Rassegna stampa - Società italiana di neurologia

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Rassegna stampa - Società italiana di neurologia
SOCIETA ITALIANA DI
NEUROLOGIA WEB
30 maggio 2016 - 08 giugno 2016
INDICE
SOCIETA ITALIANA DI NEUROLOGIA WEB
31/05/2016 Natiperlavorare.it
La Società di neurologia assegna 8 borse di studio per la formazione degli
associati
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01/06/2016 Teva-lab.it
LA SOCIETÀ ITALIANA DI NEUROLOGIA ASSEGNA 8 BORSE DI STUDIO
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01/06/2016 Insalutenews.it
Ictus ischemico acuto. La SIN assegna 8 borse di studio per formare la nuova
figura del neuro-interventista
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01/06/2016 Intopic.it
La Società Italiana di Neurologia assegna 8 borse di studio
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01/06/2016 salutedomani.com 18:14
La Società Italiana di Neurologia assegna 8 borse di studio
9
31/05/2016 panoramasanita.it 11:59
La Società Italiana di Neurologia assegna 8 borse di studio per formare la nuova
figura del neuro interventista nella terapia dell'ictus ischemico acuto
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31/05/2016 aboutpharma.com 17:44
La Società di neurologia assegna 8 borse di studio per la formazione degli
associati
11
01/06/2016 healthdesk.it 12:18
Otto borse di studio per neuro-interventisti vascolari
12
31/05/2016 quotidianosanita.it 10:20
Otto borse di studio per formare la nuova figura del neuro interventista. L'iniziativa
della Società Italiana di Neurologia
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SOCIETA ITALIANA DI NEUROLOGIA
WEB
9 articoli
31/05/2016
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La Società di neurologia assegna 8 borse
di studio per la formazione degli associati
maggio 31, 2016 admin Formazione 0
La Società di neurologia assegna 8 borse di studio per
laformazione degli associati
La Società italiana di neurologia (Sin) rinnova l'impegno nella formazione professionale dei suoi associati e
assegna otto borse di studio per il master …
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LA SOCIETÀ ITALIANA DI NEUROLOGIA
ASSEGNA 8 BORSE DI STUDIO
Pubblicato il 01/06/2016
Testata www.saluteh24.com
“Attraverso queste borse di studio – afferma Elio Clemente Agostoni, Vice-Presidente SIN e Direttore del
Dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale Niguarda di Milano - la SIN vuole rispondere alla necessità di
formare la nuova figura del neuro-interventista vascolare uno specialista che deve avere tutte le competenze
richieste per operare nell’ambito del nuovo scenario terapeutico per la cura dell’ictus ischemico.
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Ictus ischemico acuto. La SIN assegna
8 borse di studio per formare la nuova
figura del neuro-interventista
DI INSALUTENEWS · 1 GIUGNO 2016
Roma, 1 giugno 2016 – La
Società Italiana di Neurologia (SIN) rinnova l’impegno nella formazione professionale
dei suoi associati assegnando 8 borse di studio per il Master Universitario di II livello dal
titolo “Rivascolarizzazione e neuro-protezione nell’ictus ischemico acuto” organizzato
dal prof. Carlo Ferrarese dell’Università degli Studi di Milano Bicocca.
La SIN ha individuato i beneficiari delle borse di studio, il cui valore complessivo è pari
a 40.000 euro, tra i giovani neurologi iscritti alla società, privilegiando coloro che non
sono ancora collocati in maniera strutturata nel mondo del lavoro.
“Attraverso queste borse di studio – afferma Elio Clemente Agostoni, Vice-Presidente
SIN e Direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale Niguarda di Milano – la
SIN vuole rispondere alla necessità di formare la nuova figura del neuro-interventista
vascolare uno specialista che deve avere tutte le competenze richieste per operare
nell’ambito del nuovo scenario terapeutico per la cura dell’ictus ischemico. Oggi, infatti,
la trombolisi sistemica, che prevede la somministrazione di un farmaco in grado di
disostruire l’arteria cerebrale occlusa, rappresenta la miglior cura per l’ictus ischemico in
fase acuta; recenti studi, però, hanno dimostrato che associare alla terapia farmacologica
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il trattamento endovascolare con rimozione meccanica del trombo permette di migliorare
le prospettive terapeutiche e la qualità di vita dei pazienti”.
