armonizzazione_sistemi_contabili2_26_2_2014

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armonizzazione_sistemi_contabili2_26_2_2014
L’armonizzazione alla luce della proroga
Prime indicazioni operative
Dott.ssa Anna Guiducci
1
Perché l’armonizzazione?
- Garantire il monitoraggio ed il controllo degli andamenti della finanza pubblica;
- Consentire la raccordabilità dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio con
quelli adottati in ambito europeo.
2
Il percorso delineato dalla L. 42/09
- Adozione di regole contabili uniformi e di un comune piano dei conti integrato;
- Adozione di comuni schemi di bilancio articolati in missioni e programmi;
- Adozione di un bilancio consolidato con le proprie aziende, società o altri organismi
collegati, secondo uno schema comune (GPL);
- Affiancamento, a fini conoscitivi, al sistema di contabilità finanziaria, di un sistema
e di schemi di contabilità economico patrimoniale;
- Raccordabilità dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio degli Enti territoriali
con quelli adottati in ambito europeo;
- Definizione di una tassonomia per la riclassificazione dei dati contabili e di bilancio
per le AAPP tenute al regime di contabilità civilistica, ai fini del raccordo con le
regole contabili uniformi;
- Definizione di un sistema di indicatori di risultato semplici, misurabili e riferiti ai
programmi di bilancio, costruiti secondo criteri e metodologie comuni ai diversi
Enti territoriali;
- Individuazione del termine entro cui comunicare al Governo i propri bilanci.
3
Il DPCM del 21 dicembre 2011
In relazione alla sperimentazione definisce:
- contenuti,
- tempi,
- obiettivi
Il D.L. 102/13 conv. nella L. 124/13
Integra alcuni contenuti della riforma e introduce significative novità caratterizzanti il
nuovo sistema contabile, quali:
- adozione del principio della programmazione;
- adozione di un bilancio di previsione riferito ad un orizzonte triennale;
- istituzione del nuovo Fondo crediti di dubbia esigibilità in sostituzione del Fondo
svalutazione crediti.
4
La riclassificazione del bilancio
La prima fase propedeutica all’avvio del nuovo sistema contabile è riferita alla ricodifica
di tutte le voci del bilancio in relazione al piano integrato dei conti.
L’art. 4 del D.Lgs. 118/2011 attribuisce al piano integrato dei conti, il compito di
consentire il consolidamento ed il monitoraggio dei conti pubblici, nonché il
miglioramento della raccordabilità dei conti delle amministrazioni pubbliche con il
Sistema europeo dei conti nazionali nell'ambito delle rappresentazioni contabili.
L’art. 8 del DPCM 28/12/11 stabilisce che il livello minimo di articolazione del piano
dei conti, ai fini del raccordo con i capitoli e gli articoli, è costituito almeno dal quarto
livello (che costituirà l’unità elementare di bilancio). Ai fini della gestione invece, deve
essere valorizzato anche il quinto livello del piano.
La riclassificazione dei capitoli/articoli deve essere fatta in relazione a:
- nuovi schemi di bilancio (art. 11 D.Lgs. 118/11);
- piano finanziario dei conti a livello IV (art. 4 D.Lgs. 118/11).
5
Classificazione entrate (art. 15 D.Lgs. 118/11)
- TITOLI -> rappresentano la fonte di provenienza delle entrate;
- TIPOLOGIE -> nell’ambito di ciascuna fonte di provenienza, individuano la
natura delle entrate;
- CATEGORIE -> nell’ambito della tipologia di appartenenza, dettagliano l’oggetto
dell’entrata. E’ data separata evidenza delle eventuali quote di entrata non
ricorrente.
AUTORIZZAZIONE DEL CONSIGLIO
Titoli
Tipologie
Categorie
Capitoli/
Articoli
6
Per la classificazione per Titoli – Tipologie - Categorie rappresentate negli schemi di
bilancio, è stata seguita la seguente logica (la stessa per gli schemi del bilancio di
previsione e del rendiconto della gestione):
o in corrispondenza del livello I del piano dei conti sono definiti i titoli delle
entrate (questo vale per tutti i titoli di entrata);
o per i primi due titoli di entrata (entrate tributarie e trasferimenti correnti - prime
due voci del livello I del piano dei conti), le tipologie corrispondono al III
livello del piano dei conti, mentre le categorie corrispondono al IV livello del
piano dei conti;
o per tutti gli altri titoli, le tipologie corrispondono alle voci del II livello del
piano dei conti e le categorie sono allineate alle voci di III livello del piano.
