Torna il dibattito sulla Macro-condizionalità Il dibattito

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Torna il dibattito sulla Macro-condizionalità Il dibattito
Torna il dibattito sulla Macro-condizionalità
Il dibattito sulla Macro-condizionalità è tornato sul
tavolo del Parlamento europeo. Ricordiamo che la
discussione era stata molto viva nel periodo di
approvazione
del
Quadro
Strategico
Comune
e
In questo numero
nonostante la forte opposizione delle Autorità locali e
(16 Aprile 2015) :
regionali e le considerazioni diverse da parte dei
Governi nazionali, il nesso tra efficienza dei Fondi
Torna il dibattito sulla Macrocondizionalità
strutturali e un buona governance economica è stato
introdotto
nella
regolamentazione
2014-2020
(articolo 23).
Fondo di solidarietà dell'UE per
l’Italia
La Commissione europea ha proposto l’anno scorso
degli Orientamenti in cui conferma che lo stretto
legame
Concorrenza: la Commissione invia a
Google gli addebiti sui servizi di
acquisti comparativi e apre una
nuova indagine sul sistema operativo
Android
tra
i
fondi
strutturali
e
la
governance
economica Ue è una garanzia per l’efficacia della spesa
dell’Ue fondata su politiche economiche sane e che il
sostegno Ue può, se necessario, essere riorientato per
far fronte a nuove sfide economiche e sociali. La
comunicazione dettaglia il contenuto e le modalità di
riprogrammazione, che potrebbe essere centralizzata
Corte di Giustizia dell’Unione
europea: la Commissione ha il diritto
di ritirare una proposta legislativa
che si trovi ad uno stadio avanzato
delle negoziazioni con Consiglio e
Parlamento europeo
a livello nazionale o europeo, imponendo in tal modo
un’altra sanzione agli enti locali e regionali.
Il Comitato delle Regioni si è espresso recentemente
su tali orientamenti ritenendo paradossale sostenere
questa fase di crescita, invitando a una maggiore
Consultazione Ue su EXPO
flessibilità in termini di investimenti, da un lato, e
congelare e riprogrammare i fondi strutturali europei
per gli Stati membri che non rispettano le norme di
Incontro a Bruxelles su Expo 2015
nutrire il pianeta energia per la vita
governance economica dell'UE, dall'altro. Ricordiamo
in effetti che la Commissione aveva presentato in
gennaio una comunicazione in materia di flessibilità di
Forum sul futuro dell’agricoltura e la
sicurezza degli alimenti
bilancio confermando che gli investimenti a favore
della crescita sono una delle priorità del piano Juncker.
Il parere sul tema Orientamenti sulle misure per
collegare i fondi strutturali e di investimento europei
Commissione AGRI al Parlamento
europeo
(fondi ESI) a una sana gestione economica del Relatore
Bernard Soulage (FR/PSE), vicepresidente del consiglio
della regione Rodano-Alpi, mette in evidenza le
Accordo commerciale USA-UE
conseguenze
dirette
di
tale
contraddizione
che
trasformerebbero i fondi strutturali, maggiore fonte di
Piano Juncker sul tavolo della
conferenza inaugurale
dell’intergruppo per gli investimenti
e l’industrializzazione
investimenti dell'UE, in strumenti molto meno stabili
ed efficaci. Soulage ha tenuto a sottolineare uno dei
principali
vantaggi
dei
fondi,
ossia
che
essi
consentono di inquadrare gli investimenti pubblici nei
territori in una prospettiva a lungo termine mediante
Audizione sulle sfide per la
promozione del turismo in Europa
cofinanziamenti europei assicurati e prevedibili. "Far
pesare continuamente una spada di Damocle su questi
investimenti orientati al futuro significa non solo
privarli della loro attrattiva, ma anche metterne in
discussione l'effetto leva e pregiudicare il ruolo degli
enti locali e regionali, che sono invece i primi
investitori pubblici dell'Unione europea", ha concluso il
relatore.
Sul versante del Parlamento europeo, c’è stato un
scambio di vista in materia a fine marzo nell’ambito
della commissione REGI che continua la sua battaglia
contro la condizionalità stabilita tra la politica di
coesione e la governance economica. Il Pe sta
preparando un rapporto d’iniziativa in cui criticherà
apertamente l’articolo 23, il relatore designato è lo
spagnolo Blanco Lopez.
