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COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 PREMESSA La presente relazione specialistica ha per oggetto il predimensionamento e la verifica delle fondazioni del ponte sul rio Bettili, nel comune di Esterzili (CA). Tale opera è adibita al superamento di una discontinuità morfologica, nello specifico la presenza di un corso d’acqua, il rio Bettili. Si tratta di un ponte carrabile, oltreché pedonale, e date le modeste dimensioni, è classificabile, in relazione ai carichi mobili, come ponte stradale di II categoria, così come indicato al § 5.1.3.3.4 del D.M. 2008. Si precisa che in questa fase della progettazione si procederà solamente al predimensionamento della struttura del ponte, lasciando l’onere dei relativi calcoli esecutivi agli studi tecnici delle aziende incaricate della esecuzione; si procederà invece al calcolo strutturale definitivo delle strutture di fondazione. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Il calcolo è stato condotto secondo il metodo semiprobabilistico agli “Stati Limite”, in conformità al D.M. 14/01/2008 (Norme Tecniche per le Costruzioni, NTC 2008). Si fa inoltre riferimento, ove necessario, ai seguenti documenti: • • Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 - Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008; Eurocodice 2 - ENV 1992-1-1: Progettazione delle strutture di calcestruzzo - Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA DEL PONTE La struttura del ponte presenta uno schema statico di ponte ad arco a 3 cerniere; in relazione ai vincoli esterni risulta pertanto essere isostatica. Si tratta inoltre di uno schema a via inferiore, in quanto il piano viabile è posto in corrispondenza degli appoggi dell’arco. La struttura portante è costituita da due elementi paralleli ad asse curvilineo di luce pari a 18.65 m, e da due travi longitudinali di luce pari a 19.60 m poste ad interasse di 3.80 m circa, essendo 4.00 m la larghezza complessiva della carreggiata; archi e travi sono previsti in legno lamellare. L’impalcato, realizzato in tavolato di larice, è sostenuto dalle due travi rettilinee, e risulta quindi sospeso ai due archi trasferendo il proprio peso grazie alla presenza di tiranti in acciaio posti ad interasse costante. Costituisce un ulteriore elemento di stabilizzazione per il ponte la presenza di un’orditura secondaria costituita da puntoni incastrati ribassati tra le travi principali. Il ponte è sostenuto dalle spalle, elementi strutturali che realizzano, nel caso dei ponti ad arco, i vincoli alle imposte. Le spalle sono previste in calcestruzzo armato. RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 1 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 MATERIALI IMPIEGATI Sia per le strutture principali del ponte (archi e travi rettilinee) che per le strutture secondarie (puntoni), si utilizza legno lamellare di abete rosso, di classe GL32h, in conformità alle norme UNI EN 1194, avente le seguenti proprietà meccaniche: fm,k 32 N/mm2 ft0,k 22.5 N/mm2 ft90,k 0.5 N/mm2 fc0,k 29 N/mm2 fc90,k 3.3 N/mm2 fv,k 3.8 N/mm2 E0,mean 13700 N/mm2 E0,05 11100 N/mm2 E90,mean 460 N/mm2 Gmean 850 N/mm2 rmean 430 Kg/m3 Per le spalle è previsto l’utilizzo di conglomerato cementizio armato, con calcestruzzo di classe C25/30 e acciaio tipo B450C. Le seguenti tabelle riassumono le principali caratteristiche di entrambi i materiali: Cls C25/30 Rc,k 30 N/mm2 fc,k 25 N/mm2 fc,d 14.2 N/mm2 fctm 2.6 N/mm2 fct,k 1.8 N/mm2 fct,d 1.2 N/mm2 Ec 31000 N/mm2 Acciaio tipo B450C fy,k ≥ 450 RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE N/mm2 PAGINA 2 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 fy,d 391.3 N/mm2 Es 200000 N/mm2 CARATTERISTICHE MECCANICHE DEL TERRENO DI FONDAZIONE A seguito di indagini geologiche e geomorfologiche, si è potuto rilevare che il terreno a monte della spalla e alla base della stessa è costituito da un consistente ammasso roccioso avente le seguenti caratteristiche meccaniche: - peso specifico - angolo di attrito interno - coesione - coefficiente di attrito - portanza del terreno γt ϕ c f σadm = = = = = RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE 18 KN/m3 34.63° 3.1 Kg/cm2 0.69 1020 Kg/cm2 PAGINA 3 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 ANALISI DEI CARICHI CARICHI TRASMESSI DALLA TRAVE LONGITUDINALE Lo schema statico delle travi principali è quello di trave semplicemente appoggiata, sostenute da due strutture portanti ad asse curvilineo. Trattandosi di un predimensionamento e date le modeste dimensioni dell’impalcato, non verrà effettuata l’analisi rigorosa mediante lo studio delle linee di influenza per le diverse sollecitazioni. Si ipotizza per semplicità che ciascuna trave porti una quota di carico pari alla metà dell’intero impalcato. Si riportano a seguire le principali caratteristiche geometriche dell’elemento, utili ai fini del calcolo: Luce di calcolo trave = 19.60 m Interasse travi = 3.80 m Sezione rettangolare: 0.22 x 0.30 m Analisi dei carichi Si assume per il larice un peso specifico pari a 8 kN/m3. a) Carichi permanenti: • • Impalcato in larice (spessore 10 cm) Peso proprio trave principale: Sezione trave Peso