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“Tessere una solidarietà mondiale per la vita” "Non siamo mai sole dovunque ci troviamo, perché facciamo parte di una grande famiglia che ha lo stesso obiettivo: tessere una vita migliore per tutti." Sr Carmen Sammut, Presidente UISG Insieme, Tessere una solidarietà mondiale per la vita, era il tema di riflessione e di conversione, al quale le 900 Religiose, responsabili delle Congregazioni femminili di vita apostolica, erano convocate per l'Assemblea Plenaria tenuta a Roma, dal 9 al 13 maggio 2016. Con gioia condivido con voi qualche elemento su cui sono stata interpellata, durante le diverse conferenze di questa grande assemblea internazionale che riuniva religiose di 80 paesi e che accoglieva, quest'anno, una delegazione importante del Vietnam e della Cina. Trasfigurare il mondo con il senso del sacro Come religiose non siamo chiamate a sviluppare, in noi stesse e attorno a noi, il senso del sacro? Nelle nostre società, come tessere legami concreti di solidarietà con la Creazione e con l'umanità senza scoprire il senso del sacro? Come vivere più consapevolmente di questa presenza misteriosa che ci abita e ci invita al rispetto? Come sviluppare lo sguardo contemplativo che unisce il lavoro per Dio e la sensibilità per vederlo negli avvenimenti della vita quotidiana? Come il saggio biblico, impariamo a trasfigurare il mondo di ogni giorno, rivestendo i sentimenti stessi di Cristo che, collegano nel suo Essere, tutte le forze di vita dell'universo creato. Impegnarsi nelle periferie del mondo Il futuro della vita religiosa si deciderà nelle periferie dove Cristo è in agonia. Quali periferie desideriamo trasfigurare come Comunità? Entità? Congregazione? Se viviamo fenomeni disumanizzanti, insieme universali e locali, quali lo sradicamento di milioni di migranti, la tratta delle donne e dei bambini, il rifiuto dell'altro in un fanatismo in crescita, è necessario lavorare sul posto e, insieme, in maniera più globale. Chi dice a se stesso « vivere in periferia » si impegna profeticamente a divenire più precario e vulnerabile. Oseremo una vita religiosa più radicale, trasfigurata dalla passione e dalla sapienza della croce? Noi siamo il Vangelo che il mondo può leggere oggi! Tessere una solidarietà globale Durante l'assemblea, spesso abbiamo proclamato che esiste un solo carisma della vita religiosa apostolica e che insieme dobbiamo tessere il futuro … Di fronte a questo invito forte, se tentassimo la mobilitazione delle Congregazioni, nei nostri diversi ambienti per impegnarci con altri, delle conversazioni coraggiose sui problemi tragici del mondo, problemi ecologici, sociali, economici e politici, tesseremmo insieme i nostri quartieri, i nostri villaggi e le nostre città come, “comunità umane” per trasformare la nostra Casa Comune in luogo di vita, per tutti e per tutte. Bollettino N° 28 Giugno 2016 Nel mondo noi, le religiose, che siamo uno dei gruppi di donne più istruite e più formate, siamo quindi invitate a vivere insieme il carisma unico della vita religiosa osando gesti e parole profetiche, rispettando la sfumatura propria di ciascuno dei nostri istituti. Siamo chiamate a tessere maggiormente la solidarietà fra noi, per un miglior servizio della vita nei nostri diversi ambienti. Cogliere profeticamente i segni del futuro Testimoniare, come religiosa di vita apostolica oggi, esige da noi la riscoperta dell'aspetto profetico del nostro carisma. « I profeti nella Bibbia gridavano perché il popolo cambiasse direzione, perché agisse in vista del futuro ». Chiamate a cogliere i segni di speranza, convinte che Dio crea continuamente del nuovo, una relatrice ci propone di sviluppare quattro chiavi di speranza. La prima chiave è quella della contemplazione quotidiana che ci permette di scoprire, la presenza attiva di Dio nel silenzio delle piccole cose, nei germogli di una vita nuova, in una nuova creazione, in una visione rinnovata dell'umanità di cui il nostro mondo ha tanto bisogno. La seconda chiave è quella di diventare « sacramento », segno di relazioni nuove nella nostra vita comunitaria, riflesso della comunione trinitaria in un mondo frammentato e disumanizzante, impegnandosi insieme, a lottare contro il ripiegamento su di sé e ad aprirsi alla gioia dell'incontro con l'altro nella condivisione quotidiana, nel perdono dato e accolto. Le relazioni che umanizzano sono l'unico cammino per una crescita verso una vita in abbondanza. La terza chiave è quella di vivere la missione come una irradiazione senza confini, in una vita religiosa al servizio dell'avvento del Regno di Gesù. Siamo tutte chiamate, qualunque sia la nostra età, a testimoniare il nostro carisma specifico sulle strade sorprendenti dei nostri fondatori, parabole viventi del Regno a servizio della Chiesa e del mondo. La quarta chiave è quella della formazione che permette a ciascuna di noi di essere accompagnata sul percorso della propria vocazione finché Cristo sia formato in noi (Gal 