Numero - Comunità Montana Sirentina
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Numero - Comunità Montana Sirentina
Quadrimestrale della Comunità Montana Sirentina – n° 14 registrato al Tribunale di Sulmona n°120/01 Scuola: dove nascono i problemi Una casa per tutti? Il caso sirentina Cronaca di un gemellaggio Lesley Jagger con la subequana nel cuore <S > ommario >4 Varie Comunità Montana Sirentina Comunità Montana dell’Alpago: cronaca di un gemellaggio >5 >7 Magazine Varie La sirentina apre i suoi borghi al pubblico >8 La polemica Ambito sociale unico: perché non parte? Il tradimento della Regione >9 La polemica ADSL: un diritto per non far crescere l’emarginazione del territorio >10 Il progetto Una casa per tutti: il caso sirentina >13 Il fatto Scuola: dove nascono i problemi >17 Il fatto L’ingresso di San Demetrio nella Comunità Montana Sirentina >19 Il protagonista Lesley Jagger: «La Valle Subequana amica mi è rimasta nel cuore» >20 Una pagina di storia Il tenente Nusca e i martiri di Cefalonia >22 Varie La casa del Papa: ieri un sogno oggi una realtà >23 www.storiediemigrazione.com La favela di San Paolo >25 Informa Comunità Quadrimestrale di Cultura e Informazione della Comunità Montana Sirentina <E NUMERO 14 registrato al Tribunale di Sulmona n°120/01 del registro giornali del 04/07/2001 DICEMBRE 2005 Editore Comunità Montana Sirentina Strada Provinciale 11/14 67029 SECINARO AQ tel. 0864 79175 fax 0864 797207 [email protected] www.sirentina.it Responsabile Giuseppe Venta Presidente Comunità Montana Sirentina Direttore Responsabile Gianfranco Di Giacomantonio Redazione Ilio Merolli (assessore alla cultura), Teresa Pavone (assessore al bilancio), Pasquale D’Alberto (coordinatore esterno), Giovanni Pizzocchia (coordinatore interno), Maurilio Di Giangregorio Progetto grafico e impaginazione Amaltea Edizioni Corso Garibaldi, 61 - 67027 Raiano (Aq) tel. e fax 0864.726068 [email protected] www.amalteaedizioni.it Foto Archivio Comunità Montana Sirentina Giovanni Pizzocchia Archivio Amaltea Maurilio Di Giangregorio Amedeo Bianchi Teresa Pavone Istituto Comprensivo di Castelvecchio Subequo Hanno collaborato a questo numero Andrea Di Biase Carmine Amorosi Donato Santilli Fausto Marganelli Anna Adriana Cerasani Patrizia Marziale Armando Frittella Angela Di Giorgio Giuseppe Colantoni Alfredo Capri Angela Santilli Stampa Graphi Type Via Galvani - Zona Industriale Raiano tel 0864 72397 > ditoriale di Gianfranco Di Giacomantonio Cari lettori, questo numero di “ Orme” contiene diverse novità , una l’avete davanti agli occhi. Finalmente dopo averlo annunciato varie volte, grazie alla preziosa collaborazione di tutta la redazione ed ai vostri suggerimenti, in questo numero di fine anno ci presentiamo in una veste nuova nella grafica e nel colore. Ma statene certi le novità non si fermeranno qui, il dialogo con voi sarà sempre più frequente, perché vogliamo che questo giornale diventi il vostro giornale, uno strumento a disposizione dei lettori per comunicare con gli amministratori. Una sorta di piazza virtuale in cui ci si incontra e si discute.E se da una parte noi la usiamo per comunicarvi iniziative e informarvi sull’attività politica e amministrativa della Comunità, dall’altra è a vostra completa disposizione per segnalare necessità e suggerire interventi. Sempre in tema di novità nel frattempo dopo vari anni di attesa e vicissitudini la nostra famiglia si è allargata con l’ingresso del Comune di San Demetrio ne’ Vestini, così come deliberato dall’Assemblea della Comunità lo scorso 23 novembre. In tale occasione, tra l’altro, tutti gli amministratori, Presidente compreso, cui facciamo i nostri auguri, sono stati riconfermati. Chiara è stata la volontà espressa dalla votazione di continuare in una gestione unitaria ed al servizio dei cittadini del governo della Comunità, aldilà di logiche di schieramento, sulla strada già positivamente tracciata del raggiungimento dei risultati e delle cose concrete. Qualche isolata polemica ha rallentato il corso dei lavori della seduta… Polemica che prendeva di mira più la forma che la sostanza del rinnovo delle cariche. Tutti, invece, compresi i “polemici”, sono stati concordi della necessità non più rinviabile dell’ingresso del Comune di San Demetrio. Un Comune che, come ha ricordato il Sindaco, Giovanni Centi, ”culturalmente e geograficamente appartiene a questo territorio”. L’ingresso, ne siamo certi anche noi, darà nuovo impulso alle iniziative ed alla politica della Comunità, arricchendo allo stesso tempo il Comune. Ma le novità non sono esaurite e le iniziative nemmeno ed allora che dire dell’istituzione del difensore civico nella Comunità? Servizio ai cittadini che inizierà dal 1° dicembre. E delle sette borse di studio messe a disposizione per altrettanti ragazzi del territorio che si occuperanno del servizio di guide turistiche e censimento sullo stato delle strade e degli immobili della Comunità? Tutte positive azioni di buona amministrazione e frutto della politica dei fatti. Un fine anno ricco di obiettivi realizzati che speriamo ne apra uno nuovo carico di positive azioni di governo; noi saremo qui al servizio dei cittadini a sottolineare necessità e dare loro voce. Infine un “grazie particolare” come si usa fare nel cinema, a tutta la redazione che risponde sempre ai solleciti con slancio ed entusiasmo, un augurio di buone feste a voi lettori …e arrivederci al nuovo anno con ulteriori sorprese. Varie Comunità Montana Sirentina Comunità Montana dell’Alpago: cronaca di un gemellaggio La delegazione della Comunità Montana Sirentina (costituita dal Presidente, dal Segretario, dal Sindaco del Comune di Acciano, dal Sindaco del Il gemellaggio della Comunità Montana Sirentina con la Comunità Montana dell’Alpago, voluto dal Presidente Giuseppe Venta e dal Segretario Dott. Cesidio Presutti, per promuovere e valorizzare l’immagine del territorio della nostra Comunità Montana e al fine di far conoscere anche nella Regione del Veneto la bellezza dei nostri paesi e dei prodotti tipici della nostra montagna, si è realizzato nei giorni 5 e 6 novembre 2005, quando una Delegazione della Sirentina si è recata in visita ufficiale nel territorio della Comunità Montana dell’Alpago. Il Dott. Cesidio Presutti, attuale Segretario della Comunità Montana Sirentina, ha iniziato la propria carriera circa venti anni fa (precisamente dal 5 agosto 1987 al 31 dicembre 1989), come segretario del Comune di Tambre e come segretario a scavalco di tutti i comuni dell’Alpago e non ha mai dimenticato la bellezza di quei luoghi e i suoi abitanti, né è stato mai dimenticato. Comune di Castel di Ieri e da alcuni dipendenti dell’Ente) è stata accolta al suo arrivo dal Sindaco di Tambre – Corrado Azzalini - e dal Presidente della Comunità Montana dell’Alpago – Sandro Bortoluzzi. La Comunità Montana dell’Alpago (costituita dai Comuni di Puos d’Alpago, Pieve d’Alpago, Chies d’Alpago, Farra D’Alpago e Tambre) presenta due caratteristiche in comune con la nostra Comunità Montana Sirentina: la composizione orografica del territorio e la presenza di un’ importante area protetta (la Foresta Regionale del Cansiglio). 4 Il territorio della foresta del Cansiglio, che si estende su 6.570 ha, a cavallo di due regioni (Veneto e Friuli Venezia Giulia), sta attraversando negli ultimi anni una fase di notevole sviluppo turistico. Il turismo è essenzialmente di tipo giornaliero e di breve soggiorno. Strutture di interesse educativonaturalistico – visitate dalla Delegazione della Sirentina – sono state il Giardino Botanico Alpino ed il Museo di Storia Naturale. Il Giardino Botanico Alpino “G. Lorenzoni”, dal nome del Prof. Universitario che lo ha ideato nel 1972, è localizzato in Pian Cansiglio ad una quota di 990 m nella parte orientale dell’altopiano. E’ stato inaugurato nel 1995 ed ampliato in questi ultimi anni. In questo luogo sono raccolte quasi 1000 specie di piante presenti nell’area del Cansiglio e Col Nudo-Cavallo che offrono la possibilità ai visitatori di osservarne le caratteristiche e conoscerne la distribuzione ambientale. Il Museo di Storia Naturale, allestito nella ex Scuola Elementare di Chies d’Alpago, è stato inaugurato ed aperto al pubblico il 22 giugno 2002. Esso è di proprietà della Comunità Montana dell’Alpago e presenta ricchissime collezioni e reperti di tutte le sezioni delle Scienze Naturali riferibili alla Provincia di Belluno. Nel prossimo mese di maggio una delegazione della Comunità Montana dell’Alpago verrà in visita ufficiale nel territorio della nostra Comunità Montana. Questa sarà per loro un’ occasione per ammirare le bellezze della nostra zona ed assaporare i prodotti della nostra terra e per noi un’opportunità per ricambiare la generosa ospitalità con la quale siamo stati accolti. Angela Santilli <M >1 Mostra di pittura a Castelvecchio Subequo Grande successo ha avuto, a Castelvecchio, la 13ª edizione della “Rassegna di pittori peligni”, promossa dal Gruppo Archeologico Superequano, con il patrocinio della Comunità Montana Sirentina e del Comune di Castelvecchio Subequo. Nella suggestiva cornice di Palazzo Castellato, sono state esposte opere di Giuseppe Bellei, Barbara Cellini, Luciano De Dominicis, Nestore Del Boccio, Pasquale Di Meo, Arturo Faiella, Silvio Formichetti, Paola Giacalone, Anna La Vella, Donato Leombruno, Gino Litigante, Nadia Lolletti, Onofrio Magliarella, Umberto Malvestuto, Fausto Marganelli, Manuela Micochero, Pagone & Monticelli, Ernesto Oliva, Gaetano Pallozzi, Ezio Paolini, Rita Pasquali, Alfredo Picini, Giuliano Presutti, Nestore Presutti, Mario Quaraglia, Alfredo Santella, Mariagrazia Santilli, Maurizio Santilli, Francesco Svizzero, Diana Tedeschi, Pasquale Tirone, Camillo Valeri, Ezio Zavarella, Vincenzo Zurlo. La mostra è rimasta aperta al pubblico dal 2 al 23 di Ottobre. L’inaugurazione, presieduta dal Presidente del Gruppo Archeologico Emiliano Splendore, dal vice presidente della Comunità Montana Sirentina Armando Frittella e dal Sindaco di Castelvecchio Carmine Amorosi, è stata caratterizzata dalla “scoperta” del quadro che il gallerista sulmonese Pino Di Tommaso ha donato alla pinacoteca castelvecchiese, un’opera del pittore Giammarco, realizzato nel 1926. >2 Cooperazione bilaterale ItaliaCroazia Una delegazione croata ha fatto visita il giorno 11 ottobre alla sede della Comunità Montana Sirentina a Secinaro. L’iniziativa fa parte di un programma, finanziato dal Dipartimento delle Politiche di Sviluppo del Ministero delle Finanze, per la cooperazione bilaterale Italia-Croazia, finalizzato a promuovere l’assistenza tecnica agli enti locali e territoriali. Il perché della scelta del nostro territorio è molto semplice: la delegazione è venuta a rappresentare un’area interna che interessa due contee, quelle di Zagrebacka e di Karlovacka, con caratteristiche molto simili alla nostra. Inoltre anche lì stanno istituendo il Parco Naturale Zumberak, con circa quattromila e cinquecento abitanti, demograficamente in prevalenza anziani, perchè i giovani emigrano verso i centri maggiori e la costa per lavoro. A rappresentare l’equipe croata c’erano tre sindaci, due ricercatori universitari, in architettura e geografia, dell’università di Zagabria, un funzionario, esperto in economia, della contea di Karlovacha e una guida interprete. Lo study tour dei croati è durato cinque giorni, si è svolto a stretto contatto con le istituzioni della Regione Abruzzo, per uno studio comparato. Nell’incontro, presso la sala delle conferenze, gli amministratori della Sirentina ed il dirigente hanno esplicitato le attività svolte in questi anni sia dal nostro ente montano sia dal Parco Regionale Sirente-Velino, mirate a favorire lo sviluppo socioeconomico del territorio, attraverso vari interventi realizzati nei vari settori. Tante sono state le domande poste dalla delegazione croata per individuare quali modelli, progetti comunitari e strategie potrebbero essere mutuabili per il loro sviluppo locale. A fine incontro la Comunità Montana ha offerto una colazione a base di prodotti tipici locali. >3 Il nostro territorio: motivo di esperienza, di incontro e di scambio A Secinaro Sabato 15 ottobre 2005 noi delle clas- 5 > agazine si 4ª e 5ª della scuola primaria di Rocca di Mezzo siamo andati a visitare Secinaro un paese facente parte della Comunità Montana Sirentina. Siamo partiti alle ore 9,00 circa con il pulmino di Rocca di Mezzo. Per la strada ci siamo fermati per vedere il laghetto formato dal meteorite caduto sulle Piane del Sirente e gli animali che pascolavano nei pressi. «Siamo arrivati! Prendete lo zainetto che adesso andiamo a presentarci ai bambini delle elementari», ha detto la maestra. Siamo scesi dal pulmino per entrare subito nella scuola di Secinaro. Lì ci sono diciannove alunni di tutte le classi mentre noi siamo solamente ventidue di 4ª e 5ª. Ci siamo fatti una foto e abbiamo preso il pulmino tutti insieme per andare alla vigna del signor Luigino Santarelli. Giunti lì ci ha fatto cogliere un grappolo per ciascuno, poi ce ne ha regalato uno grande a tutti. Abbiamo fatto merenda e ci siamo in- camminati verso il Comune. Entrati il signor Luigino Barbati ha iniziato a spiegarci i pannelli sui vecchi mestieri. Ci ha raccontato di un anziano che fa ancora l’ombrellaio e si trova a capo piazza a L’Aquila. Poi è arrivato il sindaco e ci ha illustrato i pannelli sul meteorite. Precisamente ci ha detto: «Alcuni anni fa un gruppo di studiosi giunsero a Secinaro, nella Piana del Sirente per svolgere alcune ricerche sul laghetto e scoprirne la sua origine. Tra loro c’erano anche due scienziati: il finlandese Jans Ormo e il giapponese Koro Komatsu. Magazine La loro attenzione fu catturata dal laghetto che si trova al centro della piana: il bordo rialzato faceva pensare ad un’origine “meteoritica” la prima ipotesi: il famoso segno del cielo, che determinò la conversione dell’imperatore Costantino ed il riconoscimento della religione Cristiana come credenza