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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2 e 3, CB-NO 7 NOVARA n°3 anno 2009 N°2 Anno 2014 Periodico quadrimestrale di informazione della Sezione CAI di Borgomanero www.cai-borgomanero.it EDITORIALE Un popolo ed una nazione si evolvono quando istruzione e conoscenza vengono giornalmente messi a disposizione. E’ storia antica, quando un popolo vive nell’ignoranza è oppresso e dominato. L’evoluzione sociale e culturale si mantiene attraverso numerosi canali: comunicazione e lettura, confronti tra le genti, turismo. Palestra di buona parte dei mezzi necessari era e rimane “la scuola”. Dai primi anni di vita bimbi e poi ragazzi vengono instradati a frequentarla attraverso le sue diverse impostazioni. Da adulti poi ci si affaccia alla realtà del lavoro e la scuola dimostra la sua importanza nella formazione dell’individuo e nelle successive scelte. Di scuole a questo punto ne è pieno il mondo, basta scegliere, se poi non basta si inseriscono nella vita quotidiana una miriade di corsi, stage e moduli di diversa specificità e durata. E se guardiamo ad un passato anche non recente, direi anzi parallelo all’evoluzione scolastica per eccellenza, scopriamo che anche il nostro Club Alpino Italiano ha avuto ed ha le sue scuole, per eccellenza! Basti pensare ai corsi d’alpinismo, all’arrampicata libera, allo sci e allo sci-alpinismo, ai corsi per qualifiche per i ragazzi, all’escursionismo e più recentemente alle bike. Frutto di questi corsi di avvicinamento alla conoscenza della montagna, alla sua frequentazione con sicurezza da parte di tutti, è la formazione di istruttori e titolati che sostengono la sezione nell’istruzione e nella conduzione di soci o futuri soci del Cai. Ecco dunque la scuola che da formazione, che trasmette conoscenza, che pone radici solide per dare continuità ai progetti. Si pensi alla frequentazione di massa dei sentieri escursionistici, con una crescita negli ultimi vent’anni esponenziale, alla loro manutenzione e segnaletica. Se fatta bene nessuno si perde, se fatta male non serve a nulla, anzi è fuorviante. Questo, e altro, si ottiene attraverso l’apprendimento, la stesura e la lettura di specifici manuali e la loro applicazione. Ma la teoria non basta, anzi una scuola fine a se stessa non serve, è come una pianta senza frutti. Non ha senso formare persone se queste poi non vanno assiduamente in montagna, se non portano le conoscenze teoriche nella praticità, se non accumulano esperienza. Il compito è trasmettere questo bagaglio di teoria e pratica affinchè altri ne facciano tesoro ed a loro volta lo vogliano trasmettere ad altri ancora, e così di seguito per accrescere cultura ed istruzione. Non è sufficiente un titolo o una “targa” letterale se poi manca capacità e passione. il pennino NOTIZIE DALLA SCUOLA Nei prossimi mesi di settembre e ottobre la scuola di alpinismo Dimensione Verticale della Sezione sarà impegnata nello svolgimento del corso roccia denominato AL1. Questo,così come gli altri corsi di alpinismo, cascate di ghiaccio, sci alpinismo ecc. vengono organizzati dalle scuole del CAI, sono rivolti ai soci ed alle persone che vogliono conoscere e approfondire le giuste tecniche per avvicinarsi alla montagna e poterla poi vivere ed affrontare in maniera consapevole. Una delle nostre priorità e uno degli argomenti che più si cerca di trasmettere agli allievi, riguarda la sicurezza: ultimamente si pensa che tutto e ovunque sia sicuro e esente dai pericoli solo perché vediamo un giornale che pubblicizza un prodotto o una locandina che indica la via ferrata “sicura perché realizzata con il contributo della ditta Tal dei Tali che ha rifornito il materiale...” Dobbiamo invece imparare, osservare, valutare, conoscere, sapere: solo la nostra esperienza e un poco di umiltà e rispetto verso il mondo della montagna che,tanto e’bello ma tanti pericoli nasconde se affrontato con superficialità. Il nostro compito come scuola CAI è quello di insegnare ciò che in tanti anni di esperienza e pratica abbiamo a nostra volta imparato; l’invito e’quello di partecipare, si comincia con un