4,19), se superiamo la grande sfida di costruire comunità che testimoniano in modo contagioso, comunità dove l'esperienza di Dio è favorita e condivisa. Tessere una solidarietà mondiale e divenire una pagina di Vangelo profetica che porta l'esperienza di una vita possibile nelle periferie del nostro mondo … Ecco quello che continuo a maturare nel mio cuore e che desidero condividere con voi. Potessimo, come Congregazione, divenire tessitrici di solidarietà! Sr Louise Madore fds Superiora generale ________________________________________________________ 1 Tessere la solidarietà per la Vita – Vivere e testimoniare come religiose di Vita Apostolica : Sr Márian Ambrosio, IDP 2 Primi passi verso una riconfigurazione Le Responsabili dell'Indonesia, della Papua Nuova Guinea e delle Filippine si sono riunite nelle Filippine con il Consiglio Generale dal 22 al 25 febbraio 2016. Scopo di questo incontro era compiere un tratto di cammino insieme verso una riconfigurazione dei modi di vivere la nostra missione di Figlie della Sapienza nelle tre entità sviluppando tra noi delle collaborazioni. Le partecipanti erano i membri del Consiglio Generale con Sr Liane Rainville, Responsabile della Delegazione delle Filippine, Sr Julienne Rasoazananoro Responsabile della Delegazione della Papua Nuova Guinea e Sr Moly Chacko Ezhuvanthanthu, Responsabile del settore Indonesia. 1a fila Sr Elizabeth, c.g., Sr Moly, Sr Julienne Sr Isabelle c.g. 2a fila Sr Rani c.g., Sr Liane, Sr Louise, s.g. Questa riunione fa parte dell'attuazione della decisione presa al Consiglio di Congregazione, nel novembre 2015. E' stata un'occasione unica di condivisione dei nostri sentimenti, attese, forze, fragilità e missioni, in vista di un processo di riconfigurazione. Il senso di questa parola è stato precisato come un mezzo di collaborazione e non come una struttura. Il percorso, facilitato dal Consiglio generale, ci ha condotte a considerare dei settori di collaborazione possibili e concreti per il futuro. Condividendo, abbiamo appreso molto delle diverse entità e ci siamo sentite supportate e collegate le une alle altre. Ringraziamo il Consiglio generale per averci accordato questo privilegio di riunirci come una sola famiglia Figlie della Sapienza d'Asia/Melanesia! Ringraziamo la Delegazione delle Filippine per la loro accoglienza calorosa! « Nel 2018, la Congregazione avrà superato le frontiere, avrà un volto nuovo. Vivremo l’interculturalità all’interno delle nostre strutture e della nostra organizzazione. » (Atti del Capitolo 2012) 3 Sr Julienne Rasoazananoro, fds Papua Nuova Guinea Viva il pellegrinaggio monfortano!| Viva Montfort! Che grande gioia, che grazia e benedizione per noi, Suore dell'Anno Sapienza, partecipare al pellegrinaggio monfortano, a Lourdes dal 18 al 22 aprile 2016, soprattutto perché la maggioranza di noi viveva questa esperienza per la prima volta. Ringraziamo il Signore per questo avvenimento straordinario: un pellegrinaggio in un luogo unico, vissuto in un anno significativo: il Tricentenario della morte di San Luigi Maria e del Giubileo della Misericordia. Siamo profondamente riconoscenti all'Equipe generale; non solo il nostro programma era molto ben organizzato ma abbiamo avuto pure la fortuna di vivere questo avvenimento con tutti i pellegrini della fraternità monfortana. Ecco quello che ci ha particolarmente colpite e segnate di questa esperienza unica: La grotta e i diversi luoghi di raccoglimento, l'organizzazione generale, l'animazione di ogni celebrazione con l'accoglienza riservata ai pellegrini: tutto questo ci ha fatto entrare in un'atmosfera di preghiera. La folla numerosa, giunta da diversi paesi, che testimonia la sua fede e la sua devozione alla Santa Vergine, soprattutto gli Infermieri monfortani: la loro disponibilità, dedizione, tenerezza, rispetto, pazienza e amore verso gli ammalati. Gioia, conforto e consolazione sono stati il frutto del loro servizio. Questi valori vissuti così intensamente ci incoraggiano a testimoniare, a nostra volta, la nostra spiritualità come famiglia monfortana. Le diverse celebrazioni: messa internazionale, processione eucaristica e mariana, via crucis e omelia del Vescovo, hanno contribuito a radicarci nella fede e nell'amore di Cristo Sapienza. Cinque giorni per vivere tutto questo e soprattutto integrarlo, è un po' poco! Ma non potremo mai dimenticare le grazie di gioia e di pace interiore che illumineranno sempre la nostra vita. Le Suore dell'Anno Sapienza - 2016 4 Amiamo, viviamo, e proclamiamo la Sapienza Gli Amici della Sapienza di Librino, un quartiere popoloso e periferico della città di Catania in Sicilia, hanno conosciuto le Figlie della Sapienza più di vent’anni fa, quando il parroco della Chiesa Resurrezione del Signore, chiese proprio a queste suore di venire ad operare a Librino. E’ così iniziata la Missione e negli anni il gruppo degli Amici della Sapienza è cresciuto non solo in numero ma anche nella conoscenza della vita e spiritualità del Montfort e