roma, confcommercio lancia l`allarme: «in città un esercito di oltre

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roma, confcommercio lancia l`allarme: «in città un esercito di oltre
ROMA, CONFCOMMERCIO LANCIA
L'ALLARME: «IN CITTÀ UN ESERCITO DI
OLTRE 20MILA ABUSIVI»
«Basandoci su alcune stime si può ipotizzare verosimilmente che a Roma ci sia 1 abusivo ogni 3 imprese regolari attive nel commercio di vicinato e su aree pubbliche: un vero e proprio esercito che va dai 20 mila ai 23 mila soggetti». Questi i dati forniti dal presidente di Confcommercio Roma, Giuseppe Roscioli, nel suo intervento all'evento 'Legalità mi piace'. Il dibattito, nella sede di piazza Belli, cade in occasione della giornata nazionale di mobilitazione contro la contraffazione e l'abusivismo indetta dalla Confcommercio nazionale. «È sotto gli occhi di tutti che l'abusivismo commerciale e la contraffazione riguardano tutte le categorie merceologiche, in modo trasversale -­‐ spiega Roscioli -­‐ dalle borse alla pelletteria, dagli occhiali ai prodotti audio-­‐video e musicali, dalla biancheria all'abbigliamento falsamente griffato, fino ai prodotti alimentari, ortofrutticoli e ai fiori». «Da nostre elaborazioni effettuate nel mese di marzo sulla base di segnalazioni ricevute -­‐ continua -­‐, risulta che la contraffazione nel settore della pelletteria è in costante crescita: dal 44% delle segnalazioni ricevute nel 2000 si passa all'85% del 2013. Lo stesso vale per gli articoli audio musicali e per gli oggetti di antiquariato. Sono in calo ma pur sempre con quote rispettabili l'utensileria, e gli articoli per la casa, l'oggettistica e la bigiotteria. Per la merceologia di fiori e piante va segnalato che oltre ai tradizionali carrettini e chioschi abusivi, appare in forte aumento la vendita abusiva in locali di ristoro e svago». «Piaga per il settore». «Una piaga quella della contraffazione e della vendita illegale che non accenna a diminuire, anzi, i dati in nostro possesso riguardanti il 2013, sia relativamente alla diffusione che alla vendita del contraffatto, sono in continua crescita, come in crescita è il numero degli imprenditori romani (+17%) che vedono nella contraffazione la terza causa, dopo la pressione fiscale e le lungaggini burocratiche, della crisi della propria attività», afferma Roscioli. «Il fenomeno è in crescita soprattutto nel centro storico, nei quartieri semicentrali, nelle aree mercatali, nei quartieri periferici, nelle Università e negli spazi delle metropolitane», secondo Roscioli che spiega: «Risulta che da gennaio ad oggi 1 romano su 3 ha comprato almeno un prodotto contraffatto. Analogo percentuale è stata riscontrata a livello regionale. I prodotti e gli articoli contraffatti che i clienti comprano con maggiore frequenza appartengono in primo luogo al settore dell’abbigliamento e delle calzature (45,5%), seguono gli accessori come borse, cinte, guanti e cappelli (39%), e la bigiotteria come collane, bracciali orecchini (21%). Ma ad essere coinvolti sono anche settori come quello dei giocattoli (17%), della cosmesi o della profumeria (15%) che, esonerati da ogni controllo sanitario, possono avere effetti nocivi importanti per la salute dei consumatori». «Va segnalato che rispetto al 2010 (fonte: indagine Confcommercio-­‐
Format Research, ndr) anche a Roma così come nel resto d'Italia -­‐ precisa -­‐, è aumentato l'acquisto di prodotti parafarmaceutici e di farmaci (rispettivamente +30% e +20%) di dubbia provenienza -­‐ aggiunge -­‐, con tutti i rischi inevitabili sotto il profilo della sicurezza». Il prefetto. «Su Roma c'è grande attenzione per la lotta alla contraffazione e all'abusivismo commerciale». Lo ha detto il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro a margine del convegno della Confcommercio Roma. «Certo bisogna fare ancora di più -­‐ ha aggiunto -­‐ sulla base di quello che diceva anche il ministro dell'Interno, per quanto riguarda sia la produzione dei prodotti contraffatti, sia per quanto riguarda chi sfrutta persone che vendono i prodotti contraffatti. E mi riferisco in particolare agli immigrati». I dati della Finanza sulla contraffazione. Nei primi dieci mesi del 2013 è stata «sventata l'immissione sul mercato di oltre 40 milioni di prodotti contraffatti, in sfregio alla tutela del Made in Italy e pericolosi per la sicurezza». Sono 736 le persone denunciate, di cui 3 arrestate, mentre sono stati «confiscati beni per 4,2 milioni di euro». Sono i numeri divulgati dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma in occasione del convegno della Confcommercio su abusivismo e contraffazione. «Dall'inizio dell'anno -­‐ ha dichiarato il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Roma, Ivano Maccani -­‐ in Roma e Provincia, grazie anche alla collaborazione con la prefettura, le associazioni di commercianti, il mondo universitario, la Regione e Roma Capitale, abbiamo sequestrato oltre 40 milioni di prodotti contraffatti e/o insicuri, denunciato oltre 730 responsabili e confiscando loro patrimoni per milioni di euro». Nell'ultimo mese, «le Fiamme Gialle del I Gruppo di Roma hanno smantellato un'organizzazione dedita alla produzione ed alla commercializzazione capillare di cosmetici e profumi contraffatti -­‐ spiegano dal Comando provinciale Gdf Roma -­‐ mettendo in sicurezza il laboratorio clandestino ricco di macchinari contenitori di essenze ed ingredienti per la preparazione di profumi, creme, smalti e trucchi, e sottraendo dal mercato oltre 5 milioni di confezioni riportanti le griffe più famose del mercato». L'analisi chimica dei prodotti sequestrati, continuano dalla Gdf, «ha rilevato la presenza, in molti di essi, di toulene e benzene, composto quest'ultimo 'cancerogeno e mutagenò. Al termine dell'operazione i militari hanno denunciato alla locale autorità giudiziaria 33 persone, fra cui anche i titolari di alcuni esercizi commerciali della Capitale». fonte articolo completo http://www.ilmattino.it/ECONOMIA/commercio-­‐abusivi-­‐confcommercio-­‐roma-­‐20mila/notizie/354039.shtml