Speciale Serie A - Federazione Ginnastica d`Italia
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24 Speciale Serie A SPOLETO - LA VOCE DELLA PEDANA I l 27 luglio ha preso il via a Spoleto il campionato di Serie A di Ginnastica Ritmica. La sostanziale novità è l’opzione concessa alle straniere di gareggiare su due attrezzi. Dopo nove anni consecutivi di dominio l’Aurora Fano non parte favorita, a vantaggio della Virtus Gallarate, che, oltre alla campionessa assoluta Romina Laurito, può schierare l’argento olimpico Anna Bessonova. “Come per arginare lo strapotere di Schumacher - scherza Paola Porfiri - anche da noi hanno cambiato le regole per cercare di fermarci”. La formula, per il resto, è sempre la stessa: quattro giornate - Spoleto (27/01), Fabriano (10/02), Desio (24/02) e Biella (10/03) - per assegnare il 22° tricolore, vinto finora per 10 volte dall’Aurora, 7 dalla Muggiò ’75, ed una ciascuno dalla Flaminio Roma, dalla Comense, dalla Petrarca Arezzo e dalla Ribattino Genova. “Queste gare - ha sottolineato la DTN Marina Piazza - sono fondamentali per testare i nuovi programmi, in funzione degli aggiornamenti apportati alla parte artistica del Codice dei Punteggi. Dopo due anni rientra il cerchio ed esce la palla nelle rotazioni delle individualiste senior. La prima tappa di World Cup a Kiev cade, praticamente, a ridosso della finale del campionato e quindi, se consideriamo la Coppa del Mondo e le successive prove di San Pietroburgo e Corbail Essonnes in chiave pre-europea, il torneo nazionale diventa un’importante vetrina orientata all’alto livello”. Al Palazzetto dello Sport spoletino “Don Guerrino Rota”, dopo la gara egregiamente organizzata dalla Polisportiva La Fenice del presidente Roberto Settimi, abbiamo raccolto a caldo le impressioni di tutte le allenatrici, per fotografare un esordio attesissimo e lasciare ai protagonisti un diritto di replica al responso della giuria. Ecco le loro dichiarazioni in rigoroso ordine di salita: SANDRA VERONESE (Ardor Padova): “Partire per primi non è Anna Bessonova (Foto S. Piccini - Pastorellisport) mai facile. A questo va aggiunto che nella mattinata Giulia Galtarossa ha accusato una leggera contrattura al collo e così abbiamo dovuto schierare Lucia Miola alla palla, la quale, gettata nella mischia all’ultimo istante, si è fatta prendere dall’emozione. Sono soddisfatta, invece, della prova della Zancanaro. Beatrice ha tenuto molto bene la gara. Eppure anche lei è una molto emotiva. Peccato, perché senza i soliti errori veniali dovuti più che altro alla sua sensibilità, potrebbe arrivare davvero lontano. È stata un po’ imprecisa, invece, la Gurbanova. D’accordo, l’esercizio al cerchio è la novità del Codice ed Anna ha comunque ottenuto il miglior parziale di giornata all’attrezzo (16.100) , ma da una come lei ci aspettiamo ancora di più. Soprattutto alla luce del fatto che, nelle prime due prove, sono obbligata a schierare le tre azzurre contemporaneamente, e quindi a Fabriano, per sfruttare a pieno l’apporto della straniera, dovrò rinunciare ad un esercizio di Beatrice”. ELENA ALIPRANDI (San Giorgio Desio): “Direi niente male per delle neopromosse. Laura Vernizzi ha dimostrato una grande maturità nella gestualità motoria. La Pasinetti, alla palla, è andata decisamente meglio degli Assoluti. Se avesse meno impegni con la squadra e più tempo per allenarsi in società potrebbe crescere ancora. Delle giovani la Colzani è più abituata alle gare, rispetto alla Lombardo. In società poi abbiamo anche Silvia Ravasio, classe ’91, già convocata