Occhio 4/2006 - Occhioparlante.it

Transcript

Occhio 4/2006 - Occhioparlante.it
N. 4/2006 Anno VI - L’OCCHIO PARLANTE - Quindicinale di informazione e attualità - Aut. Trib. Ta n. 568 - (Poste Italiane spa - Spedizione in A.P. - 70% - DCB Taranto Transiti) - 1
AVIARIA?
Allarmismo esagerato!
...ATTUALITA’ Trasporti via mare a Taranto LA VOCE DELLA GENTE Ginosa SPETTACOLI Miranda Martino CULTURA Premio Taranto Tamburi...
PROGETTAZIONE E FORNITURE CHIAVI IN MANO
DI ARREDI, ATTREZZATURE E MACCHINE PER
Uffici - Scuole - Ospedali - Industrie - Attività Commerciali Mense Aziendali - Collettività - Enti Civili, Navali, Militari
Assistenza tecnica
TARANTO
Via del Tratturello Tarantino, 5
Tel. 0994730540-0994730550 Fax 0994730443
e-mail: [email protected]
Percam-Per nasce a Grottaglie
da un’idea di Giovanni Caliandro,
camperista dal 1985.
Non è solo vendita di autocaravan,
ma anche noleggio camper,
assistenza tecnica e
fonte di informazione turistica.
S O M M A R I O
F
4 - ATTUALITA’
- Aviaria: allarmismo esagerato
- Idrovia tutto l’anno a Taranto
6 - AL MURO
10 - LA VOCE DELLA GENTE
Ginosa
12 - IN VIAGGIO
Caserta
15 - CULTURA
Premio Taranto Tamburi
16 - SPETTACOLI
Miranda Martino
17 - EXTRA
Pubblica Amministrazione “invadente”
N. 4/2006 Anno VI - L’OCCHIO PARLANTE - Quindicinale di informazione e attualità - Aut. Trib. Ta n. 568 - (Poste Italiane spa - Spedizione in A.P. - 70% - DCB Taranto Transiti) - 1
19 - CURIOSANDO
20 - FLASH Notizie in breve
23 - L’OROSCOPO DI PICIUS
- I SANTI
AVIARIA?
Allarmismo esagerato!
...ATTUALITA’ Trasporti via mare a Taranto LA VOCE DELLA GENTE Ginosa SPETTACOLI Miranda Martino CULTURA Premio Taranto Tamburi...
L’OCCHIO PARLANTE
4/2006
Quindicinale di attualità e informazione
Reg. Trib. Taranto n. 568/2000
Direzione, Redazione, Amministrazione
Taranto - Via Catania, 1 - Tel./Fax 0997362759
E-mail
Direttore: [email protected]
Amministrazione: [email protected]
Pubblicità: [email protected]
Direttore Responsabile
Alessandra Carpino
Editore
Folder Immagine srl
Stampa
Industrie Grafiche Brizio
Associato
Unione Stampa Periodica Italiana
Editoriale
inalmente ad arrivare al traguardo tanto desiderato è
stata l’autonomia dell’Università di Taranto. Parliamo
naturalmente delle Facoltà di Giurisprudenza, Scienze ed
Economia che hanno visto concretizzarsi il lavoro sinergico
di Comune e Provincia di Taranto, e Università, in particolare del Consiglio di Amministrazione e del Senato
accademico (istituzioni, tutte, alle quali giungano i nostri
ringraziamenti), tutti coinvolti in un dispendio di energie
che ha prodotto il risultato tanto atteso.
Che non siano tutte rose e fiori, lo sappiamo tutti. Che ci
sia ancora da lavorare, anche. Ciò non toglie però che
quella Taranto che molti amministratori e comuni cittadini
sperano di vedere crescere, può ora annoverare nel suo
curriculum una tappa fondamentale.
È in ballo lo sviluppo della nostra città, e l’aver raggiunto
l’autonomia di altre tre facoltà che si aggiungono al
Politecnico non può che segnare un punto a favore nella
tabella di marcia inerente il tentativo di risollevare e
smuovere le sorti della città dei due mari. Ma non facciamo
finire questa bella favola con un “vissero tutti felici e
contenti”: siamo solo all’inizio!
La città di Taranto infatti gode della presenza di altri corsi
di laurea per i quali l’autonomia ha per adesso i contorni
evanescenti di un sogno.
L’impegno allora diventa maggiore, come nel caso del
Corso di Studi in Scienze della Comunicazione... Ancora
collocato agli estremi del Quartiere Tamburi (per intenderci,
a ridosso dell’Ilva), in attesa del trasferimento presso l’ex
Caserma Rossarol nella Città Vecchia (e si spera che si
tratti di un trasferimento accompagnato dalla presenza
delle strutture necessarie agli studenti, altrimenti risulterebbe assolutamente inutile). E, notizia che circa un mese
fa ha destato agitazioni tra gli studenti, oggetto di un
ulteriore eventuale trasferimento in quel di Lecce, in vista
del progetto “Grande Salento”.
Il caso ha voluto che un gruppo di studenti incontrasse il
Presidente della Provincia in occasione di un convegno
e, cogliendo la palla al balzo, chiedesse delucidazioni.
Sono piovute così le rassicurazioni: che gli studenti
finiranno i loro studi come studenti di Bari, che non ci
sarà nessun trasferimento, ma che la qualità del panorama
didattico offerto dall’Università di Bari in merito al Corso
di Scienze della Comunicazione è scadente, e che pertanto
gli eventuali futuri corsi di laurea a Taranto verranno
attivati in collaborazione con l’Università di Lecce. Ultimo,
ma non ultimo, nella stessa occasione il Presidente ha
rinnovato la sua disponibilità ad un incontro diretto con
gli universitari.
Ora, che le sorti degli studenti universitari siano nelle
mani degli Enti locali, è cosa nota e innegabile. Ma noi
speriamo che quell’impegno preso dal Presidente della
Provincia e dal Sindaco di Taranto, di collaborare attivamente per il futuro universitario, venga perseguito
nella condivisione delle iniziative da intraprendere, attraverso un dialogo costante con chi vive l’Università (studenti, ma anche docenti), e soprattutto nell’interesse
comune di una città che proprio sui giovani deve puntare
per sperare in un balzo in avanti. Al quale occorre però
una forte spinta. (RP)
Allarmismo esagerato...
questo l’unico effetto dell’influenza aviaria
U
n feroce e insensato, assolutamente ingiustificato allarmismo
è il vero risultato dell’influenza
aviaria. Paura e terrore per qualunque
volatile trovato in fin di vita.
E purtroppo non solo questo, ma anche un
gravissimo calo delle vendite di polli e
uova che si estende a tutta l’Italia, rendendoci l’unica nazione che al virus dell’aviaria ha reagito così.
Nel nostro territorio tutto è iniziato con un
cigno trovato morto nell’oasi di Torre
Columena, al quale sono seguiti altri decessi, tutti costantemente negativi, come
l’ultimo nell’oasi La Vela. Ma oltre a questo
panico ingiustificabile sono iniziati soprattutto i controlli e le operazioni di monitoraggio in tutte le zone a rischio. Come ci
ha confermato il Responsabile del Dipartimento Prevenzione Asl/Ta 1, il Dott.
Michele Conversano, sin dalla prima segnalazione è stata riunita l’Unità di Crisi,
sono state fatte firmare diverse ordinanze
ai Sindaci di Manduria e Avetrana, anticipando i tempi della Regione Puglia che ha
poi emanato il decreto di individuazione
delle zone di protezione e sorveglianza
intorno al punto in cui è stato trovato il
primo cigno morto. Soprattutto sono iniziati
rigorosi controlli di tutti gli allevamenti
rurali, con l’individuazione dei singoli
proprietari e dei singoli animali che sono
stati numerati uno per uno. Nell’ambito
degli animali selvatici, è stato fatto il censimento di tutte le zone umide, sia quelle
umide per natura sia gli acquitrini formati
in seguito ad abbondanti piogge. E, cosa
fondamentale, che lo stesso Dott. Conversano ha tenuto a sottolineare, ogni giorno
le specie selvatiche presenti sono sottoposte ad una verifica numerica e sullo stato
di salute da parte dei veterinari. Insomma,
c’è da stare tranquilli. E molto sereno si
mostra infatti il Responsabile del Dipartimento Prevenzione, il quale ci ha ricordato
come tutti gli operatori del settore, dagli
ispettori ai veterinari, ai tecnici di laboratorio stiano lavorando costantemente ad
un ritmo serrato. Sono stati addirittura
coinvolti a pieno regime anche gli studenti
universitari tecnici della prevenzione. Un
lavoro che ha già fruttato 600 sopralluoghi.
4 L’Occhio parlante
Nella foto: il Responsabile del Dipartimento Prevenzione Asl/Ta 1, il Dott. Michele Conversano
Il che vuol dire, ancora una volta, che
siamo al sicuro. E di questo dobbiamo
essere convinti: siamo sotto la difesa di un
organo sanitario preposto alla tutela della
salute pubblica che nulla ha da spartire
con gli interessi economici di chi vende
polli, di cui pertanto bisogna fidarsi e in
cui credere, nel momento in cui ci viene
detto che non sussiste alcun pericolo per
la salute umana.
Nessuno si sognerebbe di sottacere alcune
situazioni di rischio, né si avrebbe timore
nel chiudere gli allevamenti e uccidere i
polli qualora ci fosse anche il minimo
sospetto, è quanto ha affermato il nostro
interlocutore.
Certo è che, nonostante tutto, non si fa
altro che assistere ad episodi che hanno
quasi dell’assurdo. Secondo il parere del
Dott. Conversano, non è la prima volta
che dimostriamo questo esasperato allarmismo: il caso della mucca pazza è un
esempio, in cui si raccomandava di non
mangiare il midollo e di continuare a mangiare regolarmente le bistecche. Ma anche
in quel caso, le vendite di carne bovina
hanno subito un grosso crollo. Che si tratti
di un’inutile preoccupazione lo dimostra
il fatto che innanzitutto non è stato registrato il passaggio del virus dall’animale
selvatico al pollo, né tantomeno quello da
pollo a uomo, o ancora peggio da uomo a
uomo. Del resto, ha continuato ancora il
nostro intervistato, il virus H5N1 è per i
polli altamente letale, quindi qualora dovesse entrare in un allevamento intensivo,
li ammazzerebbe tutti nel giro di due giorni.
Come a dire che non si avrebbe neanche
il tempo di entrare in contatto con un pollo
infetto. E sulla questione del passaggio del
virus da animale a uomo, c’è inoltre da
sottolineare che la trasmissione è possibile
soltanto in casi di convivenza con i polli,
ossia una condizione che supera di gran
lunga il semplice contatto, alimentata dalla
totale mancanza di precauzioni e da condizioni igieniche altamente precarie. Visto
che di allerta si tratta, le uniche precauzioni
(definibili anche piuttosto banali) sono
state emanate dall’Unità di Crisi e inviate
a tutti i Sindaci attraverso un elenco di
norme comportamentali per i cittadini:
continuare a nutrire e accudire gli uccelli
domestici da gabbia o da voliera (canarini,
pappagalli, ecc.) come in passato, perché
non comportano alcun rischio di contagio;
GUARINO GIANBATTISTA
fu Angelo Guarino
Graniti - Pavimenti - Rivestimenti scale
Stipiti - Caminetti
Ripiani per bagni e cucine
TARANTO
Via S. Brunone, 89/a - Tel. 0994709553 - Fax 0994600112
e-mail: [email protected]
www.guarinogianbattista.com
LA SOLIDARIETA’ II
Società Cooperativa Sociale a r.l.
Coniugare
Impresa e Sociale
non è impossibile!!!
Servizi di pulizia generali e speciali
Disinfezione, disinfestazione e derattizzazione
Lavori di giardinaggio e manutenzione del verde
Operazioni di necroforia
Produzione di articoli in plastica e in vetroresina
AMMINISTRAZIONE Taranto - Corso Italia 339 - Tel. 0997723785 Fax 0997723673
PRODUZIONE Statte - C.da La Felice s.s. Taranto Statte - Tel. 0994707507 Fax 0994709886
www.lasolidarieta2.it - [email protected]
“La Solidarietà”
Coop.va Sociale
- Gestione Centri Educativi
a favore dei minori
- Gestione Case di Riposo, Case
Protette, R.S.A. a favore degli
anziani
- Gestione Case Alloggio per
malati psichici
- Assistenza domiciliare integrata
a favore degli anziani
- Gestione Asili Nido e
Scuole Materne
- Gestione Centri di Riabilitazione
e Fisioterapia
- Gestione Mense
- Gestione Centri di
Prima Accoglienza
- Servizi di animazione
- Servizio infermieristico
TARANTO - Corso Italia, 339 - Tel. 0997723785 Fax 0997723673
anche i volatili presenti nell’ambiente
urbano (piccioni, passeri, gazze, starne,
ecc.) non rappresentano un rischio per la
salute umana, e le usuali norme di igiene
prevedono che essi non vadano toccati.