7
Il piano dei conti finanziario ha una diversa chiave di lettura a seconda dei titoli
dell’entrata.
Titolo I
Titolo II
TITOLO
Piano finanziario
MACRO Livelli Voce
Codice Voce
E
I
Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa
E
II
Tributi
E
III
E
IV
Imposta sostitutiva dell'IRPEF e dell'imposta di registro e di bollo sulle locazioni di immobili per finalità abitative (cedolare secca)
E.1.01.01.03.000
E
V
E.1.01.01.03.001
E
V
E
IV
Imposta sostitutiva dell'IRPEF e dell'imposta di registro e di bollo sulle locazioni di immobili per finalità abitative (cedolare secca) riscossa a seguito dell'attività ordinaria di gestione
Imposta sostitutiva dell'IRPEF e dell'imposta di registro e di bollo sulle locazioni di immobili per finalità abitative (cedolare secca) riscossa a seguito di attività di verifica e controllo
Imposta municipale propria
E
V
E
V
E
IV
E.1.00.00.00.000
E.1.01.00.00.000
Imposte, tasse e proventi assimilati
TIPOLOGIA
CATEGORIA
Imposta municipale propria riscossa a seguito dell'attività ordinaria di gestione
Imposte municipale propria riscosse a seguito di attività di verifica e controllo
Imposta comunale sugli immobili (ICI) E.1.01.01.00.000
E.1.01.01.03.002
E.1.01.01.06.000
E.1.01.01.06.001
E.1.01.01.06.002
E.1.01.01.08.000
E
V
Imposta comunale sugli immobili (ICI) riscossa a seguito dell'attività ordinaria di gestione
E.1.01.01.08.001
E
V
Imposta comunale sugli immobili (ICI) riscossa a seguito di attività di verifica e controllo
E.1.01.01.08.002
E
IV
E
V
Addizionale comunale IRPEF riscossa a seguito dell'attività ordinaria di gestione
E.1.01.01.16.001
E
V
Addizionale comunale IRPEF riscossa a seguito di attività di verifica e controllo
E.1.01.01.16.002
Addizionale comunale IRPEF
E.1.01.01.16.000
8
Titolo III
Titolo IV
Titolo V
Titolo VI
Titolo VII
Titolo IX
MACRO Livelli Voce
E
TITOLO
Piano finanziario
I
Entrate extratributarie
E
II
Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni
E
III
Vendita di beni
E
IV
Vendita di beni
E
V
Codice Voc
E.3.00.00.00.000
E.3.01.00.00.000
E.3.01.01.00.000
TIPOLOGIA
E.3.01.01.01.00
Proventi dalla vendita di beni di consumo
E.3.01.01.01.00
E.3.01.01.01.00
E
V
Proventi dalla vendita di medicinali e altri beni di consumo sanitario
E
V
Proventi dalla vendita di flora e fauna
E.3.01.01.01.00
E
V
Proventi da energia, acqua, gas e riscaldamento
E.3.01.01.01.00
E
V
E
III
E
IV
E
V
Proventi da vendita di beni n.a.c.
CATEGORIA
Entrate dalla vendita e dall'erogazione di servizi
Entrate dalla vendita di servizi
Proventi da alberghi
E.3.01.01.01.99
E.3.01.02.00.000
E.3.01.02.01.00
E.3.01.02.01.00
E
V
Proventi da asili nido
E.3.01.02.01.00
E
V
Proventi da convitti, colonie, ostelli, stabilimenti termali
E.3.01.02.01.00
E
V
Proventi da corsi extrascolastici
E.3.01.02.01.00
E
V
Proventi da giardini zoologici
E.3.01.02.01.00
E
V
Proventi da impianti sportivi
E.3.01.02.01.00
E
V
Proventi da mattatoi
E.3.01.02.01.00
E
V
Proventi da mense
E.3.01.02.01.00
E
V
Proventi da mercati e fiere
E.3.01.02.01.00
E
V
Proventi da pesa pubblica
E.3.01.02.01.01
E
V
Proventi da servizi turistici
E.3.01.02.01.01
E.3.01.02.01.01
E
V
Proventi da spurgo pozzi neri
E
V
Proventi da teatri, musei, spettacoli, mostre
E.3.01.02.01.01
E
V
Proventi da trasporti funebri, pompe funebri, illuminazione votiva
E.3.01.02.01.01
E
V
Proventi da trasporto carni macellate
E.3.01.02.01.01
E
V
Proventi da trasporto scolastico
E.3.01.02.01.01
E
V
Proventi da strutture residenziali per anziani
E.3.01.02.01.01
E
V
Proventi dall'uso di locali adibiti stabilmente ed esclusivamente a riunioni non istituzionali
E.3.01.02.01.01
E
V
Proventi da bagni pubblici
E.3.01.02.01.01
9
I codici del piano dei conti finanziario (sequenza alfanumerica progressiva di 11 caratteri
su cinque livelli) sono codici “parlanti”, vale a dire che dalla lettura del codice si
possono desumere anche informazioni sulla classificazione di bilancio.
