ampezzonotizie -1

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ampezzonotizie -1
DOLOMITI: PATRIMONIO
DELL’UMANITÀ
COMUNE DI AMPEZZO
“Ampezzo notizie dal Comune”
periodico semestrale a cura
Piazza Zona libera 1944, n° 28
33021 AMPEZZO (UD)
e-mail: [email protected]
sito: www.comune.ampezzo.ud.it
Uffici Amministrativi
dell’Amministrazione Comunale di Ampezzo.
Dicembre 2008 anno VIII° n. 1-2
Iscrizione Tribunale di Tolmezzo
IN QUESTO NUMERO
“AL LAVORO CON
ENTUSIASMO E FIDUCIA”
Direttore responsabile: Gino Grillo
Redazione:
Gino Grillo, Lorena Di Centa
L’EVOLUZIONE DEMOGRAFICA
NEL COMUNE DI AMPEZZO
pag 4
UN DOCUMENTO D’ALTRI TEMPI
pag 5
CENTRO VACANZE 2009:
10 RAGAZZI PER NOI
pag 6
TEATRO
Museo Geologico e
Pinacoteca “M. Davanzo”
Ufficio Turistico
Biblioteca Comunale
Michele Benedetti, Lorena Di Centa, Nilla
Martinis, Romina Pivotti, Jennika Schneider,
Vanda Puicher, Francesca Spangaro, Susanna
2
Il Sindaco Michele Benedetti riceve
il lunedì dalle ore 16.00 alle ore 17.00
Materie: Personale, Lavori pubblici, Foreste,
Ambiente, Attività produttive, Patrimonio
IL TESORO
Serafin, Claudio Brollo, Rosella.
GIOVANNINO BEARZI DI OLTRIS RICEVE IL PREMIO
Stampa: Il Segno - Amaro
INNOVAZIONE
DIECI ANNI DI ATTIVITÀ
PRO LOCO TINISA:
UN ANNO DI ATTIVITÀ
pag 8
DOLOMITI:
PATRIMONIO DELL’UMANITÀ
pag 9
SCUOLA E TERRITORIO
pag 10
PREMIO FOTOGRAFICO
pag 11
...STANDO ASSIEME
DELLA RESIDENZA PER ANZIANI
CI SI DIVERTE E SI CRESCE...
PASSEGGIATA A NAULENI
IL CONSIGLIO COMUNALE
DIMPECINS A UDIN
Petris Carlo
il lunedì dalle ore 9:30 alle ore 10:30
Deleghe: Bilanzio e Finanze, Programmazione, Politiche Comunitarie
1.077
09
22
31
27
543
534
536
pag 7
Servizi chiusi il 31/12/09
CARABINIERI:
Di Centa Lorena
Il Vice-Sindaco Lorena Di Centa riceve
CAMBIO AL VERTICE
il martedì dalle ore 10:30 alle ore 11:30
Simonitti Claudio
Deleghe: Attività culturali, Turismo, Commercio,SUOR TEOBALDA SALUTA AMPEZZO Capo-gruppo di maggioranza
Rapporti con le Associazioni, Pubblica Istruzione
Deleghe: Cultura, Sito internet
BENVENUTI MORGAN ED EMIL
Contatto: [email protected]
De Luca Valentina
EMIGRANTI
Adami Aurelio
L’assessore Carlo Petris riceve
L’U.S.D. AMPEZZO IN PRIMA CATEGORIA
:
Deleghe:
Protezione civile
il lunedì dalle ore 16:30 alle ore 17:00
BELLO, VOLUTO, ESALTANTE
(referente del Comune), Frazioni
Deleghe: Assistenza, Sanità, Servizi Sociali, Politiche della Famiglia, Volontariato
Petris Renzo
Agricoltura, Viabilità rurale
L’assessore Valentina De Luca riceve
POPOLAZIONE 2009
PASSEGGIATA ESTIVA 2009
Medves, Carlo Petris Serena Serafin Erika
Cappellari Valentina De Luca Sara Burba Giulia
Orari Uffici Comunali:
Tutti i giorni dalle ore 10.30 alle ore 12.30
Giovedì dalle ore 10.00 alle ore 12.30
Residenti al 31/12
Nati
Deceduti
Immigrati
Emigrati
Femmine
Maschi
Famiglie
pag 7
Hanno collaborato a questo numero:
tel. 0433-811030
tel. 0433-80758
tel. 0433-811863
pag 12
LA NOSTRA BIBLIOTECA...
” 12
SALA LETTURA “MORENA FACHINpag
DALLE FRAZIONI:
NASCE A VOLTOIS UNA NUOVA
SCRITTRICE: FRANCESCA SPANGARO
PRESENTA “MÛRATÔR”
pag 13
LA LEGGENDA
DEGLI SPANGARO
pag 14
IL TESORO
GIOVANNINO BEARZI DI
RICEVE IL PREMIO
INNOVAZIONE
pag 14
OLTRIS
DIECI ANNI DI ATTIVITÀ
DELLA RESIDENZA PER ANZIANI
Serafin Serena
Politiche giovanili,
Tempo libero, Spettacoli
PASSEGGIATA A NAULENI
Benedetti Eugenio
CARABINIERI:
CAMBIO AL VERTICE
DIMPECINS A UDIN
Consiglieri di Minoranza
Fiorenza Mauro
Benedetti Erika
pag 14
“Sarò il Sindaco di tutti i cittadini.
Il mio impegno per attuare il programma,
in ascolto dei vostri consigli e critiche costruttive
nell’interesse della nostra comunità”.
Care concittadine, cari concittadini,
le elezioni del 7 e 8 giugno sono
ormai alle nostre spalle e con il primo
Consiglio Comunale dello scorso 18
giugno, la nuova Amministrazione
Comunale, nella pienezza del suo
ruolo, ha avviato i propri lavori.
In questa occasione vorrei rinnovare il
ringraziamento a tutti gli elettori che,
con il loro voto, hanno dimostrato di
condividere il programma mio e della
coalizione che ha sostenuto la mia
candidatura alla carica di Sindaco di
Ampezzo.
Il programma che vi abbiamo proposto lo abbiamo elaborato con amore,
serietà ed impegno al fine di realizzare una proposta in grado di stimolare
entusiasmo e fiducia per il futuro.
Anche a coloro che hanno appoggiato proposte differenti dalla nostra o
che hanno scelto, con differenti motivazioni, di non esprimere il proprio
voto, va tutto il mio rispetto e la mia
attenzione, ricordando loro che possono in qualsiasi momento rivolgersi
a me per le più varie richieste.
Il vostro voto è stato importante
anche per il fatto che ha determinato
un notevole rinnovamento nella composizione del nostro Consiglio
Comunale.
Nuove risorse per rispondere adeguatamente alle sfide che ci attendono,
nuove energie animate dalla volontà
di mettersi al servizio della nostra
comunità, con la necessaria umiltà e
con la consapevolezza di raccogliere
una preziosa eredità.
Pur potendo contare su una maggioranza forte, coesa ed entusiasta, sarò
comunque sempre pronto ad accogliere proposte e suggerimenti formulati
da una opposizione seria e costruttiva
che con la sua azione di critica e di stimolo saprà sicuramente migliorare la
nostra azione di governo.
Il mio compito ora è quello di attuare
il nostro programma che non dovrà
rimanere statico, al contrario dovrà
essere modellato dai vostri consigli e
dalle vostre critiche. Insieme contribuiremo ad accrescere e stimolare la
“fioritura” della nostra comunità.
Inizia dunque un percorso che faremo
assieme nei prossimi cinque anni.
La crisi economica ci impone una
segue a pagina 4
pag 15
pag 16
pag 16
pag 16
SUOR TEOBALDA SALUTA AMPEZZO
pag 16
BENVENUTI MORGAN ED EMIL
Peruzzo Annarosa
EMIGRANTI
Spangaro Gilberto
L’U.S.D. AMPEZZO
IN PRIMACATEGORIA:
BELLO, VOLUTO, ESALTANTE
In copertina: particolare della foto vincitrice del
concorso fotografico nazionale “Fontane d’Italia”.
“AL LAVORO CON
ENTUSIASMO E FIDUCIA”
pag 3
n. 136 del 6/12/2001
tel. 0433-80173
tel. 0433-80050
tel. 0433-80310
DAL MUNICIPIO
NUOVE ATTIVITÀ IN PAESE
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pag 20
Giunta: Carlo Petris Valentina De Luca Michele Benedetti Lorena Di Centa
Consiglieri di maggioranza
3
DAL MUNICIPIO
DAL MUNICIPIO
segue da pagina 3
grande attenzione alle spese da
affrontare, dovremo scegliere: purtroppo non potremo realizzare tutto
ciò che vorremmo, e ci dovremo concentrare sull’essenziale, per mantenere buoni livelli di vivibilità ad
Ampezzo.
Posso assicurarvi che presterò attenzione a tutte le idee, a tutte le proposte, da qualunque parte vengano,
volendo essere il Sindaco di tutti gli
Ampezzani.
In questi primi sei mesi di mandato
molte persone mi hanno chiesto quali
sono i problemi che ho trovato,la
risposta non è semplice da dare,ma di
una cosa sono estremamente sicuro
che se riusciamo a fare sistema riusciremo insieme ad uscire da questa crisi.
La nota positiva è che tanti nostri concittadini sono venuti a parlare con il
sindaco e i componenti della giunta
per sollecitarli con delle idee propositive.
Abbiamo voluto che all’interno del
consiglio/giunta vi fosse presente la
componente giovanile perché crediamo in loro e in questi mesi devo dire
che avevamo visto giusto.