Last but not least, è interessante segnalare il Policy
Paper, elaborato recentemente dal Think tank francese
“Notre Europe”, dal titolo “La conditionnalité macro-
économique, l’histoire d’une triple peine pour les
régions” (“La macro-condizionalità, la storia di una
sanzione triplica per le regioni”), in cui - cogliendo
l’occasione della riapertura del dibattito in materia
presso il Pe - dichiara che occorre interrogarsi sul vero
e proprio fine della macro-condizionalità: la macrocondizionalità mira a garantire la buona governance
economica o meglio a premunirsi contro la governance
a multilivello?
Per ulteriori informazioni: Marisa Ameli
Fondo di solidarietà dell'UE per l’Italia
La Commissione ha erogato un aiuto per un valore di 56 milioni € all'Italia destinati a
coprire in parte i costi degli interventi di emergenza attivati in seguito alle alluvioni.
Tale aiuto contribuirà in particolare a ripristinare infrastrutture e servizi fondamentali, a
rimborsare i costi delle operazioni d'emergenza e di soccorso e a far parzialmente
fronte a quelli di bonifica nelle regioni disastrate. Nel febbraio 2015 le autorità italiane
hanno chiesto un aiuto finanziario da parte del Fondo di solidarietà per i danni subiti
nell'ottobre e novembre 2014 in Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte e
Toscana. Il contributo finanziario del Fondo è calcolato in base ai danni diretti totali
provocati da una catastrofe e l'aiuto può essere utilizzato soltanto per operazioni
essenziali di emergenza e di recupero. Il Fondo è stato istituito per aiutare gli Stati
membri e i paesi in via di adesione all'UE mettendo a disposizione un sostegno
finanziario in seguito a gravi catastrofi naturali. Il Fondo è stato costituito dopo le gravi
alluvioni dell'estate del 2002 in Europa centrale.
Per ulteriori informazioni: Marisa Ameli
Concorrenza – La Commissione invia a Google gli addebiti sui servizi di acquisti
comparativi e apre una nuova indagine sul sistema operativo Android
Mercoledì 15 aprile 2015, la Commissione europea ha comunicato a Google gli addebiti
riguardanti un’indagine aperta nel novembre 2010, relativa ad un presunto abuso di
posizione dominante dell’azienda americana in relazione ai servizi di ricerca online in
Europa.
La Commissione contesta a Google l’uso poco corretto di uno strumento per effettuare
acquisti comparativi online, il cd. "Google Shopping”, al fine di consentire ai
consumatori di confrontare comodamente i prodotti e i prezzi applicati dai diversi
venditori. Secondo la Commissione, Google tenderebbe a favorire Google Shopping
mettendolo in primo piano sullo schermo, deviando pertanto il traffico dei servizi ed
impendendo ai concorrenti di competere liberamente. Google avrà 10 settimane di
tempo per rispondere agli addebiti della Commissione.
Contestualmente, la Commissione ha avviato un’ulteriore indagine nei confronti
dell’azienda americana in relazione al sistema operativo per i telefoni cellulari Android,
in quanto molti produttori di smartphone e tablet usano tale sistema in combinazione
con una serie di applicazioni e servizi che appartengono a Google. La preoccupazione
della Commissione verte sugli accordi che i produttori stipulano con Google al fine di
ottenere il diritto di installare le applicazioni sui loro dispositivi Android e alla
conseguente ed eventuale violazione della normativa antitrust.
Per ulteriori informazioni: Cecilia Rovelli
Corte di Giustizia dell’Unione europea: la Commissione ha il diritto di ritirare una
proposta legislativa che si trovi ad uno stadio avanzato delle negoziazioni con Consiglio
e Parlamento europeo
Il 14 aprile 2015, i giudici di Lussemburgo si sono pronunciati sulla dibattuta questione
relativa al potere o meno della Commissione europea, non previsto dai Trattati UE, di
ritirare un atto legislativo nel corso delle negoziazioni con Consiglio e Parlamento, i due
co-legislatori europei.
Tale questione è di importanza estrema e si è posta anche quando la nuova
Commissione Juncker, nel presentare il proprio programma di lavoro nel dicembre
2014, ha deciso di eliminare alcune proposte che si trovavano già ad uno stadio
avanzato della procedura di approvazione. E’ il caso, ad esempio, del ritiro del
pacchetto sull’economia circolare.