questa estate in squadra nei gruppi A. Ultimamente ha avuto un infortunio che l’ha frenata, ma è sulla rampa di lancio. La Garayeva è arrivata sesta agli Europei di Mosca, peccato che qui ci siano tre delle cinque che la precedevano. Per noi rimane comunque una prima scelta”. NANI LONDARIDZE (Aurora Fano): “ Sono contenta delle mie ragazze, anche se si può sempre migliorare. Paradossalmen- 25 te la più tesa era la Zacchilli, perché dall’alto della sua esperienza comprende più delle altre l’importanza dell’appuntamento. Noi non possiamo vivere di rendita sui punteggi della straniera. È importante che tutte diano il massimo. E Laura questo lo sa. Martina Alicata, all’esordio in A1 e, per giunta, in una società nuova, non era ancora pronta. Ci vuole tempo per inserirsi in un gruppo e non vogliamo certo bruciare una ginnasta del suo valore. Non possiamo mica vincere sempre. L’Aurora, quest’anno, ha preferito puntare sul proprio vivaio anche a costo di perdere lo scudetto. Il campionato però è italiano, e quindi puntiamo ad un futuro da protagoniste con le nostre migliori ginnaste nazionali”. ELISABETTA LADAVAS (Brixia Brescia): “Non era facile senza la straniera, anche a livello psicologico. Le ragazze hanno reagito bene, dimostrando di essere vere ginnaste, con un programma pulito. Il fatto poi che siano quasi tutte nel giro della squadra nazionale è al tempo stesso un orgoglio ed un ulteriore disagio. La salvezza? Con queste norme esterofile, salvo grossi errori altrui, sarà dura, anche se, nello sport, non si può mai dire. A Brescia non ci piace fare le cicale. Noi siamo formiche che seminano nella prospettiva, un giorno, di raccogliere. La filosofia, d’altra parte, è la stessa che sta dando frutti dorati nell’artistica femminile”. MARISA VEROTTA (Virtus Gallarate): “Ci sentiamo sotto accusa perché abbiamo una straniera che da sola raccoglie quasi il 50% del totale di squadra. La Bessonova è uno dei simboli della ritmica mondiale. Perché allora essere faziosi e non felici di poterla ammira dal vivo. È stata una gioia per tutti vederla alla fune, anche se il palazzetto era un po’ basso. Nel nastro invece ha cambiato il finale in corsa perché era in ritardo. Consideriamo che la stagione internazionale inizia a marzo e quindi è ancora lontana dalla forma migliore. Per esempio non so neanche io se presenterà l’esercizio al cerchio entro la fine del torneo. Me lo auguro, soprattutto per lo spettacolo e per coloro che amano questo sport, al di là dei colori del body. Per la presenza di Anna, sui siti web internazionali ci consideravano le favorite per lo scudetto. E questo, vi assicuro, è solo un peso in più. Romina con il cerchio ha vinto la sua scommessa personale. L’esercizio non è ancora automatizzato, i lanci non sono ampi ma la strada è quella giusta. Poi c’è Nicole! lei è una emotiva, ma con due compagne così,chi non starebbe in ansia?”. KRISTINA GHIUROVA (Ginnastica Fabriano): “La CariFabriano Ginnastica sta crescendo le sue nuove leve. Erika Buratti ha grandi possibilità, ma dietro di lei ci sono altre giovani interessanti. La Serie A1 quest’anno sarà ricca di importanti ginnaste straniere, ne guadagnerà lo spettacolo e l’equilibrio in classifica. Non facciamo programmi, ma dalle mie ragazze voglio sempre il massimo. I risultati si vedono. Nei Campionati d’Insieme degli ultimi anni, abbiamo imposto la nostra scuola centrando a più riprese il titolo. Per me Julieta resta sempre la migliore nelle gare internazionali, ma in Italia soffre di più. Eppure i regolamenti sono gli