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DOLOMITI: PATRIMONIO DELL’UMANITÀ COMUNE DI AMPEZZO “Ampezzo notizie dal Comune” periodico semestrale a cura Piazza Zona libera 1944, n° 28 33021 AMPEZZO (UD) e-mail: [email protected] sito: www.comune.ampezzo.ud.it Uffici Amministrativi dell’Amministrazione Comunale di Ampezzo. Dicembre 2008 anno VIII° n. 1-2 Iscrizione Tribunale di Tolmezzo IN QUESTO NUMERO “AL LAVORO CON ENTUSIASMO E FIDUCIA” Direttore responsabile: Gino Grillo Redazione: Gino Grillo, Lorena Di Centa L’EVOLUZIONE DEMOGRAFICA NEL COMUNE DI AMPEZZO pag 4 UN DOCUMENTO D’ALTRI TEMPI pag 5 CENTRO VACANZE 2009: 10 RAGAZZI PER NOI pag 6 TEATRO Museo Geologico e Pinacoteca “M. Davanzo” Ufficio Turistico Biblioteca Comunale Michele Benedetti, Lorena Di Centa, Nilla Martinis, Romina Pivotti, Jennika Schneider, Vanda Puicher, Francesca Spangaro, Susanna 2 Il Sindaco Michele Benedetti riceve il lunedì dalle ore 16.00 alle ore 17.00 Materie: Personale, Lavori pubblici, Foreste, Ambiente, Attività produttive, Patrimonio IL TESORO Serafin, Claudio Brollo, Rosella. GIOVANNINO BEARZI DI OLTRIS RICEVE IL PREMIO Stampa: Il Segno - Amaro INNOVAZIONE DIECI ANNI DI ATTIVITÀ PRO LOCO TINISA: UN ANNO DI ATTIVITÀ pag 8 DOLOMITI: PATRIMONIO DELL’UMANITÀ pag 9 SCUOLA E TERRITORIO pag 10 PREMIO FOTOGRAFICO pag 11 ...STANDO ASSIEME DELLA RESIDENZA PER ANZIANI CI SI DIVERTE E SI CRESCE... PASSEGGIATA A NAULENI IL CONSIGLIO COMUNALE DIMPECINS A UDIN Petris Carlo il lunedì dalle ore 9:30 alle ore 10:30 Deleghe: Bilanzio e Finanze, Programmazione, Politiche Comunitarie 1.077 09 22 31 27 543 534 536 pag 7 Servizi chiusi il 31/12/09 CARABINIERI: Di Centa Lorena Il Vice-Sindaco Lorena Di Centa riceve CAMBIO AL VERTICE il martedì dalle ore 10:30 alle ore 11:30 Simonitti Claudio Deleghe: Attività culturali, Turismo, Commercio,SUOR TEOBALDA SALUTA AMPEZZO Capo-gruppo di maggioranza Rapporti con le Associazioni, Pubblica Istruzione Deleghe: Cultura, Sito internet BENVENUTI MORGAN ED EMIL Contatto: [email protected] De Luca Valentina EMIGRANTI Adami Aurelio L’assessore Carlo Petris riceve L’U.S.D. AMPEZZO IN PRIMA CATEGORIA : Deleghe: Protezione civile il lunedì dalle ore 16:30 alle ore 17:00 BELLO, VOLUTO, ESALTANTE (referente del Comune), Frazioni Deleghe: Assistenza, Sanità, Servizi Sociali, Politiche della Famiglia, Volontariato Petris Renzo Agricoltura, Viabilità rurale L’assessore Valentina De Luca riceve POPOLAZIONE 2009 PASSEGGIATA ESTIVA 2009 Medves, Carlo Petris Serena Serafin Erika Cappellari Valentina De Luca Sara Burba Giulia Orari Uffici Comunali: Tutti i giorni dalle ore 10.30 alle ore 12.30 Giovedì dalle ore 10.00 alle ore 12.30 Residenti al 31/12 Nati Deceduti Immigrati Emigrati Femmine Maschi Famiglie pag 7 Hanno collaborato a questo numero: tel. 0433-811030 tel. 0433-80758 tel. 0433-811863 pag 12 LA NOSTRA BIBLIOTECA... ” 12 SALA LETTURA “MORENA FACHINpag DALLE FRAZIONI: NASCE A VOLTOIS UNA NUOVA SCRITTRICE: FRANCESCA SPANGARO PRESENTA “MÛRATÔR” pag 13 LA LEGGENDA DEGLI SPANGARO pag 14 IL TESORO GIOVANNINO BEARZI DI RICEVE IL PREMIO INNOVAZIONE pag 14 OLTRIS DIECI ANNI DI ATTIVITÀ DELLA RESIDENZA PER ANZIANI Serafin Serena Politiche giovanili, Tempo libero, Spettacoli PASSEGGIATA A NAULENI Benedetti Eugenio CARABINIERI: CAMBIO AL VERTICE DIMPECINS A UDIN Consiglieri di Minoranza Fiorenza Mauro Benedetti Erika pag 14 “Sarò il Sindaco di tutti i cittadini. Il mio impegno per attuare il programma, in ascolto dei vostri consigli e critiche costruttive nell’interesse della nostra comunità”. Care concittadine, cari concittadini, le elezioni del 7 e 8 giugno sono ormai alle nostre spalle e con il primo Consiglio Comunale dello scorso 18 giugno, la nuova Amministrazione Comunale, nella pienezza del suo ruolo, ha avviato i propri lavori. In questa occasione vorrei rinnovare il ringraziamento a tutti gli elettori che, con il loro voto, hanno dimostrato di condividere il programma mio e della coalizione che ha sostenuto la mia candidatura alla carica di Sindaco di Ampezzo. Il programma che vi abbiamo proposto lo abbiamo elaborato con amore, serietà ed impegno al fine di realizzare una proposta in grado di stimolare entusiasmo e fiducia per il futuro. Anche a coloro che hanno appoggiato proposte differenti dalla nostra o che hanno scelto, con differenti motivazioni, di non esprimere il proprio voto, va tutto il mio rispetto e la mia attenzione, ricordando loro che possono in qualsiasi momento rivolgersi a me per le più varie richieste. Il vostro voto è stato importante anche per il fatto che ha determinato un notevole rinnovamento nella composizione del nostro Consiglio Comunale. Nuove risorse per rispondere adeguatamente alle sfide che ci attendono, nuove energie animate dalla volontà di mettersi al servizio della nostra comunità, con la necessaria umiltà e con la consapevolezza di raccogliere una preziosa eredità. Pur potendo contare su una maggioranza forte, coesa ed entusiasta, sarò comunque sempre pronto ad accogliere proposte e suggerimenti formulati da una opposizione seria e costruttiva che con la sua azione di critica e di stimolo saprà sicuramente migliorare la nostra azione di governo. Il mio compito ora è quello di attuare il nostro programma che non dovrà rimanere statico, al contrario dovrà essere modellato dai vostri consigli e dalle vostre critiche. Insieme contribuiremo ad accrescere e stimolare la “fioritura” della nostra comunità. Inizia dunque un percorso che faremo assieme nei prossimi cinque anni. La crisi economica ci impone una segue a pagina 4 pag 15 pag 16 pag 16 pag 16 SUOR TEOBALDA SALUTA AMPEZZO pag 16 BENVENUTI MORGAN ED EMIL Peruzzo Annarosa EMIGRANTI Spangaro Gilberto L’U.S.D. AMPEZZO IN PRIMACATEGORIA: BELLO, VOLUTO, ESALTANTE In copertina: particolare della foto vincitrice del concorso fotografico nazionale “Fontane d’Italia”. “AL LAVORO CON ENTUSIASMO E FIDUCIA” pag 3 n. 136 del 6/12/2001 tel. 0433-80173 tel. 0433-80050 tel. 0433-80310 DAL MUNICIPIO NUOVE ATTIVITÀ IN PAESE pag 17 pag 18 pag 19 pag 20 Giunta: Carlo Petris Valentina De Luca Michele Benedetti Lorena Di Centa Consiglieri di maggioranza 3 DAL MUNICIPIO DAL MUNICIPIO segue da pagina 3 grande attenzione alle spese da affrontare, dovremo scegliere: purtroppo non potremo realizzare tutto ciò che vorremmo, e ci dovremo concentrare sull’essenziale, per mantenere buoni livelli di vivibilità ad Ampezzo. Posso assicurarvi che presterò attenzione a tutte le idee, a tutte le proposte, da qualunque parte vengano, volendo essere il Sindaco di tutti gli Ampezzani. In questi primi sei mesi di mandato molte persone mi hanno chiesto quali sono i problemi che ho trovato,la risposta non è semplice da dare,ma di una cosa sono estremamente sicuro che se riusciamo a fare sistema riusciremo insieme ad uscire da questa crisi. La nota positiva è che tanti nostri concittadini sono venuti a parlare con il sindaco e i componenti della giunta per sollecitarli con delle idee propositive. Abbiamo voluto che all’interno del consiglio/giunta vi fosse presente la componente giovanile perché crediamo in loro e in questi mesi devo dire che avevamo visto giusto. Un ringraziamento inoltre vada alla segretaria comunale dottoressa Nardini, agli uffici comunali per il lavoro svolto e per averci guidato in questi primi mesi di mandato. L’occasione mi è gradita per porgere anche a nome della Amministrazione Comunale, gli auguri di buon natale e felice anno nuovo L’EVOLUZIONE DEMOGRAFICA NEL COMUNE DI AMPEZZO 4 Michele Benedetti Sindaco di Ampezzo media che oggi è di due componenti. In particolare va evidenziato il fatto che il 35% dei nuclei familiari è costituito da persone sole: L’effetto di questi fenomeni si riflette sulla struttura per età della popolazione,che presenta una forte incidenza della componente anziana, come si ricava sia dall’indice di vecchiaia, che presenta un valore di 352 anziani per 100 giovani, sia del peso percentuale sul totale dei giovani (i residenti con meno di 15 anni) che rappresentano appena il 7,9% della popolazione, mentre viceversa, le persone con 65 anni e più sono il 27,8%. 