Trattasi dunque di una prassi la cui legittimità ha destato dubbi in capo ai co-legislatori
e che ha pertanto indotto il Consiglio a trascinare la Commissione davanti ai giudici di
Lussemburgo.
Nel caso di specie, il Consiglio ha contestato alla Commissione di aver ritirato
deliberatamente una proposta di regolamento del 2011 sull’assistenza macro
finanziaria ai paesi terzi, nonostante il consenso ormai prossimo dei co-legislatori.
La Corte, al contrario, ha supportato la visione della Commissione. Quest’ultima potrà
dunque ritirare una proposta legislativa che si trovi ad uno stato avanzato delle
negoziazioni tutte le volte in cui ritenga che gli obiettivi perseguiti dall’atto possano
essere alterati da modifiche apportate in itinere dai co-legislatori.
Per ulteriori informazioni: Cecilia Rovelli
Consultazione Ue su EXPO
Il 13 aprile la Commissione europea ha avviato una consultazione online sul ruolo che la
scienza e l'innovazione possono avere per aiutare l'Unione europea a garantire cibo
sano, nutriente, sufficiente e sostenibile a livello mondiale. La discussione è legata a
Expo Milano 2015 "Nutrire il pianeta, energia per la vita". L'UE è protagonista in diversi
ambiti che attengono a Expo: è il maggiore esportatore e il secondo maggiore
importatore di prodotti alimentari a livello mondiale. La partecipazione è coordinata dal
Centro comune di ricerca della Commissione. La consultazione sarà la base del dibattito
su un futuro programma di ricerca che sia in grado di contribuire ad affrontare le sfide
globali della sicurezza alimentare e nutrizionale. Particolare attenzione sarà rivolta a
quegli ambiti in cui le attività di ricerca dell'UE possono incidere di più: ad esempio
come migliorare la salute pubblica attraverso l'alimentazione, come incrementare la
sicurezza e la qualità degli alimenti, come ridurre le perdite e gli sprechi alimentari,
come rendere più sostenibile lo sviluppo rurale, come aumentare le rese in agricoltura
mediante un'intensificazione sostenibile e infine come migliorare la comprensione dei
mercati alimentari e accrescere l'accesso della popolazione al cibo in tutto il mondo. La
consultazione è accessibile online fino al 1º settembre, data entro la quale tutti i
soggetti interessati potranno far pervenire il loro contributo. I risultati della
consultazione saranno pubblicati il 15 ottobre, alla vigilia della Giornata mondiale
dell'alimentazione e contribuiranno a definire l'eredità dell'UE per Expo 2015.
Integreranno il programma scientifico del padiglione UE a Expo 2015, che vedrà riuniti
esperti e responsabili politici di tutto il mondo.
Per ulteriori informazioni: Gabriella Diani
Incontro a Bruxelles su Expo 2015 nutrire il pianeta energia per la vita
In collaborazione con l’On.le De Castro, la Rappresentanza Permanente (RP) ha
organizzato il 15 aprile, un workshop sulla Risoluzione su EXPO che il Parlamento
europeo voterà in plenaria il prossimo 30 aprile. Saranno discussi i temi relativi alla
nutrizione ed alla sicurezza alimentare, con riferimento anche alla Carta di Milano ed al
documento redatto dal Comitato scientifico UE su EXPO2015. Il perno del dibattito è la
grande questione alimentare globale; come garantire cibo sano, sicuro e sufficiente a
una popolazione sempre più in crescita. Come innovare i processi produttivi, agricoli e
alimentari e renderli sempre più sostenibili. Come salvaguardare la biodiversità
patrimonio fondamentale. Come combattere sempre meglio le grandi contraddizioni del
nostro tempo, a partire dal paradosso fame/obesità, dalla lotta allo spreco alimentare,
dalla salvaguardia di beni comuni fondamentali come acqua e terra. Grande attenzione
è stata prestata alla Carta di Milano, illustrata dal Prof. Salvatore Veca, Presidente
onorario della Fondazione Feltrinelli. La Carta mira ad un’assunzione di responsabilità
da parte di persone, associazioni, imprese e istituzioni, a partire dalla convinzione
fondamentale secondo cui il diritto al cibo adeguato e sicuro è un diritto umano
fondamentale che chiama in causa l’eguale dignità delle persone, chiunque esse siano e
ovunque esse siano, nella gran città del genere umano. Il 28 aprile, la Carta sarà
presentata all’apertura del terzo e conclusivo colloquio internazionale di Laboratorio
Expo. Tutti potranno sottoscrivere la Carta, che sarà consegnata ad ottobre al Segretario
generale dell’Onu, Ban Ki-moon, collegando così il semestre di Expo al fondamentale
appuntamento degli Obiettivi del Millennio.
