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REGIONANDO 2001 Regione Autonoma Valle d’Aosta Assessorato dell’Istruzione e della Cultura. Dipartimento Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali. Direzione Cultura. Servizio Beni Architettonici e Storico Artistici. Il sistema di tutela, conservazione e fruizione dei castelli della Valle d’Aosta 1. Parte 1: Anagrafica Titolo del Progetto: Il sistema di tutela, conservazione e fruizione dei castelli della Valle d’Aosta. Primi risultati: i castelli di Issogne e di Aymavilles. Amministrazione proponente: Regione Autonoma Valle d’Aosta Unità organizzativa (dipartimento, servizio, ufficio...):Assessorato dell’Istruzione e della Cultura. Dipartimento Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali. Direzione Cultura. Servizio Beni Architettonici e Storico Artistici. Indirizzo: Piazza Narbonne 3 – 11100 Aosta Sito web: www.regione.vda.it Indirizzo internet dove esiste una descrizione del progetto: 2. Referente Nome e Cognome: Renato Perinetti – Daniela Vicquéry Funzione: Coordinatore Dipartimento Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali – Capo Servizio BB. Architettonici e Storico Artistici Ente: Regione Autonoma Valle d’Aosta Telefono:0165/272701 – 0165/272683 Fax:0165/272666 – 0165/272690 E-mail: [email protected] – [email protected] 3. Parte 2: Aspetti generali 4. 2.1 Settore !Agricoltura !Turismo 5. 2.2 Progetto: realizzato !X Beni culturali e ambientali !Gestione del territorio in corso di realizzazione 2.3 Descrizione sintetica del progetto (max 15 righe) A partire dal XVIII secolo i castelli della Valle d’Aosta hanno suscitato, senza soluzione di continuità, un forte interesse negli studiosi, artisti e viaggiatori. Partendo dall’acquisizione e dalla trasformazione o adattamento funzionale, determinati da esigenze pratiche di rendere abitabili queste dimore, i proprietari, spesso intellettuali spinti da una grande passione per la storia e l’arte, effettuarono interventi di salvaguardia e conservazione che svilupparono attività di studio, restauro e ricostruzione di tali monumenti. Prendeva anche forma, pur in maniera limitata, il concetto di condivisione del bene e fruibilità, concetto fatto proprio dal movimento neomedievista; Alfredo d’Andrade, figura di spicco nel mondo culturale di fine ottocento, sostenne appassionatamente tali idee, riuscendo, con la donazione allo Stato dei monumenti di cui aveva curato i restauri, a favorirne la più ampia fruizione. A distanza di tempo la maggior parte dei castelli è entrata a far parte del patrimonio regionale. L’Amministrazione regionale Valdostana ha intrapreso così un’opera di rivitalizzazione delle modalità di conoscenza, tutela, conservazione e fruizione dei castelli di sua proprietà, con azioni scandite temporalmente. Per un nucleo consistente di castelli è in atto la revisione critica dell’esistente, insieme al progetto di restauro e di revisione impiantistica per ottemperare alla normativa vigente, condotto parallelamente allo studio museografico ed alla predisposizione di percorsi idonei ai portatori di handicap. Gli interventi si attuano globalmente sul bene immobile, sul suo contenuto e sul suo intorno. Esemplificativi del progetto, in questa sede vengono presentati due interventi: il primo, in parte già realizzato, ha riguardato il castello di ISSOGNE, il secondo è riferito al castello di AYMAVILLES e concerne le fasi di ricerca e studio, condotte congiuntamente al restauro statico – strutturale. 6. 2.4 Motivazioni nella descrizione indicare: "a quale/i problema/i il progetto intende dare risposta: " "Per il castello di ISSOGNE: "Necessità di restauri per tutte le componenti dell’edificio, immobili e mobili; "Ampliamento delle modalità di fruizione; "Adeguamento alle normative di sicurezza e accessibilità per i disabili; "Studio e revisione critica delle collezioni conservate nell’edificio; "Rischi di vario genere nell’esposizione degli oggetti e opere d’arte; "Necessità di revisione degli apparati didattici e dei percorsi di visita; "Rilancio dell’ ”immagine” del castello: "Per il castello di AYMAVILLES: "Necessità di restauri per tutte le componenti dell’edificio, immobili e mobili, nonché delle pertinenze; "Necessità di approfondimento delle conoscenze, da effettuarsi con indagini archeologico - storico archivistiche; "Modalità di fruizione