Una danza sul “tempo delle cose che accadono” L
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Una danza sul “tempo delle cose che accadono” L
COMUNICATO STAMPA Bolzano, 21 luglio 2015 Una danza sul “tempo delle cose che accadono” L’astro israeliano Roy Assaf a Bolzano Danza BOLZANO – A Bolzano Danza è la volta di Roy Assaf, coreografo israeliano di ultima generazione sulla cresta dell’onda. Due lavori, Six years later e il nuovissimo Girls permetteranno al pubblico del Festival di conoscere la sua singolare poetica: una danza intensa, essenziale, che riposa sull’interprete e la sua fisicità, che svela stati d’animo. “Onesta” la definisce Assaf, perché dimora nella sinergia tra i corpi, si basa sulla tensione del movimento, della musica, del tempo delle cose che accadono. Teatro Comunale/Studio, 22 luglio, h 21. Segue Extramotion: l’incontro con l’artista nel Foyer del Teatro Comunale. Conosciuto come interprete di riferimento di Emanuel Gat, Assaf da una decina d’anni si è dedicato alla coreografia. Il suo nome è balzato subito all’attenzione internazionale e le commissioni sono piovute dall’Europa all’America. Ha creato per la NND di Groningen, per la californiana L.A. Dance Project di Benjamin Millepied, per il Balletto Reale Svedese e per lo Staatstheater Tanz Braunschweig. I due lavori scelti per Bolzano Danza sono progetti realizzati da Assaf con selezionati compagni d’avventura. Nell’emblematico duetto Six years later, presentato alla scorsa edizione della Biennale di Venezia e primato dalla critica italiana (Premio Danza&Danza 2014 “coreografo dell’anno”) troviamo Assaf in persona con la danzatrice Hadar Yinger-Harel. Un duetto, che è una storia d’amore sospesa tra passato e presente. Non sappiano cosa sia successo tra i due in sei anni, sappiamo soltanto che Roy e Hadar condividono lo stesso pensiero e sono travolti dal medesimo incantesimo. Movimento derivato dal feeling costante tra dinamiche e pesi. Un gioiello, tra vulnerabilità e coesione. Per Girls, invece, Assaf ha lavorato con cinque giovani fanciulle. In costume da bagno rosso, in un angusto spazio - che per loro è dapprima piscina poi passarella per l’altare - propongono una concatenazione di danze e gesti che sono esposizioni di clichées sulla femminilità, filtrati però dalla sensibilità maschile. Non c’è un vero plot, ogni scena si concatena con la successiva nel tramite del movimento generando sorpresa e sviluppando nuove aspettative. Il collage musicale spazia dalla Sagra della Primavera di Stravinskij a Sibelius, Dudamel, Perez Prado e molto altro. The Jerusalem Post ha scritto: “Girls di Assaf non è soltanto una coreografia intelligente e rivolta al solo intellettualismo, è piacevole ed emozionante per tutta la sua durata”. ROY ASSAF. Nato nel 1982 in una comunità contadina nel sud di Israele, a 16 anni entra nella compagnia guidata da Regba Gilboa. Nel 2003 incontra il connazionale Emanuel Gat. I due iniziano a lavorare a stretto contatto e insieme interpretano Winter Voyage e The Rite of Spring di Gat replicati oltre 300 volte nel mondo. Nel 2005 Assaf crea il suo primo lavoro sotto forma di duo, We Came for the Wings, Stayed Because We Couldn’t Fly. Partecipa, insieme al suo maestro Regba Gilboa, al Shades in Dance, concorso ospitato dal Suzanne Dellal Centre di Tel Aviv. La loro performance vince il Premio della giuria e il Premio del pubblico. Nel 2006 è assistente coreografo di Emanuel Gat per K626 – un lavoro con 8 ballerini sul Requiem di Mozart – e nel 2009 per Hark coreografia ideata per il Ballet de l’Opéra de Paris. Dal 2010 è artista associato della compagnia olandese NND di Groningen. Nel 2011 nasce il duetto Six Years Later per il Curtain Up Festival vincitore del 1° Premio per la coreografia al 5º International Choreography Competition di Copenhagen. Nel 2012 crea il trio maschile The Hill, e nell’agosto 2014 debutta Girls. Sempre nel 2014 ottiene il Premio Danza&Danza “coreografo dell’anno” per la presentazione in Italia di Six years later alla Biennale di Venezia e per la creazione II Acts For the Blind per il gruppo californiano L.A. Dance Project diretto da Benjamin Millepied. Lo Staatstheater Tanz Braunschweig gli ha commissionato Girls&Boys nel 2014 e il Royal Swedish Ballet Four Ballades che ha debuttato a febbraio 2015. www.bolzanodanza.it