Documento del 15 Maggio - ISIS Lotti Massa Marittima

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Documento del 15 Maggio - ISIS Lotti Massa Marittima
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
«Bernardino Lotti»
58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it
Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO
indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio
art. GEOTECNICO
Documento del 15 Maggio
con allegati
Consiglio di Classe V B
a.s. 2015 - 2016
Sommario
PRESENTAZIONE CONSIGLIO DI CLASSE .................................................................................................................... 3
RELAZIONE FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ..................................................................................................... 5
PROFILO DELL’INDIRIZZO PROFESSIONALE ............................................................................................................. 5
OBIETTIVI DEL CONSIGLIO DI CLASSE ....................................................................................................................... 6
RISULTATI RAGGIUNTI IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI PREFISSATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE............. 6
CONTENUTI DISCIPLINARI SVOLTI - ATTIVITÀ INTEGRATIVE CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI . 7
METODOLOGIE E STRATEGIE ADOTTATE .................................................................................................................. 7
MODALITÀ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ............................................................................................... 8
STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE .................................................................... 9
CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO E DI VALUTAZIONE ........................................................................ 10
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E DEL CREDITO FORMATIVO ............................... 10
INDICAZIONI PER LA III PROVA .................................................................................................................................. 11
Allegato A: contenuti programmatici per ogni singola disciplina
Allegato B: griglie di valutazione approvate dal Collegio dei Docenti
Allegato C: esempi di simulazioni di prima, seconda e terza prova svolte durante l’anno
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2014– 2015 CLASSE V B
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Disciplina
Tecnologie gestione territorio e ambiente
Geologia e geologia applicata
Inglese
Italiano
Storia
Matematica
Scienze Motorie
Topografia
Gestione del cantiere
Religione
Alternativa
Lab. Geologia
Lab. Tecn. Ambiente
Lab. Topografia
Potenziamento inglese
Potenziamento matematica
Potenziamento Scienze motorie
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2014– 2015 CLASSE V B
Nome del
Docente
Manuela Liberati
Fabrizio Fanciulletti
Luigi Cerroni
Anna Ciaffone
Anna Ciaffone
Caudette Pentucci
Paola Russo
Nadia Cialfi
Giagrancesco Santagati
Marco Pampana
Raffaella Vecci
Fabrizio Mazzarocchi
Fabrizio Mazzarocchi
Francesco Catarsi
Chiara Pini
Angela Zabatta
Riccardo Di Benedetto
Continuità
Didattica
dalla IV alla V
PRESENTAZIONE CONSIGLIO DI CLASSE
Si
Si
No
Si
Si
Si
Si
No
No
Si
Si
Si
Si
Si
No
No
No
3
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
17
Numero studenti
Età media
17
Maschi
Femmine
0
19
Provenienza:
Promozioni classe precedente n.
Ripetenti n.
stessa scuola
n.
17
altra scuola
n.
0
17
0
Abbandoni e/o ritiri durante l’anno scolastico n.
(studenti che non vengono scrutinati)
0
Elenco degli alunni
Bellatalla Simone
Milani Saverio
Bernini Giacomo
Minocci Marco
Boni Alessio
Priami Giulio
Canepi Giacomo
Sanetti Tommaso
Cirinei Simone
Senesi Francesco
Gentili Gabriele
Spagnoli Mirco
Geppini Matttia
Stabile Jacopo
Lolini Matteo
Testori Giovanni
Magenes Riccardo
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RELAZIONE FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Durante il corso del triennio i ragazzi hanno mostrato buone capacità di apprendimento e
buone potenzialità anche se si sono dimostrati selettivi nella scelta delle materie prediligendo le
competenze tecniche-professionali; il metodo di studio, per alcuni alunni, si è basato su un
apprendimento di tipo scolastico, mnemonico e non rielaborativo mentre per altri è stato di tipo
partecipativo con spunti anche di discreto interesse ed approfondimento. Nel quinto anno si è notato
un calo di interesse e motivazione che ha dato significative conseguenze nel profitto.
La classe mostra un rendimento complessivamente al limite della sufficienza; solo pochi
ragazzi presentano solo qualche valutazione negativa, la maggior parte incontra difficoltà in varie
discipline dove si riscontrano insufficienze più o meno gravi. Come si evince anche dalle relazioni
dei singoli docenti, solo un ristretto gruppo di alunni ha raggiunto un risultato apprezzabile in
termini di conoscenze, competenze e abilità, mettendo a frutto le buone capacità personali e
dimostrando interesse per le attività scolastiche. Un altro piccolo gruppo è stato caratterizzato da un
atteggiamento decisamente più superficiale nei confronti di alcune materie, atteggiamento che ha
portato a risultati al di sotto delle aspettative. Infatti, malgrado siano stati effettuati interventi
didattici mirati, approfondimenti, frequenti periodi di ripasso e attività di recupero “in itinere” in
tutte le materie, alla fine del percorso scolastico alcuni alunni mostrano difficoltà, soprattutto a
livello espressivo e di rielaborazione personale dei contenuti. I tentativi di recupero, nell’ultima
parte dell’anno scolastico, non a tutti sono serviti a colmare completamente le lacune accumulate e
al momento in cui questo documento viene redatto permangono alcune situazioni complesse.
Le attività di laboratorio, come del resto le visite guidate, hanno fatto registrare un maggior
interesse; i ragazzi si sono in genere dimostrati attenti e partecipativi, spesso ottenendo complimenti
da parte degli esterni coinvolti. Anche le attività di tirocinio sono state proficue ed hanno prodotto
un’apprezzabile crescita culturale.
Per quanto riguarda il comportamento, gli alunni sono stati attenti alle regole della vita
scolastica e rispettosi nei riguardi dei professori; come gruppo sono abbastanza affiatati e dal punto
di vista disciplinare non si sono riscontrati problemi particolari, tranne l’eccessivo numero di
assenze.
Per quanto riguarda le verifiche, talvolta sono state vissute da alcuni alunni solo in funzione
del voto, mentre qualche altro studente le ha interpretate come uno strumento di verifica delle
conoscenze apprese, di chiarimento e di approfondimento.
Informazioni su contenuti, tempi, obiettivi specifici raggiunti nelle singole discipline, sulle
varie attività di sostegno e integrazione sono riportate nelle relazioni finali dei singoli docenti.
Rapporti scuola-famiglia
Si sono svolti, nella maggior parte dei casi regolarmente rispettando il calendario previsto e
approvato dal Collegio dei Docenti. Non tutti i genitori comunque hanno avuto almeno una volta
rapporti con la scuola.
PROFILO DELL’INDIRIZZO PROFESSIONALE
La figura professionale del “Perito Geotecnico” prevede una adeguata formazione di base
utile al tecnico per inserirsi con buona elasticità in contesti diversi.
conoscenze che vengono acquisite in questo corso sono essenzialmente centrate sullo studio
delle problematiche ambientali intese in senso lato e vanno dalla geologia alla cartografia, alla
geologia applicata alle tecniche dell’ingegneria civile.
Questo percorso permette di acquisire le necessarie competenze e capacità per poter gestire
problematiche che vanno dal monitoraggio ambientale alla realizzazione di infrastrutture alla
ricerca petrolifera alla gestione dei cantieri sia minerari che edili.
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Particolare attenzione è stata posta, negli ultimi anni, dalla nostra scuola, alle problematiche
ambientali rivolte allo studio e prevenzione del dissesto idrogeologico, alla gestione della risorsa
idrica, alla gestione dei rifiuti, alle tecniche di recupero e ripristino ambientale di siti degradati, ecc.
Inoltre le conoscenze e competenze della figura sono ottime basi per il proseguimento degli
studi in particolar modo in campo tecnico, scientifico e tecnologico, come dimostrano i buoni
risultati che gli allievi di questo corso hanno molto spesso ottenuto e stanno ottenendo in facoltà
quali Ingegneria, Scienze della Terra, Scienze Ambientali, ma anche in facoltà che non sono
direttamente collegate, come piano di studi, alle materie di specializzazione dell’indirizzo
geominerario, come ad esempio Ingegneria delle Telecomunicazioni ed ingegneria aerospaziale.
Non meno importante rimane la possibilità di applicare le capacità e le competenze acquisite nel
corso di studi alla libera professione, previa iscrizione all’albo dei periti industriali.
OBIETTIVI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Obiettivi generali e trasversali conseguiti
Obiettivi generali
 Miglioramento del senso di responsabilità individuale
 Partecipazione alla vita scolastica
 Miglioramento della partecipazione al dialogo
Obiettivi trasversali
Gli obiettivi trasversali comportamentali ritenuti più significativi sono:
 raggiungimento di una certa autostima
 minima aggregazione di gruppo
Gli obiettivi trasversali cognitivi ritenuti più significativi sono:
 minima acquisizione di un linguaggio corretto per ogni disciplina
 comprensione degli approcci metodologici delle varie discipline.
RISULTATI RAGGIUNTI
CONSIGLIO DI CLASSE
IN
RELAZIONE
AGLI
OBIETTIVI
PREFISSATI
DAL
Sia in un contesto di lavoro autonomo che dipendente gli alunni che più si sono impegnati,
rispetto al resto della classe, sono in grado di :
in termini di conoscenza
conoscere le tecniche di monitoraggio ambientale, conoscere i fenomeni naturali che stanno alla
base della dinamica ambientale, conoscere le cartografie ed i sistemi di rilevamento ed elaborazione
topografica, conoscere le tecniche realizzative delle infrastrutture (strade, invasi artificiali, ecc)
conoscere le procedure di VIA
In termini di capacità
gli studenti hanno acquisito una certa capacità di comprensione, di analisi, di sintesi e di
valutazione; hanno acquisito una sufficiente capacità di esporre e ragionare sui contenuti
disciplinari utilizzando i diversi linguaggi specifici.
In termini di competenze
Saper consultare la normativa vigente, saper relazionare il lavoro svolto
Sia per le materie letterarie che per quelle tecniche, seguendo le indicazioni del nuovo esame
di stato, gli alunni sono stati impegnati in lavori scritti in conformità delle tipologie di prima prova
possibili.
Per quanto riguarda le altre discipline si rimanda alle relazioni personali dei docenti allegate
al presente documento.
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CONTENUTI DISCIPLINARI SVOLTI - ATTIVITÀ INTEGRATIVE CURRICOLARI ED
EXTRACURRICOLARI
Per quanto riguarda i contenuti disciplinari svolti nelle singole materie si rimanda alle
relazioni dei docenti che sono unite al presente documento nell’allegato A.
Al fine di incentivare l’interesse degli alunni e permettere loro di approfondire le conoscenze o di
affrontare nuovi argomenti sono state effettuate le seguenti visite guidate:
Docente
accompagnatore
Luogo visitato
Tematiche
Discipline coinvolte
Impianto perforazione Enel
Green Power - Radicondoli
Conferenza presso
l’auditorium Enel Green
Power a Larderello
Geologia
Tecn. ambiente
Geologia
Tecn. Ambiente
Gestione cantiere
Geologia
Tecn. Ambiente
Geologia
Tecn. ambiente
Geologia
Tecn. Ambiente
Gestione cantiere
Geologia
Tecn. Ambiente
Museo della Miniera di Massa
M.ma
Geologia
Tecn. Ambiente
Gestione cantiere
Geologia
Tecn. Ambiente
Gestione cantiere
Liberati, Mazzarocchi
Convegno del Consorzio di
Bonifica a Venturina Terme.
Geologia, Tecniche
Ambiente
Geologia, Tecniche Ambiente
Fanciulletti
Cassa di espansione dello
Scopaione Scarlino
Geologia
Tecn. Ambiente
Gestione cantiere
Geologia
Tecn. Ambiente
Gestione cantiere
Fanciulletti
Mineral Show a Bologna
Mazzarocchi
Liberati
Liberati, Vecci
La classe ha seguito due lezioni specifiche sugli impianti di perforazione Enel Green Power
e sulla geotermia, di cui la prima in Aula Magna, la seconda a Larderello.
Quasi tutti gli alunni hanno terminato il tirocinio aziendale cominciato in IV e in alcuni casi
hanno fissato questa esperienza in una tesina da presentare in sede di esame.
La classe (11 alunni) ha partecipato al viaggio di istruzione a Barcellona accompagnata dal
prof. Riccardo di Benedetto..
Sono state effettuate attività di orientamento generico presso l’Università di Siena e di Pisa.
La classe ha partecipato ai seguenti progetti:
 Alternanza scuola-lavoro
 Tiro a volo
 Centro sportivo scolastico (con partecipazione ai campionati sportivi studenteschi)
 Sicurezza sui luoghi di lavoro (all’interno delle singole materie)
 Teatro
METODOLOGIE E STRATEGIE ADOTTATE
Le metodologie adottate sono state essenzialmente incentrate su lezioni frontali alternate a lezioni
interattive e gli strumenti utilizzati sono stati sia quelli tradizionali (lavagna interattiva LIM,
fotocopie di appunti del docente ad integrazione del testo, strumenti dei vari laboratori), computer e
strumenti multimediali, diverse lezioni sono state svolte in campagna anche in relazione al fatto che
materie come la geologia e la geologia applicata hanno bisogno di essere verificate sul campo e
difficilmente le spiegazioni e gli schemi in classe risultano esaurienti.
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2014– 2015 CLASSE V B
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Ove necessario oltre all’approfondimento degli aspetti teorici degli argomenti oggetto delle
discipline tecnico-scientifiche, si è provveduto alla elaborazione matematica e alla definizione di
schemi grafici, anche con l’ausilio di software specifici.
Per le materie di indirizzo tecnico e per la lingua inglese, gli studenti hanno potuto svolgere attività
di laboratorio, sia con lavoro individuale che in gruppo.
Si ribadisce che si è sempre cercato di uniformare il linguaggio tecnico delle materie di indirizzo,
curandone gli aspetti di interdisciplinarietà.
Modalità di recupero:
Sono stati effettuati interventi di recupero in itinere e individualizzati; talvolta sono state
utilizzate le ore normalmente dedicate alle attività di laboratorio in cui la copresenza degli
insegnanti permette una diversificazione del lavoro. Inoltre è stata utilizzata la settimana del viaggio
di istruzione per i ragazzi che non vi hanno partecipato.
Modalità di verifica:
Le verifiche sono state condotte con interrogazioni, prove scritte a risposta multipla ed a
risposta singola, esercizi, colloqui e prove pratiche. Le prove sono state effettuate secondo il
calendario stabilito dal collegio dei docenti e, quando necessario, con tempistiche individualizzate e
concordate con gli alunni. Sono state effettuate tre simulazioni di terza prova (cantiere, inglese,
matematica, topografia - storia, inglese, cantiere, geologia – cantiere, inglese, topografia, geologia)
della durata di 90 minuti, una simulazione della seconda prova della durata di 8 ore e una
simulazione della prima prova della durata di 6 ore.
MODALITÀ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
MODALITÀ italiano
Lezione
frontale
x
storia
inglese
matem.
geologia
cantiere
religione
topografia
tecn.
ambie.
S.mot
orie
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Lezione con
esperti
x
Lezione
multimediale
x
x
x
Lezione
pratica
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Lavoro di
gruppo
Discussione
guidata
x
x
Problem
solving
Esercitazioni
x
x
x
x
x
x
x
x
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a.s. 2014– 2015 CLASSE V B
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
8
STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
STRUMENTI
Italiano Storia
Colloquio
si
Elaborati scritti
si
si
Inglese
Matem.
Geologia
Cantiere
Religio.
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
Prova di Lab. /
multimediale
Prova pratica
Risoluzione di
casi/problemi
Prova
strutturata/
semistrutturata
si
si
Relazione
si
si
Esercizi
si
si
si
Topogr.
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
S.
Mot
orie
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
Tecn.
ambie.
si
si
si
Altro
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a.s. 2014– 2015 CLASSE V B
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CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO E DI VALUTAZIONE
Si fa riferimento alla griglia di misurazione del profitto e di valutazione approvata dal Collegio
Docenti e allegata al presente documento.
Verranno in particolar modo considerati i seguenti elementi:
 Assiduità nella frequenza scolastica e costanza nello studio a casa
 Miglioramenti mostrati in itinere rispetto ai livelli di partenza
 Superamento dei debiti formativi
 Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo
 Interesse ed impegno nella partecipazione alle attività complementari ed integrative offerte
dalla scuola.
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E DEL CREDITO
FORMATIVO
Elementi che concorrono alla determinazione del credito scolastico:







Profitto (Vedi tabella A art. 15 comma3, Reg. D.P.R. 323/98) e Delib. Collegio Terza Prova
Assiduità nella frequenza scolastica
Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo
Interesse e impegno nella partecipazione alle attività complementari e integrative offerte dalla
scuola
Eventuali crediti formativi
Certificazione europea sulla conoscenza della lingua straniera
Patente europea del computer
Sotto è riportata la tabella ministeriale con i crediti per ciascun anno in riferimento alla media del
profitto.
Credito scolastico (punti)
Media dei voti 3° anno
4° anno
5° anno
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M≤7
4-5
4-5
5-6
7<M≤8
5-6
5-6
6-7
8<M≤9
6-7
6-7
7-8
9<M≤10
7-8
7-8
8-9
Credito formativo:
Secondo la vigente normativa è da ritenersi credito formativo un’esperienza qualificata acquisita al
di fuori della scuola di appartenenza che incida sulla formazione dello studente e favorisca la sua
crescita umana civile e culturale.
Tale esperienza dovrà essere coerente con il tipo di corso ed omogenea con i contenuti tematici del
corso stesso.
La documentazione relativa al credito formativo deve consistere in un’attestazione proveniente
dall’Ente, Associazione od Istituzione presso il quale il candidato ha realizzato l’esperienza e
contenente una sintetica descrizione dell’esperienza stessa. Tale documentazione deve pervenire
all’Istituto entro il 15 Maggio 2015, per consentirne l’esame e la valutazione da parte degli organi
competenti.
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a.s. 2014– 2015 CLASSE V B
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Le certificazioni comprovanti attività lavorativa devono indicare l’ente a cui sono stati versati i
contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che escludano l’obbligo
dell’adempimento contributivo (comma 2 art. 12 Regolamento).
Per l’attribuzione del credito formativo si fa riferimento, inoltre, ai criteri stabiliti dal collegio
docenti dell’istituto.
Nella valutazione del credito formativo si terrà conto dell’andamento scolastico dello studente.
INDICAZIONI PER LA III PROVA
Nel corso dell’anno scolastico sono state svolte tre simulazioni della 3° prova con tipologia mista b
e c: quattro domande a risposta multipla e due a risposta breve per ogni materia (tempo a
disposizione 90 minuti).
1. Cantiere, Inglese, Matematica e Tecn. Amb.
2. Inglese, Tecn. Amb., Topografia, Scienze Motorie.
3. Inglese, Tecn. Amb., Topografia, Scienze Motorie.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alle griglie approvate dal collegio
docenti .
Considerato il gradimento espresso dagli alunni risulta evidente una certa predisposizione allo
svolgimento di una prova con quesiti misti: risposta multipla ed a risposta aperta (b-c).
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11
ELENCO LIBRI DI TESTO
DISCIPLINA
Matematica
LIBRI DI TESTO
Bergamini-Trifone
“Corso verde di matematica.”
Vol.5
ZANICHELLI
Scienze motorie e sportive
Del Nista- Parker- Tasselli
“In perfetto equilibrio”
Casa Editrice G.D’ANNA
Inglese
Change Up!, Upper Intermediate. Freeman-Hill
(. Ed. De Agostini Freeman-Hill)
New Focus on Science. Franchi, Martelli, Creek
( Ed. Minerva scuola )
Italiano
Sambugar-Salà
“Letteratura”
Vol. 3
Ed. La Nuova Italia
Storia
Calvani
“Spazio storia”
Vol.3
Ed. MONDADORI
Geologia
Dispense del docente
Tecn. Ambiente
Dispense del docente
Topografia
Renato Cannarozzo, Lanfranco Cucchiarini, William
Meschieri, Vera Zanella
Topografia e Costruzioni per geotecnico
ed. Zanichelli
Gestione del cantiere
Religione
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2014– 2015 CLASSE V B
Coccagna-Mancini
“Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente di
lavoro”
Ed. Le Monnier
Solinas
“Tutti i colori della vita”
Ed. SEI
12
Il presente documento è stato redatto, letto e approvato all’unanimità nella seduta del Consiglio di
classe di Maggio 2016 alla presenza dei sottoscritti docenti
Disciplina
Geologia e geologia applicata
Nome del Docente
Coordinatore del Consiglio di Classe
Fabrizio Fanciulletti
Gestione cantiere
Gianfrancesco Santagai
Inglese
Luigi Cerroni
Italiano e Storia
Anna Ciaffone
Laboratorio Tecn. Ambiente
Laboratorio Geologia
Fabrizio Mazzarocchi
Laboratorio Topografia
Francesco Catarsi
Matematica
Claudette Pentucci
Scienze Motorie
Paola Russo
Tecniche Gest. Amb e Territorio
Manuela Liberati
Religione
Marco Pampana
Topografia
Nadia Cialfi
Potenziamento Inglese
Chiara Pini
Potenziamento Matematica
Angela Zabatta
Potenziamento Scienze Motorie
Riccardo Di Benedetto
Dirigente scolastico
Prof.ssa Marta Bartolini
Presidente del Consiglio di Classe
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2014– 2015 CLASSE V B
13
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
«Bernardino Lotti»
58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it
Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana
Via della Manganella 3/5 –tel 0566.902068
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO
DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Anno Scolastico 2014/2015
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI
CLASSE
ALLEGATO A
CONTENUTI PROGRAMMATICI
DI OGNI SINGOLA DISCIPLINA
Classe VB
ARTICOLAZIONE GEOTECNICO
Allegato A
INDICE
1) RELAZIONI SINGOLI DOCENTI
- Inglese
- Italiano
- Storia
- Topografia
- Geologia e geologia applicata
- Tecnologie per la gestione dell’ambiente e del territorio
- Religione
- Matematica
- Scienze Motorie
- Gestione del Cantiere
- Alternativa alla religione
2) CONTENUTI SINGOLE DISCIPLINE
- Inglese
- Italiano
- Storia
- Topografia
- Geologia e geologia applicata
- Tecnologie per la gestione dell’ambiente e del territorio
- Religione
- Matematica
- Scienze Motorie
- Gestione del Cantiere
- Alternativa alla religione
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2014– 2015 CLASSE V B
2
RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE
Anno scolastico 201_/201_
Liceo Classico
Istituto Professionale -Manutenzione e Assistenza Tecnica
Istituto Professionale Per L’enogastronomia e L’ospitalità Alberghiera
Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie
Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio
CLASSE Quinta B
MATERIA DI INSEGNAMENTO Inglese
DOCENTE Cerroni Luigi
TESTI ADOTTATI:
Change Up!, Upper Intermediate. Freeman-Hill
(. Ed. De Agostini Freeman-Hill)
New Focus on Science. Franchi, Martelli, Creek
( Ed. Minerva scuola )
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
1) documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89;
D.M. 9/2010
2) documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali
Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio.
1.
ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE
La classe, composta da 17 alunni, ha generalmente raggiunto un livello accettabile di conoscenza e
competenza sulla “microlingua”, in qualche caso supportato da buone conoscenze grammaticali e, più
spesso, patendo lacune percepibilmente annose e di difficile compensazione nel solo ultimo anno di corso.
Nel complesso, il livello di responsabilità e di maturità raggiunto può essere ritenuto accettabile,
unitamente al comportamento.
1
Il programma è stato svolto, per lo più, cercando di seguire i modi e i tempi previsti in sede di programmazione
iniziale. Sui moduli presi in considerazione sono state svolte gran parte delle esercitazioni sia orali che scritte.
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
 conoscenze:
La totalità della classe ha raggiunto un livello sufficiente di :
a) lessico minimo specifico relativo al linguaggio specialistico afferente all’indirizzo geo-minerario;
b) strutture morfo-sintattiche di base e funzioni comunicative essenziali per la comunicazione in L2;
 competenze/capacità:
In termini di capacità la quasi totalità della classe è riuscita a conseguire un livello medio soddisfacente per
quanto concerne:
a) il consolidamento dell’uso di strutture morfo-sintattiche varie;
b) la comprensione orale/scritta di testi di media difficoltà di carattere generale;
c) la comprensione orale/scritta di testi semplici di carattere geo-tecnico;
d) saper comunicare in modo abbastanza chiaro e corretto;
e) lo svolgimento di prove che contemplano questionari a risposta singola/multipla;
Atteggiamento
rispetto
al
rapporto educativo
poco responsabile
responsabile
attivo
Molto attivo
attiva
Molto attiva
Significativi
Molto significativi
X
Partecipazione alle
lezioni
passiva
sollecitata
X
Progressi ottenuti
Scarsi
Sufficienti
nelle competenze
degli alunni
X
Livello medio conseguiti nel gruppo classe:




