funghi siciliani - Micologia Messinese

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funghi siciliani - Micologia Messinese
FUNGHI SICILIANI
STUIDII
DI
GIUSEPPE INZENGA
(Con tavole colorate
e flgure intercalate al testo)
CENTURIA SECONDA
PALERMO
STABILIMENTO TIPOGRAFICO DI FRANCESCO LAO
Premiato con diverse Medaglie
via CJelso, 31.
1869.
^&
AVVERTfMENTO
L'incominciato mio lavoro sopra
desto scopo di determinare
i
funghi di Sicilia diretto da principio al solo mo-
specie mangiative, velenose o sospette, che certamente
non mi avrebbe potuto occupare molto alle lunghe, ha straripato oramai, e quasi
senza avvedermene, da' suoi preveduti confini, prendendo la seria fisonomia di opera
di qualche
svariati e
le
importanza in rapporto alla scienza, in grazia dei fatti importanti e dei
numerosi prodotti, che queste siciliane contrade, non prima esplorate in
branca
di botanica micologica, hanno offerto ai miei studi ed alle mie osservada un quattro anni a questa parte.
Da ciò il bisogno da me sperimentato di segnare un limite alle prime 100 specie di funghi siciliani già da me pubblicate, facendone un lavoro
separato, al quale
tal
zioni
il titolo di
P Centuria, e coli' acquisto per ora di altrettanto manon meno del primo prezioso, accingermi con nuova lena e sotto migliori au-
ho creduto dare
teriale
spici alla pubblicazione del seguito di siffatti miei studi, al quale darò l'estensione
ed
il
Io
titolo
corrispondente di 2" Centuria.
colgo questa occasione per esternare la
mia gratitudine
alle deputazioni amministrative di queste pubbliche biblioteche. Nazionale e Comunale, di essersi arric-
chite sulla
dibili
mia proposta
in
questi ultimi anni di opere classiche sulla materia, ven-
presso stranieri librai, come
altre non
meno importanti, benché
il
Bulliard, lo fSchaefl'er,
di
minore volume, che unite a quelle da
il
Paulet,
il
Sowerby ed
me
pos-
sedute mi han messo nella posizione fortunata di poter proseguire nei miei lavori.
Senza l'acquisto di dette opere, appropriato per la sua spesa cospicua ai
grandi
Stabilimenti, anziché alla fortuna privata dei cultori della scienza, tanto prezioso
materiale da
me
raccolto sarebbe
opera inerte, ed il mio tentativo fatto
prime poche specie, da me raccolte in Sicilia, sarebbe morto
ovvero rimasto inosservato in uno stato cosi abortivo e di poca impor-
sulla determinazione delle
sul nascere
,
rimasto
4
tanza pel paese, ovvero passato inosservato dalla scienza e dagli scienziati d'oltremare, che si occupano di tale botanica disciplina micologica.
P
Centuria fatta alla spicciolata del Giornale di Scienze
Nella pubblicazione della
Naturali ed Economiche di questo Consiglio di Perfezionamento di Palermo nel vol-
gere
tre anni,
di
nuovo nell'aringo
in
tal
ramo
di botanica, e
e di tutt' altra suppellettile scientifica all'uopo necessaria, fui
me
da me descritte ed
stesso sulla proposta delle nuove specie
unico conforto
del mio
sprovveduto di libri
sempre dubbioso di
illustrate,
trovando
proseguimento dell'opera nella voce viva e sempre incoraggiante
amico e maestro Prof. Giuseppe de Notaris da Genova, il quale come
dal principio di questa mia intrapresa micologica siciliana, ad onta
al
diletto
sin
promotore
delle di lui occupazioni,
gistrale
non tralasciò mai
tutte le
consiglio in
di assistermi e correggermi del suo
mie incertezze,
in
tutti
i
ma-
miei desiderati ammaestra-
menti sulla materia.
Terminata
la
dei miei lavori
prima Centuria, per meglio avviare il mio indirizzo al proseguimento
e rendermi conto severo sopra me stesso delle cose da me scritte e
botanico svedese Elias Fries, dei Micologi
pubblicate, ne spedii una copia al celebre
viventi d' Europa riguardato meritamente primo fra
competente sulla materia, per potere
via
mi
fossi trovato negli studi
io
i
primi, e perciò giudice
il
pili
conoscere dal suo superiore giudizio in qual
dei quali è parola.
da questo sapiente botanico, il di lui severo giudizio manifestatomi specie per specie, scendendo financo agli equivoci ed agli errori
di qualche sinonimo della mia pubblicazione da lui letta e studiata per filo e per
Il
sollecito riscontro ricevuto
più grande incoraggiamento dopo tante veglie e fatighe due con
rate, ed uno sprone più che possente, per io proseguire con maggiore alacrità,
senza
mano
e
nel
metter
meno ambagi possibili nella continuazione dei miei studi,
segno, è stato per
me
il
esitanza alla presente 2" Centuria.
Intanto sia per correggere qualche errore commesso nella
crescere
il
credito, nello interesse della scienza, alle
P
Centuria, sia per ac-
mie nuove specie
in essa pub-
blicate, giudico prezzo dell'opera nell'inizio di questa 2' Centuria di far conoscere
quanto
il
citato illustre botanico
ne abbia giudicato.
Muove specie della Prima Centuria
1.
Agaricus Bertoloni.
atri.
2.
»
3.
»
Gemmellari,
4.
»
Gussonii.
5.
»
Nebrodensis.
6.
»
Ostreatus, var. nigripes.
7\
Helvella panormitana,
8.
Eydum
9.
Polyporus Todari.
Notarisii,
'
Ecco
le
parole del Pries specie per specie:
Agaricus Bertoloni facile fingerem esse forniam monstruosara.
Agaricus Citri, meo sensu facile distingneudus ab Agar, meìleo, a quo
1.
2.
difl'ert
ut Agar, fascicularis ab Agar. sublaterUio.
3. Agaricus Gemmellari species nova, nobilissima!, inquirendnm au lamellae, porornm instar Boleto, a pileo facile secaiit, tum meo sensu Paxilli species.
Agaricus Gussonii cum nulla specie
4.
milii
obvia comparandus,
nisi forsan
Agar,
paeonio.
5.
Agaricus Nehrodensis, mihì band
6.
Agaricus ostreatus nigripes, niihi species nova distinctissima.
7.
Helvella panormitana confercnda cura R. elastica Bull.
Hydmim Notarisii est species quam maxime insignis portentosa.
8.
cogiiitns.
Polyporus Todari vix specie diversns a Fohjp. sulfureo, qui etiam apiid nos pas-
9.
sim rubescit.
il giudizio del Fries, che nella materia della
quale è parola, deve ritele
sentenza
nuove
di
.Sicilia da me pubblicate,
per
quasi inappellabile,
specie
messo in dubbio VAgaricus Bertoloni come individuo mostruoso di qualche specie
nota, e perdnta VHelvella panormitana che riferiscesi aWRelvella elastica del Bul-
Secondo
nersi
liard,
compenso a guadagnarne
vece di varietà nuova specie, e
vengo
in
gripes in
cie ancora distinta
nuova,
e
altre due,
e delle qu.ali
denti diagnosi nel corso della
presente
2''
VAgaricus Ostreatus
VHydnum compactum
mi
.affretto
del Persoon spe-
a pubblicarne
lo
Sicilia,
interesse che egli motte
svariate di
.alle
numero secondo
le
corrispon-
l'euturia a titolo di Errata-Corrige di
quanto mi trovo di aver pubbliciito nella precedente 1'^ Centuria.
La voce autorevole del Fries é stata poi di grandissimo conforto
per
var. ni-
ai miei
studi
produzioni naturali di tal genere che offre la
le
sue diverse contrade, ricche di specie nuove
sinoggi dalla scienza sconosciute, di belio sviluppo e rare a rinvenirsi in
.altre
con-
trade d'Europa, per la qual cosa proseguendosi da me, o da altri botanici del p.aese
cot.ale
ricerca in queste avventurose insulari contrade, molta preziosa suppellettile
un giorno o l'altro potrebbe acquistarsi per rendere sempre più ricca la scienza
che se ne occupa, e molti fatti importanti di «6ig«itò per potersi, quiindo che sia,
determiuiire
i
limiti
e la geogr.afica disposizione di questi
perficie della terra, la qual cosa sinoggi è
esseri vegetali nella su-
un desiderio anziché una realtà.
Ecco sul proposito la prima impressione che la pubblicazione della mia prima
Centuria sui funghi di Sicilia destava nella mente dell'illustre botanico svedese.
Singidari voluptate recepì insignem dissertationem a te indicati operis defungis
sicilianis, ab quod demum gr alias ago sincerissimas. Singulare est easdemfere species nasci in estremis
arboribus etplantis in
Europae angulis, Sicilia et Scandinavia, exceptis parasìtis in
Europa boreali haud obviis. E nella conclusione della stessa let-
6
tera colla data di Upsala 14 marzo 1869, esprime meglio l'interesse che prende dalla
conoscenza dei funghi di
nem operis, quod ad
maxime conferei. Ed
Sicilia
nei seguenti termini:
co(jnitionein geograpliicae
in un'altra
Avide desidero continuatio-
fimgorum
del 28 aprile dello stesso
distrìbutionis
anno
dilatandum
cosi sullo stesso ar-
gomento fa rilevare: In Italia maxime australi, ove appunto si comprende la Sicimultae occurrunt fungorimi species in Europa media et boreali desideratae
lia,
quae
,
licei
a Fatrihus
gorum studium
jam
notatae a recentioribus Jiaud determinatae, quare fun-
in his terris
maxime fructiwsum fif.
come
mia perseveranza a continuare gl'intrapresi
studi sui fanghi di Sicilia dipende ancora, come lo fu da principio, dal continuato
incoraggiamento del mio affettuoso amico e maestro prof, de Notaris da Genova, il
Debbo
in ultimo dichiarare
tale
quale informato del severo ed imparziale giudicio ottenuto dal Fries nel compimento
della mia prima Centuria cosi amorevolmente mi esorta in data del 19 trascorso
aprile a proseguirne la continuazione.
Oggi ho ricevuto
grazio, e spero che
complimento del sito lavoro sui funghi siculi e ne la rinElla continuerà alacremente questa sua bella ed interessan-
il
,
tissima pubblicazione, confortato dal lusinghiero parere del principe dei micologi
viventi, Elias Fries,
BOLETUS
1.
Sez. a.
PRIESII, Nob.
CORTINARIAE, Fries.
convexo e cute pulverulento-glutinosa bollosa coeruleo-cinerea oblinito, stipite acquali flexuoso superne nervoso-reticulato concolore,
tubulis adnatis, ore coeruleo-cinereis, saepe glandulosis.
Boi. mollis, marcescens, pileo
UESCRIZIONE.
Boleto di Fries è di consistenza molle floscia, puzzolente e di sollecita
Il
putre-
polverulenta glutinosa di colore azzurrosolcato
nella sua superficie o sparso di protucinericcio, convesso, irregolarmente
beranze ineguali arrotondite a contorno circolare, spesso ellittico, o reniforme, e
fazione.
Ha
il
Cappello coverto
di pellicola
,
qualche volta ellittico con
angoli rientranti nei suo asse minore, affettando la forma
Lo Stipite cilindrico
dello stesso colore del cappello, ugualmente polverulento e glutinoso nella sua sunella sua sommità verso il cappello rivestito di
perficie, longitudinalmente striato, e
bicorporea o di chitarra, come osservasi nella Tav.
I,
Fig.
2.
nervature, o cordoncini filamentosi intrecciati a rete fra di loro e che prolungan-
appianandosi cammin facendo finché scompariscono
nella massa cilindrica di esso stipite; negli individui giovani e non ancora svilupdosi oltre divengono
paralleli
,
di fittone corto
pati lo stipite presentasi obeso e rigonfiato nella base, provveduta
di
colore
Tubuli
7.
di filamenti radicali, fig. 6,
cilindrici,
fosco-ocraceo,
cosperso
spesso glandolosi nella loro bocca, come osservansi nelle
cuplo ingrandimento,
e
tutti coverti all'esterno
come
licola molle polverulenta e glutinosa azzurro-cinericcia,
tiero fungo,
che ne copre tutta l'esterna superficie
acquosa, puzzolente, fosco-ocracea,
Dedico la presente specie
di
Upsala (Svezia),
sigli,
il
in questi studi
al
di
principe
4,
5
di
che forma
doppio e de-
la veste dell'in-
dall'alto al basso.
— Sporidii
sollecito sfacimento.
di Micologi viventi,
quale tanto mi onora del suo
da me intrapresi
fig.
cappello e lo stipite di pel-
il
Carne
floscia
ovali ocracei.
l'illustre Prof. Elias Fries
e dei suoi magistrali con-
afi"etto
di 8icula Micologia.
FIGURE E SPIEtìAZIONI.
Tav.
—
I.
Fig. 1.
Fig. 2.
— Individuo
— Individuo
sviluppato di forma normale.
sviluppato col cappello ellittico ristretto nei poli dell'asse
minore.
—
—
—
—
—
—
Fig. 3.
Fig. 4.
Fig.
5.
pjg. 6.
Fig. 7.
Fig. 8.
— Sezione lungitudinale de! fungo.
— Doppio ingrandimento per osservare
i
pori glandolosi.
— Decuplo
ingrandimento per osservare la glandola.
Individuo giovane non ancor sviluppato.
—
— Sezione longitudinale
— Sporidii
dello slesso.
osservati a forte ingrandimento col microscopio composto.
8
Stazione.
— Raccolto
brosi ed umidi
nel
mese
di ottobre
nei boschi di
lecci, e nei
luoghi più om-
del R. Sito della Favorita dell'agro jialermitaiio.
DAEDALEA INZENGAE,
2.
Trib.
II.
DIMIDIATE
,
Fr.
Fries.
D, Pileo suberoso pulvinato triqueter, postice tuberculoso azono velutino, lutescentialbo, substantia concentrice zonata rufo-lutea, sinulis curtis !, integris, diffoimibus, concoloribus.
Insignis siiiulis curtis,
liaud profundis, carnis, colore et pileo decurrente nec
subtus pla-
no. Fr. (1).
DESCKIZIO.NE.
La Dedalea Inzenga presentasi col Cappello leggermente vellutato, disugualmente
sparso nella sua superficie di protuberanze sferiche tubercolose: la sua forma complessa è quella di un guanciale
,
triquetra
,
di
uniforme colore
bianco-giallognolo
,
macchiato qualche volta qua e là di tinta rossiccia, specialmente nel suo contorno, il
quale è sempre tumido ed arrotondito. L'Imenio, ovvero la sua faccia inferiore frutporoso-lacunosa nel primo sviluppo del fungo, e col tempo, a completa
tifera otfresi
maturanza, eoa curvature rientranti
che
o sinuosità irregolari,
melle laberintiformi, come nella Daedalea quercina,
ma
si
trasmutano
in la-
che ne diiferiscono priu-
—
La sua
cipalmente per la loro brevità o poco internarsi nella massa del fango!
Carne è umida, molto elastica, fibrosa, disposta a strati o zone concentriche, colorate, giallo-fulvi, di colore più intenso nell'interno, sbiadato verso l'esterno, esalante
odore grato aromatico.
PIGDKE E SPIEGAZIONI.
Tav.
II.
—
—
—
—
—
Fig.
1.
Fig. 2.
— Fungo
— Idem,
adulto di forma regolare osservato
— Idem, sua sezione
4. — Fungo giovane.
Fig. 3.
Fig.
Fig. 5.
Fig. 6.
^Sezione
prospettiva.
longitudinale.
longitudinale del fungo giovane.
— Individuo
—
in
osservato nella sua faccia inferiore fruttifera.
mostruoso.
Raccolto
autunno nel tronco fracido di un albero di Gledischia {Qleditschia triacanthos, L.) nel R. Sito delia Favorita di questo agro palermitano.
Stazione.
in
(1) La presente diagnosi scritta dall'illustre botanico svedese Elias Frics, sulle Ogure e sopra alquanti esemplari diseccati del fungo da me speditigli, mi è stata gentilmente comunicala colla data
di
Upsala 4 giugno 1869, col generoso
sopra
i
funghi di Sicilia.
di lui
permesso
di poterla
pubblicare in questo mio lavoro
,
POLYPORUS LUCIDUS,
3.
Trib.
PLEVROPUS, Fries.
II.
Polyporus lucidus, Leyss. — Curt.,
t. 134.— Pers., Syn.
p. 522.
— Kromb.,
Lond.,
—
FI.
,
Rostk.,
p. 353.
t.
13.
—Ep.
t.
,
22-24.
f.
4,
Leyss.
t.
224.
Dan.,
—
t.
Paul.,
— Schr.
1253.
t.
sp.
— Grew.
10,
,
f.
2.
1,
163.
p.
Scot.
— Fr.,
,
— Sowerb.,
t.
,
245,—
Syst.
Myc,
442.
Boletus verniceus, Brot., Lus., p. 468.
Bolelus dimidialus, Thumb., Jap.,
39.
t.
Boletus castaneus, Web., hols. supl., p. 13.
Boletus laccatus, Titnm.
Boletus crustatus, Pian.
Boletus rugosus, Jacq., Aust.,
Boletus obliquatus, Bull.
169.
t.
7, 459.
t.
Boletus vernicosus, Berg., phyt.,
Boletus nitens, Batsch.,
f.
I,
99.
t.
225.
Boletus variegatus, Schaeff., 263.
Boletus flabelli for mis, Scop.
t.
Agaricus pseudo-boletus, Jacq., Aust.,
Pyrenium vernicosum,
Osservazioni.
mente
sessili,
Stazione.
—
GÌ'
e di
— Lungo
Paul., Icon. des
individui della
41.
Ghamp. par Lèv.,
presente
il
4.
1.
LE UCOSl'ORUS—
Bull.,
— Sciium.
— In
autunno
t.
,
1,
,
2.
sono comune-
t,
p.
287.
Sow.,
— Fr.
dell'agro palermitano
Madonie.
alle falde delle
Bull.
CLITOCYBE, Fries.
Trib. Vili,
434.-
Saell.,
Agaricus ochraceus, SchaelT.,
Stazione.
f.
parassito alle vecchie
fnngo
nei luoghi montuosi
AGARICUS DRYOPHILLUS,
Agaricus driophylliis,
1808, p. 244.
8,
specie raccolti sinoggi
volgere dell'està trovasi questo
marina, e presso Castelbuono
Ser.
t.
6,
raro stipitati.
e putride ceppale di querce e castagni
discosti dalla
p.
t.
127.
Syst.
— Pers.
Myc.
,
p.
Syn.,
124.
252.
—p. Epic.
—Sw.
p. 92.
255.
e nell'inverno trovasi
nei boschetti di lecci del R. Sito della
Favorita, prossimo a Palermo.
2
10
POLYPORUS ARCULARIUS,
5.
Trib.
Polyporus areularius,
Se. Nat.
I.
MESOPUS, Frics.
Myc,
Fr., Syst.
Fr.
p.
342.— Epic,
p.
430.
— Montag.
,
Ann.
1836.
Boletus arcularius, Balsch.
— Pers
Syn., p. 518.
Polyporus rbombiporus, Pers. Myc. Eur.
2, p.
211.
Polyporus exasperatus, Schrad. Sp., p. 155.
oras piloso, subtus albo
Polyporus exiguus, piìeolo hemispaerico, ex spadiceo rufo ad
romboideis, et amplioribus foraminulis fenestrato, pediculo superne pileoli parti concolore. Mich., Pi. Gen., p. 130, lab. 70, f. 5.
,
,
Stazio.ne.
— Trovasi
parassito dall'antanuo sino alla primavera nelle coppaie o rami
L., contrada Santa Anastasia presso Gastelbuono.
marciti della Quercus Suher
Nomi volgari.
Uso.
— Chiamasi
— Mangiasi
nel dialetto siciliano
periodo del suo
nel primo
funcia di suvaru.
sviluppo
,
ed è gradito
al
gusto. Es-
periodo del suo sviluppo,
primo
sendo la sua durata di molti mesi, oltrepassato
diviene molto coriaceo e perciò trascurato e rifiutato per uso mangiativo.
il
ACtARICUS radicatus, Rem.
6.
Ser.
I.
LEUCOSPORUS.—TmB.
—
CLITOCYBE, Fries.
Vili.
—
—
Grew. Scot., t. 217.
Sow. t. 48.
Cant. lOiO.
Relh.
Svart.
Pers.
f.
4.
t.
27.
3,
Syn., p. 313,
97,
Paul.,
26,
72,
Krombh.,
Epic. p. 81
in Vet., Ac. Handl. 1808, p. 80. —Fr. Syst. Myc, p. 118.
Agaricus radic.i<us
t.
—
,
,
f.
,
—
—
—
Agaricus macrourus, Scop., p. 423.
Agaricus longipes, Bull..
1.
31 o.
Agaricus uinbraculus, Batsch.
f.
4.
Agaricus macrorrhizus, Pers., Obs.
I,
47.
p.
Agaricus clypeatus, Huds.
Agaricus phrygius, Wallr., Cr.
— Per
4,
p.
714.
forma del cappello corrisponde fedelmente alla figura del
nello
Bnlliard, Tav. 315, M, mentre le altre della stessa tavola ne difiTeriscono, meno
clie nella citata figura è assottigliato presso il cappello e nel nostro invece
Osservazioni.
stipite
la
11
— Però
ingrossato.
Secretan, Mycograpliie Suisse, voi.
il
stipite trovasi di accordo
2, p.
esemplari da uoi raccolti
cogli
col
189
in
dire
il
rapporto allo
est renflé
au
sommet.
Stazione.
— Nell'autuuuo
e principio dell'inverno trovasi in vicinanza degli
che coltivansi nei giardini
ornamento, e con specialità presso
di
i
arbnsti
ceppi vecchi di
rosa; é specie molto rara nell'agro palermitano.
DAEDALEA QUERCINA,
7.
Trib.
Daedalca quercina,
p. 492.
— Lenz.,
f.
II.
Pers.
DIMIDIATAE, Fries.
Pers. Syn., p. 500.
28, 29.
— Fr.,
Myc,
Syst.
voi.
1,
p.
— Epic,
333.
Merulius quercinus, Pers. Disp.
Agaricus dubius, Schaeff.,
Agarìcus labyrinthiformis,
t.
331.
Bull.,
Agaricus quercinus, L. Suec,
t.
352, 442,
1241. —
f.
t.
Bolt.,
1.
73
— Sow.,
Fungus ligneus Daedalidis gilvus non vescus Quercus
tav.
t.
181.
Cerri. — Bocc.
Mus.
di
Fisica
,
306.
Stazione.
— Trovasi
ovunque nei boschi
di
querce
in Sicilia,
ed in tutti
i
mesi del-
l'anno, essendo fungo perenne.
Nomi volgari.
— Chiamasi
volgarmente dai nostri boscaiuoli fimcia di celsa
o
di
quercia.
8.
Skr. hi.
Peziza subularis,
PEZIZA SUBULIRIS, Bull.
PHIALEA.—Trih.
Bull.
Champ.,
p.
IX.
23(),
t.
HYMENOSCYPHAE,
500,
f.
2.
— DO.
fr.
Friea.
2,
p.
83.
Peziza subulipes, Pers. Myc. Eur., p. 278.
Stazione.
—Dal
declinare dell'autunno e per tutto l'inverno trovasi nelle ajuole dei
giardini di ornamento sulle semenze putrefatte del Girasole, Melianthus annuus, nei
dintorni di Palermo.
