l`Olmo - Comune di Diamante

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l`Olmo - Comune di Diamante
pag.
l’Olmo
8
n.104- Aprile 2011
Dalla Caritas Immacolata Concezione
una petizione per l’abbattimento barriere architettoniche
Caritas Immacolata Concezione
Diamante
25
Al Sig. Sindaco di Diamante
Marzo
In merito alle istanze espresse dal Gruppo
Parrocchiale della Caritas, impegnato in
una raccolta di firme per l’abbattimento
delle barriere architettoniche nel centro
storico di Diamante, al fine di agevolarne
l’accesso a tutti coloro che hanno difficoltà
di movimento, il Sindaco di Diamante, Avv.
Ernesto Magorno, ha disposto un sopralluogo da parte dei responsabili degli uffici
comunali competenti.
Il sopralluogo, effettuato in data odierna, è
stato disposto al fine di verificare le attuali condizioni di accesso ai luoghi indicati
nella petizione e valutare gli eventuali
interventi necessari a consentire un’agevole fruizione da parte di tutti i cittadini al
centro storico, tenendo conto della particolare configurazione dell’antico nucleo
abitato di Diamante.
La conformazione di quest’ultimo, ed in
particolare le pendenze presenti, non ha
consentito in anni passati la risoluzione
delle problematiche sopra evidenziate e
già ben conosciute all A.C., che richiedono interventi di straordinaria portata.
Il Sindaco, esprimendo la sensibilità
dell’Amministrazione Comunale su tale
questione, concorda sulla necessità di perseguire tutte le vie possibili per assicurare
un agevole accesso ad una zona del
paese dove si trova un luogo di culto come
la Chiesa Madre particolarmente caro a
tutti i cittadini di Diamante, un edificio di
straordinario pregio storico ed artistico,
elemento centrale di un ineguagliabile
patrimonio culturale che deve essere adeguatamente valorizzato anche attraverso
una migliore accessibilità.
2011
e p. c. Al Consiglio Comunale di Diamante
OGGETTO: Petizione popolare per sensibilizzare all’abbattimento delle barriere architettoniche nel Centro Storico e
ad agevolare l’accesso alla Chiesa Madre Immacolata
Concezione.
Ill.mo Sig. Sindaco,
come operatori della Caritas parrocchiale siamo quotidianamente in relazione con gli strati più poveri ed emarginati della
nostra città, per cui abbiamo avvertito l’esigenza di sottoporre a
petizione popolare un problema generalmente sentito, come di
grave impedimento per la vita ordinaria e la valorizzazione degli
ambienti di vita del Centro Storico.
Certamente anche Lei ha consapevolezza che i luoghi storicamente più rilevanti e culturalmente significativi del Centro
Storico sono inaccessibili ai diversamente abili e possono essere raggiunti con molta fatica dagli anziani, a motivo delle difficoltà che gli attuali percorsi creano.
Avendo coscienza della impossibilità obbiettiva di adeguare
tutto il centro Storico, riteniamo di sensibilizzare soprattutto alla
possibilità di agevolare l’accesso alla Chiesa Madre, da tutti
riconosciuta come luogo depositario della memoria storica della
nostra città. Per come è evidente, proprio a motivo delle barriere architettoniche che ne rendono difficoltoso l’accesso, la
Chiesa Madre non è fruibile alle sopraindicate categorie di persone per le quali resta preclusa la possibilità di ricevere i servizi in ordine alla formazione religiosa, culturale e cosa più rilevante, la Chiesa stessa, resta penalizzata per una sua maggiore valorizzazione turistica.
Come itinerario di riferimento, per l’abbattimento delle barriere
architettoniche, proporremmo: via XXIV Maggio, via Carducci,
Chiesa Madre. Chiediamo inoltre che, per le aree più ripide e
conseguentemente pericolose, si faccia un intervento, peraltro
meno gravoso, con il posizionamento di adeguati passamano.
Il Sindaco
Avv. Ernesto Magorno
Questa iniziativa non ha altra finalità se non quella della solidarietà, per cui deve essere compresa e accolta in ordine alla
nostra naturale vocazione e sensibilità verso gli strati più deboli della comunità. Le trasmettiamo anche i riferimenti normativi
che regolano la legislazione riferita all’abbattimento delle barriere architettoniche e che data la Sua conclamata attenzione
verso le marginalità, certamente Lei già conosce:
D.P.R. 24 luglio 1996 n. 503; Legge 9 gennaio 1989 n. 13 ;
L.R. 12 aprile 1990 n. 21; L.R. 23 luglio 1998 n. 8.
Nel ringraziarla sentitamente per l’attenzione che mostra avere
verso i gravi problemi di vivibilità che si accompagnano alla vita
del nostro territorio urbano, la salutiamo cordialmente e restiamo in attesa di una vostra iniziativa, volta alla fruizione agevole
del Centro Storico e della Chiesa Madre, vero patrimonio storico della nostra città.
CHI CI AMMINISTRA
ERNESTO MAGORNO- sindaco
Sollazzo Gaetano: vicesindaco -Igiene e sanitàurbanistica
Benvenuto Pierluigi: Lavori pubblici, Viabilità, Traffico,
Progetto Strategico "Golfo Amico", Demanio.
Maiolino Franco: Turismo e Spettacolo.
Maulicino Battista : Pubblica Istruzione, Cultura,
Politiche sociali, Politiche Territoriali.
Trifilio Michele: Contabile finanziaria, Contenzioso.
Suriano Francesco: Polizia Municipale, Personale,
Relazioni con Pubblico.
Angelo Sticozzi : Presidente del Consiglio
CONSIGLIERI CON DELEGA:
Pino Perrone: Ambiente, Porto, Agric.,caccia e pesca
Mariano Casella:Pol.giovanili, Sport, politiche lavoro
Bernardo Riente: Commercio
Giuseppe Casella:Politica delle zone rurali
STAFF DEL SINDACO: Avv. Adolfo Santoro ( capo staff),
dott.Giuseppe Gallelli, prof.Luigi Fabiani; Lorella Vidiri.
LE OPPOSIZIONI:
RISVEGLIO: Fabio Cavalcanti, Francesco Liserre
INSIEME PER RINASCERE: Paolo De Luna, Giuseppe
Savarese
PAESE AMICO: Giuseppe Pascale.
Hanno collaborato a questo numero:
Nevio Benvenuto per l’olmo in PDF, Ciro R.
Cosenza , Giuseppe Gallelli , Lili Genovese ,
Gilda Magorno,
Tutte le collaborazioni sono gratuite.
n. 104 - anno 9 Aprile 2011
Direttore Editoriale: Ernesto Magorno
Direttore Responsabile: Francesco Cirillo
L’impaginazione grafica è di
Francesco Cirillo
L’Olmo viene distribuito gratuitamente
nelle edicole, nei Bar e agli sportelli degli
Uffici Comunali.
Testi e foto inviate non vengono restituite.
Questo numero è stato chiuso in tipografia
il 24 Marzo 2011
1°Numero Agosto 2002 - Anno 9- n°103
Autorizzazione n°94 del 22-02-2002
Tribunale di Paola
“ Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari... era
il centro della cittadinanza, di socievole comunanza... con la sua benefica, spaziosa
ombra e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità,
eguaglianza ed affetto cittadino” . Leopoldo Pagano 1860
M E N S I L E D I I N F O R M A Z I O N E E C U L T U R A D E L L A R I V I E R A D E I C E D R I
A C U R A D E L L ’ A M M I N I S T R A Z I O N E C O M U N A L E D I D I A M A N T E E C I R E L L A
L’ ASSOCIAZIONE DELLE NUOVE GENERAZIONI
ONLUS IN PRIMA FILA NELLA LOTTA ALLE
MALATTIE GENETICHE
DIAMANTE – Nel dicembre dello scorso anno e nei
primi mesi del 2011 l’Associazione Delle Nuove
Generazioni Onlus si è classificata al primo posto
nelle raccolte Telethon di tutta la provincia di
Cosenza. Grazie al contributo dei cittadini di
Diamante e dei paesi limitrofi, l’Associazione ha
raccolto € 2.531,00 che che ha donato in beneficenza al Comitato Telethon Fondazione Onlus. La
ricerca scientifica sulle rare malattie genetiche, che
colpiscono in gran parte bambini e la speranza di
un una cura per ogni ammalato, sono i valori che
hanno spinto l’Associazione a promuovere la manifestazione “IO STO CON TELETHON” avvenuta il
16 dicembre 2010 presso il Cineteatro Vittoria di
Diamante a cui hanno partecipato i ragazzi di
Strumento Musicale dell’Istituto Comprensivo di
Diamante, il coro Arteinsieme diretto da Claudia
Perrone, la scuola di danza Ruskaja, il Gruppo
Luce della Proloco Buonvicino, il complesso rock
Non Sense con Vania Gatto, il cabarettista Totonno
Chiappetta,
Franco
Lonetti,
Coordinatore
Provinciale di Telethon Cosenza, Ernesto Magorno,
Sindaco di Diamante. Hanno presentato Mariella
Perrone e Filippo Marra Cutrupi. Durante la manifestazione, l’associazione ha conferito una targa di
riconoscimento alla Dott.ssa Gaetana Lagattuta per
l’impegno profuso nel suo lavoro di oncologa presso l’ospedale di Paola e al Prefetto Antonio
Reppucci per la vicinanza assicurata alle problematiche dei nostri territori. “Una manifestazione che
ha messo in luce l’animo generoso del nostro popolo ed ha esaltato le qualità artistiche e culturali delle
nuove generazioni calabresi…” così ha commentato il segretario dell’associazione Antonio Biondi.
L’Associazione ringrazia l’amministrazione comunale di Diamante e la Provincia di Cosenza che
hanno patrocinato l’evento, il comune di Belvedere
M.mo e tutte quelle persone che con il loro aiuto
hanno contribuito alla riuscita della manifestazione.
Con l’auspicio di poter scrivere la parola CURA
affianco al nome di ogni malattia!
Comune di Diamante
Centralino 0985 81398-81642-877512-877508
Stanza Sindaco - 0985 81289 - FAX : 0985 81021
Redazione L’OLMO - via P. Mancini- 87023 Diamante
DELEGAZIONE COMUNALE CIRELLA 0985 86804
NUMERI UTILI
L’OLMO
I cittadini possono scrivere e le lettere
verranno pubblicate solo se firmate.
Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o
Comune di Diamante
e.mail:[email protected]
Stampa: - Tipografia Lapico
tel. 0985 42154 Santa Maria del Cedro
l’Olmo
Nuove generazioni
Caserma dei Carabinieri
tel. 0985 81117
Capitaneria di Porto
tel. 0985 876075
Guardia Medica
tel. 0985 81000
Poste Italiane Ufficio Diamante
tel. 0985 81070
Poste Italiane Ufficio Cirella
tel.0985 86064
Poliambulatorio ASL 1 Diamante
tel. 0985 876722
Vigili Urbani Diamante
tel. 0985 81035
Consultorio Familiare Diamante
tel. 0985 876389
SERT - Servizio Tossicodipendenze
tel. 0985 91449
Commissione Invalidi Civili
tel. 0985 81030
AIAS Diamante
tel.0985 81638
Centro Fisiokinesi Cirella tel. 0985 86043
MISERICORDIA - sez. Diamante tel.0985 877857-3284261073
Ass.Culturale Cerillae
tel. 0985 86361
Accademia Italiana del Peperoncino
tel. 0985 81130
TELEDIAMANTE CANALE 21-65
tel.0985 876078
ACI DIAMANTE
te.0985 81385
Il Poliambulatorio ASP
in stato di abbandono.
Denuncia del Sindaco al
Governatore Scopelliti
Il Sindaco di Diamante,
l’Avv.
Ernesto
Magorno, ha scritto
una
lettera
al
Presidente della Giunta
Regionale,
l’On
Giuseppe Scopelliti,
nella quale si legge:
“On. Presidente, intendo
denunciare e porre alla
Sua
attenzione
di
Commissario ad Acta
della Sanità calabrese lo
stato di abbandono in
cui
versa
il
Poliambulatorio dell’ ASP di Diamante.
Ritengo non più tollerabile una situazione che mortifica
il legittimo diritto dei miei concittadini ad usufruire dell’assistenza sanitaria in un presidio funzionale e consono alle funzioni primarie cui è destinato, in una Città
capofila nel territorio e che, com’è noto, ospita nel periodo estivo numerosi turisti e visitatori.
L’Amministrazione Comunale ha sempre assicurato la
sua collaborazione ed il suo supporto all’Azienda
Sanitaria Provinciale, attuando responsabilmente tale
condotta nell’interesse esclusivo della utenza cittadina.
Tale condotta, non ha purtroppo trovato reciproca
cooperazione da parte dell’ASP, che non ha tenuto
conto delle continue sollecitazioni ed istanze che
l’Amministrazione gli ha rappresentato. Quello che
abbiamo avuto modo di riscontrare e che ci viene riportato dalle lamentele dei nostri concittadini, sono i ritardi
nell’erogazione delle prestazioni offerte, così come è
sotto gli occhi di tutti il fatto che nei locali vi siano delle
attrezzature destinate alle cure ortopediche che risultano inutilizzate e addirittura lasciate a deteriorarsi nel corridoio di ingresso, pertanto colpevolmente sottratte al
possibile uso in favore degli utenti.
In tal modo la struttura ASP non risponde ai criteri di
facile accessibilità che dovrebbero garantire all’utenza
accettabili tempi di percorrenza e di utilizzazione del servizio. In generale, con riguardo alla struttura di
Diamante, è evidente il fatto ed avvertito anche dai cittadini, che non vi sia un razionale utilizzo degli operatori sanitari che prestano servizio nella struttura.
Un fatto che stride proprio con i numerosi disagi a cui
gli utenti sono quotidianamente sottoposti.
Da tempo l’ASP, nonostante le continue sollecitazioni
non paga il fitto dei locali che l’Amministrazione
Comunale ha messo a disposizione e non ha alcuna
cura della manutenzione degli stessi, che versano come
si può intuire in condizioni di degrado.
Oltre a questo, nonostante l’Amministrazione da più di
un anno abbia messo a disposizione dei nuovi locali per
ospitarne le attività, la Commissione Invalidi Civili non è
tornata a riunirsi a Diamante e le stanze destinate a tale
uso restano inutilizzate, vuoti simulacri di inefficienza.
Per quanto riferito sopra , al fine di verificare quanto da
me affermato e per adottare i necessari provvedimenti,
chiedo che Lei Presidente si rechi in visita presso la
struttura ASP della nostra Città e chiedo, altresì, che ciò
venga fatto da una delegazione di Consiglieri Regionali.
Poiché ritengo tale questione prioritaria, rivolgerò con
forza il mio appello a tutte le forze politiche, per essere
sostenuto in una battaglia che deve travalicare le
diverse appartenenze ed essere combattuta nell’esclusivo interesse di tutti.
Questo perché non siamo disposti, come detto, a sopportare ulteriormente la colpevole incuria dell’assistenza sanitaria della nostra città e la reiterata negazione
dell’imprescindibile diritto ad avere assicurata un’assistenza sanitaria rispondente ai bisogni dei cittadini.
Se tali diritti continuassero ad essere calpestati perseguiremo tutte le strade possibili, anche attraverso l’attuazione di clamorose forme di protesta.”
Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno
Pasqua a Diamante e Cirella
c o n l e p r o c e s s i o n i d e l Ve n e r d ì
e del Sabato Santo
Sono due momenti religiosi e partecipativi le due processioni
che ogni anno si svolgono a Cirella , il venerdì, ed il sabato a
Diamante . Processioni che hanno acquisito oramai una propria
caratteristica. Quella di Cirella in costume storico ripercorre
tutta la vicenda di Gesù Cristo dal Processo fino alla
Crocifissione snodandosi per le vie di Cirella. Quella di
Diamante piena di simbolismi attraverso la corda alla quale si
legano i pescatori, le troccole suonate dai bambini, i canti in
dialetto, le corone di spine sul capo dei partecipanti. La processione di Diamante è una delle più antiche della Calabria,
rimaste ancora intatte nel tempo, che si ripete seguendo anche
lo stesso percorso di sempre. Anche quest’anno l’Assessorato
alla Cultura organizza la mostra fotografica all’aperto con le
foto delle vecchie processioni con i vecchi personaggi.
SOMMARIO
- Consegnate le Borse di Studio AGE QUOD AGIS a pag.2
- L’ordinanza del sindaco contro le antenne a difesa della
salute dei cittadini a pag. 3
- Ritorna l’OLMO DEI RAGAZZI a pag. 4-5
- Tutto sulle celebrazioni sull’Unità d’Italia a pag.7
- La petizione della Caritas per il centro storico a pag.8
Il nuovo vescovo
Mons Leonardo Bonanno
Nel pomeriggio di
sabato
2 aprile il
nuovo vescovo di San
Marco Argentano –
Scalea,
Monsignor
Leonardo Bonanno,
ha fatto il suo ingresso ufficiale in diocesi.
Monsignor Leonardo
Bonanno, è stato
accompagnato
dall’Arcivescovo
Metropolita
di
Cosenza, Monsignor
Salvatore Nunnari, da
una rappresentanza
del clero di Cosenza e
della comunità diocesana cosentina. Dopo aver
baciato il suolo, quale espressione del legame ideale
con tutte le 64 parrocchie, il corteo è proseguito fino a
piazza Santo Marco, dove i Sindaci dei Comuni di
San Marco Argentano e di Scalea, hanno rivolto al
nuovo Vescovo i saluti augurali e di benvenuto.
Il Presule ha benedetto il popolo presente, e si è recato alla cappella del Santissimo Sacramento, dove,
genuflesso ha fatto una breve adorazione. E’ seguito il saluto a nome del clero e del popolo del vicario episcopale per la pastorale Monsignor Cono
Araugio: “ Eccellenza Reverendissima, oggi la
Comunità diocesana si ritrova nella Chiesa Cattedrale
per lodare e ringraziare il Signore per il dono della
Vostra presenza a guida della Diocesi di San Marco
Argentano – Scalea. La Chiesa diocesana si è
accompagnata a questo incontro, sostenendo con la
preghiera la Vostra consacrazione episcopale, ed è
stata convocata oggi, ancora nella preghiera, per prepararsi ad accogliervi nella disponibilità dei Figli di Dio
che, con maturità, affetto ed entusiasmo colgono
nella presenza del Vescovo la serenità per la loro vita
spirituale e la gioia di continuare a operare come
Chiesa di Gesù Cristo, in piena comunione con il
Vescovo, l’impegno della missione.”
Monsignor Leonardo Bonanno, nell’omelia ha parlato
per la prima volta al suo popolo: “Mi propongo di
essere quello che un mio professore di teologia, oggi
novantenne,- ha detto mons. Bonanno - vorrebbe per
il suo alunno Vescovo: ricco di vita interiore; povero di
fatto e di spirito; umile e semplice, senza pomposità
esterne e vanitosi esibizionismi; vicino ai sacerdoti da
incontrare e ascoltare; disponibile al dialogo con tutti;
buono, prudente ma coraggioso quando lo richiede il
bene delle anime e delle Chiesa (i compromessi feriscono la giustizia e la verità); rispettoso dell’autorità
civile e politica, senza però alcuna forma di servilismo; promotore di una pastorale dinamica e rinnovata con buona dose di fantasia. Questo programma
breve ma intenso è frutto di saggezza sacerdotale e
di grande libertà interiore”.
L’Amministrazione Comunale di Diamante, presente a San Marco Argentano con il suo
Gonfalone, era rappresentata dall’Assessore
Pierluigi Benvenuto.
Il Sindaco, impossibilitato a partecipare per motivi di
salute, si è stretto comunque idealmente alla gioia di
questo evento rinnovando a Mons. Leonardo
Bonanno il suo referente saluto di benvenuto e augurandosi che il ministero episcopale che ha appena iniziato nella diocesi di San Marco Argentano – Scalea
possa essere fecondo e ricco di frutti spirituali, sulla
luminosa scia dell’azione pastorale, sapientemente
profusa dal suo predecessore, mons. Domenico
Crusco.
Erano presenti anche alcuni laici provenienti dalle
parrocchie di Diamante che, a vario titolo, hanno voluto abbracciare, con la propria presenza, il loro nuovo
pastore.
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2
l’Olmo
n.104- Aprile 2011
n.104- Aprile 2011
Sostegno ai minori
17 Marzo: Diamante c’era
Diamante per l’Unità d’Italia.
Le manifestazioni del 24 marzo
Verrà attivato nel Comune di Diamante un nuovo servizio sociale destinato all’area dei minori. Il progetto, finanziato dalla
Regione Calabria ed elaborato dai tecnici della Commissione
dell’ufficio Piano nell’ambito del Progetto Distrettuale “Rete
Attiva”, si concretizza in attività di sostegno alle famiglie con
minori a rischio di emarginazione sociale.
Il Servizio è rivolto a minori con problematiche di abbandono
scolastico, in età compresi tra i tre ed i diciassette anni.
Considerato che nella realtà diamantese operano in maniera
ottimale, ormai da anni, due servizi diurni che accolgono più di
40 bambini in condizioni di disagio compresi tra i tre e gli otto
anni, questa amministrazione intende concentrare gli interventi
di detto servizio verso la fascia adolescenziale, essendo questa
rappresentativa di una fase di passaggio verso l’età adulta molto
delicata e bisognevole di particolari attenzioni.
Le fascie di minori coinvolti sono le seguenti:
9 -11 anni
12-14 anni
15-17 anni
Il servizio sarà un'opportunità per i ragazzi di gestire positivamente il tempo libero avendo la possibilità di fruire gratuitamente
di un servizio integrativo e alternativo alla “strada”, al “bar”, alla
“sala giochi”, in uno spazio ed in un contesto organizzato, con
operatori altamente professionali, che perseguono l’obiettivo di:
•
Favorire nei minori coinvolti la riflessione e la riconsiderazione dei loro rapporti con l’Istituzione Scolastica, intesa come
risorsa e spazio aggregativo complementare alla funzione meramente didattica.
•
Promuovere attività ricreative, culturali, multimediali e
sportive, che consentano di affrancare la deprivazione di opportunità educative e sociali nel territorio, offrendo la possibilità di
sperimentare relazioni significative centrate su modelli organizzativi e culturali adeguati ad una dimensione cittadina.
•
Organizzare iniziative anche “per strada” che diventino
occasioni d’incontro sia tra adulti e minori, sia tra culture diverse,
dando occasione agli operatori di penetrare nel territorio per
avere una giusta visione e consapevolezza dei bisogni espressi dagli adolescenti.
Il servizio ha durata mesi 8 (otto) e sarà gestito dalle Cooperative
sociali “Idea ‘90” e “Solarys”, risultate aggiudicatarie del servizio
appaltato dal Comune Capofila Praia a Mare.
Diamante, 21.03.2011
E’ con grande gioia e soddisfazione che ripenso alle celebrazioni
per i 150 anni dell’Unità Nazionale, per la grande partecipazione
che questo evento ha avuto nella nostra Città, in linea con l’entusiasmo con cui questo anniversario è stato accolto in tutta Italia.
Abbiamo tutti percepito nei giorni scorsi un rinnovato ed autentico
sentimento di unità, non assolutamente retorico, ma vivo e realmente proiettato verso il futuro. Gli italiani, da Nord a Sud, si sono
identificati nel verde nel bianco e nel rosso del nostro Tricolore
hanno ritrovato un’unica voce nel cantare l’Inno di Mameli.
Ed in questa, che è stata realmente una festa di tutti gli italiani, non
posso non pensare con grande felicità alla straordinaria risposta
che Diamante ha dato a questo evento. Mi ha sinceramente commosso la partecipazione che la nostra comunità ha dimostrato nel
corso delle varie iniziative che si sono svolte, organizzate
dall’Amministrazione Comunale, per le quali desidero rivolgere il
mio ringraziamento al lungo elenco di tutti coloro che hanno collaborato e ne hanno consentito la realizzazione. Diamante ha risposto
pienamente all’invito di esporre il tricolore presso ogni abitazione
colorando gioiosamente le nostre strade degli amati colori nazionali.
La nostra Città si è ritrovata unita la mattina del 17 marzo, in Piazza
XI Febbraio, per ricordare coloro che per la Patria hanno sacrificato il bene più prezioso: la loro vita. Così come nel corso della stessa giornata autentica e particolarmente sentita è stata la partecipazione al Consiglio Comunale Straordinario, tenutosi per celebrare
il centocinquantenario dell’Unità. Nel dimostrare piena unità di
intenti, l’Assise cittadina ha votato una mozione che ha sancito,
senza riserve, il sentimento avvertito e condiviso nella nostra
comunità.
Lo stesso spirito di coesione e solidarietà che ho avvertito nel corso
di tutte le altre manifestazioni che si sono tenute nella nostra Città
e tra queste l’importante riflessione sul ruolo che i cattolici hanno
avuto nel processo di unificazione che è scaturita dall’iniziativa promossa dall’Azione Cattolica lo scorso 3 aprile. In queste occasioni,
in particolare, mi ha colpito l’entusiastica adesione dei più giovani,
che hanno colto, pur con la freschezza e la gioia proprie della loro
età, l’importanza dei valori che l’anniversario portava con sé, e dei
quali, proprio loro che sono il futuro della nostra società, sono i principali destinatari. Ed in tal senso straordinaria è stata l’esperienza
vissuta dagli studenti delle scuole medie che si sono recati a Torino
per partecipare alle celebrazioni che si sono svolte nella prima
Capitale d’Italia. Un viaggio, al quale in rappresentanza della Città
ho preso parte e al termine del quale possiamo affermare con orgoglio che gli alunni di Diamante sono stati tra i pochi provenienti dal
meridione che hanno potuto prendere parte agli importanti eventi
tenutisi a Torino.
Pur avendo partecipato ed assistito, nel corso del mio percorso di
Sindaco e di Consigliere Provinciale a numerose cerimonie ed a
diversi incontri istituzionali, confesso che per me è stata realmente una grande emozione poter essere presente alla manifestazione
con la quale il Presidente della Repubblica ha dato il via alle celebrazioni per il centocinquantenario dell’Unità e nel corso della
quale ha tenuto un discorso memorabile che ha toccato il cuore dei
presenti, così come di tutti gli italiani che hanno potuto seguirlo
attraverso i mezzi di comunicazione.
Un’emozione, fortissima, che ho potuto leggere nel volto dei ragazzi e che gli stessi mi hanno trasmesso nei loro entusiastici racconti.
E proprio al nostro amato Presidente che vanno i miei pensieri di
gratitudine.
A lui, limpido punto di riferimento per tutti, per la saggezza e l’equilibrio che dimostra nei tempi agitati che viviamo, va riconosciuto il
fatto di essere stato il principale promotore delle celebrazioni per
l’Unità Nazionale ed aver voluto strenuamente che l’Italia si ritrovasse unita attorno ai suoi simboli ed ai suoli valori fondanti.
Così come ha detto il Presidente nel suo discorso alle Camere del
17 marzo:
“Valgano dunque le celebrazioni del
Centocinquantenario a diffondere e approfondire tra gli italiani il
senso della missione e dell'unità nazionale : come appare tanto più
necessario quanto più lucidamente guardiamo al mondo che ci circonda, con le sue promesse di futuro migliore e più giusto e con le
sue tante incognite, anche quelle misteriose e terribili che ci riserva
la natura. Reggeremo - in questo gran mare aperto - alle prove che
ci attendono, come abbiamo fatto in momenti cruciali del passato,
perché disponiamo anche oggi di grandi riserve di risorse umane e
morali. Ma ci riusciremo ad una condizione : che operi nuovamente
un forte cemento nazionale unitario, non eroso e dissolto da cieche
partigianerie, da perdite diffuse del senso del limite e della responsabilità. Non so quando e come ciò accadrà; confido che accada ;
convinciamoci tutti, nel profondo, che questa è ormai la condizione
della salvezza comune, del comune progresso.”
La nostra Città, con orgoglio, può dire di aver pienamente risposto
all’appello del nostro Presidente. In linea con questo spirito, voglio
in conclusione ricordare, come sovente ho fatto nel corso delle
celebrazioni, quei versi memorabili della poesia “Marzo 1821”, di
Alessandro Manzoni:“Oh giornate del nostro riscatto! oh dolente per
sempre colui che da lunge, dal labbro d'altrui,come un uomo straniero, le udrà!
che a' suoi figli narrandole un giorno dovrà dir
sospirando: io non c'ero: che la santa vittrice bandiera salutata quel
dì non avrà.”
L’Italia il 17 marzo ha celebrato la sua Bandiera e la sua storia
unitaria. Quel giorno, contrariamente ai versi del Manzoni,
Diamante c’era e con il cuore che la contraddistingue ha voluto
unirsi all’augurio di buon compleanno che tutti gli italiani hanno rivolto alla loro Patria. Un augurio, che è anche un auspicio di unità
che la nostra comunità cittadina deve fare proprio, per affrontare
coesa i tempi che verranno e consegnare un futuro di speranza ai
ragazzi ed alle ragazze che la compongono.
Viva L’Italia Unita !
Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno
“Viva l’Italia”. E’ stato questo il leit-motiv della giornata del 24 marzo scorso, piena di emozioni all’insegna del tricolore. Gli studenti dell’Istituto
Comprensivo di Diamante, nel Tirreno cosentino, esprimendo partecipazione e vivo interesse sono stati i veri protagonisti della manifestazione
che si è svolta nella mattinata al Cineteatro Vittoria, brillantemente condotta dalla giornalista Mariella Perrone.
Il sindaco di Diamante ha ricordato l’esperienza del viaggio a Torino nel
corso della quale “Ci siamo tutti sentiti cittadini italiani insieme al
Presidente ” ; ai ragazzi in sala il Sindaco ha rivolto una esortazione: “Il
futuro è vostro, costruiamo insieme una grande nazione”. Sulla stessa
linea l’assessore alla pubblica istruzione Battista Maulicino, “E’ importante formare nuove generazioni su questi valori, anche con esperienze
concrete come questa che hanno vissuto a Torino. Sono convinto che la
giornata di oggi come quelle vissute a Torino non saranno dimenticate
facilmente dagli studenti”.
Sul palco è salito anche il maestro Pino Le Fauci, autore del murales realizzato in Piazza Mancini davanti al municipio: il murales era stato creato
in occasione della Tappa del Giro d’Italia partita da Diamante nel 2005 e
nei giorni scorsi il maestro Le Fauci l’ha arricchito del simbolo del tricolore proprio per l’occasione del centocinquantesimo.
Con l’ausilio della proiezione di diapositive ha spiegato i vari simboli rappresentati nel murales: il cedro, il mare, i cavalli simbolo di libertà,
l’Immacolata Concezione e il tricolore, il ciclismo e il peperoncino. Sul
murales restaurato l’Assessore al Turismo Franco Maiolino ha detto:
“Con l’occasione dei festeggiamenti dell’unità d’Italia abbiamo voluto fare
contestualmente più di una operazione. Abbiamo recuperato questo
straordinario murales. Nel contempo abbiamo fatto un’operazione di marketing inserendo Piazza Mancini nel circuito dei luoghi da visitare e mirata al riordino dell’arredo urbano della stessa Piazza. Inoltre il Maestro
Le Fauci ha effettuato un reinserimento cromatico per celebrare in 150
anni dell’unità d’Italia, su di un murales che è dedicato al Giro d’Italia, un
evento già di per sé unificante per tutti gli italiani “.
Gli interventi sono stati preceduti dalla proiezioni dei video “Buonanotte
all’Italia” di Luciano Ligabue e del video istituzionale sul centocinquantesimo. Dopo la proiezione del video di Roberto Benigni con la sua esegesi dell’Inno d’Italia, tratto dall’ultimo Festival di Sanremo, il direttore del
“Quotidiano della Calabria”, Matteo Cosenza ha letto il suo editoriale
sul suo sentirsi italiano, riscuotendo copiosi applausi durante la lettura.
“Sono italiano – ha detto tra l’altro Cosenza – perché sono venuto a lavorare in Calabria, più a sud del sud dove sono nato, perché amo e odio
questa terra, che è la mia terra”. Dopo il direttore, sono intervenuti gli studenti Andrea Crusco, della classe V A geometra e Michela Longo, della
classe V A programmatore, con contributi sulla storia del Risorgimento e
sul ruolo della donna in quel contesto storico.
In seguito è stato proiettato il video realizzato dalla locale emittente televisiva “Telediamante” che ha seguito gli studenti nel loro viaggio a
Torino, un vero e proprio reportage di tutti i momenti clou vissuti dagli
alunni e dai loro accompagnatori.
Marco Frandina, sindaco dei ragazzi, ha voluto ripercorrere quei momenti ricordando le emozioni vissute, mentre la docente Gilda Magorno, dell’associazione “Il Grilloparlante” ha letto “La tempesta del dubbio” di
Giuseppe Mazzini.
La manifestazione è terminata con i saluti di Concetta Smeriglio, dirigente dell’I.S.S.S di Diamante, di Fortunata Sconzatesta, in rappresentanza dell’I.C. di Diamante, di Antonio La Rosa, per i Licei di Belvedere
Marittimo, dell’assessore Maulicino e del sindaco Magorno.
Nel tardo pomeriggio del 24 il Sindaco ha scoperto, nel centro storico, la
nuova targa che indica “Largo Unità d’Italia”. Nel corso della cerimonia,
che si è svolta alla presenza di rappresentanti delle istituzioni, delle forze
dell’ordine e dei cittadini convenuti, Mons. Cono Araugio ha impartito la
benedizione alla targa, che nella sua nuova veste ricorda il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
L’Orchestra di Fiatti Città di Diamante ha suonato per l’occasione l’Inno
Nazionale ed altre musiche ispirate alla ricorrenza esibendosi nella manifestazione che ha successivamente chiuso la giornata del 24.
In serata, infatti, al Cineteatro Vittoria dove è stato proiettato il film “Noi
credevamo” di Mario Martone. La pellicola che racconta le vite di tre giovani del sud Italia che in seguito alla feroce repressione borbonica dei
moti che nel 1828 vedono coinvolte le loro famiglie, maturano la decisione di affiliarsi alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini.
Tra gli interpreti del film: Luca Zingaretti, Luigi Lo Cascio, Toni Servillo,
Luca Barbareschi, Anna Buonaiuto. Era presente alla proiezione il
Presidente della Provincia, On. Mario Oliverio e numerose altre autorità civili e militari del nostro comprensorio, tra cui numerosi sindaci del
comprensorio. Il Presidente Oliverio, prima dell’inizio della proiezione, ha
rivolto un saluto ai presenti e sottolineando la grande partecipazione che
a nord e a sud si è avuta per le celebrazioni del cento cinquantenario si è
così espresso: “ Abbiamo bisogno di un’Italia Unita, perché il nord e il
sud insieme possano guardare aventi con maggiore fiducia, perché superando ogni distorsione ogni difficoltà si possa costruire l’Italia del futuro,
si possano offrire ai nostri giovani delle opportunità di crescita, di lavoro,