Nel caso in cui siano rinvenuti volatili
morti in strada è necessario contattare
l’Amiu che provvederà alla loro rimozione.
Nel caso di rinvenimento di volatili deceduti in abitazioni private, sui balconi, nei
cortili o nei giardini, è utile indossare
guanti di gomma, riporli in un doppio
sacchetto di plastica che andrà poi posto
nella spazzatura.
Come si vede, norme assolutamente semplici, che anche il buon senso detta, seguite
anche prima che l’influenza aviaria approdasse nelle nostre vicinanze.
Ma chissà perché, all’improvviso sembra
non possano contrastare l’avanzata del
virus. E a dire il vero, sembrerebbe più
opportuno creare delle norme per fermare
l’avanzata dell’insensato terrore che pervade le vie della città.
È bene ricordare oltretutto che l’influenza
aviaria non è una novità degli ultimi
tempi. Da sempre gli uccelli migratori, e
i volatili in generale, sono stati portatori
di malattie e il Dott. Conversano ci ha
confermato infatti come negli anni passati
si siano verificate altre epidemie di influenza aviaria negli animali: qualche anno fa
negli allevamenti del Nord Italia, ma anche
in qualche zona più vicina a noi, c’è stata
una vera strage di animali morti, provocata
sempre dall’arrivo di animali selvatici. Ed
è passata assolutamente inosservata dal
momento che il virus non era in grado di
attaccare l’uomo, ma rimaneva esclusivamente pericoloso per gli animali. Questa
volta, invece, con il virus H5N1, la trasmissione all’uomo è possibile in casi
assolutamente eccezionali, e sappiamo
bene come in una realtà come la nostra,
ciò sia davvero difficile. Naturalmente
l’allerta c’è, ma l’allarmismo non è giustificabile. (Roberta Poggi)
“Al muro” è una novità de L’Occhio parlante 2006. Un personaggio pubblico che ha fatto qualcosa di negativo o di poco
chiaro, verrà messo “al muro” con una motivazione. Il personaggio potrà poi replicare, oppure ci potrà essere qualcuno che aggiunge
altre motivazioni per confermare la sua posizione “al muro”. E’ chiaramente un gioco, ma può essere divertente... In questo numero
“al muro” va Ludovico Vico, Segretario prov.le dei Democratici di Sinistra di Taranto, “per aver considerato poco o forse niente,
in proiezione candidature nazionali, il lavoro svolto dagli aderenti (con ruolo istituzionale) al Partito dei Democratici di Sinistra,
generando malcontenti e addirittura dimissioni da ruoli istituzionali. Ha dato quindi l’impressione di aver fatto tutto pensando a
sè a titolo personale, come se tutto fosse già stato stabilito da tempo”.
6 L’Occhio parlante
BIG FOTO
Taranto - Via Dante, 406
Tel.0997353158
Fax 0997360878
e-mail: [email protected]
www.bigfoto.it
TARANTO
Le idrovie, le “métro” del mare
L
a peculiarità della cittadina tarantina consiste indubbiamente
nell’affacciarsi su due mari. Taranto non è solo Ilva, inquinamento, disoccupazione... è anche turismo! In questi
anni si è lavorato affinché il Capoluogo
jonico venisse apprezzato anche per le sue
bellezze naturali oltre che storiche-culturali,
la Città Vecchia è stata rivalutata; il centro,
fulcro di attività commerciali e luogo di
passeggio per molti, è stato reso esteticamente più bello e accogliente. Altra grande
attrattiva per gli stessi tarantini e non, è la
possibilità che si ha in questi ultimi anni
di poter ammirare la città dal mare su delle
imbarcazioni.
L’Amat (Azienda per la Mobilità nell’Area
di Taranto) e il Comune di Taranto hanno
sperimentato con successo una nuova modalità di trasporto pubblico utilizzando
come “manto stradale” il mare e come
mezzo di trasporto due motonavi, la Clodia
e l’Adria, offrendo la possibilità di osservare la città da una nuova prospettiva.
Quella che per alcuni anni è stata una bella
e piacevole novità, accolta con successo
dagli stessi tarantini e dagli abitanti dei
paesi della provincia che devono necessariamente prenotare il loro “viaggio sul
mare” poiché le richieste sono sempre
molte, oggi è divenuta una realtà ancor
più interessante. Il progetto di trasporto
pubblico attraverso le vie del mare diventa
concreto, non più legato esclusivamente
al periodo estivo, ma diviene continuo,
non più solo l’isola di San Pietro come
unica meta bensì quattro linee stabilite nel
progetto iniziale inviato alla Regione Puglia
il 13 Maggio dello scorso anno: linea “A”,
linea “B”(invernale), linea “B/1”(estiva9,
linea “B/2” (estiva). In un primo periodo
saranno attivate solo due linee, per una
compatibilità chilometrica con lo stanziamento economico che l’ente Regione stabilirà per i servizi, quella “B” invernale
che partirà dal Piazzale Democrate e arriverà a San Vito facendo tappa alla rampa
Leonardo da Vinci, alla Cittadella delle
Imprese e alla Stazione Navale; e la linea
“B/1” diretta all’Isola di San Pietro. Il
servizio idrovie nei mari di Taranto si
modifica, cresce e contribuisce a “creare
una nuova cultura del trasporto pubblico
e a sensibilizzare sempre più i cittadini ad
8 L’Occhio parlante
usufruire dei mezzi pubblici evitando l’uso
di quelli privati”, questo l’obiettivo e lo
slogan del Presidente dell’Amat Enzo Manco che con determinazione ha portato avanti questo progetto coinvolgendo l’Amministrazione comunale e la Regione Puglia.
La sinergia tra le istituzioni ha fatto sì che
nei bilanci regionali il servizio di trasporto
pubblico di persone, divenisse un “servizio
minimo” da finanziare annualmente con
una somma pari a 350.000 euro. Il servizio
invernale avrà inizio a metà Settembre e
si concluderà alla fine di Maggio svolgendosi solo nei giorni feriali, mentre quello
estivo partirà dal mese di Giugno e terminerà a metà Settembre interessando tutti i
giorni della settimana inclusi la Domenica
e i giorni festivi infrasettimanali. Una
novità questa che sicuramente avrà l’approvazione dei potenziali fruitori in quanto
con un sondaggio preliminare alla presentazione del progetto, svolto dall’Amat, si
è appurato che il 70% degli interpellati ha
risposto di non aver mai visto la città dal
mare e che avrebbe accolto con piacere la
possibilità di farlo. Questo monitoraggio
è servito a portare avanti il progetto del
servizio aggiuntivo che rappresenteranno
le idrovie per il mondo dei trasporti. Non
è stato ancora stabilito il prezzo del biglietto
che gli utenti dovranno pagare poiché le
tariffe saranno stabilite dalla Regione e il
contratto di servizio sarà sottoscritto tra il
Comune di Taranto e l’Amat. Il progetto
ambizioso di trasformare le idrovie da
servizio di trasporto temporaneo e stagionale in servizio di trasporto pubblico è
stato appoggiato anche dalla precedente
Amministrazione regionale e due leggi ne
hanno permesso l’attuazione: la N° 1 del
12 Gennaio 2005, con cui è stato inserito
un emendamento nel testo unico del Trasporto Pubblico Locale che ha elevato al
rango dei servizi minimi di trasporto mediante autobus il servizio idrovia; e la N°
20 del 30 Dicembre 2005 che ha istituito
in via definitiva un capitolo di spesa attraverso il quale viene finanziato il servizio
di idrovia. Il Presidente Manco, il Sindaco
Rossana Di Bello e l’Assessore regionale
ai Trasporti Mario Loizzo, durante la presentazione del progetto, avvenuta il 22
Febbraio a bordo della motonave Adria,
sono stati concordi nel sostenere che ci
sarà un incremento del turismo nella Città
Bimare, maggiore celerità e puntualità
negli spostamenti che si tradurranno in
un futuro miglioramento della qualità della
vita dei cittadini. Nella stessa mattinata
sono state annunciate altre e future iniziative che si vogliono realizzare: le idrovie
consisteranno anche di linee che andranno
oltre il confine urbano di Taranto e poi
oltre la provincia jonica. Finora, tra le città
pugliesi, solo Taranto è risultata la città
ideale in cui concretizzare questa nuova
forma di trasporto pubblico perché la presenza di un Golfo piuttosto che del mare
aperto, rende possibile l’utilizzo del servizio durante tutto l’arco dell’anno perché
raramente si registra un’eccessiva agitazione del mare che renderebbe poco piacevole il percorso. In futuro il servizio
alternativo delle idrovie sarà potenziato
con l’acquisto di altre due motonavi da
parte della Regione, “mentre il Comune ha dichiarato il Sindaco - sta già cercando
altre fonti di finanziamento per la dotazione
di macchine più veloci che renderebbero
possibile il raggiungimento dei quartieri”.
Andare a lavoro, a scuola o semplicemente
in giro attraverso il mare non è più una
cosa impossibile, non resta che sperimentare questo servizio! (Anna Rochira)
La Panna
Il Rubinum “etichetta rossa” è un gustoso vino rosso e corposo ricavato dal vitigno Primitivo
di Manduria Doc che cresce nel territorio messapico. Si distingue dal Rubinum “etichetta blu”
per la gradazione alcolica. Si presenta con un colore rosso rubino tendente al violaceo con
l’invecchiamento. Ha un profumo intenso, ampio, persistente ed un sapore semisecco. Il gusto è
morbido esaltato dalla permanenza in botti di rovere per nove mesi che gli ha dato un profumo
unico, tipico del legno. E’ un vino che si abbina bene alle carni rosse al ragù, stufati, formaggi
forti ed eventualmente anche a pasticceria secca. Il Rubinum annata 1998, ha una gradazione
alcolica di 17° complessivi, di cui un grado di residuo zuccherino che conferisce un gusto amabile
e gradevole. Va servito ad una temperatura di 18° nel calice balloon previa decantazione. Va
stappato almeno due ore prima di servire.
Fa parte insieme al compagno “etichetta blu” della linea d’èlite della produzione Soloperto. Per
distinguerli sono state realizzate due eleganti etichette.
Il Rubinum è stato una vera scommessa per la famiglia di vinificatori manduriani che ha lanciato
sul mercato, appena due anni fa, la linea riservata al consumo di nicchia. Si può acquistare in
enoteca o nei più raffinati ristoranti italiani ed esteri, a prezzi relativamente elevati. Il giusto
valore per un prodotto già di per sé ottimo che racchiude meticolose tecniche di vinificazione che
esaltano le già rinomate qualità del vitigno dei Soloperto.
Il Rubinum “etichetta rossa” ha conseguito numerosi riconoscimenti. Tra i più recenti, il concorso
enologico salentino dell’estate 2005 dove si è classificato al primo posto e il Premio Castello
Spagnolo Wine Award, dove si è piazzato come “miglior Riserva”.
Cantine
Amministrazione Comunale
di
GINOSA
L’ago della bilancia
è in equilibrio
tra soddisfazione e lamentele
U
ltima tappa, prima della campagna elettorale, del nostro viaggio
attraverso la provincia di Taranto.
A chiudere il giro è il Comune di Ginosa,
la terra più a ovest dell’intera provincia,
a 54 km dal capoluogo. Conosciuta soprattutto per la sua frazione marina, Ginosa
Marina appunto, tra l’altro riconosciuta
Bandiera Blu delle Spiagge 2005, la cittadina conta circa 23000 abitanti, e stando
alle dichiarazioni dei suoi abitanti, pare
essere un Comune in crescita demografica.
Altamente diversificati sono stati i pareri
dei cittadini che abbiamo avvicinato e che
hanno voluto parlarci della loro terra. A
chi si è ritenuto “pienamente soddisfatto”
di come sono stati governati questi anni
fa eco chi ammira “gli interventi pubblici
che sono stati messi in atto, come l’ultimazione dei lavori del campo sportivo, l’impianto fognario, il mattatoio, la restaurazione della Chiesa Madre”.
Ma subito si contrappongono le critiche
di chi lamenta “promesse non mantenute”
e una “situazione di generale abbandono,
come nel caso delle strade, delle quali solo
su alcune viene effettuata manutenzione”.
Dalla voce dei più maturi arriva subito
però un giudizio più assennato che, prendendo le difese del Sindaco, mostra di
comprendere come non “sia possibile soddisfare le esigenze di tutti i cittadini, soprattutto dei tanti che vanno a bussare
alla porta del Sindaco per chiedere di
provvedere alle proprie strade di campagna. I soldi sono pochi - continua l’anziana
voce - e non bastano per tutti”. Continuano
le voci positive che elogiano le “piccole
cose a cui ha badato l’Amministrazione,
anche come un semplice lampione”. Altri
invece pongono in primo piano uno dei
maggiori problemi esistenti a Ginosa: la
mancanza d’acqua. La situazione è tale
che la fornitura dell’acqua avviene a giorni
alterni, creando notevoli disagi non solo
10 L’Occhio parlante
negli ambienti familiari, ma anche nei bar
della città, costretti a decidere se rinunciare
a dieci caffé pur di dare la possibilità ai
clienti di usufruire del bagno. Le dichiarazioni non sono state tutte uniformi: c’è chi
ha detto che “basterebbe prelevare acqua
da una delle vasche dei comuni limitrofi,
come ad esempio Laterza”, c’è chi invece
ha dichiarato che “tutto dipende dal fatto
che il serbatoio che distribuisce acqua ai
cittadini è insufficiente e quindi è necessario costruirne un altro. Ma né l’Acquedotto
Pugliese né gli Amministratori si decidono
a investire nella costruzione di un’altra
cabina di accumulo acque”.
