Torna il dibattito sulla Macro-condizionalità Il dibattito
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Torna il dibattito sulla Macro-condizionalità Il dibattito
Torna il dibattito sulla Macro-condizionalità Il dibattito sulla Macro-condizionalità è tornato sul tavolo del Parlamento europeo. Ricordiamo che la discussione era stata molto viva nel periodo di approvazione del Quadro Strategico Comune e In questo numero nonostante la forte opposizione delle Autorità locali e (16 Aprile 2015) : regionali e le considerazioni diverse da parte dei Governi nazionali, il nesso tra efficienza dei Fondi Torna il dibattito sulla Macrocondizionalità strutturali e un buona governance economica è stato introdotto nella regolamentazione 2014-2020 (articolo 23). Fondo di solidarietà dell'UE per l’Italia La Commissione europea ha proposto l’anno scorso degli Orientamenti in cui conferma che lo stretto legame Concorrenza: la Commissione invia a Google gli addebiti sui servizi di acquisti comparativi e apre una nuova indagine sul sistema operativo Android tra i fondi strutturali e la governance economica Ue è una garanzia per l’efficacia della spesa dell’Ue fondata su politiche economiche sane e che il sostegno Ue può, se necessario, essere riorientato per far fronte a nuove sfide economiche e sociali. La comunicazione dettaglia il contenuto e le modalità di riprogrammazione, che potrebbe essere centralizzata Corte di Giustizia dell’Unione europea: la Commissione ha il diritto di ritirare una proposta legislativa che si trovi ad uno stadio avanzato delle negoziazioni con Consiglio e Parlamento europeo a livello nazionale o europeo, imponendo in tal modo un’altra sanzione agli enti locali e regionali. Il Comitato delle Regioni si è espresso recentemente su tali orientamenti ritenendo paradossale sostenere questa fase di crescita, invitando a una maggiore Consultazione Ue su EXPO flessibilità in termini di investimenti, da un lato, e congelare e riprogrammare i fondi strutturali europei per gli Stati membri che non rispettano le norme di Incontro a Bruxelles su Expo 2015 nutrire il pianeta energia per la vita governance economica dell'UE, dall'altro. Ricordiamo in effetti che la Commissione aveva presentato in gennaio una comunicazione in materia di flessibilità di Forum sul futuro dell’agricoltura e la sicurezza degli alimenti bilancio confermando che gli investimenti a favore della crescita sono una delle priorità del piano Juncker. Il parere sul tema Orientamenti sulle misure per collegare i fondi strutturali e di investimento europei Commissione AGRI al Parlamento europeo (fondi ESI) a una sana gestione economica del Relatore Bernard Soulage (FR/PSE), vicepresidente del consiglio della regione Rodano-Alpi, mette in evidenza le Accordo commerciale USA-UE conseguenze dirette di tale contraddizione che trasformerebbero i fondi strutturali, maggiore fonte di Piano Juncker sul tavolo della conferenza inaugurale dell’intergruppo per gli investimenti e l’industrializzazione investimenti dell'UE, in strumenti molto meno stabili ed efficaci. Soulage ha tenuto a sottolineare uno dei principali vantaggi dei fondi, ossia che essi consentono di inquadrare gli investimenti pubblici nei territori in una prospettiva a lungo termine mediante Audizione sulle sfide per la promozione del turismo in Europa cofinanziamenti europei assicurati e prevedibili. "Far pesare continuamente una spada di Damocle su questi investimenti orientati al futuro significa non solo privarli della loro attrattiva, ma anche metterne in discussione l'effetto leva e pregiudicare il ruolo degli enti locali e regionali, che sono invece i primi investitori pubblici dell'Unione europea", ha concluso il relatore. Sul versante del Parlamento europeo, c’è stato un scambio di vista in materia a fine marzo nell’ambito della commissione REGI che continua la sua battaglia contro la condizionalità stabilita tra la politica di coesione e la governance economica. Il Pe sta preparando un rapporto d’iniziativa in cui criticherà apertamente l’articolo 23, il relatore designato è lo spagnolo Blanco Lopez. Last but not least, è interessante segnalare il Policy Paper, elaborato