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“Tessere una solidarietà mondiale per la vita”
"Non siamo mai sole dovunque ci troviamo, perché facciamo parte di una grande famiglia
che ha lo stesso obiettivo: tessere una vita migliore per tutti."
Sr Carmen Sammut, Presidente UISG
Insieme, Tessere una solidarietà mondiale per la vita, era il tema di riflessione e di conversione, al
quale le 900 Religiose, responsabili delle Congregazioni femminili di vita apostolica, erano convocate per
l'Assemblea Plenaria tenuta a Roma, dal 9 al 13 maggio 2016.
Con gioia condivido con voi qualche elemento su cui sono stata interpellata, durante le diverse
conferenze di questa grande assemblea internazionale che riuniva religiose di 80 paesi e che accoglieva,
quest'anno, una delegazione importante del Vietnam e della Cina.
Trasfigurare il mondo con il senso del sacro
Come religiose non siamo chiamate a sviluppare, in noi stesse e attorno a noi, il senso del sacro?
Nelle nostre società, come tessere legami concreti di solidarietà con la Creazione e con l'umanità senza
scoprire il senso del sacro? Come vivere più consapevolmente di questa presenza misteriosa che ci abita e
ci invita al rispetto? Come sviluppare lo sguardo contemplativo che unisce il lavoro per Dio e la sensibilità
per vederlo negli avvenimenti della vita quotidiana? Come il saggio biblico, impariamo a trasfigurare il
mondo di ogni giorno, rivestendo i sentimenti stessi di Cristo che, collegano nel suo Essere, tutte le
forze di vita dell'universo creato.
Impegnarsi nelle periferie del mondo
Il futuro della vita religiosa si deciderà nelle periferie dove Cristo è in agonia. Quali periferie
desideriamo trasfigurare come Comunità? Entità? Congregazione? Se viviamo fenomeni disumanizzanti,
insieme universali e locali, quali lo sradicamento di milioni di migranti, la tratta delle donne e dei bambini,
il rifiuto dell'altro in un fanatismo in crescita, è necessario lavorare sul posto e, insieme, in maniera più
globale. Chi dice a se stesso « vivere in periferia » si impegna profeticamente a divenire più precario e
vulnerabile. Oseremo una vita religiosa più radicale, trasfigurata dalla passione e dalla sapienza della
croce? Noi siamo il Vangelo che il mondo può leggere oggi!
Tessere una solidarietà globale
Durante l'assemblea, spesso abbiamo proclamato che esiste un solo carisma della vita religiosa
apostolica e che insieme dobbiamo tessere il futuro … Di fronte a questo invito forte, se tentassimo la
mobilitazione delle Congregazioni, nei nostri diversi ambienti per impegnarci con altri, delle conversazioni
coraggiose sui problemi tragici del mondo, problemi ecologici, sociali, economici e politici, tesseremmo
insieme i nostri quartieri, i nostri villaggi e le nostre città come, “comunità umane” per trasformare la
nostra Casa Comune in luogo di vita, per tutti e per tutte.
Bollettino N° 28
Giugno 2016
Nel mondo noi, le religiose, che siamo uno dei gruppi di donne più istruite e più formate, siamo
quindi invitate a vivere insieme il carisma unico della vita religiosa osando gesti e parole profetiche,
rispettando la sfumatura propria di ciascuno dei nostri istituti. Siamo chiamate a tessere maggiormente la
solidarietà fra noi, per un miglior servizio della vita nei nostri diversi ambienti.
Cogliere profeticamente i segni del futuro
Testimoniare, come religiosa di vita apostolica oggi, esige da noi la riscoperta dell'aspetto profetico
del nostro carisma. « I profeti nella Bibbia gridavano perché il popolo cambiasse direzione, perché agisse
in vista del futuro ». Chiamate a cogliere i segni di speranza, convinte che Dio crea continuamente del
nuovo, una relatrice ci propone di sviluppare quattro chiavi di speranza.
La prima chiave è quella della contemplazione quotidiana che ci permette di scoprire, la presenza
attiva di Dio nel silenzio delle piccole cose, nei germogli di una vita nuova, in una nuova creazione, in una
visione rinnovata dell'umanità di cui il nostro mondo ha tanto bisogno.
La seconda chiave è quella di diventare « sacramento », segno di relazioni nuove nella nostra vita
comunitaria, riflesso della comunione trinitaria in un mondo frammentato e disumanizzante, impegnandosi
insieme, a lottare contro il ripiegamento su di sé e ad aprirsi alla gioia dell'incontro con l'altro nella
condivisione quotidiana, nel perdono dato e accolto. Le relazioni che umanizzano sono l'unico cammino
per una crescita verso una vita in abbondanza.
La terza chiave è quella di vivere la missione come una irradiazione senza confini, in una vita
religiosa al servizio dell'avvento del Regno di Gesù. Siamo tutte chiamate, qualunque sia la nostra età, a
testimoniare il nostro carisma specifico sulle strade sorprendenti dei nostri fondatori, parabole viventi del
Regno a servizio della Chiesa e del mondo.
La quarta chiave è quella della formazione che permette a ciascuna di noi di essere accompagnata
sul percorso della propria vocazione finché Cristo sia formato in noi (Gal 4,19), se superiamo la grande
sfida di costruire comunità che testimoniano in modo contagioso, comunità dove l'esperienza di Dio è
favorita e condivisa.