stessi! ’’ GERMANA GERMANI (Armonia D’Abruzzo): “Abbiamo schierato una ginnasta del ’93, Federica Febbo, perché crediamo nei giovani. Chiara Ianni è al primo anno da Senior. Il futuro è loro. La Zhukova arrivava da Los Angeles ed ora riparte per il Giappone. Nonostante ciò si è comportata da professionista. Nella seconda prova vedremo anche Fabrizia D’Ottavio, che fa la Serie A con noi da quando aveva 12 anni. Oggi sentiva dolore ad una spalla. Nella terza toccherà poi alla Del Grosso. Il loro problema, se problema si può chiamare, è che sono sempre a Desio con la squadra. Più di così comunque non si poteva fare. In società puntiamo a costruire intorno ad Inna e Fabry l’Armonia di domani”. TATIANA SHPILEVAYA (Pietro Micca Biella): “Sono soddisfatta delle italiane. Niente male, direi, per una neopromossa che in due anni ha fatto il salto dalla C alla A1. Purtroppo c’è mancata all’ultimo Sonia Tento, colpita da influenza. Al suo posto, alla fune, ha gareggiato la Briccarello. La Charkashyna ha ancora ampi margini di miglioramento, anche perché veniva da un periodo di inattività e si è messa subito in gioco presentando il cerchio”. D.C. Romina Laurito (Foto S. Piccini - Pastorellisport) 26 Speciale Serie A IL POMO (STRANIERO) DELLA DISCORDIA G li anni ‘80, per il calcio, segnano la cosiddetta riapertura delle frontiere: è per questo che, in Italia, arrivano moltissimi giocatori stranieri. All’inizio erano due per squadra, poi, la sentenza Bosman e la libera circolazione dei calciatori comunitari porta ai paradossi attuali, con squadre che non schierano nella nostra Serie A giocatori italiani. Se questo abbia messo in crisi i settori giovanili non possiamo dirlo. Ciò che è certo è che la nazionale azzurra, da allora, ha conquistato due mondiali (1982 e 2006), un secondo posto nel 1994 ed un terzo nel ’90, ancora un argento agli Europei del 2000 ed un bronzo a quelli dell’88. Tutto ciò premesso per aprire il dibattito spinoso sull’opportunità di introdurre ginnaste straniere nel campionato italiano di Ritmica. In particolare la regola di quest’anno che permette alla Bessonova e compagnia di eseguire due esercizi su cinque ha destato non poche perplessità. Da un lato in effetti ne guadagna lo spettacolo, dall’altro però manda in sofferenza il lavoro sui vivai. In poche parole: show bussines o interesse nazionale, questo è il dilemma? Nel calcio la scelta è stata fatta ed ha prodotto effetti contraddittori. Ma il paragone, obiettivamente, al di là di un gioco puramente diaLa Ritmica Piemonte lettico, non regge. In questa stagione, il pubblico (Foto di S. delPiccini) la ritmica, ha la possibilità di ammirare ben 12 straniere delle prime 15 classificate nell’ultimo All-around continentale. Che sia un bene o un male l’abbiamo lasciato dire alle stesse allenatrici. “Come si fa a stimolare una ginnasta che si allena lontano - sostiene Sandra Veronese - e che vedi poche ore prima della gara? Anche per la società è un po’ come comprare a scatola chiusa. Di solito loro vengono da noi per provare i nuovi esercizi, perché se sbagliano qui poco importa. A questo punto sarebbe meglio organizzare due manifestazioni distinte: la Serie A con le italiane e gli Internazionali d’Italia con le stelle straniere”. Della stessa idea Elisabetta Ladavas: “Che stiano qui da noi per due mesi, ad allenarsi in palestra con le ginnaste italiane. Allora si che sarebbe utile per far crescere il nostro movimento. Altrimenti facciamo un gala a fine gara, dove ogni socie- tà è obbligata a presentare una etoile internazionale”. Torna