Cortesie per gli ospiti

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Cortesie per gli ospiti
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enice incontenibile, gettonatissima per il Crociato in Egitto, presa d’assalto per il ballo della Cavalchina e riservata per la festa di compleanno di un
magnate libanese che ha ricevuto in dono da moglie e
figli le Sale Apollinee per una sera. Fenice non ancora
come la Scala ma in netta ascesa mondana anche grazie
alle premure di Roberta Rossi, moglie di Luigino, che
ha chiamato le amiche e le ha sobillate: ragazze, tutte
in lungo. Così, alla prima del Crociato, l’invitato d’onore
che era l’americano Bill Weidner (sostenitore del teatro
con un milione e 500.000 euro per i prossimi tre anni
e quindi con un posto nel consiglio d’amministrazione
della Fondazione) si è trovato a sorseggiare champagne
tra code, strascichi, stole, testoline cotonate e il tutu da
ballerina giallo limone di Nori Starck. Solo in cento,
però, avevano il doppio biglietto, ovvero anche quello per la cena nelle Apollinee dove chi cèera si è contato: Iaia e Vittorio Coin, i De Fusco, Tonci e Barbara
Foscari, i Bianchini, i Berlingeri, Giancarlo Zacchello,
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foto Marco Crosera
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In questa pagina e nelle successive alcuni momenti della Cavalchina al Teatro La Fenice: l’emozionante ingresso dell’acrobata cavallerizzo Mario Luraschi e il pas de deux con la ballerina
sul palcoscenico (qui sotto), le danze in platea con i Compagni de
Calza I Antichi (a fronte in alto a destra). Tra gli ospiti (a pagina 74 in basso da sinistra a destra: l ‘industriale Luigino Rossi
con la moglie Roberta e la presidentessa degli Amici della Fenice
Barbara Valmarana; il mecenate americano Bill Weidner con la
moglie e il sindaco Massimo Cacciari.
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Giuliano Segre e Laura Fincato, Marco Corsini, gli Alverà, Cesare De Michelis.
Ma l’apoteosi festaiola è stata raggiunta a Carnevale quando, tolte le poltrone, tappati i buchi e ricoperto il pavimento con un tappeto, la platea del teatro è diventata un’immensa pista da ballo e in seicento, incluso
il sovrintendente Giampaolo Vianello, si son dimenati per tutta la notte. Signore altrimenti compostissime,
come Lucia Zavagli e Barbara di Valmarana, hanno tirato fuori la loro anima danzerina e si son mescolate
agli acrobati, ai clown, alle contorsioniste in topless e ai
mattacchioni della Compagnia de Calza I Antichi nella migliore riesumazione possibile del ballo della Cavalchina. Cavalchina con cavallo vero, bianco e maestoso,
che ha fatto il suo ingresso montato dal fantino Mario
Luraschi mandando in brodo in giuggiole soprattutto
gli americani. Avevano pagato mille euro a palco e son
tornati a casa con l’impressione di averli spesi magnificamente. (m.p.)
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