Recensione 50/60
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Recensione 50/60
Recensione 50/60 A cura degli studenti: Roberta Amenta Sofia Bergonzini Richard Engel Irene Gattoli Liliya Ivashchuk Anna Maes Carlotta Milanesi Francesco Trady Silvia Vannini Lo spettacolo 50/60, diretto da Wang Mengfan, porta per la prima volta la tradizionale “Square dancing” all'interno del teatro. Questa danza collettiva ha luogo in spazi urbani aperti come piazze o parchi, ed è piuttosto diffusa nella Repubblica Popolare Cinese. Le protagoniste sono sei donne nate tra gli anni 1950 e 1960, come si deduce dal titolo. Tramite i gesti e gli atteggiamenti del volto, il ballo e il proprio canto, esse inducono lo spettatore a immergersi nella loro personale realtà quotidiana e lasciarsi trasportare dalla danza di una cultura totalmente differente da quella occidentale. La musica classica di sottofondo intensifica l’energia nei movimenti delle dame e suscita nel pubblico sentimenti di gioia e tristezza alternati fra loro, a seconda del ritmo e degli strumenti utilizzati. Nel mezzo della rappresentazione, la melodia viene interrotta da due voci registrate: una italiana, che viene sovrapposta a quella originale, in cinese. Queste voci raccontano alcune vicende delle vite delle sei dame, ottenendo un doppio effetto sonoro molto avvincente. Lo spettacolo, nonostante non presenti alcun dialogo, ma solo canti, balli, e varie azioni mimate, trasmette perfettamente l'allegria e la passione delle protagoniste, proponendo una nuova visione della cultura cinese. Infine, è stato interessante individuare lo scopo che ha questa rappresentazione teatrale, ovvero di ricordare le danze popolari che venivano ballate in Cina durante la Rivoluzione Culturale.