Contship:«Investiamo800milioni

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Contship:«Investiamo800milioni
marittimo
IL PIANO PER I PORTI ITALIANI
Sfida a Fs per i treni cargo. Battistello: «Lo Stato presidi meglio il territorio a Gioia Tauro»
dal nostro inviato
POLITICA DELLA MANO TESA PER SBARCARE A GENOVA
SAMUELE CAFASSO
IL GRUPPO NON RINUNCIA A VOLTRI
«PRONTI A UN ACCORDO CON PSA»
Nuove gru in arrivo nello scalo di Gioia Tauro
milioni di teu contro gli attuali 5,4, per
poi oltrepassare tra il 2012 e il 2013 il
muro degli 11 milioni di teu. L’occupa­
zione dovrebbe passare da 2550 ad­
dettia2850(nel2010)e3550(piùoltre
850 persone nell’intero ciclo opera­
tivo) fra il 2012 e il 2013.
Nel frattempo, partono le attività a
Tangeri, dove Contship è impegnata
con Msc e Cma­Cgm: «Io spero di no,
mainostriclientidiconochevipotreb­
bero essere contraccolpi sui traffici a
Gioia Tauro: è una variabile di cui biso­
gna tenere conto».
Porto per porto, ecco i piani di svi­
luppo: a Gioia Tauro, dopo l’approfon­
dimento dei fondali e l’ampliamento
del canale, Contship investe 261 mi­
lioni di euro. A Cagliari, dove i volumi
sono in flessione dopo che Maersk ha
portato le sue navi altrove, si preve­
dono 60 milioni di investimenti. Al
momento, il gruppo è in trattativa per
conquistare due nuove linee di «im­
portanti compagnie», mentre «si è ria­
perto in queste ore un dialogo produt­
tivoancheconMaerskperl’utilizzodel
terminal». Alla Spezia il gruppo ha su­
perato la barriera di un milione di con­
tenitori movimentati nel 2007, sono
già ora in arrivo nuove gru e altre arri­
verannoconinuovitombamentisucui
Contship conta di mettere le mani: 79
milioni di euro l’impegno finanziario.
Ci sono poi i progetti di amplia­
mentoaRavennaeLivorno,conlapro­
spettiva della realizzazione di due ter­
minal da 2,8 milioni di teu in Toscana e
l’altro da 500.000: sul piatto Contship
mette complessivi 316 milioni di euro.
Ma dovrà conquistarsi il rilascio della
concessioni, e soprattutto a Livorno i
concorrenti sono agguerriti.
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MILANO. «Per fare la guerra baltamento di quanto deciso dal par­
basta essere in uno, per fare la pace lamentino di Palazzo San Giorgio,
bisogna essere in due». dice Cecilia mettendo così un piede a Voltri,
Battistello. Il suo gruppo, Contship, avrebbe una carta migliore da gio­
per avere un posto al sole a Genova carsi per ottenere l’intesa con Psa.
Voltri ha sinora provato entrambe le
La seconda carta di cui ufficial­
strade. Ora si dice nuovamente mente non si parla ma che è a tutti gli
pronta a un accordo per gestire as­ effetti il jolly in mano al gruppo gui­
sieme la piattaforma con Psa, lo sto­ dato dalla Battistello e da Nereo
rico rivale e concessionario del ter­ Marcucci è la delibera di diffida vo­
minal oggi in ginocchio per gravi tata del Comitato portuale lo scorso
problemi operativi. A cui, per altro, 27 febbraio contro Psa su iniziativa
non vengono risparmiate stoccate: del nuovo presidente, Luigi Merlo.
