1 - Dismamusica

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1 - Dismamusica
DISMAMUSICA MAGAZINE - Novembre 2005 - Poste Italiane S.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB Milano - Anno VI - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni - Editore e proprietario: S&G Partners srl - Via Bainsizza, 30 - 20039 Varedo (MI) - Tel. 0362 583672
Stampa Centro Arti Grafiche - Fino Mornasco (CO) - Aut. Trib. di Monza 1.701 del 16/12/2003 - Contiene I.P.
Organo ufficiale di DISMAMUSICA - Associazione Italiana Produttori e Importatori di Strumenti ed Edizioni Musicali - Anno VII - n. 23 - NOVEMBRE 2005
Violoncello e...
La Fondazione Stauffer ha recentemente coronato un sogno cullato da anni
completando, attraverso l’acquisto del
violoncello di Antonio Stradivari conosciuto come Cristiani, un quartetto d’archi formato da capolavori di liuteria cremonese. Il Cristiani è un gioiello del 1700
che è stato definito uno degli esemplari più belli del lavoro
del grande Maestro.
Per la gioia di visitatori e appassionati, il violoncello sarà concesso in comodato al Comune di Cremona ed esposto presso la collezione Gli Archi di Palazzo Comunale con gli altri tre
strumenti di proprietà della Fondazione: il violino Guarneri del
Gesù del 1734, il violino Enrico Ceruti del 1868, la viola Antonio e Gerolamo Amati del 1615. Poiché si tratta peraltro del
primo violoncello della raccolta, grazie alla Stauffer il museo
del Comune colma quindi anche una significativa lacuna.
Una bella notizia, dunque, per la cultura italiana, che premia
un esemplare (il Cristiani) considerato una pietra miliare nella storia evolutiva del violoncello in quanto ha contribuito in
modo determinante alla definizione della forma stessa di questo strumento.
Passando da strumenti classici a strumenti contemporanei,
sempre nell’ambito dei cordofoni, non possiamo non citare
chitarre e bassi, dei quali questo numero di Dismamusica
Magazine parla diffusamente. Sia a Eurobass Day di Verona
che a SHG 27 di Milano, infatti, erano presenti liutai di prestigio, operatori coraggiosi che si stanno cimentando con una
attenta ricerca estetica legata a una altrettanto approfondita
ricerca acustica.
Uno di questi, a Milano, mi chiedeva di entrare in contatto
con costruttori italiani di elettroniche e di meccaniche di rango per poter completare progetti di prodotto completamente
“made in Italy”. Un altro ringraziava la tecnologia italiana della lavorazione del legno, che consente di modellare la materia prima secondo intuizioni artistiche anche con macchine a
controllo numerico...
Così si profilarno all’orizzonte nuove genialità. E anche questa è una bella notizia.
Gianni Cameroni
AUGURI!
La redazione di
DISMAMUSICA MAGAZINE
augura a tutti i lettori
un sereno Natale
e un prospero 2006!
Dalla Cina,
con... furore
D
Durante i giorni della mia permanenza a Shanghai, ho sentito definire più e più volte Music
China come la più grande fiera internazionale dell’Asia, come la terza fiera internazionale
del settore (dopo la MusikMesse di Francoforte e il NAMM di
Los Angeles), come un avvenimento, comunque, dai contorni
straordinari. Probabilmente si
tratta di affermazioni che hanno un concreto fondamento.
Un attento
operatore
italiano
ci aiuta
a capire
il ruolo
e i temi
dominanti
del
salone di
riferimento
del nostro
settore per
i mercati
asiatici
emergenti.
di Claudio Formisano
Perché così importante?
Se ci soffermiamo un attimo a
fare qualche considerazione,
ci rendiamo conto immediatamente del perché viene sottolineata con forza questa importanza e del perché questa manifestazione è cresciuta così in
fretta in un contesto internazionale che si sta ridefinendo in
questi anni.
Se solo pensiamo al numero incredibile di aziende cinesi che
Eurobass Day
pag. 12
in pochi anni sono nate o che
si sono semplicemente affacciate sul mercato internazionale dell’industria e dell’artigianato dello strumento musicale, e
se solo pensiamo ai produttori
internazionali che hanno aperto
attività o joint-venture in Cina,
possiamo già farci una ragione
di questa crescita. Ma non basta: dobbiamo anche considerare la straordinaria opportunità, offerta dalle aziende cinesi
a importatori e distributori occidentali, di vedere, provare e
confrontare in una sola grande
vetrina la sintesi dell’offerta
dei produttori più rappresentativi di questo Paese. È un’opportunità davvero unica per ampliare o semplicemente completare i propri cataloghi con
un range più completo di prodotti e di prezzi, un’opportunità
segue a pag. 4
Centro. Ancora una volta
pag. 7
PX-700
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Si avvicina il Natale...
Vecchia Volpe
Lunedì 24 ottobre 2005
Torre Pedrera (Rimini)
INCONTRO DI LABORATORIO
con la Ditta Bösendorfer
di Vienna
IL Sommario
Si avvicina il Natale, e in molte famiglie stanno facendo capolino l’albero, il presepe e gli addobbi colorati e ricoperti di scaglie d’oro e d’argento. Si stanno
anche recuperando, tra i CD e le cassette che si usano una volta all’anno, le
compilation natalizie, i Christmas Carols, con Bing Crosby, Richard Clayderman e mille altri esecutori per ascoltare da impianti hi-fi e simili White Christmas, Jingle Bells o Tannenbaum.
A pensarci bene, però, sarebbe più bello se, come accade in altri Paesi dove
la cultura musicale si spinge un po’ più in là rispetto a quanto accade da noi,
invece dei CD si rispolverassero gli spartiti, e si cantassero insieme questi e
altri brani accompagnati da fisarmoniche, chitarre e pianoforti.
Troppo spesso ci accontentiamo della musica riprodotta e lasciamo passare
un’altra occasione per riavvicinarci al mondo un po’ fatato delle sette note
muovendo le nostre mani su docili strumenti musicali.
Ho avuto occasione, qualche anno fa, di assistere a un concerto di Natale di
una scolaresca delle scuole elementari (allora si chiamavano così). Erano 26
flauti dolci, e provate a indovinare se erano tra loro intonati. Ma tra loro, un
flauto mi era particolarmente vicino, dal punto di vista della parentela. Ebbene,
quel “concerto” lo ricordo ancora adesso: un po’ stonato, un po’ squadrato,
un po’ stiracchiato, ma sincero. E, vi assicuro, con un suono più “natalizio” del
suono perfetto proveniente dal lucido CD infilato nell’impianto hi-fi.
Anche quest’anno la flautista di allora probabilmente riprenderà in mano gli
spartiti dei Christmas Carols e ci rallegrerà con musica e voce. In quei momenti, faremo riposare CD e impianto. Buon Natale anche a voi lettori, dunque.
All’insegna, speriamo, di una musica diversa in senso positivo.
“I pianoforti Bösendorfer devono avere un suono vicino alla voce umana,
penetrante, ricco di colore e controllabile con una meccanica che ne
consente la piena e accurata regolazione”.
Grazie all’impegno del direttivo
AIARP e alla sensibilità del
distributore italiano CASALE
BAUER, è stato organizzato un
incontro con tema “Filosofia
di costruzione dei pianoforti
Bösendorfer”. Il relatore,
presentato al gruppo di soci e
simpatizzanti da Patrizia Bauer
(al centro nella foto a fianco) è
stato Ferdinand Braeu, Direttore
del settore Produzione e Sviluppo
della casa viennese.
SOMMARIO
in questo numero:
1
DALLA CINA CON...
FURORE
7
DALLA CINA
Reportage
di Claudio Formisano
7 CENTRO. ANCORA
UNA VOLTA. PER SHG
8 STAGIONE DI FIERE
7
11 CREMONA,
SHG 27
MONDOMUSICA, LA CINA
Clinics, prodotti e notizie
12 EUROBASS DAY
14 LEGGENDO QUA E Là
Direttivo, Presidente e associati
AIARP ringraziano per la grande
opportunità offerta da Casale
Bauer e Bösendorfer: la costante
formazione è infatti garanzia
di una professionalità sempre
più rispondente alle esigenze
di un’utenza professionale ed
amatoriale di grande spessore. E
un grazie particolare a Ferdinand
Braeu per la competenza, la
simpatia e la disponibilità.
16 LAVORI IN CORSO
11
MONDOMUSICA
Da Cremona i risultati
della XVIII edizione
a cura di Silvana Antonioli
17 DALLE AZIENDE:
PRODOTTI E...
colophon
D I S M A M U S I C A
M A G A Z I N E
N. 23 - novembre 2005 - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni
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Direzione Editoriale: Antonio Monzino jr. - Redazione: Silvana Antonioli, Cristiano Cameroni, Anna Cristofaro (Art Director).
Hanno collaborato a questo numero: Alessandro De Cristoforis, Claudio Formisano, Simona Gorgoglione, Rino Cassano,
Patrizio Vertuani, Vittorio Gallarotti, Caterina De Gregori - Grafica, impaginazione e coordinamento:
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Dalla PRIMA
segue da pag. 1
commerciale che anche da sola potrebbe giustificare l’importanza di questa fiera e il motivo
della sua crescita così rapida.
E non basta ancora: a parte le
effettive ulteriori potenzialità di
crescita, che sono letteralmente palpabili camminando nei padiglioni di Music China, occorre
anche pensare allo straordinario
trampolino che questa manifestazione offre ai produttori occidentali di prodotti di qualità, che possono essere
accolti con grande favore nell’immenso mercato che si sta schiudendo in tutta questa sterminata area.
Music China è l’incrocio, l’intreccio, di tre
interessi di grossa caratura: la ricerca di produttori in genere, cioè di
fornitori idonei a contenere i costi di produzione
(favorendo lo sviluppo delle
vendite interne e l’export consolidato) da parte dei produttori occidentali e la necessità, per
questi stessi produttori, di ottenere un approccio favorevole in
vista di una futura penetrazione
sul mercato asiatico, anche se
per ora è prematuro parlare di distribuzione. Il terzo punto di interesse è dato dal fatto che Music
China rappresenta una opportunità di incontro in più, prima della fine dell’anno, tra costruttori e
distributori internazionali, un’occasione per parlare di andamento dei mercati, di numeri, di previsioni, di novità o di iniziative
per l’anno successivo, in preparazione del grande avvenimento
mondiale costituito dal NAMM di
Gennaio.
Perché è prematuro
parlare di distribuzione?
È prematuro, se non in casi limitati e localizzati, sia per la mancanza di know-how locale sul
concetto di distribuzione (il sistema creditizio, le garanzie, l’operatività bancaria, la rete di intermediari, la solvibilità dei clienti
e via discorrendo), sia perché il
reddito pro-capite non consente
ancora di proporre prodotti medio alti, capaci di sostenere iniziative di marketing adeguate.
Ciò nonostante è necessario,
anzi direi quasi “imperativo”, iniziare un’opera di informazione e
partire con azioni di comunicazione proprio per questi prodotti,
per poter ottenere risultati tangibili in un lasso di tempo ragionevole, ad esempio entro i prossimi 5 o 6 anni, quando i redditi avranno raggiunto livelli più
adeguati agli standard occidentali e quando, risolti i bisogni primari, anche la popolazione potrà
esprimere esigenze maggiori.
A livello espositivo, ha suscitato
molto interesse la scelta di una
presenza compatta di nazioni come l’Italia (presente con una collettiva che comprendeva la liuteria cremonese e le fisarmoniche
dalle Marche), la Spagna (tradizionalmente presente con le chitarre) e, ovviamente, la Germania che spaziava su più fronti.