Studenti con preparazione di livello medio/alto
Studenti con preparazione sufficiente
Studenti con preparazione insufficiente:
Studenti con preparazione gravemente insufficiente
2.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina
5
12
___
___
in riferimento al PECUP
(profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento
Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per
disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento
Sono stati garantiti i livelli essenziali di prestazione della qualità del servizio educativo che le istituzioni
scolastiche della Repubblica sono tenute ad assicurare agli allievi e alle famiglie, tenendo conto delle
personali capacità di ciascuno. Gli obiettivi specifici e le unità di apprendimento relative alla materia di
insegnamento sono stati organizzati e rispettati tenendo conto delle caratteristiche del gruppo classe. Per
questo, dovendo anche tener conto di esigenze tabellari, si è privilegiato un percorso di carattere tecnico
cercando di compensare e rendere accettabili, in sede di esame dell’ argomento, lacune di caratttere
grammaticale spesso riscontrate. Pertanto, gli obiettivi di apprendimento sono diventati obiettivi formativi
nel momento in cui si sono trasformati nei compiti di apprendimento ritenuti realmente accessibili.
2
Articolazione del percorso svolto
3.
unità Contenuti svolti

















Attrezzatura, abbigliamento
e segnali in laboratorio (
pag. 17 )
Studio dei fossili: dai
dinosauri ai primi volatili
(pag.18)
Gli annali della vita scritti
sulla roccia ( pag. 19 )
Darwin e la sua passione
per l’ osservazione ( pag. 20
)
L’ Effetto “Serra” ( pag. 33)
Centrali
nucleari
e
smaltimento
rifiuti
radioattivi ( pag. 35 )
Energia solare ( pag. 38 )
Energia eolica ( Pag. 39 )
Energia delle maree (pag. 40
)
Energia geotermica (pag.40)
Bio-energia(pag. 41)
Le lettere di Einstein a
Roosevelt ( pag. 118 )
La prima lettera di Einstein a
Roosevelt ( pagg. 118-119 )
Il Manifesto “ RusselEinstein “
Stiamo
rendendo
più
devastanti gli uragani? (
pagg. 151-152 )
Il Protocollo di Kyoto ( pag.
152 )
Il Summit di Copenhagen (
pagg. 152-153 )
Tempi di
attuazione
SettembreMetà
Ottobre
Obiettivi in termini di esiti formativi attesi
 Saper descrivere in una seconda lingua le proprie esperienze in
merito alle materie di indirizzo del corso
 Sapersi documentare su riviste e pubblicazioni, nonché sul web,
sulle novità a carattere scientifico sulla materia
 Saper interpretare scritture, segnali, norme di sicurezza espresse
in lingua inglese
 Saper sintetizzare espressioni linguistiche allo scopo di rendere
più agevole ed efficace la comunicazione, specie in termini di
sopravvivenza in territorio estero
Metà
OttobreNovembre
NovembreDicembre
GennaioFebbraio

La struttura della Terra (
pag. 160 )

La Tettonica “ a placche”(
pag. 161 )

Il ciclo della rocce ( pag. 162
)
 Le eruzioni vulcaniche (
pag. 162 )
FebbraioMetà
Marzo
Aprile
METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI
METODOLOGIE
X
Lezione frontale
X
Lezione interattiva
Attività di laboratorio
(discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive)
(esperienza individuale o di gruppo)
(presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche)
Lezione multimediale
(utilizzo della LIM, di PPT, di audio video)
Cooperative learning
(lavoro collettivo guidato o autonomo)
solving
X Problem
(definizione collettiva)
Esercitazioni pratiche
Altro
____________________________
MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
3
X Libri di testo
Altri libri
X Dispense, schemi
Videoproiettore/LIM
Registratore
Lettore CD
Biblioteca
Laboratorio
di_______________
Cineforum
Lezioni fuori sede
Alternanza scuola/lavoro
Altro
___________________
4. MODALITA’ DI VERIFICA
X Analisi del testo
Saggio breve
X Articolo di giornale
X Tema – relazione
X Test a riposta aperta
X Prova semistrutturata
Prova strutturata
Risoluzione di problemi
Prova grafica / pratica
X Interrogazione
X Simulazione colloquio
Altro________________
5. VALUTAZIONE
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione terrà conto di:
Livello individuale di acquisizione di conoscenze X
Livello individuale di acquisizione di abilità e
competenze
Progressi compiuti rispetto al livello di partenzaX
Interesse
Numero
prove Scritto
svolte
Trimestre
2
Pentamestre
2+2
ImpegnoX
PartecipazioneX
Frequenza
ComportamentoX
Orale
Pratico
Altro
2
2
Griglie di valutazione
Grigli concordate a livello di dipartimento
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO
Interventi didattici svolti :
X Esami o soluzioni di casi pratici
XAllungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti
□ Controllo dei compiti svolti a casa, del materiale, ect
□ Offerta di occasioni gratificanti
XStudio assistito in classe
XAssiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami
XGuida a un comportamento equilibrato e responsabile
□ Esercitazione per l’uso di un linguaggio specifico nelle diverse discipline
□ Altro …………………………………
Obiettivi raggiunti
6.
Numero dei p artecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
10
9
sollecitata
parziale
4
7.
8.
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO
Interventi didattici:
xAttività guidate a crescente livello di difficoltà
□ Esercitazione per migliorare /perfezionare il metodo di lavoro
□ Inserimento in gruppi di lavoro motivati
xRielaborazione dei contenuti
□ Altro …………………………………
Obiettivi raggiunti
Numero dei p artecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
9.
10
9
sollecitata
parziale
STRATEGIE DA MESSE IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO
Interventi didattici:
xApprofondimento e problematizzazione dei contenuti
□ Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi
xSviluppo dell’autonomia di studio
xSviluppo della capacità critica
□ Altro …………………………………
Obiettivi raggiunti
Numero dei p artecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
10
9
sollecitata
parziale
10. APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A
CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC.
11. OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
Colloqui per lo più regolari
Data di consegna: 04.05.2016
Il docente
Prof. Luigi Cerroni
5
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
«Bernardino Lotti»
58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.islotti.gov.it
Sede accreditata A.I.C.A. ECDL Core Level – Test Center ADRN0001
Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana
CERTIFICAZIONE UNI EN ISO 9001:2008 – SETTORE EA37
CERTIFICATO N. 9175
RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE
Anno scolastico 2015/2016
Liceo Classico
Istituto Professionale -Manutenzione e Assistenza Tecnica
Istituto Professionale Per L’enogastronomia e L’ospitalità Alberghiera
Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie
Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio
CLASSE 5B
MATERIA DI INSEGNAMENTO
ITALIANO
DOCENTE Anna Ciaffone
TESTI ADOTTATI:
Sambucar, Letteratura+, la nuova Italiana
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
1) documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89;
D.M. 9/2010
2) documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali
Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio.
1.
ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE
La classe, anche se disponibile al dialogo educativo, ha subito lo svolgimento dei contenuti, seguendo spesso
tempistiche proprie, collaborando passivamente alle attività di potenziamento delle competenze di base o di analisi
di documenti. Tranne un numero piuttosto esiguo dei componenti l’attività si è spesso limitata alla
memorizzazione dei contenuti, supportata solo in parte dal progresso linguistico e espositivo. Le numerose assenza
e la scarsa collaborazione hanno motivato una programmazione che si commisurava sulla valenza individuale e
personale.
1
Atteggiamento
rispetto
al
rapporto educativo
poco responsabile
responsabile
attivo
Molto attivo
sollecitata
attiva
Molto attiva
Sufficienti
Significativi
Molto significativi
x
Partecipazione alle
lezioni
passiva
x
Progressi ottenuti
Scarsi
nelle competenze
degli alunni
x
Livello medio conseguiti nel gruppo classe:




Studenti con preparazione di livello medio/alto
Studenti con preparazione sufficiente
Studenti con preparazione insufficiente:
Studenti con preparazione gravemente insufficiente
2.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina
4
7
5
1
in riferimento al PECUP
(profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento
Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per
disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento
Lo svolgimento dei moduli previsti si è adeguato alle tempistiche ad personam inserendo moduli di recupero
individualizzati ed accompagnamenti in itinere.
3.
Articolazione del percorso svolto
unità Contenuti
 Dal verismo al
decadentismo : Verga,
Carducci
Tempi
Primo
trimestre
Il decadentismo Pascoli,
D'Annunzio
secondo
trimestre
Il Novecento: Ungaretti,
Montale, Quasimodo,
Moravia, Pavese,
Calvino
terzo
trimestre
recupero dei contenuti e
verifica delle
competenze
giugno
Obiettivi in termini di esiti formativi attesi
Analisi e comprensione dei testi proposti
2
4.
METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI
METODOLOGIE
x
Lezione frontale
solving
x Problem
(definizione collettiva)
x
Lezione interattiva
Attività di laboratorio
(discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive)
(esperienza individuale o di gruppo)
x
Lezione multimediale
(presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche)
Esercitazioni pratiche
(utilizzo della LIM, di PPT, di audio video)
Altro
____________________________
Cooperative learning
(lavoro collettivo guidato o autonomo)
x Libri di testo
Altri libri
Dispense, schemi
Videoproiettore/LIM
MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
Registratore
Lettore CD
Biblioteca
Laboratorio
di_______________
Cineforum
Lezioni fuori sede
Alternanza scuola/lavoro
Altro
___________________
5. MODALITA’ DI VERIFICA
x
x
x
x
Analisi del testo
Saggio breve
Articolo di giornale
Tema – relazione
Test a riposta aperta
x Prova semistrutturata
Prova strutturata
Risoluzione di problemi
Prova grafica / pratica
x Interrogazione
x Simulazione colloquio
Altro_______________
6. VALUTAZIONE
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione terrà conto di:
Livello individuale di acquisizione di conoscenze
Livello individuale di acquisizione di abilità e
competenze
Progressi compiuti rispetto al livello di partenza
Interesse
Numero
prove Scritto
svolte
Trimestre
4
Pentamestre
6
Impegno
Partecipazione
Frequenza
Comportamento
Orale
Pratico
Altro
5
5
Griglie di valutazione (specificare se le griglie di riferimento sono quelle concordate a livello di Istituto o se
sono in adozione griglie concordate a livello di dipartimento)
7.
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO
Interventi didattici svolti :
□ Esami o soluzioni di casi pratici
□ X Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti
□ X Controllo dei compiti svolti a casa, del materiale, ect
□ Offerta di occasioni gratificanti
□ Studio assistito in classe
3
□ Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami
□ Guida a un comportamento equilibrato e responsabile
□ Esercitazione per l’uso di un linguaggio specifico nelle diverse discipline
□ Altro …………………………………
Obiettivi raggiunti
Numero dei p artecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
8.
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO
Interventi didattici:
□ Attività guidate a crescente livello di difficoltà
□ X Esercitazione per migliorare /perfezionare il metodo di lavoro
□ Inserimento in gruppi di lavoro motivati
□ X Rielaborazione dei contenuti
□ Altro …………………………………
Obiettivi raggiunti
Numero dei p artecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
9.
4
2
p
scarsa
10
7
p
suff
STRATEGIE DA MESSE IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO
Interventi didattici:
□ Approfondimento e problematizzazione dei contenuti
□ X Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi
□ X Sviluppo dell’autonomia di studio
□ X Sviluppo della capacità critica
□ Altro …………………………………
Obiettivi raggiunti
Numero dei p artecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
4
4
attiva
buona
10. APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A
CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC.
Partecipazioni individuali a Concorso Mariella Gennai, Rotary, teatro
11. OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE.
Alcune famiglie si sono dimostrate attente alla vita scolastica, ma circa la metà non ha invece
dimostrato il sostegno atteso
Data di consegna: 10 maggio 2016
Il docente
__ANNA CIAFFONE______
4
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
«Bernardino Lotti»
58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.islotti.gov.it
Sede accreditata A.I.C.A. ECDL Core Level – Test Center ADRN0001
Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana
CERTIFICAZIONE UNI EN ISO 9001:2008 – SETTORE EA37
CERTIFICATO N. 9175
RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE
Anno scolastico 2015/2016
Liceo Classico
Istituto Professionale -Manutenzione e Assistenza Tecnica
Istituto Professionale Per L’enogastronomia e L’ospitalità Alberghiera
Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie
Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio
CLASSE 5 B
MATERIA DI INSEGNAMENTO
storia
DOCENTE Anna Ciaffone
TESTI ADOTTATI:
Calvani, Spazio storia, Mondadori education
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
1) documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89;
D.M. 9/2010
2) documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali
Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio.
1.
ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE
La classe, anche se disponibile al dialogo educativo, ha subito lo svolgimento dei contenuti, seguendo spesso
tempistiche proprie, collaborando passivamente alle attività di potenziamento delle competenze di base o di analisi
di documenti. Tranne un numero piuttosto esiguo dei componenti l’attività si è spesso limitata alla
memorizzazione dei contenuti, supportata solo in parte dal progresso linguistico e espositivo. Le numerose assenza
e la scarsa collaborazione hanno motivato una programmazione che si commisurava sulla valenza individuale e
personale.
1
Atteggiamento
rispetto
al
rapporto educativo
poco responsabile
responsabile
attivo
Molto attivo
sollecitata
attiva
Molto attiva
Sufficienti
Significativi
Molto significativi
x
Partecipazione alle
lezioni
passiva
x
Progressi ottenuti
Scarsi
nelle competenze
degli alunni
x
Livello medio conseguiti nel gruppo classe:




Studenti con preparazione di livello medio/alto
Studenti con preparazione sufficiente
Studenti con preparazione insufficiente:
Studenti con preparazione gravemente insufficiente
2.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina
4
7
5
1
in riferimento al PECUP
(profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento
Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per
disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento
Lo svolgimento dei moduli previsti si è adeguato alle tempistiche ad personam inserendo moduli di recupero
individualizzati ed accompagnamenti in itinere.
3.
Articolazione del percorso svolto
unità Contenuti
 Dal primo novecento
alla primaguerra
mondiale
Tempi
Primo
trimestre
I Governi totalitari e la
seconda guerra
mondiale
secondo
trimestre
Guerra fredda e gli
eventi recenti
terzo
trimestre
recupero e
approfondimento dei
contenuti
maggio
Obiettivi in termini di esiti formativi attesi
Ricostruire la linea del tempo e le connessioni causa
effetto
2
4.
METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI
METODOLOGIE
x
Lezione frontale
solving
x Problem
(definizione collettiva)
x
Lezione interattiva
Attività di laboratorio
(discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive)
(esperienza individuale o di gruppo)
x
Lezione multimediale
(presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche)
Esercitazioni pratiche
(utilizzo della LIM, di PPT, di audio video)
Altro
____________________________
Cooperative learning
(lavoro collettivo guidato o autonomo)
x Libri di testo
Altri libri
Dispense, schemi
Videoproiettore/LIM
MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
Registratore
Lettore CD
Biblioteca
Laboratorio
di_______________
Cineforum
Lezioni fuori sede
Alternanza scuola/lavoro
Altro
___________________
5. MODALITA’ DI VERIFICA
x
x
x
x
Analisi del testo
Saggio breve
Articolo di giornale
Tema – relazione
Test a riposta aperta
x Prova semistrutturata
Prova strutturata
Risoluzione di problemi
Prova grafica / pratica
x Interrogazione
x Simulazione colloquio
Altro_______________
6. VALUTAZIONE
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione terrà conto di:
Livello individuale di acquisizione di conoscenze
Livello individuale di acquisizione di abilità e
competenze
Progressi compiuti rispetto al livello di partenza
Interesse
Numero
prove Scritto
svolte
Trimestre
Pentamestre
Impegno
Partecipazione
Frequenza
Comportamento
Orale
Pratico
Altro
5
5
Griglie di valutazione (specificare se le griglie di riferimento sono quelle concordate a livello di Istituto o se
sono in adozione griglie concordate a livello di dipartimento)
7.
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO
Interventi didattici svolti :
□ Esami o soluzioni di casi pratici
□ X Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti
□ X Controllo dei compiti svolti a casa, del materiale, ect
□ Offerta di occasioni gratificanti
□ Studio assistito in classe
3
□ Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami
□ Guida a un comportamento equilibrato e responsabile
□ Esercitazione per l’uso di un linguaggio specifico nelle diverse discipline
□ Altro …………………………………
Obiettivi raggiunti
Numero dei p artecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
8.
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO
Interventi didattici:
□ Attività guidate a crescente livello di difficoltà
□ X Esercitazione per migliorare /perfezionare il metodo di lavoro
□ Inserimento in gruppi di lavoro motivati
□ X Rielaborazione dei contenuti
□ Altro …………………………………
Obiettivi raggiunti
Numero dei p artecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
9.
4
2
p
scarsa
10
7
p
suff
STRATEGIE DA MESSE IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO
Interventi didattici:
□ Approfondimento e problematizzazione dei contenuti
□ X Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi
□ X Sviluppo dell’autonomia di studio
□ X Sviluppo della capacità critica
□ Altro …………………………………
Obiettivi raggiunti
Numero dei p artecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
4
4
attiva
buona
10. APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A
CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC.
Partecipazioni individuali a Concorso Mariella Gennai, Rotary, teatro
11. OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE.
Alcune famiglie si sono dimostrate attente alla vita scolastica, ma circa la metà non ha invece
dimostrato il sostegno atteso
Data di consegna: 10 maggio 2016
Il docente
__ANNA CIAFFONE______
4
5
RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE
Anno scolastico 2015/2016
Liceo Classico
Istituto Professionale -Manutenzione e Assistenza Tecnica
Istituto Professionale Per L’enogastronomia e L’ospitalità Alberghiera
Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie
Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio
CLASSE
MATERIA
DOCENTI
5B
Topografia e Costruzioni
Nadia Cialfi e Francesco Catarsi
TESTI ADOTTATI:
Topografia e Costruzioni – Renato Cannarozzo - ed. Zanichelli
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
 documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n.
87/88/89; D.M. 9/2010
 documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali
Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio.
ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE
La classe, composta da 17 alunni, ha dimostrato nel corso dell’anno un atteggiamento corretto, con la presenza
di un gruppo di alunni maturi e responsabili, che hanno seguito le lezioni con assiduità, interesse e continuità.
Una parte significativa della classe ha affrontato l’ultimo anno di corso con impegno costante; la partecipazione e
l’interesse sono risultati sufficienti per quasi tutti gli alunni, anche se sono stati riscontrati casi isolati di passività
e svogliatezza.
Tali situazioni sono state tenute sotto controllo, cercando di recuperare l’interesse dei ragazzi.
Il profitto finale risulta sufficiente per la maggior parte degli alunni, trai quali si possono distinguere tre livelli: un
gruppo di alunni è riuscito a conseguire gli obiettivi in maniera ottima o discreta; un gruppo, anche se con
1
qualche incertezza, è riuscito a conseguire gli obiettivi minimi; solo in casi isolati non sono stati conseguiti gli
obiettivi minimi e resta ad un livello insufficiente in termini di conoscenze, abilità e competenze.
Grazie alle sollecitazioni continue degli insegnanti e all’impegno profuso dalla classe, è stato possibile, per molti,
arrivare alla rielaborazione personale dei contenuti. Il livello delle conoscenze è nel complesso discreto, anche se
per qualcuno queste risultano ancora frammentarie e mnemoniche.
Atteggiamento rispetto al
rapporto educativo
poco
responsabile
responsabile
attivo
Molto attivo
X
Partecipazione alle lezioni
passiva
sollecitata
attiva
Molto attiva
X
Progressi ottenuti nelle
Scarsi
Sufficienti
Significativi
Molto
significativi
competenze degli alunni
X
Livello medio conseguiti nel gruppo classe:
Studenti con preparazione di livello medio/alto
Studenti con preparazione sufficiente
Studenti con preparazione insufficiente:
Studenti con preparazione gravemente insufficiente
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina
10
6
1
0
in riferimento al PECUP (profilo
educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento
Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per
disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento
I risultati di apprendimento sono stati definiti a partire dai processi produttivi reali e dalle azioni distintive
che il tecnico diplomato dovrà compiere nella prassi. Tengono conto della continua evoluzione che
caratterizza il settore delle costruzioni, sia sul piano delle metodologie di progettazione, organizzazione e
realizzazione, sia nella scelta dei contenuti, delle tecniche di intervento e dei materiali. Sono state
approfondite le tematiche relative agli strumenti per il rilievo topografico e all’uso degli strumenti informatici
per la rappresentazione grafica, per il calcolo e per l’utilizzo ottimale delle risorse ambientali.
La metodologia di studio è stata centrata sulle problematiche tipiche dell’indirizzo: l’approccio centrato sul
saper fare potrà consentire al diplomato di affrontare l’approfondimento specialistico e le diverse
problematiche professionali e continuare a mantenere adeguate le proprie competenze in relazione al
prevedibile sviluppo del settore, interessato da notevoli aggiornamenti delle tecnologie progettuali.
2
Lo studio è stato volto a sviluppare gli elementi metodologici e organizzativi che, gradualmente nel
quinquennio, hanno orientato gli studenti alla visione sistemica delle problematiche legate ai processi
costruttivi e all’interazione con l’ambiente.
Nel corso del quinto anno si è posta particolare attenzione alla gestione dei progetti e all’applicazione
delle normative nazionali e comunitarie, mirando a far acquisire competenze professionali correlate a
conoscenze e saperi di tipo specialistico, che possano sostenere gli studenti nelle loro ulteriori scelte
professionali e di studio. Il quinto anno del corso di studi, dedicato all’approfondimento di specifiche
tematiche settoriali, è finalizzato, infatti, a favorire le scelte dei giovani rispetto a un rapido inserimento nel
mondo del lavoro o alle successive opportunità di formazione: conseguimento di una specializzazione
tecnica superiore, prosecuzione degli studi a livello universitario.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PERSEGUITI relativi al profilo educativo, culturale e professionale:
□
padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica
□
possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la
comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate
□
riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le
connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni
intervenute nel tempo
□
padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di
vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio
□
utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e
migliorative, in relazione ai campi di propria competenza
□
cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di
assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale
Obiettivi trasversali e ruolo specifico della disciplina nel loro raggiungimento:
Il tecnico diplomato deve avere una solida preparazione tecnico-scientifica da mantenere costantemente
aggiornata e possedere buone capacità logiche e di comunicazione. Deve essere in grado di comprendere
le informazioni contenute in testi tecnici e scientifici. Deve sapersi orientare nell’attività professionale
relazionandosi efficacemente con gli uffici degli Enti Pubblici Territoriali, deve essere in grado di effettuare
indagini sul territorio e di esporne efficacemente le risultanze a mezzo di descrizioni, relazioni tecniche ed
elaborati grafici corretti, chiari e comprensibili. Stante questo, gli obiettivi trasversali perseguiti sono stati:
Obiettivi trasversali di tipo cognitivo:
□
esprimersi in modo chiaro e corretto con il lessico proprio della disciplina, in modo da comunicare in
maniera efficace in forma grafica, verbale e scritta; riflettere e produrre idee appropriate per
affrontare e risolvere problemi nuovi, anche attraverso la lettura, l’analisi e l’interpretazione di testi
tecnico-scientifici;
□
possedere un metodo di studio efficace, che permetta un’utilizzazione proficua dei libri di testo e la
loro comprensione, sviluppato attraverso l’affinamento della capacità di ascolto e di concentrazione.
Obiettivi trasversali di tipo comportamentale:
□
porsi correttamente in relazione con gli altri, partecipando in modo attivo, propositivo e collaborativo
all’attività di un gruppo di lavoro;
□
conoscere e rispettare i principi di deontologia professionale, rispettare le persone e le cose,
sviluppare il senso di responsabilità individuale e collettivo, la solidarietà, la tolleranza, il rispetto
delle regole e il senso civico.
3
I contenuti delle varie unità didattiche sono stati affrontati con continui ripassi e recuperi ed è stato
necessario svolgere ex novo alcuni moduli che avrebbero dovuto essere svolti nel secondo biennio ( in
riferimento al PECUP descritto nella normativa di riferimento). Nel corso della classe quarta, infatti, non
sono stati affrontati dalla classe importanti argomenti, propedeutici a lavoro da svolgere nel corso del quinto
anno, quali il rilievo per poligonali e i calcoli necessari alla restituzione grafica di tali tipologie di rilievo.
Per questo motivo e visto il grande interesse dimostrato dai ragazzi per le applicazioni pratiche della materia,
legate alle esercitazioni di campagna ed alla restituzione grafica degli elaborati di rilievo, non sono stati svolti
alcuni degli argomenti previsti in fase di programmazione. Sono stati trattati in maniera approfondita gli
argomenti maggiormente legati alla pratica operativa, come i calcoli relativi alla misura delle aree e dei
volumi e alle sistemazioni del terreno con spianamenti.
Le verifiche formative hanno permesso di integrare, completare e chiarire gli argomenti teorici via via trattati.
Per quanto riguarda le verifiche sommative, si sono privilegiate prove scritte, grafiche e pratiche per
verificare conoscenze, abilità e competenze via via acquisite. Sono state effettuate due simulazioni di terza
prova d’esame.
I criteri di valutazione delle prove orali sono stati: conoscenza dell’argomento, uso del linguaggio specifico,
utilizzo della corretta terminologia, capacità di rielaborazione personale, capacità logico induttiva-deduttiva,
capacità di sapersi orientare e collegamenti con altre discipline affini. Gli interventi spontanei dal posto
quando pertinenti, hanno dato luogo a valutazioni.
Le prove pratiche sono state realizzate con rilevazioni sul campo. I criteri di valutazione delle prove pratiche
sono stati: saper inquadrare il problema, scegliere ed utilizzare i giusti strumenti durante il rilievo, eseguire le
rappresentazioni grafiche scegliendo la scala più opportuna. Durante la simulazione di lavori pratici, il
comportamento, l'attenzione, l'operatività dimostrata dagli alunni sono stati oggetto di valutazione.
Nella valutazione finale si è tenuto conto, oltre che della conoscenza degli argomenti e dell’abilità nel
risolvere esercizi, anche della partecipazione, dell’impegno e dei miglioramenti rispetto al livello iniziale.
Articolazione del percorso svolto
Unità
Contenuti
Obiettivi
Tempi
(in termini di esiti formativi)
Abilità e competenze
 La superficie topografica
Operazioni con le
superfici
Spostamento e
rettifica dei confini
 Metodi numerici di calcolo delle
aree
 La divisione delle aree: particelle
con valore unitario costante.
 Spostamento e rettifica di confini
Primo
Periodo

