Rassegna stampa 12/02/2015
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Rassegna stampa 12/02/2015
rassegna INDICE RASSEGNA STAMPA rassegna Si parla di noi Nazione Firenze 12/02/2015 p. 33 Film sulla Pestalozzi, record Bondi, oltre 1000 spettatori 1 Si gira in Toscana Nazione Montecatini 12/02/2015 p. 32 Ecco «L'ultimo incontro» il film «made in Pistoia» 2 Tirreno Prato Pistoia Montecatini 12/02/2015 p. III A Palazzo Fabroni c'è "L'ultimo incontro" 3 Festival Cinematografici Repubblica Firenze 12/02/2015 p. I-IX Omaggio a Cronenberg "Tutti i ricordi dei miei film" Roberto Incerti 4 Tirreno 12/02/2015 p. 15 L'universo necrofilo e cannibalizzato Gabriele Rizza 7 Tirreno 12/02/2015 p. 15 Adoro Faccini sono cresciuto con la sua musica Barbara Antoni 8 Tirreno Lucca 12/02/2015 p. VIII Quattro mostre, la star è Cronenberg Barbara Antoni 10 Corriere Fiorentino 12/02/2015 p. 14 Visioni di corpi nei set di cronenberg Marco Luceri 11 Qn 12/02/2015 p. 33 Mostre dedicate a Cronenberg ‘La mia passione per Puccini' Giovanni Bogani 13 Segnalazioni Repubblica 12/02/2015 Indice Rassegna Stampa p. 51 Ciak si gira... nel tuo salotto 14 Pagina I Film sulla PestaLozzi, record Bondi, altre 1000 spettatori Ha superato i mille spettatori in meno di una settimana. E V«Educazione affettiva» di Federico Bondi e Clemente Bicocchi, il documentario indipendente riproposto dove tornerà in programmazione. Una quinta elementare agli ultimi giorni di scuota. emozioni e paura del futuro scorrono netta vita. Spazio Alfieri stasera e venerdì ore 20,30 il 13 ore 19,30 incontro con Bandi Si parla di noi Pagina 1 DOMAN I Zi /_ % DOMAN I, alle 17.30, Palazzo Fabroni ospiterà la presentazione del cortometraggio «L'ultimo incontro», patrocinata dal Comune di Pistoia. Saranno presenti l'assessore alla cultura Elena Becheri, il regista Filippo Basetti, che introdurrà il progetto, e parte del cast e della troupe che, dopo la proiezione, racconteranno le loro esperienze sul set, intervistati da Michele Galardini. La proiezione, a ingresso gratuito, sarà supportata in via eccezionale da strumenti tecnici particolari, come le casse Ledysound di MetalGelli di Pistoia, con suono emesso a 360°. «L'ultimo incontro-Diego» è il primo episodio di una trilogia, ad oggi, prodotta dall'associazione culturale Italian Studios in collaborazione con Photo Chrome Pistoia. Sotto la regia del fotografo, videomaker e artista visivo Filippo Basetti, con la direzione fotografica dell'editor audiovisivo e fotografo William Castaldo, prende vita un lavoro originale. Si tratta di una trilogia di film i cui protagonisti, proiettati in ambienti a loro sconosciuti e talvolta ostili, saranno alle prese con scelte difficili, paure, emozioni vissute o ancora da scoprire, alla ricerca di una verità che li condurrà fino all'ultimo incontro. Non mancano mistero e tensione, ma anche argomenti di rilevante attualità, con un costante riferimento ad importanti tematiche morali. Le ambientazioni mirano a dare risalto ai paesaggi toscani, puntando Si gira in Toscana I PRESEN TAZ I ONE timo I Lic ontro» CEAK Uno scatto durante le riprese dei film «L'ultimo incontro» L'obiettivo è puntato sulla nostra città, su Serravalte e altri luoghi nconfondibili della Toscana l'obiettivo su città come Pistoia e Siena, sulle spiagge di Marina di Vecchiano in Versilia, su castelli medievali come quello di Serravalle Pistoiese - con la rocca vecchia detta "del Barbarossa" e quella nuova - o ancora su siti artisticamente inconfondibili, che ne fanno un prodotto tutto made in Tuscany, pur senza rinunciare alla qualità tipica del cinema americano. Un prodotto artistico che si rifà ai classici della letteratura e al cinema d'autore, dalla Divina Coni- media al Mago di Oz e ispirato alla serie televisiva "Ai confini della realtà" e vicino all'arte visiva contemporanea ma anche alle web series più in voga del momento. All'attore toscano Alessandro Mollo si affiancano , ad oggi, interpreti del calibro di Fabio Rubino e Sara Billi, con il cameo del pistoiese Alessandro Timpanaro e la scenegiatura di Lorena Rocchi. La coIonna sonora è di Nadia Tirino. L'iniziativa ha già ottenuto un largo consenso grazie a una riuscita sottoscrizione popolare e al web, dove aumentano di giorno in giorno gli appassionati che seguono il progetto sul blog http ://ultimoincontro.tumblr.coml o sul sito www.ultimoincontro .it. Ulteriori proiezioni sono previste a Pisa, Firenze e in altre città toscane che hanno aderito al progetto. Pagina 2 A Palazzo Fabroni c'è "L'ultimo incontro" Domani la proiezione dell'anteprima del cortometraggio con le testimonianze di regista