Tessere una solidarietà mondiale e divenire una pagina di Vangelo profetica che porta l'esperienza di
una vita possibile nelle periferie del nostro mondo … Ecco quello che continuo a maturare nel mio cuore e
che desidero condividere con voi.
Potessimo, come Congregazione, divenire tessitrici di solidarietà!
Sr Louise Madore fds
Superiora generale
________________________________________________________
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Tessere la solidarietà per la Vita – Vivere e testimoniare come religiose di Vita Apostolica : Sr Márian Ambrosio, IDP
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Primi passi verso una riconfigurazione
Le Responsabili dell'Indonesia, della Papua Nuova Guinea e delle Filippine si sono riunite nelle
Filippine con il Consiglio Generale dal 22 al 25 febbraio 2016. Scopo di questo incontro era compiere un
tratto di cammino insieme verso una riconfigurazione dei modi di vivere la nostra missione di Figlie della
Sapienza nelle tre entità sviluppando tra noi delle collaborazioni.
Le partecipanti erano i membri del Consiglio Generale con Sr Liane Rainville, Responsabile della
Delegazione delle Filippine, Sr Julienne Rasoazananoro Responsabile della Delegazione della Papua
Nuova Guinea e Sr Moly Chacko Ezhuvanthanthu, Responsabile del settore Indonesia.
1a fila
Sr Elizabeth, c.g., Sr Moly, Sr Julienne
Sr Isabelle c.g.
2a fila
Sr Rani c.g., Sr Liane, Sr Louise, s.g.
Questa riunione fa parte dell'attuazione della decisione presa al Consiglio di Congregazione, nel
novembre 2015. E' stata un'occasione unica di condivisione dei nostri sentimenti, attese, forze, fragilità e
missioni, in vista di un processo di riconfigurazione. Il senso di questa parola è stato precisato come un
mezzo di collaborazione e non come una struttura.
Il percorso, facilitato dal Consiglio generale, ci ha condotte a considerare dei settori di
collaborazione possibili e concreti per il futuro. Condividendo, abbiamo appreso molto delle diverse entità
e ci siamo sentite supportate e collegate le une alle altre.
Ringraziamo il Consiglio generale per averci accordato questo privilegio di riunirci come una sola
famiglia Figlie della Sapienza d'Asia/Melanesia! Ringraziamo la Delegazione delle Filippine per la loro
accoglienza calorosa!
« Nel 2018, la Congregazione avrà superato
le frontiere, avrà un volto nuovo. Vivremo
l’interculturalità
all’interno delle nostre strutture
e della nostra organizzazione. »
(Atti del Capitolo 2012)
3
Sr Julienne Rasoazananoro, fds
Papua Nuova Guinea
Viva il pellegrinaggio monfortano!| Viva Montfort!
Che grande gioia, che grazia e benedizione per noi, Suore dell'Anno Sapienza, partecipare al
pellegrinaggio monfortano, a Lourdes dal 18 al 22 aprile 2016, soprattutto perché la maggioranza di noi
viveva questa esperienza per la prima volta. Ringraziamo il Signore per questo avvenimento straordinario:
un pellegrinaggio in un luogo unico, vissuto in un anno significativo: il Tricentenario della morte di San
Luigi Maria e del Giubileo della Misericordia.
Siamo profondamente riconoscenti all'Equipe generale; non solo il nostro programma era molto ben
organizzato ma abbiamo avuto pure la fortuna di vivere questo avvenimento con tutti i pellegrini della
fraternità monfortana.
Ecco quello che ci ha particolarmente colpite e segnate di
questa esperienza unica:

La grotta e i diversi luoghi di raccoglimento,
l'organizzazione generale, l'animazione di ogni celebrazione
con l'accoglienza riservata ai pellegrini: tutto questo ci ha
fatto entrare in un'atmosfera di preghiera.

La folla numerosa, giunta da diversi paesi, che testimonia la
sua fede e la sua devozione alla Santa Vergine, soprattutto
gli Infermieri monfortani: la loro disponibilità, dedizione,
tenerezza, rispetto, pazienza e amore verso gli ammalati.
Gioia, conforto e consolazione sono stati il frutto del loro
servizio. Questi valori vissuti così intensamente ci
incoraggiano a testimoniare, a nostra volta, la nostra
spiritualità come famiglia monfortana.

Le diverse celebrazioni: messa internazionale, processione
eucaristica e mariana, via crucis e omelia del Vescovo,
hanno contribuito a radicarci nella fede e nell'amore di
Cristo Sapienza.
Cinque giorni per vivere tutto
questo e soprattutto integrarlo, è un
po' poco! Ma non potremo mai
dimenticare le grazie di gioia e di
pace interiore che illumineranno
sempre la nostra vita.
Le Suore dell'Anno Sapienza - 2016
4
Amiamo, viviamo, e proclamiamo la Sapienza
Gli Amici della Sapienza di Librino, un
quartiere popoloso e periferico della città di Catania
in Sicilia, hanno conosciuto le Figlie della Sapienza
più di vent’anni fa, quando il parroco della Chiesa
Resurrezione del Signore, chiese proprio a queste
suore di venire ad operare a Librino.
E’ così iniziata la Missione e negli anni il gruppo degli Amici della Sapienza è cresciuto non solo in
numero ma anche nella conoscenza della vita e spiritualità del Montfort e anche della Beata Maria Luisa
di Gesù. Gli Amici offrono il loro servizio alla comunità e in diversi modi si rendono disponibili verso i
fratelli, i bisognosi, i ragazzi, la Caritas, la catechesi…si occupano di ogni forma di povertà e di ingiustizia
nello spirito e sull'esempio di San Luigi Maria e della Beata Maria Luisa di Gesù, lavorano con le persone
per ridare loro dignità.
