UNA DONNA italiana al comando

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UNA DONNA italiana al comando
UNA DONNA italiana al comando
La Donna al Comando di una Nave
I Tempi cambiano...veramente!
Il mare, le navi e la sua gente appartengono al capitolo più antico della nostra storia e nessuno
si è mai meravigliato che la sua evoluzione procedesse nei secoli con la velocità di un bradipo.
Tuttavia, all’alba del Terzo millennio c’è da registrare, con gran piacere, un “paso doble”, uno
scatto di velocità che, ancora negli anni ’60, non era neppure nei pensieri profetici delle Marine
più avanzate della terra:
Naturalmente, proprio in quegli anni, vi erano già alcune eccezioni alla regola e la più curiosa
era, per quanto ne sappiamo, rappresentata da una coppia polacca. Lei era il comandante, lui il
primo ufficiale di coperta e non viceversa... di una grande carboniera che approdava a Genova
per rifornire la Centrale Elettrica sotto la Lanterna che, a tutt’oggi, illumina le calate del porto.
Si ricorda pure di una raffinata comandante francese che scalava mensilmente il nostro porto
negli anni ’80, con una
chimichiera.
L’intrepida comandante si era fatta un brutto nomignolo, tipo “sfiga”, perchè arrivava sempre in
piena notte e con mareggiate che montavano la diga.
Oggi la donna al comando di navi è una realtà! e capita di leggere che persino le “cazzute” navi
da guerra si stanno adattando ai tempi:
La
Marina britannica rompe un tabu'.
Per la prima volta nella storia, due donne assumeranno il comando di navi da guerra. I tenenti
Sue Moore
e
Mel Rees
prenderanno il comando di due pattugliatori... La nomina viene dopo una serie di gravi scandali
che hanno imbarazzato la Royal Navy. L'ultimo caso si e' chiuso un mese fa con la condanna di
un ufficiale soprannominato "Mutande" che aveva cercato di approfittare di alcune subordinate.
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Secondo quanto ci fa osservare lo storico navale Maurizio Brescia, il primo caso “scomodo” si
verificò negli USA all'inizio degli anni Ottanta sulla Norton Sound, prima unità della U.S.Navy
con equipaggio misto. L’impietosa statistica dice che: “nei primi due anni d’attività, a bordo della
Norton Sound
furono accertate le più elevate percentuali di casi di omosessualità (maschile e femminile) sino
ad allora registrate nella Forze Armate...
Per la verità, noi eravamo rimasti all’episodio, altrettanto imbarazzante, di un giovane marinaio
che filmò la sua notte d’amore a bordo, costando alla famosa portaerei USS- Einsenhower,
seconda nave da guerra con equipaggio misto (415 donne su 5000 d’equipaggio), il grazioso
nomignolo di “Love boat”. A volte certi frutti maturano... e la potentissima unità ritornò alla base
di Norfolk in Virginia, con 15 soldatesse incinte, dopo sei mesi di missione in Adriatico (Guerra
di Bosnia).
Lasciamo ad altri la cura di certi pruriti... e segnaliamo invece ai nostri lettori che, per quanto
riguarda la Marina Mercantile nel mondo, non solo si è verificato il passaggio della donna al
comando, ma ciò è avvenuto con eccellenti risultati e qualche primato.
Una donna al comando di una famosa nave passeggeri
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14 aprile 2008 - Il comandante svedese Karin Stahre Janson sul Ponte di Comando della Mona
rch of the Seas
Monarch of the Seas, la splendida nave da crociera, approdata più volte nel Tigullio. La
svedese Karin Stahre Janson è la prima donna comandante di una nave da crociera al mondo.
Dopo numerose esperienze a bordo di navi da carico e petroliere, Karin ha preso il comando
della prestigiosa Monarch of the Seas,
della Compagnia statunitense “Royal Caribbean” (2.400 passeggeri e 850 membri
d’equipaggio). Nel suo primo periodo di comando, la Vikinga ha compiuto crociere da Los
Angeles a San Diego, Catalina e Messico.
Le donne rappresentano meno del 2% su 1.250.000 marittimi del settore mondiale. In Italia, la
presenza femminile a bordo delle navi mercantili è ancora inferiore alla media degli altri paesi
europei: 1,2% del totale-equipaggi, contro il 4,2% della Germania, l’8,3% del Regno Unito, il
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10-12% delle flotte scandinave.
Verso la metà degli anni ’80, dopo aver sostituito il proprio equipaggio nordico con uno
interamente italiano, il comandante svedese Magnus Gottberg si trasferì in Mediterraneo con la
propria nave passeggeri Drotten e un giorno mi disse con stupore:
“Quando passeggio per i corridoi della nave, il personale si agita e si alza in piedi se è seduto,
qualcuno si mette persino sugli attenti
e non mancano quelli che accennano all’inchino
.
Trovo tutto questo molto imbarazzante. Da noi c’è rispetto ma non deferenza, c’è stima per il
grado, ma nessun panico
per l’uniforme”.