Per ulteriori informazioni: Gabriella Diani
Forum sul futuro dell’agricoltura e la sicurezza degli alimenti
L’ottava edizione del Ffa – Forum per il futuro dell'agricoltura –, svoltosi a Bruxelles a
fine marzo, ha invitato agricoltori, industria e organizzazioni non governative a
riconoscere la necessità di costanti e continui cambiamenti e la creazione di una
partnership concreta e di lunga durata tra tutti gli attori della filiera, per lo sviluppo di
un'agricoltura sostenibile a livello mondiale. Una giornata di dialogo e confronto per
prendere
in
considerazione
le
sfide
globali
del
settore
primario,
tra
cui
il
raggiungimento della sicurezza alimentare dell’intera popolazione mondiale, la
promozione dell'agricoltura sostenibile, ma anche l’obiettivo di invertire il costante
cambiamento climatico sia con le limitate risorse a disposizione, sia con la saggezza e
la lungimiranza necessarie. In un momento di crisi economica ed in seguito alle recenti
trattative che hanno portato all’approvazione della nuova Pac (più mercato e ambiente e
meno aiuti alla produzione), è stato evidenziato un urgente bisogno di trovare nuovi
modi
per
conciliare
un
incremento
della
produttività
agricola
con
la
tutela
dell'ecosistema e della biodiversità. Relatori e partecipanti al Forum hanno riconosciuto
che la fiducia tra i sostenitori della produttività delle aziende e quanti si occupano della
tutela dell'ambiente ha subito un costante indebolimento nel corso dei decenni, ma che
esistono le soluzioni innovative, le pratiche colturali e le conoscenze necessarie affinché
l'agricoltura diventi sempre più sostenibile e partner dell’ambiente. Secondo il
presidente del Ffa, Janez Potocnik, questa condivisione di visoni e competenze è di
vitale importanza per la realizzazione di un’economia agricola volta al raggiungimento
di obiettivi di sviluppo sostenibile nelle Nazioni unite, sia in Europa che a livello globale.
Il Forum ha invitato gli agricoltori e l'industria dell’agro-business ad intensificare i loro
sforzi per fornire cibo sano e sufficiente per soddisfare le esigenze di una popolazione
in costante crescita, riducendo al contempo le pressioni sulle risorse ambientali e senza
incidere sul clima. Le stesse pratiche agricole dovrebbero essere ulteriormente adattate
a beneficio dell'ambiente, per favorire la conservazione del suolo, per tutelare la qualità
dell'acqua e per stimolare la biodiversità. Per Potocnik, gli agricoltori devono essere
riconosciuti come i gestori dell’ambiente e dovranno essere premiati per i loro sforzi
profusi in tal senso. Si tratta di cambiamenti essenziali che dovranno vedere il diretto
sostegno pubblico per i sistemi agricoli più virtuosi. Al contempo il Forum ha ben
chiarito che tutte le parti interessate, comprese le Ong di carattere ambientale, devono
necessariamente riconoscere che la sostenibilità economica per gli agricoltori e la
gestione di ecosistemi ben funzionanti e destinati alla produzione alimentare, sono
entrambe essenziali per la gestione sostenibile dell’intero territorio. Tra i relatori e i
1.500 delegati presenti al forum di quest'anno, si è convenuto che attuando questi
passaggi, si possono costruire legami efficienti, costruttivi e duraturi tra agricoltura e
ambiente. Un terreno comune che consentirebbe soluzioni pratiche sia sul campo, sia
nelle politiche agrarie, a supporto dell'obiettivo comune di un'agricoltura sempre più
sostenibile. Janez Potocnik, già Commissario europeo per l'Ambiente e presidente della
Fondazione Rise, ha dichiarato: "In Europa si producono circa 90 milioni di tonnellate di
rifiuti alimentari ogni anno, e una parte significativa potrebbe essere facilmente evitata.
Dobbiamo lavorare assieme per un uso efficiente delle risorse produttive, per scelte
alimentari sostenibili e per la riduzione dei rifiuti alimentari. Tutto grazie ad uno sforzo
congiunto con gli agricoltori, l'industria alimentare, la distribuzione, i dettaglianti e i
consumatori".
