Il nuovo software

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Il nuovo software
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Organizzazione
MEDICINA
DEL LAVORO
Il nuovo
software
DIGITALIZZAZIONE DELLA
CARTELLA SANITARIA PER
UNA MAGGIORE EFFICIENZA A
SERVIZIO DELLE AZIENDE
L
a spinta alla digitalizzazione dei formati cartacei
è un avanzamento tecnologico sicuramente complesso, ma decisivo nel rendere
“efficiente”e “informativo”il trattamento dei dati sanitari.
In Medicina del Lavoro l’adozione di un
documento sanitario informatizzato si
è resa negli anni necessaria: spesso ci si
rapporta con popolazioni “fugaci”, per
via del frequente cambio del provider di
servizi da parte delle aziende e rispetto
ad altre discipline occorre gestire ingenti
volumi di documenti e di formati diversi
in entrata e in uscita.
Dal 2008 la cartella sanitaria dovrebbe
permettere al lavoratore di utilizzare
un documento unico durante tutta la
sua vita professionale anche attraverso
impieghi diversi. Il documento prodotto secondo quanto prescritto dal testo
unico sulla sicurezza dovrebbe dare nei
suoi esiti, allo stesso tempo al lavoratore
e al datore di lavoro, la nozione idoneità
alla mansione svolta in relazione ai rischi
mansionari.
L’uso della carta sembra inadeguato
in questa prospettiva e l’adozione di
una cartella sanitaria informatizzata
(electronical medical record – EMR, per
usare acronimo anglosassone) è quindi
divenuta praticamente imprescindibile
per medici e servizi di medicina del lavoro. Nel caso della medicina occupazionale le caratteristiche vincenti di un
software medico di gestione di cartelle
sanitarie sono: certificazione aggiornata,
workflow unico per tutte le specialità o
settori che vi partecipano, usabilità eccellente fondamentalmente intuitiva. In una
parola: “efficienza”. Gli obiettivi sono
quelli di permettere sia la compilazione
(produzione) del documento clinico sia
la pianificazione e la fatturazione. Tutti
processi soggetti ad errori frequenti che
è possibile minimizzare implementando
un sistema informativo digitale. Seppure
da un certo punto di vista si possa considerare “semplicemente” la versione
digitale della cartella cartacea, l’EMR
può offrire, rispetto a questa, notevoli
vantaggi rispetto all’equivalente cartaceo: permette di seguire i dati nel tempo
(tracciare la storia clinica del lavoratore),
identificare autonomamente i pazienti in
scadenza per lo screening o ricontrollo
(automatismo della programmazione
agende), può monitorare alcuni parametri come l’andamento della pressione
arteriosa e tracciare lo stato di immunizzazione.
Naturalmente i sistemi elettronici di
archiviazione dei dati sanitari (e in generale della cartella sanitaria elettronica) comportano anche problematiche o
difetti (drawbacks). Allo stato attuale
essi riguardano nell’ordine: protezione
della privacy, alti costi di inizializzazione,
sincronizzazione dei file sanitari.
In realtà ci saranno sempre problemi riguardanti la credenziali di chi ha accesso
ai documenti medici perché molto dipendono anche dall’evoluzione legislativa
bbene
sulla confidenzialità dei dati. Sebbene
ssono
gli archivi cartacei custoditi possono
permettere fisicamente di limitare l’accesso ai dati sanitari da parte di chii non
abili,
è autorizzato, essi sono comunque labili,
difficili da consultare, voluminosi, oltre
che soggetti a deperimento. Di quii una
delle domande cruciali: conviene ecouesto
nomicamente? In quali termini? Questo
one di
vale sempre nel caso dell’integrazione
un sistema nuovo con uno vecchio. Alti
sicuramente sono e saranno i costi di
implementazione soprattutto all’inizio
nel passaggio da cartaceo a digitale. In
periodi di contenimento della spesa per
la crisi economica in atto lo sono ancora
di più. Ma esempi come le e-mail e i social
network propendono per farci pensare
che sul medio - lungo periodo non vi
siano alternative.
Inoltre, lo sviluppo delle credenziali di
accesso tramite software è ormai abbastanza maturo per garantire sicurezza
paragonabile alla firma con la biro sul
foglio di carta. Infine l’ultimo dei difetti: le informazioni sono digitalmente
depositate in“luoghi” differenti che non
comunicano tra loro dando problemi di
aggiornamento e uniformità. In un prossimo futuro questa sarà probabilmente
la vera sfida: far comunicare, tenendo
presente le prerogative di confidenzialità, diversi sistemi tra loro che definiscano
tutti gli aspetti dello stato di salute.