Un ringraziamento inoltre vada alla
segretaria comunale dottoressa
Nardini, agli uffici comunali per il
lavoro svolto e per averci guidato in
questi primi mesi di mandato.
L’occasione mi è gradita per porgere
anche a nome della Amministrazione
Comunale, gli auguri di buon natale e
felice anno nuovo
L’EVOLUZIONE DEMOGRAFICA
NEL COMUNE DI AMPEZZO
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Michele Benedetti
Sindaco di Ampezzo
media che oggi è di due componenti.
In particolare va evidenziato il fatto
che il 35% dei nuclei familiari è costituito da persone sole:
L’effetto di questi fenomeni si riflette
sulla struttura per età della popolazione,che presenta una forte incidenza
della componente anziana, come si ricava sia dall’indice di vecchiaia, che
presenta un valore di 352 anziani per
100 giovani, sia del peso percentuale
sul totale dei giovani (i residenti con
meno di 15 anni) che rappresentano
appena il 7,9% della popolazione,
mentre viceversa, le persone con 65
anni e più sono il 27,8%.
5
In linea con la quasi totalità dei comuni della montagna friulana, Ampezzo è un comune di dimensioni
modeste dal punto di vista demografico: al 31 dicembre 2007 registra
1.090 residenti.
Esteso su una superficie di 73.61,51
km quadrati, presenta una densità
abitativa tra le più basse della regione:
appena 14.8 abitanti per km quadrato.
L’andamento di lungo periodo, della
popolazione residente mostra un forte
declino demografico, ed anche nel
medio periodo si evidenzia un significativo regresso della popolazione residente. La storia demografica di Ampezzo, analizzata a partire da censimento 1951, fa emergere un netto calo dei residenti che in quasi 60 anni si
riducono di quasi il 60%.
Fatto 100 la popolazione registrata al
censimento 1951, al 31 dicembre
2007 Ampezzo registra una popolazione di 44 unità quindi un calo del
56%, mentre quella della Montagna
friulana rappresenta il 56% di quella
censita nel 1951 (quindi la diminuzione si ferma al 46%).
Per effetto di questi andamenti demografici,diminuisce anche il numero
delle famiglie: alla fine del 2007 sono
532,ma sopratutto la loro dimensione
UN DOCUMENTO D’ALTRI TEMPI
rono costruite molti anni più tardi
in altra sede, ma questo documento,
risalente al 1867, rimane una testimonianza di amore per ideali quali il
progresso e l’istruzione.
Di seguito vi proponiamo l’originale
del documento d’introduzione che
l’Ing. Gio Batta Polo di Forni di Sotto ha presentato per illustrare il progetto delle Scuole Comunali di Ampezzo (attuale Palazzo Unfer), e che
rivela la nascente consapevolezza
della comunità locale sulla necessità
di dare uno spazio degno alle scuole,
che fino a quel momento erano ricavate in locali poco appropriati.
Purtroppo, in corso d’opera si preferì destinare l’intero edificio ai pubblici uffici e le Scuole Comunali fu-
“Il Comune d’Ampezzo capoluogo
Distrettuale, mercè le solerti attività dei suoi amministratori, ed il
buon intendimento dell’intiera popolazione, è già provvisto di quegli
elementi che caratterizzano l’esistenza sociale e progressista dell’uomo.
Quella popolazione, convinta che
pel civile suo progredimento è d’uopo unire a ciò che favorisce i suoi
materiali bisogni gli elementi d’una morale educazione, oltre all’avere in Comune un medico ed una
levatrice, è pur provvista di Maestri e Maestre, ma non può dirsi
però provvista di locali che convenientemente si prestino all’istruzione, come difetta egualmente d’una
sala pelle pubbliche adunanze e pe-
gli usi richiesti dalle nuove istituzioni e dal cambiamento dei tempi.
Il Consiglio Comunale del 24 febbrajo a.c. era infatti convinto di
tale mancanza, e con plausibile
provvidenza e saggezza pensando
più che a sé ad una società futura
dalla quale ne avrebbe ritratte le
benedizioni, commetteva all’Ingegnere sottoscritto la redazione di
un progetto che soddisfacesse a tutti gli accennati bisogni, aggiungendo pure quello della ricostruzione
della fontana, essendo l’attuale in
istato di massimo degrado né opportunamente collocata rispetto al
suo piazzale.
L’Ingegnere predetto accettava l’incarico, che gli si demandava con
Nota 12 aprile cor. anno N° 623 e
successivamente prestavasi all’ispezione dell’area assegnata all’erezione dei nuovi lavori.”
Nilla Martinis
SOCIALE
SOCIALE
CENTRO VACANZE 2009:
10 RAGAZZI PER NOI
TEATRO
Dopo le commedie “E vissero tutti felici e contenti” e “Lo strano caso di ser
Giovannetto”, la compagnia teatrale
“I giovins comedians di Dimpec’” è
stata lieta di offrirvi in prima rappresentazione e in replica la tragicommedia “Anastasio e la morte”.
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Anche quest’anno, durante il periodo
estivo, dal 20 luglio al 7 agosto presso
le ex scuole elementari di Ampezzo si
è svolto il Centro Vacanze per bambini/ragazzi dai 6 ai 15 anni.
Il progetto, come già da anni, ha coinvolto i bambini e ragazzi dei comuni
di Ampezzo, Sauris e Socchive. I bambini si sono ben integrati nel gruppo e
hanno partecipato volentieri a tutte le
attività proposte e alle varie uscite.
Il numero complessivo era di 61 e la
partecipazione è stata molto assidua.
Le giornate si basavano sulla principale attività che occupa il tempo libero
di bambini e ragazzi: il gioco.
Tre giorni a settimana, durante la
mattinata, ci recavamo in piscina per
giochi e attività sportive.
Sono state anche proposte attività grafico- pittoriche
attività sportive, attività manuali,
laboratori specifici in collaborazione
con la Cooperativa Itaca, uscite di vallata finanziate dall’Azienda Sanitaria
secondo le finalità della ex L.285/97.
Durante queste 3 settimane di puro
divertimento possiamo dire di aver
letteralmente “dato i numeri”… e precisamente:
61 il numero dei partecipanti al
Centro Vacanze;
10 gli animatori coinvolti nell’organizzazione e realizzazione delle tre settimane;
4 le gite effettuate: Sappada,
Torviscosa, Forni di Sotto e Caprizi;
12 le ore trascorse in piscina;
3 i laboratori proposti: Aquiloni,
Ombre Cinesi e Costruzione di
Strumenti Musicali;
5 le squadre del torneo di giochi interno;
8 grandi giochi di squadra;
26 partite di calcetto balilla per torneo interno;
71 le magliette realizzate con simbolo,
colore della propria squadra e nome;
1175 i panini mangiati a merenda:
metà con la nutella e metà con la marmellata;
2 gli infortunati durante le tante attività;
14 i giorni di sole;
1 la giornata di pioggia;
11 le giornate in mensa;
12 le fiabe lette dopo l’abbuffata del
pranzo;
2 i pranzi al sacco all’aperto;
1 pastasciuttata in compagnia;
1 grande mangiata di pizza in Caprizi;
400 Km fatti sul pulmino per le usci-
te…Sauris e Socchieve ben molti di
più;
51 km percorsi a piedi…;
7 i compleanni festeggiati in compagnia;
127 le ore trascorse assieme…
Fin dagli esordi che si possono ricondurre al 2005, questa iniziativa nata
spontaneamente fra di noi, ci ha dato
la possibilità di stare assieme e metterci in gioco provando il gusto di un
successo inaspettato e raggiunto con
grande impegno. Tale attività, basata
su un solido lavoro di gruppo, ci permette oltre che di divertire noi stessi,
di offrire occasione di intrattenimento
ad un pubblico sempre più vasto. Facendo teatro diamo alla gente la possibilità di incontrarsi e abbiamo pertanto la sensazione di realizzare qualcosa
di significativo per la nostra comunità, nella quale ci sentiamo maggiormente integrati.
Ciò che ci rende più orgogliosi e che ci
spinge a dare il meglio di noi sul palco
è inoltre il fatto di portare in scena
opere non tradotte, ma scritte in “lenga dimpecina”, scaturite dalla brillante
penna di Giulia Serafin. Recitiamo
pertanto servendoci di una parlata che
vive ancora fra le mura delle nostre case e che, se non padroneggiamo tutti
pienamente, possiamo almeno dire di
riconoscerla come lingua dei nostri padri, colonna portante della nostra cultura e della nostra identità.
Erica Cappellari
PASSEGGIATA ESTIVA 2009
Romina e Sara
Giovedì 20 agosto ha avuto luogo, dalla
collaborazione tra la Pro Loco Tinisa e
l’amministrazione comunale, la prima
“Passeggiata tra i boschi di Ampezzo”.
Aperta a tutti, ha visto la partecipazione
di una ventina di persone, guidate da
Giuseppe Martinis e Paolo Degano
(meglio conosciuti come Bepi Belo e
Paulin Fastidi). Dopo essersi riunita presso il Palazzo Unfer, la comitiva ha intrapreso la salita al Cjastelàt, con una breve
visita ai fortini risalenti alla Seconda
Guerra, e da qui è scesa attraverso il sentiero che costeggia il torrente Teria fino al
Mulin di Chic’. Nella
splendida cornice del
Pocion, la passeggiata
si è conclusa con una
grigliata e, per i più
coraggiosi, con qualche tuffo nelle fresche
acque del Teria.
Sperando che in
futuro si trasformi in
tradizione, questa
semplice e allegra iniziativa ha saputo
accontentare tutti i
partecipanti sia dal
punto di vista naturalistico, per la bellezza dell’itinerario, sia da quello umano, per
il clima di allegria e familiarità in cui si è
svolta.