di fiducia.”
a cura di Giuseppe Gallelli
L’Assessore alle Politiche Sociali
Battista Maulicino
Incontro con l’Ecotur per sviluppare nuove
sinergie nel settore turistico.
L’Assessore al Turismo del Comune di Diamante, il Dott. Franco
Maiolino, sottolinea con soddisfazione l’interesse ed il seguito
suscitato dalla riunione da lui coordinata che si è tenuta lo scorso 11 marzo tra i rappresentati dell'Ecotur, - Consorzio degli
Operatori Turistici della Riviera dei Cedri e gli operatori del settore turistico di Diamante e Cirella, al fine di intraprendere iniziative turistiche di territorio.
Come ha evidenziato l’Assessore Maiolino, è importante che
vengano facilitati processi finalizzati a creare sistema tra gli operatori del settore turistico che operano sul territorio ed adoperarsi per creare le giuste sinergie anche tra le istituzioni di un comprensorio ricco di straordinarie potenzialità come la Riviera dei
Cedri. In questo senso, ad esempio, l’Assessore ha evidenziato
come sia indispensabile concordare tra i vari comuni un programma unico degli eventi e delle manifestazioni, proprio per
calibrare meglio l’offerta ed evitare inutili sovrapposizioni.
Nel corso dell’incontro di Presidente Giancarlo Formica ed il
Vicepresidente Angelo Napolitano.
Hanno illustrato le finalità e gli obiettivi del Consorzio degli
Operatori turistici della Riviera dei Cedri, uno strumento a disposizione degli operatori del territorio per scommettere sullo sviluppo turistico attraverso la creazione di una rete di operatori che
condividono strategie e risorse per il rilancio del comparto. In un
periodo di riconosciuta crisi economica e ovviamente anche del
comparto turistico il consorzio unisce un gruppo di imprenditori
del territorio che ha deciso di mettersi in rete, investendo in promozione del territorio, formazione, riqualificazione dei servizi e
attenzione verso l’ ambiente, con un approccio etico e sostenibile evidenziato dall’appartenenza delle strutture presenti al marchio Ecolabel – Legambiente.
Il Consorzio, in tal senso, è impegnato nella promozione delle
eccellenze del territorio anche attraverso la sua presenza alle più
importanti appuntamenti italiani ed esteri di settore, come la BIT.
Grande interesse hanno riscontrato le proposte avanzate
dall’Ecotur presso gli operatori di Diamante e Cirella presenti all’
incontro e ricco ed articolato è stato il confronto sulle problematiche del settore nel territorio.
Un passo importante, comunque, quello fatto lo scorso 11 marzo
– come sottolinea l’Assessore Maiolino – per far si che in un settore vitale come quello turistico, si attivi una reale volontà di
cooperazione tra tutte le componenti del comprensorio.
In fine, l’Assessore Maiolino ha voluto stigmatizzare come per il
raggiungimento di tali obiettivi sia necessario che la parte pubblica detti indirizzi, fornisca servizi, destini risorse e agisca da
facilitatore di quei processi di cui gli operatori privati del settore
alla fine sono gli attori principali.
Consegnate le Borse di studio
AGE QUOD AGIS
Lo scorso 29 marzo, nella sala consiliare del Comune di
Diamante, si è svolta la cerimonia di consegna delle
BORSE DI STUDIO AGE QUOD AGIS, un’iniziativa volta
ad individuare e a premiare una rosa di studenti universitari meritevoli residenti nel comune di Diamante.
Erano presenti: Battista Maulicino (assessore alla cultura
del Comune di Diamante), Giuseppe Marino in sostituzione di Concetta Smeriglio (dirigente scolastico dell’Istituto
d’Istruzione Superiore Giovanni Paolo II di Diamante) a
Praga per accompagnare gli studenti in un viaggio di istruzione, Maria Grazia Cianciulli (dirigente scolastico
dell’Istituto Magistrale di Belvedere M.mo), Anna Maria
Frascini (dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di
Diamante),
Francesco
Errico
(presidente
dell’Associazione Culturale Cerillae Onlus) e Giorgio
Perrone (rappresentante di Reteimpreseperilsociale di
Cosenza).
Le cinque borse di studio messe in palio, del valore complessivo di 2.500 Euro, già assegnate mediante regolare
bando, sono state consegnate ai cinque vincitori del concorso. e per alcuni dei ragazzi fuori sede per impegni
universitari, ritirate dai loro parenti.
Gli studenti vincitori sono risultati: Esterina Nervino
(classificata al 1° posto e vincitrice di una borsa di studio
di € 1.000,00), Raffo Antonio e Raffo Maria Giuseppina
(classificati ex aequo al 2° posto e vincitori di due borse di
studio di € 500,00 cadauna), Amodeo Maria Francesca
e Praino Ramona (classificate al 3° posto ex aequo e vincitrici di due borse di studio di € 250,00 cadauna). Il progetto è nato dall’idea di poter fare qualcosa di concreto
per agevolare il percorso di studio di qualche giovane diamantese in un momento di grave crisi economica, risentita soprattutto dalle famiglie meno abbienti, nel cui ambito
a farne le spese sembra essere maggiormente la scuola,
che negli ultimi anni ha assistito solo ad una politica di
tagli indiscriminati non compensata da investimenti altrettanto cospicui per migliorare la tanto decantata “qualità
dell’insegnamento”. E il bando istitutivo delle due borse di
studio ha inteso premiare proprio gli studenti a reddito più
basso, tenendo però anche nella giusta considerazione il
merito, condizione imprescindibile dell’insegnamentoapprendimento. E’ da sottolineare, inoltre, il contributo
dato all’iniziativa da Gilberto Raffo, il quale ha messo a
disposizione un pregiato tavolo in mosaico di marmo lavorato interamente a mano, grazie al quale è stato possibile
attivare una lotteria senza fini di lucro i cui proventi sono
stati interamente devoluti all’organizzazione delle due
BORSE DI STUDIO AGE QUOD AGIS.
l’Olmo
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7
G l i s t u d e n t i d i D i a m a n t e a To r i n o p e r l ’ U n i t à d ’ I t a l i a
Si è svolto dal 16 al 20 marzo scorso il viaggio che una
rappresentanza di studenti delle terze classi delle scuole
medie dell’Istituto Comprensivo di Diamante ha effettuato
a Torino per partecipare alle celebrazioni per i 150 anni
dell’Unità d’Italia. Manifestazioni tenutesi alla presenza del
Presidente della Repubblica.
Un’esperienza, quella vissuta nel capoluogo piemontese,
prima Capitale dello Stato Unitario a Torino, straordinariamente interessante ed emozionante per i giovani alunni di
Diamante che hanno preso parte ad una iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale di Diamante,
attuata in partenariato con l’associazione “Ilgrilloparlante”,
che ne ha curato in maniera determinate la parte organizzativa, e con l’Istituto Comprensivo di Diamante.
Presente a Torino il Sindaco Ernesto Magorno che con la
delegazione di Diamante ha partecipato, in particolare,
alla manifestazione che si è svolta lo scorso18 marzo al
Teatro Regio con la quale il Presidente della Repubblica
ha dato il via ai festeggiamenti torinesi per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Nell’occasione, così com’è stato ampiamente riportato
dagli organi di comunicazione, il Presidente Napolitano ha
tenuto, con la consueta passione civile ed incisività, un
discorso che per la sua straordinaria valenza ha emozionato la platea ed è stato più volte interrotto da numerosi
ed entusiastici applausi. “ Sono straordinariamente felice ha dichiarato il Sindaco Magorno - perché abbiamo avuto
tutti la sensazione di aver partecipato ad un evento storico,
al quale gli alunni di Diamante potranno dire con orgoglio
di esser stati presenti”.
Il Sindaco ha sottolineato il forte richiamo all’Unità
Nazionale che il Presidente ha rivolto a tutti gli italiani.
Quel valore nel quale la Città di Diamante ha dimostrato di
volersi incondizionatamente riconoscere.
Non si sono esaurite al Teatro Regio le emozioni per gli
alunni di Diamante in visita a Torino. Nella stessa giornata del 18, infatti, nel recarsi alle Officine Grandi
Riparazioni, gli alunni di Diamante sono stati tra quelli ai
quali il Presidente Napolitano ha rivolto il suo saluto nel
recarsi ad inaugurare il grande spazio espositivo
“Esperienza Italia 150”.
Oltre a questi importanti incontri, particolarmente fitta di
impegni è stata la permanenza dei ragazzi di Diamante a
Torino dove hanno potuto visitare il “Museo Egizio” , il
secondo al mondo per importanza dopo quello de Il Cairo,
il “Museo del Cinema” all’interno della Mole Antonelliana
ed il complesso della “Venaria Reale”, capolavoro dell’arte barocca, residenza dei Savoia, annoverato tra i patrimoni dell’umanità dall’UNESCO.
Un viaggio che difficilmente gli alunni dimenticheranno
così come la delegazione che li accompagnava composta
dagli insegnanti Gilda Magorno (Tutor del Consiglio
Municipale dei Ragazzi), Rosetta Benvenuto, Antonella
Turco; da Marisa Maiolino, socia de “Ilgrilloparlante;
Giuseppe Gallelli, dell’Ufficio Staff del Sindaco; Mario
Pagano di Telediamante che con la sua consueta professionalità ha documentato tutta l’iniziativa ed ha realizzato
un memorabile video che racconta passo per passo la
bella esperienza vissuta dalla delegazione di Diamante a
Torino.
Diamante per l’Unità d’Italia: le manifestazioni del 17 marzo.
Con grande entusiasmo e partecipazione Diamante e
Cirella hanno festeggiato il 150° anniversario dell’Unità.
Nelle giornate del 17 e del 24 diverse sono state le iniziative che si sono svolte per celebrare l’importante anniversario. Occorre dire, innanzitutto, che proprio il 17 Diamante e
Cirella si sono colorate del nostro tricolore nazionale, grazie alle tante bandiere esposte in tutto il territorio.
La stessa Amministrazione ha distribuito 200 bandiere tricolori invitando, come detto, tutti i cittadini ad esporre una
bandiera italiana. Le celebrazioni hanno preso il via nella
prima mattinata del 17 nella quale il Sindaco, alla presenza delle autorità cittadine ha deposto una corona di
allora sulla lapide di Piazza XI febbraio che ricorda i caduti della I° Guerra Mondiale.
Un gesto con il quale si è voluto simbolicamente onorare
tutti coloro che hanno sacrificato la vita per il bene della
nazione. La cerimonia è stata preceduta dall’esecuzione
dell’Inno di Mameli da parte dell’Orchestra di Fiati Città di
Diamante che ha eseguito nel corso delle manifestazione
della mattina altri brani di ispirazione patriottica.
Dopo la toccante cerimonia si è tenuto nel Palazzo di Città
un Consiglio Comunale Straordinario convocato proprio
per l’importante anniversario.
In apertura dell’Assise, che si è svolta in un’aula consiliare
riempita da numerosi cittadini, il Prof. Franco Errico
Presidente dell’associazione Cerillae ha introdotto la discussione con un excursus storico sul processo di unificazione nazionale e con alcune interessanti considerazioni:
“La lingua italiana ci ha uniti a partire dal 1200 – ha detto il
Prof. Errico - . L’italiano ha costituto per secoli il fondamento di quel patrimonio culturale che è stato determinante per il processo di unificazione politico e nazionale.
Tutti i grandi della nostra storia hanno fermamente creduto
nell’unificazione dell’Italia e per essa hanno combattuto.
L’unità d’Italia – ha affermato ancora Errico - è un valore
del quale essere fieri perché rappresenta la nostra identità
nazionale.”
E’ intervenuto quindi l’Assessore alla Cultura Battista
Maulicino che ha incentrato il suo intervento sul tema
della “ irrisolta questione meridionale. E’ rimasto – ha
sostenuto l’assessore - l’antico tema della politica dello
stato centrale che non è stato capace di guardare alla valorizzazione del mezzogiorno, nell’interesse di tutto il paese.
Se non si realizza l’obiettivo dell’unificazione economica,
l’unificazione politica conseguita 150 anni orsono si troverà sempre e comunque a fare i conti con quello strano
dualismo costituito da una fatale divisione che si è accentuata man mano tra il settentrione e il meridione.”
Il Consigliere Fabio Cavalcanti ha sottolineato l’importanza della giornata del 17 marzo ed ha letto un brano di
Papa Giovanni Paolo II , nel quale sono richiamati i valori
fondanti che sono alla base di ogni forma di unità civile,
sociale, morale e politica.
Principi in base ai quali, come ha sottolineato il
Consigliere, coloro che sono chiamati a rappresentare i
cittadini hanno grosse responsabilità , perché devono
vivere questo compito al servizio della gente, aiutando in
particolare i più deboli.
Ai cittadini si richiede di partecipare, stimolare controllare
gli eletti per evitare lo scollamento tra la politica e la
gente. Per il Consigliere Comunale Pino Pascale: “Questo
è il giorno che diviene più importante dell'anno. Dalle piccole comunità come la nostra parte un segnale importante
con questa grande partecipazione. E' un giorno nel quale
dobbiamo dichiararci orgogliosi di essere italiani. Quando
ho avuto la fortuna di fare il servizio militare – ha detto
Pascale - ho sempre sperato che la bandiera uscisse dalle
caserme per farci sentire orgogliosi di appartenere all'Italia,
a questa grande nazione.
Diamante ha dato il suo contributo all’unificazione d’Italia
fin dal 1848 – ha detto nel suo intervento il Consigliere
PaoloDe Luna - lo ha fatto partecipando ad importanti
momenti come la “Spedizione dei mille” e la “Battaglia
del Volturno”. La nostra Città, inoltre, ha assicurato il
suo contributo alle diverse celebrazioni che si sono svolte
in onore dell’Unità nazionale .
Nel 1911 alle celebrazioni dei 50 anni dell’ Unità il primo a
parlare dopo il Sindaco di Roma fu proprio suo nonno,
Paolo De Luna, allora Sindaco di Diamante .
E’ necessario – ha detto inoltre il Consigliere - pensare al
passato per riflettere sul futuro, superare le diversità ed
essere orgogliosi di essere italiani.
L’Assessore Franco Maiolino ha sottolineato la straordinaria unità di intenti che si è registrata nel corso del consiglio straordinario:”Questo Consiglio Comunale è capace di
esprimere dei contenuti conseguendo un grande risultato.
Questo è sicuramente il più bel consiglio comunale al
quale ho preso parte, anche per la grande partecipazione
dei cittadini. In questo caso il Consiglio ha colto l' essenza
principale del suo essere, quello di essere occasione per
proporre oltre che per discutere.
L’Assessore Maiolino ha proposto, nell’ambito della commissione formatasi per l'attribuzione dei nomi alle nuove
strade cittadine, di dedicare una via alla ricorrenza del 17
marzo e di intitolare una piazza cittadina alla Costituzione
della Repubblica.
L’Assessore Pierluigi Benvenuto ha voluto ricordare il
forte richiamo all’unità fatto dal Capo della Stato che , nel
suo discorso del 16 marzo, ha sottolineato come l’Italia sia
divenuto un Paese importante proprio grazie alla sua
Unità. Per Benvenuto proprio nei momenti di difficoltà è
giusto rifarsi ai valori fondanti della nostra Nazione, alle
nostre radici culturali e religiose. In questo senso è importante che sia stata istituita questa nuova ricorrenza, che
ricorda un momento fondamentale per la nostra storia e
per la costruzione della nostra identità nazionale”.
In conclusione, il Sindaco, Ernesto Magorno, si è detto
orgoglioso di indossare il tricolore in una giornata storica
come quella che riguarda l’Unità d’Italia. Il Sindaco ha voluto ringraziare tutti i presenti: le associazioni, le Forze
dell’Ordine, le scuole e tutti i cittadini ed ha voluto ricordare come sia necessario trovare ciò che unisce gli italiani,
così come espresso dal Capo dello Stato che ha fortemente voluto le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità con l’idea
di guardare al meglio del nostro passato per guardare con
speranza al nostro futuro, cioè all’Italia unita. In un
momento generale di crisi, di un sistema economico che
vacilla sia ad occidente che ad oriente il nostro Paese deve
ritrovare nelle sue profonde radici storiche e culturali la
forza per reagire. In conclusione ha regalato la bandiera
tricolore ai rappresentanti delle forze dell’ordine presenti, ai
Carabinieri alla Polizia Municipale ed alla Capitaneria di
Porto, chiedendo loro di continuare a vigilare sulla comunità cittadina. Il sindaco ha infine invitato il Consiglio
Comunale a votare un ordine giorno che sinteticamente e
simbolicamente recitava: “Noi vogliamo la bandiera tricolore, noi vogliamo l'Italia unita.”
pag.
l’Olmo
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n.104- Aprile 2011
Di poeti, di arte e di cose nostrane
Il Mosaico di via Tasso
di Antonio Magurno
S’ancuna vota
vai vers’u Timpunu
d’a Chjsia,
amicu, fèrmat’allu vicu
ca ppi testi di juri è lu
campiunu
di tutti i vichi di stu
borgu anticu.
Quannu ti truvi sutt’u campanaru
spalanca l’ucchj e guard’avant’a ttija:
ti sinti trasportatu paru paru
nt’u munnu da pittura e d’a poisija.
Di lignu e firru c’è n’impalcatura
da nterra fin’ assutt’i ciarameli;
n’ umminu cc’a mugliera ci lavura:
jilla è Angila, u masculu è Micheli.
Ppi misi e misi hanu girat’u munnu
circannu petricelli culurati;
a notta hanu pirdutu pur’u sunnu,
ma nu quatru assai billu hanu pitturatu.
Ccu pacinzia e nn’arti cirtusina
nt’u muru puri i petricelli hanu ncullati
e cantanu na storia sopraffina
ch’ànu mmintata sulu maghi e fati.
Llà cchi bidi?
Nu vuiu ccu li corna
cumi chillu d’a grotta d’u Rimitu,
i zappaturi Vommicinu sforna
ca scìnnin’allu mari prifiritu.
Non pasciunu cchiù picuri né crapi,
non tiranu cchiù u ciucciu pp’a capizza;
né siminanu vrucculi di rapi,
ma vanu a mmari e tirano na rizza.
Nu jurnu arriva allu Caricaturu
na paranza e si fermidi: alla rina
ha da scinni a Madonna; i piscaturi
Patruna a fanu subitu e Riggina.
Cchiù sutta: i varchi,
cch’i rizzi ed i lampari
e marinari stracchi pp’u lavuru;
c’è na guagliuna allu fragu d’u mari
ccu n’aragusta ca cci fà l’amuri.
Na finestra ch’è chjna di misteru
fa bbidi nu brillanti appizzicatu
quasi a nu filu e pàridi daveru
ca sta ppi cadi nterra spizzicatu.
‘Artista a nnui ni dadi na lizziuna
ca veramenti s’ha da teni a mmenti:
Diamanti è billu cum’è bella a Luna,
ma allu fa bruttu mò non ci vò nenti.
Si c’è alcun ca vò bbeni a stu pajisu
non rimanissa tuttu cittu e mutu:
st’angulillu di veru Paradisu
hàma difenni prima ch’è pirdutu.
Sinnucu cunzigliri ed assissuri,
genti di pinna, fimmini, quatrari,
nonn’i vulimu cchiù, no, sti brutturi
cà Diamanti ha da resti senza pari!!!
Fu lei
Ugo Grimaldi
(1965-2007)
Fu lei la prima ad aprire le porte del mio cuore,
Fu lei, e la sua innocenza, a farmi apprezzare la bellezza delle cose.
Fu lei, stringendomi la mano, a illuminarmi l’anima,
Fu lei a liberarmi dal lento fluire del tempo....
Lei: il mio sogno avverato !
Ed io ne feci un incubo...
Di lei : feci la mia distruzione !
A Diamante si mangia così
di Lily Genovese
TAGLIATELLE AGLI ASPARAGI
Ingredienti per 4 persone:300 gr. di farina1 uovo - Un mazzetto di asparagi
selvatici
-200 gr. di pomodorini pachino -Olio d’oliva
- 1 spicchio d’aglio -Sale pepe
Procedimento:
Impastate la farina con un pizzico di sale,
l’uovo e mezzo bicchiere di acqua fredda.
Lavorate l’impasto finchè risulterà elastico.
Stendete la pasta in una sfoglia non troppo
sottile, infarinatela, arrotolatela su se stessa e tagliatela a strisce larghe 1 cm.
Allargate in fine le strisce e mettetele su un
canovaccio ad asciugare.
Pulite gli asparagi, sbollentateli per 1
minuto e poi rosolateli in un tegame con
l’olio e l’aglio per un paio di minuti. Unite i
pomodorini tagliati a pezzetti, salate, pepate e cuocete per circa dieci minuti.
Lessate le tagliatelle al dente, scolateli e
conditeli con la salsa preparata.
Spolverizzate con del parmigiano.
CROCCHETTE DI PATATE
Ingredienti per 4/5 persone: 600 gr. di patate -4 o 5 cucchiai di farina -2 uova Parmigiano grattugiato -Un ciuffo di prezzemolo -Un pezzo di provola o a piacere provola affumicata - Pagrattato - Olio per friggere Sale e pepe
Procedimento: Lavate le patate, mettetele
in una pentola con abbondante acqua e portate ad ebollizione. Nel frattempo tagliate la
provola a strisce lunghe circa 4 cm. Quando
le patate saranno cotte, sgocciolatele e passatele allo schiacciapatate, unite un cucchiaio di farina, il parmigiano ed i tuorli delle
uova. Salate, pepate ed aggiungete il prezzemolo sminuzzato. Mescolate fino ad ottenere
un composto omogeneo. Dopo aver lasciato
raffreddare il composto, prendetene un po’,
formate al centro una cavità e inserite un paio
di striscioline di provola. Passatele le crocchette prima nella farina, poi negli albumi
delle uova appena sbattuti ed infine nel pangrattato. Friggete in abbondante olio caldo,
lasciatele dorare, sgocciolatele e servitele
calde.
Nel documento del 2001 della Pontificia Commissione Biblica, Il popolo
ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia cristiana, si afferma: “Senza
l’Antico Testamento, il Nuovo Testamento sarebbe un libro indecifrabile,
una pianta privata delle sue radici e destinata a seccarsi”.
Mille Grazie a Toni per questo suo Crocifisso! La sua splendida intuizione
dà un contributo catechetico di luce su questo tema della teologia della
Chiesa dei nostri tempi. La Croce sorge ben solida sulle radici dell’Antico
Testamento. Il Cristo d’olivo porta a compimento la forza che viene dalle
radici d’olivo dell’Antico Testamento e l’olivo delle radici continua nell’olivo
della Croce. Visivamente l’opera, di rilevante pregio artistico, introduce il
fruitore d’arte nei pensieri che immergono la teologia contemporanea
nell’Antico Testamento, necessario per capire il Nuovo Testamento; la teologia della sostituzione (la Chiesa ha sostituito Israele nel piano di Dio!) non
regge, anche se ha sèguito nelle Chiese d’Oriente. Mai più odi o persecuzioni contro gli Ebrei! Essi sono i nostri ‘fratelli maggiori’, i destinatari della
prima e della seconda alleanza, ad essi affidate per la salvezza della nazioni. Conviene, dopo la contemplazione di questo Crocifisso, ritornare sulla pagina paolina di Rom 11, 14-36.
Altre particolarità stilistiche impreziosiscono l’opera. 1. La differenza di estensione delle mani, la sinistra
distesa nell’abbandono della morte e la destra rattrappita nell’ultima resistenza alla morte. 2. Il viso profondamente scavato per la fatica e il dolore dell’umanità. 3. L’ultima luce negli occhi penetranti e fissi del
Salvatore sulla sofferenza di ogni uomo e di ogni donna della storia.
(Rev. Prof. Augusto Porso)
Aperta il 3 aprile scorso una nuova struttura AIAS a
Fuscaldo. La struttura, intitolata al patrono della
nostra amata Calabria, San Francesco di Paola, è
destinata ad ospitare e curare soggetti disabili, prevedendo attività di riabilitazione estensiva extraospedaliera a ciclo diurno, tanto di tipo sanitario e
socio-assistenziale quanto di tipo occupazionale,
finalizzate a garantir loro miglior qualità di vita.
Alla cerimonia inaugurale, hanno partecipato Mons.
Salvatore Nunnari, Arcivescovo dell’ Arcidiocesi di
Cosenza-Bisignano, il Presidente
Nazionale A.I.A.S. Ing. Francesco Lo Trovato;
il Sindaco di Fuscaldo Dott. Davide Gravina, gli
Onorevoli Gianpaolo Chiappetta, Giuseppe Gentile
e Michele Trematerra, il Presidente della Giunta
Regionale della Calabria, On. Giuseppe Scopelliti;
il Presidente e del Direttore Generale dell’ A.I.A.S.
Sezione di Cetraro- ONLUS.
Antonio Maurizio Arci
P E R R I C E V E R E L’ O L M O
B A S TA A B B O N A R S I .
V E R S A M E N TO D I € 1 2
S U C C / N . 1 2 5 7 6 8 9 8 I n t e s ta t o a :
Comune di Diamante- Servizio di
tesorieriaCausale: Abbonamento annuale
L’ O L M O .
Tr o v i L’ O l m o o n l i n e i n P D f s u :
w w w. c o m u n e - d i a m a n t e . i t /
w w w. g e n t e d e l s u d . i t
Un anno senza Rosa
Quando ci lascia una
persona cara, è come
se una parte di noi se
ne vada con lei, c’è un
vuoto incolmabile. Per
me questo vuoto c’è
dall’anno scorso, il 29
aprile 2010, quando la
mia amica Rosa è
salita in cielo.
Un vuoto incolmabile non solo per me, ma per
tutta la sua famiglia e per tutti quelli che la
conoscevano. Manca a tutti la gioia e la serenità che trasmetteva con la semplicità del suo
sorriso, anche nei momenti difficili della sua
vita.
Per me la sua assenza è molto dolorosa e solo
la fede può farmi accettare la sua mancanza,
non è stato solo perdere un’amica cara, ma un
punto di riferimento per i tanti momenti vissuti
insieme: i pellegrinaggi fatti insieme, le visite
agli ammalati, le giornate al mare o anche un
semplice incontro veloce con Rosa mi lasciava
qualcosa di speciale. Mi rimarranno sempre
questi ricordi indelebili, e pensandola mi sembra ancora di sentirla vicina con la sua risata e
il suo sorriso contagioso che sono sicura,
adesso, starà regalando anche lassù.
Maria Rosaria De Maria
DIAMANTE: Gennaro Caselli, Luigi Ferrante,
Giuseppe Leone, Francesco Leporini, Giuseppe
Leporini, Daniele Perrone, Giovanni Siniscalchi,
Francesco Vagace, ( fin qui lo studio di Gustavo
Valente) ancora Giovanni Caselli, Arcangelo
Caselli, Michele Capobianco, Giuseppe Maria
Caselli, Vincenzo De Luna, Enrico, Saverio e
Giuseppe Ordine.
Ancora qualche doveroso cenno su un periodo,
che pur fra polemiche e rievocazioni, sta tenendo
banco in questi mesi, come è giusto che fosse, nel
nostro Paese. Come ho avuto modo di dire su
queste colonne, il moto risorgimentale, nelle
nostre contrade, non ebbe a coinvolgere le
masse, che continuarono al contrario a sonnecchiare, mentre tutto intorno stava nascendo l’Italia.
Non mancarono però personaggi preclari, che con
il loro esempio, con abnegazione e coraggio,
magari con gesti plateali, apparentemente inutili,
tentarono di scuotere le coscienze, di destare i
dormienti, di sollecitare i dubbiosi, di dar coraggio
ai pavidi. A proposito …..nel mio pezzo sulle
“Camice Rosse” di casa nostra, non avevo certo
intenzione di dare un quadro esaustivo su quanti
diedero un qualsivoglia contributo al nostro riscatto, ma solo di riportare gesti eclatanti, e, perché
no?, temerari, ma simpatici di giovani a cui l’ardire non mancava. A parte ovviamente quel Luigi
Miceli, che si erge di molte spanna sugli altri, perché fu combattente intemerato in tutte e tre le
guerre d’indipendenza, protagonista nella difesa
della Repubblica Romana come nella Spedizione
dei Mille! Tuttavia per non far torto a nessuno e per
accorata ammirazione verso quei patrioti, campanilismi a parte, perché non credo sia il caso, riporto tutti i nomi di quanti, a vario titolo, presero parte
al Risorgimento dell’Italia. La fonte principale è lo
studio attento, appassionato e completo dello storiografo Gustavo Valente. L’elenco è per paesi e in
ordine alfabetico.
AIETA: Nicola Adamo,Isidoro Aloisio, Pasquale
Aloisio,Francesco Asprino, Pasquale Asprino,
Raffaele Asprino, Francesco Candia, Vincenzo
Candia, Giovanni Fiorillo, Pasquale Grimaldi, don
Luigi Lomonaco, don Pasquale Lomonaco,
Vincenzo Lomonaco, Carmine Longo, Antonio
Patti, Francesco Patti, Giuseppe Rio, Pasquale
Russo.
AMANTEA: Nicola Arena, Luigi Aurato, Giuseppe
Apa, Gabriele Bruni, Gioacchino Caruso, Giovanni
Cavallo Marincola, Cav. Baldassarre Cavallo,
Francesco Frangione, Giuseppe Frangione,
Gennaro Grifone, Raffaele Mannarino, Nicola
Alessandro Miletti, Mario Mirabelli, Roberto
Mirabelli, Rodolfo Mirabelli, Antonio Marinaro,
Gennaro Musì, Gennaro Parelli, Nicola Parelli,
Antonio Pariano, Francesco Pietramala, Natale
Politano, Giuseppe Segredi, Annunziato Suriano,
Gaetano Totera.
BELMONTE: Giovan Battista Cicero, PP. Felice
da San Pietro, Nicola Bossio, Carlo Conforti,
Raffaele Costabile, Tommaso del Giudice,
Giovanni del Rio, Giovanni De Luca, Anna
Marano, Cristofaro Miceli, Carlo Marano, Nicola
Pella, Nicola Pellegrini, Melchiorre Perna,
Gioacchino Porco, Francesco Rizzi, Gennaro
Secreti, Francesco Tirri, Giuseppe Tirri, i fratelli
Veltri, Giovanni Vizza.
BELVEDERE M.: Angela Barone, Giuseppe
Mistorni, Pietro Palazzo, don Luigi Rubino.
BONIFATI: Carlo Maria Santoro,
Santoro, Giuseppe Santoro.
Gaetano
FIUMEFREDDO: Carlo Curatolo, i fratelli
Santanna, Carmela, Emanuele e Francesco Zupi.
FUSCALDO: Michele Aieta, Francesco Argento,
Antonio e Francesco Baldino, Giovan Battista
Carnevale, Pasquale Ceraldi, don Egidio
Colonnese, Antonio D’Andrea, don Giuseppe
D’Andrea, don Giuseppe D’Andrea, don Luigi
D’Andrea, Salvatore Giglio, don Silvio Jannuzzi,
Francesco Maria Lanzillotta, don Francesco
Lanzillotta, Salvatore Lanzillotta, Luigi Lanzillotta,
Francesco e Nicola Lattari, don Francesco
Mazzei, don Giuseppe Messinetti, Nicola Rosa,
don Domenico Santoro, Giovanni Santoro, don
Carlo Maria Santoro, don Raffaele Santoro, don
Salvatore Santoro, Giuseppe Scarlato, Salvatore
Seta, Francesco Trotta, Alfonso e Salvatore
Vaccari, Alfonso Vaccaro, Diomede Vairo.
GRISOLIA: Giovan Battista Adduci, don
Cherubino Biondi, Filippo Biondi, don Francesco
Antonio Saporiti, Luigi Saporiti, Giuseppe
Scarfoglio.
LONGOBARDI: Luigi Miceli (il cui busto compare
oggi fra le 83 erme sul Gianicolo a Roma), Giovan
Battista de Michele, Enrico, Giulio,Francesco e
Alessandro Miceli, Filippo Migliarese,Vincenzo
Pellegrini.,Vincenzo Presta.
PAOLA: Antonio Baroni, Matteo Caracciolo,
Francesco Catalani, Francesco De Carlo,
Giovanni Masciaro, Giuseppe Maraviglia,
Giuseppe Miceli, Giuseppe Miceli Rossi, Vincenzo
Molinaro, Pasquale Sangineto, Giovanni, Michele
e Vincenzo Valitutti.
SAN LUCIDO: Beniamino Romeo (fu fra i difensori di Venezia nel ’48)
SCALEA: Giuseppe Donato e Francesco Cupido,
Luigi Calvano, Giovanni Caselli, Cesare De Bonis
( morì al bagno penale nella fortezza di Ischia)
TORTORA: Filippo La Gioia
VERBICARO: Antonio Carlomagno, Matteo
Cirimele, Domenico Di Bello, don Nicola Di
Giorno, Domenico Sarubbi (tutti furono tra i protagonisti dei fatti seguiti al 1799)
Mancano gli elenchi di Orsomarso, Santa
Domenica Talao, Guardia Piemontese e Maierà.
Gli elenchi di Tortora, San Lucido e Verbicaro,
invece non sono completi.
La più alta partecipazione ai moti risorgimentali
dunque sarebbe di Fuscaldo con 35 individualità,
seguito da Amantea con 27 e da Aieta e Belmonte
con 21. Erano quasi tutti figli di proprietari terrieri,
nobilotti, cioè i c. d. galantuommini, professionisti
e qualche sacerdote. Tre sole le donne.
Si chiede venia, ovviamente, per eventuali errori,
omissioni e dimenticanze. Del resto, a volte, gesta
eroiche sono rimaste nell’ombra e sconosciute ai
più. Al contrario, altre volte, accadde quello che
successe più tardi, dopo la Marcia su Roma.
Dopo cioè che Benito Mussolini aveva conquistato il potere, furono in tanti, che se ne erano rimasti tranquillamente a casa, a brigare il riconoscimento di “sciarpa littoria”, la fusciacca gialla e
rossa, che attestava la partecipazione all’evento.
Così avvenne dopo la spedizione garibaldina; a
dar retta a tutti, Garibaldi sarebbe partito da
Quarto non con mille uomini, ma con diverse
migliaia di più. E’ noto del resto che il carro del vincitore è sempre molto affollato.
3
L’ordinanza del Sindaco sulle antenne
di Ciro R.Cosenza
CETRARO: Benedetto e Leopoldo La Costa (morti
entrambi nel bagno penale di Procida) Ferdinando
La Costa, Giuseppe Ricucci).
Anni addietro mi trovai di fronte il mio amico Antonio Contatore, in arte
“Toni “.
Era Toni , un giovane che sentiva il suo amore per l’arte e lottava per
conquistarla ma il percorso era lungo, doloroso, difficile, arduo.
Giorno dopo giorno, anno dopo anno, egli seppe sempre lottare per la
realizzazione delle sue aspirazioni. Gli diedi il poco che mi era rimasto
ed egli, con umiltà ed interesse, ascoltò i miei consigli e li applicò fin
tanto che oggi, con il suo Cristo , viene alla luce.
Ma come? Nel modo più glorioso che mai potesse essere: un Cristo
uomo, pieno di sofferenza per l’umanità tutta e con un amore immenso fino al sacrificio di sé stesso.
Cristo, inchiodato alla Croce, con lo sguardo vivo del dolore interiore,
con le braccia genuflesse, la diversa estensione delle mani: l’una distesa accettante la morte come volontà di Dio Padre;l’altra, quasi divelta dalla croce, parla della sofferenza fisica, la parte terrena del Figlio
di Dio. Il volto del Cristo, pieno di sofferenza, parla attraverso gli occhi
all’umanità. Il viso, la barba, il petto gonfio come se volesse scoppiare, tutto è simbolo dimostrativo dello
strazio di Cristo. Anche la base a sostegno del Cristo, groviglio di radici di ulivo vuol rappresentare la terra,
gli uomini tutti abbarbicati alle radici di un Cristo eterno.
Nuova struttura AIAS
aperta a Fuscaldo
pag.
Ancora sul nostro Risorgimento
Il Cristo di Toni
Nani Razetti
Cc’u firru e cc’u cimenti i piscicani
tanti billizzi ormai hanu guastati;
mò cci hanu gnunti pur’i mazzacani
nt’a spiaggia granna e simu cchiù fricati!
l’Olmo
n.104- Aprile 2011
ORDINANZA CONTINGIBILE ED URGENTE IN MATERIA DI PUBBLICA INCOLUMITA' E TUTELA DELLA SALUTE
N. 04/ 2011
IL SINDACO
UFFICIALE DI GOVERNO – AUTORITA' SANITARIA LOCALE
ai sensi degli artt. 50 e 54 d.lgs. 267/2000