Sempre esterno ai padiglioni,
in un’altra tenda (in questo caso la separazione dal resto dell’esposizione era ampiamente giustificata per esigenze di isolamento acustico) si è svolto il
Drum Festival, che
ha visto la presenza entusiastica di pubblico
e musicisti e un
avvicendamento
di gruppi, di mol-
Panoramica del Salone
I numeri di Music China di quest’anno, come si sospettava anche alla vigilia, sono nuovamente in crescita: 29.260 visitatori
(con un incremento del 16% rispetto al 2004) e 756 espositori provenienti da 21 Paesi.
La quarta edizione di Music China ha peraltro dimostrato una
crescita non solo quantitativa
ma anche qualitativa. Infatti, oltre a un maggior numero di espositori, c’è stato anche un ampliamento delle loro aree espositive, che hanno offerto una migliore esposizione e una maggiore
visibilità ai visitatori. Questo ha
creato una inaspettata esigenza di spazi, alla quale la Fiera
ha risposto allestendo un padiglione “tenda” esterno alla consueta struttura (ma sempre nell’ambito della fiera). Intervistata
su questo punto, Cordelia von
Gymnich, vice presidente della Frankfurt Tradefair e co-organizzatrice di Music China, ha dichiarato che il prossimo anno la
soluzione sarà decisamente più
confortevole, in quanto la Fiera
sarà in grado di offrire agli espositori un maggior numero di padiglioni proponendone anche alcuni che quest’anno sono stati
dedicati ad altri eventi.
tissimi batteristi e di tutti i principali marchi in distribuzione.
Maggiore anche il numero delle demo presso gli stand, che
portavano musica di ottima
qualità ovunque all’interno del
Salone. E questo grazie al fatto che, oltre alle aziende a tutti
note (e ormai abituate a questa scelta), molte aziende locali hanno presentato strumenti
sia elettronici che acustici con
musicisti di tutto rispetto. Tappa obbligatoria, e piacevole,
quella dedicata agli strumenti
tradizionali, un’area che copre
un padiglione intero e rappresenta l’importante apporto del
fatturato del mercato interno.
È un’area che, nell’ambito di
questa manifestazione, sta acquisendo una fisionomia sempre più aperta a nuove soluzioni e a scambi culturali Prova
ne è il fatto che curiosando tra
gli stand di quel padiglione ho
visto l’evoluzione stilistica di
strumenti di tradizione secolare, presentati in una nuova veste e offerti con finiture metallizzate e colori spaziali.
C’è stato anche l’esordio del
quotidiano del salone, il Daily
Music China, rivista che propone le novità, gli eventi ed i
commenti della manifestazio-
ne e che è redatta anche in cinese. È agli inizi,
diamole il tempo di crescere
per diventare davvero un organo utile e di piacevole lettura,
come quelli proposti nelle maggiori fiere internazionali del nostro settore.
Concludendo
Music China 2005 è quindi da
archiviare tra le esperienze positive di questo periodo, perché rappresenta sempre di più
una importantissima finestra
sul mercato asiatico dello strumento musicale, ma anche
una vetrina in più con immen-
se opportunità tutte da sfruttare. Detto in altre parole Music
China è un forte stimolo per gli
operatori internazionali: perché
studino più da vicino e più in
profondità il mercato cinese e i
mercati ad esso collegati; perché insegnino quello che hanno da insegnare (che probabilmente è molto); perché imparino quello che la Cina, con la
sua storia millenaria, ha certamente da insegnare anche in
fatto di gestione globale di un
mercato così esteso.
Cina sì, …ma con qualche cautela
Willy Davoli (Wilder), di ritorno da Music China suggerisce un criterio di “lettura” prudenziale della manifestazione e del mercato, relativamente alla produzione di chitarre:
“Bisogna distinguere i ruoli della varie aziende”, precisa l’operatore emiliano, “in quanto è troppo
facile liquidare il giudizio in termini di prezzo. Ho notato aziende cinesi capaci di produrre ottime
proposte dal punto di vista qualitativo, ma in quantità molto modesta. Se si affianca alla produzione l’esigenza dei numeri, spesso scatta una forte carenza in termini di controllo qualità, e il
rischio è di avere prodotti privi di uno standard qualitativo accettabile. Ci sono allineamenti approssimativi, finiture dei manici e dei capitasto non accurate, posizionamento dei ponticelli fuori
asse e via discorrendo. Trovo più precisa e affidabile la produzione di aziende gestite da malesi
o coreani, sempre in Cina, ma con una presenza costante di un controllo qualità della casa madre. In questo caso il risultato è accettabile, ma il prezzo, evidentemente, è meno concorrenziale.
Credo che, fino a quando non si svilupperà un mercato interno capace di sostenere l’industria locale, sarà difficile per le aziende cinesi soddisfare davvero le esigenze di qualità dei clienti occidentali, abituati a standard davvero molto elevati”.
In altre parole, il “prezzo cinese” è destinato a non preoccupare più di tanto l’industria dello strumento musicale di qualità occidentale. Almeno fino a quando gli eventi non porteranno a un concreto riallineamento del corretto rapporto qualità prezzo…
DISMAMUSICA MAGAZINE
“Faccia a faccia” con
L'apprendimento
musicale del
bambino dalla
nascita all’età
prescolare
Canti melodici e
ritmici senza
parole
DALLE associazioni
Salvatore Accardo
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a partire dall’età neonatale.
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Per le scuole d’infanzia, primaria e di musica
di Paola Bertassi
Novità
Milano, Venerdì 7 ottobre, ore 18.00 circa. Nell’elegante
cornice della Terrazza Martini, ViviMilano (inserto del
Corriere della Sera) ha regalato a 100 dei suoi lettori la
possibilità di incontrare uno dei più celebri violinisti italiani:
Salvatore Accardo.
I
Il “faccia a faccia” si rivela
un’interessante opportunità per parlare di musica con
un grande maestro, da sempre molto sensibile ai problemi della musica, soprattutto
in relazione ai giovani ed alla
carenza nelle strutture educative per ciò che concerne lo
studio della musica a scuola.
L’occasione nasce dall’inaugurazione della nuova stagione concertistica milanese, di
cui Accardo sarà ovviamente
protagonista con due concerti
nel corso delle “Serate Musicali” del Conservatorio.
La premessa all’atteso evento non è delle più rosee, visto che si tratta dell’apertura di una stagione classica
particolare, che giunge al
seguito di un anno travagliato, durante il
quale le tre
maggiori
Istituzio-
ni Concertistiche italiane sono rimaste senza una guida
stabile ed i tagli alla cultura
hanno portato alla chiusura di
circa 100 Istituzioni minori in
tutta Italia.
Accardo espone da subito le
sue preoccupazioni per quella che definisce una agghiacciante e delicata situazione,
dalla quale non vede una facile via d’uscita, e dichiara: “La
situazione è paradossale, in
particolar modo per i giovani
musicisti che hanno voglia di
farsi ascoltare, ma che purtroppo si trovano ad
affrontare difficoltà
enormi: i Conservatori generano disoccupati ed è un
vero peccato, poiché
ci sono giovani di grandissima qualità”.
Formare anche
gli ascoltatori
L’essenza del problema
è la scarsa rilevanza assegnata al ruolo dell’educazione musicale nella scuola
italiana e, a tal proposito, il
Maestro non usa mezzi termini per palesare il suo dissenso verso il lavoro svolto finora
dal Ministero in questo ambito: “Nelle scuole manca l’insegnamento ai bambini, ed è
proprio da giovanissimi che
bisognerebbe iniziare a fare
musica. Quattro anni fa sono
stato convocato dal Ministero insieme con altri musicisti
per formare una Commissione che avrebbe dovuto affrontare l’argomento ‘Scuole Musicali’, peccato però che l’incontro sia durato poco più di
cinque minuti senza raggiungere grandi risultati”, e inoltre aggiunge: “In Italia abbiamo la fortuna di avere un numero di musicisti importanti,
che però non sono mai stati contattati per parlare di Riforma. L’educazione musicale serve anche per la formazione di un nuovo pubblico di
ascoltatori, ma le attuali circostanze non sono certo favorevoli a questo tipo di ricambio generazionale”.
Accardo fa poi un breve confronto con quella che è la situazione all’estero, dove, grazie a un’educazione musicale
più profonda, il pubblico che
si reca ai concerti è molto più
variegato rispetto a quello italiano, soprattutto per quanto
riguarda i giovani ascoltatori.
Nel corso dell’incontro, il violinista sottolinea a più riprese il ruolo fondamentale della
musica per l’educazione dei
bambini ed è tangibile l’emozione che aleggia sul suo volto quando ricorda la propria
esperienza: “Io sono stato investito dall’amore per la musica a tre anni, influenzato
dalla grande passione di mio
padre per i violini”. In Italia, le
Istituzioni tagliano la cultura
e le uniche vie per accostarsi
al mondo della musica restano la tradizione familiare o la
folgorazione divina”.
Arriva presto il momento
dei saluti, durante il quale
il grande Maestro si augura
che prima o poi si verifichi
un’inversione di tendenza rispetto alla stagnante situazione corrente che perdura
ormai da troppo tempo. Salvatore Accardo si accomiata
rivelando il sogno della sua
vita: “ Vivere in un luogo dove i bambini ed i giovani abbiano gli strumenti necessari
per poter scegliere che cosa
ascoltare”.
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DISMAMUSICA MAGAZINE
Provincia di Milano, sarà la creazione di una Associazione locale delle
Civiche Scuole di Musica. Una realtà
che si rivolgerà non soltanto al vasto
e consolidato bacino costituito dai
Comuni della cintura milanese, ma che sarà
aperta anche a tutti quegli istituti che sono
nati o stanno nascendo anche nelle province
limitrofe di Como, Bergamo, Varese o della
costituenda provincia di Monza.
L’idea di una associazione delle scuole di
musica non è certamente una novità: da
molti anni infatti esiste una associazione
nazionale (AIdSM, Associazione Nazionale
delle Scuole di Musica) che ha sede a Fiesole e che ogni anno organizza convegni,
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Simona Gorgoglione
giornate di studio nazionali e scambi culturali nell’ambito della sua partecipazione al circuito dell’EMU (European Music
School Union). La nascita di una associazione locale rappresenta comunque un fattore positivo, perché costituisce un elemento di aggregazione e un’occasione per la
maturazione dell’identità del settore.
Associazioni di questo tipo permetteranno alle Scuole del territorio di sviluppare una strategia comune per la risposta a
tutte quelle esigenze di formazione di base che la recente riforma dei Conservatori ha escluso da qualsiasi percorso formativo.
C.C.
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VIOLINO - Egon Sassmannshaus
Le scuole di musica di Milano e Provincia insieme per il futuro
L’unione, si sa, fa la forza. E in tempi
in cui l’istruzione musicale è minacciata su più fronti, dare vita ad una
cordata compatta può aiutare ad affrontare la situazione con una massa
critica ed una capacità organizzativa che
possono fare la differenza.
Con questi obiettivi, e con il dichiarato intento di coordinare le strategie didattiche
sul territorio anche in collaborazione con i
Conservatori di Musica, i direttori delle Civiche Scuole di Musica del territorio di Milano e Provincia si sono riuniti a più riprese durante gli ultimi mesi. Il risultato finale
di questi incontri, che si sono svolti con il
sostegno dell’Assessorato alla cultura della
La storia delle note
il Musical
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Libro degli accompagnamenti con CD
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DISMAMUSICA MAGAZINE
FIERE locali
Centro. Ancora una volta.