Giulia Serafin
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SOCIALE
SOCIALE - AMBIENTE
PRO LOCO TINISA: UN ANNO DI ATTIVITÀ
8
Ampezzo, le feste, le sagre e le sue
manifestazione, spesso nel fermento
che precede questi eventi mi è capitato di fermarmi un attimo a pensare
come un “piccolo-grande” gruppo
possa realizzare delle cose così belle. È
vero, a volte bisogna sacrificare il proprio tempo libero in modo così frenetico, ma questo non ci fa perdere mai
il sorriso all’intermo della squadra e
soprattutto l’entusiasmo.
Dimostrazione ne è la passione, l’amore e l’impegno che tutti noi abbiamo messo per il nostro paese e per la
collettività; per “noi” non intendo
naturalmente soltanto il direttivo, ma
tutti coloro con cui quest’anno abbiamo condiviso questi valori essenziali
per la vita dell’associazione.
L’attività della Pro Loco Tinisa è ini-
ziata nel mese di aprile, con l’inaugurazione della mostra del fotografo ed
artista francese Nguyen Julien nel
palazzo A.Unfer. Abbiamo poi partecipato alla 2^ edizione di “Tolmezzo
in fiore” con uno stand
di prodotti tipici e
informazioni
sulle
manifestazioni dell’estate ad Ampezzo. La
stagione estiva è iniziata con la “Festa del
pane e dei prodotti da
forno”. Il 21 giugno il
gruppo “Chei di Jof ”
ha organizzato la 3^
edizione
della
“Cronoscalata
Ampezzo-PassoPura” in
questa occasione, l’associazione ha avuto solo un ruolo
d’appoggio. La gara, grazie all’impegno ed alla passione di questi ragazzi,
ha avuto un buon successo e promette bene per le future edizioni.
Nei giorni 26-27-28 giugno 2009 si è
svolta l’ormai tradizionale Sagra di SS.
Pietro e Paolo, dopo una prima serata
dedicata interamente ai giovani, che
ha riscosso un ottimo successo, nonostante il tempo piovoso, si sono svolte due serate con musica tradizionale e
gustosissime pietanze. La festa nel
complesso e grazie anche ad alcune
piccole innovazioni è riuscita davvero
bene e ci ha dato molta soddisfazione.
Nella giornata del 27 giugno, inoltre,
si è svolta anche la staffetta “Giro dei
mulini”.
Durante i successivi mesi estivi la Pro
Loco ha collaborato con le varie associazioni che durante tutto l’anno si
sono adoperate per l’organizzazione di
vari eventi, come ad esempio la”Sagra
di S. Jacum” ad Oltris, quella di “San
Rocco” e il “Giro delle sorgenti” a
Voltosi, oppure la “Sagra di Clendis”
ed altre ancora.
Nel mese di agosto si è tenuta, anche
grazie al grande carisma di Lorena, la
prima edizione della “Passeggiata nel
bosco”: una bella camminata fra i
boschi di Ampezzo: Cjastelat, Mulin
di Chic, con pranzo conclusivo presso
il Pocion e un pomeriggio in compagnia. La serata è stata poi allietata dal
“Summer Party”, musica ska, anni 70
e 80 in piazza.
Il 31 ottobre si è poi svolta l’oramai tradizionale rievocazione del capodanno
celtico con “La not dalis muars”, giunta già alla sua 14^ edizione. Il tempo è
stato bello anche si il freddo pungente
di fine ottobre non è mancato.
L’allestimento per la festa è stato formidabile e molto apprezzato grazie anche
a diverse novità. La partecipazione e
l’impegno dei vari gruppi, sono stati
fondamentali, e la gente, proveniente
da tutto il Friuli, non è mancata; la
festa si è protratta fino a notte fonda ed
il divertimento è stato tanto.
Premiazione MTB
Nel periodo delle feste natalizie, sono
state programmate diverse attività, dal
“Venerdì al cinema” una serie di serate
di cinema per grandi e piccini al consueto “Bacco Natale in piazza” che nel
pomeriggio di Natale, arriva portando
dei doni a tutti i
bambini riuniti
in piazza.
Per il prossimo
2010 è previsto
un calendario
intenso e ricco
di avvenimenti:
la fiaccolata - 5
gennaio
Carneval
a
D i m p e č
(Carnevale ad
Ampezzo) - febbraio
Caccia all’uovo 5 aprile
Festa del Pane e dei prodotti da forno
- 5 e 6 giugno
Giro delle sorgenti - 6 giugno
Cronoscalata Ampezzo-Passo Pura 20 giugno
Sagra dei SS Pietro e Paolo - 26 e 27
giugno
Carnia in MTB - 27 giugno
Sagra di S Jacum (Oltirs) - 24 e 25
luglio
Sagra di S. Roc (Voltosi - 15 e 16 agosto
Sagra di Clendis - 28 e 29 agosto
La not dalis muars- 31 ottobre
Venerdì al cinema- dicembre 2010 e
gennaio 2011
Babbo Natale in piazza- 24 dicembre
’09
L’esperienza vissuta durante quest’anno, è stata davvero molto bella e
soprattutto costruttiva; approfitto dell’occasione e del privilegio, che mi è
stato dato nello scrivere quest’articolo,
epr ringraziare, tutti coloro che hanno
partecipato e reso possibile questi
eventi, contribuendo con entusiasmo
e affetto alla vita del nostro paese.
Shneider Jennika
DOLOMITI: PATRIMONIO DELL’UMANITÀ
Riconoscimento dall’Unesco anche alla nostra comunità
canpuros dolomiti
Il 26 Giugno 2009, durante la 33a
sessione del World Heritage Committee tenutasi a Siviglia, in Spagna, le
Dolomiti sono diventate patrimonio
dell'umanità. Fra queste sono state
considerati tali anche alcuni monti
della nostra provincia: le dolomiti del-
la Val di Suola sino al Cridola nel territorio di Forni di Sopra e la Val Rovadia e la Val Poschiadea a Forni di
Sotto, con i comuni di Ampezzo e
Socchieve a fare da zona di cuscinetto.
Tutto è iniziato quando le Province di
Belluno, Pordenone e Udine e le Pro-
vince Autonome di Bolzano e Trento
alla fine del 2004 con il Governo Italiano hanno proposto la candidatura
delle Dolomiti come patrimonio naturale dell'umanità al World Heritage
Committee. Nel 2005 la Province formalizzano l'adesione al progetto di
candidatura delle Dolomiti come ''bene naturale''. All'inizio sono 22 i
gruppi dolomitici ritenuti in possesso
dei ''caratteri di eccezionalità e di unicità'' richiesti dall'Unesco: sono nella
geologia (gruppi costituiti da Dolomia), nella geomorfologia (pareti sviluppate verticalmente per centinaia di
metri, presenza spettacolare di guglie
e pinnacoli) e nella naturalità (condizioni di integrita' e di autenticita').
Come presupposto si assume la preesistenza di parchi naturali o siti d'importanza comunitaria (Sic). Parte così
l'istruttoria condotta dalla Iucn (International Union for Conservation
of Nature), un organismo internazionale incaricato di esaminare le candisegue a pagina 10
9
AMBIENTE - ISTRUZIONE
ISTRUZIONE
segue da pagina 9
dature di beni naturali, che nel settembre 2006 invia un valutatore. Sulla base delle sue indicazioni, il Comitato per il Patrimonio mondiale nel
giugno 2007 propone il differimento
della candidatura delle Dolomiti come bene naturale, chiedendo di ''rifocalizzarla sui valori estetici, geologici e
geomorfologici delle Dolomiti''. Si
sviluppa così un ulteriore lavoro di approfondimento. Ne risulta la revisione
della proposta dei beni candidati, tra
l'altro con una riduzione da ventidue
a nove gruppi dolomitici. Il nuovo
dossier viene inviato all'Unesco nel
gennaio 2008. Si giunge così al formale riconoscimento da parte dell’Unesco di giugno. A fine agosto questo
patrimonio è stato ufficializzato ad
Auronzo di Cadore dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e
dal ministro Stefania Prestigiacomo
che ha ipotizzato che la Fondazione,
che dovrà gestire il “bene Dolomiti”
abbia una sede itinerante, a cadenza
biennale, fra le località delle singole
cinque provincie entro i cui confini si
trovano i siti da preservare. L’area
complessiva interessata dalla candidatura copra un’area di 236 mila ettari,
136 mila dei quali inseriti nei “cuori”
e 100 mila nell’area “tampone” che
presentano 9 parchi. I criteri adottati
per la candidatura riguardano i criteri
VII e VIII che spiega come tali debbano essere collegati fra loro, prendendo
in considerazione i fenomeni naturali
eccezionali, le aree di straordinaria
bellezza naturale e l’importanza estetica, oltre al fatto che si tratta di territori significativi per lo studio del passato geologico del nostro pianeta. Le
dolomiti, è scritto nel corposo dossier,
documentano la storia geologica di
200 milioni di anni or sono, dal Paleozoico superiore al Mesozoico. Una
zona ricca di fossili, ma pure laboratorio ideale per la ricerca, lo sviluppo e
la comprensione delle teorie geomorfologiche. Un contesto definito “eccellente” per lo stato della conservazione dell’area, dove le attività umane
sono per lo più confinate nei fondovalle, con un modesto impatto modesto, in quanto solo il 5% dei turisti si
spinge oltre quota m 1600, con solo
alcune cabinovie sulle Tofane e Marmolada. Per la valorizzazione e la promozione futura, si è già accennato alla gestione unitaria del “bene” da parte di una fondazione specifica che
fungerà da interlocutore unico con
l’Unesco. La gestione dei territori rimarrà comunque a capo degli enti
attuali.
