Il segreto della Porta Magica di Roberta Martella “Est opus occultum
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Il segreto della Porta Magica di Roberta Martella “Est opus occultum
Il segreto della Porta Magica di Roberta Martella “Est opus occultum veri Sophi aperire terram ut germinet salutem pro populo” è opera occulta del vero saggio aprire la terra affinché generi salvezza per il proprio popolo… Parole di colore oscuro, come avrebbe di certo riferito Dante, mi trovai ad osservare incise sulla Porta Magica di Francesco Giuseppe Borri nel centro di Piazza Vittorio a Roma. La porta appartenente alla villa del Marchese di Palombara, un tempo situata verso l'incrocio di via Carlo Alberto con via di San Vito, era stata qui ricollocata nel corso dell’Ottocento, costruita dal Marchese sulla base degli scritti lasciati dall’alchimista Borri, contenenti il segreto per la trasformazione dei metalli vili in oro. Da secoli si era cercato di decifrarla, ma nessuno, fino ad oggi, sembrava esservi ancora riuscito. Leggendo queste parole cominciai a fantasticare sulla consonanza e la somiglianza dei termini latini all’appellativo con cui nel corso dei secoli era stata chiamata un’antica icona lignea di cui ricordavo il nome: la Salus Populi Romani. Pensai allora di prendere il bus 71 per dirigermi nella Basilica Liberiana dove era conservata l’antica icona. Santa Maria Maggiore era stata fondata secondo una leggenda da Papa Liberio ed eretta nel luogo di una miracolosa nevicata avvenuta il 5 Agosto del 356, la costruzione attuale risaliva però a Sisto III che l’aveva consacrata alla maternità divina di Maria, definita dal Concilio di Efeso nel 431, dedicandola al popolo di Dio. Là nella Cappella Borghese era conservata l’icona lignea di stile bizantino chiamata Salus Populi Romani del IX secolo d.C., cara al popolo romano per aver salvato la città da un’epidemia di peste, ivi posta nel XVII secolo e già esistente quando il Marchese edificò la porta alchemica nella sua villa. Mi diressi allora nella Cappella e rimasi in contemplazione per qualche istante. Notai la straordinarietà dell’altare e del rilievo in marmo e bronzo dorato di Stefano Maderno raffigurante papa Liberio nell’atto di tracciare la pianta della Basilica sulla neve, ma ad un tratto, osservando il simbolo raffigurante Dio, una specie di stella raggiata, sorretto dagli Angeli al di sopra dell’icona della Salus, mi ricordai delle parole lette sulla porta magica CENTRUM IN TRIGONO CENTRI cioè “poni il centro nel centro del triangolo”! Mi guardai intorno e, per passare inosservata, presi allora uno dei camici, lasciati là da alcuni restauratori, e cominciai ad arrampicarmi sulle impalcature per raggiungere il simbolo. Era incredibile, ma sopra vi era rappresentato un cerchio con un punto all’interno, simbolo alchemico del sole, proprio come sulla Porta Magica in piazza Vittorio, presi allora, senza perder altro tempo, una penna dalla borsa e provai a premere nel centro. Dopo alcuni istanti il cerchio cominciò a scivolare indietro fin quando non avvertì uno scatto e vidi aprirsi una nicchia al di sotto della teca che conteneva l’icona della Salus, allora scesi per guardar meglio e trovai un contenitore argenteo di forma rettangolare con un’iscrizione: “Horrendum est incidere in manus dei viventis”. Lo presi e spinsi la nicchia per far scattare di nuovo il meccanismo, mi tolsi il camice e andai in fretta a sedermi su di una panca, all’interno della Basilica. Ero stupita, meravigliata, infinitamente curiosa e, dopo averlo guardato per qualche istante riconoscendo nella scritta una citazione tratta dalla Lettera di San Paolo agli Ebrei, decisi di aprire immediatamente il contenitore. All’interno trovai un foglio di pergamena ripiegato innumerevoli volte, lo aprìi e con stupore cominciai a leggere: Caro Amico, lascio qui i segreti dell’alchimia, antica scienza di magia, che in oro muta quel che sia, se l’anima è onesta e pia. Grande è la magia, che mostra all’uomo la sua via, l’Amicizia, non la Follia, è il segreto della formula mia. Non c’è oro più prezioso del tempo di ogni uomo quindi passa il tempo con coloro che ami e stimi più dell’oro!