«Noncapiscocomepossaesseresuc­ La delibera impone a Psa, visto il
cessa una cosa simile che danneggia blocco di Voltri a febbraio, di tornare
tutto il Paese ­ attacca Cecilia Batti­ a regime entro agosto. Per quella
stello riferendosi al blocco di un datailterminaldovràmostraredies­
mese del terminal di Voltri causa in­ sere in grado di rispettare il piano in­
troduzione del nuovo sistema infor­ dustriale che prevede, entro fine
matico ­. I ritardi con cui viene inol­ anno, la movimentazione di
trata la merce colpisce
1.163.000 contenitori.
tutto il sistema econo­
Se ad agosto sarà chiaro
mico, traducendosi in
che l’obiettivo non è
prezzi più alti per i con­
raggiungibile visto il
sumatori»
flop dei primi mesi,
Poi, la punzecchia­
parte la procedura di
tura: «In una situa­
revoca.
zione del genere, non
Contship per ora
capisco perché da Ge­
aspettaestaaguardare,
nova qualcuno non ci
ma è chiaro che un
abbia ancora chiamato
ruolo di “salvatore” del
per dare una mano».
terminal lo gioche­
Come a dire che Psa
rebbe volentieri.
non è capace a fare il la­
Voltri d’altronde sa­
voro di terminalista, e
Cecilia Battistello
rebbe un tassello im­
che forse è il caso lasci
portantissimo per il
spazio a Contship che
gruppoche,leaderindi­
in Italia è leader, con una quota sul scusso nel transhipment, intende
totale dei container movimentati rafforzare il suo ruolo di operatore
che si aggira sul 60%, 35­40% esclu­ logistico a tutto tondo in Italia po­
dendo i volumi di transhipment. A tenziando la modalità ferroviaria
Genova, però, Contship non c’è: «E’ con le controllate Hannibal e Soge­
la nostra spina» ammette Battistello mar. Giusto ieri Cecilia Battisello ha
che più volte ha approcciato Psa per confermato che il gruppo sta acqui­
ottenere un accordo e che non ha stando tracce ferroviarie per fare da
mai fatto mistero di voler forte­ sé treni merci da e per i porti della
mente sbarcare, come primo gruppo Spezia, Ravenna e anche Gioia
in Italia, nel maggiore scalo del Tauro, sfidando il monopolio di fatto
Paese.
di Trenitalia.
«A Voltri ­ dice Battistello ­ si po­
Ilgruppohadueinlandterminalin
trebbero movimentare cinque mili­ Lombardia, a Rho e a Melzo, ma in­
noi di container l’anno: basta vedere tende soprattutto creare un network
che volumi di traffici realizziamo noi unico che, via ferro, colleghi gli scali
alla Spezia in spazi dieci volte più del Nord Europa a quelli del Medi­
piccoli».
terraneo. Come è evidente, in questo
Sinora però ogni tentativo è fallito: disegno Voltri avrebbe un ruolo fon­
resta in piedi la causa al tribunale damentale. Un affare che Battistello
amministrativo contro l’assegna­ non vuole perdere e che ora dice di
zione del sesto modulo a Psa­Fs­Co­ voler ottenere con le buone dopo le
sco, ultima estensione di Voltri. La tante battaglie legali, ancora non su­
pronuncia dei giudici arriverà a mag­ perate, lanciate negli ultimi anni.
gio e, se mai Contship ottenesse il ri­ SA. C.
LE ATTIVITÀ DI SHIPPING DIVISE DAL TURISMO
DOPO L’INTESA A TRE CON MSC PER IL PACIFICO
Maersk si accorda con Cma­Cgm
servizi unificati nell’Atlantico
I conti dei danesi tornano
in positivo, ma continua
la politica dei tagli.
Andersen: «Ci vorranno
anni per recuperare»
GENOVA. Nuovo accordo tra Ma­
ersk e Cma­Cgm per unificare i propri
servizi e ottimizzare l’offerta di capa­
cità messa a disposizione dalle due
compagnie. Dopo l’alleanza sulle rotte
del Pacifico (che include anche Msc), è
arrivato il momento dell’Oceano At­
lantico.
A partire dalla metà di aprile infatti
Maersk metterà a disposizione di
Cma­Cgm 900 teu a settimana sulle
proprie navi impiegate nel servizio
Ta3 fra Nord Europa e costa est degli
Stati Uniti. Tecnicamente, si tratta
quindi di uno slot charter agreement.
Dopo la toccata a Miami, il servizio
proseguirà verso la costa ovest via Ca­
nale di Panama, ma questa tratta non
sarà coperta dall’accordo e continuerà
ad essere servita solo da Maersk Line.