Considerato che da parte di numerosi gestori di telefonia mobile, continuano a pervenire al Comune richieste di installazione nel centro abitato di ripetitori fissi o mobili per telefonia cellulare;

Considerato che l'installazione di nuovi impianti ha generato, in maniera
crescente, nella popolazione laceranti tensioni sociali che destano forte preoccupazione per l'ordine pubblico, la pubblica incolumità e la sicurezza della comunità
intera;

Preso atto, altresì, che in data 28/02/2011 il Consiglio Comunale di
Diamante in seduta aperta e straordinaria ha valutato i fenomeni di preoccupazione e tensione sociale sorti tra la popolazione a causa del numero crescente di
antenne in opera nel territorio comunale;

Considerato che il vigente Regolamento Edilizio del Comune di Diamante
non disciplina nell'ambito del territorio la posa in opera di tali tipi di impianti per telefonia cellulare, per cui continuano a sorgere difficoltà interpretative per quanto
riguarda l'iter procedurale amministrativo connesso a tali richieste;

Considerato che il Consiglio Comunale di Diamante ha adottato, in data
28/02/2011, le delibere n. 11 e 12, nelle quali, dopo la discussione libera, si è approvato il regolamento comunale per l'insediamento urbanistico – territoriale e l'esercizio degli impianti di telefonia mobile;

Considerato che il Comune di Diamante non è dotato di idoneo studio tecnico scientifico sul territorio che possa costituire un valido strumento circa la conoscenza del livello di inquinamento elettromagnetico connesso all'esistenza di ripetitori fissi o mobili per telefonia;

Considerato che sotto il profilo medico-scientifico vi sono diversi orientamenti scientifici che tale inquinamento possa determinare l'insorgenza di malattie
degenerative, rischio che andrebbe ad aggravarsi a fronte del rilascio di altre
autorizzazioni;

Ritenuto indispensabile, nelle more di approvazione del P.S.C., provvedere alla tutela del territorio comunale, per evitare che possano essere installati
impianti in zone che non rientrano nella previsione dell'approvando strumento
urbanistico.

Ritenuto inoltre che l'esistenza, l'operatività e la nuova istallazione di tali
impianti nel centro abitato, così come l'installazione di ulteriori ripetitori, oltre a quelli esistenti, possano determinare problemi di carattere igienico-sanitario alla cui
tutela è preposto quest'organo;

Ravvisata la necessità di dare tempestiva esecuzione all’indirizzo espresso dall’Amministrazione Comunale al fine di rimuovere lo stato di rischio legato alle
elevate tensioni sociali in corso e consentire di condurre gli accertamenti necessari alla individuazione di siti potenzialmente idonei per la delocalizzazione delle
stazioni radio base;

Evidenziata l'impossibilità di differire l'intervento in relazione alla ragionevole previsione di danno incombente, nonché l'impossibilità di provvedere con gli
ordinari mezzi offerti dalla legislazione vigente;

Ritenuto che ricorrono i presupposti per l'adozione del presente atto e dei
requisiti della estrema urgenza;

Visto il D.lgs. n. 267/2000, nel testo emendato e vigente alla data odierna;

Visto il combinato disposto degli artt. 50 e 54 D.lgs 267/2000 nel testo
emendato e vigente alla data odierna;

