napoli: museo archeologico l`egitto in salotto: collezione grimellini

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napoli: museo archeologico l`egitto in salotto: collezione grimellini
NAPOLI: MUSEO ARCHEOLOGICO
L’EGITTO IN SALOTTO:
COLLEZIONE GRIMELLINI
venerdì 10 marzo 2017
Promossa dal Museo, la mostra espone parte
della collezione di famiglia dell’architetto
Claudio Grimellini ed è incentrata sul nucleo di
materiali ispirati all’Egitto antico, formato dallo
stesso Grimellini.
Affascinato dalla civiltà egiziana, Grimellini
affianca la curiosità per l’evoluzione del gusto
per l’Egitto Antico nella moderna cultura
occidentale, dal tardo ‘700 ad oggi, influenzando
quasi tutti i campi del vivere quotidiano.
Una selezione di 248 oggetti, volumi, stampe e
altro mette in luce le espressioni dell’egittomania
in tutte le forme del design occidentale, dal
mobilio, alle arti decorative, all’architettura e nei
campi più diversi della cultura popolare
L’iniziativa nasce dalla volontà di Claudio
Grimellini di donare l’eterogenea raccolta di
famiglia al Museo e ad altre istituzioni pubbliche,
per renderli disponibili alla pubblica fruizione.
mezza
giornata
Programma di massima

10,00 – ritrovo dei partecipanti davanti
l’ingresso del Museo Archeologico


Visita guidata alla Collezione

Numero max partecipanti: 20
persone
Organizzatore: Touring Club Italiano
Club di Territorio di Napoli
Email: [email protected]
Introduzione alla visita
Egitto Antico
L’inserimento temporaneo di questi materiali inediti nella sezione egiziana del MANN
contribuisce ad allargare l’offerta agli utenti con una selezione di oggetti originali e in alcuni
casi di particolare interesse. Tra i più notevoli il telo di lino dipinto con una scena di offerta
funeraria, il modellino di barca, la striglia per cavalli, e alcuni amuleti meno comuni come
Thot-ibis con Maat o il suonatore di timpano (sala XVIII, piano -1).
Suggestioni egizie tra XVIII e XXI secolo
Il richiamo della civiltà egiziana sul mondo occidentale aveva già una lunga storia quando la
Campagna napoleonica in Egitto (1798 - 1799) ridestò questa seduzione, facendone un
fenomeno di massa che in breve conquistò tutta l’Europa.
Forme precoci di “egittomania” come quella inaugurata dai camini egizi del Piranesi si erano
ispirate da immagini di un Egitto “nostrano” di età romana, riemerso dagli scavi di Roma e di
Pompei, con il ritrovamento del tempio di Iside (1764).
In questo periodo il “retour d’Egypte” (1798 - 1815) si diffuse in tutte le arti decorative e nella
sfera della quotidianità: ville ed edifici si arricchirono di affreschi di ispirazione egizia;
obelischi, piramidi e cornici a gola divennero gli elementi architettonici prediletti nell’arte
commemorativa e funeraria; le sfingi si trasformano in alari, fermacarte o calamai; gli arredi si
“vestirono” di ornati di palmette, fiori di loto e papiro ispirando ebanisti e pittori .
Questa sezione della mostra illustra l’evoluzione del gusto egizio tra XVIII e XXI secolo,
attraverso elementi d’arredo e della vita quotidiana rivisitati all’egiziana e raggruppati per sei
diverse tematiche.
La spedizione napoleonica non fu solo all’origine della diffusione dell’”egittomania”, ma aprì
anche la strada alla formazione delle grandi collezioni europee e alla nascita della moderna
disciplina egittologica.
Nella sezione, che si sviluppa tra la sala 95, la sala LXXX e la sala LXXXIII, raggruppati per
temi, sono esposti libri di egittologia, esemplari di letteratura di viaggio e di letteratura
popolare otto - novecentesca, riviste e quotidiani, materiale documentario formato da stampe,
manifesti tra i quali spiccano, per rarità ed interesse, i rilievi grafici e fotografici di architetture
egittizzanti presenti a Napoli, come quelli del Mausoleo di Schilizzi e bozzetti scenici e
manifesti per la rappresentazione dell’Aida di Giuseppe Verdi tra i quali il Manifesto del primo
allestimento italiano dell’opera al Teatro alla Scala di Milano (Febbraio 1872).
Ritrovamenti isiaci in Campania
In Campania le testimonianze di culti orientali sono disseminate in molti siti archeologi. Nel
1750 il rinvenimento a Pozzuoli di una statua di Serapide fece attribuire il nome improprio di
Serapeo al Macellum. Ma la presenza dei culti egiziani è sicuramente attestata dalla lex parieti
faciendo dalla fine del II secolo a.C.
A Napoli, nell’insula di Carminiello ai Mannesi si conserva un rilievo del III sec. con Mitra,
mentre le fonti attestano una comunità di mercanti e marinai alessandrini nella Regio Nilensis,
ubicata tra la zona dei teatri e l’attuale piazzetta Nilo. Il Corpo di Napoli, come è definita dai
napoletani la statua del Nilo, è ancora oggi visibile in situ.
Numerose le testimonianze del culto isiaco a Ercolano, attestato da importanti ritrovamenti
quali la statua del dio Atum di Eliopoli, bronzetti di Bes, Iside Fortuna, Arpocrate, e dalle
importantissime e celebri pitture che mostrano particolari delle cerimonie in onore della dea
Iside.
A Pompei la diffusione e l’importanza dei culti egiziani: di Iside, Serapide, Arpocrate e Anubis
è attestata da numerosi rinvenimenti, come ad esempio i bicchieri d’argento con sacerdoti nei
pressi della Palestra, statuette varie, ma soprattutto dal fatto che il Tempio di Iside (VII, 7, 28)
fosse l’unico tempio pubblico già restaurato all’epoca dell’eruzione del 79 d.C.
 Trasporti: mezzi propri
 Volontario Tci Accompagnatore: socio Touring Pina Giglio
 Guida: prof. Grimellini
Quote
La manifestazione è gratuita per i soci e gli amici del Touring Club
Italiano.
I soci e gli amici del Touring Club Italiano regolarmente iscritti alla
manifestazione sono coperti da apposita polizza assicurativa per la
responsabilità civile.
è necessaria la prenotazione
presso il Club di Territorio di
Napoli inviando una email a:
[email protected]
Per comunicazioni urgenti il
giorno della manifestazione è
possibile contattare il numero
348 672 2348 (Pina Giglio).
Le prenotazioni sono aperte.
Il Volontario Touring accompagnatore ha la facoltà di variare
l’itinerario. La manifestazione si effettua anche in caso di pioggia.
Il Club di Territorio di Napoli del Touring Club Italiano si riserva il
diritto di accettare o meno la prenotazione.
Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al
regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.
Sono ammessi in via eccezionale i non soci perché possano
constatare la qualità e l'interesse delle nostre manifestazioni, e quindi
associarsi. .