e cast 1 PISTOIA Domani alle 17.30 il Centro di arti visive contemporanee Palazzo Fabroni ospita la presentazione del cortometraggio «L'ultimo incontro». Saranno presenti l'assessora alla cultura Elena Becheri, il regista che introdurrà il progetto e parte del cast e della troupe che, dopo la proiezione, racconteranno le loro esperienze sul set, intervistati da Michele Galardini. La proiezione, a ingresso gratuito, sarà sopportata in via eccezionale da strumenti tecnici particolari, come le casse Ledysound di MetalGelli di Pistoia, con suono emesso a 360'. L'ultimo incontro è il primo episodio di una trilogia prodotta dall'associazione culturale Italian Studios in collaborazione con Photo Chrome Pistoia. Sotto la regia del fotografo, videomaker e artista visivo Filippo Basetti, con la direzione fotografica di William Castaldo, prende vita un lavoro originale. Si tratta di una trilogia di film i cui protagonisti, proiettati in ambienti a loro sconosciuti e talvolta ostili, saranno alle prese con scelte difficili, paure, emozioni vissute o ancora da scoprire, alla ricerca di una verità che li condurrà fino all'ultimo incontro. Non mancano mistero e tensione, ma anche argomenti di rilevante attualità, con un costante riferimento ad importan ti tematiche morali. Le ambientazioni mirano a dare risalto ai paesaggi toscani, puntando l'obiettivo su città come Pistoia e Siena, sulle spiagge di Marina di Vecchiano in Versilia, su castelli medievali come quello di Serravalle Pistoiese - con la rocca vecchia del Barbarossa e quel- Si gira in Toscana la nuova - o ancora su siti artisticamente inconfondibili. Un prodotto artistico che si rifà ai classici della letteratura e al cinema d'autore, dalla Divina Commedia al Mago di Oz e ispirato alla serie televisiva «Ai confini della realtà» e vicino all'arte visiva contemporanea ma anche alle web series più in voga del momento. All'attore toscano Alessandro Mollo si affiancano interpreti del calibro di Fabio Rubino e SaraBilli, con il cameo del pistoiese Alessandro Timpanaro e la sceneggiatura di Lorena Rocchi. L'iniziativa ha già ottenuto un largo consenso grazie a una riuscita sottoscrizione popolare e al web, dove aumentano di giorno in giorno gli appassionati che seguono il progetto sul blog http://ultimoincontro.tumblr.com/ o sul sito www.ultimoincontro.it. Un riscontro positivo è arrivato anche da alcuni esperti del settore che, in una recente proiezione destinata ai soli addetti ai lavori, hanno espresso il proprio entusiasmo con elogi alla storia densa di suspense, agli attori definiti comunicativi ed eccelsi, alla regia e fotografia artisticamente elevate, come anche alla colonna sonora di Nadia Tirino. Ulteriori proiezioni sono previste a Pisa, Firenze e in altre città toscane che hanno aderito al progetto. Filippo Basetti (foto da Facebook) Pagina 3 LA MOSTRA Omaggio a Cronenberg 'Tutti i ricordi dei miei film" ROBERTO INCERTI A PAGINA IX Festival Cinematografici Pagina 4 nvenzioni, ricordi e metamorfosi dentro il labirinto di Cronenberg Lucca Film Festival, quattro mostre sul regista "n lungo viaggio nell'arte di tutta la mia vita" L SUO è un cinema visionario, inquietante e magnifico. Nessuno come David Cronenberg ha saputo rappresentare lametamorfosi dei corpi, la caducità umana, il terrore dell'uo- mo di fronte alla mutazione. Le sue immagini poi sembrano esplorare i labirinti della psiche. Alcune pellicole - come La mosca, Crash, Inseparabili- sono ormai diventatedi culto. Al grande regista canadese "LuccaFilm Festival" dedicaunomaggiofattodi Festival Cinematografici ben quattro mostre, di cui tre a Lucca e una a Viareggio: Evolution (Fondazione Ragghianti), M. Butterflyal Puccini Museum, Red Cars (Archivio di Stato), Chromosomes (a Viareggio, Galleria Arte Moderna). L'inaugurazione avverrà sabato (visite da domenica, fino al 3 maggio). Il settantaduenne Cronenberg ieri si è collegato via skype con Lucca: «Sarei venuto molto volentieri a marzo a Lucca. Ma motivi perso- nali molto seri per adesso me lo impediscono, spero di farcela per aprile». Evolution che abbiamo visto in anteprima, è un po' la mostra simbolo di David Cronenberg. Sono esposti un centinaio fra manufatti artistici e oggetti provenienti dai set, materiali scenografici e di produzione, interviste, spezzoni di film, rare fotografie dietro le quinte. Grazie aEvolution sembra davvero di Pagina 5 entrare in un'altra dimensione, o in un film body horror del regista di Toronto. C'è la pistola di ossa e denti del film eXistenZ, la testa mostruosa indossata daJeff Goldblum ne La mosca. Sempre da La mosca appare l'inquietante macchina per