specifico 220/300 mm 4.30 KN/m3 b) Carichi variabili: • Azioni dovute al vento L’azione del vento può essere convenzionalmente assimilata ad un carico orizzontale statico. Tale azione si considera agente sulla proiezione nel piano verticale delle superfici direttamente investite. La superficie dei carichi transitanti sul ponte esposta al vento si assimila ad una parete rettangolare continua dell’altezza di 3 m a partire dal piano stradale. L’azione del vento si può valutare come sopra specificato nei casi in cui essa non possa destare fenomeni dinamici nelle strutture del ponte o quando l’orografia non possa dar luogo ad azioni anomale del vento. In questa sede, tuttavia, non essendo richiesto il calcolo esecutivo rigoroso della struttura portante del ponte, e considerato il suo modesto valore in relazione agli altri carichi agenti, non si terrà conto dell’effetto indotto dall’azione del vento sulla struttura. • Azioni dovute alla neve Il carico neve si considera non concomitante con i carichi da traffico, pertanto si trascurerà il suo effetto. • Carichi mobili RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 4 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 Con riferimento ai carichi mobili si specifica quanto indicato al § 5.1.3.3.5 del D.M.2008 per i ponti di 2a categoria: “Si devono considerare sulla corsia n.1 un carico asse Q1k = 240 kN ed un carico distribuito qik = 7,20 [kN/m2]. Sulle altre corsie vanno applicati i carichi associati ai ponti di 1a Categoria.” Il treno tipo fa riferimento allo schema di carico 1, ma con valori ridotti dei carichi. Si tratta nello specifico di: - due carichi concentrati Qik per asse, distribuiti su quattro ruote di impronta 40x40 cm; - un carico qik uniformemente distribuito sulla larghezza convenzionale wl della corsia e disposto lungo l’asse del ponte, nelle zone più gravose. Gli assi tandem si considerano viaggianti secondo l’asse longitudinale del ponte e sono generalmente disposti in asse alle rispettive corsie. I carichi variabili da traffico devono disporsi su corsie convenzionali, la cui larghezza e numero massimo (intero) sono definite in funzione della larghezza w della carreggiata. Il numero delle colonne di carichi mobili da considerare nel calcolo dei ponti di 1a e 2a Categoria è quello massimo compatibile con la larghezza della carreggiata. Per la struttura in esame, essendo w = 4.00 m inferiore a 5.40 m, si dovrà considerare un numero nl di corsie convenzionali pari a 1, con larghezza pari a 3.00 m. I carichi relativi alle corsie convenzionali devono essere considerati per le verifiche globali della struttura, quindi per la verifica della travatura longitudinale. Per quanto riguarda la disposizione longitudinale delle colonne sull’impalcato, essa deve essere effettuata in modo da massimizzare nelle sezioni di verifica: le sollecitazioni di momento flettente sull’impalcato, le azioni taglianti sull’impalcato, il carico verticale nelle sottostrutture. Riepilogando, nel caso in esame si dovranno considerare: - carico asse Q1k = 240 kN - carico uniformemente distribuito q1k = 7.20 kN/m2 CARICO DISTRIBUITO Essendo la larghezza della corsia convenzionale pari a 3.00 m, si ottiene il carico distribuito longitudinalmente sulla trave: Sono stati considerati 3 scenari di carico: - carico distribuito uniformemente sulla sola estremità sinistra dell’impalcato, per un’estensione di 2.30 m; - carico distribuito uniformemente sulla parte centrale dell’impalcato, per un’estensione di 2.30 m; - carico distribuito uniformemente sulle due estremità dell’impalcato, per un’estensione di 2.30 m per ciascun tratto. CARICO ASSE I due carichi per asse Q1k si considerano applicati sulle travi, in direzione longitudinale, come forze concentrate, ad interasse di 1.20 m. Sono stati considerati 2 scenari di carico: - carico tandem applicato simmetricamente sulla sola estremità sinistra dell’impalcato; - carico tandem applicato simmetricamente sulla parte centrale dell’impalcato. FOLLA COMPATTA Trattandosi di un ponte in cui è consentito anche l’attraversamento pedonale, in aggiunta ai RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 5 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 carichi precedenti è opportuno considerare il carico mobile q5, relativo alla folla compatta, da prendere in conto nel calcolo delle passerelle pedonali. Il valore assunto dalla normativa è qfk = 5 kN/m2 Essendo la larghezza della corsia convenzionale pari a 3.00 m, si ottiene il carico distribuito longitudinalmente sulla trave: Il carico folla deve essere applicato su tutte le zone significative della superficie di influenza; nel caso specifico sono stati considerati 3 differenti scenari di carico: - carico distribuito uniformemente su metà luce dell’impalcato; - carico distribuito uniformemente sulla parte centrale dell’impalcato, per un’estensione di 2.30 m; - carico distribuito uniformemente sulle due estremità dell’impalcato, per un’estensione di 2.30 m per ciascun tratto. La combinazione delle azioni da adottarsi in accordo con il punto 2.5.3 del D.M. 14/01/2008 è quella fondamentale, valida per gli Stati Limite Ultimi: I valori dei coefficienti parziali di sicurezza adottati