Relazione geologica
Transcript
Relazione geologica
Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA REGION AUTONOME VALLEE D’AOSTE COMUNE DI HÔNE COMMUNE DE HÔNE RELAZIONE GEOLOGICA ESECUTIVA a supporto della progettazione esecutiva di: PISTA POURCIL PROGETTISTI : A.T.P. Mandatario e Coordinatore: dott. for. Eugenio BOVARD Mandanti: ing. Franco BLANC – ing. Massimo BLANC ing. Alain BENETTI – geol. Stefania NOTARPIETRO – geom. Samantha ROSSI collaboratore: geol. Michele TEDESCO COMMITTENTE: R.A.V.A. – Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali Dip. Risorse Naturali e Corpo forestale ____________________________________________________________________________________________ Studio Tecnico: Via Kaolack, 13 – 11100 AOSTA Tel. 0165-267084 Cell. 333-4577131 Email [email protected] PEC [email protected] Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ INDICE 1 PREMESSA 2 2 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO 3 3 CARATTERISTICHE GEOMORFOLOGICHE, LITOLOGICHE E IDROGEOLOGICHE 3 ASSETTO GEOMORFOLOGICO LITOLOGIA ASSETTO IDROLOGICO ED IDROGEOLOGICO 3 4 4 4 DISSESTI IN ATTO O LATENTI 5 5 ASSETTO GEOSTRUTTURALE DELL’AREA 6 6 ASPETTI GEOTECNICI 8 7 DEFINIZIONE DEGLI ACCORGIMENTI PROGETTUALI A SUPPORTO DELLE OPERE 9 8 9 A) TRATTO COMPRESO TRA LE SEZIONI N.1 E 16V5: 10 B) TRATTO COMPRESO TRA LE SEZIONI N.16V5 E 18B: C) TRATTO COMPRESO TRA LE SEZIONI N.18B E 19: D) TRATTO COMPRESO TRA LE SEZIONI N.19 E 19B: E) TRATTO COMPRESO TRA LE SEZIONI N.19B E 23T: F) TRATTO COMPRESO TRA LE SEZIONI N.23T E 34V9: 10 11 13 13 14 CARATTERIZZAZIONE DEI MATERIALI IN BASE ALLA NORMATIVA “TERRE E ROCCE DA SCAVO”. 15 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE E SUGGERIMENTI 15 1 Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ 1 PREMESSA Su incarico della Regione Autonoma Valle d’Aosta, Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali - Dip. Risorse Naturali e Corpo forestale (P.D. n°121 del 08/04/2014) e dell’amministrazione comunale di Hône, è stata condotta un’indagine geologica a supporto del progetto esecutivo del sentiero trattorabile diretto a Pourcil-Desot. Il presente elaborato è preposto ad approfondire le tematiche già affrontate nella stesura preliminare e definitiva del progetto, con lo scopo di verificare l'adeguatezza delle strutture previste e suggerire gli accorgimenti per ottenerne il miglior adattamento alla situazione in atto in un lavoro di stretta collaborazione con il gruppo di progettazione. L’indagine geologica ha compreso lo Studio sulla compatibilità dell’intervento con lo stato di dissesto esistente in ottemperanza a quanto disposto dalla D.G.R. 2939 del 10.10.2008, della D.G.R. 3218 del 07.11.2008 e della L.R. 17 del 12.06.2012 (modificazioni alla L.R. 11/98), già affrontato in fase preliminare ed al quale si rimanda per i contenuti. Da esso è emerso che l’intervento, così come progettato, risulta compatibile con le condizioni di pericolosità indicate dalla cartografia degli ambiti inedificabili ai sensi della L.R. 11/98 e s.m.i. In relazione alla futura fase di cantierizzazione dell’opera ed in considerazione delle difficoltà tecniche che la caratterizzano in relazione alla tipologia di intervento in progetto, si sono approfonditi gli aspetti geologici, idrogeologici e geotecnici riguardanti gli imbocchi della galleria, lo scavo della stessa nonché i settori di pista di raccordo con le strutture esistenti. Alla presente relazione si allegano: ▫ Planimetria di dettaglio dell’assetto geologico-strutturale dell’area (Scala 1:1.000/500); ▫ Sezioni geologico-strutturali longitudinale e trasversali (Scala 1:500/200); ▫ Schede rilievo geomeccanico; ▫ Allegato Fotografico. 2 Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ 2 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO Le opere previste in questa fase esecutiva dell’iter progettuale non si discostano da quanto già descritto per la fase definitiva del progetto. Esse riguardano essenzialmente la realizzazione di una pista trattorabile finalizzata a migliorare le condizioni di sicurezza dei fruitori del villaggio di Pourcil Dessot, mediante lo scavo di una galleria, e l’adeguamento del raccordo con l’attuale strada comunale diretta a Hône. A tal fine è prevista la variazione della livelletta stradale lungo il tratto terminale della strada comunale esistente mediante la realizzazione di una muratura di sostegno e di terrapieni a servizio della pista. Inoltre, è prevista la realizzazione di parcheggi a raso, piazzole di manovra per i veicoli in transito e la realizzazione di un raccordo di interconnessione con il sentiero esiste diretto a Pourcil. Al fine di migliorare le condizioni di sicurezza dell’area sono inoltre previsti specifici interventi di difesa attiva al contorno degli imbocchi della galleria e specifici accorgimenti volti alla corretta regimazione delle acque superficiali. 