Guida per le famiglie: la scelta dell`attivita` sportiva

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Guida per le famiglie: la scelta dell`attivita` sportiva
ORIENTAMENTO ALLO SPORT
COME INDIRIZZARE LE FAMIGLIE SULLA PRATICA SPORTIVA PER I PROPRI FIGLI.
ENDAS : CHI SIAMO E COSA FACCIAMO
L’ENDAS (Ente Nazionale Democratico di Azione Sociale) è un Ente di Promozione
Sportiva, sociale, culturale e ricreativa riconosciuto dal C.O.N.I., presente su tutto il
territorio nazionale dedito alla promozione dello Sport, nella socialità, per il tempo
libero.
L'ENDAS nell’ambito della promozione sportiva di base, coordina, promuove ed
organizza molteplici servizi di carattere sportivo (agonistico e promozionale),
culturale, ricreativo ed assistenziale.
Per l'ENDAS, in quest’epoca, dove tutto sembra correre troppo in fretta, dove il
contatto umano e la relazione con l’altro da noi appare quotidianamente sempre più
impalpabile, dove egoismo e massificazione mortificano sempre di più la vita del
singolo è prioritario definire un nuovo pensiero sullo sport che ponga al suo centro un
sistema di valori, riconosciuto a livello costituzionale e condiviso come terreno
comune da Organizzazioni sportive e cittadini.
Lo Sport italiano ha bisogno di riappropriarsi della propria cultura educativa, della
sua socialità, dello stare insieme ed offrire a tutti gli strumenti adeguati non solo per
creare attività, ma soprattutto per indirizzarne i contenuti.
La Promozione Sportiva, e l'ENDAS in particolare,va oltre la semplice progettualità
ed in grado di generare idee, interesse e passione per lo Sport.
Riteniamo che lo Sport sia un bene inalienabile, un diritto da difendere e tutelare, un
mezzo per imparare ad amare la vita. Inoltre, pensiamo che sia compito delle migliori
espressioni umane della Società suggerire programmi ed indirizzi e garantire alle
istituzioni sportive di poter correre al ritmo della storia e del proprio tempo.
Auspichiamo che il maggior impegno per ottenere una corretta compenetrazione tra
valori ed agonismo spetti alla Comunità sportiva: l’unica in grado di interrompere la
pericolosa deriva verso la diffusione del fai da te, del doping, della violenza, della
delega dell’enunciato sportivo ad altre realtà.
E’ nostra intenzione non offrire delle risposte definitive, ma dare a chi pratica ed a
chi vive lo sport ed alle loro famiglie un’occasione diversa, una voce attuale, di
riflessione, di confronto, di approfondimento.
E’ facile pensare che i bambini di oggi saranno gli atleti di domani, difficile è
realizzare il coinvolgimento delle molteplici potenzialità che il mondo sportivo riesce
ad offrire.
Noi ci proviamo quotidianamente.
CONI: Comitato Olimpico Nazionale Italiano
Il CONI, emanazione del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), coordina e
sovrintende le organizzazioni sportive nazionali. Il Comitato Olimpico Nazionale
Italiano, Ente pubblico cui è demandata l'organizzazione e il potenziamento dello
sport nazionale, promuove la massima diffusione della pratica sportiva.
Dopo le ultime modifiche normative dell'8 gennaio 2004, è la Confederazione delle
Federazioni Sportive e delle Discipline Associate. Fondato il 9 e 10 giugno del 1914
a Roma in via permanente, oggi il CONI è presente in 102 Province e 19 Regioni,
riconosce 45 Federazioni Sportive Nazionali, 19 Discipline Associate, 16 Enti di
Promozione Sportiva Nazionali e 1 territoriale, 19 Associazioni Benemerite.
A questi organismi aderiscono circa 95.000 società sportive per un totale di circa 8
milioni di tesserati.
LE NOSTRE INDICAZIONI
Il compito di un Ente di Promozione Sportivo è quello di promuovere le discipline
sportive e, nel caso delle famiglie, di indirizzare e consigliare le decisioni da parte dei
genitori sullo sport migliore da scegliere per i propri figli.
Molti dei nostri ragazzi, oggi, sono goffi ed insicuri anche nei movimenti e nei gesti
più elementari. Questa è la non rassicurante fotografia scattata da un numero sempre
più elevato di medici sportivi.
Oggi molti ragazzi sono dei maghi del computer, ma la loro intelligenza sul piano
psicomotorio, negli ultimi anni, è molto peggiorata. Anche i numeri parlano chiaro.
Secondo l’I.S.T.A.T. un bambino su cinque, tra i 6 ed i 10 anni, non pratica sport né
esercita alcuna attività fisica.
Ecco, quindi, una guida per orientarsi tra le discipline sportive a seconda dell’età.
Dai sei ai nove anni. Prima di tutto bisogna considerare l’età dei bambini.
Tra la fine della scuola materna e l’inizio delle elementari vanno bene corsi di gioco e
psicomotricità, anche in acqua. Nella fascia tra i sei ed i nove anni sono
particolarmente indicati gli sport di base: ginnastica, atletica e nuoto.
Dopo i dieci si consigliano gli Sport di gruppo.
La visita medica. Prima di iniziare, si deve sottoporre il bambino ad una visita
medica completa. Se ha qualche particolare problema fisico è bene rivolgersi ad un
centro di medicina sportiva. E’ importante non specializzarsi subito in un’unica
disciplina e non sottoporsi a carichi di lavori eccessivi: per i più piccoli non più di
un’ora un paio di volte la settimana.