dell’impero, sarebbe niente altro che la scia lasciata dal meteorite. Costantino si trovava nei dintorni di Roma, quando il meteorite, reso incandescente dallo sfregamento dell’atmosfera terrestre, attraversò per pochi secondi il cielo andando a cadere sul Sirente. Contemporaneamente, secondo la leggenda, apparve in cielo una scritta accompagnata da un voce in “hoc signo vinces” (con questo segno vincerai). Il fenomeno fu visibile in tutta Italia. L’altra ipotesi riguarda la trasformazione del tempio della dea Sicinnide sede di riti orgiastici pagani, in una chiesa dedicata alla Madonna della Consolazione. È nata così la realizzazione del “Parco Meteoritico”». Siamo usciti dal Comune e siamo andati al ristorante di Luigino Barbati. Per primo ci ha dato i tortellini con la carne, per secondo le patatine e lo spezzatino, infine il gelato e le caramelle. Siamo usciti e abbiamo giocato a nascondino. Poi sono arrivati due signori con le macchine e ci hanno portato alla cantina del signor Luigino Santarelli a vedere come l’uva viene “lavorata”: per fare il vino i grappoli vengono messi nella deraspatrice dove gli acini si separano dai raspi che vengono buttati. Gli acini invece, dopo una prima spremitura, vanno in una macchina chiamata il “torchio” che ha il compito di “spremerli” fino all’inverosimile. Dal torchio esce un succo dolcissimo “il mosto”. Successivamente viene messo nelle botti che in questa cantina sono tante, tutte nuove e tutte in fila, per farlo fermentare. Il signor Luigino Santarelli ci ha anche mostrato come si faceva il vino prima dell’esistenza di tutti i macchinari che esistono oggi. Infatti è entrato in una grande “bagnarola” dove c’erano stati messi tanti grappoli e ha iniziato a pestarli. >4 Stagione Sciistica 2005 - 2006 Convenzione tra la Comunità Montana Sirentina e la Campo Felice S.p.A. Grazie ad una convenzione fra la Comunità Montana Sirentina e la Campo Felice Spa i cittadini residenti nei Comuni della Sirentina, per la prossima stagione sciistica, potranno sciare presso i suddetti impianti a Rocca di Cambio a prezzi di abbonamento vantaggiosi Le tariffe convenzionate per l’uso degli skipass sono le seguenti: Ski Pass Adulto, superiore a 18 anni, euro 250; Ski Pass Ragazzo, max 18 anni, euro 68. Gli interessati, per poter fruire di questa offerta, dovranno presentare n. 1 foto ed una fotocopia del documento di riconoscimento, versando il relativo importo, recandosi presso: 1. la sede della stazione Sport Invernali Campo Felice – Via Caporitorto (Seggiovia Brecciara) di Rocca di Cambio (AQ) tel. 0862 917803 fax 0862 916398 2. la sede di questa Comunità Montana, indirizzo: S.P. 11 Sirentina n. 14 – Secinaro (referente Assessore Teresa Pavone) >5 Un difensore civico per i cittadini dell’area sirentina Da qualche settimana il Consiglio della Comunità Montana Sirentina ha nominato l’avv. Maria Teresa Micciola nuovo Difensore Civico. Si tratta di una persona che, nel corso della sua attività professionale, ha maturato una significativa esperienza in campo giuridico-amministrativo. All’avv. Micciola abbiamo rivolto alcune domande. Chi è il Difensore Civico e nei confronti di chi può intervenire? È una autorità indipendente di garanzia, un organo monocratico dotato di poteri di ispezione e di intervento finalizzati a garantire il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione presso la quale opera: Comunità Montana, Comuni ricadenti nella stessa, organismi che essa controlla e di cui fa parte, gestori di pubblici servizi, ecc. A quali principi deve ispirarsi? È tenuto alla segretezza delle notizie di cui viene a conoscenza, deve operare in piena autonomia di giudizio, con lealtà, competenza e soprattutto essere dotato di una spiccata capacità di condivisione di quei problemi che il cittadino può incontrare nel rapporto con la pubblica amministrazione. Chi può rivolgersi al Difensore Civico? Possono rivolgersi ad esso tutti i cittadini dei Comuni appartenenti alla Comunità Montana, nonché associazioni, enti pubblici e privati 6 che ritengono di essere stati lesi nei propri diritti o interessi a causa di abusi, ritardi imputabili a provvedimenti e comportamenti di apparati ed organi amministrativi. Cosa può fare, nello specifico, per questi soggetti? Può controllare che i procedimenti siano regolari, può chiedere notizie sullo stato di determinate pratiche e sollecitarne la conclusione entro i tempi previsti dalla legge, può convocare il responsabile del procedimento per chiedere chiarimenti in merito alle stesse e, nel caso di inadempienze, segnalare il caso all’amministrazione di riferimento; può formulare denunce contro le disfunzioni dell’agire amministrativo, ma ci si può rivolgere allo stesso semplicemente al fine di avere un aiuto per orientarsi verso l’ufficio che può risolvere un determinato problema: Quindi, svolge anche funzioni di assistenza. Ha un costo rivolgersi al Difensore Civico? La tutela civica è un servizio pubblico del tutto gratuito. Dove e quando è possibile trovarlo? Ricevo ogni Lunedì, dalle 9,00 alle 13,00 presso la Comunità Montana Sirentina. Ci si può rivolgere formulando l’istanza in carta semplice oppure oralmente: la mia segretaria sarà disponibile tutti i giorni negli orari di ufficio. Varie Comunità Montana Sirentina La sirentina apre i suoi borghi al pubblico I borghi della Sirentina tra arte, storia e cultura. É questa la nuova scommessa della Comunità Montana Sirentina, che punta sulle bellezze dei suoi borghi per creare turismo, non solo naturalistico. Dal 15 novembre è partito, infatti, un progetto sperimentale per far scoprire da vicino i tesori d’arte del territorio, attraverso un itinerario suggestivo, disegnato ad hoc nell’area della Sirentina e che è affiancato e raccontato da guide turistiche. L’iniziativa, che si protrarrà fino al 10 gennaio prossimo, permette di far tappa tra alcuni dei monumenti più belli dei centri della zona, svelandone storia, arte e architettura. Il percorso consente l’accesso, attraverso visite guidate, a torri, castelli, chiese, fon- tane, mulini e altre tracce del passato rimaste intatte nei secoli, il tutto incorniciato da scenari naturalistici unici, come quelli offerti dalla Valle Subequana, Media Valle dell’Aterno e Altopiano delle Rocche, nel cuore del Parco Regionale Sirente-Velino. Questo il quadro completo dei siti visitabili e dei giorni predisposti per avvalersi della guida: • Castelvecchio Subequo - Chiesa e Chiostro di S. Francesco, Catacombedal lunedì al sabato, orario 10-14; • Goriano Sicoli - Chiesa e Casa di S.Gemma - dal lunedì al sabato, orario 10-12,30; • Secinaro - Cratere meteoritico - dal lunedì al sabato, orario 10-14; • Tione degli Abruzzi - Collegiata di S. Maria - dal lunedì al sabato, orario 1014; Convento di S. Giorgio - giovedì, orario 10-13; • Acciano - Torre di Beffi, Orti didattici, Museo dell’Acqua - sabato, orario 10-14; • Fontecchio - Fontana trecentesca e Convento - sabato, orario 10-14; • Fagnano Alto - Ruderi dell’antico Castello - giovedì, orario 10-14; • Rocca di Cambio - Abbazia di S. Lucia - venerdì, orario 10-14. Per informazioni e prenotazioni, ci si può rivolgere alla Comunità Montana Sirentina, tel. 0864-79175-fax: 0864-797207 oppure utilizzare la casella di posta elettronica: [email protected]. Angela Di Giorgio “Easy driver” Telecamere di Rai uno sul territorio sirentino Nel mese di ottobre la troupe televisiva di “Easy Driver” di Raiuno, il programma che coniuga le automobili con il turismo, condotta da Iaria Moscato e Marcellino Mariucci, è stata impegnata nel territorio della Sirentina. L’Altopiano delle Rocche e le Pagliare di Tione, sono stati i due scenari precelti dal regista Carlo Zanframundo per illustrare la Jeep Grand Cherokee e la Volvo integrale. Il programma è andato in onda sabato 5 novembre alle ore 14.05. Le riprese sono state effettuate il 26 ottobre, in una giornata da “autunno da cartolina”, grazie al sole ed al gioco dei colori. La nebbia, avvolgendo come in una bambagia il fondovalle, ha reso l’atmosfera più magica e surreale. Le Pagliare di Tione, l’antico villaggio della civiltà contadina, con le sue casette in pietra e senza energia elettrica, hanno, naturalmente, stupito l’intera troupe, dagli operatori al regista, per i quali si è trattato di una vera e propria scoperta! Chi avrebbe mai immaginato che un villaggio, espressione di una “civiltà povera del passato”, oggi, nell’era post industriale, venisse scelta come ambiente ideale, per mostrare due gioelli della tecnologia automobilistica, destinati ad un target dal reddito elevato?..E’ forse un segnale dei tempi che stanno cambiando?... Intanto, a conferma dell’indice di gradimento, il 24 dicembre, sempre alla stessa ora, è prevista un’altra puntata di “Easy driver” sulle strade del territorio sirentino.... Chi non conosce “Le Pagliare”? Le Pagliare” di Tione a circa 1000 mt. di quota, costituiscono un patrimonio unico in Italia per conservazione a testimonianza dell’architettura della civiltà contadina. Si tratta di nuclei abi- 7 tativi, separati dai paesi originari, ubicati più a valle, utilizzati nel passato, nella transumanza verticale e come ricovero e deposito del fieno. La casetta tipo è composta di due locali, uno sopra all’altro, quello di sotto, destinato al ricovero degli animali: mucche, asini, capre, pecore e maiali; quello di sopra al fienile, dove trovava posto il giaciglio dell’uomo; in un angolo la cucina con il rudimentale camino. Ci si arriva dalla strada che collega Tione, e la sua frazione Goriano Valli, con Terranera di Rocca di Mezzo. In questo villaggio c’è un capolavoro di ingegneria idraulica, rappresentato da “un grande pozzo comune circolare, perfettamente conservato, con scale di pietra, cunicoli e volte, vasche di raccolta, scoli, parapetti, che raccoglie le piogge e lo scolo delle nevi”. Oggi, nell’era postindustriale, scomparsa la naturale motivazione d’ordine economico per cui erano state concepite nella civiltà contadina, costituiscono una notevole risorsa per il turismo, un autentico “gioiello” della Sirentina: ecomuseo d’Abruzzo. Giovanni Pizzocchia <La polemica > Ambito sociale unico: perché non parte? Il tradimento della Regione Sono anni, ormai, che l’area sirentina aspira ad avere il riconoscimento dell’Ambito Sociale Unico. Ossia la possibilità (ed i mezzi) per poter programmare in maniera unitaria ed in piena autonomia gli interventi necessari in campo sociale. Oggi, è noto a tutti, questo non è possibile. Il territorio, infatti, è smembrato in tre ambiti diversi. Quello marsicano (in cui ricade Ovindoli). Quello aquilano (che raggruppa i comuni di Rocca di Mezzo, Rocca di Cambio, San Demetrio, Fagnano, Fontecchio, Tione ed Acciano). Quello peligno, al quale aderiscono tutti i comuni della Valle Subequana (Castelvecchio, Secinaro, Gagliano, Goriano Sicoli, Castel di Ieri e Molina). Una situazione anacronistica che va superata al più presto. E così, nella seconda metà del 2004, i Consigli Comunali di tutti i Comuni, all’unanimità, hanno deliberato l’adesione al progetto di ambito sociale unico, individuando nella Comunità Montana Sirentina l’Ente Gestore. Delibere che i Sindaci, tramite la Comunità Montana, hanno fatto pervenire alla Giunta Regionale perchè, all’atto della redazione ed approvazione della finanziaria regionale 2005, esaminasse la possibilità di inserire un capitolo di spesa che consentisse l’avvio del progetto. E così avvenne. La legge regionale n. 6/2005, all’articolo 225, prevede uno specifico stanziamento per l’Ambito Sociale Unico dell’area sirentina. L’erogazione della somma avrebbe dovuto avere luogo entro il 2005 per consentire la redazione del Piano So- ciale e poter partire con l’avvio dei servizi con l’inizio del 2006. Improvvisamente, però, il meccanismo sembra essersi inceppato. Di fronte al ritardo delle procedure, la giunta della Comunità Montana, tramite il vice presidente Armando Frittella, nel Settembre scorso inviava una nota all’assessorato agli affari sociali per chiedere ragione del ritardo. L’assessorato rispondeva il 19 Ottobre, con una nota del dott. Bontempo, capo servizio, che contribuiva a rendere ancora più oscura la situazione. In sostanza non era chiaro se, per la nuova Giunta Regionale, quanto previsto dalla finanziaria 2005 fosse ancora valido oppure no. Una reticenza che immediatamente scatenava reazioni sia tra i Sindaci che all’interno della Giunta della Comunità Montana. Il vice presidente Frittella, con una nuova lettera, oltre a reclamare una parola definitiva di chiarezza, minacciava azioni legali per tutelare gli interessi dell’Ente. «Questo territorio – spiegava Frittel- 8 la – ha già tanti problemi e sarebbe da criminali aggiungerne altri. Nel campo sociale, poi, basta guardare all’incidenza della popolazione anziana ed alla distanza che separa i nostri paesi dagli ospedali di Avezzano, L’Aquila e Sulmona. Crediamo che sia giusto riconoscere l’Ambito Unico, per poter programmare almeno i servizi essenziali al miglioramento della qualità della vita delle popolazioni residenti». Se è possibile ancora più duro il parere del Sindaco di Molina Aterno Luigi Fasciani, che da anni ha fatto di questo obiettivo uno dei suoi cavalli di battaglia. «Nessuno mi toglie il sospetto – sottolinea – che dietro il ritardo e l’oscurità della posizione della Regione su questo punto ci siano ragioni politiche. Altrimenti non si riesce a capire come somme già accreditate possano essere rimesse in discussione da un giorno all’altro dall’assessore di turno». Per la verità Fasciani e Frittella, alla ripresa autunnale dei lavori della regione, hanno avuto sull’argomento un incontro con l’assessore agli affari sociali Elisabetta Mura. Un incontro interlocutorio, dal quale non è emersa alcuna parola di chiarezza. E così quello che avrebbe dovuto rappresentare l’atto minimo per venire incontro alle esigenze di un territorio montano tra i più svantaggiati della Regione sembra a rischio. Questo nonostante che, anche