per la combinazione dei carichi valgono rispettivamente: • • • • Carichi permanenti strutturali: si considera un coefficiente γG1 pari a 1,35 se si tratta di carico sfavorevole, nei riguardi dalla verifica considerata, oppure pari ad 1 se il contributo dell’azione tende a far diminuire la sollecitazione considerata, ossia risulta favorevole. Carichi permanenti non strutturali: si considera un coefficiente γG2 pari a 1,5 se si tratta di carico sfavorevole, nei riguardi dalla verifica considerata, oppure pari ad 0 se il contributo dell’azione tende a far diminuire la sollecitazione considerata, ossia risulta favorevole. Carichi variabili da traffico: si considera un coefficiente γQ pari a 1,35 se si tratta di carico sfavorevole, nei riguardi dalla verifica considerata, oppure pari ad 0 se il contributo dell’azione tende a far diminuire la sollecitazione considerata, ossia risulta favorevole; Carichi variabili: si considera un coefficiente γQi pari a 1,35 se si tratta di carico sfavorevole, nei riguardi dalla verifica considerata, oppure pari ad 0 se il contributo dell’azione tende a far diminuire la sollecitazione considerata, ossia risulta favorevole. La combinazione di carico più gravosa, relativamente alla sollecitazione di momento flettente, è risultata essere la seguente: - peso proprio della struttura uniformemente distribuito su tutta la luce; carico relativo alla folla compatta uniformemente distribuito su metà luce; carico mobile uniformemente distribuito sulla parte centrale dell’impalcato, con estensione pari a 2.30 m; carico mobile costituito da due forze concentrate sulla parte centrale dell’impalcato. La combinazione di carico più gravosa, relativamente alla sollecitazione di taglio, è risultata essere la seguente: RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 6 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 - peso proprio della struttura uniformemente distribuito su tutta la luce; carico relativo alla folla compatta uniformemente distribuito su metà luce; carico mobile uniformemente distribuito sulle due estremità dell’impalcato, un’estensione di 2.30 m per ciascun tratto; carico mobile costituito da due forze concentrate sull’estremità sinistra dell’impalcato. per Nella valutazione numerica delle sollecitazioni, i carichi concentrati sono stati combinati separatamente dai carichi distribuiti, ottenendo rispettivamente i seguenti valori di carico di progetto: Le sollecitazioni complessive sono state quindi ottenute per sovrapposizione degli effetti (lecita nell’ambito di un’analisi statica lineare). Le sollecitazioni massime sono risultate pari a: Il taglio massimo viene dunque trasferito agli archi in corrispondenza delle imposte. CARICHI TRASMESSI DALL’ARCO PORTANTE Le azioni agenti su ciascun arco sono dovute a: - peso proprio dell’arco; - reazione di appoggio delle travi principali. L’arco risulterà pertanto soggetto ad un carico uniformemente distribuito dovuto al peso proprio, più due forze concentrate applicate in maniera simmetrica a distanza di 0.50 m dai vincoli di imposta. Con riferimento al generico arco si riportano di seguito le principali caratteristiche geometriche utili ai fini del calcolo: Materiale: Legno lamellare GL32h Sezione: 450/900 mm Interasse: i = 4.20 m Luce di calcolo: L = 18.65 m Lo schema statico adottato è quello di arco a 3 cerniere. a) Carichi permanenti: • Peso proprio arco: RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 7 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 Sezione arco Peso specifico • 450/900 mm 4.30 KN/m3 Reazione travi: Rtravi = 759.98 kN Nella valutazione numerica delle sollecitazioni, i carichi concentrati sono stati combinati separatamente dal carico distribuito, ottenendo rispettivamente i seguenti valori di carico di progetto: Quest’ultimo carico non necessita di ulteriori amplificazioni. Il carico uniformemente distribuito fornisce i seguenti valori di sollecitazione: Reazioni verticali e taglio: Reazioni orizzontali: essendo f = 3.60 m la freccia dell’arco. Azione assiale: I due carichi concentrati forniscono i seguenti valori di sollecitazione: Reazioni verticali e taglio: Reazioni orizzontali: essendo x = 0.50 m la distanza della forza concentrata dalle imposte dell’arco. Azione assiale: RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 8 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 Le sollecitazioni complessive sono state quindi ottenute per sovrapposizione degli effetti: RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 9 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DELLA SPALLA DEL PONTE Le spalle sono caratterizzate da una struttura in elevazione e da una ciabatta di fondazione. Essendo elementi laterali, le spalle devono assolvere una duplice funzione: - sostegno dell’impalcato, trasmettendo le azioni da esso trasferite al terreno di fondazione; sostegno del terreno a tergo della spalla, nelle sezioni di inizio e fine ponte. Per tale motivo, le elevazioni sono realizzate attraverso muri pieni contro terra. Nella zona superiore, in corrispondenza dell’appoggio della travata, le elevazioni devono possedere spessore ridotto per consentire il posizionamento della travata