Macchina: ESTRUSIONE PER FILM

Transcript

Macchina: ESTRUSIONE PER FILM
Scheda
Produzione:
FILM
6
Macchina:
ESTRUSIONE PER FILM
Scopo della lavorazione
La macchina di estrusione per film serve per ottenere il film (pellicola) direttamente dal materiale plastico in granuli.
I granuli di polietilene (PE), polipropilene (PP) o polivinilcloruro (PVC) vengono portati alla temperatura di plastificazione mediante riscaldamento ed estrusi attraverso una filiera per ottenere
un tubolare di materiale plastico. Dopo il suo raffreddamento il film viene avvolto in bobine direttamente sotto forma di tubolare oppure viene tagliato in strisce di varia larghezza.
Descrizione della macchina
La macchina di estrusione per film (figura 1) è costituita dalle seguenti parti principali:
◊ tramoggia, per il caricamento del materiale plastico in granuli che arriva, mediante sistema
pneumatico di trasporto, direttamente dai silos di stoccaggio oppure manualmente dai sacchi;
◊ camera di plastificazione, costituita da una vite di estrusione posta all’interno di un cilindro
riscaldato esternamente da resistenze elettriche, che, con la sua rotazione, spinge, comprime,
fonde e omogeneizza il materiale plastico in granuli. La temperatura raggiunta varia da 160°C
a 250°C a seconda del tipo di materiale impiegato;
◊ filtro, per la rimozione delle impurità presenti nel materiale plastico fuso;
◊ filiera. Elemento in acciaio inox composto da una parte interna fissa di forma circolare e da una
parte esterna cilindrica munita di viti per la regolazione, in modo da garantire la perfetta coassialità dei due elementi. Il tutto può essere messo in rotazione per distribuire uniformemente
su tutta la superficie eventuali errori di spessore del film, al fine di
ottenere una bobina regolare. Il
film ottenuto viene stirato per ottenere lo spessore desiderato, gonfiandolo con aria compressa o
mediante ventilatori ad alta pressione;
◊ colonna di guida, alta fino a 10 m,
serve come sostegno al tubolare
plastico per consentire un raffreddamento ottimale;
◊ gruppo di traino, posto sulla sommità della struttura, è costituito da
una coppia di cilindri in acciaiogomma, che schiaccia e tira il tubolare.
◊ trattamento corona, per eseguire
Figura 1 - Macchina di estrusione per film
48
l’ossidazione della superficie del film per permettere l’ancoraggio delle successive lavorazioni
(stampa o altro). Il trattamento è ottenuto mediante scariche elettriche ad alta frequenza con
una differenza di potenziale di 20.000 volt oppure tramite bruciatori a fiamma libera;
◊ gruppo di traino, costituito da una coppia di cilindri in acciaio-gomma, che tira il tubolare;
◊ zona di taglio, mediante lame fisse che tagliano il tubolare in strisce di varia larghezza;
◊ ribobinatore, costituito da un cilindro a pressione che fa arrotolare il film sopra un mandrino di cartone o di plastica.
Rischi specifici della macchina
Per tali rischi si intendono quelli che possono manifestarsi per il mancato intervento dei ripari e dei dispositivi di sicurezza o per errori di manovra o per uso non corretto dei DPI.
Rischi legati a pericoli di natura meccanica
49
Impigliamento e trascinamento dovuti agli
organi di trasmissione.
Schiacciamento e cesoiamento dovuti alla
rotazione della vite di estrusione.
Impigliamento e trascinamento fra il film e
i cilindri in rotazione.
Taglio per contatto con le lame.
Trascinamento con eventuale intrappola mento dovuto ai cilindri accoppiati dei gruppi di traino e al cilindro del ribobinatore.
Rischi legati a pericoli di natura elettrica
Elettrocuzione dovuta all’alta tensione all’interno della zona trattamento corona.
50
Rischi legati a pericoli di natura termica
Bruciature per contatto con parti a temperature ustionanti della camera di plastificazione e della filiera.
Rischi legati a pericoli per l’utilizzo di sostanze chimiche
Esposizione a vapori nocivi emessi durante
il riscaldamento e la plastificazione del PVC
(polivinilcloruro).