In questo modo, Cma­Cgm termina il
servizio Liberty Bridge, finora operato
con China Shipping attraverso l’im­
piego di quattro navi da 2.500 teu. Da
solo, il Liberty Bridge rappresentava
circa il 5% della capacità nel trade
transatlantico.
La collaborazione fra la prima e la
terza compagnia mondiale sull’Atlan­
ticoinizieràilprossimo17aprileconla
partenza da Bremerhaven della porta­
Nils Andersen, numero uno Maersk
container Dirch Maersk.
Inoltre, i danesi hanno stretto con
Hamburg Süd un altro accordo per
operare sulla tratta Australia – Nuova
Zelanda – costa orientale Usa.
Nei giorni scorsi Maersk ha annun­
ciato di essere tornata all’utile, ma i ri­
sultati ancora non soddisfano Nils An­
dersen,ceodelgruppo,secondocui«ci
vorranno ancora diversi anni perché il
nostro recupero sia sufficientemente
solido» e questo, secondo il top mana­
ger, nonostante la vigorosa cura dima­
grante che sta portando l’azienda a ta­
gliare su costi e personale, coinvol­
gendo tra l’altro anche le sedi italiane
della società.
Proprio su questo fronte, va segna­
lato che a Genova non si è tenuto l’in­
contro con i sindacati che in un primo
momento era stato fissato per ieri, ul­
timo giorno utile tra l’altro per quei di­
pendenti che volevano passare da full
2008
15
SICUREZZA
Contship: «Investiamo 800 milioni»
MILANO. Contshipscommettesul
rilancio dei porti e della logistica ita­
liana 832 milioni di euro di investi­
menti nei prossimi cinque anni, chie­
dendoincambioalgovernotempicerti
per la realizzazione delle nuove opere
negli scali dove opera, taglio della bu­
rocrazia e, soprattutto, «il presidio del
territorio a Gioia Tauro. Un anno fa il
premier Romano Prodi ci ha detto che
la sicurezza era un problema suo, e che
noi dovevamo occuparci solo degli in­
vestimenti. Mi chiede se oggi siamo
protetti? Le rispondo che non lo so»
scandisce il chairman. Cecilia Batti­
stello, incontrando ieri la stampa, in­
tendeva parlare soprattutto dello svi­
luppo delle attività del gruppo control­
lato dalla tedesca Eurogate nel Medi­
terraneo. Piatto forte: l’intenzione di
investire con forza nelle ferrovie, con­
prando le tracce per fare da sé i treni
merci sfidando Trenitalia.
Inevitabili però i riferimenti all’at­
tualità di Gioia Tauro, che una recente
relazione della Commissione antima­
fia descrive come un porto con forti in­
filtrazioni da parte della criminalità
organizzata. «Contship ­ si infuria la
Battistello ­ non ha mai dato un soldo e
mai lo darà alla ‘ndragheta. Piuttosto
prendo le mie gru e le porto altrove:
non siamo noi ad avere bisogno di
Gioia Tauro: abbiamo Cagliari, ab­
biamo Tangeri, possiamo farne a
meno. Ma se andiamo via noi, vi assi­
curo che Gioia Tauro chiude, non ci
verrà più nessuno».
La relazione, accusa Battistello, si
basa su una supposizione infamante.
Se Contship lavora senza problemi in
Calabria, allora vuol dire che ha pagato
dazio: «Non è così, l’unica estorsione è
quella che abbiamo denunciato agli
inizi degli anni Novanta. Non lo so e
non mi interessa se ci fosse un accordo
tra Angelo Ravano (che è morto un
mese dopo la firma con il governo per
l’avvio del terminal, nel 1993, ndr.) e la
criminalità organizzata per avere un
dollaro e mezzo ogni container scari­
cato. Sta di fatto che questi soldi non li
abbiamo mai dati e, quando ce li hanno
chiesti, abbiamo denunciato. Le
aziendeinodorediinfiltrazionechela­
voravano dentro il terminal sono state
espulse. Per quanto riguarda i traffici
illeciti, sicuramente non sono respon­
sabilità del terminalista. Noi cari­
chiamo e scarichiamo. Il resto dipende
dalledoganee,secisonodeifunzionari
corrotti, è un problema dello Stato».