risolvere problemi di divisione di aree poligonali in
base al valore economico e ricavare la posizione
delle dividenti

risolvere problemi di spostamento e rettifica di
confine

padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti
della matematica,

possedere gli strumenti matematici necessari per la
comprensione delle discipline scientifiche e per
poter operare nel campo delle scienze applicate

rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti,
scegliendo le metodologie e le strumentazioni più
fra terreni con valore unitario
costante
4
adeguate ed elaborare i dati ottenuti

identificare e applicare le metodologie e le tecniche
della gestione per progetti

redigere relazioni tecniche e documentare le attività
individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali
Abilità e competenze
Disegno
topografico
Laboratorio CAD

Tecniche e convenzioni della
rappresentazione grafica

Disegno e restituzione di rilievi
con metodologie tradizionali

Disegno e restituzione di rilievi
mediante l’uso di programmi
topografici e di CAD su
personal computer
Primo
Periodo
e
Secondo
Periodo

risolvere problemi di agrimensura utilizzando
rappresentazioni plano-altimetriche

padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici

cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato,
del lavoro per obiettivi e della necessità di
assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e
della deontologia professionale

identificare e applicare le metodologie e le tecniche
della gestione per progetti
Abilità e competenze
 Strutture in cemento armato
 Classi di resistenza dei cementi.
Fenomeni della presa e
dell'indurimento
Il calcestruzzo e le
strutture armate
 Caratteristiche, rapporto
d’impasto, curve
granulometriche dei costituenti
del calcestruzzo

analizzare i comportamenti del cemento armato e
valutare le corrette modalità operative di messa in
opera e manutenzione

formulare la prescrizione del calcestruzzo secondo
le Norme Tecniche delle Costruzioni in relazione
alle classi di esposizione ambientale e alla
durabilità delle opere.

applicare la normativa sulla sicurezza nelle
operazioni di accettazione, messa in opera,
stagionatura e manutenzione dei manufatti in
calcestruzzo e cemento armato.

cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato,
del lavoro per obiettivi e della necessità di
assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e
della deontologia professionale

organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto
delle normative sulla sicurezza

redigere relazioni tecniche e documentare le attività
individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali
Secondo
Periodo
 Procedure e documentazione
delle prove di accettazione in
cantiere, messa in opera del
calcestruzzo e campionamento
dei provini
 Stagionatura e manutenzione dei
manufatti in calcestruzzo e in
cemento armato
Abilità e competenze

risolvere problemi di spianamento di un terreno
utilizzando rappresentazioni plano-altimetriche.

padroneggiare il linguaggio formale della
matematica e possedere gli strumenti matematici,
necessari per la comprensione delle discipline
scientifiche e per poter operare nel campo delle
scienze applicate

padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con
particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di
vita e di lavoro, alla tutela della persona,
dell’ambiente e del territorio

cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato,
del lavoro per obiettivi e della necessità di
assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e
della deontologia professionale

rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti,
scegliendo le metodologie e le strumentazioni più
adeguate ed elaborare i dati ottenuti

applicare le metodologie della progettazione,
valutazione e realizzazione di costruzioni e
manufatti di modeste entità, in zone non sismiche,
 Scavi e rilevati
 Volume dei prismi retti a sezione
triangolare
Operazioni
con i volumi
Spianamenti
 Volumi calcolabili con la formula
delle sezioni ragguagliate
 Scavi a sezione obbligata e a
sezione aperta
 Spianamenti orizzontali di solo
scavo, di solo riporto, misti scaroriporto
Secondo
Periodo
5
intervenendo anche nelle problematiche connesse
al risparmio energetico nell’edilizia

identificare e applicare le metodologie e le tecniche
della gestione per progetti

redigere relazioni tecniche e documentare le attività
individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali
Abilità e competenze
 Le grandezze altimetriche e la
classificazione delle livellazioni
Rilievi altimetrici
Rappresentazione
del terreno

possedere gli strumenti matematici, statistici e del
calcolo delle probabilità necessari per la
comprensione delle discipline scientifiche e per
poter operare nel campo delle scienze applicate

padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con
particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di
vita e di lavoro, alla tutela della persona,
dell’ambiente e del territorio

cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato e
del lavoro per obiettivi

rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti,
scegliendo le metodologie e le strumentazioni più
adeguate ed elaborare i dati ottenuti

identificare e applicare le metodologie e le tecniche
della gestione per progetti

redigere relazioni tecniche e documentare le attività
individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali
 Livellazioni a visuale inclinata
 Livellazioni geometriche
(a visuale orizzontale)
Secondo
Periodo
 Rappresentazione completa del
terreno con piani quotati
METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI
Approcci didattici, tipologia di attività e modalità di lavoro:
I criteri didattici seguiti per trasmettere agli alunni i concetti base della materia e per renderli capaci di
applicarli nella loro futura pratica professionale sono stati quelli di fornire, con lezioni in classe, esercitazioni
in aula informatica e uso del libro di testo, le conoscenze a cui sono strettamente legate le applicazioni
pratiche della disciplina.
La lezione è stata il più possibile “partecipata”, ed ha visto gli insegnanti illustrare i vari argomenti teorici
e le loro applicazioni e subito dopo stimolare i ragazzi dando il via ad una “discussione formativa”, che ha
fatto continui riferimenti alle conoscenze già in loro possesso, dimostrando come queste siano utili per
risolvere problemi di tipo diverso da quelli affrontati fino ad allora.
Durante lo svolgimento del corso, sono stati utilizzati tutti gli strumenti che si sono rivelati utili, come i
programmi di videoscrittura, di calcolo e di CAD attualmente in uso.
METODOLOGIE
Lezione frontale
Problem solving
(presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche)
(definizione collettiva)
Lezione interattiva
Attività di laboratorio
(discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive)
(esperienza individuale o di gruppo)
Lezione multimediale
(utilizzo della LIM, di PPT, di audio video)
Esercitazioni pratiche
Cooperative learning
(lavoro collettivo guidato o autonomo)
MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
6
Libri di testo, altri libri
Dispense, schemi
Laboratorio CAD
Videoproiettore/LIM
Alternanza scuola/lavoro
Lezioni fuori sede
La lezione teorica in aula è stata, ogni volta possibile, un momento di sintesi delle conoscenze
acquisite dagli alunni in tutte le discipline del corso di studi, mettendo in evidenza la
complementarietà delle diverse materie e la collocazione delle conoscenze acquisite nella pratica
professionale.
MODALITA’ DI VERIFICA
La verifica scritta e orale è stata finalizzata a verificare le competenze acquisite dagli alunni, le loro
capacità di sintesi e di esposizione corretta dei contenuti, oltre alle capacità di collegamento interdisciplinare.
È consistita in colloqui orali e in esercitazioni, svolte in classe o in laboratorio CAD.
Le verifiche e le esercitazioni, condotte nella forma di prove strutturate o eseguite su personal computer,
vertevano su argomenti omogenei, mentre nel corso delle lezioni teoriche sono state spesso rivolte
domande alla classe, per richiamarne l’attenzione e come verifica estemporanea del grado di conoscenza
acquisito. Il tempo necessario per una correzione è stato in media di sette giorni.
Tipologie di prova:
Relazione
Test a riposta aperta
Prova semistrutturata
Prova strutturata
Prova grafica / pratica
Risoluzione di problemi
Interrogazione
Simulazione colloquio
VALUTAZIONE
Gli elementi presi in considerazione per la valutazione sono stati i seguenti:
□
□
□
□
conoscenza, comprensione e capacità di applicazione pratica dei concetti teorici studiati;
capacità di esprimersi in modo chiaro e corretto, con il lessico proprio della disciplina;
capacità di applicare i principi fondamentali del disegno tecnico;
capacità critica, intuizione e creatività;
□ partecipazione, impegno e serietà dimostrati durante tutto il corso delle lezioni.
La valutazione delle prove eseguite dagli allievi organizzati in gruppi di lavoro ha tenuto conto della
capacità degli studenti di porsi correttamente in relazione con gli altri, partecipando in modo attivo,
propositivo e collaborativo all’attività del gruppo, al fine di sviluppare il senso di responsabilità individuale e
collettivo, la solidarietà, la tolleranza.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione ha tenuto conto di:
Livello individuale di acquisizione di conoscenze
Livello individuale di acquisizione di abilità e
competenze
Progressi compiuti rispetto al livello di partenza
Interesse
Numero minimo di
prove previste
Scritto
Impegno
Partecipazione
Frequenza
Comportamento
Orale
Pratico
7
Trimestre
2
a integrazione, compensazione e/o recupero delle
valutazioni scritta e pratica e in ogni caso su richiesta
dello studente
2
Pentamestre
3
a integrazione, compensazione e/o recupero delle
valutazioni scritta e pratica e in ogni caso su richiesta
dello studente
3
Griglie di valutazione – Sono quelle concordate a livello di Istituto.
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO
Interventi didattici svolti: tutti gli interventi indicati nel seguito.
□
□
□
□
□
□
□
□
Esami o soluzioni di casi pratici
Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti
Controllo dei compiti svolti a casa, del materiale, ect.
Offerta di occasioni gratificanti
Studio assistito in classe
Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami
Guida a un comportamento equilibrato e responsabile
Esercitazione per l’uso di un linguaggio specifico nelle diverse discipline
Obiettivi raggiunti
Numero dei partecipanti
intera classe
Numero di persone che
hanno migliorato il profitto
4-5 alunni
Interesse e partecipazione
(attiva, sollecitata,
passiva)
Attiva
È aumentata sostanzialmente nel corso del secondo periodo per
la maggior parte dei ragazzi, solo in un caso si è registrato un
progressivo disinteresse per le attività proposte
Motivazione allo studio
L'alunno non è stato in grado di raggiungere gli obiettivi
formativi e di acquisire contenuti e le tecniche proprie della
disciplina, a motivo delle scarsa capacità dimostrata
nell'organizzare il proprio lavoro in maniera autonoma e
coerente nel corso del secondo periodo.
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO
Interventi didattici svolti: tutti gli interventi indicati nel seguito.
□ Attività guidate
□ Esercitazione per migliorare o perfezionare il metodo di lavoro
□ Inserimento in gruppi di lavoro motivati
Obiettivi raggiunti
Numero dei partecipanti
intera classe
8
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
4-5 alunni
attiva
STRATEGIE DA MESSE IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO
Interventi didattici svolti: tutti gli interventi indicati nel seguito.
□ Approfondimento e problematizzazione dei contenuti
□ Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi
□ Sviluppo dell’autonomia di studio e della capacità critica
Obiettivi raggiunti
Numero dei p artecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
intera classe
4-5 alunni
attiva
APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A
CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC.
Unità
Contenuti
Obiettivi
Tempi
(in termini di esiti formativi)
Abilità
 Ortofotocarte
ALTERNANZA
SCUOLA-LAVORO
Moderne tecnologie
geometriche per lo
studio del territorio

padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con
particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di
vita e di lavoro, alla tutela della persona,
dell’ambiente e del territorio

utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure
e tecniche per trovare soluzioni innovative e
migliorative, in relazione ai campi di propria
competenza

cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato,
del lavoro per obiettivi e della necessità di
assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e
della deontologia professionale
 Rilievi topografici GPS
 Rilievo 3D con laser scanner
 Ricostruzioni 3D della superficie
terrestre
Primo
Periodo
 Tecniche aerofotogrammetriche
Competenza

rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti,
scegliendo le metodologie e le strumentazioni più
adeguate ed elaborare i dati ottenuti

tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del
territorio e dell'ambiente

organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto
delle normative sulla sicurezza

identificare e applicare le metodologie e le tecniche
della gestione per progetti

redigere relazioni tecniche e documentare le attività
individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali
 Uso dei droni nel rilievo di
dettaglio delle superfici
subverticali
OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE.
9
I contatti con le famiglie di alcuni alunni sono stati continui e proficui:
molti genitori hanno dimostrato una grande disponibilità al confronto ed al dialogo costruttivo.
Data di consegna: 4 maggio 2016
I docenti
Francesco Catarsi e Nadia Cialfi
10
RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE
Anno scolastico 2015/2016
Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio
CLASSE V B
MATERIA DI INSEGNAMENTO Geologia e Geologia Applicata
DOCENTE Prof. Fabrizio Fanciulletti e Prof. Fabrizio Mazzarocchi (ITP)
TESTI ADOTTATI: dispense elaborate dal docente.
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
1) documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89;
D.M. 9/2010
2) documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali
Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio.
1.
ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE
L’attività didattica si è svolta in maniera regolare, talvolta sono stati necessari richiami all’attenzione e al
silenzio; la maggior parte della classe si è mostrata interessata e partecipe anche se qualche alunno non ha
avuto sempre un atteggiamento propositivo. Lo svolgimento delle attività di laboratorio hanno suscitato
l’interesse della maggior parte degli alunni, anche se qualcuno ha evidenziato una partecipazione passiva. La
maggior parte dei ragazzi ha mostrato comportamenti responsabili.
Per pochi studenti il livello di preparazione è discreto, per la maggior parte è sufficiente, mentre per alcuni si
attesta su valori insufficienti in quanto le loro conoscenze risultano incomplete e superficiali. La maggior
parte delle insufficienze si registrano nello svolgimento dei compiti in classe: nonostante siano stati loro
spiegati con perizia gli errori commessi, hanno continuato a ripeterli e non si sono impegnati per migliorare.
Le valutazioni orali sono buone mentre nelle attività di laboratorio alcuni alunni mostrano incertezze
nell’organizzazione della produzione scritta e grafica. In generale la partecipazione è stata di tipo attivo.
La classe mostra un buon potenziale e capacità intuitive interessanti, che però non vengono sfruttate nella
loro totalità.
1
Atteggiamento
rispetto
al
rapporto educativo
poco responsabile
responsabile
attivo
Molto attivo
attiva
Molto attiva
X
Partecipazione alle
lezioni
passiva
sollecitata
X
Progressi ottenuti
Scarsi
Sufficienti
Significativi
Molto significativi
nelle competenze
degli alunni
X
Livello medio conseguiti nel gruppo classe:




Studenti con preparazione di livello medio/alto
Studenti con preparazione sufficiente
Studenti con preparazione insufficiente:
Studenti con preparazione gravemente insufficiente
2.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina
3
8
4
2
in riferimento al PECUP
(profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento
Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per
disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento
L’impostazione didattica è stata idonea alla programmazione. La collaborazione con alcuni colleghi di
materie affini spesso si è resa necessaria e proficua per un migliore svolgimento del programma e per la
risoluzione di problematiche relative a certi alunni con particolari difficoltà.
3.
Articolazione del percorso svolto
unità Contenuti svolti
Idrogeologia: definizioni e generalità
Sorgenti: cenni di classificazione strutturale
Opere di presa delle sorgenti: dirette (bottini di presa)
ed in falda (orizzontali, verticali e miste).
Sfruttamento delle falde mediante i pozzi:
costruzione e condizionamento di un pozzo,
cementazione, prove di emungimento, cono di
depressione.
Prova di emungimento a gradini di portata, portata
critica, interpretazione grafica (portata/tempi,
abbassamento/tempi e portata/abbassamenti), prova a
gradino di lunga durata. Tipi di filtro e drenaggio.
Carta delle isopieze.
Principi informativi della Legislazione sulle acque
236/88, 152/99 e 36/95.
Tempi di
attuazione
Trimestre
Obiettivi in termini di
esiti formativi attesi
Raggiungere
un’esposizione
corretta sia orale che
scritta;
Uso corretto ed
articolato del
linguaggio specifico e
non;
Applicare
correttamente i
concetti di base in
tutte le discipline
affini;
2
Rilevare il territorio, le
aree libere e i
manufatti scegliendo
le metodologie e le
strumentazioni più
adeguate ed elaborare
i dati ottenuti;
Utilizzare gli strumenti
topografici; Restituire i
rilievi di campagna;
Geomorfologia: le frane, cause e tipologie;
Pentamestre
classificazione dei terreni in relazione alla loro
franosità, superfici di scivolamento, condizione di
stabilità di un pendio di altezza limitata (metodo dei
conci o svedese), calcolo del coefficiente di sicurezza.
Legislazione sulle opere di stabilità dei pendii in terra
(D.M. 14.01.2008).
Sistemi di monitoraggio dei movimenti franosi.
Sistemi di bonifica dei movimenti franosi: gabbionate,
muri di contenimento, setti di pali, muri e tiranti,
drenaggi sia semplici che portanti, opere idrauliche di
superficie.
Frane in roccia, metodi di indagine e di previsione
degli stacchi in roccia, sistemi di risanamento di
versanti rocciosi.
Invasi artificiali: cenni di legislazione relativa agli
invasi artificiali; studi geologici, geomorfologici,
idrogeologici propedeutici alla realizzazione degli
invasi artificiali; caratteristiche delle opere di
sbarramento e verifiche; dighe in terra, definizione ed
elementi caratteristici delle opere, scelta del luogo e
dell’altezza di sbarramento, studio di massima e
studio esecutivo.
Geologia del territorio: gallerie e strade: studio
geologico, idrogeologico, geotecnica e delle condizioni
di stabilità; criteri di scelta di un tracciato stradale o
ferroviario, programma delle indagini di dettaglio per
l’esecuzione di opere d’arte (muri di contenimento,
drenaggi, ecc.)
Valutazione dell’ambiente geologico negli studi di
impatto ambientale (V.I.A.), scelta degli indicatori,
stima degli impatti, tecniche di studio per la
valutazione di impatto ambientale riferite alla
realizzazione di discariche, dighe, cave, grandi vie di
comunicazione.
Uso di un linguaggio
tecnico-specifico
appropriato e
corretto;
Conoscenza dei
concetti fondamentali
delle discipline;
Interesse per la
materia e impegno
nella partecipazione e
nello studio;
Raggiungere minime
capacità di analisi,
sintesi e
rielaborazione
personale;
Disponibilità ad
approfittare degli
interventi di recupero
per colmare eventuali
lacune nella
preparazione.
3
4.
METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI
METODOLOGIE
X
Lezione frontale
X
Lezione interattiva
X
Lezione multimediale
X
Cooperative learning
solving
X Problem
(definizione collettiva)
(presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche)
di laboratorio
X Attività
(esperienza individuale o di gruppo)
(discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive)
X Esercitazioni pratiche
(utilizzo della LIM, di PPT, di audio video)
Altro
____________________________
(lavoro collettivo guidato o autonomo)
Libri di testo
X Altri libri
X Dispense, schemi
X Videoproiettore/LIM
MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
Registratore
X Lettore CD
X
X Biblioteca
X
Laboratori di Arte mineraria,
X
di Geotecnica e di Geologia
Cineforum
Lezioni fuori sede
Alternanza scuola/lavoro
Altro
___________________
5. MODALITA’ DI VERIFICA
Analisi del testo
Saggio breve
Articolo di giornale
X Tema – relazione
X Test a riposta aperta
X Prova semistrutturata
X
X
X
X
X
Prova strutturata
Risoluzione di problemi
Prova grafica / pratica
Interrogazione
Simulazione colloquio
Altro________________
6. VALUTAZIONE
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione terrà conto di:
Livello individuale di acquisizione di conoscenze
Livello individuale di acquisizione di abilità e
competenze
Progressi compiuti rispetto al livello di partenza
Interesse
Numero
prove Scritto
svolte
Trimestre
2
Pentamestre
5
Impegno
Partecipazione
Frequenza
Comportamento
Orale
Pratico
2
2
3
3
Altro
Griglie di valutazione: le griglie di riferimento sono quelle concordate a livello di Istituto.
7.
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO
Interventi didattici svolti :
 Esami o soluzioni di casi pratici
 Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti
 Controllo dei compiti svolti a casa, del materiale, ect
 Offerta di occasioni gratificanti
 Studio assistito in classe
4