3 CARATTERISTICHE GEOMORFOLOGICHE, LITOLOGICHE E IDROGEOLOGICHE Assetto Geomorfologico L’area di intervento si attesta lungo il medio-alto versante destro della Dora Baltea, tra le quote 930 metri e 970 metri s.l.m., dove l’attività di modellamento glaciale ha formato una piccola conca su cui oggi sorge il villaggio di Pourcil. Questa località risulta isolata dal resto del versante posto a sud di Hône per via del dosso roccioso posto a valle della loc. di Damon, il quale è delineato dalle principali strutture tettoniche presenti nell’area, con un versante S strapiombante ed un versante N mediamente acclive. Lungo quest’ultimo, risale la viabilità comunale realizzata durante le fasi di costruzione dell’impianto idroelettrico di Hône ed oggi a servizio delle loc. di Sarric e Ronfioz con la sua ultimazione in corrispondenza dell’attuale sentiero diretto a Pourcil. Morfologicamente il versante in esame presenta un modellamento di tipo glaciale, ripreso dall’azione delle acque e dalla gravità che ne hanno parzialmente modificato l’aspetto originario. Ad opera dei fenomeni gravitativi sono da imputare le falde detritiche a grossi blocchi affioranti alla base della parete rocciosa posta a NW di Pourcil, le quali terminano a circa 50-60 in direzione SE dove iniziano gli appezzamenti agricoli del villaggio. 3 Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ Litologia Il substrato roccioso è rappresentato nell’area dagli gneiss granitico-quarzodioritici della Zona Sesia-Lanzo, i quali affiorano diffusamente lungo il versante con la loro massima espressione in corrispondenza delle pareti rocciose poste NW di Pourcil. I litotipi principali che interessano la conca di Pourcil sono invece costituiti dai depositi glaciali quaternari (Till indifferenziato) costituiti essenzialmente da ghiaie sabbioso-limose con blocchi e clasti da subangolari a subarrotondati. Lungo il margine S della conca, in corrispondenza del Torrent de Pourcil, sono presenti sporadici apporti di genesi mista, legati alle fasi di esondazione del piccolo corso d’acqua. Infine, lungo il margine W-NW della conca si osserva la presenza di una falda detritica correlata alle attività di degradazione della falesia rocciosa, con la presenza di blocchi di pezzatura variabile, parzialmente immersi nella matrice, in un settore di versante fittamente vegetato. Assetto Idrologico ed Idrogeologico L’assetto idrologico dell’area vede la presenza di un un’unica direttrice di deflusso principale posta lungo il margine meridionale della frazione ed individuabile nel Torrent de Pourcil. Direttrici minori si sviluppano a NE e NW della frazione, con la presenza di piccoli corsi d’acqua stagionali che generano incisioni (anche di discreta entità) che tuttavia si presentano attive solo durante brevi periodi dell’anno. Relativamente ai settori di imbocco della galleria in progetto si evidenzia la presenza di un modesto impluvio posto poco a monte dell’imbocco lato Hône che può interferire con l’area destinata ad ospitare il cantiere per l’abbattimento della galleria e che quindi è stato inserito tra gli elementi da valutare in questo approfondimento al fine di dare le corrette indicazioni da adottare in fase di cantiere, così come descritto in seguito nella presente relazione. Si evidenzia che il settore di versante destinato ad ospitare le opere si presenta alquanto arido, con la presenza rari stillicidi a carattere temporaneo e legati alle precipitazioni, osservati prevalentemente in corrispondenza delle balze rocciose rivolte verso la conca di Pourcil e l’assenza di una vera e propria rete di drenaggio delle acque superficiali. La situazione idrogeologica dell’area in esame si caratterizza per la presenza di un acquifero principale (acquifero poroso dei depositi quaternari), caratterizzato da una porosità primaria con valori attorno al 40% ed un intervallo di permeabilità per porosità (o permeabilità in piccolo) molto elevato, compreso tra 10-4 e 10–6 m/s, e da un acquifero secondario: acquifero fessurato delle formazioni rocciose fratturate, caratterizzato da una porosità primaria scarsa, a volte trascurabile, ed una secondaria per fratturazione (o permeabilità in grande) con 4 Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ valori inferiori al 10%, dovuta alla presenza di alterazioni e piani di discontinuità decrescenti in profondità. 4 DISSESTI IN ATTO O LATENTI Per quanto concerne il rischio di frana, dalle osservazioni effettuate nel corso dei sopralluoghi, dalla consultazione del materiale bibliografico disponibile, dall’analisi tramite il GeoNavigatore SCT della Valle d’Aosta del catasto dei dissesti regionale (comprensivi di quelli riferiti all’Alluvione del 2000), del catasto dei dissesti del progetto IFFI e dei dati del PSInSARTM relativi al territorio in esame, si evidenzia che il sito di intervento non è interessato da eventi di dissesto significativi, potenzialmente interferibili con le opere in progetto. Nel dettaglio, a seguito dei sopralluoghi svolti si individuano una serie di criticità legate perlopiù all’assetto degli affioramenti rocciosi posti a NW di Pourcil, dove le bancate presentano circoscritte situazioni di dissesto correlate al potenziale distacco di blocchi. L’affioramento roccioso si presenta nel complesso con un buon grado di sviluppo, con la presenza di una falda detritica molto vegetata e con la presenza di alberi ad alto fusto, fatto che lega gli eventi di crollo a fenomeni dalle medie magnitudo ma dalle ricorrenze rare. L’assetto strutturale della roccia causa la formazione di estesi comparti di roccia massiccia alternati a fasce di roccia maggiormente fratturata, dove si concentrano le direttrici di pregressi cinematismi (si veda il capito seguente). Relativamente ai fenomeni latenti, si segnala la presenza di alcuni comparti rocciosi, posti a NE e SW dell’imbocco della galleria lato Pourcil, che mostrano uno stato di precaria staticità, con la presenza di fratture beanti e blocchi pencolanti posti lungo il coronamento della scarpata. Per quanto concerne i settori degli imbocchi, non si sono riscontrate durante i sopralluoghi delle situazioni di criticità tali da influenzare l’opera così come configurata. In corrispondenza dell’imbocco lato Pourcil saranno tuttavia opportuni interventi localizzati di sistemazione della parete rocciosa al fine di incrementare il livello di sicurezza dell’area di cantiere e della futura pista a servizio del villaggio. Per quanto riguarda i dissesti legati ai fenomeni idraulici, si sottolinea che in corrispondenza dei settori interessati dalle opere in progetto, non si sono riscontrati segni di dilavamento o erosione ad opera delle acque meteoriche e che gli stessi sono concentrati in prossimità del Torrent de Pourcil a SE della frazione. 