ilteletrasporto. E ancora: macchine da scrivere a forma di insetto, strumenti chirurgici, armature di cuoio, alieni. È poi il modello del ristorante dentro il quale è ambientato La promessa dell'assassino. Dice il regista: «In questa retrospettiva c'è davvero tutta la mia carriera. Vederla mi fa un effetto strano, è come fare un viaggio a ritroso nella vita, nella mia arte». Cronenberg, che ha girato il film M.Butterfly, così parla della mostr a omonima che si tiene a Lucca al Puccini museum, casa natale del compositore toscano : «Puccini ha avuto un grande impatto su di me. Mia madre era Il messaggio via skype: "Ora non posso ma spero di venire in Toscana ad aprile Ho una passione per Puccini e la Ferrari" TRA LUCCA E VIAREGGIO Quattro le mostre, tre a Lucca e unaa Via reggio, che il Lucca Film Festival ha dedicato al regista Festival Cinematografici una pianista. Quand'ero piccolo sentivo risuonare per casa le note della Bohéme, della Butterfly, di Tosca. Quella musica mi ha subito colpito emotivamente, ha forgiato la mia anima». La mostra Red cars racconta la sceneggiatura di un film mai realizzato, ispirato al mondo dei piloto di Formula Uno. Sempre Cronenberg spiega: «Io ho sempre avuto una grande passione per la Ferrari: forse tutto forse nasce dal colore rosso, che adoro. Da bambino avevo un triciclo di questo colore: forse il mito per la Ferrari è cominciato proprio così». Una mostra sui generis è quella di Viareggio: Choromosomes. Qui 70 fotogrammi scelti dal regista sono stati elaborati ed ingranditi digitalmente sotto la supervisione dello stesso Cronenberg e stampati su tela pittorica con una modalità innovativa. «Questo - prosegui l'artista - dà loro vita oltre lo schermo. Mi affascina che qualcuno che non ha mai visto un mio film acquisti un mio fotogramma diventato quadro. Questo darà al mio lavoro una nuova interpretazione, una chiave di lettura molto diversa». Cronenbergfacinema da moltissimi anni, adesso siamo nell'era del digitale: quanto è cambiato il processo creativo? «Il digitale confessa - non ha stravolto il mio cinema, perché io mi sono sempre trovato a mio agio con la tecnologia. La morte della pellicola è stata un fatto positivo, perché il digitale à meglio: trovo straordinario poter vedere subito quello che ho girato. Quello che è cambiato invece dai primi tempi è la fiducia in me stesso: adesso ne ho molta di più, questa consapevolezza ha certamente cambiato il mio modo di fare arte». Primadi congedarsiDavidCronenberg dice la sua anche sul tema della famiglia: «Io sono un borghese, sono sposato da 40 anni e ho tre figli. Ma ormai la società ha divorziato dalla funzione tradizionale della coppia: ci sono le coppie gay che adottano figli, come del resto i single. La società non è più ferma ed è logico accettare una trasformazione perpetua e continua delle istituzioni e delle regole». Le mostre sono organizzate dal Comitato Nuovi Eventi per Lucca in collaborazione con Lucca Film Festival. Sono state prodotte dal Toronto International film festival e daVolumina di Torino. 0 RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 6 QUATTRO MOSTRE , CENTO OGGETTI DI SCENA L'universo necrofilo e cannibalizzat o di Gabriele Rizza L'universo di David Cronenberg arriva a Lucca con appendice a Viareggio. Al regista canadese, che purtroppo non potrà essere della partita come annunciato, il Lucca Film Festival n. l 1 dedica, con la retrospettiva completa dei suoi film, un pacchetto di ben quattro mostre che si inaugurano domenica. Itinerario completo, come mai prima d'ora, fra le sue allucinazioni, le deformazioni del corpo e della mente, il sesso bizzarro, oscura pulsione necrofila, mutilazioni, amputazioni, cannibalizzazioni, un frasario di immagini, oggetti, manichini, protesi, fotografie, strumenti chirurgici che spremono la fisiologia, e deformano la fisognomica, fra alterazione continua e potere autodistruttivo. Le mostre di Cronenberg racchiudono una consapevolezza e arrivano alla stessa conclusione: che il corpo è la prima ed essenziale dimostrazione della nostra esistenza. In questo processo feroce di decomposizione e destrutturazione (segnatevi una parola: "apotemnofilia", ovvero la smania di amputarsi parti del corpo sentite come superflue o disarmoniche) ti aspetteresti un figura sulfurea di artista, un individuo segnato dal disagio di vivere, in bilico fra incubo e follia. Niente di più falso. David Cronenberg, 71 anni, è, come lui stesso si definisce, una "persona tradizionale". Ma forse per Cronenbergla "realtà" è altrove, nell'oscuro mulinello della mente. E la sua, evidentemente, funziona in un costante corto