dunque con forza la distinzione tra la competizione vera e propria e la sua rappresentazione promozionale. Tra La Ginnastica Fabriano (Foto di S. Piccini) le 18 formazioni di A1 e A2 solo Kristina Ghiurova si dice favorevole al nuovo regolamento. Il “si” di Germana Germani, infatti, è condizionato all’ipotesi che si porti a 6 il numero di esercizi per squadra, diluendo così l’incidenza del “punteggio straniero” sul totale. Ma cosa ne pensano le dirette interessate? Ingenue, distaccate, algide professioniste, qualcuna, anzi, si è pure affezionata. La maggior parte fa spallucce e non entra nel merito, fingendo di non capire. “Sono molto contenta di gareggiare per Fabriano - dice la Yussupova. In Italia ci sono molte belle ginnaste, mi piacciono tanto, lavorano bene e si impegnano molto. «Marcello, come here, vieni Marcello». Sembra di vedere “Anitona” Ekberg. la star di Hollywood nella Fontana di Trevi, che, rapita dalla dolce vita felliniana, fa credere a Mastroianni di amarlo alla follia. “All’inizio di marzo c’è il Grand Prix di Mosca, poi Corbail Essones e molte altre gare - riprende Aliya. La vostra Serie A mi piace perché ogni gruppo ha qualcosa diverso dall’altro e questa diversità rende il campionato più bello”. “Io sono davvero innamorata dell’Italia - la fa eco la Zhukova, che dagli occhi pare sincera - Il livello è molto alto e poi, dopo tre anni insieme, ho legato con le mie compagne di Chieti”. Chiudiamo con sua maestà la Bessonova, che da noi avevamo ammirato solo a Spoleto nella 1^ Edizione dell’International Cup. “Ho un nuovo programma da presentare e siamo agli inizi di una stagione molto importante. Naturalmente anche il Campionato italiano ha grande valore per me. I vostri tifosi sono meravigliosi, mi hanno accolta molto bene e quindi voglio esprimere loro un sincero ringraziamento. Penso che nei prossimi anni, da quello che ho potuto vedere in queste due giornate, le ginnaste azzurre potranno imporsi anche a livello internazionale”. È proprio quello che si augurano coloro che intanto chiedono più spazio in Serie A. D.C. Inna Zhukova. (Foto S. Piccini - Pastorellisport) 27 FABRIANO E LA A2 A DUE VOLTI D opo la seconda prova di Fabriano del 10 febbraio scorso la Serie A2 propone una classifica abbastanza corta, conseguenza di un sostanziale equilibrio che lascia però adito ad alcuni dubbi per il cammino altalenante delle protagoniste più attese. Soprattutto non si comprende se il forte ribasso nei punteggi registrato al PalaGuerrieri sia frutto di un serie di errori tecnico o piuttosto di un aggiustamento nelle valutazioni della giuria. Sta di fatto che dopo l’appuntamento organizzato dalla Ginnastica Fabriano, in un impianto affollato da quasi 2.000 appassionati, la Ginn. La Marmora Biella guida il gruppo con 47 punti speciali, inseguita dalla Motto Viareggio (p.43) e dalla Nervianese (p.38). “L’esordio è sempre un terno al lotto - aveva detto Gianna Cagliano dopo la vittoria di Spoleto - Noi non siamo ancora al top, perché la Anrò si è ripresa a gennaio da un infortunio. La Godunko? È inimitabile, fuori dai canoni classici di bellezza ed eleganza”. Forti dell’apporto di Natalija, probabilmente le piemontesi non dovranno compiere pellegrinaggi spirituali nei celebri santuari della sua provincia per riconquistare un posto nella massima categoria. Tuttavia le altre non staranno a guardare. “Le mie ragazze lavorano mattina e pomeriggio, anche nel Centro Tecnico di Arezzo, per consolidare i nuovi esercizi - ci conferma Donatella Lazeri della Motto Viareggio, alla