Esempio di lettura:
E.1.01.01.06.001 Imposta municipale propria (livello V)
E
Entrata
1
Titolo
Entrate correnti di natura tributaria,
contributiva e perequativa
0101
Tipologia
Imposte, tasse e proventi assimilati
06
Categoria
Imposta municipale propria
001
Identificazione puntuale ai fini Imposta municipale propria
gestionali
riscossa a seguito dell’attività
ordinaria di gestione
10
Terminologia
Con bilancio armonizzato si intende quello
redatto utilizzando i nuovi schemi di bilancio,
come definiti dall’articolo 9 del DCPM 28
dicembre 2011 (pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale del 31 dicembre 2011)
Con «vecchio bilancio» intenderemo quello
redatto secondo le norme antecedenti
all’armonizzazione, che fanno riferimento ai
modelli approvati con DPR 194/1996, secondo la
struttura definita dal d.lgs. 267/2000.
11
TITOLI Bilancio armonizzato
Titolo 1
Entrate
correnti
di
natura
contributiva e perequativa
Titolo 2
Trasferimenti correnti
TITOLI Vecchio bilancio
Titolo 1
tributaria, Entrate tributarie
Titolo 3
Entrate extratributarie
Titolo 4
Entrate in conto capitale
Titolo 5
Entrate da riduzione di attività finanziarie
Titolo 6
Accensione Prestiti
Titolo 7
Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere
Titolo 9
Entrate per conto terzi e partite di giro
Titolo 2
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti
correnti dello Stato, della regione e di altri enti
pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni
delegate dalla regione
Titolo 3
Entrate extratributarie
Titolo 4
Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti
di capitale e da riscossioni di crediti
Titolo 5
Entrate derivanti da accensioni di prestiti
Titolo 6
Entrate derivanti da accensioni di prestiti
12
Classificazione spese (art. 13-14 D.Lgs. 118/11)
- MISSIONE -> rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici
perseguiti delle Amministrazioni utilizzando risorse finanziarie, umane e strumentali
ad esse destinate;
- PROGRAMMA -> rappresentano gli aggregati omogenei di attività volte a
perseguire gli obiettivi definiti nell’ambito delle missioni. Il programma è
raccordato con la classificazione COFOG di secondo livello;
- MACROAGGREGATO -> costituisce un’articolazione dei programmi, secondo la
natura economica della spesa.
AUTORIZZAZIONE DEL CONSIGLIO
Missioni
Programmi
Titoli
Macroaggregati
Capitoli/
Articoli
13
Per quanto attiene la spesa, il piano dei conti finanziario ha la medesima chiave di lettura
per tutti i titoli.
TITOLO
MACRO Livelli Voce
Piano finanziario
Codice Voce
I
Spese correnti
U
II
Acquisto di beni e servizi
U
III
U
IV
U
V
Giornali e riviste
U
V
Pubblicazioni
U
IV
Altri beni di consumo
U
V
Carta, cancelleria e stampati
U.1.03.01.02.001
U
V
Carburanti, combustibili e lubrificanti U.1.03.01.02.002
U
V
Equipaggiamento
U.1.03.01.02.003
U
V
Vestiario
U.1.03.01.02.004
U
V
Accessori per uffici e alloggi
U.1.03.01.02.005
U
U.1.00.00.00.000
U.1.03.00.00.000
Acquisto di beni
U.1.03.01.00.000
Giornali, riviste e pubblicazioni
MACROAG
GREGATO
CAPITOLO/ART
U.1.03.01.01.000
U.1.03.01.01.001
U.1.03.01.01.002
U.1.03.01.02.000
U
V
Materiale informatico
U.1.03.01.02.006
U
V
Altri materiali tecnico‐specialistici non sanitari
U.1.03.01.02.007
U
V
Strumenti tecnico‐specialistici non sanitari
U.1.03.01.02.008
U
V
Beni per attività di rappresentanza U.1.03.01.02.009
U
V
Beni per consultazioni elettorali
U.1.03.01.02.010
U
V
Generi alimentari
U.1.03.01.02.011
U
V
Accessori per attività sportive e ricreative
U.1.03.01.02.012
U
V
Beni per lo svolgimento di censimenti U.1.03.01.02.013
U
V
Stampati specialistici
U.1.03.01.02.014
U
V
Altri beni e materiali di consumo n.a.c.