circuito. Creata dal Toronto International Film Festival, in anteprima per l'Italia, la Fondazione Ragghianti, ospita Evolution, un centinaio tra manufatti artistici e oggetti provenienti dai set, materiali scenografici, interviste, spezzoni, poster, bozzetti, storyboard originali, fotogrammi inediti e foto di scena Festival Cinematografici o Volante utilizzato per "Crash" che seguono cronologicamente lo sviluppo e la maturazione di Cronenberg, a partire dalle prime e meno conosciute opere fino ai recenti "A History of Violence" e "Cosmopolis". In primo piano la macchina per il teletrasporto di "La mosca", le macchine da scrivere insettoidi e il Mugwump, la creatura aliena frutto delle allucinazioni del protagonista di "Naked Lunch" per finire con le complicate bardature indossate da Rosanna Arquette in "Crash" e il ristorante all'interno del quale è ambientato "La promessa dell'assassino" con Viggo Mortensen e Naomi Watts. "Evolution" ha una sezione speciale distaccata presso il Museo pucciniano, con una stanza dedicata a "M. Butterfly", il film del 1993 cori Jeremy Irons, che col maestro lucchese condivide la passione per il melodramma. Restiamo a Lucca, all'Archivio di Stato, dove si può scoprire "Red Cars", installazione multimediale dedicata alla Ferrari e al mondo delle corse. Infine alla Galleria Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio è di scena Chromosomes, 70 fotogrammi scelti dallo stesso Cronenberg tra i suoi film più famosi ed elaborati digitalmente sotto la sua supervisione. Le mostre restano aperte fino al 3 rnaggio. Info www.luccafilmfestival.it Pagina 7 I Adoro Faccini sono cresciuto con la sua musica David Cronenberg (aspettando la retrospettiva) ricorda la madre pianista che suonava Butterfly di Barbara Antoni 1 LUCCA La mamma musicista che suonava in casa le arie di Bohéme e Madama Butterfly. La sua vita «ordinaria, tradizionale. Sono un borghese della classe media, sposato da quarant'anni, con tre figli e due nipoti, Ma l'istituzione della famiglia, del matrimonio, ha subito mutamenti notevoli, è in trasformazione perpetua. Trovo legittimo che abbiamo divorziato da una funzione corporea tradizionale del matrimonio tra uomo e donna. Ho molti amici gay e sposati che hanno adottato un figlio. I nostri tempi sono eccitanti, siamo una specie in continua evoluzione». Dal suo studio di casa, circondato da un'infinità di libri, David Cronenberg, il regista del body horror, autore di film cult del cinema contemporaneo - da The Fly al Pasto Nudo, a Crash - si racconta in versione inedita. Casalinga e vera. Si soffia il naso, inforca gli occhiali. Accade via Skype, nell'auditorium della Fondazione Cassa di Risparmio. L'occasione è l'omaggio che Lucca, col suo Film Festival, gli tributa quest'anno: l'edizione 2015 della rassegna cinematografica (dal 15 al 21 marzo) è dedicata a lui: retrospettiva e quattro mostre, tra Lucca e Viareggio (aperte dal 15 febbraio al 3 maggio). Festival Cinematografici Quale influenza ha avuto Puccini sulla sua vita? Cronenberg risponde pronto: «L'impatto di Puccini sulla mia carriera si esplica nel mio film su Madama Butterfly. Lo adoro, ero contento ed emozionato di poterlo realizzare. Mia madre era pianista e violinista. Prima di sapere chi fosse Puccini ho ascoltato per anni le arie di Bohéme e Butterfly, ecco come questo compositore haforgiato lamia anima». Alla soglia dei settantadue anni (li compirà il 15 marzo) il regista di Toronto parla con una semplicità inaspettata, con sicurezza, tono fermo. Non sa, afferma, se potrà essere a Lucca per ricevere il tributo del festival. Di certo non ci sarà in marzo, «per questioni personali sopravvenute». Forse arriverà ad aprile, in tempo per visitare le mostre che racchiudono in poche stanze l'essenza della sua carriera e del suo pensiero. E se verrà non mancherà divisi tare il museo Puccini, la casa natale del Maestro in corte San Lorenzo. Intanto si sta dando da fare per convincere attori e altre persone che hanno collaborato ai suoi film a coprire la sua assenza a Lucca. Gli viene domandato se, come altri registi a cui il festival lucchese è stato dedicato, lascerà alla città una traccia culturale permanente del suo passaggio. Peter Greenaway due anni fa ha lasciato un docu- mentario, Lucca Hubris; l'eredità di David Lynch, a Lucca nel 2014, è stata la meditazione trascendentale che gli alunni dell'istituto Pertini praticano in classe. «Non ho pensato a lasciare un contributo a Lucca - afferma Cronenberg -. Forse per la mia modestia canadese. Lavorerò con le istituzioni cittadine affinché la mia presenza porti un beneficio alla città e