Barrito n.7

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Barrito n.7
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Gioco libero
L’Editoriale
Toscano Luigi - [email protected]
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Proseguiamo con la panoramica dei programmi di gioco distribuiti con licenze libere. Per ogni segnalazione, potete contattare la redazione del B@rrito. In questo numero proseguiamo con un gioco di strategia ed un piccolo ma coinvolgente giochino di abilità.
Eccoci ancora una volta pronti col B@rrito, stavolta però dobbiamo scusarci con i lettori per
aver ritardato l'uscita di questo numero.
Scorched3d (http://www.scorched3d.co.uk)
Genere: Strategia a turni
Ultima versione: 40
Piattaforme supportate: GNU/Linux[1], MacOSX, Win32, ed altri.
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana... no, quella è un'altra storia. È passato comunque tanto tempo dall'ultima
volta che ho giocato con Scorched Earth (letteralmente: "terra bruciata"), un gioco della prima metà degli anni '90 per MS-DOS
distribuito come shareware. Si tratta di uno strategico a turni con grafica 2D, in cui vari carri armati, controllati da giocatori o
dal computer, sono posti su differenti alture, dotati di un arsenale variegato e pronti ad usarlo per annientare gli avversari.
Ogni sessione di gioco prevede diversi turni, i giocatori ricevono una ricompensa in base ai colpi andati a segno che possono
spendere alla fine di ogni sessione per rafforzare il proprio arsenale, dai semplici missili ai meganuke, oppure le difese (scudi e
paracadute). Prestando fede al nome, il terreno del gioco reagisce ai colpi ricevuti saltando in aria, e lasciando spesso i carri
armati in bilico sull'orlo di un burrone... in attesa del successivo colpo, che li avrebbe fatti precipitare: una strategia di distruzione alternativa ma valida, grazie anche
al supporto di armi mirate all'escavazione della terra. Scorched3d è una rivisitazione notevolmente fedele del gioco originale, ma riesce ad aggiungere qualcosa di
nuovo. La grande innovazione è la tridimensionalità. Il campo da gioco è totalmente 3D, sono disponibili diverse telecamere mobili per seguire il giocatore, compresa
una minicamera che rimane dietro al proiettile. L'altra grossa novità riguarda il supporto per le aggiunte (MOD), che estendono notevolmente le possibilità di gioco.
Dalla versione 39 è compreso il MOD Apocalypse, che modifica la tattica di gioco: tutti i giocatori impostano i propri colpi, e la loro esecuzione non avviene alla fine
del turno di ogni giocatore, ma in un colpo solo per ogni turno (in questo modo, ad esempio, è possibile una reciproca distruzione tra due giocatori). È possibile giocare
da soli, contro il computer o in rete, con altri giocatori, personalizzare totalmente le combinazioni di tasti e gli effetti grafici (per computer un po' meno potenti, nonostante le richieste di sistema non siano esose). Ciliegina sulla torta, il proprio avatar è personalizzabile e sono già forniti molti modelli, da carri armati e torrette
reali, ad alcuni totalmente folli (l'immancabile pinguino, Kenny di SouthPark, il Gorilla del mitico GORILLA.BAT - altro storico strategico a turni), fino ad altri futuribili
e... si, direttamente da Endor c'è anche il camminatore A.T.S.T. !
Bonfiglio Vincenzo
Ci riproviamo !!
L'idea iniziale era di far uscire il giornale prima
del "GNU/Linux Day", ma sfortunatamente alcuni
intoppi e ritardi hanno fatto slittare la data
d'uscita di qualche giorno, quindi ci leggete
adesso dopo che l'evento (raccontato anche in un
articolo) è finito.
Comunque siamo sempre quà, per proporvi novità e raccontarvi alcuni fatti di vita universitaria.
Sfortunatamente il numero degli articolisti stenta a decollare, direi che è in stasi, quindi dovrete scusarci se ancora vi propiniamo articoli dei
soliti "quattro", ma speriamo che in futuro questa situazione possa migliorare in modo da arricchire di ulteriori contenuti questo giornale.
Nel salutarvi ed augurarvi una buona lettura vi
anticipo gli auguri per le festività che solitamente ci sono verso la fine dell'anno, semplicemente
perché crediamo che questo sia l'ultimo numero
che verrà realizzato quest'anno, vista la "cronica"
carenza di articolisti, quindi colgo l'occasione
per ricordarvi che siamo sempre disposti ad accogliervi nuovi e volenterosi.