5 In linea con la quasi totalità dei comuni della montagna friulana, Ampezzo è un comune di dimensioni modeste dal punto di vista demografico: al 31 dicembre 2007 registra 1.090 residenti. Esteso su una superficie di 73.61,51 km quadrati, presenta una densità abitativa tra le più basse della regione: appena 14.8 abitanti per km quadrato. L’andamento di lungo periodo, della popolazione residente mostra un forte declino demografico, ed anche nel medio periodo si evidenzia un significativo regresso della popolazione residente. La storia demografica di Ampezzo, analizzata a partire da censimento 1951, fa emergere un netto calo dei residenti che in quasi 60 anni si riducono di quasi il 60%. Fatto 100 la popolazione registrata al censimento 1951, al 31 dicembre 2007 Ampezzo registra una popolazione di 44 unità quindi un calo del 56%, mentre quella della Montagna friulana rappresenta il 56% di quella censita nel 1951 (quindi la diminuzione si ferma al 46%). Per effetto di questi andamenti demografici,diminuisce anche il numero delle famiglie: alla fine del 2007 sono 532,ma sopratutto la loro dimensione UN DOCUMENTO D’ALTRI TEMPI rono costruite molti anni più tardi in altra sede, ma questo documento, risalente al 1867, rimane una testimonianza di amore per ideali quali il progresso e l’istruzione. Di seguito vi proponiamo l’originale del documento d’introduzione che l’Ing. Gio Batta Polo di Forni di Sotto ha presentato per illustrare il progetto delle Scuole Comunali di Ampezzo (attuale Palazzo Unfer), e che rivela la nascente consapevolezza della comunità locale sulla necessità di dare uno spazio degno alle scuole, che fino a quel momento erano ricavate in locali poco appropriati. Purtroppo, in corso d’opera si preferì destinare l’intero edificio ai pubblici uffici e le Scuole Comunali fu- “Il Comune d’Ampezzo capoluogo Distrettuale, mercè le solerti attività dei suoi amministratori, ed il buon intendimento dell’intiera popolazione, è già provvisto di quegli elementi che caratterizzano l’esistenza sociale e progressista dell’uomo. Quella popolazione, convinta che pel civile suo progredimento è d’uopo unire a ciò che favorisce i suoi materiali bisogni gli elementi d’una morale educazione, oltre all’avere in Comune un medico ed una levatrice, è pur provvista di Maestri e Maestre, ma non può dirsi però provvista di locali che convenientemente si prestino all’istruzione, come difetta egualmente d’una sala pelle pubbliche adunanze e pe- gli usi richiesti dalle nuove istituzioni e dal cambiamento dei tempi. Il Consiglio Comunale del 24 febbrajo a.c. era infatti convinto di tale mancanza, e con plausibile provvidenza e saggezza pensando più che a sé ad una società futura dalla quale ne avrebbe ritratte le benedizioni, commetteva all’Ingegnere sottoscritto la redazione di un progetto che soddisfacesse a tutti gli accennati bisogni, aggiungendo pure quello della ricostruzione della fontana, essendo l’attuale in istato di massimo degrado né opportunamente collocata rispetto al suo piazzale. L’Ingegnere predetto accettava l’incarico, che gli si demandava con Nota 12 aprile cor. anno N° 623 e successivamente prestavasi all’ispezione dell’area assegnata all’erezione dei nuovi lavori.” Nilla Martinis SOCIALE SOCIALE CENTRO VACANZE 2009: 10 RAGAZZI PER NOI TEATRO Dopo le commedie “E vissero tutti felici e contenti” e “Lo strano caso di ser Giovannetto”, la compagnia teatrale “I giovins comedians di Dimpec’” è stata lieta di offrirvi in prima rappresentazione e in replica la tragicommedia “Anastasio e la morte”. 6 Anche quest’anno, durante il periodo estivo, dal 20 luglio al 7 agosto presso le ex scuole elementari di Ampezzo si è svolto il Centro Vacanze per bambini/ragazzi dai 6 ai 15 anni. Il progetto, come già da anni, ha coinvolto i bambini e ragazzi dei comuni di Ampezzo, Sauris e Socchive. I bambini si sono ben integrati nel gruppo e hanno partecipato volentieri a tutte le attività proposte e alle varie uscite. Il numero complessivo era di 61 e la partecipazione è stata molto assidua. Le giornate si basavano sulla principale attività che occupa il tempo libero di bambini e ragazzi: il gioco. Tre giorni a settimana, durante la mattinata, ci recavamo in piscina per giochi e attività sportive. Sono state anche proposte attività grafico- pittoriche attività sportive, attività manuali, laboratori specifici in collaborazione con la Cooperativa Itaca, uscite di vallata finanziate dall’Azienda Sanitaria secondo le finalità della ex L.285/97. Durante queste 3 settimane di puro divertimento possiamo dire di aver letteralmente “dato i numeri”… e precisamente: 61 il numero dei partecipanti al Centro Vacanze; 10 gli animatori coinvolti nell’organizzazione e realizzazione delle tre settimane; 4 le gite effettuate: Sappada, Torviscosa, Forni di Sotto e Caprizi; 12 le ore trascorse in piscina; 3 i laboratori proposti: Aquiloni, Ombre Cinesi e Costruzione di Strumenti Musicali; 5 le squadre del torneo di giochi interno; 8 grandi giochi di squadra; 26 partite di calcetto balilla per torneo interno; 71 le magliette realizzate con simbolo, colore della propria squadra e nome; 1175 i panini mangiati a merenda: metà con la nutella e metà con la marmellata; 2 gli infortunati durante le tante attività; 14 i giorni di sole; 1 la giornata di pioggia; 11 le giornate in mensa; 12 le fiabe lette dopo l’abbuffata del pranzo; 2 i pranzi al sacco all’aperto; 1 pastasciuttata in compagnia; 1 grande mangiata di pizza in Caprizi; 400 Km fatti sul pulmino per le usci- te…Sauris e Socchieve ben molti di più; 51 km percorsi a piedi…; 7 i compleanni festeggiati in compagnia; 127 le ore trascorse assieme… Fin dagli esordi che si possono ricondurre al 2005, questa iniziativa nata spontaneamente fra di noi, ci ha dato la possibilità di stare assieme e metterci in gioco provando il gusto di un successo inaspettato e raggiunto con grande impegno. Tale attività, basata su un solido lavoro di gruppo, ci permette oltre che di divertire noi stessi, di offrire occasione di intrattenimento ad un pubblico sempre più vasto. Facendo teatro diamo alla gente la possibilità di incontrarsi e abbiamo pertanto la sensazione di realizzare qualcosa di significativo per la nostra comunità, nella quale ci sentiamo maggiormente integrati. Ciò che ci rende più orgogliosi e che ci spinge a dare il meglio di noi sul palco è inoltre il fatto di portare in scena opere non tradotte, ma scritte in “lenga dimpecina”, scaturite dalla brillante penna di Giulia Serafin. Recitiamo pertanto servendoci di una parlata che vive ancora fra le mura delle nostre case e che, se non padroneggiamo tutti pienamente, possiamo almeno dire di riconoscerla come lingua dei nostri padri, colonna portante della nostra cultura e della nostra identità. Erica Cappellari PASSEGGIATA ESTIVA 2009 Romina e Sara Giovedì 20 agosto ha avuto luogo, dalla collaborazione tra la Pro Loco Tinisa e l’amministrazione comunale, la prima “Passeggiata tra i boschi di Ampezzo”. Aperta a tutti, ha visto la partecipazione di una ventina di persone, guidate da Giuseppe Martinis e Paolo Degano (meglio conosciuti come Bepi Belo e Paulin Fastidi). Dopo essersi riunita presso il Palazzo Unfer, la comitiva ha intrapreso la salita al Cjastelàt, con una breve visita ai fortini risalenti alla Seconda Guerra, e da qui è scesa attraverso il sentiero che costeggia il torrente Teria fino al Mulin di Chic’. Nella splendida cornice del Pocion, la passeggiata si è conclusa con una grigliata e, per i più coraggiosi, con qualche tuffo nelle fresche acque del Teria. Sperando che in futuro si trasformi in tradizione, questa semplice e allegra iniziativa ha saputo accontentare tutti i partecipanti sia dal punto di vista naturalistico, per la bellezza dell’itinerario, sia da quello umano, per il clima di allegria e familiarità in cui si è svolta. Giulia Serafin 7 SOCIALE SOCIALE - AMBIENTE PRO LOCO TINISA: UN ANNO DI ATTIVITÀ 8 Ampezzo, le feste, le sagre e le sue manifestazione, spesso nel fermento che precede questi eventi mi è capitato di fermarmi un attimo a pensare come un “piccolo-grande” gruppo possa realizzare delle cose così belle. È vero, a volte bisogna sacrificare il proprio tempo libero in modo così frenetico, ma questo non ci fa perdere mai il sorriso all’intermo della squadra e soprattutto l’entusiasmo. Dimostrazione ne è la passione, l’amore e l’impegno che tutti noi abbiamo messo per il nostro paese e per la collettività; per “noi” non intendo naturalmente soltanto il direttivo, ma tutti coloro con cui quest’anno abbiamo condiviso questi valori essenziali per la vita dell’associazione. L’attività della Pro Loco Tinisa è ini- ziata nel mese di aprile, con l’inaugurazione della mostra del fotografo ed artista francese Nguyen Julien nel palazzo A.Unfer. Abbiamo poi partecipato alla 2^ edizione di “Tolmezzo in fiore” con uno stand di prodotti tipici e informazioni sulle manifestazioni dell’estate ad Ampezzo. La stagione estiva è iniziata con la “Festa del pane e dei prodotti da forno”. Il 21 giugno il gruppo “Chei di Jof ” ha organizzato la 3^ edizione della “Cronoscalata