12
AGARICUS CRISTATUS, Batsh.
9.
Ser.
LEUCOSPORUS.—Tmb.
I.
— Vaili,
Agaricus subantiquatus
t.
—
,
p.
Batsch. Cont. 2,
Agaricus colubrinus, var. y
,
LEPIOTA, Fries.
— Grew. Scot., 176. — Krombh.
15.
22. — Ep.
Myc
Batsch. f. 205.
Fr. Syst.
par., p. 19.
Agaricus Crislatus,
II.
f.
t.
25,
f.
26-30.
p.
205.
Pers. p. 259.
Fungiis minimus, pileolo in medio papillato, widique atro-rufescente, cute lacera, veluli
squamosa, lamellis albis, pediculo vix fistuloso et anulato, medii coloris. Mich. PI.
Gen. p. 176, tav. 78, f. 8.
St.wione.
— Dairaatuiuio
inoltrato per tutto l'iuverno trovasi comunissima la pre-
sente specie ovunque nell'agro palermitano, nei terreni saldi abbandonati
e nei luoghi ombrosi
per alberi ed arbusti
Thib. IV.
Polyporus ulmarius, Sow.
— Si
silvatici.
POLYPORUS ULMARIUS, Sow.
10.
Osservazioni.
al pascolo,
t.
88.
— APUS,
— Fr.
Fries.
Myc.
Syst.
sono raccolti individui
di
p.
365.
— Ep.
enorme grandezza,
p.
469.
col cappello spor-
15 dal punto di attacco, colla circonferenza di cent. 75. Sviluppasi semplice, e qualche volta gregario coi parziali cappelli disposti a tegolato. La carne è
gente cent.
densa, elastica, fibrosetta, bianca,
Stazione.
— Raccolto
un vecchio albero
di
in
pori sottilissimi di colore giallognolo.
i
novembre 1865
olmo (Ulmus campestris,
11.
Polyporus candidus, Roth.
St.\zione.
cat.
p.
Weinn. — Ross.
— Trovasi
Palermo
in
L.).
POLYPORUS CANDIDUS,
Roth.
APUS, Frlcs.
Trib. IV.
Polyporus Rosarum,
nella pubblica Villa Giulia di
244.
var.
— Fr.
Ep.
p.
449,
minor., p. 319.
dall'autunno sino alla primavera parassito a fracidi tronchi di
di Lanterne {Arbutus Unedo,
Pioppi
Castelbuono alle falde delle Madonie.
L.),
ovunque nell'agro palermitano, e presso
13
12.
BOLETUS MESSANENSIS,
Nob.
CORTINARIAE, Frlcs.
Skz. a.
Boletus solitarius subcespitosus; pileo convexo lobato, margine revoluto, castaneo,
subtomentoso, in slccitate ex epidermide diiTracta irregulariter rimoso; tubulis
brevibus, minutis, subliberis, ochraceo-virescentibus, ore semper ochraceis; stipite
tubulis concolore rugoso-striato, solido, cylindrico, basi nonnihil crasso; carne al-
bida densa, fracta mutabile; sporidils ochraceis.
DESCRIZIONE.
Boleto messinese presentasi ora solitario, ora per lo sviluppo simultaneo di di-
Il
versi individui nello stesso punto in forma quasi cespitosa;
il
suo Cappello convesso»
leggermente lobato, color di castagno, e circoscritto da un contorno ripiegato al di
tomentoso da principio diviene in seguito liscio ed a maturità avanzata,
sotto
,
,
,
Tubetti che
epidermide irregolarmente screpolata
formano la parte inferiore e fruttifera del cappello, sono sottili, corti, appena aderenti allo stipite, di colore giallo-ocraceo
costantemente giallo-ocraverdeggianti
correndo tempo asciutto
,
coli'
:
,
cei
nelle loro boccucce. Lo Stipite è
,
dello stesso colore dei tubetti, giallo ocraceo,
leggermente striato nel senso longitudinale,
rugoso
grossato nella base, e nel maggior
i
solido, cilindrico,
numero degli individui corto
un poco
in-
in rapporto alla lar-
ghezza del cappello, pel quale carattere il fungo presentasi di aspetto nano anzi che
non; la Carne tanto del cappello che dello stipite è di consistenza densa alquanto
elastica, bianchiccia,
ma appena
rotta o tagliata cangiante in colore giallognolo, az-
zurro, e rossiccio. Gli Spoiidil ocracei.
FIGOBE E SPIEGAZIONI.
Tav.
III.
—
—
Fig.
I.
Cespo d'individui
Fig.
I«.
Fig.
Is.
Individuo isolato nel suo completo sviluppo.
Sezione longitudinale del fungo.
Stazione.
raccolto la
— Nel
Uso.
terriccio di castagno delle colline boscose dei dintorni di Messina,
prima volta
Nomi volgari.
— Ben
di diversa età saldati insieme.
— Dai
nel declinare di
villici
settembre dell'anno 1868.
messinesi chiamasi volgarmente Funcia castagnara.
conosciuto ed apprezzato per
questo fungo vendibile, lungo
Messina.
il
volgere
le
sue ottime qualità mangiative trovasi
dell'autunno, nei mercati della città di
14
BOLETUS FULVIDDS,
13.
Sez. D.
Bolcius fulvidus,
Fr.
LEUCOSPORUS, Fries.
Fr. Obs. 2, p. 247.
Boletus testaceus, Pers. Myc. Eur. 2, p.
— Epic.
137. —
— Krombh.
426.
p.
t.
4,
f.
28-30.
par. p. 60, n. 8, var.
Vaili,
FIGURE E SPIEGAZIONI.
Come
specie rara e molto pregevole per uso maugiareccio , e della quale non ci
è stato permesso di fare i dovuti confronti colle figure degli autori citate dal Fries
nel suo Epicrisis p. 426, crediamo opportuno di pubblicare le nostre.
Tav.
III.
—
—
—
Fig.
II.
Fig. Ih.
Fig. Il3.
Individuo nel suo completo sviluppo.
stesso per meglio osservarne i tubetti e l'inserzione dello
Lo
Lo
stipite.
stesso longitudinalmente spaccato.
Fig. Il4. Individuo giovane.
— All'immediata
Stazione.
caduta delle piogge autunnali trovasi comune alle Falde
dell'Etna nelle vicinanze di Aci-Reale, nei terreni vulcanici colti ed incolti.
Nomi volgari.
Uso.
— Dai
— Fungo
montanari dell'Etna conosciuto
mangiativo e molto ricercato per
HELVELLA ELASTICA,
14.
Trib.
Bclvella clastica,
Myc.
Bull,
le
PEZIZOIDEAE,
II.
champ.
299,
p.
t.
242.
col
di ftincia di vigni.
sue buone qualità in Aci-Reale.
Bull.
Fries.
— DC.
Fr.
2,
p. 94.
—Fries,
Syst.
voi. 2, p. 21.
Helvella panormilana, Inz. Gior. di Se. Nat. voi. 3, p. 9,
p. 41, t. 4.
Helvella laevis, Berg. phyt.
1,
Helvella mitra, Boll. Fung.
t.
p. 341
.
— Schaeff.
— Nasce
di musco, e trovasi
t.
t.
I.
— Fung.
Sic, Cent.
1,
149.
t.
95.
Helvella (uliginosa, Dicks. Crypt.
Stazione.
nome
II,
p.
25.
— Sowerb.
Fung.
t.
154.
— With. Arr, IV,
220.
nell'autunno inoltrato nei terreni boscosi e nel terriccio coverto
comune
Helvella lacunosa, Afzel.
in
tutto l'agro palermitano, associata qualche volta alla
15
15.
FISTULINA HEPATICA,
Fistullna licpallca Fr. Sysl. Myc.
Mang. d'It. p. 280, tav. 3K.
,
Boletus hepaticus, Schaeff.
Bull. t. 74.
Fistulina buglossoides,
116.
t.
Bull.
t.
voi.
—Sow.
I
,
p.
58.
t.
396.
Fr.
—
— Bolt.
Epicr. p. 50i.
Dendrosarcos hepaticus, Paul, par Léiv.
— Roques,
p. 6,
Pungus jecorinus, praeterlatus, sanguineus,
t.
9,
crislatus.
f.
t.
Hist.,
t.
OssERv.4zioNi.
549.—
f.
2,
4.
1-5.
Bocc. Mus.
Agaricum esculentum, castaneae adnascens, latissimum, hepalis
117,
p.
Fung.
464, 497.
Hypodrys hepaticus, Pers. Myc. eur. p. 148.
p.
Vitt.
— Pers., Syn.
79.
t.
—
t.
304,
facie, etc.
*.
f.
Mich.
PI.
Gen.
60.
— Specie
ovunque connine
beri di querce e castagni, rara perciò
— Trovasi
e quasi cosmopolita ove trovansi
annosi al-
nell'agro palermitano.
agro messinese nelle vecchie ceppale e radici fracide di
castagno, ed in Castelbuono alle falde delle Madonie secondo abbiamo rilevato da un
bello esemplare speditoci dall'amico Francesco Minà-Palumbo.
Stazione.
nell'
— Ignoriamo
sinoggi se si facci uso mangiativo di questo fungo. In lutti 1
possiamo assicurare di essere specie affatto innocua, e di potersi mangiare senza
pericolo, sebbene non molto delicata e saporosa al gusto. Ecco quanto ne dice sul
proposito il nostro Vittadini nella sua rinomata d^axa Descrizione dei fungili man-
Uso.
casi
gerecci più comuni d'Italia alla pag. 283.
« Chi
però ne volesse far uso, procuri di raccogliere gl'individui giovinetti, di carne
compatta, rigettando quelli che hanno la carne soverchiamente molle innacquata, il
cappello glutinoso ecc., e si preparino con sostanze riscaldanti, aromatiche, con salse
piccanti ecc. Alcuni fanno cuocere questo fungo sotto la cenere, e tagliatolo poscia
in sottili fettucce, lo mangiano in insalata alla foggia delle barbabietole. »
AGARICUS APPENDICULATUS,
16.
Seh.
V.
FRATE LLA.
— Trib.
XXXV. PSATYRA,
Agrariciis appendiculaius, Bull. tav. 392.
Agaricus stipatus, Pers. Syn.
Agaricus concimius, Bolt.
t.
Agaricus hydrophilus, Bull.
p.
423. — Fr.
ST.4ZI0NF,.
— Nel
palermitano,
ai
— Sow.
Syst.
Myc.
t.
p.
324.
Fries.
— Fr.
296. —
FI.
fipic.
Dan.
p.
t.
224.
1673.
lo.
t.
511.—
Agaricus spadiceo-griseus, Schaeff.
Agaricus spadiceus, Schaeff.
Bull.
t.
t.
DG. Fr.
2,
p. 201.
233.
66.
volgere dell'està e nel principio
Colli, nei tronchi fracidi di pero.
dell'
autunno rinvenuto
nell'
agro
16
17.
Ser.
Agaricus
AGARICUS CLYPEOLARIUS,
LEUCOSPORUS.
I.
— Tmb.
clypeolnriiis, Bull. t. 405, 506,
Epic. p. 15.
Syst. Myc. p. 21.
—
— Fr.
Agaricus obscurus,
Vili.
f.
Bull.
LEPIOTA, Frlew.
II.
— Sow.
2.
t.
14.
— DC.
fr.
2,
p. 206.
1015.
p.
Agaricus calceolarius, Pers. var. a
/S.
Agaricus felinus, Pers. Syn. p. 261.
Hypophyllum colubvinum, Paul, par
Léveil.
t.
pag. 75,
136,
f.
1,2.
Fungus minimus, esculentus, pileo e griseo suboscuro, cute lacera, lamellis albis, pedicuto
cilindrico, anulato, subpurpureo. Mich. Plani. Gen. pag. 176, t. 78, f. 6.
Stazio.ne.
— Rinvenuto
nel R. Orto Botanico di Palermo, in settem-
prima volta
la
bre, nei vasi a terriccio di castagno, ove edncansi arbusti
figura speditami dall'amico
da
una
stufa, e secondo
Mina Palumbo, nei boschi delle Madonie prossimi a Ca-
stelbuouo rinvenuto nel mese di Ottobre.
AGARICUS RIMOSUS,
18.
Ser. IV.
Agaricus rimosus,
t.
128.
DERMINUS.
Bull.,
— Krombh.
t.
t.
41,
Agaricus auriveniics, Batsch.
f.
Agaricus morosus, Jungh.
6,
— Fra
t.
le citate
— Tmb.
10-12.
XXVI. INOCYBE, Frics.
323.
——Sow.
Fr. Syst. Myc.
388, 599.
f.
Bull.
t.
— Pers.
—
Grew.
Syn. p. 310.
258.
Ep. p. 174.
voi. 1, p.
—
107.
f.
6.
figure del
BuUiard
e del
Sowerby meglio corrispondono
da noi raccolti quelle del Bulliard pel carattere delle lamelle Ubere,
mentre nelle figure del Sowerby le lamelle sono annesse alla sommità dello stipite:
O.SSERVAZIONI.
agli esemplari
in tutto
il
rimanente per
rispondono meglio
allo
stipite
il
al
la
forma e colorito del cappello le figure del Sowerby coralla aderenza e non aderenza delle lamelle
vero. — Riguardo
Fries corregge nell'Epicrisis la dingnosi della specie riportando
rattere di lamellis liberis invece
di
il
ca-
lamellis adnexis riportate nella sua opera pre-
cedente Systema Mycologicum,
Stazione.
— Nei
gere dell'autunno.
boschetti del R. Sito della Favorita trovasi ovunque lungo
il
vol-
17
PAXILLUS INVOLUTUS,
19.
Trib.
TAPIISIA, Fries, Eple.
II.
Fr. Ep. p. 317.
Paxillus Involutus,
Agaricus involutus, Batsch. Elenc. fung.
t.
—
'2i0, 576.
Fr.
f.
par Lèv. p. 27,
l'aul.
61.
t.
— Sow.
— Schaeff.
— Swartz.
98.
I?
t.
f.
61, 62, 63,
t.
72.
1808,
— Bull,
p.
241.
Agaricus conliguus, Bull.
Agaricus aduslus, With. arr.
4,
Comm.
Ruthea involuta, Opat.
p.
p.
177.
3.
Hypophylluin fossarum, Paul, par Lèv.
loc.
Hypophyllum Scyphns,
Hypophyllum
cit.
in fwidibuliforme,
—
Osservazioni.
t.
t.
61,
2.
1,
f.
62.
loc.
cit.,
t.
63,
1.
f.
esemplari da noi raccolti siiioggi
Gli
in
Sicilia
corrispondono bene
alla tig. 2, tav. 576 del Bulliard; le fignre du noi riscontrate dello stesso autore
nella tav. 240 se ne allontanano pel colorito; per la forma quelle dello Schaefl'er;
per
la
iorma
Stazione.
e colorito
— Nei
poi intieramente quelle delle tav. 61, 62, 63
Messina in terreni boscosi ed
di
colli
principio dell'autunno dell'anno
Nomi
Uso.
volg-iri.
— Funcia
— Benché
incolti
da
del Paulot.
noi rinvenuto nel
1868.
'ncarca-terra.
non tanto ricercato pel gusto pure Vendesi nei mercati di Messina
colle altre comuni specie, che in abbondanza produconsi nelle
come specie mangiativa
circonvicine campagne.
20.
Ser.
t.
71,
r.
LEUCOSPOBUS.
I.
Agaricus nndus,
27-29.
AGARICUS NUDUS,
Bull.
t.
— Fr.
439.
Syst.
— Ime.
— Pers.
Myc.
p.
V.
Bull.
TRICHOLOMA, Frie».
—
DC.
Syn. p. 277.
Epic. p. 48.
52.
—
fr.
2, p. 195.
— Krombh.
Agaricus quadrifarius, Schum. p. 295.
Hypophyllum ianthinum, Paul, par
Osservazioni.
— Ben
Léiv. p. 37,
t.
78,
f.
3.
corrisponde agli individui da noi raccolti la figura citata dal
Pauiet, del Bulliard tav. 439 la soia figura A.
3
18
Stazione.
incolti
— Trovasi
e boscosi,
comune
Palermo lungo
in
il
dell'
volgere
autunno nei terreni
una esatta
nei boschi di Castelbuono, secondo
e
figura comunica-
tami dall'amico Dottor Miiià-Palumbo.
Nomi volgari.
— Chiamasi
Castelbuono funcia di latticuognu
in
,
secondo
il
citato
Mina.
Uso.
— Se
ne ignora in Palermo l'uso mangiativo. Però secondo
tissimo osservatore della materia
usage, est irès-bon
Bulliard,
Brig. Hist.
voi.
— Prossima
568,
t.
f.
:
il
Pnnlet, diligen-
ce champignon, dont on ne fait
AGARICUS VESUVIANUS,
LEUCOSPORUS.
I.
AgaricuB vcsuviaiins,
Mon. Hymen. Suec.
Osservazioni.
avverte
pus
et tres-delicat.
21.
Ser.
si
2,
p.
— Tris.
XI.
Briganti.
OMPHALIA, Frics.
Fung. Regni Neapol.
115,
p.
3
t.
,
f.
3-7.
— Fr.
336.
come nota
il
Fries nell'op.
cit.
nWAgaricus lyxidatus
ne differisce principalmente per
2, la presente specie
le
del
lamelle
bianche, e mai colorate.
Stazione.
— Specie
scosi silicei
rara in Palermo, raccolta nel mese di novembre in terreni bo-
del R. Sito della Favorita.
22.
POLYPORUS SULPHUREUS,
Trib.
Polyporus sulphurcus,
Bull.,
Boletui sulphureus, Bull. t. 347,
Rosth. t. 20.
Scot. t. 113.
—
Boletus citrinus, Pian.
— Pers.
III.
ull.
I
MERISMA, FrIes.
— Epic. p.
—
135.
With. arr.
Fr. Syst. Myc. p. 357.
429. — Sow.
Syn. p. 524.
t.
— Nees
Syst.
f.
450.
4,
p.
331.— Grew.
219.
Boletus lingua-cervina, Schrank.
Bolelus tenax, Boli.
t.
75.
Boletus coriaceus, Huds.
Boletus caudicinus, Schaeff.
— La
t.
131, 132.
—
FI.
Dan.
t.
1019.
presente specie che abbiamo attentamente studiato sopra alcuni
esemplari freschi ed in ottimo stato speditici dall'amico Minà-Palumbo dai boschi
Osservazioni.
19
di
Castelbuono,
porus Todari,
tolglie qiialunqne sospetto
ci
quale per
il
potersi confondere col nostro l'oly-
di
suo colorito costantemente rosso, e pel carattere spe-
il
ciale del suo contorno del cappello molto sporgente e flessuoso, a
colpo
d'occhio
distinguesi.
— Boschi
Stazione.
Castelbuono, e probabilmente parassito alle quercie nell'au-
di
tunno,
AGAEICUS SINUATUS,
23.
Ser.
HYPORHODIUS.
II.
«garlcus sinuatusi,
Myc. p. 197.
Agaricus
Bull.
— Epic.
CUTOPILUS, Frics.
Trib. XIV.
f.
I,
571),
f.
1.—
DC.
fr.
2,
p.
18-2.
—Fr.
Syst.
143.
Pers.?
fertilis,
— Sviluppasi
Stazione.
tab. 547,
p.
—
Bull.
nell'autunno avanzato e per tutto l'inverno nel terriccio o
all'intorno delle radici fracide degli olmi
in
grande quantità.
— In
rapporto alla località ove suole raccogliersi vien cliiamato imd' olmo, che
propriamente dai villici funcki d'ulmii confondendolo col vero fungo
nasce sui tronchi e nelle ceppaje fracide de<;li olmi, che è r Agaricus ulmarius
Nomi volgari.
,
del Bulliard, del quale
Uso.
— Specie
abbiamo parlato
mangiativa
nella
Centuria Spec. 81.
1"
comune uso presso
di
villici
i
palermitani, di grato sa-
pore e di facile e buona digestione.
24.
Skr.
I.
Syst.
Bull., tab. 568,
2.
p.
171.— Pers.
Myc.
p.
164.
fr.
— Trib.
LEUCOSPORUS.
Agaricus pyxidatua,
DC.
AGARICUS PYXIDATUS,
— Epic.
f.
Myc. Eur.
p.
2.
XI.
Bull.
OMPHALIA, Frics.
— Neos Syst.
n.
99, 98
/3.
f.
192.— Pers.
— Weinm!
—
Syn. p. 171.
Ross, p, 92. —Fr.
122.
Agaricus venlosiis, Fr. Obs. 2, p. 221.
Agaricus subhepaticus, Batsch.
— Nasce
f.
211.
— Fr.
Obs.
I,
p. 86.
gregario nell'autunno avanzato nei terreni saldi, e nei viali coverti di musco nei giardini a paesaggio dei dintorni di Palermo.
Stazione.
20:
STEREUM SPECIOSUM,
25.
TniB.
m. MERISMA,
Fr.
Frlp«.
Stereum coespitosum, pilosum, multiplex, pileis corlaceis, glabiis, azonls,
albo-citrinls margine reflexo sanguineo, hymenio laevi glabro.
DESCRIZIONE.
Lo Stereo specioso, composto di numerosi individui saldati insieme, presentasi in
forme simmetriche ovali, sferiche, o pure espansive a modo di ventaglio; è cespitoso,
I
Cappelli
peloso, di color solfureo sbiadato, che col tempo trasmutasi in carneo.
—
compongono, variano immensamente fra
dei singoli individui che lo
e figura
quale
di
si
a seconda del loro stato più o
meno sviluppato
trovano, di consistenza carnoso-coriacei,
lisci,
contorno molle gelatinoso sanguigno, e con Imenio
,
più o
di loro di
meno
forma
affollato nel
senza zone colorate, guerniti
liscio
e levigato.
PlflCRE E SPIEGAZIONI.
Tav. IV. Fig.
—
—
ditoci
nel suo
I,.
completo sviluppo.
Sezione del fungo.
Fig.
Is.
Frammento
Osservazioni.
in
Fungo
Fig.
1.
— Questo
luglio
d'individui abortiti di forma diversa.
fungo
è
stato studiato e disegnato sopra
un individuo spe-
1868 dall'amico Francesco Minà-Palunibo da Castelbuono. Dubbiosi
determinarlo ne spedimmo
tanico di Upsala Elias Fries,
nel
gli
esemplari diseccati coll'analoga figura all'illustre bo-
il
quale giudicandolo specie distinta affatto nuova, com-
piaceasi di riscontrarci col ricambio della sopra riferita diagnosi per pubblicarla nelle
pagine del presente lavoro sui funghi di Sicilia. Posteriormente abbiamo avuto l'oc-
casione di ossservarne un altro individno e di ricavarne la figura nel settembre 1869
Girgenti, esposto come produzione meravigliosa nella Esposizione Agraria Siciliana,
che avea luogo in quel paese. Però dall'una e dall'altra provenienza di questo fungo
non ci é stato possibile ricavare sin' oggi sopra quale specie di albero cresca pa-
in
rassito.
Stazionb.
— Trovasi
in
Castelbuono e Girgenti lungo
il
volgere dell'està.
21
ARCYRIA PUNICEA,
26.
Trib.
Arcyria punicea
Nees Syst.,
Scot.
l.
Pcrs. Syn.