Visto il D.M. 5 agosto 2008, in G.Uff. 09/08/2008, n. 186:
ORDINA
1)
La sospensione di ogni attività di installazione di impianti di telefonia mobile nel territorio del Comune di Diamante;
2)
La sospensione dei procedimenti amministrativi in atto e correnti presso il
Comune di Diamante, riguardanti autorizzazioni per installazioni di impianti di telefonia mobile.
DISPONE
Di comunicare il presente provvedimento, per opportuna conoscenza e/0 per quanto di rispettiva competenza, al sig. Procuratore della Repubblica di Paola, al sig.
Questore di Cosenza, al sig. Comandante dei Carabinieri della Stazione di
Diamante, al Sig. Responsabile dell’ Ufficio Tecnico Settore Urbanistica, Al Sig.
Responsabile dell’ Ufficio Tecnico Settore LLPP, al sig. Responsabile del Settore
Polizia Municipale di Diamante, il quale provvederà a verificarne l'applicazione.
La forza pubblica è incaricata di prestare la propria assistenza per l'osservanza
della presente ordinanza.
E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservare e di fare osservare il presente provvedimento.
AVVERTE
Che i contravventori alla presente ordinanza sono passibili di sanzione amministrativa da € 25 ad € 500, nonché penali ai sensi della vigente normativa in materia .
Contro la presente ordinanza è ammesso ricorso davanti al Tribunale
Amministrativo Regionale per la Calabria nel termine di gg. 60 dalla sua notificazione ovvero alternativamente ricorso straordinario al Presidente della Repubblica
nel termine di gg. 120 dalla data della notificazione (Dpr n.1199/1971).
Dalla Residenza Municipale di Diamante 9 marzo 2011.
F.to Il Sindaco
Avv. Ernesto Magorno
pag.
4
l’Olmo
n.104- Aprile 2011
L ’ O l m o
Pubblichiamo di seguito il racconto del
Viaggio a Torino dei ragazzi di III B, svoltosi
dal 16 al 20 marzo, in occasione del
Centocinquantenario dell’Unità d’Italia
ac di GM
TORINO,18 marzo 2011 –
NOI C’ERAVAMO
Di Gilda Magorno
A Torino, prima capitale d'Italia, per la solenne manifestazione al teatro Regio, con un parterre ricco di personalità
del mondo politico ed economico nazionale, ci siamo
anche noi, Istituto Comprensivo di Diamante .
Noi e solo altre due scuole del Piemonte . E c’è il nostro
Sindaco, Ernesto Magorno, che ha messo in campo le sue
energie per portarci qui , e c’è la nostra storica Emittente
locale, Telediamante che, accanto alla RAI e alle più
importanti emittenti Nazionali, immortalerà la nostra esperienza . E’ un avvenimento unico e straordinario come
straordinaria ed emozionante è la circostanza: l’apertura
delle celebrazioni ufficiali del Centocinquantenario
dell’Unità d’Italia insieme alla più alta carica dello Stato , il
Presidente della Repubblica in persona, Giorgio
Napolitano. Con il cuore gonfio d’emozione ci uniamo agli
applausi che accolgono il Presidente che fa il suo ingresso dopo aver inaugurato, davanti all’ingresso del teatro, la
statua di Camillo Benso, conte di Cavour: Egli è seguito
dai più alti vertici delle istituzioni locali – il presidente della
Regione Piemonte Roberto Cota, il sindaco di Torino
Sergio Chiamparino, il presidente della provincia di Torino,
Antonio Saitta e tante e tante personalità del mondo dell’economia e della politica. Ascoltando le commosse
dichiarazioni del Presidente sentiamo accendersi dentro
di noi quello “scatto d’orgoglio e coscienza nazionale…
che volevamo suscitare” e avvertiamo quella "necessità
stringente e imperativa di coesione nazionale, di rinnovato senso della patria e della Costituzione, che è il quadro
di principi e regole per il nostro vivere comune".
Mentre Napolitano parla, io guardo i nostri ragazzi e vedo,
in loro, la consapevolezza emotiva di essere parte di un
tutto, di essere cittadini di un grande Stato e li sento intonare Fratelli d’Italia e gridare Viva l’Italia, viva Napolitano,
insieme ad una platea qualificata, che fa il tifo per lo Stato,
come allo stadio, ma per una squadra che ha il compito ed
il dovere di vincere una partita che interessa il futuro della
Nazione "Le celebrazioni non finiscono oggi" dice il nostro
vecchio e amato Presidente" noi dobbiamo riacquisire un
patrimonio storico ideale che abbiamo un pò rimosso per
troppi anni. Dobbiamo ristudiarlo e risentirlo come nostro",
e come in lui è anche in noi la certezza che il 17 marzo,
"tanta gente, scendendo in strada, abbia riscoperto qualcosa" che aveva forse dimenticato: "il rinnovato senso
della patria e della Costituzione, che è il quadro di principi
e regole per il nostro vivere comune " , ancora più nel profondo arriva, perciò, negli animi il suo appello finale proferito con voce rotta dall’emozione " Chi ricopre ruoli, doveri istituzionali nel nostro paese deve avere umiltà".
Per noi diamantesi perciò, a Torino, è stato un momento
unico, educatori ed educandi, vecchie e nuove generazioni e le nostre rappresentanze istituzionali abbiamo
potuto festeggiare, da protagonisti, un compleanno d’eccezione, uno di quei compleanni che non si scordano più
e, anzi, segnano per sempre la storia delle persone perché fanno diventare "maggiorenne" la consapevolezza di
essere qualcosa di più che individui, di più che persone:
si tratta cioè della scoperta emotiva, prima che ragionata,
della propria identità sociale, storica, ideale che affonda
le radici in inni pieni di fascino come quello di Mameli, o
nella passione di uomini come Mazzini, Garibaldi che,
come Mameli, Cattaneo, Pellico, Menotti, Gonfalonieri
hanno saputo pensare, sentire, soffrire e morire per
amore della patria , per la sua libertà, indipendenza , l’unità .
I prossimi cinquant’anni trascorreranno e nel 2061 si
festeggeranno, anche a Diamante, i duecento anni dello
Stato Italiano : io auguro ai ragazzi diamantesi di tredici
anni del 2061 di raccogliere l’eredità delle certezze ideali,
morali , civili e umane che sono sbocciate nei loro coetanei del 2011. E auguro loro di trovare un altro sindaco che
li porti a Torino nel 2061 a spegnere insieme a loro, come
ha fatto il nostro sindaco attuale, le candeline del duecentocinquantenario dell’Unità dello Stato Italiano , sulla
torta tricolore cantando con loro Fratelli d’Italia e invitandoli a proteggere e difendere l’Unità come garanzia per le
generazioni future.
Mi corre l’obbligo di ringraziare, da queste pagine, Marina
Bertiglia, responsabile delle celebrazioni del centocinquantenario dell’Unità dello Stato Italiano e Francesca
Pizzigoni di Esperienza Italia che si sono adoperate per la
nostra partecipazione alle manifestazioni istituzionali del
Tearo Regio e delle ORG – Spazio Scuole- a Torino.
d e i
LE NOSTRE TRE GIORNATE DI TORINO
Il racconto di DENISE FRANDINA E DEGLI
ALTRI ALUNNNI DELLA III B DELL’IC DI DIAMANTE
ALL’HOTEL PARLAPÀ AD APRIGNANO
Intervento tenuto durante la cerimonia del 24 marzo 2011 , al Cineteatro
Vittoria di Diamante per i festeggiamenti istituzionali
del centocinquantenario dell’Unità d’Italia
DI MARCO FRANDINA
SINDACO DEL CONSIGLIO MUNICIPALE DEI RAGAZZI DI DIAMANTE
Sono molto contento di essere qui, con
voi, a celebrare il centocinquantenario
dell’Unità d’Italia, partecipando a questa
bellissima manifestazione cittadina che
mi fa ricordare quello che ho vissuto al
Teatro Regio, a Torino, il 18 marzo, dove
mi trovavo in rappresentanza di tutti i
miei compagni.
E’ stata una bellissima esperienza che non pensavo mai di poter
vivere. Ciò è stato possibile grazie al sindaco Ernesto Magorno e a
tutti quelli che hanno organizzato il nostro viaggio : noi delle terze
Classi dell’Istituto Comprensivo eravamo lì, unica scuola del
Meridione; oltre a noi solo una piccola rappresentanza di altre due
scuole Piemontesi. Questo momento, al Teatro Regio , che è stato
l’apertura ufficiale dei Festeggiamenti dello Stato Italiano per il
Centocinquantenario dell’Unità , ci ha emozionato tutti, persino il
nostro sindaco, che ha tenuto molto alla riuscita del nostro viaggio a
Torino per questa occasione speciale. Io credo che noi ragazzi , che
abbiamo partecipato a questo evento speciale, siamo stati molto fortunati , perché altri ragazzi come noi lo hanno visto solo in TV: noi ,
invece, eravamo lì presenti, in quel maestoso teatro a sentir parlare
il nostro presidente, Giorgio Napoletano e a sentire, col cuore, tutta
l’importanza e il significato dell’Unità soprattutto quando, tutti insieme, abbiamo cantato “Fratelli d’Italia”.
Dopo questa fortissima emozione ne abbiamo vissuta, nello stesso
pomeriggio, una ancora più forte, alle ORG – Spazio Scuole- dove
abbiamo atteso l’arrivo del presidente Napolitano che le ha inaugurate : e qui abbiamo avuto, noi ragazzi di terza media dell’Istituto
Comprensivo di Diamante, l’onore e il piacere di stringergli la mano.
Ma bellissimo ed entusiasmante è stato pure averlo aspettato con
tutti i ragazzi delle scuole piemontesi, gridando in suo onore e cantando Fratelli d’Italia .
Questo viaggio, in conclusione, ha insegnato a me ed ai miei compagni molte cose : ad apprezzare i valori della patria, della libertà,
indipendenza politica e di pensiero , dell’uguaglianza ; che sono i
valori per cui molti patrioti del Risorgimento sono morti per unire
l’Italia come Goffredo Mameli, grandissimo poeta che ha scritto il
nostro inno.
E’ stata davvero un’esperienza indescrivibile che vorrei rivivere insieme a voi tutti e che non dimenticherò mai.
Noi delle terze dell’Istituto Comprensivo di
Diamante, il 16 di questo mese, siamo partiti per
recarci nel capoluogo piemontese. Dopo molte
ore di viaggio in pullman, stanchi ma felici, abbiamo depositato le nostre valigie all’Hotel Parlapà,
meraviglia: un quattro stelle! Dopo una più che
gradita colazione che i nostri organizzatori si sono
curati di farci trovare all’arrivo, una veloce rinfrescata ed eccoci nel cuore di Torino: piazza
Castello, una delle più antiche e più belle piazze
della città.
A PIAZZA CASTELLO CON IL SINDACO DI
DIAMANTE
Ci siamo trovati immersi in una marea compatta
di visitatori venuti da ogni dove, persino da paesi
stranieri - come noi ragazzi di Diamante - per i
festeggiamenti
del
Centocinquantenario
dell’Unità d’Italia.
Mangiamo al Mcdonald di via Roma ed iniziamo il
nostro programma di visite con il Museo Egizio,
un museo straordianariamente importante per chi
voglia comprendere la storia, l’architettura, la
civiltà, la cultura e l’arte egizia. Non per niente,
nel suo campo, è il secondo al mondo dopo il
Museo del Cairo. Le nostre aspettative sono state
superate da quello che abbiamo visto. il Museo
Egizio venne aperto al pubblico nel 1831, cioè
trent’anni prima dell’unità d’Italia, con una collezione di 5.268 reperti comprati da Carlo Felice di
Savoia per una cifra che all’epoca doveva far
girare la testa: 400.000 lire. Come tanti visitatori,
da quella lontana data in poi, anche noi ci siamo
meravigliati di fronte alle collezioni di statue
monumentali, papiri, stele, sarcofagi, mummie
(vere!), bronzi, amuleti e alla incredibile quantità
di oggetti di vita quotidiana.
LA TORTA TRICOLORE
Finita la visita, stanchissimi – e chi non lo sarebbe stato dopo 15 ore di viaggio e molte ore trascorse sia pure tra tante meraviglie - ma felici di
quello che stavamo vivendo, abbiamo incontrato
il nostro sindaco, Ernesto Magorno, che ci ha raggiunti in piazza Castello. Così abbiamo fatto ritorno all’hotel dove il sindaco, a conclusione della
cena, ci aveva riservato una bellissima sorpresa:
un’inaspettata torta tricolore con la sua scritta, a
caratteri di cioccolato, “W L’ITALIA”.
Una torta bellissima che, pur nella sua semplicità,
per il suo significato mi è sembrata davvero rappresentativa del carattere di noi italiani. Prima di
spegnere le candeline, stappare lo spumante e
tagliare la torta, abbiamo cantato l’inno di Mameli
insieme agli altri ospiti dell’albergo, che nel frattempo si univano a noi per ascoltare il discorso
tenuto dal nostro sindaco.
n.104- Aprile 2011
l’Olmo
pag.
5
r a g a z z i
Discorso che ha decisamente commosso tutti i
presenti, grandi e piccoli. Dopo questo bellissimo
momento, tutti a nanna, morti di sonno per una
giornata così impegnativa.
alle ORG (Officine Grandi Riparazioni), lo Spazio
Scuole dove avremmo trovato i punti ristoro e
avremmo avuto la possibilità di partecipare alle
attività laboratoriali, in attesa della visita del
Presidente Napolitano che, nel pomeriggio,
AL TEATRO REGIO: L’INCONTRO CON IL sarebbe venuto a far visita al complesso.
PRESIDENTE NAPOLITANO
Dopo averlo aspettato insieme agli altri alunni
delle scuole piemontesi, cantando e “stonando” a
Il 18 mattina tutti in pullman per andare al Teatro squarciagola “Fratelli d’Italia”, Napolitano si è
Regio al fine di partecipare alla cerimonia inaugu- avvicinato a noi, ci ha ringraziato, con le lacrime
rale dei festeggiamenti per il centocinquantena- agli occhi, per la nostra presenza e il nostro affetrio, presieduta dalla più alta carica dello Stato, il to. Abbiamo potuto fare le foto al nostro
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Presidente ad un palmo di naso: grande
Ma c’era nell’aria un po’ di malumore poiché non Napolitano! Novant’anni nel corpo ed un cuore da
era previsto che entrassimo tutti: nonostante le bambino che ha saputo parlarci più di tanti distrattative del Sindaco, che ci aveva procurato l’in- corsi in tante ore di lezione. Ora sappiamo che
vito tramite l’UPI, solo venti sarebbero entrati. Le essere uniti significa avere un cuore che batte
prof. avevano deciso che sarebbero entrate le insieme ad altri cuori, per gli stessi ideali, per le
ragazze. C’è stata un’esplosione di gioia quando stesse speranze. Questo rende giovani a novanalla prof. Magorno è arrivata la telefonata della t’anni più di qualsiasi esercizio fisico!
responsabile di tutte le manifestazioni del
Centocinquantenario, la dott.ssa Marina Bertiglia, LA VISITA ALLA MOLE ANTONELLIANA
con la quale era rimasta in contatto con ostinato La parte più emozionante del nostro percorso era
ottimismo. Ebbene sì, l’intera delegazione dia- finita e molti di noi si accorgevano di non avere
mantese, tutta UNITA, era stata ammessa al neanche un ricordo, neanche un souvenir da porgrande momento, senza alcuna eccezione.
tare agli amici, alle madri, ai padri, ai nonni e zii,
Rimanendo senza fiato per la sua grandiosità, e chi più ne ha più ne metta. Ma potevamo mai
siamo entrati nella splendida cornice del teatro, rinunciare, dovendo partire il giorno dopo, a visiguardando, a bocca spalancata, il soffitto a forma tare la Mole Antonelliana? E così, dopo esserci
di conchiglia da cui pende un lampadario di assicurati che il giorno dopo avremmo potuto fare
straordinaria bellezza, formato da migliaia – pare i nostri acquisti prima dell’ultima tappa prevista,
oltre tremila - steli di cristallo di varia lunghezza, abbiamo fatto i biglietti per visitare il Museo del
che diffondeva una luce dorata in tutta la sala . Cinema all’interno della Mole. Incredibile, abbiaUna sala enorme, dotata di 1.398 posti a sedere mo fatto più in questi tre giorni che in viaggi d’iche, in pochi minuti, si sono riempiti di ospiti illu- struzione durati una settimana!
stri, di volti visti in televisione, personalità impor- Anche la visita alla Mole è stata emozionante,
tanti venute a rendere omaggio all’Italia, unita da purtroppo però non ci è stato possibile accedere
centocinquant’anni, e ad ascoltare la parola del all’ascensore per godere della veduta panoramiPresidente della Repubblica. Che dire? Non pote- ca. Di conseguenza abbiamo visitato solo il
vamo che sentirci onorati di essere anche noi lì Museo del Cinema. Ci siamo incantati davanti a
presenti assieme a tanti uomini illustri, come il tutte le macchine della preistoria del film: macchiPresidente del Piemonte, il sindaco della Città - ne ottiche pre-cinematografiche – come le lanteron. Chiamparino - e tanti altri. Alla manifestazione ne magiche - , attrezzature cinematografiche antierano presenti anche due scuole piemontesi che che e moderne, pezzi provenienti dai set dei primi
ci sono venute subito a salutare: abbiamo fatto film italiani ed altri oggetti rari, nazionali e internaalcune foto insieme con la promessa di un nuovo zionali. C’erano anche spazi dedicati alle figure
incontro per un futuro gemellaggio.
principali che lavorano dietro la cinepresa; ai vari
generi cinematografici; proiezioni di film d’epoca,
VI VOGLIO BENE RAGAZZI
ormai non più in commercio; documenti, manifesti
e stampe di film rari; e tanto altro ancora. Il tutto
All’uscita dal teatro il nostro sindaco, Ernesto distribuito su circa cinque piani. Anche qui non
Magorno, che durante la cerimonia aveva preso poteva mancare uno spazio dedicato al centocinposto tra gli altri sindaci, è subito venuto a parla- quantenario. Per l’occasione era stata infatti allere con noi per conoscere le nostre impressioni e stita la mostra “Noi Credevamo: Il Risorgimento
salutarci. Sembrerà strano, ma si è commosso e, secondo Martone”, ospitata nella suggestiva aula
alla fine del suo discorso, poiché doveva ripartire del Tempio, che ripercorre - con 170 immagini - i
per altri impegni istituzionali, ci ha lasciati con un luoghi, le azioni, i momenti più importanti della
emozionante “vi voglio bene, ragazzi!” .
lavorazione del film, incentrato sulle vicende
drammatiche del Risorgimento Italiano.
ALLE ORG, SPAZIO SCUOLE: NOVANTA MA Infine, distrutti ma soddisfatti, siamo rientrati in
NON LI DIMOSTRA!
albergo, concludendo la nostra seconda giornata
a Torino a commentare a tavola le vicende di una
Ma le emozioni della giornata del 18 marzo non giornata lunghissima, ma ricca di avvenimenti e
erano ancora finite: sono venute anche le orga- di emozioni .
nizzatrici di Esperienza Italia: Marina Bertiglia e
Francesca Pizzigoni, che da un anno lavorano L’INCONTRO CON LA REALE VENARIA
alla buona riuscita delle manifestazioni del centocinquantenario. A loro va il merito di aver alle- L’ultimo giorno di un viaggio è sempre il più triste.
stito uno spazio destinato ai ragazzi delle scuole, Ma noi avevamo ancora qualcosa da fare: doveper far rivivere la storia dell’Unità d’Italia attra- vamo spendere i nostri soldi in regali per parenti
verso laboratori, allestimenti multimediali e inte- ed amici e visitare la Reggia di Venaria . Questo
rattivi, coinvolgendo così non solo i ragazzi, ma pensiero ha evitato che il morale crollasse, come
anche il pubblico adulto. Ci hanno invitati perciò succede quando finisce una cosa bella. Il percor-
so dal nostro hotel a Venaria era davvero breve,
in meno di mezz’ora abbiamo raggiunto la destinazione. Qui, finalmente, le nostre professoresse
- poiché ci trovavamo in uno spazio sicuro e vietato al traffico - ci hanno dato il permesso di dedicarci in gruppi ai nostri acquisti, prima di effettuare la visita guidata alla Reggia, prevista per le
undici. Ma poiché non c’è due senza tre, il destino ci ha fatto rincontrare ancora una volta il presidente Napolitano, venuto con la moglie per
inaugurare la mostra – non ancora aperta al pubblico - “la bella Italia, arte e identità delle città
capitali”.
La visita del Presidente ha ritardato di circa tre
quarti d’ora il nostro ingresso alla Venaria. Ma
quel tempo lo abbiamo impiegato allegramente,
grati al Presidente di poter continuare a spendere
i nostri soldi in regali e souvenir nei vari negozi di
via Andrea Mensa, corso principale del borgo che
sorge intorno alla Reggia: una strada bellissima e
lunghissima che sembra finta per tanto è ordinata e pulita.
E finalmente, con le tasche quasi vuote ed una
grande soddisfazione per aver riempito le nostre
borse dei ricordi del viaggio per tutti i nostri amici,
ci dedichiamo al nostro ultimo incontro con la
Reggia e i Giardini di Venaria, uno dei più grandi
capolavori del Barocco, dichiarata nel 1997
Patrimonio Mondiale dell’Umanità. E, sebbene
tutte le sale fossero prive di arredi, ci siamo sentiti rapiti dalla grandiosità degli ambienti, dei giardini , degli affreschi, degli stucchi .
E nulla ci è sembrato più armonioso e luminoso
della maestosa Galleria Grande, costruita da
Filippo Juvarra, architetto e artista , per incarico
Vittorio Amedeo II, diventato re, desideroso di
dare alla residenza un carattere più imponente e
grandioso. Obiettivo che Juvarra ha inteso conseguire anche tramite la costruzione della Cappella
di S. Umberto, della Citroniera e delle Scuderie.
Questa Reggia è stata, per noi ragazzi, anche un
incontro con le origini dei Savoia, con la loro trasformazione da duchi a casa regnante di quel piccolo Stato, il Piemonte, che, attraverso l’opera
diplomatica di Cavour, riuscì a combinare le aspirazioni dei patrioti italiani con le proprie aspirazioni a riunire sotto il proprio governo tutto lo Stato
italiano. Dunque, anche qui abbiamo continuato il
nostro itinerario di conoscenza dei soggetti che
furono protagonisti del Risorgimento italiano e dei
motivi che li hanno ispirati.
UN’ITALIA SENZA DISTINZIONE TRA NORD E
SUD
Pensiamo, in conclusione di tutta l’esperienza
fatta a Torino, che noi meridionali, come quelli del
nord, ci meritiamo di essere chiamati italiani.
Alcuni dei nostri compagni sono tornati nella città
in cui hanno vissuto per pochi ma importanti anni
della propria vita. E’ stato emozionante, per loro,
rivedere i propri zii, che sono venuti a salutarli, e
che sono stati costretti a rimanere a Torino per
esigenze di lavoro, in una circostanza tanto speciale, capace di annullare i chilometri e le distanze. Questa è l’Italia che vogliamo tutti: un’Italia
unita senza distinzione tra Settentrione e
Meridione.
pag.
4
l’Olmo
n.104- Aprile 2011
L ’ O l m o
Pubblichiamo di seguito il racconto del
Viaggio a Torino dei ragazzi di III B, svoltosi
dal 16 al 20 marzo, in occasione del
Centocinquantenario dell’Unità d’Italia
ac di GM
TORINO,18 marzo 2011 –
NOI C’ERAVAMO
Di Gilda Magorno
A Torino, prima capitale d'Italia, per la solenne manifestazione al teatro Regio, con un parterre ricco di personalità
del mondo politico ed economico nazionale, ci siamo
anche noi, Istituto Comprensivo di Diamante .
Noi e solo altre due scuole del Piemonte . E c’è il nostro
Sindaco, Ernesto Magorno, che ha messo in campo le sue
energie per portarci qui , e c’è la nostra storica Emittente
locale, Telediamante che, accanto alla RAI e alle più
importanti emittenti Nazionali, immortalerà la nostra esperienza . E’ un avvenimento unico e straordinario come
straordinaria ed emozionante è la circostanza: l’apertura
delle celebrazioni ufficiali del Centocinquantenario
dell’Unità d’Italia insieme alla più alta carica dello Stato , il
Presidente della Repubblica in persona, Giorgio
Napolitano. Con il cuore gonfio d’emozione ci uniamo agli
applausi che accolgono il Presidente che fa il suo ingresso dopo aver inaugurato, davanti all’ingresso del teatro, la
statua di Camillo Benso, conte di Cavour: Egli è seguito
dai più alti vertici delle istituzioni locali – il presidente della
Regione Piemonte Roberto Cota, il sindaco di Torino
Sergio Chiamparino, il presidente della provincia di Torino,
Antonio Saitta e tante e tante personalità del mondo dell’economia e della politica. Ascoltando le commosse
dichiarazioni del Presidente sentiamo accendersi dentro
di noi quello “scatto d’orgoglio e coscienza nazionale…
che volevamo suscitare” e avvertiamo quella "necessità
stringente e imperativa di coesione nazionale, di rinnovato senso della patria e della Costituzione, che è il quadro
di principi e regole per il nostro vivere comune".
Mentre Napolitano parla, io guardo i nostri ragazzi e vedo,
in loro, la consapevolezza emotiva di essere parte di un
tutto, di essere cittadini di un grande Stato e li sento intonare Fratelli d’Italia e gridare Viva l’Italia, viva Napolitano,
insieme ad una platea qualificata, che fa il tifo per lo Stato,
come allo stadio, ma per una squadra che ha il compito ed
il dovere di vincere una partita che interessa il futuro della
Nazione "Le celebrazioni non finiscono oggi" dice il nostro
vecchio e amato Presidente" noi dobbiamo riacquisire un
patrimonio storico ideale che abbiamo un pò rimosso per
troppi anni. Dobbiamo ristudiarlo e risentirlo come nostro",
e come in lui è anche in noi la certezza che il 17 marzo,
"tanta gente, scendendo in strada, abbia riscoperto qualcosa" che aveva forse dimenticato: "il rinnovato senso
della patria e della Costituzione, che è il quadro di principi
e regole per il nostro vivere comune " , ancora più nel profondo arriva, perciò, negli animi il suo appello finale proferito con voce rotta dall’emozione " Chi ricopre ruoli, doveri istituzionali nel nostro paese deve avere umiltà".
Per noi diamantesi perciò, a Torino, è stato un momento
unico, educatori ed educandi, vecchie e nuove generazioni e le nostre rappresentanze istituzionali abbiamo
potuto festeggiare, da protagonisti, un compleanno d’eccezione, uno di quei compleanni che non si scordano più
e, anzi, segnano per sempre la storia delle persone perché fanno diventare "maggiorenne" la consapevolezza di
essere qualcosa di più che individui, di più che persone:
si tratta cioè della scoperta emotiva, prima che ragionata,
della propria identità sociale, storica, ideale che affonda
le radici in inni pieni di fascino come quello di Mameli, o
nella passione di uomini come Mazzini, Garibaldi che,
come Mameli, Cattaneo, Pellico, Menotti, Gonfalonieri
hanno saputo pensare, sentire, soffrire e morire per
amore della patria , per la sua libertà, indipendenza , l’unità .
I prossimi cinquant’anni trascorreranno e nel 2061 si
festeggeranno, anche a Diamante, i duecento anni dello
Stato Italiano : io auguro ai ragazzi diamantesi di tredici
anni del 2061 di raccogliere l’eredità delle certezze ideali,
morali , civili e umane che sono sbocciate nei loro coetanei del 2011. E auguro loro di trovare un altro sindaco che
li porti a Torino nel 2061 a spegnere insieme a loro, come
ha fatto il nostro sindaco attuale, le candeline del duecentocinquantenario dell’Unità dello Stato Italiano , sulla
