La sostenibilità è di moda. Ma adesso bisogna accelerare

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La sostenibilità è di moda. Ma adesso bisogna accelerare
IL COLLOQUIO
La sostenibilità
è di moda. Ma adesso
bisogna accelerare
Manuele Menichelli Sanza
Manuele Sanza, manager esperto del settore indica le priorità:
uso ottimale dellE risorse, efficienza energetica, benessere e green economy
di Clelia Della Rocca
F
inalmente la sostenibilità
è diventata di moda. Il
Paese e gli enti locali non
devono però perdere il
treno dell’innovazione, in modo
da sfruttare le enormi potenzialità
connesse alle energie rinnovabili.
Manuele Menchinelli Sanza,
manager da anni impegnato
nella sostenibilità all’interno delle
Corporate e delle Fondazioni, fa il
punto della situazione.
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Vedo dal suo curriculum che
si è dedicato al tema della
Sostenibilità. In sintesi che ne
pensa?
Diamo merito ad una donna di
valore Gro Harlem Bruntland primo ministro norvegese dall’81
all’86, poi divenuta Presidente
della Commissione Mondiale
dell’Ambiente - di aver pensato
al our common future, nel suo
rapporto sulla Sostenibilità
Ambientale. La sfida era nel 1987 ed
è, dopo circa 30 anni, di perseguire
“uno sviluppo in grado di soddisfare
i bisogni delle generazioni attuali
senza compromettere quelli delle
generazioni future”.
conto: uso ottimale delle risorse,
efficienza energetica, benessere,
green economy, risparmio delle
Venendo ad oggi?
Tante le iniziative. Una per tutte:
l’Università degli Studi di Roma
Tor Vergata ha approvato la sua
nuova missione e visione a favore
dello Sviluppo Sostenibile. Tale
scelta costituisce un dovere di
grande rilievo culturale che pone
l’Ateneo all’avanguardia delle
università italiane, e non solo,
nel sostegno alla realizzazione
dell’agenda 2030 dell’Onu. Evviva!
La Sostenibilità è così divenuta di
“moda”! In senso statistico ciò vuol
dire veder crescere le frequenze dei
“percorsi virtuosi” che ne tengono
risorse naturali, e quant’altro
costituiscono oggi lessico comune
e preoccupazione costante.
GIORNALE DEI COMUNI MAGAZINE n.3 | 2016
Paolo Giudice: Analista delle
contabilità aziendali e dottore in
scienze bancarie. Segue il mondo delle
energie rinnovabili contribuendo
alle fasi di progettazione, sviluppo e
finanziamento di diverse E.S.co.
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Energy Service Company - La prima definizione di E.S.Co è nel Decreto legislativo
115/2008 definita come “persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici
ovvero altre misure di miglioramento dell’efficienza energetica nelle installazioni o
nei locali dell’utente e, ciò facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario. Il
pagamento dei servizi forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglioramento
dell’efficienza energetica conseguito e sul raggiungimento degli altri criteri di
rendimento stabiliti.” In Italia il Dm Ambiente 7 marzo 2012 ha definito i criteri
ambientali minimi che le pubbliche amministrazioni devono inserire nei bandi di
gara per l’acquisto dei seguenti servizi energetici degli edifici, affinché i relativi
contratti d’appalto possano essere definiti verdi: tra i requisiti chiesti dal DM
si segnala che “Oltre a quanto previsto dalle leggi vigenti, i candidati per essere
ammessi alla gara d’appalto debbono avere capacità organizzativa, diagnostica,
progettuale, gestionale, economica e finanziaria almeno pari a quelle previste
dalla norma UNI cei 11352 sulle società che forniscono servizi energetici e disporre
di personale con le competenze tecniche necessarie a realizzare correttamente il
servizio, riducendone gli impatti ambientali”.
Ma quanto si sta di nuovo
facendo per accelerare i tempi e
le procedure?!
Le E.S.Co certamente stanno
contribuendo in maniera
sostanziale a mettere in pratica
i principi per l’efficientamento
energetico: contenendo le
emissioni, premiando le aziende e
segnalando le devianze.
Lei personalmente si sta
impegnando in qualche
iniziativa?
Certamente. Con l’obiettivo di
perseguire questi fini sono state
create la E.S.Co Energy4Life e la
società di Power consulting, basate
sulla mia personale esperienza e
quella di Paolo Giudice.
Va bene la E.S.Co. Ma perché
anche una società di consulting?
Un acceleratore di risultati positivi
sono le partecipazioni e sviluppo di
strategie consulenziali all’interno di
medie e grandi società. Importanti
e non da sottovalutare sono, infatti
le attività di consulenza finanziaria,
sviluppo, accompagnamento
creditizio e programmazione
strategica per superare il “Credit
Crunch” che imperversa sul
nostro paese e che impedisce il
proseguimento delle attività in
alcuni settori come quello eolico e
fotovoltaico per l’efficientamento
del paese in termini energetici.
Mi faccia un esempio di un
primo partner?
energetica da costose importazioni.
Infatti, nella fase di produzione
dell’energia elettrica, le turbine
eoliche (indipendentemente
dalla grandezza e potenza)
hanno un impatto sull’ambiente
molto limitato e, soprattutto, non
producono alcun tipo di emissioni
inquinanti. Dal punto di vista
energetico, l’energia eolica riveste
un crescente ruolo strategico
nell’ottica sia di limitare la
dipendenza economica e politica
dai paesi fornitori di combustibili
fossili, sia per far fronte al
progressivo ridursi delle loro riserve.
Si tratta di una tecnologia che
contribuisce al rilancio economico
e allo sviluppo industriale di aree
marginali e spesso abbandonate.