“Soddisfatto perché in questi quattro anni
ho visto un certo movimento”, o perché “è
un’Amministrazione disponibile”, o ancora
perché “il Sindaco è una persona seria,
una persona per bene, che non si tira
indietro”. Queste le voci positive, a cui
fanno da contraccolpo quelle di chi lamenta
“poca efficienza negli uffici comunali,
laddove si aspetta troppo tempo per avere
dei documenti”, o ancora di chi crede
“bisognerebbe puntare di più sull’artigianato”.
E’ una mamma invece a dirci che non è
soddisfatta per la “mancanza di strutture
adeguate ai più piccoli: ciò che è stato
fatto è un semplice scivolo in piazza, ma
non ci sono giochi, né spazi verdi per i
bambini”. Due giovani ragazze invece
lamentano l’assenza di Scuole superiori:
“c’è poca scelta, se non frequenti quello
che c’è sei costretto ad andare fuori. Così
come per i locali: spesso siamo costretti
ad andare fuori Ginosa per divertirci, e i
bar che sono presenti in paese non sono
soddisfacenti”. Qualcun altro si dispiace
per la situazione che vive ora il turismo:
“ricordo che prima vedevo turisti stranieri,
spesso tedeschi, adesso invece vengono
soltanto gli abitanti dei Comuni vicini”;
“Ginosa è poco conosciuta, le bellezze
artistiche e naturali presenti le conosciamo
solo noi che abitiamo qui”.
Ed è tra i giovani che emerge l’altro nodo
cruciale, che a dire il vero non attanaglia
solo Ginosa: la disoccupazione. Giovani
e adulti hanno lamentato la mancanza di
posti di lavoro. Un uomo ha affermato che
“la soluzione sarebbe stabilire altre aziende
nel territorio, anche simili a quelle esistenti, ma capaci di dare lavoro alla stragrande
maggioranza dei giovani che sono
disoccupati”.
Come spesso accade poi c’è chi non si
sbilancia nel dare un giudizio sull’operato
dell’Amministrazione, ritenendo che “uno
vale l’altro”, o che “sono tutti uguali”. Al
contrario alcuni prendono subito le difese
del Sindaco, giudicandolo una “bravissima
persona che come tutti gli Amministratori,
naturalmente, non ha la bacchetta
magica”. C’è stato chi invece, se da una
parte ha elogiato il primo cittadino, dall’altra ha dichiarato che “il Sindaco si è circondato di persone quasi incapaci e che
in vista delle prossime elezioni non sta
creando le alleanze giuste. Meriterebbe
una riconferma, ma sta fuggendo dagli
altri partiti”. Perentorio invece è stato un
uomo nell’affermare senza esitazioni che
“l’Amministratore che non soddisfa le
esigenze della comunità deve andare via.
E che qualora anche il successivo continuasse a non soddisfare la città, dovrebbe
agire alla stessa maniera. Oggi non esistono più le ideologie - ha continuato l’uomo - ed è anche vero che a sinistra le cose
non stanno diversamente”. (Roberta Poggi)
2 Anno
CHIO
I DI FO
RM
CORS
Umbe
rto Ing
rosso
IL SO
LE
2004
102° P
OSTO
?
24 OR
E
??
ADDIO
LIRA
INQUIN
TO
AMEN
E
TE
N
IE
B
AM
I
INVOLT
TTI CO
TU
EDOA
L’INTE
RDO CO A...
STA
DIRETT
ORE
APT
TARA
NTO
Ta n. 568
iti) - 1
to Trans
- DCB Taran
L’Occhio parlante
ELEZIO
1
NI 200
NUOVA
BASKET
TARA
NTO
2002
...AND
IAM
AVAN O
TI
O NO?.
..
TARA
NTO
CALCIO
RVISTA
NE DI
IL SIND
DANILO ACO
LEO
SAN
GIORG
IO
JONIC
O
DAL CO
MU
A.P. - 70%
tel. 335/5242404
PUBBLICITA’
5 Anno
N. 1/200
o
Per la
ale di
Quindicin
ANTE CHIO PARL
V - L’OC
2006
TURO
CHE FU
ETTA?
CI ASP
spa - Spedi
zione in
su
Italiane
TE Parc
LA GEN
...AT
lità - Aut.
e e attua
informazion
rismo
II - L’OC
CHIO PARL
ANTE -
Trib. Ta
n.
IN PO
Umbert LITICA
o
e il “suo Petruzzi
” tu
in
Spedizione
A
TARA
NTO
spa e Italiane
568 - (Post
(Spedizione
in
A.P. - 70%
Aut. DC/D
A.P. - 70%
CI/TA/566
del
Trib.
iti) - 1
to Trans
- DCB Taran
Trib. Ta
n. 568 -
(Spedizione
in
A.P. - 70%
A.P. - 70%
13/12/2001
)- 1
)- 1
13/12/2001
Aut. DC/D
CI/TA/566
del
del
CI/TA/566
Aut. DC/D
13/12/2001
)- 1
in
- (Spedizione
Ta n. 568
Quindicin
ale di inform
azione e
attualità
- Aut.
CARRIS
I
CANTA
CARUSO
- (Poste
PESC
AZIONE
ATOR
I
- Aut. Trib.
TICA
...
AL BA
NO
...ATTUA
LITA’ Sindac
i
ANTE
CHIO PARL
IV - L’OC
attualità
IN POLI
Trib. Ta
A GEN
E DELL
o LA VOC
li a Tarant
ti elettora
per comita
E Hockey
MAMENT
ale di inform
azione e
2002
RTISSI
Quindicin
a
inki SPO
RSITA
70%
V
IN VIA
GGIO Hels
5 Anno
N. 2/200
N. 13/20
03 Anno
02 Anno
N. 15/20
ANTE
CHIO PARL
II - L’OC
N. 24/20
02 Anno
II - L’OC
CHIO PARL
ANTE -
n. 568 -
ne spa (Poste Italia
in
Spedizione
- Aut.
attualità
azione e
ale di inform
- Quindicin
Trib. Ta
n. 568 -
n. 568 -
Quindicin
ale di inform
azione e
attualità
- Aut.
Trib. Ta
n. 568 -
(Spedizione
in
A.P. - 70%
A.P. - 70%
A.P. - 70%
Aut. DC/D
CI/TA/566
del
13/12/2001
)- 1
GGIO
) - 1 OMA
13/12/2001
Aut. DC/D
CI/TA/566
del
del
CI/TA/566
Aut. DC/D
(Spedizione
in
iti) - 1
to Trans
- DCB Taran
in
(Spedizione
Trib. Ta
A.P. - 70%
Quindicin
ale di inform
azione e
attualità
- Aut.
Trib. Ta
III - L’OC
CHIO PARL
ANTE -
- Aut.
attualità
azione e
ale di inform
Quindicin
ANTE CHIO PARL
V - L’OC
le
Emanue
Papalia
in A.P. -
Fontan
Taranto
i
degli de
IA...
V - L’OC
CHIO PARL
ANTE -
OMAGGIO
COLI/T
heggi a
N. 21/20
02 Anno
n. 568 -
UNIVE
SCIENZ ’
E
DE
COMU LLA
NICAZI
ON
SI INIZ
N. 9-10/
2005 Anno
L. 2.000
04 Anno
N. 21/20
ANTE
CHIO PARL
IV - L’OC
Trib. Ta
- Aut.
attualità
azione e
ale di inform
- Quindicin
ale di inform
azione e
attualità
- Aut.
Quindicin
VINO
il
futuro
erso
attrav
le
parole
del
ente
Presid
)- 1
13/12/2001
n. 568 -
1
III - L’OC
CHIO PARL
ANTE -
IN POLIT
Mimmo ICA
Ciraci
L’IN
Discotech CHIESTA
e, feste
L’OPIN private o...
IONE
Gianni
Forte
Comm
a
Camer
di
ercio
TEEN
AGER
del
CI/TA/566
Aut. DC/D
Trib. Ta
/2001) -
del 13/12
ITA’
E DEL
LA VOC
- Aut.
attualità
azione e
ale di inform
- Quindicin
ANTE
CHIO PARL
1 - L’OC
N. 6/200
CI/TA/566
Aut. DC/D
Disagio.it
in crisi
13/12/2001
) - 1 OMA
GGIO
A.P. - 70%
03 Anno
N. 20/20
’ Agricoltura
TUALITA
Aut. DC/D
CI/TA/566
del
(Spedizione
in
iti) - 1
to Trans
- DCB Taran
Nettare
A...
VITA D
- Aut.
attualità
azione e
ale di inform
- Quindicin
A.P. - 70%
n. 568 -
A.P. - 70%
MOD
ESTATE A
2003
(Spedizione
n. 568 -
LA
ANA SA
NTA
A TARA
NTO
(Spedizione
in
SETTIM
A
CULTUR
n. 568 -
Umbria
VIAGGIO
fia...
fotogra
Corso di
Trib. Ta
ttaglie
da Gro
no
a Mila
Quindicin
ale di inform
azione e
attualità
- Aut.
Trib. Ta
zione in
spa - Spedi
MODA
II - L’OC
CHIO PARL
ANTE -
LUCIA
Quindicin
ale di inform
azione e
attualità
- Aut.
Italiane
Fabrizio
III - L’OC
CHIO PARL
ANTE -
- (Poste
NNO-I
NVERN
O
20032004
N. 18/20
02 Anno
Quin
Ta n. 568
le Cassan
Anniba
N. 1/200
3 Anno
ANTE -
- Aut. Trib.
VALE
CARNE
13/12/2001
)- 1
a
sistem
Nuovo
eggi
di Parch
04 Anno
N. 22/20
II - L’OC
ale di inform
Quindicin
5
N. 6/200
CHIO PARL
- L’OC
Anno V
attualità
SPETTA
GGIO
) - 1 OMA
13/12/2001
GGIO
13/12/2001
) - 1 OMA
azione e
di inform
dicinale
ATTUAL
Amici
EXTRA
N. 4/200
PARLANTE
DC/DCI/TA
/566 del
IETA
i IN
ento canarin
’ Allevam
Goich
COLI Wilma
SPETTA
/566 del
DC/DCI/TA
70% Aut.
da Zelig:
70% Aut.
in A.P. -
Nasce
in A.P. -
- (Spedizione
AUTU
- (Spedizione
Ta n. 568
li SOC
sti elettora
TE Manife
di Roma
Piazze
Ta n. 568
- Aut. Trib.
GIO Le
IN VIAG
- Aut. Trib.
attualità
giro
LITA’ In
...ATTUA
o Vico?
attualità
azione e
azione e
ale di inform
Quindicin
2000
Di Bello
GENTE
co Le Clic
ANTE -
CHIO PARL
II - L’OC
DELLA
VOCE
to LA
Foto Fran
2 Anno
N. 5/200
a del
...Prim
TARA
NTO
BUON
NATA
LE
RITUAL
ITA’
NATAL
IZIE
A
TARA
NTO
...
animali
ione a Taran
NATA
LE...
IN PO
LITICA
Disoccupaz
IESTA
...L’INCH
2001
E
DARI
CALEN
r tutti
a
LITA’ Camer
...ATTUA
a Monte
mesola
, Mandu
ria LA
...ATTUA
LITA
ercio:
di Comm
IN
80 anni
no LA
o Fabbia
o: 100
ia LA
e piogg
’ Agricoltura
VOCE
DELLA
GENTE
Tarant
GENTE
DELLA
VOCE
...
le gare
odellismo:
hi del nostro
Di
Rossana
CHIESTA
Bello L’IN
Autom
MENTE
RTISSIMA
LI Dino SPO
SPETTACO
° posto
pe
Stefan
POLITICA
2003
PALES
TR
IN CAS A
A
iasi L’INC
VOCE
DELLA
GENTE
Monte
HIESTA
Alberg
TACOLI
Rita Pavon
territorio
SPET
e EXT
2005
ggio giovan
ile...
RA Lingua
esep
ed i Pr
LE
NATAi viventi
e alcol
Giovani
SIMAME
SPORTIS
NTE Grego
ento...
ry Dugg
A spasso tra Medioevo e Settecento fra le bellezze di
CASERTA
L’
antica Casa Hirta, con le sue abitazioni longobarde. I vicoli medievali della frazione storica.