fondate sulla specificità tipologica del castello e delle sue pertinenze; "Modalità di utilizzo del parco; "Adeguamento alle normative di sicurezza e accessibilità per i disabili; "Studio e revisione critica delle collezioni conservate nell’edificio; "Calcolo dei rischi statico - strutturali, ambientali - atmosferici, naturalistici, antropici; "Tutela delle specie faunistiche presenti nel castello; "Mancanza di apparati didattici e di percorsi di visita; "Correlazione con le attività agricole peculiari del paese, in particolare produzioni vinicole; "Rilancio turistico legato alla presenza di attività produttive enologiche, in rapporto al CERVIM. " "quali strumenti/procedure sono stati utilizzati per l’individuazione del problema: "Istituzione di gruppi di studio e di lavoro, costituiti da studiosi, tecnici ed esperti; "Ricerche storiche e archivistiche; "Analisi delle strutture e dei materiali. 7. 8. 2.5 Caratteristiche del progetto (max 20 righe) Descrivere le caratteristiche principali del progetto: "Issogne: Attuazione di restauri di tutte le componenti dell’edificio, effettuati secondo corretti metodi di conservazione, appositamente studiati; "Rinnovamento delle modalità di fruizione, con adeguamento alle normative di sicurezza; "Studio e revisione critica delle collezioni conservate nell’edificio; "Riordinamento museale; "Rilievo e analisi diagnostica della Fontana del Melograno; "Studio delle possibilità di esposizione degli oggetti e delle opere d’arte; "Ricostituzione dell’allestimento ottocentesco attraverso ricerche d’archivio e sulla base degli studi compiuti dal precedente proprietario, il pittore Vittorio Avondo in collaborazione con l’architetto d’Andrade; "Creazione di apparati e percorsi didattici; "Redazione di guide e dépliants; pubblicazioni di studi; "Organizzazione di mostre tematiche relative al bene considerato. "Aymavilles: Indagini archeologico - storico – archivistiche di approfondimento delle conoscenze del bene; "Rilievi e disegni architettonici e archeologici; "Restauro su tutte le componenti immobili e mobili dell’edificio e delle sue pertinenze, da effettuarsi sulla base di studi volti a garantire corrette metodologie di intervento; "Applicazione della “Carta del rischio del Patrimonio culturale” per il calcolo dei rischi statico - strutturali, ambientali - atmosferici, naturalistici, antropici; "Individuazione e analisi di modalità di fruizione fondate sulla specificità tipologica globale del bene; "Ricerca storico - iconografica indirizzata alla progettazione delle modalità di utilizzo del parco; "Adeguamento alle normative di sicurezza e accessibilità per i disabili; "Ricerca storico - iconografica a supporto della revisione critica delle collezioni conservate nell’edificio, volta alla realizzazione del nuovo allestimento museale, di apparati didattici e di percorsi di visita; "Riordinamento museale; "Possibile inserimento ed esposizione di collezioni ottocentesche storicizzate. 2.6 Finalità Indicare le finalità generali del progetto: Costituzione di un sistema territoriale di tutela, conservazione, valorizzazione e fruibilità dei castelli valdostani di proprietà regionale, in particolare di quelli che hanno mantenuto caratteristiche e specificità dell’epoca medioevale e, in seguito, di residenze dell’aristocrazia. Si intende inoltre ampliare il quadro storico, archeologico e architettonico della vita dei castelli richiamando anche l’attenzione per quanto è avvenuto in epoche più recenti - secoli XVIII e XIX – con la loro riscoperta, restauro e riutilizzo, dovuti a eminenti figure di studiosi otto - novecenteschi. 9. 2.7 Obiettivi Indicare gli obiettivi specifici del progetto: Il progetto mirato alla costituzione di un sistema territoriale di tutela, conservazione, valorizzazione e fruibilità dei castelli valdostani di proprietà regionale è in fase di studio: si prevede un più ampio e approfondito approccio alla visita e alla conoscenza delle testimonianze architettoniche e artistiche della Valle d’Aosta diffuse su tutto il territorio, che contribuisca allo sviluppo di un maturo turismo culturale con ricadute anche sotto il profilo economico. Una delle più significative novità concerne un ampliamento del campo di conoscenza dei castelli stessi: mentre nel passato, anche più recente, l’indagine è stata focalizzata sui dati storici, archeologici