la Giunta Del Turco aveva fatto del riequilibrio delle zone interne la sua priorità. <La > polemica ADSL: un diritto per non far crescere l’emarginazione del territorio Da tempo i piccoli paesi delle zone interne hanno dovuto constatare che un nuovo elemento si è aggiunto a creare svantaggi rispetto alle aree più fortunate della regione. L’Adsl, l’autostrada telematica in grado di velocizzare al massimo le operazioni via Internet (collegamenti, trasmissione di documenti, corrispondenza email), è una chimera per gran parte del territorio. Nell’area che va dall’area Sirentina all’Alto Sangro, passando per la Valle Peligna, l’Adsl è presente nei soli centri di Pratola Peligna e Sulmona, più alcune zone di Castel di Sangro. Ciò crea problemi di non poco conto per le aziende, gli studi tecnici ed i Comuni che, per ovviare al problema, sono costretti a spostarsi nei paesi serviti oppure (è il caso dei Comuni) a mettere in piedi costosissimi collegamenti satellitari. Per la zona Sirentina, inoltre, il problema riguarda, oltre ai Comuni, soprattutto le famiglie. Gli studenti non possono, con i mezzi telematici a disposizione, condurre ricerche complesse al pari dei propri colleghi, ad esempio, di Sulmona o L’Aquila. Questo li mette in una condizione di palese inferiorità nei confronti dei loro compagni di classe, incentivando di Il mondo di internet nelle aree interne Illustrato un progetto pilota a Secinaro Venerdì 11 novembre, nella sala consiliare del Comune di Secinaro, c’è stato un importante convegno dal titolo Il mondo di Internet nelle Aree Interne cui hanno partecipato i seguenti relatori: • Celso Cioni, Assessore Provincia dell’Aquila Urbanistica ed Aree Interne; • Nello Ventresca, Direttore Sistema Informativo Regionale; • Pino Leuzzi, Servizio Emigrazione Regione Abruzzo; • Mariangela Virno, Dirigente Aree Montane Regione Abruzzo; • Alessandro Casacchia, del Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (C.N.I.PA.); • Antonio Centi, Presidente dell’Anci Abruzzo; • Carlo Sabatini, Ufficio Provinciale fatto l’abbandono scolastico e la fuga dei pochi ragazzi desiderosi di studiare seriamente utilizzando tutti i mezzi che la tecnologia mette a disposizione. Un ulteriore macigno sui fattori che rendono questa zona dell’Abruzzo interno svantaggiata rispetto alle altre aree. Consapevole dell’importanza del problema, la Comunità Montana Sirentina ha approvato, in una delle ultime sedute del Consiglio, una delibera nella quale si denuncia il problema e ci si mette a disposizione per individuare una via possibile per la sua soluzione. In questo cercando anche di utilizzar i benefici di una recente legge dello Stato, approvata su iniziativa del ministro Landolfi, che liberalizza il mercato delle installazioni telematiche. L’assessore Ilio Merolli ha così preso contatti con la Telecom, allo scopo di organizzare un incontro per esaminare i termini della questione. La Telecom è rimasta sulle sue, scaricando le responsabilità dell’istituzione di un contatto effettivo da un ufficio ad un altro. Ha cercato di minimizzare la portata del problema, sostenendo che, in fondo, bisogna lasciare che le cose vadano come debbono andare, tanto prima o poi l’Adsl arriverà anche in Agenzia del Territorio; • Marco Di Fonzo del Sistema Informativo del Ministero Politiche Agricole (S.I.M.); • Giuseppe Colantoni, Sindaco del Comune di Secinaro. I relatori hanno messo in evidenza lo stretto legame tra la carenza di reti tecnologiche, lo spopolamento e la regressione economica del territorio delle aree emarginate. Nello Ventresca, ha rassicurato i presenti di come la Regione Abruzzo investirà ragguardevoli cifre economiche per l’internet veloce e per la realizzazione della Larga banda. Particolare attenzione è stata data all’illustrazione del progetto di video conferenza che il Comune di Secinaro ha presentato al Ministero per l’Informazione Tecnologica e alla Regione Abruzzo nel 2003 e che ora è stato fi- 9 queste zone. Infine, sfruculiata sul problema dei costi, l’amara verità. In effetti, se fino ad ora l’Adsl è arrivata solo nei centri maggiori (Sulmona, Pratola Peligna e Castel di Sangro) è perchè lì il servizio è remunerativo, mentre nei piccoli centri, nelle zone svantaggiate di montagna, il costo dell’installazione delle strutture necessarie è talmente alto da sconsigliare persino di dare inizio all’impresa. Tra l’altro, con la liberalizzazione del mercato introdotta dalla nuova legge, è probabile che spuntino aziende private di altro tipo, pronte a speculare sulle esigenze dei Comuni e dei territori montani. Una situazione che dovrebbe essere affrontata ad altri livelli, coinvolgendo la Provincia e la Regione, se davvero si vuole dare seguito agli auspici di un riequilibrio di opportunità tra zone montane e zone costiere. Ma gli Enti Locali non demordono, e si stanno coalizzando per far sì che questo diventi un problema prioritario nell’agenda dei problemi urgenti da risolvere. «Ed in questo la Comunità Montana Sirentina – assicura l’assessore Merolli – vuole fare in pieno la sua parte». nanziato. Il Progetto prevede di mettere in relazione i residenti locali con le varie comunità di emigranti dalla postazione informatica ubicata nella sala consiliare del comune di Secinaro per mezzo della larga banda con sistema Wi-Fi. Per consentire tutto ciò verranno collocati circa 7-8 tralicci in acciaio lungo il territorio da Popoli -Bussi - Secinaro per garantire il segnale radio costante e continuo della larga banda. Successivamente verrà estesa a tutti gli altri Comuni del territorio e degli altri uffici pubblici. Questa tecnologia risulterà strategica per essere applicata nel campo della telemedicina, così dal Distretto Sanitario di Base di Castelvecchio Subequo sarà possibile, per i cittadini del comprensporio, accedere a consulenze medico-diagnostiche a distanza. Giuseppe Colantoni <Il progetto> Una casa per tutti: il caso sirentina Vieni a vivere nel Parco: un bilancio La Comunità Montana Sirentina rappresenta una parte di Territorio naturalisticamente ed architettonicamente bello ma economicamente molto debole rispetto alle vicinissime realtà, basti pensare che la Valle Subequana e Alta Valle dell’Aterno hanno una differenza enorme di potenzialità sul territorio rispetto al vicinissimo all’Altipiano delle Rocche, il quale, pur facendo ugualmente parte della Comunità Montana Sirentina, ha una potenzialità economica consistente mantenuta dalla presenza di molte strutture di accoglienza, di ristoro e di villeggiatura, le quali a loro volta, sono mantenute dalla presenza assidua di turisti che, appassionati dello sci, il che è l’attrazione predominante, danno ricchezza al territorio facendo da “volano” all’economia locale. La Valle Subequana e Alta Valle dell’Aterno non hanno lo sci come attrazione ma ricchezze naturalistiche diverse non accompagnate, attualmente, da strutture di accoglienza capaci di ospitare i turisti i quali, pur venendo a visitare le bellezze locali, sono costretti a ristorarsi ed alloggiare nei vicini paesi dell’Altopiano delle Rocche o nelle vicine città come L’Aquila e Sulmona. Per i motivi citati sopra, l’Amministrazione della Comunità Montana Sirentina, ha deciso di rendere cantierabile ed operativo il progetto “Vieni a Vivere nel Parco”, il quale prevede la realizzazione di quattro fasi per far innescare l’affluenza turistica basata sull’attrazione ambientale. Comuni di Castel di Ieri e Roccapreturo di Acciano, recuperando due fabbricati ricadenti all’interno dei rispettivi Centri Storici. Il progetto è stato approvato con deliberazione di Giunta Comunitaria n° 100 del 02/07/2003, per un importo • Fase 1 richiesta di acquisizione di immobili ai Comuni della Comunità Montana Sirentina, in modo da ristrutturarli e convertirli in mini alloggi turistici. Gli interventi sono stati realizzati nei • Fase 2 Realizzazione di albergo, per ospitalità turistiche più numerose, in Secinaro nei pressi della sede della Comunità Montana Sirentina; il progetto è stato approvato con deliberazione di Giun- totale di progetto di euro 268.981,88, derivanti dall’acquisizione di un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti. A Roccapreturo sono state realizzati due mini appartamenti autonomi composti da cucina, bagno e due camere mentre a Castel di Ieri è stato realizzato un mini appartamento con cucina camera e bagno. I fabbricati sono in corso di ultimazione. 10 ta Comunitaria n° 39 del 10/03/2004, per un importo totale di euro 741.663,45 derivanti dal Finanziamento della L.R. n. 7 del 17/04/2003. L’albergo si sviluppa in tre livelli : piano terra (reception, salotto, ristorante, cucina e servizi); piano primo (dieci camere con servizi); piano secondo (dieci camere con servizi); L’opera è stata affidata e sono in corso gli scavi per il getto delle fondazioni. • Fase 3 creazione di un database in digitale di tutti gli immobili in vendita ed in affitto ricadenti all’interno dei Comuni del Territorio Sirentino, in modo da incrementare la richiesta immobiliare di tutti i tipi di immobili cercando di innescare la ripresa dell’economia locale. Questo è stato fatto con un accordo di programma tra Comunità Montana Sirentina, Associazione Provinciale Costruttori Edili e Collegio dei Geometri della Provincia dell’Aquila. Le tre figure intervengono per le seguenti competenze. La Comunità Montana Sirentina per effettuare il monitoraggio e censimento dei fabbricati, il Collegio dei Geometri per mettere a disposizione i propri iscritti al praticantato per la fase di rilievi architettonici e l’Associazione Provinciale Costruttori Edili per organizzare al meglio le successive fasi di compravendita e locazione degli immobili opportunamente censiti. Costo del progetto euro 20.000,00 di cui euro 13.000,00 a carico della Comunità Montana, euro 5.000,00 a carico dell’A.P.C.E. ed euro 2.000,00 a carico del Collegio dei Geometri. Questa fase è terminata con la presentazione del cd illustrativo sul quale si troveranno le schede tecniche di tutti i fabbricati censiti con i relativi recapiti e consultabile anche sul sito www.sirentina.it • Fase 4 Formazione di ragazzi per l’espletamento delle funzioni di guida turistica con l’approfondimento e lo studio di tutte le bellezze storiche artistiche ed architettoniche per poi pubblicizzarle a livello regionale ed oltre. I ragazzi sono stati selezionati trami- te apposito bando per borsa di studio ed attualmente stanno lavorando alla creazione di materiale pubblicitario e prima di Natale 2005 si uscirà con un percorso turistico organizzato e funzionale. Con queste quattro fasi del progetto “Vieni a Vivere nel Parco” si è cercato di riempire un programma turistico che vada dalla ricettività alla conoscenza del territorio, passando per l’incremento del mercato immobiliare, con la vera speranza di attirare gente e convincerla a “vivere” nel nostro territorio, sia permanentemente che occasionalmente. Andrea Italo Di Biase Borghi autentici Il caso di Castelvecchio Subequo “L’Associazione Borghi Autentici d’Italia” è una rete nazionale dei piccoli Comuni impegnati nel percorso di sviluppo di qualità nei centri storici e nella valorizzazione delle comunità locali, che sperimenta un’iniziativa di sviluppo sostenibile del territorio, peraltro già in fase avanzata di realizzazione in molte Regioni, Province e Comuni che mostrano elementi di eccellenza ambientali, urbanistici, archeologici, culturali, enogastronomici, umani. Questo progetto di sviluppo economico e sociale promuove un modello innovativo di ospitalità turistica di “eccellenza” basata sia sul recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio, ancorché povero o minore, sia sul miglioramento della qualità della vita locale. Ciò significa che un’intera Comunità locale, un paese si mobilitano per accogliere viaggiatori da tutta Italia e dall’estero e consentono loro di diventare “cittadini temporanei” del luogo. Tale sistema ricettivo sarà naturalmente collegato con le possibilità ed opportunità turistiche ed attrattive del territorio, favorendo la messa a punto di un’offerta integrata ed interconnessa con le emergenze storico-culturali, ambientali, produttive, enogastronomiche e folcloristiche locali. Borghi Autentici è anche un progetto “a finalità imprenditoriale” che, attraverso la promozione di una “Società Operativa Locale”, valorizza il patrimonio e coordina l’impiego di risorse finanziarie pubbliche e private per sviluppare un’iniziativa locale (microimprese nel campo del commercio, dell’artigianato, dei servizi alle perso- ne, dei servizi di accoglienza ed animazione) che concorra alla rivitalizzazione del borgo. Ciò determina nuovo reddito, occupazione, miglioramento dei servizi e valorizzazione ambientale e culturale. La Provincia dell’Aquila si è fatta promotrice del progetto e per tramite dell’Ass.re all’Ambiente Michele Fina convocò nel gennaio 2005 le otto Comunità Montane del territorio provinciale per esaminare e condividere un Protocollo d’intesa riguardante un’azione unitaria per individuare i borghi e/ o i Comuni aventi le caratteristiche di fondo, così come descritte nel Protocollo stesso, al fine di identificare un possibile sistema provinciale di Borghi Autentici anche con il supporto dell’Associazione Nazionale medesima. Nel mese di aprile 2005 una commissione congiunta dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia e degli Ass.ri all’Ambiente e all’Urbanistica Michele Fina e Celso Cioni effettuarono diversi sopralluoghi in un gruppo significativo di borghi/ comuni allo scopo di verificare le condizioni urbanistiche ed ambientali dei siti al fine di verificare l’esistenza di standard e requisiti minimi necessari alla formazione di un futuro sistema provinciale aquilano dei Borghi Autentici d’Italia. Sulla base di questi sopralluoghi e sulla base delle interlocuzioni con gli amministratori locali, la Comunità Montana Sirentina, con Del. n° 49 del 27.04.2005 individuò in Castelvecchio Subequo il Comune ritenuto maggiormente coerente con i requisiti posti alla base del progetto. 