funghi siciliani - Micologia Messinese
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FUNGHI SICILIANI STUIDII DI GIUSEPPE INZENGA (Con tavole colorate e flgure intercalate al testo) CENTURIA SECONDA PALERMO STABILIMENTO TIPOGRAFICO DI FRANCESCO LAO Premiato con diverse Medaglie via CJelso, 31. 1869. ^& AVVERTfMENTO L'incominciato mio lavoro sopra desto scopo di determinare i funghi di Sicilia diretto da principio al solo mo- specie mangiative, velenose o sospette, che certamente non mi avrebbe potuto occupare molto alle lunghe, ha straripato oramai, e quasi senza avvedermene, da' suoi preveduti confini, prendendo la seria fisonomia di opera di qualche svariati e le importanza in rapporto alla scienza, in grazia dei fatti importanti e dei numerosi prodotti, che queste siciliane contrade, non prima esplorate in branca di botanica micologica, hanno offerto ai miei studi ed alle mie osservada un quattro anni a questa parte. Da ciò il bisogno da me sperimentato di segnare un limite alle prime 100 specie di funghi siciliani già da me pubblicate, facendone un lavoro separato, al quale tal zioni il titolo di P Centuria, e coli' acquisto per ora di altrettanto manon meno del primo prezioso, accingermi con nuova lena e sotto migliori au- ho creduto dare teriale spici alla pubblicazione del seguito di siffatti miei studi, al quale darò l'estensione ed il Io titolo corrispondente di 2" Centuria. colgo questa occasione per esternare la mia gratitudine alle deputazioni amministrative di queste pubbliche biblioteche. Nazionale e Comunale, di essersi arric- chite sulla dibili mia proposta in questi ultimi anni di opere classiche sulla materia, ven- presso stranieri librai, come altre non meno importanti, benché il Bulliard, lo fSchaefl'er, di minore volume, che unite a quelle da il Paulet, il Sowerby ed me pos- sedute mi han messo nella posizione fortunata di poter proseguire nei miei lavori. Senza l'acquisto di dette opere, appropriato per la sua spesa cospicua ai grandi Stabilimenti, anziché alla fortuna privata dei cultori della scienza, tanto prezioso materiale da me raccolto sarebbe opera inerte, ed il mio tentativo fatto prime poche specie, da me raccolte in Sicilia, sarebbe morto ovvero rimasto inosservato in uno stato cosi abortivo e di poca impor- sulla determinazione delle sul nascere , rimasto 4 tanza pel paese, ovvero passato inosservato dalla scienza e dagli scienziati d'oltremare, che si occupano di tale botanica disciplina micologica. P Centuria fatta alla spicciolata del Giornale di Scienze Nella pubblicazione della Naturali ed Economiche di questo Consiglio di Perfezionamento di Palermo nel vol- gere tre anni, di nuovo nell'aringo in tal ramo di botanica, e e di tutt' altra suppellettile scientifica all'uopo necessaria, fui me da me descritte ed stesso sulla proposta delle nuove specie unico conforto del mio sprovveduto di libri sempre dubbioso di illustrate, trovando proseguimento dell'opera nella voce viva e sempre incoraggiante amico e maestro Prof. Giuseppe de Notaris da Genova, il quale come dal principio di questa mia intrapresa micologica siciliana, ad onta al diletto sin promotore delle di lui occupazioni, gistrale non tralasciò mai tutte le consiglio in di assistermi e correggermi del suo mie incertezze, in tutti i ma- miei desiderati ammaestra- menti sulla materia. Terminata la dei miei lavori prima Centuria, per meglio avviare il mio indirizzo al proseguimento e rendermi conto severo sopra me stesso delle cose da me scritte e botanico svedese Elias Fries, dei Micologi pubblicate, ne spedii una copia al celebre viventi d' Europa riguardato meritamente primo fra competente sulla materia, per potere via mi fossi trovato negli studi io i primi, e perciò giudice il pili conoscere dal suo superiore giudizio in qual dei quali è parola. da questo sapiente botanico, il di lui severo giudizio manifestatomi specie per specie, scendendo financo agli equivoci ed agli errori di qualche sinonimo della mia pubblicazione da lui letta e studiata per filo e per Il sollecito riscontro ricevuto più grande incoraggiamento dopo tante veglie e fatighe due con rate, ed uno sprone più che possente, per io proseguire con maggiore alacrità, senza mano e nel metter meno ambagi possibili nella continuazione dei miei studi, segno, è stato per me il esitanza alla presente 2" Centuria. Intanto sia per correggere qualche errore commesso nella crescere il credito, nello interesse della scienza, alle P Centuria, sia per ac- mie nuove specie in essa pub- blicate, giudico prezzo dell'opera nell'inizio di questa 2' Centuria di far conoscere quanto il citato illustre botanico ne abbia giudicato. Muove specie della Prima Centuria 1. Agaricus Bertoloni. atri. 2. » 3. » Gemmellari, 4. » Gussonii. 5. » Nebrodensis. 6. » Ostreatus, var. nigripes. 7\ Helvella panormitana, 8. Eydum 9. Polyporus Todari. Notarisii, ' Ecco le parole del Pries specie per specie: Agaricus Bertoloni facile fingerem esse forniam monstruosara. Agaricus Citri, meo sensu facile distingneudus ab Agar, meìleo, a quo 1. 2. difl'ert ut Agar, fascicularis ab Agar. sublaterUio. 3. Agaricus Gemmellari species nova, nobilissima!, inquirendnm au lamellae, porornm instar Boleto, a pileo facile secaiit, tum meo sensu Paxilli species. Agaricus Gussonii cum nulla specie 4. milii obvia comparandus, nisi forsan Agar, paeonio. 5. Agaricus Nehrodensis, mihì band 6. Agaricus ostreatus nigripes, niihi species nova distinctissima. 7. Helvella panormitana confercnda cura R. elastica Bull. Hydmim Notarisii est species quam maxime insignis portentosa. 8. cogiiitns. Polyporus Todari vix specie diversns a Fohjp. sulfureo, qui etiam apiid nos pas- 9. sim rubescit. il giudizio del Fries, che nella materia della quale è parola, deve ritele sentenza nuove di .Sicilia da me pubblicate, per quasi inappellabile, specie messo in dubbio VAgaricus Bertoloni come individuo mostruoso di qualche specie nota, e perdnta VHelvella panormitana che riferiscesi aWRelvella elastica del Bul- Secondo nersi liard, compenso a guadagnarne vece di varietà nuova specie, e vengo in gripes in cie ancora distinta nuova, e altre due, e delle qu.ali denti diagnosi nel corso della presente 2'' VAgaricus Ostreatus VHydnum compactum mi .affretto del Persoon spe- a pubblicarne lo Sicilia, interesse che egli motte svariate di .alle numero secondo le corrispon- l'euturia a titolo di Errata-Corrige di quanto mi trovo di aver pubbliciito nella precedente 1'^ Centuria. La voce autorevole del Fries é stata poi di grandissimo conforto per var. ni- ai miei studi produzioni naturali di tal genere che offre la le sue diverse contrade, ricche di specie nuove sinoggi dalla scienza sconosciute, di belio sviluppo e rare a rinvenirsi in .altre con- trade d'Europa, per la qual cosa proseguendosi da me, o da altri botanici del p.aese cot.ale ricerca in queste avventurose insulari contrade, molta preziosa suppellettile un giorno o l'altro potrebbe acquistarsi per rendere sempre più ricca la scienza che se ne occupa, e molti fatti importanti di «6ig«itò per potersi, quiindo che sia, determiuiire i limiti e la geogr.afica disposizione di questi perficie della terra, la qual cosa sinoggi è esseri vegetali nella su- un desiderio anziché una realtà. Ecco sul proposito la prima impressione che la pubblicazione della mia prima Centuria sui funghi di Sicilia destava nella mente dell'illustre botanico svedese. Singidari voluptate recepì insignem dissertationem a te indicati operis defungis sicilianis, ab quod demum gr alias ago sincerissimas. Singulare est easdemfere species nasci in estremis arboribus etplantis in Europae angulis, Sicilia et Scandinavia, exceptis parasìtis in Europa boreali haud obviis. E nella conclusione della stessa let- 6 tera colla data di Upsala 14 marzo 1869, esprime meglio l'interesse che prende dalla conoscenza dei funghi di nem operis, quod ad maxime conferei. Ed Sicilia nei seguenti termini: co(jnitionein geograpliicae in un'altra Avide desidero continuatio- fimgorum del 28 aprile dello stesso distrìbutionis anno dilatandum cosi sullo stesso ar- gomento fa rilevare: In Italia maxime australi, ove appunto si comprende la Sicimultae occurrunt fungorimi species in Europa media et boreali desideratae lia, quae , licei a Fatrihus gorum studium jam notatae a recentioribus Jiaud determinatae, quare fun- in his terris maxime fructiwsum fif. come mia perseveranza a continuare gl'intrapresi studi sui fanghi di Sicilia dipende ancora, come lo fu da principio, dal continuato incoraggiamento del mio affettuoso amico e maestro prof, de Notaris da Genova, il Debbo in ultimo dichiarare tale quale informato del severo ed imparziale giudicio ottenuto dal Fries nel compimento della mia prima Centuria cosi amorevolmente mi esorta in data del 19 trascorso aprile a proseguirne la continuazione. Oggi ho ricevuto grazio, e spero che complimento del sito lavoro sui funghi siculi e ne la rinElla continuerà alacremente questa sua bella ed interessan- il , tissima pubblicazione, confortato dal lusinghiero parere del principe dei micologi viventi, Elias Fries, BOLETUS 1. Sez. a. PRIESII, Nob. CORTINARIAE, Fries. convexo e cute pulverulento-glutinosa bollosa coeruleo-cinerea oblinito, stipite acquali flexuoso superne nervoso-reticulato concolore, tubulis adnatis, ore coeruleo-cinereis, saepe glandulosis. Boi. mollis, marcescens, pileo UESCRIZIONE. Boleto di Fries è di consistenza molle floscia, puzzolente e di sollecita Il putre- polverulenta glutinosa di colore azzurrosolcato nella sua superficie o sparso di protucinericcio, convesso, irregolarmente beranze ineguali arrotondite a contorno circolare, spesso ellittico, o reniforme, e fazione. Ha il Cappello coverto di pellicola , qualche volta ellittico con angoli rientranti nei suo asse minore, affettando la forma Lo Stipite cilindrico dello stesso colore del cappello, ugualmente polverulento e glutinoso nella sua sunella sua sommità verso il cappello rivestito di perficie, longitudinalmente striato, e bicorporea o di chitarra, come osservasi nella Tav. I, Fig. 2. nervature, o cordoncini filamentosi intrecciati a rete fra di loro e che prolungan- appianandosi cammin facendo finché scompariscono nella massa cilindrica di esso stipite; negli individui giovani e non ancora svilupdosi oltre divengono paralleli , di fittone corto pati lo stipite presentasi obeso e rigonfiato nella base, provveduta di colore Tubuli 7. di filamenti radicali, fig. 6, cilindrici, fosco-ocraceo, cosperso spesso glandolosi nella loro bocca, come osservansi nelle cuplo ingrandimento, e tutti coverti all'esterno come licola molle polverulenta e glutinosa azzurro-cinericcia, tiero fungo, che ne copre tutta l'esterna superficie acquosa, puzzolente, fosco-ocracea, Dedico la presente specie di Upsala (Svezia), sigli, il in questi studi al di principe 4, 5 di che forma doppio e de- la veste dell'in- dall'alto al basso. — Sporidii sollecito sfacimento. di Micologi viventi, quale tanto mi onora del suo da me intrapresi fig. cappello e lo stipite di pel- il Carne floscia ovali ocracei. l'illustre Prof. Elias Fries e dei suoi magistrali con- afi"etto di 8icula Micologia. FIGURE E SPIEtìAZIONI. Tav. — I. Fig. 1. Fig. 2. — Individuo — Individuo sviluppato di forma normale. sviluppato col cappello ellittico ristretto nei poli dell'asse minore. — — — — — — Fig. 3. Fig. 4. Fig. 5. pjg. 6. Fig. 7. Fig. 8. — Sezione lungitudinale de! fungo. — Doppio ingrandimento per osservare i pori glandolosi. — Decuplo ingrandimento per osservare la glandola. Individuo giovane non ancor sviluppato. — — Sezione longitudinale — Sporidii dello slesso. osservati a forte ingrandimento col microscopio composto. 8 Stazione. — Raccolto brosi ed umidi nel mese di ottobre nei boschi di lecci, e nei luoghi più om- del R. Sito della Favorita dell'agro jialermitaiio. DAEDALEA INZENGAE, 2. Trib. II. DIMIDIATE , Fr. Fries. D, Pileo suberoso pulvinato triqueter, postice tuberculoso azono velutino, lutescentialbo, substantia concentrice zonata rufo-lutea, sinulis curtis !, integris, diffoimibus, concoloribus. Insignis siiiulis curtis, liaud profundis, carnis, colore et pileo decurrente nec subtus pla- no. Fr. (1). DESCKIZIO.NE. La Dedalea Inzenga presentasi col Cappello leggermente vellutato, disugualmente sparso nella sua superficie di protuberanze sferiche tubercolose: la sua forma complessa è quella di un guanciale , triquetra , di uniforme colore bianco-giallognolo , macchiato qualche volta qua e là di tinta rossiccia, specialmente nel suo contorno, il quale è sempre tumido ed arrotondito. L'Imenio, ovvero la sua faccia inferiore frutporoso-lacunosa nel primo sviluppo del fungo, e col tempo, a completa tifera otfresi maturanza, eoa curvature rientranti che o sinuosità irregolari, melle laberintiformi, come nella Daedalea quercina, ma si trasmutano in la- che ne diiferiscono priu- — La sua cipalmente per la loro brevità o poco internarsi nella massa del fango! Carne è umida, molto elastica, fibrosa, disposta a strati o zone concentriche, colorate, giallo-fulvi, di colore più intenso nell'interno, sbiadato verso l'esterno, esalante odore grato aromatico. PIGDKE E SPIEGAZIONI. Tav. II. — — — — — Fig. 1. Fig. 2. — Fungo — Idem, adulto di forma regolare osservato — Idem, sua sezione 4. — Fungo giovane. Fig. 3. Fig. Fig. 5. Fig. 6. ^Sezione prospettiva. longitudinale. longitudinale del fungo giovane. — Individuo — in osservato nella sua faccia inferiore fruttifera. mostruoso. Raccolto autunno nel tronco fracido di un albero di Gledischia {Qleditschia triacanthos, L.) nel R. Sito delia Favorita di questo agro palermitano. Stazione. in (1) La presente diagnosi scritta dall'illustre botanico svedese Elias Frics, sulle Ogure e sopra alquanti esemplari diseccati del fungo da me speditigli, mi è stata gentilmente comunicala colla data di Upsala 4 giugno 1869, col generoso sopra i funghi di Sicilia. di lui permesso di poterla pubblicare in questo mio lavoro , POLYPORUS LUCIDUS, 3. Trib. PLEVROPUS, Fries. II. Polyporus lucidus, Leyss. — Curt., t. 134.— Pers., Syn. p. 522. — Kromb., Lond., — FI. , Rostk., p. 353. t. 13. —Ep. t. , 22-24. f. 4, Leyss. t. 224. Dan., — t. Paul., — Schr. 1253. t. sp. — Grew. 10, , f. 2. 1, 163. p. Scot. — Fr., , — Sowerb., t. , 245,— Syst. Myc, 442. Boletus verniceus, Brot., Lus., p. 468. Bolelus dimidialus, Thumb., Jap., 39. t. Boletus castaneus, Web., hols. supl., p. 13. Boletus laccatus, Titnm. Boletus crustatus, Pian. Boletus rugosus, Jacq., Aust., Boletus obliquatus, Bull. 169. t. 7, 459. t. Boletus vernicosus, Berg., phyt., Boletus nitens, Batsch., f. I, 99. t. 225. Boletus variegatus, Schaeff., 263. Boletus flabelli for mis, Scop. t. Agaricus pseudo-boletus, Jacq., Aust., Pyrenium vernicosum, Osservazioni. mente sessili, Stazione. — GÌ' e di — Lungo Paul., Icon. des individui della 41. Ghamp. par Lèv., presente il 4. 1. LE UCOSl'ORUS— Bull., — Sciium. — In autunno t. , 1, , 2. sono comune- t, p. 287. Sow., — Fr. dell'agro palermitano Madonie. alle falde delle Bull. CLITOCYBE, Fries. Trib. Vili, 434.- Saell., Agaricus ochraceus, SchaelT., Stazione. f. parassito alle vecchie fnngo nei luoghi montuosi AGARICUS DRYOPHILLUS, Agaricus driophylliis, 1808, p. 244. 8, specie raccolti sinoggi volgere dell'està trovasi questo marina, e presso Castelbuono Ser. t. 6, raro stipitati. e putride ceppale di querce e castagni discosti dalla p. t. 127. Syst. — Pers. Myc. , p. Syn., 124. 252. —p. Epic. —Sw. p. 92. 255. e nell'inverno trovasi nei boschetti di lecci del R. Sito della Favorita, prossimo a Palermo. 2 10 POLYPORUS ARCULARIUS, 5. Trib. Polyporus areularius, Se. Nat. I. MESOPUS, Frics. Myc, Fr., Syst. Fr. p. 342.— Epic, p. 430. — Montag. , Ann. 1836. Boletus arcularius, Balsch. — Pers Syn., p. 518. Polyporus rbombiporus, Pers. Myc. Eur. 2, p. 211. Polyporus exasperatus, Schrad. Sp., p. 155. oras piloso, subtus albo Polyporus exiguus, piìeolo hemispaerico, ex spadiceo rufo ad romboideis, et amplioribus foraminulis fenestrato, pediculo superne pileoli parti concolore. Mich., Pi. Gen., p. 130, lab. 70, f. 5. , , Stazio.ne. — Trovasi parassito dall'antanuo sino alla primavera nelle coppaie o rami L., contrada Santa Anastasia presso Gastelbuono. marciti della Quercus Suher Nomi volgari. Uso. — Chiamasi — Mangiasi nel dialetto siciliano periodo del suo nel primo funcia di suvaru. sviluppo , ed è gradito al gusto. Es- periodo del suo sviluppo, primo sendo la sua durata di molti mesi, oltrepassato diviene molto coriaceo e perciò trascurato e rifiutato per uso mangiativo. il ACtARICUS radicatus, Rem. 6. Ser. I. LEUCOSPORUS.—TmB. — CLITOCYBE, Fries. Vili. — — Grew. Scot., t. 217. Sow. t. 48. Cant. lOiO. Relh. Svart. Pers. f. 4. t. 27. 