5 Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ 5 ASSETTO GEOSTRUTTURALE DELL’AREA L’andamento morfologico del versante rispecchia l’andamento delle principali strutture tettoniche presenti nell’area. I lineamenti sono prevalentemente direzionati lungo la direttrice geografica NNE-SSW, con la formazione di balze e cenge rocciose che caratterizzano gli affioramenti posti a NW della frazione. Lo stesso dosso roccioso interessato dalla galleria in progetto risente largamente di questo assetto, dove si riscontra un versante settentrionale caratterizzato dai set di discontinuità a basso angolo, dall’aspetto mediamente inclinato e povero di affioramenti, al quale si oppone una parete rocciosa strapiombante posta a S ed identificata dalle famiglie subvertcali. Quest’ultime, delineano tra l’altro l’assetto della conca su cui sorge il villaggio di Pourcil e l’assetto dei canaloni posti a valle della stessa, dove si riscontra nuovamente la predominanza della direttrice NNE-SSW. Localmente, le morfologie rispecchiano l’assetto di versante, con la presenza di forme blande in corrispondenza dell’imbocco lato Hône della galleria e una parete rocciosa ben sviluppata in corrispondenza del lato Pourcil. In corrispondenza di quest’ultimo, l’andamento della scistosità e di alcune famiglie a basso angolo formano una struttura della parete pseudo reggi-poggio, la quale però viene movimentata da altri set di discontinuità che tagliano l’ammasso con fratture ad alto angolo identificando i comparti rocciosi instabili presenti in parete. Durante le precedenti fasi progettuali sono stati svolti una serie di rilievi geomeccanici al fine di meglio identificare le caratteristiche dell’ammasso roccioso e delineare una qualità geomeccanica dello stesso. I valori raccolti sono stati ulteriormente raffinati in questa fase progettuale, ottenendo dei risultati che confermano quanto già delineato nelle stesure dei precedenti elaborati. Nello specifico sono stati svolti tre stendimenti strutturali; il primo denominato RG1 è stato svolto in corrispondenza degli affioramenti posti direttamente a valle del settore di imbocco lato Hône. Il secondo stendimento denominato RG2 è stato invece svolto lungo la base della falesia che identifica il margine N del dosso roccioso interessato dalle opere, alla base del quale si sviluppa l’attuale pista diretta a Pourcil. Infine, il terzo stendimento chiamato RG3 è stato ubicato in corrispondenza del settore di parete interessato dall’imbocco della galleria lato Pourcil, in un tratto di versante compreso tra la pista pedonale e la porzione mediana della parete. Gli gneiss costituenti l’ammasso presentano una scistosità a basso angolo, compresa tra i 30° ed i 45° e con giaciture direzionate prevalentemente verso NW. La tessitura della roccia varia da massiccia a moderatamente foliata, con la presenza di vene di quarzo concordanti con la scistosità e concentrate soprattutto lungo gli affioramenti settentrionali del 6 Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ dosso roccioso. Le strutture duttili ricoprono una importanza marginale, rilegando le stesse a settori interessati localmente sa pieghe isoclinali di limitata importanza. Di maggiore rilevanza sono invece le strutture fragili con la presenza di numerosi set di discontinuità, i maggiori dei quali sono allineati parallelamente all’andamento della falesia rocciosa. Nel complesso la qualità dell’ammasso si presenta disomogenea, con l’alternanza di settori di roccia molto compatta a zone in cui la maggiore concentrazione di giunti porta ad un rapido decadimento della qualità della roccia. Tale fattore è facilmente individuabile lungo il margine NE del dosso roccioso, dove si notano comparti relativamente massicci che si alternano a settori di impluvio impostati lungo le fasce di roccia maggiormente fratturata. Considerato l’andamento dei principali piani di fratturazione, nella valutazione della qualità dell’ammasso roccioso alle differenti progressive della galleria si è optato nel trasporre i dati rilevati all’esterno sull’asse della canna in progetto basandosi sull’assetto delle famiglie maggiormente pervasive (si veda Planimetria di dettaglio). Nello specifico, si riportano i risultati dei rilievi svolti: Rilievo strutturale RG1 In corrispondenza del RG1 si identificano 4 sistemi di discontinuità, ai quali si somma la scistosità ed una famiglia di giunti con bassa ricorrenza (random). I comparti rocciosi sono isolati dalle famiglie K1-K2-K3 e localmente K4, con la formazione di blocchi romboedrici che costituiscono le principali situazioni di dissesto lungo il coronamento della parete. I giunti si presentano principalmente chiusi, con superfici rugose e scarse venute d’acqua correlate essenzialmente a stillicidio stagionale Dall’elaborazione dei dati rilevati mediante i criteri proposti da Biewniasky ’89, si ottiene un RMR di base pari a 73 ed un RMR corretto pari a 63 classificando così l’ammasso roccioso in