ImPra - Sardegna Buone Prassi
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SARDEGNABuone Prassi SERVIZIO DI INDIVIDUAZIONE E TRASFERIMENTO DI BUONE PRATICHE EUROPEE NEI SISTEMI REGIONALI DELL’ALTA FORMAZIONE, OCCUPABILITÀ E IMMIGRAZIONE DEL POR SARDEGNA FSE 2007/2013 Area immigrazione IMPRA – Imprenditoria Migrante in Piemonte e Rhône-Alpes: dialogo strutturato con Associazionismo Migrante e Cooperazione Internazionale - Italia Informazioni generali dell’intervento Titolo IMPRA – Imprenditoria Migrante in Piemonte e Rhône-Alpes: dialogo strutturato con Associazionismo Migrante e Cooperazione Internazionale Autorità di Gestione Ministero interno Beneficiari Soggetti Attuatori UPM-Ufficio Pastorale Migranti della Diocesi di Torino Provincia di Torino CICSENE-Centro italiano per la collaborazione e lo sviluppo edilizio delle nazioni emergenti CISV-Comunità impegno servizio volontariato Soggetto aderente estero: RESACOOP-Reseau Rhone-Alpes d’appui à la cooperation (Lyon) Fondo di finanziamento FEI – Ministero interno FEI Fondo europeo per l’Integrazione, AP 2012, Azione 8 - “Scambio di esperienze e buone pratiche” Periodo di realizzazione Dicembre 2013 – giugno 2014 Finanziamento accordato 60.000 euro Descrizione dell’intervento Contesto • Il progetto nasce dalla consapevolezza dell’importanza dell’imprenditoria migrante e dal ruolo che essa ricopre nelle società di destinazione e d’origine. Obiettivi • Dare sostegno all’imprenditorialità migrante individuando come punti di forza su cui basare l’intervento la naturale tendenza al transnazionalismo degli imprenditori migranti e il coinvolgimento attivo delle comunità e delle associazioni di stranieri. L’obiettivo generale del progetto è contribuire al miglioramento della qualità delle politiche in materia di integrazione e sostegno alle attività economiche transnazionali dei migranti nella regione Piemonte. L’obiettivo specifico è analizzare e promuovere il ruolo attivo delle associazioni di migranti senegalesi e marocchine nel sostegno ai loro connazionali per l’avvio e la gestione di imprese transnazionali attraverso lo scambio di buone pratiche tra i territori delle regioni Piemonte e Rhône-Alpes. • • Destinatari Nello specifico in Provincia di Torino il progetto si rivolge a: • 100 persone di 12 associazioni/antenne territoriali marocchine e senegalesi nella provincia di Torino che sono state coinvolte nelle attività di scambio di pratiche tra Piemonte e Rhône-Alpes e nel percorso di approfondimento del ruolo delle associazioni nel sostegno all’imprenditoria transnazionale. • 20 referenti delle associazioni di migranti che hanno beneficiato di un percorso di formazione specifico per il rafforzamento delle capacità di sostegno alle imprese dei migranti connazionali, applicando i risultati degli studi e le buone pratiche identificate. Per quanto riguarda il territorio della regione Rhône-Alpes, circa 100 imprenditori migranti legati alle 53 associazioni di COSIM sono stati coinvolti nelle attività di analisi e scambio delle esperienze. Attuazione dell’intervento • Risultati e Impatti conseguiti Miglioramento del processo di integrazione dei migranti (soprattutto di origine marocchina e senegalese) sul territorio torinese agendo in particolar modo a supporto delle attività transnazionali dei migranti stessi. Sono stati identificati i servizi specifici attivi sul territorio torinese ed è stato promosso il ruolo delle associazioni di migranti nel sostegno ai loro connazionali, attraverso lo scambio di buone pratiche tra i territori delle Regioni Piemonte e Rhône Alpes. L’iniziativa si propone di analizzare e comparare le buone pratiche esistenti a livello europeo, mettere in rete imprenditori migranti, associazionismo e soggetti della cooperazione internazionale facendo benchmarking con le esperienze realizzate in un contesto simile come quello della Regione Rhône-Alpes (Francia), e infine fornire strumenti e risposte alla richiesta di accompagnamento espressa degli imprenditori immigrati nel territorio piemontese. Punto di forza è la rete di soggetti che hanno promosso l’iniziativa, composta dal Consorzio delle ONG Piemontesi (capofila) e dai partner Provincia di Torino (Servizio Mettersi in Proprio), ONG CISV, ONG CICSENE, Arcidiocesi di Torino – Ufficio Pastorale migranti. A questi si aggiunge la partecipazione di RESACOOP (Rhône-Alpes), ente pubblico/privato