anche della Beata Maria Luisa di Gesù. Gli Amici offrono il loro servizio alla comunità e in diversi modi si rendono disponibili verso i fratelli, i bisognosi, i ragazzi, la Caritas, la catechesi…si occupano di ogni forma di povertà e di ingiustizia nello spirito e sull'esempio di San Luigi Maria e della Beata Maria Luisa di Gesù, lavorano con le persone per ridare loro dignità. Quest’anno che ricorre il tricentenario del ritorno alla casa del Padre del Montfort, gli Amici della Sapienza insieme alle Suore hanno programmato degli incontri trimestrali sull’approfondimento della vita, degli scritti del Santo e della Beata Maria Luisa di Gesù in modo da sentirli più vicini e poterli attualizzare nel territorio e nella vita quotidiana. Grazie al padre monfortano Adriano, alle nostre suore, Ausilia, Angela e Piera e al nostro parroco don Salvo, stiamo preparando le Missioni nel quartiere, che si terranno nel prossimo mese di maggio, in modo che tutti abbiano la possibilità di conoscere Gesù Sapienza proprio come era solito fare San Luigi Maria e come il Papa Francesco ci indica in quest’anno Giubilare della Misericordia: andare nelle periferie, uscire dalle chiese! Ognuno di noi può farsi prossimo verso il fratello e la sorella che incontra e con gesti semplici mostrare la Misericordia del Padre. 5 La visita di suor Elizabeth e di suor Isabelle, Consigliere Generali, è stata per noi un’occasione per far festa e gioire, confrontandosi con realtà diverse. Abbiamo spiegato che gli Amici si incontrano con gli altri gruppi della Sicilia, (Enna, Monte Po’ e Adrano), e di Reggio Calabria per pregare e riflettere insieme sulla Parola, nutrimento fondamentale, sostegno e forza, cercando di seguire gli insegnamenti del santo di Montfort. Grazie a suor Elizabeth e suor Isabelle per la loro gentilezza e il loro sorriso….che Gesù Sapienza ci aiuti e insieme alla Beata Vergine Maria ci accompagni nel nostro servizio per poter amare, vivere e proclamare con gioia la Sapienza! Natalia con il gruppo Amici della Sapienza di Librino Cinque celebrazioni del Tricentenario Le Figlie della Sapienza con gli Amici della Sapienza, nel celebrare il “Tricentenario” nelle varie parrocchie, hanno cercato di mettere in luce la grandezza del Montfort attraverso la sua spiritualità sapienziale, mariana, mistica, la sua vita obbediente, povera, crocifissa e il suo continuo pellegrinare intrapreso con i suoi piedi, mai stanchi, e con il coraggio di vivere per gli altri. In questo Tricentenario, la voce di Montfort si è fatta chiara e forte nel grido “Aprite a Gesù Cristo” in questo tempo di povertà e di disperazione per molti nostri fratelli che cercano “asilo” nella nostra Europa. Ed è per questo che nel triduo di preparazione abbiamo approfondito l'atteggiamento del Montfort nei confronti dei poveri, l'amore riversato su chi era rifiutato ed abbandonato, la venerazione di quelle membra sfigurate che per Luigi Maria rappresentavano Gesù flagellato. 6 A Catania ogni notte c'è una moltitudine di poveri lungo le strade, sui marciapiedi che soffrono il freddo, senza tetto, né pane che chiedono aiuto. Le Figlie della Sapienza residenti a Librino e a Monte Po hanno dato ascolto a questo “grido” e hanno risposto assicurando la loro presenza e il loro servizio in mezzo ai fratelli provenienti dalle varie parti del mondo soprattutto dai paesi in guerra. Questo è ciò che vuole il Montfort da noi! Un'altra risposta all'appello dei poveri è stata data dalla parrocchia di Librino con una futura apertura di una “Mensa per i poveri”. “La chiesa deve essere la casa che tutti accoglie e nessuno rifiuta. Le sue porte rimangano spalancate, perché “nessuno può essere escluso dalla misericordia di Dio” (Papa Francesco). E su questa linea gli Atti del Capitolo Generale del 2012 ci invitano ad essere pronte a lasciarci inviare dalla Sapienza liberatrice nel cuore di un mondo multiculturale, per ascoltare il grido dei poveri che ai nostri giorni non sono più solo alle porte della città, sono dovunque e vivono in condizioni disumane. La Comunità “SICAR”, incarnata nelle diverse realtà della Sicilia-Calabria è pronta a “spalancare la tenda” e ad uscire dai sentieri percorsi per rispondere agli appelli dei più poveri. Montfort ci ha insegnato che bisogna uscire fuori sulle strade del mondo per portare Gesù, come Lui “si alzò da tavola, depose le vesti”, per diventare compagno di viaggio del mondo, della gente che sta fuori. Noi, Figlie della Sapienza, siamo invitate a fare ciò che la Sapienza ha fatto per il mondo. Che segno ha lasciato, la conoscenza, la vita, la testimonianza e la spiritualità di Montfort alla gente delle quattro parrocchie - Librino- Adrano- Monte Po- Enna che ha celebrato il Trecentenario? Ha lascito il desiderio di approfondire sempre più la spiritualità monfortana per seguire concretamente le orme di S. Luigi Maria. Il Cammino che ci resta da fare si presenta arduo ed impegnativo. Il nostro progetto insieme agli Amici della Sapienza é di