II classe (qualità buona). Rilievo strutturale RG2 Svolto poche decine di metri più a SE, rispecchia in parte le stesse caratteristiche identificate nel RG1, con la differenza che alle famiglie di discontinuità precedentemente identificate si sommano altri 3 set di discontinuità chiamati K6-K7-K8. La loro presenza è caratterizzata da fratture e lineamenti che tagliano l’affioramento isolando comparti rocciosi dai VRU più ridotti. In particolare, l’interazione tra le famiglie K6 e K8 provoca la formazione di cunei e prismi rilasciati che costituiscono la maggior parte dei blocchi pencolanti presenti lungo la parete. Come per il caso precedente le superfici dei giunti si presentano poco alterate, prevalentemente rugose e con locali stillicidi. Dalla classificazione di Biewniasky’ 89 si 7 Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ ottiene un RMR di base pari a 58 ed un RMR corretto pari a 48 classificando così l’ammasso roccioso in III classe (qualità mediocre). Rilievo strutturale RG3 Svolto alla base della falesia rocciosa esposta verso Pourcil, il rilievo ha interessato un settore di parete principalmente massiccio, con la presenza di grossi comparti rocciosi localmente rilasciati ed isolati dalla parete a causa dei set di discontinuità presenti (Vd allegato fotografico). I VRU raggiungono dimensioni maggiori rispetto a quelli visti in precedenza, con la presenza di comparti rocciosi molto compatti, localmente dislocati da fasce di roccia maggiormente fratturata allineate principalmente lungo la famiglia K8. Quest’ultima è causa, insieme ad altri set, della formazione di blocchi pencolanti, isolati da piani con visibili strie di movimento. Inoltre, l’incrocio delle famiglie K8 e K9 causa la formazione di alcuni piastrini ben identificabili sia alla base che lungo il coronamento della parete che rappresentano le principali situazioni di disseto. In considerazione della grande variabilità della qualità dell’ammasso, legata all’alternanza di settori sani ad altri maggiormente fratturati, si riporta nel seguito un valore ponderato sulle caratteristiche medie dell’ammasso, il quale presenta nel complesso un RMR di base pari a 72 e RMR corretto pari a 67 (qualità buona). 6 ASPETTI GEOTECNICI In riferimento a quanto già trattato nelle precedenti fasi progettuali, si sottolinea che data la natura detritica dei depositi interessati risulta difficile valutare con certezza le caratteristiche geotecniche degli stessi. La natura fortemente eterogenea degli accumuli di versante legata alla presenza di concentrazioni di fini in corrispondenza dei settori a maggiore circolazione idrica, contrapposti a settori più detritici con abbondanza di blocchi, porta a definire un valore dell’angolo di attrito medio del deposito. Per quanto riguarda il tratto di versante esposto verso Hône, la granulometria più ricorrente è rappresentata da un’associazione di blocchi e ciottoli immersi in una matrice sabbiosa con abbondanza di materiale vegetale nelle porzioni più superficiali. Relativamente al lato Pourcil invece, data la natura gravitativa del deposito, vi è una maggiore concentrazione di blocchi (alcuni anche di grandi dimensioni) con abbondanza di materiale vegetale. In corrispondenza del villaggio, infine, prevalgono i depositi glaciali, con abbondanza di fini e tracce di limo nella matrice. Il tratto iniziale del tracciato sarà notevolmente interessato da accumuli di riporto, i quali saranno realizzati in un primo momento con il materiale detritico costituente il versante e 8 Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ mobilizzato per la realizzazione della pista, mentre nelle successive fasi di lavorazione il materiale necessario per la realizzazione del terrapieno verrà ricavato dallo smarino della galleria. In entrambi i casi si tratta per la maggior parte di un accumulo formato da roccia frantumata e/o blocchi spigolosi con una minima concentrazione di fine e pertanto, qualora ben compattato, rappresenta un composto con buone qualità geotecniche. PARAMETRI GEOTECNICI Depositi Materiale colluviale Angolo di attrito Coesione Peso di Volume φ = 32° c = 0 Kg/cmq γ = 1.7 t/mc φ = 35° c = 0 Kg/cmq γ = 1.8 t/mc φ = 32-34° c = 0 Kg/cmq γ = 1.7 t/mc (deposito superficiale) Coltri detritiche (depositi più profondi) Materiali di riporto costituenti il sedime stradale e le coltri di valle Il substrato roccioso, già descritto nella sezione precedente, si presenta subaffiorante per tutto il tratto precedente l’imbocco della galleria lato Hône, per poi attestarsi a profondità maggiori di quelle interessate dalle opere sul lato Pourcil. Pertanto, durante la realizzazione del tratto di pista compreso tra le sezioni n.1 e 16V5 saranno necessari locali sbancamenti e conseguentemente, un modellamento delle scarpate in roccia al fine di ricavare lo spazio utile per la realizzazione della pista. Lungo il tratto compreso tra le sezioni n.20 e 33T, pur non essendo intercettando il substrato roccioso, saranno necessari sbancamenti localizzati per lo scalzamento dei blocchi con maggiore dimensione presenti lungo la falda detritica. 7 DEFINIZIONE DEGLI ACCORGIMENTI PROGETTUALI A SUPPORTO DELLE OPERE Sulla base di quanto fin qui argomentato ed in considerazione delle condizioni di dissesto rilevate nell’area si riportano nel seguito gli accorgimenti progettuali da adottare nelle diverse fasi di realizzazione dell’opera. Gli stessi sono conformi con quanto già anticipato nelle precedenti fasi progettuali e sono mirati a migliorare le condizioni di sicurezza del cantiere e di stabilità del modello geologico così come inquadrato dal presente studio. 