U.1.03.01.02.999
14
Per quanto attiene la spesa, la lettura del bilancio attraverso il codice parlante del piano
finanziario è limitata alla individuazione del titolo e del macroaggregato, in quanto ogni
singola tipologia di spesa classificata secondo la natura è poi trasversale a ogni missione
e programma.
Esempio di lettura:
U.1.03.01.01.001 Giornali e riviste (livello V)
U
Spesa
1
Titolo
03
Macroaggregato
0101
Capitolo/articolo
001
Natura delle spese
Spese correnti
Acquisto di beni e servizi
Giornali, riviste e pubblicazioni
Giornali e riviste
15
TITOLI Bilancio armonizzato
TITOLI Vecchio bilancio
Titolo 1
Spese correnti
Titolo 1
Spese correnti
Titolo 2
Spese in conto capitale
Titolo 3
Spese per incremento attività finanziarie
Titolo 2
Spese in conto capitale
Titolo 4
Rimborso Prestiti
Titolo 5
Chiusura Anticipazioni ricevute da
istituto tesoriere/cassiere
Titolo 7
Spese per conto terzi e partite di giro
Titolo 3
Spese rimborso prestiti
Titolo 4
Spese per servizio per conto terzi
16
TITOLI DEL BILANCIO ARMONIZZATO
ENTRATE
Titolo 1
Entrate correnti di natura tributaria,
contributiva e perequativa
Titolo 2
Trasferimenti correnti
Titolo 3
Entrate extratributarie
Titolo 4
Entrate in conto capitale
Titolo 5
Entrate da riduzione di attività finanziarie
SPESE
Titolo 6
Accensione Prestiti
Titolo 7
Anticipazioni
da
istituto
tesoriere/cassiere
Titolo 9
Entrate per conto terzi e partite di giro
Titolo 4
Rimborso Prestiti
Titolo 5
Chiusura Anticipazioni ricevute da
istituto tesoriere/cassiere
Titolo 7
Spese per conto terzi e partite di giro
Titolo 1
Spese correnti
Titolo 2
Spese in conto capitale
Titolo 3
Spese per incremento attività finanziarie
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I MACROAGGREGATI
SPESE CORRENTI 1) Redditi da lavoro dipendente
2) Imposte e tasse a carico dell'ente
3) Acquisto di beni e servizi
4) Trasferimenti correnti
5) Trasferimenti di tributi
6) Fondi perequativi
7) Interessi passivi
8) Altre spese per redditi da capitale
9) Altre spese correnti
SPESE IN CONTO CAPITALE 1) Tributi in conto capitale a carico
dell'ente;
2) Investimenti fissi lordi;
3) Contributi agli investimenti;
4) Trasferimenti in conto capitale;
5) Altre spese in conto capitale.
18
SPESE PER INCREMENTO DI ATTIVITA’ FINANZIARIE 1) Acquisizioni di attività finanziarie;
2) Concessione crediti;
3) Altre spese per incremento di attività
finanziarie.
SPESE PER RIMBORSO PRESTITI 1) Rimborso di titoli obbligazionari;
2) Rimborso prestiti a breve termine;
3) Rimborso mutui e altri finanziamenti
a medio lungo termine;
4) Rimborso di altre forme di
indebitamento.
