Occhio 4/2006 - Occhioparlante.it
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N. 4/2006 Anno VI - L’OCCHIO PARLANTE - Quindicinale di informazione e attualità - Aut. Trib. Ta n. 568 - (Poste Italiane spa - Spedizione in A.P. - 70% - DCB Taranto Transiti) - 1 AVIARIA? Allarmismo esagerato! ...ATTUALITA’ Trasporti via mare a Taranto LA VOCE DELLA GENTE Ginosa SPETTACOLI Miranda Martino CULTURA Premio Taranto Tamburi... PROGETTAZIONE E FORNITURE CHIAVI IN MANO DI ARREDI, ATTREZZATURE E MACCHINE PER Uffici - Scuole - Ospedali - Industrie - Attività Commerciali Mense Aziendali - Collettività - Enti Civili, Navali, Militari Assistenza tecnica TARANTO Via del Tratturello Tarantino, 5 Tel. 0994730540-0994730550 Fax 0994730443 e-mail: [email protected] Percam-Per nasce a Grottaglie da un’idea di Giovanni Caliandro, camperista dal 1985. Non è solo vendita di autocaravan, ma anche noleggio camper, assistenza tecnica e fonte di informazione turistica. S O M M A R I O F 4 - ATTUALITA’ - Aviaria: allarmismo esagerato - Idrovia tutto l’anno a Taranto 6 - AL MURO 10 - LA VOCE DELLA GENTE Ginosa 12 - IN VIAGGIO Caserta 15 - CULTURA Premio Taranto Tamburi 16 - SPETTACOLI Miranda Martino 17 - EXTRA Pubblica Amministrazione “invadente” N. 4/2006 Anno VI - L’OCCHIO PARLANTE - Quindicinale di informazione e attualità - Aut. Trib. Ta n. 568 - (Poste Italiane spa - Spedizione in A.P. - 70% - DCB Taranto Transiti) - 1 19 - CURIOSANDO 20 - FLASH Notizie in breve 23 - L’OROSCOPO DI PICIUS - I SANTI AVIARIA? Allarmismo esagerato! ...ATTUALITA’ Trasporti via mare a Taranto LA VOCE DELLA GENTE Ginosa SPETTACOLI Miranda Martino CULTURA Premio Taranto Tamburi... L’OCCHIO PARLANTE 4/2006 Quindicinale di attualità e informazione Reg. Trib. Taranto n. 568/2000 Direzione, Redazione, Amministrazione Taranto - Via Catania, 1 - Tel./Fax 0997362759 E-mail Direttore: [email protected] Amministrazione: [email protected] Pubblicità: [email protected] Direttore Responsabile Alessandra Carpino Editore Folder Immagine srl Stampa Industrie Grafiche Brizio Associato Unione Stampa Periodica Italiana Editoriale inalmente ad arrivare al traguardo tanto desiderato è stata l’autonomia dell’Università di Taranto. Parliamo naturalmente delle Facoltà di Giurisprudenza, Scienze ed Economia che hanno visto concretizzarsi il lavoro sinergico di Comune e Provincia di Taranto, e Università, in particolare del Consiglio di Amministrazione e del Senato accademico (istituzioni, tutte, alle quali giungano i nostri ringraziamenti), tutti coinvolti in un dispendio di energie che ha prodotto il risultato tanto atteso. Che non siano tutte rose e fiori, lo sappiamo tutti. Che ci sia ancora da lavorare, anche. Ciò non toglie però che quella Taranto che molti amministratori e comuni cittadini sperano di vedere crescere, può ora annoverare nel suo curriculum una tappa fondamentale. È in ballo lo sviluppo della nostra città, e l’aver raggiunto l’autonomia di altre tre facoltà che si aggiungono al Politecnico non può che segnare un punto a favore nella tabella di marcia inerente il tentativo di risollevare e smuovere le sorti della città dei due mari. Ma non facciamo finire questa bella favola con un “vissero tutti felici e contenti”: siamo solo all’inizio! La città di Taranto infatti gode della presenza di altri corsi di laurea per i quali l’autonomia ha per adesso i contorni evanescenti di un sogno. L’impegno allora diventa maggiore, come nel caso del Corso di Studi in Scienze della Comunicazione... Ancora collocato agli estremi del Quartiere Tamburi (per intenderci, a ridosso dell’Ilva), in attesa del trasferimento presso l’ex Caserma Rossarol nella Città Vecchia (e si spera che si tratti di un trasferimento accompagnato dalla presenza delle strutture necessarie agli studenti, altrimenti risulterebbe assolutamente inutile). E, notizia che circa un mese fa ha destato agitazioni tra gli studenti, oggetto di un ulteriore eventuale trasferimento in quel di Lecce, in vista del progetto “Grande Salento”. Il caso ha voluto che un gruppo di studenti incontrasse il Presidente della Provincia in occasione di un convegno e, cogliendo la palla al balzo, chiedesse delucidazioni. Sono piovute così le rassicurazioni: che gli studenti finiranno i loro studi come studenti di Bari, che non ci sarà nessun trasferimento, ma che la qualità del panorama didattico offerto dall’Università di Bari in merito al Corso di Scienze della Comunicazione è scadente, e che pertanto gli eventuali futuri corsi di laurea a Taranto verranno attivati in collaborazione con l’Università di Lecce. Ultimo, ma non ultimo, nella stessa occasione il Presidente ha rinnovato la sua disponibilità ad un incontro diretto con gli universitari. Ora, che le sorti degli studenti universitari siano nelle mani degli Enti locali, è cosa nota e innegabile. Ma noi speriamo che quell’impegno preso dal Presidente della Provincia e dal Sindaco di Taranto, di collaborare attivamente per il futuro universitario, venga perseguito nella condivisione delle iniziative da intraprendere, attraverso un dialogo costante con chi vive l’Università (studenti, ma anche docenti), e soprattutto nell’interesse comune di una città che proprio sui giovani deve puntare per sperare in un balzo in avanti. Al quale occorre però una forte spinta. (RP) Allarmismo esagerato... questo l’unico effetto dell’influenza aviaria U n feroce e insensato, assolutamente ingiustificato allarmismo è il vero risultato dell’influenza aviaria. Paura e terrore per qualunque volatile trovato in fin di vita. E purtroppo non solo questo, ma anche un gravissimo calo delle vendite di polli e uova che si estende a tutta l’Italia, rendendoci l’unica nazione che al virus dell’aviaria ha reagito così. Nel nostro territorio tutto è iniziato con un cigno trovato morto nell’oasi di Torre Columena, al quale sono seguiti altri decessi, tutti costantemente negativi, come l’ultimo nell’oasi La Vela. Ma oltre a questo panico ingiustificabile sono iniziati soprattutto i controlli e le operazioni di monitoraggio in tutte le zone a rischio. Come ci ha confermato il Responsabile del Dipartimento Prevenzione Asl/Ta 1, il Dott. Michele Conversano, sin dalla prima segnalazione è stata riunita l’Unità di Crisi, sono state fatte firmare diverse ordinanze ai Sindaci di Manduria e Avetrana, anticipando i tempi della Regione Puglia che ha poi emanato il decreto di individuazione delle zone di protezione e sorveglianza intorno al punto in cui è stato trovato il primo cigno morto. Soprattutto sono iniziati rigorosi controlli di tutti gli allevamenti rurali, con l’individuazione dei singoli proprietari e dei singoli animali che sono stati numerati uno per uno. Nell’ambito degli animali selvatici, è stato fatto il censimento di tutte le zone umide, sia quelle umide per natura sia gli acquitrini formati in seguito ad abbondanti piogge. E, cosa fondamentale, che lo stesso Dott. Conversano ha tenuto a sottolineare, ogni giorno le specie selvatiche presenti sono sottoposte ad una verifica numerica e sullo stato di salute da parte dei veterinari. Insomma, c’è da stare tranquilli. E molto sereno si mostra infatti il Responsabile del Dipartimento Prevenzione, il quale ci ha ricordato come tutti gli operatori del settore, dagli ispettori ai veterinari, ai tecnici di laboratorio stiano lavorando costantemente ad un ritmo serrato. Sono stati addirittura coinvolti a pieno regime anche gli studenti universitari tecnici della prevenzione. Un lavoro che ha già fruttato 600 sopralluoghi. 4 L’Occhio parlante Nella foto: il Responsabile del Dipartimento Prevenzione Asl/Ta 1, il Dott. Michele Conversano Il che vuol dire, ancora una volta, che siamo al sicuro. E di questo dobbiamo essere convinti: siamo sotto la difesa di un organo sanitario preposto alla tutela della salute pubblica che nulla ha da spartire con gli interessi economici di chi vende polli, di cui pertanto bisogna fidarsi e in cui credere, nel momento in cui ci viene detto che non sussiste alcun pericolo per la salute umana. Nessuno si sognerebbe di sottacere alcune situazioni di rischio, né si avrebbe timore nel chiudere gli allevamenti e uccidere i polli qualora ci fosse anche il minimo sospetto, è quanto ha affermato il nostro interlocutore. Certo è che, nonostante tutto, non si fa altro che assistere ad episodi che hanno quasi dell’assurdo. Secondo il parere del Dott. Conversano, non è la prima volta che dimostriamo questo esasperato allarmismo: il caso della mucca pazza è un esempio, in cui si raccomandava di non mangiare il midollo e di continuare a mangiare regolarmente le bistecche. Ma anche in quel caso, le vendite di carne bovina hanno subito un grosso crollo. Che si tratti di un’inutile preoccupazione lo dimostra il fatto che innanzitutto non è stato registrato il passaggio del virus dall’animale selvatico al pollo, né tantomeno quello da pollo a uomo, o ancora peggio da uomo a uomo. Del resto, ha continuato ancora il nostro intervistato, il virus H5N1 è per i polli altamente letale, quindi qualora dovesse entrare in un allevamento intensivo, li ammazzerebbe tutti nel giro di due giorni. Come a dire che non si avrebbe neanche il tempo di entrare in contatto con un pollo infetto. E sulla questione del passaggio del virus da animale a uomo, c’è inoltre da sottolineare che la trasmissione è possibile soltanto in casi di convivenza con i polli, ossia una condizione che supera di gran lunga il semplice contatto, alimentata dalla totale mancanza di precauzioni e da condizioni igieniche altamente precarie. Visto che di allerta si tratta, le uniche precauzioni (definibili anche piuttosto banali) sono state emanate dall’Unità di Crisi e inviate a tutti i Sindaci attraverso un elenco di norme comportamentali per i cittadini: continuare a nutrire e accudire gli uccelli domestici da gabbia o da voliera (canarini, pappagalli, ecc.) come in passato, perché non comportano alcun rischio di contagio; GUARINO GIANBATTISTA fu Angelo Guarino Graniti - Pavimenti - Rivestimenti scale Stipiti - Caminetti Ripiani per bagni e cucine TARANTO Via S. Brunone, 89/a - Tel. 0994709553 - Fax 0994600112 e-mail: [email protected] www.guarinogianbattista.com LA SOLIDARIETA’ II Società Cooperativa Sociale a r.l. Coniugare Impresa e Sociale non è impossibile!!! Servizi di pulizia generali e speciali Disinfezione, disinfestazione e derattizzazione Lavori di giardinaggio e manutenzione del verde Operazioni di necroforia Produzione di articoli in plastica e in vetroresina AMMINISTRAZIONE Taranto - Corso Italia 339 - Tel. 0997723785 Fax 0997723673 PRODUZIONE Statte - C.da La Felice s.s. Taranto Statte - Tel. 0994707507 Fax 0994709886 www.lasolidarieta2.it - [email protected] “La Solidarietà” Coop.va Sociale - Gestione Centri Educativi a favore dei minori - Gestione Case di Riposo, Case Protette, R.S.A. a favore