corso base e magari poi si prosegue con un corso avanzato. La nostra ricompensa è sapere che anche persone della nostra sezione partecipino e imparino per poi a loro volta trasmettere ad altri. Siamo un sodalizio, un’associazione di appassionati e amanti la Montagna. Continuare con entusiasmo e voglia di fare, ci sembra un buon motivo per allargare i nostri orizzonti. Facciamolo imparando, conoscendo e divertendoci ! Buona Montagna a tutti – Monica e Diego ISLANDA ISLANDA Islanda, terra di ghiaccio dal cuore bollente. Terra fantastica che offre paesaggi tanto diversi in poco spazio da stupire anche il miglior viaggiatore. Terra dai mille volti, terra di vulcani, è l’isola tutta un vulcano per antonomasia. Terra di acque dolci, di cascate irruenti, di laghi e fiumi tranquilli, terra di magma eruttato da centinaia di bocche e crepe della crosta terrestre. Terra inospitale? Natura selvaggia, affascinante, dove il nero della lava si mescola ai licheni di una verde brughiera. Quindici giorni di tour, pieni e ricchi di continue sorprese coronati da tempo e temperature estive, quasi mediterranee, per l’isola del 65° parallelo, vissuti dai trenta simpatici amici e soci Cai che hanno partecipato al trekking più lungo che la sezione abbia organizzato. Un successo. Partiti il 5 e rientrati il 20 agosto dopo 4100 km di aereo e 3270 km di pullman, attrezzato alle più impervie strade dell’isola, pochi dislivelli a piedi, ci sono parecchie montagne che non superano i 2000 m di quota. Lunghe strisce di strada nera d’asfalto e di terra battuta, disegnate nel nulla, ci hanno condotto tra fiordi incantevoli, praterie e terre vulcaniche alla scoperta delle terra emersa più giovane del mondo. Grandi laghi, corsi d’acqua, cascate ad ogni angolo, l’altipiano al centro dell’isola di aspetto lunare, l’immensa calotta glaciale del Vatnajòkull il ghiacciaio più grande d’Europa che nella laguna si getta nel mare artico portando iceberg di ghiaccio millenario. L’ultimo “geyser” attivo (dopo Yellowstone) che con cadenza quasi rituale emette acqua bollente a oltre 20 metri, innumerevoli cascate (…foss in islandese) ora limpide ora limacciose di grigie ceneri di recenti eruzioni (anni 1980-1990) trasportate a valle. Spettacoli naturali di un paese unico, dicono il più bello del mondo, dove colori e luce sono i veri padroni, dove la colonizzazione di licheni giallo verdi nelle immense distese di ceneri laviche sono l’inizio di una nuova vita. Un paese di circa 320.000 abitanti su una superficie di un terzo dell’Italia, con un tenore di vita ed aspettative elevate, con riserve energetiche illimitate grazie al geotermico, un paese dai mille colori, mille sorprese, mille ricordi da portare a casa. Siamo ritornati nonostante il vulcano BARDARBUNGA, quotato a m 2009 e posto all’interno del più grande ghiacciaio di’Islanda e d’Europa, il Vatnajokull, sta dando segni di vita con un’attività di sciame sismico e modeste eruzioni di ceneri, creando allertamento aereo di nofly sulla zona. Ulteriori notizie da televisioni e giornali per una situazione in continua evoluzione. Cima del Tagliaferro 60 anni dopo Era l’8 agosto 1954 quando alcuni borgomaneresi della nostra Sezione, insieme a don Pierfranco Pastore, giovane coadiutore dell’Oratorio, portarono sulla cima del Tagliaferro, a m 2964, in alta Valsesia la riproduzione in bronzo, opera dello scultore Luigi Fornara, della statua della Madonna Immacolata di piazza Martiri. Oggi, il nostro Presidente insieme ad altri soci hanno fatto ritorno sul Tagliaferro venerdì 8 agosto, nel ricordo del 60° di quello straordinario evento. Il Cai di Borgomanero e “LE NOSTRE GITE” Il calendario delle gite escursionistiche della Sezione Cai di Borgomanero, iniziato appena dopo la metà di marzo, prosegue con cadenza regolare grazie alle belle domeniche di sole o di non tempo perturbato che hanno fatto annullare lo scorso anno parecchie escursioni. Unica eccezione proprio la prima uscita al Sacro Monte Calvario che ha dovuto essere spostata alla domenica successiva. Quasi scaramantica. Poi la biciclettata a Mantova, la gita in Liguria da Portovenere a Riomaggiore (quasi 