recentemente dal Think tank francese “Notre Europe”, dal titolo “La conditionnalité macro- économique, l’histoire d’une triple peine pour les régions” (“La macro-condizionalità, la storia di una sanzione triplica per le regioni”), in cui - cogliendo l’occasione della riapertura del dibattito in materia presso il Pe - dichiara che occorre interrogarsi sul vero e proprio fine della macro-condizionalità: la macrocondizionalità mira a garantire la buona governance economica o meglio a premunirsi contro la governance a multilivello? Per ulteriori informazioni: Marisa Ameli Fondo di solidarietà dell'UE per l’Italia La Commissione ha erogato un aiuto per un valore di 56 milioni € all'Italia destinati a coprire in parte i costi degli interventi di emergenza attivati in seguito alle alluvioni. Tale aiuto contribuirà in particolare a ripristinare infrastrutture e servizi fondamentali, a rimborsare i costi delle operazioni d'emergenza e di soccorso e a far parzialmente fronte a quelli di bonifica nelle regioni disastrate. Nel febbraio 2015 le autorità italiane hanno chiesto un aiuto finanziario da parte del Fondo di solidarietà per i danni subiti nell'ottobre e novembre 2014 in Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte e Toscana. Il contributo finanziario del Fondo è calcolato in base ai danni diretti totali provocati da una catastrofe e l'aiuto può essere utilizzato soltanto per operazioni essenziali di emergenza e di recupero. Il Fondo è stato istituito per aiutare gli Stati membri e i paesi in via di adesione all'UE mettendo a disposizione un sostegno finanziario in seguito a gravi catastrofi naturali. Il Fondo è stato costituito dopo le gravi alluvioni dell'estate del 2002 in Europa centrale. Per ulteriori informazioni: Marisa Ameli Concorrenza – La Commissione invia a Google gli addebiti sui servizi di acquisti comparativi e apre una nuova indagine sul sistema operativo Android Mercoledì 15 aprile 2015, la Commissione europea ha comunicato a Google gli addebiti riguardanti un’indagine aperta nel novembre 2010, relativa ad un presunto abuso di posizione dominante dell’azienda americana in relazione ai servizi di ricerca online in Europa. La Commissione contesta a Google l’uso poco corretto di uno strumento per effettuare acquisti comparativi online, il cd. "Google Shopping”, al fine di consentire ai consumatori di confrontare comodamente i prodotti e i prezzi applicati dai diversi venditori. Secondo la Commissione, Google tenderebbe a favorire Google Shopping mettendolo in primo piano sullo schermo, deviando pertanto il traffico dei servizi ed impendendo ai concorrenti di competere liberamente. Google avrà 10 settimane di tempo per rispondere agli addebiti della Commissione. Contestualmente, la Commissione ha avviato un’ulteriore indagine nei confronti dell’azienda americana in relazione al sistema operativo per i telefoni cellulari Android, in quanto molti produttori di smartphone e tablet usano tale sistema in combinazione con una serie di applicazioni e servizi che appartengono a Google. La preoccupazione della Commissione verte sugli accordi che i produttori stipulano con Google al fine di ottenere il diritto di installare le applicazioni sui loro dispositivi Android e alla conseguente ed eventuale violazione della normativa antitrust. Per ulteriori informazioni: Cecilia Rovelli Corte di Giustizia dell’Unione europea: la Commissione ha il diritto di ritirare una proposta legislativa che si trovi ad uno stadio avanzato delle negoziazioni con Consiglio e Parlamento europeo Il 14 aprile 2015, i giudici di Lussemburgo si sono pronunciati sulla dibattuta questione relativa al potere o meno della Commissione europea, non previsto dai Trattati UE, di ritirare un atto legislativo nel corso delle negoziazioni con Consiglio e Parlamento, i due co-legislatori europei. Tale questione è di importanza estrema e si è posta anche quando la nuova Commissione Juncker, nel presentare il proprio programma di lavoro nel dicembre 2014, ha deciso di eliminare alcune proposte che si trovavano già ad uno stadio avanzato della procedura di approvazione. E’ il caso, ad esempio, del ritiro del pacchetto sull’economia circolare. Trattasi