1 Riconversione del Quartiere Industriale del Grand

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1 Riconversione del Quartiere Industriale del Grand
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Riconversione del Quartiere Industriale del Grand-Hornu
A- Indirizzo del sito :
82, Via Sainte Louise, B-7301 HORNU / Provincia di Hainaut, BELGIO.
B- Contatto : ASBL Grand-Hornu Images, Françoise Foulon-Busine
Maryse Willems, 82, Via Sainte Louise, B-7301 HORNU. Tél. 0033 65 613879
.
e-mail: [email protected]
C- Breve descrizione :
La Grand-Hornu è stata edificata tra il 1820 e il 1835 da Henri De Gorge, imprenditore
industriale intraprendente e innovatore, per sviluppare la sua produzione di carbone. Prima
città industriale, è un esempio di urbanizzazione, celebre in Europa fin dal XIX secolo per la
sua concezione architettonica unitaria che integra il lavoro, l'amministrazione, l'habitat, oltre
alle strutture necessarie all'educazione, alla salute e al tempo libero.
Cronologia della riconversione.
Lasciata in stato di abbandono a partire dalla sua chiusura nel 1954, successivamente
destinata alla demolizione da un decreto reale nel 1969, il sito deve la sua sopravvivenza
all'architetto Henri Guchez, il quale riscatta nel 1971 gli edifici in rovina e inizia i primi
restauri per impiantarvi il suo studio di architettura.
All’inizio degli anni ‘80, Claude Durieux, Deputato permanente della Provincia di Hainaut,
mette insieme un gruppo di studio per la valorizzazione e lo sviluppo del sito per dare
continuità a quella che era la sua vocazione originaria, che univa l’innovazione tecnologica
alle conquiste sociali.
Questa iniziativa si concretizza nel 1984 con la nascita dell'ASBL Grand-Hornu Images che
propone, in perfetto accordo con le caratteristiche e la storia del luogo, quattro assi di
sviluppo: cultura, turismo, tecnologia e prospettive future. Questo progetto ha inizio nel
1989, quando la Provincia di Hainaut riacquista il sito.
Per installare l'ASBL Grand-Hornu Images sul sito e realizzare il suo programma di attività
(visite, esposizioni, animazioni pedagogiche) basate sulla storia del luogo e sulle relazioni
tra arte e industria (architettura, design, arti applicate), si procede alla riabilitazione di
un’ala dell’edificio che circonda la piazza centrale, alla riconversione del deposito delle
lampade e del Padiglione Sud per l'accoglienza e la caffetteria.
Per permettere lo sviluppo economico e tecnologico, l'ala Nord della piazza ellittica viene
dato in affitto all'impresa di telecomunicazioni Atea-Siemens e il Château De Gorge
all'ASBL Technocité, incaricata della formazione alle tecnologie di punta.
Nel 1991 la Comunità Francese del Belgio ha scelto il Sito del Grand-Hornu per
impiantarvi il Museo delle Arti Contemporanee. Questa realizzazione, iniziata nel 1999 e
completata nel 2002, si inserisce nella parte Sud-Ovest della piazza ellittica e la vecchia
Casa degli Ingegneri; si prolunga poi con dei nuovi edifici sistemati soprattutto nell’angolo
Sud-Est.
D- Localizzazione :
Situata nella provincia di Hainaut, in prossimità dell'autostrada Bruxelles-Paris e della
frontiera francese, la Grand-Hornu fa attualmente parte del comune di Boussu (20.000
abitanti), nel cuore del bacino carbonifero di Mons, il Borinage. L'insieme è vicino alla
Haine e a grandi vie di comunicazione (strada, canale, ferrovia) che collegano Mons a
Valenciennes.
E- Datazione e architetti :
1821-1824. Costruzione della Casa degli Ingegneri, tracciato delle strade e piante delle
prime case da parte dell'architetto François Obin di Lille.
1825. Pierre Cardona, architetto di Termonde, succede a Obin e modifica notevolmente le
planimetrie dell'officina di costruzione macchinari.
