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Tratto da SaluteInternazionale.info
Sud Africa. I progressi e le sfide
2014- 06- 06 09:06:33 Redaz ione SI
Vieri Last rucci e Maria Josè Caldes
I progressi del Sud Af rica nel campo della salut e e dell’assist enza sanit aria
sono t angibili, ma in mezzo a mille cont raddizioni. Emblemat ico è il caso
dell’Aids. Ci si cura di più e si sopravvive più a lungo, ma la prevenzione segna
il passo e ci si inf et t a come dieci f a. Il dramma delle ragazze orf ane.
Il 2014 segna per il Sudaf rica venti anni dalla f ine dell’apartheid. Il paese
t ut t avia, pur assist endo ad un progressivo consolidament o della cult ura
democrat ica, cont inua ad af f ront are enormi problemi: è la prima nazione del
mondo in t ermini di disuguaglianza di reddit o[1], present a enormi carenze nel
dirit t o alla salut e per le f asce più svant aggiat e della popolazione ed è una
delle zone più colpit e dal virus dell’HIV e dall’epidemia di t ubercolosi. Dal 2011
in Sud Af rica è in corso un processo di rif orme del sist ema sanit ario in ot t ica
universalist ica, che port erà all’ist it uzione di un’assicurazione sanit aria
nazionale, la National Health Insurance (NHI). Il Sudaf rica che nell’aprile del 2009
con l’elezione di Jacob Zuma (Africa National Congress) si t rovava ad un bivio
per migliorare la salut e e l’assist enza sanit aria, sembra oggi aver int rapreso la
giust a st rada, vedi post del 2 novembre del 2009 “una migliore f ut uro per la
sanit à del Sudaf rica?”[2,3].
I progressi del National Health Insurance
I principi del National Health Insurance (NHI), sono st at i uf f icialment e enunciat i
at t raverso la pubblicazione del Green Paper da part e del National Department
of Health (NDOH) nell’agost o del 2011[4]. L’obiet t ivo dell’NHI è garant ire a t ut t i i
cit t adini un accesso a servizi sanit ari di qualit à indipendent ement e dallo
st at us socio-economico e di f ornire prot ezione cont ro le spese cat ast rof iche
salut e-correlat e.
Serviranno 14 anni per arrivare alla complet a ist it uzione del NHI. Si t rat t a di un
processo increment ale dove è st at o individuat o almeno un dist ret t o pilot a (in
t ot ale 11) per ciascuna delle 9 province del Sud Af rica (che corrispondono alle
nost re regioni) dove speriment are nuovi modelli di assist enza sanit aria, da
pot er est endere successivament e a livello nazionale.
Il lavoro che è al moment o incorso è not evole e si svolge su diversi ambit i:
Assistenz a sanitaria di Base: punt o di part enza del NHI è l’erogazione
in ciascun dist ret t o di una serie di servizi sanit ari accessibili a t ut t a la
popolazione. L’assist enza sanit aria di base è messa al cent ro della
erogazione dei servizi, agendo come primo punt o di ingresso al sist ema
sanit ario. Sarà dat a una f ort e enf asi alla promozione della salut e e ai
servizi di prevenzione rivolt i a comunit à e f amiglie.
Risorse Umane e Inf rastrutture:la carenza di risorse umane è uno dei
principali limit i con cui si conf ront a il sist ema sanit ario Sud Af ricano. Per
rispondere a quest a problemat ica è st at o aument at o il numero di nuovi
medici e inf ermieri che ogni anno usciranno dalle Universit à. Inolt re, sono
st at i reclut at i medici specialist i da Cuba. E’ st at o condot t o un lavoro di
revisione di t ut t e le st rut t ure pubbliche sanit arie e al moment o sono in
at t o lavori di pianif icazione, razionalizzazione e rist rut t urazione/
t rasf ormazione delle inf rast rut t ure. Inolt re sono in f ase di proget t azione
import ant i nuove inf rast rut t ure, t ra cui la cost ruzione di una nuova
Universit à di Medicina.
Accreditamento: recent ement e è st at a varat a la legge
sull’accredit ament o per le st rut t ure pubbliche e privat e, che prevede il
raggiungiment o di una serie di st andard nazionali per t ut t i coloro che
vorranno f ornire servizi per cont o dell’NHI
Gestione e Finanz iamento: l’NHI necessit erà di livelli int ermedi per
avere una ef f icace delega delle responsabilit à e una miglior supervisione
e account abilit y. A t al f ine il NDOH st a valut ando l’opzione e i cost i di
ist it uire delle District Health Authorities (Aut orit à Sanit arie Dist ret t uali).
Quest o richiederà uno sf orzo not evole per raf f orzare le compet enze di
pianif icazione, monit oraggio, cont rat t ualist ica e management f inanziario
dei manager dist ret t uali. St esso sf orzo sarà richiest o per le direzioni
ospedaliere pubbliche.
Al moment o l’NDOH ha erogat o 150 milioni di Rand ( circa 10 milioni di euro) nei
dist ret t i pilot a nel 2012 e per l’anno 2013/14 è previst o un aument o a 350
milioni di Rand ( circa 23 milioni di euro)[5,6].
