Il nuovo software
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Il nuovo software
7 Organizzazione MEDICINA DEL LAVORO Il nuovo software DIGITALIZZAZIONE DELLA CARTELLA SANITARIA PER UNA MAGGIORE EFFICIENZA A SERVIZIO DELLE AZIENDE L a spinta alla digitalizzazione dei formati cartacei è un avanzamento tecnologico sicuramente complesso, ma decisivo nel rendere “efficiente”e “informativo”il trattamento dei dati sanitari. In Medicina del Lavoro l’adozione di un documento sanitario informatizzato si è resa negli anni necessaria: spesso ci si rapporta con popolazioni “fugaci”, per via del frequente cambio del provider di servizi da parte delle aziende e rispetto ad altre discipline occorre gestire ingenti volumi di documenti e di formati diversi in entrata e in uscita. Dal 2008 la cartella sanitaria dovrebbe permettere al lavoratore di utilizzare un documento unico durante tutta la sua vita professionale anche attraverso impieghi diversi. Il documento prodotto secondo quanto prescritto dal testo unico sulla sicurezza dovrebbe dare nei suoi esiti, allo stesso tempo al lavoratore e al datore di lavoro, la nozione idoneità alla mansione svolta in relazione ai rischi mansionari. L’uso della carta sembra inadeguato in questa prospettiva e l’adozione di una cartella sanitaria informatizzata (electronical medical record – EMR, per usare acronimo anglosassone) è quindi divenuta praticamente imprescindibile per medici e servizi di medicina del lavoro. Nel caso della medicina occupazionale le caratteristiche vincenti di un software medico di gestione di cartelle sanitarie sono: certificazione aggiornata, workflow unico per tutte le specialità o settori che vi partecipano, usabilità eccellente fondamentalmente intuitiva. In una parola: “efficienza”. Gli obiettivi sono quelli di permettere sia la compilazione (produzione) del documento clinico sia la pianificazione e la fatturazione. Tutti processi soggetti ad errori frequenti che è possibile minimizzare implementando un sistema informativo digitale. Seppure da un certo punto di vista si possa considerare “semplicemente” la versione digitale della cartella cartacea, l’EMR può offrire, rispetto a questa, notevoli vantaggi rispetto all’equivalente cartaceo: permette di seguire i dati nel tempo (tracciare la storia clinica del lavoratore), identificare autonomamente i pazienti in scadenza per lo screening o ricontrollo (automatismo della programmazione agende), può monitorare alcuni parametri come l’andamento della pressione arteriosa e tracciare lo stato di immunizzazione. Naturalmente i sistemi elettronici di archiviazione dei dati sanitari (e in generale della cartella sanitaria elettronica) comportano anche problematiche o difetti (drawbacks). Allo stato attuale essi riguardano nell’ordine: protezione della privacy, alti costi di inizializzazione, sincronizzazione dei file sanitari. In realtà ci saranno sempre problemi riguardanti la credenziali di chi ha accesso ai documenti medici perché molto dipendono anche dall’evoluzione legislativa bbene sulla confidenzialità dei dati. Sebbene ssono gli archivi cartacei custoditi possono permettere fisicamente di limitare l’accesso ai dati sanitari da parte di chii non abili, è autorizzato, essi sono comunque labili, difficili da consultare, voluminosi, oltre che soggetti a deperimento. Di quii una delle domande cruciali: conviene ecouesto nomicamente? In quali termini? Questo one di vale sempre nel caso dell’integrazione un sistema nuovo con uno vecchio. Alti sicuramente sono e saranno i costi di implementazione soprattutto all’inizio nel passaggio da cartaceo a digitale. In periodi di contenimento della spesa per la crisi economica in atto lo sono ancora di più. Ma esempi come le e-mail e i social network propendono per farci pensare che sul medio - lungo periodo non vi siano alternative. Inoltre, lo sviluppo delle credenziali di accesso tramite software è ormai abbastanza maturo per garantire sicurezza paragonabile alla firma con la biro sul foglio di carta. Infine l’ultimo dei difetti: le informazioni sono digitalmente depositate in“luoghi” differenti che non comunicano tra loro dando problemi di aggiornamento e uniformità. In un prossimo futuro questa sarà probabilmente la