dunque di una prassi la cui legittimità ha destato dubbi in capo ai co-legislatori e che ha pertanto indotto il Consiglio a trascinare la Commissione davanti ai giudici di Lussemburgo. Nel caso di specie, il Consiglio ha contestato alla Commissione di aver ritirato deliberatamente una proposta di regolamento del 2011 sull’assistenza macro finanziaria ai paesi terzi, nonostante il consenso ormai prossimo dei co-legislatori. La Corte, al contrario, ha supportato la visione della Commissione. Quest’ultima potrà dunque ritirare una proposta legislativa che si trovi ad uno stato avanzato delle negoziazioni tutte le volte in cui ritenga che gli obiettivi perseguiti dall’atto possano essere alterati da modifiche apportate in itinere dai co-legislatori. Per ulteriori informazioni: Cecilia Rovelli Consultazione Ue su EXPO Il 13 aprile la Commissione europea ha avviato una consultazione online sul ruolo che la scienza e l'innovazione possono avere per aiutare l'Unione europea a garantire cibo sano, nutriente, sufficiente e sostenibile a livello mondiale. La discussione è legata a Expo Milano 2015 "Nutrire il pianeta, energia per la vita". L'UE è protagonista in diversi ambiti che attengono a Expo: è il maggiore esportatore e il secondo maggiore importatore di prodotti alimentari a livello mondiale. La partecipazione è coordinata dal Centro comune di ricerca della Commissione. La consultazione sarà la base del dibattito su un futuro programma di ricerca che sia in grado di contribuire ad affrontare le sfide globali della sicurezza alimentare e nutrizionale. Particolare attenzione sarà rivolta a quegli ambiti in cui le attività di ricerca dell'UE possono incidere di più: ad esempio come migliorare la salute pubblica attraverso l'alimentazione, come incrementare la sicurezza e la qualità degli alimenti, come ridurre le perdite e gli sprechi alimentari, come rendere più sostenibile lo sviluppo rurale, come aumentare le rese in agricoltura mediante un'intensificazione sostenibile e infine come migliorare la comprensione dei mercati alimentari e accrescere l'accesso della popolazione al cibo in tutto il mondo. La consultazione è accessibile online fino al 1º settembre, data entro la quale tutti i soggetti interessati potranno far pervenire il loro contributo. I risultati della consultazione saranno pubblicati il 15 ottobre, alla vigilia della Giornata mondiale dell'alimentazione e contribuiranno a definire l'eredità dell'UE per Expo 2015. Integreranno il programma scientifico del padiglione UE a Expo 2015, che vedrà riuniti esperti e responsabili politici di tutto il mondo. Per ulteriori informazioni: Gabriella Diani Incontro a Bruxelles su Expo 2015 nutrire il pianeta energia per la vita In collaborazione con l’On.le De Castro, la Rappresentanza Permanente (RP) ha organizzato il 15 aprile, un workshop sulla Risoluzione su EXPO che il Parlamento europeo voterà in plenaria il prossimo 30 aprile. Saranno discussi i temi relativi alla nutrizione ed alla sicurezza alimentare, con riferimento anche alla Carta di Milano ed al documento redatto dal Comitato scientifico UE su EXPO2015. Il perno del dibattito è la grande questione alimentare globale; come garantire cibo sano, sicuro e sufficiente a una popolazione sempre più in crescita. Come innovare i processi produttivi, agricoli e alimentari e renderli sempre più sostenibili. Come salvaguardare la biodiversità patrimonio fondamentale. Come combattere sempre meglio le grandi contraddizioni del nostro tempo, a partire dal paradosso fame/obesità, dalla lotta allo spreco alimentare, dalla salvaguardia di beni comuni fondamentali come acqua e terra. Grande attenzione è stata prestata alla Carta di Milano, illustrata dal Prof. Salvatore Veca, Presidente onorario della Fondazione Feltrinelli. La Carta mira ad un’assunzione di responsabilità da parte di persone, associazioni, imprese e istituzioni, a partire dalla convinzione fondamentale secondo cui il diritto al cibo adeguato e sicuro è un diritto umano fondamentale che chiama in causa l’eguale dignità delle persone, chiunque esse siano e ovunque esse siano, nella gran città del genere umano. Il 28 aprile, la Carta sarà presentata