isterectomia - ASL 2 Savonese
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isterectomia - ASL 2 Savonese
II giornata della salute La donna/il medico e le scelte di cura U.O Ostetricia-Ginecologia Osp.San Paolo Savona Dir.Prof.Salvatore Garzarelli Salute della donna Salute sessuale e riproduttiva Prevenzione e terapia delle malattie dell’apparato genitale Salute della donna Malattie sessualmente trasmesse Malattie dell’utero Sterilità Interruzione volontaria della gravidanza Menopausa Mutilazioni genitali femminili Malattie sessualmente trasmesse Malattia infiammatoria pelvica Infezione genitale da chlamydia trachomatis Infezione genitale da gonococco Malattie caratterizzate da ulcere genitali Malattie caratterizzate da leucorrea Malattie caratterizzate da ectoparassiti Malattia infiammatoria pelvica Endometrite Salpingite Ascessi tubo-ovarici Peritonite pelvica Malattia infiammatoria pelvica terapia Terapia ospedaliera:cefoxitin + doxycyclina e/o metronidazolo x 14 giorni Terapia ambulatoriale:ceftriaxone o cefoxitin + metronidazolo Infezione da chlamydia trachomatis Quali i soggetti a rischio Come scegliere il test Quale trattamento più appropriato I soggetti a rischio Donne con secrezioni vaginali o sanguinamenti Uretriti Dolore pelvico Artrite reattiva Madri di bimbi affetti da congiuntivite o polmonite Come scegliere il test Ligase chain reaction (LCR) Polymerase chain reaction (PCR) Transcription mediated amplification (TMA) Quale è il trattamento più appropriato Azitromicina 1 gr in dose unica Doxiciclina 100 mg x 2 x 7 giorni Infezione da gonococco: terapia Ceftriaxone 125-250 mg in unica dose Cefixime 400 mg x os Spectinomicina 2 g IM Cefoxitina 2 g IM Cefotaxime 500 mg Azitromicina 1 g Doxiciclina 100 mg x 2 x 7 giorni Malattie caratterizzate da ulcere Herpes Sifilide Ulcera molle Nelle donne con ulcere genitali è consigliata l’indagine sierologica per HIV Herpes genitale La terapia topica offre scarsi vantaggi Acyclovir 400 mg x os x 3 x 7-10 giorni Trattamento soppressivo di lunga durata Quali altre cause di ulcere genitali Sifilide Ulcera molle:haemophilus ducrey Linfogranuloma venereo:chlamydia trachomatis Granuloma inguinale :donovanosi Malattie caratterizzate da leucorrea Tricomoniasi Vaginosi batterica candidiasi Vaginosi batterica da abnorme crescita di germi anaerobi Prevotella;mobiluncus; gardnerella vaginalis mycoplasma hominis (Sono la causa più frequente di parto pretermine) Malattie da ectoparassiti Scabbia pediculosi Malattie dell’utero Fibromi Alterazioni del ciclo mestruale Neoplasie Modificazioni anatomiche e funzionali dell’utero Le menorragie 1 donna su 20 12 % delle consulenze ginecologiche La menorragia è il vero problema Meno della metà delle donne inviate al ginecologo per menorragia presenta una perdita superiore a 80 ml/ciclo; valore considerato il limite massimo di normalità Però il vissuto è così negativo che le donne preferiscono sottoporsi a terapie pesanti pur di risolvere il problema menorragia La donna inviata allo specialista per menorragia ha il 60 % di probabilità di essere sottoposta ad isterectomia nei successivi 5 anni e che nell’80 % di isterectomie per menorragia l’utero risulta normale Indagini utili nelle metrorragie Visita ginecologica Emocromo Profilo emocoagulativo Indagini non giustificate nelle menorragie Funzionalità tiroidea Indagini endocrinologiche Nella valutazione iniziale non è indicata la biopsia endometriale Menorragie: terapie mediche appropriate Acido tranexamico e acido mefenamico Gli antifibrinolitici e i FANS riducono il flusso nelle donne con IUD Preparati estroprogestinici IUD al progesterone Basse dosi di noretisterone durante la fase luteale non sono efficaci Quando proporre un trattamento chirurgico Fondato sospetto di neoplasia : massa pelvica; Pap test anomalo; perdite ematiche irregolari; spotting intermestruale; spotting post coitale; Persistenza del problema dopo tre mesi di terapia medica Severa anemia I fibromi uterini Ecografia transvaginale ( non è in grado di distinguere il polipo endometriale dal fibroma sottomucoso) Sonoisterografia isteroscopia Fibromiomi : terapie mediche Gestrinone ( antiprogestinicoantiandrogeno) riduce il volume nel 73 % dei casi FANS non efficaci per le menorragie Analoghi del GnRH e Add-back La somministrazione di HRT per via transdermica fa aumentare il volume dei fibromi E’ utile la terapia prima della chirurgia ? Il trattamento con analoghi de GnRH per 24 mesi può servire a ridurre il volume dell’utero e a migliorare l’emocromo isterectomia Ritorno alla normalità dopo intervento di isterectomia vaginale versus isterectomia addominale : 9,5 giorni Isterectomia laparoscopica versus isterectomia addominale 13,6 giorni Nessuna differenza fra isterectomia laparoscopica versus vaginale isterectomia Isterectomia laparoscopica : più danni alle vie urinarie versus isterectomia laparotomica ( odds ratio 2.61) Isterectomia laparotomica: più veloce versus laparoscopica (- 18 min) Isterectomia vaginale: più veloce versus laparotomica (-44,5 min) isterectomia Isterectomia vaginale è da preferire quando possibile Non vi sono prove di efficacia a favore dell’isterectomia laparoscopica quando può essere praticata la via vaginale (Johnson N et al. Methods of hysterectomy:systematic rewiew and metaanalysis of randomised controlled trials. BMJ 2005;330:1478-81) La prevenzione della neoplasia cervicale Il ca della cervice è il settimo tumore maligno per incidenza e mortalità in Europa dopo il tumore al seno,polmone,colonretto,stomaco,pancreas e ovaio In Italia 10 casi ogni 100.000 donne Il Papillomavirus Il Papillomavirus Umano (Human Papilloma Virus o HPV) è un virus molto comune, infatti il 70%1 della popolazione lo incontra almeno una volta nella propria vita 1. Villa L et al. www.oncology.thelancet.com pubblicato on line il 7 aprile 2005. Struttura del Papillomavirus Una volta assemblato, il capside dell’HPV ha la forma di un parallelepipedo regolare detto icosaedro. 360 copie di proteina L1 72 capsomeri (pentameri formati da 5 L1) Particella virale + DNA virale + proteine L2 (circa 12 copie) ~3 nm ~10 nm ~55 nm Struttura del Papillomavirus Il genoma dell’HPV è costituito da una singola molecola di DNA circolare a doppia elica. È composto da circa 7.900 coppie di basi, un numero basso, molto inferiore a quello di altri virus (l’Herpes simplex, per esempio, possiede ben 152.000 coppie di basi). LCR E6 E7 L1 HPV16 L2 E5 E4 E2 Doorbar J. Molecular Biology of Human papillomavirus infection and cervical cancer. Clin Science,2006,110:525-541. Phelps WC and Alexander KA. Antiviral therapy for human papillomaviruses: Rational and prospects. Ann Intern Med 1995;123:368–382. E1 I tipi di Papillomavirus Ad oggi sono stati isolati circa 200 tipi di Papillomavirus, a ciascuno dei quali è stato assegnato un numero identificativo (es.: HPV-1, HPV2). Di questi, 40 provocano infezioni del tratto genitale e 15 (tipi ad alto rischio) sono implicati nello sviluppo del cancro invasivo del collo dell’utero. I tipi di Papillomavirus Prevalenza mondiale di diversi tipi di Papillomavirus I tipi più importanti dal punto di vista clinico sono il 16 e 18. Questi sono considerati ad alto rischio, in quanto responsabili di oltre il 75%1 dei casi di cancro invasivo del collo dell’utero. Il tipo 16 è il Papillomavirus con maggiore prevalenza nel mondo, seguito dal 18. 4,4% 1,5% 2,2% 2,3% 2,5% 3,7% 4,3% 6,8% 16,6% 1. Clifford GM et al. British Journal of Cancer, 88:63-73 (2003) 57,4% 16 18 45 31 33 52 58 35 59 56 39 51 73 68 66 Altro Non determinato Le patologie causate dal Papillomavirus Condilomi genitali Lesioni potenzialmente precancerose del collo dell’utero Lesioni precancerose del collo dell’utero, della vulva e della vagina Cancro invasivo del collo dell'utero, della vulva e della vagina Cancro del cavo orofaringeo Cancro dell’ano Sviluppo del cancro nel tessuto cervicale Il Pap-test Il Pap-test consente la diagnosi precoce di anomalie cellulari, di forme precancerose e del cancro invasivo del collo dell’utero. Si tratta di un esame di semplice esecuzione, indolore, poco fastidioso e piuttosto economico. Per questi motivi è stato adottato come principale strumento di screening per le malattie causate dal Papillomavirus in molti Paesi del mondo. La prevenzione I programmi di screening cervicale basati sul Pap-test hanno diminuito la mortalità da cancro invasivo del collo dell’utero. Attualmente, in Europa, ogni giorno muoiono ancora 401 donne per carcinoma cervicale. È possibile, oggi, prendere in considerazione anche altre strategie preventive che impediscano di contrarre l’infezione da Papillomavirus. 