degli anziani - Gestione Case Alloggio per malati psichici - Assistenza domiciliare integrata a favore degli anziani - Gestione Asili Nido e Scuole Materne - Gestione Centri di Riabilitazione e Fisioterapia - Gestione Mense - Gestione Centri di Prima Accoglienza - Servizi di animazione - Servizio infermieristico TARANTO - Corso Italia, 339 - Tel. 0997723785 Fax 0997723673 anche i volatili presenti nell’ambiente urbano (piccioni, passeri, gazze, starne, ecc.) non rappresentano un rischio per la salute umana, e le usuali norme di igiene prevedono che essi non vadano toccati. Nel caso in cui siano rinvenuti volatili morti in strada è necessario contattare l’Amiu che provvederà alla loro rimozione. Nel caso di rinvenimento di volatili deceduti in abitazioni private, sui balconi, nei cortili o nei giardini, è utile indossare guanti di gomma, riporli in un doppio sacchetto di plastica che andrà poi posto nella spazzatura. Come si vede, norme assolutamente semplici, che anche il buon senso detta, seguite anche prima che l’influenza aviaria approdasse nelle nostre vicinanze. Ma chissà perché, all’improvviso sembra non possano contrastare l’avanzata del virus. E a dire il vero, sembrerebbe più opportuno creare delle norme per fermare l’avanzata dell’insensato terrore che pervade le vie della città. È bene ricordare oltretutto che l’influenza aviaria non è una novità degli ultimi tempi. Da sempre gli uccelli migratori, e i volatili in generale, sono stati portatori di malattie e il Dott. Conversano ci ha confermato infatti come negli anni passati si siano verificate altre epidemie di influenza aviaria negli animali: qualche anno fa negli allevamenti del Nord Italia, ma anche in qualche zona più vicina a noi, c’è stata una vera strage di animali morti, provocata sempre dall’arrivo di animali selvatici. Ed è passata assolutamente inosservata dal momento che il virus non era in grado di attaccare l’uomo, ma rimaneva esclusivamente pericoloso per gli animali. Questa volta, invece, con il virus H5N1, la trasmissione all’uomo è possibile in casi assolutamente eccezionali, e sappiamo bene come in una realtà come la nostra, ciò sia davvero difficile. Naturalmente l’allerta c’è, ma l’allarmismo non è giustificabile. (Roberta Poggi) “Al muro” è una novità de L’Occhio parlante 2006. Un personaggio pubblico che ha fatto qualcosa di negativo o di poco chiaro, verrà messo “al muro” con una motivazione. Il personaggio potrà poi replicare, oppure ci potrà essere qualcuno che aggiunge altre motivazioni per confermare la sua posizione “al muro”. E’ chiaramente un gioco, ma può essere divertente... In questo numero “al muro” va Ludovico Vico, Segretario prov.le dei Democratici di Sinistra di Taranto, “per aver considerato poco o forse niente, in proiezione candidature nazionali, il lavoro svolto dagli aderenti (con ruolo istituzionale) al Partito dei Democratici di Sinistra, generando malcontenti e addirittura dimissioni da ruoli istituzionali. Ha dato quindi l’impressione di aver fatto tutto pensando a sè a titolo personale, come se tutto fosse già stato stabilito da tempo”. 6 L’Occhio parlante BIG FOTO Taranto - Via Dante, 406 Tel.0997353158 Fax 0997360878 e-mail: [email protected] www.bigfoto.it TARANTO Le idrovie, le “métro” del mare L a peculiarità della cittadina tarantina consiste indubbiamente nell’affacciarsi su due mari. Taranto non è solo Ilva, inquinamento, disoccupazione... è anche turismo! In questi anni si è lavorato affinché il Capoluogo jonico venisse apprezzato anche per le sue bellezze naturali oltre che storiche-culturali, la Città Vecchia è stata rivalutata; il centro, fulcro di attività commerciali e luogo di passeggio per molti, è stato reso esteticamente più bello e accogliente. Altra grande attrattiva per gli stessi tarantini e non, è la possibilità che si ha in questi ultimi anni di poter ammirare la città dal mare su delle imbarcazioni. L’Amat (Azienda per la Mobilità nell’Area di Taranto) e il Comune di Taranto hanno sperimentato con successo una nuova modalità di trasporto pubblico utilizzando come “manto stradale” il mare e come mezzo di trasporto due motonavi, la Clodia e l’Adria, offrendo la possibilità di osservare la città da una nuova prospettiva. Quella che per alcuni anni è stata una bella e piacevole novità, accolta con successo dagli stessi tarantini e dagli abitanti dei paesi della provincia che devono necessariamente prenotare il loro “viaggio sul mare” poiché le richieste sono sempre molte, oggi è divenuta una realtà ancor più interessante. Il progetto di trasporto pubblico attraverso le vie del mare diventa concreto, non più legato esclusivamente al periodo estivo, ma diviene continuo, non più solo l’isola di San Pietro come unica meta bensì quattro linee stabilite nel progetto iniziale inviato alla Regione Puglia il 13 Maggio dello scorso anno: linea “A”, linea “B”(invernale), linea “B/1”(estiva9, linea “B/2” (estiva). In un primo periodo saranno attivate solo due linee, per una compatibilità chilometrica con lo stanziamento economico che l’ente Regione stabilirà per i servizi, quella “B” invernale che partirà dal Piazzale Democrate e arriverà a San Vito facendo tappa alla rampa Leonardo da Vinci, alla Cittadella delle Imprese e alla Stazione Navale; e la linea “B/1” diretta all’Isola di San Pietro. Il servizio idrovie nei mari di Taranto si modifica, cresce e contribuisce a “creare una nuova cultura del trasporto pubblico e a sensibilizzare sempre più i cittadini ad 8 L’Occhio parlante usufruire dei mezzi pubblici evitando l’uso di quelli privati”, questo l’obiettivo e lo slogan del Presidente dell’Amat Enzo Manco che con determinazione ha portato avanti questo progetto coinvolgendo l’Amministrazione comunale e la Regione Puglia. La sinergia tra le istituzioni ha fatto sì che nei bilanci regionali il servizio di trasporto pubblico di persone, divenisse un “servizio minimo” da finanziare annualmente con una somma pari a 350.000 euro. Il servizio invernale avrà inizio a metà Settembre e si concluderà alla fine di Maggio svolgendosi solo nei giorni feriali, mentre quello estivo partirà dal mese di Giugno e terminerà a metà Settembre interessando tutti i giorni della settimana inclusi la Domenica e i giorni festivi infrasettimanali. Una novità questa che sicuramente avrà l’approvazione dei potenziali fruitori in quanto con un sondaggio preliminare alla presentazione del progetto, svolto dall’Amat, si è appurato che il 70% degli interpellati ha risposto di non aver mai visto la città dal mare e che avrebbe accolto con piacere la possibilità di farlo. Questo monitoraggio è servito a portare avanti il progetto del servizio aggiuntivo che rappresenteranno le idrovie per il mondo dei trasporti. Non è stato ancora stabilito il prezzo del biglietto che gli utenti dovranno pagare poiché le tariffe saranno stabilite dalla Regione e il contratto di servizio sarà sottoscritto tra il Comune di Taranto e l’Amat. Il progetto ambizioso di trasformare le idrovie da servizio di trasporto temporaneo e stagionale in servizio di trasporto pubblico è stato appoggiato anche dalla precedente Amministrazione regionale e due leggi ne hanno permesso l’attuazione: la N° 1 del 12 Gennaio 2005, con cui è stato inserito un emendamento nel testo unico del Trasporto Pubblico Locale che ha elevato al rango dei servizi minimi di trasporto mediante autobus il servizio idrovia; e la N° 20 del 30 Dicembre 2005 che ha istituito in via definitiva un capitolo di spesa attraverso il quale viene finanziato il servizio di idrovia. Il Presidente Manco, il Sindaco Rossana Di Bello e l’Assessore regionale ai Trasporti Mario Loizzo, durante la presentazione del progetto, avvenuta il 22 Febbraio a bordo della motonave Adria, sono stati concordi nel sostenere che ci sarà un incremento del turismo nella Città Bimare, maggiore celerità e puntualità negli spostamenti che si tradurranno in un futuro miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Nella stessa mattinata sono state annunciate altre e future iniziative che si vogliono realizzare: le idrovie consisteranno anche di linee che andranno oltre il confine urbano di Taranto e poi oltre la provincia jonica. Finora, tra le città pugliesi, solo Taranto è risultata la città ideale in cui concretizzare questa nuova forma di trasporto pubblico perché la presenza di un Golfo piuttosto che del mare aperto, rende possibile l’utilizzo del servizio durante tutto l’arco dell’anno perché raramente si registra un’eccessiva agitazione del mare che renderebbe poco piacevole il percorso. In futuro il servizio alternativo delle idrovie sarà potenziato con l’acquisto di altre due motonavi da parte della Regione, “mentre il Comune ha dichiarato il Sindaco - sta già cercando altre fonti di finanziamento per la dotazione di macchine più veloci che renderebbero possibile il raggiungimento dei quartieri”. Andare a lavoro, a scuola o semplicemente in giro attraverso il mare non è più una cosa impossibile, non resta che sperimentare questo servizio! (Anna Rochira) La Panna Il Rubinum “etichetta rossa” è un gustoso vino rosso e corposo ricavato dal vitigno Primitivo di Manduria Doc che cresce nel territorio messapico. Si distingue dal Rubinum “etichetta blu” per la gradazione alcolica. Si presenta con un colore rosso rubino tendente al violaceo con l’invecchiamento. Ha un profumo intenso, ampio, persistente ed un sapore semisecco. Il gusto è morbido esaltato dalla permanenza in botti di rovere per nove mesi che gli ha dato un profumo unico, tipico del legno. E’ un vino che si abbina bene alle carni rosse al ragù, stufati, formaggi forti ed eventualmente anche a pasticceria secca. Il Rubinum annata 1998, ha una gradazione alcolica di 17° complessivi, di cui un grado di residuo zuccherino che conferisce un gusto amabile e gradevole. Va servito ad una temperatura di 18° nel calice balloon previa decantazione. Va stappato almeno due ore prima di servire. Fa parte insieme al compagno “etichetta blu” della linea d’èlite della produzione Soloperto. Per distinguerli sono state realizzate due eleganti etichette. Il Rubinum è stato una vera scommessa per la famiglia di vinificatori manduriani che ha lanciato sul mercato, appena due anni fa, la linea riservata al consumo di nicchia. Si può acquistare in enoteca o nei più raffinati ristoranti italiani ed esteri, a prezzi relativamente elevati. Il giusto valore per un prodotto già di per sé ottimo che racchiude meticolose tecniche di vinificazione che esaltano le già rinomate qualità del vitigno dei Soloperto. Il Rubinum “etichetta rossa” ha conseguito numerosi riconoscimenti. Tra i più recenti, il concorso enologico salentino dell’estate 2005 dove si è classificato al primo posto e il Premio Castello Spagnolo Wine Award, dove si è piazzato come “miglior Riserva”. Cantine Amministrazione Comunale