3, Syn., p. 313, 97, Paul., 26, 72, Krombh., Epic. p. 81 in Vet., Ac. Handl. 1808, p. 80. —Fr. Syst. Myc, p. 118. Agaricus radic.i<us t. — , , f. , — — — Agaricus macrourus, Scop., p. 423. Agaricus longipes, Bull.. 1. 31 o. Agaricus uinbraculus, Batsch. f. 4. Agaricus macrorrhizus, Pers., Obs. I, 47. p. Agaricus clypeatus, Huds. Agaricus phrygius, Wallr., Cr. — Per 4, p. 714. forma del cappello corrisponde fedelmente alla figura del nello Bnlliard, Tav. 315, M, mentre le altre della stessa tavola ne difiTeriscono, meno clie nella citata figura è assottigliato presso il cappello e nel nostro invece Osservazioni. stipite la 11 — Però ingrossato. Secretan, Mycograpliie Suisse, voi. il stipite trovasi di accordo 2, p. esemplari da uoi raccolti cogli col 189 in dire il rapporto allo est renflé au sommet. Stazione. — Nell'autuuuo e principio dell'inverno trovasi in vicinanza degli che coltivansi nei giardini ornamento, e con specialità presso di i arbnsti ceppi vecchi di rosa; é specie molto rara nell'agro palermitano. DAEDALEA QUERCINA, 7. Trib. Daedalca quercina, p. 492. — Lenz., f. II. Pers. DIMIDIATAE, Fries. Pers. Syn., p. 500. 28, 29. — Fr., Myc, Syst. voi. 1, p. — Epic, 333. Merulius quercinus, Pers. Disp. Agaricus dubius, Schaeff., Agarìcus labyrinthiformis, t. 331. Bull., Agaricus quercinus, L. Suec, t. 352, 442, 1241. — f. t. Bolt., 1. 73 — Sow., Fungus ligneus Daedalidis gilvus non vescus Quercus tav. t. 181. Cerri. — Bocc. Mus. di Fisica , 306. Stazione. — Trovasi ovunque nei boschi di querce in Sicilia, ed in tutti i mesi del- l'anno, essendo fungo perenne. Nomi volgari. — Chiamasi volgarmente dai nostri boscaiuoli fimcia di celsa o di quercia. 8. Skr. hi. Peziza subularis, PEZIZA SUBULIRIS, Bull. PHIALEA.—Trih. Bull. Champ., p. IX. 23(), t. HYMENOSCYPHAE, 500, f. 2. — DO. fr. Friea. 2, p. 83. Peziza subulipes, Pers. Myc. Eur., p. 278. Stazione. —Dal declinare dell'autunno e per tutto l'inverno trovasi nelle ajuole dei giardini di ornamento sulle semenze putrefatte del Girasole, Melianthus annuus, nei dintorni di Palermo. 12 AGARICUS CRISTATUS, Batsh. 9. Ser. LEUCOSPORUS.—Tmb. I. — Vaili, Agaricus subantiquatus t. — , p. Batsch. Cont. 2, Agaricus colubrinus, var. y , LEPIOTA, Fries. — Grew. Scot., 176. — Krombh. 15. 22. — Ep. Myc Batsch. f. 205. Fr. Syst. par., p. 19. Agaricus Crislatus, II. f. t. 25, f. 26-30. p. 205. Pers. p. 259. Fungiis minimus, pileolo in medio papillato, widique atro-rufescente, cute lacera, veluli squamosa, lamellis albis, pediculo vix fistuloso et anulato, medii coloris. Mich. PI. Gen. p. 176, tav. 78, f. 8. St.wione. — Dairaatuiuio inoltrato per tutto l'iuverno trovasi comunissima la pre- sente specie ovunque nell'agro palermitano, nei terreni saldi abbandonati e nei luoghi ombrosi per alberi ed arbusti Thib. IV. Polyporus ulmarius, Sow. — Si silvatici. POLYPORUS ULMARIUS, Sow. 10. Osservazioni. al pascolo, t. 88. — APUS, — Fr. Fries. Myc. Syst. sono raccolti individui di p. 365. — Ep. enorme grandezza, p. 469. col cappello spor- 15 dal punto di attacco, colla circonferenza di cent. 75. Sviluppasi semplice, e qualche volta gregario coi parziali cappelli disposti a tegolato. La carne è gente cent. densa, elastica, fibrosetta, bianca, Stazione. — Raccolto un vecchio albero di in pori sottilissimi di colore giallognolo. i novembre 1865 olmo (Ulmus campestris, 11. Polyporus candidus, Roth. St.\zione. cat. p. Weinn. — Ross. — Trovasi Palermo in L.). POLYPORUS CANDIDUS, Roth. APUS, Frlcs. Trib. IV. Polyporus Rosarum, nella pubblica Villa Giulia di 244. var. — Fr. Ep. p. 449, minor., p. 319. dall'autunno sino alla primavera parassito a fracidi tronchi di di Lanterne {Arbutus Unedo, Pioppi Castelbuono alle falde delle Madonie. L.), ovunque nell'agro palermitano, e presso 13 12. BOLETUS MESSANENSIS, Nob. CORTINARIAE, Frlcs. Skz. a. Boletus solitarius subcespitosus; pileo convexo lobato, margine revoluto, castaneo, subtomentoso, in slccitate ex epidermide diiTracta irregulariter rimoso; tubulis brevibus, minutis, subliberis, ochraceo-virescentibus, ore semper ochraceis; stipite tubulis concolore rugoso-striato, solido, cylindrico, basi nonnihil crasso; carne al- bida densa, fracta mutabile; sporidils ochraceis. DESCRIZIONE. Boleto messinese presentasi ora solitario, ora per lo sviluppo simultaneo di di- Il versi individui nello stesso punto in forma quasi cespitosa; il suo Cappello convesso» leggermente lobato, color di castagno, e circoscritto da un contorno ripiegato al di tomentoso da principio diviene in seguito liscio ed a maturità avanzata, sotto , , , Tubetti che epidermide irregolarmente screpolata formano la parte inferiore e fruttifera del cappello, sono sottili, corti, appena aderenti allo stipite, di colore giallo-ocraceo costantemente giallo-ocraverdeggianti correndo tempo asciutto , coli' : , cei nelle loro boccucce. Lo Stipite è , dello stesso colore dei tubetti, giallo ocraceo, leggermente striato nel senso longitudinale, rugoso grossato nella base, e nel maggior i solido, cilindrico, numero degli individui corto un poco in- in rapporto alla lar- ghezza del cappello, pel quale carattere il fungo presentasi di aspetto nano anzi che non; la Carne tanto del cappello che dello stipite è di consistenza densa alquanto elastica, bianchiccia, ma appena rotta o tagliata cangiante in colore giallognolo, az- zurro, e rossiccio. Gli Spoiidil ocracei. FIGOBE E SPIEGAZIONI. Tav. III. — — Fig. I. Cespo d'individui Fig. I«. Fig. Is. Individuo isolato nel suo completo sviluppo. Sezione longitudinale del fungo. Stazione. raccolto la — Nel Uso. terriccio di castagno delle colline boscose dei dintorni di Messina, prima volta Nomi volgari. — Ben di diversa età saldati insieme. — Dai nel declinare di villici settembre dell'anno 1868. messinesi chiamasi volgarmente Funcia castagnara. conosciuto ed apprezzato per questo fungo vendibile, lungo Messina. il volgere le sue ottime qualità mangiative trovasi dell'autunno, nei mercati della città di 14 BOLETUS FULVIDDS, 13. Sez. D. Bolcius fulvidus, Fr. LEUCOSPORUS, Fries. Fr. Obs. 2, p. 247. Boletus testaceus, Pers. Myc. Eur. 2, p. — Epic. 137. — — Krombh. 426. p. t. 4, f. 28-30. par. p. 60, n. 8, var. Vaili, FIGURE E SPIEGAZIONI. Come specie rara e molto pregevole per uso maugiareccio , e della quale non ci è stato permesso di fare i dovuti confronti colle figure degli autori citate dal Fries nel suo Epicrisis p. 426, crediamo opportuno di pubblicare le nostre. Tav. III. — — — Fig. II. Fig. Ih. Fig. Il3. Individuo nel suo completo sviluppo. stesso per meglio osservarne i tubetti e l'inserzione dello Lo Lo stipite. stesso longitudinalmente spaccato. Fig. Il4. Individuo giovane. — All'immediata Stazione. caduta delle piogge autunnali trovasi comune alle Falde dell'Etna nelle vicinanze di Aci-Reale, nei terreni vulcanici colti ed incolti. Nomi volgari. Uso. — Dai — Fungo montanari dell'Etna conosciuto mangiativo e molto ricercato per HELVELLA ELASTICA, 14. Trib. Bclvella clastica, Myc. Bull, le PEZIZOIDEAE, II. champ. 299, p. t. 242. col di ftincia di vigni. sue buone qualità in Aci-Reale. Bull. Fries. — DC. Fr. 2, p. 94. —Fries, Syst. voi. 2, p. 21. Helvella panormilana, Inz. Gior. di Se. Nat. voi. 3, p. 9, p. 41, t. 4. Helvella laevis, Berg. phyt. 1, Helvella mitra, Boll. Fung. t. p. 341 . — Schaeff. — Nasce di musco, e trovasi t. t. I. — Fung. Sic, Cent. 1, 149. t. 95. Helvella (uliginosa, Dicks. Crypt. Stazione. nome II, p. 25. — Sowerb. Fung. t. 154. — With. Arr, IV, 220. nell'autunno inoltrato nei terreni boscosi e nel terriccio coverto comune Helvella lacunosa, Afzel. in tutto l'agro palermitano, associata qualche volta alla 15 15. FISTULINA HEPATICA, Fistullna licpallca Fr. Sysl. Myc. Mang. d'It. p. 280, tav. 3K. , Boletus hepaticus, Schaeff. Bull. t. 74. Fistulina buglossoides, 116. t. Bull. t. voi. —Sow. I , p. 58. t. 396. Fr. — — Bolt. Epicr. p. 50i. Dendrosarcos hepaticus, Paul, par Léiv. — Roques, p. 6, Pungus jecorinus, praeterlatus, sanguineus, t. 9, crislatus. f. t. Hist., t. OssERv.4zioNi. 549.— f. 2, 4. 1-5. Bocc. Mus. Agaricum esculentum, castaneae adnascens, latissimum, hepalis 117, p. Fung. 464, 497. Hypodrys hepaticus, Pers. Myc. eur. p. 148. p. Vitt. — Pers., Syn. 79. t. — t. 304, facie, etc. *. f. Mich. PI. Gen. 60. — Specie ovunque connine beri di querce e castagni, rara perciò — Trovasi e quasi cosmopolita ove trovansi annosi al- nell'agro palermitano. agro messinese nelle vecchie ceppale e radici fracide di castagno, ed in Castelbuono alle falde delle Madonie secondo abbiamo rilevato da un bello esemplare speditoci dall'amico Francesco Minà-Palumbo. Stazione. nell' — Ignoriamo sinoggi se si facci uso mangiativo di questo fungo. In lutti 1 possiamo assicurare di essere specie affatto innocua, e di potersi mangiare senza pericolo, sebbene non molto delicata e saporosa al gusto. Ecco quanto ne dice sul proposito il nostro Vittadini nella sua rinomata d^axa Descrizione dei fungili man- Uso. casi gerecci più comuni d'Italia alla pag. 283. « Chi però ne volesse far uso, procuri di raccogliere gl'individui giovinetti, di carne compatta, rigettando quelli che hanno la carne soverchiamente molle innacquata, il cappello glutinoso ecc., e si preparino con sostanze riscaldanti, aromatiche, con salse piccanti ecc. Alcuni fanno cuocere questo fungo sotto la cenere, e tagliatolo poscia in sottili fettucce, lo mangiano in insalata alla foggia delle barbabietole. » AGARICUS APPENDICULATUS, 16. Seh. V. FRATE LLA. — Trib. XXXV. PSATYRA, Agrariciis appendiculaius, Bull. tav. 392. Agaricus stipatus, Pers. Syn. Agaricus concimius, Bolt. t. Agaricus hydrophilus, Bull. p. 423. — Fr. ST.4ZI0NF,. — Nel palermitano, ai — Sow. Syst. Myc. t. p. 324. Fries. — Fr. 296. — FI. fipic. Dan. p. t. 224. 1673. lo. t. 511.— Agaricus spadiceo-griseus, Schaeff. Agaricus spadiceus, Schaeff. Bull. t. t. DG. Fr. 2, p. 201. 233. 66. volgere dell'està e nel principio Colli, nei tronchi fracidi di pero. dell' autunno rinvenuto nell' agro 16 17. Ser. Agaricus AGARICUS CLYPEOLARIUS, LEUCOSPORUS. I. — Tmb. clypeolnriiis, Bull. t. 405, 506, Epic. p. 15. Syst. Myc. p. 21. — — Fr. Agaricus obscurus, Vili. f. Bull. LEPIOTA, Frlew. II. — Sow. 2. t. 14. — DC. fr. 2, p. 206. 1015. p. Agaricus calceolarius, Pers. var. a /S. Agaricus felinus, Pers. Syn. p. 261. Hypophyllum colubvinum, Paul, par Léveil. t. pag. 75, 136, f. 1,2. Fungus minimus, esculentus, pileo e griseo suboscuro, cute lacera, lamellis albis, pedicuto cilindrico, anulato, subpurpureo. Mich. Plani. Gen. pag. 176, t. 78, f. 6. Stazio.ne. — Rinvenuto nel R. Orto Botanico di Palermo, in settem- prima volta la bre, nei vasi a terriccio di castagno, ove edncansi arbusti figura speditami dall'amico da una stufa, e secondo Mina Palumbo, nei boschi delle Madonie prossimi a Ca- stelbuouo rinvenuto nel mese di Ottobre. AGARICUS RIMOSUS, 18. Ser. IV. Agaricus rimosus, t. 128. DERMINUS. Bull., — Krombh. t. t. 41, Agaricus auriveniics, Batsch. f. Agaricus morosus, Jungh. 6, — Fra t. le citate — Tmb. 10-12. XXVI. INOCYBE, Frics. 323. ——Sow. Fr. Syst. Myc. 388, 599. f. Bull. t. — Pers. — Grew. Syn. p. 310. 258. Ep. p. 174. voi. 1, p. — 107. f. 6. figure del BuUiard e del Sowerby meglio corrispondono da noi raccolti quelle del Bulliard pel carattere delle lamelle Ubere, mentre nelle figure del Sowerby le lamelle sono annesse alla sommità dello stipite: O.SSERVAZIONI. agli esemplari in tutto il rimanente per rispondono meglio allo stipite il al la forma e colorito del cappello le figure del Sowerby coralla aderenza e non aderenza delle lamelle vero. — Riguardo Fries corregge nell'Epicrisis la dingnosi della specie riportando rattere di lamellis liberis invece di il ca- lamellis adnexis riportate nella sua opera pre- cedente Systema Mycologicum, Stazione. — Nei gere dell'autunno. boschetti del R. Sito della Favorita trovasi ovunque lungo il vol- 17 PAXILLUS INVOLUTUS, 19. Trib. TAPIISIA, Fries, Eple. II. Fr. Ep. p. 317. Paxillus Involutus, Agaricus involutus, Batsch. Elenc. fung. t. — '2i0, 576. Fr. f. par Lèv. p. 27, l'aul. 61. t. — Sow. — Schaeff. — Swartz. 98. I? t. f. 61, 62, 63, t. 72. 1808, — Bull, p. 241. Agaricus conliguus, Bull. Agaricus aduslus, With. arr. 4, Comm. Ruthea involuta, Opat. p. p. 177. 3. Hypophylluin fossarum, Paul, par Lèv. loc. Hypophyllum Scyphns, Hypophyllum cit. in fwidibuliforme, — Osservazioni. t. t. 61, 2. 1, f. 62. loc. cit., t. 63, 1. f. esemplari da noi raccolti siiioggi Gli in Sicilia corrispondono bene alla tig. 2, tav. 576 del Bulliard; le fignre du noi riscontrate dello stesso autore nella tav. 240 se ne allontanano pel colorito; per la forma quelle dello Schaefl'er; per la iorma Stazione. e colorito — Nei poi intieramente quelle delle tav. 61, 62, 63 Messina in terreni boscosi ed di colli principio dell'autunno dell'anno Nomi Uso. volg-iri. — Funcia — Benché incolti da del Paulot. noi rinvenuto nel 1868. 'ncarca-terra. non tanto ricercato pel gusto pure Vendesi nei mercati di Messina colle altre comuni specie, che in abbondanza produconsi nelle come specie mangiativa circonvicine campagne. 20. Ser. t. 71, r. LEUCOSPOBUS. I. Agaricus nndus, 27-29. AGARICUS NUDUS, Bull. t. — Fr. 439. Syst. — Ime. — Pers. Myc. p. V. Bull. TRICHOLOMA, Frie». — DC. Syn. p. 277. Epic. p. 48. 52. — fr. 2, p. 195. — Krombh. Agaricus quadrifarius, Schum. p. 295. Hypophyllum ianthinum, Paul, par Osservazioni. — Ben Léiv. p. 37, t. 78, f. 3. corrisponde agli individui da noi raccolti la figura citata dal Pauiet, del Bulliard tav. 439 la soia figura A. 3 18 Stazione. incolti — Trovasi e boscosi, comune Palermo lungo in il dell' volgere autunno nei terreni una esatta nei boschi di Castelbuono, secondo e figura comunica- tami dall'amico Dottor Miiià-Palumbo. Nomi volgari. — Chiamasi Castelbuono funcia di latticuognu in , secondo il citato Mina. Uso. — Se ne ignora in Palermo l'uso mangiativo. Però secondo tissimo osservatore della materia usage, est irès-bon Bulliard, Brig. Hist. voi. — Prossima 568, t. f. : il Pnnlet, diligen- ce champignon, dont on ne fait AGARICUS VESUVIANUS, LEUCOSPORUS. I. AgaricuB vcsuviaiins, Mon. Hymen. Suec. Osservazioni. avverte pus et tres-delicat. 21. Ser. si 2, p. — Tris. XI. Briganti. OMPHALIA, Frics. Fung. Regni Neapol. 115, p. 3 t. , f. 3-7. — Fr. 336. come nota il Fries nell'op. cit. nWAgaricus lyxidatus ne differisce principalmente per 2, la presente specie le del lamelle bianche, e mai colorate. Stazione. — Specie scosi silicei rara in Palermo, raccolta nel mese di novembre in terreni bo- del R. Sito della Favorita. 22. POLYPORUS SULPHUREUS, Trib. Polyporus sulphurcus, Bull., Boletui sulphureus, Bull. t. 347, Rosth. t. 20. Scot. t. 113. — Boletus citrinus, Pian. — Pers. III. ull. I MERISMA, FrIes. — Epic. p. — 135. With. arr. Fr. Syst. Myc. p. 357. 429. — Sow. Syn. p. 524. t. — Nees Syst. f. 450. 4, p. 331.— Grew. 219. Boletus lingua-cervina, Schrank. Bolelus tenax, Boli. t. 75. Boletus coriaceus, Huds. Boletus caudicinus, Schaeff. — La t. 131, 132. — FI. Dan. t. 1019. presente specie che abbiamo attentamente studiato sopra alcuni esemplari freschi ed in ottimo stato speditici dall'amico Minà-Palumbo dai boschi Osservazioni. 19 di Castelbuono, porus Todari, tolglie qiialunqne sospetto ci quale per il potersi confondere col nostro l'oly- di suo colorito costantemente rosso, e pel carattere spe- il ciale del suo contorno del cappello molto sporgente e flessuoso, a colpo d'occhio distinguesi. — Boschi Stazione. Castelbuono, e probabilmente parassito alle quercie nell'au- di tunno, AGAEICUS SINUATUS, 23. Ser. HYPORHODIUS. II. «garlcus sinuatusi, Myc. p. 197. Agaricus Bull. — Epic. CUTOPILUS, Frics. Trib. XIV. f. I, 571), f. 1.— DC. fr. 2, p. 18-2. —Fr. Syst. 143. Pers.? fertilis, — Sviluppasi Stazione. tab. 547, p. — Bull. nell'autunno avanzato e per tutto l'inverno nel terriccio o all'intorno delle radici fracide degli olmi in grande quantità. — In rapporto alla località ove suole raccogliersi vien cliiamato imd' olmo, che propriamente dai villici funcki d'ulmii confondendolo col vero fungo nasce sui tronchi e nelle ceppaje fracide de<;li olmi, che è r Agaricus ulmarius Nomi volgari. , del Bulliard, del quale Uso. — Specie abbiamo parlato mangiativa nella Centuria Spec. 81. 1" comune uso presso di villici i palermitani, di grato sa- pore e di facile e buona digestione. 24. Skr. I. Syst. Bull., tab. 568, 2. p. 171.— Pers. Myc. p. 164. fr. — Trib. LEUCOSPORUS. Agaricus pyxidatua, DC. AGARICUS PYXIDATUS, — Epic. f. Myc. Eur. p. 2. XI. Bull. OMPHALIA, Frics. — Neos Syst. n. 99, 98 /3. f. 192.— Pers. — Weinm! — Syn. p. 171. Ross, p, 92. —Fr. 122. Agaricus venlosiis, Fr. Obs. 2, p. 221. Agaricus subhepaticus, Batsch. — Nasce f. 211. — Fr. Obs. I, p. 86. gregario nell'autunno avanzato nei terreni saldi, e nei viali coverti di musco nei giardini a paesaggio dei dintorni di Palermo. Stazione. 