e architettonici riferibili alle fasi costitutive iniziali dei monumenti, oggi ci si rivolge ad una lettura più completa della storia secondo tematiche e riferimenti cronologici a noi più vicini. La riscoperta delle azioni di tutela e valorizzazione attuate nei secoli XIX e XX è una delle direzioni in cui ci si muove attualmente, sia con la riproposta di allestimenti storicizzati – dovuti a Vittorio Avondo e Alfredo d’Andrade per il castello di Issogne -, che con l’indagine a tutto campo – per Aymavilles - sulle modalità di uso e destinazione dal XVIII secolo ai più recenti proprietari, in rapporto alla vita quotidiana nell’edificio, per cogliere nuovi aspetti e suggerimenti in vista del riallestimento. 2.8 Risultati conseguiti Indicare i principali risultati conseguiti: Da parte dell’Amministrazione Regionale è in atto la costituzione di una rete di visita dei castelli ed edifici fortificati di proprietà, che possa ampliare l’offerta culturale e turistica. Si vuole rendere possibile una lettura completa della storia locale attraverso un sistema diffuso su scala territoriale. Per il Forte di Bard, ubicato all’ingresso della Valle d’Aosta, è in corso di attuazione il progetto di riutilizzo, nel quale saranno poste in evidenza una serie di funzioni per la valorizzazione dell’intero complesso monumentale, che troveranno riscontro anche nell’attiguo borgo. Le destinazioni individuate a carattere museale ed espositivo saranno affiancate da attività formative e da un centro di informazione e promozione relativo alla Regione, che renderanno l’intero complesso una sorta di « chiave di lettura » della Valle d’Aosta. Nei castelli di Issogne e Sarre sono già stati realizzati i riallestimenti critici, il nuovo percorso di visita e alcune pubblicazioni. Dopo un restauro che ne ha permesso la fruizione, il castello di Ussel ospita attività espositive promosse dall’Amministrazione regionale. Per i castelli di Aymavilles e Quart è in fase di completamento lo studio propedeutico, mentre per Fénis e Sarriod de la Tour sono in corso gli adeguamenti impiantistici; quindi si procederà con la stessa metodologia nei confronti dei castelli di Gressoney-Saint-Jean, Verrès,e Gamba di Châtillon. 10. 11. Parte III: Aspetti specifici 3.1 Risorse Indicare le risorse assegnate al progetto: "finanziarie "Triennio 1999 2001: Issogne Lire 2.870.000.000; Aymavilles Lire 5.780.000.000 " "personale "1 coordinatore del progetto "1 responsabile amministrativo "Comitato scientifico composto da 9 membri "Comitato tecnico composto da 7 membri "Per la carta del Rischio: 1 archeologo, 1 architetto, 1 naturalista "1 addetto alla segreteria scientifico - amministrativa 3.2 Fonte di finanziamento Il progetto è stato finanziato con fondi: !Comunitari !Nazionali !X Regionali !Sponsorship !Altro 3.3 Soggetti coinvolti (partnership) "Indicare se il progetto ha previsto la partecipazione di più soggetti istituzionali "Indicare se il progetto prevede forme di partnership pubblico/privato "Indicare il contributo/ruolo dei partner Il progetto è condotto interamente dall’Amministrazione regionale della Valle d’Aosta, senza partecipazione di altri partners. L’Assessorato dell’Istruzione e della Cultura collabora con l’Assessorato dell’Agricoltura e Risorse Naturali nella manutenzione e gestione delle aree verdi e dei parchi relativi ai castelli. 3.4 Stato di realizzazione "Indicare le fasi di realizzazione in cui è articolato il progetto Per i castello di Issogne: - Riqualificazione museale; - Restauro degli arredi; - Restauro della decorazione ad affresco di fine XV secolo; - Riallestimento critico delle sale principali; - Ricerca archivistica sul carteggio denominato “Fondo Avondo”, restauro e schedatura; - Manutenzione di tutti gli oggetti presenti nel castello; - Rifacimento dei tessili deteriorati; - Riqualificazione del percorso di visita; - Apparato didattico collocato in ciascuna stanza; - Edizione di depliants plurilingue; - Pubblicazione degli studi storici e museografici riferiti al castello; - Pubblicazione della monografia che colma il vuoto bibliografico sulla storia e il riallestimento del castello; - Mostre tematiche; - Progetto esecutivo per la messa a norma degli impianti. Per il castello di Aymavilles: - Istituzione del Comitato scientifico incaricato di approvare le iniziative regionali riguardanti il riallestimento