Ampezzo-PassoPura” in questa occasione, l’associazione ha avuto solo un ruolo d’appoggio. La gara, grazie all’impegno ed alla passione di questi ragazzi, ha avuto un buon successo e promette bene per le future edizioni. Nei giorni 26-27-28 giugno 2009 si è svolta l’ormai tradizionale Sagra di SS. Pietro e Paolo, dopo una prima serata dedicata interamente ai giovani, che ha riscosso un ottimo successo, nonostante il tempo piovoso, si sono svolte due serate con musica tradizionale e gustosissime pietanze. La festa nel complesso e grazie anche ad alcune piccole innovazioni è riuscita davvero bene e ci ha dato molta soddisfazione. Nella giornata del 27 giugno, inoltre, si è svolta anche la staffetta “Giro dei mulini”. Durante i successivi mesi estivi la Pro Loco ha collaborato con le varie associazioni che durante tutto l’anno si sono adoperate per l’organizzazione di vari eventi, come ad esempio la”Sagra di S. Jacum” ad Oltris, quella di “San Rocco” e il “Giro delle sorgenti” a Voltosi, oppure la “Sagra di Clendis” ed altre ancora. Nel mese di agosto si è tenuta, anche grazie al grande carisma di Lorena, la prima edizione della “Passeggiata nel bosco”: una bella camminata fra i boschi di Ampezzo: Cjastelat, Mulin di Chic, con pranzo conclusivo presso il Pocion e un pomeriggio in compagnia. La serata è stata poi allietata dal “Summer Party”, musica ska, anni 70 e 80 in piazza. Il 31 ottobre si è poi svolta l’oramai tradizionale rievocazione del capodanno celtico con “La not dalis muars”, giunta già alla sua 14^ edizione. Il tempo è stato bello anche si il freddo pungente di fine ottobre non è mancato. L’allestimento per la festa è stato formidabile e molto apprezzato grazie anche a diverse novità. La partecipazione e l’impegno dei vari gruppi, sono stati fondamentali, e la gente, proveniente da tutto il Friuli, non è mancata; la festa si è protratta fino a notte fonda ed il divertimento è stato tanto. Premiazione MTB Nel periodo delle feste natalizie, sono state programmate diverse attività, dal “Venerdì al cinema” una serie di serate di cinema per grandi e piccini al consueto “Bacco Natale in piazza” che nel pomeriggio di Natale, arriva portando dei doni a tutti i bambini riuniti in piazza. Per il prossimo 2010 è previsto un calendario intenso e ricco di avvenimenti: la fiaccolata - 5 gennaio Carneval a D i m p e č (Carnevale ad Ampezzo) - febbraio Caccia all’uovo 5 aprile Festa del Pane e dei prodotti da forno - 5 e 6 giugno Giro delle sorgenti - 6 giugno Cronoscalata Ampezzo-Passo Pura 20 giugno Sagra dei SS Pietro e Paolo - 26 e 27 giugno Carnia in MTB - 27 giugno Sagra di S Jacum (Oltirs) - 24 e 25 luglio Sagra di S. Roc (Voltosi - 15 e 16 agosto Sagra di Clendis - 28 e 29 agosto La not dalis muars- 31 ottobre Venerdì al cinema- dicembre 2010 e gennaio 2011 Babbo Natale in piazza- 24 dicembre ’09 L’esperienza vissuta durante quest’anno, è stata davvero molto bella e soprattutto costruttiva; approfitto dell’occasione e del privilegio, che mi è stato dato nello scrivere quest’articolo, epr ringraziare, tutti coloro che hanno partecipato e reso possibile questi eventi, contribuendo con entusiasmo e affetto alla vita del nostro paese. Shneider Jennika DOLOMITI: PATRIMONIO DELL’UMANITÀ Riconoscimento dall’Unesco anche alla nostra comunità canpuros dolomiti Il 26 Giugno 2009, durante la 33a sessione del World Heritage Committee tenutasi a Siviglia, in Spagna, le Dolomiti sono diventate patrimonio dell'umanità. Fra queste sono state considerati tali anche alcuni monti della nostra provincia: le dolomiti del- la Val di Suola sino al Cridola nel territorio di Forni di Sopra e la Val Rovadia e la Val Poschiadea a Forni di Sotto, con i comuni di Ampezzo e Socchieve a fare da zona di cuscinetto. Tutto è iniziato quando le Province di Belluno, Pordenone e Udine e le Pro- vince Autonome di Bolzano e Trento alla fine del 2004 con il Governo Italiano hanno proposto la candidatura delle Dolomiti come patrimonio naturale dell'umanità al World Heritage Committee. Nel 2005 la Province formalizzano l'adesione al progetto di candidatura delle Dolomiti come ''bene naturale''. All'inizio sono 22 i gruppi dolomitici ritenuti in possesso dei ''caratteri di eccezionalità e di unicità'' richiesti dall'Unesco: sono nella geologia (gruppi costituiti da Dolomia), nella geomorfologia (pareti sviluppate verticalmente per centinaia di metri, presenza spettacolare di guglie e pinnacoli) e nella naturalità (condizioni di integrita' e di autenticita'). Come presupposto si assume la preesistenza di parchi naturali o siti d'importanza comunitaria (Sic). Parte così l'istruttoria condotta dalla Iucn (International Union for Conservation of Nature), un organismo internazionale incaricato di esaminare le candisegue a pagina 10 9 AMBIENTE - ISTRUZIONE ISTRUZIONE segue da pagina 9 dature di beni naturali, che nel settembre 2006 invia un valutatore. Sulla base delle sue indicazioni, il Comitato per il Patrimonio mondiale nel giugno 2007 propone il differimento della candidatura delle Dolomiti come bene naturale, chiedendo di ''rifocalizzarla sui valori estetici, geologici e geomorfologici delle Dolomiti''. Si sviluppa così un ulteriore lavoro di approfondimento. Ne risulta la revisione della proposta dei beni candidati, tra l'altro con una riduzione da ventidue a nove gruppi dolomitici. Il nuovo dossier viene inviato all'Unesco nel gennaio 2008. Si giunge così al formale riconoscimento da parte dell’Unesco di giugno. A fine agosto questo patrimonio è stato ufficializzato ad Auronzo di Cadore dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal ministro Stefania Prestigiacomo che ha ipotizzato che la Fondazione, che dovrà gestire il “bene Dolomiti” abbia una sede itinerante, a cadenza biennale, fra le località delle singole cinque provincie entro i cui confini si trovano i siti da preservare. L’area complessiva interessata dalla candidatura copra un’area di 236 mila ettari, 136 mila dei quali inseriti nei “cuori” e 100 mila nell’area “tampone” che presentano 9 parchi. I criteri adottati per la candidatura riguardano i criteri VII e VIII che spiega come tali debbano essere collegati fra loro, prendendo in considerazione i fenomeni naturali eccezionali, le aree di straordinaria bellezza naturale e l’importanza estetica, oltre al fatto che si tratta di territori significativi per lo studio del passato geologico del nostro pianeta. Le dolomiti, è scritto nel corposo dossier, documentano la storia geologica di 200 milioni di anni or sono, dal Paleozoico superiore al Mesozoico. Una zona ricca di fossili, ma pure laboratorio ideale per la ricerca, lo sviluppo e la comprensione delle teorie geomorfologiche. Un contesto definito “eccellente” per lo stato della conservazione dell’area, dove le attività umane sono per lo più confinate nei fondovalle, con un modesto impatto modesto, in quanto solo il 5% dei turisti si spinge oltre quota m 1600, con solo alcune cabinovie sulle Tofane e Marmolada. Per la valorizzazione e la promozione futura, si è già accennato alla gestione unitaria del “bene” da parte di una fondazione specifica che fungerà da interlocutore unico con l’Unesco. La gestione dei territori rimarrà comunque a capo degli enti attuali. Gino grillo 2009 10 SCUOLA E TERRITORIO L’apertura del nuovo anno scolastico è avvenuto in un clima di tante incertezze, nonostante ciò, ognuno di noi deve rendersi consapevole che il prezioso bene dell’istruzione può diventare una leva indispensabile per affrontare situazioni difficili, per affermare quei valori che sono alla base del progresso e della convivenza civile, dello sviluppo umano e sociale. Queste sono parole che possono sembrare vuote ma sintetizzano l’importante impegno che l’I.C di Ampezzo ha nei confronti della comunità locale l’I.C. di Ampezzo ha sempre cercato di salvaguardare e socializzare differenti vissuti professionali, tradizioni, esperienze, storie diverse iscrivendole in un Progetto unitario costruito su linee congruenti rispetto a mete condivise, quali per esempio: la definizione del profilo formativo atteso la selezione di contenuti in un’ottica di continuità la scelta di progetti con una prospettiva di sviluppo per gli allievi dai tre ai quattordici anni. Questo rappresenta il punto di forza dell’I.C di Ampezzo e con tale punto di forza gli operatori scolastici affrontano quotidianamente le difficoltà legate al calo demografico,alla precarietà dei docenti della scuola secondaria,alle richieste amministrative sempre più complesse… La preoccupante situazione di disagio sociale che vede spesso protagonisti i minori, ci ha