al territorio. Mi auguro davvero di poter venire a vedere le installazioni a Lucca appena ci sarà la possibilità. Penserò a come lasciare una traccia del mio pensiero, e voglio che sia positiva». Cronenberg racconta anche aspetti meno conosciuti della sua vita. Come la passione per le Ferrari. Una delle tre mostre, quella intitolata Red cars è ospitata all'Archivio di Stato presso gli ex Macelli. «Quando ero piccolo - rivela il regista canadese - avevo un triciclo rosso con cui andavo in giro nel quartiere. Ruote e rosso: la mia passione è cominciata da lì. Era un'emozione fortissima, all'epoca, veder passare una Ferrari. Ne ho possedute tre, e ho corso da non professionista. Ma il tempo del film che avrei voluto fare sulle Red Cars è passato. Sono grato a chi di quella sceneggiatura ha fatto un libro bellissimo». I film che ha fatto sono «i miei figli - afferma -. E mai dirò quale sia il mio preferito. D'al- tronde, come chiedere a un padre a quale dei suoi figli vuole più bene? Anche se lo sapesse, dentro di sè, nessun padre lo rivelerebbe». Ma il tempo del cinema, del set, per David Cronenberg sembra finito. Adesso è un'altra fase della sua vita, è il momento della scrittura. Dopo il primo romanzo (si intitola `Divorati"), sta lavorando al secondo e già otto case produttrici gli hanno chiesto di tradurlo in film o in serie televisiva. Ma non sarà Cronenberg il regista. «Io - conclude - ho fatto tutti i film che volevo fare. Per alcuni ho impiegato addirittura dieci anni. E non sento la necessità di farne un altro tanto per fare. Assisterò volentieri, semmai, al lavoro di chi volesse realizzare un film dal mio nuovo romanzo». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 8 DavidCronenbergnel2002sulsetde;fs :m..s irl> co PaiphF: L-s La storia dei regista e dei suoi filmi II Lucca Film Festival dedicherà la retrospettiva a David Cronenberg (nella foto la locandina) dal 15 al 21 marzo. Le quattro mostre a Lucca e Viareggio verranno invece inaugurate domenica 15 febbraio, per proseguire fino al 5 maggio. David Cronenberg durante la conversazione via Skype Festival Cinematografici Pagina 9 LUCCA FIL M FESTIVAL Quattro mostre, la star 'e Cronenberj Tra le location delle esposizione anche la casa natale di Puccini di BarbaraAntoni I LUCCA Il Lucca Film Festival diventa grande, amplia i suoi confini e ambisce a diventare un appuntamento di rilievo oltre i confini toscani. Lo dice senza giri di parole il direttore della Fondazione Cassa di Risparmio Marcello Bertocchini presentando l'anteprima delle tre mostre sull'opera del regista David Cronenberg a cui è dedicata l'undicesima edizione della rassegna cinematografica diretta da Nicola Borrelli e sostenuta dalla Fondazione Crl. Da quest'anno infatti il Lucca Film Festival lavora in tandem con il festival cinematografico Europa Cinema di Viareggio: tre delle quattro mostre su Cronenberg, maestro del cinema contemporaneo, si svolgeranno a Lucca (Evolution alla Fondazione Ragghianti in San Micheletto, Red Cars negli spazi espositivi dell'Archivio di Stato negli ex Pubblici Macelli e M.Butterfly all'interno della casa natale Puccini, il museo in corte San Lorenzo) e una a Viareggio (Chromosomes, alla Galleria di Arte moderna e contemporanea in piazza Mazzini): tutte si apriranno al pubblico il 15 febbraio e fino al 3 maggio. Da quest'anno il festival cambia periodo dell'anno: non più a settembre ma tra febbraio e aprile, un periodo che «per Lucca era morto - sottolinea Bertocchini -. Lo spostamento del festival a marzo è una scommessa non da poco ma sono sicuro che lavinceremo». «Ci danno grande soddisfazione queste mostre che fanno da cornice al Lucca Film Festival - afferma Vittorio Armani, direttore del comitato Nuovi Eventi della Fondazione Crl che Festival Cinematografici sn ,' n,,w La presentazione delle mostre in San Micheletto ha cercato (e sostenuto) l'arrivo a Lucca e Viareggio delle mostre su Cronenberg (Evolution, tra l'altro, in anteprima nazionale, ndr) -. Il nostro comitato nasce con la mission di animare periodi morti con iniziative culturali di rilievo. Con queste iniziative completiamo il nostro impegno per la prima parte del 2015. Per la seconda stiamo lavorando alla riproposizione delle Conversazioni in San Francesco che hanno avuto molto successo». «Come sindaco - dice Alessandro Tambellini - sarò molto felice di conoscere Cronenberg e la sua prospettiva sull'esistenza. Conoscere prima di lui i registi Greenaway e Linch è stata una grande esperienza». Evolutlon . La mostra indaga, attraverso le invenzioni di Cronenberg, possibili percorsi evolutivi dell'uomo, sia a livello