di GINOSA L’ago della bilancia è in equilibrio tra soddisfazione e lamentele U ltima tappa, prima della campagna elettorale, del nostro viaggio attraverso la provincia di Taranto. A chiudere il giro è il Comune di Ginosa, la terra più a ovest dell’intera provincia, a 54 km dal capoluogo. Conosciuta soprattutto per la sua frazione marina, Ginosa Marina appunto, tra l’altro riconosciuta Bandiera Blu delle Spiagge 2005, la cittadina conta circa 23000 abitanti, e stando alle dichiarazioni dei suoi abitanti, pare essere un Comune in crescita demografica. Altamente diversificati sono stati i pareri dei cittadini che abbiamo avvicinato e che hanno voluto parlarci della loro terra. A chi si è ritenuto “pienamente soddisfatto” di come sono stati governati questi anni fa eco chi ammira “gli interventi pubblici che sono stati messi in atto, come l’ultimazione dei lavori del campo sportivo, l’impianto fognario, il mattatoio, la restaurazione della Chiesa Madre”. Ma subito si contrappongono le critiche di chi lamenta “promesse non mantenute” e una “situazione di generale abbandono, come nel caso delle strade, delle quali solo su alcune viene effettuata manutenzione”. Dalla voce dei più maturi arriva subito però un giudizio più assennato che, prendendo le difese del Sindaco, mostra di comprendere come non “sia possibile soddisfare le esigenze di tutti i cittadini, soprattutto dei tanti che vanno a bussare alla porta del Sindaco per chiedere di provvedere alle proprie strade di campagna. I soldi sono pochi - continua l’anziana voce - e non bastano per tutti”. Continuano le voci positive che elogiano le “piccole cose a cui ha badato l’Amministrazione, anche come un semplice lampione”. Altri invece pongono in primo piano uno dei maggiori problemi esistenti a Ginosa: la mancanza d’acqua. La situazione è tale che la fornitura dell’acqua avviene a giorni alterni, creando notevoli disagi non solo 10 L’Occhio parlante negli ambienti familiari, ma anche nei bar della città, costretti a decidere se rinunciare a dieci caffé pur di dare la possibilità ai clienti di usufruire del bagno. Le dichiarazioni non sono state tutte uniformi: c’è chi ha detto che “basterebbe prelevare acqua da una delle vasche dei comuni limitrofi, come ad esempio Laterza”, c’è chi invece ha dichiarato che “tutto dipende dal fatto che il serbatoio che distribuisce acqua ai cittadini è insufficiente e quindi è necessario costruirne un altro. Ma né l’Acquedotto Pugliese né gli Amministratori si decidono a investire nella costruzione di un’altra cabina di accumulo acque”. “Soddisfatto perché in questi quattro anni ho visto un certo movimento”, o perché “è un’Amministrazione disponibile”, o ancora perché “il Sindaco è una persona seria, una persona per bene, che non si tira indietro”. Queste le voci positive, a cui fanno da contraccolpo quelle di chi lamenta “poca efficienza negli uffici comunali, laddove si aspetta troppo tempo per avere dei documenti”, o ancora di chi crede “bisognerebbe puntare di più sull’artigianato”. E’ una mamma invece a dirci che non è soddisfatta per la “mancanza di strutture adeguate ai più piccoli: ciò che è stato fatto è un semplice scivolo in piazza, ma non ci sono giochi, né spazi verdi per i bambini”. Due giovani ragazze invece lamentano l’assenza di Scuole superiori: “c’è poca scelta, se non frequenti quello che c’è sei costretto ad andare fuori. Così come per i locali: spesso siamo costretti ad andare fuori Ginosa per divertirci, e i bar che sono presenti in paese non sono soddisfacenti”. Qualcun altro si dispiace per la situazione che vive ora il turismo: “ricordo che prima vedevo turisti stranieri, spesso tedeschi, adesso invece vengono soltanto gli abitanti dei Comuni vicini”; “Ginosa è poco conosciuta, le bellezze artistiche e naturali presenti le conosciamo solo noi che abitiamo qui”. Ed è tra i giovani che emerge l’altro nodo cruciale, che a dire il vero non attanaglia solo Ginosa: la disoccupazione. Giovani e adulti hanno lamentato la mancanza di posti di lavoro. Un uomo ha affermato che “la soluzione sarebbe stabilire altre aziende nel territorio, anche simili a quelle esistenti, ma capaci di dare lavoro alla stragrande maggioranza dei giovani che sono disoccupati”. Come spesso accade poi c’è chi non si sbilancia nel dare un giudizio sull’operato dell’Amministrazione, ritenendo che “uno vale l’altro”, o che “sono tutti uguali”. Al contrario alcuni prendono subito le difese del Sindaco, giudicandolo una “bravissima persona che come tutti gli Amministratori, naturalmente, non ha la bacchetta magica”. C’è stato chi invece, se da una parte ha elogiato il primo cittadino, dall’altra ha dichiarato che “il Sindaco si è circondato di persone quasi incapaci e che in vista delle prossime elezioni non sta creando le alleanze giuste. Meriterebbe una riconferma, ma sta fuggendo dagli altri partiti”. Perentorio invece è stato un uomo nell’affermare senza esitazioni che “l’Amministratore che non soddisfa le esigenze della comunità deve andare via. E che qualora anche il successivo continuasse a non soddisfare la città, dovrebbe agire alla stessa maniera. Oggi non esistono più le ideologie - ha continuato l’uomo - ed è anche vero che a sinistra le cose non stanno diversamente”. (Roberta Poggi) 2 Anno CHIO I DI FO RM CORS Umbe rto Ing rosso IL SO LE 2004 102° P OSTO ? 24 OR E ?? ADDIO LIRA INQUIN TO AMEN E TE N IE B AM I INVOLT TTI CO TU EDOA L’INTE RDO CO A... STA DIRETT ORE APT TARA NTO Ta n. 568 iti) - 1 to Trans - DCB Taran L’Occhio parlante ELEZIO 1 NI 200 NUOVA BASKET TARA NTO 2002 ...AND IAM AVAN O TI O NO?. .. TARA NTO CALCIO RVISTA NE DI IL SIND DANILO ACO LEO SAN GIORG IO JONIC O DAL CO MU A.P. - 70% tel. 335/5242404 PUBBLICITA’ 5 Anno N. 1/200 o Per la ale di Quindicin ANTE CHIO PARL V - L’OC 2006 TURO CHE FU ETTA? CI ASP spa - Spedi zione in su Italiane TE Parc LA GEN ...AT lità - Aut. e e attua informazion rismo II - L’OC CHIO PARL ANTE - Trib. Ta n. IN PO Umbert LITICA o e il “suo Petruzzi ” tu in Spedizione A TARA NTO spa e Italiane 568 - (Post (Spedizione in A.P. - 70% Aut. DC/D A.P. - 70% CI/TA/566 del Trib. iti) - 1 to Trans - DCB Taran Trib. Ta n. 568 - (Spedizione in A.P. - 70% A.P. - 70% 13/12/2001 )- 1 )- 1 13/12/2001 Aut. DC/D CI/TA/566 del del CI/TA/566 Aut. 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Questa ed altre meraviglie può sfoggiare oggi Caserta, luogo tutto da scoprire ed apprezzare. Città della Campania e capoluogo di provincia, Caserta sorge al limite nord-orientale della pianura campana, ai piedi dei Monti Tifatini. È sede vescovile. Il suo territorio si estende su di una superficie di 5.607 ettari che comprende, oltre il centro urbano, 22 frazioni. La lunga storia della sua vicenda umana, fa di Caserta e provincia un territorio ricco di cultura, di archeologia e di arte, mentre la favorevole posizione geografica, la mitezza del clima e la natura del terreno ne fanno un punto di riferimento di bellezze e risorse natura. È sulle rovine della romana Saticola che sorse la longobarda Casamirta, incorporata nel IX secolo nel Ducato di Benevento ed eretta a Contea da Ruggero II, per Roberto di Laura, 300 anni più tardi. Nel 1268 Carlo I d’Angiò la tolse ai discendenti di quest’ultimo, facendola divenire feudo dei Ratta, degli Acquaviva e dei Castani di Sermoneta passando, infine, ai Borbone ad opera della Regina Maria Amalia nel XVIII secolo. Caserta Nuova nacque a circa sette chilometri dalla Città Vecchia quando fu costruita attorno alla grande Reggia borbonica, oggi simbolo del capoluogo sannita. La città 12 L’Occhio parlante pullula ancora adesso di richiami e testimonianze della cosiddetta “età di mezzo”. La parte storica è, infatti, costituita dal borgo medievale, quello di Caserta Vecchia, uno dei meglio conservati d’Italia, dove il tempo sembra essersi fermato tra le tipiche stradine ed i suggestivi palazzi che conservano il fascino di un’epoca densa di spiritualità. Testimonianze notevoli del Medioevo (castelli e torri soprattutto, ma anche palazzi) sono, però, presenti anche altrove: a Marcianise, Maddaloni, Capua, Sessa Aurunca, Carinola, Calvi, Mignano Montelungo, S. Gregorio Matese, Capriati al Volturno, Raviscanina. L’impianto urbano attuale conserva l’asse viario principale collegato direttamente alla mulattiera che scala la collina partendo dall’Abbazia di San Pietro ad Montes. Numerose sono le case gentilizie con portali durazzeschi in conci di tufo ad arco ribassato, contrassegnati dalla caratteristica terminazione a ferro di cavallo. La cosiddetta “Casa delle bifore”, in realtà Casa Ferraiuolo, è un esempio di dimora gentilizia quattrocentesca con aperture caratterizzate da archi e cornici sagomate e dentellate e colonnina centrale in marmo bianco. Interessanti sono, altresì, Casa Uzzi e Casa Farina in Via Sopra le mura, la Casa Pisano posta di fronte alla Cappella di Santa Maria o dell’Addolorata, con caratteristico cortile e scala aperta, e la Casa Annunziata, adiacente alla chiesa omonima. Al centro dell’abitato sorge la Piazza del Duomo, sulla quale prospettano anche il Palazzo Vescovile, il Seminario e la Casa canonica, che danno vita quasi ad una corte chiusa a pianta rettangolare dalla quale emergono la facciata della Cattedrale (che fonde elementi pugliesi ed arabosiculi del 1100) e l’attigua Torre Campanaria. L’attuale edificio della Chiesa metropolitana si trova su di una precedente chiesa. Il progetto è di Giovanni Patturelli, ma fu modificato dall’Architetto Pietro Bianchi, che allargò la navata centrale, e fu ultimata negli arredi dall’Architetto Pietro Valente. La chiesa ha una pianta a croce latina, a tre navate, preceduta da un pronao. La facciata presenta due ordini, con pilastri ionici al primo e corinzi al secondo e alla sommità un timpano. Nell’interno le navate sono divise da colonne di ordine ionico, realizzate in mattoni, ricoperte da intonaco e decorate in finto marmo; hanno base di pietra e capitelli in marmo bianco. La navata centrale presenta un soffitto a lacunari in gesso, fissato alle capriate lignee di copertura. L’abside presenta un catino decorato a lacunari e il presbiterio è sopraelevato. Le due cappelle adiacenti al presbiterio, che costituiscono il fondale delle navate laterali, sono dedicate al Sacramento e all’Addolorata. Passando al di sotto del fornice del campanile e lasciando a sinistra la Chiesa dell’Annunziata (in stile gotico, con facciata contraddistinta da un portale barocco e da tre monofore archiacute), si giunge, dopo una breve salita, ai ruderi del Castello medievale, che ancora testimoniano la grande imponenza delle antiche fortificazioni, e alla romanica Chiesa di San Pietro a Montes. Il Palazzo Comitale, posto al centro di mura munite di torri perimetrali a pianta quadrata, doveva essere dotato di sale coperte da volte a crociera e di finestre a