Quest’anno che ricorre il tricentenario del ritorno alla casa del Padre del Montfort, gli Amici della
Sapienza insieme alle Suore hanno programmato degli incontri trimestrali sull’approfondimento della vita,
degli scritti del Santo e della Beata Maria Luisa di Gesù in modo da sentirli più vicini e poterli attualizzare
nel territorio e nella vita quotidiana. Grazie al padre monfortano Adriano, alle nostre suore, Ausilia, Angela
e Piera e al nostro parroco don Salvo, stiamo preparando le Missioni nel quartiere, che si terranno nel
prossimo mese di maggio, in modo che tutti abbiano la possibilità di conoscere Gesù Sapienza proprio
come era solito fare San Luigi Maria e come il Papa Francesco ci indica in quest’anno Giubilare della
Misericordia: andare nelle periferie, uscire dalle chiese! Ognuno di noi può farsi prossimo verso il fratello
e la sorella che incontra e con gesti semplici mostrare la Misericordia del Padre.
5
La visita di suor Elizabeth e di suor Isabelle, Consigliere Generali, è stata per noi un’occasione per
far festa e gioire, confrontandosi con realtà diverse. Abbiamo spiegato che gli Amici si incontrano con gli
altri gruppi della Sicilia, (Enna, Monte Po’ e Adrano), e di Reggio Calabria per pregare e riflettere insieme
sulla Parola, nutrimento fondamentale, sostegno e forza, cercando di seguire gli insegnamenti del santo di
Montfort.
Grazie a suor Elizabeth e suor Isabelle per la loro gentilezza e il loro sorriso….che Gesù Sapienza ci
aiuti e insieme alla Beata Vergine Maria ci accompagni nel nostro servizio per poter amare, vivere e
proclamare con gioia la Sapienza!
Natalia con il gruppo Amici della Sapienza di Librino
Cinque celebrazioni del Tricentenario
Le Figlie della Sapienza con gli Amici della Sapienza, nel
celebrare il “Tricentenario” nelle varie parrocchie, hanno
cercato di mettere in luce la grandezza del Montfort attraverso
la sua spiritualità sapienziale, mariana, mistica, la sua vita
obbediente, povera, crocifissa e il suo continuo pellegrinare
intrapreso con i suoi piedi, mai stanchi, e con il coraggio di
vivere per gli altri.
In questo Tricentenario, la voce di Montfort si è fatta
chiara e forte nel grido “Aprite a Gesù Cristo” in questo tempo
di povertà e di disperazione per molti nostri fratelli che cercano
“asilo” nella nostra Europa. Ed è per questo che nel triduo di
preparazione abbiamo approfondito l'atteggiamento del
Montfort nei confronti dei poveri, l'amore riversato su chi era
rifiutato ed abbandonato, la venerazione di quelle membra
sfigurate che per Luigi Maria rappresentavano Gesù flagellato.
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A Catania ogni notte c'è una moltitudine di poveri lungo le strade, sui marciapiedi che soffrono il
freddo, senza tetto, né pane che chiedono aiuto. Le Figlie della Sapienza residenti a Librino e a Monte Po
hanno dato ascolto a questo “grido” e hanno risposto assicurando la loro presenza e il loro servizio in
mezzo ai fratelli provenienti dalle varie parti del mondo soprattutto dai paesi in guerra. Questo è ciò che
vuole il Montfort da noi! Un'altra risposta all'appello dei poveri è stata data dalla parrocchia di Librino
con una futura apertura di una “Mensa per i poveri”.
“La chiesa deve essere la casa che tutti accoglie e nessuno rifiuta. Le sue porte rimangano
spalancate, perché “nessuno può essere escluso dalla misericordia di Dio” (Papa Francesco). E su questa
linea gli Atti del Capitolo Generale del 2012 ci invitano ad essere pronte a lasciarci inviare dalla
Sapienza liberatrice nel cuore di un mondo multiculturale, per ascoltare il grido dei poveri che ai nostri
giorni non sono più solo alle porte della città, sono dovunque e vivono in condizioni disumane.
La Comunità “SICAR”, incarnata nelle diverse realtà della Sicilia-Calabria è pronta a “spalancare la
tenda” e ad uscire dai sentieri percorsi per rispondere agli appelli dei più poveri. Montfort ci ha insegnato
che bisogna uscire fuori sulle strade del mondo per portare Gesù, come Lui “si alzò da tavola, depose le
vesti”, per diventare compagno di viaggio del mondo, della gente che sta fuori. Noi, Figlie della Sapienza,
siamo invitate a fare ciò che la Sapienza ha fatto per il mondo.
Che segno ha lasciato, la conoscenza,
la vita, la testimonianza e la spiritualità di
Montfort alla gente delle quattro parrocchie
- Librino- Adrano- Monte Po- Enna che ha
celebrato il Trecentenario? Ha lascito il
desiderio di approfondire sempre più la
spiritualità
monfortana
per
seguire
concretamente le orme di S. Luigi Maria.
Il Cammino che ci resta da fare si presenta arduo ed impegnativo. Il nostro progetto insieme agli
Amici della Sapienza é di vivere e diffondere la spiritualità monfortana. Il Tricentenario di Montfort è
diventato un trampolino di lancio.