vivere e diffondere la spiritualità monfortana. Il Tricentenario di Montfort è diventato un trampolino di lancio. La comunita' “Sicar” Librino, Adrano, Monte Po, Enna, Reggio Calabria 7 Il villaggio Welong è una suddivisione della parrocchia di Poco nella diocesi di Ruteng in Indonesia. Le Figlie della Sapienza prestano servizio partecipando alle attività della parrocchia e in questo modo condividono il loro carisma con le persone dei dintorni. Il villaggio Welong è socialmente ed economicamente sottosviluppato. In più, le condizioni di salute e di igiene sono retrograde. Nel 2010, constatando la situazione del popolo, le nostre Suore hanno iniziato un programma di nutrizione per madri e bambini. Scopo principale è di sensibilizzare le mamme alla salute e all'igiene, ma anche di aiutare i bambini malnutriti. Poiché questo programma è utile al villaggio e ci offre un luogo per continuare la nostra missione, il Settore Indonesia, con il supporto della Congregazione, ha compiuto un passo audace facendo costruire un Centro per il programma di nutrizione madre e bambino. Il Centro si chiama PKBM Pondok Kebijaksanaan: P—Pusat= Centro K—Kegiatan= Attività B—Belajar= Apprendimento M—Masysrakat= Popolo Pondok= Piccola capanna Kebijaksanaan= Sapienza Il “Center for Educational activity and Learning of the People.” è un mezzo per tendere la mano ai bisognosi, aiutare le persone ad acquisire delle competenze per la vita e essere indipendenti. Visione di PKBM: Parecchi elementi importanti sono offerti alla società da PKBM: Apprendimento per tutti Educazione di base Gruppo di gioco -bambini / Giardino d'infanzia / Introduzione alla fede (Catechesi per bambini cattolici) Apprendimento di competenze Educazione per quanti abbandonano gli studi / Apprendimento dell'agricoltura / uso del tempo / sementi per una mietitura migliore / Allevamento di animali: maiali, mucche... Compostaggio e fertilizzanti /Sviluppo di interessi personali / desideri / confezione di vestiti /lavori a maglia. 8 Le Figlie della Sapienza del Settore Indonesia, vedono i bisogni delle persone e in essi un'opportunità di condividere l'amore della Sapienza. Quest'opera, in relazione con il nostro carisma estende la nostra missione a Welong. Abbiamo un permesso legale del governo dell' Indonesia per iniziare il programma di educazione sotto il titolo PKBM . Questo ci permette, a nome della Congregazione, di aprire dei Centri di educazione e di insegnamento al popolo con il nome PKBM ovunque in Indonesia. Prevediamo che questa missione in futuro si svilupperà. Procurerà servizi essenziali alla popolazione del villaggio e ad altri. Ci auguriamo che quanti hanno seguito il programma ne traggano beneficio per la propria vita. Non solo sognamo di aiutare le donne e i bambini malnutriti, ma vogliamo educare ogni persona, soprattutto i meno favoriti. In relazione al nostro carisma, ci impegniamo in questa missione per il benessere del popolo. Grazie per il vostro aiuto e il vostro incoraggiamento. Che il vostro sostegno continuo permetta al nostro sogno di diventare realtà e ci dia la forza necessaria per portare l'amore incondizionato della Sapienza a tutti coloro verso i quali siamo inviate. Le Suore del Settore Indonesia Anno Sapienza 2016-2017 Nomi Entità Lingua Paese Sr Sushma Reena Ekka India Francese Francia Sr Angela D'Ettore Italia Inglese Filippine Sr Armela Mamy Savaro Madagascar Francese Francia Sr Nitah Marie Totony Helle Madagascar Francese Francia Sr Devota Ng’oma Malawi Francese Francia Sr Olive Namondwe Malawi Francese Francia Sr Manette Magloire Haïti Spagnolo Argentina 9 La missione “Sagesse” Inserita nella parrocchia San Rocco (Ravenna) dal 1982 e nella Casa Protetta Sassoli (Lugo) dal 1987, la nostra comunità ha svolto fin dall’inizio e svolge tuttora una missione multiforme in Romagna. Attualmente composta da cinque Suore (quattro italiane e una francese), la comunità rispecchia il volto internazionale della Congregazione e quello della società multietnica, multiculturale e multireligiosa che ci circonda. Suore : Albina, Elena, Maria Rita, Giuliana e Marie-Adeline Gruppo di uomini accolti al “Buon Samaritano” A Ravenna sono presenti Sr Maria Rita, Sr Giuliana, Sr Albina e Sr Marie-Adeline, ciascuna con una missione specifica e impegnate, insieme a tanti laici, in diversi servizi: prima accoglienza parrocchiale e ascolto, catechesi-evangelizzazione, formazione umana e spirituale di adulti (specialmente presso i volontari), visite a persone anziane e/o malate (incluso il “ministro straordinario dell’Eucaristia”), ambulatorio infermieristico, dormitorio d’emergenza “Il Buon Samaritano” (23 posti letto per uomini e 4 per donne), sporte di viveri. Per queste ultime due attività, collaboriamo con la Caritas diocesana, i servizi sociali territoriali, diversi Enti e Associazioni. Nel nostro servizio, cerchiamo di orientare le varie persone, sia italiane sia immigrate (perfino senza documenti) verso gli uffici competenti e le sollecitiamo perché