Una corte ed un palazzo reale da fare invidia al
Re Sole di Francia. Chiese dai tanti stili, ma dall’eleganza
inconfondibile. Questa ed altre meraviglie può sfoggiare
oggi Caserta, luogo tutto da scoprire ed apprezzare. Città
della Campania e capoluogo di provincia, Caserta sorge
al limite nord-orientale della pianura campana, ai piedi
dei Monti Tifatini. È sede vescovile. Il suo territorio si
estende su di una superficie di 5.607 ettari che comprende,
oltre il centro urbano, 22 frazioni.
La lunga storia della sua vicenda umana, fa di Caserta e
provincia un territorio ricco di cultura, di archeologia e di
arte, mentre la favorevole posizione geografica, la mitezza
del clima e la natura del terreno ne fanno un punto di
riferimento di bellezze e risorse natura.
È sulle rovine della romana Saticola che sorse la longobarda
Casamirta, incorporata nel IX secolo nel Ducato di Benevento ed eretta a Contea da Ruggero II, per Roberto di
Laura, 300 anni più tardi. Nel 1268 Carlo I d’Angiò la
tolse ai discendenti di quest’ultimo, facendola divenire
feudo dei Ratta, degli Acquaviva e dei Castani di Sermoneta
passando, infine, ai Borbone ad opera della Regina Maria
Amalia nel XVIII secolo.
Caserta Nuova nacque a circa sette chilometri dalla Città
Vecchia quando fu costruita attorno alla grande Reggia
borbonica, oggi simbolo del capoluogo sannita. La città
12 L’Occhio parlante
pullula ancora adesso di richiami e testimonianze della
cosiddetta “età di mezzo”. La parte storica è, infatti,
costituita dal borgo medievale, quello di Caserta Vecchia,
uno dei meglio conservati d’Italia, dove il tempo sembra
essersi fermato tra le tipiche stradine ed i suggestivi palazzi
che conservano il fascino di un’epoca densa di spiritualità.
Testimonianze notevoli del Medioevo (castelli e torri
soprattutto, ma anche palazzi) sono, però, presenti anche
altrove: a Marcianise, Maddaloni, Capua, Sessa Aurunca,
Carinola, Calvi, Mignano Montelungo, S. Gregorio Matese,
Capriati al Volturno, Raviscanina.
L’impianto urbano attuale conserva l’asse viario principale
collegato direttamente alla mulattiera che scala la collina
partendo dall’Abbazia di San Pietro ad Montes. Numerose
sono le case gentilizie con portali durazzeschi in conci di
tufo ad arco ribassato, contrassegnati dalla caratteristica
terminazione a ferro di cavallo. La cosiddetta “Casa delle
bifore”, in realtà Casa Ferraiuolo, è un esempio di dimora
gentilizia quattrocentesca con aperture caratterizzate da
archi e cornici sagomate e dentellate e colonnina centrale
in marmo bianco. Interessanti sono, altresì, Casa Uzzi e
Casa Farina in Via Sopra le mura, la Casa Pisano posta
di fronte alla Cappella di Santa Maria o dell’Addolorata,
con caratteristico cortile e scala aperta, e la Casa Annunziata, adiacente alla chiesa omonima.
Al centro dell’abitato sorge la Piazza del Duomo, sulla
quale prospettano anche il Palazzo Vescovile, il Seminario
e la Casa canonica, che danno vita quasi ad una corte
chiusa a pianta rettangolare dalla quale emergono la facciata
della Cattedrale (che fonde elementi pugliesi ed arabosiculi del 1100) e l’attigua Torre Campanaria. L’attuale
edificio della Chiesa metropolitana si trova su di una
precedente chiesa. Il progetto è di Giovanni Patturelli, ma
fu modificato dall’Architetto Pietro Bianchi, che allargò
la navata centrale, e fu ultimata negli arredi dall’Architetto
Pietro Valente. La chiesa ha una pianta a croce latina, a
tre navate, preceduta da un pronao. La facciata presenta
due ordini, con pilastri ionici al primo e corinzi al secondo
e alla sommità un timpano. Nell’interno le navate sono
divise da colonne di ordine ionico, realizzate in mattoni,
ricoperte da intonaco e decorate in finto marmo; hanno
base di pietra e capitelli in marmo bianco. La navata
centrale presenta un soffitto a lacunari in gesso, fissato
alle capriate lignee di copertura. L’abside presenta un
catino decorato a lacunari e il presbiterio è sopraelevato.
Le due cappelle adiacenti al presbiterio, che costituiscono
il fondale delle navate laterali, sono dedicate al Sacramento
e all’Addolorata. Passando al di sotto del fornice del
campanile e lasciando a sinistra la Chiesa dell’Annunziata
(in stile gotico, con facciata contraddistinta da un portale
barocco e da tre monofore archiacute), si giunge, dopo
una breve salita, ai ruderi del Castello medievale, che
ancora testimoniano la grande imponenza delle antiche
fortificazioni, e alla romanica Chiesa di San Pietro a
Montes. Il Palazzo Comitale, posto al centro di mura
munite di torri perimetrali a pianta quadrata, doveva essere
dotato di sale coperte da volte a crociera e di finestre a
bifora, ora presenti solo in esigue tracce. Elemento architettonico di elevato interesse è il maschio cilindrico a base
poligonale originariamente collegato al Castello da una
passerella il legno. I motivi geometrici, le arditezze costruttive e la notevole bicromia ricordano l’architettura
della Porta Federiciana di Capua, alla quale, è probabile
abbiano lavorato le stesse maestranze.
Dal borgo, oltrepassando un esile arco in tufo grigio (unico
resto dell’antica porta cittadina) e lasciandosi alle spalle
la pineta che circonda il Castello, si giunge alla piccola
Chiesa di San Rocco, riedificata durante il XVIII secolo.
Di qui parte l’itinerario per i piccoli borghi di Sommana
Pozzovetere e Casola. Molto bella la Chiesa di San
Giovanni Battista. La cappella, sede della Confraternita
di San Giovanni, fu ristrutturata tra il l760 e il 1763 da
Leonardo Pinto, capomastro della Reggia di Caserta.
L’attuale cappella è costituita da un’unica navata affiancata
da un vano laterale per la sacrestia, con ipogeo sottostante,
e un piccolo campanile sul lato sinistro. La navata è coperta
da una volta a botte con unghie di raccordo alle finestre,
mentre l’abside ha una forma mistilinea con parete di
fondo rettilinea ed è coperta da una calotta. Sopra il vano
d’accesso alla chiesa si trova una cantoria, alle pareti
laterali due nicchie con due gruppi scultorei, che rappresentano L’incredulità di San Tommaso e L’apparizione di
Gesù alla Maddalena. Molto interessante è il vano ipogeo,
destinato a chiesa funeraria. Le volte, ribassate, sono
decorate in stucco con motivi che replicano quelli del
Palazzo Reale cittadino.
Sempre in tema religioso, una visita merita il Convento
di Sant’Agostino. Il complesso conventuale fu costruito
nel 1441, ad opera dei Padri Agostiniani, ma nel 175O
Luigi Vanvitelli apportò alla chiesa un notevole rifacimento
utilizzando parte dei materiali pregiati della Reggia. La
chiesa è a navata unica, con prònao e nicchie laterali poco
profonde. In una delle nicchie è esposta la statua di San
Sebastiano, opera in legno scolpita nel 1992 dallo scultore
Paul Morder. Caratteristiche sono le “gelosie” poste nel
presbiterio e nelle parti laterali: da esse seguivano le
funzioni religiose le Suore di clausura dell’annesso convento, che si articola intorno ad un chiostro quasi quadrato
con volte ad archi di varia ampiezza.
Situato nel centro storico, svetta tra le abitazioni medievali
il Palazzo Vecchio. Attualmente destinato ad uso pubblico
L’Occhio parlante 13
(come sede della Questura e della Prefettura), l’edificio
nacque in epoca angioina su commissione dei Signori De
La Ratta, come struttura che inglobava la torre difensiva
medievale. Nel XVIII secolo Carlo III di Borbone incaricò
Luigi Vanvitelli di trasformarlo per destinarlo a dimora
provvisoria per la corte. Furono costruite 53 stanze, 11 di
esse formavano l’antico appartamento reale, tutte le altre
erano destinate alla corte. A causa delle molteplici modifiche
l’edificio non presenta caratteristiche particolari; tuttavia,
è ancora individuabile la torre medievale e gli spazi aperti
collocati sul retro, destinati a giardino e boschetto.
A partire dal ‘700 la vita casertana si spostò tutta nella
parte nuova della città, attorno alla famosa Reggia di
Caserta voluta dai Reali di Napoli. Un luogo di importanza
storica (emblema della vittoria garibaldina sui Borboni
nel 1860) anche nel secolo passato quando, per esempio,
nel 1943 divenne sede del comando supremo alleato in
Italia e vi fu firmata la resa delle truppe tedesche operanti
nella penisola durante la Seconda Guerra Mondiale.
La Reggia di Caserta é uno dei più fastosi (1200 stanze
e quasi 2000 finestre) e splendidi palazzi che mai sovrano
abbia fatto costruire. Appena varcato l’ingresso, si ha
subito l’impressione di entrare in un palazzo da mille e
una notte: da fiaba, per capirci. Carlo III di Borbone
incaricò l’architetto Luigi Vanvitelli di realizzare fra l’antica
città romana e longobarda e la nuova Caserta una costruzione che emulasse Versailles. Su una pianta rettangolare
(il progetto originario comprendeva, oltre all’edificio ed
al maestoso parco, ultimo esempio del giardino-parco
dell’età barocca, anche il piano della nuova città), il Palazzo
Reale di Caserta copre un’area di 44.000 metri quadrati
e si alza per 42 metri lungo un fronte di 250 metri, con
milleduecento stanze illuminate da millesettecentonovanta
finestre. Sviluppato orizzontalmente, ha una compostezza
grave e solenne. All’esterno il piano terreno a bugnato fa
da alto basamento all’ordine colossale di semicolonne e
paraste ioniche dai piani superiori. Per costruirlo furono
spesi circa sei milioni di ducati.
Quattro cortili rettangolari, vasti e luminosi come piazze
e perfettamente rispondentisi, articolano l’interno della
struttura. Tre vestiboli articolati, allineati sull’asse dell’edificio e della grande cascata, regolano in modo perfetto i
complessi sistemi della circolazione. Fuori, la scenografia
14 L’Occhio parlante
di praterie, finte rovine, boschi e viali che guidano alla
Castelluccia (piazzaforte in miniatura costruita nel 1769
per gli svaghi del Re) e all’ampio specchio d’acqua della
pescheria va di pari passo con il susseguirsi di fontane per
lel quali fu ideato l’Acquedotto Carolino e il Viadotto dei
Ponti della Valle, costruzione razionale di imponente
monumentalità.
La Reggia di Caserta é fra i monumenti più visitati in
Italia. Infatti non si può non restare colpiti dalla bellezza
e dalla sontuosità delle sale di rappresentanza e di ricevimento, quasi tutte tappezzate con seta di San Leucio,
ricche di preziose decorazioni, di arazzi, di mobili e specchi,
che si snodano lungo ariosi corridoi e passetti, intorno ai
quattro grandi cortili. Dall’atrio si entra nelle stanze reali,
che si suddividono in appartamento vecchio (fine XVIII
secolo) ed appartamento nuovo (inizio XIX secolo). Dalle
prime Sale degli Alabardieri e delle Guardie del Corpo
si giunge nel Salone di Alessandro il Grande e quindi
alla Sala del Trono ed ad una serie di salotti e di stanze
arredate da mobili in stile impero. L’ala settecentesca è,
invece, un vero e proprio museo dell’artigianato artistico
partenopeo della fine del XVIII secolo: vi si susseguono
sale di ricevimento con affreschi ispirati alle quattro
stagioni, salotti, boudoir (piccoli studioli), riccamente
decorati secondo gli stili tardo barocco o rococò. L’affresco
della Sala di Alessandro, la camera da letto di Francesco
II e il suggestivo scalone d’onore (117 gradini, tutti
realizzati in un unico blocco di pietra lumachella di Trapani),
che ha visto sfilare nel 1994 i Capi di Stato intervenuti in
occasione della riunione dei Sette Grandi, rappresentano
solo alcuni esempi della grandiosità del Palazzo vanvitelliano che vanta anche una Biblioteca ricca di diecimila
volumi. Il visitatore resterà, altresì, stupefatto dalla varietà
di stucchi, ori e marmi della Cappella Palatina e del
Teatro di Corte. Quest’ultimo rappresenta l’unica opera
che Luigi Vanvitelli ultimò: infatti, il compito di terminare
la costruzione e di definire il parco ancora in fase di
progettazione fu affidato al figlio Carlo. Ancora oggi la
Cappella ed il Teatro continuano ad aprire i loro regali
battenti per appuntamenti culturali di notevole valenza
artistica. Una menzione merita, poi, il Presepe napoletano
con pastori d’epoca. Uno dei tanti tesori custoditi dall’antica
Casamirta, ancora oggi viva e vitale. (Annarita Zito)
PREMIO
TARANTO TAMBURI
alla sua XIII edizione
S
i rinnova l’annuale appuntamento con una delle
iniziative più lodevoli del nostro territorio. Il Premio
Taranto Tamburi, giunto alla sua tredicesima edizione, sposta l’attenzione di tutti su alcune delle personalità
che maggiormente si sono distinte all’interno della nostra
comunità, e non solo. La manifestazione infatti gode di
un respiro più ampio rispetto agli anni passati, dal momento
che coinvolge anche personaggi di rilievo nazionale.