portati a focalizzare l’attenzione, negli ultimi anni, sull’alleanza scuola-famiglia, un percorso centrato sulla concertazione e sulla partecipazione, che ogni anno scolastico si cerca di mettere a sistema con la collaborazione di alcuni genitori che si sono dichiarati disponibili. Il processo partecipativo coinvolge insegnanti e genitori nella individuazione delle aree critiche dell’educare (regole, obiettivi formativi, aspettative, ruoli, gestione del tempo libero...) e, attraverso il confronto, consente di definire un impegno reciproco rispetto a decisioni condivise. E’ nostra intenzione continuare il lavoro avviato con il progetto “Scuola integrata” con gli Enti e le Istituzioni del territorio e porre con fermezza la questione della rete educativa territoriale, unica via per uscire dall’isolamento e per un’azione educativa e di prevenzione efficace. Con l’autonomia, le Scuole italiane sono divenute, infatti, un soggetto politico e, con le loro scelte contribuiscono ad orientare i processi di sviluppo dei diversi contesti di riferimento; l’autonomia, inoltre, induce gli operatori scolastici a ripensare continuamente gli assetti organizzativi e didattici, sulla base anche delle richieste dell’utenza, in un rapporto sinergico con le famiglie e la Comunità locale. Il Piano dell’Offerta Formativa che identifica ogni Istituto è, di fatto, un atto di politica scolastica locale. Alle istituzioni scolastiche viene richiesta la capacità di stabilire relazioni, di lavorare insieme alla Comunità locale, di interconnettere l’offerta con la domanda formativa, di diversificarla nei vari ordini scolastici e nei differenti territori. La Scuola deve quindi essere sempre in un atteggiamento di ascolto, deve essere capace di interagire ed accogliere persone appartenenti a culture ed etnie diverse, di cogliere i bisogni e le aspettative della propria utenza e di portarli all’attenzione delle Istituzioni del territorio. E’ necessario quindi che le Comunità locali e le Amministrazione Comunali La vicesindaco e la dirigente scolastica Vanda Puicher all’apertura dell’anno scolastico della Val Tagliamento, chiamate a contribuire alle scelte di politica scolastica, a sviluppare il coinvolgimento diretto e la partecipazione produttiva, continuino a collaborare con l’I.C.di Ampezzo. La Scuola non è più un’isola, autosufficiente ed autoreferenziale, ma una risorsa socio-culturale forte del territorio e, come tale, va vissuta dagli operatori, dagli utenti del servizio scolastico e da quanti hanno a cuore il futuro dei giovani e la sicurezza sociale.Si richiede perciò agli amministratori di definire, insieme agli operatori della scuola, la politica scolastica locale che abbia un ampio respiro culturale, sociale ed organizzativo. Anche alle altre Agenzie culturali ed educative del territorio si richiede una maggiore attenzione per uno scambio reciproco di esperienze e di risorse e per un’esplicitazione e condivisione degli obiettivi formativi. La Scuola autonoma chiede un atteggiamento nuovo anche ai genitori poiché riconosce loro il diritto/dovere della partecipazione, del coinvolgimento, della richiesta e del “controllo” del servizio offerto. Nel corrente anno scolastico i docenti infatti hanno sottoscritto con i genitori un PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA, che è un documento in cui le famiglie dei bambini e gli insegnanti, analizzate le esigenze e le aspettative reciproche, stabiliscono un accordo per il successo formativo dei i bambini/ragazzi. Il compito che gli insegnanti si assumo- no è di concorrere significativamente a sviluppare negli alunni diverse competenze, ad ampliare e consolidare le conoscenze, ad acquisire e affinare le abilità necessarie allo sviluppo globale della persona. I genitori sono i primi responsabili dell’educazione dei propri figli. La Scuola svolge un servizio di supporto, di compartecipazione e non esaurisce tutte le funzioni educative. La condivisione di finalità e metodi tra scuola e famiglia risulta una condizione indispensabile per una buona riuscita del percorso formativo dell’alunno. Interagire infine a livello locale con organismi, organizzazioni, gruppi, reti (come autorità locali, associazioni di genitori, agenzie educative...) costituisce un’eccellente opportunità per fare esperienza di cittadinanza attiva e abituarsi a sviluppare una serie di abilità nella comunicazione verbale e scritta. E’ anche un’opportunità per gli alunni di migliorare la comprensione dei valori della società. Ampezzo,13.11.2009 Il dirigente scolastico Puicher Vanda PREMIO FOTOGRAFICO "Con una foto su un particolare della fontana antistante la chiesa intitolata alla Beata Vergine del Rosario e San Daniele profeta, ad Ampezzo, Nadia Rossetto si è aggiun- dicata il primo premio nella sezione "fontane", categoria "A" (riservata a comuni con meno di 5.000 abitanti) del Concorso Fotografico Nazionale 2008 di Comuni-Italiani.it (http://rete.comuni-italiani.it/foto/2008) La foto ritrae il piccolo putto posto in prossimita della cannella della fontana e sullo sfondo la cornice innevata del monte Tinisa. Dopo aver guadagnato la fase finale vincendo la concorrenza di oltre 2.300 foto, ad attribuirle il gradino più alto del podio è stata la giuria di qualità, composta dal photoeditor Stefano Fabbri - caposervizio desk foto de La Repubblica -, da un rappresentante del Fai-Fondo per l'ambiente italiano, uno di Touring Club Italia, uno della rivista Fotografia Reflex e uno della Redazione di ComuniItaliani.it) Nell'edizione 2008, sono state candidate per la città di Ampezzo in totale 13 foto, 809 per la provincia di Udine." Il giorno 26 settembre 2009 presso la sede comunale di Ampezzo la signora Rossetto Nadia di Spinea (Venezia) ha consegnato all’amministrazione una gigantografia della foto. 11 CULTURA CULTURA …STANDO ASSIEME CI SI DIVERTE E SI CRESCE… corso del 2009 con l’obiettivo di offrire loro opportunità aggregative e socializzanti nel tempo libero. Gli incontri si sono svolti e continuano a svolgersi due tre volte al mese, indicativamente il mercoledì o il venerdì pomeriggio. All’interno di questi pomeriggi ai ragazzi viene offerta innanzitutto la possibilità di giocare e stare assieme al di fuori dell’ambiente scolastico per poi scegliere loro stessi in prima persona le diverse attività da poter svolgere. Nel corso degli incontri ci si dedica moltissimo ad attività creative e manuali come lavoretti per le festività e intaglio di zucche per la tradizionale “Fiesta dalis muars”. FOTO ? 12 Il Progetto “Insieme” proposto ai bambini e ai ragazzi delle scuole elementari e medie di Ampezzo in orario extrascolstico è proseguito anche nel Il progetto inoltre si è integrato con l’iniziativa ormai conosciuta da bambini e famiglie della nostra vallata co- me le “Favole a Merenda”. Già dal 2005 proponiamo ai bambini della scuola materna ed elementare dei sei comuni della Vallata la possibilità di incontrarsi circa una volta al mese nella biblioteca del proprio paese per ascoltare un po’ di favole e gustarsi assieme un’ottima merenda. La partecipazione continua ad essere molto buona, in quest’ultimo anno inoltre in alcuni paesi hanno partecipato agli incontri anche bambini molto piccoli accompagnati dalle mamme. Tale progetto è finanziato esclusivamente dalle Amministrazioni Comunali che hanno riconosciuto il suo valore socializzate e di avvio al piacere alla lettura. Romina LA NOSTRA BIBLIOTECA... SALA LETTURA “MORENA FACHIN” prestito da quasi tutte le biblioteche regionali. FOTO ? La sala lettura della Biblioteca Comunale del nostro paese è stata intitolata recentemente a Morena Fachin, scomparsa prematuramente, la quale ha dedicato con amore e passione molti anni della sua vita ad ampliare e migliorare la funzionalità e l’operato di questa struttura. Situata alle spalle dell’edificio municipale in Piazza Zona Libera 1944 n° 28, è dislocata su due piani molto ampi, luminosi e ben attrezzati. Il patrimonio librario consta di più di 4.000 volumi e comprende una sezione molto ricca per ragazzi e bambini che nel corso di questi ultimi anni si continua ad arricchire notevolmente. Presso la biblioteca è possibile consultare il catalogo dei libri posseduti sul sito http://friuli.on-line.it in quanto facente parte del Sistema bibliotecario della Carnia; come pure è attivo il servizio di prestito interbibliotecario gratuito che permette di ricevere velocemente un volume non qui presente in Sono presenti due computer (con stampante leaser e scanner) connessi ad internet per ricerche bibliografiche, controllo e-mail, ricerche scolastiche ecc e altri pc utilizzabili