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NANOYOU Kit di Formazione sulle Nanotecnologie per Insegnanti di Studenti di età 14-18 anni (Modulo Esperimenti) INFORMAZIONE PER GLI STUDENTI SULL’ ESPERIMENTO B: CRISTALLI LIQUIDI I cristalli liquidi (CLs) sono un esempio di molecole auto-assemblanti sensibili a stimoli esterni, come la temperatura, e che cambiano il modo in cui sono assemblate in conseguenza di una variazione di questo stimolo. In questo esperimento vedrai come alcuni cristalli liquidi cambiano di colore quando la loro temperatura viene cambiata. Imparerai due concetti fondamentali delle nanoscienze: (1) il modo in cui un materia si comporta nel mondo macroscopico dipende dalla sua struttura nanoscopica; (2) i cristalli liquidi sono molecole auto-assemblanti che si organizzano in strutture aventi specifiche proprietà ottiche. Queste possono essere sfruttate per creare molti oggetti macroscopici, come schermi e termometri. In questo esperimento devi: - preparare diversi combinazioni di cristalli liquidi che sono sensibili a diverse finestre di temperatura; - creare vari film di cristalli liquidi e testarli usando un bagno ad acqua; - creare un termometro a cristalli liquidi. Questo documento ti fornisce le informazioni fondamentali per svolgere questo esperimento. Cos’è un cristallo liquido? Saprai probabilmente che la materia esiste in tre forme: gassosa, liquida e solida. Un cristallo liquido è una quarta forma della materia: ha proprietà che sono intermedie tra quelle di un liquido e quelle di un solido. Le molecole in un cristallo liquido possono muoversi liberamente, come in un liquido, ma mantengono una certa organizzazione, come in un cristallo (solido). I cristalli liquidi sono materiali in parte organizzati, in qualche modo in mezzo la loro fase solida e liquida. Questo vuol dire che i CLs hanno sia le proprietà di fluidità dei liquidi convenzionali, con le interessanti proprietà ottiche dei cristalli. Figure 1. Rappresentazione schematica di un solido (sinistra, le molecole sono ben organizzate); di un cristallo liquido (centro: le molecole hanno un ordine a lunga distanza) e di un liquido (destra: le molecole non hanno alcun ordine). (Credito: Copyright IPSE Educational Resources, University of Wisconsin Madison). Le ricerche che hanno portato a questi risultati sono state finanziate dal Settimo Programma Framework della Comunità Europea (FP7/2007-2013), contratto di concessione n° 233433 Page 1 of 5 NANOYOU Kit di Formazione sulle Nanotecnologie per Insegnanti di Studenti di età 14-18 anni (Modulo Esperimenti) L’ordine nei cristalli liquidi può essere manipolato usando una corrente elettrica o un campo magnetico. La cosa interessante è che questo cambiamento può essere indotto da un cambiamento molto piccolo di queste forze. Per esempio negli schermi a cristalli liquidi, le molecole vengono ri-orientate da piccole variazioni di corrente. I cristalli liquidi sono sensibili alla temperature nel senso che diventano solidi se fa molto freddo, e liquidi se fa molto caldo. Questo fenomeno si può per esempio vedere negli schermi dei computer portatili quando vengono raffreddati o scaldati eccessivamente. Un cristallo liquido è un esempio di materia auto-assemblata. I cristalli liquidi sono composti di molecole che hanno forma a bastoncino, a disco o tale da incoraggiarli ad allinearsi collettivamente lungo una certa direzione. Assumono una struttura “auto-assemblata”. Questo processo è guidato da informazioni che derivano dalle caratteristiche delle molecole e la struttura finale che si forma è quella che minimizza l’energia libera del sistema. Il concetto di autoassemblaggio è la base dei processi biologici naturali, dove le molecole si auto-assemblano con precisione nanometrica in complesse strutture. Alcuni esempi sono la doppia elica del DNA o la formazione della membrana cellulare dai fosfolipidi. Un cristallo liquido si forma per auto-organizzazione della materia in strutture ordinate chiamati fasi. Una perturbazione esterna, anche se molto piccola, come un cambiamento della temperatura o del campo