del castello di Aymavilles e l’esposizione della relativa collezione; - Ricerca archivistica; Ultimazione della fase progettuale delle pertinenze (Grangia e scuderie) e appalto dei lavori; Analisi storico – vegetazionale dell’area del parco; Restauro e adeguamento normativo dei due terrazzamenti superiori del parco; Rilievi grafici e fotografici; Attività di studio e indagine finalizzate alla realizzazione delle schede relative al progetto europeo INTERREG II C “Carta del rischio del patrimonio culturale” Allestimento del ponteggio; Indagine stratigrafica esterna e verifiche statiche; Inventario della collezione di arredi e oggetti d’arte, con trasloco nei depositi regionali e prima disinfestazione; Primi lotti di restauri degli oggetti della collezione; Indagini stratigrafiche sulle pareti interne; Scavo archeologico del piano terreno e rilievi; Consolidamento statico; Restauro delle facciate e degli intonaci. "Indicare lo stato di attuazione "Per castello di Issogne il programma è stato già attuato, eccetto le ultime fasi di adeguamento normativo e della realizzazione di un impianto illuminotecnico specifico, che potrà inoltre permettere visite serali di forte impatto scenografico. "Per il castello di Aymavilles è operativo il Comitato scientifico e sono stati realizzati i rilievi, l’allestimento del ponteggio, le indagini stratigrafiche, le verifiche statiche, l’inventario e le prime attività di manutenzione degli oggetti. E’ stata conclusa l’attività di indagine concernente la “Carta del rischio”. É in corso il consolidamento statico e il restauro delle facciate e di lotti di mobili, parallelamente agli studi relativi ai restauri e gli adeguamenti del parco. 12. 3.5 Realizzazione Nella descrizione indicare: "da quale struttura è stato promosso il progetto "Servizio Beni Architettonici e storico artistici dell’Assessorato dell’Istruzione e della Cultura - Dipartimento Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali - Direzione Cultura. " "se il progetto ha richiesto nuove modalità organizzative "NO " "se il progetto ha previsto il coinvolgimento di più unità organizzative "SI: L’Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta. " "se la realizzazione del progetto ha comportato la costituzione di strutture permanenti "NO " "se il progetto ha richiesto azioni di riorganizzazione interna (strutture/processi) "SI: è stata realizzata l’integrazione e l’accorpamento del Servizio Beni Architettonici e del Servizio Beni Storico Artistici. 13. 3.6 Utilizzo nuove tecnologie 14. Indicare se il progetto ha richiesto l’utilizzo di nuove tecnologie - Nuovi metodi di rilievo ortofotogrammetrico realizzato in collaborazione con lo Studio Campanella – Tessoni Architetti Associati, di Crema (CR) - Schedature informatizzate sperimentali in collaborazione con il Servizio Catalogo del Dipartimento Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali della Regione autonoma Valle d’Aosta 15. 3.7 Formazione personale "Indicare se sono state avviate azioni di formazione/riqualificazione del personale "SI "Indicare destinatari e obiettivi della formazione " Formazione di geometri e restauratori come assistenti di cantiere. " 16. 3.8 Comunicazione/partecipazione "Indicare se il progetto prevede forme di partecipazione di rappresentanze dei cittadini "Si: il Comune di Aymavilles. " "Indicare se sono state avviate azioni di comunicazione esterna "Conferenze pubbliche, pubblicità (locandine e comunicati stampa), articoli tematici su pubblicazioni curate dall’Amministrazione regionale (Notiziario della Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali). 17. 3.9 Monitoraggio e valutazione 18. a) Indicare quali sono gli strumenti di valutazione e monitoraggio previsti "Ex ante: relazioni dei gruppi di studio storico - tecnici. "In itinere: relazioni dei Comitati scientifici. "Ex post: relazioni dei responsabili della gestione. 19. b) Indicare se sono previsti sistemi di incentivazione legati ai risultati 20. 