leggi vigenti sulla sicurezza per le applicazioni vetrate destinate alle

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leggi vigenti sulla sicurezza per le applicazioni vetrate destinate alle
LEGGI VIGENTI SULLA SICUREZZA PER LE APPLICAZIONI VETRATE
DESTINATE ALLE COSTRUZIONI NEL CAMPO RESIDENZIALE
La Comunità Economica Europea ha emesso il 29 Giugno 1992 la direttiva n° 92/59 relativa alla
sicurezza generale dei prodotti, recepita in Italia con il Decreto Legislativo n°115 del 17 marzo
1995 e successivamente sostituita dalla direttiva n° 2001/95/CE recepita in Italia dal Decreto
Legislativo n °172 del 21 maggio 2004. Questo Decreto Legislativo all’articolo 4 obbliga il
produttore ad immettere sul mercato solamente prodotti sicuri, prevedendo che in assenza di
specifiche leggi sulla materia: Il punto 3 definisce che la sicurezza sul prodotto ed il campo di
impiego vengano valutati sulla base delle norme emanate dagli organismi nazionali.
Attualmente è in vigore il Decreto Legislativo n. 206 del 06-09-2005, "Codice del consumo, a
norma dell'articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229". Questo decreto stabilisce che, in
assenza leggi comunitarie o nazionali cogenti ,la sicurezza del prodotto e' valutata in base alle
norme nazionali relative ad orientamenti sulla valutazione della sicurezza dei prodotti, ai
codici di buona condotta in materia di sicurezza vigenti nel settore interessato, agli ultimi
ritrovati della tecnica, al livello di sicurezza che i consumatori possono ragionevolmente
attendersi.”
Da quanto sopra diventa evidente che la sicurezza nelle vetrazioni è definita, in Italia, dalla
norma UNI 7697 che in esecuzione di quanto previsto dal citato Decreto Legislativo diventa
cogente.
Da considerare che la normativa UNI esiste dal 1977, è diventata cogente da 1995 ed il richiamo alla legge è
riportato anche nelle revisioni delle normative del 2007 e del 2014.
ln particolare la UNI 7697 ( ultima edizione del 22 maggio 2014), ha lo scopo di guidare nella
scelta delle vetrazioni per rispondere alla esigenze della sicurezza nei confronti delle persone
e prevede quanto segue:
a) Le vetrate isolanti nelle porte finestre (siano esse ad anta o scorrevoli) debbono essere
costituite da vetrate di sicurezza sia internamente che esternamente indipendentemente
se la base del vetrocamera sia posta sopra o sotto il metro di altezza rispetto il piano di
calpestio.( vetri temprati 1C3 o vetri stratificati 2B2 ); se la vetrata isolante è tripla o
quadrupla ed è posta con il lato inferiore a meno di un metro dal piano di calpestio ed
uno dei vetri esterni risulta essere temprato icetri centrali debbono prevedere il
trattamento di tempra in classe almeno 1C3.
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b) Le vetrate isolanti nelle finestre la cui base del vetrocamera sia posta ad un altezza
superiore del metro dal piano di calpestio debbono essere costituite da vetrate di
sicurezza sul lato interno ( temprati 1C3 o stratificati 2B2, noi consigliamo vivamente lo
stratificato ), mentre sul lato esterno possono essere utilizzati vetri ricotti (vetri normali)
ovviamente in fase progettuale la norma prescrive che debbono essere valutate le
conseguenze
della
rottura
del
vetro
esterno.
Nel caso la caduta di alcuni frammenti di questo vetro esterno ricotto potrebbero
provocare ferite alle persone sottostanti ( ad esempio situazioni con finestre che danno
direttamente su un marciapiede, una strada o su un viottolo del condominio ) è
necessario prevedere che il vetro esterno sia di sicurezza cioè stratificato o temprato.
c) Tutte le vetrate isolanti dei luoghi comuni dovranno prevedere vetri di sicurezza, il vetro
interno dovrà essere sempre uno stratificato antiferita 2B2, mentre il vetro esterno potrà
essere o un vetro temprato 1C3o un vetro stratificato antiferita 2B2; inoltre per le
chiusure dei vani scala ove si potrebbe realizzare il pericolo di caduta nel vuoto é
necessario prevedere vetri stratificasi di sicurezza anticaduta 1B1; le vetrate isolanti dei
vani scala debbono essere composte da entrambi i lati da vetri di sicurezza anche se il
vetro esterno non entra a contatto con le persone il vetro esterno dovra essere
stratificato 2B2 o temprato 1C3.
d) Tutti i vetri dei parapetti intelaiati sui quattro lati dovranno prevedere uno stratificato di
sicurezza 1B1 che però abbia almeno 0.76 mm di plastico, mentre per tutte le altre
applicazioni sarà necessario prevedere le verifiche per: di calcolo alla resistenza al carico
corrimano e al la resistenza residua.
e) Le tettoie dovranno prevedere sempre vetri stratificati di sicurezza che dovranno essere
correttamente dimensionati e che abbiano una capacità di resistenza residua.
f) I vetri delle porte interne sia che siano fissati con cerniere o siano intelaiati debbono
prevedere il trattamento di tempra o di stratificazione.
Tutti i vetri che non hanno fissaggi su tutto il perimetro debbono essere verificati per valutare
lo spessore adeguato, le lavorazioni ed i trattamenti termici necessari.
Inoltre le parti coinvolte nella progettazione dell’edificio debbono effettuare le valutazioni di
calcolo di stress termico per poi definire le lavorazioni da prevedere o le tipologie di vetro da
applicare.
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Si rammenta che per effettuare la scelta dello spessore e del tipo di vetro è necessario
valutare i carichi a cui è soggetto, al fine di poter rispondere alle prescrizioni legislative:
Carichi permanenti e sovraccarichi: decreto del 14 /01 /2008 per il carico vento ed
eventuali carichi folla.
Inoltre le vetrate debbono essere valutate al fine di rispondere alle seguenti leggi:
Controllo solare per la climatizzazione estiva: DPR 59 del 25/06/2009
Acustica : riferimento legge 447 del 1995 e D.P.C.M. 297 DEL 1997
Termica : legge 192 del 2005 e legge 311 del 2007
Al fine di rispondere alle leggi sopra indicate consigliamo di prevedere una delle due seguenti
tipologie di vetrata isolante ( vetrate isolanti con il marchio GLASS6THERM - UNI ) così
composte:
Soluzione A ( adatta dove oltre al controllo invernale è necessario il controllo solare )
stratificato esterno 44.1 con trattamento low-e ed emissività 0.01 ( eventualmente con
caratteristiche selettive con colorazione neutra e base vetro extrachiara ad elevato
controllo solare ) spessore nominale 8.4 mm.
intercapedine spessore 15 mm con argon disidratato con utilizzo del canalino a bordo
caldo
stratificato interno 33.1 possibilmente con plastico acustico sekisui ad alto potere
fonoisolante (spessore nominale 6.5 mm).
Nel caso di presenza di caduta nel vuoto prevedere il plastico 0.76
Soluzione B ( adatta dove la problematica è principalmente quella invernale)
stratificato esterno 44.1 possibilmente con plastico acustico sekisui ad alto potere
fonoisolante spessore nominale 8.5 mm.
intercapedine spessore 15 mm con argon disidratato con utilizzo del canalino a bordo
caldo
stratificato interno 33.1 bassoemissivo (spessore nominale 6.4 mm).
Nel caso di presenza di caduta nel vuoto prevedere il plastico 0.76
RESP. UFFICIO TECNICO
Fabrizio Da Col
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