all’apertura del terzo e conclusivo colloquio internazionale di Laboratorio Expo. Tutti potranno sottoscrivere la Carta, che sarà consegnata ad ottobre al Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, collegando così il semestre di Expo al fondamentale appuntamento degli Obiettivi del Millennio. Per ulteriori informazioni: Gabriella Diani Forum sul futuro dell’agricoltura e la sicurezza degli alimenti L’ottava edizione del Ffa – Forum per il futuro dell'agricoltura –, svoltosi a Bruxelles a fine marzo, ha invitato agricoltori, industria e organizzazioni non governative a riconoscere la necessità di costanti e continui cambiamenti e la creazione di una partnership concreta e di lunga durata tra tutti gli attori della filiera, per lo sviluppo di un'agricoltura sostenibile a livello mondiale. Una giornata di dialogo e confronto per prendere in considerazione le sfide globali del settore primario, tra cui il raggiungimento della sicurezza alimentare dell’intera popolazione mondiale, la promozione dell'agricoltura sostenibile, ma anche l’obiettivo di invertire il costante cambiamento climatico sia con le limitate risorse a disposizione, sia con la saggezza e la lungimiranza necessarie. In un momento di crisi economica ed in seguito alle recenti trattative che hanno portato all’approvazione della nuova Pac (più mercato e ambiente e meno aiuti alla produzione), è stato evidenziato un urgente bisogno di trovare nuovi modi per conciliare un incremento della produttività agricola con la tutela dell'ecosistema e della biodiversità. Relatori e partecipanti al Forum hanno riconosciuto che la fiducia tra i sostenitori della produttività delle aziende e quanti si occupano della tutela dell'ambiente ha subito un costante indebolimento nel corso dei decenni, ma che esistono le soluzioni innovative, le pratiche colturali e le conoscenze necessarie affinché l'agricoltura diventi sempre più sostenibile e partner dell’ambiente. Secondo il presidente del Ffa, Janez Potocnik, questa condivisione di visoni e competenze è di vitale importanza per la realizzazione di un’economia agricola volta al raggiungimento di obiettivi di sviluppo sostenibile nelle Nazioni unite, sia in Europa che a livello globale. Il Forum ha invitato gli agricoltori e l'industria dell’agro-business ad intensificare i loro sforzi per fornire cibo sano e sufficiente per soddisfare le esigenze di una popolazione in costante crescita, riducendo al contempo le pressioni sulle risorse ambientali e senza incidere sul clima. Le stesse pratiche agricole dovrebbero essere ulteriormente adattate a beneficio dell'ambiente, per favorire la conservazione del suolo, per tutelare la qualità dell'acqua e per stimolare la biodiversità. Per Potocnik, gli agricoltori devono essere riconosciuti come i gestori dell’ambiente e dovranno essere premiati per i loro sforzi profusi in tal senso. Si tratta di cambiamenti essenziali che dovranno vedere il diretto sostegno pubblico per i sistemi agricoli più virtuosi. Al contempo il Forum ha ben chiarito che tutte le parti interessate, comprese le Ong di carattere ambientale, devono necessariamente riconoscere che la sostenibilità economica per gli agricoltori e la gestione di ecosistemi ben funzionanti e destinati alla produzione alimentare, sono entrambe essenziali per la gestione sostenibile dell’intero territorio. Tra i relatori e i 1.500 delegati presenti al forum di quest'anno, si è convenuto che attuando questi passaggi, si possono costruire legami efficienti, costruttivi e duraturi tra agricoltura e ambiente. Un terreno comune che consentirebbe soluzioni pratiche sia sul campo, sia nelle politiche agrarie, a supporto dell'obiettivo comune di un'agricoltura sempre più sostenibile. Janez Potocnik, già Commissario europeo per l'Ambiente e presidente della Fondazione Rise, ha dichiarato: "In Europa si producono circa 90 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari ogni anno, e una parte significativa potrebbe essere facilmente evitata. Dobbiamo lavorare assieme per un uso efficiente delle risorse produttive, per scelte alimentari sostenibili e per la riduzione dei rifiuti alimentari. Tutto grazie ad uno sforzo