Ri-Li (http://www.ri-li.org)
Genere: Arcade
Ultima versione: 2.0
Piattaforme supportate: GNU/Linux[1], MacOSX, Win32, ed altri.
Ri-Li è il piccolo giochino arcade, apparentemente semplice, ma che a lungo andare può coinvolgere pericolosamente, a scapito del proprio tempo libero. L'idea di base è comune a quella del vecchio Nibbles: muovendosi nel campo di gioco bisogna raccogliere alcuni oggetti. Peccato che nel frattempo la propria lunghezza aumenti, e bisogna prestare attenzione a non mordersi
la coda (letteralmente!). In questo caso, il protagonista del gioco è una locomotiva di un trenino di legno che sfreccia a tutta
velocità, tentando di recuperare i propri vagoni, tra bonus che compattano il trenino o ne aumentano la velocità. Ovviamente
la locomotiva si può muovere solo sui binari, quindi è compito nostro azionare rapidamente gli intricati scambi del percorso per condurla nella giusta direzione.Alla
fine di ogni quadro, per migliorare il proprio punteggio, viene postauna domanda sulla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo !
[1] Incluso in molte distribuzioni: controllare tra i pacchetti, prima di ricompilare i sorgenti!
E se l’hardware non è così hard?
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by Di Mauro Salvo
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Crocellà Marco - [email protected]
Quando si lavora in ambienti dove è importante che le risorse siano disponibili in ogni caso, dove non ci si può permettere che si perdano dati,
o dove un collegamento di rete tende ad avere un’importanza vitale, è importante pianificare e mettere in atto una strategia di configurazione
atta a fronteggiare casi che potrebbero inficiare tutti questi buoni propositi, e più catastrofici si è meglio è, non per avere un pensiero negativo, ma Murphy ha sempre dimostrato (perlomeno nel mio caso) di non essere un buontempone, ma di avere avuto veramente un occhio fino
quando ha formulato le sue famose leggi.
Tutto si può guastare, dal potente server costato svariate decine di migliaia di euro fino al miserabile cavo in rame da due soldi, ma quando si
deve venire a fare i conti con gente incarognita che ti chiede conto e ragione non ci sono ma o se che tengano, né ce ne si può certo uscire con
un “era un’ipotesi così remota che non abbiamo ritenuto necessario badarci”. Le tecniche per salvaguardare la continuità di servizio (e conseguentemente il posto di lavoro) sono infinite e disparate, a seconda del genere di hardware di cui si sta parlando.
Quando si parla di server, a cui uno sbalzo di tensione particolarmente maligno può fare “saltare le valvole”, la tecnica più comune è la loro
clusterizzazione, che non solo se ben configurata permette di avere un ottimo incremento di prestazioni, ma soprattutto mette al riparo da
eventuali morie non previste (certo che nel caso di uno sbalzo di tensione che vi distrugge un server se non avevate pensato ad un semplice
gruppo di continuità, o addirittura ad una ciabatta con fusibile, siete da ricovero!). Quando si parla invece di un collegamento di rete che NON
deve cadere, raddoppiare il collegamento, sia in modo passivo (passare un secondo cavo) che in modo attivo (raddoppiare effettivamente le
apparecchiature di collegamento ai due poli dei due cavi) è un modo per prevenire sgradite sorprese, ma anche in questo caso tutto ciò lascia il
tempo che trova se non si fa con intelligenza: fare passare due cavi di rete esattamente l’uno accanto all’altro, talmente vicini che se viene
troncato per qualsivoglia motivo l’uno è probabilisticamente verosimile che parta anche l’altro, non è una ridondanza molto funzionale, e tenete conto anche che il topo che vi ha eroso il primo cavo (e vi assicuro che succede) potrebbe non essere completamente sazio e decidere di
dare una sbocconcellata anche al secondo. Anche molto più in piccolo, nel vostro personale, è importante sempre prevedere cosa succederebbe
se ad un certo punto la catastrofe si dovesse realizzare: partizionare un disco mettendo i dati sulla seconda partizione è molto intelligente,
permette di reinstallare un sistema operativo senza preoccuparsi granché dei dati, che tanto sono al sicuro, ma tenete conto che l’hard disk è
un mezzo meccanico, e come tale soggetto ad una grande usura (non che quelli puramente elettronici non lo siano!), e se muore il disco fisso
non c’è partizionamento che tenga!