11 Nel mese di agosto 2005, in occasione della VI edizione della Mostra-mercato “Arti e Mestieri a Palazzo”, nella splendida cornice di Campo di fiori nel centro storico di Castelvecchio Subequo, gli amministratori hanno promosso, insieme all’Ass.re provinciale all’Ambiente ed ai responsabili nazionali dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia, un incontro con la cittadinanza per la divulgazione del progetto e contestualmente un invito pubblico a manifestare interesse circa la disponibilità a cedere, come vendita o come comodato d’uso a 25 anni, immobili pubblici e privati. Vi è stata un’ampia risposta dei cittadini, che si è concretizzata in un numero di adesioni superiore alle iniziali aspettative ed attualmente siamo nella fase di scelta degli immobili da destinare alla realizzazione del progetto. Nel contempo è in fase di partenza sia lo studio di fattibilità che il montaggio della ingegneria finanziaria per lo sviluppo degli investimenti che dovrebbero concludersi entro il 31 dicembre 2005 con la costituzione della società operativa provinciale. Noi amministratori crediamo in questo progetto e ci stiamo lavorando con tenacia e con passione perché, voglio ripeterlo con le parole dell’Ass.re Michele Fina, “tra l’isolamento e lo snaturamento del territorio c’è una terza possibilità. Ci misuriamo col coraggio di percorrere questa terza strada rendendola capace di promuovere crescita economica e progresso”. Carmine Amorosi Il progetto Dall’Europa per la sirentina Da qualche anno nel nostro territorio si nota la presenza di numerosi turisti, in particolare inglesi, irlandesi, danesi; che fanno tutti questi stranieri nella Valle Subequana? La risposta è che sono attratti dalle particolari condizioni ambientali e dalle caratteristiche architettoniche dei borghi qui presenti; in particolar modo rimangono sorpresi dal clima, dal sole e dalle bellezze architettoniche, per queste ultime viene particolarmente apprezzata l’unicità del sistema urbano dei borghi medioevali, caratterizzato dall’arroccamento degli edifici in colline più o meno alte e in balzi rocciosi. C’è da dire comunque, che questo nuovo fenomeno è stato generato dalle favorevoli condizioni del trasporto aereo; lo scalo a Pescara e il costo contenuto dei biglietti hanno influito enormemente su questa nuova interessante presenza. Lo spopolamento delle nostre zone, che si è perpetrato da oltre un secolo, ha lasciato un notevole patrimonio edilizio che in alcuni casi presenta i segni dell’abbandono e della vetustà; i turisti hanno mostrato e mostrano grande interesse per l’acquisto di abitazioni e fabbricati in genere: sono favoriti in questo dalla disponibilità alla vendita da parte dei proprietari e dal costo non eccessivo. Già parecchi immobili ubicati nei Comuni di Castel di Ieri, Gagliano Aterno, Secinaro, Goriano Sicoli, Acciano ed altri sono stati acquistati da questi turisti atipici che periodicamente già vi dimorano e vi trascorrono molte delle loro vacanze. Alcuni immobili irrimediabilmente persi sono tornati a una nuova vita; si tratta in generale di un modo per valorizzare le nostre piccole realtà creando nello stesso tempo la possibilità di lavoro immediato per le piccole imprese artigiane del posto; per il futuro si potrà pensare ad un ulteriore indotto occupazionale attualmente difficilmente valutabile. da correlare con questo nuovo fenomeno. Gli abitanti a loro volta dovranno fare la propria parte che è poi quella che sanno fare meglio cioè quella dell’accoglienza; dovranno cercare di creare un ambiente amico ben disposto verso questi nuovi cittadini. La sinergia di tutti potrà dare nuovo impulso a prospettive sopite se non credute morte. Donato Santilli Nonostante ciò qualcuno ha criticato tale scelta in quanto viene indicata come un modo per spersonalizzare la nostra civiltà inserendovi delle realtà avulse dalla storia locale; ma alternative non esistono, da un lato c’è un declino costante e inarrestabile con l’assenza di prospettive future, dall’altro la necessità da parte di tutti di invertire la rotta cercando dei sistemi di sviluppo; con la grave situazione attuale ben venga questo interessamento al nostro patrimonio edilizio che se non altro fermerà la distruzione di numerosi edifici urbani con l’ulteriore perdita di identità architettonica dei nostri paesi. Credendo in questo investimento anche le prospettive possono crescere; la presenza di questi nuovi abitanti del nostro territorio potrà spingere qualche giovane a intraprendere nuove attività collegate oltre all’edilizia anche al turismo e al terziario in genere. Le strutture pubbliche, che in questa prima fase sono state a guardare, dovranno prendere coscienza del problema e favorire la possibilità di questi nuovi insediamenti; ciò sarà possibile se avranno la sensibilità di capire la portata dell’avvento; dovranno cercare di investire in immagine servendosi dell’unicità prodotto borgo; di cercare di rendere più agevole la burocrazia italiana, piuttosto ostica per individui diversamente abituati; sarebbe, inoltre, opportuno favorire la crescita di una piccola imprenditoria (imprese artigiane, imprese collegate al turismo, etc.) 12 Il parere dell’Assessore Elio Camilli Elio Camilli, Assessore ai lavori pubblici della Comunità Montana Sirentina, ha seguito passo passo i progetti sulla casa messi sul tappeto dall’Amministrazione della quale fa parte: «Con il progetto Vieni a vivere nel Parco e con altri provvedimenti di settore abbiamo voluto rispondere a due esigenze: quello di svolgere un’opera di recupero dei bellissimi centri storici dei nostri paesi e, nello stesso tempo, dare una possibilità ai cittadini, soprattutto giovani, di restare nella zona Sirentina. Infatti, una delle ragioni dello spopolamento dei nostri centri è la difficoltà, soprattutto per le giovani coppie, di trovare una casa a buon mercato. Con il nostro progetto abbiamo voluto lanciare loro una concreta ciambella di salvataggio. Sempre nel campo dei avori pubblici – aggiunge l’assessore Camilli – non vanno sottaciuti altri interventi: il restauro delle fontane e di tanti altri monumenti sparsi sul nostro territorio; il contributo ad opere importanti, come il campo da Golf e la Casa del papa di Rocca di Mezzo; la sistemazione di tutta una serie di tratti delle strade interpoderali e di collegamento minori tra i nostri paesi. Insomma – conclude – un intenso lavoro al servizio della nostra collettività». <Il > fatto Scuola: dove nascono i problemi Istituto Comprensivo di Castelvecchio Subequo Il contesto L’Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado di Castelvecchio Subequo, con quattro plessi di scuola dell’Infanzia e cinque di scuola primaria ha assunto l’autonomia e la dotazione di personalità giuridica dall’anno1999-2000. Nei primi anni di attività, sia la presidenza, sia la direzione dell’ufficio di segreteria sono state affidate e governate da personale con incarico annuale. Successivamente, con apposito contratto triennale è stato affidato a personale di ruolo. Questo fenomeno di instabilità relativo a tutto il personale trova una sua giustificazione nel disagio territoriale, in cui è posizionato l’Istituto Comprensivo, ulteriormente penalizzato da un forte disservizio dei mezzi di trasporto tra i nuclei urbani della valle. Un altro fenomeno di rilevante spessore è quello dello svuo-tamento dell’area subequana, per la mancanza di insediamenti produttivi industriali, artigianali, ma anche agricoli-pastorali o di peculiari colture territoriali. L’Istituto vive una posizione di privilegio all’interno dei parchi ed in modo particolare di quello Velino Sirente, si registra una tenue immigrazione dei nuclei familiari che vi stazionano per periodi relativamente brevi. La Scuola e i suoi organi di governo, gli Enti Locali e lo Stato devono interagire e riflettere con gli stessi intenti, per trovare valide soluzioni per la crescita culturale, educativa e formativa degli alunni, contrariamente, l’azione della scuola, isolata nel suo ruolo, risulterebbe riduttiva e poco efficace. Indirizzo programmatico definito dal Consiglio di Istituto L’Istituto Comprensivo, si avvia con l’inizio di quest’anno scolastico a perfezionare e a migliorare, nell’ambito del suo organigramma strutturale, quelle culture e quelle peculiari specificità che gli appartengono. In attuazione dell’indirizzo e delle politiche di Istituto interconnesse con le attività didattiche, curriculari, educative e formative, concorrenti alla piena realizzazione del P.O.F., l’istituto ha elaborato i seguenti progetti: • Campus di lingua inglese - Corso per alunni di scuola secondaria di primo grado (corso A). • Progetti di informatica - Alfabetizzazione informatica per alunni di Sc. secondaria di I grado (corso A-B). 13 • Progetti di attività sportiva - Giornata dello sport, con manifestazione finale, per tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo. - Progetto Fuoriclasse cup (calcetto, classi IV e V e scuola secondaria di 1 grado). - Progetto Trofeo delle gazzelle (corsa, scuola secondaria di I grado). - Progetto Corri, salta, lancia (scuola primaria). • Giochi sportivi studenteschi - Adesione ai giochi sportivi studenteschi (scuola secondaria di I grado) nelle seguenti discipline: atletica campestre, atletica pista, orienteering (in rete con la Scuola Primaria di Rocca di Mezzo), sci, calcio a 5, giornata dello sport. Progetto campus invernale di sci Alunni classi quinte Scuola Primaria e classi I-II-III della Scuola Secondaria di I grado. Il fatto • Progetti scuola dell’infanzia e primaria - Progetto di educazione ambientale a scuola. - Progetto di lingua inglese (Secinaro e Castelvecchio Subequo). - Progetto individualizzato di lingua 1. (Secinaro). - Progetto Lettura (Castelvecchio Subequo). - Progetto Biblioteca (Castelvecchio Subequo) - Progetto di approfondimento culturale (Goriano Sicoli) - Progetto continuità (Secinaro). - Progetto Continuità “Le forme nel nostro ambiente” (Secinaro) - Progetto Il nostro Territorio “La festa dell’uva” (Secinaro e Rocca di Mezzo). - Progetto Educazione Alimentare (classi V della Scuola Primaria) - Progetto di comunicazione e comunicazione alimentare (Salute a tavola Scuola Primaria) - Adesione alla Terza giornata della sicurezza (Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria) - Progetto Folklore (Castelvecchio Subequo). • Progetti di scuola secondaria di 1° grado - Corso di recupero e potenziamento (III A). - Corso di recupero e potenziamento ( III B ). - Orientamento per alunni delle classi III. - Tossicodipendenze per alunni delle classi III . - Educazione ambientale (corso A e corso B). - Educazione alla sessualità (III A e III B) - Sostegno alunni extracomunitari. - Potenziamento italiano e matematica (I A). - Potenziamento italiano e matematica (II A). - Progetto amici della Guinea Bissau (II B e III A). - Progetto “L’Alimentazione tra Storia e Scienza” (corso A e B) • Attività varie - Adesione “Sulmona Cinema” (alunni scuola primaria e scuola secondaria). - Corso di nuoto (alunni scuola secondaria). - Visite guidate (tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo). - Viaggi d’ istruzione (alunni scuola secondaria). - Partecipazione a spettacoli teatrali - Adesione ad eventuali attività non precedentemente programmate. Dalla progettazione di istituto si evidenziano alcuni macro-obiettivi che rispondono sia alle linee generali stabilite dall’organo di governo, Consiglio di istituto, sia alle esigenze dell’utenza che risiede nel territorio. Nello specifico i progetti relativi all’informatica e al campus di lingua inglese pongono le basi e gli strumenti primari per l’identificazione del futuro cittadino dell’unione europea. Il campus invernale, i progetti relativi alla storia del territorio, il progetto folklore e di educazione ambientale hanno lo scopo di stimolare il senso di appartenenza degli allievi e contestualmente a far prendere coscienza degli aspetti più variegati che la cultura del territorio, nel peculiare contesto, mette a disposizione, non trascurando la centralità rispetto ai quattro parchi. L’attività sportiva, le recite, l’attività teatrale concorrono alla formazione civile ad un corretto sviluppo fisico, affettivo, morale, relazionale affinché i ragazzi possano definire un proprio progetto di vita fondato sul senso di responsabilità e sull’impegno sociale e civile, nel rispetto delle regole. Altro obiettivo e punto di forza che caratterizza la progettazione, con precedenza rispetto agli altri, è quello relativo al miglioramento e al consolidamento della preparazione scolastica del singolo allievo, realizzato attraverso l’attività di recupero e di potenziamento nelle diverse discipline. Il rapporto con gli enti locali Il rapporto con gli Enti Locali è imprescindibile, sia per una serie di attività organizzative ricorrenti quali: la data di apertura della scuola, l’adeguamento alla legge 626, l’agibilità e la disponibilità dei locali, l’attivazione della mensa, l’attivazione dei trasporti, l’assistenza specialistica e di base per gli alunni diversamente abili, le attività sportive, le assicurazioni, l’erogazione dei contributi, i progetti in rete ed altro, sia per la 14 realizzazione del progetto di Istituto e di conseguenza del conseguimento degli obiettivi prefissati, subordinati ai finanziamenti e alla disponibilità delle infrastrutture. In determinate occasioni l’Istituzione scolastica autonoma ha erogato servizi ai residenti nel territorio, per conto degli EE.LL. per fondi finalizzati ai ragazzi la cui fascia di età era compatibile con quella scolastica. Si intuisce e si riconosce una fertile collaborazione resa dagli amministratori locali, che hanno saputo intuire il significato e il ruolo che la scuola può svolgere, nella nuova dimensione, in armonia e con il contributo degli operatori del territorio. Questa collaborazione nasce e