La comunita' “Sicar”
Librino, Adrano, Monte Po, Enna, Reggio Calabria
7
Il villaggio Welong è una suddivisione
della parrocchia di Poco nella diocesi di
Ruteng in Indonesia. Le Figlie della
Sapienza prestano servizio partecipando alle
attività della parrocchia e in questo modo
condividono il loro carisma con le persone
dei dintorni. Il villaggio Welong è
socialmente
ed
economicamente
sottosviluppato. In più, le condizioni di
salute e di igiene sono retrograde.
Nel 2010, constatando la situazione del popolo, le
nostre Suore hanno iniziato un programma di nutrizione per
madri e bambini. Scopo principale è di sensibilizzare le
mamme alla salute e all'igiene, ma anche di aiutare i bambini
malnutriti. Poiché questo programma è utile al villaggio e ci
offre un luogo per continuare la nostra missione, il Settore
Indonesia, con il supporto della Congregazione, ha
compiuto un passo audace facendo costruire un Centro per il
programma di nutrizione madre e bambino.
Il Centro si chiama PKBM Pondok
Kebijaksanaan:
P—Pusat= Centro
K—Kegiatan= Attività
B—Belajar= Apprendimento
M—Masysrakat= Popolo
Pondok= Piccola capanna
Kebijaksanaan= Sapienza
Il “Center for Educational activity and
Learning of the People.” è un mezzo per tendere
la mano ai bisognosi, aiutare le persone ad
acquisire delle competenze per la vita e essere
indipendenti.



Visione di PKBM:
Parecchi elementi importanti sono offerti alla società da PKBM:
Apprendimento per tutti
Educazione di base
Gruppo di gioco -bambini / Giardino d'infanzia / Introduzione alla fede (Catechesi per bambini
cattolici)
Apprendimento di competenze
Educazione per quanti abbandonano gli studi / Apprendimento dell'agricoltura / uso del tempo /
sementi per una mietitura migliore / Allevamento di animali: maiali, mucche...
Compostaggio e fertilizzanti /Sviluppo di interessi personali / desideri / confezione di vestiti /lavori a
maglia.
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Le Figlie della Sapienza del Settore
Indonesia, vedono i bisogni delle persone e in essi
un'opportunità di condividere l'amore della
Sapienza. Quest'opera, in relazione con il nostro
carisma estende la nostra missione a Welong.
Abbiamo un permesso legale del governo dell'
Indonesia per iniziare il programma di educazione
sotto il titolo PKBM . Questo ci permette, a nome
della Congregazione, di aprire dei Centri di
educazione e di insegnamento al popolo con il
nome PKBM ovunque in Indonesia.
Prevediamo che questa missione in futuro si
svilupperà. Procurerà servizi essenziali alla
popolazione del villaggio e ad altri. Ci auguriamo
che quanti hanno seguito il programma ne
traggano beneficio per la propria vita. Non solo
sognamo di aiutare le donne e i bambini
malnutriti, ma vogliamo educare ogni persona,
soprattutto i meno favoriti. In relazione al nostro
carisma, ci impegniamo in questa missione per il
benessere del popolo.
Grazie per il vostro aiuto e il vostro incoraggiamento. Che il vostro sostegno continuo permetta al
nostro sogno di diventare realtà e ci dia la forza necessaria per portare l'amore incondizionato della
Sapienza a tutti coloro verso i quali siamo inviate.
Le Suore del Settore Indonesia
Anno Sapienza 2016-2017
Nomi
Entità
Lingua
Paese
Sr Sushma Reena Ekka
India
Francese
Francia
Sr Angela D'Ettore
Italia
Inglese
Filippine
Sr Armela Mamy Savaro
Madagascar
Francese
Francia
Sr Nitah Marie Totony Helle
Madagascar
Francese
Francia
Sr Devota Ng’oma
Malawi
Francese
Francia
Sr Olive Namondwe
Malawi
Francese
Francia
Sr Manette Magloire
Haïti
Spagnolo
Argentina
9
La missione “Sagesse”
Inserita nella parrocchia San Rocco (Ravenna) dal 1982 e nella Casa Protetta Sassoli (Lugo) dal
1987, la nostra comunità ha svolto fin dall’inizio e svolge tuttora una missione multiforme in Romagna.
Attualmente composta da cinque Suore (quattro italiane e una francese), la comunità rispecchia il volto
internazionale della Congregazione e quello della società multietnica, multiculturale e multireligiosa che ci
circonda.
Suore : Albina, Elena, Maria Rita,
Giuliana e Marie-Adeline
Gruppo di uomini accolti al “Buon Samaritano”
A Ravenna sono presenti Sr Maria Rita, Sr Giuliana, Sr Albina e Sr Marie-Adeline, ciascuna con una
missione specifica e impegnate, insieme a tanti laici, in diversi servizi: prima accoglienza parrocchiale e
ascolto, catechesi-evangelizzazione, formazione umana e spirituale di adulti (specialmente presso i
volontari), visite a persone anziane e/o malate (incluso il “ministro straordinario dell’Eucaristia”),
ambulatorio infermieristico, dormitorio d’emergenza “Il Buon Samaritano” (23 posti letto per uomini e 4
per donne), sporte di viveri. Per queste ultime due attività, collaboriamo con la Caritas diocesana, i servizi
sociali territoriali, diversi Enti e Associazioni.