congiunto con gli agricoltori, l'industria alimentare, la distribuzione, i dettaglianti e i consumatori". Phil Hogan, commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, ha commentato: "L'innovazione è la chiave per la sicurezza alimentare sostenibile. Attraverso l'innovazione, siamo in grado di migliorare l'efficienza delle risorse, con l’innovazione potremo incidere sui cambiamenti climatici, con l’innovazione potremo migliorare la sicurezza alimentare, la diversità e la qualità degli alimenti. Questo mantenendo la competitività del settore agroalimentare e creando nuovi e migliori posti di lavoro nelle zone rurali”. Profonda la riflessione di Arun Gandhi, nipote del Mahatma Gandhi: “Ognuno di noi dovrebbe farsi, in coscienza, una sola domanda: cosa sto facendo, io, di concreto, per migliorare la vita e la dignità degli agricoltori? Se ognuno dei 1.500 presenti avrà una risposta chiara e concreta a questa domanda… l’agricoltura di tutto il mondo diventerà veramente sempre più sostenibile”. Per ulteriori informazioni: Gabriella Diani Commissione agri al Parlamento europeo Martedì 14 aprile è stato votato in commissione Agricoltura un quadro giuridico e finanziario comune per il latte e la frutta nelle scuole dell'UE. Esso ridurrà gli oneri amministrativi cercando di promuovere un'alimentazione tra i giovani europei. Il relatore Marc Tarabella (BE, S&D) vuole promuovere un'alimentazione sana ed equilibrata sin dalla più tenera età, reinsegnando ai giovani cittadini a conoscere gli alimenti e la loro provenienza, e a familiarizzarsi con il loro gusto riavvicinando i giovani consumatori ai produttori locali. Il programma "Latte nelle scuole" è in vigore dal 1977 e tutti gli Stati membri vi partecipano con oltre 20 milioni di studenti che beneficiano ogni anno. Il programma "Frutta nelle scuole" è iniziato nel 2009 e conta 25 paesi aderenti con quasi 9 milioni di bambini che ne beneficiano. Gli Stati membri sono liberi di partecipare ai programmi. In base al nuovo regime avranno più flessibilità di scegliere i prodotti che desiderano distribuire. Il testo verrà esaminato il 27 maggio in plenaria. Per ulteriori informazioni: Gabriella Diani Accordo commerciale USA-UE Lunedì 13 aprile, i deputati della commissione per il Commercio internazionale hanno discusso 898 emendamenti presentati in occasione della relazione Lange, il cui voto è previsto entro la fine di maggio. La relazione preparata dal deputato tedesco Bernd Lange (DE, S&D) dovrà rappresentare la posizione del Parlamento europeo. Tutti i gruppi discuteranno la bozza del testo anche se la votazione finale si svolgerà una volta che le altre 14 commissioni coinvolte. Questa settimana, le sei commissioni restanti esprimeranno la propria opinione, aprendo la strada al voto in commissione INTA e, successivamente, in sessione plenaria. Per ulteriori informazioni: Gabriella Diani Piano Juncker sul tavolo della conferenza inaugurale dell’intergruppo per gli investimenti e l’industrializzazione Lunedi 14 Aprile 2015, con la presenza di Jyrki Katainen, il Vice-Presidente della Commissione europea per l'occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, e del Prof. Franco Bassanini, Presidente della Cassa Depositi e Prestiti, si è tenuta a Bruxelles la conferenza inaugurale dell’intergruppo per gli investimenti a lungo termine e l’industrializzazione del Parlamento europeo incentrata sul Piano Juncker. Ricordiamo che tale piano si fonda su 16 miliardi di garanzie pubbliche provenienti dal bilancio Ue e su 5 miliardi freschi della Banca europea degli investimenti (che è il braccio finanziario dell’Unione i cui azionisti sono i governi). Da tale disponibilità l’Ue si aspetta investimenti per complessivi 315 miliardi in tre anni grazie all’effetto leva derivante, appunto, dalla “base” di garanzie e finanziaria pubblica. Nel suo intervento, Katainen, ha sottolineato che tale strategia dovrebbe includere i partenariati pubblico-privati, una maggiore capacità di prestito degli organismi di credito dell’UE e un maggior investimento a lungo termine in aree quali le infrastrutture e il completamento del mercato unico per l’energia e i capitali. Franco Bassanini