bifora, ora presenti solo in esigue tracce. Elemento architettonico di elevato interesse è il maschio cilindrico a base poligonale originariamente collegato al Castello da una passerella il legno. I motivi geometrici, le arditezze costruttive e la notevole bicromia ricordano l’architettura della Porta Federiciana di Capua, alla quale, è probabile abbiano lavorato le stesse maestranze. Dal borgo, oltrepassando un esile arco in tufo grigio (unico resto dell’antica porta cittadina) e lasciandosi alle spalle la pineta che circonda il Castello, si giunge alla piccola Chiesa di San Rocco, riedificata durante il XVIII secolo. Di qui parte l’itinerario per i piccoli borghi di Sommana Pozzovetere e Casola. Molto bella la Chiesa di San Giovanni Battista. La cappella, sede della Confraternita di San Giovanni, fu ristrutturata tra il l760 e il 1763 da Leonardo Pinto, capomastro della Reggia di Caserta. L’attuale cappella è costituita da un’unica navata affiancata da un vano laterale per la sacrestia, con ipogeo sottostante, e un piccolo campanile sul lato sinistro. La navata è coperta da una volta a botte con unghie di raccordo alle finestre, mentre l’abside ha una forma mistilinea con parete di fondo rettilinea ed è coperta da una calotta. Sopra il vano d’accesso alla chiesa si trova una cantoria, alle pareti laterali due nicchie con due gruppi scultorei, che rappresentano L’incredulità di San Tommaso e L’apparizione di Gesù alla Maddalena. Molto interessante è il vano ipogeo, destinato a chiesa funeraria. Le volte, ribassate, sono decorate in stucco con motivi che replicano quelli del Palazzo Reale cittadino. Sempre in tema religioso, una visita merita il Convento di Sant’Agostino. Il complesso conventuale fu costruito nel 1441, ad opera dei Padri Agostiniani, ma nel 175O Luigi Vanvitelli apportò alla chiesa un notevole rifacimento utilizzando parte dei materiali pregiati della Reggia. La chiesa è a navata unica, con prònao e nicchie laterali poco profonde. In una delle nicchie è esposta la statua di San Sebastiano, opera in legno scolpita nel 1992 dallo scultore Paul Morder. Caratteristiche sono le “gelosie” poste nel presbiterio e nelle parti laterali: da esse seguivano le funzioni religiose le Suore di clausura dell’annesso convento, che si articola intorno ad un chiostro quasi quadrato con volte ad archi di varia ampiezza. Situato nel centro storico, svetta tra le abitazioni medievali il Palazzo Vecchio. Attualmente destinato ad uso pubblico L’Occhio parlante 13 (come sede della Questura e della Prefettura), l’edificio nacque in epoca angioina su commissione dei Signori De La Ratta, come struttura che inglobava la torre difensiva medievale. Nel XVIII secolo Carlo III di Borbone incaricò Luigi Vanvitelli di trasformarlo per destinarlo a dimora provvisoria per la corte. Furono costruite 53 stanze, 11 di esse formavano l’antico appartamento reale, tutte le altre erano destinate alla corte. A causa delle molteplici modifiche l’edificio non presenta caratteristiche particolari; tuttavia, è ancora individuabile la torre medievale e gli spazi aperti collocati sul retro, destinati a giardino e boschetto. A partire dal ‘700 la vita casertana si spostò tutta nella parte nuova della città, attorno alla famosa Reggia di Caserta voluta dai Reali di Napoli. Un luogo di importanza storica (emblema della vittoria garibaldina sui Borboni nel 1860) anche nel secolo passato quando, per esempio, nel 1943 divenne sede del comando supremo alleato in Italia e vi fu firmata la resa delle truppe tedesche operanti nella penisola durante la Seconda Guerra Mondiale. La Reggia di Caserta é uno dei più fastosi (1200 stanze e quasi 2000 finestre) e splendidi palazzi che mai sovrano abbia fatto costruire. Appena varcato l’ingresso, si ha subito l’impressione di entrare in un palazzo da mille e una notte: da fiaba, per capirci. Carlo III di Borbone incaricò l’architetto Luigi Vanvitelli di realizzare fra l’antica città romana e longobarda e la nuova Caserta una costruzione che emulasse Versailles. Su una pianta rettangolare (il progetto originario comprendeva, oltre all’edificio ed al maestoso parco, ultimo esempio del giardino-parco dell’età barocca, anche il piano della nuova città), il Palazzo Reale di Caserta copre un’area di 44.000 metri quadrati e si alza per 42 metri lungo un fronte di 250 metri, con milleduecento stanze illuminate da millesettecentonovanta finestre. Sviluppato orizzontalmente, ha una compostezza grave e solenne. All’esterno il piano terreno a bugnato fa da alto basamento all’ordine colossale di semicolonne e paraste ioniche dai piani superiori. Per costruirlo furono spesi circa sei milioni di ducati. Quattro cortili rettangolari, vasti e luminosi come piazze e perfettamente rispondentisi, articolano l’interno della struttura. Tre vestiboli articolati, allineati sull’asse dell’edificio e della grande cascata, regolano in modo perfetto i complessi sistemi della circolazione. Fuori, la scenografia 14 L’Occhio parlante di praterie, finte rovine, boschi e viali che guidano alla Castelluccia (piazzaforte in miniatura costruita nel 1769 per gli svaghi del Re) e all’ampio specchio d’acqua della pescheria va di pari passo con il susseguirsi di fontane per lel quali fu ideato l’Acquedotto Carolino e il Viadotto dei Ponti della Valle, costruzione razionale di imponente monumentalità. La Reggia di Caserta é fra i monumenti più visitati in Italia. Infatti non si può non restare colpiti dalla bellezza e dalla sontuosità delle sale di rappresentanza e di ricevimento, quasi tutte tappezzate con seta di San Leucio, ricche di preziose decorazioni, di arazzi, di mobili e specchi, che si snodano lungo ariosi corridoi e passetti, intorno ai quattro grandi cortili. Dall’atrio si entra nelle stanze reali, che si suddividono in appartamento vecchio (fine XVIII secolo) ed appartamento nuovo (inizio XIX secolo). Dalle prime Sale degli Alabardieri e delle Guardie del Corpo si giunge nel Salone di Alessandro il Grande e quindi alla Sala del Trono ed ad una serie di salotti e di stanze arredate da mobili in stile impero. L’ala settecentesca è, invece, un vero e proprio museo dell’artigianato artistico partenopeo della fine del XVIII secolo: vi si susseguono sale di ricevimento con affreschi ispirati alle quattro stagioni, salotti, boudoir (piccoli studioli), riccamente decorati secondo gli stili tardo barocco o rococò. L’affresco della Sala di Alessandro, la camera da letto di Francesco II e il suggestivo scalone d’onore (117 gradini, tutti realizzati in un unico blocco di pietra lumachella di Trapani), che ha visto sfilare nel 1994 i Capi di Stato intervenuti in occasione della riunione dei Sette Grandi, rappresentano solo alcuni esempi della grandiosità del Palazzo vanvitelliano che vanta anche una Biblioteca ricca di diecimila volumi. Il visitatore resterà, altresì, stupefatto dalla varietà di stucchi, ori e marmi della Cappella Palatina e del Teatro di Corte. Quest’ultimo rappresenta l’unica opera che Luigi Vanvitelli ultimò: infatti, il compito di terminare la costruzione e di definire il parco ancora in fase di progettazione fu affidato al figlio Carlo. Ancora oggi la Cappella ed il Teatro continuano ad aprire i loro regali battenti per appuntamenti culturali di notevole valenza artistica. Una menzione merita, poi, il Presepe napoletano con pastori d’epoca. Uno dei tanti tesori custoditi dall’antica Casamirta, ancora oggi viva e vitale. (Annarita Zito) PREMIO TARANTO TAMBURI alla sua XIII edizione S i rinnova l’annuale appuntamento con una delle iniziative più lodevoli del nostro territorio. Il Premio Taranto Tamburi, giunto alla sua tredicesima edizione, sposta l’attenzione di tutti su alcune delle personalità che maggiormente si sono distinte all’interno della nostra comunità, e non solo. La manifestazione infatti gode di un respiro più ampio rispetto agli anni passati, dal momento che coinvolge anche personaggi di rilievo nazionale. Anche questa volta lo sfondo è stato il Salone degli Specchi di Palazzo di Città, luogo che ha accolto la manifestazione organizzata con il Patrocinio del Presidente della Repubblica-Medaglia d’Argento, Regione Puglia, Comune di Taranto, Provincia di Taranto, Movimento Cristiano Lavoratori Taranto, Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Taranto. Presenti sia il Sindaco Rossana Di Bello che il Vicesindaco Michele Tucci. Le intenzioni da parte del Presidente Antonio Citrea si confermano piene di entusiasmo e soprattutto animate dal profondo senso del dovere nei confronti della società tutta. La riconoscenza e la gratitudine mostrate a chi si adopera per il bene comune, con impegno e sacrifici, rientrano nell’ambito dello spirito che è proprio della manifestazione. Manifestazione che continua a perseguire il suo obiettivo, nonostante le difficoltà ben note di una città che mostra i segni evidenti di una crisi economica in atto. Più forte è però il desiderio di ringraziare chi offre il proprio quotidiano contributo al fine di stimolare la crescita del nostro territorio, e contemporaneamente si mostra orgoglioso della sua patria. La giuria della tredicesima edizione del Premio Taranto Tamburi è stata presieduta da Giovanni Amodio e ha visto al suo interno diverse personalità che hanno collaborato per raggiungere l’unanimità sulle figure da premiare: Salvatore Rizzo e Antonio Fornaro, giornalisti, Don Nino Borsci, Presidente Comunità Airone e Direttore Caritas Taranto, il Medico Stefano Speciale, l’Avvocato Giuseppe Buglione, gli Ingegneri Isabella Citrea e Pinuccio Rondinelli, Rino Amato, Dirigente F.S. in congedo, Mariella D’Amore, Insegnante, Elena Giannico, Dirigente I.A.C.P., l’Insegnante Giovanna Cavallo, il Dirigente Ilva in congedo Antonio Corrado e Antonella Altamura, grafica. Il primo benemerito di questa edizione è stato il Dott. Guido Bertolaso, Capo della Protezione Civile Italiana, premiato per il piglio manageriale e pragmatico con cui guida la Protezione Civile a livello nazionale, organo che continua a distinguersi per la professionalità, competenza e tempestività con cui fa fronte alle emergenze, affrontando spesso notevoli situazioni di rischio per portare solidarietà concreta ed aiuti alle popolazioni colpite. E il caso dello Sri Lanka è sicuramente un esempio eclatante dell’alta capacità operativa di quest’organismo. L’attenzione della giuria si è poi posata sul Dott. Eugenio Introcaso, Questore di Taranto, al quale è stata assegnata la medaglia d’argento messa a disposizione dal Presidente della Repubblica, come segno di riconoscimento della intelligente opera di contrasto alla criminalità presente nella Provincia Jonica. I servizi disposti dal Questore Introcaso hanno dato finora e continuano a dare risultati eccellenti, mediante il lavoro del Corpo di Polizia che assicura la tutela dei cittadini e la salvaguardia