Anche questa volta lo sfondo è stato il Salone degli Specchi
di Palazzo di Città, luogo che ha accolto la manifestazione
organizzata con il Patrocinio del Presidente della Repubblica-Medaglia d’Argento, Regione Puglia, Comune di
Taranto, Provincia di Taranto, Movimento Cristiano
Lavoratori Taranto, Assessorato ai Servizi Sociali del
Comune di Taranto. Presenti sia il Sindaco Rossana Di
Bello che il Vicesindaco Michele Tucci.
Le intenzioni da parte del Presidente Antonio Citrea si
confermano piene di entusiasmo e soprattutto animate dal
profondo senso del dovere nei confronti della società tutta.
La riconoscenza e la gratitudine mostrate a chi si adopera
per il bene comune, con impegno e sacrifici, rientrano
nell’ambito dello spirito che è proprio della manifestazione.
Manifestazione che continua a perseguire il suo obiettivo,
nonostante le difficoltà ben note di una città che mostra
i segni evidenti di una crisi economica in atto. Più forte
è però il desiderio di ringraziare chi offre il proprio
quotidiano contributo al fine di stimolare la crescita del
nostro territorio, e contemporaneamente si mostra orgoglioso della sua patria.
La giuria della tredicesima edizione del Premio Taranto
Tamburi è stata presieduta da Giovanni Amodio e ha visto
al suo interno diverse personalità che hanno collaborato
per raggiungere l’unanimità sulle figure da premiare:
Salvatore Rizzo e Antonio Fornaro, giornalisti, Don Nino
Borsci, Presidente Comunità Airone e Direttore Caritas
Taranto, il Medico Stefano Speciale, l’Avvocato Giuseppe
Buglione, gli Ingegneri Isabella Citrea e Pinuccio Rondinelli, Rino Amato, Dirigente F.S. in congedo, Mariella
D’Amore, Insegnante, Elena Giannico, Dirigente I.A.C.P.,
l’Insegnante Giovanna Cavallo, il Dirigente Ilva in congedo
Antonio Corrado e Antonella Altamura, grafica.
Il primo benemerito di questa edizione è stato il Dott.
Guido Bertolaso, Capo della Protezione Civile Italiana,
premiato per il piglio manageriale e pragmatico con cui
guida la Protezione Civile a livello nazionale, organo che
continua a distinguersi per la professionalità, competenza
e tempestività con cui fa fronte alle emergenze, affrontando
spesso notevoli situazioni di rischio per portare solidarietà
concreta ed aiuti alle popolazioni colpite. E il caso dello
Sri Lanka è sicuramente un esempio eclatante dell’alta
capacità operativa di quest’organismo.
L’attenzione della giuria si è poi posata sul Dott. Eugenio
Introcaso, Questore di Taranto, al quale è stata assegnata
la medaglia d’argento messa a disposizione dal Presidente
della Repubblica, come segno di riconoscimento della
intelligente opera di contrasto alla criminalità presente
nella Provincia Jonica. I servizi disposti dal Questore
Introcaso hanno dato finora e continuano a dare risultati
eccellenti, mediante il lavoro del Corpo di Polizia che
assicura la tutela dei cittadini e la salvaguardia della loro
sicurezza e protezione.
A ricevere il riconoscimento del Premio Taranto Tamburi
sono stati poi i premiati locali: il Prof. Fulvio Zavatto,
Specialista di anestesia e rianimazione, delle malattie
cardiovascolari e di medicina del lavoro, docente di medicina subacquea ed iperbarica all’Università di Chieti,
docente di anestesia e rianimazione all’Università di
Foggia, responsabile per la Puglia dell’”Italian Resuscitation
Council”, attualmente primario della Sala Operatoria e del
Pronto Soccorso della Casa di Cura San Camillo. Premiato
per l’elevata professionalità e competenza che denotano
il suo esercizio, per l’impegno e la serietà che gli permettono di conquistare la stima dei tanti che operano al suo
fianco, nonché la gratitudine dei cittadini bisognosi di
cure e assistenza.
Al Maestro Walter Scotti è stato assegnato il Premio per
la capacità del tocco magico del suo pennello che fa vivere
sulle tele le immagini più belle della nostra terra. Opere
frutto di invenzioni o fantasia, autentiche espressioni delle
meravigliose realtà del nostro Sud, esposte tra l’altro in
numerose mostre che oltrepassano i confini del nostro
Paese e che riscuotono puntualmente notevole successo.
Si tratta sicuramente di una delle figure più importanti
della cultura artistica della città di Taranto, al quale va il
riconoscimento per l’importante apporto in termini culturali
ed estetici che offre al panorama artistico del nostro
territorio.
Infine il Sig. Stefano Giove, animato dalla passione per
il giornalismo, creatore, quattordici anni fa, del quindicinale
di Ginosa, “La Goccia”.
A lui è andato il riconoscimento per la sua azione di
informazione, stimolo e protesta dando voce ai cittadini
e alle Istituzioni, e contribuendo alla crescita socioeconomica di uno dei più importanti Comuni della provincia
di Taranto. (Roberta Poggi)
L’Occhio parlante 15
Miranda Martino
Una delle più belle voci del panorama canoro italiano festeggia i suoi 50 anni di carriera.
F
iglia di un professore di diritto e di una madre pianista,
Miranda Martino comincia quella che è stata una brillante
carriera nel 1956, come lei stessa sostiene, per caso. Dietro
suggerimento di sua sorella, cantante lirica, decide di presentarsi
alle selezioni per il Festival di Sanremo, all’epoca diviso in due
sessioni. Da frequentatrice di bar, night e tenenti di cavalleria
Miranda Martino si è ritrovata sul palcoscenico
e ancora oggi, a distanza di cinquant’anni,
sorprende con la sua grande capacità di interpretazione. Da cantante di musica leggera napoletana e italiana, nel ‘62 decide di sperimentare
anche la carriera di soubrette, imparando dai
grandi maestri del teatro leggero, fino al suo
debutto due anni dopo nel teatro serio, impegnato,
d’autore e d’avanguardia. Il successo di quest’artista è stato
continuo, crescente e ha abbracciato vari campi, dalla tv alla
musica con l’incisione di dischi, fino ad arrivare all’autoproduzione
di commedie musicali e di opere teatrali. “Non ho avuto nessun
sostegno dalla mia famiglia... mio padre, solo prima di morire
mi ha scritto delle lettere, mia madre vedeva in me solo una
persona fragile influenzabile non adatta al mondo dello spettacolo
che reputava mostruoso. E’ vero sono caratterialmente così, ma
allo stesso tempo ho anche tanta energia ed è per questo che
sono riuscita ad andare avanti e realizzare i miei sogni. Anche
le mie due sorelle sono state molto critiche nei miei confronti...
per fortuna la mia attuale famiglia è diversa; mio figlio si occupa
di tutt’altro, adora andare al cinema, ma mi sostiene molto”.
La signora Martino dice d’esser contenta della sua vita “ho anche
dei rimpianti, dei treni persi e, come tanti, ho fatto degli errori,
tutti pagati e molto duramente, ma la mia carriera la devo solo
a me stessa e di questo sono fiera”. Miranda Martino, bellezza
che ha fatto sognare diverse generazioni,
artista completa ed originale che ha fatto il
percorso all’inverso rispetto ai più: dal mondo
della musica, dalla tv a cui oggi tutti ambiscono di arrivare per ottenere molta fama e
denaro, è arrivata a calcare i palchi del teatro
diventando un’attrice brillante.
Lei è un personaggio eclettico, cosa le
piacerebbe ancora fare? Cantare, ballare
e recitare, sempre. Il teatro secondo me è la
forma di espressione artistica più completa, la più valida per
quello che riguarda la mia ecletticità.
Ha detto che non avrebbe mai immaginato di intraprendere la
carriera di cantante di musica leggera perché odiava le canzonette
e amava molto la musica lirica e quella sinfonica. Oggi le
piacerebbe fare la regia di un’opera lirica?
Certo, mi piacerebbe molto ma è un mondo a parte, è un sogno
che non si potrà mai realizzare perché bisogna saper leggere lo
spartito, studiare le opere... se fosse possibile sceglierei la Bohème.
Quale aspetto della personalità di Miranda Martino emerge
nella musica?
Prima ero una cantante ora sono finalmente un’interprete. Prima
cantavo bene le note perché ho una buonissima intonazione, una
16 L’Occhio parlante
bella voce con vari armonici,
ero abbastanza completa vocalmente però ero solamente
una cantante. Adesso invece
con un sussurro riesco a interpretare dei mondi musicali
molto più approfonditi, in
questo aspetto mi riconosco
perché ho cominciato a capire
che la cantante prima era
quella che pensava più alla
musica che alle parole e invece
io adesso rifletto più sulle
parole che sono unite alla
musica però con l’interpretazione delle parole si ha un’interpretazione più completa, più intensa, più struggente, più vera.
A teatro invece?
Io sono un’attrice brillante che va sulla vena comica, potrei esser
una brava comica avendo i tempi giusti perché ereditati dai
grandi maestri, ma allo stesso tempo sono anche molto drammatica. Un altra parte che mi piace interpretare è quella della
cattiva.
Secondo lei, la tv nuoce al teatro di prosa?
Si, certo perché la tv è solamente un apparire, una insieme di
stili, decadenti, volgari, asfittici; non servono a niente, parole in
libertà, non c’è una costruzione di pensiero, di progetti a parte
qualche documentario e qualche approfondimento politico,
letterario. Il teatro non è considerato, anche i giornali non
dedicano molto spazio alle critica teatrale. La tv ha trasformato
il mondo artistico in una spazzatura.
Quanto è cambiato il ruolo della donna nel mondo dello spettacolo?
E’ degenerato, la donna non fa altro che mostrarsi e mostrare
tutte le sue doti fisiche. Per me la donna si è mortificata molto,
non ha l’orgoglio di esser donna, prima era esageratamente
inconsapevole, ora siamo all’opposto, il femminismo ha avuto
una ritrazione e la donna ha cominciato a capire la capacità di
usare il proprio corpo come una merce. E’ sicuramente furba ma
ha rovinato il proprio cervello.
Nel teatro invece che ruolo assume?
Nel teatro ha notevoli capacità, è più se stessa. Anche nel teatro
i ruoli femminili sono pochi, semmai sono corali, siamo ancora
in minoranza come in politica.
E i giovani?
Io ho molta fiducia nei giovani, devono andare a teatro prima di
tutto, devono studiare se vogliono fare questo mestiere, devono
avere molta passione. Se non hanno tutte queste tre cose e parlano
di teatro diventano solo dei critici, ma anche per far questo
bisogna studiare.
Cos’è il teatro per Miranda Martino?
Il teatro è una grande apertura mentale, una ricchezza interiore
e cerebrale straordinaria. Le persone timide in teatro si sbloccano,
è una terapia. Il teatro ha potenza, l’esperienza di gruppo,
solitaria, è utile per tutti, anche per i disabili. (Anna Rochira)
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
INVADENTE
“Le Amministrazioni non si dovrebbero occupare dei cantieri,
l’impresa la facciamo noi!”
on è una novità che la dicotomia Istituzioni/Economia sia sempre un tema che interessa, influenzandola, la vita dei cittadini
oltre che delle imprese e degli enti pubblici interessati.
Se da un lato le istituzioni contribuiscono a ridurre
l’incertezza creando delle regolarità nella vita di tutti
i giorni, dall’altro le organizzazioni economiche sono
create per sfruttare le opportunità offerte dalle istituzioni con cui interagiscono. Spesso però le Amministrazioni peccano di eccessiva invadenza nella gestione
dei settori dei servizi pubblici.
A riguardo i Costruttori Edili dell’ANCE portano
sotto i riflettori le anomalie presenti nel territorio
tarantino, mettendo in evidenza la preoccupazione
per un’ulteriore e progressiva espansione del fenomeno, come ci riferisce il Presidente dell’ANCE di
Taranto, l’Ing. Marco Andrisano: “le aziende miste
pubblico/ private dovrebbero agire in settori circoscritti invece la nostra preoccupazione è che queste
società vogliano intraprendere anche altre attività”.
I riferimenti sono a Taranto Isolaverde, società mista
locale, partecipata dalla Provincia di Taranto e da
Italia Lavoro, e alla Taranto Servizi che fa capo al
Comune di Taranto, “ma il fenomeno è generale, noi
siamo abituati a competere e per aggiudicarci un
lavoro dobbiamo rischiare dei capitali; queste aziende
hanno capitale misto quindi i lavori sono aggiudicati
direttamente dall’Amministrazione”.