Per ESSEACCAGI
di Gianni Cameroni
A
Alberto Biraghi, il patròn di SHG insieme all’intramontabile Glen, era ancora una volta quasi sorpreso dal successo dell’iniziativa. Ha ancora una
volta autorizzato l’apertura dell’Alcatraz con un po’ di anticipo, per evitare l’eccessiva pressione della ressa
di primo mattino. Ha ancora una volta offerto la sua confortante presenza a ogni appuntamento, coordinando
inziative, sedando piccole dispute, offrendo linee di condotta. E ha anche
autorizzato il “silenziamento” dell’eccessivo fragore in una pausa di riflessione di circa venti minuti.
Nalla consueta selva di palette e con
il martellare continuo del rumore di
fondo (brusio di persone, parlato a voce altissima, assolo bruciante, attacco di un basso estemporaneo, prova
della tenuta dell’ampli e partenza della demo ufficiale), l’interesse era costantemente concentrato sugli strumenti e sulle opportunità di acquisto,
scambio, riparazione, con timide domande, trattative in corso, promesse
di ritornare e via discorrendo.
I rivenditori presenti, a volte timorosi di “furti con destrezza” soprattutto
per oggetti più piccoli (pedalini e accessori, ad esempio), avevano il lo-
il “popolo” della sei corde ha risposto ancora una
volta con l’entusasmo della passione pura. e ha
occupato l’alcatraz di milano dal mattino alla sera
Panoramica di SHG 27 all’apertura
Bob Brozman sul palco di SHG 27
ro bel daffare nel gestire i potenziali
clienti. I visitatori abituali (quelli si riconoscono, entrano come se fossero
nel salotto di casa, e salutano da lontano) si differenziavano da quelli che
erano a SHG per la prima volta, un
po’ intimiditi e un po’ titubanti, ma
sprizzanti sorpresa e interesse. Capaci di bloccarsi subito al primo tavolo, affascinati da un luccichìo, da
un marchio o da un semplice suono,
i neofiti si sono però presto ambientati, e hanno lasciato posto ad altri
“nuovi arrivati”, che hanno ricominciato da capo il processo di familiarizzazione.
All’insegna della musica
Tutto si è svolto con regolarità e compostezza, nel rispetto di ogni genere
(l’appassionato di finger-picking sulle
acustiche con l’orecchio incollato allo
strumento per cercare di isolarsi dal
rumore degli ampli a manetta e il cattivissimo super-piercingato che chiede
“per piacere” di imbracciare un’ascia
color carbone) e nel reciproco apprezzamento di demo e proposte di generi musicali diversissimi tra loro. Jazz,
fusion, ska e altro si sono sovrapposti e mischiati, in un turbinio di suoni
che ha ribadito ancora una volta che la
musica è espressione, è personalità,
è individualità, ma è soprattutto (e chi
lo può negare?) musica.
i costruttori italiani (di
liuteria di rango) con
Cloe, Rash, Cordoba
o Jacaranda (nella foto
in basso a sinistra uno
dei prodotti più fotografati: uno splendido
basso Jacaranda blu
cobalto) o di elettroniche di raffinata fattura, come Masotti o
SR. Poi ancora i distributori ufficiali, tra cui
Susi tra Alessio Ambrosi (a sinistra) e Alberto Biraghi
Teac (con ampli gettonatissimi, come Traya Milano), arrivano all’Alcatraz nume- nor), Davoli (altrettanto seguite le Rerosi personaggi della produzione e del- sonator National e le chitarre Babicz),
la distribuzione. Prima di tutto, natu- MKM o Proel (presente per la prima
ralmente, i rivenditori, con le loro col- volta con Takamine). E infine le frotte
lezioni di usato “doc” e divintage reale di privati, con le offerte di chitarre di
(un visitatore illustre mi ha confidato ogni fattura, di ampli e pedalini, di pardi avere acquistato una 12 corde acu- ti (manici, body) e via discorrendo,
stica Fender del 1967, forse passata Tra i visi noti abbiamo notato Franco
dalle preziose mani di uno dei guru ita- Mussida, Alberto Radius, Gigi Cifarelli,
liani degli anni ‘70). Tra questi come per non citarne che alcuni. E poi aminon citare Prina, Lucky Music, Merula, ci, appassionati e frotte di accompaTomassone, Chris Music, Music Galle- gnatori per nulla spaventati dai 9 Euro
ry, Luciano o Lenzotti?. Poi, a seguire, del biglietto di ingresso.
Willy Davoli con le Resonator National
Gli eventi speciali
Questi meritano un piccolo discorso a
parte: un affollatissimo workshop con
Roberto Pistolesi intento a costruire
una spettacolare Telecaster-Thinline
Style (workshop prenotato da settimane dagli appassionati di autocostruzione e restauro) e il concerto-evento di
Bob Brozman (il più luminoso e spettacolare chitarrista di Resonator al mondo), coordinato e reso possibile da
Alessio Ambrosi, che ha accompagnato Brozman a Milano (da Padova, dove
si trovava la mattina del 20 novembre)
recuperando un programma che era
originariamente previsto per il 13.
Alberto Biraghi e Glen, insieme a Susi,
hanno fatto un lavoro magnifico anche
in questa occasione, la ventisettesima opportunità di promuovere il mondo della chitarra in una “community”
che si sta sempre più ampliando.
In effetti ci piace concludere questo
commento a caldo (SHG 27 si è chiusa da meno di tre ore mentre stiamo
scrivendo) definendo l’intera manifestazione “evento speciale” pienamente riuscito. Alla prossima!
MAX di Chris Music
Chi abbiamo visto
SHG è soprattutto un evento popolare,
un luogo di ritrovo per appassionati,
che si rivela anche un buon posto per
allacciare contatti, proporre alleanze, controllare il mercato. Per questo,
ogni volta che si svolge (e soprattutto
DISMAMUSICA MAGAZINE
Stagione di FIERE
Il NAMM e i nuovi passaporti
il 26 ottobre scorso sono entrate in vigore le più recenti normative sull’impiego del
passaporto per entrare negli Stati Uniti
d’America.
Dato che l’Italia è uno dei 27 Paesi che
aderiscono al Visa Waiver Program, le pratiche da sbrigare per l’aggiornamento sono relativamente poche. I nuovi passaporti
dovranno riportare la fotografia digitale del
possessore; ma, ancora per un anno, ver-
ranno accettati anche i passaporti tradizionali, purché siano del tipo a lettura ottica.
Data la complessità delle nuove norme,
la NAMM ha attivato un numero telefonico per l’assistenza dei visitatori internazionali. Chiunque si trovi in difficoltà per il
disbrigo delle pratiche burocratiche legate all’aggiornamento del passaporto può
trovare assistenza specifica al (202) 800767-6266
Strumenti musicali
per e da Medio Oriente e Nord Africa
Si terrà da sabato 9 a lunedì 11 settembre 2006 a Dubai, capitale dell’omonimo emirato, la seconda edizione dell’Esposizione
internazionale di strumenti musicali DUBAI MUSICA.
La prima edizione si è tenuta lo scorso maggio con una importante presenza di 60 espositori locali e internazionali che hanno presentato i marchi più famosi. Per l’Italia erano presenti, tra gli altri,
FBT, Patricola, Bogaro & Clemente e il Consorzio liutai e archettai
Stradivari di Cremona.
Alla manifestazione, che è un ponte sul Medio Oriente e sull’Africa
del Nord, sono attesi circa 2.000 operatori.
Superficie espositiva in aumento
per la MusikMesse di Francoforte
Lo SBES si chiude con successo
Mentre andiamo in stampa si conclude a Birmingham la trentesima edizione di SBES, il Salone britannico dedicato al sound
broadcasting. L’entusiasmo degli espositori è stato tale che,
come dichiarano gli organizzatori nel comunicato stampa conclusivo, il 30 per cento della superficie espositiva prevista per
l’anno prossimo era già stato prenotato ancora prima che venissero chiusi i padiglioni.
Lo SBES è l’unica manifestazione dedicata interamente ai sistemi e alle apparecchiature per il broadcasting del suono; l’offerta commerciale proposta va “dal microfono al sistema di
trasmissione” e raccoglie circa 100 aziende espositrici.
I visitatori, rigorosamente operatori professionali, sono stati
quest’anno circa duemila.
La prossima edizione del salone di Birmigham avrà luogo il 15
e il 16 novembre 2006
Per informazioni: www.sbes.com
Sono ormai diversi anni che l’ufficio
stampa della MusikMesse di Francoforte diffonde comunicati relativi all’aumento della superficie espositiva di Music China; comunicati che, a dire la verità, spesso e volentieri vengono letti più
con apprensione che con soddisfazione
da molti operatori europei. A questo, comunque, siamo abituati.
Di recente, però, sul sito web della manifestazione di Francoforte è apparsa
una comunicazione che ha suscitato un
sentimento di piacevole sorpresa. Per la
prima volta da molti anni a questa par-
te, infatti, è il salone di Francoforte che
si vede “costretto” ad ampliare la superficie destinata all’esposizione.
Come la vicepresidente della Fiera di
Francoforte, Cordelia von Gymnich, precisa nella nota stampa, “per molto tempo diversi espositori di primo piano, come Warwick, Paul Reed Smith e Gibson,
hanno insistito per avere più spazio.
Quest’anno, finalmente, riusciremo ad
accontentarli.”
In aggiunta agli spazi tradizionalmente
occupati, la MusikMesse 2006 si estenderà quindi anche al padiglione 4.2, con
COMUSICA in Spagna a febbraio 2006
Nel settore degli strumenti musicali, la Spagna rappresenta un mercato sempre
più importante a livello europeo, tanto che molti osservatori internazionali lo paragonano a quello italiano.
A tutt’oggi, però, il mercato spagnolo era privo di una manifestazione di riferimento; e anche se c’erano (e continueranno ad esserci) alcuni eventi legati al mondo
della chitarra in generale, e a quello della chitarra flamenca in particolare, mancava nella penisola iberica un appuntamento che potesse raccogliere l’intera filiera fino a formare una massa critica in grado di imporsi all’attenzione dei media
e del pubblico.
COMUSICA 2006 rappresenta il primo passo in questa direzione. Gli organizzatori (che sono, un po’ come accade in Italia, i membri della Associazione Nazionale dei Produttori e Distributori di Strumenti Musicali) intendono sfruttare la tre-giorni madrilena per
creare un momento di coesione e ottenere la visibilità necessaria per portare avanti la strategia dell’Associazione.
Che, come José María Panizo (membro del comitato direttivo di COMUSICA) ha precisato in una recente nota stampa, intende
sfruttare questo momento per creare un po’ di eccitazione nel mercato, in questo momento turbato da una leggera stagnazione.
“Il nostro mercato” ha dichiarato Panizo “mostra alcuni segni di stanchezza, e richiede un intervento capace di infondere un po’
di vivacità. E non c’è nulla che può aiutare a creare del movimento più di una Fiera”.
Il salone spagnolo si terrà alla Casa del Campo di Madrid dal 15 al 17 febbraio 2006 e sarà rivolto esclusivamente al pubblico
professionale, vale a dire, come ha precisato lo stesso Panizo, “le imprese, i musicisti professionisti e le istituzioni”. La scelta di
rivolgersi al solo pubblico professionale è dovuta al fatto che, secondo gli organizzatori, professionisti e pubblico generico hanno
aspettative profondamente diverse. E la nuova Fiera spagnola è ancora troppo giovane per essere un punto di riferimento per entrambi. “Se volessimo accontentare contemporaneamente i professionisti e il pubblico generico”, si legge sul sito web della manifestazione “finiremmo con lo scontentare tutti; e mancheremmo completamente il nostro obiettivo”.
un aumento attorno ai 10.000 metri
quadrati in termini di superficie occupata. L’area merceologica che beneficerà
dell’allargamento è quella delle chitarre
e dei bassi elettrici, degli amplificatori e
degli accessori.