psicologico che fisico: dai telepati di Scanners allo scienziato de La mosca, dal produttore televisivo di Videodrome ai medici gemelli di Inseparabili. Tra gli oggetti in esposizione, la macchina per il teletrasporto de La mosca e la testa mostruosa indossata da Jeff Goldblum nel film. M.Butterfly. La mostra è dedicata al film realizzato da Cronenberg nel 1993 interpretato da JeremyIrons. Agli oggetti di scena e al costume indossato dal personaggio di Song Liling nella sua interpretazione all'Opera di Pechino si affiancano i cimeli e i documenti autografi riguardanti Madama Butterfly che il museo conserva. Red cars. Mostra sul film omonimo di Cronenberg. Racconta la storia, ambientata nel 1961, della rivalità tra due piloti di Formula Uno, l'americano Phil Hill e il tedesco Wolfgang Von Trips. ORI PRO DUZIONE RISERVATA Pagina 10 9 1, e ento v Il Lucca Film Festival dedica al maestro e al suo mondo tre grandi mostre Tra gli oggetti la testa mostruosa de «La mosca» e le protesi di «Crash» «La stanza di Madama Butterrly? Io amo Puccini, grazie a mia madre pianista» 1 NEI SET D1 CRONENBERG LUCCA «Per me all'inizio c'è il corpo. E ciò che siamo, ciò che abbiamo. Siamo tutti come degli attori che si agitano sulla scena della vita e la prima cosa che abbiamo sono i nostri corpi, la nostra esistenza fisica. Nei miei film il corpo è sempre al centro. Non me ne allontano mai. E se ciò accade, mi sento sempre meno sicuro di me». David Cronenberg apre la porta d'accesso al suo cinema in maniera diretta: il corpo umano, la sua mutazione, la sua innata natura sessuale, la morte, diventano nelle sue parole il passaggio diretto verso un altrove ancora da cercare. La mostra che aprirà i battenti domenica alla Fondazione Ragghianti di Lucca non a caso prende il nome di Evolution, perché corpi, per lo sguardo deformante di Cronenberg, sono anche gli oggetti meccanici, dalle macchine da scrivere alle televisioni, ai luoghi della tecnologia tutta. L'esposizione, con un centinaio di oggetti di scena, è la prima di tre mostre internazionali, tra le punte di diamante del Lucca Film Festival, che omaggerà il regista canadese dal 15 al 21 marzo dedicandogli una retrospettiva, affiancata da incontri, dibattiti, concerti. Purtroppo il regista, come ha annunciato ieri via Skype, non ci sarà per motivi personali. «Se riesco - ha aggiunto - ci terrei Festival Cinematografici Anche a Viareggio L'undicesima edizione del Lucca Film Festival, che da quest'anno si unisce a Europa Cinema di Viareggio, rende omaggio al maestro con tre mostre internazionali a Lucca e a Viareggio, in programma dal 15 febbraio al 3 maggio (nella foto David Cronenberg con Ralph Fiennes sul set di «Spider») a venire entro la fine della mostra ma non dipende da me». Alla Fondazione Ragghianti vedremo la macchina per il teletrasporto de La mosca e la testa mostruosa indossata da Jeff Goldblum nel film, l'elmetto creato dall'inquietante ditta Spectacular Optical per registrate gli ef- fetti del programma Videodrome sulle sue vittime e le protesi indossate dall'attore James Woods nell'omonimo film; e poi ancora il parassita capace di risvegliare gli istinti erotici sopiti degli esseri umani protagonista de Il demone sotto la pelle, gli strumenti chirurgici per intervenire Pagina 11 sui corpi «sbagliati» di donne mutanti realizzati dal ginecologo Jeremy Irons in Inseparabili, il Mugwump - la creatura aliena frutto delle allucinazioni del protagonista - di Pasto nudo, le protesi esterne indossate da Rosanna Arquette in Crash, fino al game pod organico e alla pistola fatta di ossa e di denti che compaiono in eXistenZ (in mostra anche poster, bozzetti, storyboards originali, fotogrammi tratti dai film e foto di scena). Sono innumerevoli le suggestioni che si possono intravedere nel grande teatro della mutazione orchestrato dal regista, sorta di virulento caleidoscopio della modernità: dallo sfarinamento dei corpi di Bacon alla fisicità allucinata di Kokoschka, dalle derive post-umane di Matthew Barney agli interventi «chirurgici» di Orlan: «All'inizio della mia carriera rappresentavo il corpo in maniera viscerale - ha detto Cronenberg - poi mi sono spinto verso nuovi territori: oggi mi interessa più capire gli schemi culturali e psicologici attraverso cui percepiamo la nostra fisicità. Al centro resta sempre la condizione umana, solo che ora mi piace pensarla come un diamante, da studiare nelle sue mille facce». Difficile dar torto a Cronenberg quando parla di se stesso in questi termini, visto che la sua creatività ha spaziato negli ultimi anni dal cinema al teatro musicale, dal libro d'artista al romanzo (Divorati, edito in Italia da Bompiani), a testimonianza di un eclettismo che lo accomuna agli ospiti giunti al Lucca Film Festival nelle due precedenti edizioni: Peter Greenaway e David Lynch. Alla sua passione per la musica è dedicata M. Butterfly (che riprende il titolo di uno dei suoi film più originali, con Jeremylrons), sezione distaccata di Evolution allestita al Puccini Museum - Casa Natale, con una stanza in cui sono esposti ogget- ti di scena e costumi: «Mia madre era una pianista che accompagnava i giovani cantanti - ha raccontato - per cui la musica è stata sempre presente nella mia vita. Il mio amore per i brani d'opera italiani e per Puccini viene da lì». E se Lucca ha preparato per Cronen- berg anche Red Cars (Archivio di Stato), un'installazione multimediale dedicata alla sua passione per le automobili e in particolare per la Ferrari, anche Viareggio avrà uno spazio dedicato al regista, visto che da quest'anno il Lucca Film Festival ha inglobato EuropaCinema. Alla GAMC apre i battenti Chromosomes, che presenta circa settanta fotogrammi selezionati dai più celebri film del regista, rielaborati digitalmente e stampati, in grandi dimensioni, su tela pittorica. Le mostre sono aperte dal 15 febbraio al 3 maggio. Marco Luceri RIPRODUZIONE RISERVATA Galiery In alto immagine di «Evolution»; sopra a sinistra la protesi indossata da Rosanna Arquette in «Crash», a destra il costume dei film «M. Butterfly» con protagonista Jeremy Irons Festival Cinematografici Pagina 12 ..,/ d' e La nua passion Mostre e i.i c i e Lucca V ronenb r C ;e e; -, Fesfival ìl regiSta V ® cult del mondo Giovanni Bogani a-TORONTO DAVID Cronenberg è uno dei registi più "cult" al mondo. Può fare anche film normali, ma dentro ci sarà sempre un germe di follia, di delirio. E' l'autore de "La mosca", de "la zona morta", di "Videodrome". Di un film come "Crash", dove i protagonisti rivivono gli incidenti stradali più celebri, massacrandosi e macellandosi volontariamente. E' il regista del "Pasto nudo", dove una macchina da scrivere diviene una specie di insetto carnivoro. Corpi malati, in disfacimento, mutanti. Un repertorio infinito di mutazioni, in cui l'essere umano diviene una macchina, un animale, un alieno. Il sistema naturale di Cronenberg è un incubo surrealista. A Cronenberg è dedicato il Lucca film festival 2015, che si terrà dal 15 al 20 marzo. E che per la prima volta si fonde con EuropaCinema di Viareggio. Una grande retrospettiva dei suoi film, e tre grandi mostre. La prima delle quali si apre domenica, a Lucca presso la Fondazione Ragghianti. Abbiamo raggiunto via Skype il regista, che vive a Toronto. Cronenberg, verrà a Lucca per il festival? «Ci terrei molto. Ma per motivi personalï, indipendenti dalla mia volontà, non posso sapere se sarà possibile. Ho invitato tutti i miei collaboratori, sceneggiatori e attori a rappresentarmi al posto mio». mostra "volution ", che si apre domenica alla fondazione Ragghianti. Che effetto le fa? «Mi ha dato l'impressione di vedere in un attimo tutto quello che ho fatto nella vita, sia come regista che come uomo. E' un po' come si dice accada quando stai per morire, e rivedi tutta la tua vita». Festival Cinematografici ^;-onenberg: regista, sceneggiatore, attore, produttore 11//%/ ///////í 4'/9N//biv v,r;, Una sezione della mostra è nel Museo Puccini, ed è dedicata a u y". Conta Puccini per lei? «Mia madre era pianista: fin da piccolo ho vissuto in una casa nella quale la musica, e in particolare Puccini, era parte integrante. Mi è venuto naturale immaginare una storia che prende le mosse dalla Butterfy' di Puccini. Anche se nel mio film i ruoli sono invertiti: un occidentale si suicida per un orientale, al contrario di quanto avviene nell'opera». Alt mostra, "Red Cars", si inaugura all'Archivio di Sta to di Lucca. «Nasce da un film sulle Ferrari che non ho mai fatto. Avrebbe dovuto interpretarlo Mel Gibson. Era un omaggio a uno dei bolidi da leggenda, la Ferrari 156, soprannominata `Shark noce' per il muso a forma di squalo. Ho una passione per le Ferrari. Ne ho avute tre in vita mia. Da piccolo avevo un triciclo rosso, la mia grande passione. Le Ferrari sono l'evoluzione di quel triciclo che amavo». Una persona che ha visioni come le sue c rede nell'aldilà, crede in Dio? «Sono ateo, non credo nell'aldilà, perché noi siamo solo corpo. Il centro dell'esistenza umana per me è il corpo». La sua vita personale è così stravagante come i suoi film? «No, è molto comune, molto borghese. Ho una moglie e tre figli. Siamo una famiglia molto convenzionale». Pagina 13 .., 4 vengono affidate Sempre í tazí r. - nz í e specíalízzate che