Il risveglio del gigante: Rosarno culturale si risveglia!

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Il risveglio del gigante: Rosarno culturale si risveglia!
Voci dal Sud
32
AnnoVII° nr. 3/4 Marzo / Aprile 2011
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Il risveglio del gigante:
Rosarno culturale si risveglia!
Mariasole Dalmonte
Rosarno è stato sempre un centro spumeggiante
di cervelli che hanno spaziato e dato lustro alla Città
ed alla Calabria, quando non addirittura all’Italia.
Possiamo andare addietro nel tempo fino a trovare un tal Giovanni da Rosarno, scultore del legno,
che ha realizzato un celebre Cocrefisso oggi nel
Museo di Grottaferrata, a Marvasi di tempi più recenti, a Vincenzo Lacquaniti, a Gaetano Grillea, a
Foberti storico studioso e potremmo continuare con
una miriade di altri Personaggi di cui non facciamo
menzione, ma senza nulla togliere loro per importanza e valore.
Un popolo dall’intelligenza viva e briosa, diremmo eclettica che ha sempre saputo esprimersi nelle
arti, nella musica, nella letteratura ed in una miriade
di altre attività.
Stranamente a tanta “produzione mentale” è seguito un lungo periodo di oscurantismo che ha fatto
credere agli stessi rosarnesi, che il filone si fosse
estinto.
Se non andiamo errati l’ultimo sprazzo fu il CTG
animato da Dino Maone e poi ... il nulla!
Adesso, finalmente questo spirito eletto che anima la gente di Rosarno pare che stia riemergendo
per cui assistiamo al nascere di varie iniziative culturali.
Sembra, e lo notiamo con vero piacere, che i giovani ed i meno giovani siano pervasi nuovamente da
uno spirito che porterà ancora lustro alla Città
Nelle pagine successive troviamo menzionato il
circolo Nea Vox a cui questa testata ha regalato
due pagine ogni mese, e proprio in questi giorni è
nata l’Associazione onlus “Patto di solidarietà per
la Piana di Rosarno”.
Siamo stati invitati alla presentazione presso la bella
sala dell’Hotel Vittoria ed abbiamo potuto constatare, con vivo piacere, che la sala era gremita con
oltre 150 persone dalle quali si sentiva scaturire il
desiderio di di fare un qualcosa di utile e costruttivo
per la Piana di Rosarno che non sia solo un secchio
ricolmo di parole e di “buoni propositi puntualmente disattesi”, ma di fatti concreti e di inziative
che possano far migliorare il tenore di vita della nostra Piana e rendere maggiormente vivibile il Territorio.
Sono stati posti sul tappeto problemi grossi e gravi che minacciano la sopravvivenza di questa popo-
lazione come lì’inquinamento atmosferico ed idrico
a causa del termovalorizzatore che si vuole sia raddoppiato per accogliere le immondizie di tuttta la
Calabria, quasi come se Rosarno possa essere considerata la pattumiera calabrese (ed anche d’Italia
visto che negli ultimi tempi sono state accolte le immondizie campane e , forse ... anche più nordiche).
Si è parlato di battersi perchè la Stazione Ferroviaria di Rosarno, divenuta molto importante e non
solo fra quelle calabresi, possa avere un servizo per
i diversamente abili che oggi, disattendendo le Leggi
vigenti, costringono i nostri fratelli ad umilianti prese
in braccio per salire o scendere dal treno.
E’ stata costituita una sezione agricoltura che deve
assolutamente far riemergere i nostri prodotti da
quella situazione di morte in cui giace da qualche
anno.
Si è parlato di tentare l’acquisto di una
autoambulanza dotandola di un medico a bordo per
le necessità dei cittadini.
Qualcuno degli intervenuti ha poi, giustamente rivendicato il nome di Piana di Rosarno, “rubato”
da Gioia Tauro ove amministratori attenti hanno saputo cogliere la marea montante del Porto per appropriarsi del nome e tutto sotto l’indifferenza dei
nostri politici locali pronti a litigare ed a beccarsi, ma
distratti dai propri doveri.
Purtroppo Rosarno ha perso tutto nel giro di un
decennio: via l’Enel, via l’Inps, via l’Inail, via la Conciliazione, via la speranza che l’Ospedale, già costruito da trenta e più anni , possa entrare in funzione, via Medici senza Frontiere, si teme adesso che
vada via anche la Guardia Medica Notturna, via
finanche le Agenzie di Assicurazioni, ed adesso via
anche, pare, la Scuola Nautica.
E tutto avviene nell’assoluta indifferenza delle Autorità.
Ma tutti confidiamo nello spirito dei rosarnesi che
non si sono mai abbattuti sotto i fendenti dei vari
momenti, ed hanno sempre avuto volontà e capacità
di ripartire.
Auguriamoci che la Fenice abiti qui!