150 presenze) ed il periplo dell’isola Palmaria, l’affascinante Selvaggio Blu in Sardegna di cui abbiamo relazionato con un articolo dedicato proprio qualche giorno addietro, la Massa del Turlo condotta per la prima volta da neo-accompagnatori sezionali, alla loro prima esperienza (anche in questa occasione una quarantina i partecipanti). La tradizionale uscita alla Soliva con aspetto culinario (polenta e tapulone; e altro…) dove un centinaio di soci hanno trascorso una bella giornata in compagnia e con le gambe sotto al tavolo: al Cai, come si vede, non si cammina soltanto! E non poteva mancare l’apertura all’Alpe Pianello della Baita sociale, anche se con una camminata di quasi due ore, per gustare ancora i tradizionali piatti della montagna. Una settantina i volenterosi saliti da Rimella, una decina addirittura da Campello Monti in valle Strona sfidando ancora canaloni pieni di neve compatta. Nel mezzo degli appuntamenti mangerecci una bella escursione al colle della Dorchetta in Valsesia con panoramico ritorno (su neve…) fino all’alpe Res, bella ed erbosa sella che divide Rimella da Fobello. Autentica primizia la possibilità offerta di percorrere il ponte tibetano più lungo del mondo. Avete capito bene: il pìù lungo, m 468 a Claviere in Val di Susa sospeso nelle Gorge di San Gervasio con l’aggiunta di due ferrate a disposzione, di cui una più facile (ferrata del Bunker) ed un’altra più impegnativa di Rocca Clarì. Non aggiungiamo altro, spettacolare il tutto, con due pullman di soci entusiasti. Se vuoi saperne di più sulle nostre attività scrivi ([email protected]), telefona in sede o ai responsabili, consulta il nostro sito www.cai-borgomanero.it CINQUE GIORNI PER QUALCOSA CHE VALE Mercoledì 20 agosto è il grande giorno per la partenza del tour da Courmayeur, la “conca in vivo smeraldo tra foschi passaggi dischiusa” citata da Giosuè Carducci. Poi la Val Ferret, il Rifugio Elena, crocevia di razze e di culture del Mondo Occidentale e dei Paesi del Sol Levante. Nella cornice di un paesaggio stupendo, spicca la fila di formichine dal cappellino arancione, ciascuna con un carico di provviste sul dorso, che procede in fila ordinata verso il Grand Ferret. Dopo l’Alpe La Peule incomincia la strada sterrata; poi Champex. Nel secondo giorno si sale dolcemente su ampia mulattiera tra boschi e prati fino al Relais d’Arpette e alla fascia altimetrica dei pascoli, delle malghe e … delle mucche bellicose. Si sale verso l’anfiteatro glaciale soprastante, mosaico di chiazze erbose, di bruno terriccio e di sassaie. Si sale lungo tornantini di ghiaietto friabile, rincuorati dai fischi di incoraggiamento delle marmotte, fino ad una ampia pietraia con grossi massi. Si sale entro una ripida conca erbosa e finalmente tutti raggiungono la Fenêtre d’Arpette. La discesa si colloca in uno scenario totalmente diverso. Il Ghiacciaio del Trient è infatti l’elemento clou del paesaggio. Sosta allo Chalet du Glacier de Trient poi il Col de la Forclaz, dove è prenotato l’albergo per il nostro secondo pernottamento. Il terzo giorno attraversiamo i pittoreschi villaggi di Trient e di Le Peuty. La sosta di mezzodì ha luogo quindi nel territorio dell’Alta Savoia tra gli impianti di risalita, seguendo i quali arriviamo in breve al piccolo paese di Le Tour, riconoscibile dal tradizionale galletto banderuola posto alla sommità del campanile. Evitando di passare da Argentière puntiamo direttamente alla località Tres le Champ, dove ci attende un rifugio che ricorderemo come un piccolo gioiello. Nel quarto giorno, la salita incomincia a farsi interessante alle Guglie dell’Argentière eppoi al Refuge de La Flegère. Infine nel quinto giorno, si precede nella conca dei mirtilli, fion a Planpraz e quindi al Col du Brevent. Di colpo il cielo si spazza e il Bianco appare in tutta la sua magnificenza. Il tempo sembra essersi fermato. Prima di imboccare il tunnel del ritorno, mando un’ultima occhiata al Gigante, che, osservato dal basso, assume una fisionomia meno imponente, come se mi volesse dire: Mon amie, a bientôt! Il tour mi ha regalato intense emozioni. Cinque giorni, spesi per qualcosa che