Nel nostro servizio, cerchiamo di orientare le varie
persone, sia italiane sia immigrate (perfino senza
documenti) verso gli uffici competenti e le sollecitiamo
perché da subito si coinvolgano e si rendano “artefici del
loro destino”. In particolare le aiutiamo nel disbrigo dei
documenti. La nostra missione ci stimola a mettere in atto
l’Orientamento del Capitolo Generale 2012: trasformare
la multiculturalità in interculturalità e ci sforziamo di
valorizzare le relazioni ecumeniche e interreligiose; con
questo servizio viviamo concretamente la dimensione di
“globalizzazione”.
Due donne accolte al dormitorio
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Animiamo un gruppo
di Amici della Sapienza,
i quali apprezzano sempre più la nostra
spiritualità e approfondiscono
passo a passo la conoscenza
dei nostri Fondatori.
A Lugo, Sr Elena è una presenza preziosa
come segno di speranza e di pace in mezzo alle
persone anziane e al personale della Casa Sassoli
e dell’Ospedale. E’ anche attiva nell’ambito della
parrocchia e cerca di coinvolgere i parrocchiani
per l’animazione spirituale e liturgica della Casa
Protetta.
Le Suore della comunità di Ravenna-Lugo
Italia
Nomina di Governo
Canada
Provinciale:
Sr Linda Joseph
2o mandato
Consigliere:
Sr Suzanne Léger
2o mandato
Sr Francine Gauthier
1omandato
Sr Marie-Reine Gauthier
1o mandato
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Dopo l'approvazione del Consiglio di
Congregazione 2013, la Provincia degli Stati Uniti
ha intrapreso i passi per attuare una comunità
internazionale a New York. Attualmente, Sr
Bernadette Sassone e Sr Marilyn Soeder attendono
l'arrivo di Sr Maria Jesus del Perù e di Sr Teresa de
Jesus della Colombia. L'immigrazione americana ha
appena autorizzato il visto per Sr Teresa ed ella sarà
con noi dal 24 aprile. Speriamo sia la stessa cosa
per la suora del Perù.
Nell'attesa, abbiamo iniziato a coinvolgerci
nella parrocchia St Hughes di Lincoln nella
Huntington Station. La parrocchia è molto attiva
con più di 1.000 persone che la domenica assistono
alla messa in spagnolo. Al termine, i fedeli vanno
al bar della scuola dove diversi gruppi offrono dei
piatti che vendono per diverse attività. Le Suore
raccontano che lì hanno conosciuto le « pupusas »,
un piatto Salvadoregno favorito, una specie di
frittella di mais con salsa e verdure.
Sr Bernadette e Sr Marilyn insegnano a “Opening Word” ESL (Inglese seconda lingua), un
programma per le donne, guidato dalle Suore Domenicane di Amityville. Più di 100 donne sono in lista
d'attesa per questo programma. Sr Bernadette insegna 4 giorni alla settimana e Sr Marilyn come pure
un'Associata della Sapienza, Audrey Schroeder, insegnano ciascuna un giorno alla settimana. Sr Marilyn
continua il suo lavoro nella scuola secondaria St Martin di Porrès a Rockaway, un giorno alla settimana
fino a giugno. Sr Bernadette offre il programma cattolico di educazione religiosa (CCD) in parrocchia a un
gruppo di adolescenti di lingua spagnola. Sr Marilyn partecipa anche alle sessioni di gruppi con le donne di
lingua spagnola, guidate da un'assistente sociale che si occupa di questioni importanti per loro.
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Le Suore pensano di iniziare pure un
programma ESL (inglese) semplificato per gli
uomini con alcuni fratelli Francescani che
hanno
manifestato
interesse.
Stiamo
considerando le possibilità di organizzare
incontri di pianificazione.
Tutti sono riconoscenti a Estela, loro insegnante giunta dall'Argentina che ha aperto la sua casa una
volta alla settimana per esercitare la conversazione spagnola. Estela, le Suore Domenicane, i loro
volontari, i fratelli Robert (Bob) e Gonzalo e i parrocchiani di St Hugues di Lincoln li hanno accolti
calorosamente.
Comunità internazionale – New York
Stati Uniti
Impegni nella Congregazione
Primi Voti
Indonesia
Malawi
Maria Hermi Irawati Parera
Elisabet Samur
7 maggio 2016
7 maggio 2016
Gloria Dickson
4 giugno 2016
Voti Perpetui
India
Malawi
Sr AliceVelakani
Sr Theresa Pratheeba Thobias
16 aprile 2016
16 aprile 2016
Sr Sahaya Suja Francis
16 aprile 2016
Sr JayamaryArokiyanathan
16 aprile 2016
Sr Flora Devotta Ng’oma
4 giugno 2016
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Un bell’ incontro
Domenica, 13 marzo 2016, ancora un “ incontro” per noi, Amici della Sapienza di Enna. Un
incontro semplice ma intenso e gioioso, un incontro di anime sempre più assetate della conoscenza di quel
Dio che, con la sua croce ci ha donato ciò che di più grande esiste: il suo amore e la capacità a noi di poter
amare gli altri come Lui ci ha amati.
Con animo sereno e anche emozionato, abbiamo conosciuto Suor Isabelle e suor Elizabeth, le nostre
Consigliere Generali, nel nostro ambiente abituale. Sr Elizabeth, peruviana e Sr Isabelle, francese, due
pezzi di mondo distanti tra loro, ma distanze e diversità si azzerano di fronte allo stesso desiderio di dare se
stessi, di amare e capire la fonte di questo amore. Ho capito quanto assomigliassero anche a noi quella sera:
stesso sorriso, stessa gioia di stare insieme e vivere un’amicizia che si fa sempre più forte, quella per la
croce, tanto amata e anelata da San Luigi di Montfort e Maria Luisa di Gesù, stessa voglia di seguire i loro
passi dal momento in cui sono entrati nelle nostre vite.
