1. PRECINEMA
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1. PRECINEMA
1. PRECINEMA LA LANTERNA MAGICA Viene descritta per la prima volta nel 1646 dal padre gesuita Athanasius Kircher. Si diffuse ben presto con due principali applicazioni: quella fantastica e quella didattica, come strumento di attrazione e come canale di diffusione culturale. Si presenta come veicolo di una cultura che giunge dal basso o sa adattare al mondo popolare i frammenti di saperi scientifici e religiosi. Del dispositivo cinematografico, questo tipo di spettacolo ottico anticipa la proiezione di immagini in un ambiente buio, all'interno del quale sono collocati gli spettatori. Come nelle prime forme del cinematografo, questo spettacolo è accompagnato dalla voce di un imbonitore-narratore che spiega le scene mostrate. LA PRIMA FOTOGRAFIA (Nicéphore Niepce, 1826) L'invenzione fotografica si fonda sul principio della permanenza di impressioni luminose sopra una lastra di vetro gelatinosa. Data la scarsa sensibilità alla luce delle prime emulsioni gelatinose, le prime fotografie richiedevano tempi di esposizione di alcune ore. Questa fotografia in particolare richiese un tempo di posa di otto ore. Negli anni successivi si cercò di realizzare un supporto più flessibile e più sensibile. Così, nel 1888, George Eastman ideò un apparecchio che impressionava rulli di carta sensibile. L'anno dopo introdusse il rullo di celluloide trasparente, la pellicola, che divenne il supporto fondamentale delle immagini prodotte dal dispositivo cinematografico. FENACHISTOSCOPIO (Joseph Plateau, 1833) Il fenachistoscopio è un disco rotante di figure che lo spettatore vede attraverso una fessura ricavandone l'illusione del movimento. Ciò è reso possibile dal fatto che l'occhio umano riesce a percepire il movimento quando gli vengono messe davanti, in rapida successione, una serie di immagini leggermente diverse fra loro, a una velocità di almeno sedici immagini al secondo (fenomeno della persistenza retinica delle immagini). CRONOFOTOGRAFIA (Eadweard Muybridge, 1878) Muybridge utilizza la fotografia per scomporre e studiare il movimento degli animali e degli uomini. Posiziona in fila lungo un percorso dodici macchine fotografiche. Ogni singola immagine ricavata rappresenta la sintesi 1. PRECINEMA fotografica di un intervallo di un secondo e mezzo di movimento. FOTOGRAFIA ANIMATA (L'onda, Etienne-Jules Marey, 1888) Questa pellicola rappresenta il più antico documento di fotografia in movimento. Marey è il primo che utilizza una macchina fotografica dotata di un meccanismo intermittente per riprendere e impressionare su una pellicola immagini in movimento. Una striscia di pellicola che scorra ininterrottamente creerebbe un'immagine confusa. Bisogna invece fermare ripetutamente il rullo di pellicola e quindi coprirlo con un otturatore finché il fotogramma successivo non sia giunto in posizione. Altre invenzioni del XIX secolo, come la macchina da cucire, fornirono il necessario meccanismo a intermittenza. Marey realizzò soltanto delle riprese, ma questo sistema di ripresa fu fondamentale anche per permettere la proiezione delle immagini in movimento. TEATRO OTTICO (Autour d'une cabine, Émile Reynaud, 1894) Questo dispositivo proietta su uno schermo figure animate, utilizzando lunghe strisce flessibili di disegni. Vengono rappresentate e proiettate scenette di vario genere che costituiscono un'anticipazione del cinema di animazione. MOVING PANORAMA scena tratta dal film Lettera da una sconosciuta (Letter from an Unknown Woman, Max Ophüls, 1948) Il moving panorama è un parente del genere pittorico della veduta e del panorama inteso come dispositivo attrazionale. Verso la metà del XIX secolo, questa attrazione fu tra le più popolari forme di intrattenimento nel mondo, dall'Europa agli Stati Uniti. Nei dispositivi panoramici tradizionali il fruitore osserva la rappresentazione panoramica muovendosi lungo le pareti di un locale appositamente adibito, mentre in questo caso lo spettatore è fermo e sono le immagini dei panorami a scorrere di fronte a lui. IL KINETOSCOPIO DI EDISON (The Irwing-Rice Kiss, 1896) L'invenzione di Thomas Alva Edison, e del suo collaboratore W.K.L. Dickson, risale al 1891. Dickson tagliò la pellicola di Eastman in nastri larghi un pollice (circa 35 mm) e fece quattro perforazioni su entrambi i lati di ogni fotogramma, in modo che ruote dentate potessero trascinare la pellicola attraverso il kinetoscopio. 1. PRECINEMA Il kinetoscopio mostrava film della durata di venti secondi, tempo che corrispondeva alla lunghezza massima di pellicola che esso poteva contenere. I film rappresentavano brevi numeri di danza, sport, acrobazia e varietà, oppure scene di tipo voyeuristico come quella di The Kiss. Il primo locale di kinetoscopi venne aperto a New York nel 1894. Lo spettatore poteva guardare le pellicole pagando un nickel (5 centesimi).