viene sostenuta dal rispetto reciproco dei diversi ruoli istituzionali e dalla conferenza dei servizi che viene convocata a cadenza annuale e sistematica. Il rapporto con le famiglie – servizio al terriotiro – rapporto con l’azienda U.S.L. I rappresentanti della componente dei genitori hanno evidenziato una fattiva collaborazione nell’organo di governo (consiglio di Istituto), capace di dare impulso all’impianto del processo scolastico, oltre al rapporto connesso alle normali attività istituzionali, i genitori si relazionano in un clima di serena partecipazione rafforzato dal recente coinvolgimento per la scelta delle materie opzionali. La scuola, attraverso le azioni della Funzione Strumentale, incaricata di trattare l’ambito socio-psico-pedagogico, unitamente alla A.U.S.L., ha realizzato il progetto per l’affido familiare; in alcuni casi si è resa disponibile per il riconoscimento dei benefici legati alla Legge 104/92 relativa agli alunni diversamente abili. L’Istituto Comprensivo di Castelvecchio Subequo opera a pieno regime la riforma Moratti e sulla scorta dei risultati rilevati dal sistema di valutazione nazionale INVALSI, e i livelli conseguiti agli esami di Licenza Media, è possibile sostenere che i risultati sono da considerarsi ad un livello medio-alto, compatibili ed in linea con i risultati attesi e gli obiettivi programmati. Il Dirigente scolastico Fausto Marganelli Il fatto Istituto Comprensivo di Rocca di Mezzo L’Istituto Comprensivo “L D’Eramo” (a proposito scopro che era un eroico tenente... bisognerà fare qualcosa per onorarne la memoria con bambini e docenti) è una splendida realtà nel cuore dell’Altopiano delle Rocche («pennellate di colori meravigliosi»… e… «lo spirito guerriero che entro mi rugge»… trova repentina pacificazione!). Il plesso di Ovindoli poi, posto all’orizzonte dell’Altopiano, si arricchisce anche di echi marsicani. Questa scuola al suo interno è un gioiello di sinergie d’intenti, di collaborazione e creatività. I rapporti interpersonali sono buoni e “si sorride spesso”, ma vivendo ormai in una società complessa anche l’organizzazione scolastica è di notevole complessità. Assumere ed accettare tale complessità è il primo passo per gestirla con efficacia. Intrecciare relazioni e gestirle intelligentemente è la prerogativa essenziale sia per creare sinergie costruttive che per attivare dinamiche di “benessere” intra ed interpersonale. Anche la costruzione di “climi di benessere” deve trovar posto in una progettazione “a più voci” come è quella scolastica raccordata al territorio. Nella costruzione di questo clima ogni persona dell’organizzazione deve percepirsi veramente e sinceramente “importante” per l’organizzazione stessa. È credendo profondamente in ciò che desidero condividere con voi questi miei pensieri… Questa scuola come molte altre belle realtà, è animata da volenterosi professionisti e splendidi bambini la cui naturale curiosità per la vita offre senso e significato alle nostre giornate lavorative. C’è però un momento in cui il “sentir- si importante” ha bisogno e desiderio di essere suffragato anche da situazioni tangibili, da opzioni di fiducia basate sulla concretezza di investimenti. Non disperdiamo questo potenzia- le di entusiasmo e professionalità; la complessità potrebbe ridimensionarlo. Abbassare la guardia in campo educativo non è mai e in nessun caso un buon investimento. Non dimenti- chiamo mai che la cultura rappresenta il solo fattore che rende l’uomo veramente libero. È vero che le Amministrazioni comunali e le Comunità montane vedono e vedranno ulteriormente ridotti i loro introiti, ma se ciò comportasse tagli sulla scuola si mostrerebbe, mi si consenta, una visione miope del futuro. Questa scuola, come altre, ha bisogno di una opzione di fiduci a da parte vostra e studi ed esperienza mi dicono che se siamo alleati in un progetto comune il progetto riuscirà e produrrà risultati di ottima qualità. Non c’è strategia migliore per un proficuo rapporto tra scuola e strutture territoriali. In verità devo dire di aver rintracciato in tutti voi accoglienza, disponibilità e simpatia… e questo è tanto per porre le basi di un buon rapporto di collaborazione… ma aspetto concretezza di investimenti sul Piano dell’Offerta formativa per dire… è tantissimo ed è bellissimo! Cordialmente e con simpatia Il Dirigente scolastico Patrizia Marziale Contributi per per gli studenti pendolari La Comunità Montana Sirentina, in base alla L.R. n. 7/2002, ha deliberato la liquidazione del contributo agli studenti pendolari del proprio territorio che hanno frequentato la scuola media di 2° grado nell’anno scolastico 200405. Il contributo, concesso dalla Regione Abruzzo ammontante a 26.000 euro, ha consentito un rimborso del 77,58% delle spese sostenute da parte degli oltre cento interessati, che hanno prodot- 15 to domanda entro i termini previsti dal regolamento. Questa iniziativa, insieme ad altre, mira a far sentire l’istituzione locale più vicina alle problematiche delle famiglie residenti nei territori montani. La Giunta il 29 agosto ha avviato l’iter presso la Regione Abruzzo, affinchè anche per il prossimo anno scolastico 2005-06 i destinatari possano beneficiare di questo sussidio. Il fatto Istituto Comprensivo di San Demetrio L’Istituto Comprensivo di San Demetrio né Vestini svolge il servizio di educazione e formazione per gli alunni dai tre ai quattordici anni in un territorio molto vasto che comprende i comuni di : Acciano, Gagliano Aterno, Fontecchio, Tione degli Abruzzi, Fagnano, Villa Sant’Angelo, San Demetrio né vestini, Sant’Eusanio Forconese e Fossa. Gli alunni frequentano le Scuole dell’Infanzia e Primaria di Fontecchio, San Demetrio e Fossa e la Scuola Secondaria di Primo Grado di San Demetrio dove hanno sede la presidenza e gli uffici di segreteria. Obiettivo prioritario della nostra opera di formazione è quello di riuscire a creare tra gli alunni un clima accogliente e capace di far vivere la scuola come luogo di crescita armoniosa. A tale scopo il nostro Istituto, attraverso i vari Dirigenti Scolastici che si sono susseguiti negli anni, ha creato relazioni di comunicazione con tutti i Comuni e con le Comunità Montane (Sirentina ed Amiternina) al fine di garantire i servizi essenziali (mensa, scuola-bus) ma anche per favorire esperienze didattiche che lascino un’impronta profonda nei nostri alunni. Vogliamo essere uno snodo fondamentale nella rete delle amministrazioni statali e locali al servizio dei cittadini e per quanto ci compete vogliamo favorire gli scambi e le relazioni tra i tanti piccoli comuni che, spesso arroccati al proprio campanile, perdono di vista il bene primario che hanno a disposizione: le bambine e i bambini, uomini e donne cittadini di domani. Compito prioritario della nostra istituzione è quello di educare alla cittadinanza attiva. Formare i cittadini del futuro è possibile solo educando donne e uomini a sentirsi parte del proprio territorio e facendo maturare comportamenti responsabili e di tutela. Il futuro deve essere fatto da persone capaci di relazioni, capaci di espandere oltre il proprio guscio valori propri ma capaci anche di farsi contaminare da quanto di buono c’è oltre i nostri orizzonti fruendo, in modo consapevole, delle varie opportunità che la realtà sociale offre. Tra le parole chiave che potrebbero tracciare il profilo dell’azione educativa che il nostro Istituto intende perseguire, c’è sicuramente la continuità, intesa nel suo aspetto orizzontale (continuità nella collaborazione con la famiglia, con l’Ente Locale, con le realtà presenti nel territorio) e nel suo aspetto verticale (condivisione dei percorsi educativi e della progettualità tra i diversi ordini di scuola). Questo intento si traduce, in pratica, in un complesso ed articolato insieme di attività che seguono il bambino dal suo primo ingresso nella Scuola dell’Infanzia fino al completamento della Scuola Secondaria di Primo Grado con l’ingresso nella Scuola Secondaria di Secondo Grado. Per il bambino vengono strutturati percorsi che permettano di sviluppare il senso e la consapevolezza del sé corporeo e del sé emotivo in rapporto agli altri, il senso di appartenenza, la fiducia e la capacità di costruire atteggiamenti positivi di fronte alla presenza del nuovo e del diverso. Il ragazzo viene, infine, preparato ed accompagnato nella scelta dell’indirizzo di studi relativo all’istruzione secondaria di secondo grado. Tale attività di orientamento si concretizza durante il terzo anno della scuola secondaria di primo grado, ma non bisogna dimenticare che tutti i percorsi scolastici devono garantire una preparazione tale da far cogliere all’alunno le dinamiche dei cambiamenti della società, per poterle interpretare ed agire di conseguenza. Per svolgere la didattica in modo produttivo e secondo finalità educative che prevengano ed evitino qualsiasi forma 16 di disagio, di emarginazione, di dispersione, di intolleranza e di devianza si impone la necessità di un dialogo interculturale che veda il “diverso” non certamente come altro da noi, da temere, da emarginare o, al più, da tollerare, bensì come occasione di reciproco arricchimento culturale. Ci si propone di far maturare nei ragazzi un’autentica coscienza di solidarietà e di rispetto per la propria e l’altrui dignità. Per questo nell’anno scolastico in corso si svolgerà la seconda edizione del progetto interculturale “Con noi…oltre noi” che intende fornire conoscenze integrate sui valori di altre realtà culturali, sull’interdipendenza dei popoli europei ed extraeuropei, ed inoltre vuole riuscire, attraverso il passaggio dalla monocultura all’intercultura, a far maturare, estendere ed attuare nuove e più complete concettualizzazioni di tempo-spazio-identitàeducazione. Il progetto sarà collegato con iniziative di solidarietà. Infatti continueremo il gemellaggio con l’Associazione Progetto Incontro di Montesilvano che, anche grazie al nostro aiuto, in passato, è riuscita a costruire un villaggio per i Pigmei di Goma Alla sua prima edizione è, invece, il progetto “Il Consiglio dei Ragazzi”, con il quale ci si propone di far sperimentare ai ragazzi, in prima persona, un vero ed alto momento di democrazia che li renda consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri, che stimoli la loro capacità progettuale, che sviluppi e potenzi il senso di responsabilità personale nei confronti di sé stessi, degli altri, dell’ambiente e la capacità di prendere coscienza dei problemi presenti nella realtà che li circonda, ipotizzando soluzioni fattibili ed efficaci. La strada è lunga ed impegnativa ma nostra convinzione è che: “L’enorme quercia nasce da un piccolo seme. La grande torre comincia da un mucchio di terra. Un viaggio di mille leghe comincia con il primo passo.” Il Dirigente scolastico Anna Adriana Cerasani <Il > fatto L’ingresso di San Demetrio nella Comunità Montana Sirentina Problemi nuovi e vecchi per le Comunità montane Voglio dare il benvenuto, al Sindaco e amministratori, ai dipendenti, a tutta la comunità di San Demetrio, Siamo onorati che il comune, riconoscendo i risultati progettuali raggiunti dalla nostra Comunità montana sia entrato a far parte della Comunità Montana Sirentina condividendo il nostro progetto di crescita e rafforzamento del territorio. Con il comune di San Demetrio il nostro ente si arricchisce economicamente e turisticamente soprattutto di un ulteriore pecularità, “le Grotte di Stiffe”. Aumenta così la particolarità e l’offerta turistica che nonostante la nostra posizione strategica al centro tra il comprensorio aquilano, peligno e marsicano, purtroppo ad oggi vista la scarsa densità non ha subito nessun investimento risolutivo e forte da parte di nessuna forza politica. Mi auguro che il Governo provinciale e quello regionale da poco rinnovati condividano e non deludano anche loro le esigenze e le aspettative dei cittadini che sono stufi delle promesse elettorali che si ripropongono da oltre trentanni. La ragione dell’impegno unitario locale delle amministrazioni della Comunità Montana Sirentina deriva dalle situazioni sopradescritte, la posizione assunta dagli amministratori locali è che sono disposti a tutto pur di reagire e non veder arretrare ancora il territorio dove vivono. Oggi ci sono tutte le condizioni per fare il salto di qualità per la prima volta dopo un faticoso ed instancabile lavoro svolto dagli amministratori locali, i campanilismi sono stati messi da parte per far posto ad un grande progetto unitario di territorio che prevede una “coesione sociale istituzionale” di tutte le 14 amministrazioni che compongono la nostra Comunità montana. Gli amministratori della Comunità Montana Sirentina che hanno avuto l’80% del consenso elettorale portano avanti insieme una motivata spinta nuova che potrebbe diventare un progetto pilota di crescita di territorio e sviluppo economico e dell’imprenditoria locale. po? Dopo… sicuramente, una volta invertito il fattore negativo di spopolamento ci sarà anche la possibilità di confrontarci politicamente sui grandi temi ma prima dobbiamo costruire la possibilità di sopravvivenza e rendere forte il nostro territorio de- Le Comunita montane sono state istituite per favorire la crescita dei territori montani svantaggiati come il nostro e non per sistemare in una poltrona il personaggio di turno di qualsiasi partito che pur se non vince le elezioni al comune rientra dalla finestra alla Comunità montana o in qualche altro ente. È arrivato il momento di sgombrare il campo da futili scuse, se veramente siamo una zona con potenzialità turistiche e naturalistiche, perché invece di perdere tempo in inutili litigi fra poveri non uniamo le nostre intelligenze in un grande progetto di svilup- bole e inesistente. Purtroppo oltre alle problematiche suddette, anche il Governo centrale scarica sulle istituzioni locali una fallimentare politica di bilancio, tagliando la maggior parte dei fondi della finanziaria assegnati alle Comunità montane