da bambini e/o ragazzi per attività di videoscrittura, calcolo e disegno. Inoltre all’interno di questa struttura è possibile usufruire dello sportello “Informagiovani” che oltre ad offrire la possibilità di navigare in internet, permette di ritrovare informazioni specifiche per quanto riguarda il campo scolastico, lavorativo, tempo libero, turistico… Tale sportello, negli ultimi anni, è sempre più utilizzato dai cittadini del paese. Orario apertura biblioteca: lunedì 18.00 - 19.00 ; mercoledì 17.00 - 19.00 Orario apertura sportello “Informagiovani”: mercoledì 17.00-19.00 Numero telefonico: 0433-811863 [email protected] DALLE FRAZIONI... NASCE A VOLTOIS UNA NUOVA SCRITTRICE: FRANCESCA SPANGARO PRESENTA “MÛRATÔR” Francesca Spangaro con i “muradôrs” di cui ha raccolto le testimonianze per il suo libro. La nostra amica Francesca Spangaro di Voltois ci ha gentilmente mandato questo articolo. Auguri alla neo-scrittrice. L’idea di partenza, con la quale si è presentato a me Francesco Gerin della Fillea Cgil Alto Friuli in un giorno di credo due anni, fa, era semplice e affascinante. Farsi raccontare e raccontare a chiunque avesse voglia di ascoltare storie che un po’per caso un po’ per necessità erano arrivate a piccoli bocconi alle sue orecchie nel peregrinare tra i cantieri edili. Storie di un’emigrazione diversa, particolare, forse bistrattata, snobbata, considerata spesso addirittura non migrazione o migrazione di lusso, laddove si considerasse rispettivamente o la mancata costruzione di una nuova vita nel luogo di temporanea migrazione oppure il trattamento economico in alcuni casi garantito dalle grandi imprese. Storie, insomma, di gente che era partita in momenti diversi del recente passato, dal dopoguerra in poi, per portare le proprie capacità e il proprio lavoro nei cantieri delle grandi imprese edili, come Impregilo, Ansaldo, o altre ancora, tanto per fare alcuni nomi che facciano meglio capire di cosa si tratti. Storie che valeva la pena di ascoltare di per sé, nella loro diversità accomunate dal profondo e a volte contradditorio legame con la propria terra. Ammalati di viaggio, assetati di conoscenze, attratti dalla possibilità di sentirsi davvero realizzati nel lavoro e sicuri di uno stipendio fisso a fine mese, non legato a stagionalità o oscillazioni del mercato. In soldoni, ecco chi sono i Murators raccontati nel libro che ne ha raccolto gli schizzi, i ritratti. In soldoni, già. Perché ognuno si è rivelato in una complessità di aspetti, ognuno mi ha regalato qualcosa di diverso. E così il mio viaggio tra le case di questi uomini indubbiamenti vissuti e dallo sguardo profondo è stato come uno spostarsi da un cinema all’altro, con un film diverso in cui immergersi in ogni volta. Da quello avventuroso e pieno di curiosità e entusiasmo di Oreste Florida, un fiume di parole e un pozzo di storie, a quello più tranquillo e legato alla famiglia di Pierino Adami, a quello maggiormente stanziale ma non per questo meno affasci- nante di Martino Feregotto, una vita in Svizzera, nel segno degli insegnamenti del nonno. Da ognuno di loro mi sono presentata quasi timorosa, consapevole di avere un compito difficile, quello di ritrarre in poche pagine un volto, un carattere, una vita, ovviamente passata attraverso di me prima di arrivare sul foglio. E ognuno di loro mi ha stupito con la modestia di chi non crede di aver fatto nulla di particolare oltre a lavorare, di chi non pensa di essere per questo meritevole di essere addiruttura raccontato in un libro. Ho bussato, mi sono seduta sui divani o ai tavoli delle case, ho assaggiato cibi tailandesi conoscendo Ercolino Stefanutti e la moglie, che ha compensato il silenzio riservato con un allegra esplosione di aneddoti, ho osservato ammirata le collezioni di Umberto Lenuzza. Mi sono fidata delle espressioni dei volti, dei sorrisi o dei lampi di commozione. E arrivata a casa ho seguito il prurito che viene a chi ha voglia di scrivere subito, proprio perché ognuno dei sedici personaggi mi aveva comunicato qualcosa di grande, mi aveva colpito. Mûratôr, gioco di parole tra muro e ator nel senso di in giro per il mondo, ma anche mur come morire, spesso di nostalgia, è l’omaggio a queste vite e a quelle di tanti altri che hanno avuto esperienza simili. È il ricordo per me di un periodo di profondo arricchimento. Non sarà un libro di storia, non sarà servito a inquadrare scientificamente il fenomeno migratorio in oggetto, ma le microstorie spesso servono a comporre il quadro generale con grande dettaglio. In questo credo siamo riusciti nell’intento prefissato, aprendoci anche alla migrazione che ora ha l’Italia come punto di arrivo, con due storie che partono dalla Romania e dalla Repubblica Dominicana. E potendo fregiarci dell’onore di avere due racconti di penne meravigliose, quella di Leonardo Zanier e di Erri De Luca. 13 ISTRUZIONE VITA ASSOCIATIVA LA LEGGENDA DEGLI SPANGARO Aggirandosi per le scoscese stradine di Voltosi, una delle due frazioni di Ampezzo, ci accorgiamo immediatamente leggendo i nomi sui campanelli che la quasi totalità degli abitanti fa “Spangaro” di cognome. Racconta una antica leggenda tramandata dai vecchi, che durante gli oscuri secoli del Medioevo una terribile pestilenza spazzò via in un paio di mesi l’intera popolazione della frazione e nessuno si salvò, nessuno tranne una pastorella che avendo avuto voce della immane tragedia, aveva ben pensato di rimanersene 14 sui pascoli più alti, ove conduceva il suo gregge di pecore, per scampare all’eccidio. In quegli anni l’Italia era sotto l’egida degli Spangoli, e non era infrequente trovare piccole guarnigioni di soldati che si spostavano da e per la Madre Patria. La leggenda vuole che durante uno di questi viaggi un soldato spagnolo incontrò la pastorella, si innamorarono ed ebbero una numerosa famiglia che in breve si moltiplicò, in poco tempo il paese fu ripopolato dagli Spangaro. IL TESORO Anticamente,al tempo appunto in cui venivano venerate divinità pagane,ed Oltris era appena un piccolo nucleo di capanne, sul Monte Sampin,vivevano due giovani sposi:Macò e Cjalada La loro vita trascorreva serena e placida ma mancava loro la benedizione di un figlio. Così pregarono insistentemente il Gran Genio della montagna,un Genio buono,ma allo stesso tempo intransigente e severissimo verso i trasgressori delle sue leggi ed i violatori dei suoi segreti. Tuttavia il Grande Genio, mosso ma compassione della devozione dei due e dal loro sincero desiderio,decise di conceder loro la grazia di un figlio, e per l’occasione regalò loro una bellissima culla tutta d’oro. Cialada non era del tutto soddisfatta,ed avrebbe desiderato che il figlio fosse ancora più bello. Così, all’insaputa del marito, tramò un diabolico piano,scese verso Oltris e scorto un grazioso fanciullo effettuò il turpe scambio abbandonando il proprio figliolo tra urla lancinanti. Prima di portare a termine l’infame proposito si rese conto di ciò che aveva fatto, ritornò sui suoi passi,riprese la sua creatura e liberò l’altro bimbo.(a causa di questo episodio il colle dove si svolse questo fatto porta il nome ‘Salvans’. Il Genio vendicativo volle però impartire un castigo esemplare togliendole il figlio e la preziosa culla d’oro,che riportò di nuovo nel suo scrigno segreto. Macò e Cjalada piansero allora tante lacrime che il terreno si inzuppò fino al punto di far scaturire una sorgente che ancor oggi si chiama Chialada In seguito, molti uomini del paese, saputo che il Gran Genio custodiva nel monte la culla d’oro con tanti tesori,tentarono d’impadronirsene a più riprese, ma il Gran Genio li lasciava salire ed anche scavare, e proprio quando stavano per impadronirsene si abbatteva con la sua collera anche su loro, facendo franare massi dalla montagna ed anche i poveri uomini in un profondo baratro. Così nessuno potè mai violare il tesoro: ancora oggi il Monte Sampin racchiude neel sue misteriose viscere la preziosa culla d’oro. GIOVANNINO BEARZI DI OLTRIS RICEVE IL PREMIO INNOVAZIONE Alla 56 edizione della premiazione del lavoro e del progresso economico svoltasi a Udine il giorno 9 novembre 2009 presso il teatro Giovanni da Udine,alla presenza delle maggiori autorità della Regione,è stato premiato anche il nostro concittadino Giovannino Bearzi di Oltris. Una cerimonia importante perché festeggia le imprese ed i lavoratori, autentici protagonisti dello sviluppo e del benessere del nostro Paese, fondato sul lavoro. Il riconoscimento è stato riconosciuto a Giovannino Bearzi ed ai suoi figli nel settore innovazione per aver creato la B:ENG s.r.l. – progettazione nel settore meccanico