torta tricolore cantando con loro Fratelli d’Italia e invitandoli a proteggere e difendere l’Unità come garanzia per le
generazioni future.
Mi corre l’obbligo di ringraziare, da queste pagine, Marina
Bertiglia, responsabile delle celebrazioni del centocinquantenario dell’Unità dello Stato Italiano e Francesca
Pizzigoni di Esperienza Italia che si sono adoperate per la
nostra partecipazione alle manifestazioni istituzionali del
Tearo Regio e delle ORG – Spazio Scuole- a Torino.
d e i
LE NOSTRE TRE GIORNATE DI TORINO
Il racconto di DENISE FRANDINA E DEGLI
ALTRI ALUNNNI DELLA III B DELL’IC DI DIAMANTE
ALL’HOTEL PARLAPÀ AD APRIGNANO
Intervento tenuto durante la cerimonia del 24 marzo 2011 , al Cineteatro
Vittoria di Diamante per i festeggiamenti istituzionali
del centocinquantenario dell’Unità d’Italia
DI MARCO FRANDINA
SINDACO DEL CONSIGLIO MUNICIPALE DEI RAGAZZI DI DIAMANTE
Sono molto contento di essere qui, con
voi, a celebrare il centocinquantenario
dell’Unità d’Italia, partecipando a questa
bellissima manifestazione cittadina che
mi fa ricordare quello che ho vissuto al
Teatro Regio, a Torino, il 18 marzo, dove
mi trovavo in rappresentanza di tutti i
miei compagni.
E’ stata una bellissima esperienza che non pensavo mai di poter
vivere. Ciò è stato possibile grazie al sindaco Ernesto Magorno e a
tutti quelli che hanno organizzato il nostro viaggio : noi delle terze
Classi dell’Istituto Comprensivo eravamo lì, unica scuola del
Meridione; oltre a noi solo una piccola rappresentanza di altre due
scuole Piemontesi. Questo momento, al Teatro Regio , che è stato
l’apertura ufficiale dei Festeggiamenti dello Stato Italiano per il
Centocinquantenario dell’Unità , ci ha emozionato tutti, persino il
nostro sindaco, che ha tenuto molto alla riuscita del nostro viaggio a
Torino per questa occasione speciale. Io credo che noi ragazzi , che
abbiamo partecipato a questo evento speciale, siamo stati molto fortunati , perché altri ragazzi come noi lo hanno visto solo in TV: noi ,
invece, eravamo lì presenti, in quel maestoso teatro a sentir parlare
il nostro presidente, Giorgio Napoletano e a sentire, col cuore, tutta
l’importanza e il significato dell’Unità soprattutto quando, tutti insieme, abbiamo cantato “Fratelli d’Italia”.
Dopo questa fortissima emozione ne abbiamo vissuta, nello stesso
pomeriggio, una ancora più forte, alle ORG – Spazio Scuole- dove
abbiamo atteso l’arrivo del presidente Napolitano che le ha inaugurate : e qui abbiamo avuto, noi ragazzi di terza media dell’Istituto
Comprensivo di Diamante, l’onore e il piacere di stringergli la mano.
Ma bellissimo ed entusiasmante è stato pure averlo aspettato con
tutti i ragazzi delle scuole piemontesi, gridando in suo onore e cantando Fratelli d’Italia .
Questo viaggio, in conclusione, ha insegnato a me ed ai miei compagni molte cose : ad apprezzare i valori della patria, della libertà,
indipendenza politica e di pensiero , dell’uguaglianza ; che sono i
valori per cui molti patrioti del Risorgimento sono morti per unire
l’Italia come Goffredo Mameli, grandissimo poeta che ha scritto il
nostro inno.
E’ stata davvero un’esperienza indescrivibile che vorrei rivivere insieme a voi tutti e che non dimenticherò mai.
Noi delle terze dell’Istituto Comprensivo di
Diamante, il 16 di questo mese, siamo partiti per
recarci nel capoluogo piemontese. Dopo molte
ore di viaggio in pullman, stanchi ma felici, abbiamo depositato le nostre valigie all’Hotel Parlapà,
meraviglia: un quattro stelle! Dopo una più che
gradita colazione che i nostri organizzatori si sono
curati di farci trovare all’arrivo, una veloce rinfrescata ed eccoci nel cuore di Torino: piazza
Castello, una delle più antiche e più belle piazze
della città.
A PIAZZA CASTELLO CON IL SINDACO DI
DIAMANTE
Ci siamo trovati immersi in una marea compatta
di visitatori venuti da ogni dove, persino da paesi
stranieri - come noi ragazzi di Diamante - per i
festeggiamenti
del
Centocinquantenario
dell’Unità d’Italia.
Mangiamo al Mcdonald di via Roma ed iniziamo il
nostro programma di visite con il Museo Egizio,
un museo straordianariamente importante per chi
voglia comprendere la storia, l’architettura, la
civiltà, la cultura e l’arte egizia. Non per niente,
nel suo campo, è il secondo al mondo dopo il
Museo del Cairo. Le nostre aspettative sono state
superate da quello che abbiamo visto. il Museo
Egizio venne aperto al pubblico nel 1831, cioè
trent’anni prima dell’unità d’Italia, con una collezione di 5.268 reperti comprati da Carlo Felice di
Savoia per una cifra che all’epoca doveva far
girare la testa: 400.000 lire. Come tanti visitatori,
da quella lontana data in poi, anche noi ci siamo
meravigliati di fronte alle collezioni di statue
monumentali, papiri, stele, sarcofagi, mummie
(vere!), bronzi, amuleti e alla incredibile quantità
di oggetti di vita quotidiana.
LA TORTA TRICOLORE
Finita la visita, stanchissimi – e chi non lo sarebbe stato dopo 15 ore di viaggio e molte ore trascorse sia pure tra tante meraviglie - ma felici di
quello che stavamo vivendo, abbiamo incontrato
il nostro sindaco, Ernesto Magorno, che ci ha raggiunti in piazza Castello. Così abbiamo fatto ritorno all’hotel dove il sindaco, a conclusione della
cena, ci aveva riservato una bellissima sorpresa:
un’inaspettata torta tricolore con la sua scritta, a
caratteri di cioccolato, “W L’ITALIA”.
Una torta bellissima che, pur nella sua semplicità,
per il suo significato mi è sembrata davvero rappresentativa del carattere di noi italiani. Prima di
spegnere le candeline, stappare lo spumante e
tagliare la torta, abbiamo cantato l’inno di Mameli
insieme agli altri ospiti dell’albergo, che nel frattempo si univano a noi per ascoltare il discorso
tenuto dal nostro sindaco.
n.104- Aprile 2011
l’Olmo
pag.
5
r a g a z z i
Discorso che ha decisamente commosso tutti i
presenti, grandi e piccoli. Dopo questo bellissimo
momento, tutti a nanna, morti di sonno per una
giornata così impegnativa.
alle ORG (Officine Grandi Riparazioni), lo Spazio
Scuole dove avremmo trovato i punti ristoro e
avremmo avuto la possibilità di partecipare alle
attività laboratoriali, in attesa della visita del
Presidente Napolitano che, nel pomeriggio,
AL TEATRO REGIO: L’INCONTRO CON IL sarebbe venuto a far visita al complesso.
PRESIDENTE NAPOLITANO
Dopo averlo aspettato insieme agli altri alunni
delle scuole piemontesi, cantando e “stonando” a
Il 18 mattina tutti in pullman per andare al Teatro squarciagola “Fratelli d’Italia”, Napolitano si è
Regio al fine di partecipare alla cerimonia inaugu- avvicinato a noi, ci ha ringraziato, con le lacrime
rale dei festeggiamenti per il centocinquantena- agli occhi, per la nostra presenza e il nostro affetrio, presieduta dalla più alta carica dello Stato, il to. Abbiamo potuto fare le foto al nostro
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Presidente ad un palmo di naso: grande
Ma c’era nell’aria un po’ di malumore poiché non Napolitano! Novant’anni nel corpo ed un cuore da
era previsto che entrassimo tutti: nonostante le bambino che ha saputo parlarci più di tanti distrattative del Sindaco, che ci aveva procurato l’in- corsi in tante ore di lezione. Ora sappiamo che
vito tramite l’UPI, solo venti sarebbero entrati. Le essere uniti significa avere un cuore che batte
prof. avevano deciso che sarebbero entrate le insieme ad altri cuori, per gli stessi ideali, per le
ragazze. C’è stata un’esplosione di gioia quando stesse speranze. Questo rende giovani a novanalla prof. Magorno è arrivata la telefonata della t’anni più di qualsiasi esercizio fisico!
responsabile di tutte le manifestazioni del
Centocinquantenario, la dott.ssa Marina Bertiglia, LA VISITA ALLA MOLE ANTONELLIANA
con la quale era rimasta in contatto con ostinato La parte più emozionante del nostro percorso era
ottimismo. Ebbene sì, l’intera delegazione dia- finita e molti di noi si accorgevano di non avere
mantese, tutta UNITA, era stata ammessa al neanche un ricordo, neanche un souvenir da porgrande momento, senza alcuna eccezione.
tare agli amici, alle madri, ai padri, ai nonni e zii,
Rimanendo senza fiato per la sua grandiosità, e chi più ne ha più ne metta. Ma potevamo mai
siamo entrati nella splendida cornice del teatro, rinunciare, dovendo partire il giorno dopo, a visiguardando, a bocca spalancata, il soffitto a forma tare la Mole Antonelliana? E così, dopo esserci
di conchiglia da cui pende un lampadario di assicurati che il giorno dopo avremmo potuto fare
straordinaria bellezza, formato da migliaia – pare i nostri acquisti prima dell’ultima tappa prevista,
oltre tremila - steli di cristallo di varia lunghezza, abbiamo fatto i biglietti per visitare il Museo del
che diffondeva una luce dorata in tutta la sala . Cinema all’interno della Mole. Incredibile, abbiaUna sala enorme, dotata di 1.398 posti a sedere mo fatto più in questi tre giorni che in viaggi d’iche, in pochi minuti, si sono riempiti di ospiti illu- struzione durati una settimana!
stri, di volti visti in televisione, personalità impor- Anche la visita alla Mole è stata emozionante,
tanti venute a rendere omaggio all’Italia, unita da purtroppo però non ci è stato possibile accedere
centocinquant’anni, e ad ascoltare la parola del all’ascensore per godere della veduta panoramiPresidente della Repubblica. Che dire? Non pote- ca. Di conseguenza abbiamo visitato solo il
vamo che sentirci onorati di essere anche noi lì Museo del Cinema. Ci siamo incantati davanti a
presenti assieme a tanti uomini illustri, come il tutte le macchine della preistoria del film: macchiPresidente del Piemonte, il sindaco della Città - ne ottiche pre-cinematografiche – come le lanteron. Chiamparino - e tanti altri. Alla manifestazione ne magiche - , attrezzature cinematografiche antierano presenti anche due scuole piemontesi che che e moderne, pezzi provenienti dai set dei primi
ci sono venute subito a salutare: abbiamo fatto film italiani ed altri oggetti rari, nazionali e internaalcune foto insieme con la promessa di un nuovo zionali. C’erano anche spazi dedicati alle figure
incontro per un futuro gemellaggio.
principali che lavorano dietro la cinepresa; ai vari
generi cinematografici; proiezioni di film d’epoca,
VI VOGLIO BENE RAGAZZI
ormai non più in commercio; documenti, manifesti
e stampe di film rari; e tanto altro ancora. Il tutto
All’uscita dal teatro il nostro sindaco, Ernesto distribuito su circa cinque piani. Anche qui non
Magorno, che durante la cerimonia aveva preso poteva mancare uno spazio dedicato al centocinposto tra gli altri sindaci, è subito venuto a parla- quantenario. Per l’occasione era stata infatti allere con noi per conoscere le nostre impressioni e stita la mostra “Noi Credevamo: Il Risorgimento
salutarci. Sembrerà strano, ma si è commosso e, secondo Martone”, ospitata nella suggestiva aula
alla fine del suo discorso, poiché doveva ripartire del Tempio, che ripercorre - con 170 immagini - i
per altri impegni istituzionali, ci ha lasciati con un luoghi, le azioni, i momenti più importanti della
emozionante “vi voglio bene, ragazzi!” .
lavorazione del film, incentrato sulle vicende
drammatiche del Risorgimento Italiano.
ALLE ORG, SPAZIO SCUOLE: NOVANTA MA Infine, distrutti ma soddisfatti, siamo rientrati in
NON LI DIMOSTRA!
albergo, concludendo la nostra seconda giornata
a Torino a commentare a tavola le vicende di una
Ma le emozioni della giornata del 18 marzo non giornata lunghissima, ma ricca di avvenimenti e
erano ancora finite: sono venute anche le orga- di emozioni .
nizzatrici di Esperienza Italia: Marina Bertiglia e
Francesca Pizzigoni, che da un anno lavorano L’INCONTRO CON LA REALE VENARIA
alla buona riuscita delle manifestazioni del centocinquantenario. A loro va il merito di aver alle- L’ultimo giorno di un viaggio è sempre il più triste.
stito uno spazio destinato ai ragazzi delle scuole, Ma noi avevamo ancora qualcosa da fare: doveper far rivivere la storia dell’Unità d’Italia attra- vamo spendere i nostri soldi in regali per parenti
verso laboratori, allestimenti multimediali e inte- ed amici e visitare la Reggia di Venaria . Questo
rattivi, coinvolgendo così non solo i ragazzi, ma pensiero ha evitato che il morale crollasse, come
anche il pubblico adulto. Ci hanno invitati perciò succede quando finisce una cosa bella. Il percor-
so dal nostro hotel a Venaria era davvero breve,
in meno di mezz’ora abbiamo raggiunto la destinazione. Qui, finalmente, le nostre professoresse
- poiché ci trovavamo in uno spazio sicuro e vietato al traffico - ci hanno dato il permesso di dedicarci in gruppi ai nostri acquisti, prima di effettuare la visita guidata alla Reggia, prevista per le
undici. Ma poiché non c’è due senza tre, il destino ci ha fatto rincontrare ancora una volta il presidente Napolitano, venuto con la moglie per
inaugurare la mostra – non ancora aperta al pubblico - “la bella Italia, arte e identità delle città
capitali”.
La visita del Presidente ha ritardato di circa tre
quarti d’ora il nostro ingresso alla Venaria. Ma
quel tempo lo abbiamo impiegato allegramente,
grati al Presidente di poter continuare a spendere
i nostri soldi in regali e souvenir nei vari negozi di
via Andrea Mensa, corso principale del borgo che
sorge intorno alla Reggia: una strada bellissima e
lunghissima che sembra finta per tanto è ordinata e pulita.
E finalmente, con le tasche quasi vuote ed una
grande soddisfazione per aver riempito le nostre
borse dei ricordi del viaggio per tutti i nostri amici,
ci dedichiamo al nostro ultimo incontro con la
Reggia e i Giardini di Venaria, uno dei più grandi
capolavori del Barocco, dichiarata nel 1997
Patrimonio Mondiale dell’Umanità. E, sebbene
tutte le sale fossero prive di arredi, ci siamo sentiti rapiti dalla grandiosità degli ambienti, dei giardini , degli affreschi, degli stucchi .
E nulla ci è sembrato più armonioso e luminoso
della maestosa Galleria Grande, costruita da
Filippo Juvarra, architetto e artista , per incarico
Vittorio Amedeo II, diventato re, desideroso di
dare alla residenza un carattere più imponente e
grandioso. Obiettivo che Juvarra ha inteso conseguire anche tramite la costruzione della Cappella
di S. Umberto, della Citroniera e delle Scuderie.
Questa Reggia è stata, per noi ragazzi, anche un
incontro con le origini dei Savoia, con la loro trasformazione da duchi a casa regnante di quel piccolo Stato, il Piemonte, che, attraverso l’opera
diplomatica di Cavour, riuscì a combinare le aspirazioni dei patrioti italiani con le proprie aspirazioni a riunire sotto il proprio governo tutto lo Stato
italiano. Dunque, anche qui abbiamo continuato il
nostro itinerario di conoscenza dei soggetti che
furono protagonisti del Risorgimento italiano e dei
motivi che li hanno ispirati.
UN’ITALIA SENZA DISTINZIONE TRA NORD E
SUD
Pensiamo, in conclusione di tutta l’esperienza
fatta a Torino, che noi meridionali, come quelli del
nord, ci meritiamo di essere chiamati italiani.
Alcuni dei nostri compagni sono tornati nella città
in cui hanno vissuto per pochi ma importanti anni
della propria vita. E’ stato emozionante, per loro,
rivedere i propri zii, che sono venuti a salutarli, e
che sono stati costretti a rimanere a Torino per
esigenze di lavoro, in una circostanza tanto speciale, capace di annullare i chilometri e le distanze. Questa è l’Italia che vogliamo tutti: un’Italia
unita senza distinzione tra Settentrione e
Meridione.
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l’Olmo
n.104- Aprile 2011
L ’ O l m o
Pubblichiamo di seguito il racconto del
Viaggio a Torino dei ragazzi di III B, svoltosi
dal 16 al 20 marzo, in occasione del
Centocinquantenario dell’Unità d’Italia
ac di GM
TORINO,18 marzo 2011 –
NOI C’ERAVAMO
Di Gilda Magorno
A Torino, prima capitale d'Italia, per la solenne manifestazione al teatro Regio, con un parterre ricco di personalità
del mondo politico ed economico nazionale, ci siamo
anche noi, Istituto Comprensivo di Diamante .
Noi e solo altre due scuole del Piemonte . E c’è il nostro
Sindaco, Ernesto Magorno, che ha messo in campo le sue
energie per portarci qui , e c’è la nostra storica Emittente
locale, Telediamante che, accanto alla RAI e alle più
importanti emittenti Nazionali, immortalerà la nostra esperienza . E’ un avvenimento unico e straordinario come
straordinaria ed emozionante è la circostanza: l’apertura
delle celebrazioni ufficiali del Centocinquantenario
dell’Unità d’Italia insieme alla più alta carica dello Stato , il
Presidente della Repubblica in persona, Giorgio
Napolitano. Con il cuore gonfio d’emozione ci uniamo agli
applausi che accolgono il Presidente che fa il suo ingresso dopo aver inaugurato, davanti all’ingresso del teatro, la
statua di Camillo Benso, conte di Cavour: Egli è seguito
dai più alti vertici delle istituzioni locali – il presidente della
Regione Piemonte Roberto Cota, il sindaco di Torino
Sergio Chiamparino, il presidente della provincia di Torino,
Antonio Saitta e tante e tante personalità del mondo dell’economia e della politica. Ascoltando le commosse
dichiarazioni del Presidente sentiamo accendersi dentro
di noi quello “scatto d’orgoglio e coscienza nazionale…
che volevamo suscitare” e avvertiamo quella "necessità
stringente e imperativa di coesione nazionale, di rinnovato senso della patria e della Costituzione, che è il quadro
di principi e regole per il nostro vivere comune".
Mentre Napolitano parla, io guardo i nostri ragazzi e vedo,
in loro, la consapevolezza emotiva di essere parte di un
tutto, di essere cittadini di un grande Stato e li sento intonare Fratelli d’Italia e gridare Viva l’Italia, viva Napolitano,
insieme ad una platea qualificata, che fa il tifo per lo Stato,
come allo stadio, ma per una squadra che ha il compito ed
il dovere di vincere una partita che interessa il futuro della
Nazione "Le celebrazioni non finiscono oggi" dice il nostro
vecchio e amato Presidente" noi dobbiamo riacquisire un
patrimonio storico ideale che abbiamo un pò rimosso per
troppi anni. Dobbiamo ristudiarlo e risentirlo come nostro",
e come in lui è anche in noi la certezza che il 17 marzo,
"tanta gente, scendendo in strada, abbia riscoperto qualcosa" che aveva forse dimenticato: "il rinnovato senso
della patria e della Costituzione, che è il quadro di principi
e regole per il nostro vivere comune " , ancora più nel profondo arriva, perciò, negli animi il suo appello finale proferito con voce rotta dall’emozione " Chi ricopre ruoli, doveri istituzionali nel nostro paese deve avere umiltà".
Per noi diamantesi perciò, a Torino, è stato un momento
unico, educatori ed educandi, vecchie e nuove generazioni e le nostre rappresentanze istituzionali abbiamo
potuto festeggiare, da protagonisti, un compleanno d’eccezione, uno di quei compleanni che non si scordano più
e, anzi, segnano per sempre la storia delle persone perché fanno diventare "maggiorenne" la consapevolezza di
essere qualcosa di più che individui, di più che persone:
si tratta cioè della scoperta emotiva, prima che ragionata,
della propria identità sociale, storica, ideale che affonda
le radici in inni pieni di fascino come quello di Mameli, o
nella passione di uomini come Mazzini, Garibaldi che,
come Mameli, Cattaneo, Pellico, Menotti, Gonfalonieri
hanno saputo pensare, sentire, soffrire e morire per
amore della patria , per la sua libertà, indipendenza , l’unità .
I prossimi cinquant’anni trascorreranno e nel 2061 si
festeggeranno, anche a Diamante, i duecento anni dello
Stato Italiano : io auguro ai ragazzi diamantesi di tredici
anni del 2061 di raccogliere l’eredità delle certezze ideali,
morali , civili e umane che sono sbocciate nei loro coetanei del 2011. E auguro loro di trovare un altro sindaco che
li porti a Torino nel 2061 a spegnere insieme a loro, come
ha fatto il nostro sindaco attuale, le candeline del duecentocinquantenario dell’Unità dello Stato Italiano , sulla
torta tricolore cantando con loro Fratelli d’Italia e invitandoli a proteggere e difendere l’Unità come garanzia per le
generazioni future.
Mi corre l’obbligo di ringraziare, da queste pagine, Marina
Bertiglia, responsabile delle celebrazioni del centocinquantenario dell’Unità dello Stato Italiano e Francesca
Pizzigoni di Esperienza Italia che si sono adoperate per la
nostra partecipazione alle manifestazioni istituzionali del
Tearo Regio e delle ORG – Spazio Scuole- a Torino.
d e i
LE NOSTRE TRE GIORNATE DI TORINO
Il racconto di DENISE FRANDINA E DEGLI
ALTRI ALUNNNI DELLA III B DELL’IC DI DIAMANTE
ALL’HOTEL PARLAPÀ AD APRIGNANO
Intervento tenuto durante la cerimonia del 24 marzo 2011 , al Cineteatro
Vittoria di Diamante per i festeggiamenti istituzionali
del centocinquantenario dell’Unità d’Italia
DI MARCO FRANDINA
SINDACO DEL CONSIGLIO MUNICIPALE DEI RAGAZZI DI DIAMANTE
Sono molto contento di essere qui, con
voi, a celebrare il centocinquantenario
dell’Unità d’Italia, partecipando a questa
bellissima manifestazione cittadina che
mi fa ricordare quello che ho vissuto al
Teatro Regio, a Torino, il 18 marzo, dove
mi trovavo in rappresentanza di tutti i
miei compagni.
E’ stata una bellissima esperienza che non pensavo mai di poter
vivere. Ciò è stato possibile grazie al sindaco Ernesto Magorno e a
tutti quelli che hanno organizzato il nostro viaggio : noi delle terze
Classi dell’Istituto Comprensivo eravamo lì, unica scuola del
Meridione; oltre a noi solo una piccola rappresentanza di altre due
scuole Piemontesi. Questo momento, al Teatro Regio , che è stato
l’apertura ufficiale dei Festeggiamenti dello Stato Italiano per il
Centocinquantenario dell’Unità , ci ha emozionato tutti, persino il
nostro sindaco, che ha tenuto molto alla riuscita del nostro viaggio a
Torino per questa occasione speciale. Io credo che noi ragazzi , che
abbiamo partecipato a questo evento speciale, siamo stati molto fortunati , perché altri ragazzi come noi lo hanno visto solo in TV: noi ,
invece, eravamo lì presenti, in quel maestoso teatro a sentir parlare
il nostro presidente, Giorgio Napoletano e a sentire, col cuore, tutta
l’importanza e il significato dell’Unità soprattutto quando, tutti insieme, abbiamo cantato “Fratelli d’Italia”.
Dopo questa fortissima emozione ne abbiamo vissuta, nello stesso
pomeriggio, una ancora più forte, alle ORG – Spazio Scuole- dove
abbiamo atteso l’arrivo del presidente Napolitano che le ha inaugurate : e qui abbiamo avuto, noi ragazzi di terza media dell’Istituto
Comprensivo di Diamante, l’onore e il piacere di stringergli la mano.
Ma bellissimo ed entusiasmante è stato pure averlo aspettato con
tutti i ragazzi delle scuole piemontesi, gridando in suo onore e cantando Fratelli d’Italia .
Questo viaggio, in conclusione, ha insegnato a me ed ai miei compagni molte cose : ad apprezzare i valori della patria, della libertà,
indipendenza politica e di pensiero , dell’uguaglianza ; che sono i
valori per cui molti patrioti del Risorgimento sono morti per unire
l’Italia come Goffredo Mameli, grandissimo poeta che ha scritto il
nostro inno.
E’ stata davvero un’esperienza indescrivibile che vorrei rivivere insieme a voi tutti e che non dimenticherò mai.
Noi delle terze dell’Istituto Comprensivo di
Diamante, il 16 di questo mese, siamo partiti per
recarci nel capoluogo piemontese. Dopo molte
ore di viaggio in pullman, stanchi ma felici, abbiamo depositato le nostre valigie all’Hotel Parlapà,
meraviglia: un quattro stelle! Dopo una più che
gradita colazione che i nostri organizzatori si sono
curati di farci trovare all’arrivo, una veloce rinfrescata ed eccoci nel cuore di Torino: piazza
Castello, una delle più antiche e più belle piazze
della città.
A PIAZZA CASTELLO CON IL SINDACO DI
DIAMANTE
Ci siamo trovati immersi in una marea compatta
di visitatori venuti da ogni dove, persino da paesi
stranieri - come noi ragazzi di Diamante - per i
festeggiamenti
del
Centocinquantenario
dell’Unità d’Italia.
Mangiamo al Mcdonald di via Roma ed iniziamo il
nostro programma di visite con il Museo Egizio,
un museo straordianariamente importante per chi
voglia comprendere la storia, l’architettura, la
civiltà, la cultura e l’arte egizia. Non per niente,
nel suo campo, è il secondo al mondo dopo il
Museo del Cairo. Le nostre aspettative sono state
superate da quello che abbiamo visto. il Museo
Egizio venne aperto al pubblico nel 1831, cioè
trent’anni prima dell’unità d’Italia, con una collezione di 5.268 reperti comprati da Carlo Felice di
Savoia per una cifra che all’epoca doveva far
girare la testa: 400.000 lire. Come tanti visitatori,
da quella lontana data in poi, anche noi ci siamo
meravigliati di fronte alle collezioni di statue
monumentali, papiri, stele, sarcofagi, mummie
(vere!), bronzi, amuleti e alla incredibile quantità
di oggetti di vita quotidiana.
LA TORTA TRICOLORE
Finita la visita, stanchissimi – e chi non lo sarebbe stato dopo 15 ore di viaggio e molte ore trascorse sia pure tra tante meraviglie - ma felici di
quello che stavamo vivendo, abbiamo incontrato
il nostro sindaco, Ernesto Magorno, che ci ha raggiunti in piazza Castello. Così abbiamo fatto ritorno all’hotel dove il sindaco, a conclusione della
cena, ci aveva riservato una bellissima sorpresa:
un’inaspettata torta tricolore con la sua scritta, a
caratteri di cioccolato, “W L’ITALIA”.
Una torta bellissima che, pur nella sua semplicità,
per il suo significato mi è sembrata davvero rappresentativa del carattere di noi italiani. Prima di
spegnere le candeline, stappare lo spumante e
tagliare la torta, abbiamo cantato l’inno di Mameli
insieme agli altri ospiti dell’albergo, che nel frattempo si univano a noi per ascoltare il discorso
tenuto dal nostro sindaco.
n.104- Aprile 2011
l’Olmo
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r a g a z z i
Discorso che ha decisamente commosso tutti i
presenti, grandi e piccoli. Dopo questo bellissimo
momento, tutti a nanna, morti di sonno per una
giornata così impegnativa.
alle ORG (Officine Grandi Riparazioni), lo Spazio