Altri rischi
Rumore
51
Polveri
Incendio
Requisiti specifici di sicurezza
Si riportano di seguito i requisiti specifici di sicurezza appropriati per la macchina di estrusione per film.
Requisiti legati a pericoli di natura meccanica
In base alle norme di sicurezza:
◊ deve essere impedito l’accesso a tutti i punti
pericolosi della zona di alimentazione (anche con
l’installazione di una rete alla base della tramoggia);
◊ si devono prevedere protezioni fisse o l’isola -
mento delle parti dell’uunità di plastificazione
quando la temperatura massima di servizio può
essere maggiore di 80°C. Inoltre deve essere
posta una targa per segnalare le parti calde della
macchina.
Requisiti legati a pericoli per l’utilizzo di sostanze chimiche
In base al D.P.R. 303/56 (art. 20: Difesa dell’aria
dagli inquinamenti con prodotti nocivi) devono essere installate, in corrispondenza delle zone di riscal-
damento del PVC, bocchette per aspirazione localizzata il più vicino possibile alla zona di emissione dei
vapori nocivi.
Si fa presente che per tali macchine possono essere indicati altri e/o diversi requisiti di sicurezza e,
pertanto, quanto riportato non è da intendersi né esaustivo né obbligatorio.
Principali norme comportamentali dei lavoratori
Il lavoratore deve porre la massima attenzione nell’utilizzo delle macchine soprattutto durante le operazioni particolari quali pulizia e manutenzione, seguendo:
◊ le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti;
◊ le indicazioni presenti nel manuale di uso e manutenzione della mac china.
In generale gli addetti devono operare secondo i seguenti criteri:
52
avere cura della macchi na e delle attrezzature di
lavoro
non apportare alle attrezzature modifiche di propria iniziativa
non rimuovere o modificare le protezioni o i dispositivi di sicurezza senza l’autorizzazione del preposto
o del capo reparto
utilizzare e avere cura dei
DPI messi a disposizione
dal datore di lavoro
STOP
eseguire le operazioni di
pulizia e manutenzione
solo a macchina ferma
segnalare immediatamente al datore di lavoro, al
dirigente o al preposto
qualsiasi difetto o incon veniente rilevato durante
la propria attività
In particolare risulta fondamentale da parte del lavoratore prestare la massima
cautela:
◊ nelle operazioni di pulizia della camera di plastificazione e della filiera che devono essere eseguite a macchina calda (adottando anche appositi DPI);
◊ nelle operazioni di scarico dei rotoli di film in uscita della macchina e nella loro movimentazione.
Principali casi di infortunio e malattia
Le note di seguito riportate non derivano da dati statistici, attualmente non disponibili, ma dalle
esperienze raccolte presso le aziende del settore e fra gli addetti ai lavori.
L’infortunio più comune è rappresentato da ferite da taglio dovute al contatto con le lame fisse
della macchina durante le operazioni di pulizia o manutenzione, oppure all’utilizzo di taglierini
manuali.
Le operazioni in corrispondenza della linea di estrusione possono determinare infortuni dovuti all’iimpigliamento e al trascinamento degli indumenti tra il film e cilindri in rotazione presenti in varie zone lungo la linea durante il normale funzionamento e durante operazioni particolari quali eliminazione di difetti.
Più gravi risultano gli infortuni dovuti al trascinamento o all’iintrappolamento degli arti superiori
nelle coppie di cilindri a pressione (gruppi di traino e cilindro ribobinatore) che possono provocare anche danni permanenti.
Altri infortuni sono costituiti da ustioni per contatto con superfici calde della macchina (camera di plastificazione e filiera) durante operazioni particolari quali pulizia o interventi dovuti a
inconvenienti nella produzione.
Infine sono da menzionare le lesioni agli arti superiori dovuti all’iimpigliamento e al trascinamento
negli organi di trasmissione durante le operazioni di manutenzione ordinaria della macchina.
In presenza di protezioni fisse è opportuno che, quando
vengono smontate , l’addetto apponga sul quadro di ATTENZIONE
macchina in
manutenzione
comando un apposito cartello “Attenzione macchina in
manutenzione”, per evitare l’avviamento della macchina da
parte di altri addetti.
53