Tuttavia gli esperti raccomandano di non farsi prendere da ansie immotivate riguardo
alla possibilità che lo sport stanchi troppo i figli.
Fino agli 11 – 12 anni, un bambino dovrebbe fare almeno due ore di attività fisica al
giorno. Ai corsi pomeridiani andrebbero affiancati momenti di gioco e movimento,
meglio se all’aria aperta, oltre alle due ore di educazione fisica settimanali a scuola.
Provare per scegliere. Fondamentale è invece aiutare il bambino a trovare lo sport
adatto. Per evitare di incorrere in repentini dietro-front, ai genitori vengono incontro
le stesse associazioni sportive e palestre che organizzano spesso giornate per
illustrare i corsi, periodi di prova gratuiti nei quali i bambini possono testare il loro
grado di interesse, prendendo confidenza con le strutture ed i futuri maestri.
Schede discipline sportive
Arti Marziali
Indicazioni: aumenta l’autostima e motiva il bambino a migliorarsi. Esistono
discipline di auto-difesa e discipline d’attacco. Il sensei ( maestro) deve avere la
qualifica della Fijlkam.
Età: l’attività può iniziare anche ai 4 anni ma deve trattarsi di lezioni in cui la
componente ludica e psico motoria sia predominante.
Atletica
Indicazioni: è uno sport che assicura un completo ed accurato sviluppo
psico-fisico.
Età: è consigliabile cominciare verso i sei anni, privilegiando gli aspetti ludici che
stimolano fantasia e creatività.
Tale disciplina è indicata, sia per i maschi che per le femmine, anche nella fascia 10 –
14 anni.
Basket
Indicazioni: la statura, specie a livello amatoriale non è un requisito
fondamentale.
Servono estro, coordinazione, velocità.
Età: il momento giusto per iniziare è intorno agli 11 anni. Prima, però, si gioca a
minibasket.
Calcio
Indicazioni: abitua al confronto con gli altri, a gestire le emozioni ed al
lavoro ed all’intesa di gruppo. Oggi si può scegliere tra calcio a 5, calcio ad 8 ed il
tradizionale e sempre di moda calcio ad 11.
Età: le scuole calcio accettano le iscrizioni dai 5 ai 6 anni; nei corsi per i “pulcini” si
privilegiano il gioco e lo sviluppo della psicomotricità.
Ginnastica
Indicazioni: serve a sviluppare destrezza ed agilità ed ad allenare e tenere
in forma tutte le parti del corpo.
Età: questa disciplina è indicata anche per i più piccoli ( si può iniziare ai 3 – 5 anni).
I corsi sono tenuti da laureati in scienze motorie e specialisti in psicomotricità.
Hockey su prato
Indicazioni: insegna movimenti diversi tra loro quale il correre, saltare,
dribblare e colpire una pallina con l’ausilio di un bastone. Favorisce la coordinazione
dei movimenti e la precisione.
Età: si inizia in età scolare, qualche bambino può essere avvicinato a questa disciplina
ai 5 anni. Fino ai 13 anni maschi e femmine giocano insieme.
Nuoto
Indicazioni: è lo sport completo per eccellenza. E’ consigliato dai
pediatri perché assicura uno sviluppo armonioso della muscolatura.
Età: le lezioni di acquacità (o nuoto neo natale) con istruttori possono essere
frequentati sin dai primi 5 mesi di vita !
Pallavolo
Indicazioni: sviluppa agilità, coordinazione visiva – manuale tra arti
superiori ed inferiori. Molto indicato per bambini particolarmente timidi.
Età: è meglio iniziare a praticare questo sport dai 10 anni in su. Prima (dai 6 anni) si
può praticare il minivolley, con rete più bassa e campo ridotto.
Rugby
Indicazioni: insegna gesti diversi tra loro, quali correre, saltare, lanciare,
calciare, cadere e spingere. Favorisce la socializzazione e l’autodisciplina.
Età: si inizia, solitamente, tra i 7 ed i 9 anni ( con regole semplificate ). Fino ai 13
anni maschi e femmine giocano insieme.
Scherma
Indicazioni: sport di effettiva coordinazione, la scherma offre benefici anche
dal punto di vista psico – intellettivo sviluppando i riflessi e la concentrazione.
Età: alcuni circoli permettono la frequenza già verso i 6 - 7 anni, ma è consigliabile
iniziare fra gli 8 ed i 9 anni.
Tennis
Indicazioni: aiuta a sviluppare riflessi e coordinazione.
Età: il minitennis va dai 5 ai 10 anni. Per i più piccoli, molto spazio è lasciato a
giochi ed esercizi senza la racchetta, anche i più grandi fanno delle attività
“complementari”.
Danza
Indicazioni: Abitua a una postura corretta, regala grazia ai movimenti e
insegna il senso del ritmo. La danza è la disciplina per eccellenza delle bambine, ma
sono sempre più numerosi i maschietti che si avvicinano con passione alla danza e
possono scegliere tra una grande varietà di tipi di danza: classica, moderna, hip hop,
danza sportiva, balli di gruppo ecc.
Età: i primi corsi partono dai 4/5 anni
Aerobica e Fitness
Indicazioni: è un viatico eccellente per una buona salute ed un
ottimo benessere fisico. Con il termine "fitness" si intende uno stato di benessere
fisico, psicologico e sociale risultante da un'attività motoria praticata sulla base delle
esigenze e delle preferenze di ciascun individuo. Per alcuni rappresenta addirittura
uno stile di vita in cui ad un'attività motoria di bassa intensità corrisponde un
notevole benessere fisico.
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