20: STEREUM SPECIOSUM, 25. TniB. m. MERISMA, Fr. Frlp«. Stereum coespitosum, pilosum, multiplex, pileis corlaceis, glabiis, azonls, albo-citrinls margine reflexo sanguineo, hymenio laevi glabro. DESCRIZIONE. Lo Stereo specioso, composto di numerosi individui saldati insieme, presentasi in forme simmetriche ovali, sferiche, o pure espansive a modo di ventaglio; è cespitoso, I Cappelli peloso, di color solfureo sbiadato, che col tempo trasmutasi in carneo. — compongono, variano immensamente fra dei singoli individui che lo e figura quale di si a seconda del loro stato più o meno sviluppato trovano, di consistenza carnoso-coriacei, lisci, contorno molle gelatinoso sanguigno, e con Imenio , più o di loro di meno forma affollato nel senza zone colorate, guerniti liscio e levigato. PlflCRE E SPIEGAZIONI. Tav. IV. Fig. — — ditoci nel suo I,. completo sviluppo. Sezione del fungo. Fig. Is. Frammento Osservazioni. in Fungo Fig. 1. — Questo luglio d'individui abortiti di forma diversa. fungo è stato studiato e disegnato sopra un individuo spe- 1868 dall'amico Francesco Minà-Palunibo da Castelbuono. Dubbiosi determinarlo ne spedimmo tanico di Upsala Elias Fries, nel gli esemplari diseccati coll'analoga figura all'illustre bo- il quale giudicandolo specie distinta affatto nuova, com- piaceasi di riscontrarci col ricambio della sopra riferita diagnosi per pubblicarla nelle pagine del presente lavoro sui funghi di Sicilia. Posteriormente abbiamo avuto l'oc- casione di ossservarne un altro individno e di ricavarne la figura nel settembre 1869 Girgenti, esposto come produzione meravigliosa nella Esposizione Agraria Siciliana, che avea luogo in quel paese. Però dall'una e dall'altra provenienza di questo fungo non ci é stato possibile ricavare sin' oggi sopra quale specie di albero cresca pa- in rassito. Stazionb. — Trovasi in Castelbuono e Girgenti lungo il volgere dell'està. 21 ARCYRIA PUNICEA, 26. Trib. Arcyria punicea Nees Syst., Scot. l. Pcrs. Syn. — Fr. voi. 3, Embolus crocalus, Batsch. Cont. 126, t. Stemonitis, Trcntepohl. in Roth. Cat. Mncor dalhroides, Scop. Carn. 1, 2, Clathrus denudatus, p. I.in. Spec, l'I. t. 2, p. Grew - Crypt. p. 177. — DC. 368. fr. 255. p. 220. 1649. FIGURE E di — ,Mich. 93, f. Plant. Gen., t. Bolt., t. 2. — Jacq. Mise. 94, f. 1 , t. 6. 1. SPie(i.\ZIONI. grandezza naturale. II. Funghi II». Individuo ingrandito Fig. Soinmerf. Lapp.. p. >i44.— 2. f. 49. Clathroides pxtrpurenm, pedicnlo doraium, — Dan. 136i, 493. p. Trichia denudata, Wilher. Soworb., — — Fior. Leers, herb. p. 288. coccineus, Tav. IV. Fig. 101. p. 177. f. 1, A. S., 1026.— Suoc. p. Trichia coccinea, Bull. Champ., p. Mucor — 185. Myc, Syst. ARCYRIAE, Frica. II. p. , 114.— Wahl. f. 130. , Pers. al microscopio. Fig. IIj. Spore e capillizio. Osservazioni. — Corrispondono alla figura del St.uione. Sowerby, — Rinvenuto t. i^li esemplari da noi raccolti colla massima esattezza 49. nella corteccia fracida di annosi alberi di ulivo in prima- vera nell'Istituto Agrario Cnstelnuovo di Palermo. 27. BOLETUS PAXORMITANDS, Nob. Sect. A. CORTÌNARIAE, Fries. Boletus pileo convexo subtomentoso fuligineo-stramlneo, margine prominente revoluto, stipite fusiforme concolore, superne lutescente reticulato sanguineo, tubalis liberis luteis dein coerulescentibus, ore sanguineo. DESCRIZIONE. 11 Boleto palermitano ha il cappello convesso di colore sporco di paglia col sno contorno sporgente che ripiegasi al di sotto, leggermente tomentoso nella sua super- 22 ficie. Lo Stipite molto allungato, ingrossato nel mezzo, in forma nella sua base venature di leggermente è dello stesso , trasmutano fuso acuminato superiore retato sua parte inferiore più oscuro, nereggiante regolare grandezza sono gialli che al taglio saMy;ui;^nie, nella e qualche volta rossiccio. si di colore del cappello, «ella sua parte I Tubuli di turchino, rossi nella loro bocca, staccati dallo stipite. Nello stato iu fungo questi tubi chiusi nella loro bocca e convessi presentano colla loro La Carne del cappello omogenea a quella dello unione una superficie granellosa. giovane del — elastica, bianca, dopo il taglio cambia di colore e diviene turchidi rosso verso la base dello stipite, e col tempo rubiginosa macchiata na, spesso verminosa, non però marcescente. Sporidii giallognoli. stipite, consistente, , — PinCRE K SriEGAZIONl. Tav. V. Fig. — — I. I». Fig. Fungo adulto completamente sviluppato. Lo stesso inclinato per osservare la faccia inferiore del cappello. Fig. h. Individuo più piccolo. Fig. U- Individuo non ancora sviluppato. U. Sezione longitudinale Fig. Stazione. — Nel del fungo. volgere dell'autunno e boschetti di leccio, Quercus i)er tutto l'inverno trovasi nel terriccio dei ilex L., nel K. Sito della Favorita in 28. Skct. Palermo. BOLETUS .4ETNENS1S, Nob. a. CORTINARIAE , Fries. Boletus pileo pulvinato, castaneo-stramineo, margine irregulaiiter flexuoso, stipite laevi valido carneo fusoo-sanguineo reticulato, basi incrassato, tubulis subliberis luteis, fractis mox obscure-coerulescentibus, ore purpureo-cinnamomeis. DESCRIZIO.VB. Il Boleto etnense ha il Cappello convesso in forma di guanciale di color castagno molto sbiadato inclinante all'ocraceo, liscio, col contorno irregolarmente flessuoso, leggermente vischiosetto nella sua superficie. Lo Stipite in proporzione del cappello è grosso, cilindrico, di colore carneo, ingrossato nella base, e retato di venature fo- sco-sanguigne per tutta la sua lunghezza. gialli, che bocca color rotti o di stipite, dtMisa tagliati si I Tubuli sono quasi staccali dallo trasmutano momentaneamente in stipite, colore turchino, colla cannella molto carico. La Carne del cappello omogenea a quello dello elastica, di grato odore, appena rotta o tagliata, viene turchin.a, rosseggiante verso la base dello stipite. come i tubuli, di- 23 FIGtRE E SPIEGAZIONI. Tav. V. Fig. — Individuo completamente sviluppato. JI. Fig. Ut. Individuo giovane. — Fig. Ih. Sezione del fungo. OssERV4zioNr. — Appartenente la presente specie alla Sezione dei Poleti luridi del- Fries ove rinnisconsi le specie più sospette e velenose del del genere , sarebbe utile e e potendosi con quest'ultimi confondere, provvido consiglio quello di non farsene uso mangiativo, come se ne fa nei paesi alle falde dell'Etna, e preci- VEpia-isis samente nella di quel paese. del detto paese, fra col quale ci Ci si accadde di osservarlo per la prima volta e in grande quantità per le vie e pei assicurava tanto dai venditori quanto dai consumatori nostro ottimo amico cav. LionarJo Vigo di Aci-Reale il quali i ci 1808, vendereccio studiarlo nel settembre del mercati ove città di Aci-Reale, trovavamo e di fatto innocua, in compagnia, essere questa specie deliziosa al gusto ed afnon ricordarsi esempio per tradizione locale di essersi mai con- fusa con nissun'aitra specie affine venefica, forse non esistente in quella regione bo- schiva dell'Etna. Con tuttoció non tralasciamo di ripetere di esserne incerto e sempre pericoloso l'uso! — Nel caduta delle prime piogge autunnali, trovasi comune nei boschi dell'Etna più prossimi ad Aci-Reale. Stazione. Nomi volgari. Uso. — Fungo volgere dell'està dopo la — Mussu-di-voi. delicato a mangiarsi, e di uso 29. POLYPORUS INTYBACEUS, Trib. III. — MEfl7S^/.4, B*olyporii.« in(yb:ireus, Fr. Epic, p. Polyporus giganteus, Schrad. Polyporus ramosissimus , spie. Secr. comune n. in Aci-Reale. Pr. Frles. MG. 21. n. 7. Boletus intybaceus, .\uctorum. Polyporus tnidticonca, Paul. Laiv., p. 30, f. 1-3. Boletus truncigenus, laciniis elongatis conchatis lateraliler productis undulatis pallidioribus, Bocc. Osservazioni. nella sua — Determiniamo la presente specie sopra una esatta figura eseguita prima età dal fu sempre compianto Carlo Gemmellaro, professore di Mine- 24 ralogia e Geologia della R. Università di Catania, rinvenuta dal di sor (ìac'taiio Giorgio nostro collega e>l amico lui figlio mezzo ad un zibaldone in profes- di scritture ed appunti diversi scieutitici lasciati dai di lui illustre genitore, ed a noi regalata per farne l'uso che meglio avremmo creduto nella pubblicazione del presente lavoro sui funghi di Sicilia. L'esattezza della citata figura, (non avendo noi ancora studiato mancanza 1-4 del Paulet, pag. fig. fungo fresco, per nelle regioni boscose dell'Etna) che ben corrisponde di apposite escursioni alla Tav. 30, il non 14, ci lascia alcun dubbio sulla esatta de- terminazione botanica della specie per editarla nel presente lavoro. Stazionb, — Trovasi cidi di querce, e nel volgere dell'està per tutto l'autunno. — Funciu Nomi volgaki. boscosa dell'Etna, probabilmente nei tronchi fra- nella regione Jaddu in Catania, ed in francese dal Paulet Polypore co- quiller. Uso. — Buono a mangiarsi e facile a digerirsi, di uso HYDXUM REPAxNDUM, 30. Trib. l. — MESOPUS, comune nei paesi L. Fries. — Lin. Suec. 1258.— FI. Dan., t. 310. Bull., t. 172. Vitt. Fung. Maiig. d'Italia, t. 25, f. 2. 176. Fers. Syn. p. 553. Syst. Myc, p. 400. 1, p. 138. Epic, p. 506. Uyduum ropandum, — t. Hydnum Hydnum — — fllavidum, SchaefT., rufescens, SchaefT., Hydnum carnosum, Butsch., Hydnum dandestinum, Hydnum medium, dell'Etna. — — — Sowerb., Fr. Obs. 318. t. l. 141. t. 136. 44. t. Batsch., Pers., Obs. 2, Hypothele repanda, Paul., p. 16, p. 97. t. 35, f. Erinaceus esculentus, pallide luteus, Mich., — Determiniamo 1-2. PI. Gen., p. 132, t. 72, f. 3. presente specie sopra una esatta figura eseguita sul vero dall'amico Dottor Mina Palumbo da Castelbuono. Osservazioni. Stazione. — Nelle Nomi volgari. nacolo in falde delle Madonie in autunno. — Perché rarissimo e Sicilia, dorato, buono. la secondo il di Yittadini uso sconosciuto non ha questo fungo chiamasi in nome ver- Toscana Steccherino, o Dentino 25 31. Ser. AgariciiSi I. AGARIOTJS MELANOPtJS, LEUCOSPURUS — Trib. Molanopus, Fr. Epic. Edit. —Im. Agaricus ostreatns, var. Nigripes. Osservazioni.— Il celebre Fries nella Alt. PLEUROTUS, Fries. XII. p. Fr. 172. Fung. Sic, Cent. p. 1, 48, f. IV, t. di lui ultima opera sopra citata : 3. Hi/meno- Editto altera Upmycetes Europaei sive Epicriseos Systematis Mycologici come varietà H^VìOstrtatus nostra ha spesaliae 1874, p. 172, giudicato questa , , cie affatto distinta per seguenti considerazioni le : A nostro Agarico Ostreato non 2-3 une, longo, atro potest non distingui stipite valido, subverticali, bintegro, horizontali, pallido; laìnellis simplicibus angustis. Per la stazione, nomi volgari, ed uso, per amor di brevità, è stato detto nella nostra 1" ci ; pileo su- riferiamo a quanto Centuria, pag. 48. 32. BOLETUS BELLLNi, Sect. a. CORTINARIAE , x\ob. Fries. Boledis solitarius vel cespHosus; pileo fouvexo-plauo, viscoso flavo-rubescenle; stipite flavo-sulpliiirco, brevi, firmo, deorsuni ajfteniiato ru, besceute, radicante; tubulis niajusculs«« adnatis, ochraceis, exasoiialibus, ore dentatis; sporidiis luteseeiitibus fusiforniibus. —Atti deU'Acc. Gioenia di Scienze Naturali di Catania, Ser. B. Bellini. Inz. ITI, v. XII. I.B. DESCRIZIONE. Il Boleto Bellini nasce solitario, e]di raro cespitoso. Ha il cappello piano-convesso, simmetrico, qualche volta irregolare, col margine sporgente, vischioso in tutta la sua superGcie, di colore variabile irregolarmente fra che ne formano la parte inferiore ft'uttifera, il giallo ed il rosso cupo. sono aderenti allo stipite forma prismatica esagonale, laceri o dentati nella loro apertura , , I Tubetti, grandi , di di colore intenso ocraceo; lo stipite crasso, cilindrico, corto in rapporto alla larghezza del cappello, giallo citrino, sparso alle volte di punteggiature rossastre, allargato in alto, tigliato e rosseggiante nella base, ramosi Stipite, di forma radicellare; la il solidi, semplici e continua nel Cappello e nello bianca, diviene, dopo il taglio leggermente minutissimi fusiformi. Sporidìi giallognoli perimetro; 4 elastica, granellosa, giallognola verso ove svolgonsi filamenti alquanto Carne omogenea assot- acquosa , , 26 FIGURE E SPIEGAZIONI Tav. VI. Fig. — — — Fig. 3. Sezione verticale. Fig. 4. Cespo di diversi individui in tutto o in parte fusi insieme. — — — Fig. 5. Individuo 6. molto adulto. Apertura dei tubetti ingrandita al decimo. Fig. Fig. 7. Sporidii osservati al microscopio Stazione. la Individuo nel suo completo sviluppo. Lo stesso per osservarne la parte fruttifera. 1. Fig. 2. — Nel — Ignorasi Finus Halepensis, Hill., rinvenuto Agrario Castelnuovo in Palermo nell'anno 1869. terriccio del Pino d'Aleppo prima volta nello Usi. composto a 200 d'ingrandimento. Istituto sinoggi, per difetto di corrispondenti esperienze, se velenoso o mangiativo. Ho dedicato questa per la sua forma molto specie del nostro Cigno Oatanese Vincenzo Bellini, nel avvenimento dello fausto arrivo 1875 nella eulta Ca- delle di lui ceneri in Sicilia, che festeggiavasi nel settembre tania, nome mondiale distinta al sua affettuosa degnissima patria. 33. Ser. I. AGARICUS PANTHERINUS, LE UCOSPORUS. —Trib. Agraricus Panthcrinus, DG. Epic. p. 5. Mon. Hym. Suec, , Fr. FI. v. 1, —Krombh. 29, 10-13.—Letell. 39. — Vent. Stud. Myc. f. t. t. p. Champ. de Nice, p. 12, Agaricus verrucosus, Pers. t. 7, p. 9. — Fr. suite a Bull. f. p. f. 7-8. t. 36. — Roq. Myc. Syst. Epic. Ed. Alt. p. voi. 1, 21.— FI. Dan., p. 1. 16. 1911. 639.—Vitt. Fung. Mang. —Viv. t. I, 1-3. —Paul. Champ. t. 3, Comm. A31ANITA, Frics. I. pag. 52. , DO. 304, — Secr. n. —p.Barla 160. — Schaeff. 90. 26. t. Phyt. med. 17. t. t. 11. Agaricus ruderatus, Batsch. Agaricus pustulatus, Schum. p. Agaricus maculatus, Schaeff. t. Amanita umbrina, 251. 90. Pers. Syn. p. 254. Hypophyllum margaritiferum, Paul. Fungus e 160, f. 1-2. vulva erumpens pileolo desuper ex obscuro griseo, ad ora striato, pediculo concolore Mich. t. PI. Stazione. Gen. , p. — Scala anulalo , imam partem versus crassescente 189. di Patti in luoghi boscosi. , radice inf'erne albo. bulbosa. 27 Nom VOLGARI. — Conosciuto come dai villici venefico, speciale vernacolo. Nell'Italia continentale, secondo il ma senza dargli tm Micheli op. nome chiamasi cit,, ti- gnosa bigia, tignosa minore, tignosa rigata, ovvero fung parnigaa, fungo pan' fungo tera, falso, pezserollo, lera negra, leva bruna, picotada. — Di Usi. accordo tutti paesi e tntti i segnano la botanici i presente specie come velenosa. 34. ACtARICUS Ser. LEOCOSPORUS.—'i^mB. I. Agaricus procerus, — Gurt. Lonrl. 3-4. — Rrombh. 2, f. Viv. Fung. d'It. PROCERUS, Scop. IL LEPIOTA, Fries. — SchaeS. 23. —FI. Dan. 772. — — Roq. Hist. 169. —Sow. L 190. Bull. 78, 583. — 1-12. — Harz. 46. — 24, mang. — Hussey — Barla Sv. 80. — Sverig. Scop. FI. rar. p. 418. t. t. 2-2, t. l. t. p. f. 8. t. 8, t. I, t. Vitt. F. t. Agaricus colubrinus, Bull. t. xVtl. t. Champ. de Nice p. 14, t. 8, f. 1-8. —Fr. Syst. Myc. voi. Mon. Hym. Suec. p. 3. Ep. Ed. Alt. p. 29. 1 p. 20. , 2'», f. 17, 7. 3. Ep. p. 12. 78, 583. t. Agariciis antiquatus , Batsch. Agaricus anulatus, Bolt. 23. t. Amanita marmorea, Lam. Enc. Hypophyllum columela, Paul. Fungus bulbosus, I, Gli. p. p. 122, 288, t. t. 135. 135. maxinius, pileo mammoso, ahscnro, esciilentus, et in filamrnla quasi laceralo, vertice papillalo etc Fungus bulbosus , esculentus lamellis albis, etc. Stazione. , medius, pileo fornicato, obscuro , et in superficie lacero Gen. Plant. 177, n. 3, 4, t. 81, f. 1. , — Mich. — Rarissimo nell'agro palermitano, e molto comune nella scala di Patti, provincia di Messina, al cadere delle prime piogge per tutto l'autunno. Nomi volgari. — Dai nostri villici chiamato fanciu cappiddinu, certo per la forma conica del cappello, rassomigliante al cappello dei terrazzani calabresi, che trasmi- grano sin da tempo antico in Sicilia a lavorarvi di vanga durante l'inverno. In Italia, triittandosi di tutti una specie come questa quasi cosmopolita, che nasce in i principali bubbola mag- paesi, prende diversi nomi, dei quali riferiamo i bubbola mezzana, mazza di giore, tamburo, ombrella, fungo alberello in Toscana, madonine in GQnoYa., founs d' cucamei in Piemonte, padre, madalena in Nizza. Usi. — Specie sin : pelliccione serpentato la gamba , lunga, polina, da tempo antico conosciuta come mangiativa, se non di gusto 28 che la di- delicatissimo al confronto di altre, pregevolissima pei caratteri spiccati stinguono da qualunque altro fosse fungo sospetto o velenoso, in si dai volta conosciuto può raccogliersi mangiareccio senza menomo il pratici di funghi per uso pericolo di potersi ingannare. LEUCOSPORUS. —Trib. I. conoscitori AGARICUS CYATHIFORMIS, 35. Ser. meno modo che una MI. CLITOCYBE, Fries. V. — — DC. FI. Fr. ì, p. 170. Ag:aricns cyatliirormis, Bull. t. 575, f. M. Hussey lì, 1.— Gonn. et. Rab. t. 9, f. 1-2. -Hofm. Anal. t. 3, f. 1.— Vaili, t. 14, f. 1-;}. t. Holmsk. Ot. II, 41. Fr. Syst. Myc. voi. I, Bolt. t. 145. Sow. t. 363. 