9 Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ Tali accorgimenti sono stati distinti in funzione del tratto di opera in progetto impostando gli stessi secondo le principali problematiche riscontrabili alle diverse sezioni di progetto. A) Tratto compreso tra le SEZIONI n.1 e 16V5: Lungo il tratto iniziale della pista in progetto è previsto lo spostamento della livelletta stradale, la quale verrà traslata verso monte al fine di guadagnare quota rispetto all’attuale sedime. Le problematiche principali sono legate al contesto morfologico locale caratterizzato da una medio-alta pendenza e dalla presenza di materiali superficiali di origine colluviale con scarse qualità geotecniche. L’opera prevede la realizzazione di sbancamenti sul lato di monte, con sezioni in roccia e la realizzazione di un rilevato lungo il profilo di valle, il quale sarà sorretto (dalle sezioni n.9T alla 16V5) dal muro di sostegno dell’attuale carreggiata. Questo da progetto verrà mantenuto e allungato con una nuova muratura di sostegno in pietrame e malta che supporterà anche il sedime del sentiero di raccordo tra la pista diretta alla galleria e l’attuale sentiero diretto al villaggio. L’angolo di inclinazione della scarpata dovrà essere minore o uguale all’angolo di attrito interno del materiale costituente l’accumulo (si veda sezione 5), inoltre, si dovrà porre massima attenzione ai carichi applicati a monte delle strutture esistenti al fine di non generare un loro sovraccarico. Gli sbancamenti di monte dovranno necessariamente tenere conto dell’angolo di attrito naturale del terreno prevedendo rimodellamenti puntuali al fine di non generare situazioni di instabilità lungo le coltri superficiali. Dove saranno necessari sbancamenti in roccia, si dovrà procedere ad una riprofilatura degli affioramenti curando di disgaggiare i blocchi maggiormente instabili. Qualora si rendesse necessaria la realizzazione di scarpate in roccia con altezze superiori ai 2-3m, si dovrà valutare in corso d’opera l’eventuale posa di reti in aderenza e/o chiodature al fine di mettere in sicurezza gli eventuali comparti rocciosi pencolanti. Infine, si dovrà prevedere una rete di smaltimento delle acque meteoriche mediante sistemi di convogliamento delle acque dal lato di monte della carreggiata verso il lato di valle al fine di prevenire o quantomeno limitare gli eventuali fenomeni di dilavamento del sedime stradale. B) Tratto compreso tra le SEZIONI n.16V5 e 18B: Il tratto in esame riguarda la realizzazione di una trincea in roccia come invito per l’imbocco della galleria lato Hône (Vd. sezione di progetto n.18). L’altezza stimata dello scasso è pari a 13-14 metri ed interesserà i depositi colluviali di versante ed il substrato roccioso che nella zona si presenta subaffiorante. Data l’entità dello scavo, in relazione alla qualità dell’ammasso roccioso, non dovrebbero emergere problematiche rilevanti durante le 10 Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ fasi di sbancamento. Tuttavia, qualora le condizioni al momento dello scavo lo rendessero necessario, è possibile predisporre le pareti della trincea per gradoni anziché dritte come da progetto, al fine di limitare il più possibile il contributo di spinta attiva dell’ammasso. Dall’intersezione delle principali famiglie di discontinuità emerge la possibilità di distacchi localizzati di blocchi e scivolamento di cunei, per i quali si suggerisce la posa di una rete in aderenza al fine di limitare e contenere il più possibile gli eventuali distacchi corticali. In corrispondenza del settore di imbocco della galleria è presente un blando impluvio che drena le acque del versante, convogliando le stesse a valle dell’attuale pista. In occasione di precipitazioni straordinarie, l’intersezione tra la direttrice di deflusso e l’asse della carreggiata in progetto potrebbe innescare delle locali instabilità e quantomeno disturbare l’area di cantiere in progetto. Saranno opportune opere di regimazione temporanea (per entità realizzabili anche con il solo materiale di smarino degli sbancamenti) atte a deviare le acque di corrivazione superficiale (fase di direzione lavori). C) Tratto compreso tra le SEZIONI n.18B e 19: In relazione alle considerazioni fatte sulla valutazione dell’assetto strutturale dell’ammasso roccioso, nell’intervallo di scavo compreso tra le sezioni n.18B e 19 si sono proiettati i risultati del RG1 (si vedano schede allegate e planimetria di dettaglio). Tab 1: Linee guida per i metodi di scavo e sostegno in roccia sulla base della classificazione di Bieniawski ‘89 11 Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ Sulla base dei risultati dei rilievi svolti in corrispondenza del RG1, con valore di RMRc pari a 63 ed in considerazione delle linee guida peri i metodi di scavo e sostegno basate sulla classificazione di Bieniawski ’89 (Vd Tab 1), si riporta quanto segue. Date le caratteristiche dell’ammasso roccioso le fasi di avanzamento possono essere svolte a piena sezione, a sostegno della calotta dovranno essere previsti bulloni di lunghezza pari a 3m, posti a intervallati di 2.5m con l’aggiunta di rete metallica a ritenzione delle schegge. Non si prevede l’utilizzo di calcestruzzo proiettato, tuttavia, l’eventuale utilizzo dello stesso dovrà essere valutato in corso d’opera in funzione della stabilità dell’ammasso (fase di direzione lavori). Tab 2: Linee guida per i metodi di sostegno per scavi in roccia sulla base della classificazione