— Fr.
voi. 3,
Embolus crocalus, Batsch. Cont.
126,
t.
Stemonitis, Trcntepohl. in Roth. Cat.
Mncor dalhroides, Scop. Carn.
1,
2,
Clathrus denudatus,
p.
I.in.
Spec,
l'I.
t.
2, p.
Grew
-
Crypt.
p. 177.
— DC.
368.
fr.
255.
p.
220.
1649.
FIGURE E
di
—
,Mich.
93,
f.
Plant. Gen.,
t.
Bolt.,
t.
2.
— Jacq. Mise.
94,
f.
1
,
t.
6.
1.
SPie(i.\ZIONI.
grandezza naturale.
II.
Funghi
II».
Individuo ingrandito
Fig.
Soinmerf. Lapp.. p. >i44.—
2.
f.
49.
Clathroides pxtrpurenm, pedicnlo doraium,
—
Dan. 136i,
493.
p.
Trichia denudata, Wilher. Soworb.,
—
— Fior.
Leers, herb. p. 288.
coccineus,
Tav. IV. Fig.
101.
p.
177.
f.
1,
A. S.,
1026.—
Suoc. p.
Trichia coccinea, Bull. Champ., p.
Mucor
—
185.
Myc,
Syst.
ARCYRIAE, Frica.
II.
p.
,
114.— Wahl.
f.
130.
,
Pers.
al
microscopio.
Fig. IIj. Spore e capillizio.
Osservazioni.
— Corrispondono
alla figura del
St.uione.
Sowerby,
— Rinvenuto
t.
i^li
esemplari da noi raccolti colla massima esattezza
49.
nella corteccia fracida di
annosi alberi di ulivo in prima-
vera nell'Istituto Agrario Cnstelnuovo di Palermo.
27.
BOLETUS PAXORMITANDS, Nob.
Sect. A.
CORTÌNARIAE, Fries.
Boletus pileo convexo subtomentoso fuligineo-stramlneo, margine prominente revoluto, stipite fusiforme concolore, superne lutescente reticulato sanguineo, tubalis liberis luteis dein coerulescentibus, ore sanguineo.
DESCRIZIONE.
11
Boleto palermitano ha
il
cappello convesso di colore sporco di paglia col sno
contorno sporgente che ripiegasi
al di sotto,
leggermente tomentoso nella sua super-
22
ficie.
Lo Stipite molto allungato, ingrossato nel mezzo, in forma
nella sua base
venature
di
leggermente
è dello stesso
,
trasmutano
fuso acuminato
superiore retato
sua parte inferiore più oscuro, nereggiante
regolare grandezza sono gialli che al taglio
saMy;ui;^nie, nella
e qualche volta rossiccio.
si
di
colore del cappello, «ella sua parte
I
Tubuli
di
turchino, rossi nella loro bocca, staccati dallo stipite. Nello stato
iu
fungo questi tubi chiusi nella loro bocca e convessi presentano colla loro
La Carne del cappello omogenea a quella dello
unione una superficie granellosa.
giovane
del
—
elastica, bianca, dopo il taglio cambia di colore e diviene turchidi rosso verso la base dello stipite, e col tempo rubiginosa
macchiata
na, spesso
verminosa, non però marcescente.
Sporidii giallognoli.
stipite, consistente,
,
—
PinCRE K SriEGAZIONl.
Tav. V. Fig.
—
—
I.
I».
Fig.
Fungo adulto completamente sviluppato.
Lo stesso inclinato per osservare la faccia
inferiore del cappello.
Fig. h. Individuo più piccolo.
Fig. U- Individuo non ancora sviluppato.
U. Sezione longitudinale
Fig.
Stazione.
— Nel
del fungo.
volgere dell'autunno e
boschetti di leccio,
Quercus
i)er
tutto l'inverno trovasi nel terriccio dei
ilex L., nel K. Sito della Favorita in
28.
Skct.
Palermo.
BOLETUS .4ETNENS1S, Nob.
a.
CORTINARIAE
,
Fries.
Boletus pileo pulvinato, castaneo-stramineo, margine irregulaiiter flexuoso, stipite
laevi valido carneo fusoo-sanguineo reticulato, basi incrassato, tubulis subliberis
luteis, fractis
mox
obscure-coerulescentibus, ore purpureo-cinnamomeis.
DESCRIZIO.VB.
Il Boleto etnense ha il Cappello convesso in forma di guanciale di color castagno
molto sbiadato inclinante all'ocraceo, liscio, col contorno irregolarmente flessuoso,
leggermente vischiosetto nella sua superficie. Lo Stipite
in
proporzione del cappello
è grosso, cilindrico, di colore carneo, ingrossato nella base, e retato di venature fo-
sco-sanguigne per tutta la sua lunghezza.
gialli,
che
bocca color
rotti o
di
stipite, dtMisa
tagliati si
I
Tubuli sono quasi staccali dallo
trasmutano momentaneamente
in
stipite,
colore turchino, colla
cannella molto carico. La Carne del cappello omogenea a quello dello
elastica,
di grato odore,
appena rotta
o tagliata,
viene turchin.a, rosseggiante verso la base dello stipite.
come
i
tubuli, di-
23
FIGtRE E SPIEGAZIONI.
Tav. V. Fig.
—
Individuo completamente sviluppato.
JI.
Fig. Ut. Individuo giovane.
—
Fig. Ih. Sezione del fungo.
OssERV4zioNr.
— Appartenente
la presente specie alla Sezione dei Poleti luridi del-
Fries ove rinnisconsi le specie più sospette e velenose
del
del genere ,
sarebbe
utile
e
e potendosi con quest'ultimi confondere,
provvido consiglio quello di
non farsene uso mangiativo, come se ne fa nei paesi alle falde dell'Etna, e preci-
VEpia-isis
samente nella
di
quel paese.
del detto paese, fra
col
quale
ci
Ci
si
accadde
di osservarlo
per
la
prima volta e
in grande quantità per le vie e
pei
assicurava tanto dai venditori quanto dai consumatori
nostro ottimo amico cav. LionarJo Vigo di Aci-Reale
il
quali
i
ci
1808, vendereccio
studiarlo nel settembre del
mercati
ove
città di Aci-Reale,
trovavamo
e di
fatto innocua,
in compagnia, essere questa specie deliziosa al gusto ed afnon ricordarsi esempio per tradizione locale di essersi mai con-
fusa con nissun'aitra specie affine venefica, forse non esistente in quella regione bo-
schiva dell'Etna. Con tuttoció non tralasciamo di ripetere di esserne incerto e sempre
pericoloso l'uso!
— Nel
caduta delle prime piogge autunnali, trovasi comune nei boschi dell'Etna più prossimi ad Aci-Reale.
Stazione.
Nomi volgari.
Uso.
— Fungo
volgere dell'està dopo
la
— Mussu-di-voi.
delicato a mangiarsi, e di uso
29.
POLYPORUS INTYBACEUS,
Trib.
III.
— MEfl7S^/.4,
B*olyporii.« in(yb:ireus, Fr. Epic, p.
Polyporus giganteus, Schrad.
Polyporus ramosissimus
,
spie.
Secr.
comune
n.
in
Aci-Reale.
Pr.
Frles.
MG.
21.
n. 7.
Boletus intybaceus, .\uctorum.
Polyporus tnidticonca, Paul. Laiv., p. 30,
f.
1-3.
Boletus truncigenus, laciniis elongatis conchatis lateraliler productis undulatis pallidioribus,
Bocc.
Osservazioni.
nella sua
— Determiniamo
la
presente
specie
sopra una esatta figura eseguita
prima età dal fu sempre compianto Carlo Gemmellaro, professore di Mine-
24
ralogia e Geologia della R. Università di Catania, rinvenuta dal di
sor (ìac'taiio Giorgio nostro collega
e>l
amico
lui figlio
mezzo ad un zibaldone
in
profes-
di scritture
ed appunti diversi scieutitici lasciati dai di lui illustre genitore, ed a noi regalata
per farne l'uso che meglio avremmo creduto nella pubblicazione del presente lavoro
sui funghi di Sicilia.
L'esattezza della citata figura, (non avendo noi ancora studiato
mancanza
1-4 del Paulet, pag.
fig.
fungo fresco, per
nelle regioni boscose dell'Etna) che ben corrisponde
di apposite escursioni
alla Tav. 30,
il
non
14,
ci
lascia alcun dubbio sulla esatta de-
terminazione botanica della specie per editarla nel presente lavoro.
Stazionb,
— Trovasi
cidi di querce, e nel
volgere dell'està per tutto l'autunno.
— Funciu
Nomi volgaki.
boscosa dell'Etna, probabilmente nei tronchi fra-
nella regione
Jaddu
in Catania, ed in
francese dal Paulet Polypore co-
quiller.
Uso.
— Buono
a mangiarsi e facile a digerirsi,
di
uso
HYDXUM REPAxNDUM,
30.
Trib.
l.
— MESOPUS,
comune
nei paesi
L.
Fries.
—
Lin. Suec. 1258.— FI. Dan., t. 310.
Bull., t. 172.
Vitt. Fung. Maiig. d'Italia, t. 25, f. 2.
176.
Fers. Syn. p. 553.
Syst. Myc, p. 400.
1, p. 138.
Epic, p. 506.
Uyduum ropandum,
—
t.
Hydnum
Hydnum
—
—
fllavidum, SchaefT.,
rufescens, SchaefT.,
Hydnum carnosum,
Butsch.,
Hydnum dandestinum,
Hydnum medium,
dell'Etna.
—
—
— Sowerb.,
Fr. Obs.
318.
t.
l.
141.
t.
136.
44.
t.
Batsch.,
Pers., Obs. 2,
Hypothele repanda, Paul., p. 16,
p. 97.
t.
35,
f.
Erinaceus esculentus, pallide luteus, Mich.,
— Determiniamo
1-2.
PI.
Gen., p. 132,
t.
72,
f.
3.
presente specie sopra una esatta figura eseguita sul
vero dall'amico Dottor Mina Palumbo da Castelbuono.
Osservazioni.
Stazione.
— Nelle
Nomi volgari.
nacolo
in
falde delle Madonie in autunno.
— Perché rarissimo e
Sicilia,
dorato, buono.
la
secondo
il
di
Yittadini
uso sconosciuto non ha questo fungo
chiamasi
in
nome ver-
Toscana Steccherino, o Dentino
25
31.
Ser.
AgariciiSi
I.
AGARIOTJS MELANOPtJS,
LEUCOSPURUS — Trib.
Molanopus,
Fr. Epic. Edit.
—Im.
Agaricus ostreatns, var. Nigripes.
Osservazioni.— Il celebre Fries nella
Alt.
PLEUROTUS, Fries.
XII.
p.
Fr.
172.
Fung. Sic, Cent.
p.
1,
48,
f.
IV,
t.
di lui ultima opera sopra citata
:
3.
Hi/meno-
Editto altera
Upmycetes Europaei sive Epicriseos Systematis Mycologici
come
varietà
H^VìOstrtatus
nostra
ha
spesaliae 1874, p. 172,
giudicato questa
,
,
cie affatto distinta
per
seguenti considerazioni
le
:
A nostro
Agarico Ostreato non
2-3 une, longo, atro
potest non distingui stipite valido, subverticali,
bintegro, horizontali, pallido; laìnellis simplicibus angustis.
Per la stazione, nomi volgari, ed uso, per amor di brevità,
è stato detto nella nostra
1"
ci
;
pileo su-
riferiamo a quanto
Centuria, pag. 48.
32.
BOLETUS BELLLNi,
Sect. a.
CORTINARIAE
,
x\ob.
Fries.
Boledis solitarius vel cespHosus; pileo fouvexo-plauo, viscoso flavo-rubescenle; stipite flavo-sulpliiirco, brevi, firmo, deorsuni ajfteniiato ru,
besceute, radicante; tubulis niajusculs«« adnatis, ochraceis, exasoiialibus, ore dentatis; sporidiis luteseeiitibus fusiforniibus.
—Atti deU'Acc. Gioenia di Scienze Naturali di Catania, Ser.
B. Bellini. Inz.
ITI, v.
XII. I.B.
DESCRIZIONE.
Il
Boleto Bellini nasce solitario, e]di raro cespitoso.
Ha
il
cappello piano-convesso,
simmetrico, qualche volta irregolare, col margine sporgente, vischioso in tutta la sua
superGcie, di colore variabile irregolarmente fra
che ne formano la parte inferiore
ft'uttifera,
il
giallo ed
il
rosso cupo.
sono aderenti allo stipite
forma prismatica esagonale, laceri o dentati nella loro apertura
,
,
I
Tubetti,
grandi
,
di
di colore intenso
ocraceo; lo stipite crasso, cilindrico, corto in rapporto alla larghezza del cappello,
giallo citrino, sparso alle volte di punteggiature rossastre, allargato in alto,
tigliato e rosseggiante nella base,
ramosi
Stipite,
di
forma
radicellare; la
il
solidi,
semplici
e continua nel Cappello e nello
bianca, diviene, dopo il taglio
leggermente
minutissimi
fusiformi.
Sporidìi
giallognoli
perimetro;
4
elastica, granellosa,
giallognola verso
ove svolgonsi filamenti alquanto
Carne omogenea
assot-
acquosa
,
,
26
FIGURE E SPIEGAZIONI
Tav. VI. Fig.
—
—
—
Fig. 3. Sezione verticale.
Fig. 4. Cespo di diversi individui in tutto o in parte fusi insieme.
—
—
—
Fig. 5. Individuo
6.
molto adulto.
Apertura dei tubetti ingrandita al decimo.
Fig.
Fig. 7. Sporidii osservati al microscopio
Stazione.
la
Individuo nel suo completo sviluppo.
Lo stesso per osservarne la parte fruttifera.
1.
Fig. 2.
— Nel
— Ignorasi
Finus Halepensis, Hill., rinvenuto
Agrario Castelnuovo in Palermo nell'anno 1869.
terriccio del Pino d'Aleppo
prima volta nello
Usi.
composto a 200 d'ingrandimento.
Istituto
sinoggi, per difetto di corrispondenti
esperienze, se velenoso o
mangiativo.
Ho dedicato questa
per la sua forma molto
specie
del nostro Cigno Oatanese Vincenzo Bellini,
nel
avvenimento dello
fausto
arrivo
1875 nella eulta Ca-
delle di lui ceneri in Sicilia, che festeggiavasi nel settembre
tania,
nome mondiale
distinta al
sua affettuosa degnissima patria.
33.
Ser.
I.
AGARICUS PANTHERINUS,
LE UCOSPORUS. —Trib.
Agraricus Panthcrinus, DG.
Epic. p. 5. Mon. Hym. Suec,
,
Fr.
FI.
v.
1,
—Krombh. 29, 10-13.—Letell.
39. — Vent. Stud. Myc.
f.
t.
t.
p.
Champ. de
Nice, p. 12,
Agaricus verrucosus, Pers.
t.
7,
p.
9.
— Fr.
suite a Bull.
f.
p.
f.
7-8.
t.
36. — Roq.
Myc.
Syst.
Epic. Ed. Alt. p.
voi.
1,
21.— FI. Dan.,
p.
1.
16.
1911.
639.—Vitt. Fung. Mang.
—Viv. t.
I,
1-3. —Paul. Champ.
t.
3,
Comm.
A31ANITA, Frics.
I.
pag. 52.
,
DO.
304,
— Secr. n. —p.Barla
160. — Schaeff.
90.
26.
t.
Phyt. med.
17.
t.
t.
11.
Agaricus ruderatus, Batsch.
Agaricus pustulatus, Schum.
p.
Agaricus maculatus, Schaeff.
t.
Amanita umbrina,
251.
90.
Pers. Syn. p. 254.
Hypophyllum margaritiferum, Paul.
Fungus
e
160,
f.
1-2.
vulva erumpens pileolo desuper ex obscuro griseo, ad ora
striato,
pediculo concolore
Mich.
t.
PI.
Stazione.
Gen.
,
p.
— Scala
anulalo
,
imam partem
versus crassescente
189.
di Patti in luoghi boscosi.
,
radice
inf'erne albo.
bulbosa.
27
Nom
VOLGARI.
— Conosciuto
come
dai villici
venefico,
speciale vernacolo. Nell'Italia continentale, secondo
il
ma
senza dargli tm
Micheli op.
nome
chiamasi
cit,,
ti-
gnosa bigia, tignosa minore, tignosa rigata, ovvero fung parnigaa, fungo pan'
fungo
tera,
falso, pezserollo, lera negra, leva bruna, picotada.
— Di
Usi.
accordo tutti
paesi e tntti
i
segnano la
botanici
i
presente specie
come velenosa.
34. ACtARICUS
Ser.
LEOCOSPORUS.—'i^mB.
I.
Agaricus procerus,
— Gurt. Lonrl.
3-4. — Rrombh.
2,
f.
Viv.
Fung.
d'It.
PROCERUS, Scop.
IL
LEPIOTA, Fries.
— SchaeS.
23. —FI. Dan.
772.
—
— Roq. Hist.
169. —Sow. L 190.
Bull.
78, 583.
—
1-12. — Harz.
46. —
24,
mang.
— Hussey
— Barla
Sv.
80. — Sverig.
Scop. FI. rar. p. 418.
t.
t. 2-2,
t.
l.
t.
p.
f.
8.
t.
8,
t.
I,
t.
Vitt.
F.
t.
Agaricus colubrinus, Bull.
t.
xVtl.
t.
Champ. de Nice p. 14, t. 8, f. 1-8. —Fr. Syst. Myc. voi.
Mon. Hym. Suec. p. 3. Ep. Ed. Alt. p. 29.
1
p. 20.
,
2'»,
f.
17,
7.
3.
Ep.
p.
12.
78, 583.
t.
Agariciis antiquatus , Batsch.
Agaricus anulatus, Bolt.
23.
t.
Amanita marmorea, Lam. Enc.
Hypophyllum columela, Paul.
Fungus bulbosus,
I,
Gli.
p.
p.
122,
288,
t.
t.
135.
135.
maxinius, pileo mammoso, ahscnro,
esciilentus,
et
in filamrnla quasi
laceralo, vertice papillalo etc
Fungus bulbosus
,
esculentus
lamellis albis, etc.
Stazione.
,
medius, pileo fornicato, obscuro , et in superficie lacero
Gen. Plant. 177, n. 3, 4, t. 81, f. 1.
,
— Mich.
— Rarissimo
nell'agro palermitano, e molto
comune
nella scala di Patti,
provincia di Messina, al cadere delle prime piogge per tutto l'autunno.
Nomi volgari.
— Dai nostri
villici
chiamato fanciu cappiddinu, certo per la forma
conica del cappello, rassomigliante al cappello dei terrazzani calabresi, che trasmi-
grano sin da tempo antico in Sicilia a lavorarvi di vanga durante l'inverno.
In Italia, triittandosi di
tutti
una specie come questa quasi cosmopolita, che nasce in
i principali
bubbola mag-
paesi, prende diversi nomi, dei quali riferiamo
i
bubbola mezzana, mazza
di
giore,
tamburo, ombrella,
fungo alberello in Toscana, madonine in GQnoYa., founs d'
cucamei in Piemonte, padre, madalena in Nizza.
Usi.
— Specie
sin
:
pelliccione serpentato
la
gamba
,
lunga, polina,
da tempo antico conosciuta come mangiativa, se non di gusto
28
che la di-
delicatissimo al confronto di altre, pregevolissima pei caratteri spiccati
stinguono da qualunque altro
fosse fungo sospetto o velenoso, in
si
dai
volta conosciuto può raccogliersi
mangiareccio senza
menomo
il
pratici
di funghi
per uso
pericolo di potersi ingannare.
LEUCOSPORUS. —Trib.
I.
conoscitori
AGARICUS CYATHIFORMIS,
35.
Ser.
meno
modo che una
MI.
CLITOCYBE, Fries.
V.
—
—
DC. FI. Fr. ì, p. 170.
Ag:aricns cyatliirormis, Bull. t. 575, f. M.
Hussey lì,
1.— Gonn. et. Rab. t. 9, f. 1-2. -Hofm. Anal. t. 3, f. 1.— Vaili, t. 14, f. 1-;}.
t.
Holmsk. Ot. II, 41.
Fr. Syst. Myc. voi. I,
Bolt. t. 145.
Sow. t. 363.
1).
—
—
—
173. Ep.
Mon.
73.
p.
Agaricus tardus, Pers., Syn,
Agaricus sericeus, Pian. Erf.
Osservazioni.
Stazione.
— Comune
1,
p.
32. Ep. Ed.
variabilissima per la grandezza e pel colorito.
nell'agro palermitano e specialmente nei boschetti del R. Sito
Fr. Syst.
44,
al
musco.
FRATE LLA.—Trìb. XXXUI. HYPHOLOMA,
f.
v.
Myc.
mezzo
AGARICUS FASCICULARIS, Huds.
Aj^arieus fascicularis, Huds.
t.
100.
449.
36.
Ser. V.
p.
276.
della Favorita nell'autunno per tutto l'inverno, in
Krombh.
Alt.
Hai. p. 217.
p.
p.
— Specie
v.
461.
p.
Agarkus infundibulurn , Leyss.
Agaricus concavus, Scop.
Suec.
Hym.
—
— Bolt.
4-5.— Grev.
I,
t.
t.
329.
—Sow. t. 225. — FI. Dan. t. 2075.—
—Hussey H, t. 45.— Nees Syst. f. 198.—
29.
Ep. p. 222. Mon.
p. 288.
Fries.
Hymeu.
Suec. v.
I,
p.
4224. Ep.
Ed. Alt. p. 291.
Agaricus jenensis, Batsch.
29.
f.
Agaricus olivaceus, Hoffm.
Agaricus lucidus,
Ott.
Ag. p. 35.
Agaricus pulverulentus, Bull.
Agaricus
lateritius, Scliaeff.
Amanita
flavida,
Lam. Enc.
Stazione.— Nei
lo
178.
t.
t.
I,
49,
p.
f.
1.
HO.
luoghi boscosi o incolti nelle
più parassito ai cespi
fi-acidi
del
campagne
Daphne Guidium
L.
della Scala di Patti, per
29
Nomi VOLGARI. — Funciu
di
Zasa,
Usi.
— Ritenuto
Ser. V.
Affaricii»> parviiliis,
p.
AGARICUS PARVULUS, Weinm.
Weinm.
minor, Bull.
— Nei
238.— Fr.
Epic. p. 139. Ep. Ed. Alt.
p.
184.
2,
t.
330.
p.
36,
t.
4.
f.
4,
Syn.
p.
249.
— Krombh.
t.
3,
f.
20.
140.
Outl. p.
Agaricus venustus, Viv. Fung.
Stazione.
Ross. p.
Fries.
p. 85.
Agaricus pmillus, Pers. Obs.
— Berkl.
vernacolo
parassito.
PRATELLA.—lKiB. XXXI. VOLVARIA,
81.— Cooke
Agaricus volvaceiis
sembra
per fango sospetto e velenoso.
37.
— Quél.
nome
di Zasa, cosi chiamato dai villici dal
sopradetto suffrutice ove
il
d'It.
mang.
vel.
vigneti prossimi all'antico
o sospetti
p.
11,
t.
f.
II,
5-8.
antiteatro del Tindaro, provincia di
Messina, in autunno.
Usi.
— Attesa
alla quale appartiene ci sembra probabile,
a
farsi
cogli animali, di essere questa una buona specie
pruove
la serie e la tribii
salvo sempre le
mangiativa.