Il binomio terapeutico di trombolisi farmacologica sistemica e trattamento endovascolare
mediante trombectomia meccanica consente di ridurre in modo significativo la mortalità
e la disabilità causate dall’ictus ischemico, migliorandone notevolmente la prognosi.
La trombectomia meccanica viene praticata con diverse tecniche che prevedono
l’aspirazione del trombo, o attraverso ‘stent’ di nuova generazione che, aprendosi
nell’arteria occlusa, consentono di riaprire il vaso favorendo la riattivazione del flusso
sanguigno ed evitando l’estensione dell’infarto cerebrale. Trombolisi sistemica e
trombectomia meccanica sono però entrambe strettamente legate al ‘fattore tempo’: 4,5
ore il periodo utile per praticare la trombolisi, mentre 8 ore è il limite di tempo massimo
per poter praticare la trombectomia meccanica con possibilità di successo.
Indubbiamente, la nuova procedura è limitata a una parte degli ictus ischemici, originati
dalla ostruzione di un’arteria cerebrale di medio o grande calibro, ma promette di
guardare alla possibilità di terapia dell’ictus ischemico con l’ottimismo già avuto, in
passato, in seguito alle procedure di disostruzione delle arterie coronariche responsabili
dell’infarto del miocardio.
L’ictus è una patologia che, nel mondo industrializzato, rappresenta la prima causa di
invalidità, la seconda causa di demenza e la terza di morte e, solo nel nostro Paese, fa
registrare 160.000 nuovi casi l’anno.
fonte: ufficio stampa
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La Società Italiana di Neurologia assegna 8 borse di studio
La Società Italiana di Neurologia (SIN) rinnova l'impegno nella formazione professionale dei suoi associati assegnando
8 borse di studio per il Master Universitario di II livello dal titolo “Rivascolarizzazione e neuro protezione nell'ictus
ischemico acuto” organizzato dal Prof. Carlo Ferrarese dell'Università degli Studi di Milano Bicocca.
L a SIN ha individuato i beneficiari delle borse di studio, il cui valore complessivo è pari a 40.000 euro, tra i giovani
neurologi iscritti alla società, privilegiando coloro che non sono ancora collocati in maniera strutturata nel mondo del
lavoro.
“Attraverso queste borse di studio – afferma Elio Clemente Agostoni, Vice-Presidente SIN e Direttore del Dipartimento
di Neuroscienze dell'Ospedale Niguarda di Milano - la SIN vuole rispondere alla necessità di formare la nuova figura del
neuro-interventista vascolare uno specialista che deve avere tutte le competenze richieste per operare nell'ambito del
nuovo scenario terapeutico per la cura dell'ictus ischemico. Oggi, infatti, la trombolisi sistemica, che prevede la
somministrazione di un farmaco in grado di disostruire l'arteria cerebrale occlusa, rappresenta la miglior cura per l'ictus
ischemico in fase acuta; recenti studi, però, hanno dimostrato che associare alla terapia farmacologica il trattamento
endovascolare con rimozione meccanica del trombo permette di migliorare le prospettive terapeutiche e la qualità di
vita dei pazienti”.
Il binomio terapeutico di trombolisi farmacologica sistemica e trattamento endovascolare mediante trombectomia
meccanica consente di ridurre in modo significativo la mortalità e la disabilità causate dall'ictus ischemico,
migliorandone notevolmente la prognosi.
La trombectomia meccanica viene praticata con diverse tecniche che prevedono l'aspirazione del trombo, o attraverso
‘stent' di nuova generazione che, aprendosi nell'arteria occlusa, consentono di riaprire il vaso favorendo la riattivazione del
flusso sanguigno ed evitando l'estensione dell'infarto cerebrale.
Trombolisi sistemica e trombectomia meccanica sono però entrambe strettamente legate al ‘fattore tempo': 4,5 ore il
periodo utile per praticare la trombolisi, mentre 8 ore è il limite di tempo massimo per poter praticare la trombectomia
meccanica con possibilità di successo.