della loro sicurezza e protezione. A ricevere il riconoscimento del Premio Taranto Tamburi sono stati poi i premiati locali: il Prof. Fulvio Zavatto, Specialista di anestesia e rianimazione, delle malattie cardiovascolari e di medicina del lavoro, docente di medicina subacquea ed iperbarica all’Università di Chieti, docente di anestesia e rianimazione all’Università di Foggia, responsabile per la Puglia dell’”Italian Resuscitation Council”, attualmente primario della Sala Operatoria e del Pronto Soccorso della Casa di Cura San Camillo. Premiato per l’elevata professionalità e competenza che denotano il suo esercizio, per l’impegno e la serietà che gli permettono di conquistare la stima dei tanti che operano al suo fianco, nonché la gratitudine dei cittadini bisognosi di cure e assistenza. Al Maestro Walter Scotti è stato assegnato il Premio per la capacità del tocco magico del suo pennello che fa vivere sulle tele le immagini più belle della nostra terra. Opere frutto di invenzioni o fantasia, autentiche espressioni delle meravigliose realtà del nostro Sud, esposte tra l’altro in numerose mostre che oltrepassano i confini del nostro Paese e che riscuotono puntualmente notevole successo. Si tratta sicuramente di una delle figure più importanti della cultura artistica della città di Taranto, al quale va il riconoscimento per l’importante apporto in termini culturali ed estetici che offre al panorama artistico del nostro territorio. Infine il Sig. Stefano Giove, animato dalla passione per il giornalismo, creatore, quattordici anni fa, del quindicinale di Ginosa, “La Goccia”. A lui è andato il riconoscimento per la sua azione di informazione, stimolo e protesta dando voce ai cittadini e alle Istituzioni, e contribuendo alla crescita socioeconomica di uno dei più importanti Comuni della provincia di Taranto. (Roberta Poggi) L’Occhio parlante 15 Miranda Martino Una delle più belle voci del panorama canoro italiano festeggia i suoi 50 anni di carriera. F iglia di un professore di diritto e di una madre pianista, Miranda Martino comincia quella che è stata una brillante carriera nel 1956, come lei stessa sostiene, per caso. Dietro suggerimento di sua sorella, cantante lirica, decide di presentarsi alle selezioni per il Festival di Sanremo, all’epoca diviso in due sessioni. Da frequentatrice di bar, night e tenenti di cavalleria Miranda Martino si è ritrovata sul palcoscenico e ancora oggi, a distanza di cinquant’anni, sorprende con la sua grande capacità di interpretazione. Da cantante di musica leggera napoletana e italiana, nel ‘62 decide di sperimentare anche la carriera di soubrette, imparando dai grandi maestri del teatro leggero, fino al suo debutto due anni dopo nel teatro serio, impegnato, d’autore e d’avanguardia. Il successo di quest’artista è stato continuo, crescente e ha abbracciato vari campi, dalla tv alla musica con l’incisione di dischi, fino ad arrivare all’autoproduzione di commedie musicali e di opere teatrali. “Non ho avuto nessun sostegno dalla mia famiglia... mio padre, solo prima di morire mi ha scritto delle lettere, mia madre vedeva in me solo una persona fragile influenzabile non adatta al mondo dello spettacolo che reputava mostruoso. E’ vero sono caratterialmente così, ma allo stesso tempo ho anche tanta energia ed è per questo che sono riuscita ad andare avanti e realizzare i miei sogni. Anche le mie due sorelle sono state molto critiche nei miei confronti... per fortuna la mia attuale famiglia è diversa; mio figlio si occupa di tutt’altro, adora andare al cinema, ma mi sostiene molto”. La signora Martino dice d’esser contenta della sua vita “ho anche dei rimpianti, dei treni persi e, come tanti, ho fatto degli errori, tutti pagati e molto duramente, ma la mia carriera la devo solo a me stessa e di questo sono fiera”. Miranda Martino, bellezza che ha fatto sognare diverse generazioni, artista completa ed originale che ha fatto il percorso all’inverso rispetto ai più: dal mondo della musica, dalla tv a cui oggi tutti ambiscono di arrivare per ottenere molta fama e denaro, è arrivata a calcare i palchi del teatro diventando un’attrice brillante. Lei è un personaggio eclettico, cosa le piacerebbe ancora fare? Cantare, ballare e recitare, sempre. Il teatro secondo me è la forma di espressione artistica più completa, la più valida per quello che riguarda la mia ecletticità. Ha detto che non avrebbe mai immaginato di intraprendere la carriera di cantante di musica leggera perché odiava le canzonette e amava molto la musica lirica e quella sinfonica. Oggi le piacerebbe fare la regia di un’opera lirica? Certo, mi piacerebbe molto ma è un mondo a parte, è un sogno che non si potrà mai realizzare perché bisogna saper leggere lo spartito, studiare le opere... se fosse possibile sceglierei la Bohème. Quale aspetto della personalità di Miranda Martino emerge nella musica? Prima ero una cantante ora sono finalmente un’interprete. Prima cantavo bene le note perché ho una buonissima intonazione, una 16 L’Occhio parlante bella voce con vari armonici, ero abbastanza completa vocalmente però ero solamente una cantante. Adesso invece con un sussurro riesco a interpretare dei mondi musicali molto più approfonditi, in questo aspetto mi riconosco perché ho cominciato a capire che la cantante prima era quella che pensava più alla musica che alle parole e invece io adesso rifletto più sulle parole che sono unite alla musica però con l’interpretazione delle parole si ha un’interpretazione più completa, più intensa, più struggente, più vera. A teatro invece? Io sono un’attrice brillante che va sulla vena comica, potrei esser una brava comica avendo i tempi giusti perché ereditati dai grandi maestri, ma allo stesso tempo sono anche molto drammatica. Un altra parte che mi piace interpretare è quella della cattiva. Secondo lei, la tv nuoce al teatro di prosa? Si, certo perché la tv è solamente un apparire, una insieme di stili, decadenti, volgari, asfittici; non servono a niente, parole in libertà, non c’è una costruzione di pensiero, di progetti a parte qualche documentario e qualche approfondimento politico, letterario. Il teatro non è considerato, anche i giornali non dedicano molto spazio alle critica teatrale. La tv ha trasformato il mondo artistico in una spazzatura. Quanto è cambiato il ruolo della donna nel mondo dello spettacolo? E’ degenerato, la donna non fa altro che mostrarsi e mostrare tutte le sue doti fisiche. Per me la donna si è mortificata molto, non ha l’orgoglio di esser donna, prima era esageratamente inconsapevole, ora siamo all’opposto, il femminismo ha avuto una ritrazione e la donna ha cominciato a capire la capacità di usare il proprio corpo come una merce. E’ sicuramente furba ma ha rovinato il proprio cervello. Nel teatro invece che ruolo assume? Nel teatro ha notevoli capacità, è più se stessa. Anche nel teatro i ruoli femminili sono pochi, semmai sono corali, siamo ancora in minoranza come in politica. E i giovani? Io ho molta fiducia nei giovani, devono andare a teatro prima di tutto, devono studiare se vogliono fare questo mestiere, devono avere molta passione. Se non hanno tutte queste tre cose e parlano di teatro diventano solo dei critici, ma anche per far questo bisogna studiare. Cos’è il teatro per Miranda Martino? Il teatro è una grande apertura mentale, una ricchezza interiore e cerebrale straordinaria. Le persone timide in teatro si sbloccano, è una terapia. Il teatro ha potenza, l’esperienza di gruppo, solitaria, è utile per tutti, anche per i disabili. (Anna Rochira) PUBBLICA AMMINISTRAZIONE INVADENTE “Le Amministrazioni non si dovrebbero occupare dei cantieri, l’impresa la facciamo noi!” on è una novità che la dicotomia Istituzioni/Economia sia sempre un tema che interessa, influenzandola, la vita dei cittadini oltre che delle imprese e degli enti pubblici interessati. Se da un lato le istituzioni contribuiscono a ridurre l’incertezza creando delle regolarità nella vita di tutti i giorni, dall’altro le organizzazioni economiche sono create per sfruttare le opportunità offerte dalle istituzioni con cui interagiscono. Spesso però le Amministrazioni peccano di eccessiva invadenza nella gestione dei settori dei servizi pubblici. A riguardo i Costruttori Edili dell’ANCE portano sotto i riflettori le anomalie presenti nel territorio tarantino, mettendo in evidenza la preoccupazione per un’ulteriore e progressiva espansione del fenomeno, come ci riferisce il Presidente dell’ANCE di Taranto, l’Ing. Marco Andrisano: “le aziende miste pubblico/ private dovrebbero agire in settori circoscritti invece la nostra preoccupazione è che queste società vogliano intraprendere anche altre attività”. I riferimenti sono a Taranto Isolaverde, società mista locale, partecipata dalla Provincia di Taranto e da Italia Lavoro, e alla Taranto Servizi che fa capo al Comune di Taranto, “ma il fenomeno è generale, noi siamo abituati a competere e per aggiudicarci un lavoro dobbiamo rischiare dei capitali; queste aziende hanno capitale misto quindi i lavori sono aggiudicati direttamente dall’Amministrazione”. Così facendo le imprese private locali sono naturalmente escluse dalla competizione e quindi dalla possibilità di ottenere lavori da realizzare e nel periodo di crisi in cui esse si trovano, risulta naturale la manifestazione della propria preoccupazione. Il Presidente Andrisano prende atto del fatto che IsolaVerde abbia risolto il problema di stabilità occupazionale per i lavoratori socialmente utili, “ma a questa società è attribuita anche la gestione e la manutenzione delle strade, ad esempio, prima invece c’erano delle gare d’appalto e tutti concorrevano per aggiudicarsi il lavoro. Questo significa togliere parte del lavoro all’edilizia pubblica”. “Gli enti locali continuano ad investire in attività improprie”, sostiene il Consiglio Direttivo della Sezione Costruttori Edili, N intendendo sottolineare l’eccessiva presenza degli enti pubblici locali nel settore edile. Che tra i progetti futuri della società prese in esame ci sia una chiara volontà di espansione a ulteriori settori e Comuni, è noto e agli enti pubblici si suggerisce “maggior prudenza, non bisogna far allargare troppo la fascia di competenza e di lavori assegnati a queste società miste; sarebbe giusto dare un target specifico e continuare a seguire ciò che la legge N° 109 sui lavori pubblici stabilisce”. Il ricorrere al mercato attraverso le procedure d’appalto è la normalità, mentre rappresenta un’eccezione il ricorso alle società miste, che però “dovrebbe esser circoscritta con un ambito ben delineato,e non dovrebbe alterare i principi su cui si fonda la comunità economica”. Ma di chi sono le responsabilità di questa nuova situazione che sta generando preoccupazione? “Non si possono attribuire delle responsabilità” - sostiene l’Ing Andrisano - ma il