stessa. Il muro superiore risultante, chiamato paraghiaie, evita che il terreno si riversi sulla travata; l’estradosso segue, quindi, lo sviluppo trasversale della travata stessa. Le verifiche da effettuare comprendono le verifiche di resistenza delle sezioni in cemento armato e le verifiche di portanza delle fondazioni. Le sezioni maggiormente sollecitate che normalmente devono essere verificate sono: A. la sezione inferiore del paraghiaia: S1; B. la sezione inferiore della spalla in elevazione: S2; C. la sezione di incastro delle mensole di fondazione: S3a e S3b. a) AZIONI SUL PARAGHIAIE Il paraghiaie, oltre alle azioni provocate dalla spinta orizzontale del terreno e del sovraccarico, può essere sollecitato localmente dai carichi concentrati verticali ed orizzontali trasmessi dalle ruote dei veicoli. Lo schema considerato è quello tipo di mensola incastrata. I carichi di progetto sono quindi: 1. 2. 3. 4. spinta del terreno; spinta del sovraccarico; effetto della frenatura; peso proprio. Si trascura la verifica sismica in quanto non significativa. 1. Azione verticale delle ruote Si considera un carico verticale P pari a 2 Q1 = 480 kN, distribuito su un’impronta di dimensioni a x b = 3.00 x 2.20 m, applicata sul bordo del paraghiaia. A tal proposito, infatti, si fa riferimento a quanto indicato nella Circolare al Cap. 5: § C5.1.3.3.7.1 Carichi verticali da traffico su rilevati e su terrapieni adiacenti al ponte Ai fini del calcolo delle spalle, dei muri d’ala e delle altre parti del ponte a contatto con il terreno, sul rilevato o sul terrapieno si può considerare applicato lo schema di carico 1, in cui per semplicità, i carichi tandem possono essere sostituiti da carichi uniformemente distribuiti equivalenti, applicati su una superficie rettangolare larga 3,0 m e lunga 2,20 m. In un rilevato correttamente consolidato, si può assumere una diffusione del carico con angolo di 30°. - § C5.1.3.3.7.2 Carichi orizzontali da traffico su rilevati e su terrapieni adiacenti al ponte RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 10 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 Ai fini del calcolo delle spalle, dei muri d’ala e dei muri laterali, i carichi orizzontali da traffico sui rilevati o sui terrapieni possono essere considerati assenti. Per il calcolo dei muri paraghiaia si deve, invece, considerare un’azione orizzontale longitudinale di frenamento, applicata alla testa del muro paraghiaia, di valore caratteristico pari al 60% del carico asse Q1k. Pertanto, in ponti di 1a categoria si considererà un carico orizzontale di 180 kN, concomitante con un carico verticale di 300 kN, mentre in ponti di 2a categoria si considererà un carico orizzontale di 144 kN, concomitante con un carico verticale di 240 kN. Se si assume una diffusione delle pressioni all’interno del terreno con angolo α = 30°, alla quota h l’impronta ha dimensioni: essendo h = 1.00 m l’altezza del muro paraghiaia. Le pressioni verticali sul terreno alla quota z = 0 e z = h sono pari a: Attraverso la teoria di Rankine si possono calcolare le relative pressioni orizzontali agenti sul paraghiaia: dove: k0 = 1 – sin f = 0.43 è assunto, cautelativamente, come coefficiente di spinta a riposo. Tale distribuzione delle pressioni sul paraghiaie provoca delle spinte e dei momenti alla profondità h: Come larghezza collaborante del muro, è consigliabile assumere il valore medio tra b’ e , quindi: L’azione tagliante ed il momento flettente per unità di lunghezza del muro sono quindi pari a: RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 11 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 2. Azione frenante L’azione della frenata è considerata trasmessa dal carico mobile, in corrispondenza della testa muro, su un tratto di lunghezza pari alla larghezza b dell’impronta di carico. La spinta e il momento provocati in corrispondenza della sezione di incastro sono pari a: Assumendo una diffusione a 45° nel calcestruzzo del carico impresso, la larghezza efficace di muro è pari a: L’azione tagliante ed il momento flettente per unità di lunghezza del muro, provocati dall’azione frenante, sono quindi pari a: 3. Spinta statica del terreno Tale spinta viene calcolata per la parete di altezza pari a h = 1.00 m, congiuntamente alla spinta dovuta al sovraccarico, mediante l’applicazione della teoria di Coulomb. La spinta sulla parete e il relativo punto di applicazione si ricavano mediante le seguenti espressioni: intensità della spinta di un terrapieno con sovraccarico distanza del punto d’applicazione della spinta dalla base essendo: altezza fittizia del terreno equivalente al sovraccarico Q Si ottiene: azione tagliante momento flettente essendo: RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 12 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 peso specifico del terreno; h = 1.00 m altezza del muro paraghiaia; coefficiente di spinta attiva; φ = 34.63° h’ = 1.11 m angolo di attrito interno. Come sovraccarico si è assunto un valore di Q = 20 KN/m2, che include il peso della folla compatta e della massicciata stradale. I valori di sollecitazione complessivi sono pari a: e saranno impiegati successivamente per il calcolo delle armature. 