da subito si coinvolgano e si rendano “artefici del loro destino”. In particolare le aiutiamo nel disbrigo dei documenti. La nostra missione ci stimola a mettere in atto l’Orientamento del Capitolo Generale 2012: trasformare la multiculturalità in interculturalità e ci sforziamo di valorizzare le relazioni ecumeniche e interreligiose; con questo servizio viviamo concretamente la dimensione di “globalizzazione”. Due donne accolte al dormitorio 10 Animiamo un gruppo di Amici della Sapienza, i quali apprezzano sempre più la nostra spiritualità e approfondiscono passo a passo la conoscenza dei nostri Fondatori. A Lugo, Sr Elena è una presenza preziosa come segno di speranza e di pace in mezzo alle persone anziane e al personale della Casa Sassoli e dell’Ospedale. E’ anche attiva nell’ambito della parrocchia e cerca di coinvolgere i parrocchiani per l’animazione spirituale e liturgica della Casa Protetta. Le Suore della comunità di Ravenna-Lugo Italia Nomina di Governo Canada Provinciale: Sr Linda Joseph 2o mandato Consigliere: Sr Suzanne Léger 2o mandato Sr Francine Gauthier 1omandato Sr Marie-Reine Gauthier 1o mandato 11 Dopo l'approvazione del Consiglio di Congregazione 2013, la Provincia degli Stati Uniti ha intrapreso i passi per attuare una comunità internazionale a New York. Attualmente, Sr Bernadette Sassone e Sr Marilyn Soeder attendono l'arrivo di Sr Maria Jesus del Perù e di Sr Teresa de Jesus della Colombia. L'immigrazione americana ha appena autorizzato il visto per Sr Teresa ed ella sarà con noi dal 24 aprile. Speriamo sia la stessa cosa per la suora del Perù. Nell'attesa, abbiamo iniziato a coinvolgerci nella parrocchia St Hughes di Lincoln nella Huntington Station. La parrocchia è molto attiva con più di 1.000 persone che la domenica assistono alla messa in spagnolo. Al termine, i fedeli vanno al bar della scuola dove diversi gruppi offrono dei piatti che vendono per diverse attività. Le Suore raccontano che lì hanno conosciuto le « pupusas », un piatto Salvadoregno favorito, una specie di frittella di mais con salsa e verdure. Sr Bernadette e Sr Marilyn insegnano a “Opening Word” ESL (Inglese seconda lingua), un programma per le donne, guidato dalle Suore Domenicane di Amityville. Più di 100 donne sono in lista d'attesa per questo programma. Sr Bernadette insegna 4 giorni alla settimana e Sr Marilyn come pure un'Associata della Sapienza, Audrey Schroeder, insegnano ciascuna un giorno alla settimana. Sr Marilyn continua il suo lavoro nella scuola secondaria St Martin di Porrès a Rockaway, un giorno alla settimana fino a giugno. Sr Bernadette offre il programma cattolico di educazione religiosa (CCD) in parrocchia a un gruppo di adolescenti di lingua spagnola. Sr Marilyn partecipa anche alle sessioni di gruppi con le donne di lingua spagnola, guidate da un'assistente sociale che si occupa di questioni importanti per loro. 12 Le Suore pensano di iniziare pure un programma ESL (inglese) semplificato per gli uomini con alcuni fratelli Francescani che hanno manifestato interesse. Stiamo considerando le possibilità di organizzare incontri di pianificazione. Tutti sono riconoscenti a Estela, loro insegnante giunta dall'Argentina che ha aperto la sua casa una volta alla settimana per esercitare la conversazione spagnola. Estela, le Suore Domenicane, i loro volontari, i fratelli Robert (Bob) e Gonzalo e i parrocchiani di St Hugues di Lincoln li hanno accolti calorosamente. Comunità internazionale – New York Stati Uniti Impegni nella Congregazione Primi Voti Indonesia Malawi Maria Hermi Irawati Parera Elisabet Samur 7 maggio 2016 7 maggio 2016 Gloria Dickson 4 giugno 2016 Voti Perpetui India Malawi Sr AliceVelakani Sr Theresa Pratheeba Thobias 16 aprile 2016 16 aprile 2016 Sr Sahaya Suja Francis 16 aprile 2016 Sr JayamaryArokiyanathan 16 aprile 2016 Sr Flora Devotta Ng’oma 4 giugno 2016 13 Un bell’ incontro Domenica, 13 marzo 2016, ancora un “ incontro” per noi, Amici della Sapienza di Enna. Un incontro semplice ma intenso e gioioso, un incontro di anime sempre più assetate della conoscenza di quel Dio che, con la sua croce ci ha donato ciò che di più grande esiste: il suo amore e la capacità a noi di poter amare gli altri come Lui ci ha amati. Con animo sereno e anche emozionato, abbiamo conosciuto Suor Isabelle e suor Elizabeth, le nostre Consigliere Generali, nel nostro ambiente abituale. Sr Elizabeth, peruviana e Sr Isabelle, francese, due pezzi di mondo distanti tra loro, ma distanze e diversità si azzerano di fronte allo stesso desiderio di dare se stessi, di amare e capire la fonte di questo amore. Ho capito quanto assomigliassero anche a noi quella sera: stesso sorriso, stessa gioia di stare insieme e vivere un’amicizia che si fa sempre più forte, quella per la croce, tanto amata e anelata da San Luigi di Montfort e Maria Luisa di Gesù, stessa voglia di seguire i loro passi dal momento in cui sono entrati nelle nostre vite. Abbiamo trascorso un’ora a parlare di noi, con trasporto, ci siamo