ed industriale,con sede legale ed operativa ad Amaro e sede secondaria ad Orbassano, (To). La società si occupa di progettazione CAD per il prodotto, il processo,controllo meccanico,elettronico ed industriale e all’attività di ricerca applicata e sperimentale per l’acquisizione delle nuove conoscenze nel campo dell’ingegneria. I principali prodotti progettati e sviluppati sono dispositivi che riguardano l’illuminazione dei veicoli. L’azienda è inoltre operativa sia in campo sanitario sia in quello alimentare con soluzioni innovative e tecnologiche. Attualmente sono impiegati 10 progettisti ed un assistente di direzione. Da dicembre 2006 l’azienda è stata selezionata tra 1600 per prendere parte ad un importante gruppo di lavoro istituito dalla Camera di Commercio di Torino e del centro Fiat denominato’From Concept to Car’ con lo scopo di promuovere attività per le aziende del settore automotive. Congratulazioni ed auguri per la sua attività a Giovannino. DIECI ANNI DI ATTIVITÀ DELLA RESIDENZA PER ANZIANI Momento convivialecon gli anziani La Residenza per Anziani ha iniziato la sua attività nell’Aprile 1999. Ha la volontà di dare una risposta a quei bisogni di famiglie o alla stessa persona che non può più essere gestita al proprio domicilio. La gestione della struttura spetta alla Cooperativa Sociale Universiis che nella sua mission coinvolge tutte le persone alla: “Attenzione alla persona, modelli d’intervento attivi, coinvolgenti, integrati ed integranti, benessere dell’individuo, miglioramento della qualità della vita per anziani, minori e diversamente abili e, di conseguenza, per tutti gli attori coinvolti dal processo: famiglie, istituzioni, comunità, operatori.” La nostra Residenza offre 37 posti letti per persone considerate non auto sufficienti, cioè che necessitano di trattamenti socio-assistenziali e sanitari di base. Il personale che ci lavora si basa sulla motivazione della tutela della dignità dell’uomo, è attenta ai bisogni dello stesso considerando tutte le aree fisica-spirituale-psicologica per garantire il benessere e la qualità di vita. Quando mi è stato chiesto di far parte del gruppo di persone che ci lavora, con il ruolo di coordinatore della struttura, ho accettato con entusiasmo motivato che tal esperienza mi avrebbe arricchito non solo nell’aspetto professionale ma anche in quello umano. Il mio ingresso è stato facilitato dal lavoro fatto dalle precedente coordinatrice in una strutturazione attenta dei piani di lavoro e dando sempre riguardo ai bisogni della persona ospite. Vengo da una realtà dove il mio ruolo era di garantire oltre i bisogni di base, anche attività ludico creative da proporre alle persone che per vari motivi vengono istituzionalizzati in ambienti protetti. Questa filosofia lo voluta proporre qui ad Ampezzo proponendo attività come gite , incontri e altre attività di socializzazione oltre quella che è la passione per gli aspetti tecnico-gestionali di coordinamento di una struttura che ,non entro in merito in questa sede per non annoiarvi….vi parlo invece delle attività svolte in quest’anno di lavoro. Dalla primavera si è organizzato almeno una al mese gite come ad esempio: Santuario di Castelmonte, Madonna delle Grazie a Udine, Lago di Cavazzo, mostra di Socchieve, e con una piccola fetta dei nostri ospiti e i loro parenti ,siamo andati a pranzo all’Agriturismo di Ampezzo. In aprile, in modo sperimentale, è partito il tirocinio d’Arte Terapia; esso consiste di trasferire le emozioni attraverso colori e disegni dove poi la tirocinante cerca di tradurre il significato. Dal mese di settembre è entrato a far parte della “famiglia” un gattino che si è già ben integrato nel nostro ambiente. Il prendersi cura di un animaletto è ricco di significati emozionali ed affettivi. Il rapporto con l’animale fa parte molto spesso del vissuto dei nostri ospiti. Camillo, così si chiama il nostro gattino, ha il compito oltre di ricevere affetto dai nostri nonni anche quello di donare , deve essere tramite per lo sviluppo delle relazioni, aumentare il buon umore e rafforzare in minima parte l’attività fisica. Quest’anno ho avuto il piacere di festeggiare dieci anni d’attività della nostra Struttura. Per occasione si è organizzato una grande festa dove vi hanno partecipato tutti per la buona riuscita dell’evento Il Comune per quell’occasione ha allestito i gazebo, l’Associazione Alpini si è interessata al recupero delle tavole, si è fatta la Santa Messa approfittando dell’area verde della Residenza e a seguire la parte- L'assessore Carlo Petris si congratula con il centenario cipazione dei bambini delle primarie, di Romeo Patati e della Banda “Marching Band “regalandoci tutti grandi momenti d’allegria. Abbiamo avuto piacere d’avere ospiti vari rappresentanti Istituzionali, Comunali, del Distretto di Tolmezzo, varie Associazioni e rappresentanti della Cooperativa. La buona riuscita della festa la deve anche alle cuoche che, per la giornata ci hanno preparato un menù tipico friulano e il personale che si attivato affinché tutto andasse bene, anche il tempo ci ha regalato una splendida giornata. I primi di novembre abbiamo festeggiato i cento anni di un nostro ospite e anche qui è stato bello trovarsi in un clima di gioia a spegnere le candeline e a brindare con lo champagne. Non sono mancati gli auguri dei parenti amici,dei rappresentati Comunali e Associazione Anziani e della Cooperativa. Concludo ringraziando l’accoglienza e la fiducia che mi è stata data e il piacere di condividere progetti con tutti. Medves Susanna Val tagliamento marching band si esibisce per i 10 anni di apertura del centro 15 VITA ASSOCIATIVA Passeggiata a Nauleni 16 In una luminosa giornata di sole nel mese di luglio, i Dimpecins a Udin hanno organizzato una gita in casera Colmajer. Alle ore 8 partenza dal rifugio Tita Piaz per la casera. Una trentina di persone di ogni età, la maggior parte delle quali da molto tempo non andava in Colmajer si sono ritrovate ed accompagnate da Albano Martinis, incaricato di far conoscere ed illustrare le particolarità delle erbe e dei fiori che incontravano sul loro cammino, hanno raggiunto la casera. Una bella giornata in allegria terminata con il pranzo presso l’Agriturismo Primavera di Ampezzo. Arrivederci al prossimo anno! SOCIALE DIMPECINS A UDIN Benvenuti MORGAN ed EMIL Presentato a Udine il libro “Ampezzo nel Novecento” Oltris: nascono due gemellini Il giorno 27 novembre 2009, presso la sala conferenze della fondazione CRUP di Udine, i Dimpecins a Udin hanno presentato ai numerosi ed illustri ospiti intervenuti il libro “Ampezzo nel Novecento”. Il volume ripercorre le vicende legate all’ambiente, alla storia, al costume di Ampezzo, indagate da un nutrito gruppo di studiosi dell’Università di Udine, assieme alle mutazioni che vi sono avvenute nel corso del XX secolo. Il giorno 09 gennaio 2010 la monografia verrà presentato ad Ampezzo ed una copia della stessa verrà distribuita alle famiglie residenti. Suor Teobalda saluta Ampezzo li. A sostituirla sarà suor Carmelisa che viene da 12 anni di servizio a Paularo alla quale la popolazione di Ampezzo, per mezzo del vicesindaco, ha dato un caloroso benvenuto augurandole una lunga permanenza nella valle del Lumiei. Carabinieri: cambio al vertice Dopo otto anni trascorsi presso la nostra comunità, il comandante della stazione dei Carabinieri di Ampezzo maresciallo Alessandro Francellini, è stato trasferito in provincia di Teramo. L’amministrazione comunale, a nome di tutta la popolazione, ha ringraziato il maresciallo per il lavoro svolto nel nostro territorio e gli ha augurato di continuare la sua carriera lavorativa in modo attento e costante, come lo ha svolto per la nostra comunità. Gli amministratori hanno augurato altresì un buon lavoro anche al vice-comandante della stazione del maresciallo Marco Ferriello che ha assunto la guida della caserma di Ampezzo Un grazie di cuore per il loro lavoro ma sopratutto per l’entusiasmo con cui si propongono, a tutti i ‘Dimpecins a Udin’ Suor Teobalda lascia Ampezzo per Gemona del Friuli. Il vice sindaco Lorena Di Centa e l’assessore Valentina De Luca a nome del consiglio comunale e di tutta la cittadinanza di Ampezzo hanno espresso assieme alla parrocchia, un vivo ringraziamento a suor Teobalda per i suoi otto anni di servizio nella comunità di Ampezzo. Suor Teobalda è sempre stata una presenza preziosa nella scuola materna, nelle visite agli anziani, nella catechesi, nel dare sempre un consiglio e una buona parola a tutti La giunta comunale ribadisce il proprio interessamento affinché la scuola materna continui ad operare