Documento del 15 Maggio - ISIS Lotti Massa Marittima
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Documento del 15 Maggio - ISIS Lotti Massa Marittima
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE «Bernardino Lotti» 58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio art. GEOTECNICO Documento del 15 Maggio con allegati Consiglio di Classe V B a.s. 2015 - 2016 Sommario PRESENTAZIONE CONSIGLIO DI CLASSE .................................................................................................................... 3 RELAZIONE FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ..................................................................................................... 5 PROFILO DELL’INDIRIZZO PROFESSIONALE ............................................................................................................. 5 OBIETTIVI DEL CONSIGLIO DI CLASSE ....................................................................................................................... 6 RISULTATI RAGGIUNTI IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI PREFISSATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE............. 6 CONTENUTI DISCIPLINARI SVOLTI - ATTIVITÀ INTEGRATIVE CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI . 7 METODOLOGIE E STRATEGIE ADOTTATE .................................................................................................................. 7 MODALITÀ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ............................................................................................... 8 STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE .................................................................... 9 CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO E DI VALUTAZIONE ........................................................................ 10 CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E DEL CREDITO FORMATIVO ............................... 10 INDICAZIONI PER LA III PROVA .................................................................................................................................. 11 Allegato A: contenuti programmatici per ogni singola disciplina Allegato B: griglie di valutazione approvate dal Collegio dei Docenti Allegato C: esempi di simulazioni di prima, seconda e terza prova svolte durante l’anno I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2014– 2015 CLASSE V B 2 Disciplina Tecnologie gestione territorio e ambiente Geologia e geologia applicata Inglese Italiano Storia Matematica Scienze Motorie Topografia Gestione del cantiere Religione Alternativa Lab. Geologia Lab. Tecn. Ambiente Lab. Topografia Potenziamento inglese Potenziamento matematica Potenziamento Scienze motorie I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2014– 2015 CLASSE V B Nome del Docente Manuela Liberati Fabrizio Fanciulletti Luigi Cerroni Anna Ciaffone Anna Ciaffone Caudette Pentucci Paola Russo Nadia Cialfi Giagrancesco Santagati Marco Pampana Raffaella Vecci Fabrizio Mazzarocchi Fabrizio Mazzarocchi Francesco Catarsi Chiara Pini Angela Zabatta Riccardo Di Benedetto Continuità Didattica dalla IV alla V PRESENTAZIONE CONSIGLIO DI CLASSE Si Si No Si Si Si Si No No Si Si Si Si Si No No No 3 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 17 Numero studenti Età media 17 Maschi Femmine 0 19 Provenienza: Promozioni classe precedente n. Ripetenti n. stessa scuola n. 17 altra scuola n. 0 17 0 Abbandoni e/o ritiri durante l’anno scolastico n. (studenti che non vengono scrutinati) 0 Elenco degli alunni Bellatalla Simone Milani Saverio Bernini Giacomo Minocci Marco Boni Alessio Priami Giulio Canepi Giacomo Sanetti Tommaso Cirinei Simone Senesi Francesco Gentili Gabriele Spagnoli Mirco Geppini Matttia Stabile Jacopo Lolini Matteo Testori Giovanni Magenes Riccardo I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2014– 2015 CLASSE V B 4 RELAZIONE FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Durante il corso del triennio i ragazzi hanno mostrato buone capacità di apprendimento e buone potenzialità anche se si sono dimostrati selettivi nella scelta delle materie prediligendo le competenze tecniche-professionali; il metodo di studio, per alcuni alunni, si è basato su un apprendimento di tipo scolastico, mnemonico e non rielaborativo mentre per altri è stato di tipo partecipativo con spunti anche di discreto interesse ed approfondimento. Nel quinto anno si è notato un calo di interesse e motivazione che ha dato significative conseguenze nel profitto. La classe mostra un rendimento complessivamente al limite della sufficienza; solo pochi ragazzi presentano solo qualche valutazione negativa, la maggior parte incontra difficoltà in varie discipline dove si riscontrano insufficienze più o meno gravi. Come si evince anche dalle relazioni dei singoli docenti, solo un ristretto gruppo di alunni ha raggiunto un risultato apprezzabile in termini di conoscenze, competenze e abilità, mettendo a frutto le buone capacità personali e dimostrando interesse per le attività scolastiche. Un altro piccolo gruppo è stato caratterizzato da un atteggiamento decisamente più superficiale nei confronti di alcune materie, atteggiamento che ha portato a risultati al di sotto delle aspettative. Infatti, malgrado siano stati effettuati interventi didattici mirati, approfondimenti, frequenti periodi di ripasso e attività di recupero “in itinere” in tutte le materie, alla fine del percorso scolastico alcuni alunni mostrano difficoltà, soprattutto a livello espressivo e di rielaborazione personale dei contenuti. I tentativi di recupero, nell’ultima parte dell’anno scolastico, non a tutti sono serviti a colmare completamente le lacune accumulate e al momento in cui questo documento viene redatto permangono alcune situazioni complesse. Le attività di laboratorio, come del resto le visite guidate, hanno fatto registrare un maggior interesse; i ragazzi si sono in genere dimostrati attenti e partecipativi, spesso ottenendo complimenti da parte degli esterni coinvolti. Anche le attività di tirocinio sono state proficue ed hanno prodotto un’apprezzabile crescita culturale. Per quanto riguarda il comportamento, gli alunni sono stati attenti alle regole della vita scolastica e rispettosi nei riguardi dei professori; come gruppo sono abbastanza affiatati e dal punto di vista disciplinare non si sono riscontrati problemi particolari, tranne l’eccessivo numero di assenze. Per quanto riguarda le verifiche, talvolta sono state vissute da alcuni alunni solo in funzione del voto, mentre qualche altro studente le ha interpretate come uno strumento di verifica delle conoscenze apprese, di chiarimento e di approfondimento. Informazioni su contenuti, tempi, obiettivi specifici raggiunti nelle singole discipline, sulle varie attività di sostegno e integrazione sono riportate nelle relazioni finali dei singoli docenti. Rapporti scuola-famiglia Si sono svolti, nella maggior parte dei casi regolarmente rispettando il calendario previsto e approvato dal Collegio dei Docenti. Non tutti i genitori comunque hanno avuto almeno una volta rapporti con la scuola. PROFILO DELL’INDIRIZZO PROFESSIONALE La figura professionale del “Perito Geotecnico” prevede una adeguata formazione di base utile al tecnico per inserirsi con buona elasticità in contesti diversi. conoscenze che vengono acquisite in questo corso sono essenzialmente centrate sullo studio delle problematiche ambientali intese in senso lato e vanno dalla geologia alla cartografia, alla geologia applicata alle tecniche dell’ingegneria civile. Questo percorso permette di acquisire le necessarie competenze e capacità per poter gestire problematiche che vanno dal monitoraggio ambientale alla realizzazione di infrastrutture alla ricerca petrolifera alla gestione dei cantieri sia minerari che edili. I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2014– 2015 CLASSE V B 5 Particolare attenzione è stata posta, negli ultimi anni, dalla nostra scuola, alle problematiche ambientali rivolte allo studio e prevenzione del dissesto idrogeologico, alla gestione della risorsa idrica, alla gestione dei rifiuti, alle tecniche di recupero e ripristino ambientale di siti degradati, ecc. Inoltre le conoscenze e competenze della figura sono ottime basi per il proseguimento degli studi in particolar modo in campo tecnico, scientifico e tecnologico, come dimostrano i buoni risultati che gli allievi di questo corso hanno molto spesso ottenuto e stanno ottenendo in facoltà quali Ingegneria, Scienze della Terra, Scienze Ambientali, ma anche in facoltà che non sono direttamente collegate, come piano di studi, alle materie di specializzazione dell’indirizzo geominerario, come ad esempio Ingegneria delle Telecomunicazioni ed ingegneria aerospaziale. Non meno importante rimane la possibilità di applicare le capacità e le competenze acquisite nel corso di studi alla libera professione, previa iscrizione all’albo dei periti industriali. OBIETTIVI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Obiettivi generali e trasversali conseguiti Obiettivi generali Miglioramento del senso di responsabilità individuale Partecipazione alla vita scolastica Miglioramento della partecipazione al dialogo Obiettivi trasversali Gli obiettivi trasversali comportamentali ritenuti più significativi sono: raggiungimento di una certa autostima minima aggregazione di gruppo Gli obiettivi trasversali cognitivi ritenuti più significativi sono: minima acquisizione di un linguaggio corretto per ogni disciplina comprensione degli approcci metodologici delle varie discipline. RISULTATI RAGGIUNTI CONSIGLIO DI CLASSE IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI PREFISSATI DAL Sia in un contesto di lavoro autonomo che dipendente gli alunni che più si sono impegnati, rispetto al resto della classe, sono in grado di : in termini di conoscenza conoscere le tecniche di monitoraggio ambientale, conoscere i fenomeni naturali che stanno alla base della dinamica ambientale, conoscere le cartografie ed i sistemi di rilevamento ed elaborazione topografica, conoscere le tecniche realizzative delle infrastrutture (strade, invasi artificiali, ecc) conoscere le procedure di VIA In termini di capacità gli studenti hanno acquisito una certa capacità di comprensione, di analisi, di sintesi e di valutazione; hanno acquisito una sufficiente capacità di esporre e ragionare sui contenuti disciplinari utilizzando i diversi linguaggi specifici. In termini di competenze Saper consultare la normativa vigente, saper relazionare il lavoro svolto Sia per le materie letterarie che per quelle tecniche, seguendo le indicazioni del nuovo esame di stato, gli alunni sono stati impegnati in lavori scritti in conformità delle tipologie di prima prova possibili. Per quanto riguarda le altre discipline si rimanda alle relazioni personali dei docenti allegate al presente documento. I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2014– 2015 CLASSE V B 6 CONTENUTI DISCIPLINARI SVOLTI - ATTIVITÀ INTEGRATIVE CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI Per quanto riguarda i contenuti disciplinari svolti nelle singole materie si rimanda alle relazioni dei docenti che sono unite al presente documento nell’allegato A. Al fine di incentivare l’interesse degli alunni e permettere loro di approfondire le conoscenze o di affrontare nuovi argomenti sono state effettuate le seguenti visite guidate: Docente accompagnatore Luogo visitato Tematiche Discipline coinvolte Impianto perforazione Enel Green Power - Radicondoli Conferenza presso l’auditorium Enel Green Power a Larderello Geologia Tecn. ambiente Geologia Tecn. Ambiente Gestione cantiere Geologia Tecn. Ambiente Geologia Tecn. ambiente Geologia Tecn. Ambiente Gestione cantiere Geologia Tecn. Ambiente Museo della Miniera di Massa M.ma Geologia Tecn. Ambiente Gestione cantiere Geologia Tecn. Ambiente Gestione cantiere Liberati, Mazzarocchi Convegno del Consorzio di Bonifica a Venturina Terme. Geologia, Tecniche Ambiente Geologia, Tecniche Ambiente Fanciulletti Cassa di espansione dello Scopaione Scarlino Geologia Tecn. Ambiente Gestione cantiere Geologia Tecn. Ambiente Gestione cantiere Fanciulletti Mineral Show a Bologna Mazzarocchi Liberati Liberati, Vecci La classe ha seguito due lezioni specifiche sugli impianti di perforazione Enel Green Power e sulla geotermia, di cui la prima in Aula Magna, la seconda a Larderello. Quasi tutti gli alunni hanno terminato il tirocinio aziendale cominciato in IV e in alcuni casi hanno fissato questa esperienza in una tesina da presentare in sede di esame. La classe (11 alunni) ha partecipato al viaggio di istruzione a Barcellona accompagnata dal prof. Riccardo di Benedetto.. Sono state effettuate attività di orientamento generico presso l’Università di Siena e di Pisa. La classe ha partecipato ai seguenti progetti: Alternanza scuola-lavoro Tiro a volo Centro sportivo scolastico (con partecipazione ai campionati sportivi studenteschi) Sicurezza sui luoghi di lavoro (all’interno delle singole materie) Teatro METODOLOGIE E STRATEGIE ADOTTATE Le metodologie adottate sono state essenzialmente incentrate su lezioni frontali alternate a lezioni interattive e gli strumenti utilizzati sono stati sia quelli tradizionali (lavagna interattiva LIM, fotocopie di appunti del docente ad integrazione del testo, strumenti dei vari laboratori), computer e strumenti multimediali, diverse lezioni sono state svolte in campagna anche in relazione al fatto che materie come la geologia e la geologia applicata hanno bisogno di essere verificate sul campo e difficilmente le spiegazioni e gli schemi in classe risultano esaurienti. I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2014– 2015 CLASSE V B 7 Ove necessario oltre all’approfondimento degli aspetti teorici degli argomenti oggetto delle discipline tecnico-scientifiche, si è provveduto alla elaborazione matematica e alla definizione di schemi grafici, anche con l’ausilio di software specifici. Per le materie di indirizzo tecnico e per la lingua inglese, gli studenti hanno potuto svolgere attività di laboratorio, sia con lavoro individuale che in gruppo. Si ribadisce che si è sempre cercato di uniformare il linguaggio tecnico delle materie di indirizzo, curandone gli aspetti di interdisciplinarietà. Modalità di recupero: Sono stati effettuati interventi di recupero in itinere e individualizzati; talvolta sono state utilizzate le ore normalmente dedicate alle attività di laboratorio in cui la copresenza degli insegnanti permette una diversificazione del lavoro. Inoltre è stata utilizzata la settimana del viaggio di istruzione per i ragazzi che non vi hanno partecipato. Modalità di verifica: Le verifiche sono state condotte con interrogazioni, prove scritte a risposta multipla ed a risposta singola, esercizi, colloqui e prove pratiche. Le prove sono state effettuate secondo il calendario stabilito dal collegio dei docenti e, quando necessario, con tempistiche individualizzate e concordate con gli alunni. Sono state effettuate tre simulazioni di terza prova (cantiere, inglese, matematica, topografia - storia, inglese, cantiere, geologia – cantiere, inglese, topografia, geologia) della durata di 90 minuti, una simulazione della seconda prova della durata di 8 ore e una simulazione della prima prova della durata di 6 ore. MODALITÀ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE MODALITÀ italiano Lezione frontale x storia inglese matem. geologia cantiere religione topografia tecn. ambie. S.mot orie x x x x x x x x x Lezione con esperti x Lezione multimediale x x x Lezione pratica x x x x x x x x x x x Lavoro di gruppo Discussione guidata x x Problem solving Esercitazioni x x x x x x x x I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2014– 2015 CLASSE V B x x x x x x x x x x x x x x 8 STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE STRUMENTI Italiano Storia Colloquio si Elaborati scritti si si Inglese Matem. Geologia Cantiere Religio. si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si Prova di Lab. / multimediale Prova pratica Risoluzione di casi/problemi Prova strutturata/ semistrutturata si si Relazione si si Esercizi si si si Topogr. si si si si si si si si si si S. Mot orie si si si si si si si si si si si si si si Tecn. ambie. si si si Altro I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2014– 2015 CLASSE V B 9 CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO E DI VALUTAZIONE Si fa riferimento alla griglia di misurazione del profitto e di valutazione approvata dal Collegio Docenti e allegata al presente documento. Verranno in particolar modo considerati i seguenti elementi: Assiduità nella frequenza scolastica e costanza nello studio a casa Miglioramenti mostrati in itinere rispetto ai livelli di partenza Superamento dei debiti formativi Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo Interesse ed impegno nella partecipazione alle attività complementari ed integrative offerte dalla scuola. CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E DEL CREDITO FORMATIVO Elementi che concorrono alla determinazione del credito scolastico: Profitto (Vedi tabella A art. 15 comma3, Reg. D.P.R. 323/98) e Delib. Collegio Terza Prova Assiduità nella frequenza scolastica Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo Interesse e impegno nella partecipazione alle attività complementari e integrative offerte dalla scuola Eventuali crediti formativi Certificazione europea sulla conoscenza della lingua straniera Patente europea del computer Sotto è riportata la tabella ministeriale con i crediti per ciascun anno in riferimento alla media del profitto. Credito scolastico (punti) Media dei voti 3° anno 4° anno 5° anno M=6 3-4 3-4 4-5 6<M≤7 4-5 4-5 5-6 7<M≤8 5-6 5-6 6-7 8<M≤9 6-7 6-7 7-8 9<M≤10 7-8 7-8 8-9 Credito formativo: Secondo la vigente normativa è da ritenersi credito formativo un’esperienza qualificata acquisita al di fuori della scuola di appartenenza che incida sulla formazione dello studente e favorisca la sua crescita umana civile e culturale. Tale esperienza dovrà essere coerente con il tipo di corso ed omogenea con i contenuti tematici del corso stesso. La documentazione relativa al credito formativo deve consistere in un’attestazione proveniente dall’Ente, Associazione od Istituzione presso il quale il candidato ha realizzato l’esperienza e contenente una sintetica descrizione dell’esperienza stessa. Tale documentazione deve pervenire all’Istituto entro il 15 Maggio 2015, per consentirne l’esame e la valutazione da parte degli organi competenti. I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2014– 2015 CLASSE V B 10 Le certificazioni comprovanti attività lavorativa devono indicare l’ente a cui sono stati versati i contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che escludano l’obbligo dell’adempimento contributivo (comma 2 art. 12 Regolamento). Per l’attribuzione del credito formativo si fa riferimento, inoltre, ai criteri stabiliti dal collegio docenti dell’istituto. Nella valutazione del credito formativo si terrà conto dell’andamento scolastico dello studente. INDICAZIONI PER LA III PROVA Nel corso dell’anno scolastico sono state svolte tre simulazioni della 3° prova con tipologia mista b e c: quattro domande a risposta multipla e due a risposta breve per ogni materia (tempo a disposizione 90 minuti). 1. Cantiere, Inglese, Matematica e Tecn. Amb. 2. Inglese, Tecn. Amb., Topografia, Scienze Motorie. 3. Inglese, Tecn. Amb., Topografia, Scienze Motorie. Per quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alle griglie approvate dal collegio docenti . Considerato il gradimento espresso dagli alunni risulta evidente una certa predisposizione allo svolgimento di una prova con quesiti misti: risposta multipla ed a risposta aperta (b-c). I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2014– 2015 CLASSE V B 11 ELENCO LIBRI DI TESTO DISCIPLINA Matematica LIBRI DI TESTO Bergamini-Trifone “Corso verde di matematica.” Vol.5 ZANICHELLI Scienze motorie e sportive Del Nista- Parker- Tasselli “In perfetto equilibrio” Casa Editrice G.D’ANNA Inglese Change Up!, Upper Intermediate. Freeman-Hill (. Ed. De Agostini Freeman-Hill) New Focus on Science. Franchi, Martelli, Creek ( Ed. Minerva scuola ) Italiano Sambugar-Salà “Letteratura” Vol. 3 Ed. La Nuova Italia Storia Calvani “Spazio storia” Vol.3 Ed. MONDADORI Geologia Dispense del docente Tecn. Ambiente Dispense del docente Topografia Renato Cannarozzo, Lanfranco Cucchiarini, William Meschieri, Vera Zanella Topografia e Costruzioni per geotecnico ed. Zanichelli Gestione del cantiere Religione I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2014– 2015 CLASSE V B Coccagna-Mancini “Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro” Ed. Le Monnier Solinas “Tutti i colori della vita” Ed. SEI 12 Il presente documento è stato redatto, letto e approvato all’unanimità nella seduta del Consiglio di classe di Maggio 2016 alla presenza dei sottoscritti docenti Disciplina Geologia e geologia applicata Nome del Docente Coordinatore del Consiglio di Classe Fabrizio Fanciulletti Gestione cantiere Gianfrancesco Santagai Inglese Luigi Cerroni Italiano e Storia Anna Ciaffone Laboratorio Tecn. Ambiente Laboratorio Geologia Fabrizio Mazzarocchi Laboratorio Topografia Francesco Catarsi Matematica Claudette Pentucci Scienze Motorie Paola Russo Tecniche Gest. Amb e Territorio Manuela Liberati Religione Marco Pampana Topografia Nadia Cialfi Potenziamento Inglese Chiara Pini Potenziamento Matematica Angela Zabatta Potenziamento Scienze Motorie Riccardo Di Benedetto Dirigente scolastico Prof.ssa Marta Bartolini Presidente del Consiglio di Classe I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2014– 2015 CLASSE V B 13 ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE «Bernardino Lotti» 58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana Via della Manganella 3/5 –tel 0566.902068 ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Anno Scolastico 2014/2015 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ALLEGATO A CONTENUTI PROGRAMMATICI DI OGNI SINGOLA DISCIPLINA Classe VB ARTICOLAZIONE GEOTECNICO Allegato A INDICE 1) RELAZIONI SINGOLI DOCENTI - Inglese - Italiano - Storia - Topografia - Geologia e geologia applicata - Tecnologie per la gestione dell’ambiente e del territorio - Religione - Matematica - Scienze Motorie - Gestione del Cantiere - Alternativa alla religione 2) CONTENUTI SINGOLE DISCIPLINE - Inglese - Italiano - Storia - Topografia - Geologia e geologia applicata - Tecnologie per la gestione dell’ambiente e del territorio - Religione - Matematica - Scienze Motorie - Gestione del Cantiere - Alternativa alla religione I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2014– 2015 CLASSE V B 2 RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE Anno scolastico 201_/201_ Liceo Classico Istituto Professionale -Manutenzione e Assistenza Tecnica Istituto Professionale Per L’enogastronomia e L’ospitalità Alberghiera Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio CLASSE Quinta B MATERIA DI INSEGNAMENTO Inglese DOCENTE Cerroni Luigi TESTI ADOTTATI: Change Up!, Upper Intermediate. Freeman-Hill (. Ed. De Agostini Freeman-Hill) New Focus on Science. Franchi, Martelli, Creek ( Ed. Minerva scuola ) DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 1) documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89; D.M. 9/2010 2) documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio. 1. ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE La classe, composta da 17 alunni, ha generalmente raggiunto un livello accettabile di conoscenza e competenza sulla “microlingua”, in qualche caso supportato da buone conoscenze grammaticali e, più spesso, patendo lacune percepibilmente annose e di difficile compensazione nel solo ultimo anno di corso. Nel complesso, il livello di responsabilità e di maturità raggiunto può essere ritenuto accettabile, unitamente al comportamento. 1 Il programma è stato svolto, per lo più, cercando di seguire i modi e i tempi previsti in sede di programmazione iniziale. Sui moduli presi in considerazione sono state svolte gran parte delle esercitazioni sia orali che scritte. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: conoscenze: La totalità della classe ha raggiunto un livello sufficiente di : a) lessico minimo specifico relativo al linguaggio specialistico afferente all’indirizzo geo-minerario; b) strutture morfo-sintattiche di base e funzioni comunicative essenziali per la comunicazione in L2; competenze/capacità: In termini di capacità la quasi totalità della classe è riuscita a conseguire un livello medio soddisfacente per quanto concerne: a) il consolidamento dell’uso di strutture morfo-sintattiche varie; b) la comprensione orale/scritta di testi di media difficoltà di carattere generale; c) la comprensione orale/scritta di testi semplici di carattere geo-tecnico; d) saper comunicare in modo abbastanza chiaro e corretto; e) lo svolgimento di prove che contemplano questionari a risposta singola/multipla; Atteggiamento rispetto al rapporto educativo poco responsabile responsabile attivo Molto attivo attiva Molto attiva Significativi Molto significativi X Partecipazione alle lezioni passiva sollecitata X Progressi ottenuti Scarsi Sufficienti nelle competenze degli alunni X Livello medio conseguiti nel gruppo classe: Studenti con preparazione di livello medio/alto Studenti con preparazione sufficiente Studenti con preparazione insufficiente: Studenti con preparazione gravemente insufficiente 2. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina 5 12 ___ ___ in riferimento al PECUP (profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento Sono stati garantiti i livelli essenziali di prestazione della qualità del servizio educativo che le istituzioni scolastiche della Repubblica sono tenute ad assicurare agli allievi e alle famiglie, tenendo conto delle personali capacità di ciascuno. Gli obiettivi specifici e le unità di apprendimento relative alla materia di insegnamento sono stati organizzati e rispettati tenendo conto delle caratteristiche del gruppo classe. Per questo, dovendo anche tener conto di esigenze tabellari, si è privilegiato un percorso di carattere tecnico cercando di compensare e rendere accettabili, in sede di esame dell’ argomento, lacune di caratttere grammaticale spesso riscontrate. Pertanto, gli obiettivi di apprendimento sono diventati obiettivi formativi nel momento in cui si sono trasformati nei compiti di apprendimento ritenuti realmente accessibili. 2 Articolazione del percorso svolto 3. unità Contenuti svolti Attrezzatura, abbigliamento e segnali in laboratorio ( pag. 17 ) Studio dei fossili: dai dinosauri ai primi volatili (pag.18) Gli annali della vita scritti sulla roccia ( pag. 19 ) Darwin e la sua passione per l’ osservazione ( pag. 20 ) L’ Effetto “Serra” ( pag. 33) Centrali nucleari e smaltimento rifiuti radioattivi ( pag. 35 ) Energia solare ( pag. 38 ) Energia eolica ( Pag. 39 ) Energia delle maree (pag. 40 ) Energia geotermica (pag.40) Bio-energia(pag. 41) Le lettere di Einstein a Roosevelt ( pag. 118 ) La prima lettera di Einstein a Roosevelt ( pagg. 118-119 ) Il Manifesto “ RusselEinstein “ Stiamo rendendo più devastanti gli uragani? ( pagg. 151-152 ) Il Protocollo di Kyoto ( pag. 152 ) Il Summit di Copenhagen ( pagg. 152-153 ) Tempi di attuazione SettembreMetà Ottobre Obiettivi in termini di esiti formativi attesi Saper descrivere in una seconda lingua le proprie esperienze in merito alle materie di indirizzo del corso Sapersi documentare su riviste e pubblicazioni, nonché sul web, sulle novità a carattere scientifico sulla materia Saper interpretare scritture, segnali, norme di sicurezza espresse in lingua inglese Saper sintetizzare espressioni linguistiche allo scopo di rendere più agevole ed efficace la comunicazione, specie in termini di sopravvivenza in territorio estero Metà OttobreNovembre NovembreDicembre GennaioFebbraio La struttura della Terra ( pag. 160 ) La Tettonica “ a placche”( pag. 161 ) Il ciclo della rocce ( pag. 162 ) Le eruzioni vulcaniche ( pag. 162 ) FebbraioMetà Marzo Aprile METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI METODOLOGIE X Lezione frontale X Lezione interattiva Attività di laboratorio (discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive) (esperienza individuale o di gruppo) (presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche) Lezione multimediale (utilizzo della LIM, di PPT, di audio video) Cooperative learning (lavoro collettivo guidato o autonomo) solving X Problem (definizione collettiva) Esercitazioni pratiche Altro ____________________________ MEZZI, STRUMENTI, SPAZI 3 X Libri di testo Altri libri X Dispense, schemi Videoproiettore/LIM Registratore Lettore CD Biblioteca Laboratorio di_______________ Cineforum Lezioni fuori sede Alternanza scuola/lavoro Altro ___________________ 4. MODALITA’ DI VERIFICA X Analisi del testo Saggio breve X Articolo di giornale X Tema – relazione X Test a riposta aperta X Prova semistrutturata Prova strutturata Risoluzione di problemi Prova grafica / pratica X Interrogazione X Simulazione colloquio Altro________________ 5. VALUTAZIONE CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione terrà conto di: Livello individuale di acquisizione di conoscenze X Livello individuale di acquisizione di abilità e competenze Progressi compiuti rispetto al livello di partenzaX Interesse Numero prove Scritto svolte Trimestre 2 Pentamestre 2+2 ImpegnoX PartecipazioneX Frequenza ComportamentoX Orale Pratico Altro 2 2 Griglie di valutazione Grigli concordate a livello di dipartimento STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO Interventi didattici svolti : X Esami o soluzioni di casi pratici XAllungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti □ Controllo dei compiti svolti a casa, del materiale, ect □ Offerta di occasioni gratificanti XStudio assistito in classe XAssiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami XGuida a un comportamento equilibrato e responsabile □ Esercitazione per l’uso di un linguaggio specifico nelle diverse discipline □ Altro ………………………………… Obiettivi raggiunti 6. Numero dei p artecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 10 9 sollecitata parziale 4 7. 8. STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO Interventi didattici: xAttività guidate a crescente livello di difficoltà □ Esercitazione per migliorare /perfezionare il metodo di lavoro □ Inserimento in gruppi di lavoro motivati xRielaborazione dei contenuti □ Altro ………………………………… Obiettivi raggiunti Numero dei p artecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 9. 10 9 sollecitata parziale STRATEGIE DA MESSE IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO Interventi didattici: xApprofondimento e problematizzazione dei contenuti □ Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi xSviluppo dell’autonomia di studio xSviluppo della capacità critica □ Altro ………………………………… Obiettivi raggiunti Numero dei p artecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 10 9 sollecitata parziale 10. APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC. 11. OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Colloqui per lo più regolari Data di consegna: 04.05.2016 Il docente Prof. Luigi Cerroni 5 ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE «Bernardino Lotti» 58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.islotti.gov.it Sede accreditata A.I.C.A. ECDL Core Level – Test Center ADRN0001 Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana CERTIFICAZIONE UNI EN ISO 9001:2008 – SETTORE EA37 CERTIFICATO N. 9175 RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE Anno scolastico 2015/2016 Liceo Classico Istituto Professionale -Manutenzione e Assistenza Tecnica Istituto Professionale Per L’enogastronomia e L’ospitalità Alberghiera Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio CLASSE 5B MATERIA DI INSEGNAMENTO ITALIANO DOCENTE Anna Ciaffone TESTI ADOTTATI: Sambucar, Letteratura+, la nuova Italiana DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 1) documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89; D.M. 9/2010 2) documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio. 1. ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE La classe, anche se disponibile al dialogo educativo, ha subito lo svolgimento dei contenuti, seguendo spesso tempistiche proprie, collaborando passivamente alle attività di potenziamento delle competenze di base o di analisi di documenti. Tranne un numero piuttosto esiguo dei componenti l’attività si è spesso limitata alla memorizzazione dei contenuti, supportata solo in parte dal progresso linguistico e espositivo. Le numerose assenza e la scarsa collaborazione hanno motivato una programmazione che si commisurava sulla valenza individuale e personale. 1 Atteggiamento rispetto al rapporto educativo poco responsabile responsabile attivo Molto attivo sollecitata attiva Molto attiva Sufficienti Significativi Molto significativi x Partecipazione alle lezioni passiva x Progressi ottenuti Scarsi nelle competenze degli alunni x Livello medio conseguiti nel gruppo classe: Studenti con preparazione di livello medio/alto Studenti con preparazione sufficiente Studenti con preparazione insufficiente: Studenti con preparazione gravemente insufficiente 2. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina 4 7 5 1 in riferimento al PECUP (profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento Lo svolgimento dei moduli previsti si è adeguato alle tempistiche ad personam inserendo moduli di recupero individualizzati ed accompagnamenti in itinere. 3. Articolazione del percorso svolto unità Contenuti Dal verismo al decadentismo : Verga, Carducci Tempi Primo trimestre Il decadentismo Pascoli, D'Annunzio secondo trimestre Il Novecento: Ungaretti, Montale, Quasimodo, Moravia, Pavese, Calvino terzo trimestre recupero dei contenuti e verifica delle competenze giugno Obiettivi in termini di esiti formativi attesi Analisi e comprensione dei testi proposti 2 4. METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI METODOLOGIE x Lezione frontale solving x Problem (definizione collettiva) x Lezione interattiva Attività di laboratorio (discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive) (esperienza individuale o di gruppo) x Lezione multimediale (presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche) Esercitazioni pratiche (utilizzo della LIM, di PPT, di audio video) Altro ____________________________ Cooperative learning (lavoro collettivo guidato o autonomo) x Libri di testo Altri libri Dispense, schemi Videoproiettore/LIM MEZZI, STRUMENTI, SPAZI Registratore Lettore CD Biblioteca Laboratorio di_______________ Cineforum Lezioni fuori sede Alternanza scuola/lavoro Altro ___________________ 5. MODALITA’ DI VERIFICA x x x x Analisi del testo Saggio breve Articolo di giornale Tema – relazione Test a riposta aperta x Prova semistrutturata Prova strutturata Risoluzione di problemi Prova grafica / pratica x Interrogazione x Simulazione colloquio Altro_______________ 6. VALUTAZIONE CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione terrà conto di: Livello individuale di acquisizione di conoscenze Livello individuale di acquisizione di abilità e competenze Progressi compiuti rispetto al livello di partenza Interesse Numero prove Scritto svolte Trimestre 4 Pentamestre 6 Impegno Partecipazione Frequenza Comportamento Orale Pratico Altro 5 5 Griglie di valutazione (specificare se le griglie di riferimento sono quelle concordate a livello di Istituto o se sono in adozione griglie concordate a livello di dipartimento) 7. STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO Interventi didattici svolti : □ Esami o soluzioni di casi pratici □ X Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti □ X Controllo dei compiti svolti a casa, del materiale, ect □ Offerta di occasioni gratificanti □ Studio assistito in classe 3 □ Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami □ Guida a un comportamento equilibrato e responsabile □ Esercitazione per l’uso di un linguaggio specifico nelle diverse discipline □ Altro ………………………………… Obiettivi raggiunti Numero dei p artecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 8. STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO Interventi didattici: □ Attività guidate a crescente livello di difficoltà □ X Esercitazione per migliorare /perfezionare il metodo di lavoro □ Inserimento in gruppi di lavoro motivati □ X Rielaborazione dei contenuti □ Altro ………………………………… Obiettivi raggiunti Numero dei p artecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 9. 4 2 p scarsa 10 7 p suff STRATEGIE DA MESSE IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO Interventi didattici: □ Approfondimento e problematizzazione dei contenuti □ X Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi □ X Sviluppo dell’autonomia di studio □ X Sviluppo della capacità critica □ Altro ………………………………… Obiettivi raggiunti Numero dei p artecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 4 4 attiva buona 10. APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC. Partecipazioni individuali a Concorso Mariella Gennai, Rotary, teatro 11. OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE. Alcune famiglie si sono dimostrate attente alla vita scolastica, ma circa la metà non ha invece dimostrato il sostegno atteso Data di consegna: 10 maggio 2016 Il docente __ANNA CIAFFONE______ 4 ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE «Bernardino Lotti» 58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.islotti.gov.it Sede accreditata A.I.C.A. ECDL Core Level – Test Center ADRN0001 Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana CERTIFICAZIONE UNI EN ISO 9001:2008 – SETTORE EA37 CERTIFICATO N. 9175 RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE Anno scolastico 2015/2016 Liceo Classico Istituto Professionale -Manutenzione e Assistenza Tecnica Istituto Professionale Per L’enogastronomia e L’ospitalità Alberghiera Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio CLASSE 5 B MATERIA DI INSEGNAMENTO storia DOCENTE Anna Ciaffone TESTI ADOTTATI: Calvani, Spazio storia, Mondadori education DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 1) documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89; D.M. 9/2010 2) documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio. 1. ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE La classe, anche se disponibile al dialogo educativo, ha subito lo svolgimento dei contenuti, seguendo spesso tempistiche proprie, collaborando passivamente alle attività di potenziamento delle competenze di base o di analisi di documenti. Tranne un numero piuttosto esiguo dei componenti l’attività si è spesso limitata alla memorizzazione dei contenuti, supportata solo in parte dal progresso linguistico e espositivo. Le numerose assenza e la scarsa collaborazione hanno motivato una programmazione che si commisurava sulla valenza individuale e personale. 1 Atteggiamento rispetto al rapporto educativo poco responsabile responsabile attivo Molto attivo sollecitata attiva Molto attiva Sufficienti Significativi Molto significativi x Partecipazione alle lezioni passiva x Progressi ottenuti Scarsi nelle competenze degli alunni x Livello medio conseguiti nel gruppo classe: Studenti con preparazione di livello medio/alto Studenti con preparazione sufficiente Studenti con preparazione insufficiente: Studenti con preparazione gravemente insufficiente 2. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina 4 7 5 1 in riferimento al PECUP (profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento Lo svolgimento dei moduli previsti si è adeguato alle tempistiche ad personam inserendo moduli di recupero individualizzati ed accompagnamenti in itinere. 3. Articolazione del percorso svolto unità Contenuti Dal primo novecento alla primaguerra mondiale Tempi Primo trimestre I Governi totalitari e la seconda guerra mondiale secondo trimestre Guerra fredda e gli eventi recenti terzo trimestre recupero e approfondimento dei contenuti maggio Obiettivi in termini di esiti formativi attesi Ricostruire la linea del tempo e le connessioni causa effetto 2 4. METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI METODOLOGIE x Lezione frontale solving x Problem (definizione collettiva) x Lezione interattiva Attività di laboratorio (discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive) (esperienza individuale o di gruppo) x Lezione multimediale (presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche) Esercitazioni pratiche (utilizzo della LIM, di PPT, di audio video) Altro ____________________________ Cooperative learning (lavoro collettivo guidato o autonomo) x Libri di testo Altri libri Dispense, schemi Videoproiettore/LIM MEZZI, STRUMENTI, SPAZI Registratore Lettore CD Biblioteca Laboratorio di_______________ Cineforum Lezioni fuori sede Alternanza scuola/lavoro Altro ___________________ 5. MODALITA’ DI VERIFICA x x x x Analisi del testo Saggio breve Articolo di giornale Tema – relazione Test a riposta aperta x Prova semistrutturata Prova strutturata Risoluzione di problemi Prova grafica / pratica x Interrogazione x Simulazione colloquio Altro_______________ 6. VALUTAZIONE CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione terrà conto di: Livello individuale di acquisizione di conoscenze Livello individuale di acquisizione di abilità e competenze Progressi compiuti rispetto al livello di partenza Interesse Numero prove Scritto svolte Trimestre Pentamestre Impegno Partecipazione Frequenza Comportamento Orale Pratico Altro 5 5 Griglie di valutazione (specificare se le griglie di riferimento sono quelle concordate a livello di Istituto o se sono in adozione griglie concordate a livello di dipartimento) 7. STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO Interventi didattici svolti : □ Esami o soluzioni di casi pratici □ X Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti □ X Controllo dei compiti svolti a casa, del materiale, ect □ Offerta di occasioni gratificanti □ Studio assistito in classe 3 □ Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami □ Guida a un comportamento equilibrato e responsabile □ Esercitazione per l’uso di un linguaggio specifico nelle diverse discipline □ Altro ………………………………… Obiettivi raggiunti Numero dei p artecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 8. STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO Interventi didattici: □ Attività guidate a crescente livello di difficoltà □ X Esercitazione per migliorare /perfezionare il metodo di lavoro □ Inserimento in gruppi di lavoro motivati □ X Rielaborazione dei contenuti □ Altro ………………………………… Obiettivi raggiunti Numero dei p artecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 9. 4 2 p scarsa 10 7 p suff STRATEGIE DA MESSE IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO Interventi didattici: □ Approfondimento e problematizzazione dei contenuti □ X Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi □ X Sviluppo dell’autonomia di studio □ X Sviluppo della capacità critica □ Altro ………………………………… Obiettivi raggiunti Numero dei p artecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 4 4 attiva buona 10. APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC. Partecipazioni individuali a Concorso Mariella Gennai, Rotary, teatro 11. OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE. Alcune famiglie si sono dimostrate attente alla vita scolastica, ma circa la metà non ha invece dimostrato il sostegno atteso Data di consegna: 10 maggio 2016 Il docente __ANNA CIAFFONE______ 4 5 RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE Anno scolastico 2015/2016 Liceo Classico Istituto Professionale -Manutenzione e Assistenza Tecnica Istituto Professionale Per L’enogastronomia e L’ospitalità Alberghiera Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio CLASSE MATERIA DOCENTI 5B Topografia e Costruzioni Nadia Cialfi e Francesco Catarsi TESTI ADOTTATI: Topografia e Costruzioni – Renato Cannarozzo - ed. Zanichelli DOCUMENTI DI RIFERIMENTO documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89; D.M. 9/2010 documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio. ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE La classe, composta da 17 alunni, ha dimostrato nel corso dell’anno un atteggiamento corretto, con la presenza di un gruppo di alunni maturi e responsabili, che hanno seguito le lezioni con assiduità, interesse e continuità. Una parte significativa della classe ha affrontato l’ultimo anno di corso con impegno costante; la partecipazione e l’interesse sono risultati sufficienti per quasi tutti gli alunni, anche se sono stati riscontrati casi isolati di passività e svogliatezza. Tali situazioni sono state tenute sotto controllo, cercando di recuperare l’interesse dei ragazzi. Il profitto finale risulta sufficiente per la maggior parte degli alunni, trai quali si possono distinguere tre livelli: un gruppo di alunni è riuscito a conseguire gli obiettivi in maniera ottima o discreta; un gruppo, anche se con 1 qualche incertezza, è riuscito a conseguire gli obiettivi minimi; solo in casi isolati non sono stati conseguiti gli obiettivi minimi e resta ad un livello insufficiente in termini di conoscenze, abilità e competenze. Grazie alle sollecitazioni continue degli insegnanti e all’impegno profuso dalla classe, è stato possibile, per molti, arrivare alla rielaborazione personale dei contenuti. Il livello delle conoscenze è nel complesso discreto, anche se per qualcuno queste risultano ancora frammentarie e mnemoniche. Atteggiamento rispetto al rapporto educativo poco responsabile responsabile attivo Molto attivo X Partecipazione alle lezioni passiva sollecitata attiva Molto attiva X Progressi ottenuti nelle Scarsi Sufficienti Significativi Molto significativi competenze degli alunni X Livello medio conseguiti nel gruppo classe: Studenti con preparazione di livello medio/alto Studenti con preparazione sufficiente Studenti con preparazione insufficiente: Studenti con preparazione gravemente insufficiente OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina 10 6 1 0 in riferimento al PECUP (profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento I risultati di apprendimento sono stati definiti a partire dai processi produttivi reali e dalle azioni distintive che il tecnico diplomato dovrà compiere nella prassi. Tengono conto della continua evoluzione che caratterizza il settore delle costruzioni, sia sul piano delle metodologie di progettazione, organizzazione e realizzazione, sia nella scelta dei contenuti, delle tecniche di intervento e dei materiali. Sono state approfondite le tematiche relative agli strumenti per il rilievo topografico e all’uso degli strumenti informatici per la rappresentazione grafica, per il calcolo e per l’utilizzo ottimale delle risorse ambientali. La metodologia di studio è stata centrata sulle problematiche tipiche dell’indirizzo: l’approccio centrato sul saper fare potrà consentire al diplomato di affrontare l’approfondimento specialistico e le diverse problematiche professionali e continuare a mantenere adeguate le proprie competenze in relazione al prevedibile sviluppo del settore, interessato da notevoli aggiornamenti delle tecnologie progettuali. 