Scuole dove avremmo trovato i punti ristoro e
avremmo avuto la possibilità di partecipare alle
attività laboratoriali, in attesa della visita del
Presidente Napolitano che, nel pomeriggio,
AL TEATRO REGIO: L’INCONTRO CON IL sarebbe venuto a far visita al complesso.
PRESIDENTE NAPOLITANO
Dopo averlo aspettato insieme agli altri alunni
delle scuole piemontesi, cantando e “stonando” a
Il 18 mattina tutti in pullman per andare al Teatro squarciagola “Fratelli d’Italia”, Napolitano si è
Regio al fine di partecipare alla cerimonia inaugu- avvicinato a noi, ci ha ringraziato, con le lacrime
rale dei festeggiamenti per il centocinquantena- agli occhi, per la nostra presenza e il nostro affetrio, presieduta dalla più alta carica dello Stato, il to. Abbiamo potuto fare le foto al nostro
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Presidente ad un palmo di naso: grande
Ma c’era nell’aria un po’ di malumore poiché non Napolitano! Novant’anni nel corpo ed un cuore da
era previsto che entrassimo tutti: nonostante le bambino che ha saputo parlarci più di tanti distrattative del Sindaco, che ci aveva procurato l’in- corsi in tante ore di lezione. Ora sappiamo che
vito tramite l’UPI, solo venti sarebbero entrati. Le essere uniti significa avere un cuore che batte
prof. avevano deciso che sarebbero entrate le insieme ad altri cuori, per gli stessi ideali, per le
ragazze. C’è stata un’esplosione di gioia quando stesse speranze. Questo rende giovani a novanalla prof. Magorno è arrivata la telefonata della t’anni più di qualsiasi esercizio fisico!
responsabile di tutte le manifestazioni del
Centocinquantenario, la dott.ssa Marina Bertiglia, LA VISITA ALLA MOLE ANTONELLIANA
con la quale era rimasta in contatto con ostinato La parte più emozionante del nostro percorso era
ottimismo. Ebbene sì, l’intera delegazione dia- finita e molti di noi si accorgevano di non avere
mantese, tutta UNITA, era stata ammessa al neanche un ricordo, neanche un souvenir da porgrande momento, senza alcuna eccezione.
tare agli amici, alle madri, ai padri, ai nonni e zii,
Rimanendo senza fiato per la sua grandiosità, e chi più ne ha più ne metta. Ma potevamo mai
siamo entrati nella splendida cornice del teatro, rinunciare, dovendo partire il giorno dopo, a visiguardando, a bocca spalancata, il soffitto a forma tare la Mole Antonelliana? E così, dopo esserci
di conchiglia da cui pende un lampadario di assicurati che il giorno dopo avremmo potuto fare
straordinaria bellezza, formato da migliaia – pare i nostri acquisti prima dell’ultima tappa prevista,
oltre tremila - steli di cristallo di varia lunghezza, abbiamo fatto i biglietti per visitare il Museo del
che diffondeva una luce dorata in tutta la sala . Cinema all’interno della Mole. Incredibile, abbiaUna sala enorme, dotata di 1.398 posti a sedere mo fatto più in questi tre giorni che in viaggi d’iche, in pochi minuti, si sono riempiti di ospiti illu- struzione durati una settimana!
stri, di volti visti in televisione, personalità impor- Anche la visita alla Mole è stata emozionante,
tanti venute a rendere omaggio all’Italia, unita da purtroppo però non ci è stato possibile accedere
centocinquant’anni, e ad ascoltare la parola del all’ascensore per godere della veduta panoramiPresidente della Repubblica. Che dire? Non pote- ca. Di conseguenza abbiamo visitato solo il
vamo che sentirci onorati di essere anche noi lì Museo del Cinema. Ci siamo incantati davanti a
presenti assieme a tanti uomini illustri, come il tutte le macchine della preistoria del film: macchiPresidente del Piemonte, il sindaco della Città - ne ottiche pre-cinematografiche – come le lanteron. Chiamparino - e tanti altri. Alla manifestazione ne magiche - , attrezzature cinematografiche antierano presenti anche due scuole piemontesi che che e moderne, pezzi provenienti dai set dei primi
ci sono venute subito a salutare: abbiamo fatto film italiani ed altri oggetti rari, nazionali e internaalcune foto insieme con la promessa di un nuovo zionali. C’erano anche spazi dedicati alle figure
incontro per un futuro gemellaggio.
principali che lavorano dietro la cinepresa; ai vari
generi cinematografici; proiezioni di film d’epoca,
VI VOGLIO BENE RAGAZZI
ormai non più in commercio; documenti, manifesti
e stampe di film rari; e tanto altro ancora. Il tutto
All’uscita dal teatro il nostro sindaco, Ernesto distribuito su circa cinque piani. Anche qui non
Magorno, che durante la cerimonia aveva preso poteva mancare uno spazio dedicato al centocinposto tra gli altri sindaci, è subito venuto a parla- quantenario. Per l’occasione era stata infatti allere con noi per conoscere le nostre impressioni e stita la mostra “Noi Credevamo: Il Risorgimento
salutarci. Sembrerà strano, ma si è commosso e, secondo Martone”, ospitata nella suggestiva aula
alla fine del suo discorso, poiché doveva ripartire del Tempio, che ripercorre - con 170 immagini - i
per altri impegni istituzionali, ci ha lasciati con un luoghi, le azioni, i momenti più importanti della
emozionante “vi voglio bene, ragazzi!” .
lavorazione del film, incentrato sulle vicende
drammatiche del Risorgimento Italiano.
ALLE ORG, SPAZIO SCUOLE: NOVANTA MA Infine, distrutti ma soddisfatti, siamo rientrati in
NON LI DIMOSTRA!
albergo, concludendo la nostra seconda giornata
a Torino a commentare a tavola le vicende di una
Ma le emozioni della giornata del 18 marzo non giornata lunghissima, ma ricca di avvenimenti e
erano ancora finite: sono venute anche le orga- di emozioni .
nizzatrici di Esperienza Italia: Marina Bertiglia e
Francesca Pizzigoni, che da un anno lavorano L’INCONTRO CON LA REALE VENARIA
alla buona riuscita delle manifestazioni del centocinquantenario. A loro va il merito di aver alle- L’ultimo giorno di un viaggio è sempre il più triste.
stito uno spazio destinato ai ragazzi delle scuole, Ma noi avevamo ancora qualcosa da fare: doveper far rivivere la storia dell’Unità d’Italia attra- vamo spendere i nostri soldi in regali per parenti
verso laboratori, allestimenti multimediali e inte- ed amici e visitare la Reggia di Venaria . Questo
rattivi, coinvolgendo così non solo i ragazzi, ma pensiero ha evitato che il morale crollasse, come
anche il pubblico adulto. Ci hanno invitati perciò succede quando finisce una cosa bella. Il percor-
so dal nostro hotel a Venaria era davvero breve,
in meno di mezz’ora abbiamo raggiunto la destinazione. Qui, finalmente, le nostre professoresse
- poiché ci trovavamo in uno spazio sicuro e vietato al traffico - ci hanno dato il permesso di dedicarci in gruppi ai nostri acquisti, prima di effettuare la visita guidata alla Reggia, prevista per le
undici. Ma poiché non c’è due senza tre, il destino ci ha fatto rincontrare ancora una volta il presidente Napolitano, venuto con la moglie per
inaugurare la mostra – non ancora aperta al pubblico - “la bella Italia, arte e identità delle città
capitali”.
La visita del Presidente ha ritardato di circa tre
quarti d’ora il nostro ingresso alla Venaria. Ma
quel tempo lo abbiamo impiegato allegramente,
grati al Presidente di poter continuare a spendere
i nostri soldi in regali e souvenir nei vari negozi di
via Andrea Mensa, corso principale del borgo che
sorge intorno alla Reggia: una strada bellissima e
lunghissima che sembra finta per tanto è ordinata e pulita.
E finalmente, con le tasche quasi vuote ed una
grande soddisfazione per aver riempito le nostre
borse dei ricordi del viaggio per tutti i nostri amici,
ci dedichiamo al nostro ultimo incontro con la
Reggia e i Giardini di Venaria, uno dei più grandi
capolavori del Barocco, dichiarata nel 1997
Patrimonio Mondiale dell’Umanità. E, sebbene
tutte le sale fossero prive di arredi, ci siamo sentiti rapiti dalla grandiosità degli ambienti, dei giardini , degli affreschi, degli stucchi .
E nulla ci è sembrato più armonioso e luminoso
della maestosa Galleria Grande, costruita da
Filippo Juvarra, architetto e artista , per incarico
Vittorio Amedeo II, diventato re, desideroso di
dare alla residenza un carattere più imponente e
grandioso. Obiettivo che Juvarra ha inteso conseguire anche tramite la costruzione della Cappella
di S. Umberto, della Citroniera e delle Scuderie.
Questa Reggia è stata, per noi ragazzi, anche un
incontro con le origini dei Savoia, con la loro trasformazione da duchi a casa regnante di quel piccolo Stato, il Piemonte, che, attraverso l’opera
diplomatica di Cavour, riuscì a combinare le aspirazioni dei patrioti italiani con le proprie aspirazioni a riunire sotto il proprio governo tutto lo Stato
italiano. Dunque, anche qui abbiamo continuato il
nostro itinerario di conoscenza dei soggetti che
furono protagonisti del Risorgimento italiano e dei
motivi che li hanno ispirati.
UN’ITALIA SENZA DISTINZIONE TRA NORD E
SUD
Pensiamo, in conclusione di tutta l’esperienza
fatta a Torino, che noi meridionali, come quelli del
nord, ci meritiamo di essere chiamati italiani.
Alcuni dei nostri compagni sono tornati nella città
in cui hanno vissuto per pochi ma importanti anni
della propria vita. E’ stato emozionante, per loro,
rivedere i propri zii, che sono venuti a salutarli, e
che sono stati costretti a rimanere a Torino per
esigenze di lavoro, in una circostanza tanto speciale, capace di annullare i chilometri e le distanze. Questa è l’Italia che vogliamo tutti: un’Italia
unita senza distinzione tra Settentrione e
Meridione.
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l’Olmo
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n.104- Aprile 2011
Di poeti, di arte e di cose nostrane
Il Mosaico di via Tasso
di Antonio Magurno
S’ancuna vota
vai vers’u Timpunu
d’a Chjsia,
amicu, fèrmat’allu vicu
ca ppi testi di juri è lu
campiunu
di tutti i vichi di stu
borgu anticu.
Quannu ti truvi sutt’u campanaru
spalanca l’ucchj e guard’avant’a ttija:
ti sinti trasportatu paru paru
nt’u munnu da pittura e d’a poisija.
Di lignu e firru c’è n’impalcatura
da nterra fin’ assutt’i ciarameli;
n’ umminu cc’a mugliera ci lavura:
jilla è Angila, u masculu è Micheli.
Ppi misi e misi hanu girat’u munnu
circannu petricelli culurati;
a notta hanu pirdutu pur’u sunnu,
ma nu quatru assai billu hanu pitturatu.
Ccu pacinzia e nn’arti cirtusina
nt’u muru puri i petricelli hanu ncullati
e cantanu na storia sopraffina
ch’ànu mmintata sulu maghi e fati.
Llà cchi bidi?
Nu vuiu ccu li corna
cumi chillu d’a grotta d’u Rimitu,
i zappaturi Vommicinu sforna
ca scìnnin’allu mari prifiritu.
Non pasciunu cchiù picuri né crapi,
non tiranu cchiù u ciucciu pp’a capizza;
né siminanu vrucculi di rapi,
ma vanu a mmari e tirano na rizza.
Nu jurnu arriva allu Caricaturu
na paranza e si fermidi: alla rina
ha da scinni a Madonna; i piscaturi
Patruna a fanu subitu e Riggina.
Cchiù sutta: i varchi,
cch’i rizzi ed i lampari
e marinari stracchi pp’u lavuru;
c’è na guagliuna allu fragu d’u mari
ccu n’aragusta ca cci fà l’amuri.
Na finestra ch’è chjna di misteru
fa bbidi nu brillanti appizzicatu
quasi a nu filu e pàridi daveru
ca sta ppi cadi nterra spizzicatu.
‘Artista a nnui ni dadi na lizziuna
ca veramenti s’ha da teni a mmenti:
Diamanti è billu cum’è bella a Luna,
ma allu fa bruttu mò non ci vò nenti.
Si c’è alcun ca vò bbeni a stu pajisu
non rimanissa tuttu cittu e mutu:
st’angulillu di veru Paradisu
hàma difenni prima ch’è pirdutu.
Sinnucu cunzigliri ed assissuri,
genti di pinna, fimmini, quatrari,
nonn’i vulimu cchiù, no, sti brutturi
cà Diamanti ha da resti senza pari!!!
Fu lei
Ugo Grimaldi
(1965-2007)
Fu lei la prima ad aprire le porte del mio cuore,
Fu lei, e la sua innocenza, a farmi apprezzare la bellezza delle cose.
Fu lei, stringendomi la mano, a illuminarmi l’anima,
Fu lei a liberarmi dal lento fluire del tempo....
Lei: il mio sogno avverato !
Ed io ne feci un incubo...
Di lei : feci la mia distruzione !
A Diamante si mangia così
di Lily Genovese
TAGLIATELLE AGLI ASPARAGI
Ingredienti per 4 persone:300 gr. di farina1 uovo - Un mazzetto di asparagi
selvatici
-200 gr. di pomodorini pachino -Olio d’oliva
- 1 spicchio d’aglio -Sale pepe
Procedimento:
Impastate la farina con un pizzico di sale,
l’uovo e mezzo bicchiere di acqua fredda.
Lavorate l’impasto finchè risulterà elastico.
Stendete la pasta in una sfoglia non troppo
sottile, infarinatela, arrotolatela su se stessa e tagliatela a strisce larghe 1 cm.
Allargate in fine le strisce e mettetele su un
canovaccio ad asciugare.
Pulite gli asparagi, sbollentateli per 1
minuto e poi rosolateli in un tegame con
l’olio e l’aglio per un paio di minuti. Unite i
pomodorini tagliati a pezzetti, salate, pepate e cuocete per circa dieci minuti.
Lessate le tagliatelle al dente, scolateli e
conditeli con la salsa preparata.
Spolverizzate con del parmigiano.
CROCCHETTE DI PATATE
Ingredienti per 4/5 persone: 600 gr. di patate -4 o 5 cucchiai di farina -2 uova Parmigiano grattugiato -Un ciuffo di prezzemolo -Un pezzo di provola o a piacere provola affumicata - Pagrattato - Olio per friggere Sale e pepe
Procedimento: Lavate le patate, mettetele
in una pentola con abbondante acqua e portate ad ebollizione. Nel frattempo tagliate la
provola a strisce lunghe circa 4 cm. Quando
le patate saranno cotte, sgocciolatele e passatele allo schiacciapatate, unite un cucchiaio di farina, il parmigiano ed i tuorli delle
uova. Salate, pepate ed aggiungete il prezzemolo sminuzzato. Mescolate fino ad ottenere
un composto omogeneo. Dopo aver lasciato
raffreddare il composto, prendetene un po’,
formate al centro una cavità e inserite un paio
di striscioline di provola. Passatele le crocchette prima nella farina, poi negli albumi
delle uova appena sbattuti ed infine nel pangrattato. Friggete in abbondante olio caldo,
lasciatele dorare, sgocciolatele e servitele
calde.
Nel documento del 2001 della Pontificia Commissione Biblica, Il popolo
ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia cristiana, si afferma: “Senza
l’Antico Testamento, il Nuovo Testamento sarebbe un libro indecifrabile,
una pianta privata delle sue radici e destinata a seccarsi”.
Mille Grazie a Toni per questo suo Crocifisso! La sua splendida intuizione
dà un contributo catechetico di luce su questo tema della teologia della
Chiesa dei nostri tempi. La Croce sorge ben solida sulle radici dell’Antico
Testamento. Il Cristo d’olivo porta a compimento la forza che viene dalle
radici d’olivo dell’Antico Testamento e l’olivo delle radici continua nell’olivo
della Croce. Visivamente l’opera, di rilevante pregio artistico, introduce il
fruitore d’arte nei pensieri che immergono la teologia contemporanea
nell’Antico Testamento, necessario per capire il Nuovo Testamento; la teologia della sostituzione (la Chiesa ha sostituito Israele nel piano di Dio!) non
regge, anche se ha sèguito nelle Chiese d’Oriente. Mai più odi o persecuzioni contro gli Ebrei! Essi sono i nostri ‘fratelli maggiori’, i destinatari della
prima e della seconda alleanza, ad essi affidate per la salvezza della nazioni. Conviene, dopo la contemplazione di questo Crocifisso, ritornare sulla pagina paolina di Rom 11, 14-36.
Altre particolarità stilistiche impreziosiscono l’opera. 1. La differenza di estensione delle mani, la sinistra
distesa nell’abbandono della morte e la destra rattrappita nell’ultima resistenza alla morte. 2. Il viso profondamente scavato per la fatica e il dolore dell’umanità. 3. L’ultima luce negli occhi penetranti e fissi del
Salvatore sulla sofferenza di ogni uomo e di ogni donna della storia.
(Rev. Prof. Augusto Porso)
Aperta il 3 aprile scorso una nuova struttura AIAS a
Fuscaldo. La struttura, intitolata al patrono della
nostra amata Calabria, San Francesco di Paola, è
destinata ad ospitare e curare soggetti disabili, prevedendo attività di riabilitazione estensiva extraospedaliera a ciclo diurno, tanto di tipo sanitario e
socio-assistenziale quanto di tipo occupazionale,
finalizzate a garantir loro miglior qualità di vita.
Alla cerimonia inaugurale, hanno partecipato Mons.
Salvatore Nunnari, Arcivescovo dell’ Arcidiocesi di
Cosenza-Bisignano, il Presidente
Nazionale A.I.A.S. Ing. Francesco Lo Trovato;
il Sindaco di Fuscaldo Dott. Davide Gravina, gli
Onorevoli Gianpaolo Chiappetta, Giuseppe Gentile
e Michele Trematerra, il Presidente della Giunta
Regionale della Calabria, On. Giuseppe Scopelliti;
il Presidente e del Direttore Generale dell’ A.I.A.S.
Sezione di Cetraro- ONLUS.
Antonio Maurizio Arci
P E R R I C E V E R E L’ O L M O
B A S TA A B B O N A R S I .
V E R S A M E N TO D I € 1 2
S U C C / N . 1 2 5 7 6 8 9 8 I n t e s ta t o a :
Comune di Diamante- Servizio di
tesorieriaCausale: Abbonamento annuale
L’ O L M O .
Tr o v i L’ O l m o o n l i n e i n P D f s u :
w w w. c o m u n e - d i a m a n t e . i t /
w w w. g e n t e d e l s u d . i t
Un anno senza Rosa
Quando ci lascia una
persona cara, è come
se una parte di noi se
ne vada con lei, c’è un
vuoto incolmabile. Per
me questo vuoto c’è
dall’anno scorso, il 29
aprile 2010, quando la
mia amica Rosa è
salita in cielo.
Un vuoto incolmabile non solo per me, ma per
tutta la sua famiglia e per tutti quelli che la
conoscevano. Manca a tutti la gioia e la serenità che trasmetteva con la semplicità del suo
sorriso, anche nei momenti difficili della sua
vita.
Per me la sua assenza è molto dolorosa e solo
la fede può farmi accettare la sua mancanza,
non è stato solo perdere un’amica cara, ma un
punto di riferimento per i tanti momenti vissuti
insieme: i pellegrinaggi fatti insieme, le visite
agli ammalati, le giornate al mare o anche un
semplice incontro veloce con Rosa mi lasciava
qualcosa di speciale. Mi rimarranno sempre
questi ricordi indelebili, e pensandola mi sembra ancora di sentirla vicina con la sua risata e
il suo sorriso contagioso che sono sicura,
adesso, starà regalando anche lassù.
Maria Rosaria De Maria
DIAMANTE: Gennaro Caselli, Luigi Ferrante,
Giuseppe Leone, Francesco Leporini, Giuseppe
Leporini, Daniele Perrone, Giovanni Siniscalchi,
Francesco Vagace, ( fin qui lo studio di Gustavo
Valente) ancora Giovanni Caselli, Arcangelo
Caselli, Michele Capobianco, Giuseppe Maria
Caselli, Vincenzo De Luna, Enrico, Saverio e
Giuseppe Ordine.
Ancora qualche doveroso cenno su un periodo,
che pur fra polemiche e rievocazioni, sta tenendo
banco in questi mesi, come è giusto che fosse, nel
nostro Paese. Come ho avuto modo di dire su
queste colonne, il moto risorgimentale, nelle
nostre contrade, non ebbe a coinvolgere le
masse, che continuarono al contrario a sonnecchiare, mentre tutto intorno stava nascendo l’Italia.
Non mancarono però personaggi preclari, che con
il loro esempio, con abnegazione e coraggio,
magari con gesti plateali, apparentemente inutili,
tentarono di scuotere le coscienze, di destare i
dormienti, di sollecitare i dubbiosi, di dar coraggio
ai pavidi. A proposito …..nel mio pezzo sulle
“Camice Rosse” di casa nostra, non avevo certo
intenzione di dare un quadro esaustivo su quanti
diedero un qualsivoglia contributo al nostro riscatto, ma solo di riportare gesti eclatanti, e, perché
no?, temerari, ma simpatici di giovani a cui l’ardire non mancava. A parte ovviamente quel Luigi
Miceli, che si erge di molte spanna sugli altri, perché fu combattente intemerato in tutte e tre le
guerre d’indipendenza, protagonista nella difesa
della Repubblica Romana come nella Spedizione
dei Mille! Tuttavia per non far torto a nessuno e per
accorata ammirazione verso quei patrioti, campanilismi a parte, perché non credo sia il caso, riporto tutti i nomi di quanti, a vario titolo, presero parte
al Risorgimento dell’Italia. La fonte principale è lo
studio attento, appassionato e completo dello storiografo Gustavo Valente. L’elenco è per paesi e in
ordine alfabetico.
AIETA: Nicola Adamo,Isidoro Aloisio, Pasquale
Aloisio,Francesco Asprino, Pasquale Asprino,
Raffaele Asprino, Francesco Candia, Vincenzo
Candia, Giovanni Fiorillo, Pasquale Grimaldi, don
Luigi Lomonaco, don Pasquale Lomonaco,
Vincenzo Lomonaco, Carmine Longo, Antonio
Patti, Francesco Patti, Giuseppe Rio, Pasquale
Russo.
AMANTEA: Nicola Arena, Luigi Aurato, Giuseppe
Apa, Gabriele Bruni, Gioacchino Caruso, Giovanni
Cavallo Marincola, Cav. Baldassarre Cavallo,
Francesco Frangione, Giuseppe Frangione,
Gennaro Grifone, Raffaele Mannarino, Nicola
Alessandro Miletti, Mario Mirabelli, Roberto
Mirabelli, Rodolfo Mirabelli, Antonio Marinaro,
Gennaro Musì, Gennaro Parelli, Nicola Parelli,
Antonio Pariano, Francesco Pietramala, Natale
Politano, Giuseppe Segredi, Annunziato Suriano,
Gaetano Totera.
BELMONTE: Giovan Battista Cicero, PP. Felice
da San Pietro, Nicola Bossio, Carlo Conforti,
Raffaele Costabile, Tommaso del Giudice,
Giovanni del Rio, Giovanni De Luca, Anna
Marano, Cristofaro Miceli, Carlo Marano, Nicola
Pella, Nicola Pellegrini, Melchiorre Perna,
Gioacchino Porco, Francesco Rizzi, Gennaro
Secreti, Francesco Tirri, Giuseppe Tirri, i fratelli
Veltri, Giovanni Vizza.
BELVEDERE M.: Angela Barone, Giuseppe
Mistorni, Pietro Palazzo, don Luigi Rubino.
BONIFATI: Carlo Maria Santoro,
Santoro, Giuseppe Santoro.
Gaetano
FIUMEFREDDO: Carlo Curatolo, i fratelli
Santanna, Carmela, Emanuele e Francesco Zupi.
FUSCALDO: Michele Aieta, Francesco Argento,
Antonio e Francesco Baldino, Giovan Battista
Carnevale, Pasquale Ceraldi, don Egidio
Colonnese, Antonio D’Andrea, don Giuseppe
D’Andrea, don Giuseppe D’Andrea, don Luigi
D’Andrea, Salvatore Giglio, don Silvio Jannuzzi,
Francesco Maria Lanzillotta, don Francesco
Lanzillotta, Salvatore Lanzillotta, Luigi Lanzillotta,
Francesco e Nicola Lattari, don Francesco
Mazzei, don Giuseppe Messinetti, Nicola Rosa,
don Domenico Santoro, Giovanni Santoro, don
Carlo Maria Santoro, don Raffaele Santoro, don
Salvatore Santoro, Giuseppe Scarlato, Salvatore
Seta, Francesco Trotta, Alfonso e Salvatore
Vaccari, Alfonso Vaccaro, Diomede Vairo.
GRISOLIA: Giovan Battista Adduci, don
Cherubino Biondi, Filippo Biondi, don Francesco
Antonio Saporiti, Luigi Saporiti, Giuseppe
Scarfoglio.
LONGOBARDI: Luigi Miceli (il cui busto compare
oggi fra le 83 erme sul Gianicolo a Roma), Giovan
Battista de Michele, Enrico, Giulio,Francesco e
Alessandro Miceli, Filippo Migliarese,Vincenzo
Pellegrini.,Vincenzo Presta.
PAOLA: Antonio Baroni, Matteo Caracciolo,
Francesco Catalani, Francesco De Carlo,
Giovanni Masciaro, Giuseppe Maraviglia,
Giuseppe Miceli, Giuseppe Miceli Rossi, Vincenzo
Molinaro, Pasquale Sangineto, Giovanni, Michele
e Vincenzo Valitutti.
SAN LUCIDO: Beniamino Romeo (fu fra i difensori di Venezia nel ’48)
SCALEA: Giuseppe Donato e Francesco Cupido,
Luigi Calvano, Giovanni Caselli, Cesare De Bonis
( morì al bagno penale nella fortezza di Ischia)
TORTORA: Filippo La Gioia
VERBICARO: Antonio Carlomagno, Matteo
Cirimele, Domenico Di Bello, don Nicola Di
Giorno, Domenico Sarubbi (tutti furono tra i protagonisti dei fatti seguiti al 1799)
Mancano gli elenchi di Orsomarso, Santa
Domenica Talao, Guardia Piemontese e Maierà.
Gli elenchi di Tortora, San Lucido e Verbicaro,
invece non sono completi.
La più alta partecipazione ai moti risorgimentali
dunque sarebbe di Fuscaldo con 35 individualità,
seguito da Amantea con 27 e da Aieta e Belmonte
con 21. Erano quasi tutti figli di proprietari terrieri,
nobilotti, cioè i c. d. galantuommini, professionisti
e qualche sacerdote. Tre sole le donne.
Si chiede venia, ovviamente, per eventuali errori,
omissioni e dimenticanze. Del resto, a volte, gesta
eroiche sono rimaste nell’ombra e sconosciute ai
più. Al contrario, altre volte, accadde quello che
successe più tardi, dopo la Marcia su Roma.
Dopo cioè che Benito Mussolini aveva conquistato il potere, furono in tanti, che se ne erano rimasti tranquillamente a casa, a brigare il riconoscimento di “sciarpa littoria”, la fusciacca gialla e
rossa, che attestava la partecipazione all’evento.
Così avvenne dopo la spedizione garibaldina; a
dar retta a tutti, Garibaldi sarebbe partito da
Quarto non con mille uomini, ma con diverse
migliaia di più. E’ noto del resto che il carro del vincitore è sempre molto affollato.
3
L’ordinanza del Sindaco sulle antenne
di Ciro R.Cosenza
CETRARO: Benedetto e Leopoldo La Costa (morti
entrambi nel bagno penale di Procida) Ferdinando
La Costa, Giuseppe Ricucci).
Anni addietro mi trovai di fronte il mio amico Antonio Contatore, in arte
“Toni “.
Era Toni , un giovane che sentiva il suo amore per l’arte e lottava per
conquistarla ma il percorso era lungo, doloroso, difficile, arduo.
Giorno dopo giorno, anno dopo anno, egli seppe sempre lottare per la
realizzazione delle sue aspirazioni. Gli diedi il poco che mi era rimasto
ed egli, con umiltà ed interesse, ascoltò i miei consigli e li applicò fin
tanto che oggi, con il suo Cristo , viene alla luce.
Ma come? Nel modo più glorioso che mai potesse essere: un Cristo
uomo, pieno di sofferenza per l’umanità tutta e con un amore immenso fino al sacrificio di sé stesso.
Cristo, inchiodato alla Croce, con lo sguardo vivo del dolore interiore,
con le braccia genuflesse, la diversa estensione delle mani: l’una distesa accettante la morte come volontà di Dio Padre;l’altra, quasi divelta dalla croce, parla della sofferenza fisica, la parte terrena del Figlio
di Dio. Il volto del Cristo, pieno di sofferenza, parla attraverso gli occhi
all’umanità. Il viso, la barba, il petto gonfio come se volesse scoppiare, tutto è simbolo dimostrativo dello
strazio di Cristo. Anche la base a sostegno del Cristo, groviglio di radici di ulivo vuol rappresentare la terra,
gli uomini tutti abbarbicati alle radici di un Cristo eterno.
Nuova struttura AIAS
aperta a Fuscaldo
pag.
Ancora sul nostro Risorgimento
Il Cristo di Toni
Nani Razetti
Cc’u firru e cc’u cimenti i piscicani
tanti billizzi ormai hanu guastati;
mò cci hanu gnunti pur’i mazzacani
nt’a spiaggia granna e simu cchiù fricati!
l’Olmo
n.104- Aprile 2011
ORDINANZA CONTINGIBILE ED URGENTE IN MATERIA DI PUBBLICA INCOLUMITA' E TUTELA DELLA SALUTE
N. 04/ 2011
IL SINDACO
UFFICIALE DI GOVERNO – AUTORITA' SANITARIA LOCALE
ai sensi degli artt. 50 e 54 d.lgs. 267/2000