Chiuso il capitolo ‘ndragheta, ri­
mangono i numeri degli investimenti
programmati con l’obiettivo di portare
il gruppo a movimentare, nel 2010, 8
MERCOLEDÌ
19 MARZO
time a part time.
Per quanto riguarda i dettagli del bi­
lancio Maersk, la società ha chiuso il
2007 con un utile di 217 milioni di dol­
lari (di cui 111 milioni si devono alle at­
tività terminalistiche della controllata
Apm), a fronte delle perdite per 568
milioni registrate l’anno prima. Il giro
d’affari si è attestato a 26,7 miliardi di
dollari (di cui 2,5 miliardi arrivano da
Apm).
Maerk Line ha trasportato 12,4 mi­
lioni di teu (+1% rispetto al 2006), il
39% di questi volumi sono stati realiz­
zati sulla rotta Asia­Europa.
Sempre nei giorni scorsi, anche
Cma­Cgm ha presentato i propri risul­
tati: la società ha chiuso il 2007 con
utile netto di 705 milioni di euro
(+58%) a fronte di 8,61 miliardi di fat­
turato (+40%). La flotta della compa­
gnia ha trasportato 7.683.000 teu,
contro i 5.976.000 dell’anno prece­
dente.
Riferendosi proprio agli accordi
degli ultimi tempi con Maersk e Msc, il
vicepresidente della società francese
Alain Wils ha detto che «cercare alle­
anzeconlaconcorrenzanonfapartedi
una nostra politica sistematica. Al mo­
mento non abbiamo altri progetti su
questofronte,manonpossiamoesclu­
dere nulla. L’accordo sul Pacifico è
stato fatto perché avevamo tutti svolto
la stessa analisi economica, conclu­
dendo che avevamo bisogno di miglio­
rare la produttività su quella tratta».
ALBERTO QUARATI
Carrara, reintegrato
il portuale “punito”
MASSA. È stato revocato il licen­
ziamento di Marco Andrea Bogazzi,
il portuale e delegato sindacale di
Marina di Carrara (Ms), licenziato
dalla Porto Spa a seguito di alcune
affermazioni sulla sicurezza all’in­
terno del porto, nel corso di un
convegno organizzato lo scorso 23
gennaio dalla Cgil. L’accordo è
stato sottoscritto dall’azienda e dai
sindacati, dopo una lunga tratta­
tiva durata tutta la scorsa notte.
Sulla vicenda aveva espresso pre­
occupazione, in una nota inviata
poco prima della notizia della re­
voca del licenziamento, il leader
del Pd, Walter Veltroni. «Seguo
con attenzione la vicenda del dele­
gato della Filt­Cgil Marco Andrea
Bogazzi, licenziato dalla società del
porto di Carrara, per aver espresso
valutazioni a riguardo alla sicu­
rezza nel suo posto di lavoro ­
aveva scritto Veltroni ­ Mi auguro
che tale vicenda possa presto tro­
vare soluzione, confidando che Bo­
gazzi possa tornare al più presto al
lavoro e svolgere la sua funzione di
tutela della sicurezza».
VITA DI BORDO
Ipsema e Confitarma
«Meno incidenti»
ROMA. Maggiore attenzione e
conoscenza approfondita degli
strumenti di lavoro da usare con
cautela e responsabilità possono
contribuire a ridurre, se non evi­
tare, incidenti sul lavoro nelle cu­
cine di bordo. A tal fine l’Ipsema,
istituto di previdenza per il settore
marittimo, in collaborazione con
forMare, polo nazionale di forma­
zione per lo shipping, istituito da
Confitarma nel 2006, ha realizzato
il “Quaderno di formazione per la
sicurezza in cucina a bordo delle
navi”. Si tratta della prima iniziativa
di una collana editoriale che l’Ip­
sema dedica al tema della preven­
zione presentata a Napoli ieri dal
presidente dell’Ipsema, Antonio
Parlato e dal presidente di Confi­
tarma, Nicola Coccia, presso la Sta­
zione Marittima nella sala Elettra
del Palazzo dei Congressi.