attivo nella cooperazione internazionale allo sviluppo e nell’integrazione dei migranti sul territorio rhônalpino. Il coinvolgimento di RESACOOP, oltre che fondamentale per la realizzazione delle attività oltralpe, contribuisce a rafforzare la già dinamica collaborazione tra i due territori. Insieme ai soggetti qui citati, la rete si arricchisce di altri nodi fondamentali che aderiscono formalmente al progetto e che contribuiscono a rendere IMPRA un’iniziativa ben radicata nel tessuto associativo piemontese. Tra questi, di particolare rilevanza le associazioni di migranti AST (Associazione dei senegalesi a Torino) e AFIM (Associazione Fratellanza Italia Marocco), l’Ong RETE, ANOLF, Cooperativa ORSO, ISCOS Piemonte, l’Associazione Nahual e PRODOMO8. Utilità dell’intervento in relazione al contesto sardo Elementi rilevanti per il contesto • • • Parametri di riferimento • • • • • • • Raccomandazioni per la programmazione 2014-2020 Sperimentare un progetto di promozione dell’imprenditoria immigrata a livello regionale, con la collaborazione e il coinvolgimento degli stakeholder locali. Supportare l’integrazione lavorativa dei cittadini stranieri attraverso un coordinamento a livello regionale Attuare un monitoraggio quanti-qualitativo rispetto a capacità e dinamismo imprenditoriale della popolazione immigrata ai fini della nuova programmazione e della capacità di risposta al fabbisogno (servizio standardizzato a livello regionale). Forte legame tra istituzioni nazionali e istituzioni locali Analisi dei fabbisogni della popolazione straniera e delle caratteristiche dei partecipanti al progetto Approccio integrato alla creazione e allo sviluppo d’impresa costituito da diverse fasi Personalizzazione dei percorsi di consulenza, nel processo di creazione e sviluppo d’impresa Cooperazione con interlocutori istituzionali Utilizzo di strumenti di comunicazione ad hoc e social media per favorire il raggiungimento di un target più ampio Sostenibilità . a) Costruzione della rete di governance e territoriale (coordinamento regionale, collaborazione stakeholder locali, ecc.) b) Individuazione di modelli di intervento e di strumenti adeguati per intercettare la popolazione straniera, a partire dalla lettura dei fabbisogni. c) Definizione di strumenti e percorsi personalizzati per l’inclusione sociolavorativa delle fasce deboli e la creazione e lo sviluppo d’impresa. d) Creazione di un network di associazioni straniere per mettere in rete e sviluppare le competenze degli imprenditori stranieri. Coerenza con il POR POR Sardegna FSE • • Rilancio dell’occupazione anche attraverso la qualificazione dei lavoratori e la promozione dell’imprenditorialità Promozione dell’autoimpiego e dell’autoimprenditorialità. Asse Prioritario 1 “Occupazione”. Obiettivo specifico 8.4 - Accrescere l’occupazione degli immigrati • • 8.4.2 Azioni di valorizzazione e rafforzamento delle competenze (anche riconoscimento titoli acquisiti nel paese di origine); 8.4.3 Percorsi di sostegno (servizi di accompagnamento e/o incentivi) alla creazione d’impresa e al lavoro autonomo Asse prioritario 2 – Inclusione sociale e lotta alla povertà - sono previste invece azioni a sostegno dell’inclusione socio-lavorativa degli immigrati. Obiettivo Specifico 9.2 - Incremento dell’occupabilità e della partecipazione al mercato del lavoro, attraverso percorsi integrati e multidimensionali di inclusione attiva delle persone maggiormente vulnerabili • 9.2.2 Interventi di presa in carico multi professionale per l’inclusione lavorativa di persone a rischio di discriminazione • 9.2.3 Progetti integrati di inclusione attiva (vittime di violenza, tratta, ecc., persone a rischio di discriminazione). • 9.2.4 Sostegno alle imprese per progetti integrati per l’assunzione, l’adattamento degli ambienti di lavoro, la valorizzazione delle diversità nei luoghi di lavoro. Obiettivo Specifico. 9.4 - Riduzione del numero di famiglie con particolari fragilità sociali ed economiche in condizioni di disagio abitativo si prevedono azioni a favore degli immigrati, ma con particolare riferimento all’inclusione sociale – prevede interventi volti all’inclusione sociale dei soggetti fragili, tra cui gli immigrati. SARDEGNABuone Prassi SERVIZIO DI INDIVIDUAZIONE E TRASFERIMENTO DI BUONE PRATICHE EUROPEE NEI SISTEMI REGIONALI DELL’ALTA FORMAZIONE, OCCUPABILITÀ E IMMIGRAZIONE DEL POR SARDEGNA FSE 2007/2013