scheda di sala - Teatro Comunale di Monfalcone

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scheda di sala - Teatro Comunale di Monfalcone
ENSEMBLE ZEFIRO
Alfredo Bernardini, Paolo Grazzi oboi
Alberto Grazzi fagotto
Paolo Zuccheri violone
Luca Guglielmi clavicembalo
Georg Friedrich Händel (1685 – 1759)
Sonata in fa maggiore op. 2 n. 3
per due oboi e basso continuo
(Largo) – Allegro – Adagio – Allegro
Josep Pla (1728 – 1762)
Joan Baptista Pla (1720 – ?)
Sonata n. 6 in mi bemolle maggiore
per due oboi e basso continuo
Allegretto – Andante – Allegro ma non tanto
Johann Friedrich Fasch (1688 – 1758)
Quadro in sol minore FWV N:g1
per due oboi, fagotto e basso continuo
Largo – Allegro – Largo – Allegro
Antonio Vivaldi (1678 – 1741)
Sonata a 4 in do maggiore
per due oboi, fagotto e basso continuo
Largo – Allegro – Largo Allegro
*****
Pierre Philidor (1681 – 1731)
Troisième Suite en trio in do maggiore
per due oboi e basso continuo
Ouverture légerèment – Symphonie tendre – Allemande
Air Siciliènne – Sarabande – Ouverture
Johann Sebastian Bach (1685 – 1750)
Concerto in re minore BWV 974 per clavicembalo
dal Concerto per oboe di Alessandro Marcello (1669 – 1747)
Andante spiccato – Adagio – Presto
Jan Dismas Zelenka (1679 – 1745)
Sonata a 4 in sol minore
per due oboi fagotto e basso continuo
Andante – Allegro – Adagio – Allegro
Gli interpreti
Secondo la mitologia greca, Zefiro era il Dio dolce e benigno
dei venti d’occidente.
Nel 1989 a Mantova, gli oboisti Alfredo Bernardini e Paolo
Grazzi ed il fagottista Alberto Grazzi fondano Zefiro, un
complesso con organico variabile specializzato in quel
repertorio del Settecento in cui i fiati hanno un ruolo di primo
piano. In questi anni Zefiro è diventato un punto di riferimento,
in ambito internazionale, per il repertorio di musica da camera
del ‘700 e ‘800 con strumenti d’epoca.
I suoi fondatori, insegnanti presso i Conservatori di Musica
di Amsterdam, Barcellona, Mantova, Verona, Milano, sono
considerati tra i più validi esecutori nell’ambito della musica
antica e apprezzati solisti di famose orchestre; si avvalgono
della collaborazione dei migliori strumentisti in campo
europeo.
Zefiro è presente nei principali festival europei di musica
(Amsterdam, Aranjuez, Barcellona, Bonn, Ginevra, Graz,
Helsinki, Innsbruck, Liegi, Lione, Londra, Malmö, Manchester,
Milano, Monaco di Baviera, Palma di Mallorca, Parigi,
Potsdam, Praga, Ravenna, Regensburg, Salisburgo, Stoccarda,
Stresa, Utrecht, Vienna, ecc.) e con tournée in Israele, in Egitto,
in Sud America (Cile, Argentina, Uruguay e Brasile - estate
2004), in Giappone (gennaio 2005), Canada (giugno 2006),
Corea (settembre 2006) e Stati Uniti (agosto 2007, marzo e
giugno 2009), riscuotendo ovunque un grande successo di
pubblico e di critica.
Zefiro è stato scelto dalla televisione belga per un
documentario su Vivaldi e ha al suo attivo la registrazione di
20 Cd, tra cui le sei Sonate di Zelenka, la musica per insieme
di fiati e i Divertimenti per fiati e archi di Mozart, la musica
per fiati di Beethoven, la Water Music di Händel e Wassermusik
di Telemann, gli arrangiamenti per 13 strumenti a fiato di arie
da opere di Mozart e la pubblicazione dei Concerti per vari
strumenti e Concerti per Oboe di Vivaldi (Opus 111/Naïve). Le
registrazioni più recenti, pubblicate da Sony Music -Deutsche
Harmonia Mundi, riguardano il Concerto per oboe, il Concerto
per fagotto e il Concertone di Mozart, i concerti dei fratelli
Joan & Josep Pla e due Cd di Händel: The Musick
for the Royal Fireworks e Venus et Adonis con sonate e cantate
da camera insieme alla soprano Gemma Bertagnolli. Alcuni
di questi Cd hanno ricevuto diversi riconoscimenti e premi
internazionali, tra cui il Grand Prix du Disque, il Premio
Nazionale Classic Voice, l’Editor’s Choice di Gramophone, le
Choc du Monde de la Musique de l’année 2007, il Diapason
d’Or de l’année 2009 e fanno di Zefiro un punto di riferimento
per questo repertorio nel mondo intero.