1). — — — 173. Ep. Mon. 73. p. Agaricus tardus, Pers., Syn, Agaricus sericeus, Pian. Erf. Osservazioni. Stazione. — Comune 1, p. 32. Ep. Ed. variabilissima per la grandezza e pel colorito. nell'agro palermitano e specialmente nei boschetti del R. Sito Fr. Syst. 44, al musco. FRATE LLA.—Trìb. XXXUI. HYPHOLOMA, f. v. Myc. mezzo AGARICUS FASCICULARIS, Huds. Aj^arieus fascicularis, Huds. t. 100. 449. 36. Ser. V. p. 276. della Favorita nell'autunno per tutto l'inverno, in Krombh. Alt. Hai. p. 217. p. p. — Specie v. 461. p. Agarkus infundibulurn , Leyss. Agaricus concavus, Scop. Suec. Hym. — — Bolt. 4-5.— Grev. I, t. t. 329. —Sow. t. 225. — FI. Dan. t. 2075.— —Hussey H, t. 45.— Nees Syst. f. 198.— 29. Ep. p. 222. Mon. p. 288. Fries. Hymeu. Suec. v. I, p. 4224. Ep. Ed. Alt. p. 291. Agaricus jenensis, Batsch. 29. f. Agaricus olivaceus, Hoffm. Agaricus lucidus, Ott. Ag. p. 35. Agaricus pulverulentus, Bull. Agaricus lateritius, Scliaeff. Amanita flavida, Lam. Enc. Stazione.— Nei lo 178. t. t. I, 49, p. f. 1. HO. luoghi boscosi o incolti nelle più parassito ai cespi fi-acidi del campagne Daphne Guidium L. della Scala di Patti, per 29 Nomi VOLGARI. — Funciu di Zasa, Usi. — Ritenuto Ser. V. Affaricii»> parviiliis, p. AGARICUS PARVULUS, Weinm. Weinm. minor, Bull. — Nei 238.— Fr. Epic. p. 139. Ep. Ed. Alt. p. 184. 2, t. 330. p. 36, t. 4. f. 4, Syn. p. 249. — Krombh. t. 3, f. 20. 140. Outl. p. Agaricus venustus, Viv. Fung. Stazione. Ross. p. Fries. p. 85. Agaricus pmillus, Pers. Obs. — Berkl. vernacolo parassito. PRATELLA.—lKiB. XXXI. VOLVARIA, 81.— Cooke Agaricus volvaceiis sembra per fango sospetto e velenoso. 37. — Quél. nome di Zasa, cosi chiamato dai villici dal sopradetto suffrutice ove il d'It. mang. vel. vigneti prossimi all'antico o sospetti p. 11, t. f. II, 5-8. antiteatro del Tindaro, provincia di Messina, in autunno. Usi. — Attesa alla quale appartiene ci sembra probabile, a farsi cogli animali, di essere questa una buona specie pruove la serie e la tribii salvo sempre le mangiativa. "b" AGARICUS FERULAE, .S8. Ser, 1. LE UCOSPORUS. —Trib. Lanzi. Agaricus Fcrulae, p. 95. — Fr. PLEUROTUS, l'ungo della Ferula, Roma 1873, Fries. f. 1-7. — Hedw. 1874, Ep. Ed. Alt. p. 171. Agaricus Nebrodensis Osservazioni. verata la Il XII. Lanzi. , Inz., Fr. loc. cit. —Nella Addenda p. 703. alla sopracitata opera del Fries pag. presente specie come sinonimo del nostro 703 va anno- Ag, Nebrodensis. Però avendo noi avuta accasione di rinvenire in Sicilia il detto Ag. Ferulae, per la prima volta e esso come romano, per il costante carattere micologo delle lamelle nostomosizzate e retate nelle basi, che non osservasi mWAg. Nebro- descritto dal densis, per cit. il illustre colore speciale del cappello intieramente diverso, di unita alla due fanghi ordinariamente produconsiderazione della stagione consi, VAg, Nebrodensis in primavera e VAg. Ferulae in autunno, ci siamo persuasi ad evidenza essere i due funghi due specie distintissime senza il menomo diversa in cui dubbio. i 30 FIGURE E SPIEGAZIONI. sembrata opera superflua per togliere qualunque dubbio sulla distinzione dei due Fleuroti dei quali è parola, d'illustrarne la forma e la figura da noi Non ci è ricavata dal vero. Tav. VII. Fig. — — I. Fig. II. Fig. II. Agar. Nebrodensis, individuo adulto. — — cespo d'individui giovani. Agaricus Ferulae, cespo d'individui d'età diversa. — Stazione, , — Trovasi Ferula communis, Roma in Nomi volgari. Fungo della ferula fungo felengo Funcia di Levansu, fmicìa di ferra in Sicilia. , Lanzi 1. cit., nei terreni incolti dominati dalla spontanea vegetazione della di grande abbondanza nell'isoletta di Levanzo del mare Lin. In altre isolette degli stessi paraggi, Trapani, d'onde uno dei suoi nomi, non che nelle Marettimo e Favignana, come pure in diverse contrade di Sicilia per tutto l'autunno,, e di raro in primavera. Usi. — Fungo delizioso ovunque mangiativo. ci fa sig. Vito Patrico grande abbondanza, secondo viene salato come le sardine nei barrilotti per servirsene in in mancano fanghi u.^.1 Levanzo ove trovasi Nell'isoletta di conoscere l'egregio tutti i da Trapani, tempi quando freschi. 39. CANTHARELLUS TURRISI, Trib. I. Nob. MESOPUS, Frics. Cantharellus stramineus, pileo earnoso-ceraceo, hygropliauo, ex convexo lauicllis decurrcntibus albis, crassis digitali formi saepe umbilicato , , plicacrorniibiis sùnplicibuì^ , raro raiuosis alternati^, «stipite flstuloso albo , distantibus , Iain«>llulisque ex cylindrico venlricoso fusiformi deor- suni attenuato. descrizione. Il Cantai'ello Turrisi ed è di consistenza , color di strame, cresce solitario, carnoso - ceracea acquosa. Ha il ma più spesso cespitoso Cappello convesso , variabile forma cilindrica digitaliforme; spesso ombelicato nel mezzo. Le lamelle sono scorrenti nello stipite, bianche, crasse in forma di pieghe leggermente ed in- sino alla 31 terrottamente solcate uel mezzo, semplici, margine del cappello il Lameiiuio, meno si ramificano in due verso fra di loro discretamente distanti e , crasse, della identica forma e figm-a. Lo come giovane, bianco che di raro le diviene col lamelle, tempo sempre alternate da siipMe pieno nel fungo fistuloso cilindrico, ventricoso fusiforme, ora schiacciato, ora solcato longitudinalmente in sino ad una certa altezza verso variabile negli individui, gliato nella sua base. ambe ovvero le parti, qualunque si sia la sua forma financo dello stesso cespo, esso termina sempre assottiil cappello ; Sporidii minutissimi, però ovali, bianchicci. FIGURE E SPIEGAZIONI. Tav. VII. Fig. — — — — — . III. Fig. III,. Fig. Illa. Fig. III4. Fig. IIIs. Fig. IIIs. Cespo di diversi individui. Individuo piccolo. Sezione longitudinale di un fungo adulto. Individuo isolato a stipite schiacciato. Sezione longitudinale dello stesso. Forma delle lamelle ingrandite al sestuplo della loro naturale grandezza. Stazione. — Specie rara rinvenuta nel terriccio di leccio nei boschetti del R. Sito della Favorita presso Palermo, nel mese di gennaro, sotto l'influsso di piogge ab- bondantissime. AGARICUS PERBREVIS, Weinm, 40. Sez. III. DERMIM.—Trìb. Agarieus perbrevis, Weinm. — Hollm. le. Anal. fung. t. p. 14, — Fr. 185. f. XVIII. HEBELOMA, Fr. Ep. Epic. p. 175. Epic. Ed. .\lt. p. 233. I. Agaricus ereus, Secr. n. 304. Osservazioni. per il — Siamo dubbiosi alla determinazione della presente specie stantechè negli individui da noi raccolti trovansi di stati colorito delle spore; giallognolo molto colore bianchiccio sbiadato vien prescritto dagli autori in questa Serie di del fungo in pegli altri caratteri dei ci leucospori, e trovandolo per tutto siamo permessi di Stazione. ovunque esame riferirlo il non fen'ugginoso-oscure come e a nessuna specie della resto identico alla cit. tìg. 1" potuto Serie dell'Hofl^mann, riferirlo alla presente specie. — Trovasi in queste , «ermini. Però non avendo dall' autunno per tutto campagne palermitane. l' inverno in terreni saldi e boscosi 32 COPRINUS EPHEMERUS, 41. Trib. VELIFORMES, Fr. Eplc. II. Agaricus topriuus oplienierus, Syst. Myc. t. voi. Bull. t. 542, 1.— i'. Ep. p. 252. Ep. Ed. Alt. p. p. 149. I, Bull. Pers. Syn. 149. p. 331.—Weinm. p. — Fr. 280.— Batt. 27, B. Agaricus stellaris, Gunn. Norv. Agaricus crenulatìts. Dan. FI. f. 8. t. 832, f. 2. — Sow. Scop. Agaricus stercorarius.- Hist. Fungus pusillus etc, Raj Fungns mininms, fimetarius, pediculo lanuginoso, Stazione. 7, t. — Lungo t. p. II, 262. 98. — Bouxb. V. A. H. G. Il, 50, f. 1808, p. 202. f. 2. pileolo ulrinque, et undique striato, cinereo, aut pstuloso, albo. et — Swartz — Mich. Gen. Plant. l'inverno e nella primavera umida p. 167, t. 75, murino, 9. f. e piovosa l'abbiamo rac- colto nel R. Sito della Favorita nei terreni boscosi coverti di musco, ove pascolarono le pecore. 42. LACTARIUS TORMINOSUS, Trib. Laclarius torminosus, Pers. Syn. p. 430. Bull, t.529.— PIPERITES, Fr. Eplc. I. Fr. Ep. p. 334. Ep. Ed. Alt. 422. Scliaeif. Agaricus lorminosus, 12. t. — Krombh. Vent. t. Fr. 2. f. 30, — Sow. t. 13, f. t. 103.— FI. Dan. t. 1068.— Sv. 15-23.— Fr. Syst. Myc. voi. I, — Barla t. 18, 7-10. f. — Harzer t. Bot. 184. p. 63. — II. Agaricus piperatus, Lin., Suec. 2199. Agaricus barbatus, Retz. V. A. H. 1769, Agaricus necator, Bull. Amanita perniciosa, Osservazioni. t. 529, 1. f. Lam. Enc. p. 252. I, p. — Determiniamo 201. la presente specie, rara in Sicilia, esatte figure colorate eseguite sul vero dal nostro sopra due amico dottor Minà-Palumbo da Castelbuono. Stazione. — Nelle campagne di Castelbuono, Circondario di Cefalù, rinvenuta in vicinanza di specie diverse di cisti, volgarmente detti ruseddi, in novembre. Nomi volgari. Lapacendro — Non conosciamo sinoggi in italiano, secondo il Barla il nome Champ, de vernacolo che le appartenga. la Frov, de Nice, p. 33. 38 Usi. — Il nome specifico di torminosus dato a qnesta specie dallo Amanita perniciosa più costernante di necator dal lìuUiard, e di abbastanza eloquenti per ritenerlo per fungo velenoso o di meno per almeno Schaeftfer, quello dal Lamark sono sospetto. Pur non esattezza storica bisogna fare conoscere, che botanici anche valentissimi e coscenziosi ritengono essere questo fungo delicatissimo e buono a mangiarsi, il Bouxbomio citato dal Fries nel Syst. prielè des Champ,, ed Myc p. 03, il Léttellier come Bissert, sur la prò- nostro Venturi, Stud. Myc. p. 19, che dice mangiarsi con il tutta confidenza nei contorni di Brescia, ove trovasi comunissimo. 43. POLYPORUS VULGARLS, MSUPINATUS, Trib. V. PolyiioriiK vul^arìs, Fr. Syst. Myc. V. El. p. 1-20. — Weinm. Ross. p. 33G. Botetus papyraceus, Schrank. Bav. I, p. Fr. Frics. 381. Epic. p. i8ò. Ep. Ed. Alt. p. 577. Outl. p. :251. Rosth. p. 123, t. 60. — Berkl. — 018. p. Bolelus inversus, Vili. Bo/etus ceUidosus, Fi. Dan. Boletus proleus , Bolt. Boletus tunicatus, Stazione. t. 1. f. 716, 166. Schum. — Nei t. fusti p. 391. vecchi fracidi e del Rosmarinus officinalis nell' agro palermitano, in primavera. 44. POLYPORUS VIOLACEUS, Trib. V. Polyporii!s violaccus, Fr. Obs. Epic. p. 184. Ep. Poìyporus purpureus, Rostk. 27, RESUPINATUS, Frics. i, p. Ed. Alt. 572. Fr. 263. Elench. — Berkl. t. et Br. 1, n. p. 118. Syst. Myc. v. 1, p. 378. 1021. 3. , Bolelus nitidus violascens, Alb. et Schwein, p. 258. Osservazioni. Stazione. — Irregolarmente — In serpeggiante e col contorno bianco. primavera sulla scorza fracida di alberi ed arbusti frondosi da bosco, contrada S. Anastasia, e precisamente nelle macchie di Zurrica. 34 AGARICUS ERICABUS, 45. FRATE LL A.— Trìb. XXXIV. PSILOCYBE, Seh. V. Agaricus ericacns, p. — Berkl. Mon. Hym. Agaricus dichrous, Pers. Agaricus nitidus, Pers. v. — Gooke, Obs. 2, p. i.30. 1, p. p. 148. 177. Syst. Ep. Ed. Alt. p. v. Myc. 1, 298.— Weinm. 676. t. cit. 1. cit. 1. — Comunissimo samente nella contrada Siiec. — Fr. Frle». 210. t. clivulornm, Letell. Stazione. 149. et Br. n. Agaricus helvolus, Schaeff. Agaricus 413. Pers. Syn. p. 291. Ep. p. 228. p. 254. Pers. nei luoghi montuosi fra Castelbuono e Cefalù, e preci- Anastasia ove trovasi in grande abbondanza negli stabbii, marcati, ove pernottano le greggi, nei burroni, e negli avvallamenti umidi e pingui S. del terreno, dall'autunno a tutta primavera. Alle volte aftollatissimo in 8Ìmo punto, Bull., aìVAc/aricus Coronillus e spesso associato 46. Leutinus coclilcatus, Berkl. Outl. p. 226, LENTINUS COCHLEATUS, Fr. El. t. 19, fuiig. f. 4. p. 11. —Quél. — Weinm. p. 283. —Sow. Agaricus cornucopioides, Bolt. Agaricus confluens, Sow. Osservazioni. amico Dott. Stazione. t. — Specie t. Ved. Cent. p. — S. p. 61. p. I, Fr. Epic. p. 394. Epic. Ed. Alt. Price f. 125. p. 203. — A. — 168. Tratt. Agaricus cochleatus, Pers. Syn. p. 476. un mede- — Fr. Syst. 227. fung. Aust. p. 207, Myc. t. 484. — v. 1, p. 177. 20! 8. t. 168. determinata sopra un' esatta figura colorata del nostro Minà-Palumbo da Castelbuono. — Nelle campagne di Castelbuono , sopra morti e fracidi di tronchi alberi frondosi. 47. Ser. I. LE UCOSPORUS. —Trib. Agaricus muscarius, Linn. Kern. Schw. l. 54. —Sv. t. 33.— Bot. t. AGARICUS MU8CARIUS, Suec. 1255. 1. AMANITA, —Fr. Wvicm. — Hall. H. 2375. — Schaetf. — Krombh. — Vitt. SchoU. barb. p. 257. 108. L. Sverig. àtl. o gift. t. Svamp. 9. t. 1. Syst. t. t. — — Grev. 27-28. 5. Myc. v. 1, 35 5. 16. Ep. Ed. Alt. Ep. p. 1-9 (optimej .—Eixrz —Vaili, par. p. 7.5, n. p. f. Roq. p. t. 305. — Gordier — Viv. p. 20. l.— Hussey 6.— Lenz. f. 29. t. — Darla Cliamp. de Nice, t. 2, an. t. I. Paulet t. 157. 1.— Iloffm. le. 3.— Vent. St. Myc. t. t. Pers. Syn. p. 253. Hìjpophylhim muscarium, Paul. 1. —DC. ti. 5, 6.— fr. 561. — Krombli. 1. e. e. valva enimpens, pileolo superna parte aureo, et ad oras striato, inMieli. Gen. p. 188, t. 78, f. 2. anulo pediculo albis, radice bulbosa. hulbosus, e ferna fase. 1, 122. Agaricus imperialis , Batsch. Fungus p. 2, p. 212. Agaricus pseudo-aurantiacus , Bull. Champ. Amanita muscaria, — t. et — Osservazioni.- Lapresente specie velenosissima di Agarico sinoggi l'abbiamo tro- vata per buona ventura molto rara in Sicilia, e nelle plaghe basse marittime non mai sinoggi osservata, mentre ò comune oltremare tentrionali d'Europa. Perchè forse fra noi sino alle più remote regioni set- non trovansi per questo fungo favorevoli da noi rac- al suo sviluppo le condizioni di luogo e di clima, gl'individui rarissimi studiati presentano proporzioni più piccole al conft-onto di quelle colti e che esso manifesta in terraferma e nel resto d'Europa, come potrebbe ben rilevarsi riscontrando le figure che lo riguardano nelle antiche e nelle moderne opere micologiche sopra citate.— Nessun fungo mangiativo o velenoso è stato onorato, come questo, di tante tavole e di tante ligure dagli autori che se ne sono occupati; in nessun paese si mette in dubbio tutti suo carattere per eccellenza venefico ; è forse il primo fra funghi che sia stato dai chimici moderni con tutta serietà analizzato, e nel i si quale il è rinvenuto quel principio alcaloide venefico chimicamente denominato muscarina. Noto ovunque dai villici per la sua cattiva indole si ha 1' abitudine ovunque da questi di distrurlo a colpi di piede ove osservasi far capolino in mezzo all'erba per le campagne. Eppure per l'apparenza della sua forma gentile, e pel , abbagliante e pittoresco nessun fungo più bello e più elegante di Per la considerazione di essere questo fungo tanto pernicioso, e tanto raro suo colorito questo ! in Sicilia, da non potersi sperare l'abitudine nei nostri villici, come altrove, a sa- perlo conoscere e guardarsene come conviene, stimiamo pregio della presente opera scritta in Sicilia e per la Sicilia, di offrirne la figura da noi ricavata dal vero, in conformità di come abbiamo praticato nella i" Centuria per 1' Agaricus virosus il da noi come del Vittadini, segnato fungo più pernicioso che producesi nell'agro palermitano, che a quando a quando per ignoranza dei ricoglitori, raccolto solo o confuso colle buone specie mangiative Ved. Cent. 1' Spec. 4", p. immola qualche vittima nei y. FIGUBE E SPIEGAZIONI. Tav, Vili. — — Fig. 1. Fig. I«. Fig. Is. Individuo adulto completamente sviluppato. Sezione verticale. Individuo giovane non ancor bene sviluppato. nostiù contadi. — 36 — Rinvenuto Stazione. Circondario di Cefalù per la prima volta in dicembre 1874 negli altipiani del ÌS. Anastasia, precisamente dentro uno stabbio ove contrada , pernottano pecore e capre, detto — Nomi volgari. chiamino le opere di Zurrica. Sinoggi non conosciamo — Nel nostri villici. i Marcato nome nessun resto d' Italia ove è volgare col quale lo comunissimo chiamasi secondo Agarico moscario, uovolo rosso, uovolo citate del Vittadini e del Barla, malefico, uovolo selvatico, uovolaccio, tignosa, tignosa maggiore rossa, tignosa dorata, cocch indormia, cocch velenos, cocch matt. Usi. zi^e — Sin da tempo antico impiegasi questo fungo polverizzato per la distnimosche e forse di altri insetti, probabilmente mischiato a sostanze zuc- delle cherine diverse per adescarne V appetito e d' onde il nome suo Agaricus mu- di scurius attribuitogli dal sommo Linneo. I montanari della sopracennata contrada di S. Anastasia mi avvertivano di averlo qualche volta visto morsicare ed inghiottire non impossibile attesa l'impunità che godono questi animali dalle capre, cosa forse nel divorare qualunque specie di erbaccia, venefica pegli altri animali, senza spe- rimentarne menomo incomodo, come il se specie di Euforbie avvelenano in anguille ed i i teneri germogli di diver- volgarmente in siciliano dette Camarruni , acque dei fiumi e dei laghi per Sicilia le , colle quali si prenderne tramortite le cefali in certe stagioni. 48. Ser. AGARICUS CAESAREUS, LEUCOSPOHUS. I. Agraricus Caesareus, Scop. Cam. — Fr. a ragion d'esempio — TmB. p. II, I. Scop. Frics. AMANITA, 419.— Schaeff. -258?