"b"
AGARICUS FERULAE,
.S8.
Ser,
1.
LE UCOSPORUS. —Trib.
Lanzi.
Agaricus Fcrulae,
p.
95. — Fr.
PLEUROTUS,
l'ungo della Ferula,
Roma
1873,
Fries.
f.
1-7.
— Hedw.
1874,
Ep. Ed. Alt. p. 171.
Agaricus Nebrodensis
Osservazioni.
verata la
Il
XII.
Lanzi.
,
Inz., Fr. loc. cit.
—Nella
Addenda
p.
703.
alla sopracitata opera del Fries pag.
presente specie come sinonimo
del nostro
703 va anno-
Ag, Nebrodensis. Però avendo
noi avuta accasione di rinvenire in Sicilia
il detto Ag.
Ferulae, per la prima volta
e
esso
come
romano,
per il costante carattere
micologo
delle lamelle nostomosizzate e retate nelle basi, che non osservasi mWAg. Nebro-
descritto dal
densis, per
cit.
il
illustre
colore speciale del
cappello
intieramente
diverso,
di
unita
alla
due fanghi ordinariamente produconsiderazione della stagione
consi, VAg, Nebrodensis in primavera e VAg. Ferulae in autunno, ci siamo persuasi ad evidenza essere i due funghi due specie distintissime senza il menomo
diversa in cui
dubbio.
i
30
FIGURE E SPIEGAZIONI.
sembrata opera superflua per togliere qualunque dubbio sulla distinzione dei due Fleuroti dei quali è parola, d'illustrarne la forma e la figura da noi
Non
ci
è
ricavata dal vero.
Tav. VII. Fig.
—
—
I.
Fig.
II.
Fig.
II.
Agar. Nebrodensis, individuo adulto.
—
—
cespo d'individui giovani.
Agaricus Ferulae, cespo d'individui d'età diversa.
—
Stazione,
,
— Trovasi
Ferula communis,
Roma
in
Nomi volgari.
Fungo della ferula fungo felengo
Funcia di Levansu, fmicìa di ferra in Sicilia.
,
Lanzi
1.
cit.,
nei terreni incolti dominati dalla spontanea vegetazione della
di
grande abbondanza nell'isoletta di Levanzo del mare
Lin. In
altre isolette degli stessi paraggi,
Trapani, d'onde uno dei suoi nomi, non che nelle
Marettimo e Favignana, come pure in diverse contrade di Sicilia per tutto l'autunno,,
e di raro in primavera.
Usi.
— Fungo
delizioso
ovunque mangiativo.
ci fa
sig. Vito Patrico
grande abbondanza, secondo
viene salato come le sardine nei barrilotti per servirsene in
in
mancano fanghi
u.^.1
Levanzo ove trovasi
Nell'isoletta di
conoscere l'egregio
tutti
i
da Trapani,
tempi quando
freschi.
39.
CANTHARELLUS TURRISI,
Trib.
I.
Nob.
MESOPUS, Frics.
Cantharellus stramineus, pileo earnoso-ceraceo, hygropliauo, ex convexo
lauicllis decurrcntibus
albis, crassis
digitali formi saepe umbilicato
,
,
plicacrorniibiis sùnplicibuì^
,
raro raiuosis
alternati^, «stipite flstuloso albo
,
distantibus
,
Iain«>llulisque
ex cylindrico venlricoso fusiformi deor-
suni attenuato.
descrizione.
Il
Cantai'ello Turrisi
ed è di consistenza
,
color di strame, cresce solitario,
carnoso
-
ceracea acquosa.
Ha
il
ma
più spesso cespitoso
Cappello convesso
,
variabile
forma cilindrica digitaliforme; spesso ombelicato nel mezzo. Le lamelle
sono scorrenti nello stipite, bianche, crasse in forma di pieghe leggermente ed in-
sino alla
31
terrottamente solcate uel mezzo, semplici,
margine del cappello
il
Lameiiuio, meno
si
ramificano in due verso
fra di loro discretamente distanti e
,
crasse, della identica forma e figm-a. Lo
come
giovane, bianco
che di raro
le
diviene col
lamelle,
tempo
sempre alternate da
siipMe pieno nel fungo
fistuloso
cilindrico,
ventricoso fusiforme, ora schiacciato, ora solcato longitudinalmente in
sino ad
una certa altezza verso
variabile negli individui,
gliato nella sua base.
ambe
ovvero
le parti,
qualunque si sia la sua forma
financo dello stesso cespo, esso termina sempre assottiil
cappello
;
Sporidii minutissimi,
però
ovali, bianchicci.
FIGURE E SPIEGAZIONI.
Tav. VII. Fig.
—
—
—
—
—
.
III.
Fig.
III,.
Fig.
Illa.
Fig.
III4.
Fig.
IIIs.
Fig.
IIIs.
Cespo di diversi individui.
Individuo piccolo.
Sezione longitudinale di un fungo adulto.
Individuo isolato a stipite schiacciato.
Sezione longitudinale dello stesso.
Forma delle lamelle ingrandite al sestuplo della loro naturale
grandezza.
Stazione.
— Specie
rara rinvenuta nel terriccio di leccio nei boschetti del R. Sito
della Favorita presso Palermo, nel
mese
di gennaro, sotto l'influsso di
piogge ab-
bondantissime.
AGARICUS PERBREVIS, Weinm,
40.
Sez.
III.
DERMIM.—Trìb.
Agarieus perbrevis, Weinm.
— Hollm.
le.
Anal. fung.
t.
p.
14,
— Fr.
185.
f.
XVIII.
HEBELOMA,
Fr. Ep.
Epic. p. 175. Epic. Ed.
.\lt.
p.
233.
I.
Agaricus ereus, Secr. n. 304.
Osservazioni.
per
il
— Siamo
dubbiosi alla determinazione della presente specie
stantechè negli individui da noi raccolti trovansi di
stati
colorito delle spore;
giallognolo molto
colore bianchiccio
sbiadato
vien prescritto dagli autori in questa Serie di
del fungo in
pegli altri caratteri
dei
ci
leucospori,
e trovandolo per tutto
siamo permessi di
Stazione.
ovunque
esame
riferirlo
il
non fen'ugginoso-oscure come
e
a nessuna specie della
resto identico alla
cit. tìg.
1"
potuto
Serie
dell'Hofl^mann,
riferirlo alla presente specie.
— Trovasi
in queste
,
«ermini. Però non avendo
dall'
autunno per tutto
campagne palermitane.
l'
inverno in terreni saldi e boscosi
32
COPRINUS EPHEMERUS,
41.
Trib.
VELIFORMES, Fr. Eplc.
II.
Agaricus topriuus oplienierus,
Syst. Myc.
t.
voi.
Bull.
t.
542,
1.—
i'.
Ep. p. 252. Ep. Ed. Alt. p.
p. 149.
I,
Bull.
Pers.
Syn.
149.
p.
331.—Weinm.
p.
— Fr.
280.— Batt.
27, B.
Agaricus
stellaris,
Gunn. Norv.
Agaricus crenulatìts.
Dan.
FI.
f.
8.
t.
832,
f.
2.
— Sow.
Scop.
Agaricus stercorarius.-
Hist.
Fungus pusillus etc, Raj
Fungns mininms, fimetarius,
pediculo lanuginoso,
Stazione.
7,
t.
— Lungo
t.
p.
II,
262.
98. — Bouxb.
V. A. H.
G.
Il,
50,
f.
1808, p. 202.
f.
2.
pileolo ulrinque, et undique striato, cinereo, aut
pstuloso, albo.
et
— Swartz
— Mich.
Gen. Plant.
l'inverno e nella primavera
umida
p.
167,
t.
75,
murino,
9.
f.
e piovosa l'abbiamo rac-
colto nel R. Sito della Favorita nei terreni boscosi coverti di musco, ove pascolarono
le pecore.
42.
LACTARIUS TORMINOSUS,
Trib.
Laclarius torminosus,
Pers. Syn. p. 430.
Bull,
t.529.—
PIPERITES, Fr. Eplc.
I.
Fr. Ep. p. 334. Ep. Ed. Alt. 422.
Scliaeif.
Agaricus lorminosus,
12.
t.
— Krombh.
Vent.
t.
Fr.
2.
f.
30,
— Sow.
t.
13,
f.
t. 103.— FI. Dan. t. 1068.— Sv.
15-23.— Fr. Syst. Myc. voi. I,
— Barla
t.
18,
7-10.
f.
— Harzer
t.
Bot. 184.
p.
63.
—
II.
Agaricus piperatus, Lin., Suec. 2199.
Agaricus barbatus, Retz. V. A. H. 1769,
Agaricus necator, Bull.
Amanita
perniciosa,
Osservazioni.
t.
529,
1.
f.
Lam. Enc.
p. 252.
I,
p.
— Determiniamo
201.
la presente specie, rara in Sicilia,
esatte figure colorate eseguite sul vero
dal nostro
sopra
due
amico dottor Minà-Palumbo da
Castelbuono.
Stazione.
— Nelle
campagne
di Castelbuono, Circondario di Cefalù, rinvenuta in
vicinanza di specie diverse di cisti, volgarmente detti ruseddi, in novembre.
Nomi volgari.
Lapacendro
— Non
conosciamo sinoggi
in italiano, secondo
il
Barla
il
nome
Champ, de
vernacolo che le appartenga.
la Frov, de Nice, p. 33.
38
Usi. —
Il
nome
specifico di
torminosus dato a qnesta specie dallo
Amanita perniciosa
più costernante di necator dal lìuUiard, e di
abbastanza eloquenti per ritenerlo per fungo velenoso o
di
meno per
almeno
Schaeftfer, quello
dal
Lamark sono
sospetto.
Pur non
esattezza storica bisogna fare conoscere, che botanici anche valentissimi
e coscenziosi ritengono essere questo fungo delicatissimo e buono a mangiarsi,
il
Bouxbomio
citato dal Fries nel Syst.
prielè des Champ,, ed
Myc
p. 03, il Léttellier
come
Bissert, sur la prò-
nostro Venturi, Stud. Myc. p. 19, che dice mangiarsi con
il
tutta confidenza nei contorni di Brescia, ove trovasi comunissimo.
43.
POLYPORUS VULGARLS,
MSUPINATUS,
Trib. V.
PolyiioriiK vul^arìs, Fr. Syst. Myc. V.
El.
p.
1-20.
— Weinm.
Ross. p. 33G.
Botetus papyraceus, Schrank. Bav.
I,
p.
Fr.
Frics.
381. Epic. p. i8ò. Ep. Ed. Alt. p. 577.
Outl. p. :251.
Rosth. p. 123, t. 60.
— Berkl.
—
018.
p.
Bolelus inversus, Vili.
Bo/etus ceUidosus, Fi. Dan.
Boletus proleus , Bolt.
Boletus tunicatus,
Stazione.
t.
1.
f.
716,
166.
Schum.
— Nei
t.
fusti
p. 391.
vecchi
fracidi
e
del
Rosmarinus
officinalis nell' agro
palermitano, in primavera.
44.
POLYPORUS VIOLACEUS,
Trib. V.
Polyporii!s violaccus, Fr. Obs.
Epic. p.
184. Ep.
Poìyporus purpureus, Rostk. 27,
RESUPINATUS, Frics.
i, p.
Ed. Alt. 572.
Fr.
263. Elench.
— Berkl.
t.
et Br.
1,
n.
p. 118. Syst.
Myc.
v. 1, p. 378.
1021.
3.
,
Bolelus nitidus violascens, Alb. et Schwein, p. 258.
Osservazioni.
Stazione.
— Irregolarmente
— In
serpeggiante e col contorno bianco.
primavera sulla scorza fracida
di alberi
ed arbusti frondosi da
bosco, contrada S. Anastasia, e precisamente nelle macchie di
Zurrica.
34
AGARICUS ERICABUS,
45.
FRATE LL A.— Trìb. XXXIV. PSILOCYBE,
Seh. V.
Agaricus ericacns,
p.
— Berkl.
Mon. Hym.
Agaricus dichrous, Pers.
Agaricus nitidus, Pers.
v.
— Gooke,
Obs. 2, p.
i.30.
1,
p.
p.
148.
177.
Syst.
Ep. Ed. Alt. p.
v.
Myc.
1,
298.— Weinm.
676.
t.
cit.
1.
cit.
1.
— Comunissimo
samente nella contrada
Siiec.
— Fr.
Frle».
210.
t.
clivulornm, Letell.
Stazione.
149.
et Br. n.
Agaricus helvolus, Schaeff.
Agaricus
413.
Pers. Syn. p.
291. Ep. p. 228.
p. 254.
Pers.
nei luoghi montuosi fra Castelbuono e Cefalù, e preci-
Anastasia ove trovasi in grande abbondanza negli stabbii,
marcati, ove pernottano le greggi, nei burroni, e negli avvallamenti umidi e pingui
S.
del terreno, dall'autunno a tutta primavera. Alle volte
aftollatissimo in
8Ìmo punto,
Bull.,
aìVAc/aricus Coronillus
e spesso associato
46.
Leutinus coclilcatus,
Berkl. Outl. p. 226,
LENTINUS COCHLEATUS,
Fr. El.
t.
19,
fuiig.
f.
4.
p.
11.
—Quél.
— Weinm.
p. 283.
—Sow.
Agaricus cornucopioides, Bolt.
Agaricus confluens, Sow.
Osservazioni.
amico
Dott.
Stazione.
t.
— Specie
t.
Ved. Cent.
p.
—
S.
p.
61.
p.
I,
Fr.
Epic. p. 394. Epic. Ed. Alt.
Price f. 125.
p. 203.
— A.
—
168.
Tratt.
Agaricus cochleatus, Pers. Syn. p. 476.
un mede-
— Fr. Syst.
227.
fung. Aust. p. 207,
Myc.
t.
484.
—
v. 1, p. 177.
20!
8.
t.
168.
determinata sopra
un' esatta figura colorata del nostro
Minà-Palumbo da Castelbuono.
— Nelle
campagne
di Castelbuono
,
sopra
morti e fracidi di
tronchi
alberi frondosi.
47.
Ser.
I.
LE UCOSPORUS. —Trib.
Agaricus muscarius, Linn.
Kern. Schw.
l.
54.
—Sv.
t.
33.—
Bot.
t.
AGARICUS MU8CARIUS,
Suec.
1255.
1.
AMANITA,
—Fr.
Wvicm.
— Hall. H. 2375. — Schaetf.
— Krombh.
— Vitt.
SchoU. barb. p. 257.
108.
L.
Sverig. àtl. o gift.
t.
Svamp.
9.
t.
1.
Syst.
t.
t.
—
— Grev.
27-28.
5.
Myc.
v.
1,
35
5.
16.
Ep. Ed. Alt.
Ep. p.
1-9 (optimej .—Eixrz
—Vaili, par. p. 7.5, n.
p.
f.
Roq.
p.
t.
305. — Gordier
— Viv.
p. 20.
l.— Hussey
6.—
Lenz.
f.
29.
t.
— Darla
Cliamp. de Nice, t. 2,
an. t. I.
Paulet t. 157.
1.— Iloffm. le.
3.— Vent. St. Myc.
t.
t.
Pers. Syn. p. 253.
Hìjpophylhim muscarium, Paul.
1.
—DC.
ti.
5,
6.—
fr.
561.
— Krombli.
1.
e.
e.
valva enimpens, pileolo superna parte aureo, et ad oras striato, inMieli. Gen. p. 188, t. 78, f. 2.
anulo pediculo albis, radice bulbosa.
hulbosus, e
ferna
fase.
1,
122.
Agaricus imperialis , Batsch.
Fungus
p. 2,
p. 212.
Agaricus pseudo-aurantiacus , Bull. Champ.
Amanita muscaria,
—
t.
et
—
Osservazioni.- Lapresente specie velenosissima
di Agarico sinoggi l'abbiamo tro-
vata per buona ventura molto rara in Sicilia, e nelle plaghe basse marittime non
mai sinoggi osservata, mentre
ò
comune oltremare
tentrionali d'Europa. Perchè forse fra noi
sino alle più remote regioni set-
non trovansi per questo fungo favorevoli
da noi rac-
al suo sviluppo le condizioni di luogo e di clima, gl'individui rarissimi
studiati presentano proporzioni più piccole al conft-onto di quelle
colti e
che esso
manifesta in terraferma e nel resto d'Europa, come potrebbe ben rilevarsi riscontrando le figure che lo riguardano nelle antiche e nelle moderne opere micologiche
sopra citate.— Nessun fungo mangiativo o velenoso è stato onorato, come questo, di
tante tavole e di tante ligure dagli autori che se ne sono occupati; in nessun paese
si
mette in dubbio
tutti
suo carattere per eccellenza venefico
;
è
forse
il
primo fra
funghi che sia stato dai chimici moderni con tutta serietà analizzato, e nel
i
si
quale
il
è rinvenuto quel
principio
alcaloide
venefico
chimicamente
denominato
muscarina. Noto ovunque dai villici per la sua cattiva indole si ha 1' abitudine
ovunque da questi di distrurlo a colpi di piede ove osservasi far capolino in mezzo
all'erba per le campagne. Eppure per l'apparenza della sua forma gentile, e pel
,
abbagliante e pittoresco nessun fungo più bello e più elegante di
Per la considerazione di essere questo fungo tanto pernicioso, e tanto raro
suo colorito
questo
!
in Sicilia,
da non potersi sperare l'abitudine nei nostri
villici,
come
altrove, a sa-
perlo conoscere e guardarsene come conviene, stimiamo pregio della presente opera
scritta in Sicilia e
per la
Sicilia,
di offrirne la figura
da noi ricavata dal vero, in
conformità di come abbiamo praticato nella i" Centuria
per 1' Agaricus virosus
il
da
noi
come
del Vittadini, segnato
fungo più pernicioso che producesi nell'agro
palermitano, che a quando a quando per ignoranza dei ricoglitori, raccolto solo o
confuso colle buone specie mangiative
Ved. Cent. 1' Spec. 4", p.
immola qualche vittima nei
y.
FIGUBE E SPIEGAZIONI.
Tav,
Vili.
—
—
Fig.
1.
Fig.
I«.
Fig.
Is.
Individuo adulto completamente sviluppato.
Sezione verticale.
Individuo giovane non ancor bene sviluppato.
nostiù contadi.
—
36
— Rinvenuto
Stazione.
Circondario di Cefalù
per la prima volta in dicembre 1874 negli altipiani del
ÌS.
Anastasia, precisamente dentro uno stabbio ove
contrada
,
pernottano pecore e capre, detto
—
Nomi volgari.
chiamino
le
opere
di Zurrica.
Sinoggi non conosciamo
— Nel
nostri villici.
i
Marcato
nome
nessun
resto d' Italia ove è
volgare col
quale lo
comunissimo chiamasi secondo
Agarico moscario, uovolo rosso, uovolo
citate del Vittadini e del Barla,
malefico, uovolo selvatico, uovolaccio, tignosa, tignosa maggiore rossa, tignosa
dorata, cocch indormia, cocch velenos, cocch matt.
Usi.
zi^e
— Sin
da tempo antico impiegasi questo fungo polverizzato per la distnimosche e forse di altri insetti, probabilmente mischiato a sostanze zuc-
delle
cherine diverse per adescarne V appetito e d' onde
il
nome
suo
Agaricus mu-
di
scurius attribuitogli dal sommo Linneo. I montanari della sopracennata contrada di
S. Anastasia mi avvertivano di averlo qualche volta visto morsicare ed inghiottire
non impossibile attesa l'impunità che godono questi animali
dalle capre, cosa forse
nel divorare qualunque specie di erbaccia, venefica pegli altri animali, senza spe-
rimentarne
menomo incomodo, come
il
se specie di
Euforbie
avvelenano in
anguille ed
i
i
teneri germogli di diver-
volgarmente in siciliano dette Camarruni
,
acque dei fiumi e dei laghi per
Sicilia le
,
colle quali si
prenderne
tramortite le
cefali in certe stagioni.
48.
Ser.
AGARICUS CAESAREUS,
LEUCOSPOHUS.
I.
Agraricus Caesareus, Scop. Cam.
— Fr.
a ragion d'esempio
— TmB.
p.
II,
I.
Scop.
Frics.
AMANITA,
419.— Schaeff.
-258?— Host. Syn.
t.
p. 637.
Ep. Ed. Alt. p. 17.— Paul. Gham. t. 154.
Viti. fug. mang. t. l._Veut. Stud.
Viv. Ital. t. 30.
Myc. t. 1, f. 3, 4.— Barla
Krombh. Scliw. t. 8.
DG. II. fr. p. 562.
Cliamp. de Nice, p. ò, f. 1-9.
Gordier p. 215.— Roq. p. 323, t. 22, f. 1-4.— Hartz t. 80.— Gonn. et Rabenh. t. 3.
Syst.
Myc.
v.
—
1,
p.
15.
3.
Ep. p.
—
Agaricus aurantiacus
Amanita
,
Bull. Cliamp.,
—
t.
aurantiacci, et Caesarea, Pers.
Hypophìjllum Caesareum,
Elvella Ciceronis,
Par.l.
Ice.
—
120.
Syn.
p.
252.
cit.
Volvn Pìinit, etc. Batlar., Fung. ar., p. 27,
Fungus magnus orbicularis aureus. Mich. Gen.
p.
186,
t.
77,
t.
f.
4, C.
1.
Fuiigus esculeiilus e valva erumpens, totus candidus, pileolo ad oras strialo. Mich. loc.
cit.
p.
185.
Fungus esculenlus
p.
e valva
erumpens, totus albus pileolo ad oras
186.
Leucornices peclinatus, Battar. loc.
cit.
t.
4,
D.
striato.
Mich.
loc. cit
37
Osservazioni. — È
come
chità
questo
migliore di
il
fungo
il
d'Italia celebrato sin dalla
più remota anti-
princeps, il Cìhus Deorum dei nostri
Boletus romanoriim per antonomasia.
chiamato
tempo
paesi subalpini è uno dei funghi più comuni che trovasi
tutti, il
Fangonun
romani padri, ed altrove un
Da Koma
in poi verso i
nei mercati: incomincia a scarseggiare nelle Provincie meridionali, ed a rarefarsi in
Sicilia.
Questo fungo sembra correre pari passo, in rapporto al clima che ne favo-
risce
che ne avversa
muscarius,
il
suo sviluppo, colla precedente specie velenosa, Agaricus
colla quale disgraziatamente per somiglianza di caratteri, qualche volta
confondersi nelle Provincie medie e settentrionali
suole
d' Italia,
e produrre mici-
diali disastri.
Per
stesse ragioni climatologiche avverse al felice sviluppo di questo Agarico
le
manifestarsi nelle nostre campagne, prende
forum rimpicciolita, anzi che non, al paragone di come sviluppasi robusto e rigoglioso dall'agro romano in su verso le subalpine Provincie, come potrebbe di legnell'isola nostra, oltre a che raro di
gieri rilevarsi confrontando, a ragion d'esempio, le nostre ligure ritratte dal vero,
con quelle dell'opera del Vittadiui Fungili Mangerecci più comuni deWItalia ec.
tav. l" e con quelle magnitiche dell'opera di J. B. Barla Les Champignons de la
Province de Nice,
L'
tav.
P.