4. Spinta dinamica del terreno La sovraspinta dinamica del terreno dovuta all’azione sismica, così come la spinta inerziale del muro stesso, sono solitamente non condizionanti per le verifiche di tale elemento strutturale. Le sollecitazioni sono, infatti, inferiori a quelle provocate da carichi mobili e da azioni di frenamento. b) AZIONI SULLA SPALLA IN ELEVAZIONE Le azioni agenti sulla spalla sono: 1) 2) 3) 4) Carichi trasmessi dagli appoggi; Peso proprio della parete verticale e del paraghiaia; Spinta del terreno; Peso proprio del terreno sopra la ciabatta. 1) Carichi trasmessi dagli appoggi L’azione verticale trasmessa dall’impalcato soprastante, su un metro di profondità di muro, risulta pari a: essendo Vmax = 781.90 kN la reazione verticale trasferita dall’arco. L’azione orizzontale trasmessa dall’impalcato soprastante, su un metro di profondità di muro, risulta pari a: essendo Tmax = 133.90 kN la reazione orizzontale trasferita dall’arco. L’azione verticale deve essere presa in considerazione solamente nelle situazioni più sfavorevoli, e cioè: RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 13 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 - Nella verifica a ribaltamento risulta a favore della stabilità, pertanto non si considera; Nella verifica a scorrimento risulta a favore della stabilità, pertanto non si considera; Nella verifica a schiacciamento risulta a sfavore della stabilità, occorre pertanto prenderla in considerazione. L’azione orizzontale risulta sempre favorevole in quanto riduce l’azione orizzontale indotta dal terreno e dal sovraccarico; il suo effetto verrà pertanto trascurato. 2) Peso proprio della spalla Il peso proprio dell’intera struttura si può ottenere sommando i seguenti contributi: peso del paraghiaia; peso della parete verticale; peso del solettone di base. 3) Spinta del terreno Le spinte del terreno e del sovraccarico a tergo della spalla possono essere calcolate, in assenza di falda, secondo la trattazione di Rankine che fornisce le seguenti formulazioni: dove: peso specifico del terreno; q = 20.00 kN/m2 sovraccarico a tergo della spalla; coefficiente di spinta attiva; H = 6.00 m altezza dell’intera spalla (compresa fondazione). Si ottengono i seguenti valori caratteristici: 4) Peso proprio del terreno sopra la ciabatta Il peso del terreno sopra la ciabatta di fondazione è pari a: Nella presente relazione, si procederà alla verifica della struttura nei riguardi degli stati limite ultimi di tipo geotecnico (GEO) e di equilibrio di corpo rigido (EQU), con particolare riferimento a: - ribaltamento; - scorrimento sul piano di posa; RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 14 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 - collasso per carico limite dell’insieme fondazione-terreno. Si farà riferimento alle seguenti tabelle riportate nel D.M. 2008: Tabella 6.2.I Coefficienti parziali per le azioni o per l’effetto delle azioni CARICHI EFFETTO COEFFICIENTE PARZIALE Favorevole (A2) STR GEO 0.9 1.0 1.0 1.1 1.3 1.0 0.0 0.0 0.0 1.5 1.5 1.3 0.0 0.0 0.0 1.5 1.5 1.3 gG1 Permanenti Sfavorevole Permanenti non strutturali (A1) EQU Favorevole gG2 Sfavorevole Favorevole gQ Variabili Sfavorevole (1)Nel caso in cui i carichi permanenti non strutturali (per esempio i carichi permanenti portati) siano compiutamente definiti, si potranno adottare gli stessi coefficienti validi per le azioni permanenti. Tabella 6.2.II Coefficienti parziali per i parametri geotecnici del terreno (SLU) PARAMETRO SIMBOLO M1 M2 Angolo di attrito f 1 1.25 Coesione drenata c’ 1 1.25 Coesione non drenata Cu 1 1.40 Peso specifico g 1 1 Tabella 6.5.I Coefficienti parziali gR per le verifiche agli stati limite ultimi STR e GEO di muri di sostegno Coefficiente parziale gR VERIFICA (R1) (R2) (R3) Capacità portante della fondazione 1.0 1.0 1.4 Scorrimento 1.0 1.0 1.1 Resistenza del terreno a valle 1.0 1.0 1.4 RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 15 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 Tutte le verifiche verranno condotte assumendo una profondità unitaria di muro; tutte le grandezze sono pertanto da intendersi a metro lineare. 1. VERIFICA AL RIBALTAMENTO Per questo stato limite occorre adottare l’insieme EQU dei coefficienti parziali delle azioni e il gruppo M2 per i parametri geotecnici. La verifica verrà condotta con riferimento al punto a valle della sezione di base del solettone. I valori caratteristici dei parametri geotecnici vanno pertanto corretti utilizzando i coefficienti parziali della tabella 6.2.II. Si ha quindi: • angolo di attrito interno: fred = 34.63°/1,25 = 27,7°; • peso specifico del terreno: gt = 18 · 1 = 18 kN/m3 e, di conseguenza: Applicando ora i coefficienti parziali della tabella 2.6.I, colonna (EQU), si ottengono le spinte di calcolo: Il momento sollecitante è dato pertanto dai seguenti contributi: - momento dovuto alla spinta del terreno momento dovuto alla spinta del sovraccarico I relativi bracci sono dati da: Il momento resistente è dato invece dai seguenti contributi: - momento dovuto al peso proprio del muro paraghiaie P1 momento dovuto al peso proprio della parete verticale P2 momento dovuto al peso proprio del solettone di