□
Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami
Guida a un comportamento equilibrato e responsabile
Esercitazione per l’uso di un linguaggio specifico nelle diverse discipline
Altro ………
Obiettivi raggiunti
Numero dei partecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
8.
5
3
sollecitata
sufficiente
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO
Interventi didattici:
 Attività guidate a crescente livello di difficoltà
 Esercitazione per migliorare /perfezionare il metodo di lavoro
 Inserimento in gruppi di lavoro motivati
 Rielaborazione dei contenuti
□ Altro ………
Obiettivi raggiunti
Numero dei partecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
8
6
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
sollecitata
Motivazione allo studio
sufficiente
9.
STRATEGIE DA MESSE IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO
Interventi didattici:
 Approfondimento e problematizzazione dei contenuti
 Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi
 Sviluppo dell’autonomia di studio
 Sviluppo della capacità critica
□ Altro …………
Obiettivi raggiunti
Numero dei partecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
4
12
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
sollecitata
Motivazione allo studio
sufficiente
10. APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A
CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC.
I vari argomenti del programma sono stati trattati con differenti livelli di approfondimento a
seconda dell’importanza e del grado di apprendimento dei ragazzi. Spesso è stato necessario un
ripasso delle nozioni di base propedeutiche alla materia. Il programma è stato svolto mediante
lezioni di tipo frontale descrittivo e discussioni guidate, cercando di sviluppare le attitudini degli
5
alunni stimolando la loro curiosità, ricorrendo a problemi concreti. Gli studenti sono stati
coinvolti nelle attività pratiche di laboratorio in modo da potersi rendere conto dell’importanza
del metodo sperimentale e poter saggiare anche le attitudini professionali, di concretezza e la
capacità di lavorare autonomamente o in gruppo.
Sono state utilizzate dispense elaborate dal docente desunte da vari libri di testo, appunti
personali, recensioni e pubblicazioni specifiche. Si è reso necessario l’utilizzo dei laboratori di
Arte mineraria, di Geotecnica e di Geologia. Di notevole utilità sono state le seguenti visite
tecniche guidate: impianto di perforazione Enel Green Power di Radicondoli, conferenza presso
l’auditorium Enel Green Power a Larderello, Mineral Show a Bologna, Museo della Miniera di
Massa M.ma, Convegno del Consorzio di Bonifica a Venturina Terme, cassa espansione Pecora.
In queste occasioni i ragazzi hanno potuto vedere realmente ciò che hanno studiato solo in teoria
nelle materie di indirizzo.
11. OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE.
Gli incontri con i genitori degli alunni si sono svolti in maniera abbastanza regolare nella
maggioranza dei casi. Le famiglie hanno mostrato interesse non solo sul rendimento dei ragazzi
ma anche sull’andamento disciplinare e formativo, rendendosi disponibili al confronto e al
dialogo costruttivo.
Data di consegna: 04/05/2016
Il docente
Prof. Fabrizio Fanciulletti
6
RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE
Anno scolastico 2015/2016
Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio
CLASSE V B
MATERIA DI INSEGNAMENTO Tecnologie per la gestione del territorio e dell’ambiente
DOCENTE Prof.ssa Manuela Liberati
TESTI ADOTTATI: dispense elaborate dal docente.
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
1) documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89;
D.M. 9/2010
2) documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali
Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio.
1.
ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE
Le ore di lezione effettivamente svolte sono state 78 nel trimestre e 104 nel semestre, per un totale di 182
ore. L’attività didattica si è svolta in maniera abbastanza regolare, talvolta sono stati necessari richiami
all’attenzione e al silenzio; la maggior parte della classe si è mostrata interessata e partecipativa ma qualche
altro ragazzo non ha avuto sempre un atteggiamento propositivo. Lo svolgimento delle attività di laboratorio
ha suscitato l’interesse della maggior parte degli alunni, anche se qualcuno si mostrava disattento e non
partecipava all’esperienza. La maggior parte dei ragazzi ha mostrato comportamenti responsabili.
Per pochi studenti il livello di preparazione è discreto, per la maggior parte è sufficiente, mentre per alcuni si
attesta su valori insufficienti in quanto le loro conoscenze risultano incomplete e superficiali. La maggior
parte delle insufficienze si registrano nello svolgimento dei compiti in classe: nonostante siano stati loro
spiegati con perizia gli errori commessi, hanno continuato a ripeterli e non si sono impegnati nel migliorare.
Le valutazioni orali sono buone e nelle attività di laboratorio alcuni ragazzi hanno dimostrato di non aver
ancora compreso bene la giusta stesura di una relazione. In generale la partecipazione è stata di tipo attivo,
anche se spesso in maniera caotica e disordinata. Qualche alunno ha partecipato con interesse durante tutto
l’anno, mentre alcuni elementi hanno avuto un atteggiamento disinteressato.
La classe mostra un buon potenziale e capacità intuitive interessanti, che però non vengono sfruttate nella
loro totalità.
1
Atteggiamento
rispetto
al
rapporto educativo
poco responsabile
responsabile
attivo
Molto attivo
attiva
Molto attiva
X
Partecipazione alle
lezioni
passiva
sollecitata
X
Progressi ottenuti
Scarsi
Sufficienti
Significativi
Molto significativi
nelle competenze
degli alunni
X
Livello medio conseguiti nel gruppo classe:




Studenti con preparazione di livello medio/alto
Studenti con preparazione sufficiente
Studenti con preparazione insufficiente:
Studenti con preparazione gravemente insufficiente
2.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina
3
8
4
2
in riferimento al PECUP
(profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento
Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per
disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento
L’impostazione didattica è stata idonea alla programmazione. La collaborazione con alcuni colleghi di
materie affini spesso si è resa necessaria e proficua per un migliore svolgimento del programma e per la
risoluzione di problematiche relative a certi alunni con particolari difficoltà.
3.
Articolazione del percorso svolto
unità Contenuti svolti
Pozzi minerari. Generalità. Tipologie, dimensioni e
sezione di un pozzo. Armatura e rivestimento di un
pozzo (muratura, calcestruzzo, …). Metodi di scavo in
relazione al tipo di rocce e alla presenza di acqua.
Metodi speciali: anello tagliente, Honigmann,
cementazione e congelamento. Scavo di pozzi in
rimonta, uso del Raise-Borer. Calcestruzzi e cementi.
Coltivazioni in sotterraneo. Generalità di una miniera.
Lavori di preparazione e di tracciamento in strati
molto inclinati, poco inclinati e negli ammassi. Altezza
dei piani di coltivazione, ordine di coltivazione.
Metodi di coltivazione. Coltivazioni con vuoti: senza
sostegni, con sostegni (a pilastri abbandonati, a
diaframmi abbandonati, a camere e diaframmi).
Tempi di
attuazione
Trimestre
Obiettivi in termini di
esiti formativi attesi
Raggiungere
un’esposizione
corretta sia orale che
scritta;
Stimolare il senso del
dovere e la
partecipazione al
dialogo educativo;
Uso corretto ed
articolato del
linguaggio specifico e
non;
2
Coltivazioni con scoscendimento: generalità, vantaggi
e svantaggi. Coltivazioni con ripiena: generalità,
materiali da ripiena. Ripiena meccanica e idraulica.
Ventilazione. Scopo della ventilazione, composizione
dell’aria nelle miniere, gas nocivi e velenosi, polveri
presenti, temperatura ed umidità dell’aria in miniera,
cause di inquinamento dell’aria. Ventilazione
principale: centrale e diagonale, ascendente e
discendente, soffiante ed aspirante. Eduzione.
Generalità e scopo, cause della presenza d’acqua in
sotterraneo, misura della quantità di acqua da edurre.
Eduzione principale: gallerie di scolo, benne, pompe.
Gallerie. Generalità, classificazioni. Studio geologico di
una galleria. Influenza delle condizioni geologiche
sulla costruzione delle gallerie: gallerie in relazione
alla natura della roccia (ignee, sedimentarie,
metamorfiche), alterazione delle rocce, fenomeni
tettonici, presenza di acquiferi, rocce spingenti e
rigonfianti, temperature negli ammassi rocciosi,
presenza di gas. Potenziali rischi. Instabilità del fronte,
instabilità del cavo, camini, splaccaggio e
sgretolamento, interferenze. Condizioni di stabilità
delle rocce in galleria. Classificazione dell’ammasso
roccioso. Terzaghi, indice RQD, indice RMR
(Bieniawski), Rabcewicz (metodo NATM). Metodo
ADECO-RS. Generalità e fasi. Metodi di scavo.
Esplosivo e macchine. Mezzi meccanici tradizionali
(escavatori, martelli demolitori, …) e non tradizionali
(frese ad attacco puntuale e a piena sezione, scudi
aperti e chiusi). Metodi di avanzamento tradizionali:
tedesco, belga, inglese, italiano. Gallerie. Scavo
meccanizzato. TBM aperta, con scudo semplice, a
doppio scudo. EPB, Hydroshield, Mixshield. Armatura
dello scavo in roccia. Rinforzi attivi: bulloni ad
ancoraggio puntuale meccanico, ad attrito laterale
connessi con resine o cementi, ad attrito laterale
meccanico (split-set e swellex), cavi. Rinforzi passivi:
reti metalliche, centine.
Tecniche di preconsolidamento. Chiodatura del
fronte, infilaggi, pretaglio, pretunnel, arco cellulare.
Tecniche di miglioramento del terreno. Iniezioni di
permeazione, di compattazione, per
microfratturazione, Jet-grouting, iniezioni in rocce
fratturate. Congelamento artificiale dei terreni.
Rivestimenti definitivi. Impermeabilizzazione in
gallerie sotto falda. Monitoraggio.
Imbocchi in ammassi rocciosi e in terreni detritici
sciolti. Coltivazioni a giorno. Legislazione mineraria
italiana. Valutazione di impatto ambientale.
Applicare
correttamente i
concetti di base in
tutte le discipline
affini;
Sviluppare il rispetto
di sé e degli altri e
favorire la
cooperazione;
Organizzazione di un
quadro articolato delle
conoscenze che
caratterizzano la figura
del perito geotecnico;
Rilevare il territorio, le
aree libere e i
manufatti scegliendo
le metodologie e le
strumentazioni più
adeguate ed elaborare
i dati ottenuti;
Utilizzare gli strumenti
topografici; Restituire i
rilievi di campagna;
Analizzare le forme del
territorio.
Pentamestre
Uso di un linguaggio
tecnico-specifico
appropriato e
corretto;
Conoscenza dei
concetti fondamentali
delle discipline;
Interesse per la
materia e impegno
3
Distinzione tra cava e miniera. Classificazione delle
cave. Cave di monte (pedemontane, a mezza costa,
culminali) e di pianura (a fossa e a pozzo). Generalità
sulle operazioni e sulla geometria di una cava. Metodi
di coltivazione. Coltivazione di prodotti granulari:
gradone unico, gradoni multipli, splateamento su
gradone unico, splateamento su più gradoni, fette
verticali. Cave di ghiaia, sabbia e argilla; principali
macchine usate: dumper, bulldozer, ripper,
escavatori, pale meccaniche. Coltivazione di
giacimenti sommersi, tipi di draghe. Coltivazione delle
rocce ornamentali: per grandi bancate e per gradino
basso. Cave di marmo: taglio con filo diamantato,
ribaltamento delle bancate. Cave di granito: Water-jet
e Flame-jet. Coltivazione dei blocchetti, cave di tufo.
Recupero ambientale. Generalità. Modalità di
intervento. Recupero di cave di versante. Tecniche di
rivestimento vegetativo e di stabilità del versante.
Recupero di cave di pianura soprafalda e sottofalda.
Arricchimento. Significato ed esempi. Preparazione
meccanica dei minerali. Significato di grezzo, di
minerale utile e di sterile. Significato di tenore di
metallo. Scopo della preparazione meccanica dei
minerali (comminuzione, classificazione,
concentrazione ed essiccamento). Rendimento in
peso di un impianto di arricchimento. Liberazione.
Generalità, significato di granulo sterile, ricco e misto,
grado di liberazione. Comminuzione. Generalità
(frantumazione e macinazione). Rapporto di
riduzione. Consumo di energia secondo Rittinger e
Bond. Frantumazione. Generalità, classificazione.
Frantoi a mascelle a doppio e semplice effetto.
Caratteristiche tecniche. Frantoi rotativi primari e
conici (Symons-Hydrocone). Caratteristiche tecniche.
Cilindraie. Principali caratteristiche. Frantoi a cilindri e
mascelle. Frantoi ad urto. Caratteristiche tecniche.
Macinazione. Classificazione dei mulini a tamburo
rotante. Classificazione secondo la forma del
tamburo: mulini cilindrici, tubolari e cilindro-conici.
Classificazione secondo il tipo di carica macinante: a
sfere metalliche, a barre metalliche, a ciottoli e a sfere
sintetiche, a carica automacinante.
nella partecipazione e
nello studio;
Raggiungere minime
capacità di analisi,
sintesi e
rielaborazione
personale;
Disponibilità ad
approfittare degli
interventi di recupero
per colmare eventuali
lacune nella
preparazione.
4
4.
METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI
METODOLOGIE
X
Lezione frontale
X
Lezione interattiva
X
Lezione multimediale
X
Cooperative learning
solving
X Problem
(definizione collettiva)
(presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche)
di laboratorio
X Attività
(esperienza individuale o di gruppo)
(discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive)
X Esercitazioni pratiche
(utilizzo della LIM, di PPT, di audio video)
Altro
____________________________
(lavoro collettivo guidato o autonomo)
Libri di testo
X Altri libri
X Dispense, schemi
X Videoproiettore/LIM
MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
Registratore
X Lettore CD
X
X Biblioteca
X
Laboratori di Arte mineraria,
X
di Geotecnica e di Geologia
Cineforum
Lezioni fuori sede
Alternanza scuola/lavoro
Altro
___________________
5. MODALITA’ DI VERIFICA
Analisi del testo
Saggio breve
Articolo di giornale
X Tema – relazione
X Test a riposta aperta
X Prova semistrutturata
X
X
X
X
X
Prova strutturata
Risoluzione di problemi
Prova grafica / pratica
Interrogazione
Simulazione colloquio
Altro________________
6. VALUTAZIONE
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione terrà conto di:
Livello individuale di acquisizione di conoscenze
Livello individuale di acquisizione di abilità e
competenze
Progressi compiuti rispetto al livello di partenza
Interesse
Numero
prove Scritto
svolte
Trimestre
2
Pentamestre
5
Impegno
Partecipazione
Frequenza
Comportamento
Orale
Pratico
2
2
3
3
Altro
Griglie di valutazione: le griglie di riferimento sono quelle concordate a livello di Istituto.
7.
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO
Interventi didattici svolti :
 Esami o soluzioni di casi pratici
 Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti
 Controllo dei compiti svolti a casa, del materiale, ect
 Offerta di occasioni gratificanti
 Studio assistito in classe
5



□
Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami
Guida a un comportamento equilibrato e responsabile
Esercitazione per l’uso di un linguaggio specifico nelle diverse discipline
Altro ………
Obiettivi raggiunti
Numero dei partecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
8.
8
6
sollecitata
sufficiente
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO
Interventi didattici:
 Attività guidate a crescente livello di difficoltà
 Esercitazione per migliorare /perfezionare il metodo di lavoro
 Inserimento in gruppi di lavoro motivati
 Rielaborazione dei contenuti
□ Altro ………
Obiettivi raggiunti
Numero dei partecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
6
5
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
sollecitata
Motivazione allo studio
sufficiente
9.
STRATEGIE DA MESSE IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO
Interventi didattici:
 Approfondimento e problematizzazione dei contenuti
 Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi
 Sviluppo dell’autonomia di studio
 Sviluppo della capacità critica
□ Altro …………
Obiettivi raggiunti
Numero dei partecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
3
1
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
sollecitata
Motivazione allo studio
sufficiente
10. APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A
CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC.
I vari argomenti del programma sono stati trattati con differenti livelli di approfondimento a
seconda dell’importanza e del grado di apprendimento dei ragazzi. Spesso è stato necessario un
ripasso delle nozioni di base propedeutiche alla materia. Il programma è stato svolto mediante
lezioni di tipo frontale descrittivo e discussioni guidate, cercando di sviluppare le attitudini degli
6
alunni stimolando la loro curiosità, ricorrendo a problemi concreti. Gli studenti sono stati
coinvolti nelle attività pratiche di laboratorio in modo da potersi rendere conto dell’importanza
del metodo sperimentale e poter saggiare anche le attitudini professionali, di concretezza e la
capacità di lavorare autonomamente o in gruppo.
Sono state utilizzate dispense elaborate dal docente derivanti da vari libri di testo, appunti
personali, recensioni e pubblicazioni specifiche. Si è reso necessario l’utilizzo dei laboratori di
Arte mineraria, di Geotecnica e di Geologia. Di notevole utilità sono state le seguenti visite
tecniche guidate: impianto di perforazione Enel Green Power di Radicondoli, conferenza presso
l’auditorium Enel Green Power a Larderello, Mineral Show a Bologna, Museo della Miniera di
Massa M.ma, Convegno del Consorzio di Bonifica a Venturina Terme. In queste occasioni i
ragazzi hanno potuto vedere realmente ciò che hanno studiato solo in teoria nelle materie di
indirizzo.
11. OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE.
Gli incontri con i genitori degli alunni si sono svolti in maniera abbastanza regolare nella
maggioranza dei casi. Le famiglie hanno mostrato interesse non solo sul rendimento dei ragazzi
ma anche sull’andamento disciplinare e formativo, rendendosi disponibili al confronto e al
dialogo costruttivo.
Data di consegna: 04/05/2016
Il docente
Prof.ssa Manuela Liberati
7
RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE
Anno scolastico 2015/2016
Liceo Classico
Istituto Professionale -Manutenzione e Assistenza Tecnica
Istituto Professionale Per L’enogastronomia e L’ospitalità Alberghiera
Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie
Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio
CLASSE 5B
MATERIA DI INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA
DOCENTE MARCO PAMPANA
TESTI ADOTTATI: SOLINAS L., “TUTTI I COLORI DELLA VITA”, SEI EDITRICE.
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
1) documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89;
D.M. 9/2010
2) documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali
Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio.
1.
ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE
……Dal punto di vista disciplinare la classe è risultata generalmente vivace ma corretta e rispettosa nei confronti
dell’insegnante. La maggior parte degli alunni ha seguito le lezioni con interesse e partecipazione, manifestando entusiasmo
durante tutto l’anno scolastico. Il programma è stato svolto in tutte le sue parti secondo la programmazione
stabilita all’inizio dell’anno scolastico.
Atteggiamento
rispetto
al
rapporto educativo
poco responsabile
responsabile
attivo
Molto attivo
1
X
Partecipazione alle
lezioni
passiva
sollecitata
attiva
Molto attiva
X
Progressi ottenuti
Scarsi
Sufficienti
Significativi
Molto significativi
nelle competenze
degli alunni
X
Livello medio conseguiti nel gruppo classe:




Studenti con preparazione di livello medio/alto
Studenti con preparazione sufficiente
Studenti con preparazione insufficiente:
Studenti con preparazione gravemente insufficiente
2.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina
7 SU 7 AVVALENTI
___
___
___
in riferimento al PECUP
(profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento
Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per
disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento
………………………………………...........................................................................................................................
Specifici delle disciplina
Gli obiettivi specifici di apprendimento, come le stesse competenze, nello
spirito delle indicazioni e dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, sono essenziali
e non esaustivi; sono declinati in conoscenze e abilità, non necessariamente in
corrispondenza tra loro, riconducibili in vario modo a tre aree di significato:
antropologico-esistenziale; storico-fenomenologica; biblico-teologica.
3. Minimi della disciplina