2 Lo studio è stato volto a sviluppare gli elementi metodologici e organizzativi che, gradualmente nel quinquennio, hanno orientato gli studenti alla visione sistemica delle problematiche legate ai processi costruttivi e all’interazione con l’ambiente. Nel corso del quinto anno si è posta particolare attenzione alla gestione dei progetti e all’applicazione delle normative nazionali e comunitarie, mirando a far acquisire competenze professionali correlate a conoscenze e saperi di tipo specialistico, che possano sostenere gli studenti nelle loro ulteriori scelte professionali e di studio. Il quinto anno del corso di studi, dedicato all’approfondimento di specifiche tematiche settoriali, è finalizzato, infatti, a favorire le scelte dei giovani rispetto a un rapido inserimento nel mondo del lavoro o alle successive opportunità di formazione: conseguimento di una specializzazione tecnica superiore, prosecuzione degli studi a livello universitario. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PERSEGUITI relativi al profilo educativo, culturale e professionale: □ padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica □ possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate □ riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel tempo □ padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio □ utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza □ cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale Obiettivi trasversali e ruolo specifico della disciplina nel loro raggiungimento: Il tecnico diplomato deve avere una solida preparazione tecnico-scientifica da mantenere costantemente aggiornata e possedere buone capacità logiche e di comunicazione. Deve essere in grado di comprendere le informazioni contenute in testi tecnici e scientifici. Deve sapersi orientare nell’attività professionale relazionandosi efficacemente con gli uffici degli Enti Pubblici Territoriali, deve essere in grado di effettuare indagini sul territorio e di esporne efficacemente le risultanze a mezzo di descrizioni, relazioni tecniche ed elaborati grafici corretti, chiari e comprensibili. Stante questo, gli obiettivi trasversali perseguiti sono stati: Obiettivi trasversali di tipo cognitivo: □ esprimersi in modo chiaro e corretto con il lessico proprio della disciplina, in modo da comunicare in maniera efficace in forma grafica, verbale e scritta; riflettere e produrre idee appropriate per affrontare e risolvere problemi nuovi, anche attraverso la lettura, l’analisi e l’interpretazione di testi tecnico-scientifici; □ possedere un metodo di studio efficace, che permetta un’utilizzazione proficua dei libri di testo e la loro comprensione, sviluppato attraverso l’affinamento della capacità di ascolto e di concentrazione. Obiettivi trasversali di tipo comportamentale: □ porsi correttamente in relazione con gli altri, partecipando in modo attivo, propositivo e collaborativo all’attività di un gruppo di lavoro; □ conoscere e rispettare i principi di deontologia professionale, rispettare le persone e le cose, sviluppare il senso di responsabilità individuale e collettivo, la solidarietà, la tolleranza, il rispetto delle regole e il senso civico. 3 I contenuti delle varie unità didattiche sono stati affrontati con continui ripassi e recuperi ed è stato necessario svolgere ex novo alcuni moduli che avrebbero dovuto essere svolti nel secondo biennio ( in riferimento al PECUP descritto nella normativa di riferimento). Nel corso della classe quarta, infatti, non sono stati affrontati dalla classe importanti argomenti, propedeutici a lavoro da svolgere nel corso del quinto anno, quali il rilievo per poligonali e i calcoli necessari alla restituzione grafica di tali tipologie di rilievo. Per questo motivo e visto il grande interesse dimostrato dai ragazzi per le applicazioni pratiche della materia, legate alle esercitazioni di campagna ed alla restituzione grafica degli elaborati di rilievo, non sono stati svolti alcuni degli argomenti previsti in fase di programmazione. Sono stati trattati in maniera approfondita gli argomenti maggiormente legati alla pratica operativa, come i calcoli relativi alla misura delle aree e dei volumi e alle sistemazioni del terreno con spianamenti. Le verifiche formative hanno permesso di integrare, completare e chiarire gli argomenti teorici via via trattati. Per quanto riguarda le verifiche sommative, si sono privilegiate prove scritte, grafiche e pratiche per verificare conoscenze, abilità e competenze via via acquisite. Sono state effettuate due simulazioni di terza prova d’esame. I criteri di valutazione delle prove orali sono stati: conoscenza dell’argomento, uso del linguaggio specifico, utilizzo della corretta terminologia, capacità di rielaborazione personale, capacità logico induttiva-deduttiva, capacità di sapersi orientare e collegamenti con altre discipline affini. Gli interventi spontanei dal posto quando pertinenti, hanno dato luogo a valutazioni. Le prove pratiche sono state realizzate con rilevazioni sul campo. I criteri di valutazione delle prove pratiche sono stati: saper inquadrare il problema, scegliere ed utilizzare i giusti strumenti durante il rilievo, eseguire le rappresentazioni grafiche scegliendo la scala più opportuna. Durante la simulazione di lavori pratici, il comportamento, l'attenzione, l'operatività dimostrata dagli alunni sono stati oggetto di valutazione. Nella valutazione finale si è tenuto conto, oltre che della conoscenza degli argomenti e dell’abilità nel risolvere esercizi, anche della partecipazione, dell’impegno e dei miglioramenti rispetto al livello iniziale. Articolazione del percorso svolto Unità Contenuti Obiettivi Tempi (in termini di esiti formativi) Abilità e competenze La superficie topografica Operazioni con le superfici Spostamento e rettifica dei confini Metodi numerici di calcolo delle aree La divisione delle aree: particelle con valore unitario costante. Spostamento e rettifica di confini Primo Periodo risolvere problemi di divisione di aree poligonali in base al valore economico e ricavare la posizione delle dividenti risolvere problemi di spostamento e rettifica di confine padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti della matematica, possedere gli strumenti matematici necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni più fra terreni con valore unitario costante 4 adeguate ed elaborare i dati ottenuti identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali Abilità e competenze Disegno topografico Laboratorio CAD Tecniche e convenzioni della rappresentazione grafica Disegno e restituzione di rilievi con metodologie tradizionali Disegno e restituzione di rilievi mediante l’uso di programmi topografici e di CAD su personal computer Primo Periodo e Secondo Periodo risolvere problemi di agrimensura utilizzando rappresentazioni plano-altimetriche padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti Abilità e competenze Strutture in cemento armato Classi di resistenza dei cementi. Fenomeni della presa e dell'indurimento Il calcestruzzo e le strutture armate Caratteristiche, rapporto d’impasto, curve granulometriche dei costituenti del calcestruzzo analizzare i comportamenti del cemento armato e valutare le corrette modalità operative di messa in opera e manutenzione formulare la prescrizione del calcestruzzo secondo le Norme Tecniche delle Costruzioni in relazione alle classi di esposizione ambientale e alla durabilità delle opere. applicare la normativa sulla sicurezza nelle operazioni di accettazione, messa in opera, stagionatura e manutenzione dei manufatti in calcestruzzo e cemento armato. cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali Secondo Periodo Procedure e documentazione delle prove di accettazione in cantiere, messa in opera del calcestruzzo e campionamento dei provini Stagionatura e manutenzione dei manufatti in calcestruzzo e in cemento armato Abilità e competenze risolvere problemi di spianamento di un terreno utilizzando rappresentazioni plano-altimetriche. padroneggiare il linguaggio formale della matematica e possedere gli strumenti matematici, necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e manufatti di modeste entità, in zone non sismiche, Scavi e rilevati Volume dei prismi retti a sezione triangolare Operazioni con i volumi Spianamenti Volumi calcolabili con la formula delle sezioni ragguagliate Scavi a sezione obbligata e a sezione aperta Spianamenti orizzontali di solo scavo, di solo riporto, misti scaroriporto Secondo Periodo 5 intervenendo anche nelle problematiche connesse al risparmio energetico nell’edilizia identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali Abilità e competenze Le grandezze altimetriche e la classificazione delle livellazioni Rilievi altimetrici Rappresentazione del terreno possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato e del lavoro per obiettivi rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali Livellazioni a visuale inclinata Livellazioni geometriche (a visuale orizzontale) Secondo Periodo Rappresentazione completa del terreno con piani quotati METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI Approcci didattici, tipologia di attività e modalità di lavoro: I criteri didattici seguiti per trasmettere agli alunni i concetti base della materia e per renderli capaci di applicarli nella loro futura pratica professionale sono stati quelli di fornire, con lezioni in classe, esercitazioni in aula informatica e uso del libro di testo, le conoscenze a cui sono strettamente legate le applicazioni pratiche della disciplina. La lezione è stata il più possibile “partecipata”, ed ha visto gli insegnanti illustrare i vari argomenti teorici e le loro applicazioni e subito dopo stimolare i ragazzi dando il via ad una “discussione formativa”, che ha fatto continui riferimenti alle conoscenze già in loro possesso, dimostrando come queste siano utili per risolvere problemi di tipo diverso da quelli affrontati fino ad allora. Durante lo svolgimento del corso, sono stati utilizzati tutti gli strumenti che si sono rivelati utili, come i programmi di videoscrittura, di calcolo e di CAD attualmente in uso. METODOLOGIE Lezione frontale Problem solving (presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche) (definizione collettiva) Lezione interattiva Attività di laboratorio (discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive) (esperienza individuale o di gruppo) Lezione multimediale (utilizzo della LIM, di PPT, di audio video) Esercitazioni pratiche Cooperative learning (lavoro collettivo guidato o autonomo) MEZZI, STRUMENTI, SPAZI 6 Libri di testo, altri libri Dispense, schemi Laboratorio CAD Videoproiettore/LIM Alternanza scuola/lavoro Lezioni fuori sede La lezione teorica in aula è stata, ogni volta possibile, un momento di sintesi delle conoscenze acquisite dagli alunni in tutte le discipline del corso di studi, mettendo in evidenza la complementarietà delle diverse materie e la collocazione delle conoscenze acquisite nella pratica professionale. MODALITA’ DI VERIFICA La verifica scritta e orale è stata finalizzata a verificare le competenze acquisite dagli alunni, le loro capacità di sintesi e di esposizione corretta dei contenuti, oltre alle capacità di collegamento interdisciplinare. È consistita in colloqui orali e in esercitazioni, svolte in classe o in laboratorio CAD. Le verifiche e le esercitazioni, condotte nella forma di prove strutturate o eseguite su personal computer, vertevano su argomenti omogenei, mentre nel corso delle lezioni teoriche sono state spesso rivolte domande alla classe, per richiamarne l’attenzione e come verifica estemporanea del grado di conoscenza acquisito. Il tempo necessario per una correzione è stato in media di sette giorni. Tipologie di prova: Relazione Test a riposta aperta Prova semistrutturata Prova strutturata Prova grafica / pratica Risoluzione di problemi Interrogazione Simulazione colloquio VALUTAZIONE Gli elementi presi in considerazione per la valutazione sono stati i seguenti: □ □ □ □ conoscenza, comprensione e capacità di applicazione pratica dei concetti teorici studiati; capacità di esprimersi in modo chiaro e corretto, con il lessico proprio della disciplina; capacità di applicare i principi fondamentali del disegno tecnico; capacità critica, intuizione e creatività; □ partecipazione, impegno e serietà dimostrati durante tutto il corso delle lezioni. La valutazione delle prove eseguite dagli allievi organizzati in gruppi di lavoro ha tenuto conto della capacità degli studenti di porsi correttamente in relazione con gli altri, partecipando in modo attivo, propositivo e collaborativo all’attività del gruppo, al fine di sviluppare il senso di responsabilità individuale e collettivo, la solidarietà, la tolleranza. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione ha tenuto conto di: Livello individuale di acquisizione di conoscenze Livello individuale di acquisizione di abilità e competenze Progressi compiuti rispetto al livello di partenza Interesse Numero minimo di prove previste Scritto Impegno Partecipazione Frequenza Comportamento Orale Pratico 7 Trimestre 2 a integrazione, compensazione e/o recupero delle valutazioni scritta e pratica e in ogni caso su richiesta dello studente 2 Pentamestre 3 a integrazione, compensazione e/o recupero delle valutazioni scritta e pratica e in ogni caso su richiesta dello studente 3 Griglie di valutazione – Sono quelle concordate a livello di Istituto. STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO Interventi didattici svolti: tutti gli interventi indicati nel seguito. □ □ □ □ □ □ □ □ Esami o soluzioni di casi pratici Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti Controllo dei compiti svolti a casa, del materiale, ect. Offerta di occasioni gratificanti Studio assistito in classe Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami Guida a un comportamento equilibrato e responsabile Esercitazione per l’uso di un linguaggio specifico nelle diverse discipline Obiettivi raggiunti Numero dei partecipanti intera classe Numero di persone che hanno migliorato il profitto 4-5 alunni Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Attiva È aumentata sostanzialmente nel corso del secondo periodo per la maggior parte dei ragazzi, solo in un caso si è registrato un progressivo disinteresse per le attività proposte Motivazione allo studio L'alunno non è stato in grado di raggiungere gli obiettivi formativi e di acquisire contenuti e le tecniche proprie della disciplina, a motivo delle scarsa capacità dimostrata nell'organizzare il proprio lavoro in maniera autonoma e coerente nel corso del secondo periodo. STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO Interventi didattici svolti: tutti gli interventi indicati nel seguito. □ Attività guidate □ Esercitazione per migliorare o perfezionare il metodo di lavoro □ Inserimento in gruppi di lavoro motivati Obiettivi raggiunti Numero dei partecipanti intera classe 8 Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) 4-5 alunni attiva STRATEGIE DA MESSE IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO Interventi didattici svolti: tutti gli interventi indicati nel seguito. □ Approfondimento e problematizzazione dei contenuti □ Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi □ Sviluppo dell’autonomia di studio e della capacità critica Obiettivi raggiunti Numero dei p artecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) intera classe 4-5 alunni attiva APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC. Unità Contenuti Obiettivi Tempi (in termini di esiti formativi) Abilità Ortofotocarte ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Moderne tecnologie geometriche per lo studio del territorio padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale Rilievi topografici GPS Rilievo 3D con laser scanner Ricostruzioni 3D della superficie terrestre Primo Periodo Tecniche aerofotogrammetriche Competenza rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell'ambiente organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali Uso dei droni nel rilievo di dettaglio delle superfici subverticali OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE. 9 I contatti con le famiglie di alcuni alunni sono stati continui e proficui: molti genitori hanno dimostrato una grande disponibilità al confronto ed al dialogo costruttivo. Data di consegna: 4 maggio 2016 I docenti Francesco Catarsi e Nadia Cialfi 10 RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE Anno scolastico 2015/2016 Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio CLASSE V B MATERIA DI INSEGNAMENTO Geologia e Geologia Applicata DOCENTE Prof. Fabrizio Fanciulletti e Prof. Fabrizio Mazzarocchi (ITP) TESTI ADOTTATI: dispense elaborate dal docente. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 1) documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89; D.M. 9/2010 2) documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio. 1. ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE L’attività didattica si è svolta in maniera regolare, talvolta sono stati necessari richiami all’attenzione e al silenzio; la maggior parte della classe si è mostrata interessata e partecipe anche se qualche alunno non ha avuto sempre un atteggiamento propositivo. Lo svolgimento delle attività di laboratorio hanno suscitato l’interesse della maggior parte degli alunni, anche se qualcuno ha evidenziato una partecipazione passiva. La maggior parte dei ragazzi ha mostrato comportamenti responsabili. Per pochi studenti il livello di preparazione è discreto, per la maggior parte è sufficiente, mentre per alcuni si attesta su valori insufficienti in quanto le loro conoscenze risultano incomplete e superficiali. La maggior parte delle insufficienze si registrano nello svolgimento dei compiti in classe: nonostante siano stati loro spiegati con perizia gli errori commessi, hanno continuato a ripeterli e non si sono impegnati per migliorare. Le valutazioni orali sono buone mentre nelle attività di laboratorio alcuni alunni mostrano incertezze nell’organizzazione della produzione scritta e grafica. In generale la partecipazione è stata di tipo attivo. La classe mostra un buon potenziale e capacità intuitive interessanti, che però non vengono sfruttate nella loro totalità. 1 Atteggiamento rispetto al rapporto educativo poco responsabile responsabile attivo Molto attivo attiva Molto attiva X Partecipazione alle lezioni passiva sollecitata X Progressi ottenuti Scarsi Sufficienti Significativi Molto significativi nelle competenze degli alunni X Livello medio conseguiti nel gruppo classe: Studenti con preparazione di livello medio/alto Studenti con preparazione sufficiente Studenti con preparazione insufficiente: Studenti con preparazione gravemente insufficiente 2. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina 3 8 4 2 in riferimento al PECUP (profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento L’impostazione didattica è stata idonea alla programmazione. La collaborazione con alcuni colleghi di materie affini spesso si è resa necessaria e proficua per un migliore svolgimento del programma e per la risoluzione di problematiche relative a certi alunni con particolari difficoltà. 3. Articolazione del percorso svolto unità Contenuti svolti Idrogeologia: definizioni e generalità Sorgenti: cenni di classificazione strutturale Opere di presa delle sorgenti: dirette (bottini di presa) ed in falda (orizzontali, verticali e miste). Sfruttamento delle falde mediante i pozzi: costruzione e condizionamento di un pozzo, cementazione, prove di emungimento, cono di depressione. Prova di emungimento a gradini di portata, portata critica, interpretazione grafica (portata/tempi, abbassamento/tempi e portata/abbassamenti), prova a gradino di lunga durata. Tipi di filtro e drenaggio. Carta delle isopieze. Principi informativi della Legislazione sulle acque 236/88, 152/99 e 36/95. Tempi di attuazione Trimestre Obiettivi in termini di esiti formativi attesi Raggiungere un’esposizione corretta sia orale che scritta; Uso corretto ed articolato del linguaggio specifico e non; Applicare correttamente i concetti di base in tutte le discipline affini; 2 Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti scegliendo le metodologie e le strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti; Utilizzare gli strumenti topografici; Restituire i rilievi di campagna; Geomorfologia: le frane, cause e tipologie; Pentamestre classificazione dei terreni in relazione alla loro franosità, superfici di scivolamento, condizione di stabilità di un pendio di altezza limitata (metodo dei conci o svedese), calcolo del coefficiente di sicurezza. Legislazione sulle opere di stabilità dei pendii in terra (D.M. 14.01.2008). Sistemi di monitoraggio dei movimenti franosi. Sistemi di bonifica dei movimenti franosi: gabbionate, muri di contenimento, setti di pali, muri e tiranti, drenaggi sia semplici che portanti, opere idrauliche di superficie. Frane in roccia, metodi di indagine e di previsione degli stacchi in roccia, sistemi di risanamento di versanti rocciosi. Invasi artificiali: cenni di legislazione relativa agli invasi artificiali; studi geologici, geomorfologici, idrogeologici propedeutici alla realizzazione degli invasi artificiali; caratteristiche delle opere di sbarramento e verifiche; dighe in terra, definizione ed elementi caratteristici delle opere, scelta del luogo e dell’altezza di sbarramento, studio di massima e studio esecutivo. Geologia del territorio: gallerie e strade: studio geologico, idrogeologico, geotecnica e delle condizioni di stabilità; criteri di scelta di un tracciato stradale o ferroviario, programma delle indagini di dettaglio per l’esecuzione di opere d’arte (muri di contenimento, drenaggi, ecc.) Valutazione dell’ambiente geologico negli studi di impatto ambientale (V.I.A.), scelta degli indicatori, stima degli impatti, tecniche di studio per la valutazione di impatto ambientale riferite alla realizzazione di discariche, dighe, cave, grandi vie di comunicazione. Uso di un linguaggio tecnico-specifico appropriato e corretto; Conoscenza dei concetti fondamentali delle discipline; Interesse per la materia e impegno nella partecipazione e nello studio; Raggiungere minime capacità di analisi, sintesi e rielaborazione personale; Disponibilità ad approfittare degli interventi di recupero per colmare eventuali lacune nella preparazione. 3 4. METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI METODOLOGIE X Lezione frontale X Lezione interattiva X Lezione multimediale X Cooperative learning solving X Problem (definizione collettiva) (presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche) di laboratorio X Attività (esperienza individuale o di gruppo) (discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive) X Esercitazioni pratiche (utilizzo della LIM, di PPT, di audio video) Altro ____________________________ (lavoro collettivo guidato o autonomo) Libri di testo X Altri libri X Dispense, schemi X Videoproiettore/LIM MEZZI, STRUMENTI, SPAZI Registratore X Lettore CD X X Biblioteca X Laboratori di Arte mineraria, X di Geotecnica e di Geologia Cineforum Lezioni fuori sede Alternanza scuola/lavoro Altro ___________________ 5. MODALITA’ DI VERIFICA Analisi del testo Saggio breve Articolo di giornale X Tema – relazione X Test a riposta aperta X Prova semistrutturata X X X X X Prova strutturata Risoluzione di problemi Prova grafica / pratica Interrogazione Simulazione colloquio Altro________________ 6. VALUTAZIONE CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione terrà conto di: Livello individuale di acquisizione di conoscenze Livello individuale di acquisizione di abilità e competenze Progressi compiuti rispetto al livello di partenza Interesse Numero prove Scritto svolte Trimestre 2 Pentamestre 5 Impegno Partecipazione Frequenza Comportamento Orale Pratico 2 2 3 3 Altro Griglie di valutazione: le griglie di riferimento sono quelle concordate a livello di Istituto. 7. STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO Interventi didattici svolti : Esami o soluzioni di casi pratici Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti Controllo dei compiti svolti a casa, del materiale, ect Offerta di occasioni gratificanti Studio assistito in classe 4 □ Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami Guida a un comportamento equilibrato e responsabile Esercitazione per l’uso di un linguaggio specifico nelle diverse discipline Altro ……… Obiettivi raggiunti Numero dei partecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 8. 5 3 sollecitata sufficiente STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO Interventi didattici: Attività guidate a crescente livello di difficoltà Esercitazione per migliorare /perfezionare il metodo di lavoro Inserimento in gruppi di lavoro motivati Rielaborazione dei contenuti □ Altro ……… Obiettivi raggiunti Numero dei partecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto 8 6 Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) sollecitata Motivazione allo studio sufficiente 9. STRATEGIE DA MESSE IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO Interventi didattici: Approfondimento e problematizzazione dei contenuti Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi Sviluppo dell’autonomia di studio Sviluppo della capacità critica □ Altro ………… Obiettivi raggiunti Numero dei partecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto 4 12 Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) sollecitata Motivazione allo studio sufficiente 10. APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC. I vari argomenti del programma sono stati trattati con differenti livelli di approfondimento a seconda dell’importanza e del grado di apprendimento dei ragazzi. Spesso è stato necessario un ripasso delle nozioni di base propedeutiche alla materia. Il programma è stato svolto mediante lezioni di tipo frontale descrittivo e discussioni guidate, cercando di sviluppare le attitudini degli 5 alunni stimolando la loro curiosità, ricorrendo a problemi concreti. Gli studenti sono stati coinvolti nelle attività pratiche di laboratorio in modo da potersi rendere conto dell’importanza del metodo sperimentale e poter saggiare anche le attitudini professionali, di concretezza e la capacità di lavorare autonomamente o in gruppo. Sono state utilizzate dispense elaborate dal docente desunte da vari libri di testo, appunti personali, recensioni e pubblicazioni specifiche. Si è reso necessario l’utilizzo dei laboratori di Arte mineraria, di Geotecnica e di Geologia. Di notevole utilità sono state le seguenti visite tecniche guidate: impianto di perforazione Enel Green Power di Radicondoli, conferenza presso l’auditorium Enel Green Power a Larderello, Mineral Show a Bologna, Museo della Miniera di Massa M.ma, Convegno del Consorzio di Bonifica a Venturina Terme, cassa espansione Pecora. In queste occasioni i ragazzi hanno potuto vedere realmente ciò che hanno studiato solo in teoria nelle materie di indirizzo. 11. OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE. Gli incontri con i genitori degli alunni si sono svolti in maniera abbastanza regolare nella maggioranza dei casi. Le famiglie hanno mostrato interesse non solo sul rendimento dei ragazzi ma anche sull’andamento disciplinare e formativo, rendendosi disponibili al confronto e al dialogo costruttivo. Data di consegna: 04/05/2016 Il docente Prof. Fabrizio Fanciulletti 6 RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE Anno scolastico 2015/2016 Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio CLASSE V B MATERIA DI INSEGNAMENTO Tecnologie per la gestione del territorio e dell’ambiente DOCENTE Prof.ssa Manuela Liberati TESTI ADOTTATI: dispense elaborate dal docente. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 1) documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89; D.M. 9/2010 2) documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio. 1. ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE Le ore di lezione effettivamente svolte sono state 78 nel trimestre e 104 nel semestre, per un totale di 182 ore. L’attività didattica si è svolta in maniera abbastanza regolare, talvolta sono stati necessari richiami all’attenzione e al silenzio; la maggior parte della classe si è mostrata interessata e partecipativa ma qualche altro ragazzo non ha avuto sempre un atteggiamento propositivo. Lo svolgimento delle attività di laboratorio ha suscitato l’interesse della maggior parte degli alunni, anche se qualcuno si mostrava disattento e non partecipava all’esperienza. La maggior parte dei ragazzi ha mostrato comportamenti responsabili. Per pochi studenti il livello di preparazione è discreto, per la maggior parte è sufficiente, mentre per alcuni si attesta su valori insufficienti in quanto le loro conoscenze risultano incomplete e superficiali. La maggior parte delle insufficienze si registrano nello svolgimento dei compiti in classe: nonostante siano stati loro spiegati con perizia gli errori commessi, hanno continuato a ripeterli e non si sono impegnati nel migliorare. Le valutazioni orali sono buone e nelle attività di laboratorio alcuni ragazzi hanno dimostrato di non aver ancora compreso bene la giusta stesura di una relazione. In generale la partecipazione è stata di tipo attivo, anche se spesso in maniera caotica e disordinata. Qualche alunno ha partecipato con interesse durante tutto l’anno, mentre alcuni elementi hanno avuto un atteggiamento disinteressato. La classe mostra un buon potenziale e capacità intuitive interessanti, che però non vengono sfruttate nella loro totalità. 1 Atteggiamento rispetto al rapporto educativo poco responsabile responsabile attivo Molto attivo attiva Molto attiva X Partecipazione alle lezioni passiva sollecitata X Progressi ottenuti Scarsi Sufficienti Significativi Molto significativi nelle competenze degli alunni X Livello medio conseguiti nel gruppo classe: Studenti con preparazione di livello medio/alto Studenti con preparazione sufficiente Studenti con preparazione insufficiente: Studenti con preparazione gravemente insufficiente 2. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina 3 8 4 2 in riferimento al PECUP (profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento L’impostazione didattica è stata idonea alla programmazione. La collaborazione con alcuni colleghi di materie affini spesso si è resa necessaria e proficua per un migliore svolgimento del programma e per la risoluzione di problematiche relative a certi alunni con particolari difficoltà. 3. Articolazione del percorso svolto unità Contenuti svolti Pozzi minerari. Generalità. Tipologie, dimensioni e sezione di un pozzo. Armatura e rivestimento di un pozzo (muratura, calcestruzzo, …). Metodi di scavo in relazione al tipo di rocce e alla presenza di acqua. Metodi speciali: anello tagliente, Honigmann, cementazione e congelamento. Scavo di pozzi in rimonta, uso del Raise-Borer. Calcestruzzi e cementi. Coltivazioni in sotterraneo. Generalità di una miniera. Lavori di preparazione e di tracciamento in strati molto inclinati, poco inclinati e negli ammassi. Altezza dei piani di coltivazione, ordine di coltivazione. Metodi di coltivazione. Coltivazioni con vuoti: senza sostegni, con sostegni (a pilastri abbandonati, a diaframmi abbandonati, a camere e diaframmi). Tempi di attuazione Trimestre Obiettivi in termini di esiti formativi attesi Raggiungere un’esposizione corretta sia orale che scritta; Stimolare il senso del dovere e la partecipazione al dialogo educativo; Uso corretto ed articolato del linguaggio specifico e non; 2 Coltivazioni con scoscendimento: generalità, vantaggi e svantaggi. Coltivazioni con ripiena: generalità, materiali da ripiena. Ripiena meccanica e idraulica. Ventilazione. Scopo della ventilazione, composizione dell’aria nelle miniere, gas nocivi e velenosi, polveri presenti, temperatura ed umidità dell’aria in miniera, cause di inquinamento dell’aria. Ventilazione principale: centrale e diagonale, ascendente e discendente, soffiante ed aspirante. Eduzione. Generalità e scopo, cause della presenza d’acqua in sotterraneo, misura della quantità di acqua da edurre. Eduzione principale: gallerie di scolo, benne, pompe. Gallerie. Generalità, classificazioni. Studio geologico di una galleria. Influenza delle condizioni geologiche sulla costruzione delle gallerie: gallerie in relazione alla natura della roccia (ignee, sedimentarie, metamorfiche), alterazione delle rocce, fenomeni tettonici, presenza di acquiferi, rocce spingenti e rigonfianti, temperature negli ammassi rocciosi, presenza di gas. Potenziali rischi. Instabilità del fronte, instabilità del cavo, camini, splaccaggio e sgretolamento, interferenze. Condizioni di stabilità delle rocce in galleria. Classificazione dell’ammasso roccioso. Terzaghi, indice RQD, indice RMR (Bieniawski), Rabcewicz (metodo NATM). Metodo ADECO-RS. Generalità e fasi. Metodi di scavo. Esplosivo e macchine. Mezzi meccanici tradizionali (escavatori, martelli demolitori, …) e non tradizionali (frese ad attacco puntuale e a piena sezione, scudi aperti e chiusi). Metodi di avanzamento tradizionali: tedesco, belga, inglese, italiano. Gallerie. Scavo meccanizzato. TBM aperta, con scudo semplice, a doppio scudo. EPB, Hydroshield, Mixshield. Armatura dello scavo in roccia. Rinforzi attivi: bulloni ad ancoraggio puntuale meccanico, ad attrito laterale connessi con resine o cementi, ad attrito laterale meccanico (split-set e swellex), cavi. Rinforzi passivi: reti metalliche, centine. Tecniche di preconsolidamento. Chiodatura del fronte, infilaggi, pretaglio, pretunnel, arco cellulare. Tecniche di miglioramento del terreno. Iniezioni di permeazione, di compattazione, per microfratturazione, Jet-grouting, iniezioni in rocce fratturate. Congelamento artificiale dei terreni. Rivestimenti definitivi. Impermeabilizzazione in gallerie sotto falda. Monitoraggio. Imbocchi in ammassi rocciosi e in terreni detritici sciolti. Coltivazioni a giorno. Legislazione mineraria italiana. Valutazione di impatto ambientale. Applicare correttamente i concetti di base in tutte le discipline affini; Sviluppare il rispetto di sé e degli altri e favorire la cooperazione; Organizzazione di un quadro articolato delle conoscenze che caratterizzano la figura del perito geotecnico; Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti scegliendo le metodologie e le strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti; Utilizzare gli strumenti topografici; Restituire i rilievi di campagna; Analizzare le forme del territorio. Pentamestre Uso di un linguaggio tecnico-specifico appropriato e corretto; Conoscenza dei concetti fondamentali delle discipline; Interesse per la materia e impegno 3 Distinzione tra cava e miniera. Classificazione delle cave. Cave di monte (pedemontane, a mezza costa, culminali) e di pianura (a fossa e a pozzo). Generalità sulle operazioni e sulla geometria di una cava. Metodi di coltivazione. Coltivazione di prodotti granulari: gradone unico, gradoni multipli, splateamento su gradone unico, splateamento su più gradoni, fette verticali. Cave di ghiaia, sabbia e argilla; principali macchine usate: dumper, bulldozer, ripper, escavatori, pale meccaniche. Coltivazione di giacimenti sommersi, tipi di draghe. Coltivazione delle rocce ornamentali: per grandi bancate e per gradino basso. Cave di marmo: taglio con filo diamantato, ribaltamento delle bancate. Cave di granito: Water-jet e Flame-jet. Coltivazione dei blocchetti, cave di tufo. Recupero ambientale. Generalità. Modalità di intervento. Recupero di cave di versante. Tecniche di rivestimento vegetativo e di stabilità del versante. Recupero di cave di pianura soprafalda e sottofalda. Arricchimento. Significato ed esempi. Preparazione meccanica dei minerali. Significato di grezzo, di minerale utile e di sterile. Significato di tenore di metallo. Scopo della preparazione meccanica dei minerali (comminuzione, classificazione, concentrazione ed essiccamento). Rendimento in peso di un impianto di arricchimento. Liberazione. Generalità, significato di granulo sterile, ricco e misto, grado di liberazione. Comminuzione. Generalità (frantumazione e macinazione). Rapporto di riduzione. Consumo di energia secondo Rittinger e Bond. Frantumazione. Generalità, classificazione. Frantoi a mascelle a doppio e semplice effetto. Caratteristiche tecniche. Frantoi rotativi primari e conici (Symons-Hydrocone). Caratteristiche tecniche. Cilindraie. Principali caratteristiche. Frantoi a cilindri e mascelle. Frantoi ad urto. Caratteristiche tecniche. Macinazione. Classificazione dei mulini a tamburo rotante. Classificazione secondo la forma del tamburo: mulini cilindrici, tubolari e cilindro-conici. Classificazione secondo il tipo di carica macinante: a sfere metalliche, a barre metalliche, a ciottoli e a sfere sintetiche, a carica automacinante. nella partecipazione e nello studio; Raggiungere minime capacità di analisi, sintesi e rielaborazione personale; Disponibilità ad approfittare degli interventi di recupero per colmare eventuali lacune nella preparazione. 4 4. METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI METODOLOGIE X Lezione frontale X Lezione interattiva X Lezione multimediale X Cooperative learning solving X Problem (definizione collettiva) (presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche) di laboratorio X Attività (esperienza individuale o di gruppo) (discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive) X Esercitazioni pratiche (utilizzo della LIM, di PPT, di audio video) Altro ____________________________ (lavoro collettivo guidato o autonomo) Libri di testo X Altri libri X Dispense, schemi X Videoproiettore/LIM MEZZI, STRUMENTI, SPAZI Registratore X Lettore CD X X Biblioteca X Laboratori di Arte mineraria, X di Geotecnica e di Geologia Cineforum Lezioni fuori sede Alternanza scuola/lavoro Altro ___________________ 5. MODALITA’ DI VERIFICA Analisi del testo Saggio breve Articolo di giornale X Tema – relazione X Test a riposta aperta X Prova semistrutturata X X X X X Prova strutturata Risoluzione di problemi Prova grafica / pratica Interrogazione Simulazione colloquio Altro________________ 6. VALUTAZIONE CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione terrà conto di: Livello individuale di acquisizione di conoscenze Livello individuale di acquisizione di abilità e competenze Progressi compiuti rispetto al livello di partenza Interesse Numero prove Scritto svolte Trimestre 2 Pentamestre 5 Impegno Partecipazione Frequenza Comportamento Orale Pratico 2 2 3 3 Altro Griglie di valutazione: le griglie di riferimento sono quelle concordate a livello di Istituto. 7. STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO Interventi didattici svolti : Esami o soluzioni di casi pratici Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti Controllo dei compiti svolti a casa, del materiale, ect Offerta di occasioni gratificanti Studio assistito in classe 5 □ Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami Guida a un comportamento equilibrato e responsabile Esercitazione per l’uso di un linguaggio specifico nelle diverse discipline Altro ……… Obiettivi raggiunti Numero dei partecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 8. 8 6 sollecitata sufficiente STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO Interventi didattici: Attività guidate a crescente livello di difficoltà Esercitazione per migliorare /perfezionare il metodo di lavoro Inserimento in gruppi di lavoro motivati Rielaborazione dei contenuti □ Altro ……… Obiettivi raggiunti Numero dei partecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto 6 5 Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) sollecitata Motivazione allo studio sufficiente 9. STRATEGIE DA MESSE IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO Interventi didattici: Approfondimento e problematizzazione dei contenuti Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi Sviluppo dell’autonomia di studio Sviluppo della capacità critica □ Altro ………… Obiettivi raggiunti Numero dei partecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto 3 1 Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) sollecitata Motivazione allo studio sufficiente 10. APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC. I vari argomenti del programma sono stati trattati con differenti livelli di approfondimento a seconda dell’importanza e del grado di apprendimento dei ragazzi. Spesso è stato necessario un ripasso delle nozioni di base propedeutiche alla materia. Il programma è stato svolto mediante lezioni di tipo frontale descrittivo e discussioni guidate, cercando di sviluppare le attitudini degli 6 alunni stimolando la loro curiosità, ricorrendo a problemi concreti. Gli studenti sono stati coinvolti nelle attività pratiche di laboratorio in modo da potersi rendere conto dell’importanza del metodo sperimentale e poter saggiare anche le attitudini professionali, di concretezza e la capacità di lavorare autonomamente o in gruppo. Sono state utilizzate dispense elaborate dal docente derivanti da vari libri di testo, appunti personali, recensioni e pubblicazioni specifiche. Si è reso necessario l’utilizzo dei laboratori di Arte mineraria, di Geotecnica e di Geologia. Di notevole utilità sono state le seguenti visite tecniche guidate: impianto di perforazione Enel Green Power di Radicondoli, conferenza presso l’auditorium Enel Green Power a Larderello, Mineral Show a Bologna, Museo della Miniera di Massa M.ma, Convegno del Consorzio di Bonifica a Venturina Terme. In queste occasioni i ragazzi hanno potuto vedere realmente ciò che hanno studiato solo in teoria nelle materie di indirizzo. 11. OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE. Gli incontri con i genitori degli alunni si sono svolti in maniera abbastanza regolare nella maggioranza dei casi. Le famiglie hanno mostrato interesse non solo sul rendimento dei ragazzi ma anche sull’andamento disciplinare e formativo, rendendosi disponibili al confronto e al dialogo costruttivo. Data di consegna: 04/05/2016 Il docente Prof.ssa Manuela Liberati 7 RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE Anno scolastico 2015/2016 Liceo Classico Istituto Professionale -Manutenzione e Assistenza Tecnica Istituto Professionale Per L’enogastronomia e L’ospitalità Alberghiera Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio CLASSE 5B MATERIA DI INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA DOCENTE MARCO PAMPANA TESTI ADOTTATI: SOLINAS L., “TUTTI I COLORI DELLA VITA”, SEI EDITRICE. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 1) documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89; D.M. 9/2010 2) documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio. 1. ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE ……Dal punto di vista disciplinare la classe è risultata generalmente vivace ma corretta e rispettosa nei confronti dell’insegnante. La maggior parte degli alunni ha seguito le lezioni con interesse e partecipazione, manifestando entusiasmo durante tutto l’anno scolastico. Il programma è stato svolto in tutte le sue parti secondo la programmazione stabilita all’inizio dell’anno scolastico. Atteggiamento rispetto al rapporto educativo poco responsabile responsabile attivo Molto attivo 1 X Partecipazione alle lezioni passiva sollecitata attiva Molto attiva X Progressi ottenuti Scarsi Sufficienti Significativi Molto significativi nelle competenze degli alunni X Livello medio conseguiti nel gruppo classe: Studenti con preparazione di livello medio/alto Studenti con preparazione sufficiente Studenti con preparazione insufficiente: Studenti con preparazione gravemente insufficiente 2. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina 7 SU 7 AVVALENTI ___ ___ ___ in riferimento al PECUP (profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento ………………………………………........................................................................................................................... Specifici delle disciplina Gli obiettivi specifici di apprendimento, come le stesse competenze, nello spirito delle indicazioni e dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, sono essenziali e non esaustivi; sono declinati in conoscenze e abilità, non necessariamente in corrispondenza tra loro, riconducibili in vario modo a tre aree di significato: antropologico-esistenziale; storico-fenomenologica; biblico-teologica. 3. Minimi della disciplina la conoscenza almeno a livello generale dei nuclei fondamentali dei contenuti proposti la capacità di utilizzazione del linguaggio specifico (vocabolario di base minimo e corretto utilizzo della terminologia della disciplina) l'attenzione e la partecipazione in classe. 2 4. Articolazione del percorso svolto unità Contenuti svolti Tempi di Obiettivi in termini di esiti formativi attesi attuazione UD 1 – Esistenza di Settembr Dio: analisi di enegazione e Ottobre affermazione. RAGGIUNTI UD 2 – Antropologia ed Novembr etica cristiana: l'Uomo e nuovo della Rivelazione nella questioni bioetiche. RAGGIUNTI UD 3 – Chiesa e Dicembr questioni di etica, eparticolarmente di bio Gennaio etica. RAGGIUNTI 3 UD 4 – Ecumenismo e Febbraio diversità religiosa nel -Marzo confronto tra le posizioni sulla bioetica delle varie religioni RAGGIUNTI UD 5 – Valori religiosi e Aprilecrescita personale nel maggio percorso di Bioetica RAGGIUNTI UD 6 – MaggioApprofondimento circa Giugno l'importanza del fatto religioso sulla persona singola e sulla storia dell'umanità RAGGIUNTI 4 5. METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI METODOLOGIE X Lezione frontale solving X Problem (definizione collettiva) X Lezione interattiva Attività di laboratorio (discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive) (esperienza individuale o di gruppo) X Lezione multimediale (presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche) X Esercitazioni pratiche (utilizzo della LIM, di PPT, di audio video) Cooperative learning Altro ____________________________ (lavoro collettivo guidato o autonomo) X Libri di testo X Altri libri X Dispense, schemi X Videoproiettore/LIM MEZZI, STRUMENTI, SPAZI Registratore Lettore CD Biblioteca Laboratorio di_______________ Cineforum Lezioni fuori sede Alternanza scuola/lavoro Altro ___________________ 6. MODALITA’ DI VERIFICA X Analisi del testo ORALE Saggio breve Articolo di giornale Tema – relazione Test a riposta aperta Prova semistrutturata Prova strutturata Risoluzione di problemi Prova grafica / pratica Interrogazione X Simulazione colloquio Altro________________ 7. VALUTAZIONE CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione terrà conto di: Livello individuale di acquisizione di conoscenze Livello individuale di acquisizione di abilità e competenze Progressi compiuti rispetto al livello di partenza Interesse Numero prove Scritto svolte Trimestre Pentamestre Orale Impegno Partecipazione Frequenza Comportamento Pratico Altro Griglie di valutazione (specificare se le griglie di riferimento sono quelle concordate a livello di Istituto o se sono in adozione griglie concordate a livello di dipartimento) Personalmente non uso valutazioni negative, visto che i ragazzi hanno scelto liberamente di usufruire dell'ora di Religione come un ulteriore mezzo per la promozione della propria personalità. Questo fatto di per se stesso mi sembra sintomatico di serietà e impegno che non deve essere sottovalutato, ma valorizzato e contribuisce all'attribuzione della valutazione "sufficiente" insieme al raggiungimento delle conoscenze dei contenuti essenziali. Attribuisco il giudizio di "buono" a chi dimostra di approfondire le tematiche affrontate, ragiona con correttezza logica, utilizza termini teologici e tecnici delle scienze religiose. Riservo il giudizio di “distinto” a chi dimostra di conoscere e di padroneggiare gli argomenti, di saper 5 analizzare e valutare criticamente contenuti e procedure ed è capace di collegamenti con le altre materie. L' “ottimo” tiene conto di quanto detto per il “molto” ma dice anche di un alunno che ha approfondito per proprio conto, circa alcuni argomenti del programma svolto, su fonti alternative e diversificate ed ha proposto tale lavoro alla classe. 8. STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO Interventi didattici svolti : □ Esami o soluzioni di casi pratici □ Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti □ Controllo dei compiti svolti a casa, del materiale, ect □ Offerta di occasioni gratificanti □ Studio assistito in classe □ Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami □ Guida a un comportamento equilibrato e responsabile □ Esercitazione per l’uso di un linguaggio specifico nelle diverse discipline □ Altro ………………………………… Obiettivi raggiunti Numero dei p artecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 9. STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO Interventi didattici: □ Attività guidate a crescente livello di difficoltà □ Esercitazione per migliorare /perfezionare il metodo di lavoro □ Inserimento in gruppi di lavoro motivati □ Rielaborazione dei contenuti □ Altro ………………………………… Obiettivi raggiunti Numero dei p artecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 10. STRATEGIE DA MESSE IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO Interventi didattici: □ Approfondimento e problematizzazione dei contenuti □ Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi □ Sviluppo dell’autonomia di studio □ Sviluppo della capacità critica □ Altro ………………………………… Obiettivi raggiunti Numero dei p artecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 6 11. APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………… 12. OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE. …HO INCONTRATO LE FAMIGLIE IN OCCASIONE DEI RICEVIMENTI GENERALI E POCHE IN OCCASIONE DEI RICEVIMENTI BISETTIMANALI. Data di consegna: __________ Il docente _____________________ 7 ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE «Bernardino Lotti» 58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.islotti.gov.it Sede accreditata A.I.C.A. ECDL Core Level – Test Center ADRN0001 Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana CERTIFICAZIONE UNI EN ISO 9001:2008 – SETTORE EA37 CERTIFICATO N. 9175 RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE Anno scolastico 2015_/2016_ Liceo Classico Istituto Professionale -Manutenzione e Assistenza Tecnica Istituto Professionale Per L’enogastronomia e L’ospitalità Alberghiera Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio CLASSE VB MATERIA DI INSEGNAMENTO MATEMATICA DOCENTE CLAUDETTE PENTUCCI TESTI ADOTTATI: Corso base verde di matematica,vol.5;Bergamini-Trifone-Barozzi;Zanichelli DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 1) documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89; D.M. 9/2010 2) documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio. 1. ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE Atteggiamento rispetto al rapporto educativo L’atteggiamento rispetto all’attività educativa in genere, compreso il rispetto dei luoghi e dei tempi definiti dalla vita scolastica si è mantenuto sufficientemente responsabile durante l’intero anno scolastico con sporadiche e occasionali eccezioni. Partecipazione alle lezioni Il punto debole è rappresentato da una certa passività generale e da un metodo di studio troppo vincolato alle verifiche e, in molti casi, di tipo mnemonico. Soltanto negli ultimi mesi, a seguito di numerose e continue sollecitazioni e di costanti attività di monitoraggio e recupero, una parte degli alunni ha mostrato una maggiore operosità sia in classe che nello studio personale. Livello medio di preparazione riscontrato nel gruppo classe 1 Per la maggioranza della classe il livello di preparazione finale è ai limiti della sufficienza ad eccezione di due o tre studenti con preparazione molto buona, permangono tuttavia alcuni casi decisamente insufficienti . Certi alunni hanno dato prova di buone capacità di recupero e di un discreto livello di preparazione generale anche se ciò non è stato mantenuto in modo continuo durante l’intero anno scolastico. 2. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina in riferimento al PECUP (profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento OBIETTIVI (P = Programmati, R = Raggiunti) Educativi P Acquisizione delle capacità di collaborazione interpersonale X Sviluppo dell’atteggiamento di rispetto della persona e delle opinioni altrui X R X X Motivazione allo studio X Non da tutti P X X X X X X X R X X Non da tutti Non da tutti Non da tutti Non da tutti X X X Trasversali Comprensione del testo Potenziamento ed arricchimento delle capacità espressive Potenziamento e sviluppo delle capacità logiche Acquisizione di una sufficiente autonomia nello studio Rielaborazione dei contenuti Acquisizione di capacità di trasferimento dei contenuti appresi Acquisizione di strumenti di chiara comunicazione verbale, scritta e grafica Acquisizione del lessico specifico “senso di iniziativa e di imprenditorialità” progetto alternanza Le competenze sulle quali si è lavorato sono state estratte dalle Linee Guida specifiche dell’indirizzo di studi 1)Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative; 2)Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni; 3)Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio e ricerca e approfondimento disciplinare. (classe virtuale myzanichelli). I livelli rilevati sono stati quasi sufficienti per quanto concerne la competenza 3). Per le competenze 1) e in modo particolare per la 2), la maggior parte della classe ha trovato difficoltà e, in generale il ritmo di apprendimento medio è stato lento e ha richiesto numerose attività guidate con sistematiche esercitazioni collettive. Rispetto dei contenuti e dei tempi preventivati La programmazione iniziale è stata rispettata. Coerenza dell’impostazione didattica rispetto alla programmazione a livello di coordinamento disciplinare. L’impostazione didattica così come i temi ritenuti basilari e concordati con il gruppo disciplinare sono stati rispettati. 2 3. Articolazione del percorso svolto unità Contenuti Tempi Obiettivi in termini di esiti formativi attesi 1 Lo studio di funzioni: campo di esistenza, simmetrie, periodicità, punti di discontinuità e loro classificazione, studio degli estremi, asintoti orizzontali, verticali e obliqui, crescenza e decrescenza, massimi, minimi relativi e assoluti, cuspidi e punti angolosi, concavità, convessità e flessi a tangente orizzontale, verticale e obliqua. Problemi di massimo e di minimo. 10 ore Utilizzare un linguaggio rigoroso ed essenziale; potenziare i processi di pensiero che inducono la costruzione di percorsi autonomi; sviluppare la capacità di individuare strategie risolutive in situazioni problematiche diverse; maturare una mentalità critica che renda l’alunno capace di porsi interrogativi in situazioni problematiche imparando a discriminare, nel reale, l’utile dal superfluo; potenziare processi di analisi e di sintesi, di formalizzazione e di astrazione Tempi Obiettivi in termini di esiti formativi attesi 33 ore Utilizzare un linguaggio rigoroso ed essenziale; potenziare i processi di pensiero che inducono la costruzione di percorsi autonomi; sviluppare la capacità di individuare strategie risolutive in situazioni problematiche diverse; maturare una mentalità critica che renda l’alunno capace di porsi interrogativi in situazioni problematiche imparando a discriminare, nel reale, l’utile dal superfluo; potenziare processi di analisi e di sintesi, di formalizzazione e di astrazione Tempi Obiettivi in termini di esiti formativi attesi 23 ore Utilizzare un linguaggio rigoroso ed essenziale; potenziare i processi di pensiero che inducono la costruzione di percorsi autonomi; sviluppare la capacità di individuare strategie risolutive in situazioni problematiche diverse; maturare una mentalità critica che renda l’alunno capace di porsi interrogativi in situazioni problematiche imparando a discriminare, nel reale, l’utile dal superfluo; potenziare processi di analisi e di sintesi, di formalizzazione e di astrazione Tempi Obiettivi in termini di esiti formativi attesi 33 ore utilizzare un linguaggio rigoroso ed essenziale; potenziare i processi di pensiero che inducono la costruzione di percorsi autonomi; sviluppare la capacità di individuare strategie risolutive in situazioni problematiche diverse; maturare una mentalità critica che renda l’alunno capace di porsi interrogativi in situazioni problematiche imparando a discriminare, nel reale, l’utile dal superfluo; potenziare processi di analisi e di sintesi, di formalizzazione e di astrazione unità Contenuti 2 L’integrale indefinito e le sue proprietà. Gli integrali indefiniti immediati. Integrazione per scomposizione; integrazione per parti; integrazione per sostituzione; integrazione delle funzioni razionali fratte. L’integrale definito e le sue proprietà. Funzione integrale. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Integrali impropri. unità Contenuti 3 Calcolo di aree. Area della superficie limitata da due curve. Volume di un solido di rotazione. Arco di linea. Superficie di rotazione. unità Contenuti 4 Equazioni differenziali del primo ordine e il teorema di Cauchy : equazioni a variabili separabili, omogenee, lineari omogenee e non omogenee, equazioni differenziali di Bernoulli. Applicazioni alla fisica. 3 4. METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI METODOLOGIE X Lezione frontale X Lezione interattiva X Lezione multimediale X Cooperative learning solving X Problem (definizione collettiva) (presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche) di laboratorio X Attività (esperienza individuale o di gruppo) (discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive) Esercitazioni pratiche (utilizzo della LIM, di PPT, di audio video) Altro ____________________________ (lavoro collettivo guidato o autonomo) MEZZI, STRUMENTI, SPAZI Registratore Cineforum Lettore CD X Lezioni fuori sede Biblioteca Alternanza scuola/lavoro Laboratorio Altro X di____Informatica___________ ___________________ X Libri di testo Altri libri X Dispense, schemi X Videoproiettore/LIM OSSERVAZIONE SULLE METODOLOGIE DIATTICHE E SUGLI STRUMENTI ADOTTATI Frequenza media ed efficacia delle modalità di lavoro praticate; rispondenza dei criteri di valutazione, ecc. Trattandosi di una classe con un modesto livello di partecipazione, buona efficacia hanno avuto le lezioni in modalità di esercitazioni collettive e il feedback attuato dal controllo sistematico dei compiti assegnati per casa. Le modalità di valutazione sono state ben esplicitate in ogni momento e ben recepite, come si è potuto rilevare nelle molte occasioni delle verifiche scritte e orali. 5. MODALITA’ DI VERIFICA Analisi del testo X Prova strutturata Saggio breve X Risoluzione di problemi Articolo di giornale X Prova grafica / pratica Tema – relazione X Interrogazione X Test a riposta aperta Simulazione colloquio X Prova semistrutturata X Verifiche nella classe virtuale 6. VALUTAZIONE CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione terrà conto di: Livello individuale di acquisizione di conoscenze Livello individuale di acquisizione di abilità e competenze Progressi compiuti rispetto al livello di partenza Interesse Impegno Partecipazione Frequenza Comportamento Numero prove svolte Trimestre Scritto 3 Orale 2/3/4 Pentamestre 5 3/4 Pratico Altro 3/4 test nella classe virtuale 4 o più test nella classe virtuale Griglie di valutazione concordate a livello di dipartimento 7. STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO 4 Attività di recupero effettuate Numero di ore 6 Recupero in itinere n orario curricolare Metodologie adottate Riproposizione dei contenuti in forma diversa Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro Analisi degli errori Obiettivi raggiunti Numero dei partecipanti recupero in itinere Numero di persone che hanno migliorato (parzialmente) il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 8. STRATEGIE MESSE X X X 14/17 3/14 sollecitata crescente IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO Interventi didattici: □ Attività guidate a crescente livello di difficoltà □ Esercitazione per migliorare /perfezionare il metodo di lavoro □ Inserimento in gruppi di lavoro motivati □ Rielaborazione dei contenuti □ Altro ………………………………… Obiettivi raggiunti Numero dei p artecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 9. STRATEGIE DA MESSE IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO Interventi didattici: □ Approfondimento e problematizzazione dei contenuti □ Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi □ Sviluppo dell’autonomia di studio □ Sviluppo della capacità critica □ Altro ………………………………… Obiettivi raggiunti Numero dei p artecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 10. APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 11. OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE. I rapporti con le famiglie sono stati sporadici ma collaborativi. Maggiore affluenza si è verificata soprattutto durante i due incontri generali pomeridiani. Data di consegna: 15 Maggio 2016 Il docente Prof.ssa Claudette Pentucci 5 RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE Anno scolastico 2015/2016 Liceo Classico Istituto Professionale -Manutenzione e Assistenza Tecnica Istituto Professionale Per L’enogastronomia e L’ospitalità Alberghiera Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie X Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio CLASSE 5 B MATERIA DI INSEGNAMENTO DOCENTE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE PAOLA RUSSO TESTI ADOTTATI: Pier Luigi Del Nista- June Parker- Andrea Tasselli: In perfetto equilibrio Casa Editrice D’Anna DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 1) documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89; D.M. 9/2010 2) documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio. 1. ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE La classe è composta da 17 alunni, tutti maschi, che nelle ore di Scienze Motorie e Sportive è stata articolata con la 5 A. E’ risultata ben amalgamata dal punto di vista della socializzazione e, nonostante gruppi con diversi interessi e affinità, ha mostrato un buon livello di affiatamento e collaborazione. La classe, dai test motori iniziali è risultata ad un livello di preparazione nel complesso buono per quasi tutti gli alunni. Durante il corso dell’anno vi è stata la partecipazione abbastanza costante, interessata e attiva da parte di tutti gli allievi. Due alunni nel corso del trimestre hanno presentato certificazione di esonero totale; sono stati impegnati con compiti di assistenza all’insegnante, organizzazione delle attività, arbitraggio e giuria. 1 Atteggiamento rispetto al rapporto educativo Partecipazione alle lezioni poco responsabile passiva responsabile attivo X X sollecitata attiva Molto attivo Molto attiva X Progressi ottenuti Scarsi Sufficienti Significativi Molto significativi nelle competenze degli alunni X Livello medio conseguiti nel gruppo classe: Studenti con preparazione di livello medio/alto Studenti con preparazione sufficiente Studenti con preparazione insufficiente: Studenti con preparazione gravemente insufficiente 2. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina 17 ___ ___ ___ in riferimento al PECUP (profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento Conoscere le proprie qualità psico-fisiche, saper utilizzare ed interpretare i test motori, migliorare i propri livelli iniziali. Consolidamento degli schemi motori di base e sviluppo delle capacità motorie Lo sport, le regole il fair play 3. Articolazione del percorso svolto unità Contenuti svolti 1 2 Test forza arti inferiori, superiori, test di velocità e rapidità, test di resistenza aerobica. Saper leggere e interpretare le tabelle di riferimento dei test motori. Il proprio corpo e la sua funzionalità. Metodiche di Tempi di attuazione SettembreOttobre Maggio L’attività viene Obiettivi in termini di esiti formativi attesi Saper scegliere, utilizzare test motori appropriati, interpretare e catalogare i risultati dei test motori per conoscere e migliorare il proprio livello iniziale di condizione fisica. Migliorare i livelli di partenza delle capacità condizionali e coordinative, ampliare il proprio bagaglio di schemi motori e abilità motorie. Acquisire la consapevolezza 2 allenamento per migliorare e mantenere l’ efficienza fisica. Conoscere e produrre messaggi non verbali. Norme igenicosanitarie alimentari. Norme relative alla sicurezza e alla prevenzione degli infortuni. 3 svolta durante tutto l’ anno scolastico. Conoscenza dei fondamentali tecnici e tattici delle varie discipline sportive di squadra. Perfezionamento della tecnica delle varie discipline individuali. 4. L’attività viene svolta durante tutto l’ anno scolastico. delle proprie potenzialità. Sapersi autovalutare. Conoscere e applicare le strategie tecnico- tattiche dei giochi sportivi. Impegnarsi negli sport sia individuali che di squadra abituandosi al confronto e all’ assunzione di responsabilità individuali. Assunzione di ruoli specifici mettendo a disposizione della squadra le proprie capacità in funzione di un obiettivo comune. Saper svolgere ruoli di direzione dell’ attività sportiva, nonché organizzare e gestire eventi sportivi scolastici. METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI frontale X Lezione (presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche) METODOLOGIE X Problem solving (definizione collettiva) Lezione interattiva Attività di laboratorio (discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive) (esperienza individuale o di gruppo) Lezione multimediale (utilizzo della LIM, di PPT, di audio video) learning X Cooperative (lavoro collettivo guidato o autonomo) X Libri di testo Altri libri X Dispense, schemi Videoproiettore/LIM X Esercitazioni pratiche X Altro Peer education MEZZI, STRUMENTI, SPAZI Registratore X Lettore CD X Biblioteca Laboratorio di_______________ Cineforum Lezioni fuori sede Alternanza scuola/lavoro Altro ___________________ 5. MODALITA’ DI VERIFICA Analisi del testo Saggio breve Articolo di giornale Tema – relazione X X X X Prova strutturata Risoluzione di problemi Prova grafica / pratica Interrogazione 3 X Test a riposta aperta Prova semistrutturata Simulazione colloquio Altro Osservazioni sistematiche in situazione 6. VALUTAZIONE CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione terrà conto di: Livello individuale di acquisizione di conoscenze Livello individuale di acquisizione di abilità e competenze Progressi compiuti rispetto al livello di partenza Interesse Numero prove Scritto svolte Trimestre 1 Pentamestre 3 Impegno Partecipazione Frequenza Comportamento Orale Pratico Altro 2 6 Griglie di valutazione (specificare se le griglie di riferimento sono quelle concordate a livello di Istituto o se sono in adozione griglie concordate a livello di dipartimento) Si fa riferimento alle griglie di valutazione indicate nella programmazione modulare individuale. Per le verifiche scritte e/o orali la valutazione tiene conto della: conoscenza dell’argomento, completezza della risposta, chiarezza nell’esposizione, uso corretto della terminologia. 7. STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO Interventi didattici svolti : □ Esami o soluzioni di casi pratici □ Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti □ Controllo dei compiti svolti a casa, del materiale, ect □ Offerta di occasioni gratificanti □ Studio assistito in classe □ Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami □ Guida a un comportamento equilibrato e responsabile □ Esercitazione per l’uso di un linguaggio specifico nelle diverse discipline □ Altro ………………………………… Obiettivi raggiunti Numero dei partecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 8. STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO Interventi didattici: □ Attività guidate a crescente livello di difficoltà □ Esercitazione per migliorare /perfezionare il metodo di lavoro □ Inserimento in gruppi di lavoro motivati □ Rielaborazione dei contenuti □ Altro ………………………………… Obiettivi raggiunti 4 Numero dei partecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 9. STRATEGIE DA MESSE IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO Interventi didattici: □ Approfondimento e problematizzazione dei contenuti □ Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi □ Sviluppo dell’autonomia di studio □ Sviluppo della capacità critica □ Altro ………………………………… Obiettivi raggiunti Numero dei partecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 10. APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC. Gli alunni hanno partecipato: al torneo di istituto di calcio a cinque, fase di istituto di nuoto dei campionati sportivi studenteschi e al progetto “”tiro a volo”. 11. OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE. Gli incontri con le famiglie si sono svolti nei giorni di ricevimento generali pomeridiani e in mattinata quelli individuali nei giorni e nelle ore stabiliti. I rapporti si sono avuti nel corso dell’anno non con tutte le famiglie. Data di consegna: 04/05/2016 Il docente Paola Russo 5 RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE Anno scolastico 2015/2016 Liceo Classico Istituto Professionale -Manutenzione e Assistenza Tecnica Istituto Professionale Per L’enogastronomia e L’ospitalità Alberghiera Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio CLASSE QUINTA B MATERIA DI INSEGNAMENTO GESTIONE DEL CANTIERE DOCENTE PROF. GIANFRANCESCO SANTAGATI TESTI ADOTTATI: Gestione del cantiere e sicurezza dell'ambiente di lavoro. Con quaderno. Con espansione online. Per le Scuole superiori - M. Coccagna (Autore), E. Mancini (Autore) DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 1) documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89; D.M. 9/2010 2) documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio. 1. ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE La classe, da me seguita solo in questo ultimo anno di corso, è composta da 17 studenti, tutti provenienti dalla precedente quarta. Il cambio di insegnante della materia, avvenuto proprio nell’ultimo anno del corso di studi, mi ha obbligato, fin da subito, ad affrontare le problematiche di adattamento reciproco che un cambio di metodo, il lavoro è stato svolto in un clima sereno di impegno e armonia; la classe ha risposto sufficientemente e spesso con interesse a ciò che veniva loro richiesto cercando anche di assecondare il nuovo sistema di lavoro e di approccio soprattutto per quanto riguarda le tematiche in merito al cantiere. 