magnetico, può indurre il cristallo liquido ad assemblarsi in modo diverso ed assumere un’altra fase. Le differenti fasi possono essere distinte dalle loro differenti proprietà ottiche. Figure 2. Esempio dell’ auto-assemblaggio di molecole anisotropiche (i.e., simmetriche) in una fase di un cristallo liquido. A sinistra: molecole tipo bastoncino formano un liquido nematico, nel quale gli assi sono allineate longitudinali delle molecole parallelamente in una direzione comune (“direttrice”). A destra: molecole a forma di disco (discotiche) si organizzano una sopra l’altra (a formare una colonna), sempre con gli assi longitudinali allineati parallelamente verso una direttrice comune. La conseguenza di questa organizzazione è che i cristalli liquidi hanno proprietà fisiche anisotropiche, come i cristalli (Credito: http://www.ipc.unistuttgart.de/~giesselm/AG_Giesselmann/Forschung/Flue ssigkristalle/Fluessigkristalle.html). Le ricerche che hanno portato a questi risultati sono state finanziate dal Settimo Programma Framework della Comunità Europea (FP7/2007-2013), contratto di concessione n° 233433 Page 2 of 5 NANOYOU Kit di Formazione sulle Nanotecnologie per Insegnanti di Studenti di età 14-18 anni (Modulo Esperimenti) Ci sono cristalli liquidi naturali? Sì! Molte forme di cristalli liquidi sono comuni tra i sistema naturali, per esempio le membrane cellulari, molte proteine (come per esempio la proteina che i ragni rilasciano per generare la ragnatela), o alcuni virus. Il sapone e’ un altro materiale che è effettivamente un cristallo liquido liotropico. Lo spessore delle bolle di sapone determina il colore che riflettono. Cristalli liquidi termotropici In questo esperimento studierai e testerai un cristallo liquido termotropico (o termosensibile). Questi tipi di cristalli liquidi rispondono ad un cambiamento di temperatura con un cambiamento di colore. Man mano che la temperatura aumenta, il colore del cristallo liquido cambia da arancione, a giallo, verde, blu e viola. La variazione di colore è una diretta conseguenza del fatto che con l’aumentare della temperatura cambia l’organizzazione delle molecole nel cristallo liquido. Come funziona? I cristalli liquidi sono composti di molecole che hanno forma a bastoncino, a disco o tale da incoraggiarli ad allinearsi collettivamente lungo una certa direzione ed ad assumere una struttura molecolare in parte organizzata chiamata fase. Il tipo di cristallo liquido che analizzi in questo esperimento è fatto di lunghe molecole che tendono ad organizzarsi su strati che ruotano attorno ad un asse, un po’ come i gradini in una scala a chioccia (una elica). Questa fase si chiama fase chirale perché manca un piano di simmetria. Questa fase è spesso chiamata fase colesterica perché venne per la prima volta notata nei derivati del colesterolo. Figura 3. Schematica rappresentazione di una fase chirale in un cristallo liquido: la fase chirale nematica (chiamata anche fase colesterica) in un CL Wiki Commons, (Credito: Creative Commons Attribution ShareAlike 3.0). In ogni “gradino” della scala le molecole sono messe in un certo ordine, ma c’è un angolo preciso tra i vari gradini. (Figura 4). Le ricerche che hanno portato a questi risultati sono state finanziate dal Settimo Programma Framework della Comunità Europea (FP7/2007-2013), contratto di concessione n° 233433 Page 3 of 5 NANOYOU Kit di Formazione sulle Nanotecnologie per Insegnanti di Studenti di età 14-18 anni (Modulo Esperimenti) Figure 4 (Sinistra): Schematica rappresentazione dei “gradini” impilati ruotanti in una fase chirale di un CL che formano una “scala a chioccia” avente passo p. (Destra) Rappresentazione schematica del “passo” in un CL chirale. (Credito: Wiki Commons, Creative Commons Attribution ShareAlike 3.0) Il passo chirale, p, si riferisce alla distanza sull’asse necessaria alle molecole per fare un giro completo di 360°. Quando la temperatura del cristallo liquido cambia, cambia anche il passo, il che porta ad eliche più o meno attorcigliate. Come si collega ciò al cambiamento di colore? Quando la luce colpisce un cristallo liquido, parte