“Preghiera di Tobia e Sara” “L`Arcangelo Raffaele si rivela a Tobi e a

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“Preghiera di Tobia e Sara” “L`Arcangelo Raffaele si rivela a Tobi e a
“Preghiera di Tobia e Sara”
“L’Arcangelo Raffaele si rivela a Tobi e a suo figlio Tabia”
INDAGINI DIAGNOSTICHE E FASI OPERATIVE DELL’INTERVENTO DI
RESTAURO
Tale lavoro di tesi raccoglie i dati diagnostici che sono stati effettuati su due dipinti settecenteschi
realizzati con la tecnica “olio su tela” presenti nella Cappella del SS. Sacramento del Duomo di
Cosenza: “Preghiera di Tobia e Sara” e “L’Arcangelo Raffaele si rivela a Tobi e a suo figlio
Tobia”.
Il nostro lavoro si è suddiviso in due diverse fasi: fasi di campionamento e indagini diagnostiche.
Le indagini effettuate sono state di tipo invasive e non invasive. Nel caso delle indagini invasive è
stata adottata una metodica tale da rendere minimi gli effetti del campionamento sulle opere d’arte.
Le indagini non invasive sono state la fotografia in luce visibile e la riflettoscopia IR, mentre le
indagini invasive sono state la cross-section con relative osservazioni al microscopio ottico, la
spettroscopia IR e il SEM-EDS.
-La ripresa fotografica in luce visibile da noi effettuata ha fornito: immagini d’insieme delle opere
nella loro collocazione;immagini d’insieme e in dettaglio delle opere prima del restauro che
documentano lo stato di conservazione ed eventuali danni e/o situazioni che determinano o
giustificano l’intervento; immagini in dettaglio delle fasi operative del campionamento; immagini
d’insieme delle opere dopo il restauro che documentano le variazioni e i cambiamenti apportati con
gli interventi; particolari e dettagli interessanti dal punto di vista iconografico e/o indicativi della
tecnica di esecuzione dell’opera nonché di particolari situazioni conservative.
-Attraverso la Riflettografia IR abbiamo individuato due pentimenti dell’autore riscontrati sul
dipinto “Preghiera di Tobia e Sara” che riguardano rispettivamente il piede destro e la spalla destra
dell’Arcangelo Raffaele.
-L’analisi spettroscopica IR ha permesso di individuare la presenza nello spettro degli stretching dei
gruppi metilici (2930 cm-1e 2850 cm-1) che indicano la presenza di sostanze organiche alifatiche,
delle frequenze caratteristiche della calcite (1400 cm-1e 890 cm-1), dell’intensa banda relativa ai
silicati collocata a 1000 cm-1 ed infine dei segnali tipici della whewellite Ca(C2O4)·(H2O), minerale
idrato dell’ossalato di calcio, tipico prodotto del degrado degli oli. Si è notata l’assenza dei segnali
relativi alle ammine e al gesso. Questo risultato ha permesso di escludere che la preparazione sia
stata eseguita mediante il tradizionale impasto di gesso e colla animale.
-Attraverso la Cross-section e le analisi al microscopio ottico si è analizzata la struttura stratigrafica
dei dipinti che ha permesso di individuare la seguente successione di strati:
1. Frazione di tela di colore marrone chiaro.
2. Strato di preparazione di colore giallo a granulometria variabile.
3. Strato pittorico.
4. Sottile strato di vernice di colore brunastro.
Tutte le sezioni osservate presentano la medesima successione stratigrafica ma si differenziano nella
natura del pigmento nello strato pittorico.
-Dalla lettura degli spettri EDS e dalle relative tabelle semiquantitative dei vari campioni, si enuncia
quanto segue:
campione A1 costituito da pigmenti blu oltremare e bianco di piombo;
campione A2 costituito da pigmenti cinabro e ocre gialle;
campione A4 costituito da pigmento cinabro;
campione B1 costituito da pigmenti bianco di piombo e terra verde;
campione B3 costituito da pigmenti di natura organica non riscontrabili al SEM-EDS;
campione B4 costituito da pigmenti blu oltremare e bianco di piombo.