1 Gli alunni si sono dimostrati corretti e partecipi al dialogo educativo, pronti e spesso curiosi di apprendere, attenti alle lezioni frontali e globalmente puntuali nella consegna dei lavori graficoprogettuali, mostrando interesse per la materia ed attenzione hanno raggiunto risultati sufficienti ed in parte buoni. Il programma non ha subito rallentamenti. Atteggiamento rispetto al rapporto educativo poco responsabile responsabile attivo Molto attivo x Partecipazione alle lezioni passiva sollecitata attiva Molto attiva x Progressi ottenuti Scarsi Sufficienti Significativi Molto significativi nelle competenze degli alunni x Livello medio conseguiti nel gruppo classe: Studenti con preparazione di livello medio/alto Studenti con preparazione sufficiente Studenti con preparazione insufficiente: Studenti con preparazione gravemente insufficiente 2. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina __8_ __7_ __2_ __0_ in riferimento al PECUP (profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento Si è seguita la programmazione di inizio anno. 3. Articolazione del percorso svolto unità Contenuti svolti Ripasso argomenti del 3° e 4° anno: il processo edilizio; interventi edilizi; i lavori pubblici; le figure professionali responsabili della sicurezza e dei controlli. Tempi di Obiettivi in termini di esiti formativi attesi attuazione Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Vedere Obbiettivi della disciplina La vautazione del rischio e redazione di un P.S.C. “L’allestimento del cantiere” “Impianti del cantiere” “Segnaletica di sicurezza” “I dispositivi di protezione individuale (DPI)” (CENNI) “Sistemi collettivi di protezione anticaduta” (CENNI) I ponteggi: - tipologie di ponteggio - componenti dei ponteggi - montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi 2 - ancoraggi dei ponteggi Il cantiere e il P.S.C.: computo metrico estimativo i costi della sicurezza gestione del cantiere (contabilità, libretto misure, direzione lavori) analisi di una fase di lavoro Ripasso generale degli argomenti trattati, approfondimenti di singoli aspetti - progetto schematico di PSC - progetto schematico di PiMUS 4. Marzo Aprile Maggio/Giugno METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI METODOLOGIE x x Lezione frontale Problem solving (presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche) (definizione collettiva) Lezione interattiva Attività di laboratorio (discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive) (esperienza individuale o di gruppo) Lezione multimediale x Esercitazioni pratiche (utilizzo della LIM, di PPT, di audio video) Altro ____________________________ Cooperative learning (lavoro collettivo guidato o autonomo) x Libri di testo Altri libri x Dispense, schemi x Videoproiettore/LIM MEZZI, STRUMENTI, SPAZI Registratore Lettore CD Biblioteca x Laboratorio di_______________ Cineforum Lezioni fuori sede Alternanza scuola/lavoro Altro ___________________ 5. MODALITA’ DI VERIFICA Analisi del testo Saggio breve Articolo di giornale Tema – relazione Test a riposta aperta x Prova semistrutturata x Prova strutturata Risoluzione di problemi x Prova grafica / pratica x Interrogazione x Simulazione colloquio Altro________________ 6. VALUTAZIONE CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione terrà conto di: Livello individuale di acquisizione di conoscenze Livello individuale di acquisizione di abilità e competenze Progressi compiuti rispetto al livello di partenza Interesse Impegno Partecipazione Frequenza Comportamento 3 Numero prove Scritto svolte Trimestre Pentamestre Orale Pratico 1 2 1 2 Altro Griglie di valutazione (specificare se le griglie di riferimento sono quelle concordate a livello di Istituto o se sono in adozione griglie concordate a livello di dipartimento) 7. STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO Interventi didattici svolti in orario curriculare: Esami o soluzioni di casi pratici Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti Controllo dei compiti svolti a casa, del materiale, ect Offerta di occasioni gratificanti Studio assistito in classe Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami Guida a un comportamento equilibrato e responsabile Esercitazione per l’uso di un linguaggio specifico nelle diverse discipline Altro ………………………………… Obiettivi raggiunti Numero dei partecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 8. STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO Interventi didattici in orario curriculare: □ Attività guidate a crescente livello di difficoltà Esercitazione per migliorare /perfezionare il metodo di lavoro □ Inserimento in gruppi di lavoro motivati Rielaborazione dei contenuti □ Altro ………………………………… Obiettivi raggiunti Numero dei partecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 9. 7 5 sollecitata sufficiente 7 5 sollecitata buona STRATEGIE DA MESSE IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO Interventi didattici in orario curriculare: Approfondimento e problematizzazione dei contenuti □ Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi Sviluppo dell’autonomia di studio □ Sviluppo della capacità critica □ Altro ………………………………… Obiettivi raggiunti Numero dei partecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) 3 3 attiva 4 Motivazione allo studio buona 10. APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC. Visto l’esiguo ore a disposizione non è stato possibile organizzare visite in cantiere e/o presso aziende specializzate. OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE. I rapporti sono stati buoni. I genitori sono stati presenti negli incontri programmati dalla scuola. Data di consegna: 04.05.2016 Il docente Prof. Gianfrancesco Santagati 5 RELAZIONE FINALE MODULARE INDIVIDUALE Anno scolastico 2015/2016 Liceo Classico Istituto Professionale -Manutenzione e Assistenza Tecnica Istituto Professionale Per L’enogastronomia e L’ospitalità Alberghiera Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio CLASSE VB MATERIA DI INSEGNAMENTO ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA DOCENTE RAFFAELLA ELDA MARIA VECCI TESTI ADOTTATI: DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 1) documenti normativi: art. 26 e 29 CCNL 2006-2009; DM 139/07; D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87/88/89; D.M. 9/2010 2) documenti curati dalla scuola: POF – Patto di corresponsabilità – Delibere del CdD - Verbali Dipartimenti– Verbali e indicazioni del CdC – Bisogni recepiti da studenti, famiglie, territorio. 1. ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE I 3 alunni che formano la classe hanno partecipato di buon grado all’attività educativa proponendo argomenti, intevenendo nelle discussioni guidate con domande, esprienze e proposte personali e collaborando fattivamente nelle attività pratiche. Atteggiamento rispetto al rapporto educativo poco responsabile Partecipazione alle lezioni passiva responsabile attivo Molto attivo X sollecitata attiva Molto attiva X 1 Progressi ottenuti Scarsi Sufficienti Significativi Molto significativi nelle competenze X degli alunni Livello medio conseguiti nel gruppo classe: Studenti con preparazione di livello medio/alto 3 Studenti con preparazione sufficiente Studenti con preparazione insufficiente: Studenti con preparazione gravemente insufficiente ___ ___ ___ 2. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO promossi dalla disciplina in riferimento al PECUP (profilo educativo, culturale e professionale) descritto nella normativa di riferimento Segnalare e motivare eventuali scarti e cambiamenti rispetto alla programmazione per disciplina, per assi e per dipartimento. Ostacoli e fattori incentivanti dell’apprendimento Potenziare le abilità di osservazione della realtà che ci circonda e di interiorizzazione ed elaborazione delle sensazioni attraverso le immagini Potenziare le capacità logiche e organizzative allo scopo di rendere più fruibili e funzionali i luoghi dove si svolte l’attività scolastica 3. Articolazione del percorso svolto unità Contenuti svolti Fotografia La fotografia e la comunicazione non verbale Organizzazione degli spazi di lavoro Organizzare i laboratori delle materie di indirizzo Tempi di Obiettivi in termini di esiti formativi attesi attuazione Trimestre Sviluppare un ruolo attivo nei confronti della cultura dell’immagine Affinare capacità critiche rispetto ai messaggi veicolati Semestre Comprendere l’importanza di un ambiente ben organizzato per l’efficienza del lavoro da svolgere Comprendere ed affrontare i problemi relativi alla sicurezza Comprendere la relazione tra organizzazione efficiente e sicurezza sul lavoro 2 METODOLOGIE, MEZZI E STRUMENTI METODOLOGIE Lezione frontale solving X Problem (definizione collettiva) (presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche) interattiva X Lezione (discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive) di laboratorio X Attività (esperienza individuale o di gruppo) Lezione multimediale Esercitazioni pratiche (utilizzo della LIM, di PPT, di audio video) Altro ____________________________ learning X Cooperative (lavoro collettivo guidato o autonomo) Libri di testo X Altri libri Dispense, schemi Videoproiettore/LIM MEZZI, STRUMENTI, SPAZI Registratore Lettore CD X X Biblioteca X Laboratorio di_______________ Cineforum Lezioni fuori sede Alternanza scuola/lavoro Altro ___________________ 4. MODALITA’ DI VERIFICA Analisi del testo Saggio breve Articolo di giornale Tema – relazione Test a riposta aperta Prova semistrutturata Prova strutturata X Risoluzione di problemi Prova grafica / pratica Interrogazione Simulazione colloquio X Altro: attività pratica 5. VALUTAZIONE CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione terrà conto di: Livello individuale di acquisizione di conoscenze Livello individuale di acquisizione di abilità e competenze Progressi compiuti rispetto al livello di partenza Interesse Numero svolte Trimestre Semestre prove Scritto Impegno Partecipazione Frequenza Comportamento Orale Pratico Altro attività pratica attività pratica Griglie di valutazione (specificare se le griglie di riferimento sono quelle concordate a livello di Istituto o se sono in adozione griglie concordate a livello di dipartimento) 6. STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL SUPPORTO E IL RECUPERO Interventi didattici svolti : □ Esami o soluzioni di casi pratici □ Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti □ Controllo dei compiti svolti a casa, del materiale, ect Offerta di occasioni gratificanti 3 □ Studio assistito in classe □ Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami Guida a un comportamento equilibrato e responsabile Esercitazione per l’uso di un linguaggio specifico nelle diverse discipline Obiettivi raggiunti Numero dei partecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 7. 3 3 attiva buona STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSOLIDAMENTO Interventi didattici: □ Attività guidate a crescente livello di difficoltà Esercitazione per migliorare /perfezionare il metodo di lavoro □ Inserimento in gruppi di lavoro motivati Rielaborazione dei contenuti Obiettivi raggiunti Numero dei p artecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 8. 3 3 attiva buona STRATEGIE DA MESSE IN ATTO PER IL POTENZIAMENTO Interventi didattici: Approfondimento e problematizzazione dei contenuti Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi Sviluppo dell’autonomia di studio Sviluppo della capacità critica Obiettivi raggiunti Numero dei p artecipanti Numero di persone che hanno migliorato il profitto Interesse e partecipazione (attiva, sollecitata, passiva) Motivazione allo studio 9. 3 3 attiva buona APPROFONDIMENTI, ATTIVITÀ COMPLEMENTARI, PARTECIPAZIONE A CONCORSI, STAGE, VISITE FUORI SEDE ECC. La proposta di partecipazione ad un concorso fotografico non è stata recepita 10. OSSERVAZIONI SUI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE. Non ci sono stati, durante tutto il corso dell’anno scolastico, interazioni tra le famiglie e l’insegnante. Data di consegna: 4 Maggio 2016 Il docente Raffaella Elda Maria Vecci 4 Materia: LINGUA E CIVILTA' INGLESE Docente: Prof. Luigi Cerroni NewFocus on Science, B.F. Martelli, H. Creek ( Ed. Minerva Scuola ) Mod. A: Safety in Your Science laboratory Attrezzatura, abbigliamento e segnali in laboratorio ( pag. 17 ) Studio dei fossili: dai dinosauri ai primi volatili (pag.18) Gli annali della vita scritti sulla roccia ( pag. 19 ) Darwin e la sua passione per l’ osservazione ( pag. 20 ) MOD B: Energy Sources (I) L’ Effetto “Serra” ( pag. 33) Centrali nucleari e smaltimento rifiuti radioattivi ( pag. 35 ) Energia solare ( pag. 38 ) Energia eolica ( Pag. 39 ) MOD. C Energy Sources (II) Energia delle maree (pag. 40 ) Energia geotermica (pag.40) Bio-energia(pag. 41) MOD. D Gli intellettuali e l’ energia nucleare per impiego bellico Le lettere di Einstein a Roosevelt ( pag. 118 ) La prima lettera di Einstein a Roosevelt ( pagg. 118-119 ) Il Manifesto “ Russel-Einstein “ MOD. E: Gli effetti dei cambiamenti climatici e gli interventi internazionali Stiamo rendendo più devastanti gli uragani? ( pagg. 151-152 ) Il Protocollo di Kyoto ( pag. 152 ) Il Summit di Copenhagen ( pagg. 152-153 ) MOD. F: Gli effetti della struttura interna della Terra su quella esterna La struttura della Terra ( pag. 160 ) La Tettonica “ a placche”( pag. 161 ) Il ciclo della rocce ( pag. 162 ) Le eruzioni vulcaniche ( pag. 162 ) Massa Marittima, 15 Maggio 2016 Il docente Prof. Luigi Cerroni Gli Alunni I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2014– 2015 CLASSE V B 2 PROGRAMMA SVOLTO ITALIANO CLASSE 5 ANNO SCOLASTICO 2015-2016 PROF.SSA Anna Ciaffone DAL POSITIVISMO ALLA LETTERATURA CONTEMPORANEA da Roma capitale al primo dopoguerra 1. il naturalismo e il verismo lettura di Capuana le paesane 2. Giovanni Verga lettura di Fantasticheria un documento umano la famiglia Malavoglia L'arrivo e l'addio di'Ntoni la roba l'addio di Mastro don Gesualdo 3. tra Scapigliatura e Carducci lettura di Pianto antico Nevicata 4. Simbolismo, Ermetismo e decadentismo lettura di Baudelaire Spleen Wilde il ritratto di Dorian Gray 5. Pascoli lettura di Il fanciullino è dentro di noi lavandare x agosto L'Assiuolo Temporale Novembre La mia sera Il gelsomino notturno 6. D'Annunzio lettura di ritratto di un esteta la sera fiesolana la pioggia nel pineto 7.la poesia italiana lettura di Gozzano La signorina Felicita Palazzeschi Lasciatemi divertire 8. la narrativa della crisi 9. le avanguardie lettura di Manifesto del Futurismo 10. Svevo lettura di insoddisfazione di Alfonso Amalia muore ultima sigaretta un rapporto conflittuale 11. Pirandello lettura di Il sentimento del contrario cambio treno La patente Il treno ha fischiato come parla la verità la condizione di personaggi pazzo per sempre 12. Ungaretti lettura di Fratelli veglia I fiumi Mattina Soldati dal primo al secondo dopoguerra 1. Montale lettura di I limoni Non chiederci la parola Meriggiare pallido e assorto Spesso il male di vivere Cigola la carrucola nel pozzo Non recidere forbice 2. Saba lettura di La capra Trieste Città vecchia Ulisse Amai 3. la poesia lettura di Quasimodo Ed è subito sera Alle fronde dei salici 4. la narrativa lettura di Montale Un mondo grottesco Lettura di Alvaro Vita dei pastori Silone terra benedetta Vittorini il sogno dell'America 5. il neorealismo Lettura di Fenoglio, la scelta della lotta partigiana C.Levi, superstizione medicina e magia Pasolini, il coraggio di Tommasino 6. Pavese lettura di Nessuno sarà fuori dalla guerra Il ritorno di Anguilla 7. Primo Levi lettura di Considerate se questo è un uomo dagli anni cinquanta ai nostri giorni 1. Calvino lettura di La pistola 2. la neoavanguardia 3. la narrativa Divina Commedia, canto I, III, VI, XI, XVII, XXXIII prof.ssa ANNA CIAFFONE Gli Alunni PROGRAMMA SVOLTO STORIA CLASSE 5 ANNO SCOLASTICO 2015-2016 PROF.SSA Anna Ciaffone Belle epoque e società di massa L’età giolittiana Le riforme sociali Il suffragio universale Il meridione e il voto di scambio Il patto Gentiloni La conquista della Libia La caduta di Giolitti Venti di guerra La politica imperialistica La questione balcanica La crisi dell’impero zarista Nazionalismi e forti tensioni in Europa L’Età della prima guerra mondiale La prima guerra mondiale: origini e caratteri del conflitto. L'intervento dell'Italia. Il 1917. La pace e la Società delle Nazioni La rivoluzione russa Tra le due guerre Il dopoguerra in Italia: La nascita dei partiti di massa; la questione di Fiume, l'occupazione delle fabbriche e lo squadrismo fascista La crisi del ‘29: il New Deal Caratteri generali delle dittature degli anni Trenta Il fascismo in Italia: La marcia su Roma, il delitto Matteotti, le leggi “fascistissime”, il sistema corporativo, l'autarchia, il sistema di alleanze internazionali Il nazismo in Germania: ideologia del partito nazista, la sua ascesa, la formazione dello stato totale Il comunismo in Unione sovietica: dal comunismo di guerra ai piani quinquennali La politica internazionale tra le guerre mondiali: la guerra d'Etiopia; caratteristiche della guerra civile spagnola; le alleanze La seconda guerra mondiale La seconda guerra mondiale: caratteri del conflitto. L'attacco alla Polonia e alla Francia. L'ingresso in guerra dell'Italia. Il 1941: l'ingresso in guerra di URSS,USA, Giappone. Il 1942. La caduta del fascismo in Italia. Lo sterminio degli ebrei. La resistenza. Le bombe atomiche sul Giappone. Il mondo alla fine della guerra. Statuto dell’ONU La decolonizzazione. L’età del bipolarismo. I caratteri del sistema bipolare. La guerra fredda (1945-1953) Il periodo della distensione: Krusciov e la destalinizzazione Le rivolte nei paesi satelliti Krusciov e la politica interna Giovanni XXIII Kennedy e la politica americana Il muro di Berlino La crisi di Cuba L’Italia della ricostruzione. La nascita della repubblica italiana I partiti italiani. Fine del sistema comunista. Crollo del muro di Berlino La nuova Cina dopo Mao Il disfacimento della Jugoslavia. Nascita dell’Unione Europea. prof.ssa ANNA CIAFFONE Gli Alunni Materia: TOPOGRAFIA Docente: Profssa Nadia Cialfi Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Francesco Catarsi MODULO 1 Operazioni con le superfici - Spostamento e rettifica dei confini La superficie topografica Metodi numerici di calcolo delle aree La divisione delle aree: divisione di particelle con valore unitario costante Spostamento e rettifica di confini fra terreni con valore unitario costante MODULO 2 Operazioni con i volumi - Spianamenti Scavi e rilevati Volume dei prismi generici e dei prismoidi Scavi a sezione obbligata e a sezione aperta Volumi degli invasi Spianamento orizzontale con piano prefissato MODULO 3 Il calcestruzzo e le strutture armate Strutture in cemento armato responsabilità professionali in cantiere Tipologie e classi di resistenza dei cementi. Fenomeni della presa e dell'indurimento Caratteristiche e curve granulometriche dei costituenti del calcestruzzo Procedure e documentazione delle prove di accettazione in cantiere, messa in opera del calcestruzzo e campionamento dei provini Stagionatura e manutenzione dei manufatti in calcestruzzo ed in cemento armato MODULO 4 Rilievi altimetrici - Rappresentazione del terreno Le grandezze altimetriche e la classificazione delle livellazioni Livellazioni a visuale inclinata Livellazioni geometriche (a visuale orizzontale) Problemi altimetrici Livelli e autolivelli La teoria delle proiezioni quotate Rappresentazione completa del terreno con piani quotati Rappresentazione completa del terreno con con curve di livello ESERCITAZIONI: Disegno topografico - Laboratorio CAD Tecniche e convenzioni della rappresentazione grafica Gli elaborati di progetto Disegno e restituzione di rilievi con metodologie tradizionali Disegno e restituzione di rilievi mediante l’uso di programmi CAD su PC. Massa Marittima, 15 Maggio 2016 Il docente Profssa Nadia Cialfi L’insegnante tecnico pratico Prof. Francesco Catarsi Gli alunni Materia: GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA Docente: Prof. Fabrizio Fanciulletti Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Fabrizio Mazzarocchi I TRIMESTRE Idrogeologia: definizioni e generalità Sorgenti: cenni di classificazione strutturale Opere di presa delle sorgenti: dirette (bottini di presa) ed in falda (orizzontali, verticali e miste). Sfruttamento delle falde mediante i pozzi: costruzione e condizionamento di un pozzo, cementazione, prove di emungimento, cono di depressione. Prova di emungimento a gradini di portata, portata critica, interpretazione grafica (portata/tempi, abbassamento/tempi e portata/abbassamenti), prova a gradino di lunga durata. Tipi di filtro e drenaggio. Carta delle isopieze. Principi informativi della Legislazione sulle acque 236/88, 152/99 e 36/95. II SEMESTRE Geomorfologia: le frane, cause e tipologie; classificazione dei terreni in relazione alla loro franosità, superfici di scivolamento, condizione di stabilità di un pendio di altezza limitata (metodo dei conci o svedese), calcolo del coefficiente di sicurezza. Legislazione sulle opere di stabilità dei pendii in terra (D.M. 14.01.2008). Sistemi di monitoraggio dei movimenti franosi. Sistemi di bonifica dei movimenti franosi: gabbionate, muri di contenimento, setti di pali, muri e tiranti, drenaggi sia semplici che portanti, opere idrauliche di superficie. Frane in roccia, metodi di indagine e di previsione degli stacchi in roccia, sistemi di risanamento di versanti rocciosi. Invasi artificiali: cenni di legislazione relativa agli invasi artificiali; studi geologici, geomorfologici, idrogeologici propedeutici alla realizzazione degli invasi artificiali; caratteristiche delle opere di sbarramento e verifiche; dighe in terra, definizione ed elementi caratteristici delle opere, scelta del luogo e dell’altezza di sbarramento, studio di massima e studio esecutivo. Geologia del territorio: gallerie e strade: studio geologico, idrogeologico, geotecnica e delle condizioni di stabilità; criteri di scelta di un tracciato stradale o ferroviario, programma delle indagini di dettaglio per l’esecuzione di opere d’arte (muri di contenimento, drenaggi, ecc.) Valutazione dell’ambiente geologico negli studi di impatto ambientale (V.I.A.), scelta degli indicatori, stima degli impatti, tecniche di studio per la valutazione di impatto ambientale riferite alla realizzazione di discariche, dighe, cave, grandi vie di comunicazione. Massa Marittima, 04 Maggio 2016 Il docente Prof. Fabrizio Fanciulletti Gli alunni Materia: TECNOLOGIE PER LA GESTIONE TERRITORIO E AMBIENTE Docente: Prof.ssa Manuela Liberati Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Fabrizio Mazzarocchi COLTIVAZIONI IN SOTTERRANEO Generalità. Tipologie di pozzi minerari, dimensioni e sezione di un pozzo. Armature e rivestimenti di un pozzo. Metodi di scavo in relazione al tipo di rocce e alla presenza di acqua. Metodi speciali: anello tagliente, Honigmann, cementazione e congelamento. Scavo di pozzi in rimonta, uso del Raise-Borer. Calcestruzzi e cementi. Coltivazioni in sotterraneo. Generalità di una miniera. Lavori di preparazione e di tracciamento in strati molto inclinati, poco inclinati e negli ammassi. Altezza dei piani di coltivazione, ordine di coltivazione. Metodi di coltivazione. Coltivazioni con vuoti: senza sostegni, con sostegni (a pilastri abbandonati, a diaframmi abbandonati, a camere e diaframmi). Coltivazioni con scoscendimento: generalità, vantaggi e svantaggi. Coltivazioni con ripiena: generalità, materiali da ripiena. Ripiena meccanica e idraulica. Ventilazione. Scopo della ventilazione, composizione dell’aria nelle miniere, gas nocivi e velenosi, polveri presenti, temperatura ed umidità dell’aria in miniera, cause di inquinamento dell’aria. Ventilazione principale: centrale e diagonale, ascendente e discendente, soffiante ed aspirante. Eduzione. Generalità e scopo, cause della presenza d’acqua in sotterraneo, misura della quantità di acqua da edurre. Eduzione principale: gallerie di scolo, benne, pompe. GALLERIE Generalità, classificazioni. Studio geologico. Influenza