Al punto che, oltre alla comprensibile
soddisfazione degli organizzatori e dei
grandi espositori, si deve letteralmente registrare l’entusiasmo con cui hanno accolto la notizia tutti gli operatori
che in precedenza erano rimasti esclusi dalla manifestazione per mancanza di
spazio.
Torna
il Salone della Musica di Parigi
È stata fissata per le giornate dal 17 al 19 marzo 2006 la ventunesima edizione di MUSICORA, il Salone francese della Musica.
L’ultima edizione si è tenuta nel 2004 ed è stata l’occasione per
festeggiare il ventennale della manifestazione. L’anno scorso MUSICORA è stata cancellata, privando la Francia dell’appuntamento
di settore. Oggi, dopo due anni di silenzio, gli organizzatori hanno
annunciato il nuovo appuntamento, che si dovrebbe tenere a Parigi presso il Carrousel du Louvre. Per informazioni è possibile scrivere direttamente alla Segreteria della manifestazione attraverso
il sito web www.lesalondelamusique.com
DISMAMUSICA MAGAZINE
STUDIO CONTI 2005
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reputazione musicale è in gioco non sbagliare nella scelta dei diffusori.
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tipo di funzione, sono garanzia di successo per la tua musica: forte e chiaro !
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DALL’Italia
Educare l’orecchio è proprio un gioco
L’educazione
dell’orecchio,
l’apprendimento
della capacità di
ascolto, rappresenta il primo
passo di una
corretta educazione musicale di base.
Saper ascoltare i suoni, saperli riconoscere e classificare aiuta
la “mente musicale” a costruire
con esattezza lo
scenario acustico
di riferimento. Si
tratta, come scriveva trent’anni fa in
un’opera fondamentale lo studioso canadese R. Murray Schafer (Il paesaggio
sonoro, pubblicato in Italia nella collana
“Le Sfere” di Ricordi), di un’operazione
indispensabile per non perdere la nostra
identità culturale.
Operazione, però, tutt’altro che facile: il
panorama acustico che ci circonda, nelle
grandi città come nei piccoli centri urbani,
è dominato dal rumore continuo, e l’orecchio dei bambini è esposto dall’alba al
tramonto ad una selva di suoni omologati e indistinti. Al punto che, come i nostalgici amano ripetere, “i bambini non
sanno più riconoscere il canto degli uccelli, il gracidare di una rana o il verso di
una mucca.” Noi aggiungiamo che, nella
maggior parte dei casi, né i bambini né gli
adulti saprebbero distinguere fra il timbro
di un oboe e quello di un controfagotto.
Aiutare i bambini (e anche, suggeriamo
noi, gli adulti) a colmare queste lacune è
sicuramente un’operazione benemerita…
e lo è tanto più se questo avviene in modo divertente. Giungono quindi come un
regalo inaspettato e graditissimo le due
scatole di Portiamo a passeggio l’orecchio…, un kit didattico “inventato” in
Francia da Joel Genetay. Distribuito nella
versione italiana dalle Edizioni Curci, Portiamo a passeggio l’orecchio… è prima
di tutto un divertente gioco di società costruito intorno ai suoni, ed è disponibile
nella versione dedicata alle sonorità della campagna e in quella che fa riferimento agli strumenti musicali. Ogni scatola
Scrivere
per la Scuola di Base
contiene una serie di carte coloratissime, una
guida didattica e due CD
audio con la registrazione dei
suoni necessari
al gioco (pardon,
alla lezione). Attraverso questi
semplici materiali è possibile seguire
una serie di divertenti percorsi didattici che
porteranno a distinguere i suoni in base alle
loro caratteristiche principali (gravi, acuti,
lunghi, brevi, lontani e vicini, eccetera),
ad attribuire ciascun suono al paesaggio
sonoro che gli compete (in campagna come in orchestra) e a discriminare gli strumenti musicali in base alla famiglia di appartenenza.
In definitiva, Portiamo a passeggio l’orecchio… è una proposta ben fatta, intelligente, che può essere utilizzata con profitto sia a scuola (ad esempio, per preparare una gita in campagna o per la propedeutica musicale) che in famiglia. E che,
complice l’ormai vicinissimo periodo natalizio, può trasformarsi in un brillante regalo che non mancherà di divertire i bambini… e gli adulti.
Sulla scia dei risultati estremamente positivi della prima edizione, e nella prospettiva di continuare ad incentivare il lavoro degli insegnanti/compositori che lavorano
nella scuola di base e di premiare i loro allievi, BMG, Carisch e Rugginenti hanno dato via alla seconda edizione
del Concorso Nazionale di
Composizione per la Scuola
di Base.
Il concorso, che mira fra l’altro ad ampliare il repertorio
di musica didattica disponibile sul mercato, è legato
al progetto di Salvalamusica, al quale contribuisce attraverso il profitto realizzato
con la vendita delle partiture
e dei CD con le incisioni dei
pezzi vincitori.
Per partecipare è necessario in primo luogo sceglie-
re una delle due categorie
previste dal regolamento (la
categoria A è riservata agli
adattamenti di brani musicali di pubblico dominio, la categoria B è riservata ai brani originali ed inediti); quindi è necessario che il pezzo che si presenta soddisfi
alcuni requisiti. Innanzitutto
occorre che sia stato scritto per un organico variabile
(in previsione del fatto che
non tutti i laboratori musicali hanno lo stesso numero di
studenti e la stessa tipologia di strumenti a disposizione); quindi occorre che il pezzo possa effettivamente essere eseguito da un organico di soli ragazzi della scuola
di base. Le ultime due condizioni richiedono che il brano preveda l’apporto di timbri strumentali diversi e, allo
stesso tempo, abbia una forte valenza didattica.
Per ricevere ulteriori informazioni sull’iniziativa e prendere
visione del bando di concorso,
è sufficiente consultare il sito web
www.rugginenti.it
Il cardinal Martini e l’effetto Mozart
Bari, via Cardinale Mimmi, 32 - tel. 080 5610992 www.criticimusicali.it e-mail: [email protected]
Premio Abbiati “per la scuola” – V edizione – 2006
“Premio Mozart nella scuola”
con il sostegno del Comune di Fiesole
in collaborazione con il Comitato Musica Cultura,
il patrocinio della Siem, Società Italiana per l’EducazioneMusicale,
l’adesione di Scuola Musicafestival e di Aslico/Opera domani
estratto del bando di concorso
Possono partecipare persone e istituzioni che nell’ambito della scuola abbiano ideato e realizzato un progetto didattico-educativo di carattere e/o indirizzo musicale, volto a sottolineare
• il ruolo formativo e pedagogico, le capacità educative e di strumento di conoscenza della
musica soprattutto se ‘pratica(ta)’ e ‘insieme’;
• l’attitudine dell’educazione musicale ben indirizzata a essere uno strumento spesso decisivo di integrazione sociale e interculturale;
• le prospettive professionali aperte dalla conoscenza della musica;
• la biografia, le opere e i personaggi di Wolfgang Amadeus Mozart.
La partecipazione è libera: rivolta a scuole dell’obbligo di qualsiasi ordine e profilo giuridico,
purché non musicali.
Il progetto potrà avere forme e/o attuazioni diverse (seminari, concerti o spettacoli, attività
d’orchestra e di coro, cd-rom, inchieste o indagini specifiche) ma dovrà essere collettivo, di durata (almeno) annuale, realizzato all’interno del calendario scolastico 2005-2006. Particolare
attenzione sarà data alle proposte ispirate alla biografia o alle opere di Mozart. Nel caso che
il progetto abbia destinazione e forma pratica, dovrà essere documentabile.
La selezione, affidata a una giuria di esperti, critici musicali e delegati delle associazioni patrocinanti, analizzerà i progetti. Per verificare la realizzazione concreta, e qualora lo ritenesse
necessario e/o opportuno, la giuria richiederà la presentazione di ulteriori materiali.
La premiazione avverrà a Fiesole nel giugno 2006, nell’ambito dell’Estate Fiesolana. Ai vincitori potrà essere proposta la partecipazione attiva alla Giornata di premiazione o alle manifestazioni di “Scuola Musicafestival”.
Gli interessati dovranno richiedere la scheda di partecipazione a
Comitato Musica e Cultura – Premio Abbiati per la scuola
Comune di Fiesole – Piazza Mino 26 - 50014 Fiesole
e-mail: [email protected]
Allo stesso indirizzo dovranno essere inviate entro il 1o marzo 2006 la documentazione dei progetti e la scheda statistica predisposta dalla Giuria.
10
La notizia del quindicesimo anniversario dell’Associazione Italiana Parkinsoniani non avrebbe meritato
tanta attenzione da parte
dei principali quotidiani del
nostro Paese se fra i malati che si sono dati convegno a Milano all’inizio del
mese di novembre per il convegno nazionale
organizzato in occasione di questa ricorrenza
non ci fosse stata una personalità di spicco
come il cardinale Carlo Maria Martini.
Martini, che nel settembre del 2002 ha lasciato la guida dell’arcidiocesi di Milano al
suo successore (il cardinale Dionigi Tettamanzi), soffre da 12 anni della malattia di Parkinson. Questo, come
lo stesso cardinale ha avuto modo
di raccontare agli
altri malati presenti all’incontro,
comporta crescenti difficoltà sia nella sua intensa attività di studio (in
questo momento
sta approfondendo
l’ebraico moderno
e la filologia dei testi antichi) sia nei piccoli
spostamenti della vita quotidiana.
Ad aiutarlo c’è naturalmente la medicina, con
le ricerche che si fanno ogni giorno più efficaci; ci sono le passeggiate obbligatorie (almeno 5.000
passi al giorno); c’è una dieta alimentare rigorosa; e, naturalmente, c’è la musica. “Al mattino,
quando ho difficoltà a muovere i
primi passi, ascolto Mozart e grazie al suo ritmo riprendo a camminare” ha dichiarato il cardinale a
Laura Asnaghi di Repubblica. E al-
l’inviato di Avvenire ha raccontato che, quando
deve riordinare la propria stanza, lo fa “a suon
di musica”.
“La musica di Mozart” ha dichiarato al Corriere l’arcivescovo emerito di Milano, “è la migliore per il modo in cui unisce il ritmo e la
melodia”.
Si tratta del celebre “effetto Mozart”, sperimentato in più occasioni da scienziati di tutto il
mondo. Come è stato ampiamente dimostrato, la
musica del compositore
austriaco agisce da stimolo su alcune aree della corteccia cerebrale, con il risultato che, nel momento
in cui la si ascolta, l’area
del cervello deputata al
ragionamento spaziotemporale beneficia di un aumento significativo delle prestazioni. A riconferma del fatto che la musica può davvero fare la differenza…
DISMAMUSICA MAGAZINE
DALL’Italia
Cremona,
Mondomusica,
la Cina
Cremona fa parlare di sé in questi ultimi tempi: da una parte per gli
ottimi risultati della 18esima edizione di Mondomusica, dall’altra per la
concorrenza del Celeste Impero.
di Silvana Antonioli
N
Non poteva andare meglio di come
è andata la 18esima edizione di
Mondomusica, il salone degli strumenti musicali d’artigianato e degli
accessori per la liuteria che proprio
quest’anno ha ottenuto dalla Regione Lombardia il riconoscimento ufficiale di manifestazione internazionale e che, rispetto all’edizione dello scorso anno, ha registrato – secondo i dati forniti dagli organizzatori – il 15% in più di spazio espositivo, il 41% in più di espositori esteri e il 30% in più di visitatori, uno su
quattro provenienti dall’estero.
L’elevatissima percentuale degli espositori stranieri e dei visitatori di oltre frontiera proietta il
raffinato evento, che si conferma il numero uno
al mondo tra le fiere dedicate agli strumenti musicali d’alto artigianato, sul grande palcoscenico mondiale. Non a caso in fiera esponeva anche la MusikMesse di Francoforte per promuovere la sua “creatura” Music China.