vera sfida: far comunicare, tenendo presente le prerogative di confidenzialità, diversi sistemi tra loro che definiscano tutti gli aspetti dello stato di salute. La formula su cui ha puntato il software del Centro Diagnostico Italiano sono efficienza, risparmio, sicurezza e comu- nicazione.Alcuni dei nostri clienti hanno filiali e centri produttivi sparsi su tutto il nostro territorio nazionale: per questi l’uso della sola carta difficilmente permetterebbe di accedere a informazioni su protocolli, rischi e idoneità sanitarie per trarne le decisioni più giuste in termini di sicurezza sul lavoro. Essi possono, in maniera diretta attraverso un’interfaccia personalizzata, accedere a queste informazioni rendendo efficiente, veloce e meno soggetto a errori il processo di decison making nella gestione dei rischi e della sicurezza. Lo stesso possono fare i nostri medici. In più, a loro vantaggio e solo per loro, dall’integrazione con altre parti del nostro sistema scaturiranno anche la connettività con altre discipline per implementare il supporto decisionale e minimizzare gli errori di valutazione. Dott. Plinio Amendola Medico del Lavoro CDI Dott. Valerio Fonte Medico del Lavoro CDI P O L I A M B U L ATO R I O I G I N E C O LO G I A EVENTI I INCONTRI La Menopausa e l’Ambulatorio del pavimento pelvico femminile La Prevenzione corre sul filo Il cambiamento dell’assetto ormonale che si determina in menopausa (detta anche “Seconda primavera”), al di là delle rughe, dei tessuti meno tonici, del nervosismo o dei cambi di umore, per altro trattabili con efficaci cure ormonali o fitoterapiche, è un periodo denso di nuove sensazioni ed esperienze, con reazioni uniche per ciascuna donna. E’importante saper riconoscere tutti questi cambiamenti, così come è fondamentale saper identificare le modificazioni a carico del perineo, la muscolatura del quale si trasforma perdendo la sua naturale elasticità e tonicità. Questo nuovo stato provoca in molte donne tipiche manifestazioni da “insufficienza perineale”. Tra queste, il gonfiore addominale, la sensazione di “pesantezza” pelvica, la stitichezza, e le contrazioni come nel periodo pre-mestruale. Incontinenza urinaria, prolasso uterino o vescicale, dolore durante i rapporti (dispareunia) e secchezza vaginale sono più frequenti di quanto ci si possa immaginare. La menopausa diventa quindi il periodo “rivelazione” dei problemi perineali e/o di quelli riguardanti la continenza. Infatti le lesioni risalgono spesso alla pregressa gravidanza e parto, ma la competenza muscolare è riuscita a mantenerle latenti. La perdita di tonicità ed elasticità dei tessuti altera l’equilibrio e rende manifesto il problema. Presso il Centro Diagnostico Italiano, nelle sedi di via Saint Bon e di Largo Cairoli, un’ostetrica esperta in rieducazione pelvica conduce l’ambulatorio dedicato alle donne di ogni età: le adolescenti, per accompagnarle insegnando loro attraverso la prevenzione, a prendersi cura di sé; le gravide e le puerpere per una preparazione al parto consapevole e un veloce recupero fisico e perineale nel dopo parto; nel climaterio, menopausa e post-menopausa per allenare a mantenere in salute il pavimento pelvico nell’armonia d e l b i n o m i o c o r p o - m e n t e. E’ fondamentale per ogni donna prendere l’abitudine di dedicare cura e attenzione al proprio corpo attraverso un’attività fisica armoniosa e una ginnastica che coinvolga il muscolo perineale rendendolo protagonista nella quotidianità. Dialma Guida, Ostetrica Ambulatorio del Pavimento Pelvico Femminile CDI Presso lo spazio La Filanda di Cernusco sul Naviglio, nel mese di maggio gli specialisti del Centro Diagnostico Italiano incontrano la cittadinanza in una serie di incontri, patrocinati dal Comune di Cernusco, incentrati sulla prevenzione di bambini, mamme e adulti. Questi i temi che verranno trattati: La prevenzione prima e durante il viaggio; Running: come correre senza correre rischi; Il mal di schiena. Come funziona e come salvaguardare la nostra colonna; I consigli per far mangiare bene i nostri bambini. Incontro tra un pediatra e una nutrizionista; I disturbi del comportamento nei bambini. Incontro tra un pediatra e un neuropsicologo. Per ulteriori informazioni: www.cdi.it