Considerato che da parte di numerosi gestori di telefonia mobile, continuano a pervenire al Comune richieste di installazione nel centro abitato di ripetitori fissi o mobili per telefonia cellulare;

Considerato che l'installazione di nuovi impianti ha generato, in maniera
crescente, nella popolazione laceranti tensioni sociali che destano forte preoccupazione per l'ordine pubblico, la pubblica incolumità e la sicurezza della comunità
intera;

Preso atto, altresì, che in data 28/02/2011 il Consiglio Comunale di
Diamante in seduta aperta e straordinaria ha valutato i fenomeni di preoccupazione e tensione sociale sorti tra la popolazione a causa del numero crescente di
antenne in opera nel territorio comunale;

Considerato che il vigente Regolamento Edilizio del Comune di Diamante
non disciplina nell'ambito del territorio la posa in opera di tali tipi di impianti per telefonia cellulare, per cui continuano a sorgere difficoltà interpretative per quanto
riguarda l'iter procedurale amministrativo connesso a tali richieste;

Considerato che il Consiglio Comunale di Diamante ha adottato, in data
28/02/2011, le delibere n. 11 e 12, nelle quali, dopo la discussione libera, si è approvato il regolamento comunale per l'insediamento urbanistico – territoriale e l'esercizio degli impianti di telefonia mobile;

Considerato che il Comune di Diamante non è dotato di idoneo studio tecnico scientifico sul territorio che possa costituire un valido strumento circa la conoscenza del livello di inquinamento elettromagnetico connesso all'esistenza di ripetitori fissi o mobili per telefonia;

Considerato che sotto il profilo medico-scientifico vi sono diversi orientamenti scientifici che tale inquinamento possa determinare l'insorgenza di malattie
degenerative, rischio che andrebbe ad aggravarsi a fronte del rilascio di altre
autorizzazioni;

Ritenuto indispensabile, nelle more di approvazione del P.S.C., provvedere alla tutela del territorio comunale, per evitare che possano essere installati
impianti in zone che non rientrano nella previsione dell'approvando strumento
urbanistico.

