscine. I percorsi
ciclabili fanno paura perché sono pericolosi, a questo proposito in Regione ho visto una bellissima carta, spero venga
attuata. Le piste ciclabili sono una valida alternativa ai problemi del traffico, però sono valide se sono progettate bene,
devono essere corsie riservate fisicamente, non solo delimitate da una striscia gialla.
8.
Quali tra le seguenti problematiche, riguardanti la viabilità ritenete che necessitino interventi correttivi atti a
migliorarne la qualità: traffico, trasporti pubblici, parcheggi, strumenti di regolazione o limitazioni del
traffico, percorsi pedonali, percorsi ciclabili
Le isole pedonali andrebbero incrementate, specialmente in centro e lungomare. I parcheggi vanno aumentati, non
posso io dire come, il problema deve essere studiato dai tecnici, perché è estremamente complesso. Lasciando tutto
senza programmi, senza piani, che ognuno faccia come vuole certo non si risolve nulla. Siccome il problema più grosso
è l’inquinamento è indubbio che il primo fattore che deve diminuire è il dispendio di risorse energetiche. Quindi è
importante la mobilità diversificata, incentivando la bicicletta, la qualità delle abitazioni.
9.
Quali tra i seguenti servizi pubblici ritenete carenti:
a) istruzione: asili, scuole materne, elementari, medie inferiori, medie superiori
b) attrezzature collettive: civiche, amministrative, sanitarie, assistenziali, culturali e ricreative,
commerciali, sportive
Siamo stati dieci anni senza cinema, ora c’è, manca un teatro vero, anche se c’è in estate un surrogato all’aperto. La
maggior parte delle persone di buon senso sentono la mancanza di questi momenti culturali che sono anche di
aggregazione, di crescita civile, di alternativa alla televisione. Le strutture sanitarie sono carentissime. E’ veramente
assurdo che una cittadina di 23.000.000 abitanti (che in estate diventano 150.000) debba spostarsi a Massa Marittima
per andare in ospedale, mentre non possono spostarsi i 7.000 massetani. E’ vero che non si può fare un ospedale
doppione a 20 km, ma se si osservano i costi effettivi delle due gestioni sommate si vede subito che con pochi miliardi
conviene che l’ospedale sia qua e non là, non c’è nessun dubbio.
10. Quali sono i problemi sociali a quali bisogna prestare più attenzione
So che esiste la mensa dei poveri.
Il problema della tossicodipendenza è affidato agli operatori del SERT che sono persone estremamente qualificate,
stanno facendo cose molto avanzate. Credo che nella nostra cittadina non ci siano emergenze molto diverse dal resto
d’Italia, il problema della tossicodipendenza è affrontato, per quanto concerne la soluzione ci sono persone più
qualificate di me che possono giudicare.
11. Turismo: problemi, complessità in tutti i suoi aspetti
Mantenere il tipo di turismo fondato sulla rendita delle seconde case porta pochi soldi alla comunità, inoltre il mercato del
turismo ha molte più esigenze. Il modello del Villaggio Svizzero pur avendo svariate decine di anni, nella zona è il più
avanzato. Il turismo dovrebbe gestire delle risorse e fare impresa.
12. In relazione alla compilazione del nuovo Piano Strutturale del Comune, quali sono le proposte e i desideri
che vorreste venissero realizzati?
Gestione del traffico e della mobilità alternativa alle autovetture, riqualificazione del territorio e gestione delle risorse
naturali, in particolare le spiagge, più attenzione all’inquinamento in tutte le sue forme, più attenzione alla salute e alle
strutture sanitarie.
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