Quindi se vi dovete parare il cu…..ore da possibili patemi, le due regole fondamentali sono ridondanza e backup, la prima per evitare una folla
inferocita che cerchi di farvi la pelle, o la semplice cirrosi epatica vostra quando scoprite di aver perso due mesi di lavoro, e la seconda per
evitare che dopo che la pelle vi è stata già tolta vi spalmiate da soli del sale addosso. La paranoia in questo caso non è un difetto, è un pregio,
perché vi permetterà di dormire tranquilli la notte. Lasciandovi vi propongo un quesito (purtroppo vissuto da me in vita reale): secondo voi,
fieri del fatto che avete una batteria di server perfettamente ridondati e funzionanti, tranquilli del fatto che niente di meno di un’esplosione in
sala macchine ve li possa buttare giù, e ve ne siete pure vantati allegramente con i colleghi, vi rendete conto (grazie ad un’opinione spassionata del primo che passa, perché è sempre il primo che passa che le scassa allegramente!) che avete “allippato” tutti i cavi di rete ad un unico
switch, che per quanto potente e di buona qualità è figlio unico di madre vedova, e trenta secondi dopo della vostra presa di coscienza il succitato switch decide di darvi prova della sua importanza, decidendo di botto di mettersi in ferie, che cosa è meglio, tentare il suicidio o attendere con pazienza che il capo vi chiami nella sua stanza presentando uno strano tic di nervosismo?
L’Enigma
Soluzione del Numero precedente La soluzione del Gioco precedente è ANKARA, arrivarci era semplice, i numeri che apparivano nell’immagine si riferiscono alle coordinate (latitudine e longitudine) di Ankara, quindi
bastava semplicemente provare le 4 possibili combinazioni, utilizzando Google-Earth o Google-Map e affini, per scoprire che una delle 4 puntava esattamente sulla soluzione, inoltre il castello raffigurato in foto è un famoso
castello del luogo. Nessuno è riuscito a risolverlo.
Veniamo al nuovo gioco, dovete sempre trovare una parola, l’indizio è DNA.
Testata editoriale a cura dell’Associazione Studentesca degli Informatici Catanesi - www.asiconline.org - Redazione: Bonfiglio V., Crocella M., La Mantia G.
Anno 2
Numero 7
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non ti piace scrivere puoi comunque collaborare
con noi in vari modi, per questo attendiamo ansiosamente suggerimenti e consigli da voi. Scriveteci
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Ora, quale delle due? Se consideriamo il pronostico di Sandra durante il mio primo anno accademico, la
quale disse "l'inferno si congelerà prima che io venga a letto con te", e il fatto che ieri me la sono portata
a letto, non può trattarsi che della seconda ipotesi. Perciò sono convinto che l'inferno sia endotermico e
anzi che si sia già congelato. A partire da questa tesi, secondo la quale l'inferno si è già congelato, consegue che nessuna anima può più entrarvi e quindi l'inferno è scomparso. Pertanto è rimasto solo il paradiso,
il che prova l'esistenza di una entità divina il che, tra l'altro, spiega il perché Sandra ieri sera abbia continuato a gridare "Oddio! Oddio!".
2. Se invece l'inferno si espande più velocemente del numero di anime in arrivo, pressione e temperatura
diminuiranno fino al punto in cui l'inferno si congelerà.
1. Se l'inferno si espande più lentamente del numero di anime che vi arrivano, la temperatura e la pressione all'inferno cresceranno fino al punto in cui l'inferno stesso collasserà.
Uno studente ha invece svolto la seguente tesi: Innanzitutto dobbiamo scoprire come si modifica la massa
dell'inferno nel tempo. Per fare ciò abbiamo bisogno di conoscere il numero di anime che vagano nell'inferno e il numero di quelle che invece lo lasciano. Io sono dell'opinione che si possa stabilire con un certo
grado di certezza che le anime che finiscono all'inferno non lo lasciano più. Di conseguenza nessuna anima
lascia l'inferno. In riferimento alla questione di quante anime abitino l'inferno, possono venirci in aiuto le
visioni delle molte religioni esistenti. Secondo la maggior parte di esse dobbiamo credere che si finirà
all'inferno se non si ha fede in esse. Poiché le religioni sono in concorrenza tra di loro, e poiché non è
possibile appartenere a più di una di esse dobbiamo concludere che in ultima analisi tutte le anime finiranno all'inferno. Se consideriamo il ritmo delle nascite e delle morti dobbiamo aspettarci che il numero
delle anime all'inferno sia in crescita esponenziale. A questo punto prendiamo in considerazione il cambiamento delle dimensioni dell'inferno. Poiché secondo la legge di Boyle il volume dell'inferno deve
espandersi in modo proporzionale alla crescita del numero delle anime, cosicché temperatura e pressione
dell'inferno rimangano costanti, abbiamo due possibilità.