seconda stagione in A2 - Ho visto molto bene la Ledoux, in attrezzi che mi sembrano a lei più congeniali rispetto alla palla del 2006”. “Anche noi abbiamo la Rudalova che sta perfezionando il programma al cerchio - aggiunge Letizia Barzacca della Nervianese - per il resto abbiamo una squadra molto giovane di ginnaste nate tra il ’92 e il ’93. Giulia Mora è alla sua prima esperienza in A, la Cozzi e la Monza hanno ampi marNatalija Godunko (Foto S. Piccini - Pastorellisport) gini di crescita. In palestra continueremo a lavorare sui nostri errori per cercare di fare sempre meglio”. Quarta forza del campionato la Petrarca Arezzo (34 p.), orfana di Jennifer Colino, bloccata tre giorni prima del via da una forte contrattura alla schiena. “L’abbiamo sostituita al nastro con la Savrayuk e al cerchio con la Pagnini al cerchio - ci racconta l’allenatrice Manola Rosi - Marta ha fatto un enorme salto di qualità cambiando metodo di allenamento. Nell’ultimo anno è migliorata enormemente e alla luce delle ultime prestazioni possiamo ormai considerare l’esperimento riuscito”. Anche la DTN Marina Piazza ha notato la bontà del metodo aretino ed i progressi della ginnasta, al punto da convocare la Pagnini, insieme a Beatrice Zancanaro, per il Grand Prix di Mosca. Con la Comense 1872 entriamo nella parte bassa della graduatoria, anche se con 32 punti speciali le ragazze di Maria Giovanna Frigerio restano ancorate al quartetto di testa. “Pure noi abbiamo subito il forfait all’ultimo minuto di Eleni Andriola, con il conseguente cambio di formazione. A Spoleto la Di Fortunato ha fatto la fune e la Colombo le clavette”. La toppa in corsa, naturalmente, aveva creato i suoi sconquassi ma con il tempo di registrare gli esercizi, cambiando l’ordine degli addendi, i risultati a Fabriano si sono visti, eccome. “Avevamo avuto un problema simile con la straniera anche nei due anni precedenti. Mi auguro che Eleni possa rientrare presto. Intanto proseguiamo per la nostra strada, a cominciare da Olga Sganzerla che sta lavorando su una nuova routine al nastro”. Roma e Ferrara, intanto, si dividono la penultima piazza, con 28 punti, scalciando il baratro con tutte le proprie forze. “È un torneo stimolante - ammette Livia Ghetti della Putinati - Per le protagoniste che vanno in pedana sembra quasi un mondiale. 28 Speciale Serie A Nella prima gara abbiamo accumulato troppa tensione. Le ragazze erano emozionate ed anche Maria Ringinen ha commesso qualche errore”. Nelle Marche, invece, il club estense ha ottenuto un quarto posto fondamentale in chiave salvezza. Un discorso a parte merita la Romana. Quando la tua ginnasta di riferimento è sempre impegnata con la squadra nazionale puoi solo sperare nei passi falsi altrui. “la Santoni è encomiabile - ci racconta Francesca Battistini - montiamo gli esercizi in quattro giorni e lei riesce sempre, con mestiere, a ben figurare. Tuttavia ci manca tanto il suo carisma, la sua presenza in palestra, soprattutto come punto di riferimento per le compagne più piccole”. Fanalino di coda, per ora, l’Arcobaleno Prato, alla sua prima esperienza in assoluto in questa categoria. “la società a livello agonistico è nata nel 1996 - ci racconta Patrizia Iovine - gareggiare in A2 per noi è già un premio, un riconoscimento importante alla serietà del nostro lavoro. Benedetta Moroni, classe 1994, è la ginnasta più giovane in gara. Inoltre abbiamo scelto la straniera in Austria perché cercavamo qualcuno che fosse motivato a venire nel nostro Campionato. La Weber è la prima atleta austriaca a militare