L’attività di Zefiro si divide in tre organici: ensemble da
camera, gruppo di fiati [“Harmonie”] ed orchestra barocca
proponendo una grande varietà di programmi dall’ampio
repertorio del Settecento: dai concerti a 5 e per strumenti solisti
di Vivaldi alle opere teatrali e musica festiva di Händel, dalle
cantate di Bach alle messe di Haydn, fino alla musica per fiati
di Mozart, Beethoven e Rossini.
Dal 2013 Zefiro incide in esclusiva per Arcana (distr. Sound
& Music): il primo Cd, Concerti per fagotto di Vivaldi, solista
Alberto Grazzi, è stato pubblicato nel giugno 2013, seguito
dall’uscita delle Ouvertures di Telemann.
Note al programma
Un viaggio geografico e artistico attraverso gli stilemi tardo
barocchi della musica strumentale accompagna le scelte del
concerto, che hanno come riferimento principale il caposaldo
corelliano della cameristica barocca, costituito dal modello di
sonata a tre (da chiesa – quadripartita in tempi lenti e veloci, e
da camera – tripartita in allegro, adagio, allegro).
Quando Händel raggiunge l’Italia, nel 1706, per fermarvisi
quasi quattro anni, approfondisce la ricerca non solo su opera
e oratorio, ma anche sulla musica strumentale concertante e
sonatistica, facendone proprio il linguaggio espressivo e la
struttura tecnica: sul virtuosismo e l’ampiezza sonora tipici
delle produzioni italiane, il maestro lavora con una brillantezza
e una varietà di timbri impareggiabili. L’eloquente dinamica
e la cantabilità impressa alle voci degli oboi regala all’intero
corpus dell’Op. 2 una timbrica e un colore che sono la precisa
firma del genio händeliano.
È dalla Catalogna che dopo il 1751 i fratelli Joan Baptist e
Joseph Pla, oboisti e compositori, si muovono per raggiungere
le principali città musicali europee, da Padova a Stoccarda
fino a Bruxelles, Parigi e Londra: le loro sonate, dalla scrittura
brillante e giocosa, analitica e a tratti quasi ironica, sono
sempre firmate da entrambi come un tutt’uno e arrivano ad
oltre trenta numeri, rilevati nei manoscritti autografi. La
famiglia – tutta composta da musicisti – conta anche un terzo
fratello impegnato come violinista e clavicembalista alla corte
di Madrid.
Johann Friedrich Fasch, nato a Buttelstedt ma operante a
Zerbst (piccolo centro non troppo lontano da Lipsia) per la
maggior parte della sua vita artistica, è considerato una delle
figure cardine nel passaggio stilistico dal tardo barocco al
classicismo, pur non essendo molte delle sue opere conservate,
poiché nessuna venne stampata quand’egli era in vita.
Legato alla tradizione luterana, nella giovinezza conosce
Telemann ed è ammirato dallo stesso Bach che segue e loda
il Collegium Musicum da lui fondato. Dal 1713 anch’egli
si mette in viaggio in tutt’Europa, lavorando nei più diversi
ruoli in ambito musicale e facendo proprie tutte le nuove
esperienze stilistiche. Kapellmeister a Zerbst dal 1721 orienta
principalmente le sue opere alle cantate da chiesa e alle
musiche per le feste di corte.
Delle centinaia di pagine firmate da Fasch (cantate, messe,
opere, ouverture, concerti) solo quelle strumentali sono
sopravvissute: della sua poetica colpisce l’attenzione crescente
all’uso dei fiati, nuovi colori texturali e una inedita libertà
nelle dinamiche, che sembrano aprire la strada alla fioritura del
classicismo.
NUOVI
STRUMENTI
I
DI VISIONE
PROGRAMMA
Venerdì 22 novembre 2013 ore 20.45
“Del sign.re Händel” riporta sulla pagina finale del basso
continuo il manoscritto della Sonata à 4 recentemente
catalogata con il numero di catalogo vivaldiano RV801.
Eppure è opinione comune e data per certa che questa Sonata,
che reca in sé molti elementi già ampiamente concertanti,
sia indiscutibilmente attribuibile al maestro di Venezia, e la
più grande prova è proprio la stessa scrittura della musica: la
quadripartizione, la struttura tipica della sonata da chiesa, i
ritornello nei tempi veloci, i movimenti lenti in forma binaria,
le figure melodiche nell’apertura dei primi due movimenti
e le figure ritmiche dell’Allegro sono tutte inconfondibili
caratteristiche della letteratura di Antonio Vivaldi; inoltre,
in alcuni momenti, vi si riscontrano dei brevi passaggi che si
riconoscono come identici rispetto ad altre opere autografe.