La maggior parte degli studenti ha risposto, rifacendosi alla legge di Boyle, che il gas in espansione si
raffredda e la temperatura sale con l'aumentare della pressione, o cose del genere.
Domanda bonus: ** L'inferno è esotermico (assorbe calore) o endotermico (perde calore)? **
Oggetto: Esame di chimica
Quella che segue è la domanda effettivamente posta a un esame di chimica all'università di Maynooth
(Irlanda): la risposta di uno degli studenti è stata talmente convincente che il professore non ha potuto
trattenersi dal presentarla ai propri colleghi e divulgarla in rete.
Zappalà Marianna - [email protected]
Sorriso
Software Libero in Sicilia
Toscano Luigi - [email protected]
La tradizione consolidata negli ultimi anni vuole che nel periodo autunnale sia organizzato il Linux Day, giornata di divulgazione dedicata a GNU/Linux e più in generale al software libero. Del coordinamento di tale
manifestazione a livello nazionale si fa carico ILS (Italian Linux Society[1]). Anche quest'anno quasi tutte le
città siciliane hanno aderito all'iniziativa, che si è svolta il 28 ottobre. Così ad Agrigento, Caltanissetta, Messina, Palermo e Ragusa, a volte anche con differenti manifestazioni nella stessa città, i gruppi locali hanno
organizzato vari eventi. Interessante l'idea (già sperimentata negli anni passati) della creazione di un manifesto unitario, nata all'interno del Coordinamento dei LUG e HackLab Siciliani[2].
E del coordinamento è bene parlare, visto che, poco dopo il LinuxDay, si è tenuto per la terza volta il JointDay. Questo manifestazione è nata quasi per caso due anni fa, come prima concretizzazione degli sforzi di
coordinamento dei gruppi siciliani in qualche modo legati al software libero. Anche quest'anno, come nei precedenti incontri, si è trattato di due giorni dedicati al dialogo, alla condivisione di esperienze ed alla pianificazione delle prossime attività comuni.
L'autunno riserva ancora alcune sorprese: a Catania, che non ha visto manifestazioni legate al LinuxDay nazionale, è in programma per giorno 25 novembre il GNU/Linux Day, giornata dedicata a GNU/Linux ed al software
ed alla cultura libera in generale, organizzata dal GNU/Linux User Group Catania[3], dal Freaknet Medialab[4]
e da ASIC[5]. Il programma è ancora soggetto a modifiche dell'ultimo minuto. Sono confermate per ora la sessione mattutina, presso l'aula magna della Facoltà di Ingegneria (edificio Didattica), a carattere generale e
introduttivo, nonché con approfondimenti su problematiche di diritti digitali; e la sessione "GNU/LinuxDay
Junior", sul software libero nella didattica, presso l'aula multimediale del Liceo Scientifico Galilei[6] (riservata
ad un ristretto numero di docente e studenti, per informazioni contattare [email protected]). Un altra
sessione tecnica pomeridiana è in lavorazione. Per aggiornamenti, controllare nei siti degli organizzatori ([3],
[4] e [5]).
[1]
[2]
[3]
[4]
[5]
[6]
http://www.linux.it
http://sicilia.linux.it
http://catania.linux.it
http://freaknet.org
http://asiconline.org
http://www.liceoscientificogalilei.catania.it
Che succede in Dipartimento
La Mantia Gigi
Rubrica fissa per tenervi informati su quello che ufficialmente succede in Dipartimento, cioè dei resoconti sul
Consiglio Corso di Studi e sul Consiglio di Dipartimento, o su quanto altro di “ufficiale” vi accada.
Resoconto dell'ultimo periodo:
Consiglio Corso di Studi del 13.11.06:
! il Presidente comunica che sono stati assegnati dal Rettorato ! 24500 per attività didattiche
! il Presidente comunica che si è insediata la nuova componente studentesca in seno alla SDAI (La Mantia,
Bonfiglio, D'Amico Stefano e D'Amico Seby)
! vengono accolte tutte le domande studenti esaminate
! viene approvata l'attivazione di un corso di Bioinformatica, che terrà il prof. Purrello, tale materia potrà
essere scelta dagli studenti come corso a crediti liberi
! sono stati eletti i rappresentanti della SDAI nelle seguenti Commissioni di Facoltà: Ufficio di Presidenza:
prof. Pappalardo; Commissione Didattica: prof. Barbanera, prof. Milici, dott. D'Amico Stefano e il signor
La Mantia
viene indetto il bando per le attività di tutorato nella SDAI, 8 borse per gli studenti del III anno del primo
livello e 5 borse per gli studenti del secondo livello e per i dottorandi.