19
Macroaggregati Bil. armonizzato 1. Redditi da lavoro dipendente 2. Imposte e tasse a carico dell'ente 3. Acquisto di beni e servizi 4. Trasferimenti correnti 5.Trasferimenti di tributi 6. Fondi perequativi 7. Interessi passivi 8. Altre spese per redditi da capitale 9. Altre spese correnti Interventi del vecchio bilancio 1. Personale 7. Imposte e tasse 2. Acquisto di beni di consumo
3. Prestazioni di servizi
4. Utilizzo di beni di terzi 5. Trasferimenti correnti 6. Interessi passivi e oneri finanziari
diversi 8. Oneri straordinari della gestione corrente 9. Ammortamenti di esercizio
10. Fondo svalutazione crediti
11. Fondo di riserva 20
Prospetto di ripartizione della spesa per missioni e
programmi
MISSIONI PROGRAMMI Organi istituzionali Segreteria generale Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali Gestione dei beni demaniali e patrimoniali Servizi istituzionali, generali e di gestione Ufficio tecnico Elezioni e consultazioni popolari ‐ Anagrafe e stato civile Statistica e sistemi informativi Assistenza tecnico‐amministrativa agli enti locali Risorse umane Altri servizi generali Giustizia Uffici giudiziari Casa circondariale e altri servizi Ordine pubblico e sicurezza Polizia locale e amministrativa Sistema integrato di sicurezza urbana Istruzione prescolastica Altri ordini di istruzione non universitaria Istruzione e diritto allo studio Istruzione universitaria Istruzione tecnica superiore Servizi ausiliari all’istruzione Diritto allo studio 21
Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività Valorizzazione dei beni di interesse storico culturali Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale Politiche giovanili, sport e tempo libero Sport e tempo libero Giovani Turismo Assetto del territorio ed edilizia abitativa Sviluppo e valorizzazione del turismo Urbanistica e assetto del territorio Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico‐popolare Difesa del suolo Tutela, valorizzazione e recupero ambientale Rifiuti Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente Servizio idrico integrato Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione Tutela e valorizzazione delle risorse idriche Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli Comuni Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento Trasporto ferroviario Trasporto pubblico locale Trasporti e diritto alla mobilità Trasporto per vie d'acqua Altre modalità di trasporto Viabilità e infrastrutture stradali Soccorso civile Sistema di protezione civile Interventi a seguito di calamità naturali Diritti sociali, politiche sociali e famiglia Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido Interventi per la disabilità Interventi per gli anziani 22
Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale Interventi per le famiglie Interventi per il diritto alla casa Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali Cooperazione e associazionismo Servizio necroscopico e cimiteriale Servizio sanitario regionale ‐ finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA Servizio sanitario regionale ‐ finanziamento aggiuntivo corrente per livelli di assistenza superiori ai LEA Tutela della salute Servizio sanitario regionale ‐ finanziamento aggiuntivo corrente per la copertura dello squilibrio di bilancio corrente Servizio sanitario regionale ‐ ripiano di disavanzi sanitari relativi ad esercizi pregressi Servizio sanitario regionale ‐ investimenti sanitari Servizio sanitario regionale ‐ restituzione maggiori gettiti SSN Ulteriori spese in materia sanitaria Industria, PMI e artigianato Sviluppo economico e competitività Commercio ‐ reti distributive ‐ tutela dei consumatori Ricerca e innovazione Reti e altri servizi di pubblica utilità Politiche per il lavoro e la formazione professionale Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro Formazione professionale Sostegno all'occupazione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca Energia e diversificazione delle fonti energetiche Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare Caccia e pesca Fonti energetiche 23
Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali Relazioni internazionali Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali Relazioni internazionali e cooperazione allo sviluppo Fondo di riserva Fondi e accantonamenti Fondo crediti di dubbia esigibilità Altri Fondi Debito pubblico Anticipazioni finanziarie Servizi per conto terzi Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari Restituzione anticipazioni di tesoreria Servizi per conto terzi ‐ Partite di giro Anticipazioni per il finanziamento del sistema sanitario nazionale 24
I VALORI DEL BILANCIO
Nel bilancio di previsione a valenza triennale, nella parte entrata e nella parte spesa,
vanno indicati i valori relativi a:
⌦
residui presunti;
⌦
previsioni definitive dell’anno precedente; previsioni del triennio.
Per ogni voce iscritta nel bilancio ANNUALE bisogna indicare la previsione di
competenza e la previsione di CASSA.
25
La normativa di riferimento
per le variazioni al bilancio di previsione:
Il principio applicato alla contabilità finanziaria declina in modo dettagliato quanto
previsto dall’art. 16 del D.Lgs. 118/11 e dall’art. 10 del DPCM 28/12/11 in tema di
flessibilità degli stanziamenti di bilancio.