Abbiamo trascorso un’ora a parlare di noi, con trasporto, ci siamo raccontati con sincerità e con la
voglia di ascoltare ed essere ascoltati, privilegio non più presente nella nostra realtà un po’ arida e priva di
comunicazione. E, come un fiume in piena, sono scaturite le nostre esperienze passate, dei nostri viaggi nei
luoghi santi, e della nostra trasformazione. Sono venute fuori le emozioni, gli incontri fondamentali, la
voglia sempre più forte di continuare un cammino con i piedi instancabili del cuore, come fece Montfort,
nel suo viaggio verso la luce della sapienza, tanto ricercata e amata, unica méta di un cammino angusto ma
colmo di buone azioni, di generosità verso gli ultimi, verso coloro che non hanno niente ma possono dare
tanto.
E nel tricentenerio della sua morte, io voglio immaginare tutti noi Amici della Sapienza come i
girasoli, quei grandi fiori gialli che seguono all’unisono la luce del sole, che guardano sempre in direzione
di quella fonte di vita che li illumina. Insieme alle nostre care suore, Piera, Maria Donata, Alberta,
Giuseppina e le nuove amiche, abbiamo concluso l’incontro tenendoci per mano, invocando l’affetto e la
protezione di Maria. Ci rivedremo per parlare di Nostro Signore, per entrare sempre di più nella sua logica,
nel suo mondo, dove l’amore è l’unica ricchezza. Grazie, suor Isabelle, suor Elizabeth, è stato proprio un “
bell ’incontro!”
Enza e il gruppo di Enna
Italia
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Sfidare la sordità
L’istituto Montfort è in cammino verso la
celebrazione dei suoi 60 anni di fondazione. E’
nel ringraziamento, nella preghiera e nella gioia
che le Figlie della Sapienza hanno aperto l’anno
del giubileo di diamante di questo Istituto votato
all’educazione, all’evangelizzazione dei bambini
sordi, categoria trascurata dalla società haitiana.
La celebrazione di apertura ha avuto luogo il 28
aprile 2016, data memorabile per tutta la famiglia
monfortana, poiché segna il tricentenario dell’
entrata in cielo del nostro Santo Fondatore, Luigi
Maria Grignion da Montfort.
.
Monsignor Guire Poulard, Arcivescovo di Port-au-Prince ha presieduto la celebrazione eucaristica.
Era là, immerso nella calma della meditazione, e attento come a una riunione di genitori alla scuola dei
sordi. Era contento di essere là e soprattutto felice di scoprire in questi giovani sordi ricchezze
sorprendenti. Il cammino si fa imprevedibile come il linguaggio del sorriso allo sguardo di un bambino
sordo. Bisogna spingere la parola più in là, nei colori dell’impossibile, per generare l’ordine del possibile.
L’Istituto Montfort era situato nel quartiere
popolare della via Saint Martin, al centro città di Port-au
Prince. A seguito dei numerosi danni causati dal
devastante terremoto del 2010, è stato trasferito alla
Croix des Bouquets, più precisamente in via Duval 31.
A monte come a valle, il lavoro dei 4 Centri dell’
Istituto, di Port-au-Prince, di Cap-Haïtien, di san Marc e
di Lavaud, ricerca una stessa unità d’azione per
assicurare un’esistenza dignitosa ai bambini e ai giovani
d’Haïti portatori di handicap sensoriali.
L’Istituto Montfort fonda perciò il suo impegno con i bambini sordi, per deporre nel loro cuore, nel
loro spirito e nella loro anima, il senso profondo della vita. Questo vuol dire che all’Istituto, la formazione
classica è obbligatoriamente associata a una formazione professionale e a dei lavori manuali.
Si sono volute aprire completamente le porte! Il giubileo è
stato per l’insieme dell’Istituto un’occasione rara per esporre e
mostrare al grande pubblico il talento dei suoi artisti, i giovani
handicappati sordi. Bisogna superare la barriera e andare sulla
proprietà per vedere l’altro lato dell’Istituto e constatare l’esistenza
della fattoria agricola e di quella dell’allevamento, l’edificio dei
laboratori di ebanisteria e di artigianato, i dormitori e altro.
Preoccupata di conservare il miglior equilibrio nutritivo per questi
bambini svantaggiati, l’amministrazione investe allo stesso tempo
nella produzione di prodotti alimentari e animali.
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La celebrazione dei 60 anni dell’Istituto
Montfort è stata l’occasione di un trasferimento
piacevole dei bambini sordi della provincia verso
Port-au-Prince. Ci sono state perciò molte
persone da alloggiare per due notti. Infatti i 4
Centri dell’Istituto Montfort si sono incontrati in
via Duval per gridare e danzare come sordi. La
festa è stata bella.
I 4 Centri per bambini sordi hanno tutti appeso
i loro talenti e le loro opere ai pannelli della festa.
Ognuno ha saputo differenziare la sua identità alla
fiera artigianale arrangiata nelle tende. Dal ricamo al
cucito, dalle tovaglie per tavola ai vestiti per
bambini, dai mobili per sala alla camera da letto, il
visitatore può entrare in dialogo con il giovane
artigiano dei laboratori.