Agarico (Cesareo per essere poco
comune
e raro in Sicilia
,
vien trascurato, e
chi sa forse ingiustamente battezzato dai villici per fungo sospetto e venelico,
non
essendo in essiloro l'abitudine di osservarlo spesso ed in qualche abbondanza nelle
nostre campagne; la qual cosa se da un lato produce la privazione di non potere
il nostro
popolo sedersi a mensa colle divinità dell'Olimpo per degustarne a quando
a quando
il
grato e profumato sapore,
dell'alta Italia, dall'altro lato ci olire
di
meno
il
come son
usi
vantaggio di
i
nostri fratelli della
media e
sperimentare qualche sventura
nel potersi mischiare qualche volta per uso culinare a questa innocua e de-
liziosa specie
il
terribile e tanto
temuto Agaricus muscarius, che pure nasce fra
noi.
Non
mo
ci
sembra neanco superfluo che per una specie di cotanta importanza offriacome sopra si è detto, da noi ritratte dal vero.
le corrispondenti figure,
FIGURE E SPIEGAZIONI.
Tav. Vili. Fig.
—
Fig.
Stazione.
vembre 1873
II.
II,.
Fungo di completo sviluppo con frammenti di velo nel cappello.
Sezione verticale d'individuo giovane.
— Abbiamo
rinvenuto per la prima volta la
presente specie nel no-
nella Scala di Patti, provincia di Messina, in vicinanza di vecchi fusti
di Lentischi, Fisiacia Lentiscus L.
Nomi volgari.
— Per
la sua
rarità e
per non conoscersene
il
pregio mangia-
38
tivo
non ha nome
in Sicilia.— Al contrario nel continente
ove trovasi comunissimo
ed in grande abbondanza chiamasi diversamente secondo i diversi paesi uovolo
ordinario, uovolo rosso, uovolo, Jung cocch, funff coccoli, fung oeiif in Toscana;
bolè-real, coiicoun, coucounin ariai, holè oeuv, founs oetiv nel Piemonte
fonso
:
,
,
rosso, bo'éi nel Genovesato.
Usi.
op.
«
cit.
— In
quanto agli usi riferiamo letteralmente quanto
ne dice
il
Vittadini
,
4.
p.
Soglionsi preferire gli individui già adulti a quelli non ancora sbucciati dalla
volva, perché sono più saporiti
,
e
si
antepone
il
alle altre parti
cappello
recchiandolo in diverse maniere, e sopratutto, facendolo cuocere in sulla
con olio d'ulivo, pepe e sale.
49.
Ser.
Agraricus
I.
AGARICUS ZIZYl'HINUS,
Viv. fung.
d'It.
ì.
Agaricus superbiens, Schulz. in Kalclibr. Hiing.
t.
— Per
t.
Vili.
21,
Osservazioni.
appa-
gi'aticola
»
LECCOSPORUS.—TmB.
zizjiiliiiiiis,
,
Viv.
CLITOCYBE, Frics.
1-4.
i.
9,
— Fr.
Ep. Ed. Alt. p. 97.
2.
la leggiadria delle forme,
per la gajezza del colorito, e per
fondo verde dei prati e delle boscaglie non che per la
sua rara apparizione, la presente specie merita a buon dritto di essere illustrata
lo svilupparsi gregario nel
nei presenti studi sui fanghi di Sicilia, avendo noi anni addietro avuta la fortuna di
studiarla e di ricavarne qualche figura. Lo Schulzer, nell'opera sopra citata, ignorando
di essere stata questa specie
prima di lui descritta e pubblicata in Italia dal nostro
bene
a
volle
attribuirle il nome specitìco di Superbiens
e chiaViviani,
ragione
marla nelle di lui osservazioni, letterariamente parlando, Sylvarum Decus,
,
FIGURE E SPIEGAZIONI.
Tav. vili. Fig.
—
Fig.
III.
Cespo di funghi in completo sviluppo riuniti in una base comune.
III..
Sezione longitudinale del fungo.
Stazione. —Trovasi nei boschetti
artificiali
per tutto l'autunno e parte dell'inverno,
della Dentaggine,
garmente
probabilmente parassito alle mdici fracide
e del corbezzolo
,
Arbutus Unedo
L. vol-
detto 'mbriacula.
Nomi volgari.
me
Viburnum Tinus L,
dei giardini di ornamento di Palermo
— Nell'agro
palermitano chiamasi
flincia
dell'alberetto ove d'ordinario nasce in vicinanza.
di 'mbriacula dal no-
39
Usi. — Di
nessun uso in Palermo anzi ritenuta dai
per specie sospetta e
villici
velenosa.
50. PEZIZA SICULA, Nob.
Ser.
III.
PHIALEA.—Trìb.
X.
CALYCINAE,
Fries.
ore ang^usfo contracto,
Peziza ini^uscula riibro-ru»«ea
cupula gIubO!!«a
dein expansa campanulata iuacqiialitcr lacero -inuUìflda stipitoque
brevi subniillo.
,
,
DESCRIZIONE.
La Peziza sicula è
primo sviluppo,
sferica, spesso
ristretta
di
forma molto grossa e sviluppata, con
di color rosso
pavonazzo
colla
longitudinalmente solcata,
la
cupuia, nel suo
all'esterno, nell'interno di color carneo,
bocca
o
circolare molto
apertura
ed infossata, quasi sessile; nello stato adulto presentasi
stipitata,
a Sti-
pite corto, solido, ricurvo, fessa longitudinalmente dall'alto al basso in diverse sezioni, aperte, ripiegate indietro, lacero-dentate
cie
ovvero lacero -seghettate nel loro con-
11 suo i»esco o la sua superliprende
interna da principio di color carneo trasmutasi allora in color rosso-pavonazzo;
tomo,
come
e che
la
forma campanulato-moltiBda.
l'esterna sua superScie da principio di color rosso-pavonazzo diviene di colore
ocraceo, chiazzato irregolarmente di macchie sanguigne. Nell'uno e nell'altro stadio
il fungo di consistenza ceracea, nell'esterna sua superficie semovvero
pre disuguale,
grinzoso-lacunosa. Asci constantemente ottospore ripiene di
vegetativo presentasi
Sporule
simmetricamente inclinate nella stessa direzione.
ovali, semplici,
FIGURE E SPIEGAZIONI.
Tav.
vili.
—
^
—
Individuo giovane.
Fig. IV.
Fig. IVi. Sezione dello stesio.
Fig. IVs. Individuo adulto.
Fig. IV4. .Vsci colle corrispondenti sporule.
Stazione.
— In
rio Castelnuovo di
febbraro, in mezzo all'erba spontanea dei prati, nell'Istituto Agra-
Palermo, ai
51.
Ser.
Peziza Baronia,
Stazione.
l'inverno.
— In
I.
Colli.
PEZIZA BUFONI A, Pers.
ALEURIA.—lKiB.
Pers.
I.
Myc. Eur.'p. 225.
mezzo
al
museo nel
HELVELLOIDE.E,
—Fr.
Syst. Myc.
Frle».
voi.
2,
p.
54.
R. Sito della Favorita presso Palermo, nel-
40
52. PEZIZA
Sep,.
fr.
6,
p.
2-2.
LACHNEA.—TmB.
II.
Peziza nigrella,
— Nei
in
mezzo
Wulf.
p.
b!— Fr.
a,
mese
86.— DG.
Quercus llex L, del R. Sito della Favorita
marzo dopo la caduta di piogge abbondanti.
di
Trib.
COPRINUS MICACEUS,
I.
Fr.
PELLICULOSI, Fries.
Cojiriiius niicaceus, Fr. Ep. p. 247. Mon.
Suec. V.
Hym.
I.
p.
461.
Ep. Ed. Alt.
461.
— So\v.
246.— FI. D. t. 1193.
247.— Rlotzsch.Fl. Bor. t. 376.— Fl.Bat. t. 820,
Agaricus Micacms, Bull.
p.
Myc.
Syst.
Cent. IV, n.
voi. 2, p. 81.
in Ber.
53.
p.
518,— Schleisch.
boschetti di Leccio,
musco, nel
al
16
Saell. p. 422.
Elvella hemispliirrira,
St.\zione.
t.
Pers.
SARCOSCYPHJE, Fries.
V.
648.— AS.
Pers. Syn. p.
— Kromb.
Schum.
Peziza nigra,
NIGRELLA,
t.
G.
Agaricus lignorum, Scop.
—A
Stazione.
f.
t.
261.
— Fr.
Syst.
v.
Myc.
3.— Corda apudSturm. XI
t.
I,
49^
427. b.
p.
terra ed attorno dei tronchi fracidi degli alberi comunissimo nei
dintorni dell'agro palermitano, dall'autunno a tutta la primavera, ove trovasi spesso
facilmente
associato e col quale potrebbe
confondersi col Copr'mus congregatus
V a pag. 46.
,
del quale abbiamo parlato nella precedente Centuria
54.
Paijus riidis.
— Quél.
t.
14,
Osservazioni.
—
— Trovasi
Quercus Suber
S.
et.
Rabenh.
t.
12,
f.
2
— Wallr.
p.
85
t.
D. K.
I
f.
FI.
l\.
p.
726.
3.
esemplari da noi raccolti corrispondono perfettamente colle
Gli
figure sopra citate, per
trada di
— Gonn.
1.
f.
Agaricus Swainzonii, Demid. Voy.
della
Fr.
Fr. Ep. p. 398. Ep. Ed. Alt. p. 483
Agaricus hirsutus, Secr. n. 1073
Stazione.
PANUS RUDIS,
non
lasciarci alcun dubbio sulla
determinazione della specie.
nell'autunno sino alla primavera parassito nei tronchi fracidi
L.,
nei fruticeti, volgarmente detti Sciare di Zurrica, con-
Anastasia tra Castelbnono e Cefalù, ove spesso trovasi associato al Fo-
lyporus Arcularius,
Fr.,
Ved. p. 10.
41
LEOTIA LUBRICA,
55.
Trib.
Leotia lubrica, Pers. Syn.
613.
Leolia gelatinosa. Hill, hist n. 3,
Helvella lubrica, Scop.
Cam.
Helvella lutea, Berg., phyt.
II,
I,
HYGROMITRA,
II.
p.
t.
—Fr.
477.
p.
151.
t.
f.
473,
2,
H,
subviridi
t.
f.
82,
K, L. M, N.
I,
,
oris subtus repandis, pe-
A, E.
2,
molto rara raccolta per la prima volta nel gennaio 1875 nel
R. Sito della Favorita prossimo a Palermo, nei boschetti in
Nomi volgari.
mune nei prati, e
— Di
nessuno uso e senza nome in
TUBER AESTIVUM,
Trib.
acstiviini
XIX,
t.
Tuber Blotii, Eud. Desi.,
p.
GENUINA,
I.
Monogr. Tnb.
Viltad.,
,
Tuber bohemictiin. Cord.
380. — Ejusd.
Micheli co-
il
.VII.,
FI.
Mem.
ped.
II,
Tuber albidum, Fr. Syst. Myc.
p.
Vitt.
Frics.
38,
t.
Fung. Hyp.
2,
p.
f.
IV.
137,
il
— Tul.
t.
VII,
.-Vnn.
f.
des Se.
3.
Soc. Linn. p. 42.
t.
309.
— Wither.
FI.
Bot. Arr.
t.
IV, p. 371.
— Hus-
oxon., p. 398.
336.
II,
p.
291.
Tuber oestivum pulpa snboscura minus sapida «e odora. Mieli.
— Sotto
volgare to-
6.
t.
fung.
— Sibth.
Stazione.
Secondo
Sicilia.
"
le.
Tuber cibarium, Sow. Engl. Fung.
sey, 111. of. Brit. Myc. t. XI?
Tuber nigrum,
al mnsco.
colore verde gajo e dorato,
di,
56.
Nat. 2« Ser.,
mezzo
nei viali della Villa Poboli in Firenze, chiamasi in
scano fuiìf/herctlo di gelatina
Tuber
29.
voi. 2, p.
Myc.
Syst.
Fungoidaster parvus, gelatinosus, lubrieus, pileolo
diculo aureo, fistuloso. Mich. PI. Gen. p. 201,
— Specie
Fries.
4.
Helvella gelatinosa, Bull. Gliamp. p. 296,
Stazione.
Pers.
PI.
fondo dei vasi contenenti alberetti di
Geu.
p.
221.
querce nel R. Orto
Botanico di Palermo raccolto nel marzo 1871.
Nomi volgari.
Usi.
— Poco
— Tartufo
nostrale chiamato in Toscana, secondo
ricercato, perchè di
il
Micheli.
nessuno odore e sapore, ove sviluppasi in grande
6
42
quantità,
comunissimo
in Firenze, al dire del cit. Aut.
come
Boboli o in somi-
in
glianti contrade boscose dell'agro fiorentino.
CANTHARELLUS BRYOPHILUS,
57.
RESUPINATI, Frics.
Trib. IV.
Cantliarellus bryopliilus,
Fr. Sist.
6, p.
p. 8,
I,
p.
1,
3-25.
iGO.— Weinm.
t.
1.
f.
3,
Epic.
— Nees
p.
Mon.
368.
Hym<
292.
p.
Syst.
f.
237.
— DG.
11.
fr.
45.
Stazione.
— Rarissimo,
in
mezzo
58.
417.
— Hussey
t.
III.
Fr.
GÌ.
musco dei boschetti del
HYCtR0PH0RU8 COCCLNEUS,
Trib.
Oygropliorus coecineus,
al
per la prima volta
rita dell'agro palermitano, raccolto
Alt.
voi.
Myc.
Suec. V. 2, p. 211. Epic. Ed. Alt. p.
Agaricus bryophilus, Pers. Obs.
Fr.
Ep.
p.
f.
Mon.
330.
57.
9 settembre
1867.
Fr.
Fr. F.plc.
HYGROCYBE,
— Price
il
R. Sito della Favo-
Hym.
— Nickx,
p.
Suec. v.
II,
p.
19.
Ep. Ed.
191.
—
—
Sec. n. 845.
Pers.
Agaricus coccineus, Schaeff. t. 302. Syst. Myc. v. I, p. 105.
Obs. Myc. 2, p. 49. Synop. p. 334.— Wulf. in Jacq. Coli. 2, p. 106.— Schum. Saell.
Swartz p. 85.
2, p. 290.
—
Agaricus kermisinus
,
FI.
Dan.
Agaricus scavlatinus , Bull.
Agaricus auraiitius, Sow.
t.
t.
t.
— Vahl.
715.
570,
f.
2, p.
187.
2.
381.
Agaricus miiiialus, Scop.
Fungus alpinus
Gren. p.
,
lotus saturo-coccineus
Osservazioni.
mono
,
seu kermisinus
,
pileolo hcemisphKrico.
Mich.
150.
— Fra
tutte le riferite figure
quelle che
più
esattamente espri-
gl'individui da noi raccolti, osservansi nella citata tavola 715 della Classica
opera Icones Plani. Florae Daniae, opera di lusso e di pregio grandissimo scientifico da noi consultata nella Biblioteca della R. Università di Napoli.
Stazione.
— In
Palermo nei boschetti del
R. Sito della Favorita nel volgere del-
l'autunno e per tutto l'inverno.
Nomi volgari.
— Non
gare toscano chiamasi
ha nome speciale
fungo alpigiano
in Palermo.
Secondo
di color cremisi.
il
Micheli in vol-
43
59.
Trib.
10.
t
I,
t.
Agaricus voìemus, Fr. Syst.
Champ. de Nice, p. 36.
t.
f.
3,
12.
— Vent.
t.
v.
Myc.
f.
34,
Ep. Ed. Alt.
344.
p.
— Berkl.
87.
p. 69.
I,
3.
1-3.
et Schvv. n.
Agaricus helvus, Krombh.
— Le
Osservazioni.
f.
39,
435.
— Sverig.
suite à Bull.
44.— Wahl.
p.
FI. Bat.
àtl.
Svamp,
624.
— Barla
p. 202.
t.
Suec. n. 1881.
— Lenz
874.
l.
610.
1,
4.
opera sopra citata sono quelle che
figure del Létellier dell'
maggiore esattezza corrispondono coi molti esemplari da noi raccolti e studiati.
colla
Nomi volgari.
dilli
t.
— Létell.
— Weinm.
1,
f.
p.
— Kichx
Outl. p. 207.
Agaricus lacti/luus aureus, Hoffm. Nom.
Agaricus testaceus, Alb.
Fr.
RUSSULARES, Fr. Ep.
III.
Lactariiis volemus, Fr. Ep.
— Hussey
LACTARIDS VOLEMDS,
— Secondo
il
Barla chiamasi volgarmente in Nizza Sanghin rous
lag.
Stazione.
— Abbondantissimo
nei colli alberati della Ilenia di l'atti
Usi.
— Benché
trovasi in
(provincia
per tutto l'autunno.
di Messina) prossimi al Tindaro,
grande abbondanza
si ritiene
dai
come specie
pratici
sospetta ed inutile, per come avverte il Barla per l'agro nizzardo: cet Ag arie passe
pour vénéneiix. Secondo il Fries, Epicris Ed. I, p. 345 tutto al contrario: 2;aWe rfeliciosus, etiain crudiis sapidus, antiquitus celebratus, vulgo Gold-Brijtling, Finché
non
facci
si
qualche pruova fra noi cogli animali domestici, é
il
vero caso di
ri-
tenere la presente specie come sospetta!
BOLETDS EDULIS,
60.
Sect.
Boletus edalis,
p.
197.
t.
8.
— Lenz
— Viv.
Harz.
t.
40,
t.
34.
t.
60, 494.
508. — Sverig.
— Tratt.
25. — Bari.
41. — Gonn. et
f.
CORTINARI-^, Fries.
Bull. Gh. p. 322,
420. Ep. Ed. Alt. p.
Austr.
t.
Bull.
34.
f.
àtl.
34.
t.
Syst. Myc. v. I
p. 392. Ep.
Svamp. t. 13.— Sow. t. III.— Sv. Bot.
Krombh. t. 31.— Vitt. t. 22. Vent.
,
—
— Huss.
Rab. VII,
— Fr.
—
I,
t.
81.
— Wahlnb.
Suec. n.
198't.—
1.
Boletus (estivus, Slotterb. auct. helv. 4, p. 54,
t.
5,
f.
2.
—
Hall. helv. n. 2302.
44
Soletus hulbosus, Schaelì'.
t.
134,
Boletus escìilentus, Pers. Obs.
Schum.
Boìetus crassipes,
Boletus (Pìieus, Kostk,
Boletus bovinus,
I,
135.
p. 23.
p. 378.
37.
t.
L. — Bolt.
2,
t.
85.
Suillus esculeiitus, Gaesalp. p. 617.
Suillus esculentus, superne pulchre f'ulvus, inferni' citrinus,
pediculo concolore. Mieli. PI. Cìen. p. 128, t. 08, f. 1.
Osservazioni.
— Qualche
subtilissime perforatus,
confusione regna nelle ligure e nelle diverse diagnosi
dei botanici antichi e moderni che
lorito della
et
si
sono occupati della
presente
specie pel co-
pagina inferiore del cappello, ora determinato per bianco, ora per giallo
ed ora per verdognolo
:
queste varietà di colorito d'altro non derivano che dal di-
verso stato di freschezza, o dal diverso stadio vegetativo nel quale trovasi
in
modo che
l'espressione diagnostica del Fries,
Systema Mycologycum
dei Tubetti albis mox-fiavis, o meglio del di lui Epicrisis, pag. 420,
voi.
il
fungo;
392,
p.
I,
albis
primo
dein luteis virtntibusque esprimono colla massima esattezza il carattere del quale
Gl'individui da noi siuoggi raccolti in Sicilia nello stato giovane e freè parola.
sco, costantemente si souo presentati bianchi nella cennata pagina inferiore del loro
—
cappello.
Il
Boleto edule, come V Agaricus Caesareus, del quale precedentemente
sia-
ci
mo
occupati,
lia,
per la sua squisitezza, sicurezza e grande abbondanza in cui producesi dal vol-
è
un fungo
in uso e celebrato sin dalla più
remota
antichità in Ita-
gere dell'està sino all'inizio dell'inverno. È comunissimo nei mercati dell'alta
lia,
specialmente di Torino e di Milano, nella quale ultima
dini, op. cit„
Stazione.
per
la
— Nelle
colline alberati della
prima volta da noi raccolto in
— Secondo
cino, Ceppatello
— Non
il
Scala di
apprezzato dai nostri
Micheli sin da
buono di
selva, e
— Di
nessun uso sinoggi in
time qualità culinari,
l'atti,
provincia di
Messina,
novembre 1873.
tempo
villici,
e quindi privo di
antico noto iu Toscana coi
nome
nomi
di
ver-
Far-
volgarmente fungo porcino fungo /erre, nel
,
Piemonte bolè porcin, founs catemg, founs capelet,
Usi.
secondo
Ita-
Vitta-
proviene dai dintorni di Como.
Nomi volgari.
nacolo.
città,
il
Sicilia,
ma
e nel
Genovesato funs neigro.
che merita di averlo per le sue ot-
45
61. ACtARICUS
ARVEXSIS,
FRATE LLA.—lMB.
Ser. V.
8chaeft'.
XXXII. PSALLIOTA, Fries.
—
Paul. 134,
A$?aricu$i apvensis, Schaeff, t. :U0, Hll.
278.
Ed.
Alt.
-213.
Sverig. àtl. Sv.
p.
Ep.
Epic. p.
—
Berkl. Out.
t.
10,
Agaricus Georgii, Sow.
— Kich.Y
4.
f.
Vitt.
p.
t.
e lungo
i
— Nasce
t.
7(5,
77.
autunno
e
26,
9-13.
f.
— Tratt.
Essb.
Schw.
t.
J.
cit.
nel volgere mite degli inverai nei luoghi aprici
margini delle vie campestri nell'agro palermitano.
Nomi volgari.
lici
',15.— Fr.
a.
I,
18.
t.
Fung. Maiig.
in
t.
li-li,
f.
23,
Hypophijllum exquisilnm, Paul. loc.
Stazione.
2.— Secr.
— Hussey
172.
Agaricus pratensis, Scop.
Agaricus exquisilus,
1,
l.
30'».
t.
Agaricus edulis, Rrombh,
f.
t.
— Molto
affine
diWAg. campestris, con esso vien confuso dai
secondo
ricoglitori, e perciò chiamato fancia campagnola;
il
Vittadini op.
vilcit.
chiamasi dai toscani pratajuolo maggiore.
Ubi.
— Se
ne fa uso mangiativo come del Campestris, ed è di questo più deli-
cato e più facile alla digestione.
62.
BYCtROPHORUS CHLOROPHANUS,
Trib.
III.
HYGROCYBE.
Hyj^ropliorns chloroplianim, Fr. Ep.
n. 033.
Cook p. 203.
Koffm. le.
—
—
Agaricus cìhorofanus, Fr. Syst. Myc.
Osservazioni.
— Fra
coli'
t.
I,
Frics.
332. Ep. Ed.
5,
p.
f.
.\lt.
p.
420.
— Bi'ikl.
e!
Br.
1.
103.
diversi individui raccolti nella stessa località qualcuno co-
lorasi qualche volta in rosso verso
nità, salvo
v.
p.
Fr.
il
centro del cappello, e d'onde la grande
qualche carattere specifico essenziale
Hygrophorus puniceUs,
del quale abbiamo
,
affi-
che la presente specie manifesta
parlato nella
precedente
<'ent.
1,
p. 60.
Stazione.
tunno.