la conoscenza almeno a livello generale dei nuclei fondamentali dei contenuti proposti
la capacità di utilizzazione del linguaggio specifico (vocabolario di base minimo e corretto utilizzo
della terminologia della disciplina)
l'attenzione e la partecipazione in classe.
2
4.
Articolazione del percorso svolto
unità Contenuti svolti
Tempi di
Obiettivi in termini di esiti formativi attesi
attuazione
UD 1 – Esistenza di Settembr
Dio: analisi
di enegazione
e Ottobre
affermazione.
 RAGGIUNTI
UD 2 – Antropologia ed Novembr
etica cristiana: l'Uomo e
nuovo della Rivelazione
nella
questioni
bioetiche.
 RAGGIUNTI
UD 3 – Chiesa e Dicembr
questioni di etica, eparticolarmente di bio Gennaio
etica.
 RAGGIUNTI
3
UD 4 – Ecumenismo e Febbraio
diversità religiosa nel -Marzo
confronto
tra
le
posizioni sulla bioetica
delle varie religioni
 RAGGIUNTI
UD 5 – Valori religiosi e Aprilecrescita personale nel maggio
percorso di Bioetica
 RAGGIUNTI
UD
6
– MaggioApprofondimento circa Giugno
l'importanza del fatto
religioso sulla persona
singola e sulla storia
dell'umanità
 RAGGIUNTI
4
5.
METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI
METODOLOGIE
X
Lezione frontale
solving
X Problem
(definizione collettiva)
X
Lezione interattiva
Attività di laboratorio
(discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive)
(esperienza individuale o di gruppo)
X
Lezione multimediale
(presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche)
X Esercitazioni pratiche
(utilizzo della LIM, di PPT, di audio video)
Cooperative learning
Altro ____________________________
(lavoro collettivo guidato o autonomo)
X Libri di testo
X Altri libri
X Dispense, schemi
X Videoproiettore/LIM
MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
Registratore
Lettore CD
Biblioteca
Laboratorio
di_______________
Cineforum
Lezioni fuori sede
Alternanza scuola/lavoro
Altro ___________________
6. MODALITA’ DI VERIFICA
X Analisi del testo ORALE
Saggio breve
Articolo di giornale
Tema – relazione
Test a riposta aperta
Prova semistrutturata
Prova strutturata
Risoluzione di problemi
Prova grafica / pratica
Interrogazione
X Simulazione colloquio
Altro________________
7. VALUTAZIONE
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione terrà conto di:
Livello individuale di acquisizione di conoscenze
Livello individuale di acquisizione di abilità e
competenze
Progressi compiuti rispetto al livello di partenza
Interesse
Numero
prove Scritto
svolte
Trimestre
Pentamestre
Orale
Impegno
Partecipazione
Frequenza
Comportamento
Pratico
Altro
Griglie di valutazione (specificare se le griglie di riferimento sono quelle concordate a livello di Istituto o se
sono in adozione griglie concordate a livello di dipartimento)
Personalmente non uso valutazioni negative, visto che i ragazzi hanno scelto liberamente di usufruire dell'ora
di Religione come un ulteriore mezzo per la promozione della propria personalità. Questo fatto di per se
stesso mi sembra sintomatico di serietà e impegno che non deve essere sottovalutato, ma valorizzato e
contribuisce all'attribuzione della valutazione "sufficiente" insieme al raggiungimento delle conoscenze dei
contenuti essenziali.
Attribuisco il giudizio di "buono" a chi dimostra di approfondire le tematiche affrontate, ragiona con correttezza
logica, utilizza termini teologici e tecnici delle scienze religiose.
Riservo il giudizio di “distinto” a chi dimostra di conoscere e di padroneggiare gli argomenti, di saper
5
analizzare e valutare criticamente contenuti e procedure ed è capace di collegamenti con le altre materie.
L' “ottimo” tiene conto di quanto detto per il “molto” ma dice anche di un alunno che ha approfondito per
proprio conto, circa alcuni argomenti del programma svolto, su fonti alternative e diversificate ed ha proposto
tale lavoro alla classe.
8.
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO
Interventi didattici svolti :
□ Esami o soluzioni di casi pratici
□ Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti
□ Controllo dei compiti svolti a casa, del materiale, ect
□ Offerta di occasioni gratificanti
□ Studio assistito in classe
□ Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami
□ Guida a un comportamento equilibrato e responsabile
□ Esercitazione per l’uso di un linguaggio specifico nelle diverse discipline
□ Altro …………………………………
Obiettivi raggiunti
Numero dei p artecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
9.
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO
Interventi didattici:
□ Attività guidate a crescente livello di difficoltà
□ Esercitazione per migliorare /perfezionare il metodo di lavoro
□ Inserimento in gruppi di lavoro motivati
□ Rielaborazione dei contenuti
□ Altro …………………………………
Obiettivi raggiunti
Numero dei p artecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
10. STRATEGIE DA MESSE
IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO
Interventi didattici:
□ Approfondimento e problematizzazione dei contenuti
□ Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi
□ Sviluppo dell’autonomia di studio
□ Sviluppo della capacità critica
□ Altro …………………………………
Obiettivi raggiunti
Numero dei p artecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
6
11. APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A
CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC.
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………
12. OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE.
…HO INCONTRATO LE FAMIGLIE IN OCCASIONE DEI RICEVIMENTI GENERALI E POCHE IN OCCASIONE
DEI RICEVIMENTI BISETTIMANALI.
Data di consegna: __________
Il docente
_____________________
7
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
«Bernardino Lotti»
58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.islotti.gov.it
Sede accreditata A.I.C.A. ECDL Core Level – Test Center ADRN0001
Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana
CERTIFICAZIONE UNI EN ISO 9001:2008 – SETTORE EA37
CERTIFICATO N. 9175
RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE
Anno scolastico 2015_/2016_
Liceo Classico
Istituto Professionale -Manutenzione e Assistenza Tecnica
Istituto Professionale Per L’enogastronomia e L’ospitalità Alberghiera
Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie
Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio
CLASSE
VB
MATERIA DI INSEGNAMENTO MATEMATICA
DOCENTE
CLAUDETTE PENTUCCI
TESTI ADOTTATI: Corso base verde di matematica,vol.5;Bergamini-Trifone-Barozzi;Zanichelli
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
1) documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89;
D.M. 9/2010
2) documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali
Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio.
1.
ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE
Atteggiamento rispetto al rapporto educativo
L’atteggiamento rispetto all’attività educativa in genere, compreso il rispetto dei luoghi e dei tempi
definiti dalla vita scolastica si è mantenuto sufficientemente responsabile durante l’intero anno
scolastico con sporadiche e occasionali eccezioni.
Partecipazione alle lezioni
Il punto debole è rappresentato da una certa passività generale e da un metodo di studio troppo
vincolato alle verifiche e, in molti casi, di tipo mnemonico. Soltanto negli ultimi mesi, a seguito di
numerose e continue sollecitazioni e di costanti attività di monitoraggio e recupero, una parte degli
alunni ha mostrato una maggiore operosità sia in classe che nello studio personale.
Livello medio di preparazione riscontrato nel gruppo classe
1
Per la maggioranza della classe il livello di preparazione finale è ai limiti della sufficienza ad eccezione
di due o tre studenti con preparazione molto buona, permangono tuttavia alcuni casi decisamente
insufficienti . Certi alunni hanno dato prova di buone capacità di recupero e di un discreto livello di
preparazione generale anche se ciò non è stato mantenuto in modo continuo durante l’intero anno
scolastico.
2.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina
in riferimento al PECUP
(profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento
Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per
disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento
OBIETTIVI
(P = Programmati, R = Raggiunti)
Educativi
P
Acquisizione delle capacità di collaborazione interpersonale
X
Sviluppo dell’atteggiamento di rispetto della persona e delle opinioni altrui
X
R
X
X
Motivazione allo studio
X
Non da tutti
P
X
X
X
X
X
X
X
R
X
X
Non da tutti
Non da tutti
Non da tutti
Non da tutti
X
X
X
Trasversali
Comprensione del testo
Potenziamento ed arricchimento delle capacità espressive
Potenziamento e sviluppo delle capacità logiche
Acquisizione di una sufficiente autonomia nello studio
Rielaborazione dei contenuti
Acquisizione di capacità di trasferimento dei contenuti appresi
Acquisizione di strumenti di chiara comunicazione verbale, scritta e
grafica
Acquisizione del lessico specifico
“senso di iniziativa e di imprenditorialità” progetto alternanza
Le competenze sulle quali si è lavorato sono state estratte dalle Linee Guida specifiche
dell’indirizzo di studi 1)Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e
valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative; 2)Utilizzare le strategie del pensiero
razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando
opportune soluzioni; 3)Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio e ricerca e
approfondimento disciplinare. (classe virtuale myzanichelli). I livelli rilevati sono stati quasi
sufficienti per quanto concerne la competenza 3). Per le competenze 1) e in modo particolare per
la 2), la maggior parte della classe ha trovato difficoltà e, in generale il ritmo di apprendimento
medio è stato lento e ha richiesto numerose attività guidate con sistematiche esercitazioni collettive.
Rispetto dei contenuti e dei tempi preventivati
La programmazione iniziale è stata rispettata.
Coerenza dell’impostazione didattica rispetto alla programmazione a livello di coordinamento
disciplinare.
L’impostazione didattica così come i temi ritenuti basilari e concordati con il gruppo disciplinare
sono stati rispettati.
2
3.
Articolazione del percorso svolto
unità
Contenuti
Tempi
Obiettivi in termini di esiti formativi
attesi
1
Lo studio di funzioni: campo di esistenza, simmetrie,
periodicità, punti di discontinuità e loro classificazione,
studio degli estremi, asintoti orizzontali, verticali e
obliqui, crescenza e decrescenza, massimi, minimi
relativi e assoluti, cuspidi e punti angolosi, concavità,
convessità e flessi a tangente orizzontale, verticale e
obliqua.
Problemi di massimo e di minimo.
10 ore
Utilizzare un linguaggio rigoroso ed essenziale;
potenziare i processi di pensiero che inducono la
costruzione di percorsi autonomi;
sviluppare la capacità di individuare strategie
risolutive in situazioni problematiche diverse;
maturare una mentalità critica che renda l’alunno
capace di porsi interrogativi in situazioni
problematiche imparando a discriminare, nel reale,
l’utile dal superfluo;
potenziare processi di analisi e di sintesi, di
formalizzazione e di astrazione
Tempi
Obiettivi in termini di esiti formativi
attesi
33 ore
Utilizzare un linguaggio rigoroso ed essenziale;
potenziare i processi di pensiero che inducono la
costruzione di percorsi autonomi;
sviluppare la capacità di individuare strategie
risolutive in situazioni problematiche diverse;
maturare una mentalità critica che renda l’alunno
capace di porsi interrogativi in situazioni
problematiche imparando a discriminare, nel reale,
l’utile dal superfluo;
potenziare processi di analisi e di sintesi, di
formalizzazione e di astrazione
Tempi
Obiettivi in termini di esiti formativi
attesi
23 ore
Utilizzare un linguaggio rigoroso ed essenziale;
potenziare i processi di pensiero che inducono la
costruzione di percorsi autonomi;
sviluppare la capacità di individuare strategie
risolutive in situazioni problematiche diverse;
maturare una mentalità critica che renda l’alunno
capace di porsi interrogativi in situazioni
problematiche imparando a discriminare, nel reale,
l’utile dal superfluo;
potenziare processi di analisi e di sintesi, di
formalizzazione e di astrazione
Tempi
Obiettivi in termini di esiti formativi
attesi
33 ore
utilizzare un linguaggio rigoroso ed essenziale;
potenziare i processi di pensiero che inducono la
costruzione di percorsi autonomi;
sviluppare la capacità di individuare strategie
risolutive in situazioni problematiche diverse;
maturare una mentalità critica che renda l’alunno
capace di porsi interrogativi in situazioni
problematiche imparando a discriminare, nel reale,
l’utile dal superfluo;
potenziare processi di analisi e di sintesi, di
formalizzazione e di astrazione
unità Contenuti
2
L’integrale indefinito e le sue proprietà. Gli
integrali indefiniti immediati.
Integrazione per scomposizione; integrazione
per parti; integrazione per sostituzione;
integrazione delle funzioni razionali fratte.
L’integrale definito e le sue proprietà.
Funzione integrale. Teorema fondamentale del calcolo
integrale.
Integrali impropri.
unità Contenuti
3
Calcolo di aree. Area della superficie limitata da
due curve.
Volume di un solido di rotazione.
Arco di linea.
Superficie di rotazione.
unità Contenuti
4
Equazioni differenziali del primo ordine e il
teorema di Cauchy : equazioni a variabili
separabili, omogenee, lineari omogenee e non
omogenee, equazioni differenziali di Bernoulli.
Applicazioni alla fisica.
3
4.
METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI
METODOLOGIE
X
Lezione frontale
X
Lezione interattiva
X
Lezione multimediale
X
Cooperative learning
solving
X Problem
(definizione collettiva)
(presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche)
di laboratorio
X Attività
(esperienza individuale o di gruppo)
(discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive)
Esercitazioni pratiche
(utilizzo della LIM, di PPT, di audio video)
Altro ____________________________
(lavoro collettivo guidato o autonomo)
MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
Registratore
Cineforum
Lettore CD
X Lezioni fuori sede
Biblioteca
Alternanza scuola/lavoro
Laboratorio
Altro
X
di____Informatica___________
___________________
X Libri di testo
Altri libri
X Dispense, schemi
X Videoproiettore/LIM
OSSERVAZIONE SULLE METODOLOGIE DIATTICHE E SUGLI STRUMENTI ADOTTATI
Frequenza media ed efficacia delle modalità di lavoro praticate; rispondenza dei criteri di
valutazione, ecc.
Trattandosi di una classe con un modesto livello di partecipazione, buona efficacia hanno avuto le
lezioni in modalità di esercitazioni collettive e il feedback attuato dal controllo sistematico dei
compiti assegnati per casa. Le modalità di valutazione sono state ben esplicitate in ogni momento e
ben recepite, come si è potuto rilevare nelle molte occasioni delle verifiche scritte e orali.
5. MODALITA’ DI VERIFICA
Analisi del testo
X Prova strutturata
Saggio breve
X Risoluzione di problemi
Articolo di giornale
X Prova grafica / pratica
Tema – relazione
X Interrogazione
X Test a riposta aperta
Simulazione colloquio
X Prova semistrutturata
X Verifiche nella classe virtuale
6. VALUTAZIONE
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione terrà conto di:
Livello individuale di acquisizione di conoscenze
Livello individuale di acquisizione di abilità e
competenze
Progressi compiuti rispetto al livello di partenza
Interesse
Impegno
Partecipazione
Frequenza
Comportamento
Numero prove svolte
Trimestre
Scritto
3
Orale
2/3/4
Pentamestre
5
3/4
Pratico
Altro
3/4 test nella
classe virtuale
4 o più test nella
classe virtuale
Griglie di valutazione concordate a livello di dipartimento
7. STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO
4
Attività di recupero effettuate
Numero di ore
6
Recupero in itinere n orario curricolare
Metodologie adottate
Riproposizione dei contenuti in forma diversa
Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro
Analisi degli errori
Obiettivi raggiunti
Numero dei partecipanti recupero in itinere
Numero di persone che hanno migliorato (parzialmente) il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
8. STRATEGIE MESSE
X
X
X
14/17
3/14
sollecitata
crescente
IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO
Interventi didattici:
□ Attività guidate a crescente livello di difficoltà
□ Esercitazione per migliorare /perfezionare il metodo di lavoro
□ Inserimento in gruppi di lavoro motivati
□ Rielaborazione dei contenuti
□ Altro …………………………………
Obiettivi raggiunti
Numero dei p artecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
9. STRATEGIE DA MESSE
IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO
Interventi didattici:
□ Approfondimento e problematizzazione dei contenuti
□ Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi
□ Sviluppo dell’autonomia di studio
□ Sviluppo della capacità critica
□ Altro …………………………………
Obiettivi raggiunti
Numero dei p artecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
10. APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A
CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC.
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
11. OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE.
I rapporti con le famiglie sono stati sporadici ma collaborativi. Maggiore affluenza si è verificata
soprattutto durante i due incontri generali pomeridiani.
Data di consegna: 15 Maggio 2016
Il docente
Prof.ssa Claudette Pentucci
5
RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE
Anno scolastico 2015/2016
Liceo Classico
Istituto Professionale -Manutenzione e Assistenza Tecnica
Istituto Professionale Per L’enogastronomia e L’ospitalità Alberghiera
Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie
X Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio
CLASSE 5 B
MATERIA DI INSEGNAMENTO
DOCENTE
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
PAOLA RUSSO
TESTI ADOTTATI: Pier Luigi Del Nista- June Parker- Andrea Tasselli: In perfetto equilibrio Casa Editrice
D’Anna
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
1) documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89;
D.M. 9/2010
2) documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali
Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio.
1.
ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE
La classe è composta da 17 alunni, tutti maschi, che nelle ore di Scienze Motorie e Sportive è stata
articolata con la 5 A. E’ risultata ben amalgamata dal punto di vista della socializzazione e, nonostante
gruppi con diversi interessi e affinità, ha mostrato un buon livello di affiatamento e collaborazione. La
classe, dai test motori iniziali è risultata ad un livello di preparazione nel complesso buono per quasi
tutti gli alunni. Durante il corso dell’anno vi è stata la partecipazione abbastanza costante, interessata e
attiva da parte di tutti gli allievi. Due alunni nel corso del trimestre hanno presentato certificazione di
esonero totale; sono stati impegnati con compiti di assistenza all’insegnante, organizzazione delle
attività, arbitraggio e giuria.
1
Atteggiamento
rispetto
al
rapporto educativo
Partecipazione alle
lezioni
poco responsabile
passiva
responsabile
attivo
X
X
sollecitata
attiva
Molto attivo
Molto attiva
X
Progressi ottenuti
Scarsi
Sufficienti
Significativi
Molto significativi
nelle competenze
degli alunni
X
Livello medio conseguiti nel gruppo classe:




Studenti con preparazione di livello medio/alto
Studenti con preparazione sufficiente
Studenti con preparazione insufficiente:
Studenti con preparazione gravemente insufficiente
2.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina
17
___
___
___
in riferimento al PECUP
(profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento
Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per
disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento
 Conoscere le proprie qualità psico-fisiche, saper utilizzare ed interpretare i test motori,
migliorare i propri livelli iniziali.
 Consolidamento degli schemi motori di base e sviluppo delle capacità motorie
 Lo sport, le regole il fair play
3.
Articolazione del percorso svolto
unità Contenuti svolti
1
2
Test forza arti inferiori,
superiori, test di
velocità e rapidità, test
di resistenza aerobica.
Saper leggere e
interpretare le tabelle di
riferimento dei test
motori.
Il proprio corpo e la sua
funzionalità.
Metodiche di
Tempi di
attuazione
SettembreOttobre Maggio
L’attività
viene
Obiettivi in termini di esiti formativi attesi
Saper scegliere, utilizzare test motori appropriati,
interpretare e catalogare i risultati dei test motori per
conoscere e migliorare il proprio livello iniziale di
condizione fisica.
Migliorare i livelli di partenza delle capacità condizionali
e coordinative, ampliare il proprio bagaglio di schemi
motori e abilità motorie. Acquisire la consapevolezza
2
allenamento per
migliorare e mantenere
l’ efficienza fisica.
Conoscere e produrre
messaggi non verbali.
Norme igenicosanitarie alimentari.
Norme relative alla
sicurezza e alla
prevenzione degli
infortuni.
3
svolta
durante
tutto l’
anno
scolastico.
Conoscenza dei
fondamentali tecnici e
tattici delle varie
discipline sportive di
squadra.
Perfezionamento della
tecnica delle varie
discipline individuali.
4.
L’attività
viene
svolta
durante
tutto l’
anno
scolastico.
delle proprie potenzialità. Sapersi autovalutare.
Conoscere e applicare le strategie tecnico- tattiche dei
giochi sportivi. Impegnarsi negli sport sia individuali che
di squadra abituandosi al confronto e all’ assunzione di
responsabilità individuali. Assunzione di ruoli specifici
mettendo a disposizione della squadra le proprie
capacità in funzione di un obiettivo comune.
Saper svolgere ruoli di direzione dell’ attività sportiva,
nonché organizzare e gestire eventi sportivi scolastici.
METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI
frontale
X Lezione
(presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche)
METODOLOGIE
X Problem solving
(definizione collettiva)
Lezione interattiva
Attività di laboratorio
(discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive)
(esperienza individuale o di gruppo)
Lezione multimediale
(utilizzo della LIM, di PPT, di audio video)
learning
X Cooperative
(lavoro collettivo guidato o autonomo)
X Libri di testo
Altri libri
X Dispense, schemi
Videoproiettore/LIM
X
Esercitazioni pratiche
X
Altro Peer education
MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
Registratore
X Lettore CD
X
Biblioteca
Laboratorio
di_______________
Cineforum
Lezioni fuori sede
Alternanza scuola/lavoro
Altro
___________________
5. MODALITA’ DI VERIFICA
Analisi del testo
Saggio breve
Articolo di giornale
Tema – relazione
X
X
X
X
Prova strutturata
Risoluzione di problemi
Prova grafica / pratica
Interrogazione
3
X Test a riposta aperta
Prova semistrutturata
Simulazione colloquio
Altro Osservazioni sistematiche in situazione
6. VALUTAZIONE
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione terrà conto di:
Livello individuale di acquisizione di conoscenze
Livello individuale di acquisizione di abilità e
competenze
Progressi compiuti rispetto al livello di partenza
Interesse
Numero
prove Scritto
svolte
Trimestre
1
Pentamestre
3
Impegno
Partecipazione
Frequenza
Comportamento
Orale
Pratico
Altro
2
6
Griglie di valutazione (specificare se le griglie di riferimento sono quelle concordate a livello di Istituto o se
sono in adozione griglie concordate a livello di dipartimento)
Si fa riferimento alle griglie di valutazione indicate nella programmazione modulare individuale.
Per le verifiche scritte e/o orali la valutazione tiene conto della: conoscenza dell’argomento,
completezza della risposta, chiarezza nell’esposizione, uso corretto della terminologia.
7.
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO
Interventi didattici svolti :
□ Esami o soluzioni di casi pratici
□ Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti
□ Controllo dei compiti svolti a casa, del materiale, ect
□ Offerta di occasioni gratificanti
□ Studio assistito in classe
□ Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami
□ Guida a un comportamento equilibrato e responsabile
□ Esercitazione per l’uso di un linguaggio specifico nelle diverse discipline
□ Altro …………………………………
Obiettivi raggiunti
Numero dei partecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
8.
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO
Interventi didattici:
□ Attività guidate a crescente livello di difficoltà
□ Esercitazione per migliorare /perfezionare il metodo di lavoro
□ Inserimento in gruppi di lavoro motivati
□ Rielaborazione dei contenuti
□ Altro …………………………………
Obiettivi raggiunti
4
Numero dei partecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
9.
STRATEGIE DA MESSE IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO
Interventi didattici:
□ Approfondimento e problematizzazione dei contenuti
□ Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi
□ Sviluppo dell’autonomia di studio
□ Sviluppo della capacità critica
□ Altro …………………………………
Obiettivi raggiunti
Numero dei partecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
10. APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A
CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC.
Gli alunni hanno partecipato: al torneo di istituto di calcio a cinque, fase di istituto di nuoto dei
campionati sportivi studenteschi e al progetto “”tiro a volo”.
11. OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE.
Gli incontri con le famiglie si sono svolti nei giorni di ricevimento generali pomeridiani e in
mattinata quelli individuali nei giorni e nelle ore stabiliti. I rapporti si sono avuti nel corso
dell’anno non con tutte le famiglie.
Data di consegna: 04/05/2016
Il docente
Paola Russo
5
RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE
Anno scolastico 2015/2016
Liceo Classico
Istituto Professionale -Manutenzione e Assistenza Tecnica
Istituto Professionale Per L’enogastronomia e L’ospitalità Alberghiera
Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie
Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio
CLASSE
QUINTA B
MATERIA DI INSEGNAMENTO GESTIONE DEL CANTIERE
DOCENTE
PROF. GIANFRANCESCO SANTAGATI
TESTI ADOTTATI:
Gestione del cantiere e sicurezza dell'ambiente di lavoro. Con quaderno. Con espansione online. Per le
Scuole superiori - M. Coccagna (Autore), E. Mancini (Autore)
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
1) documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89;
D.M. 9/2010
2) documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali
Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio.
1.
ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE
La classe, da me seguita solo in questo ultimo anno di corso, è composta da 17 studenti, tutti
provenienti dalla precedente quarta. Il cambio di insegnante della materia, avvenuto proprio
nell’ultimo anno del corso di studi, mi ha obbligato, fin da subito, ad affrontare le problematiche
di adattamento reciproco che un cambio di metodo, il lavoro è stato svolto in un clima sereno
di impegno e armonia; la classe ha risposto sufficientemente e spesso con interesse a ciò che
veniva loro richiesto cercando anche di assecondare il nuovo sistema di lavoro e di approccio
soprattutto per quanto riguarda le tematiche in merito al cantiere.
1
Gli alunni si sono dimostrati corretti e partecipi al dialogo educativo, pronti e spesso curiosi di
apprendere, attenti alle lezioni frontali e globalmente puntuali nella consegna dei lavori graficoprogettuali, mostrando interesse per la materia ed attenzione hanno raggiunto risultati
sufficienti ed in parte buoni.
Il programma non ha subito rallentamenti.
Atteggiamento
rispetto
al
rapporto educativo
poco responsabile
responsabile
attivo
Molto attivo
x
Partecipazione alle
lezioni
passiva
sollecitata
attiva
Molto attiva
x
Progressi ottenuti
Scarsi
Sufficienti
Significativi
Molto significativi
nelle competenze
degli alunni
x
Livello medio conseguiti nel gruppo classe:




Studenti con preparazione di livello medio/alto
Studenti con preparazione sufficiente
Studenti con preparazione insufficiente:
Studenti con preparazione gravemente insufficiente
2.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina
__8_
__7_
__2_
__0_
in riferimento al PECUP
(profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento
Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per
disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento
Si è seguita la programmazione di inizio anno.
3.
Articolazione del percorso svolto
unità Contenuti svolti
Ripasso argomenti del 3° e 4°
anno: il processo edilizio;
interventi edilizi; i lavori pubblici; le
figure professionali responsabili
della sicurezza e dei controlli.
Tempi di
Obiettivi in termini di esiti formativi attesi
attuazione

Settembre Ottobre

Novembre

Dicembre

Gennaio

Febbraio
 Vedere Obbiettivi della disciplina
La vautazione del rischio e
redazione di un P.S.C.
“L’allestimento del cantiere”
“Impianti del cantiere”
“Segnaletica di sicurezza”
“I dispositivi di protezione
individuale (DPI)” (CENNI)
“Sistemi collettivi di protezione
anticaduta” (CENNI)
I ponteggi:
- tipologie di ponteggio
- componenti dei ponteggi
- montaggio, uso e smontaggio dei
ponteggi
2
- ancoraggi dei ponteggi
Il cantiere e il P.S.C.:

computo metrico
estimativo

i costi della sicurezza

gestione del cantiere
(contabilità, libretto
misure, direzione lavori)

analisi di una fase di
lavoro
Ripasso generale degli argomenti
trattati, approfondimenti di singoli
aspetti
- progetto schematico di PSC
- progetto schematico di PiMUS
4.