PORTO DI CAEN
Nave carica di legname
fermata da Greenpeace
CAEN. Attivisti di Greenpeace
hanno bloccato una nave carica di
legname di proprietà di alcune
compagnie implicate in attività di
deforestazione nell’Amazzonia
brasiliana. A renderlo noto è stata
ieri la stessa Associazione con un
comunicato. «Appena il Galina III,
un cargo da 16.000 tonnellate, è
entrato nel porto di Caen, in Fran­
cia ­ si legge nella nota ­ cinque at­
tivisti, tra cui un italiano, hanno ab­
bordato la nave impedendo lo sca­
rico della merce in porto. Da di­
verse ore Greenpeace sta
chiedendo al proprietario di esibire
documenti che possano documen­
tare la legalità del legno stipato
nella nave». «La Commissione eu­
ropea ­ denuncia l’associazione­
dovrebbe cominciare a introdurre
nuove e più dure sanzioni che
escludano il legno illegale dai mer­
cati e promuovano legno prove­
niente da foreste gestite in maniera
sostenibile».
PROFESSIONI
Tui molla la presa su Hapag
ora la vendita è più vicina
GENOVA. Hapag Lloyd si separa
dal gruppo tedesco delle vacanze
Tui e ora viaggia in mare aperto: po­
trebbe andare alla ricerca di un part­
ner con cui attuare una fusione alla
pari, essere comprata da un’altra so­
cietà del settore o rimanere legata
ancora a Tui come spin off, mante­
nendo la sua indipendenza.
L’unica cosa certa è che Michael
Frenzel ha gettato la spugna accet­
tando quella che per ora è solo una
separazione di carattere operativo: il
capo di Tui, dopo aver propugnato a
lungo il progetto di una completa fu­
sione tra le attività di turismo e
quelle di trasporto container, ha de­
ciso di rinunciare di fronte alle pres­
sioni dei maggiori azionisti di Hapag
che, di finire nel grande calderone
della multinazionale del turismo con
scarse possibilità di manovra, pro­
prio non volevano.
La divisione per ora è solo di carat­
tere operativo ma secondo molti
analisti preannuncia una vendita del
ramo shipping da parte di Tui, che
però manterrebbe le crociere sotto il
marchio Hapag. Nei giorni scorsi
molto si era parlato e speculato di
una fusione con Nol attraverso la
cessione al gruppo di Singapore Te­
masek, ipotesi che però ultimamente
ha perso quota anche per le resi­
stenze, espresse da più parti,
all’eventualità di lasciare la compa­
gnia in mani straniere.
La municipalità di Amburgo, se­
condo indiscrezioni di stampa, sta­
rebbe facendo forti pressioni su
gruppo tedesco Oetker per arrivare a
una fusione con Hamburg Sud.
Agenzie marittime
partono i corsi Ics
GENOVA. Nel 2008, saranno due
i corsi organizzati dall’Ente bilate­
rale nazionale per il personale di­
pendente delle agenzie marittime
in collaborazione con l’Istitute of
Chartered Shipbroker (Ics): “Intro­
duction to Shipping” e “Shipping
Business”. Le lezioni potranno es­
sere seguite in video conferenza
ogni mercoledì dalle 18 alle 20
presso le sedi delle Associazioni fe­
derate a Federagenti di Bari, Ca­
gliari, Catania, Civitavecchia, Ge­
nova, Livorno, Napoli, Ravenna, Sa­
vona, Trieste, Venezia. I corsi sa­
ranno tenuti in italiano e inglese,
sono gratuiti e aperti a tutti i dipen­
denti delle agenzie marittime cui
verranno consegnati materiali e di­
spense. Al termine del corso potrà
essere sostenuto l’esame presso
l’Ics di Londra e dopo un numero di
esami ottenere la qualifica di mem­
ber dello stesso Ics