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1825-1835. Bruno Renard, di Tournai, allievo di Percier e Fontaine a Parigi, riunisce i
diversi elementi in un progetto d’insieme, articolato intorno alle due corti.
1954. Cessazione delle attività di estrazione mineraria, chiusura del sito.
1959. Offerti in vendita gli edifici e quanto resta. Le case sono cedute agli occupanti.
1971. L'architetto Henri Guchez acquista gli edifici centrali minacciati di demolizione e
mette in atto un primo parziale restauro.
1989. Riconversione del deposito delle lampade e del Padiglione Sud per l'accoglienza e la
caffetteria da parte dell'architetto Patrick Melette.
1994-1998. Elaborazione del progetto di Museo delle Arti Contemporanee (MAC's) da
parte dell'architetto di Liegi Pierre Hebbelinck.
1999-2002. Costruzione del MAC's e riorganizzazione delle strutture di accoglienza sotto la
direzione di Pierre Hebbelinck.
F- Tipologia e morfologia degli edifici :
Come testimoniano le vecchie cartoline illustrate tratte dal libro di Marcel Capouillez,
l'aspetto attuale del sito, caratterizzato dalla calma e dalla maestà dell'architettura
neoclassica, contrasta con l'ambiente attivo e dinamico che gli conferivano le ciminiere, i
magazzini, le torri di estrazione, i nastri trasportatori aerei e i binari ferroviari ormai oggi
scomparsi. Ma in compenso, la monotonia delle strade, dove si ripetevano case tutte simili, è
oggi interrotta dalla differenza di colori e da altri segni di proprietà individuale realizzati
dagli abitanti.
Il nucleo del quartiere è costituito da due gruppi di edifici industriali disposti intorno ad un
asse Est - Ovest. Il gruppo Est, situato all’incrocio dei due assi maggiori forma il centro del
quartiere industriale. Esso circonda una piazza ellittica dove la Città degli Ingegneri e l'
Officina di costruzione macchinari si fronteggiano, mentre le ai curve ospitano officine
diverse e l’immagazzinamento del materiale. Il gruppo Ovest, in asse con il padiglione
d'ingresso a tripla arcata, circonda i tre lati di un cortile con gli angoli contraddistinti da due
padiglioni sporgenti, sormontati da un lucernario.
Tutto intorno a questo insieme monumentale sono inserite 450 abitazioni, distribuite su sei
strade bordate di case in file ordinate e abbellite da due piazze. La piazza Saint-Henri forma,
lungo la strada di Mons, l'entrata al complesso, mentre la piazza Verde, grande, lunga e ricca
di alberi, costituisce il parco del quartiere, destinato al tempo libero.
A Sud dell'insieme, da una parte e dall’altra di uno spazio alberato che attraversa la via De
Gorge, la Casa dell'Amministratore e la Casa degli Ingegneri si fronteggiano sull'asse NordSud. Grazie al portico della Casa degli Ingegneri che permette di collegarli visivamente, gli
edifici maggiori del complesso sono in asse con la figura tutelare di Henri De Gorge, la
statua del quale è posizionata al centro geometrico del quartiere.
G- Estensione del sito e superficie :
Superficie non edificata della tenuta: 50.000 m²
Superficie dei ruderi non riabilitati: 1.960 m² ; Superficie dei ruderi riabilitati: 5.540 m²
Superficie dell’edificato contemporaneo: 4.000 m²; Superficie di pavimentazione: 10.510 m²
H/I- Composizione attuale del sito e partner :
La provincia di Hainaut è proprietaria del sito.
Le case del quartiere sono diventate proprietà degli abitanti.
La Comunità francese dispone di circa la metà del sito, destinato al MAC's, attraverso un
contratto d’affitto enfiteutico.
La provincia ha conferito all'ASBL Grand-Hornu Images l’incarico della valorizzazione
turistica e culturale (design e arti applicate) e la gestione patrimoniale del sito.
L'ASBL Technocité dispone del castello De Gorge per la formazione alle tecnologie di
punta.
Nei locali occupati dall'azienda Siemens fin dal 2003 vengono installate le sale di
animazione destinate agli stage.