— Host. Syn. t. p. 637. Ep. Ed. Alt. p. 17.— Paul. Gham. t. 154. Viti. fug. mang. t. l._Veut. Stud. Viv. Ital. t. 30. Myc. t. 1, f. 3, 4.— Barla Krombh. Scliw. t. 8. DG. II. fr. p. 562. Cliamp. de Nice, p. ò, f. 1-9. Gordier p. 215.— Roq. p. 323, t. 22, f. 1-4.— Hartz t. 80.— Gonn. et Rabenh. t. 3. Syst. Myc. v. — 1, p. 15. 3. Ep. p. — Agaricus aurantiacus Amanita , Bull. Cliamp., — t. aurantiacci, et Caesarea, Pers. Hypophìjllum Caesareum, Elvella Ciceronis, Par.l. Ice. — 120. Syn. p. 252. cit. Volvn Pìinit, etc. Batlar., Fung. ar., p. 27, Fungus magnus orbicularis aureus. Mich. Gen. p. 186, t. 77, t. f. 4, C. 1. Fuiigus esculeiilus e valva erumpens, totus candidus, pileolo ad oras strialo. Mich. loc. cit. p. 185. Fungus esculenlus p. e valva erumpens, totus albus pileolo ad oras 186. Leucornices peclinatus, Battar. loc. cit. t. 4, D. striato. Mich. loc. cit 37 Osservazioni. — È come chità questo migliore di il fungo il d'Italia celebrato sin dalla più remota anti- princeps, il Cìhus Deorum dei nostri Boletus romanoriim per antonomasia. chiamato tempo paesi subalpini è uno dei funghi più comuni che trovasi tutti, il Fangonun romani padri, ed altrove un Da Koma in poi verso i nei mercati: incomincia a scarseggiare nelle Provincie meridionali, ed a rarefarsi in Sicilia. Questo fungo sembra correre pari passo, in rapporto al clima che ne favo- risce che ne avversa muscarius, il suo sviluppo, colla precedente specie velenosa, Agaricus colla quale disgraziatamente per somiglianza di caratteri, qualche volta confondersi nelle Provincie medie e settentrionali suole d' Italia, e produrre mici- diali disastri. Per stesse ragioni climatologiche avverse al felice sviluppo di questo Agarico le manifestarsi nelle nostre campagne, prende forum rimpicciolita, anzi che non, al paragone di come sviluppasi robusto e rigoglioso dall'agro romano in su verso le subalpine Provincie, come potrebbe di legnell'isola nostra, oltre a che raro di gieri rilevarsi confrontando, a ragion d'esempio, le nostre ligure ritratte dal vero, con quelle dell'opera del Vittadiui Fungili Mangerecci più comuni deWItalia ec. tav. l" e con quelle magnitiche dell'opera di J. B. Barla Les Champignons de la Province de Nice, L' tav. P. Agarico (Cesareo per essere poco comune e raro in Sicilia , vien trascurato, e chi sa forse ingiustamente battezzato dai villici per fungo sospetto e venelico, non essendo in essiloro l'abitudine di osservarlo spesso ed in qualche abbondanza nelle nostre campagne; la qual cosa se da un lato produce la privazione di non potere il nostro popolo sedersi a mensa colle divinità dell'Olimpo per degustarne a quando a quando il grato e profumato sapore, dell'alta Italia, dall'altro lato ci olire di meno il come son usi vantaggio di i nostri fratelli della media e sperimentare qualche sventura nel potersi mischiare qualche volta per uso culinare a questa innocua e de- liziosa specie il terribile e tanto temuto Agaricus muscarius, che pure nasce fra noi. Non mo ci sembra neanco superfluo che per una specie di cotanta importanza offriacome sopra si è detto, da noi ritratte dal vero. le corrispondenti figure, FIGURE E SPIEGAZIONI. Tav. Vili. Fig. — Fig. Stazione. vembre 1873 II. II,. Fungo di completo sviluppo con frammenti di velo nel cappello. Sezione verticale d'individuo giovane. — Abbiamo rinvenuto per la prima volta la presente specie nel no- nella Scala di Patti, provincia di Messina, in vicinanza di vecchi fusti di Lentischi, Fisiacia Lentiscus L. Nomi volgari. — Per la sua rarità e per non conoscersene il pregio mangia- 38 tivo non ha nome in Sicilia.— Al contrario nel continente ove trovasi comunissimo ed in grande abbondanza chiamasi diversamente secondo i diversi paesi uovolo ordinario, uovolo rosso, uovolo, Jung cocch, funff coccoli, fung oeiif in Toscana; bolè-real, coiicoun, coucounin ariai, holè oeuv, founs oetiv nel Piemonte fonso : , , rosso, bo'éi nel Genovesato. Usi. op. « cit. — In quanto agli usi riferiamo letteralmente quanto ne dice il Vittadini , 4. p. Soglionsi preferire gli individui già adulti a quelli non ancora sbucciati dalla volva, perché sono più saporiti , e si antepone il alle altre parti cappello recchiandolo in diverse maniere, e sopratutto, facendolo cuocere in sulla con olio d'ulivo, pepe e sale. 49. Ser. Agraricus I. AGARICUS ZIZYl'HINUS, Viv. fung. d'It. ì. Agaricus superbiens, Schulz. in Kalclibr. Hiing. t. — Per t. Vili. 21, Osservazioni. appa- gi'aticola » LECCOSPORUS.—TmB. zizjiiliiiiiis, , Viv. CLITOCYBE, Frics. 1-4. i. 9, — Fr. Ep. Ed. Alt. p. 97. 2. la leggiadria delle forme, per la gajezza del colorito, e per fondo verde dei prati e delle boscaglie non che per la sua rara apparizione, la presente specie merita a buon dritto di essere illustrata lo svilupparsi gregario nel nei presenti studi sui fanghi di Sicilia, avendo noi anni addietro avuta la fortuna di studiarla e di ricavarne qualche figura. Lo Schulzer, nell'opera sopra citata, ignorando di essere stata questa specie prima di lui descritta e pubblicata in Italia dal nostro bene a volle attribuirle il nome specitìco di Superbiens e chiaViviani, ragione marla nelle di lui osservazioni, letterariamente parlando, Sylvarum Decus, , FIGURE E SPIEGAZIONI. Tav. vili. Fig. — Fig. III. Cespo di funghi in completo sviluppo riuniti in una base comune. III.. Sezione longitudinale del fungo. Stazione. —Trovasi nei boschetti artificiali per tutto l'autunno e parte dell'inverno, della Dentaggine, garmente probabilmente parassito alle mdici fracide e del corbezzolo , Arbutus Unedo L. vol- detto 'mbriacula. Nomi volgari. me Viburnum Tinus L, dei giardini di ornamento di Palermo — Nell'agro palermitano chiamasi flincia dell'alberetto ove d'ordinario nasce in vicinanza. di 'mbriacula dal no- 39 Usi. — Di nessun uso in Palermo anzi ritenuta dai per specie sospetta e villici velenosa. 50. PEZIZA SICULA, Nob. Ser. III. PHIALEA.—Trìb. X. CALYCINAE, Fries. ore ang^usfo contracto, Peziza ini^uscula riibro-ru»«ea cupula gIubO!!«a dein expansa campanulata iuacqiialitcr lacero -inuUìflda stipitoque brevi subniillo. , , DESCRIZIONE. La Peziza sicula è primo sviluppo, sferica, spesso ristretta di forma molto grossa e sviluppata, con di color rosso pavonazzo colla longitudinalmente solcata, la cupuia, nel suo all'esterno, nell'interno di color carneo, bocca o circolare molto apertura ed infossata, quasi sessile; nello stato adulto presentasi stipitata, a Sti- pite corto, solido, ricurvo, fessa longitudinalmente dall'alto al basso in diverse sezioni, aperte, ripiegate indietro, lacero-dentate cie ovvero lacero -seghettate nel loro con- 11 suo i»esco o la sua superliprende interna da principio di color carneo trasmutasi allora in color rosso-pavonazzo; tomo, come e che la forma campanulato-moltiBda. l'esterna sua superScie da principio di color rosso-pavonazzo diviene di colore ocraceo, chiazzato irregolarmente di macchie sanguigne. Nell'uno e nell'altro stadio il fungo di consistenza ceracea, nell'esterna sua superficie semovvero pre disuguale, grinzoso-lacunosa. Asci constantemente ottospore ripiene di vegetativo presentasi Sporule simmetricamente inclinate nella stessa direzione. ovali, semplici, FIGURE E SPIEGAZIONI. Tav. vili. — ^ — Individuo giovane. Fig. IV. Fig. IVi. Sezione dello stesio. Fig. IVs. Individuo adulto. Fig. IV4. .Vsci colle corrispondenti sporule. Stazione. — In rio Castelnuovo di febbraro, in mezzo all'erba spontanea dei prati, nell'Istituto Agra- Palermo, ai 51. Ser. Peziza Baronia, Stazione. l'inverno. — In I. Colli. PEZIZA BUFONI A, Pers. ALEURIA.—lKiB. Pers. I. Myc. Eur.'p. 225. mezzo al museo nel HELVELLOIDE.E, —Fr. Syst. Myc. Frle». voi. 2, p. 54. R. Sito della Favorita presso Palermo, nel- 40 52. PEZIZA Sep,. fr. 6, p. 2-2. LACHNEA.—TmB. II. Peziza nigrella, — Nei in mezzo Wulf. p. b!— Fr. a, mese 86.— DG. Quercus llex L, del R. Sito della Favorita marzo dopo la caduta di piogge abbondanti. di Trib. COPRINUS MICACEUS, I. Fr. PELLICULOSI, Fries. Cojiriiius niicaceus, Fr. Ep. p. 247. Mon. Suec. V. Hym. I. p. 461. Ep. Ed. Alt. 461. — So\v. 246.— FI. D. t. 1193. 247.— Rlotzsch.Fl. Bor. t. 376.— Fl.Bat. t. 820, Agaricus Micacms, Bull. p. Myc. Syst. Cent. IV, n. voi. 2, p. 81. in Ber. 53. p. 518,— Schleisch. boschetti di Leccio, musco, nel al 16 Saell. p. 422. Elvella hemispliirrira, St.\zione. t. Pers. SARCOSCYPHJE, Fries. V. 648.— AS. Pers. Syn. p. — Kromb. Schum. Peziza nigra, NIGRELLA, t. G. Agaricus lignorum, Scop. —A Stazione. f. t. 261. — Fr. Syst. v. Myc. 3.— Corda apudSturm. XI t. I, 49^ 427. b. p. terra ed attorno dei tronchi fracidi degli alberi comunissimo nei dintorni dell'agro palermitano, dall'autunno a tutta la primavera, ove trovasi spesso facilmente associato e col quale potrebbe confondersi col Copr'mus congregatus V a pag. 46. , del quale abbiamo parlato nella precedente Centuria 54. Paijus riidis. — Quél. t. 14, Osservazioni. — — Trovasi Quercus Suber S. et. Rabenh. t. 12, f. 2 — Wallr. p. 85 t. D. K. I f. FI. l\. p. 726. 3. esemplari da noi raccolti corrispondono perfettamente colle Gli figure sopra citate, per trada di — Gonn. 1. f. Agaricus Swainzonii, Demid. Voy. della Fr. Fr. Ep. p. 398. Ep. Ed. Alt. p. 483 Agaricus hirsutus, Secr. n. 1073 Stazione. PANUS RUDIS, non lasciarci alcun dubbio sulla determinazione della specie. nell'autunno sino alla primavera parassito nei tronchi fracidi L., nei fruticeti, volgarmente detti Sciare di Zurrica, con- Anastasia tra Castelbnono e Cefalù, ove spesso trovasi associato al Fo- lyporus Arcularius, Fr., Ved. p. 10. 41 LEOTIA LUBRICA, 55. Trib. Leotia lubrica, Pers. Syn. 613. Leolia gelatinosa. Hill, hist n. 3, Helvella lubrica, Scop. Cam. Helvella lutea, Berg., phyt. II, I, HYGROMITRA, II. p. t. —Fr. 477. p. 151. t. f. 473, 2, H, subviridi t. f. 82, K, L. M, N. I, , oris subtus repandis, pe- A, E. 2, molto rara raccolta per la prima volta nel gennaio 1875 nel R. Sito della Favorita prossimo a Palermo, nei boschetti in Nomi volgari. mune nei prati, e — Di nessuno uso e senza nome in TUBER AESTIVUM, Trib. acstiviini XIX, t. Tuber Blotii, Eud. Desi., p. GENUINA, I. Monogr. Tnb. Viltad., , Tuber bohemictiin. Cord. 380. — Ejusd. Micheli co- il .VII., FI. Mem. ped. II, Tuber albidum, Fr. Syst. Myc. p. Vitt. Frics. 38, t. Fung. Hyp. 2, p. f. IV. 137, il — Tul. t. VII, .-Vnn. f. des Se. 3. Soc. Linn. p. 42. t. 309. — Wither. FI. Bot. Arr. t. IV, p. 371. — Hus- oxon., p. 398. 336. II, p. 291. Tuber oestivum pulpa snboscura minus sapida «e odora. Mieli. — Sotto volgare to- 6. t. fung. — Sibth. Stazione. Secondo Sicilia. " le. Tuber cibarium, Sow. Engl. Fung. sey, 111. of. Brit. Myc. t. XI? Tuber nigrum, al mnsco. colore verde gajo e dorato, di, 56. Nat. 2« Ser., mezzo nei viali della Villa Poboli in Firenze, chiamasi in scano fuiìf/herctlo di gelatina Tuber 29. voi. 2, p. Myc. Syst. Fungoidaster parvus, gelatinosus, lubrieus, pileolo diculo aureo, fistuloso. Mich. PI. Gen. p. 201, — Specie Fries. 4. Helvella gelatinosa, Bull. Gliamp. p. 296, Stazione. Pers. PI. fondo dei vasi contenenti alberetti di Geu. p. 221. querce nel R. Orto Botanico di Palermo raccolto nel marzo 1871. Nomi volgari. Usi. — Poco — Tartufo nostrale chiamato in Toscana, secondo ricercato, perchè di il Micheli. nessuno odore e sapore, ove sviluppasi in grande 6 42 quantità, comunissimo in Firenze, al dire del cit. Aut. come Boboli o in somi- in glianti contrade boscose dell'agro fiorentino. CANTHARELLUS BRYOPHILUS, 57. RESUPINATI, Frics. Trib. IV. Cantliarellus bryopliilus, Fr. Sist. 6, p. p. 8, I, p. 1, 3-25. iGO.— Weinm. t. 1. f. 3, Epic. — Nees p. Mon. 368. Hym< 292. p. Syst. f. 237. — DG. 11. fr. 45. Stazione. — Rarissimo, in mezzo 58. 417. — Hussey t. III. Fr. GÌ. musco dei boschetti del HYCtR0PH0RU8 COCCLNEUS, Trib. Oygropliorus coecineus, al per la prima volta rita dell'agro palermitano, raccolto Alt. voi. Myc. Suec. V. 2, p. 211. Epic. Ed. Alt. p. Agaricus bryophilus, Pers. Obs. Fr. Ep. p. f. Mon. 330. 57. 9 settembre 1867. Fr. Fr. F.plc. HYGROCYBE, — Price il R. Sito della Favo- Hym. — Nickx, p. Suec. v. II, p. 19. Ep. Ed. 191. — — Sec. n. 845. Pers. Agaricus coccineus, Schaeff. t. 302. Syst. Myc. v. I, p. 105. Obs. Myc. 2, p. 49. Synop. p. 334.— Wulf. in Jacq. Coli. 2, p. 106.— Schum. Saell. Swartz p. 85. 2, p. 290. — Agaricus kermisinus , FI. Dan. Agaricus scavlatinus , Bull. Agaricus auraiitius, Sow. t. t. t. — Vahl. 715. 570, f. 2, p. 187. 2. 381. Agaricus miiiialus, Scop. Fungus alpinus Gren. p. , lotus saturo-coccineus Osservazioni. mono , seu kermisinus , pileolo hcemisphKrico. Mich. 150. — Fra tutte le riferite figure quelle che più esattamente espri- gl'individui da noi raccolti, osservansi nella citata tavola 715 della Classica opera Icones Plani. Florae Daniae, opera di lusso e di pregio grandissimo scientifico da noi consultata nella Biblioteca della R. Università di Napoli. Stazione. — In Palermo nei boschetti del R. Sito della Favorita nel volgere del- l'autunno e per tutto l'inverno. Nomi volgari. — Non gare toscano chiamasi ha nome speciale fungo alpigiano in Palermo. Secondo di color cremisi. il Micheli in vol- 43 59. Trib. 10. t I, t. Agaricus voìemus, Fr. Syst. Champ. de Nice, p. 36. t. f. 3, 12. — Vent. t. v. Myc. f. 34, Ep. Ed. Alt. 344. p. — Berkl. 87. p. 69. I, 3. 1-3. et Schvv. n. Agaricus helvus, Krombh. — Le Osservazioni. f. 39, 435. — Sverig. suite à Bull. 44.— Wahl. p. FI. Bat. àtl. Svamp, 624. — Barla p. 202. t. Suec. n. 1881. — Lenz 874. l. 610. 1, 4. opera sopra citata sono quelle che figure del Létellier dell' maggiore esattezza corrispondono coi molti esemplari da noi raccolti e studiati. colla Nomi volgari. dilli t. — Létell. — Weinm. 1, f. p. — Kichx Outl. p. 207. Agaricus lacti/luus aureus, Hoffm. Nom. Agaricus testaceus, Alb. Fr. RUSSULARES, Fr. Ep. III. Lactariiis volemus, Fr. Ep. — Hussey LACTARIDS VOLEMDS, — Secondo il Barla chiamasi volgarmente in Nizza Sanghin rous lag. Stazione. — Abbondantissimo nei colli alberati della Ilenia di l'atti Usi. — Benché trovasi in (provincia per tutto l'autunno. di Messina) prossimi al Tindaro, grande abbondanza si ritiene dai come specie pratici sospetta ed inutile, per come avverte il Barla per l'agro nizzardo: cet Ag arie passe pour vénéneiix. Secondo il Fries, Epicris Ed. I, p. 345 tutto al contrario: 2;aWe rfeliciosus, etiain crudiis sapidus, antiquitus celebratus, vulgo Gold-Brijtling, Finché non facci si qualche pruova fra noi cogli animali domestici, é il vero caso di ri- tenere la presente specie come sospetta! BOLETDS EDULIS, 60. Sect. Boletus edalis, p. 197. t. 8. — Lenz — Viv. Harz. t. 40, t. 34. t. 60, 494. 508. — Sverig. — Tratt. 25. — Bari. 41. — Gonn. et f. CORTINARI-^, Fries. Bull. Gh. p. 322, 420. Ep. Ed. Alt. p. Austr. t. Bull. 34. f. àtl. 34. t. Syst. Myc. v. I p. 392. Ep. Svamp. t. 13.— Sow. t. III.— Sv. Bot. Krombh. t. 31.— Vitt. t. 22. Vent. , — — Huss. Rab. VII, — Fr. — I, t. 81. — Wahlnb. Suec. n. 198't.— 1. Boletus (estivus, Slotterb. auct. helv. 4, p. 54, t. 5, f. 2. — Hall. helv. n. 2302. 44 Soletus hulbosus, Schaelì'. t. 134, Boletus escìilentus, Pers. Obs. Schum. Boìetus crassipes, Boletus (Pìieus, Kostk, Boletus bovinus, I, 135. p. 23. p. 378. 37. t. L. — Bolt. 2, t. 85. Suillus esculeiitus, Gaesalp. p. 617. Suillus esculentus, superne pulchre f'ulvus, inferni' citrinus, pediculo concolore. Mieli. PI. Cìen. p. 128, t. 08, f. 1. Osservazioni. — Qualche subtilissime perforatus, confusione regna nelle ligure e nelle diverse diagnosi dei botanici antichi e moderni che lorito della et si sono occupati della presente specie pel co- pagina inferiore del cappello, ora determinato per bianco, ora per giallo ed ora per verdognolo : queste varietà di colorito d'altro non derivano che dal di- verso stato di freschezza, o dal diverso stadio vegetativo nel quale trovasi in modo che l'espressione diagnostica del Fries, Systema Mycologycum dei Tubetti albis mox-fiavis, o meglio del di lui Epicrisis, pag. 420, voi. il fungo; 392, p. I, albis primo dein luteis virtntibusque esprimono colla massima esattezza il carattere del quale Gl'individui da noi siuoggi raccolti in Sicilia nello stato giovane e freè parola. sco, costantemente si souo presentati bianchi nella cennata pagina inferiore del loro — cappello. Il Boleto edule, come V Agaricus Caesareus, del quale precedentemente sia- ci mo occupati, lia, per la sua squisitezza, sicurezza e grande abbondanza in cui producesi dal vol- è un fungo in uso e celebrato sin dalla più remota antichità in Ita- gere dell'està sino all'inizio dell'inverno. È comunissimo nei mercati dell'alta lia, specialmente di Torino e di Milano, nella quale ultima dini, op. cit„ Stazione. per la — Nelle colline alberati della prima volta da noi raccolto in — Secondo cino, Ceppatello — Non il Scala di apprezzato dai nostri Micheli sin da buono di selva, e — Di nessun uso sinoggi in time qualità culinari, l'atti, provincia di Messina, novembre 1873. tempo villici, e quindi privo di antico noto iu Toscana coi nome nomi di ver- Far- volgarmente fungo porcino fungo /erre, nel , Piemonte bolè porcin, founs catemg, founs capelet, Usi. secondo Ita- Vitta- proviene dai dintorni di Como. Nomi volgari. nacolo. città, il Sicilia, ma e nel Genovesato funs neigro. che merita di averlo per le sue ot- 45 61. ACtARICUS ARVEXSIS, FRATE LLA.