Così facendo le imprese private locali sono naturalmente escluse dalla competizione e quindi dalla
possibilità di ottenere lavori da realizzare e nel periodo
di crisi in cui esse si trovano, risulta naturale la
manifestazione della propria preoccupazione.
Il Presidente Andrisano prende atto del fatto che
IsolaVerde abbia risolto il problema di stabilità
occupazionale per i lavoratori socialmente utili, “ma
a questa società è attribuita anche la gestione e la
manutenzione delle strade, ad esempio, prima invece
c’erano delle gare d’appalto e tutti concorrevano
per aggiudicarsi il lavoro. Questo significa togliere
parte del lavoro all’edilizia pubblica”. “Gli enti locali
continuano ad investire in attività improprie”, sostiene
il Consiglio Direttivo della Sezione Costruttori Edili,
N
intendendo sottolineare l’eccessiva presenza degli
enti pubblici locali nel settore edile.
Che tra i progetti futuri della società prese in esame
ci sia una chiara volontà di espansione a ulteriori
settori e Comuni, è noto e agli enti pubblici si suggerisce “maggior prudenza, non bisogna far allargare
troppo la fascia di competenza e di lavori assegnati
a queste società miste; sarebbe giusto dare un target
specifico e continuare a seguire ciò che la legge N°
109 sui lavori pubblici stabilisce”. Il ricorrere al
mercato attraverso le procedure d’appalto è la normalità, mentre rappresenta un’eccezione il ricorso
alle società miste, che però “dovrebbe esser circoscritta con un ambito ben delineato,e non dovrebbe
alterare i principi su cui si fonda la comunità
economica”.
Ma di chi sono le responsabilità di questa nuova
situazione che sta generando preoccupazione? “Non
si possono attribuire delle responsabilità” - sostiene
l’Ing Andrisano - ma il fenomeno è generale, riguarda
tutte le aziende a partecipazione pubblica, queste
società devono connotarsi, si sono già ritagliate delle
fasce di mercato ma non sono in competizione come
fanno le imprese. Le società che operano per affidamento diretto e senza alcun confronto con il mercato
in un certo senso gareggiano da sole, oggi si parla
di lavoro edile, in futuro potrebbe riguardare un’ampia fascia di servizi”.
E’ un timore che cresce anche in previsione dei
progetti di Isolaverde che vorrebbe estendere alla
provincia jonica i propri servizi, ma per ora sembrano
essere solo dei messaggi diretti alle Istituzioni.
In attesa del nuovo Testo Unico in materia di appalti,
il cui obiettivo è far aderire la normativa italiana a
principi e norme comunitari, si resta alla finestra a
guardare come evolve la situazione e a monitorare
il territorio, senza dimenticare di segnalare e rendere
note le anomalie.
Non sono previste per ora altre azioni da parte dell’Associazione Costruttori, ma ci si aspetta un ridimensionamento della situazione che si è venuta a
creare e nuove e maggiori opportunità di concorrere
all’assegnazione di progetti e lavori. (Anna Rochira)
L’Occhio parlante 17
Arredare
con creatività e passione
SAN GIORGIO JONICO (TA) - Via Lecce, 13 - Tel. 0995918941
PROVERBI
Si cambia più facilmente religione che caffè. (G. Courteline)
Prima si paga, poi si discute. (Milano)
Gli uomini fanno gli affari e gli affari fanno gli uomini.
(Russia)
A vivere senza che nessuno ti voglia bene, si diventa cattivi.
(T. Gautier)
L’erba cattiva soffoca quella buona. (Cina)
Se tu pretendi e ti sforzi di piacere a tutti, finirà che non
piacerai a nessuno. (A. Graf)
Quando è ora di mangiare tutti son pronti. (Toscana)
Il bugiardo quando dice la verità si ammala. (Romania)
Le parole d’onore costano poco. (F. Herder)
Non basta essere vestiti per non essere poveri. (Africa)
ESSERE UMANO
Un gigante ucraino alto 2 metri e
53 centimetri. Si chiama Leonid
Stadnik, ha 33 anni ma la sua
crescita non sembra volersi fermare
ancora. Gli abiti acquistati poco più
di 2 anni fa gli stanno ormai
piccolissimi. Con la sua stazza ha
ormai battuto il guinness dei primati
attualmente detenuto dal tunisino
Radhouane Charbib, alto 2 metri e
37 centimetri. Di questo passo, molto
presto, batterà anche il record di tutti
i tempi, quello dell’americano Robert
Wadlow, che misurava 2 metri e 72
centimetri. (Fonte ECPlanet)
L’uomo più basso di tutti i tempi è stato Gul Mohammed
di Delhi, India. Il 19 luglio 1990 fu esaminato all’ospedale
Ram Manohar di New Delhi, India e fu riscontrata un
altezza di 57 centimetri. Nonostante la sua fama visse una
vita povera e morì a 40 anni. Era affetto da problemi
respiratori peggiorati dal fatto che era un forte fumatore.
Si spense a causa di un attacco di cuore. Ricorse più volte
alle cure ospedaliere ed ebbe spesso bisogno di una
maschera per mantenere il livello di ossigeno nel sangue
normale. Prima della malattia tentò di avviare una
bancarella di dolci e biscotti ma venne spesso derubato
a causa della sua altezza. Sopravvisse grazie agli aiuti
finanziari degli amici e di organizzazioni di volontari.
MACCHIE
Muffa sui libri. Coprire con farina di mais o lievito in
polvere e lasciare per qualche giorno. Spazzolare poi
all’aperto.
Bruciature (da cibo) delle pentole. Immergerle in acqua
calda con un cucchiaio di candeggina e lasciarle a bagno.
Sciacquare dopo un po’. Per grosse bruciature, fare bollire
per dieci minuti o più.
Calcare. Lavare con aceto o succo di limone. Poi sciacquare e asciugare.
RICETTE
Cocktail di gamberetti. Ingredienti per 4 persone: 200 g
di gamberetti, 1 scatola di polpa di granchio, 6 cucchiai
di maionese, 2 cucchiai di ketchup, salsa Worcestershire,
tabasco, sale, pepe. Mescolare in una ciotola la maionese,
il ketchup, prezzemolo tritato, la salsa; aggiungere qualche
goccia di tabasco, sale e pepe. Unire alla salsa la polpa
di granchio e i gamberetti lessati e mescolare. Servire in
coppe da champagne, foderate con una foglia di lattuga.
RICORRENZE FEBBRAIO
3 Febbraio 1957. Va in onda la prima
puntata dell’intermezzo pubblicitario
televisivo “Carosello”.
7 Febbraio 1812. Nasce a Portsea
(Portsmouth) Charles Dickens.
10 Febbraio 1888. Nasce ad Alessandra d’Egitto Giuseppe Ungaretti.
14 Febbraio 1779. Muore nelle Isole
Hawaii lo scrittore e viaggiatore James Cook.
16 Febbraio 1911. Muore a Vicenza
Antonio Fogazzaro.
L’Occhio parlante 19
FLASH
Notizie in breve
TARANTO
E’ stata rinnovata la Commissione
provinciale per la tenuta del Ruolo
degli Agenti di affari in mediazione
della Camera di commercio di Taranto. Riconfermato alla presidenza Giancarlo De Bartolomeo, già Presidente
di F.I.M.A.A. provinciale; Ugo Giannarelli lo affiancherà in qualità di
Vicepresidente. Componenti della
Commissione sono: Luciano Forte,
Angelo Colella, Giuseppe La Manna,
Giuseppe Vetrano, Nicola Dittrone,
Danila Fedele, Antonio Ferrara. (-)
ROMA
TARANTO
TARANTO
Nel corso dell’ultima Assemblea Congressuale dell’A.I.C.C.R.E l’Assessore Clara Funiciello è stata eletta
nel consiglio nazionale. Nel corso
dell’appuntamento si è parlato di Europa e di federalismo. I lavori hanno
evidenziato il bisogno diffuso di un’Europa che parli con una voce unica sulla
scena internazionale, e rilevato lo stato
attuale, nonché le prospettive future,
per l’integrazione. Si è parlato di federalismo per la costruzione di un’Europa dei cittadini, unita economicamente e politicamente, organizzata e
funzionante in base al principio di
sussidiarietà. (-)
Taranto si dota della società di distribuzione del gas. Le organizzazioni
sindacali e l’Amministrazione comunale hanno sottoscritto un protocollo
d’intesa che costituisce il primo passo
sostanziale verso la riconversione dell’Infrataras spa nella Taranto Gas
Spa. Tutto ciò è possibile ai sensi del
decreto legislativo 164 del 2000, il
cosiddetto “decreto Letta”, che segna
la fine delle gestioni affidate a trattativa
privata a terzi senza una procedura di
evidenza pubblica, prevedendo affidamenti che abbiano una durata massima
di dodici anni e che siano regolati da
un contratto di servizio. Procedura da
completare entro il 2007 per l’entrata
in esercizio della rete di distribuzione
del gas dall’1 Gennaio 2008. (-)
Presso il Teatro Padre Turoldo di Via
Laclos, a Taranto, in scena la commedia in tre atti di Peppino De Filippo
“Non è vero ma ci credo”, una brillante opera con al centro la superstizione del protagonista, alle prese con
gatti neri e malaugurio, ma anche con
una figlia da sposare. L’uomo che lei
ama è disposto a mascherarsi e a portare una finta gobba sulle spalle, entrando così nelle grazie del padre, il
quale il giorno del matrimonio scoprirà
che era tutta una messa in scena. A
portarla sul palco la compagnia “La
crasta” di Carosino, guidata dalla regia
di Antonio Conte. Qui di seguito i nomi
dei personaggi e degli attori: Commendatore Gervasio Savastano (Pierluigi
Cinque), Teresa Savastano (Floriana
Manco), Rosina Savastano (Antonella
Galeone), Guiscardo Savastano (Luigi
Cinque), Sammaria (Oscar Motolese),
Avvocato Donati (Enrico Tanese), Ragionier Belisario Malvurio (Alessandro
Avrusci), Spirito (Piero Galeone), Mazzarella (Caterina Cinquegrana), Musciello (Antonio Matichecchia), Tina
(Vitaliana Marinelli), invitata (Anna
Rochira), suggeritrice (Anna Leo),
dirett. di scena (Anna Rochira). (-)
TARANTO
PROVINCIA DI TARANTO
TARANTO
Il Presidente della Provincia di Taranto
Gianni Florido, ha sostituito l’Assessore Donatella Duranti, titolare delle
deleghe alla Trasparenza, Politiche
Giovanili, Cooperazione e Aree Protette, con Pietro Giacovelli di Rifondazione comunista. (-)
Si è tenuta l’11 Febbraio la conferenza
stampa organizzata dal Presidente degli
Universitari Tarantini, Vito Cellamaro,
nell’ambito della quale è stata presentata l’Associazione “Universitaria
Sportiva Taranto”, un’associazione
che nasce dalla richiesta di studenti,
in particolare dalle facoltà di Scienze
della Formazione e Scienze Giuridiche,
e che si pone l’obiettivo di favorire le
attività sportive, dando la possibilità
agli studenti universitari di usufruire
di strutture e convenzioni nel territorio
cittadino. Al centro della discussione
inoltre la soddisfazione nei confronti
dell’appena raggiunta autonomia da
parte delle Facoltà di Scienze Giuridiche ed Economia Aziendale, con un
particolare ringraziamento alle componenti accademiche che hanno contribuito al raggiungimento di questo
obiettivo, nonché l’appello affinché il
traguardo raggiunto non riduca l’attenzione sui problemi tuttora presenti nella
sede del Corso di Scienze della Comunicazione, in Via Deledda. (RP)
TARANTO
Sono due i progetti ai quali ha mirato
Giocagin 2006, l’evento sportivo e di
spettacolo che si è tenuto il 25 Febbraio
presso il Palafiom di Taranto, in cui si
sono esibite quindici società sportive
e di danza di Taranto e provincia. Il
primo, pianificato dall’Unicef, ha avuto
come obiettivo la lotta alla malnutrizione dei bambini in Niger e la riduzione di cibo nelle famiglie, anche
attraverso un piano di educazione allo
sviluppo; il secondo, denominato “Il
diritto di giocare in pace” e a cura di
Peace Games e dell’Uisp, ha mirato
alla costruzione di un asilo nido nel
campo profughi di Shu’fat, a Gerusalemme. Attraverso la vendita dei biglietti al costo di 5 euro l’uno, l’obiettivo di Giocagin è stato quello di
acquistare 1500 confezioni di alimenti
per le famiglie nigeriane e fornire gli
arredi, i giochi, il materiale ludico
didattico per l’asilo nido a Gerusalemme. L’iniziativa è stata organizzata
in collaborazione con il Comune e la
Provincia di Taranto, la sede di Taranto
della Croce Rossa Italiana e Advertising Bradley, godendo inoltre dell’Alto
Patronato del Presidente della Repubblica, e del Patrocinio di: Ministero
del lavoro e delle politiche sociali,
Ministero dell’ambiente e della tutela
del territorio, Ministero dell’istruzione,
dell’università e della ricerca, Ministero per i beni e le attività culturali,
Ministero per le pari opportunità. (RP)
20 L’Occhio parlante
Cambio di guardia alla guida dell’Associazione italiana donatori organi
(Aido) di Taranto (foto a lato). Dopo
20 anni di enorme impegno, che hanno
portato la zona ionica a distinguersi in
più occasioni, ha lasciato la carica di
presidenza Mariella Tangorra alla quale va tributato il pubblico apprezzamento per l’energia e la generosità con
cui ha guidato l’Aido. Al termine del
direttivo provinciale dell’Aido, che si
è tenuto all’interno della caserma Doria
di Corso Italia, ecco le nuove cariche
sociali che vedono coinvolte sempre
più anche le associazioni della provincia ionica accomunate da un unico
obiettivo: diffondere la cultura della
donazione degli organi. L’Aido di Taranto è presieduto dal Dott. Raffaele
Tucci, già da anni attivo all’interno
dell’Associazione, e lo stesso vale per
le due Vicepresidenti e cioè la Dott.ssa
Dora Chiloiro e la Dott.ssa Dolores
Rucci (Comandante della Polizia Stradale di Taranto), segretaria Carmen
Uzzi, amministratore Dott. Fabio Boccuni. I consiglieri sono la presidente
uscente Mariella Tangorra, Augusta
Bisanti, Evaristo Dell’Aquila, Anna
Pulito, Ernesto Spezio, Giuseppe Di
Monopoli, Nino Mannavola e il vicepresidente regionale dell’Aido Vittorio
Sferra. Presidente revisore dei conti è
Franco Pepe e dei Probiviri Andrea
Maruzzella; confermata la carica di
presidente onorario al Dott. Evan Boccuni, presidente aggiunto onorario della
Corte di Cassazione, addetto stampa
Antonella Millarte. Altra novità di
rilievo e che si spera condurrà ad un
proficuo e graduale riavvicinamento
fra Taranto e le sue professionalità
andate via, è l’attribuzione della presidenza onoraria al prof. Cataldo Doria,
tarantino, chirurgo dei trapianti multiorgano di fama mondiale e direttore
della Divisione trapianti del T. Jefferson Hospital dell’università di Philadelphia. (-)
TARANTO
Il terzo appuntamento del road show
attraverso le province pugliesi dedicato
alla storia della pubblicità italiana e
concentrato sui vent’anni (1957-1977)
di Carosello, organizzato dal Club del
Marketing e della Comunicazione Puglia e da Confindustria Taranto, si è
tenuto presso la Masseria Vaccarella.