1. Ferlay et al. IARC Cancer Base n°5, Version 2.0. IARC Press, 2004. Lyon, France. Contenuto del vaccino per il Papillomavirus Il vaccino è composto da VLP (virus like particle) che iniettate nell’uomo sono in grado di stimolare la produzione di elevate quantità di anticorpi neutralizzanti per il Papillomavirus. Questi anticorpi sono capaci di legarsi al Papillomavirus, impedendo che questo infetti le cellule dell’individuo vaccinato. Il nuovo vaccino contiene VLP dei 4 tipi di Papillomavirus più comuni e pericolosi: 6 11 16 18 Chi dovrebbe vaccinarsi? La stragrande maggioranza delle persone, prima o poi, incontra il Papillomavirus. Per fortuna, nel 90% dei casi l’infezione guarisce spontaneamente. La vaccinazione è indicata nei bambini ed adolescenti di età compresa tra 9 e 15 anni e nelle giovani donne di età compresa tra 16 e 26 anni. sterilità Endometriosi Ovaio policistico IVG menopausa Terapia ormonale sostitutiva Osteoporosi Sanguinamento postmenopausale Menopausa:un bilancio rischibenefici della terapia ormonale sostitutiva Efficace nel trattamento dei sintomi vasomotori Previene la perdita di massa ossea Aumenta il rischio di carcinoma della mammella e dell’endometrio Aumenta il rischio di tromboembolismo osteoporosi La densità ossea non è l’unico fattore che determina una più elevata frequenza di fratture Vi è un consenso unanime nel non ritenere opportuna l’attuazione di uno screening con densitometria ossea (MOC) in tutte le donne in menopausa MOC Diagnosi di frattura vertebrale Storia di frattura periferica Storia di patologie ormonali ( ipertiroidismo etc) Storia familiare di fratture Indice di massa corporea < 19 Kg/m2 Anoressia nervosa Intolleranza al lattosio,malassorbimento Menopausa prima dei 40 anni Storia personale di corticoterapia prolungata osteoporosi La tecnica raccomandata per la MOC è la densitometria a raggi x a doppia energia (DEXA) eseguita preferibilmente su due segmenti ossei : il rachide lombare e l’estremità superiore del femore osteoporosi osteoporosi Mutilazioni genitali femminili 130 milioni di donne Nuovi strumenti operativi nella U.O. di Ostetricia e Ginecologia di Savona Isteroscopia diagnostica e operativa ambulatoriale Idrotermoablazione Prove urodinamiche Resettoscopie TVT-O Colposospensione sec.Shull per il prolasso uterino Isterectomia laparoscopica Miomectomia laparoscopica e resettoscopica Sintesi elettrochirurgica dei vasi Sintesi cutanea con adesivi Parto in acqua Parto attivo e scelta delle posizioni Maturazione della cervice con prostaglandine Donazione del sangue del cordone ombelicale Intorno alla metà degli anni ‘70, Broxmeyer osservò che il sangue cordonale conteneva un gran numero di progenitori ematopoietici e ipotizzò che potesse essere utilizzato come fonte di cellule staminali a scopo trapiantologico Nel 1989 si eseguì il primo trapianto di sangue cordonale ( SCO) in un paziente pediatrico affetto da anemia di Fanconi Vantaggi SCO Disponibilità immediata (il SCO è già tipizzato e criopreservato) Rifornimento potenzialmente illimitato perché materiale a perdere Ridotta incidenza di infezioni virali Abolizione del rischio di rinuncia alla donazione Possibilità di trapianto per le minoranze etniche scarsamente rappresentate nei registri Sangue di cordone ombelicale Materiale a perdere facilmente prelevabile dopo il parto Nessun rischio né per la mamma né per il neonato Attività di raccolta ASL 2 Savona 10 28 1200 6 79 800 85 6 1000 600 44 8 13 3 2 97 36 3 22 200 1 400 Raccolti Nati 0 2002 2003 2004 2005 (3 mesi) OGNI UNITA’ DEVE ESSERE IDENTIFICATA DA UN CODICE NUMERICO DIFFERENTI TIPI DI SACCHE UTILIZZATE PER LA RACCOLTA DEL SANGUE DI CORDONE OMBELICALE Criopreservazione e stoccaggio dell’unità di SP •Congelamento entro le 48h dal prelievo; •Crioprotettore utilizzato: DMSO 10% di concentrazione finale; •Reagenti utilizzati devono essere certificati per apirogenicità e sterilità; •Congelamento con congelatore a discesa programmata. •Conservazione in azoto (fase liquida o gassosa). Raccolta 2007 Dal 1/01/2007 al 10/12/2007 165 sacche raccolte 24 crioconservate (14,5 %) HYDRO THERMABLATOR INTERVENTI ORDINARI COLPOISTERECTOMIA 250 T.V.T. 200 ISTERECTOMIA ADDOMINALE 150 ANNESSIECTOMIA MONOLATERALE ANNESSIECTOMIA BILATERALE 100 ASPORTAZIONE CISTI 50 0 CISTI OVARICHE 2007 2006 VIDEOLAPAROSCOPIE 80 ISTERECTOMIE LAPAROSCOPICHE 70 ANNESSIECTOMIA MONOLAT. 60 ANNESSIECTOMIA BILATERAL 50 ECTOMIA CISTI OVARICHE 40 SALPINGECTOMIA MONOLAT 30 SALPINGECTOMIA BILATERAL 20 LAPAROSCOPIE DIAGNOSTICHE-PID 10 MIOMECTOMIE LAPAROSC 0 2007 2006 OVARIECTOMIE MONOLAT. TOTALE