—lMB. Ser. V. 8chaeft'. XXXII. PSALLIOTA, Fries. — Paul. 134, A$?aricu$i apvensis, Schaeff, t. :U0, Hll. 278. Ed. Alt. -213. Sverig. àtl. Sv. p. Ep. Epic. p. — Berkl. Out. t. 10, Agaricus Georgii, Sow. — Kich.Y 4. f. Vitt. p. t. e lungo i — Nasce t. 7(5, 77. autunno e 26, 9-13. f. — Tratt. Essb. Schw. t. J. cit. nel volgere mite degli inverai nei luoghi aprici margini delle vie campestri nell'agro palermitano. Nomi volgari. lici ',15.— Fr. a. I, 18. t. Fung. Maiig. in t. li-li, f. 23, Hypophijllum exquisilnm, Paul. loc. Stazione. 2.— Secr. — Hussey 172. Agaricus pratensis, Scop. Agaricus exquisilus, 1, l. 30'». t. Agaricus edulis, Rrombh, f. t. — Molto affine diWAg. campestris, con esso vien confuso dai secondo ricoglitori, e perciò chiamato fancia campagnola; il Vittadini op. vilcit. chiamasi dai toscani pratajuolo maggiore. Ubi. — Se ne fa uso mangiativo come del Campestris, ed è di questo più deli- cato e più facile alla digestione. 62. BYCtROPHORUS CHLOROPHANUS, Trib. III. HYGROCYBE. Hyj^ropliorns chloroplianim, Fr. Ep. n. 033. Cook p. 203. Koffm. le. — — Agaricus cìhorofanus, Fr. Syst. Myc. Osservazioni. — Fra coli' t. I, Frics. 332. Ep. Ed. 5, p. f. .\lt. p. 420. — Bi'ikl. e! Br. 1. 103. diversi individui raccolti nella stessa località qualcuno co- lorasi qualche volta in rosso verso nità, salvo v. p. Fr. il centro del cappello, e d'onde la grande qualche carattere specifico essenziale Hygrophorus puniceUs, del quale abbiamo , affi- che la presente specie manifesta parlato nella precedente <'ent. 1, p. 60. Stazione. tunno. — Bosdietti del R. Sito della Favorita presso Palermo, per tutto l'au- 46 ACARICUS MAPPA, 63. Ser. Ai^aricus LEUCOSPORUS. I. mappa, Fr. Ep. AMANITA, I. Ep. Ed. Alt. 6. p. — Trib. Fr. p. Frics. 19. 418. AfjaricHS stramineus, Scop. p. Agarirus bulbosus, Bull. Agaricus citrinus-albidus 577, t. Vilt. , f. D, H, M. Gr, XI. t. citrina H, Pers. Syii. p. 231. Amanita Amanita venenosa, Pers. Champ. comesi, t. 2. — Paul. Gh. t. 158.— Vaili. Par. p. 7i, n. 4. Fungus volva erumpens e anulato, p. 187, imam partem t. Stazione. 78, , inferne albo, pedinilo pariter albo, versimi scnsim crassescente, radice bulbosa. — Mich. Gen. PI., 1? f. — In pileolo desuper griseo , Messina sulle colline boscose nel volgere dell'està e nel princi- pio dell'antunno. — Messina i pratici ricoglitori chiamano la presente specie bianchi vilinosi, forse per la superficie pustolosa del suo funcia il colore, dM' Agaricus muscarius. Secondo il Micheli cappello, rassomigliante, tolto op. citi, tignosa bigia e bianca. Nomi volgari. In di ckuldi russi Usi, — Di nessun uso perchè ovunque riconosciuto questo fungo come 64. LACTARIU8 PIPERATUS, Trib. 37. t. Svamp. t. p. 340. Icon. in Mus. Acc. Se. Holmiae.^Fuug. Mon. Hymen. Sueciae v. II, p. 106. Ep. Ed. Berkl. Outl. p. 205. Kickx p. 200. 27. 449.— Fr. — — Nice, p. 42, Agaricus Listeri, Krombh. Agaricus aeris, Bull. Alt. — — Agaricus piperatus, Lin. Suec— Scop. p. Pers. Syn. FI. Dan. t. 1132. t. 21. Champ. de Scop. PIPERITES, Fr. Kp. I. Lactarium pipcratus, Scop.— Fr. Ep. Esc. t. t. t. 22, 56, f. f. 1-5. p. 1-4. t. 68, Fungus piperis sapore, Cord, in Diosc. f. 3, p. 4. 68. Syst. Myc. 429. — Krombh. — Harzer 200. Hypophyllum piperatum, Paul. velenoso. t. 39. p. i30.— Sverig, voi. t. 57, I, f. p. atl. 76.— Boll. 1-3. — Bari. 47 Fungus umbilicatus lactescens. Stazione. candido badia rugosa stupacea superficie, capsicum sapiens, prone e — Cup. Hort. Gath., Suppl. Alt. p. 30. — Cresce per tutto l'autunno in abbondanza nei luoghi incolti ed om- brati di alberi nei dintorni di Misilmeri. — Come Nomi volgari. fancia chiamato in Misilmeri tempi del Cupani, sin dai Iattura, in loc. sinoggi cit., italiano secondo volgarmente diversi paesi chiamasi i fungo peperone, fungo peveraccia, sottana : latlarolo bianco, Agarico pevera branca, puinaro bianco, ombrella, nel Piemonte brusareul. pijjerino, Usi. stato — Siamo prematuro d'altronde e farsi il , che taluni lo mangino in Misilmeri, raccolto nello stati assicurati ma e freschissimo, generalmente come fungo sospetto; rigettato sapore peperino quasi bruciante non che la faciltà a presto guastarsi verminoso dopo raccolto, giustitica abbastanza dispregio nel quale ritiensi il per uso mangiativo. comprendere come Non possiamo funghi, secondo ci fa osservare fosse stato anticamente celebrato Fries nella di lui il fungus antiquitus celebratus ut edulis di lui precedente , licei cit. 05. RUSSULA HETEROPHYLLA, HETEROPHYLLE.E, Trib. l\. nu»«sula lieleropliylla, — Hogg. /3 —Bull. t. Agaricus lividus, Pars. Stazione. Fr. et Johnst. Agaricus furcatus, var. V. I, p. 59. ! Lo stesso autore nella 9.—Lac Epic. 509, 1 M. f. — Secr. villici di cwn syrupo citat. Fr. Ep. 352.— Berkl. Uutl. t. 13, 84. —Bari. Gham. de , Nice, p. 28, Fr. f. Syst. Myc. [-'Sì 521, 522, 526. etc. alla Scala di Patti, provincia abbondanza nei luoghi alberati — t. ejus urinam Fr. 352. Ep. Ed. Alt. p. p. — Hussey 9. t. et helero-phyllus, b pileo sordide virescente — Nell'autunno Nomi volgari. buoni opera Sgstenui Mgcologicum p. 70 riferisce la proprietà medi- de altaea sumptum, experimento certo calculum frangit 5. i op. Epricrisis pag. 340, valde acris cinale a questa specie attribuita da Loes, Prass. p. 82, n. f. fra di Messina, trovasi in e boscosi. Patti chiamano questa specie, fancia di ferra, da doversi distinguere dalla vera funcia di ferra che nasce in altre contrade dell'Isola, della quale precedentemente abbiamo parlato, che è caro amico Lanzi da Roma. chiamasi : lea, lera, — In Nizza Verdoun, giaunet. come V Agaricus Ferulae rilevasi dalla citata opera del nostro del IJarla 48 Usi. il _ Specie menomo comiinissima nel Circondario di Patti, che mangiasi da tutti senza mentre nel Nizzardo vien trascurata come specie sospetta. sospetto, AG ARI CCS PRAECOX, 66. PRATELLA. Ser. V. — 'iRm. Pers. XXXII. PSALLIOTA, Fries. — p. 282. Agarieiijt ppaecox, Pers. Syn. p. 420. Fr. Syst. Myc. Létt. Lenz. p. 51.— Weinm. p. 232. Alt. p. 217. — — f. ii_iG. — Berkl. t. Schaell'. Agaricus candicans, Osservazioni. Outi. — Il 8, I. f. 4. — Kichx, p. 608. t. Ep. p. 16. Ep. Ed. — Krombh. t. 55, 164. 217. carattere lameUis ndnexis dente decurrente che dà il Fries a questa specie nella di lui opera Systema Mycologicimi pag. 282 non corrisponde l'illustre Miagli individui da noi diverse volte raccolti e studiati. Rene a ragione cologo correggesi nelle di lui opere posteriori ove accennasi il detto carattere lameUis emarginato-adnexis, {Epicrisis }). 162) o meglio lamelUs rotimdato-ad: nexis {Epicriseos Stazione. etc. Ed, Altera — Comunissimo in p. 217). primavera nell'agro palermitano in mezzo POLYPORUS NIGRIGANS, 67. Tris. IV. Pr. APUS, Fries. PoI.vporiis> iiigrigans, Fr. Syst. Myu., voi. Ed. Alt. p. 558. Berckl. Outil. p. 2'f5. — Stazione. I, p. 375. — Sommerf. — Nell'autunno, ai prati. Ep. 466. Elench. n. 16i8. parassito ai tronchi fracidi di albicocco , p. 109. Epic. Arnieniaca vulgaris, nei giardini di Partinico. 68. POLYPORUS POLYMORPHUS, Trib. IV. Polyporus polymorpiius, Rostk. III, APUS, Fries. p. 115, t. 56. Stazione. —Sviluppasi questo fungo comunemente siasi stagione sulla supellettile di — Fr. in Ep. Ed. Alt. Palermo ed in p. 566. qualunque legno di faggio nello stato di fracidume, esposta all'influenza dell'umidità continua. Varia le superficie lavorate nelle Rostk. immensamente quali sviluppasi. di forma e di figura secondo 49 AGARICUS APPLICATUS, G9. Ser. I. LEUCOSPORUS. Iktsch. Agaricus apiiBicatus, —'Urie. XII. 160. — Fr. Quél. p. Bslg. p. (iillet les Ep. Ed. Alt. p. 180. — — Agaricus epixjlon, Bull. Agaricm t. — Berkl. 301. t. Myc, voi. 1, p. 192. l'ars. et., Outl. p. —Ep. 139. — p. 1J7. 2'. Saell. p. 366. epigaeus., var. Pers. Syn. p. 484. hirsìilulus, Alb. Agaricus striatulus, var. , et Scliw. p. 232. — Il colorito del fungo secondo il Gillet op. cit. è azzurmentre negli esemplari da noi raccolti sempre cinerizio oscuro Osservazioni. rognolo Syst. Champ. — Schum. 2. f. 581, PLEUROTUS, Frics. — Sowerb. 125. f. 80. — Kickx. Batsch. , corrispondente allo obscure-cinereus della diagnosi del Fries op. cit. — Nei luoghi incolti boscosi sopra foglie e rami di arbusti fracidi in mezzo al musco, ovunque nelle campagne palermitane dall'autunno per tutto rinverno. Stazione. 70. Ser. V. Schaeff. PRATELLA.—lmiì. XXXIV. PSILOCYBE, Agaricus sttrorufus, — Ep. AGARICUS ATRORUFUS, t. Schaeff, Ed. Alt. p. 300. Agaricus montanus, Pers. Obs. 293. —Id. Obs. 2, p. 175. 1, — Fr. 23i. — Weinm. p. 9. p. Syst. Myc. Frii-s. voi. 1, p. 293. —Ep. p. 230. 258. —Syn. — Fr. p. 428. Myc. var. Syst. b, p. — Gli esemplari da noi raccolti in diversi anni corrispondono fedelmente alla citata tav. 234 dello Schteffer ed alla diagnosi del Persoon, ove rimarcasi il carattere dello stipite dello stesso colore del capOsservazioni. , pello, come nelle figure dello Schseffer osservasi manifesto, e come avverte il Fries nell'Ep. p. 230. non già pal- lide-spadiceo 71. Ser. I. LEUCOSPORUS. Agaricus clavus, Linn. 1. t. 2265, f. Quél. p. 63. p. 134. FI. -Weinm. — Paul. -Ep. AGARICUS CL.\VUS. p. 94. t. Suec, Ross. p. 97, —Ep. f. 3. —'YiMB. IX. n. 1212. COLLYBIA, Fries. —Bull. 100.— Cooke — Waill. L. Brit. Par. t. t. p. 11, 148 A-G , 569. 60.— Kickx f. 19-20.— —FI. Belg. p. Fr. Syst. Dan. 150.— Myc. Ed. Alt. p. 123. 1 I, 50 Osservazioni. p. 29, t. Ed. Alt. V, f. — L'Agaricus clavus del Briganti 4) corrisponde — Ved. Fries, Ep. 121. p. — Raccolto Stazione. Fung. Regni Neap. (Hist. all'^^-. esculentus, Wulf. durante l'inverno, in mezzo all'erba, , nell' Istituto Agrario Castelnuovo. AGARICDS CRYPTAKUM, 72. Ser. Agaricus cryptarum, LEUCOSPORUS. I. Lèttel. — TRICOLOMA, LétLellier, Pigures des Frìc». Champignons de suppL aux planclies de Bulliard, tab. 611. Osservazioni. — AfSne per la forma alVAgaricus oedematopus Weinm. (vedi tav. 299 dello Schseff. e tav. 76 del Bulliard) però , ne differisce principal- mente per le lamelle non scorrenti, ma soltanto poco aderenti allo stipite. Rimarchiamo l'odore disgustoso spermatico, che presenta questa specie da noi raccolta a Palermo. — Raccolto Stazione. gennaio nella interna fracida cavità in di un gi- gantesco tronco di Erythrina Viaruni del Todaro nel R. Orto botanico palermitano, specie distinta di albero di ornamento in Sicilia, un tempo confusa coW Erythrina Corallodendron di Linneo. 73. Ser. I. LEUCOSPORUS. Agaricus «Icalbatus, Sow. Ed. Alt. p. — Hogg. 88. — Pers. et Johnst. Osservazioni. AGARICUS DEALBATUS, t. t. 123. — Trib. — Fr. Myc. Eur. 10. — Specie p. — Weinm. Vili. Syst. Soff. CLITOCYBE Myc. 120. — Grev. 1, p. Edin. , 92. p. Fries. —Ep. p. 63. — Ep. 376. — Secr. n. 1018. Ross. p. 61. variabilissima specialmente pel cappello ora cen- trale allo stipite ed ora eccentrico, a contorno ora integro, ora sinuoso e e per Io più concavo spesso lobato, non che ora piano, di raro convesso , negli esemplari da noi raccolti. Stazione. — Nel R. Sito della Favorita, boschetto di Diana, in mezzo almusco, nell'autunno. l'erba e più frequente nel terriccio coverto di 51 AGARICUS ELATUS, 74. DERMINUS.—TmB. Seb. IV. Baiseli, Agaricus clatus. f. I. — Fr. Champ. Syst. Myc. f. p. 248. — Ep. — Per tutto della Favorita, ed Ser. et Sra. - t. 42, Gillet les LEOCOSPORUS.— Tris. I. nei boschetti di leccio del R. Sito AGARICUS FRAGRANS, Sow. 10. t. — With. —Fr. CLITOCYBE, Frics. Vili. 4, ICl. p. 171. 1, Fung. Regni Neapolitani, — Pers. Syn. p. 41, t. p. 78. 19, f. 1-4.— Hofl'm. 455.— Swartz, p. Ed. , Alt. le. p. 105. 658. — Brig. Anal. Fungo- t. 3. Agaricus gratus, Sehum. Saell. Osservazioni. mo — Saund. Ep. Ed. Alt. p. 241. p. —Ep. —Ep. Syst. Mycol. Fig. des Champ. de suppl. aux planch. de Bulliard Léttellier, t. 274.— p. 1238. Fries. ovunque nell'agro palermitano. fragrane, Sow. 1808, p. 245. rum, n. lìr. comune l'autunno 75. Hist. ut HEBELOMA, Part. 2", p. 527. Stazione. itg:.iricus XXIV. — lierk. 188. Batsch. di anisetto Stazione. — Costante 277. p. negli individui da noi raccolti l'odore gratissidi farina di recente molita. frammisto a quello — Nei boschetti ombrati del R. Sito della Favorita nel volgere dell'autunno. 76. Ser. I. AGARICUS FULIGISARIUS, Weinm. LEUCOSPORUS. —iRiB. Agaricus fuliginariu*, Welnm. Agaricus sericellus, Pers. Syn. Stazione. —In mezzo al p. IX. Ross. p. 108. COLLÌBIA, Frics. —Fr. Ep. Ed. Alt. p. 127. 358. musco comunissimo durante l'inverno. dei boschetti del R. Sito della Favorita, 52 AGARICUS LACTEUS, 77. Ser. LEUCOSPOnUS. —Tbib. I. — Agaricus Itictcìi!!;, Pers. Syn. p. 394. Berkl. Oull. p. 115.— Secr. n. 954. p. 103. —Ep. Ed. Alt. p. 135. Agaricus ìianus, Bull. t. 563, —Obs. t. — Nei Stazione. — Weinm, 1. Myc. Syst. p. 1, 152. Ross, — Ep. 3, N. 0. f. Agaì-icus papilkUus, Hoffm., Nomencl. Agaricus tennis, Boll. f. 1845, 38. p. I, t. —Fr. 123. p. Frics. MYCENA, Dan. FI. — X. Pers. t. 2. f. 3, 37. boschetti del R. Sito della Favorita nel volgere dell'au- tunno e per tutto l'inverno. 78. Ser. LEUCOSPORUS.—Trìb. I. Agaricus rusticus, — Oudem p. AGARICUS RUSTICUS. 124. 124. Fr. Ep. p. — Alb. et —Ep. Schw. Agaricus ericetorum, Pers. Obs. Myc. Agaricus niveus, Dan. FI. OMPHALIA, Ed. Alt. p. 159. Fries. — Berkl. et Br. n. 1217. n. 663. I, t. i, f. 12. — Fr. Syst. Myc. p. I, 165. 1. f. 1015, t. XI. Fr. — La più precisa figura che corrisponde agli esemplari da noi raccolti è la sopra citata delia Floì^a Danese t. 1015, f. 1. Osservazioni. Stazione.— Raccolto nel podere coverti di musco per tutto l' dell'Istituto Agrario nei margini dei inverno, spesso associato all' viali Agaricus pyxi- datus. 79. Ser. I. LEUCOSPORUS. Agarieus scpticua, — Ep. Ed. — Berkl. Outl. Alt. AGARICUS SEPTICUS, p. p. Fr. Syst. Myc. — Létell. 137. — Kickx. 179. Agaricus pubescens, Sow. Agaricus flabellatus, Bolt. t. t. — Parassito —'ìbib. XII. I, p. 192. t. 706, p. 159. f. Fr. PLEUROTUS, Frics. — Elenc. Fung. A, B, C, D. I, p. 26. —Weinm. — Ep. p. 136. Ross. p. 132. 321. 72. f. 2. a virgulti e ramaglia di alberi ed arbusti nello stato di fracidume per tutto l'autunno, nel R. Sito della Favorita. Stazione. 53 80. Ser. V. PRATE LIA. —Trib. Agaricus sylvaticus, — Ep. AGARICDS SYLVATICUS, ScliaeH. t. 242. Schaefl". XXXII. PSALLIOTA, Frlcs. — Krombh. t. 24, f. 9-10. —Fr. Ep. p. 520. Ed. Alt. p. 280. — GÌ' individui di questa specie da noi raccolti in diversi tempi, si sono presentati sempre piccoli in rapporto a quelli dello Schaeff. della citata tavola 242; in modo che per questo solo carattere distintivo di Osservazioni. grandezza non crediamo formarne una specie nuova. — Comunissimo Stazione. autunno nei terreni in incolti dominati dal Ro- smarino, forse perchè parassito allo sfacimento ed al terriccio di questo cespuglio. AGARICDS TENER, 81. Ser. IV. Agaricus tener, Hist. DERMINUS.—fmn. Schaeff. Fung. Neap. t. p. 95, 70, f. 6-8. f. 5-10. XXVIl. —Sow. — Fr. Schaeff. t. Syst. GALERA, 35. Myc. — Pers. I, Frics. Syn. p. 265. p. — Ep. 386. — Brig. — Ep. p. 20i. Ed. Alt. p. 267. Agaricus foraminulosum , Bull. Stazione. —In t. f. 535, b, e. f. 403, 1, primavera e nell'autunno trovasi comune ovunque in mezzo ai prati. 82. Ser. IV. AGARICUS TRECHISPORUS, DERMINUS. — Trib. Agrarieus trcehisporos, Berkl. Outl. 356. —Fr. Stazione. Ed. Alt. p. 236. —Pass. — Comunissimo nelle p. Berkl. XXVI. INOCYBE, Fric». 156, Fiing. t. 8, f. 6. — Fr. Hym. Suec. II, p. Parm. campagne palermitane in dei prati naturali per tutto l'autunno e parte dell'inverno. mezzo all'erba 54 83. BOLETUS CANDICANS, — CORTINARIAE, ¥rien. SzcT. A. Bolcttis caadicans, Bolelus pcichijpKs, Osservazioni. pus del Fr. Ep. Ed. Alt. 507. Krombh. t. 35, f. — Questa specie Fries per Fr. 10-12. confusa dal Krombhlotz col Boletus pachyrimarchevoli merita in verità di differenza di caratteri essere distinta e separata, per come lo stesso Fries nell'ultima di lui opera Hymenoniycetes Europaei, sive Epicriseos Systematis mycologici, Ed. Alt. ci avverte alla p. 507. Boletus pachypus lù'ombh. t. 35, f. 10-12, Sand. et Sm. t. 17 colore totius albo {etiarn stipitis) a meo videtur diversus nec unquam ìnter innumera B. iKichypodis exemplaria shnilem inveni. Fo7'te nova species, B. CanDiCANS dicenda. gli individui da noi raccolti in diversi tempi manifestino questi prominenti caratteri meglio ancora delle citate figure del Krom- come Trattandosi bhltz non ci sembra superfluo di pubblicare nostre nella presente Cen- le turia. FiaURE E SPIEGAZIONI. Tav. X. Fig. IV. — Fungo nel suo completo sviluppo. Fig. IVa. Sezione verticale dello stesso. Stazione. — In Palermo nei boschetti di Leccio del R. Sito della Favorita per tutto l'autunno. 