I convitati dell’Istituto Montfort e delle
Figlie della Sapienza erano disposti a vivere la
giornata dei 300 anni e dei 60 anni nella gioia e
nel ringraziamento. Non sembrava mancare nulla
all’organizzazione per animare questo grande
atto di riconoscenza preparato per i bambini e per
gli amici di San Luigi Maria.
Con questo scambio costante fra l’autore e il
visitatore, l’Istituto guida i suoi giovani sulla strada
dell’autonomia, sottomettendo l’handicap al lavoro
intellettuale e manuale. Questi bambini hanno
divertito molto il pubblico con danze, coreografie e
scenette drammatiche. Hanno sfidato la sordità.
Bisogna infine segnalare che l’apertura di
questo sessantesimo è stata allietata da un pasto
squisito. Mentre gli invitati mangiavano dei
bocconcini serviti fin dal loro ingresso nella sala,
trasformata nello stesso tempo, in teatro e sala da
pranzo, i giovani artisti, tutti sordi, danzavano e
mimavano il folclore.
“Lodato sii tu, Signore, per i tuoi benefici,” ecco il ritornello ideale che riassume quanto abbiamo
vissuto nella giornata del 28 aprile 2016.
Sr Lamercie Estinfort, fds
Direttrice
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Una settimana in relazione
Anche
quest'anno
dopo l'esperienza positiva
dell'anno scorso abbiamo
deciso di proporre di
nuovo
la
settimana
comunitaria ai giovani
delle parrocchie di S.
Barnaba e S. Apostoli, dal
22 al 26 febbraio nei locali
del
monastero
della
parrocchia di S. Barnaba, a
Torino.
A partecipare alla proposta sono stati i
ragazzi della 5° superiore e dei primi anni di
università delle due parrocchie, accompagnati e
guidati dal gruppo della comunità educativa del
quale fanno parte il parroco, le nostre giovani
suore Figlie della Sapienza, le educatrici della
parrocchia e due adulti della comunità.
Una
settimana
che
unisce,
approfondisce
legami,
permette
di
condividere, vivendo insieme nello stesso
ambiente, come una famiglia: si dorme, si
mangia, si passa del tempo insieme,
continuando ad andare a scuola, all'
università, al lavoro durante il giorno,
ognuno secondo le proprie esigenze
personali. Al mattino ci svegliamo tutti
insieme preghiamo e facciamo colazione;
poi ognuno alle sue attività. Chi può
condivide il pranzo. Prima di cena c’ è un
momento di riflessione e di preghiera, poi
ancora
insieme
per
condividere,
confrontarsi,
vivere
attività
di
formazione….e poi tutti a dormire!
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Quest'anno abbiamo affrontato il tema delle "relazioni" con Dio e con gli
altri, cercando di toccare gli aspetti più belli e anche quelli più faticosi. Ci
siamo confrontati sul nostro modo di stare con gli altri, sulla fiducia, sullo
spazio che lasciamo all'altro, su quale posto occupa l'altro nella relazione con
noi. Abbiamo approfondito il tema del conflitto e ci siamo confrontati con il
modo di stare in relazione che ci offre Gesù.
Ogni giorno, una nuova Parola che ci accompagna e una nuova occasione
per stare con gli altri e condividere in maniera profonda quello che viviamo.
Un tempo speciale nella Quaresima, in cui prepariamo il nostro cuore a
mettersi ancora una volta davanti a Colui che meglio ha saputo dirci cosa vuole
dire stare in relazione con l'altro e donarsi totalmente per amore! Abbiamo
concluso con una serata di preghiera guidata dai giovani e aperta a tutti i gruppi
e alle due comunità parrocchiali; un modo per condividere ciò che abbiamo
vissuto e per ringraziare il Signore per ciò che abbiamo ricevuto.
Una settimana così ti permette di
riflettere su temi profondi che la convivenza
amplifica e rende ancora più veri, ti permette
di vivere momenti di intimità con il Signore e
condivisione con gli altri, di creare lo spazio
per le giuste domande e di confrontarti nel
cammino di crescita. E' stata una grande
ricchezza e ognuno ha contribuito alla riuscita
di un'esperienza davvero profonda, di quelle
che lasciano il segno.
L'augurio è che esperienze come questa possano essere il più possibile vissute e sperimentate dai
giovani, che possano portare frutto nella vita e ancora essere la spinta per muovere passi importanti nella
quotidianità, e per poter vivere una vita piena. Ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato e chi ha reso
possibile la realizzazione di questo progetto attraverso piccoli e grandi gesti di condivisione.
La comunità educativa
Italia
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Il nuovo volto della
“Casa della vedova”
Da queste parti si dice che i tempi cambiano e lo si può constatare in vari modi. Si dice pure che i
cambiamenti portano novità. In che senso? Da 57 anni, l’Istituzione Laura Vergara, conosciuta sotto il
nome « La casa della vedova » a Palmira Valle, Colombia, accoglieva solo donne con bambini con più di
due anni. Donne e bambini avevano perso un marito e un padre a causa della violenza sociale vissuta in
questa zona del paese e erano abbandonati senza alcuna forma di aiuto familiare o sociale.
La violenza prevale sempre, ma ora è quella domestica, senza figura paterna. Il numero di madri
« capo famiglia » è in aumento; esse restano sole perché il marito e padre dei loro bambini li abbandonano
per un'altra compagna. Spesso madri e bambini devono pure salvarsi dai cattivi trattamenti fisici e
psicologici che i mariti fanno loro subire, questo viola i loro diritti e li mette in una situazione a rischio.