fenomeno è generale, riguarda tutte le aziende a partecipazione pubblica, queste società devono connotarsi, si sono già ritagliate delle fasce di mercato ma non sono in competizione come fanno le imprese. Le società che operano per affidamento diretto e senza alcun confronto con il mercato in un certo senso gareggiano da sole, oggi si parla di lavoro edile, in futuro potrebbe riguardare un’ampia fascia di servizi”. E’ un timore che cresce anche in previsione dei progetti di Isolaverde che vorrebbe estendere alla provincia jonica i propri servizi, ma per ora sembrano essere solo dei messaggi diretti alle Istituzioni. In attesa del nuovo Testo Unico in materia di appalti, il cui obiettivo è far aderire la normativa italiana a principi e norme comunitari, si resta alla finestra a guardare come evolve la situazione e a monitorare il territorio, senza dimenticare di segnalare e rendere note le anomalie. Non sono previste per ora altre azioni da parte dell’Associazione Costruttori, ma ci si aspetta un ridimensionamento della situazione che si è venuta a creare e nuove e maggiori opportunità di concorrere all’assegnazione di progetti e lavori. (Anna Rochira) L’Occhio parlante 17 Arredare con creatività e passione SAN GIORGIO JONICO (TA) - Via Lecce, 13 - Tel. 0995918941 PROVERBI Si cambia più facilmente religione che caffè. (G. Courteline) Prima si paga, poi si discute. (Milano) Gli uomini fanno gli affari e gli affari fanno gli uomini. (Russia) A vivere senza che nessuno ti voglia bene, si diventa cattivi. (T. Gautier) L’erba cattiva soffoca quella buona. (Cina) Se tu pretendi e ti sforzi di piacere a tutti, finirà che non piacerai a nessuno. (A. Graf) Quando è ora di mangiare tutti son pronti. (Toscana) Il bugiardo quando dice la verità si ammala. (Romania) Le parole d’onore costano poco. (F. Herder) Non basta essere vestiti per non essere poveri. (Africa) ESSERE UMANO Un gigante ucraino alto 2 metri e 53 centimetri. Si chiama Leonid Stadnik, ha 33 anni ma la sua crescita non sembra volersi fermare ancora. Gli abiti acquistati poco più di 2 anni fa gli stanno ormai piccolissimi. Con la sua stazza ha ormai battuto il guinness dei primati attualmente detenuto dal tunisino Radhouane Charbib, alto 2 metri e 37 centimetri. Di questo passo, molto presto, batterà anche il record di tutti i tempi, quello dell’americano Robert Wadlow, che misurava 2 metri e 72 centimetri. (Fonte ECPlanet) L’uomo più basso di tutti i tempi è stato Gul Mohammed di Delhi, India. Il 19 luglio 1990 fu esaminato all’ospedale Ram Manohar di New Delhi, India e fu riscontrata un altezza di 57 centimetri. Nonostante la sua fama visse una vita povera e morì a 40 anni. Era affetto da problemi respiratori peggiorati dal fatto che era un forte fumatore. Si spense a causa di un attacco di cuore. Ricorse più volte alle cure ospedaliere ed ebbe spesso bisogno di una maschera per mantenere il livello di ossigeno nel sangue normale. Prima della malattia tentò di avviare una bancarella di dolci e biscotti ma venne spesso derubato a causa della sua altezza. Sopravvisse grazie agli aiuti finanziari degli amici e di organizzazioni di volontari. MACCHIE Muffa sui libri. Coprire con farina di mais o lievito in polvere e lasciare per qualche giorno. Spazzolare poi all’aperto. Bruciature (da cibo) delle pentole. Immergerle in acqua calda con un cucchiaio di candeggina e lasciarle a bagno. Sciacquare dopo un po’. Per grosse bruciature, fare bollire per dieci minuti o più. Calcare. Lavare con aceto o succo di limone. Poi sciacquare e asciugare. RICETTE Cocktail di gamberetti. Ingredienti per 4 persone: 200 g di gamberetti, 1 scatola di polpa di granchio, 6 cucchiai di maionese, 2 cucchiai di ketchup, salsa Worcestershire, tabasco, sale, pepe. Mescolare in una ciotola la maionese, il ketchup, prezzemolo tritato, la salsa; aggiungere qualche goccia di tabasco, sale e pepe. Unire alla salsa la polpa di granchio e i gamberetti lessati e mescolare. Servire in coppe da champagne, foderate con una foglia di lattuga. RICORRENZE FEBBRAIO 3 Febbraio 1957. Va in onda la prima puntata dell’intermezzo pubblicitario televisivo “Carosello”. 7 Febbraio 1812. Nasce a Portsea (Portsmouth) Charles Dickens. 10 Febbraio 1888. Nasce ad Alessandra d’Egitto Giuseppe Ungaretti. 14 Febbraio 1779. Muore nelle Isole Hawaii lo scrittore e viaggiatore James Cook. 16 Febbraio 1911. Muore a Vicenza Antonio Fogazzaro. L’Occhio parlante 19 FLASH Notizie in breve TARANTO E’ stata rinnovata la Commissione provinciale per la tenuta del Ruolo degli Agenti di affari in mediazione della Camera di commercio di Taranto. Riconfermato alla presidenza Giancarlo De Bartolomeo, già Presidente di F.I.M.A.A. provinciale; Ugo Giannarelli lo affiancherà in qualità di Vicepresidente. Componenti della Commissione sono: Luciano Forte, Angelo Colella, Giuseppe La Manna, Giuseppe Vetrano, Nicola Dittrone, Danila Fedele, Antonio Ferrara. (-) ROMA TARANTO TARANTO Nel corso dell’ultima Assemblea Congressuale dell’A.I.C.C.R.E l’Assessore Clara Funiciello è stata eletta nel consiglio nazionale. Nel corso dell’appuntamento si è parlato di Europa e di federalismo. I lavori hanno evidenziato il bisogno diffuso di un’Europa che parli con una voce unica sulla scena internazionale, e rilevato lo stato attuale, nonché le prospettive future, per l’integrazione. Si è parlato di federalismo per la costruzione di un’Europa dei cittadini, unita economicamente e politicamente, organizzata e funzionante in base al principio di sussidiarietà. (-) Taranto si dota della società di distribuzione del gas. Le organizzazioni sindacali e l’Amministrazione comunale hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che costituisce il primo passo sostanziale verso la riconversione dell’Infrataras spa nella Taranto Gas Spa. Tutto ciò è possibile ai sensi del decreto legislativo 164 del 2000, il cosiddetto “decreto Letta”, che segna la fine delle gestioni affidate a trattativa privata a terzi senza una procedura di evidenza pubblica, prevedendo affidamenti che abbiano una durata massima di dodici anni e che siano regolati da un contratto di servizio. Procedura da completare entro il 2007 per l’entrata in esercizio della rete di distribuzione del gas dall’1 Gennaio 2008. (-) Presso il Teatro Padre Turoldo di Via Laclos, a Taranto, in scena la commedia in tre atti di Peppino De Filippo “Non è vero ma ci credo”, una brillante opera con al centro la superstizione del protagonista, alle prese con gatti neri e malaugurio, ma anche con una figlia da sposare. L’uomo che lei ama è disposto a mascherarsi e a portare una finta gobba sulle spalle, entrando così nelle grazie del padre, il quale il giorno del matrimonio scoprirà che era tutta una messa in scena. A portarla sul palco la compagnia “La crasta” di Carosino, guidata dalla regia di Antonio Conte. Qui di seguito i nomi dei personaggi e degli attori: Commendatore Gervasio Savastano (Pierluigi Cinque), Teresa Savastano (Floriana Manco), Rosina Savastano (Antonella Galeone), Guiscardo Savastano (Luigi Cinque), Sammaria (Oscar Motolese), Avvocato Donati (Enrico Tanese), Ragionier Belisario Malvurio (Alessandro Avrusci), Spirito (Piero Galeone), Mazzarella (Caterina Cinquegrana), Musciello (Antonio Matichecchia), Tina (Vitaliana Marinelli), invitata (Anna Rochira), suggeritrice (Anna Leo), dirett. di scena (Anna Rochira). (-) TARANTO PROVINCIA DI TARANTO TARANTO Il Presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido, ha sostituito l’Assessore Donatella Duranti, titolare delle deleghe alla Trasparenza, Politiche Giovanili, Cooperazione e Aree Protette, con Pietro Giacovelli di Rifondazione comunista. (-) Si è tenuta l’11 Febbraio la conferenza stampa organizzata dal Presidente degli Universitari Tarantini, Vito Cellamaro, nell’ambito della quale è stata presentata l’Associazione “Universitaria Sportiva Taranto”, un’associazione che nasce dalla richiesta di studenti, in particolare dalle facoltà di Scienze della Formazione e Scienze Giuridiche, e che si pone l’obiettivo di favorire le attività sportive, dando la possibilità agli studenti universitari di usufruire di strutture e convenzioni nel territorio cittadino. Al centro della discussione inoltre la soddisfazione nei confronti dell’appena raggiunta autonomia da parte delle Facoltà di Scienze Giuridiche ed Economia Aziendale, con un particolare ringraziamento alle componenti accademiche che hanno contribuito al raggiungimento di questo obiettivo, nonché l’appello affinché il traguardo raggiunto non riduca l’attenzione sui problemi tuttora presenti nella sede del Corso di Scienze della Comunicazione, in Via Deledda. (RP) TARANTO Sono due i progetti ai quali ha mirato Giocagin 2006, l’evento sportivo e di spettacolo che si è tenuto il 25 Febbraio presso il Palafiom di Taranto, in cui si sono esibite quindici società sportive e di danza di Taranto e provincia. Il primo, pianificato dall’Unicef, ha avuto come obiettivo la lotta alla malnutrizione dei bambini in Niger e la riduzione di cibo nelle famiglie, anche attraverso un piano di educazione allo sviluppo; il secondo, denominato “Il diritto di giocare in pace” e a cura di Peace Games e dell’Uisp, ha mirato alla costruzione di un asilo nido nel campo profughi di Shu’fat, a Gerusalemme. Attraverso la vendita dei biglietti al costo di 5 euro l’uno, l’obiettivo di Giocagin è stato quello di acquistare 1500 confezioni di alimenti per le famiglie nigeriane e fornire gli arredi, i giochi, il materiale ludico didattico per l’asilo nido a Gerusalemme. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con il Comune e la Provincia di Taranto, la sede di Taranto della Croce Rossa Italiana e Advertising Bradley, godendo inoltre dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, e del Patrocinio di: Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Ministero per i beni e le attività culturali, Ministero per le pari opportunità. (RP) 20 L’Occhio parlante Cambio di guardia alla guida dell’Associazione italiana donatori organi (Aido) di Taranto (foto a lato). Dopo 20 anni di enorme impegno, che hanno portato la zona ionica a distinguersi in più occasioni, ha lasciato la carica di presidenza Mariella Tangorra alla quale va tributato il pubblico apprezzamento per l’energia e la generosità con cui ha guidato l’Aido. Al termine del direttivo provinciale dell’Aido, che si è tenuto all’interno della caserma Doria di Corso Italia, ecco le nuove cariche sociali che vedono coinvolte sempre più anche le associazioni della provincia ionica accomunate da un unico obiettivo: diffondere la cultura della donazione degli organi. L’Aido di Taranto è presieduto dal Dott. Raffaele Tucci, già da anni attivo all’interno dell’Associazione, e lo stesso vale per le due Vicepresidenti e cioè la Dott.ssa Dora Chiloiro e la Dott.ssa Dolores Rucci (Comandante della Polizia Stradale di Taranto), segretaria Carmen Uzzi, amministratore Dott. Fabio Boccuni. I consiglieri sono la presidente uscente Mariella Tangorra, Augusta Bisanti, Evaristo Dell’Aquila, Anna Pulito, Ernesto Spezio, Giuseppe Di Monopoli, Nino Mannavola e il vicepresidente regionale dell’Aido Vittorio Sferra. Presidente revisore dei conti è Franco Pepe e dei Probiviri Andrea Maruzzella; confermata la carica di presidente onorario al Dott. Evan Boccuni, presidente aggiunto onorario della Corte di Cassazione, addetto stampa Antonella Millarte. Altra novità di rilievo e che si spera condurrà ad un proficuo e graduale riavvicinamento fra Taranto e le sue professionalità andate via, è l’attribuzione della presidenza onoraria al prof. Cataldo Doria, tarantino, chirurgo dei trapianti multiorgano di fama mondiale e direttore della Divisione trapianti del T. Jefferson Hospital dell’università di Philadelphia. (-) TARANTO Il terzo appuntamento del road show attraverso le province pugliesi dedicato alla storia della pubblicità italiana e concentrato sui vent’anni (1957-1977) di Carosello, organizzato dal Club del Marketing e della Comunicazione Puglia e da Confindustria Taranto, si è tenuto presso la Masseria Vaccarella. Il seminario intitolato “Paulista amore mio” ha tracciato le tappe evolutive della comunicazione pubblicitaria, con un’attenzione prevalentemente rivolta alle imprese del territorio e ai professionisti del settore della comunicazione, agli studenti di marketing e comunicazione, nonché agli amanti del Carosello. A riassumere il famoso ventennio della comunicazione televisiva, attraverso un filmato che ha passato in rassegna 40 spot di Carosello, è stato il prof. Franco Liuzzi, consigliere direttivo del Club e consulente di comunicazione e marketing. Presenti alla manifestazione il Presidente di Confindustria Taranto Luigi Sportelli e il Presidente del Club Marketing e Comunicazione Puglia Gianluigi Conese. L’evento ha inoltre preceduto e annunciato i primi “Stati generali del marketing e della comunicazione in Puglia”, organizzati dal Club a Bari il prossimo 15 Giugno. (RP) TARANTO Venerdì 17 Febbraio, nel Salone degli Specchi di Palazzo di Città, è stato presentato l’ultimo romanzo scritto da Giovanni Andrisani: “Il viaggio”. L’autore, già noto ai cittadini tarantini, per le sue precedenti opere, è stato presentato ed accolto dall’Amministrazione comunale nella persona dell’Ass. alla Pubblica Istruzione Emma Scarfato e dell’Onorevole Michele Tucci. Durante la presentazione il Professor Pietro Magno, consulente editoriale, ha descritto lo stile e la composizione del romanzo da un punto di vista letterario e ne ha annunciato, in sintesi, il contenuto. L’autore, Giovanni Andrisani, tarantino di nascita ed emigrato al Nord per lavoro negli anni Cinquanta, confida alle pagine del suo libro ciò che ai suoi occhi appare diverso nella sua città natia, dopo esser stato assente per tanti anni. (AR) FLASH ...segue Notizie in breve PROVINCIA DI TARANTO CAROSINO IV Edizione “Sguardi di Donna - La donna in Salento attraverso la pittura, letteratura, musica, artigianato” a Carosino, nel Castello d’Ayala Valva, dal 7 al 12 Marzo. In esposizione gli Artisti: Vito Addabbo, Piero Andriani, Lucia Basile, Mirella Bitetti, Laura Maniscalco Blasi, Anna Boschi, Laura Carone, Enzo Cipriani, Liliana De Bellis, Gianluca De Luca, Maria teresa Di Nardo, Fausta Roussier Fusco, Giuseppina Gravina, Rocco Grippa, Gianni Latronico, Letizia Lisi Battista, Ciro Lupo, Carmen Manco, Luciano Marinelli, Giuseppina Mazza, Valeria Montaruli, Gianfranco Vasile, Antonella Zinno. Due appuntamenti importanti durante la manifestazione: il 7 Marzo le poesie di Rita Marinò Campo, Floriano Cartanì, Orazio Antonio Giannico, Tommaso Mario Guaracuni, Angelo Lippo, Angelo Manigrasso, Anna Marinelli, Rita Santoro Mastantuono, Giuseppe Mazzarino, Antonietta Nisi, Vincenzo Palmisano, Maria Santoro, Francesca Tinelli, Gianfranco Vasile; il 12 Marzo “Grappoli di Sogni” opera poetica di Rita Santoro Mastantuono. Entrambe le serate allietate dalla chitarra di Roberto Friuli. Per l’artigianato, presenti Marilena Buongiorno, Angelo Caracciolo, Caterina Fiorino, Angela Gentile, Carmela Imperiale, Anna Miccoli. (-) Per la pubblicazione in queste pagine inviare un fax al n. 0997362759 oppure una e-mail all’indirizzo [email protected] TARANTO Il neo eletto direttivo di Federcomated (Federazione Nazionale Commercianti Cementi Laterizi e Materiali da Costruzioni Edili) ha completato l’assegnazione degli incarichi dell’esecutivo. Infatti, dopo la riconferma di Giuseppe Freri alla presidenza da parte dell’assemblea, il Consiglio ha eletto la giunta esecutiva e i due Vicepresidenti Michele Dioguardi (Taranto) e Guido Ruzzante (Padova). Su proposta del Presidente, il Consiglio ha nominato Vicepresidente vicario Dioguardi. (-) TARANTO 17 Febbraio 2006. Tornata in scena la compagnia teatrale I Fliaci con il nuovo lavoro in “prima nazionale” di Lino Conte: “Una coppia che... scoppia”, commedia brillante in due parti. Da tarantino verace e per rispetto ai tantissimi fans che da anni lo seguono con passione, Conte ha voluto tenere la “prima” nella sua città, al Teatro Padre Turoldo. L’opera è stata scelta dal Direttore artistico Gianni Afola di Roma e inserita in un importante cartellone che vede la presenza di artisti e compagnie nazionali. Questi i nomi degli altri protagonisti (foto a destra), impegnati nel cast, oltre allo stesso Lino Conte, che cura anche la regia: Eligia Pizzaleo, Nicola Causi e Anna Prunella. Direzione di scena affidata a Valeria Conte, scenografia di Umberto Leone, organizzazione artistica di Mimmo Simeone. (-) PULSANO TARANTO La Segr. Naz. del PdCI ha candidato, alle prossime elezioni politiche, il Consigliere Prov. e Reg. Cosimo Borraccino. Questi i primi 10 dei 44 candidati alla Camera dei Deputati per la Puglia del PdCI: 1) Diliberto Oliviero (Segr. Naz.), 2) Sgobio Giuseppe (Capogruppo alla Camera uscente), 3) Napoletano Francesco, 4) Hack Margherita, 5) Borraccino Cosimo, 6) De santis Carlo, 7) Merico Guseppe, 8) Colaninno Tommaso, 9) Anastasia M. Carmela Anna, 10) Mastrini Gianna. Della Lista fanno parte anche i “tarantini” Michele Contino e Francesco Schinaia. (-) Un Tarantino ai vertici di Assonautica, l’Associazione nazionale per la nautica da diporto. Il Presidente della Camera di Commercio di Taranto Emanuele Papalia, è entrato a far parte del Direttivo di Assonautica, alla cui guida è stato riconfermato Gianfranco Pontel. Papalia, al quale è stato affidato l’incarico di Vicepresidente, rappresenterà le aree meridionali del Paese. Attualmente sono associate Assonautica, oltre all’Unioncamere, l’Istituto Tagliacarne, 41 Camere di Commercio e l’Unione nazionale cantieri e industrie nautiche ed affini (Ucina). (-) Passare dalla semplice conservazione e tutela dei documenti ad un ampio accesso del pubblico al patrimonio archivistico storico della Provincia di Taranto e degli enti ad essa collegati: è questo l’obiettivo del progetto “Archivi storici in rete della provincia ionica” promosso dall’Amministrazione guidata da Gianni Florido. Per fare questo salto di qualità occorrerà progettare e realizzare un sito web interattivo, gestito dalla Provincia di Taranto, finalizzato alla pubblicazione degli strumenti di ricerca relativi agli archivi storici dell’ente locale di via Anfiteatro e di tutti i Comuni che vorranno aderire all’iniziativa. Un sistema che andrà poi collegato in rete a biblioteche e musei per favorire, tra l’altro, anche il turismo culturale. Nell’ambito di questo progetto, finanziato in parte dalla Regione Puglia grazie all’Accordo di programma quadro per i beni e le attività culturali “Azione sistema degli archivi” (351mila euro) ed in parte dalla Provincia e dagli enti interessati (39mila euro), è già partito un corso di formazione destinato agli addetti ai lavori e successivamente anche ai funzionari comunali inviati dalle rispettive amministrazioni. Si intende così fornire agli operatori del settore le conoscenze archivistiche necessarie per la corretta gestione dei documenti storici. Cinque i moduli tematici dell’attività formativa che ha preso il via e che ha visto la presenza, tra gli altri, dell’Assessore provinciale al Personale Michele Conserva (foto in alto), che ha curato il progetto. Particolarmente qualificato il corpo docente selezionato per questo corso che fa della Provincia di Taranto il primo ente locale in Puglia ad aver avviato ufficialmente i lavori di riordino degli archivi. (-) TARANTO Il TG Nuèstre di BS Television cambia volto! Un volto nuovo, un modo diverso di commentare le notizie: arriva un “tg nuèstre” più spettacoloso, con una crescente voglia di divertire il pubblico e mostrare gli eventi della citta’ sotto un’ottica differente, più leggera e scanzonata, e per raggiungere questo obiettivo, il produttore, Angelo Candelli, ha affidato la conduzione del tg al poliedrico artista tarantino Franco Cosa (foto a sinistra). Ma le sorprese non finiscono qui! L’autore sta mettendo in cantiere altre rubriche all’interno del TGN, che diventa un vero e proprio contenitore di notizie, cultura, gossip... Un ringraziamento va a colui che per 4 anni e’ stato il volto ed il motore del tg nuèstre, l’attore Enzo Valli. Il TGN va in onda ogni giorno alle 13.30, 20.30, 23.45 e 7.00. (-) PROVINCIA DI TARANTO Stanziati 350mila euro per far funzionare le Autorità di bacino dell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) Ta/1 e Ta3. A ciascuna delle due autorità, infatti, è stata destinata la somma di 175mila euro sulla scorta dei fondi trasferiti dalla Regione Puglia alla Provincia di Taranto che aveva presentato un apposito piano per intercettare le risorse finanziarie da investire per la difesa e la promozione dell’ambiente. Un piano per l’ambiente presentato per tempo e che ha trovato la piena condivisione della Regione Puglia. Tra le linee di intervento previste figura quella relativa al “sostegno per le autorità per la gestione rifiuti urbani nei diversi bacini d’utenza”. (-) L’Occhio parlante 21 FLASH ...segue Notizie in breve TARANTO Presso la Cittadella delle Imprese il 15 Febbraio presentazione (foto a destra) de “Il Tesoro nel Campo”, il progetto che l’Arcivescovo Benigno Luigi Papa, attraverso l’Ufficio di Pastorale giovanile della Curia Arcivescovile di Taranto (Direttore Don Emidio Dellisanti e Vicedirettore Don Martino Mastrovito) e con la Chiesa dello Spirito Santo, hanno voluto realizzare in favore dei giovani. Si tratta di uno stage formativo, accompagnato da momenti di grande spettacolo, diretti a scoprire, valorizzare ed incentivare i giovani talenti musicali che il territorio jonico possiede, come recita la Parabola di Matteo, da cui è stato tratto il nome del progetto, che invita l’uomo a cercare e