Può descrivermi un’idea di
produzione di green energy?
Le riporto il seguente esempio:
un parco eolico da 20 MW che
produce 40 GWh l’anno, sopperisce
al fabbisogno energetico annuale
di circa 15.000 famiglie, ovvero
a circa una trentina di piccoli
comuni da 1.200-1.400 abitanti.
Gli aerogeneratori e le opere
a supporto (cabine elettriche,
strade) occupano solamente il
2-3% del territorio necessario per
la costruzione di un impianto. E’
importante notare che nei parchi
Quello di Altran, grande società
multinazionale di origine Francese
(www.altran.com) con la quale
stiamo realizzando 2 parchi eolici
composti da 50 aerogeneratori
in Calabria che interessano più
clienti.
Le E.S.Co. stanno
contribuendo a mettere
in pratica i principi
dell’efficientamento
Parliamo dell’energia eolica?
Come ben si sa, i due fondamentali
vantaggi dell’uso dell’energia
eolica sono: la tutela dell’ambiente
e la riduzione della dipendenza
eolici, a differenza delle centrali
elettriche convenzionali, la parte
del territorio non occupata dalle
macchine, può essere impiegata
per l’agricoltura e la pastorizia.
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Inoltre, va sottolineata la totale
reversibilità delle aree interessate
dall’eolico, dato che un impianto
non lascia alcuna traccia sul
territorio una volta dismesso.
La sfida è soddisfare i bisogni
senza compromettere quelli
delle generazioni future
E per le polveri sottili?
Come si procede?
Generalmente, la Società che
installa il parco eolico stipula con
l’Amministrazione del Comune
interessato una Convenzione
nella quale sono indicate le
condizioni economiche a favore
dell’Amministrazione stessa, dei
proprietari dei terreni e dei cittadini
(contributo una tantum, una royalty,
un indennizzo annuo etc.). Lo
sviluppo economico associato ad
un nuovo parco eolico genera un
aumento dell’occupazione locale
derivante sia direttamente dalle
attività di costruzione e di esercizio
del parco eolico, nonché da tutti i
servizi necessari alla realizzazione
di un grande progetto, inclusi i
soggiorni negli alberghi e le entrate
degli esercizi di ristorazione.
Avete un partner anche per
questo?
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residenziali, agricole e industriali di
piccole-medie dimensioni da 1 a
35KW con costi molto ridotti ovvero
per ogni singolo aerogeneratore
di circa 30.000€. Questi importi
possono essere finanziati da noi, in
virtù di una convezione operativa a
divenire con Unicredit.
Si, naturalmente. La società si
chiama Solary Energy creata dall’Ing
Domenico Nesci che da lungo
tempo con dedizione e passione
si interessa alle energie alternative.
Qual è lo sviluppo futuro?
Appare quello di riferirsi al MicroEolico molto importante per i
singoli Comuni. Si tratta di macchine
ideali per l’alimentazione di utenze
Quello che incide nel giudizio di noi
tutti è la quotidianità dello smog
inalato nelle città e provocato dai
“motori a combustione” riferendoci
così non solo alle auto, autobus …
ma anche alle caldaie. Nulla sono
servite le targhe alterne o il blocco
della circolazione o i numerosi
controlli sulle emissioni inquinanti.
Ha una soluzione anche per
questo?
Abbiamo individuato in Dukic
Day Dream la società giusta. E’
nostra partner ed è orientata
alla produzione di dispositivi
antiparticolato elettromagnetici
denominati “Tre D”, investe in
Ricerca e Sviluppo nel settore
delle tecnologie pulite e vanta
un brevetto registrato a livello
internazionale.
Quali vantaggi derivano dall’uso
di questi dispositivi?
Sicuramente un risparmio
energetico sul costo mensile del
carburante. Il risparmio è variabile
da un min. del 4,5% ad un massimo
del 10 % e dipende da vari fattori,
quali: la tipologia del mezzo,
pesante o leggero; la tipologia del
percorso; Il tipo di lavoro urbano
od extraurbano. L’abbattimento
degli inquinanti, grazie al suo
effetto di polveriz zazione
molecolare ottenuta da una
speciale combinazione di campi
elettromagnetici che interagiscono
nel tratto brevettato con le
molecole del carburante, ottimizza
la combustione migliorandone la
qualità e riducendo drasticamente
le parti incombuste carboniose.
Tale effetto produce la riduzione
dei seguenti inquinanti :
• CO (monossido di carbonio)
fino al -90%
• CO2 (Biossido di carbonio)
fino al -10%
• HC (Idrocarburi Incombusti)
fino al -85%
• NOx (Ossidi di Azoto) fino al -20%
• NO2 (Biossido di Azoto) fino al -35%
• PM10 (polveri sottili) fino al -50%
Una migliorata combustione
significa inoltre che, riuscendo ad
abbattere all’interno della camera
di scoppio drasticamente tutti gli
inquinanti ( non producendoli ) ed
in modo particolare il CO (carbonio),
i residui carboniosi eliminati
L’eolico è un settore
troppo poco utilizzato
ma dalle grandi potenzialità
fino a -90% non producono più
incrostazioni e, di conseguenza,
l’olio motore rimane molto più
a lungo pulito e, quindi, lubrifica
meglio e più a lungo. Questo
significa che si ottiene una vita più
lunga del motore con minori costi
di manutenzione.
Cosa si aspetta?
Mi auguro che i Comuni possano
tenere in considerazione questa
“innovazione di prodotto” così
benevola e, decisamente a buon
mercato, per rispondere alle
esigenze dei cittadini divenuti
consapevoli della necessità di
salvaguardare la loro salute.
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