di Barton ‘93 In considerazione della tabella 2 e dall’osservazione del valore di Q-System valutato durante i sopralluoghi (si vedano le schede allegate), si suggerisce l’uso di bulloni di lunghezza compresa tra i 2.2 metri ed i 2.4 metri, intervallati ogni 1.8 metri di lunghezza. Scelte analoghe andranno prese per i settori di parete più prossimi all’imbocco della galleria al fine di stabilizzare gli eventuali comparti rocciosi instabili mediante la messa in opera di reti in aderenza e chiodature. Tali considerazioni, valutate sulla semplice qualità dell’ammasso roccioso, sono ulteriormente avvalorate dal rischio di distacco di blocchi e scivolamento di cunei individuati dai test di Markland riportati sulle schede di rilievo allegate, dai quali si può notare che l’interazione tra i set di discontinuità K1-K2-K3-K5 può portare a dissesti in calotta e lungo i piedritti. In considerazione dell’esigua copertura tra la calotta ed il piano campagna esterno, si ritiene che l’ammasso studiato con comporti azioni spingenti nei confronti del cavo, 12 Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ pertanto si rimanda alle fasi di cantierizzazione della galleria e di verifica dell’assetto del fronte e dei piedritti duranti le prime fasi di avanzamento per la valutazione della messa in opera o meno di centine metalliche. Dall’assetto idrologico locale non si prevedono copiose venute d’acqua, rimandando le stesse al semplice stillicidio stagionale. D) Tratto compreso tra le SEZIONI n.19 e 19B: Lungo il tratto compreso tra le sezioni di progetto n.19 e 19B (da proiezione su profilo longitudinale circa 5 metri prima della sezione 19B) vengono proiettati i risultati del rilievo RG2, dove si è ottenuto un valore di RMRc di 48 ed un Q system di 4.6. Dall’osservazione del valore di RMRc ed in considerazione delle indicazioni riportate nelle Tab 1, si suggerisce di procedere con sezioni parziali di 1.5 – 3.0 metri; di prevedere bulloni di lunghezza pari a 4 metri intervallati ogni 1.5-2.0 metri e l’uso di rete metallica in calotta e lungo i piedritti. In considerazione della fruizione saltuaria della galleria si può evitare l’uso di calcestruzzo proiettato, a meno che le condizioni presenti al momento dello scavo non ne richiedano l’impiego (fase di direzione lavori). A differenza del tratto precedente si suggerisce la messa in opera di centine metalliche intervallate ogni 4-5 metri al fine di migliorare le condizioni di stabilità dei comparti più minuti e limitare l’azione spingente della roccia. Relativamente all’uso dei bulloni, indicazioni analoghe emergono dalla Tab. 2 mediante la valutazione della classificazione Q-System. Dai test di Markland svolti per il RG2 (si vedano le schede allegate), si conferma la necessità delle indicazioni precedentemente esposte in quanto il tratto è potenzialmente interessato dal distacco di blocchi e scivolamento di cunei in calotta e lungo i piedritti. Dall’assetto idrogeologico locale, non si prevedono importanti venute d’acqua ma manifestazioni legate al solo stillicidio stagionale. E) Tratto compreso tra le SEZIONI n.19B e 23T: Il tratto compreso tra le progressive 19B e 23T è rappresentativo del RG3, in corrispondenza del quale si è ottenuto un valore di RMRc pari a 67 ed un Q-System di 6.3. Dall’osservazione della Tab 1, si evidenzia che gli interventi proposti ricadono in quelli già esposti per il segmento “C”, dove le fasi di avanzamento possono essere svolte a piena sezione, con la predisposizione in calotta e lungo i piedritti della galleria di bulloni di lunghezza pari a 3 metri ed intervallati ogni 2.5 metri con l’aggiunta di rete metallica a ritenzione delle schegge. Dato l’assetto fortemente massiccio dell’ammasso non si ritiene necessario l’uso di cemento proiettato e di centine, previa verifica in fase di direzione lavori. Dai test di Markland svolti per il rilievo RG3 persiste il rischio di distacco di blocchi e scivolamento di cunei dalla calotta e dai piedritti della galleria, per i quali tuttavia dovrebbero 13 Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ essere sufficienti la messa in opera di bulloni e reti in aderenza. Anche in questo caso non si prevedono copiose venute d’acqua ma manifestazioni legate al solo stillicidio stagionale. In corrispondenza della sezione di progetto n. 20 è presente l’imbocco lato Pourcil della galleria, il quale, come già esposto nello studio di compatibilità riportato negli elaborati delle precedenti fasi progettuali si è ritenuto opportuno prevedere la realizzazione di una serie di interventi atti a minimizzare il rischio di distacco di blocchi, limitatamente al tratto interessato dalle opere in progetto. L’assetto strutturale della parete infatti, è predisposta al distacco di blocchi o al ribaltamento di comparti rocciosi con VRU che raggiungono i 2-3 mc, tuttavia, le valutazioni condotte in situ (presenza della falda detritica fittamente vegetata con piante ad alto fusto, assenza di elementi di recente mobilizzazione in accumulo, assenza di tracce di impatto, assenza di aree di recente distacco in parete, ecc..) ha portato ad una valutazione complessiva - e cautelativa - di accumulo detritico sporadicamente alimentato. Gli interventi indicati nello studio di compatibilità si configurano principalmente con il disgaggio di blocchi pencolanti posti direttamente a monte dell’imbocco della galleria, la chiodatura dei comparti rocciosi il cui disgaggio risulterebbe poco efficiente e la messa in opera di una rete in aderenza tirantata finalizzata alla