Phil Hogan, commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, ha commentato:
"L'innovazione è la chiave per la sicurezza alimentare sostenibile. Attraverso
l'innovazione, siamo in grado di migliorare l'efficienza delle risorse, con l’innovazione
potremo incidere sui cambiamenti climatici, con l’innovazione potremo migliorare la
sicurezza alimentare, la diversità e la qualità degli alimenti. Questo mantenendo la
competitività del settore agroalimentare e creando nuovi e migliori posti di lavoro nelle
zone rurali”.
Profonda la riflessione di Arun Gandhi, nipote del Mahatma Gandhi: “Ognuno di noi
dovrebbe farsi, in coscienza, una sola domanda: cosa sto facendo, io, di concreto, per
migliorare la vita e la dignità degli agricoltori? Se ognuno dei 1.500 presenti avrà una
risposta chiara e concreta a questa domanda… l’agricoltura di tutto il mondo diventerà
veramente sempre più sostenibile”.
Per ulteriori informazioni: Gabriella Diani
Commissione agri al Parlamento europeo
Martedì 14 aprile è stato votato in commissione Agricoltura un quadro giuridico e
finanziario comune per il latte e la frutta nelle scuole dell'UE. Esso ridurrà gli oneri
amministrativi cercando di promuovere un'alimentazione tra i giovani europei.
Il relatore Marc Tarabella (BE, S&D) vuole promuovere un'alimentazione sana ed
equilibrata sin dalla più tenera età, reinsegnando ai giovani cittadini a conoscere gli
alimenti e la loro provenienza, e a familiarizzarsi con il loro gusto riavvicinando i
giovani consumatori ai produttori locali. Il programma "Latte nelle scuole" è in vigore
dal 1977 e tutti gli Stati membri vi partecipano con oltre 20 milioni di studenti che
beneficiano ogni anno. Il programma "Frutta nelle scuole" è iniziato nel 2009 e conta 25
paesi aderenti con quasi 9 milioni di bambini che ne beneficiano. Gli Stati membri sono
liberi di partecipare ai programmi. In base al nuovo regime avranno più flessibilità di
scegliere i prodotti che desiderano distribuire. Il testo verrà esaminato il 27 maggio in
plenaria.
Per ulteriori informazioni: Gabriella Diani
Accordo commerciale USA-UE
Lunedì 13 aprile, i deputati della commissione per il Commercio internazionale hanno
discusso 898 emendamenti presentati in occasione della relazione Lange, il cui voto è
previsto entro la fine di maggio. La relazione preparata dal deputato tedesco Bernd
Lange (DE, S&D) dovrà rappresentare la posizione del Parlamento europeo. Tutti i gruppi
discuteranno la bozza del testo anche se la votazione finale si svolgerà una volta che le
altre 14 commissioni coinvolte. Questa settimana, le sei commissioni restanti
esprimeranno la propria opinione, aprendo la strada al voto in commissione INTA e,
successivamente, in sessione plenaria.
Per ulteriori informazioni: Gabriella Diani
Piano Juncker sul tavolo della conferenza inaugurale dell’intergruppo per gli
investimenti e l’industrializzazione
Lunedi 14 Aprile 2015, con la presenza di Jyrki Katainen, il Vice-Presidente della
Commissione europea per l'occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività,
e del Prof. Franco Bassanini, Presidente della Cassa Depositi e Prestiti, si è tenuta a
Bruxelles la conferenza inaugurale dell’intergruppo per gli investimenti a lungo termine
e l’industrializzazione del Parlamento europeo incentrata sul Piano Juncker. Ricordiamo
che tale piano si fonda su 16 miliardi di garanzie pubbliche provenienti dal bilancio Ue e
su 5 miliardi freschi della Banca europea degli investimenti (che è il braccio finanziario
dell’Unione i cui azionisti sono i governi). Da tale disponibilità l’Ue si aspetta
investimenti per complessivi 315 miliardi in tre anni grazie all’effetto leva derivante,
appunto, dalla “base” di garanzie e finanziaria pubblica. Nel suo intervento, Katainen, ha
sottolineato che tale strategia dovrebbe includere i partenariati pubblico-privati, una
maggiore capacità di prestito degli organismi di credito dell’UE e un maggior
investimento a lungo termine in aree quali le infrastrutture e il completamento del
mercato unico per l’energia e i capitali.