Indubbiamente, la nuova procedura è limitata a una parte degli ictus ischemici, originati dalla ostruzione di un'arteria
cerebrale di medio o grande calibro, ma promette di guardare alla possibilità di terapia dell'ictus ischemico con
l'ottimismo già avuto, in passato, in seguito alle procedure di disostruzione delle arterie coronariche responsabili
dell'infarto del miocardio.
L'ictus è una patologia che, nel mondo industrializzato, rappresenta la prima causa di invalidità, la seconda causa di
demenza e la terza di morte e, solo nel nostro Paese, fa registrare 160.000 nuovi casi l'anno.
http://www.salutedomani.com/article/la_societa_italiana_di_neurologia_assegna_8_borse_di_studio_21318
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www.panoram asanita.it
La Società Italiana di Neurologia assegna 8 borse di studio per formare la nuova figura
del neuro interventista nella terapia dell’ictus ischemico acuto
La Società Italiana di Neurologia (SIN) rinnova l'impegno nella formazione professionale dei suoi associati assegnando 8 borse di studio per il Master
Universitario di II livello dal titolo “Rivascolarizzazione e neuro protezione nell'ictus ischemico acuto” organizzato da Carlo Ferrarese dell'Università degli
Studi di Milano Bicocca. La SIN ha individuato i beneficiari delle borse di studio, il cui valore complessivo è pari a 40.000 euro, tra i giovani neurologi
iscritti alla società, privilegiando coloro che non sono ancora collocati in maniera strutturata nel mondo del lavoro. «Attraverso queste borse di studio –
afferma Elio Clemente Agostoni, Vice-Presidente SIN e Direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell'Ospedale Niguarda di Milano – la SIN vuole
rispondere alla necessità di formare la nuova figura del neuro-interventista vascolare uno specialista che deve avere tutte le competenze richieste per
operare nell'ambito del nuovo scenario terapeutico per la cura dell'ictus ischemico. Oggi, infatti, la trombolisi sistemica, che prevede la somministrazione
di un farmaco in grado di disostruire l'arteria cerebrale occlusa, rappresenta la miglior cura per l'ictus ischemico in fase acuta; recenti studi, però, hanno
dimostrato che associare alla terapia farmacologica il trattamento endovascolare con rimozione meccanica del trombo permette di migliorare le
prospettive terapeutiche e la qualità di vita dei pazienti». “Il binomio terapeutico di trombolisi farmacologica sistemica e trattamento endovascolare
mediante trombectomia meccanica” spiega la Sin “consente di ridurre in modo significativo la mortalità e la disabilità causate dall'ictus ischemico,
migliorandone notevolmente la prognosi. La trombectomia meccanica viene praticata con diverse tecniche che prevedono l'aspirazione del trombo, o
attraverso ‘stent' di nuova generazione che, aprendosi nell'arteria occlusa, consentono di riaprire il vaso favorendo la riattivazione del flusso sanguigno ed
evitando l'estensione dell'infarto cerebrale. Trombolisi sistemica e trombectomia meccanica sono però entrambe strettamente legate al ‘fattore tempo':
4,5 ore il periodo utile per praticare la trombolisi, mentre 8 ore è il limite di tempo massimo per poter praticare la trombectomia meccanica con
possibilità di successo. Indubbiamente, la nuova procedura è limitata a una parte degli ictus ischemici, originati dalla ostruzione di un'arteria cerebrale di
medio o grande calibro, ma promette di guardare alla possibilità di terapia dell'ictus ischemico con l'ottimismo già avuto, in passato, in seguito alle
procedure di disostruzione delle arterie coronariche responsabili dell'infarto del miocardio. L'ictus” conclude la Sin “è una patologia che, nel mondo
industrializzato, rappresenta la prima causa di invalidità, la seconda causa di demenza e la terza di morte e, solo nel nostro Paese, fa registrare 160.000
nuovi casi l'anno”.