È un unicum nel catalogo vivaldiano, la Sonata a quattro,
che deriva sicuramente dall’instancabile creatività dell’autore,
sempre alla ricerca di nuove forme espressive, e dal costante
riferimento ai modelli europei contemporanei (da Fasch ad
Heinichen, da Telemann a Zelenka).
Oboista, invitato da Lully a partecipare all’Orchestra
dell’Opéra, dal 1697 Pierre Philidor è oboe e violino
della Grande Écurie di Luigi XIV, poi anche de La
Chapelle e successivamente gambista alla Chambre du
Roi. I Trio del 1717, dedicati al vescovo di Rennes, Gran
TEATRO
Maître de la Chapelle du Roy,
sono riconosciuti tra le sue
COMUNALE
opere più interessanti, anche
da Luigi XIV per la perfetta
rappresentazione
gusto per l’arte più pura.
DIdelMONFALCONE
MUSICA 2013-2014
Sono 16 i concerti che Johann Sebastian Bach trascrive per
Il viaggio europeo si conclude con Jan Dismas Zelenka,
originario della Boemia e trasferitosi prima a Dresda, per
poi divenire il compositore di musica sacra della Corte di
Sassonia. Allievo di Fux, Zelenka (che ha lasciato un catalogo
cospicuo di opere strumentali) è indubbiamente una presenza
artistica di rilievo in particolare per l’abilità di articolazione
del contrappunto, ai suoi massimi livelli proprio nelle sonate
per oboi, fagotto e continuo: la complessità della costruzione,
l’arditezza della scrittura, la pregevolezza espressiva fanno
delle sue opere cameristiche un “unicum” dell’epoca per
virtuosismo e modernità.
Clara Giangaspero
ENSEMBLE
ZEFIRO
NUOVI
STRUMENTI
I
DI VISIONE
Discografia
Sonata op.2 n.3 (Händel)
Ensemble Zefiro (Deutsche Harmonia Mundi)
Arcadia (Glossa)
Musica altra ripa (MDG)
Sonate (Pla)
Ensemble Zefiro (Harmonia Mundi)
Quadro FWV N:g1 (Fasch)
Epoca Barocca (CPO)
Sonata a 4 in do maggiore (Vivaldi)
G. Hennesey - N. Parle (Signum)
Troisième suite en trio (Philidor)
A. Toruńczyk - A. Bernardini (Zig Zag)
Concerto BWV 974 (Bach/Marcello)
S. Yates (Chandos)
E. Farr (Naxos)
Sonata a 4 in sol minore (Zelenka)
Concentus Musicus Wien (Teldec)
Discografia a cura di
Comune di Monfalcone
Servizio Attività Culturali – U. O. Attività Teatrali ed Espositive
con il contributo di
Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale
per lo Spettacolo dal Vivo
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Assessorato alla Cultura
Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
in collaborazione con
Fazioli Pianoforti
Direttore artistico stagione musicale
Filippo Juvarra
Assessore alla Cultura
Paola Benes
Dirigente del Servizio
Giovanna D’Agostini
informazioni
[email protected]
www.facebook.com/teatromonfalcone
www.teatromonfalcone.it
TEATRO
COMUNALE
DI MONFALCONE
MUSICA 2013-2014
PROGRAMMA
clavicembalo, tratti dai cataloghi di altri compositori nei primi
anni della seconda decade del diciottesimo secolo. Vivaldi
è sicuramente la fonte più generosa per i lavori bachiani di
trascrizione, ma si annoverano anche due numeri dedicati
ai fratelli veneziani Alessandro e (il più noto e prolifico)
Benedetto Marcello: sebbene l’opera di Alessandro Marcello
non fosse né paragonabile a quella del fratello Benedetto,
né lontanamente avvicinabile per innovazione e genialità a
quella di Vivaldi, Bach si cimenta ugualmente con il Concerto
per oboe e ne restituisce una versione ricca, articolata e di
grande pregio, e comunque fedele (per tonalità e andamento)
all’originale copia dell’edizione a stampa firmata da Marcello e
uscita per Jeanne Roger in Olanda nel 1716.
Il concerto è in tre movimenti, come nello stile italiano: nel
primo Andante spiccato, alla velocità impressa dalla scrittura
di Marcello, Bach regala densità sonora e ampiezza alla texture
con un fitto movimento imitativo. L’Adagio ha un flessibile
andamento melodico nel solo mentre il Presto finale sfoggia
uno strettissimo contrappunto a tre voci, in tempo di 3/8.