Gino grillo 2009
10
SCUOLA E TERRITORIO
L’apertura del nuovo anno scolastico è
avvenuto in un clima di tante incertezze,
nonostante ciò, ognuno di noi deve rendersi consapevole che il prezioso bene
dell’istruzione può diventare una leva
indispensabile per affrontare situazioni
difficili, per affermare quei valori che
sono alla base del progresso e della convivenza civile, dello sviluppo umano e
sociale.
Queste sono parole che possono sembrare vuote ma sintetizzano l’importante
impegno che l’I.C di Ampezzo ha nei
confronti della comunità locale
l’I.C. di Ampezzo ha sempre cercato di
salvaguardare e socializzare differenti vissuti professionali, tradizioni, esperienze,
storie diverse iscrivendole in un Progetto
unitario costruito su linee congruenti
rispetto a mete condivise, quali per
esempio:
la definizione del profilo formativo atteso
la selezione di contenuti in un’ottica di
continuità
la scelta di progetti con una prospettiva
di sviluppo per gli allievi dai tre ai quattordici anni.
Questo rappresenta il punto di forza
dell’I.C di Ampezzo e con tale punto di
forza gli operatori scolastici affrontano
quotidianamente le difficoltà legate al
calo demografico,alla precarietà dei
docenti della scuola secondaria,alle
richieste amministrative sempre più
complesse…
La preoccupante situazione di disagio
sociale che vede spesso protagonisti i
minori, ci ha portati a focalizzare l’attenzione, negli ultimi anni, sull’alleanza
scuola-famiglia, un percorso centrato
sulla concertazione e sulla partecipazione, che ogni anno scolastico si cerca di
mettere a sistema con la collaborazione
di alcuni genitori che si sono dichiarati
disponibili.
Il processo partecipativo coinvolge insegnanti e genitori nella individuazione
delle aree critiche dell’educare (regole,
obiettivi formativi, aspettative, ruoli,
gestione del tempo libero...) e, attraverso
il confronto, consente di definire un
impegno reciproco rispetto a decisioni
condivise.
E’ nostra intenzione continuare il lavoro
avviato con il progetto “Scuola integrata”
con gli Enti e le Istituzioni del territorio
e porre con fermezza la questione della
rete educativa territoriale, unica via per
uscire dall’isolamento e per un’azione
educativa e di prevenzione efficace.
Con l’autonomia, le Scuole italiane sono
divenute, infatti, un soggetto politico e,
con le loro scelte contribuiscono ad
orientare i processi di sviluppo dei diversi contesti di riferimento; l’autonomia,
inoltre, induce gli operatori scolastici a
ripensare continuamente gli assetti organizzativi e didattici, sulla base anche
delle richieste dell’utenza, in un rapporto sinergico con le famiglie e la
Comunità locale. Il Piano dell’Offerta
Formativa che identifica ogni Istituto è,
di fatto, un atto di politica scolastica
locale.
Alle istituzioni scolastiche viene richiesta
la capacità di stabilire relazioni, di lavorare insieme alla Comunità locale, di
interconnettere l’offerta con la domanda
formativa, di diversificarla nei vari ordini
scolastici e nei differenti territori. La
Scuola deve quindi essere sempre in un
atteggiamento di ascolto, deve essere
capace di interagire ed accogliere persone
appartenenti a culture ed etnie diverse,
di cogliere i bisogni e le aspettative della
propria utenza e di portarli all’attenzione
delle Istituzioni del territorio.
E’ necessario quindi che le Comunità
locali e le Amministrazione Comunali
La vicesindaco e la dirigente scolastica Vanda
Puicher all’apertura dell’anno scolastico
della Val Tagliamento, chiamate a contribuire alle scelte di politica scolastica, a
sviluppare il coinvolgimento diretto e la
partecipazione produttiva, continuino a
collaborare con l’I.C.di Ampezzo. La
Scuola non è più un’isola, autosufficiente ed autoreferenziale, ma una risorsa
socio-culturale forte del territorio e,
come tale, va vissuta dagli operatori,
dagli utenti del servizio scolastico e da
quanti hanno a cuore il futuro dei giovani e la sicurezza sociale.Si richiede perciò
agli amministratori di definire, insieme
agli operatori della scuola, la politica scolastica locale che abbia un ampio respiro
culturale, sociale ed organizzativo.
Anche alle altre Agenzie culturali ed educative del territorio si richiede una maggiore attenzione per uno scambio reciproco di esperienze e di risorse e per
un’esplicitazione e condivisione degli
obiettivi formativi. La Scuola autonoma
chiede un atteggiamento nuovo anche ai
genitori poiché riconosce loro il diritto/dovere della partecipazione, del coinvolgimento, della richiesta e del “controllo” del servizio offerto.
Nel corrente anno scolastico i docenti
infatti hanno sottoscritto con i genitori
un PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA, che è un
documento in cui le famiglie dei bambini e gli insegnanti, analizzate le esigenze
e le aspettative reciproche, stabiliscono
un accordo per il successo formativo dei
i bambini/ragazzi.
Il compito che gli insegnanti si assumo-
no è di concorrere significativamente a
sviluppare negli alunni diverse competenze, ad ampliare e consolidare le conoscenze, ad acquisire e affinare le abilità
necessarie allo sviluppo globale della persona.
I genitori sono i primi responsabili dell’educazione dei propri figli.
La Scuola svolge un servizio di supporto,
di compartecipazione e non esaurisce
tutte le funzioni educative.
La condivisione di finalità e metodi tra
scuola e famiglia risulta una condizione
indispensabile per una buona riuscita del
percorso formativo dell’alunno.
Interagire infine a livello locale con organismi, organizzazioni, gruppi, reti (come
autorità locali, associazioni di genitori,
agenzie educative...) costituisce un’eccellente opportunità per fare esperienza di
cittadinanza attiva e abituarsi a sviluppare una serie di abilità nella comunicazione verbale e scritta. E’ anche un’opportunità per gli alunni di migliorare la
comprensione dei valori della società.
Ampezzo,13.11.2009
Il dirigente scolastico
Puicher Vanda
PREMIO FOTOGRAFICO
"Con una foto su un particolare
della fontana antistante la chiesa intitolata alla Beata Vergine del Rosario e San Daniele profeta, ad Ampezzo, Nadia Rossetto si è aggiun-
dicata il primo
premio nella sezione "fontane",
categoria "A"
(riservata a comuni con meno
di 5.000 abitanti) del Concorso
Fotografico Nazionale 2008 di
Comuni-Italiani.it (http://rete.comuni-italiani.it/foto/2008)
La foto ritrae il
piccolo putto
posto in prossimita della cannella
della fontana e sullo sfondo la cornice innevata del monte Tinisa.
Dopo aver guadagnato la fase finale
vincendo la concorrenza di oltre
2.300 foto, ad attribuirle il gradino
più alto del podio è stata la giuria di
qualità, composta dal photoeditor
Stefano Fabbri - caposervizio desk foto de La Repubblica -, da un rappresentante del Fai-Fondo per l'ambiente italiano, uno di Touring Club Italia, uno della rivista Fotografia Reflex
e uno della Redazione di ComuniItaliani.it)
Nell'edizione 2008, sono state candidate per la città di Ampezzo in totale 13 foto, 809 per la provincia di
Udine."
Il giorno 26 settembre 2009 presso la
sede comunale di Ampezzo la signora Rossetto Nadia di Spinea (Venezia) ha consegnato all’amministrazione una gigantografia della foto.
11
CULTURA
CULTURA
…STANDO ASSIEME CI SI DIVERTE E SI CRESCE…
corso del 2009 con l’obiettivo di offrire loro opportunità aggregative e socializzanti nel tempo libero.
Gli incontri si sono svolti e continuano a svolgersi due tre volte al mese, indicativamente il mercoledì o il venerdì pomeriggio. All’interno di questi
pomeriggi ai ragazzi viene offerta innanzitutto la possibilità di giocare e
stare assieme al di fuori dell’ambiente
scolastico per poi scegliere loro stessi
in prima persona le diverse attività da
poter svolgere. Nel corso degli incontri ci si dedica moltissimo ad attività
creative e manuali come lavoretti per
le festività e intaglio di zucche per la
tradizionale “Fiesta dalis muars”.
FOTO ?
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Il Progetto “Insieme” proposto ai
bambini e ai ragazzi delle scuole elementari e medie di Ampezzo in orario
extrascolstico è proseguito anche nel
Il progetto inoltre si è integrato con
l’iniziativa ormai conosciuta da bambini e famiglie della nostra vallata co-
me le “Favole a Merenda”.
Già dal 2005 proponiamo ai bambini
della scuola materna ed elementare
dei sei comuni della Vallata la possibilità di incontrarsi circa una volta al
mese nella biblioteca del proprio paese per ascoltare un po’ di favole e gustarsi assieme un’ottima merenda.
La partecipazione continua ad essere
molto buona, in quest’ultimo anno
inoltre in alcuni paesi hanno partecipato agli incontri anche bambini molto piccoli accompagnati dalle mamme. Tale progetto è finanziato esclusivamente dalle Amministrazioni Comunali che hanno riconosciuto il suo
valore socializzate e di avvio al piacere
alla lettura.
Romina
LA NOSTRA BIBLIOTECA...
SALA LETTURA “MORENA FACHIN”
prestito da quasi tutte le biblioteche
regionali.
FOTO ?
La sala lettura della Biblioteca Comunale del nostro paese è stata intitolata
recentemente a Morena Fachin, scomparsa prematuramente, la quale ha dedicato con amore e passione molti anni della sua vita ad ampliare e migliorare la funzionalità e l’operato di questa struttura.
