uso di flash esterni con fotocamere compatte e bridge
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uso di flash esterni con fotocamere compatte e bridge
USO DI FLASH ESTERNI CON FOTOCAMERE COMPATTE E BRIDGE Sino ad ora, nelle mie ricerche nell’ambito dei flash mi sono limitato ad esaminare l’utilizzo del flash esterno a distanza con fotocamere reflex. Mi rendo conto ora che molti, pur interessati all’uso di flash in slave, dispongono solo di fotocamere compatte o bridge, sia del modello più semplice sia del modello più evoluto. Cercherò, con questo articoletto, di introdurre all’uso dei flash in slave con tali fotocamere, non chiedetemi sigle o marche perché sono troppe, per sapere a quale categoria appartiene la vostra compatta o bridge, consultate il manuale o fate le prove che illustrerò successivamente. Anche qui, come per reflex Entry level, Prosumer o Professionali, occorre fare alcune considerazioni iniziali, in particolare esaminiamo la classica dotazione di una fotocamera compatta o bridge. 1) Fotocamere compatte o bridge con flash incorporato, senza slitta per flash e senza presa PC (la presa standard che permette di collegare una fotocamera al flash 2) Fotocamere compatte o bridge con flash incorporato, con slitta per flash e senza presa PC Una precisazione che devo fare riguarda la possibilità che il flash incorporato possa avere possa avere la funzione “master” (comando a distanza di flash in TTL). In tale caso rimando ad altri articoli del sottoscritto. Non sono esperto ma, comunque, non mi risulta che esistano fotocamere compatte o bridge in cui sia prevista tale funzionalità. Potrebbe aversi la funzione master nel caso sia possibile montare un flash master sulla slitta ma anche in questo caso rimando ad altri miei articoli anche se finalizzati per le fotocamere reflex. Questo articoletto è finalizzato all’uso nel modo più semplice possibile di flash in slave anche considerando che uno strobista non acquisterà mai una compatta o una bridge per il proprio hobby. Diciamo che il mio scopo è quello di fare bella figura e begli scatti ad amatori non evoluti usando un flash in slave anche con macchine non sofisticate oppure ad amatori evoluti che non vogliono o non possono portarsi in giro una grossa attrezzatura. Detto questo partiamo con esaminare le distinzioni evidenziate nella parte iniziale. Per chiarezza quando parlo di flash TTL intendo riferirmi a quei flash che dosano automaticamente l’esposizione per evitare sovra/sotto esposizione, per farlo vengono emessi prelampi un millesimo si secondo prima del lampo vero e proprio e che servono a settare l’esposizione flash. 1) Fotocamere compatte o bridge con solo flash incorporato e senza presa PC o slitta In questo caso, non avendo la possibilità di collegare alcunché alla fotocamera per comandare in slave un flash ci dovremo servire esclusivamente del flash incorporato, occorre ora verificare se il flash incorporato sia o meno TTL (automatico con emissione di prelampi) e se sia possibile la regolazione manuale del flash in frazioni di potenza (in genere è possibile in fotocamere compatte o bridge di alto livello). Per verificare queste modalità occorre riferirsi al manuale ed alle caratteristiche tecniche della fotocamera. Nell’impossibilità di una verifica dirette sul flash TTL vedremo dopo come verificarlo direttamente. Non avendo la fotocamera una slitta flash risulta chiaro che non è possibile usufruire di trigger radio per comandare a distanza un flash. Dovremo allora ricorre a trigger ottici che sfaranno scattare il flash in slave al semplice lampo del flash incorporato. Ecco allora che interviene la prima citata differenza, occorre verificare se il flash incorporato è TTL (automatico con emissione di prelampi o è un semplice flash di ausilio per l’illuminazione. Nelle più recenti compatte anche di basso livello e nelle bridge, in genere, il flash incorporato è TTL ed emette quindi dei prelampi. Un normale trigger ottico reagirebbe al primo lampo che vede facendo scattare il flash in slave fuori sincronia e quindi fuori tempo ed il lampo non contribuirebbe all’illuminazione del soggetto. Se il flash incorporato non è automatico TTL un qualsiasi trigger ottico può andare bene, se, invece è TTL occorre un trigger ottico che non “veda” i prelampi e che scatti al lampo vero. L’unico trigger ottico con queste caratteristiche che conosco è il Seagull SYK5 (ca. 10 €.) che deve essere montato sotto al flash. trigger ottico SYK5 con funzione anti occhi rossi per non vedere i prelampi Un alternativa sono i flash manuali (di tipo normale) che si trovano in commercio, i più completi e meno cari che si trovano in commercio sono gli Youngnuo YN460 e YN560 ( ca. 35/50 €.) i quali dispongono di due modalità di trigger ottiche (incorporato) per l’utilizzo in slave, S1 ed S2, con la prima il flash scatta al primo lampo che vede, con la seconda non vede i prelampi e scatta sul lampo effettivo. le modalità S1 – scatta al primo colpo di flash S2 – scatta non tenendo conto dei prelampi Con i trigger ottici di cui abbiamo appena parlato risulta quindi possibile operare con flash a distanza senza particolari problemi, sempre tenendo conto che il flash esterno lavorerà solo in modalità manuale e si renderanno quindi necessarie alcune prove per determinare la giusta esposizione. 2) Fotocamere compatte o bridge con flash incorporato, con slitta per flash e senza presa PC In questo caso ci ritroviamo nelle condizioni del caso precedente con una variabile a nostro favore che ci aiuta ulteriormente e ci semplifica il lavoro. La presenza della slitta flash sulla fotocamera ci consente, oltre a quanto visto al punto precedente, di poter montare dei trigger radio (prezzi intorno ai 20/30 €. tipo YN RF603) per comandare un flash a distanza. Naturalmente parlando di trigger radio mi riferisco a quei trigger di tipo normale con cui è possibile lavorare solo con il flash in modalità manuale. trigger radio Sarebbe possibile, in teoria lavorare con trigger radio TTL e flash TTL ma il costo del trigger e del flash supererebbero di molto il costo della fotocamera e solo in macchine compatte o bridge di alto livello si potrebbe pensare ad un sistema flash di questo genere. 3) Verifica per vedere se il flash incorporato nella fotocamera emette prelampi Nel caso non sia specificato nelle caratteristiche della fotocamera è possibile fare una verifica per vedere se il vostro flash emette o meno prelampi. Per farlo è sufficiente disporre di un flash tipo YN o Nissin o Nikon che disponga delle funzioni S1 ed S2 (vedi punto 1) ed agire in questo modo 1 – puntare il flash verso la fotocamera ed impostare sul flash la funzione salve S1 2 – scattare e verificare sulla foto se il lampo è partito. Se il lampo del flash è visibile significa che il vostro flash incorporato non emette prelampi, se non è visibile significa che il flash incorporato emette prelampi e il flash in slave è scattato fuori tempo sui prelampi. A questo punto rifare il tutto utilizzando la funzione S2 e verificare lo scatto, se il flash incorporato emette prelampi il lampo si deve vedere nello scatto. Nella foto sottostante la prova è stata fatta con 3 flash di cui 2 in S2 ed uno con il trigger ottico SKY5 settato in modo da non vedere i prelampi (modalità no occhi rossi) Ricordo infine che nel caso il flash integrato disturbi nell’illuminazione della scena è sufficiente coprirlo utilizzando uno spezzone piccolo di pellicola sviluppata nera (quella che si trova in genere all’inizio o alla fine di un rullino sviluppato) fissandolo con un pezzettino di nastro adesivo.