— Bosdietti
del R. Sito della Favorita presso Palermo, per tutto l'au-
46
ACARICUS MAPPA,
63.
Ser.
Ai^aricus
LEUCOSPORUS.
I.
mappa,
Fr. Ep.
AMANITA,
I.
Ep. Ed. Alt.
6.
p.
— Trib.
Fr.
p.
Frics.
19.
418.
AfjaricHS stramineus, Scop. p.
Agarirus bulbosus, Bull.
Agaricus citrinus-albidus
577,
t.
Vilt.
,
f.
D,
H, M.
Gr,
XI.
t.
citrina H, Pers. Syii. p. 231.
Amanita
Amanita venenosa,
Pers.
Champ. comesi,
t.
2.
— Paul.
Gh.
t.
158.— Vaili.
Par. p. 7i,
n. 4.
Fungus
volva erumpens
e
anulato,
p.
187,
imam partem
t.
Stazione.
78,
,
inferne albo, pedinilo pariter albo,
versimi scnsim crassescente, radice bulbosa.
— Mich.
Gen.
PI.,
1?
f.
— In
pileolo desuper griseo
,
Messina sulle colline boscose nel volgere dell'està e nel princi-
pio dell'antunno.
—
Messina i pratici ricoglitori chiamano la presente specie
bianchi vilinosi, forse per la superficie pustolosa del suo
funcia
il colore, dM' Agaricus muscarius. Secondo il Micheli
cappello, rassomigliante, tolto
op. citi, tignosa bigia e bianca.
Nomi volgari.
In
di ckuldi russi
Usi,
— Di nessun
uso perchè ovunque riconosciuto questo fungo come
64.
LACTARIU8 PIPERATUS,
Trib.
37.
t.
Svamp.
t.
p. 340.
Icon. in Mus. Acc. Se. Holmiae.^Fuug.
Mon. Hymen. Sueciae v. II, p. 106. Ep. Ed.
Berkl. Outl. p. 205.
Kickx p. 200.
27.
449.— Fr.
—
—
Nice, p. 42,
Agaricus Listeri, Krombh.
Agaricus aeris, Bull.
Alt.
—
—
Agaricus piperatus, Lin. Suec— Scop. p.
Pers. Syn.
FI. Dan. t. 1132.
t. 21.
Champ. de
Scop.
PIPERITES, Fr. Kp.
I.
Lactarium pipcratus, Scop.— Fr. Ep.
Esc.
t.
t.
t.
22,
56,
f.
f.
1-5.
p.
1-4.
t.
68,
Fungus piperis sapore, Cord, in Diosc.
f.
3,
p.
4.
68.
Syst.
Myc.
429. — Krombh.
— Harzer
200.
Hypophyllum piperatum, Paul.
velenoso.
t.
39.
p.
i30.— Sverig,
voi.
t.
57,
I,
f.
p.
atl.
76.— Boll.
1-3.
— Bari.
47
Fungus umbilicatus
lactescens.
Stazione.
candido badia rugosa stupacea superficie, capsicum sapiens, prone
e
— Cup.
Hort. Gath., Suppl. Alt. p. 30.
— Cresce
per tutto l'autunno in abbondanza nei luoghi
incolti
ed om-
brati di alberi nei dintorni di Misilmeri.
— Come
Nomi volgari.
fancia
chiamato in Misilmeri
tempi del Cupani,
sin dai
Iattura, in
loc.
sinoggi
cit.,
italiano secondo
volgarmente
diversi paesi chiamasi
i
fungo peperone, fungo peveraccia, sottana
:
latlarolo bianco,
Agarico
pevera branca, puinaro bianco, ombrella, nel Piemonte brusareul.
pijjerino,
Usi.
stato
— Siamo
prematuro
d'altronde
e farsi
il
,
che taluni lo mangino in Misilmeri, raccolto nello
stati assicurati
ma
e freschissimo,
generalmente
come fungo sospetto;
rigettato
sapore peperino quasi bruciante non che la faciltà a presto guastarsi
verminoso dopo raccolto,
giustitica
abbastanza
dispregio nel quale ritiensi
il
per uso mangiativo.
comprendere come
Non possiamo
funghi, secondo
ci
fa osservare
fosse stato anticamente celebrato
Fries nella di lui
il
fungus antiquitus celebratus ut edulis
di lui precedente
,
licei
cit.
05.
RUSSULA HETEROPHYLLA,
HETEROPHYLLE.E,
Trib. l\.
nu»«sula lieleropliylla,
— Hogg.
/3
—Bull.
t.
Agaricus lividus, Pars.
Stazione.
Fr.
et Johnst.
Agaricus furcatus, var.
V. I, p. 59.
!
Lo stesso autore nella
9.—Lac
Epic.
509,
1
M.
f.
— Secr.
villici di
cwn syrupo
citat.
Fr. Ep.
352.— Berkl.
Uutl.
t.
13,
84.
—Bari. Gham. de
,
Nice, p. 28,
Fr.
f.
Syst.
Myc.
[-'Sì
521, 522, 526. etc.
alla Scala di Patti, provincia
abbondanza nei luoghi alberati
—
t.
ejus
urinam
Fr.
352. Ep. Ed. Alt. p.
p.
— Hussey
9.
t.
et
helero-phyllus, b pileo sordide virescente
— Nell'autunno
Nomi volgari.
buoni
opera Sgstenui Mgcologicum p. 70 riferisce la proprietà medi-
de altaea sumptum, experimento certo calculum frangit
5.
i
op. Epricrisis pag. 340,
valde acris
cinale a questa specie attribuita da Loes, Prass. p. 82, n.
f.
fra
di
Messina,
trovasi
in
e boscosi.
Patti
chiamano questa specie,
fancia
di ferra, da
doversi distinguere dalla vera funcia di ferra che nasce in altre contrade dell'Isola,
della quale precedentemente abbiamo parlato, che è
caro amico Lanzi da Roma.
chiamasi
:
lea, lera,
— In
Nizza
Verdoun, giaunet.
come
V Agaricus Ferulae
rilevasi
dalla citata opera
del nostro
del
IJarla
48
Usi.
il
_ Specie
menomo
comiinissima nel Circondario di Patti, che mangiasi da tutti senza
mentre nel Nizzardo vien trascurata come specie sospetta.
sospetto,
AG ARI CCS PRAECOX,
66.
PRATELLA.
Ser. V.
— 'iRm.
Pers.
XXXII. PSALLIOTA, Fries.
—
p. 282.
Agarieiijt ppaecox, Pers. Syn. p. 420. Fr. Syst. Myc.
Létt.
Lenz. p. 51.— Weinm. p. 232.
Alt. p. 217.
—
—
f.
ii_iG. — Berkl.
t.
Schaell'.
Agaricus candicans,
Osservazioni.
Outi.
—
Il
8,
I.
f.
4.
—
Kichx,
p.
608.
t.
Ep. p. 16. Ep. Ed.
— Krombh.
t.
55,
164.
217.
carattere lameUis ndnexis dente decurrente che dà
il
Fries
a questa specie nella di lui opera Systema Mycologicimi pag. 282 non corrisponde
l'illustre Miagli individui da noi diverse volte raccolti e studiati. Rene a ragione
cologo correggesi nelle di lui opere posteriori ove accennasi il detto carattere lameUis emarginato-adnexis, {Epicrisis }). 162) o meglio lamelUs rotimdato-ad:
nexis {Epicriseos
Stazione.
etc.
Ed, Altera
— Comunissimo
in
p.
217).
primavera nell'agro palermitano in mezzo
POLYPORUS NIGRIGANS,
67.
Tris. IV.
Pr.
APUS, Fries.
PoI.vporiis> iiigrigans, Fr. Syst. Myu., voi.
Ed. Alt. p. 558.
Berckl. Outil. p. 2'f5.
—
Stazione.
I,
p. 375.
— Sommerf.
— Nell'autunno,
ai prati.
Ep. 466. Elench.
n. 16i8.
parassito ai tronchi fracidi di albicocco
,
p. 109.
Epic.
Arnieniaca
vulgaris, nei giardini di Partinico.
68.
POLYPORUS POLYMORPHUS,
Trib. IV.
Polyporus polymorpiius,
Rostk.
III,
APUS, Fries.
p.
115,
t.
56.
Stazione. —Sviluppasi questo fungo comunemente
siasi stagione sulla supellettile di
— Fr.
in
Ep. Ed. Alt.
Palermo ed
in
p.
566.
qualunque
legno di faggio nello stato di fracidume, esposta
all'influenza dell'umidità continua. Varia
le superficie lavorate nelle
Rostk.
immensamente
quali sviluppasi.
di
forma e di figura secondo
49
AGARICUS APPLICATUS,
G9.
Ser.
I.
LEUCOSPORUS.
Iktsch.
Agaricus apiiBicatus,
—'Urie. XII.
160. — Fr.
Quél. p.
Bslg. p.
(iillet les
Ep. Ed. Alt. p. 180.
—
—
Agaricus epixjlon, Bull.
Agaricm
t.
— Berkl.
301.
t.
Myc,
voi. 1, p. 192.
l'ars.
et.,
Outl. p.
—Ep.
139.
—
p. 1J7.
2'.
Saell. p. 366.
epigaeus., var. Pers. Syn. p. 484.
hirsìilulus, Alb.
Agaricus striatulus, var.
,
et Scliw.
p. 232.
—
Il colorito del fungo secondo il Gillet op. cit. è azzurmentre negli esemplari da noi raccolti sempre cinerizio oscuro
Osservazioni.
rognolo
Syst.
Champ.
— Schum.
2.
f.
581,
PLEUROTUS, Frics.
— Sowerb.
125.
f.
80. — Kickx.
Batsch.
,
corrispondente allo obscure-cinereus della diagnosi del Fries op. cit.
— Nei
luoghi incolti boscosi sopra foglie e rami di arbusti fracidi in mezzo al musco, ovunque nelle campagne palermitane dall'autunno
per tutto rinverno.
Stazione.
70.
Ser. V.
Schaeff.
PRATELLA.—lmiì. XXXIV. PSILOCYBE,
Agaricus sttrorufus,
— Ep.
AGARICUS ATRORUFUS,
t.
Schaeff,
Ed. Alt. p. 300.
Agaricus montanus, Pers. Obs.
293. —Id. Obs. 2, p. 175.
1,
— Fr.
23i.
— Weinm.
p.
9.
p.
Syst.
Myc.
Frii-s.
voi. 1, p. 293.
—Ep.
p. 230.
258.
—Syn.
— Fr.
p. 428.
Myc. var.
Syst.
b, p.
— Gli
esemplari da noi raccolti in diversi anni corrispondono fedelmente alla citata tav. 234 dello Schteffer ed alla diagnosi del
Persoon, ove rimarcasi il carattere dello stipite dello stesso colore del capOsservazioni.
,
pello,
come
nelle figure dello Schseffer osservasi manifesto, e
come avverte il Fries nell'Ep. p. 230.
non già pal-
lide-spadiceo
71.
Ser.
I.
LEUCOSPORUS.
Agaricus clavus, Linn.
1.
t. 2265, f.
Quél. p. 63.
p.
134.
FI.
-Weinm.
— Paul.
-Ep.
AGARICUS CL.\VUS.
p. 94.
t.
Suec,
Ross. p.
97,
—Ep.
f.
3.
—'YiMB. IX.
n.
1212.
COLLYBIA, Fries.
—Bull.
100.— Cooke
— Waill.
L.
Brit.
Par.
t.
t.
p.
11,
148 A-G
,
569.
60.— Kickx
f.
19-20.—
—FI.
Belg. p.
Fr. Syst.
Dan.
150.—
Myc.
Ed. Alt. p. 123.
1
I,
50
Osservazioni.
p. 29,
t.
Ed. Alt.
V,
f.
— L'Agaricus clavus del Briganti
4)
corrisponde
— Ved.
Fries, Ep.
121.
p.
— Raccolto
Stazione.
Fung. Regni Neap.
(Hist.
all'^^-. esculentus, Wulf.
durante l'inverno, in mezzo all'erba,
,
nell' Istituto
Agrario Castelnuovo.
AGARICDS CRYPTAKUM,
72.
Ser.
Agaricus cryptarum,
LEUCOSPORUS.
I.
Lèttel.
— TRICOLOMA,
LétLellier, Pigures des
Frìc».
Champignons de suppL aux
planclies
de Bulliard, tab. 611.
Osservazioni.
— AfSne per la forma alVAgaricus oedematopus Weinm. (vedi
tav. 299 dello Schseff.
e tav. 76 del Bulliard) però
,
ne
differisce principal-
mente per le lamelle non scorrenti, ma soltanto poco aderenti allo stipite.
Rimarchiamo l'odore disgustoso spermatico, che presenta questa specie da
noi raccolta a Palermo.
— Raccolto
Stazione.
gennaio nella interna fracida cavità
in
di
un gi-
gantesco tronco di Erythrina Viaruni del Todaro nel R. Orto botanico palermitano, specie distinta di albero di ornamento in Sicilia, un tempo confusa coW Erythrina Corallodendron di Linneo.
73.
Ser.
I.
LEUCOSPORUS.
Agaricus «Icalbatus, Sow.
Ed. Alt. p.
— Hogg.
88. — Pers.
et Johnst.
Osservazioni.
AGARICUS DEALBATUS,
t.
t.
123.
— Trib.
— Fr.
Myc. Eur.
10.
— Specie
p.
— Weinm.
Vili.
Syst.
Soff.
CLITOCYBE
Myc.
120. — Grev.
1,
p.
Edin.
,
92.
p.
Fries.
—Ep.
p.
63.
— Ep.
376. — Secr. n.
1018.
Ross. p. 61.
variabilissima specialmente pel cappello ora cen-
trale allo stipite ed ora eccentrico, a contorno ora integro, ora sinuoso e
e per Io più concavo
spesso lobato, non che ora piano, di raro convesso
,
negli esemplari da noi raccolti.
Stazione.
— Nel
R. Sito della Favorita, boschetto di Diana, in mezzo almusco, nell'autunno.
l'erba e più frequente nel terriccio coverto di
51
AGARICUS ELATUS,
74.
DERMINUS.—TmB.
Seb. IV.
Baiseli,
Agaricus clatus.
f.
I.
— Fr.
Champ.
Syst.
Myc.
f.
p.
248. — Ep.
— Per tutto
della Favorita, ed
Ser.
et
Sra.
-
t.
42,
Gillet les
LEOCOSPORUS.— Tris.
I.
nei boschetti di leccio del R. Sito
AGARICUS FRAGRANS, Sow.
10.
t.
— With.
—Fr.
CLITOCYBE, Frics.
Vili.
4,
ICl.
p.
171.
1,
Fung. Regni Neapolitani,
— Pers.
Syn.
p.
41,
t.
p. 78.
19,
f.
1-4.— Hofl'm.
455.— Swartz,
p.
Ed.
,
Alt.
le.
p.
105.
658.
— Brig.
Anal.
Fungo-
t.
3.
Agaricus gratus, Sehum. Saell.
Osservazioni.
mo
— Saund.
Ep. Ed. Alt. p. 241.
p.
—Ep.
—Ep.
Syst. Mycol.
Fig. des Champ. de suppl. aux planch. de Bulliard
Léttellier,
t.
274.—
p.
1238.
Fries.
ovunque nell'agro palermitano.
fragrane, Sow.
1808, p. 245.
rum,
n.
lìr.
comune
l'autunno
75.
Hist.
ut
HEBELOMA,
Part. 2", p. 527.
Stazione.
itg:.iricus
XXIV.
— lierk.
188.
Batsch.
di anisetto
Stazione.
— Costante
277.
p.
negli individui da noi raccolti l'odore gratissidi farina di recente molita.
frammisto a quello
— Nei
boschetti ombrati del R. Sito della Favorita nel volgere
dell'autunno.
76.
Ser.
I.
AGARICUS FULIGISARIUS, Weinm.
LEUCOSPORUS. —iRiB.
Agaricus fuliginariu*, Welnm.
Agaricus sericellus, Pers. Syn.
Stazione.
—In
mezzo
al
p.
IX.
Ross. p. 108.
COLLÌBIA, Frics.
—Fr.
Ep. Ed. Alt. p. 127.
358.
musco
comunissimo durante l'inverno.
dei boschetti del R. Sito della Favorita,
52
AGARICUS LACTEUS,
77.
Ser.
LEUCOSPOnUS. —Tbib.
I.
—
Agaricus Itictcìi!!;, Pers. Syn. p. 394.
Berkl. Oull.
p. 115.— Secr. n. 954.
p.
103.
—Ep.
Ed. Alt. p. 135.
Agaricus ìianus, Bull.
t.
563,
—Obs.
t.
— Nei
Stazione.
— Weinm,
1.
Myc.
Syst.
p.
1,
152.
Ross,
— Ep.
3, N. 0.
f.
Agaì-icus papilkUus, Hoffm., Nomencl.
Agaricus tennis, Boll.
f.
1845,
38.
p.
I,
t.
—Fr.
123.
p.
Frics.
MYCENA,
Dan.
FI.
—
X.
Pers.
t.
2.
f.
3,
37.
boschetti del R. Sito della Favorita nel volgere dell'au-
tunno e per tutto l'inverno.
78.
Ser.
LEUCOSPORUS.—Trìb.
I.
Agaricus rusticus,
— Oudem
p.
AGARICUS RUSTICUS.
124.
124.
Fr. Ep. p.
— Alb.
et
—Ep.
Schw.
Agaricus ericetorum, Pers. Obs. Myc.
Agaricus niveus,
Dan.
FI.
OMPHALIA,
Ed. Alt. p. 159.
Fries.
— Berkl.
et Br. n. 1217.
n. 663.
I,
t.
i,
f.
12.
— Fr.
Syst.
Myc.
p.
I,
165.
1.
f.
1015,
t.
XI.
Fr.
— La
più precisa figura che corrisponde agli esemplari da
noi raccolti è la sopra citata delia Floì^a Danese t. 1015, f. 1.
Osservazioni.
Stazione.— Raccolto nel podere
coverti di
musco per
tutto
l'
dell'Istituto
Agrario nei margini dei
inverno, spesso associato
all'
viali
Agaricus pyxi-
datus.
79.
Ser.
I.
LEUCOSPORUS.
Agarieus scpticua,
— Ep. Ed.
— Berkl. Outl.
Alt.
AGARICUS SEPTICUS,
p.
p.
Fr. Syst.
Myc.
— Létell.
137. — Kickx.
179.
Agaricus pubescens, Sow.
Agaricus flabellatus, Bolt.
t.
t.
— Parassito
—'ìbib. XII.
I,
p.
192.
t.
706,
p.
159.
f.
Fr.
PLEUROTUS, Frics.
— Elenc.
Fung.
A, B, C, D.
I,
p. 26.
—Weinm.
— Ep.
p. 136.
Ross. p. 132.
321.
72.
f.
2.
a virgulti e ramaglia di alberi ed arbusti nello
stato di fracidume per tutto l'autunno, nel R. Sito della Favorita.
Stazione.
53
80.
Ser. V.
PRATE LIA. —Trib.
Agaricus sylvaticus,
— Ep.
AGARICDS SYLVATICUS,
ScliaeH.
t.
242.
Schaefl".
XXXII. PSALLIOTA, Frlcs.
— Krombh.
t.
24,
f.
9-10.
—Fr.
Ep. p. 520.
Ed. Alt. p. 280.
— GÌ' individui
di questa specie da noi raccolti in diversi
tempi, si sono presentati sempre piccoli in rapporto a quelli dello Schaeff.
della citata tavola 242; in modo che per questo solo carattere distintivo di
Osservazioni.
grandezza non crediamo formarne una specie nuova.
— Comunissimo
Stazione.
autunno nei terreni
in
incolti
dominati dal Ro-
smarino, forse perchè parassito allo sfacimento ed al terriccio di questo cespuglio.
AGARICDS TENER,
81.
Ser. IV.
Agaricus tener,
Hist.
DERMINUS.—fmn.
Schaeff.
Fung. Neap.
t.
p. 95,
70,
f.
6-8.
f.
5-10.
XXVIl.
—Sow.
— Fr.
Schaeff.
t.
Syst.
GALERA,
35.
Myc.
— Pers.
I,
Frics.
Syn.
p. 265.
p.
— Ep.
386.
— Brig.
— Ep.
p. 20i.
Ed. Alt. p. 267.
Agaricus foraminulosum , Bull.
Stazione.
—In
t.
f.
535,
b, e.
f.
403,
1,
primavera e nell'autunno trovasi comune ovunque in mezzo
ai prati.
82.
Ser. IV.
AGARICUS TRECHISPORUS,
DERMINUS.
— Trib.
Agrarieus trcehisporos, Berkl. Outl.
356.
—Fr.
Stazione.
Ed. Alt. p. 236.
—Pass.
— Comunissimo
nelle
p.
Berkl.
XXVI. INOCYBE, Fric».
156,
Fiing.
t.
8,
f.
6.
— Fr.
Hym.
Suec.
II,
p.
Parm.
campagne palermitane
in
dei prati naturali per tutto l'autunno e parte dell'inverno.
mezzo
all'erba
54
83.
BOLETUS CANDICANS,
— CORTINARIAE, ¥rien.
SzcT. A.
Bolcttis caadicans,
Bolelus pcichijpKs,
Osservazioni.
pus
del
Fr. Ep. Ed. Alt. 507.
Krombh.
t.
35,
f.
— Questa specie
Fries per
Fr.
10-12.
confusa dal Krombhlotz col Boletus pachyrimarchevoli merita in verità di
differenza di caratteri
essere distinta e separata, per come lo stesso Fries nell'ultima di lui opera
Hymenoniycetes Europaei, sive Epicriseos Systematis mycologici, Ed. Alt.
ci avverte alla p. 507.
Boletus pachypus lù'ombh. t. 35, f. 10-12, Sand. et Sm. t. 17 colore totius
albo {etiarn stipitis) a meo videtur diversus nec unquam ìnter innumera
B. iKichypodis exemplaria shnilem inveni. Fo7'te nova species, B. CanDiCANS dicenda.
gli individui da noi raccolti in diversi tempi manifestino questi prominenti caratteri meglio ancora delle citate figure del Krom-
come
Trattandosi
bhltz
non
ci
sembra superfluo
di
pubblicare
nostre nella presente Cen-
le
turia.
FiaURE E SPIEGAZIONI.
Tav. X. Fig. IV.
—
Fungo nel suo completo sviluppo.
Fig. IVa. Sezione verticale dello stesso.
Stazione.
— In
Palermo nei boschetti
di
Leccio del R. Sito della Favorita
per tutto l'autunno.
84.
Sect. k.
BOLETUS LANZI, Nob.
— CORTlNARIAE,
Fries.
Boletus pileo pulviiiato, niarg^iiie &cuJo, sieco subtosneutoso, tubuli^ siibliberis sulphiireis, poris coaeoSoribus, $>tipUcquc pileo concolore sub»
veutricoso, basi purpiiresccntc. Sporidiis a!bidis.
DESCRIZIONE.
Boleto Lanzi di mezzana grandezza ha il Cappello in forma di guanciale, acuto nel suo contorno ripiegato al di sotto, alquanto tomentoso, di
Il
55
color giallo, spesso sparso di tubercoli sulla
liberi, di colore solfureo, che al taglio si
sua superficie.