base P3 momento dovuto al peso proprio del terreno sopra la ciabatta P4 - momento dovuto al sovraccarico Q I relativi bracci sono dati, rispettivamente, da: RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 16 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 essendo: bpg = 0.50 m b = 1.10 m B = 3.20 m bv = 0.75 m bm = 1.35 m larghezza muro paraghiaia; larghezza parete verticale; larghezza ciabatta di fondazione; larghezza mensola a valle; larghezza mensola a monte. Le azioni di calcolo si determinano moltiplicando le azioni nominali per i coefficienti parziali della tabella 2.6.I, colonna (EQU). Quindi: - i carichi permanenti (favorevoli) P1, P2, P3 e P4 vanno moltiplicati per il coefficiente parziale γG = 0,9; - il carico variabile Q (favorevole) va moltiplicato per il coefficiente parziale γQ = 0. Si ottengono pertanto i seguenti valori: Momento spingente momento ribaltante Momento resistente momento stabilizzante Ponendo uguale a 1 il coefficiente parziale γR riduttore della resistenza, si ha infine: RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 17 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 Risulta: Ed = 457.62 < Rd = 543.63 Pertanto la verifica è ampiamente soddisfatta. 2. VERIFICA DI SCORRIMENTO SUL PIANO DI POSA Si utilizza l’approccio 2, che comprende l’insieme A1 dei coefficienti parziali per le azioni, il gruppo M1 per i parametri geometrici e il gruppo R3 per le resistenze. I valori di calcolo dei parametri geotecnici coincidono con i corrispondenti valori caratteristici, perché tutti i coefficienti parziali del gruppo (M1) della tabella 6.2.II hanno valore unitario. Si ha quindi: • angolo di attrito interno: f= 34.63° · 1 = 34.63° • peso specifico del terreno: gt = 18 · 1 = 18 kN/m3 e di conseguenza: La forza sollecitante è data dai seguenti contributi: - spinta del terreno (γG = 1,3) - spinta del sovraccarico (γQ = 1,5) ottenuti applicando i coefficienti parziali della tabella 6.II.1, colonna (A1). La forza resistente (forza di attrito) è data dai seguenti contributi: - peso proprio della spalla Ptot (γG = 1,0) - peso proprio del terreno sopra la ciabatta (γG =1,0) - peso dovuto al sovraccarico (γQ = 0) ottenuti applicando i coefficienti parziali della tabella 2.6.I, colonna (A2). Si ottengono pertanto i seguenti valori: Forza di scorrimento forza di scorrimento RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE Ed = Fscorr = 165.50 kN PAGINA 18 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 Forza resistente forza resistente Fres = 324.00 kN essendo: f = tg φ = 0.69 γR = 1.1 (tab. 6.5.I, colonna R3) Risulta: Ed = 165.50 < Rd = 203.42 Pertanto la verifica è soddisfatta. 3 VERIFICA ALLO SLU DI COLLASSO PER CARICO LIMITE DELL’INSIEME FONDAZIONE-TERRENO Si utilizza anche in questo caso l’approccio 2. Per semplicità di trattazione si considera unicamente la combinazione di carico più gravosa. In questa verifica occorre tener conto dell’azione trasmessa dall’impalcato soprastante su 1 m di profondità del muro, che è pari a 205.76 kN. La forza sollecitante (componente verticale delle forze agenti) è data dai seguenti contributi: - peso proprio della spalla peso proprio del terreno sopra la ciabatta peso del sovraccarico azione F trasmessa dall’impalcato (γG = 1,3) (γG =1,3) (γQ =1,5) (γQ =1,5) ottenuti applicando i coefficienti parziali della tabella 2.6.I, colonna (A1). Il momento resistente è dato dai seguenti contributi: - momento peso proprio muro momento peso terreno sopra la ciabatta (Qui si trascura il contributo di F perché favorevole) (γG =1,0) (γG =1,0) Si ottengono pertanto i seguenti valori: Azione sollecitante RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 19 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 carico totale Ptot = 770,35 kN Momento resistente momento resistente Per trovare l’eccentricità della forza occorre determinare anche il momento spingente Ms. I valori di calcolo dei parametri geotecnici coincidono con i corrispondenti valori caratteristici, perché tutti i coefficienti parziali del gruppo (M1) della tabella 6.2.II hanno valore unitario. Si ha quindi, come nel caso precedente: Il momento sollecitante è dato dai seguenti contributi: - momento dato dalla spinta del terreno momento dato dal sovraccarico (γG =1,3) (γQ =1,5) ottenuti applicando i coefficienti parziali della tabella 6.II.1, colonna (A1). Si ottengono pertanto i seguenti valori: RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 20 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 Momento sollecitante Si ha quindi: eccentricità Poiché l’eccentricità cade all’interno del nocciolo di inerzia, la sezione non si parzializza e le tensioni sul terreno possono essere calcolate con la teoria di Navier essendo tutte di compressione: Calcolo della capacità portante La fondazione in esame presenta le seguenti caratteristiche: - non nastriforme, ovvero non continua, essendo L < 5B profonda, essendo B < Df con carico eccentrico avendo indicato con: B = 3.20 m (larghezza della fondazione) Df = 6.00 m (profondità del piano di posa della fondazione) L = 4.50 m (lunghezza della fondazione) Data l’eccentricità del carico, per la valutazione della capacità portante