ad Ampezzo dando fiducia e disponibilità alle suore che da sempre sono seriamente impegnate per questo servizio ai bambini del paese.” Ora suor Teobalda ricorderà questi anni trascorsi ad Ampezzo nella casa madre di Gemona del Friu- Quest’anno la nostra comunità ha salutato anche don Giuliano trasferito a Tarcento ed ha accolto Don Fabio Filipputti al quale augura di trascorrere nella nostra comunità momenti intensi che sappiano esprimere intensamente la sua missione di sacerdote. Ordinazione di don Fabio Filiputti Qualcuno sostiene che niente avviene per caso e anch'io credo che quella mattina di un anno fa... “Ehi tu... che ci fai qui al Burlo?”, c'è voluto qualche secondo perché quella faccia e quell'altezza mi dicessero qualcosa; era difficile in quel momento, durante il mio lavoro di psicologa in ospedale, di corsa da un reparto all'altro, pensare a Oltris e ricordare quei due ragazzi che, quattro mesi prima, avevano annunciato a tutto il paese di aspettare due gemelli. “Romina è su al quarto piano, si è rotto il sacco di uno dei gemelli”, “Ho capito... arrivo”. Nella stanzetta singola conosco la futura nonna e riconosco la futura mamma ferma, distesa a letto. Si trattiene il fiato e si parla sottovoce quasi a cercare di non modificare la situazione e riuscire così a rallentare ancora un po' il tempo; 25 settimane e 3 giorni sono un po' più della metà del tempo di una gravidanza e a quest'epoca, anche una mezza giornata in più, può fare la differenza per la vita del bambino. Da cinque anni, ormai, nel Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell'Ospedale Infantile “Burlo Garofolo” di Trieste, parlo con i genitori dei bambini che nascono prematuri; i più piccoli sono quelli che nascono alla ventiquattresima settimana di gestazione ed è facile comprendere che, prima si nasce e più alto è il rischio di non riuscire a sopravvivere. Quel lunedì mattina è cominciata un'avventura e mi ritengo fortunata per averla vissuta insieme a questi genitori per me un po' speciali ma che, come tutti gli altri, in quei mo- menti, devono riuscire a restare in sospeso in una dimensione quasi irreale. Racconto a Romina e Andrea cosa accade quando nasce un bambino prima del tempo e dove sarà ricoverato; parlando un po' di cose concrete, come ad esempio dell'organizzazione del reparto oppure delle possibilità che il Burlo offre ai genitori di fuori Trieste di restare accanto ai loro bambini, cerco di aiutarli a pensare e immaginare che ci sarà un posto e il personale specializzato sarà pronto ad accogliere e a occuparsi del loro piccolo. Il giorno dopo Romina e Andrea hanno conquistato ancora un giorno e gli occhi della futura mamma spesso si riempiono di lacrime ma sento che si fida e insieme ad Andrea si sostengono nella speranza che tutto vada bene; quando dicono qualche frase legata alla speranza, però, hanno immediatamente la necessità di trattenersi in un “... però, vediamo...” che mostra la paura costante che quella speranza improvvisamente diventi illusione. Mercoledì 3 dicembre, sono in ospedale, verso le 12 mi telefona Andrea per dirmi che Romina è in sala parto. E' cominciato il travaglio, resto con loro, parlo con l'ostetrica, saluto i neonatologi, Romina spinge, mi guarda, faccio segno con il pollice in alto che va tutto bene, spinge, Andrea spinge anche lui come solo alcuni papà sanno fare e dopo poco nasce Morgan. Corro nell'altra stanza per fargli una foto ma rinuncio, è tutto rosso, aspetto che lo sistemino e lo portino in reparto. Pesa quasi un chilogrammo, è vitale, come dicono i medici e lo intubano. In sala parto tutto si ferma, si resta in attesa, le contrazioni rallentano, l'altro gemello ancora resta nel suo nido mentre accompagno il neo papà a conoscere Morgan che è stato accolto in un nido nuovo. Mi trovo spesso ad aiutare i papà che in certe situazioni sono i primi a vedere il bambi- no. Mi piace cogliere la loro espressione tra lo stupore e la preoccupazione; anche Andrea, grande e grosso, in questo momento sembra spaurito ma si lascia accompagnare e quando gli propongo di toccarlo, come tutti i papà, cerca una scusa per rimandare. Al mio secondo “lavati le mani” cede e tremando un po' sfiora con le sue mani grandi il suo bambino piccolo fino a toccarlo completamente come in un abbraccio; è incredibile, Morgan apre un occhio in una piccola fessura e sembra guardare il suo papà . Ecco, l'incontro è avvenuto e nei giorni seguenti spesso aprirà gli occhietti quando Andrea andrà a trovarlo. Sono questi i momenti che mi piace cogliere in reparto e che conservo nella mia mente sapendo che possono diventare ricordi preziosi per la vita di quei bambini e i loro genitori. Appena è avvenuta la conoscenza tra i due è d'obbligo una foto da portare alla mamma; tutti gli operatori della neonatologia invitano i papà a fare questo per rassicurare la mamma che non può vedere il suo bambino perché ancora in sala parto ma noi sappiamo anche che, in certe situazioni, quella potrebbe essere l'unica fotografia. E' il 3 dicembre 2008 ed è cominciata la più grande avventura per Morgan e i suoi genitori. Si va avanti contando le ore e quando i medici dicono che le condizioni sono stabili, dobbiamo sforzarci di considerarla una buona notizia. Romina deve restare ferma a letto per riuscire a conquistare un giorno dopo l'altro e riuscire ritardare il più possibile la nascita del secondo gemello. E' molto difficile per una mamma, avere un bambino già nato ma non poterlo vedere e doverne tenere un altro ancora dentro. Romina si accarezza la pancia quando il suo bambino si muove e deve fare la fatica di pensare razionalmente che uno è già nato ma non può essere troppo contenta perché da un momento all'altro potrebbe finire tutto. Al di là di ogni aspettativa, passano cinque giorni che vedono anche i medici un po' preoccupati per il pericolo dell'infezione che metteva a rischio la vita di Romina e il suo bambino. L'8 dicembre, di notte, nasce Emil. Ero a Oltris, sono tornata a Trieste con i nonni di corsa perché sembrava che fosse arrivato il momento di nascere ma tutto si è fermato. La mattina dopo, a Oltris so che è nasegue a pagina 18 17 SPORT SOCIALE segue da pagina 17 18 to Emil. Due parti spontanei a distanza di cinque giorni e il commento del medico che ha aiutato Emil a nascere credo che riassuma tutto molto bene “E' gente della Carnia, questa è gente con le p....!”. Ognuno in una incubatrice, uno accanto all'altro, Morgan con berrettino di lana giallo ed Emil celeste provano ad affrontare una nuova condizione di vita, provano a respirare, provano a mangiare, provano a scaricare, provano a crescere e i medici li aiutano nelle funzioni vitali ma come altri bambini piccoli così, solo insieme ai genitori riescono a vivere. Dopo qualche giorno anche Romina riesce a conoscere i suoi bambini ed è quasi un riconoscerli, ogni volta che avviene questo incontro tra una mamma e il suo bambino sembra che immediatamente le cose tornino al loro posto. Morgan ed Emil restano due mesi ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale e i genitori restano con loro a Trieste inventandosi un modo, ogni giorno, per affrontare e sopportare che il tempo passi e che i bambini crescano in un percorso sano. E' proprio questo che terrorizza tutti i genitori, da un momento all'altro può accadere l'imprevisto che può avere esiti più o meno gravi; nessuno può fornire alcuna garanzia e dico sempre a tutti i genitori che in quel re- parto non è possibile, soprattutto all'inizio avere risposte perché i medici seguono i bambini e sono loro a dare le risposte. I genitori però, come hanno fatto Romina e Andrea, possono imparare a guardare i loro bambini, riconoscere le loro necessità, i loro gusti rispetto a coccole e carezze; Morgan è stato sempre un “controllore” e appena intercetta qualcuno accanto all'incubatrice, lo segue con gli occhi aprendoli in una piccola fessura Emil invece è più suscettibile, si irrita facilmente e solo mamma e papà riescono a tranquillizzarlo in modo speciale. Chi non è mai entrato in neonatologia non può rendersi conto, per fortuna, della dimensione speciale e quasi irreale che si può vivere; sembra che tutto ruoti intorno al peso ma non è così e i due genitori come tutti devono anche sostenere la fatica di non poter dare quelle risposte che vorrebbero avere a chi domanda loro notizie dei piccoli. Tutto acquista un valore diverso e sembra che cambino completamente i riferimenti che nella vita, fino a quel momento, i genitori hanno avuto. Ogni funzione fisica, naturale, diventa speciale e facciamo quasi una festa quando i gemelli riescono a