Il seminario intitolato “Paulista amore
mio” ha tracciato le tappe evolutive
della comunicazione pubblicitaria, con
un’attenzione prevalentemente rivolta
alle imprese del territorio e ai professionisti del settore della comunicazione, agli studenti di marketing e comunicazione, nonché agli amanti del
Carosello. A riassumere il famoso ventennio della comunicazione televisiva,
attraverso un filmato che ha passato
in rassegna 40 spot di Carosello, è stato
il prof. Franco Liuzzi, consigliere direttivo del Club e consulente di comunicazione e marketing. Presenti alla
manifestazione il Presidente di Confindustria Taranto Luigi Sportelli e il
Presidente del Club Marketing e Comunicazione Puglia Gianluigi Conese.
L’evento ha inoltre preceduto e annunciato i primi “Stati generali del marketing e della comunicazione in Puglia”,
organizzati dal Club a Bari il prossimo
15 Giugno. (RP)
TARANTO
Venerdì 17 Febbraio, nel Salone degli
Specchi di Palazzo di Città, è stato
presentato l’ultimo romanzo scritto da
Giovanni Andrisani: “Il viaggio”.
L’autore, già noto ai cittadini tarantini,
per le sue precedenti opere, è stato
presentato ed accolto dall’Amministrazione comunale nella persona dell’Ass.
alla Pubblica Istruzione Emma Scarfato
e dell’Onorevole Michele Tucci. Durante la presentazione il Professor Pietro Magno, consulente editoriale, ha
descritto lo stile e la composizione del
romanzo da un punto di vista letterario
e ne ha annunciato, in sintesi, il contenuto. L’autore, Giovanni Andrisani,
tarantino di nascita ed emigrato al Nord
per lavoro negli anni Cinquanta, confida alle pagine del suo libro ciò che
ai suoi occhi appare diverso nella sua
città natia, dopo esser stato assente per
tanti anni. (AR)
FLASH
...segue
Notizie in breve
PROVINCIA DI TARANTO
CAROSINO
IV Edizione “Sguardi di Donna - La
donna in Salento attraverso la pittura,
letteratura, musica, artigianato” a
Carosino, nel Castello d’Ayala Valva,
dal 7 al 12 Marzo. In esposizione gli
Artisti: Vito Addabbo, Piero Andriani,
Lucia Basile, Mirella Bitetti, Laura
Maniscalco Blasi, Anna Boschi, Laura
Carone, Enzo Cipriani, Liliana De
Bellis, Gianluca De Luca, Maria teresa
Di Nardo, Fausta Roussier Fusco,
Giuseppina Gravina, Rocco Grippa,
Gianni Latronico, Letizia Lisi Battista,
Ciro Lupo, Carmen Manco, Luciano
Marinelli, Giuseppina Mazza, Valeria
Montaruli, Gianfranco Vasile, Antonella Zinno. Due appuntamenti importanti durante la manifestazione: il 7
Marzo le poesie di Rita Marinò Campo, Floriano Cartanì, Orazio Antonio
Giannico, Tommaso Mario Guaracuni,
Angelo Lippo, Angelo Manigrasso,
Anna Marinelli, Rita Santoro Mastantuono, Giuseppe Mazzarino, Antonietta
Nisi, Vincenzo Palmisano, Maria Santoro, Francesca Tinelli, Gianfranco
Vasile; il 12 Marzo “Grappoli di Sogni”
opera poetica di Rita Santoro Mastantuono. Entrambe le serate allietate
dalla chitarra di Roberto Friuli. Per
l’artigianato, presenti Marilena Buongiorno, Angelo Caracciolo, Caterina
Fiorino, Angela Gentile, Carmela Imperiale, Anna Miccoli. (-)
Per la pubblicazione
in queste pagine
inviare un fax
al n. 0997362759
oppure una e-mail
all’indirizzo
[email protected]
TARANTO
Il neo eletto direttivo di Federcomated
(Federazione Nazionale Commercianti
Cementi Laterizi e Materiali da Costruzioni Edili) ha completato l’assegnazione degli incarichi dell’esecutivo.
Infatti, dopo la riconferma di Giuseppe
Freri alla presidenza da parte dell’assemblea, il Consiglio ha eletto la giunta
esecutiva e i due Vicepresidenti Michele Dioguardi (Taranto) e Guido Ruzzante (Padova). Su proposta del Presidente, il Consiglio ha nominato
Vicepresidente vicario Dioguardi. (-)
TARANTO
17 Febbraio 2006. Tornata in scena la
compagnia teatrale I Fliaci con il nuovo lavoro in “prima nazionale” di Lino
Conte: “Una coppia che... scoppia”,
commedia brillante in due parti. Da
tarantino verace e per rispetto ai tantissimi fans che da anni lo seguono
con passione, Conte ha voluto tenere
la “prima” nella sua città, al Teatro
Padre Turoldo. L’opera è stata scelta
dal Direttore artistico Gianni Afola di
Roma e inserita in un importante cartellone che vede la presenza di artisti
e compagnie nazionali. Questi i nomi
degli altri protagonisti (foto a destra),
impegnati nel cast, oltre allo stesso
Lino Conte, che cura anche la regia:
Eligia Pizzaleo, Nicola Causi e Anna
Prunella. Direzione di scena affidata
a Valeria Conte, scenografia di Umberto Leone, organizzazione artistica di
Mimmo Simeone. (-)
PULSANO
TARANTO
La Segr. Naz. del PdCI ha candidato,
alle prossime elezioni politiche, il Consigliere Prov. e Reg. Cosimo Borraccino. Questi i primi 10 dei 44 candidati
alla Camera dei Deputati per la Puglia
del PdCI: 1) Diliberto Oliviero (Segr.
Naz.), 2) Sgobio Giuseppe (Capogruppo alla Camera uscente), 3) Napoletano
Francesco, 4) Hack Margherita, 5)
Borraccino Cosimo, 6) De santis Carlo,
7) Merico Guseppe, 8) Colaninno Tommaso, 9) Anastasia M. Carmela Anna,
10) Mastrini Gianna. Della Lista fanno
parte anche i “tarantini” Michele Contino e Francesco Schinaia. (-)
Un Tarantino ai vertici di Assonautica, l’Associazione nazionale per la
nautica da diporto. Il Presidente della
Camera di Commercio di Taranto Emanuele Papalia, è entrato a far parte del
Direttivo di Assonautica, alla cui guida
è stato riconfermato Gianfranco Pontel. Papalia, al quale è stato affidato
l’incarico di Vicepresidente, rappresenterà le aree meridionali del Paese.
Attualmente sono associate Assonautica, oltre all’Unioncamere, l’Istituto
Tagliacarne, 41 Camere di Commercio
e l’Unione nazionale cantieri e industrie nautiche ed affini (Ucina). (-)
Passare dalla semplice conservazione
e tutela dei documenti ad un ampio
accesso del pubblico al patrimonio
archivistico storico della Provincia di
Taranto e degli enti ad essa collegati:
è questo l’obiettivo del progetto
“Archivi storici in rete della provincia
ionica” promosso dall’Amministrazione guidata da Gianni Florido. Per fare
questo salto di qualità occorrerà progettare e realizzare un sito web interattivo, gestito dalla Provincia di Taranto,
finalizzato alla pubblicazione degli
strumenti di ricerca relativi agli archivi
storici dell’ente locale di via Anfiteatro
e di tutti i Comuni che vorranno aderire
all’iniziativa. Un sistema che andrà
poi collegato in rete a biblioteche e
musei per favorire, tra l’altro, anche il
turismo culturale. Nell’ambito di questo progetto, finanziato in parte dalla
Regione Puglia grazie all’Accordo di
programma quadro per i beni e le attività culturali “Azione sistema degli
archivi” (351mila euro) ed in parte
dalla Provincia e dagli enti interessati
(39mila euro), è già partito un corso
di formazione destinato agli addetti ai
lavori e successivamente anche ai funzionari comunali inviati dalle rispettive
amministrazioni. Si intende così fornire
agli operatori del settore le conoscenze
archivistiche necessarie per la corretta
gestione dei documenti storici. Cinque
i moduli tematici dell’attività formativa
che ha preso il via e che ha visto la
presenza, tra gli altri, dell’Assessore
provinciale al Personale Michele Conserva (foto in alto), che ha curato il
progetto. Particolarmente qualificato
il corpo docente selezionato per questo
corso che fa della Provincia di Taranto
il primo ente locale in Puglia ad aver
avviato ufficialmente i lavori di riordino degli archivi. (-)
TARANTO
Il TG Nuèstre di BS Television cambia volto! Un volto nuovo, un modo
diverso di commentare le notizie: arriva
un “tg nuèstre” più spettacoloso, con
una crescente voglia di divertire il pubblico e mostrare gli eventi della citta’
sotto un’ottica differente, più leggera
e scanzonata, e per raggiungere questo
obiettivo, il produttore, Angelo Candelli, ha affidato la conduzione del tg
al poliedrico artista tarantino Franco
Cosa (foto a sinistra). Ma le sorprese
non finiscono qui! L’autore sta mettendo in cantiere altre rubriche all’interno
del TGN, che diventa un vero e proprio
contenitore di notizie, cultura, gossip...
Un ringraziamento va a colui che per
4 anni e’ stato il volto ed il motore del
tg nuèstre, l’attore Enzo Valli. Il TGN
va in onda ogni giorno alle 13.30, 20.30,
23.45 e 7.00. (-)
PROVINCIA DI TARANTO
Stanziati 350mila euro per far funzionare le Autorità di bacino dell’Ambito
Territoriale Ottimale (ATO) Ta/1 e
Ta3. A ciascuna delle due autorità,
infatti, è stata destinata la somma di
175mila euro sulla scorta dei fondi
trasferiti dalla Regione Puglia alla
Provincia di Taranto che aveva presentato un apposito piano per intercettare
le risorse finanziarie da investire per
la difesa e la promozione dell’ambiente. Un piano per l’ambiente presentato
per tempo e che ha trovato la piena
condivisione della Regione Puglia. Tra
le linee di intervento previste figura
quella relativa al “sostegno per le autorità per la gestione rifiuti urbani nei
diversi bacini d’utenza”. (-)
L’Occhio parlante 21
FLASH
...segue
Notizie in breve
TARANTO
Presso la Cittadella delle Imprese il
15 Febbraio presentazione (foto a destra) de “Il Tesoro nel Campo”, il
progetto che l’Arcivescovo Benigno
Luigi Papa, attraverso l’Ufficio di
Pastorale giovanile della Curia Arcivescovile di Taranto (Direttore Don
Emidio Dellisanti e Vicedirettore Don
Martino Mastrovito) e con la Chiesa
dello Spirito Santo, hanno voluto realizzare in favore dei giovani. Si tratta
di uno stage formativo, accompagnato
da momenti di grande spettacolo, diretti
a scoprire, valorizzare ed incentivare
i giovani talenti musicali che il territorio jonico possiede, come recita la
Parabola di Matteo, da cui è stato tratto
il nome del progetto, che invita l’uomo
a cercare e trovare, pieno di gioia, il
proprio tesoro nascosto nel campo.