I
Tubuli sono quasi
mucchiano qua e là di tinta azche gradatamente si accorciano
zurrognola, coi Pori ugualmente solfurei
verso lo stipite. Lo Scipite è dello stesso colore del cappello, in proporzione
o meno rosseggiante. La Carne del
lunghetto, rigonfiato verso la base piìi
elastica
che rotta o tacappello omogenea a quella dello stipite, densa,
bianchicci.
ovali
turchina.
in
diviene
Sporidi!
parte
gliata
,
Dedico questa mia specie
al carissimo
amico Dott. Matteo Lanzi
di
Roma
della Micologia, odierna italiana distinto cultore.
FIGURE E SPIEGAZIONI.
Tav. X. Fig.
—
—
III.
Individuo nel suo completo sviluppo.
stesso tagliato verticalmente nel mezzo.
III,.
Lo
Fig. III3.
Lo
Fig.
Stazione.
— Nei
stesso inclinato per osservare la superfìcie inferiore del cappello.
boschi di Leccio per tutto l'autunno in mezzo
al
musco
nel E. Sito della Favorita.
8.5.
BOLETUS LUPINUS,
— LURIDI,
Trib. IV.
BoU'tus Iiipinus,
p.
Fr. Ep. p. 418.
— Ep.
Fr.
Frics, Ep.
Ed. Alt.
p.
510.
— Rickx
p.
2i4.
—Quél.
246.
Boletus tuberosus. Lètteli. Hist.
Boletus erythropus,
Krombh.
t.
f.
32.
38,
f.
7-10.
Boletus sanguineus, Secr. n. 21.
Boletus rubeolarius, Sowerb.
—
t.
250 (varietà).
Fries al quale noi da molto tempo avevamo comunicato le tavole colorate della presente specie da noi raccolta nelle campadi Palermo nel dubbio di poterne fare una nuova specie, nella di lui
Osservazioni.
Il
gne
seconda edizione à&W'Eioicrisis, Vpsaliae 1874, pag. 511 ne giudica così:
Pulchra forma stipite crebre rubro-guttaio nec reticiilato in Sicilia leda
ex icone Insengae.
Eimarchiamo negli individui
est
tempi da noi raccolti e studiati il
carattere poco durevole e passeggiero dei pori aurantio-rubris , ma che
divengono sollecitamente gialle, sia che il fungo sorpassi appena sul posto
la sua maturità normale, sia qualche tempo dopo che è stato raccolto.
in tutti
i
56
Stazione.
— Nei
boschetti di Lecci del R. Sito delia Favorita, appartenente all'agro palermitano, per tutto l'autunno.
BOLETUS SATANA^,
86.
Trib.
Boletus Saìaiins,
n.
340. — Huss.
Lenz.
I,
f.
6.
t.
IV.— luridi,
Lenz.
Fr. Ep.
—FI. Batav.
—Quél. t. 15, f.
31, i>. Boi. n. 26.
— Kick.x.
244.
p.
t.
1.
— Berkl. et Br.
— Fr. Ep. 417.—
1040.
p.
Ep. Ed. Mi. p. 510.
Boletus marmoreus, lioq.
Boletus sanguineiis,
t.
Krombh.
Boletus luridug, Viv.
t.
6.
t.
38,
1-6.
f.
40.
FIGURE E SPIEGAZIONI.
Fungo nel suo pieno sviluppo.
Tav. IX. Fig. IL
—
Fig.
Sezione verticale dello stesso.
Ila.
— Quantunque
questa specie fosse messa dalla scienza a
sentenza di bando come velenosa per eccellenza, pure essa in Sicilia, segnatamente nella regione boschiva dell'Etna ove sviluppasi in grande abOsservazioni.
bondanza, raccogliesi e Vendesi nei pubblici mercati come una delle specie
innocue di quelle contrade. L'abbiamo raccolto e studiato
piìi mangiative ed
in Aci-Reale nel 28 settembre 1868.
ci fossimo potuti ingannare nel determinarne la specie,
dell'amicizia
e della benevolenza del sempre compianto principe
profittando
Elias
Fries di Upsala, prima di farne la pubblicadei Micologi d'Europa,
Nel dubbio che
zione in questa seconda Centuria
,
gli
spedimmo diverse
sezioni diseccate
del fungo colle figure corrispondenti colorate da noi ritratte dal vero, facendogli rimarcare il fatto, come questa specie nella nostra regione boschiva
dell'
Etna sin da tempo antico
menomo
si
fosse ritenuta per specie
mangiativa
,
e
Con
tutte queste belle nostre assicurazioni r illustre botanico svedese ci rispose sollecitameate
quasi a di-
senza
il
sospetto di veneficio.
,
scarico della propria responsabilità, colla data del 4
ste precise parole
maggio 1869 con que-
:
Boletus Satanas,
quem edulem a
te dici,
maxime
mir'or.
Censetur m,a-
xim-e venenatus.
Con
compreso l' illustre
rispetto alla scienza ed agli scienziati
Lenz che per aver voluto fare sopra sé stesso la pruova di questo fungo
fu per morirne avvelenato, noi non possiamo fare a meno di ritenerlo per
tutto
il
,
57
maugiativo,
ma
nella sola cerchia territoriale della regione
l'Etna, ove trovasi in uso sin da
tempo
della sua innocenza ove potrebbe
antico,
boschiva del-
non facendoci responsabili
rinvenirsi e raccogliersi nel resto
della
Isola.
come in taluni funghi
che ne distinguono le buone dalle
cattive specie mangiative una grande influenza debba esercitarvi per taluni, la località ove nascono, in modo che una identica specie innocua in
Sembra evidente a proposito
del Boletus Satanas,
oltre dei caratteri botanici descrittivi
,
,
una data
può riuscire perniciosa in un'altra. Questa vera, quanto
crudele verità renda sempre più accorti i buongustaj nella compra e nellocalità
l'uso dei funghi.
Stazione.
— Dal
volgere
dell' està
per tutto
1'
autunno nella regione bo-
schiva dell'Etna.
Nomi volgari.
— Funcia
lardàra, così chiamato dai ricoglitori montanari
di Aci-Reale.
Uso.
—È
uno dei funghi più pregevoli
e di uso
comunissimo nelle
città
e nei paesi che sorgono nei versanti diversi dell'Etna.
87.
Trib.
lY.— luridi,
margiac
Boi. pileo pulviiiato,
stipHcm
BOLETOS SICULUS, Nob.
Fi-Ics, T.p.
acuto, ochracco-fusco, litbulis lìbcris, circa
abbrcviatis, citrlnis cjaiiescrnlibus, poris ocliraceis aurantlis,
stipile pileo concolore apice Iiilesceittc, reticulato-purpurcscente, basi
ventricoBO, radicato, sporidiis ocliraceis.
DESCRIZIONE.
grandezza mezzana e di svelto proporzioni nelle
diverse parti che lo compongono ha il Cappello in forma di guanciale
con superficie alquanto
acuto nel suo contorno di colore ocraceo-fosco
I
Tabuli
sono liberi, ovvero distaccati dallo stipite
untuosa e pelliculosa.
Il
Boleto siciliano
,
di
,
,
,
,
ove gradatamente si accorciano, di color citrino, che al taglio divengono
immediatamente screziati di colore azzurro, coi pori ocraceo-ranciati. Lo
—
Stipite dello stesso colore del cappello ochraceo-fosco presentasi giallo sbiadato nella sua sommità, e tutto sparso qua e là di linee retate rosseggianti,
rigonfiato verso la base nella quale termina con
Sporldil ocracei.
pronunziato.
—
un
fittone radicellare molto
8
58
FIGURE E SPIEGAZIONI.
Tav. X. Fig.
—
ir.
Fig. II,.
—
Fig. II3.
Osservazioni.
nuto dai
villici
Stazione.
Fungo nel suo completo sviluppo.
Lo stesso inclinato per osservarne la superficie
Lo stesso tagliato verticalmente nel mezzo.
— Fungo
nessun uso e senza nome vernacolo,
di
— Nei
CLAVARIA MUSCO! DES,
t.
775,
2.
f.
— Bull.
L.
RAMARIjE, Frics.
II.
Clavaria mnscoidcs, Linn. Suec.
Dan.
rite-
boschetti di Lecci del R. Sito della Favorita in autunno.
Trib.
FI.
ma
per sospetto e velenoso.
88.
—
inferiore.
n.
t.
1270.
496,
f.
— Fr. Ep. 571. —Ep. Ed.
667.
— Berkl. Oult. 279. — Holmsk.
Alt. p.
p.
0. Z.
p.
I,
p. 89.
Clavaria corniculata, Schaefl'.
f.
t.
— Krombh.
173.
t.
53,
f.
22, 23.
—
Vaili. Par.
t.
8,
4.
Stazione.
— Lungo
saldi boscosi in
l'inverno sino al principio della primavera nei terreni
al musco nel R. Sito della Favorita.
mezzo
89.
COPRINUS PANORMITANUS, Nob.
Trib.
I.
PELLICULOSI, Frics, Ep.
Coprlnus parvus, pileo membranaceo ovale, primitus albo, mox cinereo,
undiquc squamis furruraccis albidis tecto
stipite pileo subacquale,
cavo, basi ventricoso, amilo ochraceo lacerato-fibroso cincto, radicato;
ianiellis atting^entibus, lanccolatis ex albo cocruico-nig^rlcantibus.
,
descrizione.
forma naturalmente piccola, col Cappello sottilmente membranaceo, ovale, bianco nello stato nascente, ma che diviene di
color cenerognolo nello stato adulto, ricoverto qua e là in tutta la sua superficie di squame bianchicce forforacee, che gli danno l'aspetto marmoreo.
Il
Coprino palermitano è
di
Collo Stipite quasi della stessa altezza del cappello, vuoto dentro, ventricoso nella base, ed in questa circondato da brandelli lacero-fibrosi nei quali
sin dal suo primitivo sviluppo si suddivide il suo Anello; e che termina
59
— Mantenen-
prolungandosi in forma di radice fittonata molto sviluppata.
dosi il fungo col cappello sempre chiuso
presenta le lamelle
,
lanceolate,
tangenti allo stipite, da principio bianche negli individui giovani, azzurronericce negli adulti col contorno bianco-cinereo a completa maturità.
—
Sporidi! ovali gialli e nereggianti.
FIGURE E SPIEGAZIONI.
Tav. X. Fig.
—
—
—
—
—
I..
Fig.
I3.
Gruppo
di diversi individui.
Sezione d'individuo giovane.
Sezione d'individuo adulto.
Fig.
I^.
hidividuo adulto isolato.
Fig.
I5.
Individuo nascente.
Fig.
le.
Spoi-idii.
— Neil' Istituto
Agrario Castelnuovo ai Colli nei terreni coltiove
agrumi
per poco ristagnino le acque d'irrigazione nel principio
Stazione.
vati ad
I.
Fig.
dell'autunno.
90.
LANGERMANNIA CANDIDA,
l-angermaniiia candida, Rosthovius
III,
p.
25,
f.
Rosth.
li.
— La
figura del citato autore, l' unica che abbiamo potuto
consultare sopra questa specie di Gasteromicete corrisponde perfettamente
agli individui da noi raccolti in diversi tempi in contrade diverse dell'Isola.
Osservazioni.
Stazione.
— Sviluppasi
ovunque nei
terreni sciolti silicei, saldi, destinati
a prato spontaneo, ovvero in mezzo alle boscaglie, nella primavera e nell'autunno.
— Benché
sciapito e senza arome speciale, raccogliesi qualche volta
e mangiasi dai villici in confuso col Geaster hygrometricus, Pers. e col LiVed. Cent. 1", p. 27 e 28,
coperdon pyriforme, Schaeff.
Uso.
—
PHLEBIA MESENTERICA,
91.
Trib.
Plilcbia mesenterica, Fr.
EI.
I.
Fung.
APUS,
I,
Thelephora tremellina, Swartz.
Thelephora mesenterica, Pers. Syn. p. 571.
154.
Fi-ics.
Fr.
60
Thelephora IremeUoides, Clievall. P.
I,
92.
p.
Auricularia tremelloides, Bull. Champ.
t.
Auricularia mesenlerica, Pers. ^lyc. Eur.
230.
p. 97.
Helvella mesenterica, Dicks.
-
Lichenosum, substantia gelatinosa , superne variegatum, et villosum, inferne primuni violaceum, postea griseum , et
mesenterii instar corrugatum.
Mich. Plant. Gen. t, 66, f. 4.
Agaricum squamosum,
et
—
Stazione.
— Nell'autunno
sino alla primavera
ovunque
in Sicilia nei tron-
chi degli alberi.
FOLYPORUS APPLANATUS,
92.
Trib. IV.
Polyporns applanatua, Wallr.
Alt. p. 557.
— Klotzsch.
Bor.
A PUS, Fri«a.
D. Rr. FI.
t.
393.
Wallr.
II,
— Berkl.
p.
591.— Fr.
Outl. p. 245.
Ep. p.
465.— Ep.
— Pers.
Obs.
'2,
Ed.
p.
2
sub Boleto.
Polyponis dryadeus,
llostk. 27,
t.
9.
Polyporus Merismoides , Corda apud Sturai. 27,
f.
t.
63.
— Batsch.
f.
130.
— Bull.
t.
454,
e.
— Parassito
tronco fracido della Buddlea Madascariensis,
Vahl., nel R. Orto Botanico di Palermo, in autunno.
Stazione.
al
93.
POLYPORUS CROCEUS,
Trib. IV.
Polyporus eroceus,
p.
454.
—Ep.
Pers.
Ed. Alt.
Boletus croceus, Pers. Obs.
Stazione.
— Nei
p.
I,
Myc. Eur.
Pers.
APUS, Frics.
2, p. 59.
584. — Rotstk.
III,
— Fr.
27-28,
Syst. Myc.
t.
1,
p.
364.
— Ep.
1-4.
p. 87.
tronchi e rami fracidi del Quercus Suber, L., nella con-
trada S. Anastasia del circondario di Cefalìi, in primavera.
61
POLYrORUS GIGANTEUS.
.94.
Trip. in.
Fr. Syst.
Polyporus gigant4-ua,
540.
— Berkl.
t.
p.
I,
t.
.
Frie».
356.
82.
— Ep.
— Kichx
p.
38.
4i8.
p.
— Ep.
Ed. Alt.
p.
p. 226.
—FI.
Dan.
t.
1793.
86.
t.
76.
Boletus acanthoides, Bull. Gh.
p.
466,
Fungus major carnosior dendroides
Osservazioni.
I,
521.— Schum.
Boletus giganteus, Pers. Syn. p.
Boletus elegans, Boll.
Myc.
— Hussey
Oull. p. 240.
Boletus imhricatus , Sow.
ME RISMA,
Fr.
— Escludiamo
t.
48G.
cristatus.
— Dee.
— Bocc.
fr.
2,
p.
Mus. di
121.
Fis.,
t.
302,
dalla sinonimia di questa specie
il
f.
2.
Boi.
Me-
sentericiis dello Schseffer, che sembraci riferirsi piuttosto a qualche specie
del genere Steì-eum. Prende proporzioni enormi colossali, per le quali
cespo giunge al peso di 6 chilogrammi e più ancora.
Stazione.
— Nei
un
tronchi e rami fracidi del Rovere [Quercus robur. Wild.)
in contrada Scala di Patti, provincia di Messina, dall'autunno in poi.
95.
POLYPORUS PERENNIS.
Tris.
PKlyporus perennis, Fr.
531._Weinm. Ross. p.
MYOPUS,
Fries.
— Ep. p. 434. — Ep. Ed. Alt. p.
p. 350.
Myc.
— Rorstk.
210.
51.— Kickx.
—Hussey
192. —FI. Dan.
125. — Sowerb.
1245. — SchaelT.
Syst.
310.
Boletus perennis. Linn. Suec. n.
t.
I.
L.
I,
t.
6.
I,
t.
t.
p.
t.
1075.
Boletus coriaceus, Bull.
t.
28, 449,
Boletus subtomentosus , Bolt.
Boletus confluens,
Schum.
p.
t.
f.
2.
87.
378.
Boletus cyathiformis, Vili. Delph. p. 104D.
Boletus infundibulum, Roth. Cat.
1,
p. 240.
Polyporus exiguus, alpinus, fidvus, infundibuli forma, pediculo breviore. Mieli. Plant.
Gen. t. 70, f. 10.
Osservazioni.
— Gli
individui da noi raccolti e studiati corrispondono per
brevità dello stipite alla fig. 10 piuttosto che alla
la picciolezza e per la
fig. 8 della citata tav.
di
70 del Michele, e d'onde con molta esattezza il Fries
voi. 1, p. 350 ne facea la varietà distinta
Sy stema Mycologicum,
Polyporus perennis nanus.
nel suo
62
— Neil' autunno
Stazione.
sopra
nusiul» dclica,
Kickx
p. 204.
t.
f.
73,
t.
— Ep.
48,
3, 4.
f.
Fr.
Frici»,
Ep.
Ed. Alt, p. 440.
— Berki.
17, A.
—Vaili,
— Batt.
t.
Outl.
p.
—
— Paulet
p. 210.
61.
1.
delle lamelle
— Rimarchiamo
carattere negli individui da noi raccolti
leggermente verdognole nella completa maturità del fungo.
Osservazioni.
il
— In
autunno e nella primavera dopo la caduta di piogge ahcomunissimo nel terriccio di Leccio [Quercus ilex L.) nei conPalermo, e segnatamente nel cosidetto boschetto di Niscemi del Real
Stazione.
bondanti
torni di
COMPACT^,
I.
Fr. Ep. p. 350.
— Vent.
tronchi fracidi di Platano in Palermo.
RUSSULA DELICA,
96.
Trib.
i
,
Sito della Favorita.
Nomi volgari.
Usi.
— Come
— Funcia
di
ilici.
4
delicata e gustosa mangiavasi un tempo dai
a questa parte raccogliesi e Vendesi nei mer-
specie poco
da qualche anno
Però potenPalermo con altre specie mangiative di uso antico.
dosi qualche volta confondere con qualche specie sospetta o venefica che
nasce pure nelle nostre contrade, raccomandiamo di non farne uso, anno-
soli villici;
—
cati di
verandola nella categoria dei funghi sospetti.
97.
Trib.
RUSSULA NIGRICANS,
I.
COMPACTjE,
Frlcs, Ep.
— Berkl.
Bussala uigricans, Hussey I, t. 73.
Bull. t. 579, f. 2, t. 212.— Krombh.
p.
350.
— Ep.
Stazione.
di
t.
70,
Ott.
— Kichx. 203. —
—
Barlat. 17. —-Fries Epic.
15.
Outl.
f.
14,
p. 209.
p.
Ed. Alt. p. 439.
— Nel
volgere dell'autunno e per tutto l'inverno nel boschetto
Lecci della R. Favorita.
63
SPHAERIA CONCENTRICA,
9è,
Sect.
PERIPIIERIC.t:. —Hr\b.
I.
Bolt.
PULVINAT^,
Fi-ics.
—
—
—
Pers. Syn. p. 3.
Comm. Clavaef, p. 18.
SIpiiacria concentrica, Bolt. t. 180.
Wahl. Lapp. p. 517.
Sclium. Saell., 2, p. 177.
Friesin V. A. H. 1816, p. 134.
— Syst.
—
Myc,
—
2, p. 231.
Cam.
Valsa tuberosa, Scop.
Lycoperdon atrum, Schaeff.
399.
p.
II,
p. 329.
Lycoperdon fraxineum, Huds.
— Sowerb.
Sphaeria fraxinea, Sibth.
Sphaeria tuber, Tinim. Meg.
279.
p.
Sphaeria tunicata, Tod. Mechl.
etc.
Fungus fraxineus, niger
2, p. 59,
— Sotto
t.
17, fig.
,
Bovinum
reneni veluti repraesentans
104, tab. 55, flg.
p.
scorza screpolata di
la
130.
Raj. Syn. p. 16.
Lichen-Agaricus crustaceus , crasstis
quasi deustus. Mich. Plant. Gen.
Stazione.
160.
t.
,
niger
,
et
1.
un tronco
svelto e
fracido di
leccio [Quercus Ilex, L.) durante l'inverno.
SPHAERIA CORNIFORMIS,
Tbib.
Spacria cornirormis,
Stazione.
— Nel
I.
Fr.
CORDYCEPS, Fries.
Fr. Elenc. Fang. 2, p. 57.
terriccio di lecci del R. Sito della Favorita nel volgere
dell'autunno a tutto l'inverno.
100.
STEREUM HIRSUTUM,
Trib. IV.
Mtcrcum iiirsutum,
p. 78.
— Fr.
Syst.
Thelephora papyracea,
A PUS, Fric», Ep.
Fr. Ep. p. 549.
Thelephora hirsuta, Wild. Ber.
Myc.
FI.
Auricularia reflexa, Bull.
p. 397.
voi.
Dan.
Gli.
1,
t.
274.
—Ep.
t.
82.
Ed. Alt. p. 639.
— Pers. Obs.
p. 439.
1199.
— Sow.
Auricularia aurantiaca, Schum. p. 398.
Boletus auriformis, Bolt.
Fr.
t.
27.
2, p. 90.
-
Syn.
p. 570.
— Swartz
64
Boìetus hirsutus, Sohrad. spie. p.
169.
— Wulf.
in Jacq. Coli,
li,
p.
Ii9.
Helvella acaidis, Hud.
Helvella villosa, Relh.
Helvella versicolor, Liljebl. Sv. FI. 2, p. 451.
Agaricuni alpinum
,
squaniosum
,
membranaceum superne obscurum,
,
feine ex albo nifescens. Mieli. Plant. Gen. p. 124,
t.
66,
f.
et
sericeum, in-
2.
FIGURE E SPIEGAZIONI.
Tav. IX. Fig.
—
Fig.
I.
II».
Cespo di molti individui.
Prolungamento dello
—
—
Fig.
II3.
Fig.
II/,.
eomposto d'individui disposti in
quale sono attaccati, osservati nella
stesso cespo
serie longitudinale nel
ramo
al
loro superfìcie superiore.
Lo stesso osservato nella superficie inferiore fruttifera.
Superfìcie inferiore fruttifera d" individui fra loro nostosomizzati
nello stato completo del loro sviluppo.
Osservazioni.
— Specie
questa comune quasi cosmopolita in tutta Europa
e perciò descritta ed illustrata in moltissime opere antiche e moderne,
meriterebbe in questa nostra Centuria una apposita figura, se il caso
non
non
avesse apprestato il presente esemplare per il suo progressivo sviluppo,
e per le splendide forme, degno dell'attenzione della scienza. Fra le diverse
figure osservate negli autori che se ne sono specialmente occupati troviamo
ci
esattissima quella del Grev. Scot.
Stazione.
ai
— Dall' autunno
rami secchi
t.
256.
alla primavera, parassito ai tronchi fracidi ed
di quercia, e di altre specie di alberi, e di arbusti.
INDICE ALFABETICO
DELLE SPECIE E CORRISPONDENTI SINONIMI
AGARICUS
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
Pag. Ì6
acris, Bull
Wih
»
17
antiquatus ; Batsch
»
27
anulat'is, Boll
»
27
appendiculatus, Bull
»
15
applicatus, Batsch
»
49
arvensis, SchaelT
»
45
atro-rufus, SchaefT
»
49
»
36
»
42
»
16
adustus,
aurantiacus, Bull
,
Sow
aurantius,
aurivenius, Batsch.
...
,
,
»
32
»
42
bulbosus, Bull
»
46
Caesarius, Scop. ...<,-:..