respirare completamente da soli, riescono a mangiare senza vomitare e cominciano a crescere fino a quando un giorno comunicano a Romina e Andrea LETTERE EMIGRANTI Daria Mengoli vuole far conoscere il percorso di suo fratello Luigi e ci ha inviato questo articolo: Con questo scritto vorrei farvi conoscere il percorso di mio fratello Luigi Mengoli, originario di Ampezzo, poiché nella sua vita ha raggiunto significativi traguardi lavorativi in molti Paesi e credo sia un onore per tutta la nostra comunità che un compaesano porti in tutto il mondo il nome del nostro Ampezzo. Luigi Mengoli è nato ad Ampezzo il 23 novembre 1947, figlio di Mengoli Valter e Petris Livia si sposa in Belgio con Mirelle. Oggi ha tre meravigliosi figli Cecile, Sophie e Alain e tre nipoti Francisco, Leonor e Isabella. Purtroppo quest’anno, il 3 maggio, io e mio fratello siamo stati colpiti da un lutto: nostro fratello Dionisio ci ha lasciato. Per quanto riguarda il suo percorso, si è laureato presso l’università belga in Ingegneria. Presto diventa direttore presso la famosa azienda produttrice di birra “Heineken”, che lo porta a viaggiare in tutto il mondo, Italia, Francia, Grecia, Brasile, Olanda e altri. Quest’anno ha ricevuto anche un riconoscimento in Giappone. Vorrei rivolgere due parole a Luigi: Sono orgogliosa di avere un fratello come te perché hai saputo raggiungere nella tua vita molti traguardi rimanendo comunque una persona semplice e disponibile ad aiutare gli altri. Tua sorella Daria che verranno trasferiti nell'ospedale di Tolmezzo per “finire di crescere”. E' sempre difficile per tutti i genitori non sentirsi, in quei momenti, lasciati, cacciati via ma dopo il primo momento riescono a vedere anche la possibilità di tornare a casa propria. Finalmente, dopo tre mesi, il 1° marzo, si va a casa e noi li seguiamo con l'auto come quasi a concludere questo percorso un po' irreale. All'ingresso del paese, sono tutti ad aspettare per brindare in strada, davanti alla chiesa di questo paesino veramente speciale oltre la possibilità di immaginare, Oltris. Da quel giorno è cominciata la vita vera per Morgan, Emil Romina e Andrea. E' passato quasi un anno, è spuntato il primo dentino a Morgan e dopo cinque giorni anche a Emil, sarà un caso? Ci siamo nominati zio Claudio e zia Ross, noi, i triestini che cinque anni fa ci siamo innamorati di Oltris, un paesino dove la gente ancora discute del perché le cipolle quest'anno sono cresciute poco e se quello che vola sul paese è un'aquila oppure un falco, abbiamo imparato a godere nel vedere crescere la verdura nell'orto, dar la caccia al grillo talpa e cogliere le mele dall'albero per la marmellata. Cose speciali oramai come per noi solo a Oltris accade. Sarà un caso? Rosella L’U.S.D. AMPEZZO IN PRIMA CATEGORIA: BELLO, VOLUTO, ESALTANTE Un saluto dal Mister Claudio Brollo Otto anni fa, trovandomi sulla sponda opposta, ad allenare l’Arta Terme che vinceva lo scudetto, ho assistito, in qualche modo contribuendo, al mancato successo dell’U.s. Ampezzo che nel finale di campionato si è fatta sfuggire quel titolo che ormai pareva raggiunto. Ancora nella finalissima di Coppa Carnia dell’anno seguente fra le due squadre si ripeteva lo stesso risultato, pesando forse sul successivo scivolone dell’Ampezzo in seconda categoria. E’ stato singolare che dopo otto anni, Un saluto dal presidente Carlo Petris Per me è stata una scommessa. Alla fine del 2007 mi è stato chiesto di fare il presidente dell’Unione Sportiva di Ampezzo. Ho accettato perché credevo in quei giocatori che, in quell’anno, anche per tanta sfortuna avevano portato avanti un campionato che vedeva la squadra nelle ultime posizione. La voglia di risalire però c’era. Nel febbraio 2008, eletto presidente a giochi già fatti non si riuscì a rafforzare la squadra ma l’impegno della società è stato grande su due fronti. Nel gioco: abbiamo dato totale fiducia al nuovo Mister Claudio Brollo che con passione, nuovi stimoli e grande competenza ha portato la squadra ad alti livelli. Siamo andati in campo con gli stessi giocatori, siamo rimasti sempre nell’alta classifica ed abbiamo vinto il torneo Del Missier. Nell’organizzazione: abbiamo fornito a tutti nuove divise, Installato la bacheca, costruito un sito internet dalla rinnovata dirigenza dell’U.s.d. Ampezzo, con il suo presidente Carlo Petris, mi venisse offerta l’opportunità di condurre questa squadra col progetto di risalire in prima categoria. Ed è cominciato un impegno per me doppiamente stimolante, quasi una specie di nemesi storica al contrario. Il gruppo dei giocatori era praticamente quasi lo stesso, ma con spirito e mentalità vincenti un po’ affievoliti. Eppure è stato proprio il Gruppo Giocatori a costituire lo zoccolo duro per la ripresa. Due anni di lavoro intenso, di grandi presenze agli allenamenti, di leale contributo al progetto promozione. Un po’ di tempo per conoscerci, per realizzare sul campo quanto di nuovo si stava provando, per corroborare l’amicizia con i nuovi arrivati , per credere nel progetto che ci vedeva coinvolti, ed il risultato è venuto: bello, voluto, esaltante, nonostante qualche scivolone di percorso e uno scarso sostegno del pubblico. Ora, a traguardo raggiunto, voglio ringraziare tutta la Società nella sua ricorrenza degli ottanta anni di vita per quanto ha contribuito, ma in modo particolare il presidente Carlo Petris, punto di riferimento sempre presente all’attività sociale, il nostro “Minç” (uno di noi), e i giocatori vecchi e nuovi, ai quali non ho potuto che affezionarmi come con chi si condividono amicizia ed aspirazioni. In più vorrei dire “occhio a qualche giovane” che farà parlare di sé come “Cicci”, “Steve”, “Cajo”. Usd Ampezzo: 80 anni sono molti, ma auguro che tanti altri siano segnati da quei successi che i giocatori di quassù meritano. Il mister Claudio Brollo (www.usampezzo.it) che ha registrato 3.700 visite con più di 7.200 pagine. Ci siamo inoltre trovati ogni venerdì, dopo l’allenamento, a mangiare una pastasciutta girando in tutti i locali di Ampezzo. Poi, durante l’inverno, ci siamo preparati per il campionato 2009 e siamo riusciti a rafforzare la squadra con dei nuovi giocatori: Adamo, Sgobino, Perissutti, Di Bernardo provenienti da altre società. Strazzaboschi, Dario De Monte, Rugo Kevin e Daniele Petris sono rientrati con L’Ampezzo. Su 27 tesserati solo 4 sono di fuori paese e questo è un primato non di poco conto. Ci siamo presentati con questa compagine e tutti assieme, con impegno, abbiamo ottenuto la meritata promozione in prima categoria. E’, e deve essere, una soddisfazione per tutti: dei giocatori in campo, dei giocatori in panchina o non convocati, di chi ha lavorato nel bar del campo senza poter vedere la partita, dei dirigenti che a volte hanno dovuto digerire la rabbia per qualche gol sbagliato. Tutti, assieme ce l’abbiamo fatta. Dopo 7 anni e ,a ottanta dalla fondazione, siamo risaliti in prima categoria, e con tanta soddisfazione, ci siamo meritati la Coppa Disciplina. Bravi ragazzi. Le mie dimis- sioni anticipate rispetto all’assemblea che sarà chiamata in febbraio per il rinnovo delle cariche sono presentate principalmente per dare la possibilità al nuovo presidente di organizzare la squadra e intraprendere i contatti con i giocatori ed allestire una compagine all’altezza della prima categoria. Dimissioni che sono motivate soprattutto dal dispiacere per lo scarso riscontro di pubblico, dalla mancanza totale di un nuovo apporto dirigenziale, dallo scarso sostegno finanziario e anche da inopportune critiche ricevute dalla minoranza politica comunale. Da queste righe, oltre che chiedere scusa a chi si è sentito da me in qualche modo offeso o trascurato, non posso che ringraziare di cuore tutti i giocatori, il Mister Claudio Brollo, la tifoseria e quanti, con passione e disinteresse, con il contributo finanziario o con il volontariato, hanno contribuito a far si che l’Ampezzo ritornasse in prima categoria. Sono sicuro che la nostra squadra avrà, nel futuro, altrettanti significativi risultati e darà lustro al paese come ha fatto in questi 80 anni di storia. Il Presidente Carlo Petris 19 NUOVE ATTIVITÀ IN PAESE Anche questa volta salutiamo coloro che con i loro servizi alla cittadinanza rendono più ricca la nostra comunità ANDREA CANDOTTI ha aperto uno Kat & Manu Studio Tecnico si sono sostituiti a Bearzi Guido nella conduzione del NEGOZIO DI ALIMENTARI in piazza Zona Libera 1944 Auguriamo un proficuo lavoro Se avete notizie, proposte, critiche, consigli, opportunità ecc., contattate la direzione del giornalino all’indirizzo di posta elettronica [email protected]