84. Sect. k. BOLETUS LANZI, Nob. — CORTlNARIAE, Fries. Boletus pileo pulviiiato, niarg^iiie &cuJo, sieco subtosneutoso, tubuli^ siibliberis sulphiireis, poris coaeoSoribus, $>tipUcquc pileo concolore sub» veutricoso, basi purpiiresccntc. Sporidiis a!bidis. DESCRIZIONE. Boleto Lanzi di mezzana grandezza ha il Cappello in forma di guanciale, acuto nel suo contorno ripiegato al di sotto, alquanto tomentoso, di Il 55 color giallo, spesso sparso di tubercoli sulla liberi, di colore solfureo, che al taglio si sua superficie. I Tubuli sono quasi mucchiano qua e là di tinta azche gradatamente si accorciano zurrognola, coi Pori ugualmente solfurei verso lo stipite. Lo Scipite è dello stesso colore del cappello, in proporzione o meno rosseggiante. La Carne del lunghetto, rigonfiato verso la base piìi elastica che rotta o tacappello omogenea a quella dello stipite, densa, bianchicci. ovali turchina. in diviene Sporidi! parte gliata , Dedico questa mia specie al carissimo amico Dott. Matteo Lanzi di Roma della Micologia, odierna italiana distinto cultore. FIGURE E SPIEGAZIONI. Tav. X. Fig. — — III. Individuo nel suo completo sviluppo. stesso tagliato verticalmente nel mezzo. III,. Lo Fig. III3. Lo Fig. Stazione. — Nei stesso inclinato per osservare la superfìcie inferiore del cappello. boschi di Leccio per tutto l'autunno in mezzo al musco nel E. Sito della Favorita. 8.5. BOLETUS LUPINUS, — LURIDI, Trib. IV. BoU'tus Iiipinus, p. Fr. Ep. p. 418. — Ep. Fr. Frics, Ep. Ed. Alt. p. 510. — Rickx p. 2i4. —Quél. 246. Boletus tuberosus. Lètteli. Hist. Boletus erythropus, Krombh. t. f. 32. 38, f. 7-10. Boletus sanguineus, Secr. n. 21. Boletus rubeolarius, Sowerb. — t. 250 (varietà). Fries al quale noi da molto tempo avevamo comunicato le tavole colorate della presente specie da noi raccolta nelle campadi Palermo nel dubbio di poterne fare una nuova specie, nella di lui Osservazioni. Il gne seconda edizione à&W'Eioicrisis, Vpsaliae 1874, pag. 511 ne giudica così: Pulchra forma stipite crebre rubro-guttaio nec reticiilato in Sicilia leda ex icone Insengae. Eimarchiamo negli individui est tempi da noi raccolti e studiati il carattere poco durevole e passeggiero dei pori aurantio-rubris , ma che divengono sollecitamente gialle, sia che il fungo sorpassi appena sul posto la sua maturità normale, sia qualche tempo dopo che è stato raccolto. in tutti i 56 Stazione. — Nei boschetti di Lecci del R. Sito delia Favorita, appartenente all'agro palermitano, per tutto l'autunno. BOLETUS SATANA^, 86. Trib. Boletus Saìaiins, n. 340. — Huss. Lenz. I, f. 6. t. IV.— luridi, Lenz. Fr. Ep. —FI. Batav. —Quél. t. 15, f. 31, i>. Boi. n. 26. — Kick.x. 244. p. t. 1. — Berkl. et Br. — Fr. Ep. 417.— 1040. p. Ep. Ed. Mi. p. 510. Boletus marmoreus, lioq. Boletus sanguineiis, t. Krombh. Boletus luridug, Viv. t. 6. t. 38, 1-6. f. 40. FIGURE E SPIEGAZIONI. Fungo nel suo pieno sviluppo. Tav. IX. Fig. IL — Fig. Sezione verticale dello stesso. Ila. — Quantunque questa specie fosse messa dalla scienza a sentenza di bando come velenosa per eccellenza, pure essa in Sicilia, segnatamente nella regione boschiva dell'Etna ove sviluppasi in grande abOsservazioni. bondanza, raccogliesi e Vendesi nei pubblici mercati come una delle specie innocue di quelle contrade. L'abbiamo raccolto e studiato piìi mangiative ed in Aci-Reale nel 28 settembre 1868. ci fossimo potuti ingannare nel determinarne la specie, dell'amicizia e della benevolenza del sempre compianto principe profittando Elias Fries di Upsala, prima di farne la pubblicadei Micologi d'Europa, Nel dubbio che zione in questa seconda Centuria , gli spedimmo diverse sezioni diseccate del fungo colle figure corrispondenti colorate da noi ritratte dal vero, facendogli rimarcare il fatto, come questa specie nella nostra regione boschiva dell' Etna sin da tempo antico menomo si fosse ritenuta per specie mangiativa , e Con tutte queste belle nostre assicurazioni r illustre botanico svedese ci rispose sollecitameate quasi a di- senza il sospetto di veneficio. , scarico della propria responsabilità, colla data del 4 ste precise parole maggio 1869 con que- : Boletus Satanas, quem edulem a te dici, maxime mir'or. Censetur m,a- xim-e venenatus. Con compreso l' illustre rispetto alla scienza ed agli scienziati Lenz che per aver voluto fare sopra sé stesso la pruova di questo fungo fu per morirne avvelenato, noi non possiamo fare a meno di ritenerlo per tutto il , 57 maugiativo, ma nella sola cerchia territoriale della regione l'Etna, ove trovasi in uso sin da tempo della sua innocenza ove potrebbe antico, boschiva del- non facendoci responsabili rinvenirsi e raccogliersi nel resto della Isola. come in taluni funghi che ne distinguono le buone dalle cattive specie mangiative una grande influenza debba esercitarvi per taluni, la località ove nascono, in modo che una identica specie innocua in Sembra evidente a proposito del Boletus Satanas, oltre dei caratteri botanici descrittivi , , una data può riuscire perniciosa in un'altra. Questa vera, quanto crudele verità renda sempre più accorti i buongustaj nella compra e nellocalità l'uso dei funghi. Stazione. — Dal volgere dell' està per tutto 1' autunno nella regione bo- schiva dell'Etna. Nomi volgari. — Funcia lardàra, così chiamato dai ricoglitori montanari di Aci-Reale. Uso. —È uno dei funghi più pregevoli e di uso comunissimo nelle città e nei paesi che sorgono nei versanti diversi dell'Etna. 87. Trib. lY.— luridi, margiac Boi. pileo pulviiiato, stipHcm BOLETOS SICULUS, Nob. Fi-Ics, T.p. acuto, ochracco-fusco, litbulis lìbcris, circa abbrcviatis, citrlnis cjaiiescrnlibus, poris ocliraceis aurantlis, stipile pileo concolore apice Iiilesceittc, reticulato-purpurcscente, basi ventricoBO, radicato, sporidiis ocliraceis. DESCRIZIONE. grandezza mezzana e di svelto proporzioni nelle diverse parti che lo compongono ha il Cappello in forma di guanciale con superficie alquanto acuto nel suo contorno di colore ocraceo-fosco I Tabuli sono liberi, ovvero distaccati dallo stipite untuosa e pelliculosa. Il Boleto siciliano , di , , , , ove gradatamente si accorciano, di color citrino, che al taglio divengono immediatamente screziati di colore azzurro, coi pori ocraceo-ranciati. Lo — Stipite dello stesso colore del cappello ochraceo-fosco presentasi giallo sbiadato nella sua sommità, e tutto sparso qua e là di linee retate rosseggianti, rigonfiato verso la base nella quale termina con Sporldil ocracei. pronunziato. — un fittone radicellare molto 8 58 FIGURE E SPIEGAZIONI. Tav. X. Fig. — ir. Fig. II,. — Fig. II3. Osservazioni. nuto dai villici Stazione. Fungo nel suo completo sviluppo. Lo stesso inclinato per osservarne la superficie Lo stesso tagliato verticalmente nel mezzo. — Fungo nessun uso e senza nome vernacolo, di — Nei CLAVARIA MUSCO! DES, t. 775, 2. f. — Bull. L. RAMARIjE, Frics. II. Clavaria mnscoidcs, Linn. Suec. Dan. rite- boschetti di Lecci del R. Sito della Favorita in autunno. Trib. FI. ma per sospetto e velenoso. 88. — inferiore. n. t. 1270. 496, f. — Fr. Ep. 571. —Ep. Ed. 667. — Berkl. Oult. 279. — Holmsk. Alt. p. p. 0. Z. p. I, p. 89. Clavaria corniculata, Schaefl'. f. t. — Krombh. 173. t. 53, f. 22, 23. — Vaili. Par. t. 8, 4. Stazione. — Lungo saldi boscosi in l'inverno sino al principio della primavera nei terreni al musco nel R. Sito della Favorita. mezzo 89. COPRINUS PANORMITANUS, Nob. Trib. I. PELLICULOSI, Frics, Ep. Coprlnus parvus, pileo membranaceo ovale, primitus albo, mox cinereo, undiquc squamis furruraccis albidis tecto stipite pileo subacquale, cavo, basi ventricoso, amilo ochraceo lacerato-fibroso cincto, radicato; ianiellis atting^entibus, lanccolatis ex albo cocruico-nig^rlcantibus. , descrizione. forma naturalmente piccola, col Cappello sottilmente membranaceo, ovale, bianco nello stato nascente, ma che diviene di color cenerognolo nello stato adulto, ricoverto qua e là in tutta la sua superficie di squame bianchicce forforacee, che gli danno l'aspetto marmoreo. Il Coprino palermitano è di Collo Stipite quasi della stessa altezza del cappello, vuoto dentro, ventricoso nella base, ed in questa circondato da brandelli lacero-fibrosi nei quali sin dal suo primitivo sviluppo si suddivide il suo Anello; e che termina 59 — Mantenen- prolungandosi in forma di radice fittonata molto sviluppata. dosi il fungo col cappello sempre chiuso presenta le lamelle , lanceolate, tangenti allo stipite, da principio bianche negli individui giovani, azzurronericce negli adulti col contorno bianco-cinereo a completa maturità. — Sporidi! ovali gialli e nereggianti. FIGURE E SPIEGAZIONI. Tav. X. Fig. — — — — — I.. Fig. I3. Gruppo di diversi individui. Sezione d'individuo giovane. Sezione d'individuo adulto. Fig. I^. hidividuo adulto isolato. Fig. I5. Individuo nascente. Fig. le. Spoi-idii. — Neil' Istituto Agrario Castelnuovo ai Colli nei terreni coltiove agrumi per poco ristagnino le acque d'irrigazione nel principio Stazione. vati ad I. Fig. dell'autunno. 90. LANGERMANNIA CANDIDA, l-angermaniiia candida, Rosthovius III, p. 25, f. Rosth. li. — La figura del citato autore, l' unica che abbiamo potuto consultare sopra questa specie di Gasteromicete corrisponde perfettamente agli individui da noi raccolti in diversi tempi in contrade diverse dell'Isola. Osservazioni. Stazione. — Sviluppasi ovunque nei terreni sciolti silicei, saldi, destinati a prato spontaneo, ovvero in mezzo alle boscaglie, nella primavera e nell'autunno. — Benché sciapito e senza arome speciale, raccogliesi qualche volta e mangiasi dai villici in confuso col Geaster hygrometricus, Pers. e col LiVed. Cent. 1", p. 27 e 28, coperdon pyriforme, Schaeff. Uso. — PHLEBIA MESENTERICA, 91. Trib. Plilcbia mesenterica, Fr. EI. I. Fung. APUS, I, Thelephora tremellina, Swartz. Thelephora mesenterica, Pers. Syn. p. 571. 154. Fi-ics. Fr. 60 Thelephora IremeUoides, Clievall. P. I, 92. p. Auricularia tremelloides, Bull. Champ. t. Auricularia mesenlerica, Pers. ^lyc. Eur. 230. p. 97. Helvella mesenterica, Dicks. - Lichenosum, substantia gelatinosa , superne variegatum, et villosum, inferne primuni violaceum, postea griseum , et mesenterii instar corrugatum. Mich. Plant. Gen. t, 66, f. 4. Agaricum squamosum, et — Stazione. — Nell'autunno sino alla primavera ovunque in Sicilia nei tron- chi degli alberi. FOLYPORUS APPLANATUS, 92. Trib. IV. Polyporns applanatua, Wallr. Alt. p. 557. — Klotzsch. Bor. A PUS, Fri«a. D. Rr. FI. t. 393. Wallr. II, — Berkl. p. 591.— Fr. Outl. p. 245. Ep. p. 465.— Ep. — Pers. Obs. '2, Ed. p. 2 sub Boleto. Polyponis dryadeus, llostk. 27, t. 9. Polyporus Merismoides , Corda apud Sturai. 27, f. t. 63. — Batsch. f. 130. — Bull. t. 454, e. — Parassito tronco fracido della Buddlea Madascariensis, Vahl., nel R. Orto Botanico di Palermo, in autunno. Stazione. al 93. POLYPORUS CROCEUS, Trib. IV. Polyporus eroceus, p. 454. —Ep. Pers. Ed. Alt. Boletus croceus, Pers. Obs. Stazione. — Nei p. I, Myc. Eur. Pers. APUS, Frics. 2, p. 59. 584. — Rotstk. III, — Fr. 27-28, Syst. Myc. t. 1, p. 364. — Ep. 1-4. p. 87. tronchi e rami fracidi del Quercus Suber, L., nella con- trada S. Anastasia del circondario di Cefalìi, in primavera. 61 POLYrORUS GIGANTEUS. .94. Trip. in. Fr. Syst. Polyporus gigant4-ua, 540. — Berkl. t. p. I, t. . Frie». 356. 82. — Ep. — Kichx p. 38. 4i8. p. — Ep. Ed. Alt. p. p. 226. —FI. Dan. t. 1793. 86. t. 76. Boletus acanthoides, Bull. Gh. p. 466, Fungus major carnosior dendroides Osservazioni. I, 521.— Schum. Boletus giganteus, Pers. Syn. p. Boletus elegans, Boll. Myc. — Hussey Oull. p. 240. Boletus imhricatus , Sow. ME RISMA, Fr. — Escludiamo t. 48G. cristatus. — Dee. — Bocc. fr. 2, p. Mus. di 121. Fis., t. 302, dalla sinonimia di questa specie il f. 2. Boi. Me- sentericiis dello Schseffer, che sembraci riferirsi piuttosto a qualche specie del genere Steì-eum. Prende proporzioni enormi colossali, per le quali cespo giunge al peso di 6 chilogrammi e più ancora. Stazione. — Nei un tronchi e rami fracidi del Rovere [Quercus robur. Wild.) in contrada Scala di Patti, provincia di Messina, dall'autunno in poi. 95. POLYPORUS PERENNIS. Tris. PKlyporus perennis, Fr. 531._Weinm. Ross. p. MYOPUS, Fries. — Ep. p. 434. — Ep. Ed. Alt. p. p. 350. Myc. — Rorstk. 210. 51.— Kickx. —Hussey 192. —FI. Dan. 125. — Sowerb. 1245. — SchaelT. Syst. 310. Boletus perennis. Linn. Suec. n. t. I. L. I, t. 6. I, t. t. p. t. 1075. Boletus coriaceus, Bull. t. 28, 449, Boletus subtomentosus , Bolt. Boletus confluens, Schum. p. t. f. 2. 87. 378. Boletus cyathiformis, Vili. Delph. p. 104D. Boletus infundibulum, Roth. Cat. 1, p. 240. Polyporus exiguus, alpinus, fidvus, infundibuli forma, pediculo breviore. Mieli. Plant. Gen. t. 70, f. 10. Osservazioni. — Gli individui da noi raccolti e studiati corrispondono per brevità dello stipite alla fig. 10 piuttosto che alla la picciolezza e per la fig. 8 della citata tav. di 70 del Michele, e d'onde con molta esattezza il Fries voi. 1, p. 350 ne facea la varietà distinta Sy stema Mycologicum, Polyporus perennis nanus. nel suo 62 — Neil' autunno Stazione. sopra nusiul» dclica, Kickx p. 204. t. f. 73, t. — Ep. 48, 3, 4. f. Fr. Frici», Ep. Ed. Alt, p. 440. — Berki. 17, A. —Vaili, — Batt. t. Outl. p. — — Paulet p. 210. 61. 1. delle lamelle — Rimarchiamo carattere negli individui da noi raccolti leggermente verdognole nella completa maturità del fungo. Osservazioni. il — In autunno e nella primavera dopo la caduta di piogge ahcomunissimo nel terriccio di Leccio [Quercus ilex L.) nei conPalermo, e segnatamente nel cosidetto boschetto di Niscemi del Real Stazione. bondanti torni di COMPACT^, I. Fr. Ep. p. 350. — Vent. tronchi fracidi di Platano in Palermo. RUSSULA DELICA, 96. Trib. i , Sito della Favorita. Nomi volgari. Usi. — Come — Funcia di ilici. 4 delicata e gustosa mangiavasi un tempo dai a questa parte raccogliesi e Vendesi nei mer- specie poco da qualche anno Però potenPalermo con altre specie mangiative di uso antico. dosi qualche volta confondere con qualche specie sospetta o venefica che nasce pure nelle nostre contrade, raccomandiamo di non farne uso, anno- soli villici; — cati di verandola nella categoria dei funghi sospetti. 97. Trib. RUSSULA NIGRICANS, I. COMPACTjE, Frlcs, Ep. — Berkl. Bussala uigricans, Hussey I, t. 73. Bull. t. 579, f. 2, t. 212.— Krombh. p. 350. — Ep. Stazione. di t. 70, Ott. — Kichx. 203. — — Barlat. 17. —-Fries Epic. 15. Outl. f. 14, p. 209. p. Ed. Alt. p. 439. — Nel volgere dell'autunno e per tutto l'inverno nel boschetto Lecci della R. Favorita. 63 SPHAERIA CONCENTRICA, 9è, Sect. PERIPIIERIC.t:. —Hr\b. I. Bolt. PULVINAT^, Fi-ics. — — — Pers. Syn. p. 3. Comm. Clavaef, p. 18. SIpiiacria concentrica, Bolt. t. 180. Wahl. Lapp. p. 517. Sclium. Saell., 2, p. 177. Friesin V. A. H. 1816, p. 134. — Syst. — Myc, — 2, p. 231. Cam. Valsa tuberosa, Scop. Lycoperdon atrum, Schaeff. 399. p. II, p. 329. Lycoperdon fraxineum, Huds. — Sowerb. Sphaeria fraxinea, Sibth. Sphaeria tuber, Tinim. Meg. 279. p. Sphaeria tunicata, Tod. Mechl. etc. Fungus fraxineus, niger 2, p. 59, — Sotto t. 17, fig. , Bovinum reneni veluti repraesentans 104, tab. 55, flg. p. scorza screpolata di la 130. Raj. Syn. p. 16. Lichen-Agaricus crustaceus , crasstis quasi deustus. Mich. Plant. Gen. Stazione. 160. t. , niger , et 1. un tronco svelto e fracido di leccio [Quercus Ilex, L.) durante l'inverno. SPHAERIA CORNIFORMIS, Tbib. Spacria cornirormis, Stazione. — Nel I. Fr. CORDYCEPS, Fries. Fr. Elenc. Fang. 2, p. 57. terriccio di lecci del R. Sito della Favorita nel volgere dell'autunno a tutto l'inverno. 100. STEREUM HIRSUTUM, Trib. IV. Mtcrcum iiirsutum, p. 78. — Fr. Syst. Thelephora papyracea, A PUS, Fric», Ep. Fr. Ep. p. 549. Thelephora hirsuta, Wild. Ber. Myc. FI. Auricularia reflexa, Bull. p. 397. voi. Dan. Gli. 1, t. 274. —Ep. t. 82. Ed. Alt. p. 639. — Pers. Obs. p. 439. 1199. — Sow. Auricularia aurantiaca, Schum. p. 398. Boletus auriformis, Bolt. Fr. t. 27. 