delle condizioni geologiche sulla costruzione delle gallerie: gallerie in relazione alla natura della roccia (ignee, sedimentarie, metamorfiche), alterazione delle rocce, fenomeni tettonici, presenza di acquiferi, rocce spingenti e rigonfianti, temperature, presenza di gas. Potenziali rischi. Instabilità del fronte, instabilità del cavo, camini, splaccaggio e sgretolamento, interferenze. Condizioni di stabilità delle rocce in galleria. Classificazioni dell’ammasso roccioso. Terzaghi, indice RQD, indice RMR (Bieniawski), Rabcewicz (metodo NATM). Metodo ADECO-RS. Generalità e fasi. Metodi di scavo. Esplosivo e macchine. Mezzi meccanici tradizionali (escavatori, martelli demolitori, ripper) e non tradizionali (frese ad attacco puntuale e a piena sezione, scudi aperti e chiusi). Metodi di avanzamento tradizionali: tedesco, belga, inglese, italiano. TBM aperta, con scudo semplice, a doppio scudo. Scavo meccanizzato. EPB, Hydroshield, Mixshield. Armatura dello scavo. Rinforzi attivi: bulloni ad ancoraggio puntuale meccanico, ad attrito laterale connessi con resine o cementi, ad attrito laterale meccanico (split-set e swellex), cavi. Rinforzi passivi: reti metalliche ed elettrosaldate, centine. Tecniche di preconsolidamento. Chiodatura del fronte, infilaggi, pretaglio, pretunnel, arco cellulare. Tecniche di miglioramento del terreno. Iniezioni di permeazione, di compattazione, per microfratturazione, Jet-grouting, iniezioni in rocce fratturate. Congelamento artificiale dei terreni. Rivestimenti definitivi. Impermeabilizzazione in gallerie sotto falda. Monitoraggio. Imbocchi in ammassi rocciosi e in terreni detritici sciolti. Allegato A COLTIVAZIONI A GIORNO Legislazione mineraria italiana. Distinzione tra cava e miniera. Classificazione delle cave. Cave di monte (pedemontane, a mezza costa, culminali) e di pianura (a fossa e a pozzo). Generalità sulle operazioni e sulla geometria di una cava. Metodi di coltivazione. Coltivazione di prodotti granulari: gradone unico, gradoni multipli, splateamento su gradone unico, splateamento su più gradoni, fette verticali. Cave di ghiaia, sabbia e argilla; principali macchine usate: dumper, bulldozer, ripper, escavatori, pale meccaniche. Coltivazione di giacimenti sommersi, tipi di draghe. Coltivazione delle rocce ornamentali: per grandi bancate e per gradino basso. Cave di marmo: taglio con filo diamantato, ribaltamento delle bancate. Cave di granito: Waterjet e Flame-jet. Coltivazione dei blocchetti, cave di tufo. Recupero ambientale. Generalità. Modalità di intervento. Recupero di cave di versante. Tecniche di rivestimento vegetativo e di stabilità del versante. Recupero di cave di pianura soprafalda e sottofalda. PREPARAZIONE MECCANICA DEI MINERALI Arricchimento. Significato ed esempi. Significato di grezzo, minerale utile e sterile. Tenore di metallo. Rendimento in peso di un impianto di arricchimento. Scopo della preparazione meccanica dei minerali (comminuzione, classificazione, concentrazione ed essiccamento). Liberazione. Generalità, granulo sterile, ricco e misto; grado di liberazione. Comminuzione. Generalità, frantumazione e macinazione. Rapporto di riduzione. Consumo di energia secondo Rittinger e Bond. Frantumazione. Generalità, classificazione. Frantoi a mascelle. Frantoi a mascelle a doppio e semplice effetto. Caratteristiche tecniche. Frantoi rotativi primari e conici (Symons-Hydrocone). Caratteristiche tecniche. Frantoi a cilindri. Principali caratteristiche. Frantoi a cilindri e mascelle. Frantoi ad urto. Caratteristiche tecniche. Macinazione. Classificazione dei mulini a tamburo rotante. Classificazione secondo la forma del tamburo: mulini cilindrici, tubolari e cilindro-conici. Classificazione secondo il tipo di carica macinante: a sfere metalliche, a barre metalliche, a ciottoli e a sfere sintetiche, a carica automacinante. Attività di laboratorio: galleria del vento e anemometro, kriging, psicrometro a fionda, macchina volumetrica, comminuzione con frantoio a mascelle primario, secondario, cilindraia e mulino a barre e calcolo del grado di liberazione. Massa Marittima, 4 Maggio 2016 Il docente Prof.ssa Manuela Liberati Gli alunni L’insegnante tecnico pratico Prof. Fabrizio Mazzarocchi I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2014– 2015 CLASSE V B 2 PROGRAMMA SVOLTO Materia: RELIGIONE Docente: Prof. Marco Pampana IL PROGRAMMA E' STATO SVOLTO SEGUENDO I SEGUENTI NUCLEI, DEI QUALI E' STATO AMPIAMENTE SVILUPPATO QUELLO RELATIVO ALLA BIOETICA CON COLLEGAMENTI E RAFFRONTI CON LE GRANDI RELIGIONI, PARTICOLARMENTE IL CRISTIANESIMO : UD 1 – Esistenza di Dio: analisi di negazione e affermazione. UD 2 – Antropologia ed etica cristiana: l'Uomo nuovo della Rivelazione. UD 3 – Chiesa e questioni di etica. UD 4 – Ecumenismo e diversità religiosa. UD 5 – Valori religiosi e crescita personale. UD 6 – Approfondimento circa l'importanza del fatto religioso sulla persona singola e sulla storia dell'umanità. Massa Marittima, L’insegnante Prof. Marco Pampana Gli Alunni Materia: MATEMATICA Docente: Prof.ssa Claudette Pentucci Per i seguenti argomenti si fa riferimento al testo in adozione: Corso base verde di matematica,vol.4;Bergamini-Trifone-Barozzi;Zanichelli LO STUDIO DI FUNZIONE Lo studio di funzioni: campo di esistenza, simmetrie, periodicità, punti di discontinuità e loro classificazione, studio degli estremi, asintoti orizzontali, verticali e obliqui, crescenza e decrescenza, massimi, minimi relativi e assoluti, cuspidi e punti angolosi, concavità, convessità e flessi a tangente orizzontale, verticale e obliqua. Problemi di massimo e di minimo. IL DIFFERENZIALE Il differenziale di una funzione e sua definizione Interpretazione geometrica del differenziale L’incremento di una funzione Il valore approssimato di una funzione in un punto Per i seguenti argomenti si fa riferimento al testo in adozione: Corso base verde di matematica,vol.5;Bergamini-Trifone-Barozzi;Zanichelli GLI INTEGRALI L’integrale indefinito: primitive, condizione suffic. di integrabilità, proprietà di linearità Gli integrali indefiniti immediati L’integrazione per sostituzione. L’integrazione per parti. L’integrazione di funzioni razionali fratte L’integrale definito: definizione e proprietà Il teorema della media La funzione integrale Derivata della funzione integrale Il teorema fondamentale del calcolo integrale. Calcolo dell’integrale definito. Il valore medio di una funzione Il calcole delle aree di superfici piane Il calcolo dei volumi dei solidi di rotazione La lunghezza di un arco di curva e l’area di una superficie di rotazione Gli integrali impropri: funzione con un numero finito di punti di discontinuità in a; b ; funzione in un intervallo illimitato LE EQUAZIONI DIFFERENZIALI Equazioni differenziali del primo ordine e il teorema di Cauchy : equazioni a variabili separabili, omogenee, lineari omogenee e non omogenee, equazioni differenziali di Bernoulli. Applicazioni alla fisica. Massa Marittima, 15 Maggio 2016 Il docente Prof.ssa Claudette Pentucci Gli alunni Materia: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Docente: Prof.ssa Paola Russo Testo adottato: Del Nista, Parker. Tasselli In perfetto equilibrio – D’Anna editore. Test di valutazione motoria iniziale e finale: Test forza arti inferiori Test forza arti superiori Test di rapidità e di velocità Test di mobilità articolare ed elasticità muscolare Esercizi per lo sviluppo delle capacità condizionali: Forza: esercitazioni eseguite individualmente e a coppie a corpo libero, esercitazioni di balzi, salti, lanci e andature varie con l’ausilio di piccoli e grandi attrezzi. Rapidità e Velocità: attività e giochi per lo sviluppo della capacità di reazione, brevi scatti di corsa, esercizi per lo sviluppo delle frequenze dei movimenti, staffette. Resistenza: attività di durata, attività in circuito e percossi misti, esercizi di educazione respiratoria. Capacità coordinative: 1. Generali: esercizi e giochi per lo sviluppo della capacità di controllo, adattamento e trasformazione del movimento, della capacità di apprendimento motorio e delle abilità motorie. 2. Speciale: esercizi di equilibrio, di coordinazione oculo - manuali e oculo podaliche, di orientamento e differenziazione spazio – temporale, individuazione delle traiettorie di combinazione motoria, di anticipazione motoria, di destrezza fine, di prontezza motoria. Mobilità articolare Esercizi per il miglioramento della mobilità articolare e dell’elasticità muscolare. Pratica delle seguenti discipline sportive e conoscenze delle regole Pallavolo: tecnica del palleggio e del bagher in ricezione e in difesa, tecnica della battuta di sicurezza e della battuta tipo tennis, la schiacciata e il muro; fondamentali di squadra in attacco e in difesa, schemi tattici. Conoscenza delle regole di gioco e loro corretta applicazione. Atletica leggera: tecnica di corsa veloce: andature di sensibilizzazione dei piedi , prova cronometrata sui 100m.con partenza dai blocchi; il getto del peso , il lancio del disco, il salto in lungo. Pallatamburello: esercitazioni globali di gioco. Basket: il tiro a canestro. Calcio a cinque: esercitazioni globali di gioco e torneo di Istituto. Teoria: le capacità motorie, le fonti energetiche della contrazione muscolare, elementi di teoria dell’allenamento: il carico fisico e la supercompensazione, tecniche per la prevenzione degli infortuni, conoscenza e comprensione della corretta terminologia. Gli alunni, in collaborazione con la F.I.T.A.V. hanno partecipato al progetto di tiro a volo e ai Campionati Sportivi Studenteschi. Massa Marittima, 15 Maggio 2016 Il docente Prof. Paola Russo Gli alunni ssa I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2014– 2015 CLASSE V B 2 PROGRAMMA Anno scolastico 2015/2016 Liceo Classico Istituto Professionale -Manutenzione e Assistenza Tecnica Istituto Professionale Per L’enogastronomia e L’ospitalità Alberghiera Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie Istituto Tecnico Costruzioni Ambiente e Territorio CLASSE QUINTA B MATERIA DI INSEGNAMENTO GESTIONE DEL CANTIERE DOCENTE PROF. GIANFRANCESCO SANTAGATI TESTI ADOTTATI: Gestione del cantiere e sicurezza dell'ambiente di lavoro. Con quaderno. Con espansione online. Per le Scuole superiori - M. Coccagna (Autore), E. Mancini (Autore) unità Contenuti svolti Tempi di attuazione Obiettivi in termini di esiti formativi attesi Ripasso argomenti del 3° e 4° anno: il processo edilizio; interventi edilizi; i lavori pubblici; le figure professionali responsabili della sicurezza e dei controlli. Settembre Ottobre Vedere Obbiettivi della disciplina La vautazione del rischio e redazione di un P.S.C. Novembre “L’allestimento del cantiere” “Impianti del cantiere” “Segnaletica di sicurezza” “I dispositivi di protezione individuale (DPI)” (CENNI) “Sistemi collettivi di protezione anticaduta” Dicembre Gennaio 1 (CENNI) I ponteggi: - tipologie di ponteggio - componenti dei ponteggi - montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi - ancoraggi dei ponteggi Il cantiere e il P.S.C.: computo metrico estimativo i costi della sicurezza gestione del cantiere (contabilità, libretto misure, direzione lavori) analisi di una fase di lavoro Febbraio Marzo Aprile Maggio/Giu gno Ripasso generale degli argomenti trattati, approfondimenti di singoli aspetti - progetto schematico di PSC - progetto schematico di PiMUS GLI STUDENTI __________ Il docente _____________________ 2 ALTERNATIVA CATTOLICA Materia: AL’INSEGNAMENTO DELLA Docente: Prof.ssa Raffaella Elda Maria Vecci UD1 – La fotografia e la comunicazione non verbale La cultura dell’immagine I messaggi veicolati dalle immagini UD2 - Organizzare i laboratori delle materie di indirizzo Organizzzione ed efficienza nell’ambiente di lavoro Organizzazione efficiente e sicurezza sul lavoro Massa Marittima, 4 Maggio 2016 ssa Prof. Il docente Raffaella Elda Maria Vecci Gli alunni RELIGIONE ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE «Bernardino Lotti» 58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana Via della Manganella 3/5 –tel 0566.902068 ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Anno Scolastico 2015/2016 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ALLEGATO B GRIGLIE DI VALUTAZIONE APPROVATE DAL COLLEGIO DEI DOCENTI Classe VB ARTICOLAZIONE GEOTECNICO AllegatoB GRIGLlA DI VALUTAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA Descrittori Linguaggio e comportamento - L’alunno/a è sempre molto corretto/a con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Utilizza in maniera responsabile ed appropriata il materiale didattico, le attrezzature e le strutture della scuola. Rispetto del Regolamento - Rispetta il regolamento di istituto. Non ha a suo carico richiami o provvedimenti disciplinari. Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione: - Ha seguito con interesse continuo e partecipe le proposte didattiche, ha un ruolo propositivo e di aiuto all’interno della classe e ha collaborato attivamente alla vita scolastica. Rispetto delle consegne -Adempie alle consegne in maniera puntuale e continua. E’ sempre fornito/a del materiale necessario Rispetto delle norme di sicurezza: - Rispetta e fa rispettare le prescrizioni relative alla sicurezza. Linguaggio e comportamento - L’alunno/a è sempre corretto/a con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Utilizza in maniera responsabile il materiale didattico, le attrezzature e le strutture della scuola. Rispetto del Regolamento - Rispetta il regolamento di istituto. Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari. Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione - Ha seguito con interesse continuo le proposte didattiche, ha un ruolo propositivo all’interno della classe e ha collaborato attivamente alla vita scolastica. Rispetto delle consegne - Adempie alle consegne in maniera puntuale e continua. E’ sempre fornito/a del materiale necessario Rispetto delle norme di sicurezza - Rispetta e fa rispettare le prescrizioni relative alla sicurezza. Linguaggio e comportamento - L’alunno/a nei confronti dei i docenti, con i compagni, con il personale della scuola è sostanzialmente corretto. Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Non sempre utilizza al meglio il materiale didattico, le attrezzature e le strutture della scuola Rispetto del Regolamento -Rispetta il regolamento di istituto, ma ha ricevuto alcuni solleciti verbali a migliorare. Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione -Ha seguito con sufficiente partecipazione le proposte didattiche e generalmente collabora alla vita scolastica. Rispetto delle consegne -Nella maggioranza dei casi rispetta le consegne ed è solitamente fornito/a del materiale necessario. Rispetto delle norme di sicurezza - Rispetta le prescrizioni relative alla sicurezza. Linguaggio e comportamento - Il comportamento dell’alunno/a nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola non è sempre corretto. Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Utilizza in maniera non appropriata il materiale, le attrezzature e le strutture della scuola. Rispetto del Regolamento - Talvolta non ha rispettato il regolamento di istituto, ha ricevuto richiami verbali e ha a suo carico richiami scritti e sanzioni disciplinari. Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione - Ha seguito in modo marginale l’attività scolastica. Collabora raramente alla vita della classe e dell’istituto. Rispetto delle consegne -Molte volte non rispetta le consegne e non è fornito/a del materiale scolastico. Rispetto delle norme di sicurezza - Non è continuo/a nel rispetto delle prescrizioni sulla sicurezza. Linguaggio e comportamento - Il comportamento dell’alunno/a nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è spesso non corretto. Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Utilizza in maniera trascurata ed impropria il materiale, le attrezzature e le strutture della scuola. Rispetto del Regolamento - Ha violato frequentemente il regolamento di istituto. Ha ricevuto numerose ammonizioni verbali e scritte e/o è stato sanzionato con l’allontanamento dalla comunità scolastica. Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione - Ha partecipato con scarso interesse alle attività didattiche ed è spesso stato/a causa di disturbo durante le lezioni Rispetto delle consegne - Ha rispettato solo saltuariamente le consegne scolastiche. Spesso non è fornito/a del materiale scolastico. Rispetto delle norme di sicurezza - Ha violato in più occasioni le prescrizioni relative alla sicurezza. Linguaggio e comportamento - Il comportamento dell’alunno/a nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è molto scorretto e non rispettoso delle persone. Uso delle strutture, elle attrezzature e del materiale della scuola - Utilizza in maniera trascurata e irresponsabile il materiale, le attrezzature e le strutture della scuola. Rispetto del Regolamento - Ha violato ripetutamente il regolamento. Ha ricevuto ammonizioni verbali e scritte ed è stato/a sanzionato/a con l’allontanamento dalla comunità scolastica per periodi di almeno 15 giorni in conseguenza di reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o nel caso vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. Partecipazione alle attività educative, formative e di istruzione - Non ha mostrato alcun interesse per le attività didattiche ed è stato/a sistematicamente causa di disturbo durante le lezioni. Rispetto delle consegne - Non ha rispettato le consegne scolastiche ed è stato/a sistematicamente privo/a del materiale scolastico. Rispetto delle norme di sicurezza - Ha violato continuamente le prescrizioni relative alla sicurezza. Frequenza - Ha accumulato un alto numero di assenze rimaste per la maggior parte ingiustificate. Non ha mostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione. voto 10 9 8 7 6 5 Nel rispetto delle competenze esclusive del Consiglio di Classe e delle deroghe previste dalla CM20 del 4.03.2011 e deliberate dal Collegio, il Collegio dei Docenti propone la riduzione del voto di condotta del singolo alunno (espresso considerando i descrittori considerati nella specifica griglia) in relazione alla percentuale di assenze compiute, relativamente al monte ore di lezioni previsto nel seguente modo: Percentuale assenze Fino al 15% Dal 15% al 20% Dal 20 al 25% Oltre il 25% Limite massimo per la valutazione in condotta Fino a 10 Fino a 9 Fino a 8 Voto =6 Penalizzazione voto Avviso famiglia 0 -1 -2 - No Sì Sì Sì 2 AllegatoB CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA, COMPETENZA, CAPACITÀ VOTO PUNTI (valutazione prove Esame di Stato) G1UDIZlO 10/mi Eccellente Ottimo Buono Sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente 9 -10 8 7 6 15/mi (scritti) 14-15 13 12 10-11 CONOSCENZA COMPETENZA CAPACITÀ Completa e approfondita con integrazioni personali. Esposizione organica e rigorosa; uso di un linguaggio efficace, vario e specifico di ogni disciplina. Uso autonomo di procedimenti e tecniche disciplinari anche in contesti non noti Completa e sicura. Esposizione organica e uso di un linguaggio sempre corretto e talvolta specifico. Uso corretto e sicuro di di procedimenti e tecniche disciplinari in contesti noti. Analisi e sintesi complete e precise; rielaborazione autonoma, originale e critica con capacità di operare collegamenti in ambito disciplinare e/o interdisciplinare. Analisi, sintesi e rielaborazione autonome e abbastanza complete. Capacità di stabilire confronti e collegamenti, pur con qualche occasionale indicazione da parte del docente. 30/mi (orali) 28-30 26-27 24-25 Abbastanza completa. 20-23 Essenziale degli elementi principali della disciplina. 5 8-9 16-19 Mnemonica e superficiale con qualche errore. 4 6-7 12-15 Frammentaria con errori rilevanti. 3 4-5 8-11 Lacunosa e frammentaria degli elementi principali delle discipline con errori gravissimi e diffusi. 2 1- 3 1-7 Nulla o fortemente lacunosa; completamente errata. Esposizione ordinata e uso corretto di un lessico semplice, anche se non sempre specifico. Applicazione di procedimenti e tecniche disciplinari in contesti noti e già elaborati dal docente. Esposizione abbastanza ordinata e uso per lo più corretto del lessico di base. Applicazione guidata di procedimenti e tecniche disciplinari in contesti noti e già elaborati dal docente, pur con la presenza di qualche errore non determinante. Esposizione incerta e imprecisa con parziale conoscenza del lessico di base. Presenza di qualche errore nell'applicazione guidata di procedimenti e tecniche note. Esposizione assai incerta e disorganica con improprietà nell'uso lessico. Difficoltà nell' uso di procedimenti o tecniche note. Esposizione confusa e uso improprio del lessico di base. Gravi difficoltà nell'uso di procedimenti e tecniche disciplinari anche in contesti semplificati. Presenza di gravi errori di ordine logico. Nulla o uso disarticolato del lessico di base o mancata conoscenza dello stesso, incapacità ad usare procedimenti e tecniche disciplinari anche in contesti semplificati. Analisi, sintesi e rielaborazione solitamente autonome, ma non sempre complete. Comprensione delle linee generali; analisi, sintesi e rielaborazione parziali con spunti autonomi. Analisi e sintesi solo guidate. Analisi e sintesi solo guidate e parziali. Assente o incapacità di seguire indicazioni e fornire spiegazioni. Assente. 3 IIS "B.LOTTI" - A.S. 2014-2015 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA INDICATORI DESCRITTORI PUNTI ADEGUATEZZA 1. aderenza alla consegna 2. pertinenza all’argomento proposto 3. efficacia complessiva del testo tipologia A e B 4. aderenza alle convenzioni della tipologia scelta (tipo testuale, scopo, destinatario, destinazione editoriale..) 1 2 3 CARATTERISTICHE DEL CONTENUTO ampiezza della trattazione, padronanza dell’argomento, rielaborazione critica dei contenuti in funzione anche delle diverse tipologie e dei materiali forniti: tipologia A : comprensione ed interpretazione del testo tipologia B : comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace: capacità di argomentazione tipologia C e D: coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso: capacità di contestualizzazione e di eventuale argomentazione per tutte le tipologie : significatività e originalità degli elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni 1 2 3 ORGANIZZAZIONE DEL TESTO 1. 2. 3. 4. articolazione chiara e ordinata del testo equilibrio fra le parti coerenze ( assenza di contraddizioni e ripetizioni) continuità tra frasi, paragrafi e sezioni 1 2 3 LESSICO E STILE 1. 2. proprietà e ricchezza lessicale uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al destinatario,.. 