Già il primo giorno di fiera si sentivano parlare tutte le lingue lungo i corridoi dell’affollato
padiglione 1 di CremonaFiere dove si svolgeva la kermesse. C’erano tutti gli operatori del
settore: musicisti, liutai,
rivenditori, restauratori,
grossisti, collezionisti, antiquari e studenti di musica. Questi ultimi si spostavano dall’uno all’altro degli stand per valutare, con
attenta e meticolosa concentrazione, le prestazioni esecutive degli strumenti in esposizione. Anche la
stampa europea di settore
era schierata al gran completo: c’erano giornalisti
inglesi, tedeschi, svizzeri,
francesi e spagnoli.
Il salone, che già si è aperto nelle precedenti edizioni
a nuove categorie merceologiche quali i clavicembali
e le chitarre, ha accolto quest’anno anche l’arpa. E ospitava tutta la filiera della musica: dai
legni pregiati per la costruzione di strumenti alle edizioni musicali, ai festival, ai concorsi, alle
scuole di musica.
Visi soddisfatti e sorridenti
Avevano praticamente tutti il viso sorridente e
soddisfatto i circa 250 espositori, tra i quali figuravano anche numerosi soci di Dismamusica
quali GEWA Italia, Edizioni Curci, Edizioni BMG,
Yamaha Musica Italia o Michelangeli Editore.
Gli oltre 7.500 visitatori erano una bella conferma dell’importanza di essere presenti.
“Questa manifestazione ha così successo ed
è così apprezzata dalle imprese che operano
nel settore perché siamo riusciti a darle un’impronta molto chiara e specializzata”, si legge
nel comunicato finale diramato dagli organizzaDISMAMUSICA MAGAZINE
tori, che sono CremonaFiere e l’Ente Triennale Internazionale degli Strumenti ad Arco: “L’espositore, infatti, ha la possibilità
di farsi conoscere ed avere visibilità presso
le ‘persone giuste’ ed avere migliaia di contatti commerciali qualificati. Anche se, grazie ad eventi collaterali di grande interesse,
siamo riusciti a coinvolgere anche un pubblico più vasto di quello strettamente specializzato”.
Mondomusica, però, non è solo un momento commerciale,
ma anche un’occasione di confronto di tecniche e di
esperienze delle diverse scuole e dei
migliori artigiani.
E la possibilità di
confronto non è circoscritta al quartiere fieristico, ma si
estende anche nel
cuore della città.
Chi si è avventurato nel centro storico della bella città
lombarda che ha
dato i natali a Stradivari, ad Amati, a
Guarneri, e si è aggirato nelle strade che si aprono a
raggiera intorno alla imponente, stupenda facciata romanica del
Duomo, ha potuto vedere le antiche botteghe
dei liutai affollatissime di visitatori ansiosi di
addentrarsi nei luoghi della liuteria e di carpire atmosfere e
segreti. Molti di questi visitatori avevano gli occhi a mandorla,
e questo ci introduce allo spinoso argomento della concorrenza cinese.
Cremona e Cina:
nemiche amiche?
Il numero del 29 ottobre del
quotidiano Libero pubblica un
pezzo importante dal titolo “Liutai in crisi, i cinesi copiano i violini”, nel quale Roberto Fiorentini denuncia il calo delle vendite
degli strumenti ad arco cremonesi per effetto
della concorrenza di violini e violoncelli prodotti
in serie dai cinesi e spacciati come opere artigianali sui mercati esteri, dove vengono venduti
sottocosto. “Dopo aver comprato all’estero per
soli 9 Euro le sagome semilavorate”, scrive Fiorentini dando voce ai malumori dei liutai, “gli
orientali completano la fabbricazione in Lombardia. Quindi li vendono a soli 3.500 Euro contro
i 30mila del costo originale”.
A noi viene da ripensare, leggendo il pezzo, alla
decina di stand cinesi che abbiamo visto a Mondomusica, e che quindi sono stati autorizzati
come tali dagli stessi organizzatori di un evento
pensato per promuovere e salvaguardare proprio la produzione di altissimo artigianato.
Il mercato cinese è un mercato davvero immenso, dove la musica ha da sempre uno spazio
importante nella formazione culturale e dove il
potenziale di vendita è sterminato. Su questo
mercato c’è sicuramente posto sia per una produzione di strumenti da studio di costo contenuto sia per una produzione eccelsa di altissima liuteria.
E perché Cremona non potrebbe fare scuola in
questo ultimo ambito? Certo, rimane il problema concreto della concorrenza sleale di strumenti di serie contrabbandati per strumenti di
pregio. Ma anche in questo senso va adottata
la cautela del “caso specifico”, evitando la facile ma semplicistica equivalenza “Cina = truffa”
e valutando attentamente caso per caso.
Quello della liuteria non è peraltro l’unico
mercato a doversi porre concretamente di
fronte a questo problema con una attenta valutazione dei pro e dei contro di ogni mossa. Potrebbe forse essere interessante, per
gli organizzatori, riprendere e discutere il problema in occasione degli eventi collaterali del
prossimo anno, affiancando magari, perché
no, ad ormai tradizionali e seguitissimi appuntamenti (quest’anno oltre venti) quali concerti,
presentazioni, audizioni e prove di strumenti, anche una sezione
orientata al mercato e
alle sue fragili e mutevoli dinamiche.
11
DALL’Italia
EUROBASS DAY
O
Organizzato e fortemente voluto da
Giambattista Zerpelloni, si è tenuto
a Verona il 29 e 30 ottobre scorsi
EUROBASS DAY, una manifestazione pensata per il mondo dei bassisti, capace di premiare la musica
e questo speciale strumento che,
a buon diritto, ha così una ribalta
esclusiva a sua disposizione.
Organizzata per il terzo anno consecutivo, l’iniziativa si è svolta all’interno dell’austero palazzo della Gran Guardia,
posto al termine delle mura di Verona, presso
l’arco principale di ingresso
e
in posizione dominante (proprio di
I bassi di Master Music
fronte all’Arena e al Municipio.
Molto raccolta l’area espositiva (al
primo piano) accanto alle monumentali scale di ingresso, con il meglio
del basso oggi disponibile sul mercato.
Importante anche la cadenza di incontri e seminari di vario tipo (ad
uno di essi, il “Tour dei diritti” organizzato dal sindacato dei musicisti Siam e Audiocoop, dedichiamo un articolo
a sé) con importanti presenze
anche in termini di artisti considerati da
molti
il
meglio del
basso a livello mondiale (e tra
gli intervenuti citiamo Dominique Di Piazza, Felix Pastorius,
Matthew Garrison, Adam
Nitti, Joeri Hommerson, Dario Deidda, Pippo Matino, Lorenzo Feliciati e
Gianfranco Gullotto). Incontri e seminari che, insieme ai momenti di pura
musica legata anche alla dimostrazione degli strumenti e delle amplificazioni esposte, hanno reso particolarmente frizzante l’atmosfera
della due-giorni.
L’auditorium della Gran Guardia
ha ospitato grandissima musica, con il quartetto Santaniello, la EuroBass band, che ha
anche accompagnato il vincitore del concorso per giovani bassisti svoltosi alla vigilia di Eurobass, il Pippo Matino/ Dario Deidda Bass Project, e, l’ultimo giorno,
il super-ospite quasi a sorpresa (al
punto che ci si è dati da fare per apporre il nome sui cartelloni con adesivi dell’ultimo minuto) Alex Britti.
L’esposizione
Il momento espositivo è stato quello che ha più preoccupato gli espositori, perché una manifestazione di
carattere verticale (destinata cioè a
Astronavi e astronauti
Riflessioni di un
visitatore, bassista...
per diletto
Diversi anni fa visitai la stazione
spaziale “MIR” esposta in mostra
statica all’Europa-Park di Friburgo
in Germania.
Era quella che usavano gli astronauti russi per l’addestramento a
terra, la copia perfetta di quella orbitante che li avrebbe accolti per
mesi nello spazio.
Ebbene, un sabato di fine ottobre
ho fatto un’esperienza simile a Verona, l’astronave era EUROBASS e
gli astronauti erano gli amici bassisti.
Già all’ingresso, la bellissima sede che ha ospitato la manifestazione offriva suoni alieni, strani insiemi di note cupe e profonde provenienti dalla sala prove di destra, e
dall’auditorium posto a sinistra. Gli
espositori trovavano posto al piano
superiore.
Bella cosa EUROBASS: lo stato dell’arte nel basso elettrico oggi.
12
Ho assistito all’esibizione del dimostratore “Laurus” Roberto. Inevitabile
diventare amici, dopo che
ha tradotto in tecnica e musica il suo amore per questo strumento.
Ho visto Felix Pastorius, garbato,
preciso, umile: una bella lezione.
Organizzazione efficiente, begli
spazi agli espositori, un auditorium
altamente professionale.
Da quando Larry Graham da Woodstock ’69 ha sdoganato il basso
elettrico da solo collante armonico a strumento percussivo se ne
è fatta di strada, pardon… di orbite: questo strumento ha sviluppato una personalità che diviene la
personalità del brano oltre che dell’esecutore.
EUROBASS traduce tutto questo:
un luogo dedicato al basso elettrico, diventato principe, monopolio
L’autore di queste riflessioni,
Rino Cassano, a destra, con Pierluigi Cazzola,
il raffinato liutaio titolare della Laurus
dei solisti. La sala prove e l’auditorium, grazie alle performance di chi
si è esibito, sono stati la migliore
risposta, dimostrazione che il basso oggi offre quella freschezza musicale fatta di tecnica e creatività
che conquista l’artista alla ricerca
di forme espressive trasversali.
Visitando EUROBASS questo era
tangibile, quasi epidermico. Sarà il basso a spostare più in là le
frontiere musicali oggi conosciute?
Raccogliamo la sfida.
di Gianni Cameroni
un segmento ben definito dell’offerta musicale) ha incognite tutte sue,
soprattutto nella misurazione
del flusso dei visitatori.
to a onor del vero che ci sono state
però anche alcune lamentele,
soprattutto per l’elevato
volume delle dimostrazioni che ha
causato qualche
“mal di testa”
a chi doveva rimanere presso
lo stand tutto il
giorno.
Opportunità
da imitare
L’angolo Yamaha
D’altra parte l’ingresso
era libero, e non c’è
stato un vero controllo del numero degli
intervenuti che, a
sensazione, hanno
praticamente eguagliato i numeri raggiunti lo scorso anno.
“Secondo il mio modesto parere”, ha dichiarato Giambattista Zerpelloni
dissimulando un largo sorriso, “le
cose sono andate bene, secondo le
previsioni. Molti hanno apprezzato la
quantità del pubblico, concentrato
su flussi a ondate ma presente per
l’intero arco della manifestazione. Ma quasi tutti
hanno sottolineato la
‘qualità’ del pubblico, interessato agli
strumenti e in gran
parte formato da
persone che suonano e che sanno apprezzare
soluzioni tecniche, design raffinato e qualità artistiche”.
Sono di questo parere effettivamente molti degli espositori, che hanno potuto verificare con gli utenti finali
le potenzialità della loro offerta anche in un continuo
e inevitabile confronto con
i prodotti concorrenti dai
quali ciascuno era letteralmente circondato. Va det-
EUROBASS DAY è un’altra delle iniziative dalle quali occorre prendere esempio. Il fatto che la
si sia organizzata a Verona grazie all’impegno di Giambattista Zerpelloni
(non nuovo a stimoli di questo tipo,
a manifestazioni fieristiche locali e a iniziative atte a
coinvolgere realtà tra
loro diverse, come
le istituzioni pubbliche, le scuole d’arte e via
discorrendo)
significa fondamentalmente
che è possibile
riproporre iniziative analoghe anche
altrove. Magari con altri
strumenti.