trovare, pieno di gioia, il proprio tesoro nascosto nel campo. L’iniziativa, partita il 6 Febbraio, ha visto la partecipazione di ben 150 ragazzi, seguiti e selezionati da 20 tutor, e artisti d’eccezione tra i quali Mariella Nava e Graziano Galatone. Cercare il tesoro nel proprio territorio è crescita culturale e al tempo stesso prospettiva di sviluppo economico e sociale; campo e tesoro non possono prescindere dal proprio territorio, questa la motivazione che ha spinto a sostenere l’iniziativa (ideata da Don Emanuele Ferro), la Provincia di Taranto e la Camera di Commercio. A chiusura delle giornate formative, il 20 Febbraio, presso la Sala Acquaviva della Cittadella delle Imprese, l’esibizione dei finalisti ed il 21 Febbraio il concerto conclusivo di Mariella Nava al Teatro Orfeo. (LB) GINOSA Anche questa volta la Fondazione “Ing. Luigi Sarno”, ha portato a compimento uno degli obiettivi, che si pone di perseguire ormai da sei anni: quello di ringraziare, attraverso la consegna del “Premio della Bontà” (foto a destra), coloro che nel territorio di Ginosa, Marina di Ginosa e Laterza, si sono prodigati per opere di umana solidarietà, di volontariato vero, di generosa disponibilità verso gli altri, nel più totale silenzio, lontano dai riflettori dell’opinione pubblica e dall’apprezzamento della società. I tre premi della bontà, dell’ordine di 1.033 euro ciascuono, sono stati assegnati, senza alcuna classifica di merito, ad Assunta Bruna Pietricola di Laterza, a Giovanni Parisi di Marina di Ginosa, a “La Città Nuova” di Ginosa, che vede come presidente Vincenzo Maggiore. (-) 22 L’Occhio parlante ROMA MASSAFRA Antinori, Avignonesi, Ferrari, Botter, Ceretto e Fazi Battaglia. Sono solo alcuni dei nomi più rappresentativi dell’enologia nazionale, insieme ai quali le Cantine Soloperto di Manduria sono state scelte per partecipare al VI Forum Agivi (Associazione giovani imprenditori vinicoli italiani). Un appuntamento annuale di grande importanza e prestigio al termine del quale sarà ospitato il “Wine Bar del Bere giovane”, dove il pubblico incontrerà più di trenta giovani produttori tra cui Soloperto. (-) È Noemi Pasqualicchio Miss Carnevale di Massafra 2006 (foto a sinistra). L’ha spuntata tra le tre finaliste con 70 preferenze staccando così il biglietto per le finali nazionali di Miss Carnevale d’Italia 2006, concorso patrocinato dalla Federazione Italiana Carnevali (Fic), a Cantù nei giorni 3 e 4 Marzo. La giuria, presieduta dal Sindaco Giuseppe Cofano, ha incoronato la 18enne castellanetana. Capelli di colore biondo scuro, occhi castani, alta 170 cm, è stata scelta tra le 17 partecipanti selezionate per la serata finale. Fisico da modella, 84-61-90 le sue misure, si è messa in gioco sfoggiando bellezza, classe e portamento. Ma nel corso del galà di premiazione, organizzato dal comitato “Dedicato a Voi”, tenutosi nella serata di ieri, a Massafra, presso il pub “Rifugio del Re”, è stato annunciato che a rappresentare il Carnevale di Massafra alle finali nazionali del concorso saranno in due. Noemi Pasqualicchio a Cantù, infatti, sarà accompagnata da Rosa Giangrande, seconda classificata (con 66 voti), 20 anni, da Taranto, mora, occhi neri, alta 170 cm. A consegnare la fascia alla reginetta della 53^ edizione del Carnevale di Massafra è stato il ballerino massafrese Antonello Mastrangelo, ex allievo della scuola di “Amici di Maria De Filippi”, per l’occasione giurato d’onore. Questi i nomi degli altri componenti di giuria: Nicla Pastore, responsabile del Centro Urban II di Taranto, “La Puglia la incontri qui”; Anna Logatto, presidente della Federcasalinghe; Claudio Di Sarno, imprenditore; Vita Castano, dirigente scolastico del 2° Circolo “Giovanni Pascoli” di Massafra; Debora Piccolo, giornalista; Michele Bommino, componente del comitato “Dedicato a Voi”. La manifestazione si è svolta alla presenza del rappresentante della FIC di Massafra Giuseppe Spera. Presenti anche l’Assessore com. alla Cultura Ileana Iacovelli e il Consigliere com. Gianni Iacovelli. (-) PROVINCIA DI TARANTO La Facoltà di Economia (corso di laurea omonimo), afferente l’Università degli Studi “Carlo Bo” di Urbino e la Facoltà di Scienze della Formazione (Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione), afferente l’Università degli Studi di Bari, sede distaccata di Taranto, hanno ciascuna sottoscritto con l’Ufficio della Consigliera di Parità una Convenzione di Tirocinio di Formazione ed Orientamento (ex art. 4, V comma del DM 142/98), riferita rispettivamente a uno e tre studenti frequentanti i citati corsi di laurea. Per effetto di questi accordi, dal mese di Novembre 2005, Amleto (Urbino) e Simona B., Cosimo e Simona D. (BariTaranto) concorrono alle attività dell’Ufficio della Consigliera di Parità, in qualità di stagisti, regolarmente inquadrati ai sensi della normativa di riferimento (foto a lato). A ciascuno di loro è affidato uno specifico “compito di tirocinio”, attinente le discipline di studio del corso di laurea di appartenenza e avente particolare riferimento alle incombenze e agli interessi precipui dell’Ufficio. Tutti i tirocinanti, inoltre, collaborano attivamente alle attività quotidiane e di routine dello stesso Ufficio, coadiuvando lo staff incaricato e rispondendo direttamente ai rispettivi tutor, loro preposti alla guida e all’orientamento in sede di convezione. (-) I Il culto liturgico legato a Sant’Agata, vergine e martire di Catania, è di antica tradizione: risale al V secolo quando Papa Simmaco le dedicò una basilica sulla Via Aurelia; un secolo dopo S. Gregorio Magno incluse il suo nome nel Canone della Messa. Della Santa popolarissima soprattutto nell’Italia meridionale e particolarmente in Sicilia, si hanno pochi elementi storici sicuri tra cui il luogo di nascita, Catania, anche se per molti secoli quest’onore è stato reclamato dalla città di Palermo; in entrambe le province il nome Agata è molto diffuso. Certa sembra essere anche la data del martirio mentre tutte le altre notizie sono un misto di leggende e tradizioni popolari. Agata sembra esser figlia di una nobile e ricca famiglia cristiana e proprio per le sue ricchezze e la sua bellezza fisica fu chiesta in sposa dal Console romano Quintiano; la fanciulla rifiutò poiché aveva deciso di dedicare la sua vita a Cristo. La leggenda narra che il console ricorse anche ai filtri amorosi che secondo le tradizioni popolari erano efficacissimi per far invaghire la donna amata, ma la fede e la purezza di Agata erano tali da non farle cambiare idea. L’amore del console divenne odio e si tradusse in atti di tortura, Agata fu esposta in un postribolo da cui uscì miracolosamente intatta nella sua verginità, così fu incarcerata e subì molte sevizie ma la sua fede aumentava sempre più. Quintiano si accanì a far torturare i seni di Sant’Agata legata a testa in giù, si narra che la notte in carcere San Pietro guarisse le ferite della ragazza e per questo fu oggetto di nuove torture: dovette camminare sui carboni ardenti e su cocci di vetro ma in quello stesso momento l’Etna eruttò e la terra tremò a causa di un terremoto. Allora Agata fu risparmiata e condotta in carcere dove però verso il 250 morì. Sant’Agata è invocata dalla città che le ha dato i natali come protettrice contro la violenza della lava incandescente dell’Etna che, secondo la tradizione, arrestò straordinariamente le sue eruzioni un anno dopo il martirio della Santa. E’ invocata contro le malattie del seno, le eruzioni vulcaniche e gli incendi, è la protettrice delle nutrici, degli infermieri, dei fonditori di campane sia perché la colata di bronzo ricorda la lava sia per la forma delle campane allusiva ai seni. E’ raffigurata (nella foto) da Francesco Guarino in Sant’Agata con dei panni sporchi di sangue all’altezza del petto; Sebastiano dal Piombo nel suo Martirio di Sant’Agata la ritrae nuda fino alla vita con i seni recisi da due uomini con in mano delle tenaglie. La Chiesa festeggia la memoria di Sant’Agata il 5 Febbraio. (AR) L'Oroscopo Segno favorito del periodo Marzo 2006 ARIETE (21 marzo - 20 aprile) LEONE Fortuna finanziaria: approfittarne. Le circostanze aiutano a recuperare piena fiducia nelle proprie possibilità: successo a portata di mano nel lavoro. Conquiste in amore. TORO (21 aprile - 20 maggio) VERGINE Vita pratica e rapporti personali in primo piano. Romanticismo e fantasticherie negli affetti. Essere più diplomatici nel lavoro. Più dolcezza in famiglia. GEMELLI (21 maggio - 21 giugno) Momento di trasformazione personale e professionale: prepararsi a cambiamenti positivi. Non trascurare gli affetti: il partner ha bisogno di assiduità. Sorprese per chi viaggia. CANCRO (22 giugno - 22 luglio) Nella vita pratica non lasciarsi frenare dalla programmazione. Fortuna negli investimenti. Avviare una collaborazione. In amore, proseguire per la propria strada. di Picius BILANCIA (23 luglio - 23 agosto) SAGITTARIO (23 novembre - 21 dicembre) E’ il momento di assecondare il proprio bisogno di vivere “alla grande”. Belle occasioni per scoprire realtà nuove. Nei rapporti comunicativi non essere rigidi. Appagamento e apertura di nuovi orizzonti: stimolato il proprio lato pioneristico. Momento favorevole per la comunicazione. Propizi gli scambi e i contatti con ambienti nuovi. Relax. (24 agosto - 22 settembre) CAPRICORNO (22 dicembre - 20 gennaio) Ottime opportunità per dare il via a nuovi progetti che alimentano la creatività. Attenzione a non disperdersi in troppe direzioni: meglio concentrare le energie su ciò che sta a cuore. Cambiare atteggiamento in famiglia servirà a trovare l’accordo. Intensità negli affetti. Attenti a non diventare possessivi. Cercare di conciliare ragione e sentimento. (23 settembre - 22 ottobre) ACQUARIO (21 gennaio - 19 febbraio) Possibilità di un cambiamento. Lasciare perdere i soliti punti di riferimento e affrontare il nuovo con la grinta giusta. Appagamento in amore. Buona forma fisica e intellettuale. Qualche strettoia da eliminare per lasciarsi alle spalle la routine. In amore prendersi qualche rivincita. Essere più elastici e tolleranti in casa. Fare una dieta porterà benefici. SCORPIONE (23 ottobre - 22 novembre) Nel lavoro, praticità e ottimismo. Chiedere garanzie di chiarezza. Novità inattese in campo amoroso: prepararsi a un positivo cambiamento. In famiglia non forzare le decisioni. PESCI (20 febbraio - 20 marzo) Favoriti studi e rapporti comunicativi. Crearsi alleanze. Nel lavoro un bel traguardo alla propria portata. Cautela con un familiare che vanta delle pretese. Aiuti insperati. il Mercatin l’usato di qualità dei S gni 1.000 MQ DI ESPOSIZIONE Per chi vende la vetrina ideale Per chi compra la garanzia di ottimi affari ...e all’interno... Selezione di Antiquariato e Mobili in Arte Povera Assistenza e restauro con recupero e consegna gratuita ai propri clienti APERTO LA DOMENICA MATTINA