Vaticano e Ferrovie: una storia ricca di aneddoti ( 318

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Vaticano e Ferrovie: una storia ricca di aneddoti ( 318
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VATICANO E FERROVIE : UNA STORIA RICCA DI ANEDDOTI
Città del Vaticano, 11 settembre 2015
La storia del rapporto tra lo Stato Pontificio e le Ferrovie italiane è ricca di curiosità e
aneddoti. Ecco di seguito elencate, in ordine cronologico, alcune curiosità storiche sul
rapporto tra Vaticano e Ferrovie.
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Il primo viaggio in treno di un Papa fu quello di Pio IX, sulla Napoli-Portici nel
1849. In appena 15 anni lo Stato Pontificio diventerà uno degli Stati più evoluti
nella costruzione di infrastrutture ferroviarie. Ricordiamo i collegamenti
ferroviari con Frascati, Civitavecchia, Velletri e Ancona.
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Pio XI in seguito alla riconciliazione con lo Stato italiano nel 1929 volle la
realizzazione della Stazione Vaticana.
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L’11 aprile 1959 partì dalla Stazione ferroviaria vaticana il convoglio speciale
passeggeri che le Ferrovie italiane misero a disposizione del Vaticano per la
traslazione della salma di San Pio X a Venezia per volere di Giovanni XXIII (al
ritorno il feretro giunse alla stazione Termini, dove incontrò quello di Don
Bosco con il quale, solennemente e in processione, fu condotto nella Basilica di
San Pietro).
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Papa Giovanni XXIII, con il
pellegrinaggio ad Assisi del ’62, fu
il primo Pontefice ad usare la
stazione ferroviaria della Città del
Vaticano inaugurata nel 1932 e il
primo Papa a viaggiare in treno
dopo l’Unità d’Italia varcando i
confini del Lazio.
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Il pellegrinaggio in treno ad Assisi
di Papa Giovanni XXIII, nel
1962, avvenne ad una settimana esatta dall’apertura del Concilio Vaticano II. Il
“Papa buono” trascorse quasi tutto il tragitto affacciato al finestrino, raccontano
le cronache dell’epoca, e al ritorno, sceso dal treno si disse “contento di aver
fatto un buon viaggio”, frase che riempì d’orgoglio tutti i ferrovieri.
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Con Paolo VI continua il rapporto tra Vaticano e Ferrovie Italiane: nel 1964 il
Santo Padre dedica un’udienza ai ferrovieri e nel 1972 celebra una Messa nei
cantieri della linea Direttissima Roma-Firenze, allora in costruzione.
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Papa Giovanni Paolo II fece uso della
Stazione Vaticana per la prima volta l’8
novembre del 1979, per un viaggio
simbolico con il treno “Arlecchino”
delle Ferrovie dello Stato Italiane, in
occasione della XXI Giornata del
Ferroviere, per un incontro con i
ferrovieri allo Scalo Smistamento delle
FS sulla via Salaria a Roma.
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Ancora Giovanni Paolo II, a causa delle
intense nevicate che colpirono tutto il
centro Italia nel 1985, rendendo impraticabili le strade e gli scali aerei, di ritorno
da un viaggio Pastorale rientrò a Roma a bordo di un treno speciale organizzato
nel corso della notte dalle Ferrovie dello Stato in tutta fretta.
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Papa Giovanni Paolo II, in occasione della Giornata Mondiale di Preghiera per la
Pace nel Mondo decide di utilizzare il treno per giungere ad Assisi. Il treno, messo
a disposizione dalle Ferrovie dello Stato, parte il 24 gennaio 2002 dalla Stazione
Vaticana alla 8.39 trainato fino alla stazione FS di Roma San Pietro da due
locomotori diesel. Qui le sette carrozze Gran Confort di prima classe in
composizione vengono agganciate a due potenti locomotive FS E 444. Il Papa si
accomoda nella carrozza D centrale, posto 65.
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Il 15 giugno del 2005 una rappresentanza di 500 ferrovieri, a bordo di un treno
speciale partito dalla stazione di Roma Termini giunge nella stazione Vaticana
per recarsi all’udienza generale del Santo Padre Benedetto XVI.
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Il 23 dicembre del 2006 la stazione di Roma Termini, il più grande scalo
ferroviario italiano, è dedicato alla memoria di Giovanni Paolo II.
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Dal 2013 le FS Italiane e Cortile dei Gentili organizzano “il Treno dei Bambini”,
un convoglio che ogni anno trasporta in Vaticano bambini che vivono situazioni
di difficoltà, per permettere loro di incontrare il Santo Padre.