Si tratta di opportunità importanti
per i rivenditori, che hanno i contatti giusti per muovere interessi e personaggi, che hanno relazioni adatte
a far muovere costruttori e distributori, e che hanno la capacità
di aggregare intorno alla musica e al fare musica un sempre crescente numero di
persone.
Perché allora non pensare a momenti promozionali a tema in varie
parti d’Italia?
A Milano si è appena concluso SHG 27,
a Cremona è recentissimo il
successo di Mondomusica, e
si potrebbe andare avanti citando le esperienze di Soave, Sarzana o Ancona... Ma c’è ancora spazio per fare molto proprio
grazie ai rivenditori, che devono
rivendicare il loro ruolo trainante nel mondo di chi fa musica a
ogni livello e devono essere, a
nostro parere, sempre più propositivi.
DISMAMUSICA MAGAZINE
DALL’Italia
I diritti
del Musicista
di Silvana Antonioli
In margine a EuroBass Day si è svolta, nel pomeriggio di domenica
30 ottobre, una conferenza/dibattito sui temi della tutela del lavoro
e della cultura musicale con la partecipazione di importanti relatori
istituzionali e professionali.
L’
L’iniziativa si inquadra nell’ambito del
Tour dei diritti dei musicisti: un dibattito itinerante promosso dal giovane Sindacato artisti della musica (Siam) affiliato alla Cgil e da Audiocoop (il Coordinamento nazionale delle Etichette indipendenti), per dare visibilità ai problemi della musica, soprattutto rapportati
alla produzione e ai diritti del lavoro.
A dispetto del titolo un po’ scherzoso
e provocatorio (Ma ‘ndo vai se i diritti
non ce li hai?), l’incontro ha messo a
fuoco temi e problemi molto concreti
e molto seri che toccano da vicino il
grande e variegato universo di chi fa
musica.
Perché un sindacato?
In particolare Antonino Salerno, Responsabile nazionale del Siam, ha
tracciato un quadro generale della situazione, sottolineando come, al
di là della ridottissima percentuale di musicisti
dipendenti a tempo indeterminato
(e della altrettanto risicata quota
di musicisti autonomi) con potere
contrattuale individuale, il 95% dei
musicisti professionisti sia costituito da professionisti intermittenti,
privi di rappresentanza e con potere
contrattuale individuale praticamente
nullo.
Evidenziando l’originalità del fatto di
trattare il tema della musica partendo
dalla prospettiva del lavoro, Salerno
ha spiegato: “Il Siam è nato tre anni
fa per dare visibilità, voce e diritti alla
massa dei lavoratori dello spettacolo
che non hanno potere contrattuale”.
“Il 95% dei musicisti italiani regge il
peso della diffusione della cultura musicale”, ha incalzato il sindacalista (foto qui a lato), “ma questi musicisti
non godono di alcuna tutela, lavorano
spesso in nero, non hanno il diritto di
ammalarsi, di accendere un mutuo o
DISMAMUSICA MAGAZINE
di avere un figlio. Probabilmente non
godranno di trattamento pensionistico
nella vecchiaia. Eppure proprio questi
musicisti producono cultura, producono i pochi spazi di criticità oggi rimasti.
Anche solo dal punto di vista dell’intrattenimento, svolgono un ruolo importantissimo: favoriscono l’incontro
tra le persone, in alternativa alla passività e all’isolamento indotti dal consumo televisivo”.
Sottolineando che il musicista è un lavoratore a tutti gli effetti, al di là dell’aura romantica che avvolge la sua
sfera professionale, il grintoso responsabile Siam ha ribadito che è necessario adottare una strategia che arrivi
a mettere l’Italia al Passo con gli altri Paesi nella tutela della professione musicale, una strategia sintetizzata nel Manifesto dei diritti dei musicisti e della musica, dove vengono elencate tutta una
serie di richieste che
sono parte costituente
della proposta di legge
di cui è primo firmatario
l’Onorevole Gasperoni.
Nell’impossibilità di
elencarle tutte, citiamo
le più “ovvie”: il diritto
all’integrazione dei redditi discontinui, che sono fisiologici dell’attività artistica, attraverso
l’ottenimento dell’indennità di disoccupazione; l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, tenendo presente che
il palcoscenico è un ambiente ad alto
rischio; la trasparenza nei rapporti di
lavoro attraverso l’adozione obbligatoria del foglio d’ingaggio; la deducibilità
dei costi relativi alla professione mu-
sicale; la lotta al sommerso, che raggiunge picchi davvero catastrofici nel
settore, accompagnata da incentivi
per la musica dal vivo. “Sta a noi fare sì che questa proposta di legge diventi legge”, ha concluso Antonino Salerno, sollecitando l’adesione dei musicisti al sindacato: “Abbiamo bisogno
dell’aiuto di tutti voi. Abbiamo bisogno
di tanti iscritti”.
La musica vera
Prendendo la parola come Presidente
nazionale di Audiocoop, Giordano Sangiorgi ha voluto evidenziare che la battaglia sul fronte musicale dovrebbe essere appoggiata non
solo dalla CGIL ma
anche da tutti gli altri sindacati. Riprendendo un tema a lui
caro, che gli abbiamo
sentito esporre anche in altre occasioni, Sangiorgi ha affermato che nel mercato globale “il nostro Paese dovrà qualificarsi sempre
più con prodotti di qualità e di nicchia,
tra i quali anche la musica, che non
è stata tutelata in questi ultimi decenni”. Calcando la mano sul bisogno di
agire, ha poi aggiunto: “Il Governo è
assolutamente disinteressato al mondo della musica. In TV non c’è alcuna attenzione verso la scena musicale
ufficiale italiana, che è invece quella
che troviamo al Mei, al Tenco, e presso tanti altri eventi. C’è una musica vera che riesce a vendere anche senza
alcun passaggio televisivo. Che cosa
si può fare concretamente per aiutare
questa musica vera? Intanto ribadire il
diritto a una legge quadro sulla musica, necessaria per dare dignità a tutto
il settore”.
Un altro punto importante toccato da
Sangiorgi è stato quello della necessità di sostenere e promuovere in Italia
e all’estero la musica “made in Italy”
e la ricerca, la formazione e l’innovazione nel settore della produzione musicale e discografica indipendente per
evitare che il pop globale spalleggiato
dalle major cancelli le identità nazionali e regionali della musica: “Non siamo
di fronte a un libero mercato dove ci
si confronta tra pari. Noi cerchiamo di
contrastare la cancellazione della musica italiana nuova”.
Tanti argomenti
Durante i vari interventi e durante il dibattito si sono toccati molti argomenti. Si è parlato di ENPALS: “l’ENPALS è
nata per tutelare i lavoratori dello spettacolo, e non per fare loro dispetto”,
ha affermato ad esempio Demetrio
Chiappa, consulente del lavoro e
presidente della
Cooperativa Doc
Servizi (a destra
nella foto qui a
lato, accanto a
Sangiorgi). Così
come si è parlato della necessità di ridimensionamento dei
costi SIAE (“La
bollinatura delle copie promozionali
dei CD dovrebbe essere gratuita”), ha
denunciato Mirko Nosari, musicista e
produttore hard-rock, affrontando uno
dei tanti aspetti della questione SIAE),
o della necessità di una seria forma-
zione di base del musicista: “Lo spessore culturale di un Paese si fa anche
dicendo ai musicisti di studiare, di leggere libri. Non basta salire su un palco per essere musicisti”, ha decretato
Beppe Gasparini, musicista e direttore del Centro Studi Musicali di Verona,
sottolineando la necessità che il fare
musica professionalmente sia il punto
di arrivo di un tirocinio severo, fatto sì
di talento, ma anche di studi e di applicazione scrupolosa.
Giambattista Zerpelloni, ideatore e organizzatore di EUROBASS Day e di altre iniziative locali che hanno fatto convergere intorno a lui, a Verona, una nutrita e affezionata cerchia di musicisti,
ha sintetizzato efficacemente i temi
dell’incontro in un interrogativo molto
semplice: “Quanto siamo responsabili noi operatori del settore e noi musicisti delle cose che si fanno o non si
fanno?”.
Il tour di sensibilizzazione ai diritti dei
musicisti, che si è fermato a Verona
dopo la tappa inaugurale del 23 ottobre a Sanremo in concomitanza con il
Premio Tenco, farà tappa anche a Torino il 15 novembre, a Faenza (al Meeting delle Etichette Indipendenti, MEI) il
26 novembre, e a Milano (alla Camera
del Lavoro) il 4 dicembre. Per saperne
di più: www.sindacatomusicisti.it.
Nella “tappa” milanese del “Tour dei Diritti” interverranno l’On. Pietro
Gasperoni (primo firmatario della proposta di legge 4709 per la tutela dei lavoratori dello spettacolo), Michel Ventula (rappresentante del
sindacato francese SNEAM), Antonino Salerno (responsabile nazionale SIAM); Massimo Cestaro (della segreteria nazionale SLC-GGIL),
Giorgio Peruzio (dirigente INPS area vigilanza) e Demetrio Chiappa
(consulente del lavoro, presidente DOC Servizi di Verona)
13
Rassegna STAMPA
di Caterina De Gregori
Il museo degli
strumenti antichi
e moderni
La musica e i bambini
nel metodo Gordon
Edwin Gordon è uno dei maggiori esperti di didattica musicale e psicologia della musica. Secondo la sua teoria, la
Music Learning Theory, “la musica può essere appresa allo stesso modo della lingua materna. Un bambino, quindi, dovrebbe essere avvicinato alle note sin dai primi giorni di vita per
sviluppare il senso della sintassi
musicale, premessa indispensabile per trarre beneficio quando
inizierà il vero e proprio apprendimento”.
A illustrare la teoria è, su Suonare news del mese di ottobre, Alice Avila: l’intento di Gordon, docente alla South Carolina University, non è quello di “creare musicisti professionisti, ma ascoltatori intelligenti”. E l’ascolto della musica inizia ben presto: “il corpo della mamma rappresenta un vero e proprio
‘universo sonoro’ per il bambino. Nel liquido amniotico
risuonano il battito cardiaco della madre e i suoni da lei
emessi parlando e cantando, oltre a quelli provenienti dall’esterno”. Tramite questi suoni il piccolo inizia a conoscere il mondo.
Il canto dei Romeni
al Beccaria
Andrea Galli, per Avvenire del 2 novembre, segnala l’importanza della musica nel processo di recupero dei detenuti romeni all’interno del carcere Beccaria di Milano.“I detenuti italiani scrivono poesie. Quelli romeni, da quando s’incontrano
il martedì con un sacerdote connazionale, padre Traian, cantano, tutte ballate nazionali, lente, malinconiche”.
I romeni, secondo il cappellano, don Gino Rigoldi, “Sono imprendibili. Quasi inavvicinabili”. E spesso la loro inquietudine
sfocia in risse e litigi
Ad avvicinarli è stata la figura di padre Traian, romeno, parroco della parrocchia ortodossa di via De Amicis, contattato
dallo stesso don Gino.
“Da più di un mese, il martedì, padre Traian va al Beccaria.
S’incontra coi giovani connazionali. Si parla, si prega insieme. Si canta, ‘eccome se si canta: sono tra i più bravi in assoluto che mi siano capitati…’ sorride don Rigoldi. ‘Un’esperienza fortissima’ dice padre
Traian”, che potrebbe riuscire, grazie alla musica, a portare all’integrazione e al recupero di questi giovani romeni.
14
Così Gordon: “il primo incontro dei bambini con la musica
dovrebbe avvenire senza l’aiuto delle parole. Il cervello è un
organo selettivo e, ascoltando una canzone, adulti e bambini
tendono a prestare attenzione al linguaggio piuttosto che alla musica”.