Il f ut uro NHI ha davant i a sé numerose sf ide da af f ront are, prima t ra quest e è
l’epidemia di HIV/AIDS.
L’epidemia di HIV in Sud Af rica
Una recente survey (37.000 intervistati e 280.000 test dell’HIV eseguiti) del
South Af rica’s Human Sciences Research Council (HSRC) rileva come il
12,6% della popolaz ione totale (circa 6.4 milioni di persone) vive con
l’HIV, dato sensibilmente più elevato rispetto al 10,9% del 2008 e al 10, 8%
del 2005[7,8].
Per quant o ad una prima let t ura possa sembrare una cont raddizione, quest o
aument o rispet t o al passat o della prevalenza di HIV è in larga part e il risult at o
dei progressi f in qui ot t enut i dal Sud Af rica nella lot t a al virus. Inf at t i, rispet t o
al 2008, il numero di persone HIV positive in terapia antiretrovirale (ART )
è aumentato di 4 volte (da 490.000 a più di 2 milioni). L’increment o della
prevalenza di HIV regist rat o in Sud Af rica sarebbe così il risultato
dell’aumentata sopravvivenz a delle persone che ricevano la t erapia.
T uttavia il numero di nuove inf ez ioni nella f ascia di età tra i 15 e i 49 anni
continua a rimanere estremamente elevato, 400.000 nuovi casi/anno
corrispondent e ad un t asso di incidenza annuale del 17%, dat o che non ha
subit o grosse variazioni dal 2005.
Il t asso di nuove inf ezioni così elevat o è principalment e dovut o un
incremento dei comportamenti sessuali a rischio: nel 2012, il 23% degli
uomini t ra i 15 e i 49 anni rif erisce di avere avut o rapport i sessuali con diversi
part ner (nel 2008 erano il 19% e nel 2005 solo il 9%) e solo il 68% f a uso del
preservat ivo (cont ro l’85% del 2008). Quest o pot rebbe essere il risult at o di un
cosiddet t o “ot t imismo t erapeut ico” dovut o alla grande disponibilit à di ART .
Le diseguaglianz e dell’epidemia di HIV
La popolazione nera, principalment e con basso st at us socioeconomico e
resident e nei sobborghi delle cit t à, è la più colpit a dalla inf ezione dell’HIV.
Un alt ro f enomeno preoccupant e è l’aumento della percentuale di ragaz z e
tra i 15 e i 19 anni che hanno rapporti sessuali con uomini più anz iani (in
gergo chiamat i “Sugar Daddy”), nel 2012 sono il 34% cont ro il 19% del 2005.
Fenomeno pressoché inesist ent e nei ragazzi in quest a f ascia di et à (< 5%) .
Quest o è uno dei f at t ori responsabili dei livelli di prevalenz a più alti nel
sesso f emminile (14% nelle donne vs 10% negli uomini). La causa di quest o
f enomeno è il “Survival Sex”: Le ragaz z e, principalmente quelle orf ane,
sono convint e che una relazione sessuale con un uomo più adult o le aiut erà a
sopravvivere e acquisire uno st at us sociale, met t endosi però ad un rischio
maggiore di essere inf et t at e. Come spiega il minist ro della salut e Dr.
Mot soaledi: “C’è una ragione st orica per quest a prat ica, quest a è l’alt o
numero di orf ani causat i della epidemia di HIV”.
Uno sguardo al f uturo
Il Sud Af rica f inanzia i propri programmi per la lot t a all’HIV/AIDS principalment e
con le proprie risorse, invest endo, at t ualment e, più di 1 miliardo di dollari
americani.
“Ci siamo concentrati principalmente sul trattamento, ora dobbiamo
dare maggiore attenz ione alla prevenz ione” così af f erma il Chief Execut ive
del HSRC Dr Shisana. I piani f ut uri del governo Sud Af ricano per la lot t a all’HIV
sono sint et izzat i in un recent e discorso del Minist ro della Salut e: “Nessun
metodo da solo è in grado di sconf iggere questa epidemia. La mia
strategia per il f uturo è di unire in maniera coordinata tutti i diversi
mez z i a nostra disposiz ione per combattere questa epidemia campagne inf ormative, promuovere l’uso del preservativo, convincere
sempre più uomini ad accettare la circoncisione medica, sviluppare un
programma di prof ilassi post-esposiz ione, aumentare il numero di
persone inf ette che eseguano ART e così via. La mia priorità adesso è
accelerare la combinaz ione di strategie preventive”.
Parole di incoraggiament o vengono anche dal diret t ore esecut ivo di UNAIDS
Michel Sidiblé, che ad un meet ing con le aut orit à sanit arie sudaf ricane ha
af f ermat o: “Sono sicuro[...] che realizzeret e il nost ro comune obiet t ivo di zero
nuove inf ezioni di HIV, zero discriminazioni e zero mort i AIDS-correlat e. St at e
cambiando il corso dell’epidemia, non solo nel vost ro paese, ma anche nel
cont inent e e nel mondo, at t raverso i vost ri sf orzi e i risult at i raggiunt i nella
rispost a all’HIV”.
Vieri Last rucci, Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Prevent iva,
Universit à di Firenze, e Maria Josè Caldes, Cent ro di Salut e Globale, Regione
T oscana
Risorse
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Bibliograf ia
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