Attualmente, vengono donne capo famiglia
con nuovi figli, che continuato ad essere vittime
delle loro decisioni infelici, unite a uomini che le
maltrattano, le sottovalutano e le abbandonano
alla loro sorte. Queste donne prendono su di sé la
responsabilità della maternità e questo le porta a
tentare l'impossibile per allevare i propri figli.
Volto di Gesù bambino che fugge in Egitto con l'aiuto dei suoi genitori per sfuggire al terrore
omicida di Erode. Quanto ai bambini della “Casa”, fuggono dalla violenza domestica con la loro madre.
Affinché non siano allevati in un'atmosfera di cattivo trattamento e di aggressività e dopo una matura
riflessione, sono le madri che decidono di prendere un'altra strada per proteggere i loro bambini.
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Oggi, queste madri sono ricevute con molto amore e fanno parte di una comunità di vita nella “Casa
della vedova.” Qui, esse entrano facilmente in relazione le une con le altre poiché vivono situazioni ed
esperienze simili.
La realtà dei bambini e adolescenti di Colombia diventa sempre più complessa. Vivono con o senza
una figura genitoriale, sono allevati dai nonni o da uno zio. Ma costoro devono lasciare soli i giovani per
andare a lavorare.
Questi bambini trascorrono la
maggior parte della loro vita senza una
figura autorevole. Sono esposti a ogni tipo
di situazione: furti, consumo di sostanze
psicoattive, aggressività, indigenza e
bande di strada. Per evitare questo, l’ICBF
(Istituto colombiano di protezione della
famiglia) ha studiato programmi adatti ai
tipi di popolazione. La “Casa della
vedova” fa parte di una di queste proposte,
accoglie attualmente 73 bambini e
adolescenti a rischio per il programma di
violazione della protezione.
La presenza delle Figlie della
Sapienza è molto significativa non solo
per il programma di protezione della
famiglia ma per i bambini e le famiglie.
Le Suore offrono sicurezza e fiducia.
Anche se lavorare con adolescenti è un
compito arduo, faticoso e scoraggiante,
esse sono vicine ai più bisognosi, a
coloro che sono privi di affetto … E
come dice Puebla “sono i volti
sofferenti di Gesù.” i
i
DISCORSO DEL PAPA GIOVANNI PAOLO II
- Puebla de Los Angeles (Messico), seminario
Palafoxiano
Domenica 28 gennaio 1979.
Figlie della Sapienza, Palmira-Valle,
Colombia
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Sr Giacinta del Cuore Immacolato è
giunta in missione in Perù nel 1976 per le
Figlie della Sapienza della Provincia d'
Italia quando la missione aveva raggiunto i
13 anni dalla sua fondazione. Ricordiamo
che la sua presenza è stata molto
significativa per continuare a rispondere
alle sfide della missione. Riconosciamo
anche la sua dedizione per l'animazione
vocazionale insieme alle Suore e ai Padri
monfortani per parecchi anni.
Realizzò il suo primo impegno a Huánuco dal
1976 al 1978: visitando gli ammalati nelle loro
modeste abitazioni, offrendo i suoi servizi
professionali come infermiera, confortando Gesù nei
fratelli e sorelle. Dal 1978 al 1980, lavorò nell'
agglomerato di Yanahuanca, con un impegno
particolare nella pastorale della parrocchia presso
bambini e giovani. Dal 1980 al 1991 e dal 1993 al
1996, è stata scelta per la comunità del Noviziato e
ha dato il suo contributo con generosità e
responsabilità nella formazione delle novizie e
diffondendo la spiritualità nei gruppi della
parrocchia.
In Brasile, dal 1997 al 2008 ha amato ed è stata molto amata da tanta gente. Nel 2009, il Consiglio
generale l'ha inviata a integrare la comunità del noviziato internazionale di lingua spagnola, dove è stata
fino al 2015. Siamo riconoscenti anche per il suo contributo come Consigliera provinciale.
Le suore che hanno condiviso la vita fraterna con lei conservano in cuore la testimonianza di
preghiera, di fede e di generoso servizio.
Ci congratuliamo con lei e la ringraziamo perché ha saputo vivere con gioia la sua vita consacrata e
missionaria.
Sr María Jesús Pinedo
La Delegazione María Luisa
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Il tuo posto resta impresso nel nostro cuore
Il 12 aprile 2015, Sr Denise Hamann è
giunta nelle Filippine con il cuore traboccante
di gioia per completare la comunità di
formazione internazionale.
Ha partecipato attivamente alla routine
quotidiana e alle attività della comunità. La sua
fedeltà e il suo amore per la Sapienza sono stati
la forza nel dedicarsi senza sosta e con tutto il
cuore alla sua missione nelle Filippine.
Sr Denise ha condiviso i suoi numerosi talenti e ha dato diverse lezioni alle prenovizie, come le
sessioni seguenti: cultura, Sapienza e Creazione, Arti, Cristologia, la vita dei Fondatori … ecc.
Con cuore riconoscente, desidereremmo ringraziare Sr Denise di aver accettato di partecipare alla
formazione delle future Figlie della Sapienza. Sr Denise, la Sapienza che hai condiviso con noi,
specialmente con le pre-novizie resterà sempre impressa nel nostro cuore. Ricordati che sei amata e sii
certa delle nostre preghiere, dei nostri buoni ricordi e dei nostri migliori auguri.
A te, Sr Denise Hamann, tutta la nostra riconoscenza. Molte grazie! Thank you very much!
Maraming Salamat po!
Sr Evelyn de Leon Roxas, fds
Prenoviziato internazionale
Filippine
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