Marzo

Aprile

Maggio/Giugno
METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI
METODOLOGIE
x
x
Lezione frontale
Problem solving
(presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche)
(definizione collettiva)
Lezione interattiva
Attività di laboratorio
(discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive)
(esperienza individuale o di gruppo)
Lezione multimediale
x Esercitazioni pratiche
(utilizzo della LIM, di PPT, di audio video)
Altro
____________________________
Cooperative learning
(lavoro collettivo guidato o autonomo)
x Libri di testo
Altri libri
x Dispense, schemi
x Videoproiettore/LIM
MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
Registratore
Lettore CD
Biblioteca
x
Laboratorio
di_______________
Cineforum
Lezioni fuori sede
Alternanza scuola/lavoro
Altro
___________________
5. MODALITA’ DI VERIFICA
Analisi del testo
Saggio breve
Articolo di giornale
Tema – relazione
Test a riposta aperta
x Prova semistrutturata
x Prova strutturata
Risoluzione di problemi
x Prova grafica / pratica
x Interrogazione
x Simulazione colloquio
Altro________________
6. VALUTAZIONE
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione terrà conto di:
Livello individuale di acquisizione di conoscenze
Livello individuale di acquisizione di abilità e
competenze
Progressi compiuti rispetto al livello di partenza
Interesse
Impegno
Partecipazione
Frequenza
Comportamento
3
Numero
prove Scritto
svolte
Trimestre
Pentamestre
Orale
Pratico
1
2
1
2
Altro
Griglie di valutazione (specificare se le griglie di riferimento sono quelle concordate a livello di Istituto o se
sono in adozione griglie concordate a livello di dipartimento)
7.
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO
Interventi didattici svolti in orario curriculare:
Esami o soluzioni di casi pratici
Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti
Controllo dei compiti svolti a casa, del materiale, ect
Offerta di occasioni gratificanti
Studio assistito in classe
Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami
Guida a un comportamento equilibrato e responsabile
Esercitazione per l’uso di un linguaggio specifico nelle diverse discipline
Altro …………………………………
Obiettivi raggiunti
Numero dei partecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
8.
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO
Interventi didattici in orario curriculare:
□ Attività guidate a crescente livello di difficoltà
Esercitazione per migliorare /perfezionare il metodo di lavoro
□ Inserimento in gruppi di lavoro motivati
Rielaborazione dei contenuti
□ Altro …………………………………
Obiettivi raggiunti
Numero dei partecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
9.
7
5
sollecitata
sufficiente
7
5
sollecitata
buona
STRATEGIE DA MESSE IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO
Interventi didattici in orario curriculare:
Approfondimento e problematizzazione dei contenuti
□ Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi
Sviluppo dell’autonomia di studio
□ Sviluppo della capacità critica
□ Altro …………………………………
Obiettivi raggiunti
Numero dei partecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
3
3
attiva
4
Motivazione allo studio
buona
10. APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A
CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC.
Visto l’esiguo ore a disposizione non è stato possibile organizzare visite in cantiere e/o presso
aziende specializzate.
OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE.
I rapporti sono stati buoni. I genitori sono stati presenti negli incontri programmati dalla scuola.
Data di consegna: 04.05.2016
Il docente
Prof. Gianfrancesco Santagati
5
RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE
Anno scolastico 2015/2016
Liceo Classico
Istituto Professionale -Manutenzione e Assistenza Tecnica
Istituto Professionale Per L’enogastronomia e L’ospitalità Alberghiera
Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie
 Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio
CLASSE VB
MATERIA DI INSEGNAMENTO ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
DOCENTE RAFFAELLA ELDA MARIA VECCI
TESTI ADOTTATI:
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
1) documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89;
D.M. 9/2010
2) documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali
Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio.
1.
ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE
I 3 alunni che formano la classe hanno partecipato di buon grado all’attività educativa proponendo argomenti,
intevenendo nelle discussioni guidate con domande, esprienze e proposte personali e collaborando fattivamente
nelle attività pratiche.
Atteggiamento
rispetto
al
rapporto educativo
poco responsabile
Partecipazione alle
lezioni
passiva
responsabile
attivo
Molto attivo
X
sollecitata
attiva
Molto attiva
X
1
Progressi ottenuti
Scarsi
Sufficienti
Significativi
Molto significativi
nelle competenze
X
degli alunni
Livello medio conseguiti nel gruppo classe:
 Studenti con preparazione di livello medio/alto
3



Studenti con preparazione sufficiente
Studenti con preparazione insufficiente:
Studenti con preparazione gravemente insufficiente
___
___
___
2.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina
in riferimento al PECUP
(profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento
Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per
disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento
Potenziare le abilità di osservazione della realtà che ci circonda e di interiorizzazione ed
elaborazione delle sensazioni attraverso le immagini
Potenziare le capacità logiche e organizzative allo scopo di rendere più fruibili e funzionali i luoghi
dove si svolte l’attività scolastica
3.
Articolazione del percorso svolto
unità
Contenuti svolti
Fotografia
La fotografia e la
comunicazione non
verbale
Organizzazione
degli spazi di
lavoro
Organizzare i
laboratori delle
materie di indirizzo
Tempi di
Obiettivi in termini di esiti formativi attesi
attuazione
Trimestre Sviluppare un ruolo attivo nei confronti della
cultura
dell’immagine
Affinare capacità critiche rispetto ai messaggi
veicolati
Semestre
Comprendere l’importanza di un ambiente ben
organizzato per l’efficienza del lavoro da
svolgere
Comprendere ed affrontare i problemi relativi
alla sicurezza
Comprendere la relazione tra organizzazione
efficiente e sicurezza sul lavoro
2
METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI
METODOLOGIE
Lezione frontale
solving
X Problem
(definizione collettiva)
(presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche)
interattiva
X Lezione
(discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive)
di laboratorio
X Attività
(esperienza individuale o di gruppo)
Lezione multimediale
Esercitazioni pratiche
(utilizzo della LIM, di PPT, di audio video)
Altro
____________________________
learning
X Cooperative
(lavoro collettivo guidato o autonomo)
Libri di testo
X Altri libri
Dispense, schemi
Videoproiettore/LIM
MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
Registratore
Lettore CD
X
X Biblioteca
X
Laboratorio
di_______________
Cineforum
Lezioni fuori sede
Alternanza scuola/lavoro
Altro
___________________
4. MODALITA’ DI VERIFICA
Analisi del testo
Saggio breve
Articolo di giornale
Tema – relazione
Test a riposta aperta
Prova semistrutturata
Prova strutturata
X Risoluzione di problemi
Prova grafica / pratica
Interrogazione
Simulazione colloquio
X Altro: attività pratica
5. VALUTAZIONE
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione terrà conto di:
Livello individuale di acquisizione di conoscenze
Livello individuale di acquisizione di abilità e
competenze
Progressi compiuti rispetto al livello di partenza
Interesse
Numero
svolte
Trimestre
Semestre
prove Scritto
Impegno
Partecipazione
Frequenza
Comportamento
Orale
Pratico
Altro
attività pratica
attività pratica
Griglie di valutazione (specificare se le griglie di riferimento sono quelle concordate a livello di Istituto o se
sono in adozione griglie concordate a livello di dipartimento)
6.
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO
Interventi didattici svolti :
□ Esami o soluzioni di casi pratici
□ Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti
□ Controllo dei compiti svolti a casa, del materiale, ect
 Offerta di occasioni gratificanti
3
□ Studio assistito in classe
□ Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami
 Guida a un comportamento equilibrato e responsabile
 Esercitazione per l’uso di un linguaggio specifico nelle diverse discipline
Obiettivi raggiunti
Numero dei partecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
7.
3
3
attiva
buona
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO
Interventi didattici:
□ Attività guidate a crescente livello di difficoltà
 Esercitazione per migliorare /perfezionare il metodo di lavoro
□ Inserimento in gruppi di lavoro motivati
 Rielaborazione dei contenuti
Obiettivi raggiunti
Numero dei p artecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
8.
3
3
attiva
buona
STRATEGIE DA MESSE IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO
Interventi didattici:
 Approfondimento e problematizzazione dei contenuti
 Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi
 Sviluppo dell’autonomia di studio
 Sviluppo della capacità critica
Obiettivi raggiunti
Numero dei p artecipanti
Numero di persone che hanno migliorato il profitto
Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva)
Motivazione allo studio
9.
3
3
attiva
buona
APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A
CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC.
La proposta di partecipazione ad un concorso fotografico non è stata recepita
10.
OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE.
Non ci sono stati, durante tutto il corso dell’anno scolastico, interazioni tra le famiglie e
l’insegnante.
Data di consegna: 4 Maggio 2016
Il docente
Raffaella Elda Maria Vecci
4
Materia: LINGUA E CIVILTA' INGLESE
Docente: Prof. Luigi Cerroni
 NewFocus on Science, B.F. Martelli, H. Creek ( Ed. Minerva Scuola )
Mod. A: Safety in Your Science laboratory
 Attrezzatura, abbigliamento e segnali in laboratorio ( pag. 17 )
 Studio dei fossili: dai dinosauri ai primi volatili (pag.18)
 Gli annali della vita scritti sulla roccia ( pag. 19 )
 Darwin e la sua passione per l’ osservazione ( pag. 20 )
MOD B: Energy Sources (I)




L’ Effetto “Serra” ( pag. 33)
Centrali nucleari e smaltimento rifiuti radioattivi ( pag. 35 )
Energia solare ( pag. 38 )
Energia eolica ( Pag. 39 )
MOD. C Energy Sources (II)
 Energia delle maree (pag. 40 )
 Energia geotermica (pag.40)
 Bio-energia(pag. 41)
MOD. D Gli intellettuali e l’ energia nucleare per impiego bellico
 Le lettere di Einstein a Roosevelt ( pag. 118 )
 La prima lettera di Einstein a Roosevelt ( pagg. 118-119 )
 Il Manifesto “ Russel-Einstein “
MOD. E: Gli effetti dei cambiamenti climatici e gli interventi internazionali
 Stiamo rendendo più devastanti gli uragani? ( pagg. 151-152 )
 Il Protocollo di Kyoto ( pag. 152 )
 Il Summit di Copenhagen ( pagg. 152-153 )
MOD. F: Gli effetti della struttura interna della Terra su quella esterna
 La struttura della Terra ( pag. 160 )
 La Tettonica “ a placche”( pag. 161 )
 Il ciclo della rocce ( pag. 162 )
 Le eruzioni vulcaniche ( pag. 162 )
Massa Marittima, 15 Maggio 2016
Il docente
Prof. Luigi Cerroni
Gli
Alunni
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2014– 2015 CLASSE V B
2
PROGRAMMA SVOLTO ITALIANO
CLASSE 5
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
PROF.SSA Anna Ciaffone
DAL POSITIVISMO ALLA LETTERATURA CONTEMPORANEA
 da Roma capitale al primo dopoguerra
1. il naturalismo e il verismo
lettura di Capuana le paesane
2. Giovanni Verga
lettura di Fantasticheria
un documento umano
la famiglia Malavoglia
L'arrivo e l'addio di'Ntoni
la roba
l'addio di Mastro don Gesualdo
3. tra Scapigliatura e Carducci
lettura di Pianto antico
Nevicata
4. Simbolismo, Ermetismo e decadentismo
lettura di Baudelaire Spleen
Wilde il ritratto di Dorian Gray
5. Pascoli
lettura di Il fanciullino è dentro di noi
lavandare
x agosto
L'Assiuolo
Temporale
Novembre
La mia sera
Il gelsomino notturno
6. D'Annunzio
lettura di ritratto di un esteta
la sera fiesolana
la pioggia nel pineto
7.la poesia italiana
lettura di Gozzano La signorina Felicita
Palazzeschi Lasciatemi divertire
8. la narrativa della crisi
9. le avanguardie
lettura di Manifesto del Futurismo
10.
Svevo
lettura di insoddisfazione di Alfonso
Amalia muore
ultima sigaretta
un rapporto conflittuale
11.
Pirandello
lettura di Il sentimento del contrario
cambio treno
La patente
Il treno ha fischiato
come parla la verità
la condizione di personaggi
pazzo per sempre
12.
Ungaretti
lettura di Fratelli
veglia
I fiumi
Mattina
Soldati
 dal primo al secondo dopoguerra
1. Montale
lettura di I limoni
Non chiederci la parola
Meriggiare pallido e assorto
Spesso il male di vivere
Cigola la carrucola nel pozzo
Non recidere forbice
2. Saba
lettura di La capra
Trieste
Città vecchia
Ulisse
Amai
3. la poesia
lettura di Quasimodo Ed è subito sera
Alle fronde dei salici
4. la narrativa
lettura di Montale Un mondo grottesco
Lettura di Alvaro Vita dei pastori
Silone terra benedetta
Vittorini il sogno dell'America
5. il neorealismo
Lettura di Fenoglio, la scelta della lotta partigiana
C.Levi, superstizione medicina e magia
Pasolini, il coraggio di Tommasino
6. Pavese
lettura di Nessuno sarà fuori dalla guerra
Il ritorno di Anguilla
7. Primo Levi
lettura di Considerate se questo è un uomo
 dagli anni cinquanta ai nostri giorni
1. Calvino
lettura di La pistola
2. la neoavanguardia
3. la narrativa
Divina Commedia, canto I, III, VI, XI, XVII, XXXIII
prof.ssa ANNA CIAFFONE
Gli Alunni
PROGRAMMA SVOLTO STORIA
CLASSE 5
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
PROF.SSA Anna Ciaffone
Belle epoque e società di massa
L’età giolittiana
 Le riforme sociali
 Il suffragio universale
 Il meridione e il voto di scambio
 Il patto Gentiloni
 La conquista della Libia
 La caduta di Giolitti
Venti di guerra
 La politica imperialistica
 La questione balcanica
 La crisi dell’impero zarista
 Nazionalismi e forti tensioni in Europa
L’Età della prima guerra mondiale
 La prima guerra mondiale: origini e caratteri del conflitto.
 L'intervento dell'Italia. Il 1917.
 La pace e la Società delle Nazioni
 La rivoluzione russa
Tra le due guerre
 Il dopoguerra in Italia: La nascita dei partiti di massa; la questione di Fiume,
l'occupazione delle fabbriche e lo squadrismo fascista
 La crisi del ‘29: il New Deal
 Caratteri generali delle dittature degli anni Trenta
 Il fascismo in Italia: La marcia su Roma, il delitto Matteotti, le leggi “fascistissime”,
il sistema corporativo, l'autarchia, il sistema di alleanze internazionali
 Il nazismo in Germania: ideologia del partito nazista, la sua ascesa, la formazione
dello stato totale
 Il comunismo in Unione sovietica: dal comunismo di guerra ai piani quinquennali
 La politica internazionale tra le guerre mondiali: la guerra d'Etiopia; caratteristiche
della guerra civile spagnola; le alleanze
La seconda guerra mondiale
 La seconda guerra mondiale: caratteri del conflitto.
 L'attacco alla Polonia e alla Francia.
 L'ingresso in guerra dell'Italia.
 Il 1941: l'ingresso in guerra di URSS,USA, Giappone.
 Il 1942.
 La caduta del fascismo in Italia.
 Lo sterminio degli ebrei.
 La resistenza.
 Le bombe atomiche sul Giappone.
 Il mondo alla fine della guerra.
 Statuto dell’ONU
 La decolonizzazione.
L’età del bipolarismo.
 I caratteri del sistema bipolare. La guerra fredda (1945-1953)
 Il periodo della distensione: Krusciov e la destalinizzazione
 Le rivolte nei paesi satelliti
 Krusciov e la politica interna
 Giovanni XXIII
 Kennedy e la politica americana
 Il muro di Berlino
 La crisi di Cuba
L’Italia della ricostruzione.
 La nascita della repubblica italiana
 I partiti italiani.
Fine del sistema comunista.
 Crollo del muro di Berlino
 La nuova Cina dopo Mao
 Il disfacimento della Jugoslavia.
Nascita dell’Unione Europea.
prof.ssa ANNA CIAFFONE
Gli Alunni
Materia: TOPOGRAFIA
Docente: Profssa Nadia Cialfi
Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Francesco Catarsi
MODULO 1 Operazioni con le superfici - Spostamento e rettifica dei confini
La superficie topografica
Metodi numerici di calcolo delle aree
La divisione delle aree: divisione di particelle con valore unitario costante
Spostamento e rettifica di confini fra terreni con valore unitario costante
MODULO 2 Operazioni con i volumi - Spianamenti
Scavi e rilevati
Volume dei prismi generici e dei prismoidi
Scavi a sezione obbligata e a sezione aperta
Volumi degli invasi
Spianamento orizzontale con piano prefissato
MODULO 3 Il calcestruzzo e le strutture armate
Strutture in cemento armato responsabilità professionali in cantiere
Tipologie e classi di resistenza dei cementi. Fenomeni della presa e dell'indurimento
Caratteristiche e curve granulometriche dei costituenti del calcestruzzo
Procedure e documentazione delle prove di accettazione in cantiere, messa in opera del
calcestruzzo e campionamento dei provini
Stagionatura e manutenzione dei manufatti in calcestruzzo ed in cemento armato
MODULO 4 Rilievi altimetrici - Rappresentazione del terreno
Le grandezze altimetriche e la classificazione delle livellazioni
Livellazioni a visuale inclinata
Livellazioni geometriche (a visuale orizzontale)
Problemi altimetrici
Livelli e autolivelli
La teoria delle proiezioni quotate
Rappresentazione completa del terreno con piani quotati
Rappresentazione completa del terreno con con curve di livello
ESERCITAZIONI: Disegno topografico - Laboratorio CAD
Tecniche e convenzioni della rappresentazione grafica
Gli elaborati di progetto
Disegno e restituzione di rilievi con metodologie tradizionali
Disegno e restituzione di rilievi mediante l’uso di programmi CAD su PC.
Massa Marittima, 15 Maggio 2016
Il docente
Profssa Nadia Cialfi
L’insegnante tecnico pratico
Prof. Francesco Catarsi
Gli alunni
Materia: GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA
Docente: Prof. Fabrizio Fanciulletti
Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Fabrizio Mazzarocchi
I TRIMESTRE
Idrogeologia: definizioni e generalità
Sorgenti: cenni di classificazione strutturale
Opere di presa delle sorgenti: dirette (bottini di presa) ed in falda (orizzontali, verticali e miste).
Sfruttamento delle falde mediante i pozzi: costruzione e condizionamento di un pozzo,
cementazione, prove di emungimento, cono di depressione.
Prova di emungimento a gradini di portata, portata critica, interpretazione grafica (portata/tempi,
abbassamento/tempi e portata/abbassamenti), prova a gradino di lunga durata. Tipi di filtro e
drenaggio. Carta delle isopieze.
Principi informativi della Legislazione sulle acque 236/88, 152/99 e 36/95.
II SEMESTRE
Geomorfologia: le frane, cause e tipologie; classificazione dei terreni in relazione alla loro
franosità, superfici di scivolamento, condizione di stabilità di un pendio di altezza limitata
(metodo dei conci o svedese), calcolo del coefficiente di sicurezza.
Legislazione sulle opere di stabilità dei pendii in terra (D.M. 14.01.2008).
Sistemi di monitoraggio dei movimenti franosi. Sistemi di bonifica dei movimenti franosi:
gabbionate, muri di contenimento, setti di pali, muri e tiranti, drenaggi sia semplici che portanti,
opere idrauliche di superficie.
Frane in roccia, metodi di indagine e di previsione degli stacchi in roccia, sistemi di risanamento
di versanti rocciosi.
Invasi artificiali: cenni di legislazione relativa agli invasi artificiali; studi geologici,
geomorfologici, idrogeologici propedeutici alla realizzazione degli invasi artificiali;
caratteristiche delle opere di sbarramento e verifiche; dighe in terra, definizione ed elementi
caratteristici delle opere, scelta del luogo e dell’altezza di sbarramento, studio di massima e
studio esecutivo.
Geologia del territorio: gallerie e strade: studio geologico, idrogeologico, geotecnica e delle
condizioni di stabilità; criteri di scelta di un tracciato stradale o ferroviario, programma delle
indagini di dettaglio per l’esecuzione di opere d’arte (muri di contenimento, drenaggi, ecc.)
Valutazione dell’ambiente geologico negli studi di impatto ambientale (V.I.A.), scelta degli
indicatori, stima degli impatti, tecniche di studio per la valutazione di impatto ambientale riferite
alla realizzazione di discariche, dighe, cave, grandi vie di comunicazione.
Massa Marittima, 04 Maggio 2016
Il docente
Prof. Fabrizio Fanciulletti
Gli alunni
Materia: TECNOLOGIE PER LA GESTIONE TERRITORIO E AMBIENTE
Docente: Prof.ssa Manuela Liberati
Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Fabrizio Mazzarocchi
COLTIVAZIONI IN SOTTERRANEO
Generalità. Tipologie di pozzi minerari, dimensioni e sezione di un pozzo. Armature e
rivestimenti di un pozzo. Metodi di scavo in relazione al tipo di rocce e alla presenza di
acqua. Metodi speciali: anello tagliente, Honigmann, cementazione e congelamento.
Scavo di pozzi in rimonta, uso del Raise-Borer. Calcestruzzi e cementi.
Coltivazioni in sotterraneo. Generalità di una miniera. Lavori di preparazione e di
tracciamento in strati molto inclinati, poco inclinati e negli ammassi. Altezza dei piani
di coltivazione, ordine di coltivazione.
Metodi di coltivazione. Coltivazioni con vuoti: senza sostegni, con sostegni (a pilastri
abbandonati, a diaframmi abbandonati, a camere e diaframmi). Coltivazioni con
scoscendimento: generalità, vantaggi e svantaggi. Coltivazioni con ripiena: generalità,
materiali da ripiena. Ripiena meccanica e idraulica.
Ventilazione. Scopo della ventilazione, composizione dell’aria nelle miniere, gas nocivi
e velenosi, polveri presenti, temperatura ed umidità dell’aria in miniera, cause di
inquinamento dell’aria. Ventilazione principale: centrale e diagonale, ascendente e
discendente, soffiante ed aspirante.
Eduzione. Generalità e scopo, cause della presenza d’acqua in sotterraneo, misura della
quantità di acqua da edurre. Eduzione principale: gallerie di scolo, benne, pompe.
GALLERIE
Generalità, classificazioni. Studio geologico. Influenza delle condizioni geologiche sulla
costruzione delle gallerie: gallerie in relazione alla natura della roccia (ignee,
sedimentarie, metamorfiche), alterazione delle rocce, fenomeni tettonici, presenza di
acquiferi, rocce spingenti e rigonfianti, temperature, presenza di gas.
Potenziali rischi. Instabilità del fronte, instabilità del cavo, camini, splaccaggio e
sgretolamento, interferenze. Condizioni di stabilità delle rocce in galleria.
Classificazioni dell’ammasso roccioso. Terzaghi, indice RQD, indice RMR
(Bieniawski), Rabcewicz (metodo NATM). Metodo ADECO-RS. Generalità e fasi.
Metodi di scavo. Esplosivo e macchine. Mezzi meccanici tradizionali (escavatori,
martelli demolitori, ripper) e non tradizionali (frese ad attacco puntuale e a piena
sezione, scudi aperti e chiusi). Metodi di avanzamento tradizionali: tedesco, belga,
inglese, italiano. TBM aperta, con scudo semplice, a doppio scudo. Scavo
meccanizzato. EPB, Hydroshield, Mixshield.
Armatura dello scavo. Rinforzi attivi: bulloni ad ancoraggio puntuale meccanico, ad
attrito laterale connessi con resine o cementi, ad attrito laterale meccanico (split-set e
swellex), cavi. Rinforzi passivi: reti metalliche ed elettrosaldate, centine.
Tecniche di preconsolidamento. Chiodatura del fronte, infilaggi, pretaglio, pretunnel,
arco cellulare. Tecniche di miglioramento del terreno. Iniezioni di permeazione, di
compattazione, per microfratturazione, Jet-grouting, iniezioni in rocce fratturate.
Congelamento artificiale dei terreni.
Rivestimenti definitivi. Impermeabilizzazione in gallerie sotto falda. Monitoraggio.
Imbocchi in ammassi rocciosi e in terreni detritici sciolti.
Allegato A
COLTIVAZIONI A GIORNO
Legislazione mineraria italiana. Distinzione tra cava e miniera. Classificazione delle
cave. Cave di monte (pedemontane, a mezza costa, culminali) e di pianura (a fossa e a
pozzo). Generalità sulle operazioni e sulla geometria di una cava.
Metodi di coltivazione. Coltivazione di prodotti granulari: gradone unico, gradoni
multipli, splateamento su gradone unico, splateamento su più gradoni, fette verticali.
Cave di ghiaia, sabbia e argilla; principali macchine usate: dumper, bulldozer, ripper,
escavatori, pale meccaniche. Coltivazione di giacimenti sommersi, tipi di draghe.
Coltivazione delle rocce ornamentali: per grandi bancate e per gradino basso. Cave di
marmo: taglio con filo diamantato, ribaltamento delle bancate. Cave di granito: Waterjet e Flame-jet. Coltivazione dei blocchetti, cave di tufo.
Recupero ambientale. Generalità. Modalità di intervento. Recupero di cave di versante.
Tecniche di rivestimento vegetativo e di stabilità del versante. Recupero di cave di
pianura soprafalda e sottofalda.
PREPARAZIONE MECCANICA DEI MINERALI
Arricchimento. Significato ed esempi.
Significato di grezzo, minerale utile e sterile. Tenore di metallo. Rendimento in peso di
un impianto di arricchimento. Scopo della preparazione meccanica dei minerali
(comminuzione, classificazione, concentrazione ed essiccamento).
Liberazione. Generalità, granulo sterile, ricco e misto; grado di liberazione.
Comminuzione. Generalità, frantumazione e macinazione. Rapporto di riduzione.
Consumo di energia secondo Rittinger e Bond.
Frantumazione. Generalità, classificazione. Frantoi a mascelle.
Frantoi a mascelle a doppio e semplice effetto. Caratteristiche tecniche.
Frantoi rotativi primari e conici (Symons-Hydrocone). Caratteristiche tecniche.
Frantoi a cilindri. Principali caratteristiche. Frantoi a cilindri e mascelle.
Frantoi ad urto. Caratteristiche tecniche.
Macinazione. Classificazione dei mulini a tamburo rotante. Classificazione secondo la
forma del tamburo: mulini cilindrici, tubolari e cilindro-conici. Classificazione secondo
il tipo di carica macinante: a sfere metalliche, a barre metalliche, a ciottoli e a sfere
sintetiche, a carica automacinante.
Attività di laboratorio: galleria del vento e anemometro, kriging, psicrometro a fionda,
macchina volumetrica, comminuzione con frantoio a mascelle primario, secondario,
cilindraia e mulino a barre e calcolo del grado di liberazione.
Massa Marittima, 4 Maggio 2016
Il docente
Prof.ssa Manuela Liberati
Gli alunni
L’insegnante tecnico pratico
Prof. Fabrizio Mazzarocchi
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2014– 2015 CLASSE V B
2
PROGRAMMA SVOLTO
Materia: RELIGIONE
Docente: Prof. Marco Pampana
IL PROGRAMMA E' STATO SVOLTO SEGUENDO I SEGUENTI NUCLEI, DEI QUALI E' STATO AMPIAMENTE SVILUPPATO QUELLO
RELATIVO ALLA BIOETICA CON COLLEGAMENTI E RAFFRONTI CON LE GRANDI RELIGIONI, PARTICOLARMENTE IL
CRISTIANESIMO :
UD 1 – Esistenza di Dio: analisi di negazione e affermazione.
UD 2 – Antropologia ed etica cristiana: l'Uomo nuovo della Rivelazione.
UD 3 – Chiesa e questioni di etica.
UD 4 – Ecumenismo e diversità religiosa.
UD 5 – Valori religiosi e crescita personale.
UD 6 – Approfondimento circa l'importanza del fatto religioso sulla persona singola e sulla storia
dell'umanità.
Massa Marittima,
L’insegnante
Prof. Marco Pampana
Gli Alunni
Materia: MATEMATICA
Docente: Prof.ssa Claudette Pentucci
Per i seguenti argomenti si fa riferimento al testo in adozione:
Corso base verde di matematica,vol.4;Bergamini-Trifone-Barozzi;Zanichelli
LO STUDIO DI FUNZIONE
Lo studio di funzioni: campo di esistenza, simmetrie, periodicità, punti di discontinuità e loro
classificazione, studio degli estremi, asintoti orizzontali, verticali e obliqui, crescenza e
decrescenza, massimi, minimi relativi e assoluti, cuspidi e punti angolosi, concavità, convessità e
flessi a tangente orizzontale, verticale e obliqua.
Problemi di massimo e di minimo.
IL DIFFERENZIALE
Il differenziale di una funzione e sua definizione
Interpretazione geometrica del differenziale
L’incremento di una funzione
Il valore approssimato di una funzione in un punto
Per i seguenti argomenti si fa riferimento al testo in adozione:
Corso base verde di matematica,vol.5;Bergamini-Trifone-Barozzi;Zanichelli
GLI INTEGRALI
L’integrale indefinito: primitive, condizione suffic. di integrabilità, proprietà di linearità
Gli integrali indefiniti immediati
L’integrazione per sostituzione. L’integrazione per parti.
L’integrazione di funzioni razionali fratte
L’integrale definito: definizione e proprietà
Il teorema della media
La funzione integrale
Derivata della funzione integrale
Il teorema fondamentale del calcolo integrale. Calcolo dell’integrale definito.
Il valore medio di una funzione
Il calcole delle aree di superfici piane
Il calcolo dei volumi dei solidi di rotazione
La lunghezza di un arco di curva e l’area di una superficie di rotazione
Gli integrali impropri: funzione con un numero finito di punti di discontinuità in a; b ; funzione in
un intervallo illimitato
LE EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Equazioni differenziali del primo ordine e il teorema di Cauchy : equazioni a variabili separabili,
omogenee, lineari omogenee e non omogenee, equazioni differenziali di Bernoulli.
Applicazioni alla fisica.
Massa Marittima, 15 Maggio 2016
Il docente
Prof.ssa Claudette Pentucci
Gli alunni
Materia: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Docente: Prof.ssa Paola Russo
Testo adottato: Del Nista, Parker. Tasselli In perfetto equilibrio – D’Anna editore.
Test di valutazione motoria iniziale e finale:
 Test forza arti inferiori
 Test forza arti superiori
 Test di rapidità e di velocità
 Test di mobilità articolare ed elasticità muscolare
Esercizi per lo sviluppo delle capacità condizionali:
 Forza: esercitazioni eseguite individualmente e a coppie a corpo libero,
esercitazioni di balzi, salti, lanci e andature varie con l’ausilio di piccoli e grandi
attrezzi.
 Rapidità e Velocità: attività e giochi per lo sviluppo della capacità di reazione,
brevi scatti di corsa, esercizi per lo sviluppo delle frequenze dei movimenti,
staffette.
 Resistenza: attività di durata, attività in circuito e percossi misti, esercizi di
educazione respiratoria.
Capacità coordinative:
1. Generali: esercizi e giochi per lo sviluppo della capacità di controllo,
adattamento e trasformazione del movimento, della capacità di apprendimento
motorio e delle abilità motorie.
2. Speciale: esercizi di equilibrio, di coordinazione oculo - manuali e oculo podaliche, di orientamento e differenziazione spazio – temporale, individuazione
delle traiettorie di combinazione motoria, di anticipazione motoria, di destrezza
fine, di prontezza motoria.
Mobilità articolare
Esercizi per il miglioramento della mobilità articolare e dell’elasticità muscolare.
Pratica delle seguenti discipline sportive e conoscenze delle regole
Pallavolo: tecnica del palleggio e del bagher in ricezione e in difesa, tecnica della
battuta di sicurezza e della battuta tipo tennis, la schiacciata e il muro; fondamentali di
squadra in attacco e in difesa, schemi tattici. Conoscenza delle regole di gioco e loro
corretta applicazione.
Atletica leggera: tecnica di corsa veloce: andature di sensibilizzazione dei piedi , prova
cronometrata sui 100m.con partenza dai blocchi; il getto del peso , il lancio del disco, il
salto in lungo.
Pallatamburello: esercitazioni globali di gioco.
Basket: il tiro a canestro.
Calcio a cinque: esercitazioni globali di gioco e torneo di Istituto.
Teoria: le capacità motorie, le fonti energetiche della contrazione muscolare, elementi
di teoria dell’allenamento: il carico fisico e la supercompensazione, tecniche per la
prevenzione degli infortuni, conoscenza e comprensione della corretta terminologia.
Gli alunni, in collaborazione con la F.I.T.A.V. hanno partecipato al progetto di tiro a
volo e ai Campionati Sportivi Studenteschi.
Massa Marittima, 15 Maggio 2016
Il docente
Prof. Paola Russo
Gli alunni
ssa
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2014– 2015 CLASSE V B
2
PROGRAMMA
Anno scolastico 2015/2016
Liceo Classico
Istituto Professionale -Manutenzione e Assistenza Tecnica
Istituto Professionale Per L’enogastronomia e L’ospitalità Alberghiera
Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie
Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio
CLASSE
QUINTA B
MATERIA DI INSEGNAMENTO GESTIONE DEL CANTIERE
DOCENTE
PROF. GIANFRANCESCO SANTAGATI
TESTI ADOTTATI:
Gestione del cantiere e sicurezza dell'ambiente di lavoro. Con quaderno. Con espansione online. Per le
Scuole superiori - M. Coccagna (Autore), E. Mancini (Autore)
unità Contenuti svolti
Tempi di
attuazione
Obiettivi in termini di esiti formativi attesi
Ripasso argomenti del 3°
e 4° anno: il processo
edilizio; interventi edilizi; i
lavori pubblici; le figure
professionali responsabili
della sicurezza e dei
controlli.