ritenzione dei fenomeni più corticali. Tali interventi andranno estesi con una fascia di rispetto di 10 metri sul lato SX dell’imbocco della galleria ed un’altra di 25 metri sul lato DX (in relazione al fatto che la pista piega verso S dopo l’uscita della galleria lato Pourcil). I comparti rocciosi oggetto delle sistemazioni dovranno essere valutati a seguito di sopralluoghi svolti in parete da personale preposto cercando di ottimizzare per quanto possibile la “pulizia” della falesia e del coronamento mediante i disgaggi controllati (fase di direzione lavori). Inoltre, durante le fasi di sistemazione della pista si suggerisce di accumulare un cordolo di smarino lungo il lato di monte della carreggiata, al fine di creare una sorta di protezione passiva verso i fenomeni a minore energia. F) Tratto compreso tra le SEZIONI n.23T e 34V9: Il tratto terminale della pista in progetto si sviluppa lungo la falda detritica fittamente vegetata che si estende alla base della parete posta a NE di Pourcil. Le problematiche principali sono correlate al rischio di distacco di blocchi, per la cui mitigazione si rimanda alle prescrizioni esposte nel tratto “D”, mentre a livello geotecnico, i materiali interessati dalle opere sono principalmente costituiti dai depositi gravitativi ai quali succedono i depositi glaciali in corrispondenza delle ultime sezioni in progetto. Le attività previste riguardano lo sbancamento di parte dei depositi ed il loro rimodellamento sul lato di monte e valle del pendio per la costruzione della pista. Localmente, 14 Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ data la presenza di grossi massi, si renderanno necessarie le tecniche per sbancamento in roccia al fine di scalzare i materiali più grossolani. Infine, sia in corrispondenza della pista che in corrispondenza del piazzale di sosta in progetto, dovranno essere realizzati dei rilevati, per le cui scarpate dovrà essere rispettato l’angolo di attrito interno indicato per gli accumuli di riporto. Data la natura detritica dell’accumulo naturale, non i rendono necessarie opere di regimazione delle acque di corrivazione superficiale, le quali nell’area seguono un reticolo mal organizzato legato all’alta permeabilità dei depositi. 8 CARATTERIZZAZIONE DEI MATERIALI IN BASE ALLA NORMATIVA “TERRE E ROCCE DA SCAVO”. Per quanto riguarda gli aspetti relativi alla normativa “terre e rocce da scavo” (D.lgs 152/2006; D.M. 161/2012 e D.G.R n. 529/2014 - Linee guida regionali; L.R. 31/2007), in base alle osservazioni effettuate e all’assetto geomorfologico dei luoghi si può affermare che i depositi di versante interessati dalle opere (depositi detritici di origine gravitativa) ed il futuro smarino derivante dallo scavo della galleria presentano caratteristiche naturali e si presentano privi di contaminazione da parte di agenti inquinanti. In riferimento a quanto indicato nella relazione di progetto a firma del Dott. For. Eugenio Bovard, buona parte del materiale derivante dagli sbancamenti di versante e dallo scavo della galleria verrà riutilizzato nella realizzazione dei rilevati in progetto. Le eventuali eccedenze potranno essere utilizzate, previ i dovuti accertamenti chimici previsti dalla normativa vigente, come sottoprodotti in altri cantieri. 9 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE E SUGGERIMENTI In riferimento a quanto esposto nei capiti precedenti, l’opera così come configurata in relazione all’assetto geologico, geomorfologico ed idrogeologico presente nell’area, non presenta criticità tali da pregiudicarne la realizzazione. Data la natura dell’intervento ed in relazione all’assetto geostrutturale delle bancate rocciose presenti nell’area si dovranno rispettare le indicazioni progettuali e realizzative esposte nel capitolo 6. Si richiama inoltre lo Studio sulla compatibilità dell’intervento con lo stato di dissesto esistente, redatto in ottemperanza a quanto disposto dalla D.G.R. 2939 del 15 Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ 10.10.2008, della D.G.R. 3218 del 07.11.2008 e della L.R. 17 del 12.06.2012 (modificazioni alla L.R. 11/98), già affrontato in fase preliminare ed al quale si rimanda per i contenuti, dal quale emerge che l’intervento, così come progettato, risulta compatibile con le condizioni di pericolosità indicate dalla cartografia degli ambiti inedificabili ai sensi della L.R. 11/98 e s.m.i. Infine, a completamento di quanto precedentemente esposto, si riportano nel seguito una serie di prescrizioni di carattere generale valevoli per tutti i tratti precedentemente descritti. ▫ Nell’esecuzione dei fronti di scavo si dovranno considerare i parametri geotecnici segnalati nelle sezioni precedenti, curando di valutare in corso d’opera la loro validità; ▫ Si suggerisce di procedere per gradi durante le fasi di avanzamento degli sbancamenti, scoronando e ripulendo il fronte di scavo eliminando gli eventuali blocchi instabili; ▫ Data la natura del deposito e la presenza di blocchi e trovanti, si suggerisce di porre la massima attenzione durante le fasi di sbancamento al fine di evitare lo scalzamento improvviso di trovanti immersi nella matrice del deposito la cui movimentazione può provocare locali dissesti o crolli di porzione della scarpata; ▫ Prevedere la posa temporanea di teli impermeabili lungo il fronte degli scavi al fine di evitare un dilavamento dei terreni che può portare ad instabilità locali degli scavi stessi; ▫ Prevedere una fascia di rispetto transennata nell’ordine dei 2 metri dal ciglio del fronte degli scavi; ▫ Si raccomanda