dimostrando una insensibilità nei confronti della montagna e delle aree interne. È incredibile che i nostri rappresentanti governativi possano avanzare proposte di azzeramento delle Comunità montane senza proporre un progetto alternativo. Non si risolvono i problemi di una na- 17 Il fatto Le ragioni di una scelta zione sopprimendo le Comunità montane, ma si affrontano studiando politiche forti di ripresa economica coinvolgendo tutti gli enti in un programma di riduzione della spesa. Evidentemente vivendo a Roma lontano dai piccoli centri spopolati alcuni parlamentari hanno dimenticato le origini da dove provengono, sicuramente hanno notato la forte mobilitazione organizzata dall’UNCEM a Roma. La manifestazione ha visto la partecipazione di numerosi sindaci dei comuni montani, presidenti e amministratori di Comunità montane per protestare contro lo scioglimento paventato dal Governo. Il Presidente dell’UNCEM Enrico Borghi ha chiesto ai rappresentanti del Governo un dialogo costruttivo con gli enti locali invitandoli a non assumere posizioni contro e ribadendo che se le Comunità montane sono un costo, allora tutti i soggetti pubblici che erogano servizi ai cittadini diventano centri di spesa inutili. Non si possono tagliare le entrate agli enti chiedendogli di autoazzerarsi chiedendo ai sindaci sacrifici che non possono fare, ma chi è al Governo deve avere una responsabilità maggiore e pertanto se le tasse vanno aumentate lo facciano loro senza nascondersi dietro gli amministratori montani, noi lotteremo per dare ai nostri territori tutte le garanzie che meritano, vivendo giornalmente in territori poco considerati. Non dimentichiamo che gli amministratori a tutti i livelli si candidano per risolvere le problematiche, con un programma che devono saper rispettare, bisogna avere la capacità e la forza di guidare e governare i cambiamenti di strategia economica e politica per far tornare la nostra nazione ad essere forte e competitiva… Armando Frittella 18 Abbiamo colto il Sindaco di San Demetrio ne’ Vestini, l’ing. Giovanni Centi, al momento di fare il suo ingresso nell’aula consiliare della Comunità Montana Sirentina, a Secinaro, il giorno della votazione che sancisce l’ingresso del suo paese nel nuovo consesso comunitario. «È un fatto naturale – dice – in quanto i nostri interessi sono sempre stati legati alle realtà dell’area sirentina, in Particolare quelli della media Valle dell’Aterno, con i quali ci unisce la realtà scolastica, quella della sanità e quello della gestione del ciclo delle acque. La precedente collocazione, che metteva San Demetrio nella Comunità Montana Campo Imperatore, era ritagliata solo sulla carta dal legislatore, senza agganci con la realtà concreta. Cosa abbiamo a che spartire dal punto di vista amministrativo, ad esempio, con paesi come Castel del Monte o Ofena?». Il Sindaco poi cerca di inquadrare, anche se con il beneficio di inventario di una “prima volta”, il futuro ruolo del suo paese nel nuovo contesto amministrativo. «Ci impegneremo – spiega – per dare un contributo alla soluzione dei problemi più urgenti del territorio sirentino, svolgendo il nostro lavoro con spirito costruttivo in tutti i posti nei quali saremo chiamati a misurarci con essi. Le priorità saranno quelle che, insieme, definiremo di volta in volta, ma non c’è dubbio che un posto speciale occupano quelli della promozione turistica, del sociale e della definizione di una identità ben precisa per questa parte dell’Abruzzo interno. Dobbiamo portare questi problemi all’attenzione di quelle realtà istituzionali dove realmente si decide, – conclude l’ing Centi – in un confronto serrato per fare bene gli interessi delle nostre popolazioni». Il Consiglio della Comunità Montana, per la cronaca, ha votato all’unanimità il punto all’ordine del giorno che sancisce l’accoglimento dell’istanza di San Demetrio a far parte della Sirentina. <Il > protagonista Lesley Jagger: «La Valle Subequana amica mi è rimasta nel cuore» Una storia che ha dell’incredibile, se non ci fosse lui, Lesley Jagger, 88 anni, a fungere da testimonianza vivente di quegli anni bui e degli eventi che condussero lui ed il suo amico William Pusey nella Valle Subequana. Si era negli anni della seconda guerra mondiale, a ridosso del fatidico 8 Settembre. Jagger e Pusey, due ufficiali inglesi, furono catturati dai tedeschi in Egitto. Iniziarono un lungo pellegrinaggio: prima a Bari, poi a Chieti, infine a Sulmona da dove dovevano essere trasportati a Roma. Nella città ovidiana furono caricati su di un treno. Nei pressi di Collarmele riuscirono a fuggire e, per nascondersi meglio si divisero: Jagger andò verso Avezzano; Pusey verso Forca Caruso. La separazione però durò pochi giorni. Si riunirono e, insieme, si diressero verso la Valle Subequana. A questo punto, però, entra in scena la famiglia Salutari. Furono due adolescenti, Giovanni e Iolanda Salutari, che si presero il compito molto rischioso di nascondere i due fuggiaschi in una grotta. Li nutrirono con i frutti del loro lavoro di contadini e li protessero da qualsiasi scorreria delle truppe tedesche. Questo fino a quando il freddo dell’inverno non consigliò un riparo migliore, in una casa dentro il centro abitato di Castelvecchio Subequo, più caldo (si fa per dire!) e riparato. «I tedeschi – racconta Jagger, ospite, come ogni anno, nella casa di Giovanni Salutari – erano dappertutto, entravano in paese, rastrellavano, rubavano bruciavano. Allora – continua commosso – dissi a William che non potevamo restare più in paese. Se i tedeschi ci avessero scoperto, avrebbero ucciso noi, bruciato la casa e fatto del male alla famiglia Salutari. Que- sto non potevamo permetterlo». Jagger propose di partire. Il suo amico, però, tentennava: si era innamorato di Iolanda, la ragazza che avrebbe poi sposato il 23 Giugno del ’44 e portato con sé in Inghilterra. Jagger allora partì da solo e, protetto e guidato da un certo Ettorino, risalì quello che successivamente sarebbe stato chiamato “Il sentiero della Libertà”. A Palena, tuttavia, fu catturato e portato in Germania, prigioniero in un campo di detenzione nella città di Rothemberg. «Restai in Germania per un anno intero – precisa – fino all’8 Maggio del 45, giorno dell’armistizio. In patria incontrai William e Iolanda, con i quali abbiamo continuato un rapporto durato per sempre». Fino alla loro morte: Iolanda morì nel 1972; William nel 1981. Qualche anno dopo le tre figlie della coppia vennero in Italia, a visitare i luoghi natii della madre e a conoscere i parenti. Con loro recavano una piccola urna. All’interno di essa erano custodite parte delle ceneri mortuarie del padre, 19 William. Egli infatti, in punto di morte, aveva espresso il desiderio che le proprie ceneri riposassero in parte a fianco dell’adorata Iolanda ed in parte a Castelvecchio Subequo, sul monte Ventrino. E così fecero le figlie, suscitando la commozione generale dei parenti e degli amici di Castelvecchio. Lesley Jagger, anche dopo la morte degli amici, ha continuato a passare le proprie vacanze a Castelvecchio. Ed anche in lui, lentamente, ha preso corpo una idea simile a quella del suo amico William. «Per me – spiega commosso – così come per William, questa terra, queste montagne, rappresentano una seconda patria, perchè qui abbiamo vissuto l’episodio centrale della nostra giovinezza, quello che ci ha segnato per tutta la vita. Ecco perchè penso sia giusta la scelta fatta da William, scelta che ho apprezzato e vorrei fosse anche la mia dopo la mia morte». Nei ricordi dell’ufficiale inglese c’è anche un apprezzamento per il carattere della gente del territorio subequano e per le nostre montagne. «Quando arrivammo qui – spiega – impauriti e denutriti, eravamo pieni di diffidenza. Ogni persona che incontravamo pensavamo fosse un nemico. Poi però abbiamo scoperto tanta umanità e tanta disinteressata ospitalità, e non solo nella famiglia Salutari. In fondo – aggiunge – le sofferenze della guerra, comuni a tutti i popoli d’Europa, ci hanno fatto scoprire quelle radici comuni che hanno fruttificato negli anni successivi. Noi inglesi – conclude Jagger – così come voi italiani e subequani, amavamo ed amiamo soprattutto la pace e la libertà. Ecco perchè mi sentiro sempre legato a voi, anche dopo la mia morte». <Una > pagina di storia Il tenente Nusca e i martiri di Cefalonia La fiction televisiva trasmessa quest’anno dalla TV ha fatto riemergere dal ricordo la vicenda della divisione “Acqui” a Cefalonia. Il massacro compiuto dai tedeschi nel settembre 1943 è stato trascurato se non addirittura censurato, in passato, dalla storia nazionale. Dopo la ferma resistenza della guarnigione italiana, Hitler ordinò al Comandante in capo del Fronte Sud: «Nessun prigioniero italiano dev’essere fatto a Cefalonia, a causa del comportamento insolente e proditorio tenuto dalla guarnigione». Quest’ordine portò al massacro della “Acqui”. “Sull’arma si cade, ma non si cede”: questa consapevole scelta, fatta a Cefalonia e Corfù dagli uomini della Acqui, produsse il primo atto della Resistenza italiana, seguito dopo da altri, tra cui la ricostituzione dei gruppi di combattimento, che, affiancando gli alleati, diedero un rilevante contributo alla guerra di Liberazione. Il 33° reggimento era costituito prevalentemente da “anziani” veneti e lombardi. Non mancavano però gli abruzzesi. A Sulmona, dal 1959 al 1991, è stato presente il 57° “Abruzzi”, che aveva preso il posto del 17° fanteria “Acqui”, in seguito trasferito a Sora (FR); questo, insieme al 33° artiglieria “Acqui”, di stanza all’Aquila, erano nati dalle ceneri della gloriosa divisione “Acqui”. Il legame tra la “Acqui”, e Abruzzo è rinsaldato, inoltre, dal fatto che il comandante del presidio a Cefalonia, generale Antonio Gandin era nato ad Avezzano il 13 maggio 1891, il quale ha vissuto un dilemma lacerante, teso a tutelare la sorte dei suoi “figli di mamma”. Gli abruzzesi caduti a Cefalonia Diversi fanti provenivano dall’Abruzzo. Oltre al comandante della Divisione da Montagna “Acqui”, Generale 20 Antonio Gandin, fucilato a Cefalonia il 24.9.43, era presente il Ten. Col. Ernesto Cessari, comandante del 17° Reggimento Fanteria, nato ad Avezzano il 1891, fucilato il 22.9.43. Il 21 settembre morì in combattimento il S. Ten. Aldo Di Carlo, aquilano, med. d’Argento al valore militare. Il 24 settembre 43, fu fucilato il S. Ten. della Guardia di Finanza Pasquale Ciancarelli, nato a Scanno il 17.6.1921, anch’egli decorato. Il 24 settembre 43, presso la Casetta rossa a San Teodoro, fu fucilato il Capitano Giovanni Mario Cafarelli, nato a Popoli il 21.11.1898. Caddero: Fante Salvatore Zaccagnini nato a Raiano l’11.5.18, disperso in combattimento l’8.9.43, 18° Reggimento Fanteria; Fante Alfredo Picini di Cocullo n. il 7.11.12, deceduto in prigione in Germania il 15.4.45, 33° Reggimento artiglieria; Art. Camillo Fonte di Raiano n. l’1.7.15, disperso in combattimento il 23.9.43; Art. Michele Villani di Cansano n. il 29.1.1898, disperso in combattimento nel set- S. Ten. Nusca Giovanni 20 tembre 43, 44° Sezione di Sanità; Soldato Feliciano Di Benedetto di Introdacqua n. il 16.3.16, deceduto per ferite presso l’Ospedale Militare di Milano; Finanziere Antonio Petrella di Pratola Peligna n. il 28.2.23, caduto in combattimento l’8 settembre 43; Aviere Gioacchino Gizzi n. a Pescocostanzo il 18.2.18, disperso in combattimento a Corfù il 2.12.43. Il S. Tenente Giovanni Nusca S. Ten. NUSCA Giovanni era nato 29.12.914 a Gagliano Aterno e aveva combattuto in Grecia con 317° Reggimento Fanteria “ACQUI”. Qui morì in combattimento il 17 settembre del 1943. Con questa relazione fu proposto per il conferimento della medaglia d’Oro al V. M. alla memoria: «Alle quattro del mattino del 18 settembre 1943 si riaccendeva la lotta che tra vicende varie si protraeva fino alle ore 16. I combattimenti che costavano gravissime perdite ai nostri, furono d’accanimento inaudito. Assaliti da tutte le parti dai tedeschi, i Fanti del primo 317° contesero palmo a palmo il terreno con slancio e decisione irrefrenabile. Il Generale Gandin che si faceva tenere informato di momento in momento sull’andamento della Nusca Ferdinando fratello di Giovanni Vivente, residente a Roma 94 anni ore 11 in età d’anni 28 il NUSCA Giovanni appartenente al 317° Reggimento Fanteria nato a Gagliano Aterno il 28 dicembre 1914, figlio di Salvatore e di fu D’Amato Rita, celibe. Il suddetto Nusca è morto in seguito a combattimento ed è stato sepolto in luogo non accertato». Famiglia NUSCA da sin.: Espedito Nusca figlio, Rita D’Amato Il Sacrario Olmadre, Nusca Giovanni il padre, Salvatore Nusca tremare di Bari Domenica 1° battaglia parlando al telefono col giugno del 1953, la nave “Stromboli” S. Tenente Nusca gli ordinava di ragriporto in Italia le spoglie di 1000 solgiungere il Capitano Olivieri e di codati morti a Premeti, Klismi, Koritza, Gianina e Cefalonia e furono accolte municargli di resistere ad oltranza fino al raggiungere dei rinforzi che a Bari dal Presidente della Repubblierano già per la strada. ca, rappresentanti del Parlamento e Alla fine del colloquio gridava “Coragdelle FF. AA., sfilando per il lungomagio ragazzi, Viva l’Italia”. Il S. Ten. re di Bari fra due ali di folla. La commemorazione ufficiale fu fatta dal V. Nusca raggiungeva la linea per recapitare al Capitano Olivieri l’ordine del Presidente del Consiglio Piccioni. Generale, rimaneva a combattere inIntitolazione della scuola elementare Il comune di Gagliano Aterno, il giorsieme ai suoi Fanti, finché accerchiati da ogni parte, cadeva sopra il suo no 19 settembre del 1952, volle con una solenne cerimonia intitolargli la mitragliatore, colpito a morte. Si può senz’altro affermare che i Fanscuola. Mario Di Giovanni, scrisse per ti pur di non mollare quelle posizioni il Messaggero un bellissimo articolo: a costo di sanguinose perdite, si tennero aggrappati anche contenti a quelle rocce nude ed ingrate». Il Ministro della Difesa il 23 settembre 1947, conferì