L’iniziativa, partita il 6 Febbraio, ha
visto la partecipazione di ben 150 ragazzi, seguiti e selezionati da 20 tutor,
e artisti d’eccezione tra i quali Mariella
Nava e Graziano Galatone. Cercare il
tesoro nel proprio territorio è crescita
culturale e al tempo stesso prospettiva
di sviluppo economico e sociale; campo e tesoro non possono prescindere
dal proprio territorio, questa la motivazione che ha spinto a sostenere l’iniziativa (ideata da Don Emanuele Ferro), la Provincia di Taranto e la Camera
di Commercio. A chiusura delle giornate formative, il 20 Febbraio, presso
la Sala Acquaviva della Cittadella delle
Imprese, l’esibizione dei finalisti ed il
21 Febbraio il concerto conclusivo di
Mariella Nava al Teatro Orfeo. (LB)
GINOSA
Anche questa volta la Fondazione “Ing.
Luigi Sarno”, ha portato a compimento
uno degli obiettivi, che si pone di perseguire ormai da sei anni: quello di
ringraziare, attraverso la consegna del
“Premio della Bontà” (foto a destra),
coloro che nel territorio di Ginosa,
Marina di Ginosa e Laterza, si sono
prodigati per opere di umana solidarietà, di volontariato vero, di generosa
disponibilità verso gli altri, nel più
totale silenzio, lontano dai riflettori
dell’opinione pubblica e dall’apprezzamento della società. I tre premi della
bontà, dell’ordine di 1.033 euro ciascuono, sono stati assegnati, senza
alcuna classifica di merito, ad Assunta
Bruna Pietricola di Laterza, a Giovanni
Parisi di Marina di Ginosa, a “La Città
Nuova” di Ginosa, che vede come
presidente Vincenzo Maggiore. (-)
22 L’Occhio parlante
ROMA
MASSAFRA
Antinori, Avignonesi, Ferrari, Botter,
Ceretto e Fazi Battaglia. Sono solo
alcuni dei nomi più rappresentativi
dell’enologia nazionale, insieme ai
quali le Cantine Soloperto di Manduria
sono state scelte per partecipare al VI
Forum Agivi (Associazione giovani
imprenditori vinicoli italiani). Un appuntamento annuale di grande importanza e prestigio al termine del quale
sarà ospitato il “Wine Bar del Bere
giovane”, dove il pubblico incontrerà
più di trenta giovani produttori tra cui
Soloperto. (-)
È Noemi Pasqualicchio Miss Carnevale di Massafra 2006 (foto a sinistra).
L’ha spuntata tra le tre finaliste con 70
preferenze staccando così il biglietto
per le finali nazionali di Miss Carnevale d’Italia 2006, concorso patrocinato
dalla Federazione Italiana Carnevali
(Fic), a Cantù nei giorni 3 e 4 Marzo.
La giuria, presieduta dal Sindaco Giuseppe Cofano, ha incoronato la 18enne
castellanetana. Capelli di colore biondo
scuro, occhi castani, alta 170 cm, è
stata scelta tra le 17 partecipanti selezionate per la serata finale. Fisico da
modella, 84-61-90 le sue misure, si è
messa in gioco sfoggiando bellezza,
classe e portamento. Ma nel corso del
galà di premiazione, organizzato dal
comitato “Dedicato a Voi”, tenutosi
nella serata di ieri, a Massafra, presso
il pub “Rifugio del Re”, è stato annunciato che a rappresentare il Carnevale
di Massafra alle finali nazionali del
concorso saranno in due. Noemi Pasqualicchio a Cantù, infatti, sarà accompagnata da Rosa Giangrande, seconda classificata (con 66 voti), 20
anni, da Taranto, mora, occhi neri, alta
170 cm. A consegnare la fascia alla
reginetta della 53^ edizione del Carnevale di Massafra è stato il ballerino
massafrese Antonello Mastrangelo, ex
allievo della scuola di “Amici di Maria
De Filippi”, per l’occasione giurato
d’onore. Questi i nomi degli altri componenti di giuria: Nicla Pastore, responsabile del Centro Urban II di Taranto, “La Puglia la incontri qui”; Anna
Logatto, presidente della Federcasalinghe; Claudio Di Sarno, imprenditore;
Vita Castano, dirigente scolastico del
2° Circolo “Giovanni Pascoli” di Massafra; Debora Piccolo, giornalista;
Michele Bommino, componente del
comitato “Dedicato a Voi”. La manifestazione si è svolta alla presenza del
rappresentante della FIC di Massafra
Giuseppe Spera. Presenti anche l’Assessore com. alla Cultura Ileana Iacovelli e il Consigliere com. Gianni Iacovelli. (-)
PROVINCIA DI TARANTO
La Facoltà di Economia (corso di laurea omonimo), afferente l’Università
degli Studi “Carlo Bo” di Urbino e la
Facoltà di Scienze della Formazione
(Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione), afferente l’Università
degli Studi di Bari, sede distaccata di
Taranto, hanno ciascuna sottoscritto
con l’Ufficio della Consigliera di Parità
una Convenzione di Tirocinio di Formazione ed Orientamento (ex art. 4,
V comma del DM 142/98), riferita
rispettivamente a uno e tre studenti
frequentanti i citati corsi di laurea. Per
effetto di questi accordi, dal mese di
Novembre 2005, Amleto (Urbino) e
Simona B., Cosimo e Simona D. (BariTaranto) concorrono alle attività dell’Ufficio della Consigliera di Parità,
in qualità di stagisti, regolarmente
inquadrati ai sensi della normativa di
riferimento (foto a lato). A ciascuno
di loro è affidato uno specifico
“compito di tirocinio”, attinente le
discipline di studio del corso di laurea
di appartenenza e avente particolare
riferimento alle incombenze e agli
interessi precipui dell’Ufficio. Tutti i
tirocinanti, inoltre, collaborano attivamente alle attività quotidiane e di routine dello stesso Ufficio, coadiuvando
lo staff incaricato e rispondendo direttamente ai rispettivi tutor, loro preposti
alla guida e all’orientamento in sede
di convezione. (-)
I
Il culto liturgico legato a Sant’Agata, vergine
e martire di Catania, è di antica tradizione:
risale al V secolo quando Papa Simmaco le
dedicò una basilica sulla Via Aurelia; un secolo
dopo S. Gregorio Magno incluse il suo nome nel
Canone della Messa.
Della Santa popolarissima soprattutto nell’Italia
meridionale e particolarmente in Sicilia, si hanno
pochi elementi storici sicuri tra cui il luogo di
nascita, Catania, anche se per molti secoli quest’onore è stato reclamato dalla città di Palermo;
in entrambe le province il nome Agata è molto
diffuso.
Certa sembra essere anche la data del martirio
mentre tutte le altre notizie sono un misto di
leggende e tradizioni popolari. Agata sembra esser
figlia di una nobile e ricca famiglia cristiana e
proprio per le sue ricchezze e la sua bellezza fisica fu chiesta in
sposa dal Console romano Quintiano; la fanciulla rifiutò poiché
aveva deciso di dedicare la sua vita a Cristo.
La leggenda narra che il console ricorse anche ai filtri amorosi
che secondo le tradizioni popolari erano efficacissimi per far
invaghire la donna amata, ma la fede e la purezza di Agata erano
tali da non farle cambiare idea.
L’amore del console divenne odio e si tradusse in atti di tortura,
Agata fu esposta in un postribolo da cui uscì miracolosamente
intatta nella sua verginità, così fu incarcerata e
subì molte sevizie ma la sua fede aumentava
sempre più.
Quintiano si accanì a far torturare i seni di Sant’Agata legata a testa in giù, si narra che la notte
in carcere San Pietro guarisse le ferite della ragazza
e per questo fu oggetto di nuove torture: dovette
camminare sui carboni ardenti e su cocci di vetro
ma in quello stesso momento l’Etna eruttò e la
terra tremò a causa di un terremoto.
Allora Agata fu risparmiata e condotta in carcere
dove però verso il 250 morì.
Sant’Agata è invocata dalla città che le ha dato
i natali come protettrice contro la violenza della
lava incandescente dell’Etna che, secondo la
tradizione, arrestò straordinariamente le sue
eruzioni un anno dopo il martirio della Santa. E’
invocata contro le malattie del seno, le eruzioni vulcaniche e gli
incendi, è la protettrice delle nutrici, degli infermieri, dei fonditori
di campane sia perché la colata di bronzo ricorda la lava sia per
la forma delle campane allusiva ai seni.
E’ raffigurata (nella foto) da Francesco Guarino in Sant’Agata
con dei panni sporchi di sangue all’altezza del petto; Sebastiano
dal Piombo nel suo Martirio di Sant’Agata la ritrae nuda fino
alla vita con i seni recisi da due uomini con in mano delle tenaglie.
La Chiesa festeggia la memoria di Sant’Agata il 5 Febbraio. (AR)
L'Oroscopo
Segno favorito
del periodo
Marzo 2006
ARIETE
(21 marzo - 20 aprile)
LEONE
Fortuna finanziaria: approfittarne. Le
circostanze aiutano a recuperare piena
fiducia nelle proprie possibilità: successo a portata di mano nel lavoro.
Conquiste in amore.
TORO
(21 aprile - 20 maggio)
VERGINE
Vita pratica e rapporti personali in
primo piano. Romanticismo e fantasticherie negli affetti. Essere più diplomatici nel lavoro. Più dolcezza in
famiglia.
GEMELLI
(21 maggio - 21 giugno)
Momento di trasformazione personale
e professionale: prepararsi a cambiamenti positivi. Non trascurare gli affetti: il partner ha bisogno di assiduità.
Sorprese per chi viaggia.
CANCRO
(22 giugno - 22 luglio)
Nella vita pratica non lasciarsi frenare
dalla programmazione. Fortuna negli
investimenti. Avviare una collaborazione. In amore, proseguire per la
propria strada.
di Picius
BILANCIA
(23 luglio - 23 agosto)
SAGITTARIO (23 novembre - 21 dicembre)
E’ il momento di assecondare il proprio bisogno di vivere “alla grande”.
Belle occasioni per scoprire realtà
nuove. Nei rapporti comunicativi non
essere rigidi.
Appagamento e apertura di nuovi orizzonti: stimolato il proprio lato pioneristico. Momento favorevole per la
comunicazione. Propizi gli scambi e
i contatti con ambienti nuovi. Relax.
(24 agosto - 22 settembre)
CAPRICORNO (22 dicembre - 20 gennaio)
Ottime opportunità per dare il via a
nuovi progetti che alimentano la creatività. Attenzione a non disperdersi
in troppe direzioni: meglio concentrare
le energie su ciò che sta a cuore.
Cambiare atteggiamento in famiglia
servirà a trovare l’accordo. Intensità
negli affetti. Attenti a non diventare
possessivi. Cercare di conciliare ragione e sentimento.
(23 settembre - 22 ottobre)
ACQUARIO (21 gennaio - 19 febbraio)
Possibilità di un cambiamento. Lasciare
perdere i soliti punti di riferimento e
affrontare il nuovo con la grinta giusta.
Appagamento in amore. Buona forma
fisica e intellettuale.
Qualche strettoia da eliminare per
lasciarsi alle spalle la routine. In amore
prendersi qualche rivincita. Essere più
elastici e tolleranti in casa. Fare una
dieta porterà benefici.
SCORPIONE (23 ottobre - 22 novembre)
Nel lavoro, praticità e ottimismo. Chiedere garanzie di chiarezza. Novità
inattese in campo amoroso: prepararsi
a un positivo cambiamento. In famiglia
non forzare le decisioni.
PESCI
(20 febbraio - 20 marzo)
Favoriti studi e rapporti comunicativi.
Crearsi alleanze. Nel lavoro un bel
traguardo alla propria portata. Cautela
con un familiare che vanta delle pretese. Aiuti insperati.
il Mercatin
l’usato di qualità
dei S gni
1.000 MQ DI ESPOSIZIONE
Per chi vende
la vetrina ideale
Per chi compra
la garanzia
di ottimi affari
...e all’interno...
Selezione di Antiquariato
e Mobili in Arte Povera
Assistenza e restauro
con recupero e consegna gratuita
ai propri clienti
APERTO LA DOMENICA MATTINA