Ambito artistico
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Ambito artistico
Ambito artistico-letterario Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Dà un titolo alla tua trattazione. Se scegli la forma del “saggio breve”, indica la destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, indica il tipo di giornale sul quale ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. Argomento: Il concetto di “evasione” nella musica contemporanea I bless the rains down in Africa Gonna take some time to do the things we never had (Toto, Africa, dall’album “Toto IV”, 1982) Sembrano mani i rami del melo sembrano dita che graffiano il cielo un conto veloce di quanto possiedo i soldi di carta e tanta rabbia per questa vita che si spegne di corsa come un fuoco di foglie come un lampo nel cielo. Ad est ad est, adesso si va ad est ad est, tra gli alberi bianchi ad est ad est, lì troverò la vita ad est ad est, contro il vento di levante Sembrano un’eco i rumori del vento il corpo risponde, risponde più volte uno sguardo veloce alla mia casa con tanta rabbia per quei dipinti rimasti in bianco tra i discorsi di tanti in barba ai santi a tutti i santi. Ad est ad est, adesso si va Ad est ad est, da dove nasce il sole Ad est ad est, là troverò la vita Ad est ad est, perché non è finita. (Nomadi, Ad est ad est, dall’album “Contro”, 1993) Anna bello sguardo non perde un ballo, Marco che a ballare sembra un cavallo, in un locale che è uno schifo, poca gente che li guarda, c’è una checca che fa il tifo; ma dimmi tu dove sarà, dov’è la strada per le stelle, mentre ballano, si guardano e si scambiano la pelle e cominciano a volare; con tre salti sono fuori dal locale con un’aria da commedia americana, sta finendo anche questa settimana, ma l’America è lontana, dall’altra parte della luna, che li guarda e anche se ride, a vederla mette quasi paura. E la luna in silenzio ora si avvicina, con un mucchio di stelle cade per strada, luna che cammina, luna di città: poi passa un cane che sente qualcosa li guarda male e se ne va. Anna avrebbe voluto morire, Marco voleva andarsene lontano, qualcuno li ha visti tornare tenendosi per mano........... (Lucio Dalla, Anna e Marco, dall’album “Dallamericaruso”, 1986) I hear the drums echoing tonight But she hears only whispers of some quiet conversation She’s coming in twelve-thirty flight Her moonlit wings reflect the stars that guide me towards salvation I stopped an old man along the way Hoping to find some old forgotten words or ancient melodies He turned to me as if to say: “Hurry boy, it’s waiting there for you” Gonna take a lot to drag me away from you There’s nothing that a hundred men or more could ever do Laggiù nel paese dei tropici, dove il sole è più sole che qua, sotto l’ombra degli alberi esotici, non t’immagini che caldo che fa; gli americani che espatriano, si ritrovano tutti quaggiù, alle spalle una storia probabile, un amore che non vale più…. E poi verso sera li vedi, tutti a caccia, una donna e via, e attraversano la notte a piedi, per truffare la malinconia; e spendono più di una lacrima su un bicchiere di vino e di rhum, e 1 piangendo gli viene da ridere, ballo anch’io se balli tu…. Laggiù nel paese dei tropici, qualche volta fa freddo anche là, per un cuore che si è ammalato, nel paese della libertà; gli americani che espatriano, fanno il verso alla nostalgia, raccontandosi senza crederci mille volte la stessa bugia…. E poi verso sera li vedi, tutti a caccia, una donna e via, e attraversano la notte a piedi, per truffare la malinconia; e spendono più di una lacrima su un bicchiere di vino e di rhum, e piangendo gli viene da ridere, ballo anch’io se balli tu…. (Francesco De Gregori, Banana Republic, 1979) And so with gods and men The sheep remain inside their pen, Though many times they’ve seen the way to leave. He rides majestic Past homes of men Who care not or gaze with joy, To see reflected there The trees, the sky, the lily fair, The scene of death is lying just below. The mountain cuts off the town from view, Like a cancer growth is removed by skill. Let it be revealed. A waterfall, his madrigal. An inland sea, his symphony. Undinal songs Urge the sailors on Till lured by the sirens’ cry. Now as the river dissolves in sea, So Neptune has claimed another soul. And so with gods and men The sheep remain inside their pen, Until the Shepherd leads his flock away. The sands of time were eroded by The river of constant change Once I rose above the noise and confusion Just to get a glimpse beyond the illusion I was soaring ever higher, but I flew too high Though my eyes could see I still was a blind man Though my mind could think I still was a madman I hear the voices when I’m dreaming I can hear them say Carry on my wayward son For there’ll be peace when you are done Lay your weary head to rest Now don’t you cry no more (Kansas, Carry on wayward son, dall’album “Leftoverture”, 1976) (traduzione) Il cammino è chiaro Sebbene nessun occhio può vedere il corso tracciato molto tempo fa. E così con dei e uomini le pecore rimangono nel loro recinto, Sebbene molte volte hanno visto il modo di andarsene. Cavalca maestoso Passa case di uomini che non fanno caso oppure fissano con gioia, Per vedere là riflessi gli alberi, il cielo, i bei lillà, La scena di morte si stende appena sotto. La montagna taglia fuori la città dalla vista, come un cancro rimosso da perizia. Lascialo che si riveli. Una cascata, suo madrigale. Un mare interno, la sua sinfonia. Canzoni di ninfe. Urgono i navigatori Finché vengono adescati dal grido delle sirene. Ora mentre il fiume si dissolve in mare, Così Nettuno ha rivendicato un’altra anima. E così con dei e uomini Le pecore rimangono dentro il loro recinto, Finché il pastore guiderà il suo gregge lontano. Le sabbie del tempo erose dal Fiume di costante cambiamento Ma la porterò via e lei mi seguirà prenoterò le camere in tutte le città la porterò lontano per non lasciarla più la porterò nel vento e se possibile più su e quando ci sorprenderà l’inverno non sarò più portiere in questo albergo (Enrico Ruggeri, Il portiere di notte, dall’album “Giostra della memoria”, 1993) The path is clear Though no eyes can see The course laid down long before. (Genesis, Firth of Fifth, dall’album “Selling England by the Pound”, 1973) 2 Gotta find a way Yeah I can’t wait another day Ain’t nothin’ gonna change if we stay ‘round here Gotta do what it takes Because it’s all in our hands We all make mistakes Yeah... but it’s never too late to start again Take another breath and say another prayer And fly away from here Anywhere yeah I don’t care We just fly away from here Our hopes and dreams are out there somewhere Won’t let time pass us by We’ll just fly... yeah (Aerosmith, Fly away from here, dall’album “Just push play”, 2001) Ho veduto morire il sole nel golfo di Aden; ho veduto il buio e la luce e ancora piango.. (New Trolls, Ho veduto, dall’album “Senza orario senza bandiera”, 1968) I want to break free I want to break free I want to break free from your lies You’re so self satisfied I don’t need you I’ve got to break free God knows, God knows I want to break free (Queen, I want to break free, dall’album “Works”, 1984) Seduto con le mani in mano sopra una panchina fredda del metro sei lì che aspetti quello delle 7.30 chiuso dentro il tuo paletot un tizio legge attento le istruzioni sul distributore del caffè e un bambino che si tuffa dentro a un bignè e l’orologio contro il muro segna l’una e dieci da due anni in qua il nome di questa stazione è mezzo cancellato dall’umidità un poster che qualcuno ha già scarabocchiato dice “Vieni in Tunisia” c’è un mare di velluto ed una palma e tu che sogni di fuggire via... di andare lontano lontano andare lontano lontano... e da una radiolina accesa arrivano le note di un’orchestra jazz un vecchio con gli occhiali spessi un dito cerca la risoluzione a un quiz due donne stan parlando con le braccia piene di sacchetti dell’Upim e un giornale è aperto sulla pagina dei films e sui binari quanta vita che è passata e quanta che ne passerà e due ragazzi stretti stretti che si fan promesse per l’eternità un uomo si lamenta ad alta voce del governo e della polizia e tu che intanto sogni ancora sogni sempre sogni di fuggire via... (Claudio Baglioni, Poster, dall’album “Sabato Pomeriggio”, 1975) Volano gli uccelli volano nello spazio tra le nuvole con le regole assegnate a questa parte di universo al