Art. 16 D.Lgs. 118/2011
(Flessibilità degli stanziamenti di bilancio)
Articolo 7 DPCM 28/12/2011
(Principi contabili)
1. Al fine di migliorare l'utilizzo delle risorse pubbliche, anche in termini
di riqualificazione della spesa, le amministrazioni pubbliche di cui
all'articolo 2, commi 1 e 2, possono effettuare:
a) in sede di gestione, variazioni compensative tra le dotazioni delle
missioni e dei programmi, limitatamente alle spese per il personale,
conseguenti a provvedimenti di trasferimento del personale all'interno
dell'amministrazione;
b) in sede di gestione o di predisposizione del progetto di bilancio di
previsione, variazioni tra le dotazioni finanziarie rimodulabili interne a
ciascun programma ovvero rimodulazioni compensative tra programmi
di diverse missioni.
Ai fini del comma 1, lettera b), si applicano in quanto compatibili le
disposizioni in materia di rimodulazione delle spese di cui
all'articolo 21, commi 5, 6, 7 e 8 della legge 31 dicembre 2009, n. 196.
1. Gli enti di cui all'articolo 3 che adottano la contabilità finanziaria
adeguano la propria gestione ai principi contabili generali contenuti
nell'allegato 1 del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118, al principio
contabile generale della competenza finanziaria contenuto nell'allegato 1 al
presente decreto ed ai seguenti principi contabili applicati:
- della contabilità finanziaria (allegato n. 2);
- della contabilità economico-patrimoniale (allegato n. 3);
- dei bilanci consolidati (allegato n. 4);
2. In attuazione del principio contabile generale della competenza
finanziaria enunciato nell'allegato 1 al presente decreto, gli enti di cui al
comma 1 istituiscono nei propri bilanci il fondo pluriennale vincolato
costituito da risorse accertate destinate al finanziamento di obbligazioni
passive giuridicamente perfezionate esigibili in esercizi successivi a quello
in cui è accertata l'entrata. La disciplina del fondo pluriennale vincolato è
26
Resta in ogni caso precluso l'utilizzo degli stanziamenti in conto capitale
per finanziare spese correnti.
definita nel principio contabile applicato concernente la contabilità
finanziaria.
3. In attuazione del principio contabile generale della competenza
finanziaria enunciato nell'allegato 1 al presente decreto, gli enti di cui al
comma 1, prima di inserire i residui attivi e passivi nel rendiconto
concernente gli esercizi 2012 e 2013, provvedono al riaccertamento degli
stessi, consistente nella revisione delle ragioni del mantenimento in tutto o
in parte dei residui. Possono essere conservati tra i residui attivi le entrate
accertate esigibili nell'esercizio di riferimento, ma non incassate. Possono
essere conservate tra i residui passivi le spese impegnate, liquidate o
liquidabili nel corso di tale esercizio, ma non pagate. Le entrate e le spese
accertate e impegnate non esigibili nell'esercizio considerato, sono
immediatamente re-imputate all'esercizio in cui sono esigibili. Le variazioni
agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato dell'esercizio in corso e
dell'esercizio precedente necessarie alla re-imputazione delle entrate e delle
spese riaccertate sono effettuate con provvedimento amministrativo della
giunta entro i termini previsti per l'approvazione del rendiconto
dell'esercizio precedente.
Il principio contabile applicato concernente al programmazione di bilancio
Articolo 10 DPCM 28/12/2011
(Le variazioni di bilancio)
1. Le variazioni agli stanziamenti del bilancio di previsione annuale e
pluriennale previste dall’articolo 16, comma 1, lettera a) del decreto
legislativo n. 118 del 2011, sono di competenza della giunta con
provvedimento amministrativo.
2. Le variazioni agli stanziamenti del bilancio di previsione annuale e
pluriennale previste dall’articolo 16, comma 1, lettera b) del decreto
legislativo n. 118 del 2011, sono effettuate nel rispetto di quanto previsto
dalla legge.
3. Nel rispetto di quanto previsto dalle leggi, e dai regolamenti di
contabilità degli enti, le variazioni compensative fra le categorie delle
medesime tipologie di entrata e fra i macroaggregati del medesimo
programma, le variazioni di bilancio relative agli stanziamenti di cassa e le
variazioni al fondo di riserva per le spese impreviste possono essere
27
effettuate dalla giunta.