la medaglia di Bronzo al Valor Militare alla memoria con la motivazione: «Ufficiale addetto ad un comando superiore, raggiunto il suo battaglione a cui recapitava l’ordine di resistere ad oltranza rimaneva a combattere tra i suoi fanti finché, accerchiato da ogni parte, cadeva colpito a morte. Cefalonia 19 settembre 1943». Dal verbale della Commissione Interministeriale per la ricostruzione degli atti di morte si legge: «Il giorno 17 del mese di settembre nell’anno 1943, è deceduto a Cefalonia, località Pontehintonico alle 21 «Partecipi le Autorità Civili e Militari, gli amici e la popolazione tutta, ha avuto luogo in Gagliano Aterno una cerimonia, nel nono anniversario della morte, in onore del S. Ten. Giovanni Nusca, caduto a Cefalonia e decorato al valore. Il vasto corteo, dopo aver assistito al rito funebre officiato nella Chiesa Madre, si è portato all’Edificio Scolastico, dove è avvenuta l’inaugurazione del medesimo con lo scoprimento della lapide intestata all’illustre cittadino e con la benedizione del Rev. Don Panfilo Cagnone, il quale ha messo in risalto le virtù dell’Eroe. All’Edificio Scolastico è stato posto il nome del S. Ten. Giovanni Nusca. La scuola elementare, che rinasce dalle rovine del passato, informandosi a principi liberali e democratici, trova nel nome del S. Ten. Nusca l’espressione più bella della libertà. Infatti, il Nusca, che non poté portare nella scuola la sua parola d’educatore (egli era insegnante elementare) perché chiamato a difendere la Patria, ha sacrificato se stesso per la libertà, additando agli allievi di domani la via del sacrificio e della rinuncia». Ora la Scuola è chiusa per mancanza di alunni e la lapide è in completo abbandono. Confidando nella sensibilità del Sindaco Petriglia, mi auguro che sia recuperata e Nusca ricordato. Maurilio Di Giangregorio Varie Rocca di Mezzo La casa del Papa ieri un sogno oggi una realtà Con l’approvazione del progetto di ampliamento dell’immobile destinato a futura residenza papale, avvenuta nell’ultimo consiglio comunale del 2-10-2005, con votazione unanime, si è felicemente concluso un iter amministrativo lungo e complesso. Il tutto nasce dal sodalizio siglato diversi anni fa, tra la comunità rocchigiana e S.E. Cardinale Angelo Sodano, Segretario di stato di Sua Santità, da tempo assiduo nonché grande estimatore del nostro territorio. Qualche anno fa, l’Amministrazione comunale di Rocca di Mezzo, interpretando la volontà dell’intera comunità parrocchiale, volle conferire all’illustre prelato la cittadinanza onoraria. Fu in quella circostanza che Sua Eminenza manifestò la volontà del Vaticano di realizzare a Rocca di Mezzo una residenza estiva per il Papa simile a quella di Castel Gandolfo. Solo qualche anno più tardi, l’Amministrazione guidata da Nusca, consapevole dell’importanza dell’operazione, raccolse l’idea lanciata dal Vaticano riuscendo in breve a concretizzare quello che fino a poco prima sembrava essere solo un sogno. La frequentazione dell’insigne prelato nel nostro comune ebbe inizio nel 1993 con la morte di un nostro illustre concittadino, Monsignor Vittorio Di Paola, il quale lasciò in donazione la villa in questione al Vicariato pontificio di Roma. Per dovere di cronaca, ma soprattutto per rendere giusta- mente merito a Monsignor Vittorio Di Paola, va ricordato che egli donò un altro maestoso edificio a ridosso del centro storico nel quale, rispettando la volontà testamentaria del defunto, l’Amministrazione comunale sta realizzando una casa di riposo per tutti i cittadini del territorio che ne avranno bisogno. La Villa o Casa del Papa, come ormai da tutti è chiamata, sorge in una zona particolarmente suggestiva con una splendida vista sul Gran Sasso, a ridosso di una fitta pineta, all’interno della quale si trova la chiesa di San Leucio patrono di Rocca di Mezzo. È proprio in questa chiesa che ogni 22 anno Sua Eminenza Cardinale Angelo Sodano, in occasione delle festività patronali celebra la messa solenne alla presenza di migliaia di fedeli. Il progetto, redatto dall’architetto Caterina Di Paola, prevede un ampliamento pari al doppio dell’esistente, con la costruzione di un’intera ala comprendente studio, cappella e camera da letto riservate a Sua Santità. Nella zona Sud-Est della casa, grazie alla rispondenza dei cittadini e all’apporto decisivo di alcuni imprenditori locali, è stato possibile acquistare dei terreni destinati a diventare la privacy della residenza papale. Anche la nostra Comunità Montana Sirentina, da alcuni anni sempre presente e attenta alle numerose problematiche del nostro territorio, ha voluto concretamente, soprattutto in questa occasione, apportare il proprio contributo realizzando, nell’area circostante la casa, la pavimentazione di una strada interpoderale lungo la quale si costruirà una Via Crucis illuminata riservata alla meditazione e preghiera del Pontefice e dei numerosi pellegrini. È del tutto evidente che la realizzazione di questo ambizioso progetto, certamente di grande risonanza assieme ad altri progetti che l’Amministrazione ha in itinere, come lo Stadio di fondo, il Campo di Golf, la Galleria di Forca Miccia, consente certamente un salto di qualità tale da far decollare in modo esponenziale non solo il nostro paese ma l’intero territorio. Alfredo Capri www.storiediemigrazione.com La favela di San Paolo La nostra storia di emigrazione oggi ci porta in Brasile dove abbiamo realizzato il nostro ultimo reportage, sempre alla ricerca dei nostri conterranei sparsi per il mondo. Qui con l’aiuto di Franco Marchetti, originario di San Demetrio e residente a San Paolo, la più grande metropoli brasiliana, siamo riusciti ad entrare nella favela più impenetrabile del mondo, che si trova a Rio de Janeiro, dove lavora ad un progetto di sviluppo socio culturale un altro abruzzese di nome Paolo Cirritelli. Quello che segue è il racconto di questa esperienza che ha lasciato dentro di noi una traccia indelebile. Un pezzo d’Abruzzo nella favela più grande del mondo. Partiamo di buon ora verso Rio di Janeiro: sono ormai 6 giorni che stiamo qui in Brasile e ancora non siamo riusciti a vedere il sole. «Non vi preoccupate – i dice Franco – è questione di ore, il tempo sta volgendo al bello, arriverà il sole e allora sentirete». Rassicurati dalle previsioni, ma infreddoliti dalla temperatura, iniziamo il nostro viaggio verso Rio, dove ci aspetta un altro abruzzese, Paolo Cirritelli presidente del CIAPI. L’autostrada che percorriamo si chiama Airton Senna in onore del grande pilota brasiliano. Durante il viaggio ci fermiamo più volte per ammirare il paesaggio. Non possiamo lasciarci scappare l’occasione per fare delle riprese davvero mozzafiato. Anche oggi il nostro appuntamento dovrà essere spostato di qualche ora: le riprese rubano tempo e come se non bastasse incontriamo una deviazione non prevista che ci obbliga ad una lunga ed estenuante coda. L’incontro è di quelli importanti e di sicuro non ci aspettavamo di poter trovare così tanto materiale da utilizzare. Quando arriviamo al centro del CIAPI è già piuttosto buio. Nel suo ufficio Paolo ci parla di varie attività che il CIAPI svolge qui a Rio, ma in particolare ci tiene a sottolineare quella realizzata all’interno di una delle favelas più grandi del mondo, Rosinha, inaccessibile ed impenetrabile dai non residenti. Mai nessuno è riuscito ad entrare nel cuore vivo e pulsante di questa comunità, per certi versi una sorta di girone infernale, come capirete in seguito. «Nel 2002 dopo un incontro casuale con Maurizio Fagundes (detto “Soca”, nella favela) decisi di avviare un progetto culturale per aprire una 23 casa della cultura. Una sua frase mi colpì in modo particolare: “Abbiamo fame di cultura” mi disse e da allora è nata un’amicizia ed un progetto che è stato realizzato e si è sviluppato». La notizia è di quelle che in genere accendono la curiosità del cronista, in una delle favelas più grande ed inaccessibile del mondo lavora ad un progetto culturale un abruzzese di Chieti: ci sembra quasi incredibile. Un attimo e la butto lì: «Possiamo visitare la favela ed il centro culturale?». Paolo sgrana gli occhi allarga le braccia e mi dice: «Sai, nella favela esistono due poteri, quello dello Stato che controlla il 20% e quello del traffico che controlla il restante 80%, nessuno può entrare, o meglio, ha probabilità di uscirne vivo se il traffico non vuole; non abbiamo il tempo per fare i contatti». Vista la mia insistenza, accetta di fare un tentativo e dopo mezz’ora abbiamo il permesso: dalle 11,00 di mattina, per 2 ore, potremo attraversare il cuore palpitante della favela, andare là dove nessuno mai è arrivato. Per tutta la sera l’argomento è la favela e quello che avremmo dovuto fare l’indomani. Alle 8 in punto saliamo sul Pan de Azucar, simbolo insieme al Cristo redentore di questa città; prendiamo la teleferica, il paesaggio è di quelli mozzafiato; poi in elicottero per un giro panoramico che ci consentirà di fare delle riprese eccezionali, un salto alla spiaggia di Copacabana, deserta visto il freddo è già arrivato. «Il percorso che ci separa dalla favela lo facciamo in pochi minuti – ci dice Paolo – il passaggio per entrare sarà brusco: qui finisce il quartiere residenziale, vigilato da guardie private www.storiediemigrazione.com armate di tutto punto e qui inizia la favela!». Le cose che ci colpiscono di più sono diverse: il groviglio di cavi elettrici, le viuzze strette, l’ammasso di case una sull’altra, l’odore forte di fogne, il brulichio di una umanità in continuo movimento, una sorta di linfa vitale che le percorre e da cui si alimenta il corpo centrale di un organismo per certi versi malato. Incontriamo volti sorridenti al nostro passaggio, bambini festanti e in qualche caso completa indifferenza. Il percorso che ci porta alla casa della cultura difficilmente si potrà mai dimenticare; quello che il nostro occhio capta e la telecamera registra è terribile e nello stesso tempo carico di umanità. La gente non ha vergogna della propria condizione e la mostra senza pudori. Accettano di farsi fotografare e riprendere senza problemi. Il nostro piccolo corteo, siamo sei in tutto, viene guidato da Maurizio “Soca”, presidente della casa della cultura, il nostro “gancio” per entrare. Non smetto di filmare nemmeno per un secondo, non voglio perdermi questa occasione. Arriviamo alla casa della cultura dopo un percorso di circa 15 minuti: la casa è stata donata dal comune per questo scopo. C’è gente che sta lavorando, i computer sono accesi e internet è arrivato anche qui. Sono varie le attività che si svolgono nella casa, Paolo ci informa su tutto: «Ho pensato di realizzare un corso di ceramica. Eppoi ho un sogno da realizzare: portare i maestri della ceramica di Castelli ad insegnare qui. Sai – continua – noi possiamo dare a loro molto della nostra esperienza artigianale, ma possiamo prendere molto dalla loro capacità creativa. Una sorta di dare e avere, uno scambio che potrebbe arricchire entrambe le esperienze». È un fiume in piena Paolo; dobbiamo fermarlo, non smette di parlare, di progettare, si vede che mette il cuore in quello che fa. Il tempo stringe e noi vorremmo ascoltare anche Soca: Daniela assistente di Paolo, brasiliana di nascita ma figlia di abruzzesi, ci farà da interprete. «Sono nato qui a Rosinha ed ho 40 anni, lavoro nel settore dello spettacolo un ambiente molto vivo e stimolante e passo qui, nella casa della cultura di cui sono il presidente, il mio tempo libero. I problemi che abbiamo sono molti; non è facile lavorare qui, molti hanno apprezzato questo intervento ma altri non lo vedono di buon occhio; la cultura eleva lo spirito e libera la mente, spezza le catene di una società violenta, ci allontana dal degrado, ci consente di uscire dalla favelas. La vita qui è difficile la gente però si accontenta del poco che ha e vive in semplicità. Vedi i quartieri ricchi… – ed indica in basso – noi non abbiamo mai infastidito quelli che ci abitano, loro fanno la loro vita e noi la nostra». 