raccontati con sincerità e con la voglia di ascoltare ed essere ascoltati, privilegio non più presente nella nostra realtà un po’ arida e priva di comunicazione. E, come un fiume in piena, sono scaturite le nostre esperienze passate, dei nostri viaggi nei luoghi santi, e della nostra trasformazione. Sono venute fuori le emozioni, gli incontri fondamentali, la voglia sempre più forte di continuare un cammino con i piedi instancabili del cuore, come fece Montfort, nel suo viaggio verso la luce della sapienza, tanto ricercata e amata, unica méta di un cammino angusto ma colmo di buone azioni, di generosità verso gli ultimi, verso coloro che non hanno niente ma possono dare tanto. E nel tricentenerio della sua morte, io voglio immaginare tutti noi Amici della Sapienza come i girasoli, quei grandi fiori gialli che seguono all’unisono la luce del sole, che guardano sempre in direzione di quella fonte di vita che li illumina. Insieme alle nostre care suore, Piera, Maria Donata, Alberta, Giuseppina e le nuove amiche, abbiamo concluso l’incontro tenendoci per mano, invocando l’affetto e la protezione di Maria. Ci rivedremo per parlare di Nostro Signore, per entrare sempre di più nella sua logica, nel suo mondo, dove l’amore è l’unica ricchezza. Grazie, suor Isabelle, suor Elizabeth, è stato proprio un “ bell ’incontro!” Enza e il gruppo di Enna Italia 14 Sfidare la sordità L’istituto Montfort è in cammino verso la celebrazione dei suoi 60 anni di fondazione. E’ nel ringraziamento, nella preghiera e nella gioia che le Figlie della Sapienza hanno aperto l’anno del giubileo di diamante di questo Istituto votato all’educazione, all’evangelizzazione dei bambini sordi, categoria trascurata dalla società haitiana. La celebrazione di apertura ha avuto luogo il 28 aprile 2016, data memorabile per tutta la famiglia monfortana, poiché segna il tricentenario dell’ entrata in cielo del nostro Santo Fondatore, Luigi Maria Grignion da Montfort. . Monsignor Guire Poulard, Arcivescovo di Port-au-Prince ha presieduto la celebrazione eucaristica. Era là, immerso nella calma della meditazione, e attento come a una riunione di genitori alla scuola dei sordi. Era contento di essere là e soprattutto felice di scoprire in questi giovani sordi ricchezze sorprendenti. Il cammino si fa imprevedibile come il linguaggio del sorriso allo sguardo di un bambino sordo. Bisogna spingere la parola più in là, nei colori dell’impossibile, per generare l’ordine del possibile. L’Istituto Montfort era situato nel quartiere popolare della via Saint Martin, al centro città di Port-au Prince. A seguito dei numerosi danni causati dal devastante terremoto del 2010, è stato trasferito alla Croix des Bouquets, più precisamente in via Duval 31. A monte come a valle, il lavoro dei 4 Centri dell’ Istituto, di Port-au-Prince, di Cap-Haïtien, di san Marc e di Lavaud, ricerca una stessa unità d’azione per assicurare un’esistenza dignitosa ai bambini e ai giovani d’Haïti portatori di handicap sensoriali. L’Istituto Montfort fonda perciò il suo impegno con i bambini sordi, per deporre nel loro cuore, nel loro spirito e nella loro anima, il senso profondo della vita. Questo vuol dire che all’Istituto, la formazione classica è obbligatoriamente associata a una formazione professionale e a dei lavori manuali. Si sono volute aprire completamente le porte! Il giubileo è stato per l’insieme dell’Istituto un’occasione rara per esporre e mostrare al grande pubblico il talento dei suoi artisti, i giovani handicappati sordi. Bisogna superare la barriera e andare sulla proprietà per vedere l’altro lato dell’Istituto e constatare l’esistenza della fattoria agricola e di quella dell’allevamento, l’edificio dei laboratori di ebanisteria e di artigianato, i dormitori e altro. Preoccupata di conservare il miglior equilibrio nutritivo per questi bambini svantaggiati, l’amministrazione investe allo stesso tempo nella produzione di prodotti alimentari e animali. 15 La celebrazione dei 60 anni dell’Istituto Montfort è stata l’occasione di un trasferimento piacevole dei bambini sordi della provincia verso Port-au-Prince. Ci sono state perciò molte persone da alloggiare per due notti. Infatti i 4 Centri dell’Istituto Montfort si sono incontrati in via Duval per gridare e danzare come sordi. La festa è stata bella. I 4 Centri per bambini sordi hanno tutti appeso i loro talenti e le loro opere ai pannelli della festa. Ognuno ha saputo differenziare la sua identità alla fiera artigianale arrangiata nelle tende. Dal ricamo al cucito, dalle tovaglie per tavola ai vestiti per bambini, dai mobili per sala alla camera da letto, il visitatore può entrare in dialogo con il giovane artigiano dei laboratori. I convitati dell’Istituto Montfort e delle Figlie della Sapienza erano disposti a vivere la giornata dei 300 anni e dei 60 anni nella gioia e nel ringraziamento. Non sembrava mancare nulla all’organizzazione per animare questo grande atto di riconoscenza preparato per i bambini e per gli amici