nella Serie A italiana. Questo, nei nostri piani, vuole essere l’inizio di un gemellaggio con altre nazioni che non fanno parte del solito giro dell’Est”. D.C. IL PARERE DI MARINA PIAZZA Direttrice Tecnica Nazionale GR opo queste due prime gare di campionato posso fare alcune brevi considerazioni, tecniche ed organizzative. Dal punto di vista tecnico è indubbio che la presenza di ginnaste straniere di altissimo livello, incrementata rispetto allo scorso anno, renda il campionato spettacolare per il pubblico e gli addetti ai lavori. Assistiamo ad esercizi di notevole valore tecnico con soluzioni originali dal punto di vista artistico, che è l’aspetto che più ha risentito delle ultime variazioni del Codice dei Punteggi. Il tutto valorizzato da un’aumentata velocità esecutiva. Il confronto con le ginnaste nazionali rende evidente come ci sia ancora tanto lavoro da fare anche se le nostre atlete di punta hanno mostrato di essere competitive, sia nel modo di affrontare la gara, sia nelle composizioni. Per tutte le nostre tecniche ed atlete si tratta di un’esperienza notevole per riuscire a cogliere, osservando le “grandi” in allenamento e in gara, ciò che permette di raggiungere così alti livelli, certamente legati alla qualità delle ginnaste, ma soprattutto alla metodologia di lavoro e per questo sarebbe veramente necessario che le straniere rimanessero presso le società d’ingaggio per tutta la durata del campionato, così da far veramente crescere il movimento. Aspetto il termine della competizione per una disamina tecnica più approfondita, correlata ai risultati definitivi. Dal punto di vista organizzativo ritengo che sarà opportuno apportare correttivi riguardo all’impiego della ginnasta straniera per l’eccessiva incidenza assunta sul risultato delle gare. Sarebbe utile, quindi, studiare una modifica del formato di gara, che comunque continua a ricevere apprezzamenti anche dall’estero. I suggerimenti e le indicazioni delle tecniche e delle società saranno importanti per poter definire un modello che sia soddisfacente per tutti. D IL PARERE DI EGLE ABBRUZZINI Presidente del Comitato Tecnico G.R. della FIG Fabriano ho notato una notevole differenza di livello fra le due Serie. In A1, in effetti, c’è qualche nostra ginnasta che può competere con le straniere, anche se qui ne abbiamo quattro che sono davvero di un’altra categoria, nonostante siano ancora molto lontane dalla forma ideale. Non è pensabile essere al top a febbraio con i mondiali qualificanti a settembre. La condizione va cercata molto lentamente perché una volta al massimo è dura mantenerla a lungo. Per questo ritengo che certe ginnaste, sempre in viaggio da una parte all’altra del mondo, siano troppo sfruttate. Così rischiano di arrivare alle manifestazioni che contano in superallenamento. Dalla A2 mi aspettavo qualcosa di più. Le italiane, in particolare, mi sembrano poco rifinite. Eseguono difficoltà abbastanza importanti, ma sono imprecise e non finiscono mai i movimenti davvero bene. Anche le cose che riescono, gli elementi che portano fino in fondo non sono poi così raffinati. Alcune straniere, che abbiamo visto in pedana al PalaGuerrieri, non sono meglio delle nostre ragazze da un punto di vista qualitativo però danno sempre l’impressione di curare molto lo stile. Probabilmente lavorano di più sulla tecnica di base prima di arrivare alle difficoltà. Non capisco perché si riempiono le nostre routine di elementi mettendo in affanno le stesse ginnaste. Il problema è a monte e riguarda le allenatrici, le quali, a mio modo