Situata alle spalle dell’edificio municipale in Piazza Zona Libera 1944 n°
28, è dislocata su due piani molto ampi, luminosi e ben attrezzati.
Il patrimonio librario consta di più di
4.000 volumi e comprende una sezione molto ricca per ragazzi e bambini
che nel corso di questi ultimi anni si
continua ad arricchire notevolmente.
Presso la biblioteca è possibile consultare il catalogo dei libri posseduti sul
sito http://friuli.on-line.it in quanto
facente parte del Sistema bibliotecario
della Carnia; come pure è attivo il servizio di prestito interbibliotecario gratuito che permette di ricevere velocemente un volume non qui presente in
Sono presenti due computer (con
stampante leaser e scanner) connessi
ad internet per ricerche bibliografiche,
controllo e-mail, ricerche scolastiche
ecc e altri pc utilizzabili da bambini
e/o ragazzi per attività di videoscrittura, calcolo e disegno.
Inoltre all’interno di questa struttura è
possibile usufruire dello sportello “Informagiovani” che oltre ad offrire la
possibilità di navigare in internet, permette di ritrovare informazioni specifiche per quanto riguarda il campo
scolastico, lavorativo, tempo libero,
turistico… Tale sportello, negli ultimi
anni, è sempre più utilizzato dai cittadini del paese.
Orario apertura biblioteca: lunedì 18.00
- 19.00 ; mercoledì 17.00 - 19.00
Orario apertura sportello “Informagiovani”: mercoledì 17.00-19.00
Numero telefonico: 0433-811863
[email protected]
DALLE FRAZIONI...
NASCE A VOLTOIS UNA NUOVA SCRITTRICE:
FRANCESCA SPANGARO PRESENTA “MÛRATÔR”
Francesca Spangaro con i “muradôrs” di cui ha raccolto
le testimonianze per il suo libro.
La nostra amica Francesca Spangaro
di Voltois ci ha gentilmente mandato
questo articolo. Auguri alla neo-scrittrice.
L’idea di partenza, con la quale si è
presentato a me Francesco Gerin della Fillea Cgil Alto Friuli in un giorno
di credo due anni, fa, era semplice e
affascinante. Farsi raccontare e raccontare a chiunque avesse voglia di
ascoltare storie che un po’per caso un
po’ per necessità erano arrivate a piccoli bocconi alle sue orecchie nel peregrinare tra i cantieri edili. Storie di
un’emigrazione diversa, particolare,
forse bistrattata, snobbata, considerata spesso addirittura non migrazione
o migrazione di lusso, laddove si considerasse rispettivamente o la mancata costruzione di una nuova vita nel
luogo di temporanea migrazione oppure il trattamento economico in alcuni casi garantito dalle grandi imprese. Storie, insomma, di gente che
era partita in momenti diversi del recente passato, dal dopoguerra in poi,
per portare le proprie capacità e il
proprio lavoro nei cantieri delle grandi imprese edili, come Impregilo,
Ansaldo, o altre ancora, tanto per fare alcuni nomi che facciano meglio
capire di cosa si tratti. Storie che valeva la pena di ascoltare di per sé, nella
loro diversità accomunate dal profondo e a volte contradditorio legame
con la propria terra. Ammalati di
viaggio, assetati di conoscenze, attratti dalla possibilità di sentirsi davvero
realizzati nel lavoro e sicuri di uno stipendio fisso a fine mese, non legato a
stagionalità o oscillazioni del mercato. In soldoni, ecco chi sono i Murators raccontati nel libro che ne ha raccolto gli schizzi, i ritratti. In soldoni,
già. Perché ognuno si è rivelato in una
complessità di aspetti, ognuno mi ha
regalato qualcosa di diverso. E così il
mio viaggio tra le case di questi uomini indubbiamenti vissuti e dallo
sguardo profondo è stato come uno
spostarsi da un cinema all’altro, con
un film diverso in cui immergersi in
ogni volta. Da quello avventuroso e
pieno di curiosità e entusiasmo di
Oreste Florida, un fiume di parole e
un pozzo di storie, a quello più tranquillo e legato alla famiglia di Pierino
Adami, a quello maggiormente stanziale ma non per questo meno affasci-
nante di Martino Feregotto, una vita
in Svizzera, nel segno degli insegnamenti del nonno. Da ognuno di loro
mi sono presentata quasi timorosa,
consapevole di avere un compito difficile, quello di ritrarre in poche pagine un volto, un carattere, una vita,
ovviamente passata attraverso di me
prima di arrivare sul foglio. E ognuno
di loro mi ha stupito con la modestia
di chi non crede di aver fatto nulla di
particolare oltre a lavorare, di chi non
pensa di essere per questo meritevole
di essere addiruttura raccontato in un
libro. Ho bussato, mi sono seduta sui
divani o ai tavoli delle case, ho assaggiato cibi tailandesi conoscendo Ercolino Stefanutti e la moglie, che ha
compensato il silenzio riservato con
un allegra esplosione di aneddoti, ho
osservato ammirata le collezioni di
Umberto Lenuzza. Mi sono fidata
delle espressioni dei volti, dei sorrisi o
dei lampi di commozione. E arrivata
a casa ho seguito il prurito che viene
a chi ha voglia di scrivere subito, proprio perché ognuno dei sedici personaggi mi aveva comunicato qualcosa
di grande, mi aveva colpito. Mûratôr,
gioco di parole tra muro e ator nel
senso di in giro per il mondo, ma anche mur come morire, spesso di nostalgia, è l’omaggio a queste vite e a
quelle di tanti altri che hanno avuto
esperienza simili. È il ricordo per me
di un periodo di profondo arricchimento. Non sarà un libro di storia,
non sarà servito a inquadrare scientificamente il fenomeno migratorio in
oggetto, ma le microstorie spesso servono a comporre il quadro generale
con grande dettaglio. In questo credo
siamo riusciti nell’intento prefissato,
aprendoci anche alla migrazione che
ora ha l’Italia come punto di arrivo,
con due storie che partono dalla Romania e dalla Repubblica Dominicana. E potendo fregiarci dell’onore di
avere due racconti di penne meravigliose, quella di Leonardo Zanier e di
Erri De Luca.
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ISTRUZIONE
VITA ASSOCIATIVA
LA LEGGENDA
DEGLI SPANGARO
Aggirandosi per le scoscese stradine
di Voltosi, una delle due frazioni di
Ampezzo, ci accorgiamo immediatamente leggendo i nomi sui campanelli che la quasi totalità degli abitanti fa “Spangaro” di cognome.
Racconta una antica leggenda tramandata dai vecchi, che durante gli
oscuri secoli del Medioevo una terribile pestilenza spazzò via in un paio
di mesi l’intera popolazione della
frazione e nessuno si salvò, nessuno
tranne una pastorella che avendo
avuto voce della immane tragedia,
aveva ben pensato di rimanersene
14
sui pascoli più alti, ove conduceva il
suo gregge di pecore, per scampare
all’eccidio.
In quegli anni l’Italia era sotto l’egida degli Spangoli, e non era infrequente trovare piccole guarnigioni
di soldati che si spostavano da e per
la Madre Patria.
La leggenda vuole che durante uno
di questi viaggi un soldato spagnolo
incontrò la pastorella, si innamorarono ed ebbero una numerosa famiglia che in breve si moltiplicò, in poco tempo il paese fu ripopolato dagli
Spangaro.
IL TESORO
Anticamente,al tempo appunto in cui
venivano venerate divinità pagane,ed
Oltris era appena un piccolo nucleo di
capanne, sul Monte Sampin,vivevano
due giovani sposi:Macò e Cjalada
La loro vita trascorreva serena e placida ma mancava loro la benedizione di
un figlio.
Così pregarono insistentemente il
Gran Genio della montagna,un Genio
buono,ma allo stesso tempo intransigente e severissimo verso i trasgressori
delle sue leggi ed i violatori dei suoi segreti.
Tuttavia il Grande Genio, mosso ma
compassione della devozione dei due e
dal loro sincero desiderio,decise di
conceder loro la grazia di un figlio, e
per l’occasione regalò loro una bellissima culla tutta d’oro.
Cialada non era del tutto soddisfatta,ed avrebbe desiderato che il figlio
fosse ancora più bello.
Così, all’insaputa del marito, tramò
un diabolico piano,scese verso Oltris e
scorto un grazioso fanciullo effettuò il
turpe scambio abbandonando il proprio figliolo tra urla lancinanti.
Prima di portare a termine l’infame
proposito si rese conto di ciò che aveva fatto, ritornò sui suoi passi,riprese
la sua creatura e liberò l’altro bimbo.(a
causa di questo episodio il colle dove
si svolse questo fatto porta il nome
‘Salvans’.
Il Genio vendicativo volle però impartire un castigo esemplare togliendole il
figlio e la preziosa culla d’oro,che riportò di nuovo nel suo scrigno segreto.
Macò e Cjalada piansero allora tante
lacrime che il terreno si inzuppò fino
al punto di far scaturire una sorgente
che ancor oggi si chiama Chialada
In seguito, molti uomini del paese, saputo che il Gran Genio custodiva nel
monte la culla d’oro con tanti
tesori,tentarono d’impadronirsene a
più riprese, ma il Gran Genio li lasciava salire ed anche scavare, e proprio quando stavano per impadronirsene si abbatteva con la sua collera anche su loro, facendo franare massi dalla montagna ed anche i poveri uomini in un profondo baratro.
Così nessuno potè mai violare il tesoro: ancora oggi il Monte Sampin racchiude neel sue misteriose viscere la
preziosa culla d’oro.