http://www.panoramasanita.it/2016/05/31/la-societa-italiana-di-neurologia-assegna-8-borse-di-stu
udio-per-formare-la-nuova-figura-del-neuro-interventista-nella-terapia-dellictus-ischemico-acuto/
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31/05/2016
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www.aboutpharm a.com
La Società di neurologia assegna 8 borse di studio per la formazione degli associati
Persone e Professioni
La Società di neurologia assegna 8 borse di studio per la formazione degli associati
L'obiettivo è formare la nuova figura del neuro-interventista vascolare, uno specialista che deve avere tutte le competenze richieste per
operare nell'ambito del nuovo scenario terapeutico per la cura dell'ictus ischemico
di Redazione Aboutpharma Online 31 maggio 2016
La Società Italiana di Neurologia (Sin) rinnova l'impegno nella formazione professionale dei suoi associati e assegna otto borse di studio per il master
universitario di II livello ‘Rivascolarizzazione e neuro protezione nell'ictus ischemico acuto' organizzato da Carlo Ferrarese dell'università degli Studi di
Milano Bicocca.
La Sin ha individuato i beneficiari delle borse di studio, il cui valore complessivo è pari a 40.000 euro, tra i giovani neurologi iscritti alla società,
privilegiando coloro che non sono ancora collocati in maniera strutturata nel mondo del lavoro.
“Attraverso queste borse di studio – spiega Elio Clemente Agostoni, vice-presidente Sin e direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell'ospedale
Niguarda di Milano – la Sin vuole rispondere alla necessità di formare la nuova figura del neuro-interventista vascolare, uno specialista che deve avere
tutte le competenze richieste per operare nell'ambito del nuovo scenario terapeutico per la cura dell'ictus ischemico. Oggi, infatti, la trombolisi sistemica,
che prevede la somministrazione di un farmaco in grado di disostruire l'arteria cerebrale occlusa, rappresenta la miglior cura per l'ictus ischemico in fase
acuta; recenti studi, però, hanno dimostrato che associare alla terapia farmacologica il trattamento endovascolare con rimozione meccanica del trombo
permette di migliorare le prospettive terapeutiche e la qualità di vita dei pazienti”.
Il binomio terapeutico di trombolisi farmacologica sistemica e trattamento endovascolare mediante trombectomia meccanica consente di ridurre in modo
significativo la mortalità e la disabilità causate dall'ictus ischemico, migliorandone notevolmente la prognosi. La trombectomia meccanica viene praticata
con diverse tecniche che prevedono l'aspirazione del trombo, o attraverso ‘stent' di nuova generazione che, aprendosi nell'arteria occlusa, consentono di
riaprire il vaso favorendo la riattivazione del flusso sanguigno ed evitando l'estensione dell'infarto cerebrale.
Trombolisi sistemica e trombectomia meccanica sono però entrambe strettamente legate al ‘fattore tempo': 4,5 ore il periodo utile per praticare la
trombolisi, mentre 8 ore è il limite di tempo massimo per poter praticare la trombectomia meccanica con possibilità di successo. Indubbiamente, la nuova
procedura è limitata a una parte degli ictus ischemici, originati dall'ostruzione di un'arteria cerebrale di medio o grande calibro, ma promette di guardare
alla possibilità di terapia dell'ictus ischemico con l'ottimismo già avuto, in passato, in seguito alle procedure di disostruzione delle arterie coronariche
responsabili dell'infarto del miocardio.
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31/05/2016
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Otto borse di studio per neuro-interventisti vascolari
La Società Italiana di Neurologia (Sin) assegna otto borse di studio, per un valore complessivo di 40mila euro, per la formazione di una nuova figura
professionale: il neuro interventista nella terapia dell'ictus ischemico acuto. I beneficiari sono i giovani neurologi iscritti alla società.