della luce viene riflessa. Ciò che vediamo è la luce riflessa. Il colore (ovvero la lunghezza d’onda) della luce riflessa dipende da quanto l’elica è attorcigliata. Figure 5. Rappresentazione del cambiamento del passo chirale in un CL quando la temperature viene aumentata. (Credito: Image adapted from IPSE Educational Resources (Liquid crystals), University of Wisconsin Madison). Se il passo dell’elica del cristallo liquido è dello stesso ordine di grandezza della lunghezza d’onda della luce (400-700 nm), si osservono degli interessanti effetti di interferenza ottica. Il colore della luce riflessa dipende dal passo nel cristallo liquido, ovvero da quanto l’elica è più o meno attorcigliata. Quando l’elica è molto attorcigliata, il passo è minore, e pertanto riflette luci con lunghezze d’onda minori (zona blu dello spettro elettromagnetico); quando il cristallo liquido è meno attorcigliato, il passo è maggiore, e quindi riflette luci con lunghezze d’onda maggiori (zona rossa dello spettro elettromagnetico) Un aumento della temperature porta ad una diminuzione del passo, quindi aumentando la temperature di un cristallo liquido ci si aspetta un cambiamento di colore dalla zona rossa dello spettro elettromagnetico a quella blu, quindi da arancione, a giallo, verde, blu e viola. Le ricerche che hanno portato a questi risultati sono state finanziate dal Settimo Programma Framework della Comunità Europea (FP7/2007-2013), contratto di concessione n° 233433 Page 4 of 5 NANOYOU Kit di Formazione sulle Nanotecnologie per Insegnanti di Studenti di età 14-18 anni (Modulo Esperimenti) IN COSA E’ “NANO”? Le proprietà della materia macroscopica dipendono dalla sua struttura nanoscopica. Spesso i cambiamenti della struttura molecolare (nanoscopica) di un materiale non sono visibili ad occhio nudo, ma a volte si riflettono in un cambiamento macroscopico delle sue proprietà. I cristalli liquidi sono un ottimo esempio, in particolare il tipo usato in questo esperimento, dato che le loro proprietà ottiche (colore) cambiano visibilmente quando la temperatura del cristallo liquido viene cambiata. Nelle nanotecnologie gli scienziati sfruttano le peculiari proprietà nanoscopiche della materia per creare nuovi materiali e dispositivi. I cristalli liquidi sono anche un esempio di materia auto-assemblata dove l’organizzazione spaziale delle molecole può essere variata con degli stimoli esterni, come la temperature. Il concetto di autoassemblaggio è un altro concetto fondamentale delle nanotecnologie. Applicazione dei cristalli liquidi Il fatto che in alcuni cristalli liquidi ci sia una struttura chirale (con un passo chirale) fa sì che questi materiali rispondano differentemente alla luce polarizzata. Questi materiali possono pertanto essere usati come filtri di polarizzazione. I cristalli liquidi sono comunemente usati negli schermi dei telefonini, macchine fotografiche digitali, computer portatili, ed altri prodotti di elettronica. In questi schermi, la corrente elettrica induce un ri-orientamento delle molecole del cristallo liquido (che si orientano paralleli al campo elettrico), e questo cambia il modo in cui polarizzano la luce che vi passa attraverso. Alcuni tipi di cristalli liquidi sono anche usati nei termometri perché sono sensibili alle variazioni di temperatura, e lo manifestano con un cambiamento di colore. Vengono anche usati nei sensori microscopici per identificare alcune specie chimiche, campi elettrici o cambiamenti di temperatura. Al momento i ricercatori stanno cercando dei modi per introdurre alcune nanoparticelle all’interno dei cristalli liquidi per generare in essi delle nuove proprietà elettriche ed ottiche, per innovazioni nel campo dei materiali fotovoltaici, guide ottiche, LED e sensori. In questo esperimento costruirai un termometro da interni che potrai usare durante l’anno per verificare la temperature della tua classe, o la temperature esterna. Le ricerche che hanno portato a questi risultati sono state finanziate dal Settimo Programma Framework della Comunità Europea (FP7/2007-2013), contratto di concessione n° 233433 Page 5 of 5