Albania: Riconoscimento e formazione per i
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Albania: Riconoscimento e formazione per i
Caritas Italiana_ Ufficio Europa_______________Albania_Riconoscimento e formazione migranti Albania: Riconoscimento e formazione per i migranti rientrati nel Nord dell’Albania AMBITO DI INTERVENTO: Socio-economico OBIETTIVO GENERALE: Miglioramento della qualità della vita e consolidamento delle pratiche di sostegno ai migranti rientrati in patria nel nord Albania DESCRIZIONE DEL PROGETTO: CARITAS ITALIANA sostiene questo progetto dal gennaio del 2010. Il progetto ha sede nelle regioni di Lezhë e Scutari, a nord della capitale Tirana, due aree rurali che hanno subito e subiscono tutt’ora un forte impatto migratorio. Le persone che restano, vivono principalmente di agricoltura di sussistenza. L’azione proposta e’ quella di utilizzare la migrazione come strumento di sviluppo in modo da contribuire a ridurre la povertà e proporre un reinserimento più efficacie nel tessuto socioeconomico delle famiglie dei migranti che rientrano in Albania. Il Progetto va ad occupare uno spazio lasciato vuoto dalle istituzioni e mira a costruire una rete sociale efficiente, che consenta lo sfruttamento delle risorse derivanti dalla migrazione e dal ritorno e che sostenga gli individui nell’affrontare le sfide quotidiane. L’approccio del Progetto, in particolare, consente un modello di sviluppo globale, di comunità, uno sviluppo cioè in grado di beneficiare non singole persone o singoli gruppi ma l’intera cittadinanza. La scelta di operare in questa direzione nasce dall’importante esperienza maturata con il progetto WARM (Welcome Again: Reinsertion of Migrants), che Caritas Italiana ha avviato e gestito nel 2006, che interviene a favore delle persone Dicembre 2012 Caritas Italiana_ Ufficio Europa_______________Albania_Riconoscimento e formazione migranti rientrate dall’Italia. Il Progetto WARM, a carattere nazionale, proponeva di recuperare la socialità e la dignità di chi è espatriato senza fortuna. Risorse migranti: Il programma, è strutturato in quattro fasi: creazione di un database, che raccoglie informazioni su migranti; formazione generale e professionale; training on the job e finanziamento di micro-imprese attraverso tre bandi pubblici. Ad oggi sono stati contattati e coinvolti nel progetto 445 migranti di ritorno. Sono state proposte e realizzate 1700 ore di formazione riguardanti “Dinamiche di integrazione” suddivise in 17 corsi, 14 dei quali riconosciuti dal centro per l’impiego di Scutari, a cui hanno partecipato 350 migranti, 298 di questi hanno ricevuto un diploma riconosciuto dal Ministero del Lavoro albanese. Sono stati realizzati 2 corsi su “Start-up e gestione di impresa”, per un totale di 200 ore e sono stati rilasciati 52 diplomi riconosciuti dal Ministero del Lavoro albanese. A questi corsi di formazione sono seguiti due cicli di seminari circa “L’orientamento al percorso migratorio” che hanno visto protagoniste soprattutto le donne che spesso vivono di riflesso il fenomeno della migrazione, in quanto sono in maggior parte gli uomini che lasciano il nucleo famigliare per cercare fortuna all’estero. I buoni risultati raggiunti con i corsi professionali hanno permesso di erogare 30 borse lavoro distribuite, secondo le indicazioni fornite da docenti dei corsi professionali, funzionari del centro dell’impiego e del centro di formazione professionale ai corsisti che si erano distinti durante le formazioni professionali proposte. La selezione e’ stata fatta privilegiando le donne, i migranti di ritorno o parenti di migranti. Particolare attenzione è stata posta alle persone provenienti da zone rurali. Per ogni stage è stato preparato un programma e si sono concordati con l’azienda gli orari di lavoro e di approfondimento teorico. Tutti gli stage sono stati seguiti da un tutor o interno all’azienda o, nel caso non siano state valutate sufficienti le attenzioni formative del personale interno all’azienda anche da un personale esterno. Il Progetto, inoltre, ha un ruolo rilevante nella creazione di micro-imprese gestite in maniera economica ed efficiente; sfruttando l’estrema dinamicità del mercato albanese. Allo stesso tempo, grazie ad un training accurato ed un accompagnamento costante ed alla esperienza acquisita, limita i rischi di gestioni approssimative e, dunque, di fallimento. Durante quest’ultima fase sono state finanziate 12 micro imprese con un contributo a fondo perduto (2 caseifici, 2 cantine vinicole, 1 colorificio, 1 pasticceria, 1 fast-food, 1 serra e 4 aziende di servizi). Ed altre 12 verranno finanziate entro la fine di gennaio 2013. Il beneficio generato dall’aiuto monetario ha permesso di creare nuove aziende o implementarne di già esistenti con un risposta positiva anche da un punto di vista occupazionale (ad ora sono stati creati circa trenta posti di lavoro). BENEFICIARI Ad oggi sono stati contattati e coinvolti nel progetto 445 migranti di ritorno e le loro famiglie. PARTNERS LOCALI Caritas Albania Caritas Lezhë CONTRIBUTO CARITAS ITALIANA 127.000 Dicembre 2012