Settembre Ottobre
 Vedere Obbiettivi della disciplina
La vautazione del rischio
e redazione di un P.S.C.

Novembre
“L’allestimento del
cantiere”
“Impianti del cantiere”
“Segnaletica di sicurezza”
“I dispositivi di protezione
individuale (DPI)” (CENNI)
“Sistemi collettivi di
protezione anticaduta”

Dicembre

Gennaio
1
(CENNI)
I ponteggi:
- tipologie di ponteggio
- componenti dei ponteggi
- montaggio, uso e
smontaggio dei ponteggi
- ancoraggi dei ponteggi
Il cantiere e il P.S.C.:
 computo metrico
estimativo
 i costi della
sicurezza
 gestione del
cantiere
(contabilità, libretto
misure, direzione
lavori)
 analisi di una fase
di lavoro

Febbraio

Marzo

Aprile

Maggio/Giu
gno
Ripasso generale degli
argomenti trattati,
approfondimenti di singoli
aspetti
- progetto schematico di
PSC
- progetto schematico di
PiMUS
GLI STUDENTI
__________
Il docente
_____________________
2
ALTERNATIVA
CATTOLICA
Materia:
AL’INSEGNAMENTO
DELLA
Docente: Prof.ssa Raffaella Elda Maria Vecci
UD1 – La fotografia e la comunicazione non verbale
 La cultura dell’immagine
 I messaggi veicolati dalle immagini
UD2 - Organizzare i laboratori delle materie di indirizzo
 Organizzzione ed efficienza nell’ambiente di lavoro
 Organizzazione efficiente e sicurezza sul lavoro
Massa Marittima, 4 Maggio 2016
ssa
Prof.
Il docente
Raffaella Elda Maria Vecci
Gli alunni
RELIGIONE
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
«Bernardino Lotti»
58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it
Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana
Via della Manganella 3/5 –tel 0566.902068
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI
ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Anno Scolastico 2015/2016
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI
CLASSE
ALLEGATO B
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
APPROVATE DAL COLLEGIO
DEI DOCENTI
Classe VB ARTICOLAZIONE GEOTECNICO
AllegatoB
GRIGLlA DI VALUTAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Descrittori
Linguaggio e comportamento - L’alunno/a è sempre molto corretto/a con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola.
Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Utilizza in maniera responsabile ed appropriata il materiale didattico,
le attrezzature e le strutture della scuola.
Rispetto del Regolamento - Rispetta il regolamento di istituto. Non ha a suo carico richiami o provvedimenti disciplinari.
Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione: - Ha seguito con interesse continuo e partecipe le proposte didattiche, ha
un ruolo propositivo e di aiuto all’interno della classe e ha collaborato attivamente alla vita scolastica.
Rispetto delle consegne -Adempie alle consegne in maniera puntuale e continua. E’ sempre fornito/a del materiale necessario
Rispetto delle norme di sicurezza: - Rispetta e fa rispettare le prescrizioni relative alla sicurezza.
Linguaggio e comportamento - L’alunno/a è sempre corretto/a con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola.
Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Utilizza in maniera responsabile il materiale didattico, le attrezzature e
le strutture della scuola.
Rispetto del Regolamento - Rispetta il regolamento di istituto. Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari.
Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione - Ha seguito con interesse continuo le proposte didattiche, ha un ruolo
propositivo all’interno della classe e ha collaborato attivamente alla vita scolastica.
Rispetto delle consegne - Adempie alle consegne in maniera puntuale e continua. E’ sempre fornito/a del materiale necessario
Rispetto delle norme di sicurezza - Rispetta e fa rispettare le prescrizioni relative alla sicurezza.
Linguaggio e comportamento - L’alunno/a nei confronti dei i docenti, con i compagni, con il personale della scuola è sostanzialmente
corretto.
Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Non sempre utilizza al meglio il materiale didattico, le attrezzature e le
strutture della scuola
Rispetto del Regolamento -Rispetta il regolamento di istituto, ma ha ricevuto alcuni solleciti verbali a migliorare.
Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione -Ha seguito con sufficiente partecipazione le proposte didattiche e
generalmente collabora alla vita scolastica.
Rispetto delle consegne -Nella maggioranza dei casi rispetta le consegne ed è solitamente fornito/a del materiale necessario.
Rispetto delle norme di sicurezza - Rispetta le prescrizioni relative alla sicurezza.
Linguaggio e comportamento - Il comportamento dell’alunno/a nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola non è
sempre corretto.
Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Utilizza in maniera non appropriata il materiale, le attrezzature e le
strutture della scuola.
Rispetto del Regolamento - Talvolta non ha rispettato il regolamento di istituto, ha ricevuto richiami verbali e ha a suo carico richiami
scritti e sanzioni disciplinari.
Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione - Ha seguito in modo marginale l’attività scolastica. Collabora raramente
alla vita della classe e dell’istituto.
Rispetto delle consegne -Molte volte non rispetta le consegne e non è fornito/a del materiale scolastico.
Rispetto delle norme di sicurezza - Non è continuo/a nel rispetto delle prescrizioni sulla sicurezza.
Linguaggio e comportamento - Il comportamento dell’alunno/a nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è
spesso non corretto.
Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Utilizza in maniera trascurata ed impropria il materiale, le attrezzature
e le strutture della scuola.
Rispetto del Regolamento - Ha violato frequentemente il regolamento di istituto. Ha ricevuto numerose ammonizioni verbali e scritte e/o è
stato sanzionato con l’allontanamento dalla comunità scolastica.
Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione - Ha partecipato con scarso interesse alle attività didattiche ed è spesso
stato/a causa di disturbo durante le lezioni
Rispetto delle consegne - Ha rispettato solo saltuariamente le consegne scolastiche. Spesso non è fornito/a del materiale scolastico.
Rispetto delle norme di sicurezza - Ha violato in più occasioni le prescrizioni relative alla sicurezza.
Linguaggio e comportamento - Il comportamento dell’alunno/a nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è molto
scorretto e non rispettoso delle persone.
Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Utilizza in maniera trascurata e irresponsabile il materiale, le
attrezzature e le strutture della scuola.
Rispetto del Regolamento - Ha violato ripetutamente il regolamento. Ha ricevuto ammonizioni verbali e scritte ed è stato/a sanzionato/a
con l’allontanamento dalla comunità scolastica per periodi di almeno 15 giorni in conseguenza di reati che violano la dignità e il rispetto
della persona umana o nel caso vi sia pericolo per l’incolumità delle persone.
Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione - Non ha mostrato alcun interesse per le attività didattiche ed è stato/a
sistematicamente causa di disturbo durante le lezioni.
Rispetto delle consegne - Non ha rispettato le consegne scolastiche ed è stato/a sistematicamente privo/a del materiale scolastico.
Rispetto delle norme di sicurezza - Ha violato continuamente le prescrizioni relative alla sicurezza.
Frequenza - Ha accumulato un alto numero di assenze rimaste per la maggior parte ingiustificate.
Non ha mostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel
suo percorso di crescita e di maturazione.
voto
10
9
8
7
6
5
Nel rispetto delle competenze esclusive del Consiglio di Classe e delle deroghe previste dalla CM20 del 4.03.2011 e deliberate dal Collegio, il
Collegio dei Docenti propone la riduzione del voto di condotta del singolo alunno (espresso considerando i descrittori considerati nella specifica
griglia) in relazione alla percentuale di assenze compiute, relativamente al monte ore di lezioni previsto nel seguente modo:
Percentuale assenze
Fino al 15%
Dal 15% al 20%
Dal 20 al 25%
Oltre il 25%
Limite massimo per la valutazione
in condotta
Fino a 10
Fino a 9
Fino a 8
Voto =6
Penalizzazione voto
Avviso famiglia
0
-1
-2
-
No
Sì
Sì
Sì
2
AllegatoB
CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA, COMPETENZA, CAPACITÀ
VOTO
PUNTI
(valutazione prove Esame
di Stato)
G1UDIZlO
10/mi
Eccellente
Ottimo
Buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente
insufficiente
9 -10
8
7
6
15/mi
(scritti)
14-15
13
12
10-11
CONOSCENZA
COMPETENZA
CAPACITÀ
Completa e approfondita
con integrazioni
personali.
Esposizione organica e
rigorosa; uso di un
linguaggio efficace, vario e
specifico di ogni disciplina.
Uso autonomo di
procedimenti e tecniche
disciplinari anche in contesti
non noti
Completa e sicura.
Esposizione organica e uso di
un linguaggio sempre
corretto e talvolta specifico.
Uso corretto e sicuro di di
procedimenti e tecniche
disciplinari in contesti noti.
Analisi e sintesi
complete e precise;
rielaborazione
autonoma, originale e
critica con capacità di
operare collegamenti
in ambito disciplinare
e/o interdisciplinare.
Analisi, sintesi e
rielaborazione
autonome e
abbastanza complete.
Capacità di stabilire
confronti e
collegamenti, pur con
qualche occasionale
indicazione da parte
del docente.
30/mi
(orali)
28-30
26-27
24-25
Abbastanza completa.
20-23
Essenziale degli elementi
principali della
disciplina.
5
8-9
16-19
Mnemonica e
superficiale con qualche
errore.
4
6-7
12-15
Frammentaria con errori
rilevanti.
3
4-5
8-11
Lacunosa e frammentaria
degli elementi principali
delle discipline con
errori gravissimi e
diffusi.
2
1- 3
1-7
Nulla o fortemente
lacunosa; completamente
errata.
Esposizione ordinata e uso
corretto di un lessico
semplice, anche se non
sempre specifico.
Applicazione di procedimenti
e tecniche disciplinari in
contesti noti e già elaborati
dal docente.
Esposizione abbastanza
ordinata e uso per lo più
corretto del lessico di base.
Applicazione guidata di
procedimenti e tecniche
disciplinari in contesti noti e
già elaborati dal docente, pur
con la presenza di qualche
errore non determinante.
Esposizione incerta e
imprecisa con parziale
conoscenza del lessico di
base. Presenza di qualche
errore nell'applicazione
guidata di procedimenti e
tecniche note.
Esposizione assai incerta e
disorganica con improprietà
nell'uso lessico. Difficoltà
nell' uso di procedimenti o
tecniche note.
Esposizione confusa e uso
improprio del lessico di base.
Gravi difficoltà nell'uso di
procedimenti e tecniche
disciplinari anche in contesti
semplificati. Presenza di
gravi errori di ordine logico.
Nulla o uso disarticolato del
lessico di base o mancata
conoscenza dello stesso,
incapacità ad usare
procedimenti e tecniche
disciplinari anche in contesti
semplificati.
Analisi, sintesi e
rielaborazione
solitamente autonome,
ma non sempre
complete.
Comprensione delle
linee generali; analisi,
sintesi e
rielaborazione parziali
con spunti autonomi.
Analisi e sintesi solo
guidate.
Analisi e sintesi solo
guidate e parziali.
Assente o incapacità
di seguire indicazioni
e fornire spiegazioni.
Assente.
3
IIS "B.LOTTI" - A.S. 2014-2015
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA
INDICATORI
DESCRITTORI
PUNTI
ADEGUATEZZA
1. aderenza alla consegna
2. pertinenza all’argomento proposto
3. efficacia complessiva del testo
tipologia A e B
4. aderenza alle convenzioni della tipologia scelta (tipo testuale, scopo, destinatario, destinazione editoriale..)
1
2
3
CARATTERISTICHE DEL
CONTENUTO
ampiezza della trattazione, padronanza dell’argomento, rielaborazione critica dei contenuti in funzione anche delle diverse
tipologie e dei materiali forniti:

tipologia A : comprensione ed interpretazione del testo

tipologia B : comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace: capacità di argomentazione

tipologia C e D: coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso: capacità di contestualizzazione e di
eventuale argomentazione