di curare il costipamento dei materiali di riempimento a monte dei muri in progetto, selezionando i materiali più grossolani e aridi e prevedendone la disposizione per strati di 30-40 cm singolarmente rullati mediante l’ausilio dei mezzi di cantiere; ▫ Si suggerisce di prevedere l’accantonamento in fase di scavo del terreno vegetale, da riutilizzare in sede di sistemazione definitiva dell’area. Aosta, 06 novembre 2015 Dott.ssa Geol. Stefania NOTARPIETRO 16 Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ PLANIMETRIA DI DETTAGLIO DELL’ASSETTO GEOLOGICOSTRUTTURALE DELL’AREA (Scala 1:1’000/500) 17 Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ SEZIONI GEOLOGIO-STRUTTURALI LONGITUDINALE E TRASVERSALE (Scala 1:500/200) 18 Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ SCHEDA DI RILIEVO GEOMECCANICO 19 Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD ___________________________________________________________________________________ ALLEGATO FOTOGRAFICO 20 Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD _________________________________________________________________________________________________ RILIEVO GEOSTRUTTURALE PISTA POURCIL – HÔNE (AO) Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD _________________________________________________________________________________________________ Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD _________________________________________________________________________________________________ Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD _________________________________________________________________________________________________ Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD _________________________________________________________________________________________________ Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD _________________________________________________________________________________________________ Dott.ssa Stefania NOTARPIETRO – geologo PhD _________________________________________________________________________________________________ Foto 1 – Vista panoramica de tratto compreso tra le sezioni di progetto n.1-9T, dove è previsto il cambio della livelletta dell’attuale pista con la realizzazione di sbancamenti in roccia sul lato di monte e la realizzazione di un rilevato. Foto 2 – Particolare di uno degli affioramenti montonati interessati dagli sbancamenti per la traslazione verso monte della livelletta. Dossi rocciosi interessati dagli sbancamenti per la realizzazione della pista Sezione “indicativa” della pista in progetto Profilo del terreno attuale con il sentiero esistente Foto 3 – Vista del tratto compreso tra le sezioni 8V3 e 12, dove la pista in progetto verrà impostata sulla traccia di un sentiero esistente adeguato mediante riporti sul lato di valle e sbancamenti sul lato di monte. Dossi rocciosi interessati dagli sbancamenti per la realizzazione della pista Sezione “indicativa” della pista in progetto impostata sulla sommità del dosso roccioso esistente Rilevato in progetto con l’integrazione degli affioramenti esistenti Foto 4 – Particolare delle sezioni di progetto n.9T-10 impostate in corrispondenza dell’attuale piazzola di manovra al termine della pista carrabile diretta a Pourcil. Da progetto è prevista la realizzazione di un rilevato impostato a monte della scogliera posta a sostegno della carreggiata esistente. La livelletta della pista in progetto è impostata cercando di sfruttare al massimo l’assetto morfologico-strutturale locale, minimizzando gli sbancamenti in roccia. Foto 5 – Particolare settore interessata da raccordo tra la pista in progetto ed il sentiero esistente diretto a Pourcil. Foto 6 – Particolare della sezione di progetto n.11, nel punto in cui il muro in pietrame e malta in progetto per il sostegno del terrapieno della carreggiata va ad innestarsi alla muratura esistente posta in corrispondenza della piazzola di manovra. Foto 7 – Particolare del settore di versante compreso tra le sezioni di progetto n. 17T e 18B dove sono previsti gli sbancamenti in roccia per l’imbocco della lato Hone della galleria in progetto. In secondo piano si nota il blando impluvio posto subito a monte dell’area di intervento. Foto 8-9 – Particolari degli affioramenti rocciosi che contraddistinguono il settore di imbocco della galleria lato Hone. Foto 10 – Vista della parete rocciosa interessata dallo sbocco della galleria lato Pourcil, in corrispondenza delle sezioni di progetto n.20-22V6. Foto 12 – Particolare dell’incisione posta subito a S dello sbocco lato Pourcil della galleria dove sono presenti visibili blocchi pencolanti. Foto 11 – Particolare dell’affioramento alla base della parete direttamente a S dell’imbocco lato Pourcil, dove si nota la presenza di una profonda incisione della roccia. Foto 12 -13 – Particolare dei comparti rocciosi posti immediatamente a N dell’imbocco lato Pourcil dove sono ben visibili fratture beani impostate sulla famiglia K9. Foto 14-15 – Particolare dei blocchi pencolanti posti lungo il coronamento della falesia rocciosa posta sopra allo sbocco lato Pourcil della galleria in progetto. Foto 16 – Vista degli accumuli gravitativi posti al piede della parete rocciosa a N di Pourcil in corrispondenza del tratto compreso tra le sezioni di progetto n.23T-29. Foto 17 – Vista degli accumuli gravitativi lungo il tratto compreso tra le sezioni di progetto n.23T-29, dove la pista in progetto è impostata lungo una traccia che attraversa i depositi boscati fino alla loc. di Pourcil.