GIOVANNINO
BEARZI DI OLTRIS
RICEVE IL PREMIO
INNOVAZIONE
Alla 56 edizione della premiazione del
lavoro e del progresso economico
svoltasi a Udine il giorno 9 novembre
2009 presso il teatro Giovanni da
Udine,alla presenza delle maggiori
autorità della Regione,è stato premiato anche il nostro concittadino Giovannino Bearzi di Oltris. Una cerimonia importante perché festeggia le
imprese ed i lavoratori, autentici protagonisti dello sviluppo e del benessere del nostro Paese, fondato sul lavoro. Il riconoscimento è stato riconosciuto a Giovannino Bearzi ed ai suoi
figli nel settore innovazione per aver
creato la B:ENG s.r.l. – progettazione
nel settore meccanico ed industriale,con sede legale ed operativa ad
Amaro e sede secondaria ad Orbassano, (To). La società si occupa di progettazione CAD per il prodotto, il
processo,controllo meccanico,elettronico ed industriale e all’attività di ricerca applicata e sperimentale per
l’acquisizione delle nuove conoscenze
nel campo dell’ingegneria. I principali prodotti progettati e sviluppati sono dispositivi che riguardano l’illuminazione dei veicoli. L’azienda è inoltre
operativa sia in campo sanitario sia in
quello alimentare con soluzioni innovative e tecnologiche. Attualmente
sono impiegati 10 progettisti ed un
assistente di direzione. Da dicembre
2006 l’azienda è stata selezionata tra
1600 per prendere parte ad un importante gruppo di lavoro istituito
dalla Camera di Commercio di Torino e del centro Fiat denominato’From Concept to Car’ con lo scopo
di promuovere attività per le aziende
del settore automotive.
Congratulazioni ed auguri per la sua
attività a Giovannino.
DIECI ANNI DI ATTIVITÀ
DELLA RESIDENZA PER ANZIANI
Momento convivialecon gli anziani
La Residenza per Anziani ha iniziato la
sua attività nell’Aprile 1999. Ha la volontà di dare
una risposta a quei bisogni di famiglie o
alla stessa persona che non può più essere gestita al proprio domicilio.
La gestione della struttura spetta alla
Cooperativa Sociale Universiis che nella
sua mission coinvolge tutte le persone alla:
“Attenzione alla persona, modelli d’intervento attivi, coinvolgenti, integrati ed integranti, benessere dell’individuo, miglioramento della qualità della vita per
anziani, minori e diversamente abili e, di
conseguenza, per tutti gli attori coinvolti
dal processo: famiglie, istituzioni, comunità, operatori.”
La nostra Residenza offre 37 posti letti per persone considerate non auto sufficienti, cioè che necessitano di trattamenti socio-assistenziali e sanitari di base.
Il personale che ci lavora si basa sulla motivazione della tutela della dignità dell’uomo, è attenta ai bisogni dello stesso
considerando tutte le aree fisica-spirituale-psicologica per garantire il benessere e
la qualità di vita.
Quando mi è stato chiesto di far parte del gruppo di persone che ci lavora,
con il ruolo di coordinatore della struttura, ho accettato con entusiasmo motivato
che tal esperienza mi avrebbe arricchito
non solo nell’aspetto professionale ma
anche in quello umano.
Il mio ingresso è stato facilitato dal lavoro fatto dalle precedente coordinatrice in
una strutturazione attenta dei piani di lavoro e dando sempre riguardo ai bisogni
della persona ospite.
Vengo da una realtà dove il mio ruolo era
di garantire oltre i bisogni di base, anche
attività ludico creative da proporre alle
persone che per vari motivi vengono istituzionalizzati in ambienti protetti.
Questa filosofia lo voluta proporre qui ad
Ampezzo proponendo attività come gite
, incontri e altre attività di socializzazione
oltre quella che è la passione per gli aspetti tecnico-gestionali di coordinamento di
una struttura che ,non entro in merito in
questa sede per non annoiarvi….vi parlo
invece delle attività svolte in quest’anno
di lavoro.
Dalla primavera si è organizzato almeno una al mese gite come ad esempio:
Santuario di Castelmonte, Madonna delle Grazie a Udine, Lago di Cavazzo, mostra di Socchieve, e con una piccola fetta
dei nostri ospiti e i loro parenti ,siamo
andati a pranzo all’Agriturismo di Ampezzo.
In aprile, in modo sperimentale, è
partito il tirocinio d’Arte Terapia; esso
consiste di trasferire le emozioni attraverso colori e disegni dove poi la tirocinante
cerca di tradurre il significato.
Dal mese di settembre è entrato a far
parte della “famiglia” un gattino che si è
già ben integrato nel nostro ambiente.
Il prendersi cura di un animaletto è ricco
di significati emozionali ed affettivi.
Il rapporto con l’animale fa parte molto
spesso del vissuto dei nostri ospiti.
Camillo, così si chiama il nostro gattino,
ha il compito oltre di ricevere affetto dai
nostri nonni anche quello di donare , deve essere tramite per lo sviluppo delle relazioni, aumentare il buon umore e rafforzare in minima parte l’attività fisica.
Quest’anno ho avuto il piacere di festeggiare dieci anni d’attività della nostra
Struttura.
Per occasione si è organizzato una grande
festa dove vi hanno partecipato tutti per
la buona riuscita dell’evento
Il Comune per quell’occasione ha allestito i gazebo, l’Associazione Alpini si è interessata al recupero delle tavole, si è fatta la Santa Messa approfittando dell’area
verde della Residenza e a seguire la parte-
L'assessore Carlo Petris
si congratula con il centenario
cipazione dei bambini delle primarie, di
Romeo Patati e della Banda “Marching
Band “regalandoci tutti grandi momenti
d’allegria.
Abbiamo avuto piacere d’avere ospiti vari rappresentanti Istituzionali, Comunali,
del Distretto di Tolmezzo, varie Associazioni e rappresentanti della Cooperativa.
La buona riuscita della festa la deve anche
alle cuoche che, per la giornata ci hanno
preparato un menù tipico friulano e il
personale che si attivato affinché tutto
andasse bene, anche il tempo ci ha regalato una splendida giornata.
I primi di novembre abbiamo festeggiato i cento anni di un nostro ospite e
anche qui è stato bello trovarsi in un clima di gioia a spegnere le candeline e a
brindare con lo champagne.
Non sono mancati gli auguri dei parenti
amici,dei rappresentati Comunali e Associazione Anziani e della Cooperativa.
Concludo ringraziando l’accoglienza e la
fiducia che mi è stata data e il piacere di
condividere progetti con tutti.
Medves Susanna
Val tagliamento marching band si esibisce
per i 10 anni di apertura del centro
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VITA ASSOCIATIVA
Passeggiata a Nauleni
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In una luminosa giornata di sole nel mese di luglio, i Dimpecins a Udin hanno
organizzato una gita in casera Colmajer.
Alle ore 8 partenza dal rifugio Tita Piaz
per la casera. Una trentina di persone di
ogni età, la maggior parte delle quali da
molto tempo non andava in Colmajer si
sono ritrovate ed accompagnate da Albano Martinis, incaricato di far conoscere
ed illustrare le particolarità delle erbe e
dei fiori che incontravano sul loro cammino, hanno raggiunto la casera. Una
bella giornata in allegria terminata con il
pranzo presso l’Agriturismo Primavera di
Ampezzo. Arrivederci al prossimo anno!
SOCIALE
DIMPECINS A UDIN
Benvenuti MORGAN ed EMIL
Presentato a Udine il libro “Ampezzo nel Novecento”
Oltris: nascono due gemellini
Il giorno 27 novembre 2009, presso
la sala conferenze della fondazione
CRUP di Udine, i Dimpecins a Udin
hanno presentato ai numerosi ed illustri ospiti intervenuti il libro “Ampezzo nel Novecento”. Il volume ripercorre le vicende legate all’ambiente,
alla storia, al costume di Ampezzo,
indagate da un nutrito gruppo di studiosi dell’Università di Udine, assieme alle mutazioni che vi sono avvenute nel corso del XX secolo.
Il giorno 09 gennaio 2010 la monografia verrà presentato ad Ampezzo ed
una copia della stessa verrà distribuita
alle famiglie residenti.
Suor Teobalda saluta Ampezzo
li. A sostituirla sarà suor Carmelisa
che viene da 12 anni di servizio a
Paularo alla quale la popolazione di
Ampezzo, per mezzo del vicesindaco,
ha dato un caloroso benvenuto augurandole una lunga permanenza
nella valle del Lumiei.
Carabinieri:
cambio al vertice
Dopo otto anni trascorsi presso la nostra comunità, il comandante della
stazione dei Carabinieri di Ampezzo
maresciallo Alessandro Francellini, è
stato trasferito in provincia di Teramo.
L’amministrazione comunale, a nome
di tutta la popolazione, ha ringraziato
il maresciallo per il lavoro svolto nel
nostro territorio e gli ha augurato di
continuare la sua carriera lavorativa in
modo attento e costante, come lo ha
svolto per la nostra comunità. Gli amministratori hanno augurato altresì un
buon lavoro anche al vice-comandante della stazione del maresciallo Marco
Ferriello che ha assunto la guida della
caserma di Ampezzo
Un grazie di cuore per il loro lavoro
ma sopratutto per l’entusiasmo con
cui si propongono, a tutti i ‘Dimpecins a Udin’
Suor Teobalda lascia Ampezzo per
Gemona del Friuli. Il vice sindaco Lorena Di Centa e l’assessore Valentina
De Luca a nome del consiglio comunale e di tutta la cittadinanza di Ampezzo hanno espresso assieme alla
parrocchia, un vivo ringraziamento a
suor Teobalda per i suoi otto anni di
servizio nella comunità di Ampezzo.