4. Nel rispetto di quanto previsto dalle leggi, e dai regolamenti di
contabilità degli enti, anche in deroga al decreto legislativo 18 agosto 2000,
n. 267 del 2000, le variazioni compensative fra capitoli di entrata della
medesima categoria e fra i capitoli di spesa del medesimo macroaggregato
del bilancio di previsione annuale e pluriennale possono essere effettuate,
con provvedimento amministrativo dei dirigenti o, in assenza di norme, del
responsabile finanziario dell’ente.
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Riepilogo:
Parte ENTRATE:
Consiglio
Giunta
Variazioni compensative fra categorie
Variazioni di titoli all’interno della medesima tipologia di entrata
e tipologie
Variazioni relative agli stanziamenti di cassa
Dirigenti
Variazioni su capitoli di
entrata interni alla stessa
categoria.
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Parte SPESE:
Consiglio
Variazioni di
missioni e
programmi
Giunta
Variazioni compensative fra macroaggregati
all’interno del medesimo programma
Variazioni relative agli stanziamenti di cassa
Variazioni al fondo di riserva per spese
impreviste
Variazioni compensative fra le dotazioni delle
missioni e dei programmi limitatamente alle
spese di personale conseguenti a
provvedimenti di trasferimento del personale
all’interno dell’amministrazione (art. 16,
comma 1, DL 118/11)
Le variazioni agli stanziamenti del fondo
pluriennale vincolato dell'esercizio in corso e
dell'esercizio precedente necessarie alla reimputazione delle entrate e delle spese
riaccertate sono effettuate con provvedimento
amministrativo della giunta entro i termini
previsti per l'approvazione del rendiconto
Dirigenti
Variazioni su capitoli di
spesa interni allo stesso
macroaggregato.
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dell'esercizio precedente (art. 7 DPCM).
Nel corso dell’esercizio provvisorio, per
garantire la prosecuzione o l’avvio di attività
soggette a termini o scadenza, il cui mancato
svolgimento determinerebbe danno per l’ente,
è consentito l’utilizzo delle quote vincolate
dell’avanzo di amministrazione sulla base di
una relazione documentata del dirigente
competente. A tal fine, la Giunta delibera una
variazione del bilancio provvisorio in corso di
gestione, che dispone l’utilizzo dell’avanzo di
amministrazione vincolato determinato sulla
base di dati di pre-consuntivo dell’esercizio
precedente
Resta in ogni caso precluso l'utilizzo degli stanziamenti in conto capitale per finanziare spese
correnti.
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Iter procedurale per Enti in sperimentazione dal 1.1.2014:
fasi e tempi
1) Riclassificazione del Bilancio 2014 secondo i nuovi schemi contabili
(dicembre 2013/ gennaio 2014 Delibera Giunta Comunale);
2) Trasmissione al tesoriere dello schema 2014 riclassificato;
3) Applicazione dall’1.1.2014 dei nuovi principi contabili applicati:
- della programmazione del bilancio;
- della competenza finanziaria potenziata;
- della contabilità economico-patrimoniale.
4) Approvazione rendiconto esercizio 2013 (30/04 Giunta – 31/05 Consiglio);
5) Riaccertamento straordinario residui dal 1.1 al 30.4 - entro i termini di
approvazione del Rendiconto – (Giunta);
6) Variazione al Bilancio di Previsione annuale definitivo o provvisorio con iscrizione
in entrata del saldo positivo del FPV e in uscita degli stanziamenti di spesa da
riallocare (GC subito dopo il riaccertamento straordinario);
7) Trasmissione delle variazioni di cui sopra al tesoriere.
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Questo significa che, fino alla iscrizione nel bilancio di previsione 2014 del FPV in
entrata, e dei relativi stanziamenti in uscita, l’Ente è tenuto a riscuotere e pagare i
residui al 31.12.2013, anche se le relative entrate / uscite saranno esigibili
successivamente.
Si rileva tuttavia che anche durante l’esercizio provvisorio per garantire la
prosecuzione o l’avvio di attività soggette a termini o scadenza, il cui mancato
svolgimento determinerebbe danno per l’ente, è consentito l’utilizzo delle quote
vincolate dell’avanzo di amministrazione sulla base di una relazione documentata del
dirigente competente.
A tal fine, la Giunta delibera una variazione del bilancio provvisorio in corso di
gestione, che dispone l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione vincolato determinato
sulla base di dati di pre-consuntivo dell’esercizio precedente.
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