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J- Stato della riconversione :
L'insieme dei lavori è stato completato dal 2002.
K- Memoria del mondo del lavoro :
Poiché il materiale esistente è stato a suo tempo venduto come ferrovecchio e il sito è stato
lasciato in stato di abbandono per 15 anni, l'idea di installare sul luogo un museo della
Miniera è stata scartata. In sostituzione, è stato creato un piccolo museo storico. Attualmente
esso è stato rimpiazzato da un sistema multimediale di informazione culturale che consente
un percorso turistico individuale nel sito.
Il MAC's ha aperto i battenti nel 2002 presentando un’opera di Christian Boltanski, un
memoriale dedicato ai lavoratori del Grand-Hornu. Questa prima acquisizione è
emblematica dell'intento di associare memoria e ricerca, patrimonio storico e creatività.
L- Successi e/o insuccessi :
Il sito accoglie attualmente 100.000 visitatori ogni anno.
Per incoraggiare la democratizzazione dell'accesso e la scoperta globale del sito, il visitatore
paga un unico biglietto d’ingresso di 6,00 € per le diverse visite.
Dall’inserimento di Grand-Hornu Images nel 1984, il sito ha generato al suo interno e
nell’immediata vicinanza più di 400 posti di lavoro.
M- Costi e finanziamenti :
Il sito è stato acquistato dalla Provincia di Hainaut con l’aiuto della Lotteria Nazionale e
della Fondazione Re Baldovino.
Il finanziamento del progetto è nato da diversi partner: la Provincia di Hainaut, la Comunità
francese e la Regione vallone.
La realizzazione del MAC's ha beneficiato del sostegno di fondi europei (FEDER) nel
quadro del programma Obiettivo 1, destinato alle regioni in sfavorevole situazione
economica.
N- Bibliografia :
- H. WATELET, Une industrialisation sans développement. Le bassin de Mons et le
Charbonnage du Grand-Hornu du milieu du XVIIIème s. au milieu du XIXème s.
Ed. de l'Université d'Ottawa et Recueil de la Faculté de Philo et Lettres de Louvain-laNeuve. 1980.
- H. WATELET, Le Grand-Hornu, joyau de la révolution industrielle et du Borinage, Ed.
Grand-Hornu Images, 1993.
- FONDATION ROI BAUDOUIN, Des pierres pour le dire. Autour du Grand-Hornu.
Ed. Credit Communal, 1989.
- F. ROELANTS DU VIVIER, Les ateliers et la cité du Grand-Hornu de 1820 à 1850,
Thèse présentée à L'Université Catholique de Louvain, 1971.
- M. CAPOUILLEZ, Le Grand-Hornu en cartes postales anciennes, Ed. Grand-Hornu
Images, 1994.
- Y. ROBERT, Le complexe industriel du Grand-Hornu, Ed. Scala, 2002.
- J.-N. MATHIEU, (ouvrage collectif sous la dir. de.), Architecture historique et projets
contemporains. La reprise des monuments. Pratiques de la réutilisation sur 40 sites en
Europe aujourd'hui. Ed Le moniteur, 2003.
- R. MATTHU, Pierre Hebbelinck, Le Musée des Arts contemporains au Grand-Hornu,
Coll. Références, Ed. Institut Supérieur d'Architecture St Luc Bruxelles, 1999.
- Ch. DASSONVILLE et M. COHEN, (ouvrage collectif sous la dir. de) MAC's, Musée des
Arts Contemporains au Grand-Hornu, Coll. Visions, vol.1, Ed. La lettre volée /
Communauté française de Belgique, 2002.
O- Autore e data di elaborazione della scheda :
Roland Matthu / « Eurocultures » ; aprile 2004 – Con la collaborazione di SINDNOVA-Roma
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Fig.1 Elementi compositivi del sito
Fig.2 Vista aerea del sito
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Fig.3 Piazza centrale
Fig.4 Edifici nuovi e una vecchia ciminiera
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Fig.5 Ingresso alle sale di esposizione
Fig.6 Sala d’esposizione
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Fig.7 Il Villaggio operaio
Fig.8 Il « Triangolo di intervento »