«Attraverso queste borse di studio – afferma Elio Clemente Agostoni, vice-presidente della Sin e direttore del Dipartimento di Neuroscienze
dell'Ospedale Niguarda di Milano - la Sin vuole rispondere alla necessità di formare la nuova figura del neuro-interventista vascolare uno specialista che
deve avere tutte le competenze richieste per operare nell'ambito del nuovo scenario terapeutico per la cura dell'ictus ischemico. Oggi, infatti, la trombolisi
sistemica, che prevede la somministrazione di un farmaco in grado di disostruire l'arteria cerebrale occlusa, rappresenta la miglior cura per l'ictus
ischemico in fase acuta; recenti studi, però, hanno dimostrato che associare alla terapia farmacologica il trattamento endovascolare con rimozione
meccanica del trombo permette di migliorare le prospettive terapeutiche e la qualità di vita dei pazienti».
http://www.healthdesk.it/cronache/otto-borse-studio-neuro-interventisti-vascolari
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www.quotidianosanita.it
Otto borse di studio per formare la nuova figura del neuro interventista. L’iniziativa della
Società Italiana di Neurologia
La SIN ha individuato i beneficiari delle borse di studio, il cui valore complessivo è pari a 40.000 euro, tra i giovani neurologi iscritti alla
società, privilegiando coloro che non sono ancora collocati in maniera strutturata nel mondo del lavoro. Le borse di studo sono assegnate per
um Master Universitario di II livello organizzato da Carlo Ferrarese della Bicocca di Milano
31 MAG - La Società Italiana di Neurologia (SIN) rinnova l'impegno nella formazione professionale dei suoi associati assegnando 8 borse di studio
per il Master Universitario di II livello dal titolo “Rivascolarizzazione e neuro protezione nell'ictus ischemico acuto” organizzato da Carlo Ferrarese
dell'Università degli Studi di Milano Bicocca.
La SIN ha individuato i beneficiari delle borse di studio, il cui valore complessivo è pari a 40.000 euro, tra i giovani neurologi iscritti alla società,
privilegiando coloro che non sono ancora collocati in maniera strutturata nel mondo del lavoro.
“Attraverso queste borse di studio – afferma Elio Clemente Agostoni, Vice-Presidente SIN e Direttore del Dipartimento di Neuroscienze
dell'Ospedale Niguarda di Milano - la SIN vuole rispondere alla necessità di formare la nuova figura del neuro-interventista vascolare uno specialista che
deve avere tutte le competenze richieste per operare nell'ambito del nuovo scenario terapeutico per la cura dell'ictus ischemico. Oggi, infatti, la trombolisi
sistemica, che prevede la somministrazione di un farmaco in grado di disostruire l'arteria cerebrale occlusa, rappresenta la miglior cura per l'ictus
ischemico in fase acuta; recenti studi, però, hanno dimostrato che associare alla terapia farmacologica il trattamento endovascolare con rimozione
meccanica del trombo permette di migliorare le prospettive terapeutiche e la qualità di vita dei pazienti”.
Il binomio terapeutico di trombolisi farmacologica sistemica e trattamento endovascolare mediante trombectomia meccanica consente di ridurre in modo
significativo la mortalità e la disabilità causate dall'ictus ischemico, migliorandone notevolmente la prognosi.
La trombectomia meccanica viene praticata con diverse tecniche che prevedono l'aspirazione del trombo, o attraverso ‘stent' di nuova generazione che,
aprendosi nell'arteria occlusa, consentono di riaprire il vaso favorendo la riattivazione del flusso sanguigno ed evitando l'estensione dell'infarto cerebrale.
Trombolisi sistemica e trombectomia meccanica sono però entrambe strettamente legate al ‘fattore tempo': 4,5 ore il periodo utile per praticare la
trombolisi, mentre 8 ore è il limite di tempo massimo per poter praticare la trombectomia meccanica con possibilità di successo.
Indubbiamente, la nuova procedura è limitata a una parte degli ictus ischemici, originati dalla ostruzione di un'arteria cerebrale di medio o grande calibro,
ma promette di guardare alla possibilità di terapia dell'ictus ischemico con l'ottimismo già avuto, in passato, in seguito alle procedure di disostruzione delle
arterie coronariche responsabili dell'infarto del miocardio.
L'ictus è una patologia che, nel mondo industrializzato, rappresenta la prima causa di invalidità, la seconda causa di demenza e la terza di morte e, solo
nel nostro Paese, fa registrare 160.000 nuovi casi l'anno.
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