Laboratorio residenziale parateatrale guidato da Rena Mirecka
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Laboratorio residenziale parateatrale guidato da Rena Mirecka
Laboratorio residenziale parateatrale guidato da Rena Mirecka 7 - 1 1 s e t t e m b r e 2 0 0 9 Tirtha Bioagriturismo - Pescantina, Verona "Quello che propongo nei cinque giorni di laboratorio è un processo di crescita e di conoscenza. E’ una ricerca verso la verità dell’uomo. Si lavora per dischiudere il centro individuale della creatività attraverso l’azione di gruppo. L'agire collettivo viene inteso come Performing Art, ovvero come atto totale che libera intenzioni, impulsi e reazioni attraverso le energie del corpo, della mente e dello spirito. Si devono eliminare le resistenze, gli ostacoli fisici e psichici del proprio organismo. Per poter diventare performer, l’allievo deve essere disarmato, umile, sensibile, ricettivo, pronto per l’immenso e faticoso lavoro che è il processo di trasformazione. Deve essere in grado di rivelare, nell’atto creativo, i suoi sogni nascosti, le sue ferite mascherate e tr asformare questo in Azioni Fisiche in una dimensione non quotidiana." Rena Mirecka A cinquant'anni dalla nascita del Teatr Laboratorium e a dieci anni dalla morte di Jerzy Grotowski, UNESCO dichiara il 2009 anno dedicato allo studio e alla riscoperta di questo grande artista, “uno dei più grandi riformatori dell’arte teatrale del ventesimo secolo”, che con “la sua ricerca ha avuto un ruolo decisivo sull’arte contemporanea, a livello internazionale, in particolar modo con la sua indagine sulla natura del comportamento umano”. Nel tentativo di portare una maggiore consapevolezza del valore umano ed artistico del regista polacco e del suo gruppo, proponiamo la produzione di un documentario audio-video, in occasione di un laboratorio parateatrale, che testimoni, per la prima volta, il trentennale lavoro di Rena Mirecka, storica collaboratrice del Maestro e del suo Teatr Laboratorium. 1/5 Laboratorio residenziale parateatrale guidato da Rena Mirecka RENA MIRECKA E' un'attrice dell'Institut Aktore Teatr Laboratorium di Jerzy Grotowski, con il quale ha collaborato per 23 anni. Ha interpretato il ruolo femminile principale ne “Il Principe Costante” che, prodotto nel 1965, è considerato uno degli spettacoli chiave del teatro del secondo Novecento. Jerzy Grotowski lo realizza per il Teatro Laboratorio di Wroclaw, in Polonia, traendolo dalla traduzione che il poeta romantico Juliusz Slowacki aveva fatto del dramma seicentesco di Pedro Calderón de la Barca. Nel gruppo del Laboratorium le doti didattiche e di analisi di Rena Mirecka vengono subito riconosciute con il conferimento del compito di elaborazione del training dell'attore e di studio e perfezionamento degli Esercizi Plastici . Ha partecipato a tutte le performance teatrali create da Grotowski. Dagli anni settanta prosegue la ricerca del Maestro nel Parateatro. Un'elaborazione originale che non ne tradisce lo spirito di analisi delle dinamiche di relazione e condivisione che sono alla base del vivere sociale. Il suo studio sulla ritualità è rivolto alla tradizione cristiana, ma comprende anche l'analisi di altri contesti culturali e religiosi. I ripetuti viaggi in Israele e Palestina, in Estremo Oriente, come in Sud America testimoniano del suo costante impegno nel rifiuto di premature schematizzazioni e nello sforzo di una perenne messa in prospettiva dei risultati. Ha recitato in Polonia, in tutti i paesi europei, negli Stati Uniti, in Canada, in Australia, in Medio Oriente e in Estremo Oriente. La sua personale ricerca comprende esperienze didattiche (come Be here now, The way to the Centre, Now it's the Fly) e progetti di para-performance (come Canoa ritual-action in tre incontri). 2/5 Laboratorio residenziale parateatrale guidato da Rena Mirecka COS'E' IL PARATEATRO? Nel 1970, dopo la ultime repliche di Apokalypsis cum figuris, Grotowski annunciò che non avrebbe più fatto spettacoli teatrali. Cominciò così un lavoro a fianco del teatro, studiando non più “ciò che avviene tra l’attore e lo spettatore”, ma puntando su dinamiche comunicative fondate su rapporti interpersonali in cui non esistono più distinzioni tra attori e spettatori, in cui di fatto non esiste più lo spettacolo. Il rapporto attore-spettatore per Grotowski è sempre stato solo un caso particolare della relazione uomo-uomo, certo un caso particolare e privilegiato, tanto da poter essere appunto studiato in una sorta di laboratorio scientifico. Si apre così la nuova fase del “parateatro”. L’azione parateatrale è un’azione ‘letterale’ (nel senso che niente è segno di qualcosa d’altro), in cui «se si è in cammino non si imita un viaggio, ma si è letteralmente in cammino» (Molinari). Si tratta di azioni reali, separate comunque nettamente dal tempo e dallo spazio quotidiani, che si risolvono in un evento hic et nunc, in questo spazio concreto, nel tempo di questa azione, nella concretezza dei corpi di chi vi partecipa. Viene spezzata «la rigidità del tempo della rappresentazione e del ruolo attore/spettatore: chi ora è attore è subito dopo spettatore» (Cascetta). Non c'è più la minima finzione rappresentativa a far da tramite tra attore e spettatore, essa non è fondamentale affinché avvenga l’incontro, il contatto tra individui. Si ricercheranno momenti alti di vissuto collettivo, in cui tutti i partecipanti, lasciando cadere la maschera di tutti i giorni, saranno i protagonisti di forme di comunicazione collettiva, piena, totale (De Marinis). Viene meno la rappresentazione sì, ma si realizza finalmente quell’idea che Grotowski ha da sempre cercato di realizzare: il teatro come incontro , il teatro come dono di sé, «una rapporto diretto e palpabile», «una comunione di vita». 3/5 Laboratorio residenziale parateatrale guidato da Rena Mirecka L'interesse verso questo tipo di ricerca è testimoniato anche oggi da ambiti diversi che raccolgono il testimone portando la ricerca parateatrale verso nuovi orizzonti di impegno. In ambito psicoterapeutico la pratica iniziata da Grotowski pone nuovi sviluppi ed ambiti di applicazione “nel delicato processo di analisi di gruppo, psicodramma e terapia famigliare che rappresentano un'originale forma di cura, conoscenza di sé, incontro ed integrazione” (G.Gasca). Nello studio antropologico l'esperienza parateatrale assume una grande rilevanza, in quanto “l’impegno dei partecipanti implica sempre la ricerca di nuovi modi di comportamento e le azioni fisiche sono molto simili a quelle dei riti di iniziazione” (V. Turner). Nel vasto panorama di approfondimento offerto dal campo delle comunicazioni il parateatro porta con sé strumenti di analisi e contestualizzazione di una delle più rivoluzionarie e preziose definizioni dell'impegno e della condivisione: il concetto di Cultura Attiva. Per chi volesse informazioni o iscriversi contattare: Tommaso Rossi 3409780012 [email protected] un particolare del Bioagriturismo Tirtha a Pescantina foto Antonella Anti 4/5 Laboratorio residenziale parateatrale guidato da Rena Mirecka Data inizio: 14-06-2009 Data fine: 11-09-2009 5/5
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