Ma un avvicinamento alla musica è possibile anche
per gli adulti: “ognuno di noi può impararla a prescindere dall’età”. Quello che conta è l’attitudine
musicale, l’audiation: termine con cui Gordon intende parlare della “capacità di sentire e comprendere internamente la musica quando il suono non è
fisicamente presente, dei
meccanismi che sono alla base dell’improvvisazione musicale (…) Il migliore esempio di audiation è l’improvvisazione”.
Poi, quando si è pronti, arriva il momento di
suonare uno strumento,
senza forzature. “Non
si deve pensare all’età
anagrafica, ma a quella
musicale”.
Eugenio Boscardi presenta sulle pagine de I
viaggi di Repubblica del
27 ottobre la Mozartina,
“piccolo grande gioiello
della cultura musicale”.
Si trova a Paularo, in
provincia di Udine,
questo museo degli
strumenti antichi e
moderni.
La Mozartina “nata
dall’estro, dalla fantasia e dalla volontà del
maestro Giovanni Canciani (…) è una casa
settecentesca dove sono esposti con la gioia dell’appassionato strumenti a tastiera antichi e moderni per una storia del pianoforte, dell’organo e del clavicembalo”. Vi si
trovano anche strumenti ad arco e a pizzico e gli organi
della Carnia.
“Il museo offre la possibilità di provare gli strumenti”, alcuni di rara bellezza: un pianoforte da tavolo Kaeferle dell’Ottocento, un pianoforte Kriegelstein, una copia di liuto del
Cinquecento, un violino Geiepel.
Collezione di… suoni
Sulle pagine di La domenica
di Repubblica (30 ottobre) Attilio Bolzoni firma un articolo
dedicato all’archivio di suoni
di Enrico Ragni, in arte Màlleus. Da 35 anni sta raccogliendo suoni e ora ne ha,
tutti rigorosamente catalogati, più di 32mila.
“Di ogni specie. Le nocche
di una mano che bussa alla
porta, il sibilo di una freccia
scoccata da un arco, la goccia che precipita su un vetro, una scarpa che calpesta
la ghiaia, un fiammifero che
brucia, un’onda che si rovescia, gli sci che filano sulla
neve”. Enrico Ragni era batterista, da ragazzino; “fa mu-
sica da sempre. Con la chitarra, il basso, l’armonica a
bocca, il pianoforte, l’organo a canne” e raccoglie suoni da quando aveva 16 anni
(il primo suono che
ha registrato è stato quello dell’organo
della chiesa di Albacina, in provincia di
Ancona). Oggi il suo
archivio è il più ricco d’Europa e forse
anche del mondo. E
Màlleus continua a
raccogliere suoni. Ha cominciato con “quelli orchestrali,
le percussioni, i fiati, gli ottoni. E poi tutti gli altri. Quelli della terra, del cielo e del
mare.
“Come sono i suoni?”, gli chiede Bolzoni. “Sono belli, duri,
metallici, morbidi, stridenti,
ovattati, trasparenti, grintosi,
leggeri. Sono come gli uomini
e come la vita (…) Il suono è
cosa viva che permette di trasmettere messaggi agli altri
senza parlare”.
Musica per ricominciare
È Carlo Lovati che illustra, sul Corriere della Sera del 1o novembre,
l’attività della Bar Boon Band, gruppo musicale che raccoglie ex tossicodipendenti, alcolisti, clochard e volontari del centro SOS alla
Centrale di Milano.
“Si intitola ‘Fiori di strada’ l’ultima fatica in cd della Bar Boon Band.
E proprio dalla strada arrivano le emozioni e i ritmi. Quelli dolci e
quelli amari. Quelli buoni e quelli cattivi. Raccontati in prima persona
dai senza tetto, dagli alcolizzati, da chi è stato schiavo della droga (…) da chi ha problemi mentali e da chi ha semplicemente sbagliato una mossa nella sua vita” e anche dai
volontari , che “hanno fatto del Centro SOS uno dei fiori all’occhiello della Fondazione
Exodus di don Mazzi”. Si tratta di un lavoro a più mani “che però non è solo opera di recupero e di reintegrazione, ma vero e propria poesia in musica”.
È il desiderio di cantare per non restare ai margini della società, la voglia di costruire
qualche cosa di buono, di ricominciare una vita nuova.
Anche Avvenire del 6 novembre dedica ampio spazio all’iniziativa con un articolo di Paolo Lambruschi: a dare vita alla Bar Boon Band è stato Maurizio Rotaris, che nel disco
suona chitarra, basso, tastiera e canta. “Chi vive sulla strada”, afferma Rotaris, “ha dentro una grande voglia di comunicare
attraverso musica e poesie e questo si rivela spesso decisivo per riprendere fiducia in se stessi”. Insomma “musica come
mezzo di recupero” per chi cerca di uscire da problemi “di disagio psichico, dipendenza da droga e da alcool, disoccupazione
e traumi familiari che portano l’individuo nel baratro”.
DISMAMUSICA MAGAZINE
Impariamo la grammatica cantando
to, perché il metodo ha subito entusiasmato i giovanissimi allievi. E poi sono arrivati
i primi cd, le rappresentazioni
teatrali e i concerti.
“I pezzi”, continua il maestro,
“hanno ottenuto ovunque consensi perché sono scritti per i
bambini ma anche grazie alla
loro preziosa collaborazione”.
Lo sviluppo successivo è stata la collaborazione, grazie alle tappe italiane dello spettacolo, con Mariella Chieco, che
avrebbe dovuto aiutare il maestro a cantare a Bari.
“Il suo apporto è molto prezioso perché ha conferito un taglio più didattico alle canzoni,
integrandole con alcune attività ulteriori come il disegno o
la drammatizzazione”.
Note… di
cucina
È il ritmo della
musica che fa
bene al corpo
È a firma di Francesco Bottaccioli l’articolo,
pubblicato sull’inserto Salute di Repubblica
del 3 novembre, dedicato agli effetti benefici
che la musica provoca sul nostro organismo:
“sono cinquant’anni che gli scienziati studiano il cervello del musicista per capire gli effetti della musica sul sistema nervoso centrale.
Con certezza sappiamo che l’attività musicale cambia il cervello (…)” e che anche chi
semplicemente ascolta la musica può giovarsi degli effetti benefici che essa produce
(basti pensare alla musicoterapia).
Dopo alcune considerazioni sull’importanza che la musica ha sempre rivestito nella
storia dell’uomo, Bottaccioli riferisce del recente studio sugli effetti della musica sul
corpo umano.
A dirigere i lavori è stato il professor Luciano Bernardi, fisiologo clinico dell’università di
Pavia.
Lo studio ha interessato ventiquattro ragazzi,
la metà dei quali musicisti, “che hanno ascoltato musica di vario tipo e in diverse sequenze (…) monitorati con macchine per valutare l’andamento del respiro, del cuore, della
pressione arteriosa, della velocità del flusso
del sangue arterioso nel cervello”. I risultati parlano chiaro: “aumentando il ritmo della
musica aumentano, parallelamente, la ventilazione polmonare, la frequenza del respiro,
la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa,
la velocità del flusso di sangue nel cervello”.
Come dire che più il tempo musicale è rapido,
più accelerano respirazione, pressione, attività cardiocircolatoria in conseguenza all’attivazione del sistema nervoso simpatico.
Quello che conta, insomma, “è il tempo della
musica, la sua velocità piuttosto che lo stile
e il significato artistico”. Due dati lo confermano: la mancanza di relazione tra modificazioni biologiche e preferenze musicali dei volontari e l’importanza delle pause, di cui i musicisti sanno godere più degli altri “non solo
tra una musica e l’altra, ma anche all’interno
del singolo brano. Le pause (…) producono il
massimo di beneficio in termini di riduzione
del respiro, battito cardiaco, pressione sanguigna”.
In conclusione: “ogni applicazione terapeutica della musica dovrebbe tener conto non solo del ritmo della musica scelta, ma anche
della sua struttura interna e cioè dell’alternanza tra tempo veloce e tempo lento e delle
pause inserite nella struttura del brano”.
È particolare il ristorante
“Le due Colombe” di Rovato (Brescia), presentato
su Corriere Milano del 18
ottobre. È particolare perché abbina musica e cucina raffinata: terrina d’anatra e foie gras con fondente di mela al brut di Fanciacorta vengono serviti
con il sottofondo di Fragile
di Sting, tanto per fare un
esempio.“Il piacere viene
dal comunicare le proprie
emozioni”, spiega Stefano
Cerveni, chef-patron del locale, nonché pianista convertito all’alta cucina. “La
cucina, come la musica, è
una forma d’arte: la difficoltà è percepire le variazioni di umore nella musica e scriverle in un piatto.
La musica aiuta il degustatore a fare sue le emozioni ed elaborarle secondo la
propria sensibilità”.
Dai monasteri di clausura le prime cantautrici
Stefano Andrini firma un articolo su Avvenire del 23 ottobre presentando il convegno “Soror mea, Sponsa mea. Arte e
musica nei conventi femminili in Italia tra
Cinque e Seicento”, tenutosi a Bologna a
fine ottobre.
La curatrice dell’iniziativa, Chiara Sirk,
sottolinea che “nei conventi femminili
l’arte aveva un ruolo indiscutibile: le moDISMAMUSICA MAGAZINE
nache erano
committenti di opere
importanti”.
C’era “il senso reale dell’importanza
del bello (…)
Quello che noi oggi consideriamo come
opera d’arte era, in fondo, qualcosa di
domestico nella vita delle monache”.
“La musica e il canto”, che accompagnavano le giornate di queste donne, “erano
nei conventi sorprendentemente diffusi.
Le cronache parlano di concerti spirituali
in cui le voci delle suore erano talmente
belle da sembrare angeliche”.
Ma queste monache non si limitavano a
cantare e a suonare (cornetti, tromboni,
violini, arpe, clavicembali, flauti…); “alcune si dedicarono addirittura alla composizione, evento non comune, in un
mondo che per le donne prevedeva altri ruoli”.
Peraltro anche altre donne nel ‘600 composero brani musicali.
E proprio alla mostra “In-Audita musica.
Compositrici del ‘600 in Europa”, aperta
fino al 20 novembre nel Museo della Musica, ci si può avvicinare alle figure di circa quaranta compositrici europee, laiche
e religiose, “accomunate dal sentimento religioso, dal desiderio di esprimere e
coltivare la passione per la musica”.
Luigi Bignami pubblica un lungo
articolo, su Repubblica del 2 novembre, dedicato alle ultime scoperte scientifiche in merito al canto… dei topolini.
Il maschio del topo, infatti, “ha dimostrato di saper cantare in modo molto melodioso, anche se con
una frequenza così elevata che il
cervello umano non è in grado di
percepire i suoni emessi (…) con
questa scoperta i topi si uniscono
all’esclusivo gruppo musicale di
animali che sanno cantare, quali gli uccelli, i delfini, le balene, i gibboni e alcuni insetti”.
A scoprire il canto dei topi sono stati alcuni neuroscienziati
della Washington University School of Medicine del Missouri
(Usa) che “sono stati in grado di registrare una complessa
struttura di suoni che i topi possono emettere anche per diversi minuti” per richiamare la femmina.
“La scoperta risulta importante perché nei topi è facile modificare i geni, così che individuando e modificando quello che
controlla il canto si cercherà di capire l’importanza e il ruolo
che ha quest’ultimo negli animali”. Pare che i topi non sappiano cantare in coro, mentre per gli uccelli la capacità è comune: “cantano fino a 20 gruppi di ritornelli (…) e sono così
coordinati da seguire precisamente una sequenza”.