di vedere, dovrebbero capire che a volte è meglio inserire una difficoltà in meno piuttosto che cercare l’impossibile con ginnaste che non hanno ancora raggiunto un sufficiente autocontrollo motorio. Certo, il nuovo regolamento che concede alle straniere di eseguire due esercizi, non agevola il lavoro delle tecniche. Con il 50% del programma eseguito dall’esterno si può essere tentati di trascurare la rifinitura delle atlete di casa. Sono molto contenta quindi del terzo posto della Comense. Senza straniere ha dimostrato che con l’impegno si può ugualmente arrivare sul podio, senza buttare soldi nei prestiti. Magari se si imponesse alle straniere di arrivare una decina di giorni prima e di allenarsi con le compagne allora la loro presenza potrebbe assumere il senso di uno scambio culturale, portando un vantaggio concreto alle allenatrici societarie e a tutto il movimento nazionale. Il fatto invece che arrivano, fanno la gara e se ne va, è veramente un obbrobrio. In questo momento, a livello internazionale, sono tutti all’opera. C’è un grande fermento. Il 2007 è un anno decisivo in chiave olimpica e ci sono nazioni che stanno facendo passi da gigante. Attenzione al Giappone. Arriverà senz’altro a Pechino con una preparazione diversa dal passato. Pure noi giudici siamo molto impegnate e sotto pressione. Io stessa sono sempre in viaggio, dovrò incontrare 26 Federazioni in 12 mesi. D’altra parte abbiamo il dovere di anticipar e i tempi. La prossima settimana (quella tra il 12 e il 16 febbraio, ndr.) cominciamo a preparare il Codice dei Punteggi del 2009. Entro novembre va presentato al Comitato Esecutivo per essere tradotto ed approvato prima di giugno 2008. Vi anticipo che non ci saranno troppe novità, solo qualche aggiustamento. Spero, soprattutto, di riuscire ad eliminare le “fiches” che, secondo me, condizionano un po’ i giudizi. Le giurie valuterebbero molto meglio senza. Abbiamo una simbologia troppo complessa, anche se nell’artistica, dove le giudici di difficoltà scrivono l’esercizio per intero, non stanno messi meglio. A 29 (Foto S. Piccini - Pastorellisport) CAMPIONATO SERIE A2 G.R. - 2007 1^ prova Cl. Società 1 2 3 4 5 6 6 8 Ginn. La Marmora Biella A.S.D. R. Motto Viareggio Ginn. Ritm. Nervianese Petrarca Arezzo Ginnastica Comense 1872 A.S.D. Polimnia Rit. Romana A.G.E. Putinati Ferrara A.S.D. Arcobaleno Prato CAMPIONATO SERIE A1 G.R. - 2007 2^ prova Punti cl P. Spec. 74,225 70,575 73,175 71,350 69,025 70,350 67,775 70,200 1^ 4^ 2^ 3^ 7^ 5^ 8^ 6^ 25 18 22 20 12 16 10 14 Punti cl P. Spec. 69,625 70,125 67,425 66,125 68,800 66,100 67,650 65,975 2^ 1^ 5^ 6^ 3^ 7^ 4^ 8^ 22 25 16 14 20 12 18 10 Totale p. spec. Cl. Società 47 43 38 34 32 28 28 24 1 2 3 3 5 5 7 8 A.S.D. Virtus Gallarate A.S.D.Armonia d'Abruzzo A.S.D. Aurora Fano Ginnastica Fabriano Ardor Padova A.D.P. Pietro Micca Biella A.S.D. San Giorgio Desio A.S.D.G. Brixia Brescia 1^ prova BUON COMPLEANNO Gennaio 1 4 9 14 Aliya Garayeva Chiara Del Grosso Stefania Fogliata Irina Risenzon Silvia Paci 17 Benedetta Moroni 21 Marta Pagnini 2^ prova Punti cl P. Spec. Punti cl P. Spec. 81,425 78,600 77,250 77,125 76,900 74,075 73,150 70,250 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ 6^ 7^ 8^ 25 22 20 18 16 14 12 10 83,050 80,500 76,175 77,675 73,400 74,775 71,875 71,275 1^ 2^ 4^ 3^ 6^ 5^ 7^ 8^ 25 22 18 20 14 16 12 10 A: Febbraio 22 23 24 27 30 31 Svetoslava Dimitrova 3 Fabrizia D'Ottavio Sara Belli 16 Silvia Sarritzu Julieta Cantaluppi Francesca Cupisti Shaila Verdi Beatrice Zancanaro Totale p. spec. 50 44 38 38 30 30 24 20