Franco Bassanini ha sottolineato che il successo del piano Juncker dipende largamente
dal rispetto di certe condizioni. In primo luogo, l'approvazione e implementazione di
riforme strutturali nazionali e europee, necessarie affinché si crei il contesto
istituzionale e di mercato in grado di favorire gli investimenti: liberalizzazioni, stabilità
legislativa, informazione, trasparenza, taglio della burocrazia; in secondo luogo deve
essere chiarita la questione degli aiuti di stato e le questioni del prezzo delle garanzie.
Riguardo alla prima questione, Katainen ha sottolineato che le norme dell'Unione
europea che vietano gli aiuti di Stato alle imprese (Art. 108 TFEU) non dovrebbero
applicarsi alle garanzie emesse per incrementare gli investimenti nel quadro del regime
di investimento triennale dell’UE. Mentre in merito alla seconda, Bassanini ha
sottolineato che le garanzie pubbliche dovrebbero essere solide e inferiori ai prezzi di
mercato. "Fossero queste garanzie ritenute come aiuti di stato illegali, possiamo
scordarci il piano Juncker" ha dichiarato il presidente della Cassa depositi e prestiti,
sostenendo che i progetti più rischiosi finanziati con il piano necessitano di un
trattamento di favore o rischiano di non riuscire ad attrarre capitali privati.
Attualmente il Parlamento europeo sta lavorando sulla proposta della Commissione
europea sul Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS). Durante l’incontro sono
state espresse preoccupazioni riguardo all’eventualità che la Commissione europea
possa attingere dalle risorse dei programmi europei di finanziamento diretti (Horizon
2020, Cosme…) per cofinanziare il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS),
strumento operativo del Piano Juncker.
Per ulteriori informazioni: Veronica Favalli
Audizione sulle sfide per la promozione del turismo in Europa
Martedì 14 aprile al Parlamento europeo, la Commissione Trasporti e Turismo (TRAN) ha
organizzato
un’audizione
sul
turismo
europeo,
in
occasione
della
prossima
pubblicazione del rapporto di iniziativa Nuove sfide e risposte per la promozione del
turismo in Europa, di cui è relatrice l’eurodeputata italiana De Monte (IT, S&D).
L’audizione era divisa in tre parti e ha visto gli interventi di rappresentanti di varie realtà
del settore del turismo a livello europeo. La prima verteva sulla della digitalizzazione
delle PMI e sulla questione dell’emergente sharing economy; la seconda parte sulla
promozione del “brand Europa” come una destinazione di elevata qualità, la terza sul
turismo sostenibile e responsabile; infine l’ultima sul turismo costiero e marittimo e
come stimolare crescita e occupazione.
Nel corso dei vari interventi sono emerse principalmente le seguenti problematiche:
importanza degli investimenti, anche per esaltare le peculiarità e le esigenze dei
territori; maggiore necessità di partenariati tra pubblico e privato; indotto legato al
turismo; turismo sostenibile e accessibile; digitalizzazione dei servizi turistici e regole
da applicare; importanza del prodotto turistico da offrire; offerta turistica europea
variegata, aumentare i servizi e la qualità.
L’iniziativa si riallaccia al lavoro già iniziato nel corso del precedente quinquennio
2009-2014 dalla Commissione europea e dal Parlamento che, come previsto dal
Trattato di Lisbona (entrato in vigore nel 2009), hanno posto le basi per costruire una
vera e propria politica europea del turismo, settore che in questi anni ha retto meglio di
altri il peso della crisi e che rappresenta il terzo settore per importanza a livello UE,
incide sul 10 per cento del PIL e il 12 per cento dell’occupazione con circa 1,8 milioni
imprese.
La relazione di iniziativa del Parlamento sarà accompagnata da un piano d’azione della
Commissione.
Per ulteriori informazioni: Angelo Cialfi
Confcommercio – Imprese per l'Italia
Delegazione presso l'Unione europea
Avenue Marnix, 30 - 6° piano
B-1000 Bruxelles
Tel: +32 2 289 62 30
Fax: +32 2 289 62 35
Sito: http://bruxelles.confcommercio.eu
E-mail: [email protected]
Newsletter a cura di Angelo Cialfi e Cecilia
Rovelli. Con il contributo di Gabriella Diani e
Veronica Favalli.
Segreteria: Daniela Daidone
Responsabile: Marisa Ameli