di San Luigi Maria. Con questo scambio costante fra l’autore e il visitatore, l’Istituto guida i suoi giovani sulla strada dell’autonomia, sottomettendo l’handicap al lavoro intellettuale e manuale. Questi bambini hanno divertito molto il pubblico con danze, coreografie e scenette drammatiche. Hanno sfidato la sordità. Bisogna infine segnalare che l’apertura di questo sessantesimo è stata allietata da un pasto squisito. Mentre gli invitati mangiavano dei bocconcini serviti fin dal loro ingresso nella sala, trasformata nello stesso tempo, in teatro e sala da pranzo, i giovani artisti, tutti sordi, danzavano e mimavano il folclore. “Lodato sii tu, Signore, per i tuoi benefici,” ecco il ritornello ideale che riassume quanto abbiamo vissuto nella giornata del 28 aprile 2016. Sr Lamercie Estinfort, fds Direttrice 16 Una settimana in relazione Anche quest'anno dopo l'esperienza positiva dell'anno scorso abbiamo deciso di proporre di nuovo la settimana comunitaria ai giovani delle parrocchie di S. Barnaba e S. Apostoli, dal 22 al 26 febbraio nei locali del monastero della parrocchia di S. Barnaba, a Torino. A partecipare alla proposta sono stati i ragazzi della 5° superiore e dei primi anni di università delle due parrocchie, accompagnati e guidati dal gruppo della comunità educativa del quale fanno parte il parroco, le nostre giovani suore Figlie della Sapienza, le educatrici della parrocchia e due adulti della comunità. Una settimana che unisce, approfondisce legami, permette di condividere, vivendo insieme nello stesso ambiente, come una famiglia: si dorme, si mangia, si passa del tempo insieme, continuando ad andare a scuola, all' università, al lavoro durante il giorno, ognuno secondo le proprie esigenze personali. Al mattino ci svegliamo tutti insieme preghiamo e facciamo colazione; poi ognuno alle sue attività. Chi può condivide il pranzo. Prima di cena c’ è un momento di riflessione e di preghiera, poi ancora insieme per condividere, confrontarsi, vivere attività di formazione….e poi tutti a dormire! 17 Quest'anno abbiamo affrontato il tema delle "relazioni" con Dio e con gli altri, cercando di toccare gli aspetti più belli e anche quelli più faticosi. Ci siamo confrontati sul nostro modo di stare con gli altri, sulla fiducia, sullo spazio che lasciamo all'altro, su quale posto occupa l'altro nella relazione con noi. Abbiamo approfondito il tema del conflitto e ci siamo confrontati con il modo di stare in relazione che ci offre Gesù. Ogni giorno, una nuova Parola che ci accompagna e una nuova occasione per stare con gli altri e condividere in maniera profonda quello che viviamo. Un tempo speciale nella Quaresima, in cui prepariamo il nostro cuore a mettersi ancora una volta davanti a Colui che meglio ha saputo dirci cosa vuole dire stare in relazione con l'altro e donarsi totalmente per amore! Abbiamo concluso con una serata di preghiera guidata dai giovani e aperta a tutti i gruppi e alle due comunità parrocchiali; un modo per condividere ciò che abbiamo vissuto e per ringraziare il Signore per ciò che abbiamo ricevuto. Una settimana così ti permette di riflettere su temi profondi che la convivenza amplifica e rende ancora più veri, ti permette di vivere momenti di intimità con il Signore e condivisione con gli altri, di creare lo spazio per le giuste domande e di confrontarti nel cammino di crescita. E' stata una grande ricchezza e ognuno ha contribuito alla riuscita di un'esperienza davvero profonda, di quelle che lasciano il segno. L'augurio è che esperienze come questa possano essere il più possibile vissute e sperimentate dai giovani, che possano portare frutto nella vita e ancora essere la spinta per muovere passi importanti nella quotidianità, e per poter vivere una vita piena. Ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato e chi ha reso possibile la realizzazione di questo progetto attraverso piccoli e grandi gesti di condivisione. La comunità educativa Italia 18 Il nuovo volto della “Casa della vedova” Da queste parti si dice che i tempi cambiano e lo si può constatare in vari modi. Si dice pure che i cambiamenti portano novità. In che senso? Da 57 anni, l’Istituzione Laura Vergara, conosciuta sotto il nome « La casa della vedova » a Palmira Valle, Colombia, accoglieva solo donne con bambini con più di due anni. Donne e bambini avevano perso un marito e un padre a causa della violenza sociale vissuta in questa zona del paese e erano abbandonati senza alcuna forma di aiuto familiare o sociale. La violenza prevale sempre, ma ora è quella domestica, senza figura paterna. Il numero di madri « capo famiglia » è in aumento; esse restano sole perché il marito e padre dei loro bambini li abbandonano per un'altra compagna. Spesso madri e bambini devono pure salvarsi dai cattivi trattamenti fisici e psicologici che i mariti fanno loro subire, questo viola i loro diritti e li mette in una situazione a rischio. Attualmente, vengono donne capo famiglia con nuovi figli, che continuato ad essere vittime delle loro decisioni infelici, unite a uomini che le maltrattano, le sottovalutano e le abbandonano alla loro sorte. Queste donne prendono su di sé la responsabilità della maternità e questo le porta a tentare l'impossibile per allevare i propri figli. Volto di Gesù bambino che fugge in Egitto con l'aiuto dei suoi genitori per sfuggire al terrore omicida di Erode. Quanto ai bambini della “Casa”, fuggono dalla violenza domestica con la loro madre. Affinché non siano allevati in un'atmosfera di cattivo trattamento e di aggressività e dopo una matura riflessione, sono le madri che decidono di prendere un'altra strada per proteggere i loro bambini. 