MOZIONE N. XXX – Istituzione di nuclei operativi specializzati per

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MOZIONE N. XXX – Istituzione di nuclei operativi specializzati per
MOZIONE
N. XXX – Istituzione di nuclei operativi specializzati per lotta
al randagismo ed ai canili lager e la tutela degli animali di
affezione
DESTINATARI:
Al Presidente della Regione,
All’Assessore per la salute;
Premesso che:
oggi il fenomeno del randagismo fuori controllo, degli atti di
violenza sugli animali e l'orrore dei canili-lager rappresentano
sull'intero territorio della Regione siciliana una vera emergenza
sociale;
le infiltrazioni criminali che ruotano intorno alla gestione dei
canili hanno spesso l'interesse ad incrementare il numero di
randagi sul territorio, attraverso la mancata sterilizzazione
prevista dalla legge quadro del 14 Agosto 1991, n. 281;
la presenza di un alto numero di randagi sul territorio siciliano
rappresenta per la criminalità organizzata fonte inesauribile di
"materia prima" per ottenere la liquidazione di fondi statali e
regionali previsti per gli animali introdotti nei canili e nei
gattili;
Rilevato che:
nelle regioni in cui è stata correttamente applicata la legge
quadro del 14 Agosto 1991, n. 281 che, oltre alla sterilizzazione
degli animali randagi (cani e gatti), prevede la costruzione e il
risanamento dei canili/gattili pubblici correttamente gestiti, il
fenomeno del randagismo è stato debellato con il conseguente
miglioramento della qualità della vita degli animali e dei
cittadini, realizzando altresì l'ottimizzazione delle risorse
pubbliche;
nei comuni del territorio siciliano dove non si è ancora
provveduto ad applicare la legge quadro, i randagi vengono
abbandonati, senza alcun intervento sanitario, nei canili e nei
gattili fino alla morte per malattia o denutrizione, restando a
volte vittime di episodi di cannibalismo da parte di altri
animali;
Considerato che:
non è mai stato effettuato alcun controllo sull'operato dei
gestori dei canili (privati e associazioni), sindaci e ASL
veterinarie, unico mezzo in grado di garantire contemporaneamente
il contenimento del randagismo, il benessere degli animali e il
risparmio di denaro pubblico;
tantissimi cittadini volontari siciliani si trovano a dover
sostenere i costi per il contenimento e la tutela del fenomeno del
randagismo con il proprio gettito fiscale, oltre che con mezzi
personali, per sopperire alle croniche inadempienze delle autorità
che sono tenute ad avere la cura del "buon padre di famiglia"
nell'utilizzo del denaro dei contribuenti e a garantire il
benessere degli animali;
in momenti di difficoltà economica è urgente mettere freno ad un
tale spreco di denaro che, senza adeguato controllo, non viene
utilizzato allo scopo per il quale viene conferito;
l'attuale stato dei fatti richiede di privilegiare le attività di
tutela dei diritti degli animali e del territorio con risposte
operative immediate e rispondenti ai principi di economicità ed
opportunità;
Visto che:
Nell’ultimo ventennio in Italia sono state emanate numerose norme
per la tutela degli animali da affezione e la lotta al randagismo;
tuttavia l’attività ispettiva e il monitoraggio effettuati sul
territorio hanno messo in evidenza la scarsa o addirittura la
totale disapplicazione delle disposizioni vigenti;
il Ministero della Salute ha instaurato una fattiva azione di
monitoraggio delle situazioni di criticità presenti sul territorio
nazionale concernenti la gestione del fenomeno del randagismo e il
maltrattamento degli animali;
l'unico
strumento
a
disposizione
dei
cittadini
e
delle
associazioni, già previsto a livello nazionale, per denunciare le
inadempienze dei sindaci e delle ASL veterinarie è la Task Force
per la "Tutela degli animali d’affezione, la lotta al randagismo e
ai maltrattamenti e ai canili-lager" del Ministero della Salute,
caratterizzata da un’organizzazione innovativa che ha permesso di
incidere in maniera concreta e attiva sul fenomeno del randagismo
e sui maltrattamenti animali.
IMPEGNA IL GOVERNO DELLA REGIONE
E PER ESSO
L’ASSESSORE PER LA SALUTE
- ad effettuare l’attività ispettiva e il monitoraggio sul
territorio,
constatata
la
scarsa
o
addirittura
totale
disapplicazione
delle
disposizioni
vigenti,
attraverso
l’istituzione
di
nuclei
operativi
distribuiti
sull'intero
territorio della Regione siciliana, formati esclusivamente da
volontari che abbiano comprovata esperienza, anche e soprattutto
giuridica, in ambito di diritti degli animali;
- a dare applicazione alla legge quadro del 14 Agosto 1991, n. 281
affinché si giunga ad una reale tutela degli animali d’affezione e
non solo;
- a dare attuazione alle ordinanze ministeriali relative alla
tutela degli animali d'affezione e non solo, attualmente scadute o
sospese (canili, avvelenamenti, microchippatura, patentino);
- a prevedere la destituzione dei sindaci e il licenziamento dei
responsabili delle ASL veterinarie inadempienti, sanzioni di
carattere pecuniario e penale per tutte le gravi inadempienze,
anche colpose, e la restituzione dei fondi eventualmente percepiti
per la tutela e il controllo del randagismo non utilizzati allo
scopo per il quale sono stati concessi.
31 gennaio 2014
FIRMATARI
CIACCIO GIORGIO
CANCELLERI GIOVANNI CARLO
CAPPELLO FRANCESCO
TANCREDI SERGIO
CIANCIO GIANINA
ZAFARANA VALENTINA
FERRERI VANESSA
MANGIACAVALLO MATTEO
SIRAGUSA SALVATORE
PALMERI VALENTINA
ANGELA FOTI
LA ROCCA CLAUDIA
TRIZZINO GIAMPIERO
ZITO STEFANO