del terreno è necessario utilizzare la formula di Brinch-Hansen, che fornisce: avendo considerato nulla l’inclinazione del piano di fondazione rispetto al piano orizzontale. I coefficienti correttivi adottati sono i seguenti: Nq, Nc, Nγ = coefficienti di capacità portante RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 21 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 I fattori di capacità portante sono stati ricavati nell’ipotesi di fondazione infinitamente lunga; trattandosi nello specifico di fondazione con dimensioni finite B e L (con B < L), i risultati vanno corretti con i seguenti coefficienti di forma: Infine, avendo la fondazione profondità di posa pari a Df, occorre introdurre i seguenti coefficienti di profondità: (valida per D > B) Sostituendo i valori numerici si determina il carico limite: qlim = 27.125,69 kN/m che si immagina distribuito su una larghezza efficace della fondazione pari a: ottenendo: Adottando il coefficiente parziale γR = 3 riduttore della resistenza, si ottiene infine: La verifica risulta pertanto ampiamente soddisfatta, essendo: Ed = Ptot = 770.35 << Rd RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 22 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 PROGETTO ARMATURE METALLICHE PARETE VERTICALE La parete verticale è studiata come una mensola incastrata alla base e soggetta al carico rappresentato dal diagramma delle pressioni del terrapieno. Per semplicità, gli sforzi di taglio e di momento flettente sono calcolati prendendo in esame alcune sezioni caratteristiche: - alla risega parete (sezione A-A); - a metà parete (sezione B-B); - alla base della parete (sezione C-C). In seguito si calcolano le spinte sulla parete a differenti quote (come di seguito indicato) e i relativi punti di applicazione mediante le note formule: intensità della spinta di un terrapieno con sovraccarico; distanza del punto d’applicazione della spinta dalla base; essendo: altezza fittizia del terreno equivalente al sovraccarico Q ottenendo così: BRACCIO [mm] [mm] B-B 1000 - 48.15x106 59.80x103 C-C 3000 1210 15.69x106 12.94x103 D-D 5000 1920 34.41x106 17.89x103 SEZIONE (*) MOMENTO ALTEZZA FLETTENTE [N mm] TAGLIO [N] (*)Si riportano i valori già calcolati in precedenza. Il predimensionamento delle armature longitudinali tese della parete, nelle diverse sezioni significative precedentemente individuate, viene esperito utilizzando le medesime equazioni che si utilizzeranno nel seguito per la verifica, nella ipotesi di sezione inflessa con armatura semplice ed utilizzando le leggi costitutive di progetto: - - Per il calcestruzzo compresso il blocco uniforme di tensioni, di valore η fcd, esteso su una profondità λ x, dove x indica la posizione dell’asse neutro; per un calcestruzzo di classe C25/30 si assume: η = 1.0 e λ = 0.8; Per l’acciaio teso il diagramma elastico-perfettamente plastico. Dall’equilibrio alla rotazione della sezione con polo nel baricentro della parte compressa, si ricava l’armatura minima richiesta in funzione del momento sollecitante agente: RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 23 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 Ponendo il braccio della coppia interna adimensionalizzato: si ottengono sezioni sufficientemente duttili. Tale armatura deve risultare non inferiore alla armatura minima: con: bt = larghezza della zona tesa alla incipiente fessurazione; fctm = 2.6 N/mm2: resistenza media a trazione del calcestruzzo; fyk =450 N/mm2 Si riportano nella tabella seguente i risultati ottenuti, con riferimento alle sezioni precedentemente individuate: MOMENTO FLETTENTE AREA RICHIESTA AREA MINIMA [N mm] [mm2] [mm2] A-A 48.15x106 297 691 B-B 15.69x106 42 1592 C-C 34.41x106 92 1592 SEZIONE • VERIFICA FLESSIONALE In verifica, invece, è necessario l’utilizzo di entrambe le equazioni: e La prima espressione deriva dall’equilibrio alla traslazione orizzontale, e permette di ricavare la posizione effettiva dell’asse neutro in funzione della quantità di armatura presente; la seconda espressione deriva dall’equilibrio alla rotazione della sezione assumendo come polo il baricentro della zona compressa, e permette di ricavare il momento resistente da confrontare con il momento sollecitante. essendo b = 1000 mm la larghezza della sezione. Si riportano nella tabella seguente i risultati ottenuti, con riferimento alle sezioni precedentemente individuate: RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 24 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 ASSE NEUTRO AREA EFFETTIVA MOMENTO MOMENTO RESISTENTE [mm] [mm2] SOLLECITANTE [N mm] [N mm] B-B 29 5Φ14 = 770 48.15x106 148.2x106 C-C 60 11Φ14 = 1694 15.69x106 707.9x106 D-D 60 11Φ14 = 1694 34.41x106 707.9x106 SEZIONE Lungo la parete deve essere sempre prevista un’armatura trasversale di ripartizione, almeno pari al 20% dei ferri longitudinali necessari. ARMATURA LONGITUDINALE ARMATURA DI RIPARTIZIONE [mm2] [mm2/m] B-B 5Φ14 = 770 3Φ10 = 237 C-C 11Φ14 = 1694 5Φ10 = 395 D-D 11Φ14 = 1694 5Φ10 = 395 SEZIONE Le verifiche flessionali sono soddisfatte in tutte le sezioni, essendo il momento resistente maggiore del momento sollecitante. • VERIFICA A TAGLIO La resistenza a taglio VRd di elementi