»
36
calcjolarius , Pi^rs
»
16
candlcans, SchaefT.
»
48
citrinus-albidns
»
46
»
49
»
45
I.ett
»
34
clypeolarius, Bull
»
16
dypcalus, Huds.
»
10
coccineus, SchaefT.
»
42
cochleaius, Pers
» 34
barbatìis, Retz
bryophilus ,
clavus,
Pers
L
chlorophanus ,
divu'.onim,
Fi"
colubrinus^ Pers
—
Bull
»
12
»
27
,
concavus, Scnp
»
28
Sow
»
34
confìuens,
contiguus, Bull
»
17
comucopioidcs , Bolt
»
34
9
66
AGAUICUS
—
—
_
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
cremdaius, FI. Djn
'.
-Pag. 32
oiistalLis, «ùrlsch
»
12
ciyplaruin, Letali
cyulhifcirmis, Bull
»
50
»
28
»
50
»
34
Sow
dealbalus,
dichrous, Pers
lUiII
dryophillus,
dubius, SchaelT.
»
^
»
1 1
^o
edidis,
Kroinbh
»
clatus,
Balsch
» ol
epigaeus, Pers
epixijlon, Bull
ereiis,
,
Secr
Pers
eilcacus,
eucetoriun, Pers
Vitt
aquisiLus,
49
»
-iO
»
31
»
3-i
»
52
»
45
»
28
»
16
,
Huds
fascicularis,
»
felìnus, Pers
.'
»
10
fcruiae, Lanzi
»
29
flabellatus, Bolt
»
52
foramimdosìim, Bull
»
53
»
51
Pers
fertilis,
fragraiis,
Sow
,
» 'i"
Fr
fiircatus, var.
»
fuliginarius, Weinm
Georgii, Sow
gratus,
» 51
Schum
helvolus, Schaeff.
hdvìis,
Krombh
hirsulus, Secr
hìjdrophilus ,
Bull
imperialis, Baiseli
infundihulum, Leyss
iiiVohUus, Baiseli
Kennisinus,
Dan
lahyrinliforiiiis, Bull
lacteus,
Pers
lactijlaus aureus,
lati'vilius,
Schaeff
lignornm, Scop
Lìsteri,
Krombh
lividus, Pers
»
34
*
''3
»
40
»
15
"
3o
»
28
»
1^
''28
jenensis, Balsch
FI.
51
» '45
Hoffm
»
»
42
....
.
»
11
•
•
»
52
»
^3
»
28
»
40
•
» 'l6
»
47
67
AGARICUS
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
-^
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
longipes, Bull.
Pag. 10
,
.
lucidus, Ott
macrorrhizus
Pers
,
»
28
»
IO
macrourm, Scop
»
10
macidatiis, Schaeff
»
26
mappa F
»
46
mclanopus, F
»
23
»
40
miniatiis, Scop
»
42
montanus.
»
49
micaceus. Bull.
.
.
,
Pei's
»
16
»
34
nanus, Bull
»
S2
necator, Bull
»
32
nitidus, Pers
»
34
morosus, Jung
L
inuscaiius,
»
52
nudus, Bull
»
17
obsciirus, Vili
»
16
ochraceiis, Schaeff
»
9
olivaceus, Offm
«
28
»
23
papUhtlKS, Offm
»
32
DC
»
26
»
29
»
31
Dan
niveits, FI.
ostreatus, var.
panlhen'nus,
parvulus,
perbrevis,
nigripes, Inz
Weinm
Weinm
'
phrygius, Vallr
»
10
piperatus, L
»
32
»
48
»
45
»
27
»
35
»
9
praecox, Pers
<
pratensis, Scop
proccrus, Scop
pseudo-aurantiacus ,
pseudo-boletns, Jacq
Bull
»
52
»
28
pusilìus, Pers
»
29
puslulatHS, Sclium
»
26
pyxidatus, Bull
»
'9
quadrifarius, Sclium
»
'7
quercinus, L
"
1
radicatus, Relh
»
10
rimosus, Bull
» 16
piibescens,
Sow
pulverulentus. Bull
ruderatus, Batsch
rusticus,
Fr
1
»
26
»
52
68
AGARICU3
—
—
—
—
—
seplicus,
s?ricellns, Pers
» 51
sericcus, IMan. Erf
»
sinuatus, Bull
»
19
»
15
»
15
»
32
»
32
stcllaris,
ste,
Schaeff
Gunn
corarius , Scop
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
AMANITA
—
•'
—
—
—
—
—
—
—
»
15
stramineus , Scop
striahdus, Alb
»
46
»
49
Dem
»
40
snhantiqualus , Batsch
»
19
Sìibhcpalicus, Batsch
»
19
supcrbiens , Sihulz
»
38
sylvalicus, Schaeff
»
53
tard:ts, Pers
»
28
tener, Schaeff.
»
53
tennis, Bolt
»
52
»
43
tonninosus, Schaeff
»
28
trechisporus, Beikl
»
53
tesLaceu.s,
Alb
» 10
umbracalus , Batsch
ventosu.s,
F
•
vemistus, Viv
vevrucosus, Pers
vesiivianus,
volemus,
,
Brig
F
»
19
»
29
»
26
»
18
»
43
volvaceus minor, Bull
»
29
Zizyphinus, Viv
»
38
uìivantiaca, Pers
»
35
Cacsarea, Pers
»
36
citrina^ Pers
»
46
flavida, Lain
»
28
marmorea, Lam
»
27
muscaria, Pers
»
35
perniciosa, Larn
»
32
umbrina, Pers
»
26
»
46
»
21
n
63
o
63
venenosa, Pers
ARCYRIA punicea, Pers
AUBICULARIA aurantiaca, Schum
—
28
slipulus, Pers
StvaÌ7izoìui;
—
52
»
spddiceits, Schaeff
—
—
—
—
—
—
•
Fr
spadiceo- griseus ,
—
Pag. 42
scarlaliiiHS, Sali
reflexa, Bull
,
69
BOLETUS
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
Pag. 22
aelnensis, Inz
aeneus, Roslk
»
^4
aestivus, Slolterb
»
43
acanthoidcs , Bull
»
61
arcularius, Batsch
»
10
auriformis, Bolt
»
63
Bellini, Inz
»
25
»
44
bttlbosus, SchaelT
»
44
candicans, F
»
54
hovinus,
L
-
.
Web
»
9
caudicinus , SchaefT.
»
18
cellulosus, FI. Dan
»
33
citrÌHHS, Pian
»
18
confluens, Sclium
»
61
»
18
»
18
castaneus,
coriaceus, Bull
—
Huds
Schum
crassipes,
,
-
.
.
croceus, Pers
crùstatiis, Pian
dimidialns, Tliiunb
-
»
44
»
60
»
9
»
9
edulis, Bull
»
43
eìegans, Bolt
»
61
erythropus, Krobh
»
55
»
44
flabelliformis , Scop
»
9
Inz
»
7
F
»
14
gigantihis, Pers
»
61
hepalicus, SchaefT.
hirsutiis, Scrad
»
15
»
64
...
esculeniìts, Pers
Friesii,
fulvidus,
»
61
»
33
laccatus, Tiinm
»
9
Lanzi, Inz
»
54
lingua-cervina, Sckrank
»
18
lupinus, Fr
liiridus, Viv
»
55
»
56
marmoreus, Roq
»
56
Messanensis, Inz
»
13
nitens, Batsch
»
9
nilidus violascens, Alb
»
33
obliquatus, Bull
»
9
imbricatus,
Sow
inversìcs, Vili.
.
,
«
10
70
BOLETUS
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
=
—
—
pachypus, Krombh.
panorrnitanus, Inz
»
21
jmnjraceus Schrank
»
33
»
61
»
33
»
55
»
9
»
56
»
55
Satanas, Lenz
»
56
siculus, Inz
»
57
suhtomentosus , Bolt
»
61
sulplìureus, Bull
»
18
tenax, Bolt
»
18
,
perennis,
Sow
rubeolarius,
rugosus, Jacq
—
Secr
-.
»
1^
»
55
»
33
variegatus, SchaefT.
»
9
verniceus, Brot
»
9
vernicosus, Berg
»
9
42
tesiaceus, Pers
o i
tuberosus, Léttel
tunicatus,
Schum
»
L
denudatus,
COPRINUS,
—
corniculata, SchaefT.
ephemerus, Bull
F
minacous,
panorrnitanus, Inz
DAEDALEA
—
L
muscoides,
—
F
Inzengae,
quercina, Pers
DENDROSARCOS hepaticus,
EMROLUS crocatus, Batsch
FISTULINA
hepatica,
acaulis,
,
Bull
Huds
—
elastica, Bull
—
fuliginosa^ Dicks
—
—
—
—
—
Paul
Fr
buglossoides
HELVELLA
—
»
biyophilus, Pers
Turrisi, Inz.
—
—
•...
Krombh
sanguineus ,
CANTHARELLUS
CLATHRUS
CLAVARIA
L
proteus, Bolt
—
—
54
Pag.
.
...
gelatinosa, Bull.
hemisphnerica,
laevis,
Berg
lubrica, Scop
Wulf
30
»
21
»
58
»
58
»
32
»
40
»
58
...
»
8
...
»
11
»
15
»
21
»
15
»
15
»
64
»
14
»
14
»
41
»
40
»
14
»
41
Berg
»
41
mitra, Bolt
»
14
lutea,
71
HELVELLA
—
—
HYDNUM
—
—
—
—
—
»
64
villosa,
»
64
repandum, L
»
24
carnosum, Batsch
»
24
clandestinuin , Batsch
»
24
flavidum, Schaeff
»
24
medium,
Pers.
rufescens, Schaeff
HYGROPHORUS
—
chloiophanus,
—
—
—
—
—
—
—
—
15
»
36
exquisitum, Paul
fossarum, Paul
»
45
»
17
ianthinuin, Paul
»
17
infundibuli forme, Paul
margaritiferum, Paul
»
17
»
26
muscarium, Paul
»
35
piperatum, Paul
Scyphus, Paul
»
46
repanda, Paul
piperatus, Scop
torminosus, Fr
volemus,
F
candida, Rosth
gelatinosa, Hill
atrum, Schaeff
fraxineum, Huds
clathroides, Scop
PANUS rudis, F
PAXILLUS involutus,
—
—
—
42
»
16
MERULIUS quercinus, Pers
MUCOR coccineus, Leers
PEZIZA
45
»
27
LYCOPERDON
—
»
»
LENTINUS cochleatus, F
LEOTIA lubrica, Pers
—
24
coluìnela, Paul
LANGERMANNIA
—
s
21
»
»
LAGTARIUS
—
Paul
»
colubrmum, Paul
HYPOTHELE
—
F
coccineus, F
HYPODHYS hepalicus, Pers
HYPOPHYLLUM Caesareum,
—
—
—
Pag. 14
panormitana, Inz
versicolor, Liljebl
bufonia,
Fr
Pers
»
17
»
24
»
46
»
32
»
43
»
59
»
34
)i
41
»
41
»
63
»
63
»
1 1
»
21
»
21
»
40
»
17
»
39
Schum
»
40
nigrella, Pers
»
40
sicula, Inz
»
311
subulipes, Pers
»
1
nigra,
'
72
PEZIZA
subulnis, Bull
Pag.
Il
»
59
»
60
PHLEBIA mesenterica, F
POLYPORUS applanatus, Walir
—
—
—
—
—
—
10
candidus, Roth
»
1"2
croceus, Pers
»
fiO
dryadeus, Rotk
»
60
exasperatus, Sclirad
»
10
F
»
61
Schrad
»
23
»
23
arcularius,
_
—
—
—
—
—
—
giganteus,
—
intybaceus, Fr
lucidus, Leyss
merismoides, Cord
RUSSULA
—
—
RUTHEA
SPHAERIA
STEREUM
—
—
—
—
TRICHIA
60
23
F
48
perennis, L
»
61
polymorphus, Roslk
purpureus, Rostk
»
48
*
33
ramosissimus , Sec
»
23
rhomhiporus , Pers
»
10
»
12
rosarum,
Welnm
sulphureus, Bull
»
18
violaceus, F
vulgaris, F
»
33
ulmarius,
Sow
.
vernicosum, Paul
delica, Fr
Fr
heteropliylla,
nigricans, Ott
invalida,
Opat
concentrica, Boll
F
corniformis,
;
»
33
»
12
»
9
»
»
62
47
»
62
»
17
»
63
»
63
»
63
»
63
tunicata, Tod.
»
63
F
speciosuin, F
»
63
»
20
»
63
59
fraxinea, Sibth
tuber,
Timm
hirsutum.
THELOPIIORA
—
9
»
»
nigricans,
PYRENIUM
»
»
muUiconca, Paul. Laiv
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
F
»
hirsuta,
Wild
»
mesenterica, Pers
Dan
»
63
tremellina, Swart
»
59
tremelloides , Chevall
»
60
coccinea, Bull
»
21
papyracea,
FI.
,
73
TRICHIA
denudata, Wither
TUBER
aestivum, Vitt
—
—
—
—
—
VALSA
albidum, F
Pag.
.
21
»
41
»
41
Eud. Desi
»
41
bohemicum , Cord
»
41
»
41
»
41
»
63
Blotii,
cibarium,
nigrum,
Sow
Ali
tuberosa, Scop.
.
11
TAVOLA
DEI NOMI VOLGARI DI DIVERSE PROVINCIE
Agarico moscario
Agaricus muscarius, L.
Agarico piperino
Laclariiis piperatus, Scop.
Boéi
Bolè
fré
Agaricus Caesaretis, Scop.
Boletus Satanas, Lenz.
,
Bolo oeuv
V. Boéi.
Bolè porcin
Bolè real
Boletus edulis.
V. Boéi.
Boleto pernicioso
V. Bolè
Brisa matta
Bolè
Brusareul
V^ Agarico piperino.
Bubbola maggiore
Bubbola mezzana
Agaricus procerus, Scop.
V. Bubbola maggiore.
Ceppatello buono di selva
Cocch indormia
,
fré.
fré.
V. Bolè porcin.
\. Agarico moscario.
Cocch matt
V. Agarico moscario.
Cocch vdenos
V. Agarico moscario.
V. Boéi.
Coucoun
Concounin
V. Boéi.
,
Cucumei ...<,<.
V. Bubbola maggiore.
Dentino dorato.
Fons oeuv
IJijdnum rcpandum, L.
V. Boéi.
Fonso rosso
V. Boéi.
Founs caleng
Founs capelo
V. Bubbola maggiore.
Founs
d'
la
V. Bolè porcin.
V. Bubbola maggiore.
V. Boéi.
gamba lunga
cocch
Fung
Fung coccou
Fung oeuf.
Fungherello di gelatina
Fungo
Fungo
V. Boéi.
V. Boéi.
.
.
Leotia lubrica, Pers.
alberetto
V. Bubbola maggiore.
alpigiano di color cremisi
Hijgrophorus coccineus, Fr.
75
Fungo cambia colore
Fungo della ferula
Fungo felengo
V. Fungo della ferula.
Fungo-ferrè
V. Bolè porcin.
V. Bolè
Agarims
V. Boia
Fungo ferrigno
Fungo lattarolo bianco
Fungo peperone ...
Fungo poveraccia
Fungo porcino
Fungo sottana
Funs
Tré.
ferulae, Lanzi.
fié.
V. Agarico piperino.
V. Agarico piperino.
V. Agarico piperino.
V. Bolo porcin.
V. Agarico piperino.
V. Bolè porcin.
neigra
Giaunet
Lapacendro
Lea
Russula heterophylla, Fr,
V. Lactarius torminosus, Fr.
^
V. Giaunet.
Lera
V. Giaunet.
„
Madalena
V. Bubbola maggiore.
Madonine
V. Bubbola maggiore.
Mazza
di
tamburo
V. Bubbola maggiore.
Bubbola maggiore.
t
,.
„
„
Ombrella
,
W.
\
(
Pevera bianca
Polina
Agarico pipermo.
V. Bubbola maggiore.
Pelliccione serpentato
V. Agarico piperino.
V. Bubbola maggiore.
,
Porcino
V. Bolè porcin.
V. Bolo fré.
Porcino malefico
Pratajuolo maggiore
Puinaro bianco
Agaricus arvensis, SchaefT.
Sanghin rous dau
Lactarius volemus, Fr.
V. Dentino dorato.
V. Agarico piperino.
la?
Steccherino dorato
,
Tignosa bianca
Agirkus mappa,
Tignosa bigia
V. Tignosa bianca.
Fr.
Tignosa dorata
V. Agai'ico moscario.
Tignosa maggiore rossa
Tartufo nostrale
V. Tignosa dorata.
Tuber aestivum. Vitt.
Uovolaccio
A. Agarico moscario.
Uovolo
V. Boéi.
Uovolo malefico
V. Agarico moscario.
Uovolo ordinario
V. Boèi.
Uovolo selvatico
V. Agarico moscario.
Verino rosso malefico
V. Bolè
fré.
TAVOLA
DEI NOMI \^RNACOLI SICILIANI
Fune
Fune
Fune
Fune
a
campagnola
(1)
Boletus Messanensis, Inz.
a di celsa
Daedalea quercina, Pers.
a di chiddi russi bianehi vilinusi
Agaricus Mappa, Fr.
Agaricus ferulae, Lanzi,
Fune
Fune
Fune
Agaricus arvensis, SchaefT.
a eastagnara
'
a di
Rìissuìa heterophylla, Fr.
Russula delica, Fr.
ilici
a di lattieuognu
Agaricus nudus, Bull.
Funci a di Levanzu
Agaricus ferulae, Lanzi.
Fune
Agaricus zizyphinus, Viv.
V. Funcia di eelsa.
a di 'mbriaeula
Funci a di quercia
Fune
Fune
a
Fune
a di zasa
a di suvaru
di vigni
Polyporus areularius, Fr.
Boletus fulvidus, Fr.
Agaricus fascicularis , Huds.
Funei a larderà
Boletus Satanas, Lenz.
Fune
Fune
Fune
a 'neareaterra
Lactarius piperatus, Scop.
Paxillus ìnvolutus, Fr.
u eapiddinu
Agaricus procerus, Scop.
a laltàra
Fune u dulmu
Fune u jaddu
Fune u vilinusu
Agaricus sinuaius, Bull.
Mussu
Boletus Actnensis, Inz.
di voi
(I) Specie ripetuta
Polyporus inlybaceus , Fr.
V. Funeia lardàra.
per inavvertenza in questa seconda Centuria, ved. Cent, prima.
INDICE
GENERALE
AVVERTIMENTO
Pag.
1.
Boletus Friesii, Inz
2.
Daedalea Inzengae,
3.
Polyporus lucidus, Leyss
4.
Agaricus dryophillus, Bull
F
,
..;...
Polyporus arcularius, F
6. Agaricus radicatus, Belh
5.
7.
Daedalea quercina, Pers
8.
Peziza subularis, Bull
-
9. Agaricus cristatus, Batsch
—
»
8
»
9
a
9
»
10
»
10
»
11
»
11
»
12
»
12
candidus, Roth
»
12
»
13
12. Boletus Messanensis, Inz
—
7
Sow
10. Polyporus ulmarius,
11.
3
»
F
»
14
lì. Helvella clastica, Bull
»
14
»
IS
»
15
clypeolarius, Bull
»
16
rimosus, Bull
»
16
13.
fulvidus,
15. Fistulina hepatica,
F
16. Agaricus appendiculatus, Bull
17.
18.
—
—
19. Paxillus involutus, Fr
»
17
20. Agaricus nudus, Bull
»
17
21.
»
18
»
18
23. Agaricus sinuatus, Bull
»
19
pyxidatus, Bull
25. Stereum speciosum, Fr. .
»
19
»
20
—
vesuvianus, Brig
22. Polyporus suiphureus,
24.
Bull
—
.
.
,
^
»
21
»
21
28. Boletus Aetnensis, Inz
»
22
29. Polyporus intybaccus, Fr
»
23
»
24
»
25
»
25
»
26
»
27
26. Arcyria punicea, Fr
27. Boletus panormitanus, Inz
30.
Hydnum repandum, L
31
Agaricus melanopus, Fr
.
,
32. Boletus Bellini, Inz
33. Agaricus pantherinus,
34.
—
DC
procerus, Scop
,
78
33. Agaricus cyatiformis, Bull
30.
37.
38.
—
—
—
28
»
28
»
29
Lanzi
»
29
Inz
»
30
Veinm
»
31
»
32
fasciculai'is,
Weinm
parvuliis,
ferulae,
Pag.
Huds
39. Caiilhaipllus Turrisi,
40. Agaricus peibievis,
41. Coprinus ephemerus,
,
Bull
42. Lactarius torminosus, Fr
»
32
43. Polyporus vulgaris, Fr
»
33
—
Fr
»
33
45. Agaricus ericaeus, Pers
»
34
46. Lentinus cochlcatus Fr
»
34
L
»
3i
Caesareus, Scop
»
36
Viv
»
38
»
39
4i.
vioiaceus,
47. Agaricus muscarius,
48.
49.
—
—
zizypiiinus,
50. Peziza sicula, Inz
31.
52.
—
—
Eufonia,
Pers
»
39
nigrella,
Pers
»
40
»
40
53. Coprinus niicaceus, F
F
«
40
55. Leotia lubrica, Pers
»
41
56. Tubar aestivum,
»
41
57. Cantliarellus bryophilus, Fr
»
42
58. Hygrophorus coccineus, Fr
»
42
59. Lactarius volemus, Fr
»
43
60. Boletus edulis, Bull
»
43
61. Agaricus arvensis, Schaeff
»
43
»
45
54. Panus rudis,
V'itt
62. Hygrophorus chlorophanus,
Fr
63. Agaricus naappa, Fr
»
46
64. Lactarius piperatus, Scop
»
46
65. Russula heterophylla, Fr
n
47
66. Agaricus praecox, Pers
»
4S
67. Polyporus nigrigans, Fr
68.
—
polyinorphus, Rostk
69. Agaricus applicatus, Batsch
70.
71.
72.
—
—
—
74.
—
—
75.
—
73.
76.
77.
—
—
atro rufus, Schaeff.
clavus,
L
cryptarum, Létell
dealbatus,
Sow
elatus, Batsch
fragrans,
Sow
fuliginarius,
lacteus,
Pers
Veinm
n
48
»
48
»
49
»
i9
»
49
»
30
»
50
»
31
»
51
»
31
»
52
79
78. Agaricus rusticus, Fr
Pag.
52
Fr
»
52
sylvaticus, Schaeff
»
53
Icner Schaeff
»
53
trecliisporus, Berkl
»
53
»
54
»
54
»
55
»
56
79.
80.
81.
82.
_
—
—
—
septieus
83. Boletus candicans, Fr
84.
85.
86.
—
—
—
—
Lanzi,
Inz
Fr
lui)iiius,
Satanas, Lenz
Inz
»
57
L
»
58
89. Coprinus panormitanus, Inz
"
58
90. Langermannia candida, Rotstk
»
S9
»
59
»
60
87.
siculus,
88. Clavaria muscoides,
91.
Phiebia mesenterica,
Fr
92. Polyporus applanatus, Wallr
93.
—
croceus, Pers
»
60
94.
—
giganteus, Fr
»
61
95.
—
perennis,
L
96. Kussula delica, Fr
97.
—
nigrigans, Ott
98. Sphaeria concentrica, Bolt
—
99.
corniformis, Fr
100. Stereum hirsutum
»
61
»
62
»
62
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