per tutte le tipologie : significatività e originalità degli elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni
1
2
3
ORGANIZZAZIONE DEL TESTO
1.
2.
3.
4.
articolazione chiara e ordinata del testo
equilibrio fra le parti
coerenze ( assenza di contraddizioni e ripetizioni)
continuità tra frasi, paragrafi e sezioni
1
2
3
LESSICO E STILE
1.
2.
proprietà e ricchezza lessicale
uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al destinatario,..
1
2
3
CORRETTEZZA ORTOGRAFICA E
MORFOSINTATTICA
1. correttezza ortografica
2. coesione testuale (uso corretto dei connettivi testuali, ecc..)
3. correttezza morfosintattica
4. punteggiatura
1
2
3
VALUTAZIONE GLOBALE
Voto sull’elaborato nel suo complesso
CANDIDATO
TIPOLOGIA
/15
AllegatoB
IIS "B.LOTTI" - A.S. 2014-2015
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA
CANDIDATO: ____________________________
DESCRITTORI
CONOSCENZA SPECIFICA DEGLI ARGOMENTI
FOCALIZZAZIONE DELLE
PROBLEMATICHE PROPOSTE
COERENZA DELLE SCELTE
PROGETTUALI
CORRETTEZZA E QUALITA' DELLA
ELABORAZIONE GRAFICA
CORRETTEZZA DELL'APPLICAZIONE
DEL CALCOLO
CLASSE V
PUNTEGGIO MAX
ATTRIBUIBILE
ALL'INDICATORE
4,5 PUNTI
4,5 PUNTI
3 PUNTI
3 PUNTI
____________________
PUNTEGGIO
LIVELLI DI VALORE
VOTO ATTRIBUITO
CORRISPONDENTE AI
VALUTAZIONE
ALL'INDICATORE
DIVERSI LIVELLI
Gravemente insufficiente
Insufficiente 1
Sufficiente
Buono 3,6
Ottimo
Gravemente insufficiente
Insufficiente 1
Sufficiente
Buono 3,6
Ottimo
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
2,4
Ottimo
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
2,4
Ottimo
2
3
4,5
2
3
4,5
0,7
1,3
2
3
0,7
1,3
2
3
TOTALE (in /15)
5
AllegatoB
IIS "B.LOTTI" - A.S. 2014-2015
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
ALUNNO _______________________________
VOTO _______
MATERIA
MATERIA
TIPOLOGIA B
INDICATORI
TIPOLOGIA C
LIVELLI DI VALORE
VALUTAZIONE
PUNTEGGIO
INDICATORI
TIPOLOGIA B
LIVELLI DI
VALORE
VALUTAZIONE
assente
0,0-0,2
parziale
0,2-0,8
centrata
0,8-1,5
CORRETTEZZA
TERMINOLOGICA
assente
parziale
centrata
0,0-0,2
0,2-0,8
0,8-1,5
CORRETTTEZZA E
COMPLETEZZA DEI
CONTENUTI
assente
parziale
centrata
0,0-0,2
0,2-0,8
0,8-1,5
CORRETTTEZZA E
COMPLETEZZA DEI
CONTENUTI
assente
parziale
centrata
0,0-0,2
0,2-0,8
0,8-1,5
COERENZA AL QUESITO
E CAPACITA' DI SINTESI
assente
parziale
centrata
0,0-0,2
0,2-0,8
0,8-1,5
COERENZA AL
QUESITO E CAPACITA'
DI SINTESI
assente
parziale
centrata
0,0-0,2
0,2-0,8
0,8-1,5
NUMERO
RISPOSTE
CORRETTE
CORRETTEZZA
TERMINOLOGICA
valutazioni parziali
MATERIA
TIPOLOGIA B
CORRETTTEZZA E
COMPLETEZZA DEI
CONTENUTI
COERENZA AL QUESITO
E CAPACITA' DI SINTESI
NUMERO
RISPOSTE
CORRETTE
TOTALE MATERIA
MATERIA
CORRETTEZZA
TERMINOLOGICA
PUNTEGGIO
valutazioni parziali
TOTALE MATERIA
INDICATORI
TIPOLOGIA C
TIPOLOGIA C
LIVELLI DI VALORE
VALUTAZIONE
PUNTEGGIO
assente
0,0-0,2
parziale
0,2-0,8
centrata
0,8-1,5
assente
0,0-0,2
parziale
0,2-0,8
centrata
0,8-1,5
assente
0,0-0,2
parziale
0,2-0,8
centrata
0,8-1,5
valutazioni parziali
TOTALE MATERIA
NUMERO
RISPOSTE
CORRETTE
TIPOLOGIA B
LIVELLI DI
INDICATORI
VALORE
VALUTAZIONE
assente
0,0-0,2
CORRETTEZZA
parziale
0,2-0,8
TERMINOLOGICA
centrata
0,8-1,5
CORRETTTEZZA E
assente
0,0-0,2
COMPLETEZZA DEI
parziale
0,2-0,8
CONTENUTI
centrata
0,8-1,5
COERENZA AL
assente
0,0-0,2
QUESITO E CAPACITA'
parziale
0,2-0,8
DI SINTESI
centrata
0,8-1,5
valutazioni parziali
TIPOLOGIA C
PUNTEGGIO
NUMERO
RISPOSTE
CORRETTE
TOTALE MATERIA
6
AllegatoB
IIS "B.LOTTI" - A.S. 2014-2015
GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO ORALE
CANDIDATO:____________________
INDICATORI
CONOSCENZA
DELL'ARGOMENTO
CAPACITA' DI
COLLEGAMENTO
ORGANICITA' E
COMPLETEZZA
ESPOSITIVA
ORIGINALITA' ED
AUTONOMIA
DESCRITTORI
(TIPOLOGIA A B C D)
AMPIEZZA , FOCALIZZAZIONE ED
INQUADRAMENTO DEGLI ARGOMENTI
CAPACITA' DI ORIENTARSI E
COLLEGARE GLI ARGOMENTI
UTILIZZO APPROPRIATO DEI CODICI
LINGUISTICI
CONSEQUENZIALITA' LOGICA ED
ORGANICITA' NELL'ESPOSIZIONE
CAPACITA' CRITICA ED ORIGINALITA'
NEL GIUDIZIO
CLASSE V
PUNTEGGIO MAX
ATTRIBUIBILE
ALL'INDICATORE
10 PUNTI
10 PUNTI
PUNTEGGIO
LIVELLI DI VALORE
VOTO ATTRIBUITO
CORRISPONDENTE AI
VALUTAZIONE
ALL'INDICATORE
DIVERSI LIVELLI
Nullo
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo 9
3
4
5
6
7
8
Nullo
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo 9
3
4
5
6
7
8
10
10
5 PUNTI
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
1
2
3
4
5
5 PUNTI
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
1
2
3
4
5
TOTALE (in /30)
7
AllegatoB
8
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
\
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
«Bernardino Lotti»
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ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO
DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Anno Scolastico 2015/2016
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ALLEGATO C
MODELLI DI SIMULAZIONE DI PRIMA,
SECONDA E TERZA PROVA SVOLTI
DURANTE L’ANNO SCOLASTICO
Classe VB
ARTICOLAZIONE GEOTECNICO
1
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
INDICE
Simulazione prima prova (italiano)
…………………………………
Simulazione seconda prova (tecn. ambiente)
…………………………………… pag 11
Simulazione terze prove
…………………………………...
2
pag 3
pag 14
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
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Simulazione PRIMA PROVA
CLASSE VB
Articolazione GEOTECNICO
Esami di Stato 2015/16
ALUNNO
______________________________________________
(cognome e nome)
3
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
4
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
5
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
6
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
7
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
8
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
9
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
10
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
11
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
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Simulazione SECONDA PROVA
(GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA)
CLASSE VB
Articolazione GEOTECNICO
Esami di Stato 2015/16
ALUNNO
______________________________________________
(cognome e nome)
12
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: ITGT – COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
ARTICOLAZIONE GEOTECNICO
Tema di: GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA
ESEMPIO PROVA
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella
seconda parte.
PRIMA PARTE
Il candidato predisponga lo studio necessario per la coltivazione di una cava di argilla, posta in
un’area pianeggiante di circa tre ettari.
Lo studio dovrà fornire inoltre elementi utili a valutare se nella fase di recupero dell’area, dopo
l’esaurimento del giacimento, è possibile impiantare una discarica.
La stratigrafia riscontrata e le caratteristiche geologiche sono a scelta del candidato.
SECONDA PARTE
1.
Descrivere le attività d’indagine necessaria al progetto ed alla realizzazione di una galleria.
2.
Quali elementi occorre acquisire per caratterizzare un versante con problemi di instabilità?
3.
Come sono classificati i rifiuti dalla vigente normativa?
4.
Quali caratteristiche presenta una frana per espansione laterale?
__________________
Durata massima della prova: 8 ore.
E’ consentito l’uso di manuali tecnici e di calcolatrici non programmabili.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse tre ore dalla dettatura del tema.
13
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
Istituto di Istruzione Superiore
“B. Lotti”
Via della Manganella 3/5 – 58024 Massa Marittima
Tel.0566/902068 fax 0566/902612
Simulazione TERZA PROVA (marzo 2016)
CLASSE VB
Articolazione GEOTECNICO
Esami di Stato 2015/16
ALUNNO
______________________________________________
(cognome e nome)
14
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
ISTRUZIONI PER LO SVOLGIMENTO DELLA PROVA E CRITERI DI VALUTAZIONE
MATERIE DELLA PROVA: Inglese– Gestione di cantiere– Tecnologie Ambiente– Matematica
TEMPO A DISPOSIZIONE: 90 minuti
TIPOLOGIA B - QUESITI A RISPOSTA SINGOLA*
LIVELLI DI
NUMERO QUESITI
VALORE
PUNTEGGIO
(per ogni materia)
VALUTAZIONE
INDICATORI
CORRETTEZZA
TERMINOLOGICA
assente 0,0
parziale 0,1-0,6
centrata 0,7-1,1
CORRETTTEZZA E
COMPLETEZZA DEI
CONTENUTI
assente 0,0
parziale 0,1-0,7
centrata 0,8-1,3
COERENZA AL QUESITO E
CAPACITA' DI SINTESI
assente 0,0
parziale 0,1-0,6
centrata 0,7-1,1
TOTALE MAX
PUNTEGGIO
MASSIMO
(per ogni materia)
2
7
3,5
TIPOLOGIA C - QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA
INDICATORI
NUMERO PUNTEGGIO
QUESITI
MASSIMO
PUNTEGGIO
(per ogni
(per ogni
materia)
materia)
RISPOSTA CORRETTA
2
RISPOSTA SBAGLIATA O ASSENTE
0
TOTALE QUESITO
2
4
8
 ogni quesito a scelta multipla (tipologia C) prevede l'assegnazione di punti 2 per la risposta
corretta e nessuna penalizzazione per l'errore;
 ogni quesito della tipologia C ha sempre una sola risposta corretta;
 nei quesiti a risposta singola (tipologia B), la lunghezza delle risposte deve rispettare il numero
di righe a disposizione;
 laddove lo ritenga necessario, l'alunno può corredare la risposta ai quesiti di tipologia B con un
semplice grafico o disegno sull'ultimo foglio, facendo un chiaro richiamo ad esso nella risposta
scritta;
 per ogni materia si può totalizzare un massimo di 15 punti;
 la valutazione finale deriva dalla media dei punteggi ottenuti nelle singole materie
 il punteggio massimo della prova è 15 punti, la sufficienza si raggiunge totalizzando 10 punti.
15
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
INGLESE
1) Among the following sources of energy, which are considered as non-renewable?
a)
Wind power
b)
Fossil
c)
Tidal
d)
Sun
2) How does a wind-turbine work?
a)
It doesn’t start unless you manually set the propeller in motion
b)
It starts by means of electric devices
c)
It self-starts when the wind reaches a particular average speed
d)
It only starts when the wind is over 30 miles per hour
3) What is advisable in a laboratory?
a)
Not wearing tight clothes
b)
Not wearing aprons
c)
Wearing safety goggles
d)
Not knowing where emergency exits are
4) Among the following ones, what is not an almost safe used nuclear fuel container?
a)
Concrete-and-steel container
b)
Airtight steel container
c)
Steel-lined concrete pool filled with water to put airtight steel containers in
d)
A deep cave in a mountain
5) Write about the use of a power plant
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
6) Write about the different sources of energy
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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16
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
GESTIONE DI CANTIERE
7) Il lavoro nero è:
a) Il lavoro svolto da operai stranieri
b) Il lavoro svolto nelle ore notturne
c) Il lavoro svolto da operai nelle miniere
d) Il lavoro svolto senza fatturazione e oneri previdenziali
8) Nei cantieri edili, l’adozione dei provvedimenti richiesti dalle norme per evitare danni ai
lavoratori o a terzi spetta:
a) Al direttore dei lavori
b) Al coordinatore della sicurezza in fase di progettazione
c) Al tecnico redattore del piano operativo di sicurezza
d) Al direttore tecnico di cantiere
9) I costi della sicurezza:
a) Sono soggetti a ribasso d’asta
b) Non sono riportatinel PSC
c) Non comprendono il costo degli impianti di terra
d) Non sono soggetti a ribasso d’asta
10) La notifica preliminare:
a) Deve essere inviata alla fine dei lavori
b) Deve essere inviata ad ogni infortunio
c) Deve essere inviata prima dell’inizio dei lavori
d) Deve essere inviata solo in caso di incidente mortale
11) Le figure professionali della sicurezza nel cantiere edile
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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________________________________________________________________________________
12) Definizione di cantiere. elenca gli spazi funzionali del cantiere
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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________________________________________________________________________________
17
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
TECNOLOGIE PER LA GESTIONE DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE
13) La classificazione di Terzaghi :
a) fornisce i valori del carico di roccia sulla calotta in funzione della capacità dell’ammasso
roccioso di autosostenersi;
b) fornisce i valori del carico di roccia sulla calotta in funzione della larghezza e dell’altezza della
galleria;
c) fornisce i valori del carico di roccia sui piedritti in funzione della resistenza a compressione
monoassiale della roccia intatta;
d) fornisce i valori del carico di roccia sui piedritti in funzione delle condizioni idrauliche e delle
discontinuità dell’ammasso roccioso.
14) Le iniezioni di permeazione sono eseguite con una miscela:
a) poco densa e ad alta pressione;
b) molto densa e a bassa pressione;
c) molto densa e ad alta pressione;
d) poco densa e a bassa pressione.
15) L’Arco cellulare:
a) è adatto in rocce scadenti con bassa copertura;
b) è un’estensione del pretaglio;
c) è una tecnica di miglioramento in terreni;
d) viene eseguito con un’inclinazione di 5°-10°.
16) I bulloni ad ancoraggio puntuale:
a) sono un rinforzo passivo;
b) sono il sostegno attivo più antico abbinato a rete elettrosaldata
c) non possono essere tesati perché connessi con resine;
d) hanno il vantaggio di non arrugginirsi e spezzandosi continuano ad esercitare il rinforzo
17) Descrivi il metodo di classificazione RMR di Bieniawski.
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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18) Descrivi il metodo diretto del congelamento.
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________________________________________________________________________________
18
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
MATEMATICA
19) L’integrale generale dell’equazione differenziale y'  
a)
y
c
x2
b)
y
c
x
c)
y  xc
d)
y  ln
c
x
20) L’integrale generale dell’equazione differenziale y ' 
a)
y   2c  x 2  2 x
b)
y   2c  x 2  2 x
c)
y   2c  x 2  2 x
d)
y   2c  x 2
21) L’integrale indefinito  ( x ln x ) dx è:
a)
x2
1
(ln x  )  c
4
2
1
b) x 2 (ln x  )  c
2
c)
y
è:
x
x2
1
(ln x  )  c
2
2
1
d) x 2 (ln x  )  c
2
2
22) L’integrale definito  (3x 2  2 x  5)dx risulta:
1
a) 9
b) 8
c) 7
d) 10
19
x 1
è:
y
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
23)
 y'   x 2  4
Calcola l’integrale particolare di 
 y (3)  1
24)
Calcola il volume del solido generato dalla rotazione attorno all’asse x della porzione di
piano limitata dalla curva di equazione y  senx , con 0  x   , e dall’asse x.
20
ALUNNO _______________________________
VOTO _______
INGLESE
GESTIONE DI CANTIERE
TIPOLOGIA B
INDICATORI
TIPOLOGIA C
LIVELLI DI VALORE
VALUTAZIONE
CORRETTEZZA
TERMINOLOGICA
assente
parziale
centrata
0,0
0,0-0,6
0,7-1,1
CORRETTTEZZA E
COMPLETEZZA DEI
CONTENUTI
assente
parziale
centrata
COERENZA AL QUESITO
E CAPACITA' DI SINTESI
assente
parziale
centrata
TIPOLOGIA B
PUNTEGGIO
INDICATORI
assente
parziale
centrata
0,0
0,0-0,6
0,7-1,1
0,0
0,1-0,7
0,8-1,3
CORRETTTEZZA E
COMPLETEZZA DEI
CONTENUTI
assente
parziale
centrata
0,0
0,1-0,7
0,8-1,3
0,0
0,0-0,6
0,7-1,1
COERENZA AL
QUESITO E CAPACITA'
DI SINTESI
assente
parziale
centrata
0,0
0,0-0,6
0,7-1,1
MATEMATICA
TIPOLOGIA B
COERENZA AL QUESITO
E CAPACITA' DI SINTESI
NUMERO
RISPOSTE
CORRETTE
TOTALE GEST. CANT.
TECNICHE AMBUENTE
CORRETTTEZZA E
COMPLETEZZA DEI
CONTENUTI
PUNTEGGIO
valutazioni parziali
TOTALE INGLESE
CORRETTEZZA
TERMINOLOGICA
LIVELLI DI VALORE
VALUTAZIONE
CORRETTEZZA
TERMINOLOGICA
NUMERO
RISPOSTE
CORRETTE
valutazioni parziali
INDICATORI
TIPOLOGIA C
TIPOLOGIA C
LIVELLI DI VALORE
VALUTAZIONE
assente
0,0
parziale
0,0-0,6
centrata
0,7-1,1
assente
0,0
parziale
0,1-0,7
centrata
0,8-1,3
assente
0,0
parziale
0,0-0,6
centrata
0,7-1,1
valutazioni parziali
TIPOLOGIA B
PUNTEGGIO
INDICATORI
NUMERO
RISPOSTE
CORRETTE
CORRETTEZZA
TERMINOLOGICA
CORRETTTEZZA E
COMPLETEZZA DEI
CONTENUTI
COERENZA AL
QUESITO E CAPACITA'
DI SINTESI
TOTALE TEC. AMB.
LIVELLI DI VALORE
VALUTAZIONE
assente
0,0
parziale
0,0-0,6
centrata
0,7-1,1
assente
0,0
parziale
0,1-0,7
centrata
0,8-1,3
assente
0,0
parziale
0,0-0,6
centrata
0,7-1,1
valutazioni parziali
TIPOLOGIA C
PUNTEGGIO
TOTALE MATEMATICA
I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE V B
21
NUMERO
RISPOSTE
CORRETTE
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
Istituto di Istruzione Superiore
“B. Lotti”
Via della Manganella 3/5 – 58024 Massa Marittima
Tel.0566/902068 fax 0566/902612
Esami di Stato 2015/16
Simulazione TERZA PROVA (Aprile 2016)
CLASSE VB
Indirizzo GEOTECNICO AMBIENTALE
ALUNNO
______________________________________________
(cognome e nome)
22
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
. ISTRUZIONI PER LO SVOLGIMENTO DELLA PROVA E CRITERI DI VALUTAZIONE
MATERIE DELLA PROVA: Inglese – Topografia – Tecnologie per la gestione del territorio e
dell’ambiente - Scienze motorie
TEMPO A DISPOSIZIONE: 90 minuti
TIPOLOGIA B - QUESITI A RISPOSTA SINGOLA*
LIVELLI DI
NUMERO QUESITI
VALORE
PUNTEGGIO
(per ogni materia)
VALUTAZIONE
INDICATORI
CORRETTEZZA
TERMINOLOGICA
assente 0,0
parziale 0,1-0,6
centrata 0,7-1,1
CORRETTTEZZA E
COMPLETEZZA DEI
CONTENUTI
assente 0,0
parziale 0,1-0,7
centrata 0,8-1,3
COERENZA AL QUESITO E
CAPACITA' DI SINTESI
assente 0,0
parziale 0,1-0,6
centrata 0,7-1,1
TOTALE MAX
PUNTEGGIO
MASSIMO
(per ogni materia)
2
7
3,5
TIPOLOGIA C - QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA
INDICATORI
NUMERO PUNTEGGIO
QUESITI
MASSIMO
PUNTEGGIO
(per ogni
(per ogni
materia)
materia)
RISPOSTA CORRETTA
2
RISPOSTA SBAGLIATA O ASSENTE
0
TOTALE QUESITO
2
4
8
 ogni quesito a scelta multipla (tipologia C) prevede l'assegnazione di punti 1,5 per la risposta
corretta e nessuna penalizzazione per l'errore;
 ogni quesito della tipologia C ha sempre una sola risposta corretta;
 nei quesiti a risposta singola (tipologia B), la lunghezza delle risposte deve rispettare il numero
di righe a disposizione;
 laddove lo ritenga necessario, l'alunno può corredare la risposta ai quesiti di tipologia B con un
semplice grafico o disegno sull'ultimo foglio, facendo un chiaro richiamo ad esso nella risposta
scritta;
 per ogni materia si può totalizzare un massimo di 15 punti;
 la valutazione finale deriva dalla media dei punteggi ottenuti nelle singole materie
 il punteggio massimo della prova è 15 punti, la sufficienza si raggiunge totalizzando 10 punti.
23
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
INGLESE
25) What does “Katrina” generally refer to?
a) A hurricane that hit the South of the U.S.A.
b) A tornado that hit the U.S. Midwest
c) The so-called “Big One”
d) A tropical storm
26) What does the acronym UNFCCC concern?
a) A permanent member of the U.N.O.
b) An international treaty
c) A permanent conference of the U.N.O.
d) An uncommon definition for the Kyoto Protocol
27) When do we deal with “emissions trading”?
a) If our country produces little carbon emissions
b) If our country produces big quantities of carbon emissions
c) If we produce lots emissions and we buy “carbon credits” from a poorly industrialized country
d) If we produce little emissions and we buy “carbon credits” from a highly industrialized country
28) Why do we think the Copenhagen Summit in 2009 failed?
a) Because of the effects of the Kyoto Protocol on the environment
b) Because of the Danish politicians’ opposition
c) Because of the environmental policy of the majority of countries
d) Because of the environmental policy of some major countries
29) Write about “Atlantis”
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_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
30) Why should hurricanes get worse in the future?
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
24
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
TOPOGRAFIA
31) La formula di Gauss viene impiegata per calcolare l'area di un appezzamento di terreno
quando questo è stato rilevato
a) per allineamenti
b) per trilaterazione
c) per coordinate polari
d) per coordinate cartesiane
32) Nella formula di camminamento vengono impiegati tutti gli elementi di un poligono tranne
a) un lato e i due angoli adiacenti
b) due lati e l'angolo compreso
c) due angoli qualsiasi
d) due lati qualsiasi
33) Calcolare il volume di un prisma triangolare avente sezione retta 100 metri quadrati e tre
spigoli di lunghezza 15m, 0m, 45m
a) 3000 metri cubi
b) 22500 metri cubi
c) 2000 metri cubi
d) 6000 metri cubi
34) La quota rossa di un punto di passaggio negli spianamenti misti sarà:
a) Nulla
b) Positiva
c) Negativa
d) Calcolata con la formula Qr = pendenza x distanza
35) In che cosa consiste la divisione delle aree di proprietà fondiaria?
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
36) In cosa consiste la rettifica di un confine? In cosa consiste lo spostamento di un confine?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
25
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
TECNOLOGIE PER LA GESTIONE DELL’AMBIENTE
13)La preparazione meccanica dei minerali è:
a) l’insieme dei processi di comminuzione;
b) l’insieme dei processi di estrazione del materiale da un giacimento e seguente frantumazione;
c) l’insieme dei processi di trasformazione del tout-venant in mercantile;
d) l’insieme dei processi di trasformazione del materiale grezzo in ganga.
14) L’RdR apparente dipende:
a) solo dalle dimensioni del materiale;
b) solo dalle dimensioni della macchina;
c) da entrambe le dimensioni;
d) dalle aperture delle maglie dei setacci.
15) Secondo Bond, il Work-Index è:
a) il lavoro necessario per la macinazione;
b) l’energia di frantumazione trasformata in energia superficiale;
c) l’energia necessaria per trasformare una tonnellata corta da dimensioni infinite a 100 ;
d) l’energia necessaria per trasformare una tonnellata da dimensioni infinite a 1 .
16) Il frantoio a doppio effetto si chiama così perchè:
a) ha entrambe le mascelle mobili;
b) ha potenzialità doppia rispetto a quello a semplice effetto;
c) per ogni giro completo dell’albero si hanno due corse di andata e due di ritorno della biella;
d) per ogni giro completo dell’albero si hanno due corse di andata e due di ritorno della mascella
mobile.
17) Descrivi la caratteristica fondamentale del frantoio rotativo conico Symons Hydrocone.
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
18) Descrivi i mulini a ciottoli e a sfere sintetiche.
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___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
26
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015– 2016 CLASSE VB
SCIENZE MOTORIE
19. Quale è la fonte di energia quando il metabolismo ha luogo in assenza di ossigeno?
a) Carboidrati
b) Grassi
c) Proteine
d) Vitamine
20. Il muscolo produce forza attraverso:
a) Contrazioni isometriche
b) Contrazioni concentriche
c) Contrazioni eccentriche
d) Tutte le risposte precedenti sono corrette
21. Il movimento diventa automatizzato se:
a) Viene ripetuto spesso
b) Viene perfezionato nel tempo
c) Viene eseguito senza controllo cosciente
d) Tutte le risposte precedenti sono corrette
22. La coordinazione motoria rappresenta:
a) L’aspetto quantitativo del movimento
b) L’aspetto qualitativo del movimento
c) L’aspetto sia quantitativo che qualitativo del movimento
d) Tutte le risposte precedenti sono sbagliate
23. Quali sono i principali fondamentali individuali della pallavolo? Si differenzino in base
all’attacco e alla difesa.
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________________________________________________________________________________
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________________________________________________________________________________
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________________________________________________________________________________
24. Perché si definisce getto del peso e non lancio del peso?
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________________________________________________________________________________
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27
I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima
a.s. 2015 – 2016 CLASSE VB
ALUNNO _______________________________
VOTO _______
INGLESE
TOPOGRAFIA
TIPOLOGIA B
INDICATORI
TIPOLOGIA C
LIVELLI DI VALORE
VALUTAZIONE
PUNTEGGIO
INDICATORI
TIPOLOGIA B
LIVELLI DI
VALORE
VALUTAZIONE
assente
0,0
parziale
0,1-0,6
centrata
0,7-1,1
CORRETTEZZA
TERMINOLOGICA
assente
parziale
centrata
0,0
0,1-0,6
0,7-1,1
CORRETTTEZZA E
COMPLETEZZA DEI
CONTENUTI
assente
parziale
centrata
0,0
0,1-0,7
0,8-1,3
CORRETTTEZZA E
COMPLETEZZA DEI
CONTENUTI
assente
parziale
centrata
0,0
0,1-0,7
0,8-1,3
COERENZA AL QUESITO
E CAPACITA' DI SINTESI
assente
parziale
centrata
0,0
0,1-0,6
0,7-1,1
COERENZA AL
QUESITO E CAPACITA'
DI SINTESI
assente
parziale
centrata
0,0
0,1-0,6
0,7-1,1
NUMERO
RISPOSTE
CORRETTE
CORRETTEZZA
TERMINOLOGICA
valutazioni parziali
SCIENZE MOTORIE
TIPOLOGIA B
CORRETTTEZZA E
COMPLETEZZA DEI
CONTENUTI
COERENZA AL QUESITO
E CAPACITA' DI SINTESI
NUMERO
RISPOSTE
CORRETTE
TOTALE TOPOGRAFIA
TECNOLOGIE AMBIENTE
CORRETTEZZA
TERMINOLOGICA
PUNTEGGIO
valutazioni parziali
TOTALE INGLESE
INDICATORI
TIPOLOGIA C
LIVELLI DI VALORE
VALUTAZIONE
TIPOLOGIA C
TIPOLOGIA B
LIVELLI DI
INDICATORI
VALORE
VALUTAZIONE
assente
0,0
CORRETTEZZA
parziale
0,1-0,6
TERMINOLOGICA
centrata
0,7-1,1
CORRETTTEZZA E
assente
0,0
COMPLETEZZA DEI
parziale
0,1-0,7
CONTENUTI
centrata
0,8-1,3
COERENZA AL
assente
0,0
QUESITO E CAPACITA'
parziale
0,1-0,6
DI SINTESI
centrata
0,7-1,1
valutazioni parziali
PUNTEGGIO
assente
0,0
parziale
0,1-0,6
centrata
0,7-1,1
assente
0,0
parziale
0,1-0,7
centrata
0,8-1,3
assente
0,0
parziale
0,1-0,6
centrata
0,7-1,1
valutazioni parziali
NUMERO
RISPOSTE
CORRETTE
TOTALE TECNOLOGIE
TIPOLOGIA C
PUNTEGGIO
TOTALE SCIENZE MOTORIE
28
NUMERO
RISPOSTE
CORRETTE