24 Il tempo che avevamo a disposizione per la nostra visita è quasi terminato dobbiamo andare, Soca ci precede, tutto va per il verso giusto, ma è meglio non approfittare. Percorriamo lo stesso viottolo stretto, facciamo altre riprese e foto, ecco siamo vicini all’auto, ma mentre mi appresto a svoltare l’angolo della strada due militari armati con fucili a pompa puntati su di me si fanno avanti: è un attimo, non so se filmare o buttarmi per terra, opto per la seconda soluzione e questo mi salva vita: una scarica di proiettili passa sopra la mia testa; dall’altra parte qualcuno sembra rispondere… attimi di panico… non è il set di un film è una sparatoria vera. I locali tanto sono abituati che non sembra facciano caso alla sparatoria e continuano nelle loro attività. In un attimo qualcuno poteva rimetterci la pelle; questa è la favela: la vita è appesa ad un filo e non ha alcun valore. Montiamo in macchina e velocemente ci allontaniamo; Soca è con noi, lui è abituato non si scompone più di tanto. Ora a mente fredda possiamo dire di aver corso un brutto rischio e in questo caso non per colpa degli abitanti della favela. L’ufficio di Paolo si trova in un edificio messo a disposizione del governo brasiliano e con soddisfazione ci fa presente che i suoi rapporti con il governo sono buoni a tal punto da essere riuscito a farsi pagare un corso di italiano per cittadini brasiliani. All’interno trovano posto veri e propri laboratori artigianali, dove tutti possono venire per imparare o perfezionare un mestiere. «Io sono arrivato nel 1990, ma subito ho capito che questo era il mio mondo: qui volevo vivere… adesso non saprei più restare in Italia». Lasciamo Rio non senza rimpianti. «In mezz’ora – ci dice Franco – ce la faremo ad uscire dalla città…» … visto il traffico, lo speriamo. Gianfranco Di Giacomantonio <I nforma Comunità > A cura di Giovanni Pizzocchia [email protected] >>> Sedute di Consiglio della Comunità Montana Mercoledì 5 ottobre 2005, è stato esaminato il seguente o.d.g.: • Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti • Variazione al Bilancio di Previsione 2005 • Salvaguardia degli equilibri di bilancio • Regolamento riguardante l’esercizio delle funzioni e delle modalità d’intervento del Difensore Civico ai sensi dell’articolo 14, comma 1^ dello Statuto Comunitario • Nomina del Difensore Civico Comunitario ai sensi degli articoli 14 e 15 dello Statuto Comunitario con indicazione di un emolumento mensile. • Approvazione o.d.g. di protesta riguardante i disagi e disservizi provocati alle popolazioni della Comunità Montana Sirentina da parte delle Aziende gestrici di servizi essenziali Venerdi 23 novembre ’05 con il seguente ordine del giorno: (mentre andiamo in stampa) • Convalida Consiglieri • Riordino e ricostituzione Comunità Montana Sirentina Zona C – D.P.G.R. n. 88 del 20/06/2005. Presa d’atto • Nomina Presidente del Consiglio • Nomina Vice-Presidente del Consiglio • Elezione del Presidente e degli altri componenti dell’organo esecutivo sulla base di un documento programmatico contenente la lista dei candidati alle suddette cariche, secondo quanto disposto dall’art. 1 del Regolamento per l’elezione del Presidente e della Giunta • Assestamento di Bilancio 2005 • Costituzione Centro Servizi Territoriali di Sulmona. >>> La Giunta ha deliberato: • Acquisto pubblicazioni • Organizzazione trasporto locale • Formazione Albo coltivatori diretti singoli o associati. Approvazione graduatoria • Patrocinio al convegno “La revisione contabile negli enti locali e nelle società di capitali partecipate dagli stessi”. Valevole come credito formativo • Restauro e valorizzazione siti archeologici nella Valle Subequana • Gemellaggio con Comunità Montana del Nuorese • Concessione struttura alla C.R.I. per effettuare corso “Clown di corsia” • Manutenzione straordinaria sede Comunità Montana. Approvazione computo metrico • Approvazione progetto “Interventi lavori pubblici nei comuni della Sirentina” L. 6/2005. Rifinanziamento L. 56/2001 • Protocollo con R.S.A. Opera Santa Maria della Pace, ASL L’Aquila e Centro di Medicina dell’Invecchiamento, Università Sacro Cuore di Roma • Borse di studio. Presa d’atto graduatoria • Conferimento incarichi per rilievo immobili • L.R. 6/2005. Interventi lavori pubblici. Affidamento lavori • Servizio trasporto locale. Determinazione • Affidamento lavori di manutenzione straordinaria sede Comunità Montana • L.R. 56/93 (Manifestazioni culturali). Approvazione programma • Borghi autentici – prenotazione impegno di spesa • Lavori di sistemazione aree verdi e sistemazione tabelle informative in legno. Approvazione computo metrico • Approvazione computo metrico per realizzazione teche e grigliato mostra insetti • Determinazione su dipendente partime • Concessione contributo al comune di Fontecchio per sistemazione locali scuola materna • Manifestazione di volontà per acquisto arredi nella sala consiliare di Tione 25 degli Abruzzi • Iniziativa istituzionale in opposizione all’ipotesi di azzeramento delle Comunità Montane e cancellazione fondo della montagna • Contributo all’Istituto d’Istruzione Superiore “A. De Nino” di Sulmona per la realizzazione plastico sul Parco Sirente Velino • Concessione contributo società sportive • Proroga LSU Aprile 2006 • Determinazioni su attività scolastiche ed extrascolastiche • Realizzazione arredo sala consiliare del comune di Tione degli Abruzzi • Gemellaggio C.M. Sirentina e C.M. dell’Alpago • Conferimento incarico legale a tutela degli interessi dell’Ente in merito all’attuazione articolo 225 della L.R. 6/2005. (Ente gestore ambito sociale). >>> News… Sirentina e dintorni 1) Protezione Civile accordo Regione-Prefetture La Regione Abruzzo e la Prefetture gestiranno insieme i punti di criticità’ nell’ambito delle emergenze di Protezione civile. È questo il contenuto di un accordo sottoscritto nel mese di novembre tra l’assessore alla Protezione civile, Tommaso Ginoble, e i quattro prefetti abruzzesi: Giuliano Lalli (Pescara), Aldo Vaccaro (Chieti), Giovanni Troiani (L’Aquila) e Francesco Camerino (Teramo). L’intesa firmata prevede un sistema di allertamento idrometeorologico dal quale discendere tutte le azioni operative e di emergenza. Rispetto al passato, dunque, il sistema di aller-tamento avrà un’unica voce, che è quella della Protezione civile abruzzese, alla quale si uniranno le azioni delle prefetture di riferimento. Il sistema di rete consolida l’idea di collaborazione tra le varie istituzioni, regionali e statali, quando si tratta di gestire situazioni di emergenza. Informa Comunità 2) Il Webmaster del club secinaresi d’America visita la Sirentina Nel mese di settembre Douglas Simone (foto), webmaster che cura il sito del Club secinaresi d’America (linkato con il nostro www.sirentina.it) è venuto a farci visita. Doug, diminutivo con il quale ama farsi chiamare, lo avevamo già incontrato nell’ottobre del 2003, in occasione dello scambio culturale con gli emigranti abruzzesi (Orme n. 8 pag. 11); residente a Harper Woods, vicino Detroit, laureato in informatica presso l’Università dello Wayne State University di Detroit, la stessa Università che organizza i corsi di cultura italiana a Gagliano Aterno, nel mese di settembre, insieme alla madre Renata, è tornato per rivisitare la terra dei suoi genitori, emigrati negli anni ’50. Commosso, inebriato nel respirare l’aria dei suoi antenati, ha voluto ripercorrere a piedi i vicoli di Secinaro, per salutare qualche parente e alla ricerca di emozioni legate alle sue radici. Ha promesso che tornerà, caro Doug sarai sempre il benvenuto! 3) Il Sirente Study Continua Il Sirente Study, finalizzato allo studio genetico, epidemiologico e funzionale degli ultraottantenni, nati e residenti nei comuni della comunità montana, avviato due anni fa dalla Sirentina con il Centro di Medicina dell’Invecchiamento dell’Università Cattolica di Roma e l’Opera Santa Maria della Pace RSA di Fontecchio. In questa fase vengono visitati i nuovi ottantenni e monitorati gli ultraottantenni, già visitati due anni fa. Si tratta di circa il 10% della popolazione. I primi risultati sono già stati pubblicati sull’Abstract Book del Journal of the American Geriatrics Society, volume 53 - 2005 Annual Scientific Meeting. (www.blackwellpublishing.com) 4) Intitolata a Ignazio Silone l’ex palazzo Con.Bit della Giunta Regionale a L’Aquila Venerdì 14 ottobre, la sede della giunta regionale d’Abruzzo a L’Aquila in via Leonardo da Vinci, 6, ex palazzo Con.Bit. con una cerimonia presieduta dal capo del governo regionale Del Turco è stata intitolata ad Ignazio Silone, mentre la biblioteca, della stessa struttura, a Benedetto Croce 5) XIV Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero… Come vincere la sfida dell’economia globale. Questa Convention si è svolta a Pescara dal Douglas Simone 15 al 21 ottobre presso l’Auditorium De Cecco. Particolarmente interessante è stata la giornata dedicata al tema “ Il Turismo: da prodotto a sistema di ospitalità”, in cui si è evidenziato l’importanza di un’offerta turistica per macroaree con un salto culturale che superi i troppi protagonismi locali. Una battuta è emersa dai relatori (Ezio Ardizzi, Presidente C.C.di Pescara): “... sebbene l’industria del turismo sia strategica per l’economia nazionale, abbiamo soppresso il ministero del turismo, come se in Arabia fosse soppresso il ministero del petrolio!” Difatti l’Italia da seconda al mondo, in materia di turismo, è scesa al quinto posto. L’assessore regionale Paolini ha sottolineato come le Camere di Commercio Italiane all’estero siano fondamentali per veicolare l’immagine Italia e per attrarre visitatori. (www.cciepescara2005.com) 26 6) “La Revisione contabile negli Enti Locali e nelle Società di Capitali partecipate dagli stessi”, è il titolo dell’interessante convegno che si è svolto presso la “Locanda La Corte” a San Lorenzo di Beffi, frazione di Acciano il 20 ottobre u.s.. Il Convegno è stato organizzato dalla Comunità Montana insieme all’Ordine dei dottori commercialisti dell’Aquila e dal Comune di Acciano. Sono intervenuti il Presidente dell’Ordine provinciale Vincenzo Merlini, il sindaco di Acciano Americo Di Benedetto, dottore commercialista, ed il docente Andrea Ziruolo, docente presso la facoltà di economia della D’Annunzio a Pescara, che ha tenuto una vera e propria lezione universitaria sull’argomento, evidenziando il ritardo con il quale è compreso il ruolo importantissimo del Revisore dei Conti, a seguito della legge di riforma che ha abolito il controllo sugli atti degli enti locali da parte delle sezioni dei comitati regionali di controllo. All’incontro hanno partecipato numerosi professionisti, amministratori e funzionari dei servizi finanziari comunali. 7) “Contributi a fondo perduto per le imprese della provincia dell’Aquila”, è il titolo dell’incontro che si è svolto il 24 ottobre nella sala consiliare della Sirentina, organizzato dalla Comunità Montana e dall’Ar.Co. FIDI, la Cooperativa Artigiana di Garanzia a r.l. che cura i finanziamenti alle imprese ed il rapporto con le banche. Sono intervenuti, oltre al presidente Venta ed il vice Frittella della Sirentina, l’Assessore provinciale Celso Cioni, il presidente dell’ Ar.Co.Fidi Franco Di Fabio; i lavori sono stati coordinati dal direttore del C.N.A. Agostino Del Re e sono serviti ad illustrare i bandi dei fondi P.I.T. (Programmi Integrati Mediterranei). 8) Gemellaggio con la Comunità Montana dell’Alpago Nei giorni 4, 5 e 6 novembre il presidente della Comunità Montana Sirentina, il segretario, alcuni sindaci ed alcuni dipendenti, si sono recati in Informa Comunità Veneto presso la Comunità Montana dell’Alpago per iniziare un gemellaggio tra le due Comunità Montane. è stato realizzato dall’artista Valentina Cavadini, per volontà della comunità parrocchiale. 9) Recensioni La catastrofe di Marcinelle pubblicato l’ultimo lavoro di Maurilio Di Giangregorio, componente del nostro comitato di redazione. Un libro che ripercorre una delle pagine più tragiche e dolorose dei luoghi di lavoro, riferito ai minatori caduti a Marcinelle nel 1956. 11) 4 novembre. A Castelvecchio Subequo con una solenne cerimonia accompagnata dal complesso bandistico di Introdacqua è stata celebrata la giornata delle forze armate. 10) Monumento a San Demetrio Il 30 ottobre u.s. a San Demetrio ne’ Vestini, all’ingresso del paese, che ora rappresenta la nuova porta d’accesso della Sirentina per chi viene dall’Aquila, è stato inaugurato il monumento che raffigura il simbolo di questo municipio: il santo a cavallo, così come raffigurato nella foto. Il monumento 12) Profezia e Pace. Attualità di Celestino V. E’ il titolo del convegno nazionale che si è svolto a Sulmona presso l’Auditorium Palazzo dell’Annunziata, organizzato dalla Casa per la Pace con il patrocinio della Regione, la Provincia ed il Comune. Ospite eccezionale Alex Zanotelli, missionario comboniano, un profeta dei giorni nostri, che per 12 anni ha scelto di vivere in una baracca nell’inferno della periferia di Nairobi; gli altri due relatori di spicco sono stati: don Tonio dell’Olio, coordinatore progetti internazionali dell’Associazione “LIBERA”, e Antonio Del Giudice, direttore del quotidiano “il Centro” 13) Il metano arriva sull’Altopiano delle Rocche. Il 19 novembre a Rocca di Mezzo c’è stata la cerimonia d’inaugurazione dell’impianto di metanizzazione per i comuni di Rocca di Mezzo e Rocca di Cambio. Numeri utili Carabinieri 112 Polizia 113 Vigili del Fuoco 115 Emergenza Sanitaria 118 Forestale 1515 Guardia di Finanza 117 Soccorso alpino 800258239 Soccorso stradale Aci 803116 Prefettura L’Aquila 0862 4381 Dati dei Comuni sirentini a seguito dell’ingresso di San Demetrio comune 1 Acciano frazioni 1 Succiano 2 San Lorenzo 3 Roccapreturo 4 Beffi 2 Castel di Ieri 3 Castelvecchio Subequo 4 Fagnano Alto 5 Ripa 6 Vallecupa 7 Castello 8 Pedicciano 9 Opi 10 Campana 11 Corbellino 12 Termine 13 Frascara 14 Colle 5 Fontecchio 15 S. Pio 6 Gagliano Aterno 7 Goriano Sicoli 8 Molina Aterno 9 Ovindoli 16 Santa Iona 17 San Potito 10 Rocca di Cambio 11 Rocca di Mezzo 18 Rovere 19 Fontavignone 20 Terranera 12 San Demetrio 21 Stiffe 13 Secinaro 14 Tione d. Abruzzi 22 S. Maria del Ponte 23 Goriano Valli Totali 398 popolazione al 2004 Kmq 32,36 telefono 367 1.187 446 18,79 19,23 24,48 0864 79168 0864 79117 0862 86145 421 310 590 440 1.261 16,89 33,36 21,77 11,84 58,84 0862 85131 0864 797401 0864 720003 0864 79141 0863 706100 507 1.530 27,62 87,14 0862 918108 0862 91121 1.694 452 368 16,33 32,05 40,24 0862810834 0864 79302 0862 88107 9.971 440,94 27 0864 799132 Organigramma della Comunità Montana Sirentina Comune di Acciano Giuseppe Venta PRESIDENTE C.M. Fabio Camilli (Vice Presidente Consiglio) – Gianna Tollis Comune di Castel di Ieri Donato Santilli – Enzo Di Cesare – Giuseppe Battista Comune di Castelvecchio Subequo Armando Frittella VICE PRESIDENTE GIUNTA Marisa Valeri Antonio Tiberio Valeri Comune di Fagnano Alto Mauro Fattore (Presidente Consiglio) Domenico Di Pasquale – Lino Passacantando Comune di Fontecchio Elio Camilli ASSESSORE Simone Gentile – Sandro Ciancone Comune di Gagliano Aterno Mario Di Braccio – Martino De Rubeis – Piero Di Sabatino Comune di Goriano Sicoli Ilio Merolli ASSESSORE Domenico Cifani – Sandro Ciacchi Comune di Molina Aterno Luigi Fasciani – Giovanni Carlucci – Paolo Orsini Comune di Ovindoli Simone Angelosante – Enrico Pietrantoni – Nino Pompili Comune di Rocca di Cambio Teresa Pavone ASSESSORE Pietro Sulpizio – Attilio Del Giudice Comune di Rocca di Mezzo Alfredo Capri ASSESSORE Francesco Lucantonio – Giuseppe Cidonio Comune di San Demetrio ne’ Vestini Giovanni Centi – Giovanni Giammatteo – Fabrizio Andreassi Comune di Secinaro Luigi Silveri ASSESSORE Florideo Barbati ASSESSORE Paolo Bernabei Comune di Tione degli Abruzzi Alfio Vespa ASSESSORE Luca C. Crisi - Piero Tronca La Comunità Montana Sirentina augura ai residenti e ai turisti Buon Natale e Felice 2006