strutturali dotati di specifica armatura a taglio deve essere valutata sulla base di una adeguata schematizzazione a traliccio. Gli elementi resistenti dell’ideale traliccio sono: le armature trasversali, le armature longitudinali, il corrente compresso di calcestruzzo e i puntoni d’anima inclinati. L’inclinazione dei puntoni di calcestruzzo rispetto all’asse della trave deve rispettare i limiti seguenti: 1 ≤ ctg ≤ 2,5 La verifica di resistenza (SLU) si pone con: VRd ≥ VEd dove VEd è il valore di calcolo dello sforzo di taglio agente. Con riferimento all’armatura trasversale, la resistenza di calcolo a “taglio trazione” si calcola con: Con riferimento al calcestruzzo d’anima, la resistenza di calcolo a “taglio compressione” si calcola con: La resistenza al taglio è la minore delle due sopra definite: VRd = min (VRsd, VRcd) dove: d = altezza utile della sezione (in mm); bw = larghezza minima della sezione (in mm); Asw = area dell’armatura trasversale; RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 25 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 s interasse tra due armature trasversali consecutive; α = angolo di inclinazione dell’armatura trasversale rispetto all’asse della trave; f 'cd = 0.5 fcd = resistenza a compressione ridotta del calcestruzzo d’anima; αc = coefficiente maggiorativo pari a 1 per membrature non compresse Si adottano staffe a 2 bracci Φ10/20 cm. Si ottiene: TAGLIO AGENTE TAGLIO RESISTENTE (taglio trazione) [N] [N] B-B 59.80x103 254.50x103 C-C 12.94x103 586.40x103 D-D 17.89x103 586.40x103 SEZIONE avendo posto: ctg = 2; α = 90° (ctg α = 0; sin α = 1); Anche le verifiche a taglio sono soddisfatte. SOLETTONE DI BASE Il solettone di base è progettato in due parti: - mensola di monte; mensola di valle. Entrambe le mensole risultano incastrate sui piani verticali ottenuti dal prolungamento della parete verticale. Le azioni che sollecitano la mensola di monte sono: 1. 2. 3. 4. la reazione del terreno, sottostante la mensola; il peso proprio della mensola; il peso del terreno soprastante la mensola; l’azione del sovraccarico a tergo del muro. Le azioni che sollecitano la mensola di valle sono: 1. la reazione del terreno, sottostante la mensola; 2. il peso proprio della mensola. MENSOLA DI VALLE La mensola di valle è caricata dal basso verso l’alto dalla reazione del terreno sollecitato a schiacciamento. Occorre pertanto determinare la massima sollecitazione indotta dal terreno in corrispondenza della sezione d’incastro. Il calcolo delle pressioni del terreno che sollecitano il RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 26 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 solettone di base fornisce il seguente valore massimo di tensione, che si considera, a favore di sicurezza, agente uniformemente su tutta la larghezza: σmax = 0.50 N/mm2 La risultante delle pressioni per la mensola a valle è pari a: essendo dv = 0.75 m la larghezza della mensola di valle. Il momento d’incastro per la mensola a valle vale: MENSOLA DI MONTE La mensola di monte è caricata dal basso verso l’alto dalla reazione del terreno sollecitato a schiacciamento, e dall’alto verso il basso dal peso di terreno sopra la ciabatta e dalla reazione trasferita dall’impalcato. Si considera sempre il valore di sollecitazione massimo: σmax = 0.50 N/mm2 La risultante delle pressioni per la mensola a monte è pari a: essendo dm = 1.35 m la larghezza della mensola di monte. Il momento d’incastro per la mensola a monte vale: Si sceglie di armare le due mensole con la medesima armatura, quella che è in grado di sopportare il massimo momento agente. Il dimensionamento dell’armatura longitudinale si conduce in modo analogo a quanto già eseguito per la parete verticale. Nelle mensole, tuttavia, le sezioni verranno armate in doppia armatura, predisponendo nella zona compressa lo stesso quantitativo di armatura necessario in zona tesa. Nella seguente tabella si riassumono i risultati ottenuti: MOMENTO FLETTENTE AREA RICHIESTA AREA MINIMA [N mm] [mm2] [mm2] M-M 433.8x106 1283 1442 V-V 133.9x106 396 1442 SEZIONE SEZIONE ASSE NEUTRO AREA EFFETTIVA MOMENTO MOMENTO RESISTENTE [mm] [mm2] SOLLECITANTE [N mm] [N mm] RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 27 DI 28 COMPLETAMENTO STRADA DI INTERESSE TURISTICO ESTERZILI – STAZIONE BETILLI – S.S. 198 M-M 55 10Φ14 = 1540 433.8x106 585.8x106 V-V 55 10Φ14 = 1540 133.9x106 585.8x106 Lungo la parete deve essere sempre prevista un’armatura trasversale di ripartizione, almeno pari al 20% dei ferri longitudinali necessari. ARMATURA LONGITUDINALE ARMATURA DI RIPARTIZIONE [mm2] [mm2/m] M-M 10Φ14 = 1540 5Φ10 = 395 V-V 10Φ14 = 1540 5Φ10 = 395 SEZIONE Le verifiche flessionali delle due sezioni sono soddisfatte. • VERIFICA A TAGLIO Anche per le verifiche a taglio si procede in modo analogo a quanto visto per la parete verticale. Si adottano staffe a 4 bracci Φ10/20 cm. Si riportano nella seguente tabella i risultati ottenuti: TAGLIO AGENTE TAGLIO RESISTENTE (taglio trazione) [N] [N] M-M 642.60x103 1062.13x103 V-V 357.00x103 1062.13x103 SEZIONE Le verifiche a taglio sono soddisfatte. RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA – CALCOLO STRUTTURALE PAGINA 28 DI 28