Suor Teobalda è sempre stata una presenza preziosa nella scuola materna,
nelle visite agli anziani, nella catechesi, nel dare sempre un consiglio e una
buona parola a tutti La giunta comunale ribadisce il proprio interessamento affinché la scuola materna
continui ad operare ad Ampezzo dando fiducia e disponibilità alle suore
che da sempre sono seriamente impegnate per questo servizio ai bambini
del paese.” Ora suor Teobalda ricorderà questi anni trascorsi ad Ampezzo
nella casa madre di Gemona del Friu-
Quest’anno la nostra comunità ha salutato anche don Giuliano trasferito
a Tarcento ed ha accolto Don Fabio
Filipputti al quale augura di trascorrere nella nostra comunità momenti
intensi che sappiano esprimere intensamente la sua missione di sacerdote.
Ordinazione di don Fabio Filiputti
Qualcuno sostiene che niente avviene per caso e anch'io credo che quella mattina di un
anno fa... “Ehi tu... che ci fai qui al Burlo?”,
c'è voluto qualche secondo perché quella faccia e quell'altezza mi dicessero qualcosa; era
difficile in quel momento, durante il mio lavoro di psicologa in ospedale, di corsa da un
reparto all'altro, pensare a Oltris e ricordare
quei due ragazzi che, quattro mesi prima,
avevano annunciato a tutto il paese di aspettare due gemelli.
“Romina è su al quarto piano, si è rotto il sacco di uno dei gemelli”, “Ho capito... arrivo”.
Nella stanzetta singola conosco la futura nonna e riconosco la futura mamma ferma, distesa a letto.
Si trattiene il fiato e si parla sottovoce quasi a
cercare di non modificare la situazione e riuscire così a rallentare ancora un po' il tempo; 25 settimane e 3 giorni sono un po' più
della metà del tempo di una gravidanza e a
quest'epoca, anche una mezza giornata in
più, può fare la differenza per la vita del bambino.
Da cinque anni, ormai, nel Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell'Ospedale Infantile “Burlo Garofolo” di Trieste, parlo con i
genitori dei bambini che nascono prematuri;
i più piccoli sono quelli che nascono alla ventiquattresima settimana di gestazione ed è facile comprendere che, prima si nasce e più alto è il rischio di non riuscire a sopravvivere.
Quel lunedì mattina è cominciata un'avventura e mi ritengo fortunata per averla vissuta
insieme a questi genitori per me un po' speciali ma che, come tutti gli altri, in quei mo-
menti, devono riuscire a restare in sospeso in una dimensione quasi irreale.
Racconto a Romina
e Andrea cosa accade
quando nasce un
bambino prima del
tempo e dove sarà ricoverato; parlando
un po' di cose concrete, come ad esempio dell'organizzazione del reparto oppure delle possibilità
che il Burlo offre ai
genitori di fuori Trieste di restare accanto ai loro bambini, cerco di
aiutarli a pensare e immaginare che ci sarà un
posto e il personale specializzato sarà pronto
ad accogliere e a occuparsi del loro piccolo.
Il giorno dopo Romina e Andrea hanno conquistato ancora un giorno e gli occhi della futura mamma spesso si riempiono di lacrime
ma sento che si fida e insieme ad Andrea si
sostengono nella speranza che tutto vada bene; quando dicono qualche frase legata alla
speranza, però, hanno immediatamente la
necessità di trattenersi in un “... però, vediamo...” che mostra la paura costante che quella speranza improvvisamente diventi illusione.
Mercoledì 3 dicembre, sono in ospedale, verso le 12 mi telefona Andrea per dirmi che
Romina è in sala parto.
E' cominciato il travaglio, resto con loro, parlo con l'ostetrica, saluto i neonatologi, Romina spinge, mi guarda, faccio segno con il pollice in alto che va tutto bene, spinge, Andrea
spinge anche lui come solo alcuni papà sanno fare e dopo poco nasce Morgan.
Corro nell'altra stanza per fargli una foto ma
rinuncio, è tutto rosso, aspetto che lo sistemino e lo portino in reparto. Pesa quasi un
chilogrammo, è vitale, come dicono i medici
e lo intubano.
In sala parto tutto si ferma, si resta in attesa,
le contrazioni rallentano, l'altro gemello ancora resta nel suo nido mentre accompagno
il neo papà a conoscere Morgan che è stato
accolto in un nido nuovo.
Mi trovo spesso ad aiutare i papà che in certe situazioni sono i primi a vedere il bambi-
no. Mi piace cogliere la loro espressione tra lo
stupore e la preoccupazione; anche Andrea,
grande e grosso, in questo momento sembra
spaurito ma si lascia accompagnare e quando
gli propongo di toccarlo, come tutti i papà,
cerca una scusa per rimandare. Al mio secondo “lavati le mani” cede e tremando un po'
sfiora con le sue mani grandi il suo bambino
piccolo fino a toccarlo completamente come
in un abbraccio; è incredibile, Morgan apre
un occhio in una piccola fessura e sembra
guardare il suo papà . Ecco, l'incontro è avvenuto e nei giorni seguenti spesso aprirà gli
occhietti quando Andrea andrà a trovarlo.
Sono questi i momenti che mi piace cogliere
in reparto e che conservo nella mia mente sapendo che possono diventare ricordi preziosi
per la vita di quei bambini e i loro genitori.
Appena è avvenuta la conoscenza tra i due è
d'obbligo una foto da portare alla mamma;
tutti gli operatori della neonatologia invitano
i papà a fare questo per rassicurare la mamma
che non può vedere il suo bambino perché
ancora in sala parto ma noi sappiamo anche
che, in certe situazioni, quella potrebbe essere l'unica fotografia.
E' il 3 dicembre 2008 ed è cominciata la più
grande avventura per Morgan e i suoi genitori. Si va avanti contando le ore e quando i
medici dicono che le condizioni sono stabili,
dobbiamo sforzarci di considerarla una buona notizia. Romina deve restare ferma a letto
per riuscire a conquistare un giorno dopo l'altro e riuscire ritardare il più possibile la nascita del secondo gemello.
E' molto difficile per una mamma, avere un
bambino già nato ma non poterlo vedere e
doverne tenere un altro ancora dentro. Romina si accarezza la pancia quando il suo
bambino si muove e deve fare la fatica di pensare razionalmente che uno è già nato ma
non può essere troppo contenta perché da un
momento all'altro potrebbe finire tutto.
Al di là di ogni aspettativa, passano cinque
giorni che vedono anche i medici un po'
preoccupati per il pericolo dell'infezione che
metteva a rischio la vita di Romina e il suo
bambino. L'8 dicembre, di notte, nasce
Emil. Ero a Oltris, sono tornata a Trieste con
i nonni di corsa perché sembrava che fosse arrivato il momento di nascere ma tutto si è fermato. La mattina dopo, a Oltris so che è nasegue a pagina 18
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SPORT
SOCIALE
segue da pagina 17
18
to Emil. Due parti spontanei a distanza di
cinque giorni e il commento del medico che
ha aiutato Emil a nascere credo che riassuma
tutto molto bene “E' gente della Carnia, questa è gente con le p....!”.
Ognuno in una incubatrice, uno accanto all'altro, Morgan con berrettino di lana giallo ed
Emil celeste provano ad affrontare una nuova
condizione di vita, provano a respirare, provano a mangiare, provano a scaricare, provano a
crescere e i medici li aiutano nelle funzioni vitali ma come altri bambini piccoli così, solo
insieme ai genitori riescono a vivere.
Dopo qualche giorno anche Romina riesce a
conoscere i suoi bambini ed è quasi un riconoscerli, ogni volta che avviene questo incontro tra una mamma e il suo bambino
sembra che immediatamente le cose tornino
al loro posto.
Morgan ed Emil restano due mesi ricoverati
in Terapia Intensiva Neonatale e i genitori restano con loro a Trieste inventandosi un modo, ogni giorno, per affrontare e sopportare
che il tempo passi e che i bambini crescano in
un percorso sano.
E' proprio questo che terrorizza tutti i genitori, da un momento all'altro può accadere
l'imprevisto che può avere esiti più o meno
gravi; nessuno può fornire alcuna garanzia e
dico sempre a tutti i genitori che in quel re-
parto non è possibile, soprattutto all'inizio
avere risposte perché i medici seguono i bambini e sono loro a dare le risposte. I genitori
però, come hanno fatto Romina e Andrea,
possono imparare a guardare i loro bambini,
riconoscere le loro necessità, i loro gusti rispetto a coccole e carezze; Morgan è stato
sempre un “controllore” e appena intercetta
qualcuno accanto all'incubatrice, lo segue
con gli occhi aprendoli in una piccola fessura
Emil invece è più suscettibile, si irrita facilmente e solo mamma e papà riescono a tranquillizzarlo in modo speciale.
Chi non è mai entrato in neonatologia non
può rendersi conto, per fortuna, della dimensione speciale e quasi irreale che si può
vivere; sembra che tutto ruoti intorno al peso
ma non è così e i due genitori come tutti devono anche sostenere la fatica di non poter
dare quelle risposte che vorrebbero avere a chi
domanda loro notizie dei piccoli. Tutto acquista un valore diverso e sembra che cambino completamente i riferimenti che nella vita, fino a quel momento, i genitori hanno
avuto. Ogni funzione fisica, naturale, diventa speciale e facciamo quasi una festa quando i gemelli riescono a respirare completamente da soli, riescono a mangiare senza vomitare e cominciano a crescere fino a quando
un giorno comunicano a Romina e Andrea
LETTERE
EMIGRANTI
Daria Mengoli vuole far conoscere il
percorso di suo fratello Luigi e ci ha inviato questo articolo:
Con questo scritto vorrei farvi conoscere il percorso di mio fratello Luigi
Mengoli, originario di Ampezzo, poiché nella sua vita ha raggiunto significativi traguardi lavorativi in molti
Paesi e credo sia un onore per tutta la
nostra comunità che un compaesano
porti in tutto il mondo il nome del
nostro Ampezzo.