Le considerazioni sul tema ci porterebbero assai lontano. Ci limitiamo, pertanto, a gettare un
sassolino nello stagno dicendo che l’antica etichetta appiccicata al comandante di nave: “Dopo
Dio ci sono io”
,
sembra ormai arrivata al traguardo. Il suo millenario percorso sta sfumando con il passaggio
epocale, tuttora a macchia di leopardo, dall’
Autoritarismo
-Autorevolezza
, dal militarismo alla democrazia. Da chi impone con la forza le proprie regole a chi applica una
superiorità morale, un carisma che sa destare, comunque, un forte rispetto negli altri. La strada
è ancora lunga e tortuosa, ma l’agognata meritocrazia
è alle porte, e una volta imboccata, non potrà che far riemergere il “pianeta donna” dalle
catacombe della storia.
Ma venendo ai fatti di casa nostra, anzi a quelli di una nostra vicina di casa... cogliamo
l’occasione per parlarvi del capitano di lungo corso Laura Pinasco: La donna al comando
della più grande nave porta-bestiame del mondo.
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Nata e cresciuta a Lavagna, Laura si è diplomata nel 1997 all’Ist. Nautico di Camogli e, nello
stesso anno, ha iniziato a navigare con una compagnia di traghetti.
Nell'arco della sua carriera è stata ufficiale di coperta su navi Ro-Ro, gasiere e
porta-bestiame. Ha assunto per la prima volta il comando nel 2003 ed è entrata nella società Si
ba Ships
con la qualifica di primo ufficiale nel 2006.
Il 7 luglio 2008, Laura Pinasco ha terminato il suo primo viaggio al comando della Stella Deneb
di 50.947, portandosi a casa il primato di prima donna al comando della più grande nave
porta-bestiame del mondo. Un quotidiano, riferendosi al carico “speciale” intitolava con un certo
sense of humor:
“A bordo, Noè mette il rimmel”
Di un certo spessore ci sembra invece il commento dell’armatore:
<Il comandante Pinasco> -
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Ha sottolineato il presidente della Siba Ships, Mauro Balzarini –
<E’ una dei nostri ufficiali più esperti e siamo stati lieti di affidarle il comando di una nostra nave. Laura Pinasco è l'esempio di come una persona fortemente motivata possa percorrere con successo una carriera in mare>.
Il Comandante Laura Pinasco (nella foto) ha preso in consegna il 24 marzo 2006, dal
precedente armatore Pan United di Singapore, la “
ella Deneb
” (sullo sfondo) che è la più grande nave “porta-bestiame” in questo momento esistente al
mondo.
St
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Il Comandante Laura Pinasco
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La M/n Stella Deneb è una nave lunga, alta e ventosa, con una visibilità limitata e difficile da
gestire
E’ stato chiesto alla giovane comandante:
In un ambiente quasi tutto maschile, come quello marittimo, ha incontrato delle difficoltà nel
fare carriera?
“Non credo che le donne abbiano vita facile in certi ambienti di lavoro e, devo dire che ho avuto
parecchie difficoltà. Nel 1997, durante il mio primo imbarco sentivo ripetere sempre la stessa
frase: “In Italia non siamo ancora pronti per avere le donne a bordo”.
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Dopo 10 anni ancora la sento. Al termine del mio primo imbarco, non mi è stato compilato
l’estratto di navigazione fuori degli Stretti (Gibilterra e Suez) con la scusa che non mi sarebbe
mai servito! Per fortuna, ci sono anche Compagnie ed armatori illuminati, come la Siba Ships ed
il sig. Mauro Balzarini, che invece hanno coraggio di scommettere sulle donne. Io, per fortuna,
non sono né il primo né l’unico Comandante donna in Italia”.
Comandante, lei ha 30 anni e una saggezza da lupo di mare. Consiglierebbe ad altre
ragazze questo mestiere?
“Non lo farei a cuor leggero. Non sono pentita, perchè ho avuto una vera folgorazione per
questa professione, e ho avuto le mie soddisfazioni. Ma è desolante il panorama per
un’eventuale lavoro a terra. Molti Corpi-Piloti e Società di rimorchiatori portuali vedono le donne
come una vera minaccia, nel senso che un’eventuale maternità sarebbe per loro una perdita di
profitti inaccettabile”.
Coraggio comandante Pinasco! Vi sono in questo periodo due donne-piloti nei porti di Venezia Augusta e altre sui rimorchiatori portuali. Mi creda! I Signori Balzarini si trovano anche tra le
banchine portuali...
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SCHEDA DELLA NAVE STELLA DENEB
Lunghezza
213,20 mt.
Larghezza
32,20 mt.
Pescaggio estivo
11,51 mt.
Stazza Lorda
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50.947 tonn.
Stazza Netta
21.479 tonn.
Stazza-Suez Canal
60.513 tonn.
Capacità trasporto pecore
2.072 - MQ 37.713
Capacità trasporto bestiame
2.072 - MQ 37.999
Terminiamo con una nota statistica che potrebbe interessare il ministro Brunetta e la politica
dei “bamboccioni”. E’ accertato che soltanto il 5% dei diplomati Nautici italiani va a cercarsi un
imbarco, il restante 95% preferisce “comandare la perpetua...” quando la mamma va a
navigare...
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CARLO GATTI
8 marzo 2011
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