nostro sistema solare. Aprono le ali scendono in picchiata atterrano meglio di aeroplani cambiano le prospettive al mondo voli imprevedibili ed ascese velocissime traiettorie impercettibili codici di geometria esistenziale. (Franco Battiato, Gli Uccelli, dall’album “La voce del padrone”, 1981) Ho veduto nascere il sole dai ghiacci di Thule; ho veduto i riflessi dorati delle moschee; le onde adulte della Guascogna, gli squali bianchi; di Tucul le case dei ricchi e ho pianto. Ho veduto mare che è mare, terra che è terra; come in me, come a Lisbona, come da noi; ho veduto grano che è grano, fango che è fango; ho ascoltato il linguaggio del mondo e ho pianto. Ho visto amare, credere, ansare.... Ho veduto la faccia sporca di un amico; lo stupore di un’abbazia, di una morte; ho veduto l’ironica faccia di chi mi odia, gli occhi larghi di chi ha paura, e ho pianto. Ho perdonato, giustificato......... 3 ma lei vuole essere sicura perchè, come tu sai, talvolta le parole hanno due significati su un albero vicino al ruscello c’è un uccello che canta talvolta tutti i nostri pensieri sono sospetti e questo mi stupisce e questo mi stupisce c’è una sensazione che provo quando guardo a Ovest e il mio spirito grida di andarsene nei miei pensieri ho visto anelli di fumo attraverso gli alberi e le voci di coloro che stanno in piedi a osservare oooh e questo mi stupisce ooooh e questo mi stupisce davvero e si mormora che presto se tutti noi intoniamo la melodia il pifferaio ci condurrà alla ragione e albeggerà un nuovo giorno per coloro che aspettavano da lungo tempo e le foreste risponderanno con una risata e questo mi stupisce You say that I put chains on you But I don’t think that’s really true But if you want to be free from me You gotta lose me in another world Send me to the Congo I’m free to leave There’s always somewhere anybody can lead Send me to the Congo you have to believe You can do it if you wanna just do what you please (Genesis, Congo, dall’album “Calling all stations”, 1997) There’s a lady who’s sure all that glitters is gold And she’s buying a stairway to heaven And when she gets there she knows if the stores are closed With a word she can get what she came for Woo oh oh oh oh oh And she’s buying a stairway to heaven There’s a sign on the wall but she wants to be sure And you know sometimes words have two meanings In the tree by the brook there’s a songbird who sings Sometimes all of our thoughts are misgiven Woo oh oh oh oh oh And she’s buying a stairway to heaven There’s a feeling I get when I look to the west And my spirit is crying for leaving In my thoughts I have seen rings of smoke through the trees And the voices of those who stand looking Woo oh oh oh oh oh And she’s buying a stairway to heaven And it’s whispered that soon, if we all call the tune Then the piper will lead us to reason And a new day will dawn for those who stand long And the forest will echo with laughter And it makes me wonder... (Led Zeppelin, Stairway to heaven, dall’album “Led Zeppelin IV”, 1971) I wish that I could fly Into the sky So very high Just like a dragonfly I’d fly above the trees Over the seas in all degrees To anywhere I please Oh I want to get away I want to fly away Yeah yeah yeah Oh I want to get away I want to fly away Yeah yeah yeah Let’s go and see the stars The milky way or even Mars Where it could just be ours Let’s fade into the sun Let your spirit fly Where we are one Just for a little fun (traduzione) Desidero poter volare nel cielo molto in alto proprio come una libellula volerei sugli alberi attraverserei i mari a tutte le latitudini fino a dove io vorrei Oh Io voglio andar via voglio volar via (traduzione) C’è una signora che è sicura che sia oro tutto quel che luccica e sta comprando una scala per il paradiso quando vi arriverà sa che se tutti i negozi sono chiusi con una parola può ottenere ciò per cui è venuta e sta comprando una scala per il paradiso c’è una scritta sul muro 4 Yeah yeah yeah... andiamo a vedere le stelle la Via Lattea o perfino Marte dove tutto può solo essere nostro Svanire nel sole lascia il tuo spirito libero di volare dove noi siamo una cosa sola solo per divertirsi un pò (Lenny Kravitz, Fly away, dall’album “5”, 1998) 5