Ritenuto inoltre che l'esistenza, l'operatività e la nuova istallazione di tali
impianti nel centro abitato, così come l'installazione di ulteriori ripetitori, oltre a quelli esistenti, possano determinare problemi di carattere igienico-sanitario alla cui
tutela è preposto quest'organo;

Ravvisata la necessità di dare tempestiva esecuzione all’indirizzo espresso dall’Amministrazione Comunale al fine di rimuovere lo stato di rischio legato alle
elevate tensioni sociali in corso e consentire di condurre gli accertamenti necessari alla individuazione di siti potenzialmente idonei per la delocalizzazione delle
stazioni radio base;

Evidenziata l'impossibilità di differire l'intervento in relazione alla ragionevole previsione di danno incombente, nonché l'impossibilità di provvedere con gli
ordinari mezzi offerti dalla legislazione vigente;

Ritenuto che ricorrono i presupposti per l'adozione del presente atto e dei
requisiti della estrema urgenza;

Visto il D.lgs. n. 267/2000, nel testo emendato e vigente alla data odierna;

Visto il combinato disposto degli artt. 50 e 54 D.lgs 267/2000 nel testo
emendato e vigente alla data odierna;

Visto il D.M. 5 agosto 2008, in G.Uff. 09/08/2008, n. 186:
ORDINA
1)
La sospensione di ogni attività di installazione di impianti di telefonia mobile nel territorio del Comune di Diamante;
2)
La sospensione dei procedimenti amministrativi in atto e correnti presso il
Comune di Diamante, riguardanti autorizzazioni per installazioni di impianti di telefonia mobile.
DISPONE
Di comunicare il presente provvedimento, per opportuna conoscenza e/0 per quanto di rispettiva competenza, al sig. Procuratore della Repubblica di Paola, al sig.
Questore di Cosenza, al sig. Comandante dei Carabinieri della Stazione di
Diamante, al Sig. Responsabile dell’ Ufficio Tecnico Settore Urbanistica, Al Sig.
Responsabile dell’ Ufficio Tecnico Settore LLPP, al sig. Responsabile del Settore
Polizia Municipale di Diamante, il quale provvederà a verificarne l'applicazione.
La forza pubblica è incaricata di prestare la propria assistenza per l'osservanza
della presente ordinanza.
E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservare e di fare osservare il presente provvedimento.
AVVERTE
Che i contravventori alla presente ordinanza sono passibili di sanzione amministrativa da € 25 ad € 500, nonché penali ai sensi della vigente normativa in materia .
Contro la presente ordinanza è ammesso ricorso davanti al Tribunale
Amministrativo Regionale per la Calabria nel termine di gg. 60 dalla sua notificazione ovvero alternativamente ricorso straordinario al Presidente della Repubblica
nel termine di gg. 120 dalla data della notificazione (Dpr n.1199/1971).
Dalla Residenza Municipale di Diamante 9 marzo 2011.
F.to Il Sindaco
Avv. Ernesto Magorno
pag.
2
l’Olmo
n.104- Aprile 2011
n.104- Aprile 2011
Sostegno ai minori
17 Marzo: Diamante c’era
Diamante per l’Unità d’Italia.
Le manifestazioni del 24 marzo
Verrà attivato nel Comune di Diamante un nuovo servizio sociale destinato all’area dei minori. Il progetto, finanziato dalla
Regione Calabria ed elaborato dai tecnici della Commissione
dell’ufficio Piano nell’ambito del Progetto Distrettuale “Rete
Attiva”, si concretizza in attività di sostegno alle famiglie con
minori a rischio di emarginazione sociale.
Il Servizio è rivolto a minori con problematiche di abbandono
scolastico, in età compresi tra i tre ed i diciassette anni.
Considerato che nella realtà diamantese operano in maniera
ottimale, ormai da anni, due servizi diurni che accolgono più di
40 bambini in condizioni di disagio compresi tra i tre e gli otto
anni, questa amministrazione intende concentrare gli interventi
di detto servizio verso la fascia adolescenziale, essendo questa
rappresentativa di una fase di passaggio verso l’età adulta molto
delicata e bisognevole di particolari attenzioni.
Le fascie di minori coinvolti sono le seguenti:
9 -11 anni
12-14 anni
15-17 anni
Il servizio sarà un'opportunità per i ragazzi di gestire positivamente il tempo libero avendo la possibilità di fruire gratuitamente
di un servizio integrativo e alternativo alla “strada”, al “bar”, alla
“sala giochi”, in uno spazio ed in un contesto organizzato, con
operatori altamente professionali, che perseguono l’obiettivo di:
•
Favorire nei minori coinvolti la riflessione e la riconsiderazione dei loro rapporti con l’Istituzione Scolastica, intesa come
risorsa e spazio aggregativo complementare alla funzione meramente didattica.
•
Promuovere attività ricreative, culturali, multimediali e
sportive, che consentano di affrancare la deprivazione di opportunità educative e sociali nel territorio, offrendo la possibilità di
sperimentare relazioni significative centrate su modelli organizzativi e culturali adeguati ad una dimensione cittadina.
•
Organizzare iniziative anche “per strada” che diventino
occasioni d’incontro sia tra adulti e minori, sia tra culture diverse,
dando occasione agli operatori di penetrare nel territorio per
avere una giusta visione e consapevolezza dei bisogni espressi dagli adolescenti.
Il servizio ha durata mesi 8 (otto) e sarà gestito dalle Cooperative
sociali “Idea ‘90” e “Solarys”, risultate aggiudicatarie del servizio
appaltato dal Comune Capofila Praia a Mare.
Diamante, 21.03.2011
E’ con grande gioia e soddisfazione che ripenso alle celebrazioni
per i 150 anni dell’Unità Nazionale, per la grande partecipazione
che questo evento ha avuto nella nostra Città, in linea con l’entusiasmo con cui questo anniversario è stato accolto in tutta Italia.
Abbiamo tutti percepito nei giorni scorsi un rinnovato ed autentico
sentimento di unità, non assolutamente retorico, ma vivo e realmente proiettato verso il futuro. Gli italiani, da Nord a Sud, si sono
identificati nel verde nel bianco e nel rosso del nostro Tricolore
hanno ritrovato un’unica voce nel cantare l’Inno di Mameli.
Ed in questa, che è stata realmente una festa di tutti gli italiani, non
posso non pensare con grande felicità alla straordinaria risposta
che Diamante ha dato a questo evento. Mi ha sinceramente commosso la partecipazione che la nostra comunità ha dimostrato nel
corso delle varie iniziative che si sono svolte, organizzate
dall’Amministrazione Comunale, per le quali desidero rivolgere il
mio ringraziamento al lungo elenco di tutti coloro che hanno collaborato e ne hanno consentito la realizzazione. Diamante ha risposto
pienamente all’invito di esporre il tricolore presso ogni abitazione
colorando gioiosamente le nostre strade degli amati colori nazionali.
La nostra Città si è ritrovata unita la mattina del 17 marzo, in Piazza
XI Febbraio, per ricordare coloro che per la Patria hanno sacrificato il bene più prezioso: la loro vita. Così come nel corso della stessa giornata autentica e particolarmente sentita è stata la partecipazione al Consiglio Comunale Straordinario, tenutosi per celebrare
il centocinquantenario dell’Unità. Nel dimostrare piena unità di
intenti, l’Assise cittadina ha votato una mozione che ha sancito,
senza riserve, il sentimento avvertito e condiviso nella nostra
comunità.
Lo stesso spirito di coesione e solidarietà che ho avvertito nel corso
di tutte le altre manifestazioni che si sono tenute nella nostra Città
e tra queste l’importante riflessione sul ruolo che i cattolici hanno
avuto nel processo di unificazione che è scaturita dall’iniziativa promossa dall’Azione Cattolica lo scorso 3 aprile. In queste occasioni,
in particolare, mi ha colpito l’entusiastica adesione dei più giovani,
che hanno colto, pur con la freschezza e la gioia proprie della loro
età, l’importanza dei valori che l’anniversario portava con sé, e dei
quali, proprio loro che sono il futuro della nostra società, sono i principali destinatari. Ed in tal senso straordinaria è stata l’esperienza
vissuta dagli studenti delle scuole medie che si sono recati a Torino
per partecipare alle celebrazioni che si sono svolte nella prima
Capitale d’Italia. Un viaggio, al quale in rappresentanza della Città
ho preso parte e al termine del quale possiamo affermare con orgoglio che gli alunni di Diamante sono stati tra i pochi provenienti dal
meridione che hanno potuto prendere parte agli importanti eventi
tenutisi a Torino.
Pur avendo partecipato ed assistito, nel corso del mio percorso di
Sindaco e di Consigliere Provinciale a numerose cerimonie ed a
diversi incontri istituzionali, confesso che per me è stata realmente una grande emozione poter essere presente alla manifestazione
con la quale il Presidente della Repubblica ha dato il via alle celebrazioni per il centocinquantenario dell’Unità e nel corso della
quale ha tenuto un discorso memorabile che ha toccato il cuore dei
presenti, così come di tutti gli italiani che hanno potuto seguirlo
attraverso i mezzi di comunicazione.
Un’emozione, fortissima, che ho potuto leggere nel volto dei ragazzi e che gli stessi mi hanno trasmesso nei loro entusiastici racconti.
E proprio al nostro amato Presidente che vanno i miei pensieri di
gratitudine.
A lui, limpido punto di riferimento per tutti, per la saggezza e l’equilibrio che dimostra nei tempi agitati che viviamo, va riconosciuto il
fatto di essere stato il principale promotore delle celebrazioni per
l’Unità Nazionale ed aver voluto strenuamente che l’Italia si ritrovasse unita attorno ai suoi simboli ed ai suoli valori fondanti.
Così come ha detto il Presidente nel suo discorso alle Camere del
17 marzo:
“Valgano dunque le celebrazioni del
Centocinquantenario a diffondere e approfondire tra gli italiani il
senso della missione e dell'unità nazionale : come appare tanto più
necessario quanto più lucidamente guardiamo al mondo che ci circonda, con le sue promesse di futuro migliore e più giusto e con le
sue tante incognite, anche quelle misteriose e terribili che ci riserva
la natura. Reggeremo - in questo gran mare aperto - alle prove che
ci attendono, come abbiamo fatto in momenti cruciali del passato,
perché disponiamo anche oggi di grandi riserve di risorse umane e
morali. Ma ci riusciremo ad una condizione : che operi nuovamente
un forte cemento nazionale unitario, non eroso e dissolto da cieche
partigianerie, da perdite diffuse del senso del limite e della responsabilità. Non so quando e come ciò accadrà; confido che accada ;
convinciamoci tutti, nel profondo, che questa è ormai la condizione
della salvezza comune, del comune progresso.”
La nostra Città, con orgoglio, può dire di aver pienamente risposto
all’appello del nostro Presidente. In linea con questo spirito, voglio
in conclusione ricordare, come sovente ho fatto nel corso delle
celebrazioni, quei versi memorabili della poesia “Marzo 1821”, di
Alessandro Manzoni:“Oh giornate del nostro riscatto! oh dolente per
sempre colui che da lunge, dal labbro d'altrui,come un uomo straniero, le udrà!
che a' suoi figli narrandole un giorno dovrà dir
sospirando: io non c'ero: che la santa vittrice bandiera salutata quel
dì non avrà.”
L’Italia il 17 marzo ha celebrato la sua Bandiera e la sua storia
unitaria. Quel giorno, contrariamente ai versi del Manzoni,
Diamante c’era e con il cuore che la contraddistingue ha voluto
unirsi all’augurio di buon compleanno che tutti gli italiani hanno rivolto alla loro Patria. Un augurio, che è anche un auspicio di unità
che la nostra comunità cittadina deve fare proprio, per affrontare
coesa i tempi che verranno e consegnare un futuro di speranza ai
ragazzi ed alle ragazze che la compongono.
Viva L’Italia Unita !
Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno
“Viva l’Italia”. E’ stato questo il leit-motiv della giornata del 24 marzo scorso, piena di emozioni all’insegna del tricolore. Gli studenti dell’Istituto
Comprensivo di Diamante, nel Tirreno cosentino, esprimendo partecipazione e vivo interesse sono stati i veri protagonisti della manifestazione
che si è svolta nella mattinata al Cineteatro Vittoria, brillantemente condotta dalla giornalista Mariella Perrone.
Il sindaco di Diamante ha ricordato l’esperienza del viaggio a Torino nel
corso della quale “Ci siamo tutti sentiti cittadini italiani insieme al
Presidente ” ; ai ragazzi in sala il Sindaco ha rivolto una esortazione: “Il
futuro è vostro, costruiamo insieme una grande nazione”. Sulla stessa
linea l’assessore alla pubblica istruzione Battista Maulicino, “E’ importante formare nuove generazioni su questi valori, anche con esperienze
concrete come questa che hanno vissuto a Torino. Sono convinto che la
giornata di oggi come quelle vissute a Torino non saranno dimenticate
facilmente dagli studenti”.
Sul palco è salito anche il maestro Pino Le Fauci, autore del murales realizzato in Piazza Mancini davanti al municipio: il murales era stato creato
in occasione della Tappa del Giro d’Italia partita da Diamante nel 2005 e
nei giorni scorsi il maestro Le Fauci l’ha arricchito del simbolo del tricolore proprio per l’occasione del centocinquantesimo.
Con l’ausilio della proiezione di diapositive ha spiegato i vari simboli rappresentati nel murales: il cedro, il mare, i cavalli simbolo di libertà,
l’Immacolata Concezione e il tricolore, il ciclismo e il peperoncino. Sul
murales restaurato l’Assessore al Turismo Franco Maiolino ha detto:
“Con l’occasione dei festeggiamenti dell’unità d’Italia abbiamo voluto fare
contestualmente più di una operazione. Abbiamo recuperato questo
straordinario murales. Nel contempo abbiamo fatto un’operazione di marketing inserendo Piazza Mancini nel circuito dei luoghi da visitare e mirata al riordino dell’arredo urbano della stessa Piazza. Inoltre il Maestro
Le Fauci ha effettuato un reinserimento cromatico per celebrare in 150
anni dell’unità d’Italia, su di un murales che è dedicato al Giro d’Italia, un
evento già di per sé unificante per tutti gli italiani “.
Gli interventi sono stati preceduti dalla proiezioni dei video “Buonanotte
all’Italia” di Luciano Ligabue e del video istituzionale sul centocinquantesimo. Dopo la proiezione del video di Roberto Benigni con la sua esegesi dell’Inno d’Italia, tratto dall’ultimo Festival di Sanremo, il direttore del
“Quotidiano della Calabria”, Matteo Cosenza ha letto il suo editoriale
sul suo sentirsi italiano, riscuotendo copiosi applausi durante la lettura.
“Sono italiano – ha detto tra l’altro Cosenza – perché sono venuto a lavorare in Calabria, più a sud del sud dove sono nato, perché amo e odio
questa terra, che è la mia terra”. Dopo il direttore, sono intervenuti gli studenti Andrea Crusco, della classe V A geometra e Michela Longo, della
classe V A programmatore, con contributi sulla storia del Risorgimento e
sul ruolo della donna in quel contesto storico.
In seguito è stato proiettato il video realizzato dalla locale emittente televisiva “Telediamante” che ha seguito gli studenti nel loro viaggio a
Torino, un vero e proprio reportage di tutti i momenti clou vissuti dagli
alunni e dai loro accompagnatori.
Marco Frandina, sindaco dei ragazzi, ha voluto ripercorrere quei momenti ricordando le emozioni vissute, mentre la docente Gilda Magorno, dell’associazione “Il Grilloparlante” ha letto “La tempesta del dubbio” di
Giuseppe Mazzini.
La manifestazione è terminata con i saluti di Concetta Smeriglio, dirigente dell’I.S.S.S di Diamante, di Fortunata Sconzatesta, in rappresentanza dell’I.C. di Diamante, di Antonio La Rosa, per i Licei di Belvedere
Marittimo, dell’assessore Maulicino e del sindaco Magorno.
Nel tardo pomeriggio del 24 il Sindaco ha scoperto, nel centro storico, la
nuova targa che indica “Largo Unità d’Italia”. Nel corso della cerimonia,
che si è svolta alla presenza di rappresentanti delle istituzioni, delle forze
dell’ordine e dei cittadini convenuti, Mons. Cono Araugio ha impartito la
benedizione alla targa, che nella sua nuova veste ricorda il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
L’Orchestra di Fiatti Città di Diamante ha suonato per l’occasione l’Inno
Nazionale ed altre musiche ispirate alla ricorrenza esibendosi nella manifestazione che ha successivamente chiuso la giornata del 24.
In serata, infatti, al Cineteatro Vittoria dove è stato proiettato il film “Noi
credevamo” di Mario Martone. La pellicola che racconta le vite di tre giovani del sud Italia che in seguito alla feroce repressione borbonica dei
moti che nel 1828 vedono coinvolte le loro famiglie, maturano la decisione di affiliarsi alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini.
Tra gli interpreti del film: Luca Zingaretti, Luigi Lo Cascio, Toni Servillo,
Luca Barbareschi, Anna Buonaiuto. Era presente alla proiezione il
Presidente della Provincia, On. Mario Oliverio e numerose altre autorità civili e militari del nostro comprensorio, tra cui numerosi sindaci del
comprensorio. Il Presidente Oliverio, prima dell’inizio della proiezione, ha
rivolto un saluto ai presenti e sottolineando la grande partecipazione che
a nord e a sud si è avuta per le celebrazioni del cento cinquantenario si è
così espresso: “ Abbiamo bisogno di un’Italia Unita, perché il nord e il
sud insieme possano guardare aventi con maggiore fiducia, perché superando ogni distorsione ogni difficoltà si possa costruire l’Italia del futuro,
si possano offrire ai nostri giovani delle opportunità di crescita, di lavoro,
di fiducia.”
a cura di Giuseppe Gallelli
L’Assessore alle Politiche Sociali
Battista Maulicino
Incontro con l’Ecotur per sviluppare nuove
sinergie nel settore turistico.
L’Assessore al Turismo del Comune di Diamante, il Dott. Franco
Maiolino, sottolinea con soddisfazione l’interesse ed il seguito
suscitato dalla riunione da lui coordinata che si è tenuta lo scorso 11 marzo tra i rappresentati dell'Ecotur, - Consorzio degli
Operatori Turistici della Riviera dei Cedri e gli operatori del settore turistico di Diamante e Cirella, al fine di intraprendere iniziative turistiche di territorio.
Come ha evidenziato l’Assessore Maiolino, è importante che
vengano facilitati processi finalizzati a creare sistema tra gli operatori del settore turistico che operano sul territorio ed adoperarsi per creare le giuste sinergie anche tra le istituzioni di un comprensorio ricco di straordinarie potenzialità come la Riviera dei
Cedri. In questo senso, ad esempio, l’Assessore ha evidenziato
come sia indispensabile concordare tra i vari comuni un programma unico degli eventi e delle manifestazioni, proprio per
calibrare meglio l’offerta ed evitare inutili sovrapposizioni.
Nel corso dell’incontro di Presidente Giancarlo Formica ed il
Vicepresidente Angelo Napolitano.
Hanno illustrato le finalità e gli obiettivi del Consorzio degli
Operatori turistici della Riviera dei Cedri, uno strumento a disposizione degli operatori del territorio per scommettere sullo sviluppo turistico attraverso la creazione di una rete di operatori che
condividono strategie e risorse per il rilancio del comparto. In un
periodo di riconosciuta crisi economica e ovviamente anche del
comparto turistico il consorzio unisce un gruppo di imprenditori
del territorio che ha deciso di mettersi in rete, investendo in promozione del territorio, formazione, riqualificazione dei servizi e
attenzione verso l’ ambiente, con un approccio etico e sostenibile evidenziato dall’appartenenza delle strutture presenti al marchio Ecolabel – Legambiente.
Il Consorzio, in tal senso, è impegnato nella promozione delle
eccellenze del territorio anche attraverso la sua presenza alle più
importanti appuntamenti italiani ed esteri di settore, come la BIT.
Grande interesse hanno riscontrato le proposte avanzate
dall’Ecotur presso gli operatori di Diamante e Cirella presenti all’
incontro e ricco ed articolato è stato il confronto sulle problematiche del settore nel territorio.
Un passo importante, comunque, quello fatto lo scorso 11 marzo
– come sottolinea l’Assessore Maiolino – per far si che in un settore vitale come quello turistico, si attivi una reale volontà di
cooperazione tra tutte le componenti del comprensorio.
In fine, l’Assessore Maiolino ha voluto stigmatizzare come per il
raggiungimento di tali obiettivi sia necessario che la parte pubblica detti indirizzi, fornisca servizi, destini risorse e agisca da
facilitatore di quei processi di cui gli operatori privati del settore
alla fine sono gli attori principali.
Consegnate le Borse di studio
AGE QUOD AGIS
Lo scorso 29 marzo, nella sala consiliare del Comune di
Diamante, si è svolta la cerimonia di consegna delle
BORSE DI STUDIO AGE QUOD AGIS, un’iniziativa volta
ad individuare e a premiare una rosa di studenti universitari meritevoli residenti nel comune di Diamante.
Erano presenti: Battista Maulicino (assessore alla cultura
del Comune di Diamante), Giuseppe Marino in sostituzione di Concetta Smeriglio (dirigente scolastico dell’Istituto
d’Istruzione Superiore Giovanni Paolo II di Diamante) a
Praga per accompagnare gli studenti in un viaggio di istruzione, Maria Grazia Cianciulli (dirigente scolastico
dell’Istituto Magistrale di Belvedere M.mo), Anna Maria
Frascini (dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di
Diamante),
Francesco
Errico
(presidente
dell’Associazione Culturale Cerillae Onlus) e Giorgio
Perrone (rappresentante di Reteimpreseperilsociale di
Cosenza).
Le cinque borse di studio messe in palio, del valore complessivo di 2.500 Euro, già assegnate mediante regolare
bando, sono state consegnate ai cinque vincitori del concorso. e per alcuni dei ragazzi fuori sede per impegni
universitari, ritirate dai loro parenti.
Gli studenti vincitori sono risultati: Esterina Nervino
(classificata al 1° posto e vincitrice di una borsa di studio
di € 1.000,00), Raffo Antonio e Raffo Maria Giuseppina
(classificati ex aequo al 2° posto e vincitori di due borse di
studio di € 500,00 cadauna), Amodeo Maria Francesca
e Praino Ramona (classificate al 3° posto ex aequo e vincitrici di due borse di studio di € 250,00 cadauna). Il progetto è nato dall’idea di poter fare qualcosa di concreto
per agevolare il percorso di studio di qualche giovane diamantese in un momento di grave crisi economica, risentita soprattutto dalle famiglie meno abbienti, nel cui ambito
a farne le spese sembra essere maggiormente la scuola,
che negli ultimi anni ha assistito solo ad una politica di
tagli indiscriminati non compensata da investimenti altrettanto cospicui per migliorare la tanto decantata “qualità
dell’insegnamento”. E il bando istitutivo delle due borse di
studio ha inteso premiare proprio gli studenti a reddito più
basso, tenendo però anche nella giusta considerazione il
merito, condizione imprescindibile dell’insegnamentoapprendimento. E’ da sottolineare, inoltre, il contributo
dato all’iniziativa da Gilberto Raffo, il quale ha messo a
disposizione un pregiato tavolo in mosaico di marmo lavorato interamente a mano, grazie al quale è stato possibile
attivare una lotteria senza fini di lucro i cui proventi sono
stati interamente devoluti all’organizzazione delle due
BORSE DI STUDIO AGE QUOD AGIS.
l’Olmo
pag.
7
G l i s t u d e n t i d i D i a m a n t e a To r i n o p e r l ’ U n i t à d ’ I t a l i a
Si è svolto dal 16 al 20 marzo scorso il viaggio che una
rappresentanza di studenti delle terze classi delle scuole
medie dell’Istituto Comprensivo di Diamante ha effettuato
a Torino per partecipare alle celebrazioni per i 150 anni
dell’Unità d’Italia. Manifestazioni tenutesi alla presenza del
Presidente della Repubblica.
Un’esperienza, quella vissuta nel capoluogo piemontese,
prima Capitale dello Stato Unitario a Torino, straordinariamente interessante ed emozionante per i giovani alunni di
Diamante che hanno preso parte ad una iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale di Diamante,
attuata in partenariato con l’associazione “Ilgrilloparlante”,
che ne ha curato in maniera determinate la parte organizzativa, e con l’Istituto Comprensivo di Diamante.
Presente a Torino il Sindaco Ernesto Magorno che con la
delegazione di Diamante ha partecipato, in particolare,
alla manifestazione che si è svolta lo scorso18 marzo al
Teatro Regio con la quale il Presidente della Repubblica
ha dato il via ai festeggiamenti torinesi per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Nell’occasione, così com’è stato ampiamente riportato
dagli organi di comunicazione, il Presidente Napolitano ha
tenuto, con la consueta passione civile ed incisività, un
discorso che per la sua straordinaria valenza ha emozionato la platea ed è stato più volte interrotto da numerosi
ed entusiastici applausi. “ Sono straordinariamente felice ha dichiarato il Sindaco Magorno - perché abbiamo avuto
tutti la sensazione di aver partecipato ad un evento storico,
al quale gli alunni di Diamante potranno dire con orgoglio
di esser stati presenti”.
Il Sindaco ha sottolineato il forte richiamo all’Unità
Nazionale che il Presidente ha rivolto a tutti gli italiani.
Quel valore nel quale la Città di Diamante ha dimostrato di
volersi incondizionatamente riconoscere.
Non si sono esaurite al Teatro Regio le emozioni per gli
alunni di Diamante in visita a Torino. Nella stessa giornata del 18, infatti, nel recarsi alle Officine Grandi
Riparazioni, gli alunni di Diamante sono stati tra quelli ai
quali il Presidente Napolitano ha rivolto il suo saluto nel
recarsi ad inaugurare il grande spazio espositivo
“Esperienza Italia 150”.
Oltre a questi importanti incontri, particolarmente fitta di
impegni è stata la permanenza dei ragazzi di Diamante a
Torino dove hanno potuto visitare il “Museo Egizio” , il
secondo al mondo per importanza dopo quello de Il Cairo,
il “Museo del Cinema” all’interno della Mole Antonelliana
ed il complesso della “Venaria Reale”, capolavoro dell’arte barocca, residenza dei Savoia, annoverato tra i patrimoni dell’umanità dall’UNESCO.
Un viaggio che difficilmente gli alunni dimenticheranno
così come la delegazione che li accompagnava composta
dagli insegnanti Gilda Magorno (Tutor del Consiglio
Municipale dei Ragazzi), Rosetta Benvenuto, Antonella
Turco; da Marisa Maiolino, socia de “Ilgrilloparlante;
Giuseppe Gallelli, dell’Ufficio Staff del Sindaco; Mario
Pagano di Telediamante che con la sua consueta professionalità ha documentato tutta l’iniziativa ed ha realizzato
un memorabile video che racconta passo per passo la
bella esperienza vissuta dalla delegazione di Diamante a
Torino.
Diamante per l’Unità d’Italia: le manifestazioni del 17 marzo.
Con grande entusiasmo e partecipazione Diamante e
Cirella hanno festeggiato il 150° anniversario dell’Unità.
Nelle giornate del 17 e del 24 diverse sono state le iniziative che si sono svolte per celebrare l’importante anniversario. Occorre dire, innanzitutto, che proprio il 17 Diamante e
Cirella si sono colorate del nostro tricolore nazionale, grazie alle tante bandiere esposte in tutto il territorio.
La stessa Amministrazione ha distribuito 200 bandiere tricolori invitando, come detto, tutti i cittadini ad esporre una
bandiera italiana. Le celebrazioni hanno preso il via nella
prima mattinata del 17 nella quale il Sindaco, alla presenza delle autorità cittadine ha deposto una corona di
allora sulla lapide di Piazza XI febbraio che ricorda i caduti della I° Guerra Mondiale.
Un gesto con il quale si è voluto simbolicamente onorare
tutti coloro che hanno sacrificato la vita per il bene della
nazione. La cerimonia è stata preceduta dall’esecuzione
dell’Inno di Mameli da parte dell’Orchestra di Fiati Città di
Diamante che ha eseguito nel corso delle manifestazione
della mattina altri brani di ispirazione patriottica.
Dopo la toccante cerimonia si è tenuto nel Palazzo di Città
un Consiglio Comunale Straordinario convocato proprio
per l’importante anniversario.
In apertura dell’Assise, che si è svolta in un’aula consiliare
riempita da numerosi cittadini, il Prof. Franco Errico
Presidente dell’associazione Cerillae ha introdotto la discussione con un excursus storico sul processo di unificazione nazionale e con alcune interessanti considerazioni:
“La lingua italiana ci ha uniti a partire dal 1200 – ha detto il
Prof. Errico - . L’italiano ha costituto per secoli il fondamento di quel patrimonio culturale che è stato determinante per il processo di unificazione politico e nazionale.
Tutti i grandi della nostra storia hanno fermamente creduto
nell’unificazione dell’Italia e per essa hanno combattuto.
L’unità d’Italia – ha affermato ancora Errico - è un valore
del quale essere fieri perché rappresenta la nostra identità
nazionale.”
E’ intervenuto quindi l’Assessore alla Cultura Battista
Maulicino che ha incentrato il suo intervento sul tema
della “ irrisolta questione meridionale. E’ rimasto – ha
sostenuto l’assessore - l’antico tema della politica dello
stato centrale che non è stato capace di guardare alla valorizzazione del mezzogiorno, nell’interesse di tutto il paese.
Se non si realizza l’obiettivo dell’unificazione economica,
l’unificazione politica conseguita 150 anni orsono si troverà sempre e comunque a fare i conti con quello strano
dualismo costituito da una fatale divisione che si è accentuata man mano tra il settentrione e il meridione.”
Il Consigliere Fabio Cavalcanti ha sottolineato l’importanza della giornata del 17 marzo ed ha letto un brano di
Papa Giovanni Paolo II , nel quale sono richiamati i valori
fondanti che sono alla base di ogni forma di unità civile,
sociale, morale e politica.
Principi in base ai quali, come ha sottolineato il
Consigliere, coloro che sono chiamati a rappresentare i
cittadini hanno grosse responsabilità , perché devono
vivere questo compito al servizio della gente, aiutando in
particolare i più deboli.
Ai cittadini si richiede di partecipare, stimolare controllare
gli eletti per evitare lo scollamento tra la politica e la
gente. Per il Consigliere Comunale Pino Pascale: “Questo
è il giorno che diviene più importante dell'anno. Dalle piccole comunità come la nostra parte un segnale importante
con questa grande partecipazione. E' un giorno nel quale
dobbiamo dichiararci orgogliosi di essere italiani. Quando
ho avuto la fortuna di fare il servizio militare – ha detto
Pascale - ho sempre sperato che la bandiera uscisse dalle
caserme per farci sentire orgogliosi di appartenere all'Italia,
a questa grande nazione.
Diamante ha dato il suo contributo all’unificazione d’Italia
fin dal 1848 – ha detto nel suo intervento il Consigliere
PaoloDe Luna - lo ha fatto partecipando ad importanti
momenti come la “Spedizione dei mille” e la “Battaglia
del Volturno”. La nostra Città, inoltre, ha assicurato il
suo contributo alle diverse celebrazioni che si sono svolte
in onore dell’Unità nazionale .
Nel 1911 alle celebrazioni dei 50 anni dell’ Unità il primo a
parlare dopo il Sindaco di Roma fu proprio suo nonno,
Paolo De Luna, allora Sindaco di Diamante .
E’ necessario – ha detto inoltre il Consigliere - pensare al
passato per riflettere sul futuro, superare le diversità ed
essere orgogliosi di essere italiani.
L’Assessore Franco Maiolino ha sottolineato la straordinaria unità di intenti che si è registrata nel corso del consiglio straordinario:”Questo Consiglio Comunale è capace di
esprimere dei contenuti conseguendo un grande risultato.
Questo è sicuramente il più bel consiglio comunale al
quale ho preso parte, anche per la grande partecipazione
dei cittadini. In questo caso il Consiglio ha colto l' essenza
principale del suo essere, quello di essere occasione per
proporre oltre che per discutere.
L’Assessore Maiolino ha proposto, nell’ambito della commissione formatasi per l'attribuzione dei nomi alle nuove
strade cittadine, di dedicare una via alla ricorrenza del 17
marzo e di intitolare una piazza cittadina alla Costituzione
della Repubblica.
L’Assessore Pierluigi Benvenuto ha voluto ricordare il
forte richiamo all’unità fatto dal Capo della Stato che , nel
suo discorso del 16 marzo, ha sottolineato come l’Italia sia
divenuto un Paese importante proprio grazie alla sua
Unità. Per Benvenuto proprio nei momenti di difficoltà è
giusto rifarsi ai valori fondanti della nostra Nazione, alle
nostre radici culturali e religiose. In questo senso è importante che sia stata istituita questa nuova ricorrenza, che
ricorda un momento fondamentale per la nostra storia e
per la costruzione della nostra identità nazionale”.
In conclusione, il Sindaco, Ernesto Magorno, si è detto
orgoglioso di indossare il tricolore in una giornata storica
come quella che riguarda l’Unità d’Italia. Il Sindaco ha voluto ringraziare tutti i presenti: le associazioni, le Forze
dell’Ordine, le scuole e tutti i cittadini ed ha voluto ricordare come sia necessario trovare ciò che unisce gli italiani,
così come espresso dal Capo dello Stato che ha fortemente voluto le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità con l’idea
di guardare al meglio del nostro passato per guardare con
speranza al nostro futuro, cioè all’Italia unita. In un
momento generale di crisi, di un sistema economico che
vacilla sia ad occidente che ad oriente il nostro Paese deve
ritrovare nelle sue profonde radici storiche e culturali la
forza per reagire. In conclusione ha regalato la bandiera
tricolore ai rappresentanti delle forze dell’ordine presenti, ai
Carabinieri alla Polizia Municipale ed alla Capitaneria di
Porto, chiedendo loro di continuare a vigilare sulla comunità cittadina. Il sindaco ha infine invitato il Consiglio
Comunale a votare un ordine giorno che sinteticamente e
simbolicamente recitava: “Noi vogliamo la bandiera tricolore, noi vogliamo l'Italia unita.”
pag.
l’Olmo
8
n.104- Aprile 2011
Dalla Caritas Immacolata Concezione
una petizione per l’abbattimento barriere architettoniche
Caritas Immacolata Concezione
Diamante
25
Al Sig. Sindaco di Diamante
Marzo
In merito alle istanze espresse dal Gruppo
Parrocchiale della Caritas, impegnato in
una raccolta di firme per l’abbattimento
delle barriere architettoniche nel centro
storico di Diamante, al fine di agevolarne
l’accesso a tutti coloro che hanno difficoltà
di movimento, il Sindaco di Diamante, Avv.
Ernesto Magorno, ha disposto un sopralluogo da parte dei responsabili degli uffici
comunali competenti.
Il sopralluogo, effettuato in data odierna, è
stato disposto al fine di verificare le attuali condizioni di accesso ai luoghi indicati
nella petizione e valutare gli eventuali
interventi necessari a consentire un’agevole fruizione da parte di tutti i cittadini al
centro storico, tenendo conto della particolare configurazione dell’antico nucleo
abitato di Diamante.
La conformazione di quest’ultimo, ed in
particolare le pendenze presenti, non ha
consentito in anni passati la risoluzione
delle problematiche sopra evidenziate e
già ben conosciute all A.C., che richiedono interventi di straordinaria portata.
Il Sindaco, esprimendo la sensibilità
dell’Amministrazione Comunale su tale
questione, concorda sulla necessità di perseguire tutte le vie possibili per assicurare
un agevole accesso ad una zona del
paese dove si trova un luogo di culto come
la Chiesa Madre particolarmente caro a
tutti i cittadini di Diamante, un edificio di
straordinario pregio storico ed artistico,
elemento centrale di un ineguagliabile
patrimonio culturale che deve essere adeguatamente valorizzato anche attraverso
una migliore accessibilità.
2011
e p. c. Al Consiglio Comunale di Diamante
OGGETTO: Petizione popolare per sensibilizzare all’abbattimento delle barriere architettoniche nel Centro Storico e
ad agevolare l’accesso alla Chiesa Madre Immacolata
Concezione.
Ill.mo Sig. Sindaco,
come operatori della Caritas parrocchiale siamo quotidianamente in relazione con gli strati più poveri ed emarginati della
nostra città, per cui abbiamo avvertito l’esigenza di sottoporre a
petizione popolare un problema generalmente sentito, come di
grave impedimento per la vita ordinaria e la valorizzazione degli
ambienti di vita del Centro Storico.
Certamente anche Lei ha consapevolezza che i luoghi storicamente più rilevanti e culturalmente significativi del Centro
Storico sono inaccessibili ai diversamente abili e possono essere raggiunti con molta fatica dagli anziani, a motivo delle difficoltà che gli attuali percorsi creano.
Avendo coscienza della impossibilità obbiettiva di adeguare
tutto il centro Storico, riteniamo di sensibilizzare soprattutto alla
possibilità di agevolare l’accesso alla Chiesa Madre, da tutti
riconosciuta come luogo depositario della memoria storica della
nostra città. Per come è evidente, proprio a motivo delle barriere architettoniche che ne rendono difficoltoso l’accesso, la
Chiesa Madre non è fruibile alle sopraindicate categorie di persone per le quali resta preclusa la possibilità di ricevere i servizi in ordine alla formazione religiosa, culturale e cosa più rilevante, la Chiesa stessa, resta penalizzata per una sua maggiore valorizzazione turistica.
Come itinerario di riferimento, per l’abbattimento delle barriere
architettoniche, proporremmo: via XXIV Maggio, via Carducci,
Chiesa Madre. Chiediamo inoltre che, per le aree più ripide e
conseguentemente pericolose, si faccia un intervento, peraltro
meno gravoso, con il posizionamento di adeguati passamano.
Il Sindaco
Avv. Ernesto Magorno
Questa iniziativa non ha altra finalità se non quella della solidarietà, per cui deve essere compresa e accolta in ordine alla
nostra naturale vocazione e sensibilità verso gli strati più deboli della comunità. Le trasmettiamo anche i riferimenti normativi
che regolano la legislazione riferita all’abbattimento delle barriere architettoniche e che data la Sua conclamata attenzione
verso le marginalità, certamente Lei già conosce:
D.P.R. 24 luglio 1996 n. 503; Legge 9 gennaio 1989 n. 13 ;
L.R. 12 aprile 1990 n. 21; L.R. 23 luglio 1998 n. 8.
Nel ringraziarla sentitamente per l’attenzione che mostra avere
verso i gravi problemi di vivibilità che si accompagnano alla vita
del nostro territorio urbano, la salutiamo cordialmente e restiamo in attesa di una vostra iniziativa, volta alla fruizione agevole
del Centro Storico e della Chiesa Madre, vero patrimonio storico della nostra città.
CHI CI AMMINISTRA
ERNESTO MAGORNO- sindaco
Sollazzo Gaetano: vicesindaco -Igiene e sanitàurbanistica
Benvenuto Pierluigi: Lavori pubblici, Viabilità, Traffico,
Progetto Strategico "Golfo Amico", Demanio.
Maiolino Franco: Turismo e Spettacolo.
Maulicino Battista : Pubblica Istruzione, Cultura,
Politiche sociali, Politiche Territoriali.
Trifilio Michele: Contabile finanziaria, Contenzioso.
Suriano Francesco: Polizia Municipale, Personale,
Relazioni con Pubblico.
Angelo Sticozzi : Presidente del Consiglio
CONSIGLIERI CON DELEGA:
Pino Perrone: Ambiente, Porto, Agric.,caccia e pesca
Mariano Casella:Pol.giovanili, Sport, politiche lavoro
Bernardo Riente: Commercio
Giuseppe Casella:Politica delle zone rurali
STAFF DEL SINDACO: Avv. Adolfo Santoro ( capo staff),
dott.Giuseppe Gallelli, prof.Luigi Fabiani; Lorella Vidiri.
LE OPPOSIZIONI:
RISVEGLIO: Fabio Cavalcanti, Francesco Liserre
INSIEME PER RINASCERE: Paolo De Luna, Giuseppe
Savarese
PAESE AMICO: Giuseppe Pascale.
Hanno collaborato a questo numero:
Nevio Benvenuto per l’olmo in PDF, Ciro R.
Cosenza , Giuseppe Gallelli , Lili Genovese ,
Gilda Magorno,
Tutte le collaborazioni sono gratuite.
n. 104 - anno 9 Aprile 2011
Direttore Editoriale: Ernesto Magorno
Direttore Responsabile: Francesco Cirillo
L’impaginazione grafica è di
Francesco Cirillo
L’Olmo viene distribuito gratuitamente
nelle edicole, nei Bar e agli sportelli degli
Uffici Comunali.
Testi e foto inviate non vengono restituite.
Questo numero è stato chiuso in tipografia
il 24 Marzo 2011
1°Numero Agosto 2002 - Anno 9- n°103
Autorizzazione n°94 del 22-02-2002
Tribunale di Paola
“ Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari... era
il centro della cittadinanza, di socievole comunanza... con la sua benefica, spaziosa
ombra e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità,
eguaglianza ed affetto cittadino” . Leopoldo Pagano 1860
M E N S I L E D I I N F O R M A Z I O N E E C U L T U R A D E L L A R I V I E R A D E I C E D R I
A C U R A D E L L ’ A M M I N I S T R A Z I O N E C O M U N A L E D I D I A M A N T E E C I R E L L A
L’ ASSOCIAZIONE DELLE NUOVE GENERAZIONI
ONLUS IN PRIMA FILA NELLA LOTTA ALLE
MALATTIE GENETICHE
DIAMANTE – Nel dicembre dello scorso anno e nei
primi mesi del 2011 l’Associazione Delle Nuove
Generazioni Onlus si è classificata al primo posto
nelle raccolte Telethon di tutta la provincia di
Cosenza. Grazie al contributo dei cittadini di
Diamante e dei paesi limitrofi, l’Associazione ha
raccolto € 2.531,00 che che ha donato in beneficenza al Comitato Telethon Fondazione Onlus. La
ricerca scientifica sulle rare malattie genetiche, che
colpiscono in gran parte bambini e la speranza di
un una cura per ogni ammalato, sono i valori che
hanno spinto l’Associazione a promuovere la manifestazione “IO STO CON TELETHON” avvenuta il
16 dicembre 2010 presso il Cineteatro Vittoria di
Diamante a cui hanno partecipato i ragazzi di
Strumento Musicale dell’Istituto Comprensivo di
Diamante, il coro Arteinsieme diretto da Claudia
Perrone, la scuola di danza Ruskaja, il Gruppo
Luce della Proloco Buonvicino, il complesso rock
Non Sense con Vania Gatto, il cabarettista Totonno
Chiappetta,
Franco
Lonetti,
Coordinatore
Provinciale di Telethon Cosenza, Ernesto Magorno,
Sindaco di Diamante. Hanno presentato Mariella
Perrone e Filippo Marra Cutrupi. Durante la manifestazione, l’associazione ha conferito una targa di
riconoscimento alla Dott.ssa Gaetana Lagattuta per
l’impegno profuso nel suo lavoro di oncologa presso l’ospedale di Paola e al Prefetto Antonio
Reppucci per la vicinanza assicurata alle problematiche dei nostri territori. “Una manifestazione che
ha messo in luce l’animo generoso del nostro popolo ed ha esaltato le qualità artistiche e culturali delle
nuove generazioni calabresi…” così ha commentato il segretario dell’associazione Antonio Biondi.
L’Associazione ringrazia l’amministrazione comunale di Diamante e la Provincia di Cosenza che
hanno patrocinato l’evento, il comune di Belvedere
M.mo e tutte quelle persone che con il loro aiuto
hanno contribuito alla riuscita della manifestazione.
Con l’auspicio di poter scrivere la parola CURA
affianco al nome di ogni malattia!
Comune di Diamante
Centralino 0985 81398-81642-877512-877508
Stanza Sindaco - 0985 81289 - FAX : 0985 81021
Redazione L’OLMO - via P. Mancini- 87023 Diamante
DELEGAZIONE COMUNALE CIRELLA 0985 86804
NUMERI UTILI
L’OLMO
I cittadini possono scrivere e le lettere
verranno pubblicate solo se firmate.
Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o
Comune di Diamante
e.mail:[email protected]
Stampa: - Tipografia Lapico
tel. 0985 42154 Santa Maria del Cedro
l’Olmo
Nuove generazioni
Caserma dei Carabinieri
tel. 0985 81117
Capitaneria di Porto
tel. 0985 876075
Guardia Medica
tel. 0985 81000
Poste Italiane Ufficio Diamante
tel. 0985 81070
Poste Italiane Ufficio Cirella
tel.0985 86064
Poliambulatorio ASL 1 Diamante
tel. 0985 876722
Vigili Urbani Diamante
tel. 0985 81035
Consultorio Familiare Diamante
tel. 0985 876389
SERT - Servizio Tossicodipendenze
tel. 0985 91449
Commissione Invalidi Civili
tel. 0985 81030
AIAS Diamante
tel.0985 81638
Centro Fisiokinesi Cirella tel. 0985 86043
MISERICORDIA - sez. Diamante tel.0985 877857-3284261073
Ass.Culturale Cerillae
tel. 0985 86361
Accademia Italiana del Peperoncino
tel. 0985 81130
TELEDIAMANTE CANALE 21-65
tel.0985 876078
ACI DIAMANTE
te.0985 81385
Il Poliambulatorio ASP
in stato di abbandono.
Denuncia del Sindaco al
Governatore Scopelliti
Il Sindaco di Diamante,
l’Avv.
Ernesto
Magorno, ha scritto
una
lettera
al
Presidente della Giunta
Regionale,
l’On
Giuseppe Scopelliti,
nella quale si legge:
“On. Presidente, intendo
denunciare e porre alla
Sua
attenzione
di
Commissario ad Acta
della Sanità calabrese lo
stato di abbandono in
cui
versa
il
Poliambulatorio dell’ ASP di Diamante.
Ritengo non più tollerabile una situazione che mortifica
il legittimo diritto dei miei concittadini ad usufruire dell’assistenza sanitaria in un presidio funzionale e consono alle funzioni primarie cui è destinato, in una Città
capofila nel territorio e che, com’è noto, ospita nel periodo estivo numerosi turisti e visitatori.
L’Amministrazione Comunale ha sempre assicurato la
sua collaborazione ed il suo supporto all’Azienda
Sanitaria Provinciale, attuando responsabilmente tale
condotta nell’interesse esclusivo della utenza cittadina.
Tale condotta, non ha purtroppo trovato reciproca
cooperazione da parte dell’ASP, che non ha tenuto
conto delle continue sollecitazioni ed istanze che
l’Amministrazione gli ha rappresentato. Quello che
abbiamo avuto modo di riscontrare e che ci viene riportato dalle lamentele dei nostri concittadini, sono i ritardi
nell’erogazione delle prestazioni offerte, così come è
sotto gli occhi di tutti il fatto che nei locali vi siano delle
attrezzature destinate alle cure ortopediche che risultano inutilizzate e addirittura lasciate a deteriorarsi nel corridoio di ingresso, pertanto colpevolmente sottratte al
possibile uso in favore degli utenti.
In tal modo la struttura ASP non risponde ai criteri di
facile accessibilità che dovrebbero garantire all’utenza
accettabili tempi di percorrenza e di utilizzazione del servizio. In generale, con riguardo alla struttura di
Diamante, è evidente il fatto ed avvertito anche dai cittadini, che non vi sia un razionale utilizzo degli operatori sanitari che prestano servizio nella struttura.
Un fatto che stride proprio con i numerosi disagi a cui
gli utenti sono quotidianamente sottoposti.
Da tempo l’ASP, nonostante le continue sollecitazioni
non paga il fitto dei locali che l’Amministrazione
Comunale ha messo a disposizione e non ha alcuna
cura della manutenzione degli stessi, che versano come
si può intuire in condizioni di degrado.
Oltre a questo, nonostante l’Amministrazione da più di
un anno abbia messo a disposizione dei nuovi locali per
ospitarne le attività, la Commissione Invalidi Civili non è
tornata a riunirsi a Diamante e le stanze destinate a tale
uso restano inutilizzate, vuoti simulacri di inefficienza.
Per quanto riferito sopra , al fine di verificare quanto da
me affermato e per adottare i necessari provvedimenti,
chiedo che Lei Presidente si rechi in visita presso la
struttura ASP della nostra Città e chiedo, altresì, che ciò
venga fatto da una delegazione di Consiglieri Regionali.
Poiché ritengo tale questione prioritaria, rivolgerò con
forza il mio appello a tutte le forze politiche, per essere
sostenuto in una battaglia che deve travalicare le
diverse appartenenze ed essere combattuta nell’esclusivo interesse di tutti.
Questo perché non siamo disposti, come detto, a sopportare ulteriormente la colpevole incuria dell’assistenza sanitaria della nostra città e la reiterata negazione
dell’imprescindibile diritto ad avere assicurata un’assistenza sanitaria rispondente ai bisogni dei cittadini.
Se tali diritti continuassero ad essere calpestati perseguiremo tutte le strade possibili, anche attraverso l’attuazione di clamorose forme di protesta.”
Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno
Pasqua a Diamante e Cirella
c o n l e p r o c e s s i o n i d e l Ve n e r d ì
e del Sabato Santo
Sono due momenti religiosi e partecipativi le due processioni
che ogni anno si svolgono a Cirella , il venerdì, ed il sabato a
Diamante . Processioni che hanno acquisito oramai una propria
caratteristica. Quella di Cirella in costume storico ripercorre
tutta la vicenda di Gesù Cristo dal Processo fino alla
Crocifissione snodandosi per le vie di Cirella. Quella di
Diamante piena di simbolismi attraverso la corda alla quale si
legano i pescatori, le troccole suonate dai bambini, i canti in
dialetto, le corone di spine sul capo dei partecipanti. La processione di Diamante è una delle più antiche della Calabria,
rimaste ancora intatte nel tempo, che si ripete seguendo anche
lo stesso percorso di sempre. Anche quest’anno l’Assessorato
alla Cultura organizza la mostra fotografica all’aperto con le
foto delle vecchie processioni con i vecchi personaggi.
SOMMARIO
- Consegnate le Borse di Studio AGE QUOD AGIS a pag.2
- L’ordinanza del sindaco contro le antenne a difesa della
salute dei cittadini a pag. 3
- Ritorna l’OLMO DEI RAGAZZI a pag. 4-5
- Tutto sulle celebrazioni sull’Unità d’Italia a pag.7
- La petizione della Caritas per il centro storico a pag.8
Il nuovo vescovo
Mons Leonardo Bonanno
Nel pomeriggio di
sabato
2 aprile il
nuovo vescovo di San
Marco Argentano –
Scalea,
Monsignor
Leonardo Bonanno,
ha fatto il suo ingresso ufficiale in diocesi.
Monsignor Leonardo
Bonanno, è stato
accompagnato
dall’Arcivescovo
Metropolita
di
Cosenza, Monsignor
Salvatore Nunnari, da
una rappresentanza
del clero di Cosenza e
della comunità diocesana cosentina. Dopo aver
baciato il suolo, quale espressione del legame ideale
con tutte le 64 parrocchie, il corteo è proseguito fino a
piazza Santo Marco, dove i Sindaci dei Comuni di
San Marco Argentano e di Scalea, hanno rivolto al
nuovo Vescovo i saluti augurali e di benvenuto.
Il Presule ha benedetto il popolo presente, e si è recato alla cappella del Santissimo Sacramento, dove,
genuflesso ha fatto una breve adorazione. E’ seguito il saluto a nome del clero e del popolo del vicario episcopale per la pastorale Monsignor Cono
Araugio: “ Eccellenza Reverendissima, oggi la
Comunità diocesana si ritrova nella Chiesa Cattedrale
per lodare e ringraziare il Signore per il dono della
Vostra presenza a guida della Diocesi di San Marco
Argentano – Scalea. La Chiesa diocesana si è
accompagnata a questo incontro, sostenendo con la
preghiera la Vostra consacrazione episcopale, ed è
stata convocata oggi, ancora nella preghiera, per prepararsi ad accogliervi nella disponibilità dei Figli di Dio
che, con maturità, affetto ed entusiasmo colgono
nella presenza del Vescovo la serenità per la loro vita
spirituale e la gioia di continuare a operare come
Chiesa di Gesù Cristo, in piena comunione con il
Vescovo, l’impegno della missione.”
Monsignor Leonardo Bonanno, nell’omelia ha parlato
per la prima volta al suo popolo: “Mi propongo di
essere quello che un mio professore di teologia, oggi
novantenne,- ha detto mons. Bonanno - vorrebbe per
il suo alunno Vescovo: ricco di vita interiore; povero di
fatto e di spirito; umile e semplice, senza pomposità
esterne e vanitosi esibizionismi; vicino ai sacerdoti da
incontrare e ascoltare; disponibile al dialogo con tutti;
buono, prudente ma coraggioso quando lo richiede il
bene delle anime e delle Chiesa (i compromessi feriscono la giustizia e la verità); rispettoso dell’autorità
civile e politica, senza però alcuna forma di servilismo; promotore di una pastorale dinamica e rinnovata con buona dose di fantasia. Questo programma
breve ma intenso è frutto di saggezza sacerdotale e
di grande libertà interiore”.
L’Amministrazione Comunale di Diamante, presente a San Marco Argentano con il suo
Gonfalone, era rappresentata dall’Assessore
Pierluigi Benvenuto.
Il Sindaco, impossibilitato a partecipare per motivi di
salute, si è stretto comunque idealmente alla gioia di
questo evento rinnovando a Mons. Leonardo
Bonanno il suo referente saluto di benvenuto e augurandosi che il ministero episcopale che ha appena iniziato nella diocesi di San Marco Argentano – Scalea
possa essere fecondo e ricco di frutti spirituali, sulla
luminosa scia dell’azione pastorale, sapientemente
profusa dal suo predecessore, mons. Domenico
Crusco.
Erano presenti anche alcuni laici provenienti dalle
parrocchie di Diamante che, a vario titolo, hanno voluto abbracciare, con la propria presenza, il loro nuovo
pastore.