3.10 Sostenibilità organizzativa Indicare gli elementi che garantiscono la sostenibilità organizzativa del progetto: I casi di Issogne e d Aymavilles sono esplicativi dell’indirizzo metodologico adottato, che prevede un lavoro “globale”, ossia applicabile in molteplici e differenti casi – come è già avvenuto per Sarre e Fénis -. Le linee di intervento si fondano su due distinte valutazioni, riferite alla condizione di visita e fruizione. Le azioni procedono in maniera differenziata secondo una discriminante che considera aspetti logistici: - monumenti già aperti alla visita; - monumenti mai aperti alla visita. Il caso del monumento “mai aperto”, esemplificato dal castello di Aymavilles, dà la possibilità di un’azione di recupero a tutto campo: essa può procedere senza “ creare disturbi o subire disturbi”. Inoltre il monumento può essere una sorta di volano turistico per il paese; il castello e il parco sono di per sé un indubbio richiamo di forte ricaduta sull’economia locale, ma è in programma un ampliamento dell’offerta, con l’apertura di un ristorante nella “Grangia”, e con l’istituzione, nelle scuderie, di un centro gestito dal CERVIM, finalizzato a far risaltare e promuovere a livello internazionale la produzione enologica caratteristica dei siti montani. Si potranno costituire in tal modo nuove opportunità di lavoro, legate ad attività peculiari facenti parte di una tradizione locale che impieghi le forze presenti sul territorio. Il piano di lavoro tende a raggiungere una completezza di risultati con una procedura qualificabile e quantificabile per punti: a partire dalla ricerca e dagli studi, si passa per le analisi e le proposte progettuali, sino alla realizzazione materiale che integra le varie istanze in un’azione interdisciplinare. La collaborazione venutasi a stabilire tra storici, studiosi d’arte, progettisti, architetti, ingegneri, chimici, naturalisti ha portato alla risoluzione di problemi di vario genere, come, ad esempio quello creato dalla presenza, in una delle torri del castello, di una specie faunistica in via di estinzione. Infatti i naturalisti hanno segnalato la presenza di una colonia di chirotteri, ormai presente solo in Valle d’Aosta, in numero ridottissimo, che ha trovato nel sito un habitat ideale. L’équipe di lavoro sta così conducendo uno studio specializzato per far procedere i restauri senza arrecare disturbo ai volatili, analizzando nel contempo la possibilità di una soluzione architettonica volta sia garantire la vita e la riproduzione delle faune sia la corretta conservazione delle strutture. Per il monumento “già aperto”, è emblematico il caso di Issogne. Nel sito si rende necessaria, oltre ad una revisione critica dell’esistente, mirata alla rivitalizzazione di tutti quei monumenti che patiscono di invecchiamento e obsolescenza, una chiusura temporanea per attuare, oltre a un nuovo sistema illuminotecnico, la messa a norma degli impianti al fine di garantire la sicurezza non solo dei visitatori e del personale impiegato a custodia della struttura ma del monumento stesso (per esempio con impianti di rilevazione antincendio e antifurto). Tale chiusura provoca però una forte perdita economica, non solo nei riguardi del monumento stesso – mancati introiti derivanti dalla vendita dei biglietti d’ingresso – ma anche del suo indotto. Infatti il piccolo paese di Issogne vive di un turismo riflesso, dovuto alla presenza dei numerosissimi visitatori del castello: la sua inderogabile chiusura diventa esiziale per tutto il piccolo centro. Le modalità di intervento sono allora mirate a razionalizzare e ridurre quanto più possibile i tempi degli interventi. Contemporaneamente sono previste attività alternative alla vera e propria visita, attività legate alla scoperta e conoscenza del castello, che possano mantenere viva e pulsante la sua “immagine” e amplino la tipologia di proposte offerte dal paese stesso. Un primo esperimento in tal senso, condotto nel 1998 in collaborazione con la società ART’E’, ha riscosso notevole interesse – ed un indubbio successo tra i partecipanti – : rivolto ad un pubblico di età scolare, ha presentato animazioni teatrali, laboratori didattici e momenti di gioco. Nel periodo di chiusura del monumento si vogliono riproporre tali attività, da svolgersi in luoghi di Issogne vicini al castello, possibilmente corredandole di una visita virtuale delle sale e dei cortili al momento non accessibili. I due interventi vengono così a costituire un progetto pilota sul quale fondare le future attività, non solo istituzionali ma anche economiche di rilancio dei piccoli centri della Valle d’Aosta, oltre ad essere il banco di prova sul quale misurare l’efficacia e ottenere una sempre migliore qualità delle azioni intraprese.