1 2 3 CORRETTEZZA ORTOGRAFICA E MORFOSINTATTICA 1. correttezza ortografica 2. coesione testuale (uso corretto dei connettivi testuali, ecc..) 3. correttezza morfosintattica 4. punteggiatura 1 2 3 VALUTAZIONE GLOBALE Voto sull’elaborato nel suo complesso CANDIDATO TIPOLOGIA /15 AllegatoB IIS "B.LOTTI" - A.S. 2014-2015 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA CANDIDATO: ____________________________ DESCRITTORI CONOSCENZA SPECIFICA DEGLI ARGOMENTI FOCALIZZAZIONE DELLE PROBLEMATICHE PROPOSTE COERENZA DELLE SCELTE PROGETTUALI CORRETTEZZA E QUALITA' DELLA ELABORAZIONE GRAFICA CORRETTEZZA DELL'APPLICAZIONE DEL CALCOLO CLASSE V PUNTEGGIO MAX ATTRIBUIBILE ALL'INDICATORE 4,5 PUNTI 4,5 PUNTI 3 PUNTI 3 PUNTI ____________________ PUNTEGGIO LIVELLI DI VALORE VOTO ATTRIBUITO CORRISPONDENTE AI VALUTAZIONE ALL'INDICATORE DIVERSI LIVELLI Gravemente insufficiente Insufficiente 1 Sufficiente Buono 3,6 Ottimo Gravemente insufficiente Insufficiente 1 Sufficiente Buono 3,6 Ottimo Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono 2,4 Ottimo Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono 2,4 Ottimo 2 3 4,5 2 3 4,5 0,7 1,3 2 3 0,7 1,3 2 3 TOTALE (in /15) 5 AllegatoB IIS "B.LOTTI" - A.S. 2014-2015 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA ALUNNO _______________________________ VOTO _______ MATERIA MATERIA TIPOLOGIA B INDICATORI TIPOLOGIA C LIVELLI DI VALORE VALUTAZIONE PUNTEGGIO INDICATORI TIPOLOGIA B LIVELLI DI VALORE VALUTAZIONE assente 0,0-0,2 parziale 0,2-0,8 centrata 0,8-1,5 CORRETTEZZA TERMINOLOGICA assente parziale centrata 0,0-0,2 0,2-0,8 0,8-1,5 CORRETTTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI assente parziale centrata 0,0-0,2 0,2-0,8 0,8-1,5 CORRETTTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI assente parziale centrata 0,0-0,2 0,2-0,8 0,8-1,5 COERENZA AL QUESITO E CAPACITA' DI SINTESI assente parziale centrata 0,0-0,2 0,2-0,8 0,8-1,5 COERENZA AL QUESITO E CAPACITA' DI SINTESI assente parziale centrata 0,0-0,2 0,2-0,8 0,8-1,5 NUMERO RISPOSTE CORRETTE CORRETTEZZA TERMINOLOGICA valutazioni parziali MATERIA TIPOLOGIA B CORRETTTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI COERENZA AL QUESITO E CAPACITA' DI SINTESI NUMERO RISPOSTE CORRETTE TOTALE MATERIA MATERIA CORRETTEZZA TERMINOLOGICA PUNTEGGIO valutazioni parziali TOTALE MATERIA INDICATORI TIPOLOGIA C TIPOLOGIA C LIVELLI DI VALORE VALUTAZIONE PUNTEGGIO assente 0,0-0,2 parziale 0,2-0,8 centrata 0,8-1,5 assente 0,0-0,2 parziale 0,2-0,8 centrata 0,8-1,5 assente 0,0-0,2 parziale 0,2-0,8 centrata 0,8-1,5 valutazioni parziali TOTALE MATERIA NUMERO RISPOSTE CORRETTE TIPOLOGIA B LIVELLI DI INDICATORI VALORE VALUTAZIONE assente 0,0-0,2 CORRETTEZZA parziale 0,2-0,8 TERMINOLOGICA centrata 0,8-1,5 CORRETTTEZZA E assente 0,0-0,2 COMPLETEZZA DEI parziale 0,2-0,8 CONTENUTI centrata 0,8-1,5 COERENZA AL assente 0,0-0,2 QUESITO E CAPACITA' parziale 0,2-0,8 DI SINTESI centrata 0,8-1,5 valutazioni parziali TIPOLOGIA C PUNTEGGIO NUMERO RISPOSTE CORRETTE TOTALE MATERIA 6 AllegatoB IIS "B.LOTTI" - A.S. 2014-2015 GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO ORALE CANDIDATO:____________________ INDICATORI CONOSCENZA DELL'ARGOMENTO CAPACITA' DI COLLEGAMENTO ORGANICITA' E COMPLETEZZA ESPOSITIVA ORIGINALITA' ED AUTONOMIA DESCRITTORI (TIPOLOGIA A B C D) AMPIEZZA , FOCALIZZAZIONE ED INQUADRAMENTO DEGLI ARGOMENTI CAPACITA' DI ORIENTARSI E COLLEGARE GLI ARGOMENTI UTILIZZO APPROPRIATO DEI CODICI LINGUISTICI CONSEQUENZIALITA' LOGICA ED ORGANICITA' NELL'ESPOSIZIONE CAPACITA' CRITICA ED ORIGINALITA' NEL GIUDIZIO CLASSE V PUNTEGGIO MAX ATTRIBUIBILE ALL'INDICATORE 10 PUNTI 10 PUNTI PUNTEGGIO LIVELLI DI VALORE VOTO ATTRIBUITO CORRISPONDENTE AI VALUTAZIONE ALL'INDICATORE DIVERSI LIVELLI Nullo Gravemente insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo 9 3 4 5 6 7 8 Nullo Gravemente insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo 9 3 4 5 6 7 8 10 10 5 PUNTI Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo 1 2 3 4 5 5 PUNTI Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo 1 2 3 4 5 TOTALE (in /30) 7 AllegatoB 8 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB \ ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE «Bernardino Lotti» 58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana Via della Manganella 3/5 –tel 0566.902068 ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Anno Scolastico 2015/2016 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ALLEGATO C MODELLI DI SIMULAZIONE DI PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA SVOLTI DURANTE L’ANNO SCOLASTICO Classe VB ARTICOLAZIONE GEOTECNICO 1 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB INDICE Simulazione prima prova (italiano) ………………………………… Simulazione seconda prova (tecn. ambiente) …………………………………… pag 11 Simulazione terze prove …………………………………... 2 pag 3 pag 14 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE «Bernardino Lotti» 58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana Via della Manganella 3/5 –tel 0566.902068 Simulazione PRIMA PROVA CLASSE VB Articolazione GEOTECNICO Esami di Stato 2015/16 ALUNNO ______________________________________________ (cognome e nome) 3 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB 4 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB 5 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB 6 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB 7 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB 8 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB 9 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB 10 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB 11 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE «Bernardino Lotti» 58024 MASSA MARITTIMA- GROSSETO www.blotti.it Agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana Via della Manganella 3/5 –tel 0566.902068 Simulazione SECONDA PROVA (GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA) CLASSE VB Articolazione GEOTECNICO Esami di Stato 2015/16 ALUNNO ______________________________________________ (cognome e nome) 12 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Indirizzo: ITGT – COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO ARTICOLAZIONE GEOTECNICO Tema di: GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA ESEMPIO PROVA Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. PRIMA PARTE Il candidato predisponga lo studio necessario per la coltivazione di una cava di argilla, posta in un’area pianeggiante di circa tre ettari. Lo studio dovrà fornire inoltre elementi utili a valutare se nella fase di recupero dell’area, dopo l’esaurimento del giacimento, è possibile impiantare una discarica. La stratigrafia riscontrata e le caratteristiche geologiche sono a scelta del candidato. SECONDA PARTE 1. Descrivere le attività d’indagine necessaria al progetto ed alla realizzazione di una galleria. 2. Quali elementi occorre acquisire per caratterizzare un versante con problemi di instabilità? 3. Come sono classificati i rifiuti dalla vigente normativa? 4. Quali caratteristiche presenta una frana per espansione laterale? __________________ Durata massima della prova: 8 ore. E’ consentito l’uso di manuali tecnici e di calcolatrici non programmabili. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse tre ore dalla dettatura del tema. 13 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB Istituto di Istruzione Superiore “B. Lotti” Via della Manganella 3/5 – 58024 Massa Marittima Tel.0566/902068 fax 0566/902612 Simulazione TERZA PROVA (marzo 2016) CLASSE VB Articolazione GEOTECNICO Esami di Stato 2015/16 ALUNNO ______________________________________________ (cognome e nome) 14 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB ISTRUZIONI PER LO SVOLGIMENTO DELLA PROVA E CRITERI DI VALUTAZIONE MATERIE DELLA PROVA: Inglese– Gestione di cantiere– Tecnologie Ambiente– Matematica TEMPO A DISPOSIZIONE: 90 minuti TIPOLOGIA B - QUESITI A RISPOSTA SINGOLA* LIVELLI DI NUMERO QUESITI VALORE PUNTEGGIO (per ogni materia) VALUTAZIONE INDICATORI CORRETTEZZA TERMINOLOGICA assente 0,0 parziale 0,1-0,6 centrata 0,7-1,1 CORRETTTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI assente 0,0 parziale 0,1-0,7 centrata 0,8-1,3 COERENZA AL QUESITO E CAPACITA' DI SINTESI assente 0,0 parziale 0,1-0,6 centrata 0,7-1,1 TOTALE MAX PUNTEGGIO MASSIMO (per ogni materia) 2 7 3,5 TIPOLOGIA C - QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA INDICATORI NUMERO PUNTEGGIO QUESITI MASSIMO PUNTEGGIO (per ogni (per ogni materia) materia) RISPOSTA CORRETTA 2 RISPOSTA SBAGLIATA O ASSENTE 0 TOTALE QUESITO 2 4 8 ogni quesito a scelta multipla (tipologia C) prevede l'assegnazione di punti 2 per la risposta corretta e nessuna penalizzazione per l'errore; ogni quesito della tipologia C ha sempre una sola risposta corretta; nei quesiti a risposta singola (tipologia B), la lunghezza delle risposte deve rispettare il numero di righe a disposizione; laddove lo ritenga necessario, l'alunno può corredare la risposta ai quesiti di tipologia B con un semplice grafico o disegno sull'ultimo foglio, facendo un chiaro richiamo ad esso nella risposta scritta; per ogni materia si può totalizzare un massimo di 15 punti; la valutazione finale deriva dalla media dei punteggi ottenuti nelle singole materie il punteggio massimo della prova è 15 punti, la sufficienza si raggiunge totalizzando 10 punti. 15 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB INGLESE 1) Among the following sources of energy, which are considered as non-renewable? a) Wind power b) Fossil c) Tidal d) Sun 2) How does a wind-turbine work? a) It doesn’t start unless you manually set the propeller in motion b) It starts by means of electric devices c) It self-starts when the wind reaches a particular average speed d) It only starts when the wind is over 30 miles per hour 3) What is advisable in a laboratory? a) Not wearing tight clothes b) Not wearing aprons c) Wearing safety goggles d) Not knowing where emergency exits are 4) Among the following ones, what is not an almost safe used nuclear fuel container? a) Concrete-and-steel container b) Airtight steel container c) Steel-lined concrete pool filled with water to put airtight steel containers in d) A deep cave in a mountain 5) Write about the use of a power plant ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 6) Write about the different sources of energy ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 16 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB GESTIONE DI CANTIERE 7) Il lavoro nero è: a) Il lavoro svolto da operai stranieri b) Il lavoro svolto nelle ore notturne c) Il lavoro svolto da operai nelle miniere d) Il lavoro svolto senza fatturazione e oneri previdenziali 8) Nei cantieri edili, l’adozione dei provvedimenti richiesti dalle norme per evitare danni ai lavoratori o a terzi spetta: a) Al direttore dei lavori b) Al coordinatore della sicurezza in fase di progettazione c) Al tecnico redattore del piano operativo di sicurezza d) Al direttore tecnico di cantiere 9) I costi della sicurezza: a) Sono soggetti a ribasso d’asta b) Non sono riportatinel PSC c) Non comprendono il costo degli impianti di terra d) Non sono soggetti a ribasso d’asta 10) La notifica preliminare: a) Deve essere inviata alla fine dei lavori b) Deve essere inviata ad ogni infortunio c) Deve essere inviata prima dell’inizio dei lavori d) Deve essere inviata solo in caso di incidente mortale 11) Le figure professionali della sicurezza nel cantiere edile ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 12) Definizione di cantiere. elenca gli spazi funzionali del cantiere ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 17 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB TECNOLOGIE PER LA GESTIONE DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE 13) La classificazione di Terzaghi : a) fornisce i valori del carico di roccia sulla calotta in funzione della capacità dell’ammasso roccioso di autosostenersi; b) fornisce i valori del carico di roccia sulla calotta in funzione della larghezza e dell’altezza della galleria; c) fornisce i valori del carico di roccia sui piedritti in funzione della resistenza a compressione monoassiale della roccia intatta; d) fornisce i valori del carico di roccia sui piedritti in funzione delle condizioni idrauliche e delle discontinuità dell’ammasso roccioso. 14) Le iniezioni di permeazione sono eseguite con una miscela: a) poco densa e ad alta pressione; b) molto densa e a bassa pressione; c) molto densa e ad alta pressione; d) poco densa e a bassa pressione. 15) L’Arco cellulare: a) è adatto in rocce scadenti con bassa copertura; b) è un’estensione del pretaglio; c) è una tecnica di miglioramento in terreni; d) viene eseguito con un’inclinazione di 5°-10°. 16) I bulloni ad ancoraggio puntuale: a) sono un rinforzo passivo; b) sono il sostegno attivo più antico abbinato a rete elettrosaldata c) non possono essere tesati perché connessi con resine; d) hanno il vantaggio di non arrugginirsi e spezzandosi continuano ad esercitare il rinforzo 17) Descrivi il metodo di classificazione RMR di Bieniawski. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 18) Descrivi il metodo diretto del congelamento. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 18 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB MATEMATICA 19) L’integrale generale dell’equazione differenziale y' a) y c x2 b) y c x c) y xc d) y ln c x 20) L’integrale generale dell’equazione differenziale y ' a) y 2c x 2 2 x b) y 2c x 2 2 x c) y 2c x 2 2 x d) y 2c x 2 21) L’integrale indefinito ( x ln x ) dx è: a) x2 1 (ln x ) c 4 2 1 b) x 2 (ln x ) c 2 c) y è: x x2 1 (ln x ) c 2 2 1 d) x 2 (ln x ) c 2 2 22) L’integrale definito (3x 2 2 x 5)dx risulta: 1 a) 9 b) 8 c) 7 d) 10 19 x 1 è: y I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB 23) y' x 2 4 Calcola l’integrale particolare di y (3) 1 24) Calcola il volume del solido generato dalla rotazione attorno all’asse x della porzione di piano limitata dalla curva di equazione y senx , con 0 x , e dall’asse x. 20 ALUNNO _______________________________ VOTO _______ INGLESE GESTIONE DI CANTIERE TIPOLOGIA B INDICATORI TIPOLOGIA C LIVELLI DI VALORE VALUTAZIONE CORRETTEZZA TERMINOLOGICA assente parziale centrata 0,0 0,0-0,6 0,7-1,1 CORRETTTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI assente parziale centrata COERENZA AL QUESITO E CAPACITA' DI SINTESI assente parziale centrata TIPOLOGIA B PUNTEGGIO INDICATORI assente parziale centrata 0,0 0,0-0,6 0,7-1,1 0,0 0,1-0,7 0,8-1,3 CORRETTTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI assente parziale centrata 0,0 0,1-0,7 0,8-1,3 0,0 0,0-0,6 0,7-1,1 COERENZA AL QUESITO E CAPACITA' DI SINTESI assente parziale centrata 0,0 0,0-0,6 0,7-1,1 MATEMATICA TIPOLOGIA B COERENZA AL QUESITO E CAPACITA' DI SINTESI NUMERO RISPOSTE CORRETTE TOTALE GEST. CANT. TECNICHE AMBUENTE CORRETTTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI PUNTEGGIO valutazioni parziali TOTALE INGLESE CORRETTEZZA TERMINOLOGICA LIVELLI DI VALORE VALUTAZIONE CORRETTEZZA TERMINOLOGICA NUMERO RISPOSTE CORRETTE valutazioni parziali INDICATORI TIPOLOGIA C TIPOLOGIA C LIVELLI DI VALORE VALUTAZIONE assente 0,0 parziale 0,0-0,6 centrata 0,7-1,1 assente 0,0 parziale 0,1-0,7 centrata 0,8-1,3 assente 0,0 parziale 0,0-0,6 centrata 0,7-1,1 valutazioni parziali TIPOLOGIA B PUNTEGGIO INDICATORI NUMERO RISPOSTE CORRETTE CORRETTEZZA TERMINOLOGICA CORRETTTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI COERENZA AL QUESITO E CAPACITA' DI SINTESI TOTALE TEC. AMB. LIVELLI DI VALORE VALUTAZIONE assente 0,0 parziale 0,0-0,6 centrata 0,7-1,1 assente 0,0 parziale 0,1-0,7 centrata 0,8-1,3 assente 0,0 parziale 0,0-0,6 centrata 0,7-1,1 valutazioni parziali TIPOLOGIA C PUNTEGGIO TOTALE MATEMATICA I.T.I. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE V B 21 NUMERO RISPOSTE CORRETTE I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB Istituto di Istruzione Superiore “B. Lotti” Via della Manganella 3/5 – 58024 Massa Marittima Tel.0566/902068 fax 0566/902612 Esami di Stato 2015/16 Simulazione TERZA PROVA (Aprile 2016) CLASSE VB Indirizzo GEOTECNICO AMBIENTALE ALUNNO ______________________________________________ (cognome e nome) 22 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB . ISTRUZIONI PER LO SVOLGIMENTO DELLA PROVA E CRITERI DI VALUTAZIONE MATERIE DELLA PROVA: Inglese – Topografia – Tecnologie per la gestione del territorio e dell’ambiente - Scienze motorie TEMPO A DISPOSIZIONE: 90 minuti TIPOLOGIA B - QUESITI A RISPOSTA SINGOLA* LIVELLI DI NUMERO QUESITI VALORE PUNTEGGIO (per ogni materia) VALUTAZIONE INDICATORI CORRETTEZZA TERMINOLOGICA assente 0,0 parziale 0,1-0,6 centrata 0,7-1,1 CORRETTTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI assente 0,0 parziale 0,1-0,7 centrata 0,8-1,3 COERENZA AL QUESITO E CAPACITA' DI SINTESI assente 0,0 parziale 0,1-0,6 centrata 0,7-1,1 TOTALE MAX PUNTEGGIO MASSIMO (per ogni materia) 2 7 3,5 TIPOLOGIA C - QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA INDICATORI NUMERO PUNTEGGIO QUESITI MASSIMO PUNTEGGIO (per ogni (per ogni materia) materia) RISPOSTA CORRETTA 2 RISPOSTA SBAGLIATA O ASSENTE 0 TOTALE QUESITO 2 4 8 ogni quesito a scelta multipla (tipologia C) prevede l'assegnazione di punti 1,5 per la risposta corretta e nessuna penalizzazione per l'errore; ogni quesito della tipologia C ha sempre una sola risposta corretta; nei quesiti a risposta singola (tipologia B), la lunghezza delle risposte deve rispettare il numero di righe a disposizione; laddove lo ritenga necessario, l'alunno può corredare la risposta ai quesiti di tipologia B con un semplice grafico o disegno sull'ultimo foglio, facendo un chiaro richiamo ad esso nella risposta scritta; per ogni materia si può totalizzare un massimo di 15 punti; la valutazione finale deriva dalla media dei punteggi ottenuti nelle singole materie il punteggio massimo della prova è 15 punti, la sufficienza si raggiunge totalizzando 10 punti. 23 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB INGLESE 25) What does “Katrina” generally refer to? a) A hurricane that hit the South of the U.S.A. b) A tornado that hit the U.S. Midwest c) The so-called “Big One” d) A tropical storm 26) What does the acronym UNFCCC concern? a) A permanent member of the U.N.O. b) An international treaty c) A permanent conference of the U.N.O. d) An uncommon definition for the Kyoto Protocol 27) When do we deal with “emissions trading”? a) If our country produces little carbon emissions b) If our country produces big quantities of carbon emissions c) If we produce lots emissions and we buy “carbon credits” from a poorly industrialized country d) If we produce little emissions and we buy “carbon credits” from a highly industrialized country 28) Why do we think the Copenhagen Summit in 2009 failed? a) Because of the effects of the Kyoto Protocol on the environment b) Because of the Danish politicians’ opposition c) Because of the environmental policy of the majority of countries d) Because of the environmental policy of some major countries 29) Write about “Atlantis” _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ 30) Why should hurricanes get worse in the future? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 24 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB TOPOGRAFIA 31) La formula di Gauss viene impiegata per calcolare l'area di un appezzamento di terreno quando questo è stato rilevato a) per allineamenti b) per trilaterazione c) per coordinate polari d) per coordinate cartesiane 32) Nella formula di camminamento vengono impiegati tutti gli elementi di un poligono tranne a) un lato e i due angoli adiacenti b) due lati e l'angolo compreso c) due angoli qualsiasi d) due lati qualsiasi 33) Calcolare il volume di un prisma triangolare avente sezione retta 100 metri quadrati e tre spigoli di lunghezza 15m, 0m, 45m a) 3000 metri cubi b) 22500 metri cubi c) 2000 metri cubi d) 6000 metri cubi 34) La quota rossa di un punto di passaggio negli spianamenti misti sarà: a) Nulla b) Positiva c) Negativa d) Calcolata con la formula Qr = pendenza x distanza 35) In che cosa consiste la divisione delle aree di proprietà fondiaria? ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ 36) In cosa consiste la rettifica di un confine? In cosa consiste lo spostamento di un confine? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 25 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB TECNOLOGIE PER LA GESTIONE DELL’AMBIENTE 13)La preparazione meccanica dei minerali è: a) l’insieme dei processi di comminuzione; b) l’insieme dei processi di estrazione del materiale da un giacimento e seguente frantumazione; c) l’insieme dei processi di trasformazione del tout-venant in mercantile; d) l’insieme dei processi di trasformazione del materiale grezzo in ganga. 14) L’RdR apparente dipende: a) solo dalle dimensioni del materiale; b) solo dalle dimensioni della macchina; c) da entrambe le dimensioni; d) dalle aperture delle maglie dei setacci. 15) Secondo Bond, il Work-Index è: a) il lavoro necessario per la macinazione; b) l’energia di frantumazione trasformata in energia superficiale; c) l’energia necessaria per trasformare una tonnellata corta da dimensioni infinite a 100 ; d) l’energia necessaria per trasformare una tonnellata da dimensioni infinite a 1 . 16) Il frantoio a doppio effetto si chiama così perchè: a) ha entrambe le mascelle mobili; b) ha potenzialità doppia rispetto a quello a semplice effetto; c) per ogni giro completo dell’albero si hanno due corse di andata e due di ritorno della biella; d) per ogni giro completo dell’albero si hanno due corse di andata e due di ritorno della mascella mobile. 17) Descrivi la caratteristica fondamentale del frantoio rotativo conico Symons Hydrocone. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 18) Descrivi i mulini a ciottoli e a sfere sintetiche. ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ 26 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015– 2016 CLASSE VB SCIENZE MOTORIE 19. Quale è la fonte di energia quando il metabolismo ha luogo in assenza di ossigeno? a) Carboidrati b) Grassi c) Proteine d) Vitamine 20. Il muscolo produce forza attraverso: a) Contrazioni isometriche b) Contrazioni concentriche c) Contrazioni eccentriche d) Tutte le risposte precedenti sono corrette 21. Il movimento diventa automatizzato se: a) Viene ripetuto spesso b) Viene perfezionato nel tempo c) Viene eseguito senza controllo cosciente d) Tutte le risposte precedenti sono corrette 22. La coordinazione motoria rappresenta: a) L’aspetto quantitativo del movimento b) L’aspetto qualitativo del movimento c) L’aspetto sia quantitativo che qualitativo del movimento d) Tutte le risposte precedenti sono sbagliate 23. Quali sono i principali fondamentali individuali della pallavolo? Si differenzino in base all’attacco e alla difesa. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 24. Perché si definisce getto del peso e non lancio del peso? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 27 I.I.S. “B. Lotti” – Massa Marittima a.s. 2015 – 2016 CLASSE VB ALUNNO _______________________________ VOTO _______ INGLESE TOPOGRAFIA TIPOLOGIA B INDICATORI TIPOLOGIA C LIVELLI DI VALORE VALUTAZIONE PUNTEGGIO INDICATORI TIPOLOGIA B LIVELLI DI VALORE VALUTAZIONE assente 0,0 parziale 0,1-0,6 centrata 0,7-1,1 CORRETTEZZA TERMINOLOGICA assente parziale centrata 0,0 0,1-0,6 0,7-1,1 CORRETTTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI assente parziale centrata 0,0 0,1-0,7 0,8-1,3 CORRETTTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI assente parziale centrata 0,0 0,1-0,7 0,8-1,3 COERENZA AL QUESITO E CAPACITA' DI SINTESI assente parziale centrata 0,0 0,1-0,6 0,7-1,1 COERENZA AL QUESITO E CAPACITA' DI SINTESI assente parziale centrata 0,0 0,1-0,6 0,7-1,1 NUMERO RISPOSTE CORRETTE CORRETTEZZA TERMINOLOGICA valutazioni parziali SCIENZE MOTORIE TIPOLOGIA B CORRETTTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI COERENZA AL QUESITO E CAPACITA' DI SINTESI NUMERO RISPOSTE CORRETTE TOTALE TOPOGRAFIA TECNOLOGIE AMBIENTE CORRETTEZZA TERMINOLOGICA PUNTEGGIO valutazioni parziali TOTALE INGLESE INDICATORI TIPOLOGIA C LIVELLI DI VALORE VALUTAZIONE TIPOLOGIA C TIPOLOGIA B LIVELLI DI INDICATORI VALORE VALUTAZIONE assente 0,0 CORRETTEZZA parziale 0,1-0,6 TERMINOLOGICA centrata 0,7-1,1 CORRETTTEZZA E assente 0,0 COMPLETEZZA DEI parziale 0,1-0,7 CONTENUTI centrata 0,8-1,3 COERENZA AL assente 0,0 QUESITO E CAPACITA' parziale 0,1-0,6 DI SINTESI centrata 0,7-1,1 valutazioni parziali PUNTEGGIO assente 0,0 parziale 0,1-0,6 centrata 0,7-1,1 assente 0,0 parziale 0,1-0,7 centrata 0,8-1,3 assente 0,0 parziale 0,1-0,6 centrata 0,7-1,1 valutazioni parziali NUMERO RISPOSTE CORRETTE TOTALE TECNOLOGIE TIPOLOGIA C PUNTEGGIO TOTALE SCIENZE MOTORIE 28 NUMERO RISPOSTE CORRETTE