vale. Maria (Omegna) GUSTO Liquore al cioccolato TITOLATI “Siamo stati tutti promossi. Evviva!!!” Questo è stato il commento a caldo dei nostri cinque Soci che hanno partecipato (con successo) al 1° corso ASE (Accompagnatori Sezionali di Escursionismo) organizzato dalla scuola EMR (Est Monte Rosa) nell’ambito di una maggiore conoscenza dell’ambiente montagna e della sicurezza per accompagnare i soci nelle escursioni che la sezione organizza. Il corso si è sviluppato in lezioni teoriche per la conoscenza dell’ambiente, la cartografia, l’orientamento e la preparazione di un’escursione; in lezioni pratiche (uscite sul territorio) con l’applicazione degli argomenti studiati e l’uso degli strumenti indispensabili alla conduzione e sicurezza di una gita. Conoscenza della bussola, utilizzo della corda fissa, istallazione di ancoraggi, lettura della cartina, orientamento anche in caso di maltempo. Questi gli argomenti trattati sotto il controllo di tutor qualificati, nel nostro gruppo Ruggero Torreggiani (ANE e direttore del corso del Cai Gozzano) e Carla Zaninetti (AE della nostra Sezione) che si sono prodigati in consigli e disponibilità, oltre alla presenza in varie occasioni di altri istruttori che hanno completato, con la loro esperienza, il percorso didattico degli allievi. L’esame si è svolto in località Alpe Ompio lo scorso 12 aprile alla presenza del direttore della scuola EMR e del Commissario dell’OTTO Regionale, alcune prove pratiche, test e colloquio finale per una giornata intensa ma importante. L’augurio, oltre al buon risultato ottenuto, dovrà essere di partecipazione alle gite della sezione ed alla loro crescita in qualità e scelta, ma soprattutto diventare loro stessi educatori alla conoscenza della Montagna. A oggi l’organico della Sezione comprende 10 istruttori a vario titolo facenti parte la Scuola di Alpinismo “Dimensione Verticale” (vedi nostro programma 2014). 2 istruttori per l’Alpinismo Giovanile (AAG + ASAG), mentre per l’escursionismo abbiamo 7 ASE, 1 AE e 1 AE-EAI (ambiente innevato). I nuovi 5 ASE sono: Maria BRIGO, Mauro FERRARI, Laura NORO, Donata PASTORE e Ugo PRETI. Buon lavoro ragazzi. Crediti fotografici: De Nardis Michela (Tagliaferro), Carla Zaninetti (copertina), Claudio Braglia, Giuseppe Iacona (tour M. Bianco), Natalino Cantoia, Mauro Ferrari (Islanda) Ricetta per “golosi” – occorrono: 500 gr di zucchero, 100 gr di cioccolato fondente, ½ litro di latte, ¼ litro di acqua, 1 bustina di vaniglia, 3 gr di cannella e 1/5 litro di alcool. Grattugiare il cioccolato e farlo sciogliere con 100 cc di acqua, portare tutto ad ebollizione, mescolare facendo cuocere per ¼ ora. Fare bollire il latte con la rimanenza dell’acqua, lo zucchero, la vaniglia e la cannella, lasciare cuocere a fuoco lento per ½ ora. A questo punto aggiungere il cioccolato fuso e cuocere ancora per ¼ ora. Raffreddare il tutto aggiungere l’alcool e versare in bottiglia, meglio se ermetica. D’inverno si gusta scaldato a bagnomaria o con getto di vapore unito a biscotti. Ottimo con le caldarroste. NUOVA SEDE Assemblea straordinaria. Nella serata di giovedì 24 luglio i soci della sezione sono stati invitati ad approvare la bozza di convenzione predisposta dal Comune e riguardante il trasferimento della sede sociale alla prestigiosa Villa Zanetta. Approvato anche l’alienazione dell’attuale immobile, un prefabbricato utilizzato dopo la cessione da parte di un comune terremotato nel Friuli nel 1976. Verrà dato alla Pubblica Amministrazione. La nostra Sezione occuperà quasi tutto il piano terreno della Villa (salvo un paio di stanze), il piano interrato e provvederà alla corretta gestione di tutto il fabbricato compresi i campi di bocce. Nel prossimo numero maggiori informazioni. “La Traccia”, periodico quadrimestrale della sezione di Borgomanero del Club Alpino Italiano, C.so Mazzini, 74 - Borgomanero (NO) Tel. 0322.834260 - email: [email protected] - www.cai-borgomanero.it Registrazione del Tribunale di Novara nr. 382 del 6 aprile 2009 Direttore Responsabile: Gianni Cometti. Hanno collaborato a questo numero: Gianni Fioramonti, Laura Noro. Stampa: www.saccardotipografia.net