ha sottolineato che il successo del piano Juncker dipende largamente dal rispetto di certe condizioni. In primo luogo, l'approvazione e implementazione di riforme strutturali nazionali e europee, necessarie affinché si crei il contesto istituzionale e di mercato in grado di favorire gli investimenti: liberalizzazioni, stabilità legislativa, informazione, trasparenza, taglio della burocrazia; in secondo luogo deve essere chiarita la questione degli aiuti di stato e le questioni del prezzo delle garanzie. Riguardo alla prima questione, Katainen ha sottolineato che le norme dell'Unione europea che vietano gli aiuti di Stato alle imprese (Art. 108 TFEU) non dovrebbero applicarsi alle garanzie emesse per incrementare gli investimenti nel quadro del regime di investimento triennale dell’UE. Mentre in merito alla seconda, Bassanini ha sottolineato che le garanzie pubbliche dovrebbero essere solide e inferiori ai prezzi di mercato. "Fossero queste garanzie ritenute come aiuti di stato illegali, possiamo scordarci il piano Juncker" ha dichiarato il presidente della Cassa depositi e prestiti, sostenendo che i progetti più rischiosi finanziati con il piano necessitano di un trattamento di favore o rischiano di non riuscire ad attrarre capitali privati. Attualmente il Parlamento europeo sta lavorando sulla proposta della Commissione europea sul Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS). Durante l’incontro sono state espresse preoccupazioni riguardo all’eventualità che la Commissione europea possa attingere dalle risorse dei programmi europei di finanziamento diretti (Horizon 2020, Cosme…) per cofinanziare il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), strumento operativo del Piano Juncker. Per ulteriori informazioni: Veronica Favalli Audizione sulle sfide per la promozione del turismo in Europa Martedì 14 aprile al Parlamento europeo, la Commissione Trasporti e Turismo (TRAN) ha organizzato un’audizione sul turismo europeo, in occasione della prossima pubblicazione del rapporto di iniziativa Nuove sfide e risposte per la promozione del turismo in Europa, di cui è relatrice l’eurodeputata italiana De Monte (IT, S&D). L’audizione era divisa in tre parti e ha visto gli interventi di rappresentanti di varie realtà del settore del turismo a livello europeo. La prima verteva sulla della digitalizzazione delle PMI e sulla questione dell’emergente sharing economy; la seconda parte sulla promozione del “brand Europa” come una destinazione di elevata qualità, la terza sul turismo sostenibile e responsabile; infine l’ultima sul turismo costiero e marittimo e come stimolare crescita e occupazione. Nel corso dei vari interventi sono emerse principalmente le seguenti problematiche: importanza degli investimenti, anche per esaltare le peculiarità e le esigenze dei territori; maggiore necessità di partenariati tra pubblico e privato; indotto legato al turismo; turismo sostenibile e accessibile; digitalizzazione dei servizi turistici e regole da applicare; importanza del prodotto turistico da offrire; offerta turistica europea variegata, aumentare i servizi e la qualità. L’iniziativa si riallaccia al lavoro già iniziato nel corso del precedente quinquennio 2009-2014 dalla Commissione europea e dal Parlamento che, come previsto dal Trattato di Lisbona (entrato in vigore nel 2009), hanno posto le basi per costruire una vera e propria politica europea del turismo, settore che in questi anni ha retto meglio di altri il peso della crisi e che rappresenta il terzo settore per importanza a livello UE, incide sul 10 per cento del PIL e il 12 per cento dell’occupazione con circa 1,8 milioni imprese. La relazione di iniziativa del Parlamento sarà accompagnata da un piano d’azione della Commissione. Per ulteriori informazioni: Angelo Cialfi Confcommercio – Imprese per l'Italia Delegazione presso l'Unione europea Avenue Marnix, 30 - 6° piano B-1000 Bruxelles Tel: +32 2 289 62 30 Fax: +32 2 289 62 35 Sito: http://bruxelles.confcommercio.eu E-mail: [email protected] Newsletter a cura di Angelo Cialfi e Cecilia Rovelli. Con il contributo di Gabriella Diani e Veronica Favalli. Segreteria: Daniela Daidone Responsabile: Marisa Ameli