2, p. 90. - Syn. p. 570. — Swartz 64 Boìetus hirsutus, Sohrad. spie. p. 169. — Wulf. in Jacq. Coli, li, p. Ii9. Helvella acaidis, Hud. Helvella villosa, Relh. Helvella versicolor, Liljebl. Sv. FI. 2, p. 451. Agaricuni alpinum , squaniosum , membranaceum superne obscurum, , feine ex albo nifescens. Mieli. Plant. Gen. p. 124, t. 66, f. et sericeum, in- 2. FIGURE E SPIEGAZIONI. Tav. IX. Fig. — Fig. I. II». Cespo di molti individui. Prolungamento dello — — Fig. II3. Fig. II/,. eomposto d'individui disposti in quale sono attaccati, osservati nella stesso cespo serie longitudinale nel ramo al loro superfìcie superiore. Lo stesso osservato nella superficie inferiore fruttifera. Superfìcie inferiore fruttifera d" individui fra loro nostosomizzati nello stato completo del loro sviluppo. Osservazioni. — Specie questa comune quasi cosmopolita in tutta Europa e perciò descritta ed illustrata in moltissime opere antiche e moderne, meriterebbe in questa nostra Centuria una apposita figura, se il caso non non avesse apprestato il presente esemplare per il suo progressivo sviluppo, e per le splendide forme, degno dell'attenzione della scienza. Fra le diverse figure osservate negli autori che se ne sono specialmente occupati troviamo ci esattissima quella del Grev. Scot. Stazione. ai — Dall' autunno rami secchi t. 256. alla primavera, parassito ai tronchi fracidi ed di quercia, e di altre specie di alberi, e di arbusti. INDICE ALFABETICO DELLE SPECIE E CORRISPONDENTI SINONIMI AGARICUS — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — Pag. Ì6 acris, Bull Wih » 17 antiquatus ; Batsch » 27 anulat'is, Boll » 27 appendiculatus, Bull » 15 applicatus, Batsch » 49 arvensis, SchaelT » 45 atro-rufus, SchaefT » 49 » 36 » 42 » 16 adustus, aurantiacus, Bull , Sow aurantius, aurivenius, Batsch. ... , , » 32 » 42 bulbosus, Bull » 46 Caesarius, Scop. ...<,-:.. » 36 calcjolarius , Pi^rs » 16 candlcans, SchaefT. » 48 citrinus-albidns » 46 » 49 » 45 I.ett » 34 clypeolarius, Bull » 16 dypcalus, Huds. » 10 coccineus, SchaefT. » 42 cochleaius, Pers » 34 barbatìis, Retz bryophilus , clavus, Pers L chlorophanus , divu'.onim, Fi" colubrinus^ Pers — Bull » 12 » 27 , concavus, Scnp » 28 Sow » 34 confìuens, contiguus, Bull » 17 comucopioidcs , Bolt » 34 9 66 AGAUICUS — — _ — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — cremdaius, FI. Djn '. -Pag. 32 oiistalLis, «ùrlsch » 12 ciyplaruin, Letali cyulhifcirmis, Bull » 50 » 28 » 50 » 34 Sow dealbalus, dichrous, Pers lUiII dryophillus, dubius, SchaelT. » ^ » 1 1 ^o edidis, Kroinbh » clatus, Balsch » ol epigaeus, Pers epixijlon, Bull ereiis, , Secr Pers eilcacus, eucetoriun, Pers Vitt aquisiLus, 49 » -iO » 31 » 3-i » 52 » 45 » 28 » 16 , Huds fascicularis, » felìnus, Pers .' » 10 fcruiae, Lanzi » 29 flabellatus, Bolt » 52 foramimdosìim, Bull » 53 » 51 Pers fertilis, fragraiis, Sow , » 'i" Fr fiircatus, var. » fuliginarius, Weinm Georgii, Sow gratus, » 51 Schum helvolus, Schaeff. hdvìis, Krombh hirsulus, Secr hìjdrophilus , Bull imperialis, Baiseli infundihulum, Leyss iiiVohUus, Baiseli Kennisinus, Dan lahyrinliforiiiis, Bull lacteus, Pers lactijlaus aureus, lati'vilius, Schaeff lignornm, Scop Lìsteri, Krombh lividus, Pers » 34 * ''3 » 40 » 15 " 3o » 28 » 1^ ''28 jenensis, Balsch FI. 51 » '45 Hoffm » » 42 .... . » 11 • • » 52 » ^3 » 28 » 40 • » 'l6 » 47 67 AGARICUS — — — — — — — — — — — — -^ — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — longipes, Bull. Pag. 10 , . lucidus, Ott macrorrhizus Pers , » 28 » IO macrourm, Scop » 10 macidatiis, Schaeff » 26 mappa F » 46 mclanopus, F » 23 » 40 miniatiis, Scop » 42 montanus. » 49 micaceus. Bull. . . , Pei's » 16 » 34 nanus, Bull » S2 necator, Bull » 32 nitidus, Pers » 34 morosus, Jung L inuscaiius, » 52 nudus, Bull » 17 obsciirus, Vili » 16 ochraceiis, Schaeff » 9 olivaceus, Offm « 28 » 23 papUhtlKS, Offm » 32 DC » 26 » 29 » 31 Dan niveits, FI. ostreatus, var. panlhen'nus, parvulus, perbrevis, nigripes, Inz Weinm Weinm ' phrygius, Vallr » 10 piperatus, L » 32 » 48 » 45 » 27 » 35 » 9 praecox, Pers < pratensis, Scop proccrus, Scop pseudo-aurantiacus , pseudo-boletns, Jacq Bull » 52 » 28 pusilìus, Pers » 29 puslulatHS, Sclium » 26 pyxidatus, Bull » '9 quadrifarius, Sclium » '7 quercinus, L " 1 radicatus, Relh » 10 rimosus, Bull » 16 piibescens, Sow pulverulentus. Bull ruderatus, Batsch rusticus, Fr 1 » 26 » 52 68 AGARICU3 — — — — — seplicus, s?ricellns, Pers » 51 sericcus, IMan. Erf » sinuatus, Bull » 19 » 15 » 15 » 32 » 32 stcllaris, ste, Schaeff Gunn corarius , Scop — — — — — — — — — — — — — — — — — AMANITA — •' — — — — — — — » 15 stramineus , Scop striahdus, Alb » 46 » 49 Dem » 40 snhantiqualus , Batsch » 19 Sìibhcpalicus, Batsch » 19 supcrbiens , Sihulz » 38 sylvalicus, Schaeff » 53 tard:ts, Pers » 28 tener, Schaeff. » 53 tennis, Bolt » 52 » 43 tonninosus, Schaeff » 28 trechisporus, Beikl » 53 tesLaceu.s, Alb » 10 umbracalus , Batsch ventosu.s, F • vemistus, Viv vevrucosus, Pers vesiivianus, volemus, , Brig F » 19 » 29 » 26 » 18 » 43 volvaceus minor, Bull » 29 Zizyphinus, Viv » 38 uìivantiaca, Pers » 35 Cacsarea, Pers » 36 citrina^ Pers » 46 flavida, Lain » 28 marmorea, Lam » 27 muscaria, Pers » 35 perniciosa, Larn » 32 umbrina, Pers » 26 » 46 » 21 n 63 o 63 venenosa, Pers ARCYRIA punicea, Pers AUBICULARIA aurantiaca, Schum — 28 slipulus, Pers StvaÌ7izoìui; — 52 » spddiceits, Schaeff — — — — — — • Fr spadiceo- griseus , — Pag. 42 scarlaliiiHS, Sali reflexa, Bull , 69 BOLETUS — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — Pag. 22 aelnensis, Inz aeneus, Roslk » ^4 aestivus, Slolterb » 43 acanthoidcs , Bull » 61 arcularius, Batsch » 10 auriformis, Bolt » 63 Bellini, Inz » 25 » 44 bttlbosus, SchaelT » 44 candicans, F » 54 hovinus, L - . Web » 9 caudicinus , SchaefT. » 18 cellulosus, FI. Dan » 33 citrÌHHS, Pian » 18 confluens, Sclium » 61 » 18 » 18 castaneus, coriaceus, Bull — Huds Schum crassipes, , - . . croceus, Pers crùstatiis, Pian dimidialns, Tliiunb - » 44 » 60 » 9 » 9 edulis, Bull » 43 eìegans, Bolt » 61 erythropus, Krobh » 55 » 44 flabelliformis , Scop » 9 Inz » 7 F » 14 gigantihis, Pers » 61 hepalicus, SchaefT. hirsutiis, Scrad » 15 » 64 ... esculeniìts, Pers Friesii, fulvidus, » 61 » 33 laccatus, Tiinm » 9 Lanzi, Inz » 54 lingua-cervina, Sckrank » 18 lupinus, Fr liiridus, Viv » 55 » 56 marmoreus, Roq » 56 Messanensis, Inz » 13 nitens, Batsch » 9 nilidus violascens, Alb » 33 obliquatus, Bull » 9 imbricatus, Sow inversìcs, Vili. . , « 10 70 BOLETUS — — — — — — — — — — — — — — — — = — — pachypus, Krombh. panorrnitanus, Inz » 21 jmnjraceus Schrank » 33 » 61 » 33 » 55 » 9 » 56 » 55 Satanas, Lenz » 56 siculus, Inz » 57 suhtomentosus , Bolt » 61 sulplìureus, Bull » 18 tenax, Bolt » 18 , perennis, Sow rubeolarius, rugosus, Jacq — Secr -. » 1^ » 55 » 33 variegatus, SchaefT. » 9 verniceus, Brot » 9 vernicosus, Berg » 9 42 tesiaceus, Pers o i tuberosus, Léttel tunicatus, Schum » L denudatus, COPRINUS, — corniculata, SchaefT. ephemerus, Bull F minacous, panorrnitanus, Inz DAEDALEA — L muscoides, — F Inzengae, quercina, Pers DENDROSARCOS hepaticus, EMROLUS crocatus, Batsch FISTULINA hepatica, acaulis, , Bull Huds — elastica, Bull — fuliginosa^ Dicks — — — — — Paul Fr buglossoides HELVELLA — » biyophilus, Pers Turrisi, Inz. — — •... Krombh sanguineus , CANTHARELLUS CLATHRUS CLAVARIA L proteus, Bolt — — 54 Pag. . ... gelatinosa, Bull. hemisphnerica, laevis, Berg lubrica, Scop Wulf 30 » 21 » 58 » 58 » 32 » 40 » 58 ... » 8 ... » 11 » 15 » 21 » 15 » 15 » 64 » 14 » 14 » 41 » 40 » 14 » 41 Berg » 41 mitra, Bolt » 14 lutea, 71 HELVELLA — — HYDNUM — — — — — » 64 villosa, » 64 repandum, L » 24 carnosum, Batsch » 24 clandestinuin , Batsch » 24 flavidum, Schaeff » 24 medium, Pers. rufescens, Schaeff HYGROPHORUS — chloiophanus, — — — — — — — — 15 » 36 exquisitum, Paul fossarum, Paul » 45 » 17 ianthinuin, Paul » 17 infundibuli forme, Paul margaritiferum, Paul » 17 » 26 muscarium, Paul » 35 piperatum, Paul Scyphus, Paul » 46 repanda, Paul piperatus, Scop torminosus, Fr volemus, F candida, Rosth gelatinosa, Hill atrum, Schaeff fraxineum, Huds clathroides, Scop PANUS rudis, F PAXILLUS involutus, — — — 42 » 16 MERULIUS quercinus, Pers MUCOR coccineus, Leers PEZIZA 45 » 27 LYCOPERDON — » » LENTINUS cochleatus, F LEOTIA lubrica, Pers — 24 coluìnela, Paul LANGERMANNIA — s 21 » » LAGTARIUS — Paul » colubrmum, Paul HYPOTHELE — F coccineus, F HYPODHYS hepalicus, Pers HYPOPHYLLUM Caesareum, — — — Pag. 14 panormitana, Inz versicolor, Liljebl bufonia, Fr Pers » 17 » 24 » 46 » 32 » 43 » 59 » 34 )i 41 » 41 » 63 » 63 » 1 1 » 21 » 21 » 40 » 17 » 39 Schum » 40 nigrella, Pers » 40 sicula, Inz » 311 subulipes, Pers » 1 nigra, ' 72 PEZIZA subulnis, Bull Pag. Il » 59 » 60 PHLEBIA mesenterica, F POLYPORUS applanatus, Walir — — — — — — 10 candidus, Roth » 1"2 croceus, Pers » fiO dryadeus, Rotk » 60 exasperatus, Sclirad » 10 F » 61 Schrad » 23 » 23 arcularius, _ — — — — — — giganteus, — intybaceus, Fr lucidus, Leyss merismoides, Cord RUSSULA — — RUTHEA SPHAERIA STEREUM — — — — TRICHIA 60 23 F 48 perennis, L » 61 polymorphus, Roslk purpureus, Rostk » 48 * 33 ramosissimus , Sec » 23 rhomhiporus , Pers » 10 » 12 rosarum, Welnm sulphureus, Bull » 18 violaceus, F vulgaris, F » 33 ulmarius, Sow . vernicosum, Paul delica, Fr Fr heteropliylla, nigricans, Ott invalida, Opat concentrica, Boll F corniformis, ; » 33 » 12 » 9 » » 62 47 » 62 » 17 » 63 » 63 » 63 » 63 tunicata, Tod. » 63 F speciosuin, F » 63 » 20 » 63 59 fraxinea, Sibth tuber, Timm hirsutum. THELOPIIORA — 9 » » nigricans, PYRENIUM » » muUiconca, Paul. Laiv — — — — — — — — — — — — — F » hirsuta, Wild » mesenterica, Pers Dan » 63 tremellina, Swart » 59 tremelloides , Chevall » 60 coccinea, Bull » 21 papyracea, FI. , 73 TRICHIA denudata, Wither TUBER aestivum, Vitt — — — — — VALSA albidum, F Pag. . 21 » 41 » 41 Eud. Desi » 41 bohemicum , Cord » 41 » 41 » 41 » 63 Blotii, cibarium, nigrum, Sow Ali tuberosa, Scop. . 11 TAVOLA DEI NOMI VOLGARI DI DIVERSE PROVINCIE Agarico moscario Agaricus muscarius, L. Agarico piperino Laclariiis piperatus, Scop. Boéi Bolè fré Agaricus Caesaretis, Scop. Boletus Satanas, Lenz. , Bolo oeuv V. Boéi. Bolè porcin Bolè real Boletus edulis. V. Boéi. Boleto pernicioso V. Bolè Brisa matta Bolè Brusareul V^ Agarico piperino. Bubbola maggiore Bubbola mezzana Agaricus procerus, Scop. V. Bubbola maggiore. Ceppatello buono di selva Cocch indormia , fré. fré. V. Bolè porcin. \. Agarico moscario. Cocch matt V. Agarico moscario. Cocch vdenos V. Agarico moscario. V. Boéi. Coucoun Concounin V. Boéi. , Cucumei ...<,<. V. Bubbola maggiore. Dentino dorato. Fons oeuv IJijdnum rcpandum, L. V. Boéi. Fonso rosso V. Boéi. Founs caleng Founs capelo V. Bubbola maggiore. Founs d' la V. Bolè porcin. V. Bubbola maggiore. V. Boéi. gamba lunga cocch Fung Fung coccou Fung oeuf. Fungherello di gelatina Fungo Fungo V. Boéi. V. Boéi. . . Leotia lubrica, Pers. alberetto V. Bubbola maggiore. alpigiano di color cremisi Hijgrophorus coccineus, Fr. 75 Fungo cambia colore Fungo della ferula Fungo felengo V. Fungo della ferula. Fungo-ferrè V. Bolè porcin. V. Bolè Agarims V. Boia Fungo ferrigno Fungo lattarolo bianco Fungo peperone ... Fungo poveraccia Fungo porcino Fungo sottana Funs Tré. ferulae, Lanzi. fié. V. Agarico piperino. V. Agarico piperino. V. Agarico piperino. V. Bolo porcin. V. Agarico piperino. V. Bolè porcin. neigra Giaunet Lapacendro Lea Russula heterophylla, Fr, V. Lactarius torminosus, Fr. ^ V. Giaunet. Lera V. Giaunet. „ Madalena V. Bubbola maggiore. Madonine V. Bubbola maggiore. Mazza di tamburo V. Bubbola maggiore. Bubbola maggiore. t ,. „ „ Ombrella , W. \ ( Pevera bianca Polina Agarico pipermo. V. Bubbola maggiore. Pelliccione serpentato V. Agarico piperino. V. Bubbola maggiore. , Porcino V. Bolè porcin. V. Bolo fré. Porcino malefico Pratajuolo maggiore Puinaro bianco Agaricus arvensis, SchaefT. Sanghin rous dau Lactarius volemus, Fr. V. Dentino dorato. V. Agarico piperino. la? Steccherino dorato , Tignosa bianca Agirkus mappa, Tignosa bigia V. Tignosa bianca. Fr. Tignosa dorata V. Agai'ico moscario. Tignosa maggiore rossa Tartufo nostrale V. Tignosa dorata. Tuber aestivum. Vitt. Uovolaccio A. Agarico moscario. Uovolo V. Boéi. Uovolo malefico V. Agarico moscario. Uovolo ordinario V. Boèi. Uovolo selvatico V. Agarico moscario. Verino rosso malefico V. Bolè fré. TAVOLA DEI NOMI \^RNACOLI SICILIANI Fune Fune Fune Fune a campagnola (1) Boletus Messanensis, Inz. a di celsa Daedalea quercina, Pers. a di chiddi russi bianehi vilinusi Agaricus Mappa, Fr. Agaricus ferulae, Lanzi, Fune Fune Fune Agaricus arvensis, SchaefT. a eastagnara ' a di Rìissuìa heterophylla, Fr. Russula delica, Fr. ilici a di lattieuognu Agaricus nudus, Bull. Funci a di Levanzu Agaricus ferulae, Lanzi. Fune Agaricus zizyphinus, Viv. V. Funcia di eelsa. a di 'mbriaeula Funci a di quercia Fune Fune a Fune a di zasa a di suvaru di vigni Polyporus areularius, Fr. Boletus fulvidus, Fr. Agaricus fascicularis , Huds. Funei a larderà Boletus Satanas, Lenz. Fune Fune Fune a 'neareaterra Lactarius piperatus, Scop. Paxillus ìnvolutus, Fr. u eapiddinu Agaricus procerus, Scop. a laltàra Fune u dulmu Fune u jaddu Fune u vilinusu Agaricus sinuaius, Bull. Mussu Boletus Actnensis, Inz. di voi (I) Specie ripetuta Polyporus inlybaceus , Fr. V. Funeia lardàra. per inavvertenza in questa seconda Centuria, ved. Cent, prima. INDICE GENERALE AVVERTIMENTO Pag. 1. Boletus Friesii, Inz 2. Daedalea Inzengae, 3. Polyporus lucidus, Leyss 4. Agaricus dryophillus, Bull F , ..;... Polyporus arcularius, F 6. Agaricus radicatus, Belh 5. 7. Daedalea quercina, Pers 8. Peziza subularis, Bull - 9. Agaricus cristatus, Batsch — » 8 » 9 a 9 » 10 » 10 » 11 » 11 » 12 » 12 candidus, Roth » 12 » 13 12. Boletus Messanensis, Inz — 7 Sow 10. Polyporus ulmarius, 11. 3 » F » 14 lì. Helvella clastica, Bull » 14 » IS » 15 clypeolarius, Bull » 16 rimosus, Bull » 16 13. fulvidus, 15. Fistulina hepatica, F 16. Agaricus appendiculatus, Bull 17. 18. — — 19. Paxillus involutus, Fr » 17 20. Agaricus nudus, Bull » 17 21. » 18 » 18 23. Agaricus sinuatus, Bull » 19 pyxidatus, Bull 25. Stereum speciosum, Fr. . » 19 » 20 — vesuvianus, Brig 22. Polyporus suiphureus, 24. Bull — . . , ^ » 21 » 21 28. Boletus Aetnensis, Inz » 22 29. Polyporus intybaccus, Fr » 23 » 24 » 25 » 25 » 26 » 27 26. Arcyria punicea, Fr 27. Boletus panormitanus, Inz 30. Hydnum repandum, L 31 Agaricus melanopus, Fr . , 32. Boletus Bellini, Inz 33. Agaricus pantherinus, 34. — DC procerus, Scop , 78 33. Agaricus cyatiformis, Bull 30. 37. 38. — — — 28 » 28 » 29 Lanzi » 29 Inz » 30 Veinm » 31 » 32 fasciculai'is, Weinm parvuliis, ferulae, Pag. Huds 39. Caiilhaipllus Turrisi, 40. Agaricus peibievis, 41. Coprinus ephemerus, , Bull 42. Lactarius torminosus, Fr » 32 43. Polyporus vulgaris, Fr » 33 — Fr » 33 45. Agaricus ericaeus, Pers » 34 46. Lentinus cochlcatus Fr » 34 L » 3i Caesareus, Scop » 36 Viv » 38 » 39 4i. vioiaceus, 47. Agaricus muscarius, 48. 49. — — zizypiiinus, 50. Peziza sicula, Inz 31. 52. — — Eufonia, Pers » 39 nigrella, Pers » 40 » 40 53. Coprinus niicaceus, F F « 40 55. Leotia lubrica, Pers » 41 56. Tubar aestivum, » 41 57. Cantliarellus bryophilus, Fr » 42 58. Hygrophorus coccineus, Fr » 42 59. Lactarius volemus, Fr » 43 60. Boletus edulis, Bull » 43 61. Agaricus arvensis, Schaeff » 43 » 45 54. Panus rudis, V'itt 62. Hygrophorus chlorophanus, Fr 63. Agaricus naappa, Fr » 46 64. Lactarius piperatus, Scop » 46 65. Russula heterophylla, Fr n 47 66. Agaricus praecox, Pers » 4S 67. Polyporus nigrigans, Fr 68. — polyinorphus, Rostk 69. Agaricus applicatus, Batsch 70. 71. 72. — — — 74. — — 75. — 73. 76. 77. — — atro rufus, Schaeff. clavus, L cryptarum, Létell dealbatus, Sow elatus, Batsch fragrans, Sow fuliginarius, lacteus, Pers Veinm n 48 » 48 » 49 » i9 » 49 » 30 » 50 » 31 » 51 » 31 » 52 79 78. Agaricus rusticus, Fr Pag. 52 Fr » 52 sylvaticus, Schaeff » 53 Icner Schaeff » 53 trecliisporus, Berkl » 53 » 54 » 54 » 55 » 56 79. 80. 81. 82. _ — — — septieus 83. Boletus candicans, Fr 84. 85. 86. — — — — Lanzi, Inz Fr lui)iiius, Satanas, Lenz Inz » 57 L » 58 89. Coprinus panormitanus, Inz " 58 90. Langermannia candida, Rotstk » S9 » 59 » 60 87. siculus, 88. Clavaria muscoides, 91. Phiebia mesenterica, Fr 92. Polyporus applanatus, Wallr 93. — croceus, Pers » 60 94. — giganteus, Fr » 61 95. — perennis, L 96. Kussula delica, Fr 97. — nigrigans, Ott 98. Sphaeria concentrica, Bolt — 99. corniformis, Fr 100. Stereum hirsutum » 61 » 62 » 62 >' 63 » 63 » 63 TAY. I. LA^taLueTÌ«\tecla\eT!mo BOLETUS FÌUESII. TA\' IL .1^ i ^ ... / \.\\ DAEDALEA INZENGAE. . V T ;V.\f,Vw\Mt .Y oXìTTC.O TAV. litli'rauenfelder Palermo , BOLETUSMessamisis- li .B. fulvidus. 111. 1 il t rrauerilelder, Pa e n i io 1 STEREUM SPEC10 8UM. II.ARCIRIA PUNICEA. TAV.V. ftmenfelder, Palermo l.BOLETUS PANORMITANUS. II.B.AETNENSIS. TAV Lit A-Terzi di3 BOLETUS BELLINI VI Frauenfelder T^^r 'm Lit. Fra^JLentelder t'^^"'""^Vl.AKICUS lleirod^nsis.lnzJl-A.Ferms.Lan^i-llLCANTHM^ELLUSTurnsUn^. I TAY. & TambusTAo Ut. L AGARICUS Muscaims, Lit IL A.Cssarens. IIL A. ZizyiDhTims IVPEZIZA Ylll FraiU6ii£eidsr Sicula, TAY ]X ,irtjn-'ìa?EfS^«iA««v.^. ^Iprmo LiK (.' Vìscond Gr. I. STEREUM Hirsutum BOLETIJS Saianas TamliuDcio Iit Iermo''Lil C, Gr. VisccnK I. COPRINUS Panormiianus-ll.BOLETUS Sicuìus-lll. B. Lanzi-lV B, TamDuscio Candicans lit. V