Luigi Mengoli è nato ad Ampezzo il
23 novembre 1947, figlio di Mengoli
Valter e Petris Livia si sposa in Belgio
con Mirelle. Oggi ha tre meravigliosi
figli Cecile, Sophie e Alain e tre nipoti Francisco, Leonor e Isabella. Purtroppo quest’anno, il 3 maggio, io e
mio fratello siamo stati colpiti da un
lutto: nostro fratello Dionisio ci ha lasciato.
Per quanto riguarda il suo percorso, si
è laureato presso l’università belga in
Ingegneria. Presto diventa direttore
presso la famosa azienda produttrice
di birra “Heineken”, che lo porta a
viaggiare in tutto il mondo, Italia,
Francia, Grecia, Brasile, Olanda e altri. Quest’anno ha ricevuto anche un
riconoscimento in Giappone.
Vorrei rivolgere due parole a Luigi:
Sono orgogliosa di avere un fratello
come te perché hai saputo raggiungere nella tua vita molti traguardi rimanendo comunque una persona semplice e disponibile ad aiutare gli altri.
Tua sorella Daria
che verranno trasferiti nell'ospedale di Tolmezzo per “finire di crescere”.
E' sempre difficile per tutti i genitori non sentirsi, in quei momenti, lasciati, cacciati via ma
dopo il primo momento riescono a vedere
anche la possibilità di tornare a casa propria.
Finalmente, dopo tre mesi, il 1° marzo, si va a
casa e noi li seguiamo con l'auto come quasi a
concludere questo percorso un po' irreale.
All'ingresso del paese, sono tutti ad aspettare
per brindare in strada, davanti alla chiesa di
questo paesino veramente speciale oltre la
possibilità di immaginare, Oltris.
Da quel giorno è cominciata la vita vera per
Morgan, Emil Romina e Andrea.
E' passato quasi un anno, è spuntato il primo
dentino a Morgan e dopo cinque giorni anche a Emil, sarà un caso?
Ci siamo nominati zio Claudio e zia Ross,
noi, i triestini che cinque anni fa ci siamo innamorati di Oltris, un paesino dove la gente
ancora discute del perché le cipolle quest'anno sono cresciute poco e se quello che vola
sul paese è un'aquila oppure un falco, abbiamo imparato a godere nel vedere crescere la
verdura nell'orto, dar la caccia al grillo talpa e
cogliere le mele dall'albero per la marmellata.
Cose speciali oramai come per noi solo a Oltris accade. Sarà un caso?
Rosella
L’U.S.D. AMPEZZO IN PRIMA CATEGORIA:
BELLO, VOLUTO, ESALTANTE
Un saluto dal Mister
Claudio Brollo
Otto anni fa,
trovandomi sulla
sponda opposta,
ad allenare l’Arta
Terme che vinceva lo scudetto,
ho assistito, in
qualche modo
contribuendo, al mancato successo dell’U.s. Ampezzo che nel finale di campionato si è fatta sfuggire quel titolo che ormai pareva raggiunto.
Ancora nella finalissima di Coppa Carnia
dell’anno seguente fra le due squadre si
ripeteva lo stesso risultato, pesando forse
sul successivo scivolone dell’Ampezzo in
seconda categoria.
E’ stato singolare che dopo otto anni,
Un saluto dal presidente
Carlo Petris
Per me è stata
una scommessa.
Alla fine del
2007 mi è stato
chiesto di fare il
presidente dell’Unione Sportiva di Ampezzo.
Ho accettato
perché credevo in quei giocatori che, in
quell’anno, anche per tanta sfortuna avevano portato avanti un campionato che
vedeva la squadra nelle ultime posizione.
La voglia di risalire però c’era. Nel febbraio 2008, eletto presidente a giochi già
fatti non si riuscì a rafforzare la squadra
ma l’impegno della società è stato grande
su due fronti. Nel gioco: abbiamo dato
totale fiducia al nuovo Mister Claudio
Brollo che con passione, nuovi stimoli e
grande competenza ha portato la squadra
ad alti livelli. Siamo andati in campo con
gli stessi giocatori, siamo rimasti sempre
nell’alta classifica ed abbiamo vinto il torneo Del Missier. Nell’organizzazione: abbiamo fornito a tutti nuove divise, Installato la bacheca, costruito un sito internet
dalla rinnovata dirigenza dell’U.s.d. Ampezzo, con il suo presidente Carlo Petris,
mi venisse offerta l’opportunità di condurre questa squadra col progetto di risalire in prima categoria.
Ed è cominciato un impegno per me
doppiamente stimolante, quasi una specie di nemesi storica al contrario.
Il gruppo dei giocatori era praticamente
quasi lo stesso, ma con spirito e mentalità vincenti un po’ affievoliti.
Eppure è stato proprio il Gruppo Giocatori a costituire lo zoccolo duro per la ripresa.
Due anni di lavoro intenso, di grandi
presenze agli allenamenti, di leale contributo al progetto promozione. Un po’ di
tempo per conoscerci, per realizzare sul
campo quanto di nuovo si stava provando, per corroborare l’amicizia con i nuovi arrivati , per credere nel progetto che ci
vedeva coinvolti, ed il risultato è venuto:
bello, voluto, esaltante, nonostante qualche scivolone di percorso e uno scarso sostegno del pubblico.
Ora, a traguardo raggiunto, voglio ringraziare tutta la Società nella sua ricorrenza degli ottanta anni di vita per quanto ha contribuito, ma in modo particolare il presidente Carlo Petris, punto di riferimento sempre presente all’attività sociale, il nostro “Minç” (uno di noi), e i
giocatori vecchi e nuovi, ai quali non ho
potuto che affezionarmi come con chi si
condividono amicizia ed aspirazioni.
In più vorrei dire “occhio a qualche giovane” che farà parlare di sé come “Cicci”,
“Steve”, “Cajo”.
Usd Ampezzo: 80 anni sono molti, ma
auguro che tanti altri siano segnati da
quei successi che i giocatori di quassù
meritano.
Il mister Claudio Brollo
(www.usampezzo.it) che ha registrato
3.700 visite con più di 7.200 pagine. Ci
siamo inoltre trovati ogni venerdì, dopo
l’allenamento, a mangiare una pastasciutta girando in tutti i locali di Ampezzo.
Poi, durante l’inverno, ci siamo preparati
per il campionato 2009 e siamo riusciti a
rafforzare la squadra con dei nuovi giocatori: Adamo, Sgobino, Perissutti, Di Bernardo provenienti da altre società. Strazzaboschi, Dario De Monte, Rugo Kevin
e Daniele Petris sono rientrati con L’Ampezzo. Su 27 tesserati solo 4 sono di fuori paese e questo è un primato non di poco conto. Ci siamo presentati con questa
compagine e tutti assieme, con impegno,
abbiamo ottenuto la meritata promozione in prima categoria. E’, e deve essere,
una soddisfazione per tutti: dei giocatori
in campo, dei giocatori in panchina o
non convocati, di chi ha lavorato nel bar
del campo senza poter vedere la partita,
dei dirigenti che a volte hanno dovuto digerire la rabbia per qualche gol sbagliato.
Tutti, assieme ce l’abbiamo fatta. Dopo 7
anni e ,a ottanta dalla fondazione, siamo
risaliti in prima categoria, e con tanta
soddisfazione, ci siamo meritati la Coppa
Disciplina. Bravi ragazzi. Le mie dimis-
sioni anticipate rispetto all’assemblea che
sarà chiamata in febbraio per il rinnovo
delle cariche sono presentate principalmente per dare la possibilità al nuovo
presidente di organizzare la squadra e intraprendere i contatti con i giocatori ed
allestire una compagine all’altezza della
prima categoria. Dimissioni che sono
motivate soprattutto dal dispiacere per lo
scarso riscontro di pubblico, dalla mancanza totale di un nuovo apporto dirigenziale, dallo scarso sostegno finanziario
e anche da inopportune critiche ricevute
dalla minoranza politica comunale. Da
queste righe, oltre che chiedere scusa a
chi si è sentito da me in qualche modo
offeso o trascurato, non posso che ringraziare di cuore tutti i giocatori, il Mister
Claudio Brollo, la tifoseria e quanti, con
passione e disinteresse, con il contributo
finanziario o con il volontariato, hanno
contribuito a far si che l’Ampezzo ritornasse in prima categoria. Sono sicuro che
la nostra squadra avrà, nel futuro, altrettanti significativi risultati e darà lustro al
paese come ha fatto in questi 80 anni di
storia.
Il Presidente Carlo Petris
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NUOVE ATTIVITÀ IN PAESE
Anche questa volta salutiamo coloro che con i loro servizi
alla cittadinanza rendono più ricca la nostra comunità
ANDREA CANDOTTI
ha aperto uno
Kat & Manu
Studio Tecnico
si sono sostituiti a Bearzi Guido
nella conduzione del
NEGOZIO DI ALIMENTARI
in piazza Zona Libera 1944
Auguriamo un proficuo lavoro
Se avete notizie, proposte,
critiche, consigli, opportunità ecc.,
contattate la direzione del
giornalino all’indirizzo
di posta elettronica
[email protected]