La storia infinita dei parcheggi in cittadella
La Mantia Gigi - [email protected]
Chi da qualche tempo segue il forum del corso di studi in Informatica, sa che ultimamente seguo da vicino la
questione inerente i parcheggi in Cittadella.
Faccio una cronistoria di come sono i fatti alla data attuale (18 novembre).
Venerdì 10 novembre mi recavo con l’animo di chi chiedeva poche cose ad un tavolo di trattative sull’argomento, avevo intenzione di chiedere un abbonamento a prezzo modico per chi non trovando posto in Cittadella si sarebbe recato al posteggio di via S. Sofia, ed avrei chiesto un prolungamento dell’orario d’apertura
di questo ultimo, l’orario attuale è inadeguato per chi ha lezione fino alle 20:00. Quindi potete ben capire
che non pensavo di perdere neanche troppo tempo, anche perché ero stato invitato a tale incontro dal dott.
Rapisarda, il quale mi diceva che le mie richieste erano ragionevoli.
L’appuntamento era fissato per le 11:30 nella sede del Dipartimento di Chimica della Facoltà d’Ingegneria. Mi
reco all’incontro con Ciccio Salpietro (nostro rappresentante al CASR) e con Enzo Bonfiglio (nostro rappresentante nella SDAI), pensavo che in tre rappresentanti avremmo concluso ancora più velocemente. Arriviamo
all’appuntamento alle 11:00, ma l’incontro era iniziato alle 9:30, a nostra insaputa, presenziava il prof. Siracusa (delegato dal Rettore) e vi erano presenti dei rappresentanti degli studenti in Senato Accademico ed in
Consiglio d’Amministrazione (studenti di Facoltà che non sono afferenti alla Cittadella), oltre a dei rappresentanti d’Ingegneria, nessuno di tutti costoro della mia area di riferimento; ebbene, avevano già stabilito di
comune accordo che le strisce bianche in Cittadella sarebbero diventate blu e che la buona parte dei posti
auto in essa sarebbero stati riservati a docenti e personale amministrativo !!!
Dopo i primi momenti di sconcerto, appena abbiamo sincronizzato le nostre menti, io, Enzo e Ciccio siamo
partiti all’attacco, rimettendo in discussione le cose che avevano già stabilito, ma visto che i toni si erano
notevolmente alzati (con gli altri rappresentanti, tanto da farmi dire: “Ma voi qui chi rappresentate ? ”), il
professore ha pensato bene di rimandare a giovedì 16 un prossimo incontro.
Nel frattempo stabiliamo un incontro con gli altri rappresentanti degli studenti, per arrivare a giorno 16 con
una linea comune, ma prima ancora, noi d’Informatica convochiamo un’assemblea studentesca, per informavi
e prendere degli spunti.
Dall’assemblea emerge in tutti il forte dissenso alle strisce blu ed al costo oneroso del parcheggio in via S.
Sofia. La nostra assemblea è stata seguita anche da studenti in Ingegneria e Fisica, che anno “richiamato” i
loro rappresentanti su queste conclusioni. Ciò ha portato tutti costoro ad allinearsi alla nostra linea di condotta.
Con queste premesse, nella riunione della Commissione di giorno 16, il nostro essere compatti ha portato ad
un documento che deve essere vagliato in Senato Accademico e nel Consiglio d’Amministrazione dell’Ateneo,
che si presume essere accolto interamente, dove si afferma che: in Cittadella non devono essere poste strisce
blu, il costo del posteggio di via S. Sofia passa a ! 0.50 per l’intera giornata (con l’Ateneo che si addossa una
parte dei costi e l’AMT riduce le pretese), di contro per le necessità dei docenti e del personale tecnico amministrativo, saranno ricavati altri 80 posti auto fra una migliore razionalizzazione delle aree libere e con la
chiusura d’aree a sosta libera (si presume che ci saranno tolti una quarantina di posteggi), ma nelle trattative
per ottenere dei risultati bisogna cedere su altre cose, l’importante che la risultante del dare ed avere sia
soddisfacente.
Siamo nell’attesa fiduciosa che entro la fine dell’anno solare, il Senato ed il Consiglio d’Amministrazione
ratificano gli accordi della Commissione ad acta.
!