19 Oggi, queste madri sono ricevute con molto amore e fanno parte di una comunità di vita nella “Casa della vedova.” Qui, esse entrano facilmente in relazione le une con le altre poiché vivono situazioni ed esperienze simili. La realtà dei bambini e adolescenti di Colombia diventa sempre più complessa. Vivono con o senza una figura genitoriale, sono allevati dai nonni o da uno zio. Ma costoro devono lasciare soli i giovani per andare a lavorare. Questi bambini trascorrono la maggior parte della loro vita senza una figura autorevole. Sono esposti a ogni tipo di situazione: furti, consumo di sostanze psicoattive, aggressività, indigenza e bande di strada. Per evitare questo, l’ICBF (Istituto colombiano di protezione della famiglia) ha studiato programmi adatti ai tipi di popolazione. La “Casa della vedova” fa parte di una di queste proposte, accoglie attualmente 73 bambini e adolescenti a rischio per il programma di violazione della protezione. La presenza delle Figlie della Sapienza è molto significativa non solo per il programma di protezione della famiglia ma per i bambini e le famiglie. Le Suore offrono sicurezza e fiducia. Anche se lavorare con adolescenti è un compito arduo, faticoso e scoraggiante, esse sono vicine ai più bisognosi, a coloro che sono privi di affetto … E come dice Puebla “sono i volti sofferenti di Gesù.” i i DISCORSO DEL PAPA GIOVANNI PAOLO II - Puebla de Los Angeles (Messico), seminario Palafoxiano Domenica 28 gennaio 1979. Figlie della Sapienza, Palmira-Valle, Colombia 20 Sr Giacinta del Cuore Immacolato è giunta in missione in Perù nel 1976 per le Figlie della Sapienza della Provincia d' Italia quando la missione aveva raggiunto i 13 anni dalla sua fondazione. Ricordiamo che la sua presenza è stata molto significativa per continuare a rispondere alle sfide della missione. Riconosciamo anche la sua dedizione per l'animazione vocazionale insieme alle Suore e ai Padri monfortani per parecchi anni. Realizzò il suo primo impegno a Huánuco dal 1976 al 1978: visitando gli ammalati nelle loro modeste abitazioni, offrendo i suoi servizi professionali come infermiera, confortando Gesù nei fratelli e sorelle. Dal 1978 al 1980, lavorò nell' agglomerato di Yanahuanca, con un impegno particolare nella pastorale della parrocchia presso bambini e giovani. Dal 1980 al 1991 e dal 1993 al 1996, è stata scelta per la comunità del Noviziato e ha dato il suo contributo con generosità e responsabilità nella formazione delle novizie e diffondendo la spiritualità nei gruppi della parrocchia. In Brasile, dal 1997 al 2008 ha amato ed è stata molto amata da tanta gente. Nel 2009, il Consiglio generale l'ha inviata a integrare la comunità del noviziato internazionale di lingua spagnola, dove è stata fino al 2015. Siamo riconoscenti anche per il suo contributo come Consigliera provinciale. Le suore che hanno condiviso la vita fraterna con lei conservano in cuore la testimonianza di preghiera, di fede e di generoso servizio. Ci congratuliamo con lei e la ringraziamo perché ha saputo vivere con gioia la sua vita consacrata e missionaria. Sr María Jesús Pinedo La Delegazione María Luisa 21 Il tuo posto resta impresso nel nostro cuore Il 12 aprile 2015, Sr Denise Hamann è giunta nelle Filippine con il cuore traboccante di gioia per completare la comunità di formazione internazionale. Ha partecipato attivamente alla routine quotidiana e alle attività della comunità. La sua fedeltà e il suo amore per la Sapienza sono stati la forza nel dedicarsi senza sosta e con tutto il cuore alla sua missione nelle Filippine. Sr Denise ha condiviso i suoi numerosi talenti e ha dato diverse lezioni alle prenovizie, come le sessioni seguenti: cultura, Sapienza e Creazione, Arti, Cristologia, la vita dei Fondatori … ecc. Con cuore riconoscente, desidereremmo ringraziare Sr Denise di aver accettato di partecipare alla formazione delle future Figlie della Sapienza. Sr Denise, la Sapienza che hai condiviso con noi, specialmente con le pre-novizie resterà sempre impressa nel nostro cuore. Ricordati che sei amata e sii certa delle nostre preghiere, dei nostri buoni ricordi e dei nostri migliori auguri. A te, Sr Denise Hamann, tutta la nostra riconoscenza. Molte grazie! Thank you very much! Maraming Salamat po! Sr Evelyn de Leon Roxas, fds Prenoviziato internazionale Filippine 22