le affittano . ' fi ct i on : locat í on spot . Ecco í pro e contro dí una scelta con í Cîaksî gira... nel tuo Sa.lotto Le faremo sapere. Solo che ad aspettare una risposta dopo un provino non sono attori e modelle, ma le case degli italiani. Sempre più spesso registi e fotografi scelgono abitazioni "vissute" per i loro lavori. E che sia un loft, una villa d'epoca, un casale o un rudere non fa differenza: tutto può finire in tv, al cinema o su una rivista. E tutti possono guadagnare affittando una proprietà privata. Ma come fare? Per prima cosa bisogna affidarsi a un'agenzia di location scouting (che fa incontrare domanda e offerta), come suggerisce Chiara Brambilla della società Face&Place di Milano: «Contattata un'agenzia, si inviano delle foto per una primavalutazione, anche se poi unlocation manager andrà sul posto per scattarne altre e avere un'idea precisa su spazi e accessibilità». Sono questi, infatti, gli elementi che fanno la differenza. Se è vero che tutti gli immobili sono interessanti aldilà di stile e arredamento, è altrettanto vero che una troupe, tra tecnici e attrezzature, ingombra molto. Per questo, come conferma Chiara Brambilla, «l'importante è avere spazi ampi. Una casa con meno di 100 metri quadrati difficilmente è adatta: le persone che vi si devono muovere sono molte e con tanto materiale. Per lo stesso motivo è più idonea una casa facilmente accessibile: al seguito ci sono sempre mezzi tecnici, alcuni grandi, per cui la strada deve essere comoda e si deve poter parcheggiare». Senza dimenticare l'importanza dello spazio circostante (ma questo vale solo per tv e cinema). «A volte case mediamente interessanti ma situate nelle aree giuste "lavorano" il triplo di proprietà bellissime che purtroppo intorno non hanno altro», commenta Frisca Carapelli, coordinatrice della società Scoutit di Siena. Fin qui sembra tutto facile. Ma non sempre lo è. Anche se attratti da una prospettiva di guadagno extra, prima di candidarsi bisogna fare i conti con il proprio carattere: essere consapevoli che la propria casa sarà anche di qualcun altro per un po' di giorni Segnalazioni e che ci sarà trambusto. Ricorda Frisca Carapelli: «Una troupe può avere anche 50 persone con attrezzature pesanti: di solito professionisti abituati a lasciare l'ambiente come trovato, ma per un proprietario alla prima esperienza può essere traumatizzante». Eppure sono sempre di più gli italiani checontattano le agenzie specializzate. Parola di Bruno Rosa di Set Service, che lavora nel settore daoltre 35 anni: «Ricevo almeno sette-otto offerte di privati al giorno, con immobili di ogni genere. Ad attrarre le persone è l'idea di un guadagno facile, soprattutto se capita di essere scelti per una fiction lunga». Prestare il proprio salotto al Raoul Bova di turno conviene. «Il guadagno di- pende dal cliente e dalla casa», spiega Chiara Brambilla, «e dal tipo di lavoro. Si va dallo spot, che ha il budget più elevato perché è invasivo (di solito la troupe cambia l'arredamento), con cifre che vanno da mille a 3mila euro al giorno in base a bellezza e grandezza della casa, fino agli scatti fotografici, con troupe più leggera e orari flessibili, e quindi prezzi più contenuti, da 500 a 2mila euro al giorno. Dinamiche differenti invece per fiction e cinema: la produzione può durare mesi e le location essere occupate per periodi lunghi, quindi di solito si stabiliscono dei forfait». A regolare il tutto, un contratto di locazione temporanea tra le parti che, ricorda Giuseppe Nardi di Nardi Locations, «specifichi compenso, giorni e orari di utilizzo, modalità di pagamento e polizza assicurativa per eventuali danni». A quel punto, non resta che mettersi sul divano per vedere la propria casa protagonista. (i.ca.) © R I PRODUZION ER ISERVAIA Pagina 14 Solitamente viene -effettuato Attenzione a polizze esopralluoghi Nessuna location ANI èesclusa a priori, ma si preferiscono le abitazioni grandi un sopralluogo prima di girare: occasione utile per avere un'idea precisa su eventuali spostamenti del l'arredamento. Verificare che ci sia ina polizza assicurativa pereventuali danni, meglio se con scadenza successiva alla data delle riprese. e facilmente raggiungibili. È utile quindi sottolineare questi aspetti quando si contatta un'agenzia. Una troupe, per numero di persone e attrezzature, è ingombrante. Valutare, prima di affittare casa, se si è disposti a sopportare il trambusto. Affittare casa come set spesso porta una sporadica ma ottima entrata extra. Se però si cerca un investimento a lungo temine, meglio puntare sul classico contratto di locazione immobiliare. Segnalazioni Pagina 15