La formula su cui ha puntato il software
del Centro Diagnostico Italiano sono
efficienza, risparmio, sicurezza e comu-
nicazione.Alcuni dei nostri clienti hanno
filiali e centri produttivi sparsi su tutto
il nostro territorio nazionale: per questi
l’uso della sola carta difficilmente permetterebbe di accedere a informazioni su
protocolli, rischi e idoneità sanitarie per
trarne le decisioni più giuste in termini
di sicurezza sul lavoro. Essi possono, in
maniera diretta attraverso un’interfaccia
personalizzata, accedere a queste informazioni rendendo efficiente, veloce e
meno soggetto a errori il processo di
decison making nella gestione dei rischi
e della sicurezza.
Lo stesso possono fare i nostri medici. In più, a loro vantaggio e solo per
loro, dall’integrazione con altre parti
del nostro sistema scaturiranno anche
la connettività con altre discipline per
implementare il supporto decisionale e
minimizzare gli errori di valutazione.
Dott. Plinio Amendola
Medico del Lavoro CDI
Dott. Valerio Fonte
Medico del Lavoro CDI
P O L I A M B U L ATO R I O I G I N E C O LO G I A
EVENTI I INCONTRI
La Menopausa e l’Ambulatorio del pavimento pelvico femminile
La Prevenzione
corre sul filo
Il cambiamento dell’assetto ormonale
che si determina in menopausa (detta
anche “Seconda primavera”), al di là
delle rughe, dei tessuti meno tonici,
del nervosismo o dei cambi di umore,
per altro trattabili con efficaci cure
ormonali o fitoterapiche, è un periodo
denso di nuove sensazioni ed esperienze,
con reazioni uniche per ciascuna
donna. E’importante saper riconoscere
tutti questi cambiamenti, così come
è fondamentale saper identificare le
modificazioni a carico del perineo, la
muscolatura del quale si trasforma
perdendo la sua naturale elasticità e
tonicità. Questo nuovo stato provoca in
molte donne tipiche manifestazioni da
“insufficienza perineale”. Tra queste,
il gonfiore addominale, la sensazione
di “pesantezza” pelvica, la stitichezza,
e le contrazioni come nel periodo
pre-mestruale. Incontinenza urinaria,
prolasso uterino o vescicale, dolore
durante i rapporti (dispareunia) e
secchezza vaginale sono più frequenti
di quanto ci si possa immaginare.
La menopausa diventa quindi il
periodo “rivelazione” dei problemi
perineali e/o di quelli riguardanti
la continenza. Infatti le lesioni
risalgono spesso alla pregressa
gravidanza e parto, ma la competenza
muscolare è riuscita a mantenerle
latenti. La perdita di tonicità ed
elasticità dei tessuti altera l’equilibrio
e rende manifesto il problema.
Presso il Centro Diagnostico
Italiano, nelle sedi di via Saint Bon
e di Largo Cairoli, un’ostetrica
esperta in rieducazione pelvica
conduce l’ambulatorio dedicato alle
donne di ogni età: le adolescenti,
per accompagnarle insegnando loro
attraverso la prevenzione, a prendersi
cura di sé; le gravide e le puerpere per
una preparazione al parto consapevole
e un veloce recupero fisico e perineale
nel dopo parto; nel climaterio,
menopausa e post-menopausa per
allenare a mantenere in salute il
pavimento pelvico nell’armonia
d e l b i n o m i o c o r p o - m e n t e.
E’ fondamentale per ogni donna
prendere l’abitudine di dedicare
cura e attenzione al proprio corpo
attraverso un’attività fisica armoniosa
e una ginnastica che coinvolga il
muscolo perineale rendendolo
protagonista nella quotidianità.
Dialma Guida,
Ostetrica Ambulatorio del Pavimento
Pelvico Femminile CDI
Presso lo spazio La Filanda di Cernusco
sul Naviglio, nel mese di maggio gli specialisti del Centro Diagnostico Italiano
incontrano la cittadinanza in una serie
di incontri, patrocinati dal Comune di
Cernusco, incentrati sulla prevenzione di
bambini, mamme e adulti. Questi i temi
che verranno trattati: La prevenzione prima e durante il viaggio; Running: come
correre senza correre rischi; Il mal di schiena. Come funziona e come salvaguardare
la nostra colonna; I consigli per far mangiare bene i nostri bambini. Incontro tra
un pediatra e una nutrizionista; I disturbi
del comportamento nei bambini. Incontro
tra un pediatra e un neuropsicologo.
Per ulteriori informazioni: www.cdi.it