I delfini, poi, sono in grado “di riconoscere il ritmo e la melodia di un pezzo musicale e di riprodurli”, tanto che un ricercatore è riuscito a insegnare a un delfino il ritmo del grido
di “Batman” e a farglielo riprodurre. “Sarebbe la prima volta
che un non-umano dimostra l’abilità di discriminare il ritmo
musicale”.
La SIAE per
Scuola Musicafestival
Il numero di luglio-agosto di VIVAVERDI, il periodico ufficiale
della SIAE, ha dedicato uno spazio a Scuola Musicafestival,
sottolineando che si tratta della “manifestazione di riferimento per chi fa musica a
scuola”.
L’articolista, che cita
il Concertone di Rimini
(a cui si riferisce anche
la foto qui a sinistra) ci
informa delle novità
che vengono introdotte
dalla nuova edizione.
La SIAE, nella persona dell’allora Direttore
Generale, ha partecipato alla serata finale
di Scuola Musicafestival 2005.
Spazi per la musica...
in Conservatorio
Con chitarre, sassofoni,
voci liriche, jazz, violini e
clarini hanno protestato
sabato 5 novembre i 400 allievi dei Corsi Popolari Serali
di Musica del Conservatorio di Milano, a fronte dei tagli di
spazio che la riforma sta costringendo ad attuare.
”Siamo disponibili”,
ha detto il Direttore
del Giuseppe Verdi,
Leonardo Taschera,
sulle pagine di Repubblica, “a verificare se ci saranno
spazi in più”.
“Di quella decisione”, dice però il
presidente dei corsi, Roberto Smanio,
“non sapevamo nulla. Speriamo che
possano darci qualche aula in attesa di
alternative”.
15
RASSEGNA Stampa
Il 15 ottobre il Cittadino della
domenica (Brianza) ha presentato il metodo di insegnamento di Alberto Villa, maestro
elementare di Concorezzo: imparare cantando e ballando.
L’idea è nata come esperimento diversi anni fa, spiega
il maestro, quando ha deciso di sfruttare la sua capacità
con la chitarra.
“Ho deciso di comporre otto
canzoni con lo scopo di aiutare i bambini nell’apprendimento di una disciplina difficile come la grammatica (…) Ho puntato molto sulla musica dato
che ha una forte capacità di
stimolare l’intelletto umano”.
Il successo è stato immedia-
La musica degli animali
Verso RIMINI
Lavori
in corso
di Vittorio Gallarotti
L’annuale appuntamento con lo strumento musicale e con le tecnologie
per lo spettacolo (nel 2006 Disma Music Show e SIB sono contemporanei)
sta prendendo forma, giorno dopo giorno.
D
Dall’11 al 14 marzo 2006 si svolgerà a Rimini il grande evento dedicato alla musica e allo spettacolo, un appuntamento destinato a
portare nel comprensorio fieristico romagnolo più di 70.000 visitatori, veri protagonisti del primo
grande evento di respiro europeo
del 2006.
Disma Music Show
Sul fronte del DISMA MUSIC
SHOW la prima notizia è l’importante compleanno. Il Salone, infatti, varca nel 2006 la fatidica
decima edizione, un traguardo
importante che testimonia, al di
là dell’evento, la vivacità e la vitalità del settore.
Quando nel 1997 si svolse la prima assoluta del Salone, manifestazione che ebbe luogo nella vecchia sede di
Rimini Fiera, il settore
era in crisi, in contrazione da alcuni anni, e alla
ricerca di conferme, di stimoli e
di segni di ripresa.
Nel 2000, come salone primaverile, ebbe il privilegio di inaugurare la nuova, scintillante sede
del comprensorio fieristico riminese.
Oggi, a sei anni di distanza, il Disma Music Show offre agli espositori una completa gamma di servizi, una serie di padiglioni modernissimi e una struttura organizzativa che tiene conto delle esigenze delle differenti “anime” espositive.
“Avremo padiglioni specifici per
gli strumenti acustici e per gli
16
strumenti elettrici ed elettronici”, precisa la responsabile di
prodotto Maria Luisa Palazzo, “in
modo da offrire una connotazione su misura, che diventa in questo caso un servizio dovuto, agli
espositori che devono trovare il
luogo più confortevole per dimostrare la propria offerta commerciale”.
È un discorso che vale sia per il
settore acustico, dove una pressione sonora più controllata consentirà di effettuare dimostrazioni
anche di strumenti delicati e non
amplificati, sia, naturalmente, per il settore elettronico, dove presso gli
stand dei maggiori espositori verranno allestiti veri e propri teatri e palchi
per musica live
di grande qualità, a volte anche all’interno
di attrezzatissime cabine acustiche.
In Fiera saranno peraltro
attivi anche i grandi Palchi Live sui quali si esibiranno a rotazione (e a ciclo continuo) i dimostratori e gli endorser degli
espositori, per la maggior
parte musicisti di fama e
grandi esecutori capaci di sviscerare ogni possibile segreto degli
strumenti che devono presentare.
Altre iniziative collaterali stanno
prendendo forma giorno per giorno. Ci piace citare innanzitutto la
sesta edizione di Scuola Musicafestival, che porterà a Rimini, nel
segno della musica, migliaia di studenti, genitori e insegnanti. Poi Brass
Parade, con decine di
fanfare in una “squillante” gara di ottoni, e ancora l’appuntamento con il
Disco in vinile e il CD da
collezione (per due giorni, il sabato e la domenica) e altre mostre speciali in preparazione di cui
oggi è ancora prematuro
parlare.
di amplificazione attualmente sul
mercato.
La forza dell’unione
Grazie al contemporaneo svolgimento delle due manifestazioni
sarà quindi possibile attivare una
serie di importanti sinergie, come già era accaduto nell’edizio-
E a fianco...
il SIB
Il SIB è riconosciuto come uno
dei luoghi di riferimento, a livello europeo, per le
tecnologie dello
spettacolo, grazie a una meritatissima fama che si è costruito
in anni di successi,
Anche nel 2006 il salone si prepara ad essere la biennale di riferimento del settore. Come di consueto, aprirà i suoi battenti ai soli
operatori e si svolgerà dall’11 al
14 marzo in perfetta sovrapposizione al Disma Music Show.
Durante il SIB ci sarà, tra le tante
iniziative in programma, anche la
terza edizione del Sound Power,
l’unico appuntamento mondiale
per la dimostrazione dell’Audio
Professionale in regime dinamico
all’aperto, l’unica occasione al
mondo per gli operatori del settore di vedere esposti e in azione
i migliori e più avanzati sistemi
ne del 2004. I visitatori del SIB
avranno quindi libero accesso ai
padiglioni destinati al DISMA MUSIC SHOW, mentre gli operatori
del DISMA MUSIC SHOW avranno libero accesso anche al SIB (il
cui ingresso sarà invece assolutamente sbarrato per i visitatori
generici).
Sarà, per gli operatori, un modo
privilegiato per entrare in contatto, a 360 gradi, con tutto il mondo della musica (strumenti musicali, editoria, amplificazione e
servizi) oltre che con i prodotti,
le tendenze, i servizi e le tecnologie dello spettacolo e dell’entertainment in genere, in un contesto che, a marzo 2006, porterà
Rimini alla ribalta dell’attenzione
italiana ed europea.
DISMAMUSICA MAGAZINE
Dalle AZIENDE
Imparare il basso
con Massimo Moriconi
È improntato al senso delle
cose concrete il metodo per
basso elettrico firmato da
Massimo Moriconi e proposto
in due volumi e tre CD minus
one da Curci Editore. Moriconi
è uno dei protagonisti di punta del panorama jazz italiano
ed internazionale, e la sua
anima di musicista affiora in
quest’opera didattica attraverso la costante attenzione alla
praticità.
Gli argomenti affrontati nel
corso delle oltre 230 pagine
dei due volumi sono gli stessi
che vengono proposti in modo accademico da molti altri
manuali; il testo di Moriconi
si differenzia per il fatto che
il suo autore si tiene sempre
molto lontano dall’accademia
e molto vicino alla musica pratica, nel tentativo di avvicinare il più possibile lo studente
alla realtà musicale e professionale dello strumentista.
Si spiegano così, ad esem-
EDIZIONI CURCI
www.edizionicurci.it
Washburn: al terzo posto nell’heavy metal
pio, gli esercizi di lettura, la
cui lontananza dagli schemi
accademici è dovuta al fatto
che provengono spesso e volentieri da manoscritti originali realizzati per la sala di
registrazione; o, ancora, gli
esercizi di tecnica, che non
sono mai fini a se stessi,
ma sono sempre associati
a scale, accordi, a situazioni musicali che si verificano
dal vivo.
Tali caratteristiche, unite alla straordinaria esperienza dell’autore, fanno di questo metodo un punto di riferimento ideale non soltanto per chi studia, ma anche
per chi insegna; data la vocazione professionale di questi libri, infatti, sono molti i
suggerimenti e le tracce che
possono essere integrati con
profitto in un programma didattico preesistente. A tutto
vantaggio dello studente… e
del maestro.
Milano
02 760361
Presentata in anteprima a
SHG27 (e annunciata per
una prima ufficiale il 28 novembre) la nuova Enciclopedia Didattica per la tastiera
e il pianoforte prodotta da
CPM promette di bissare il
successo della versione per
chitarra sul mercato da quasi due anni. Parola di Mussida (junior e senior)!
Secondo una rilevazione effettuata dalla rivista statunitense REVOLVER, leader nel
mercato Hard Rock americano, la Washburn è al terzo
posto nel gradimento dei consumatorimusicisti sul vasto
mercato americano
di chitarre e bassi
del segmento heavy-metal. Secondo
questo studio effettuato da una società
indipendente, Washburn si è aggiudicata
un importante 14,8
per cento, alle spalle di Gibson (saldamente al primo posto con il 18,0 per cento) e di
ESP (con il 16).
La rilevazione, che verrà pub-
MASTER MUSIC
www.master-music.it
Rodano (MI)
02.95328102
Metti un violoncello a Natale
Il tempo di Natale si sta avvicinando a grandi passi, e anche se le vetrine dei negozi non
sono ancora addobbate di conseguenza, sono già moltissimi
i giovani musicisti che stanno
contando i giorni che li separano dall’occasione che permetterà loro di avere in regalo questo o quello strumento, questo
o quell’accessorio che ancora
non si possono permettere.
In questa atmosfera, resa particolarmente frizzante anche
dal tradizionale lavoro di preparazione dei saggi natalizi che
più o meno in tutte le Scuole di
Musica del Paese avranno luogo da metà dicembre in avanti,
SCHOTT MUSIK
www.schott-music.com
le proposte musicali di Schott
suonano particolarmente gradite e stimolanti. L’editore tedesco ha infatti a catalogo una
nutrita serie di raccolte di brani tradizionali, che vengono proposti al pubblico nella ricca declinazione delle versioni tradizionali, delle riletture in chiave
moderna e degli arrangiamenti
per piccoli ensemble. Proprio di
quest’ultimo gruppo fa parte il
grazioso Cellos for Christmas
che propone in una elegante veste grafica un repertorio semplice per uno/due violoncelli soli o
accompagnati dal pianoforte.
Il libro è ingentilito da una serie
di disegni a china che faranno
blicata integralmente nel
prossimo gennaio, è stata effettuata intervistando un importante campione di persone. La domanda era: “Quale
marchio di chitarra o basso possiedi, o prevedi di
acquistare?”.
Alle spalle di
Washburn, e rimanendo entro i primi dieci marchi,
si trovano Ibanez,
Schecter,
B.C.
Rich, Epiphone,
Jackson e PRS.
Ernie Ball e
Music Man
con Mogar
senz’altro piacere agli studenti
più giovani, ed è accompagnato
da un CD sul quale trovano posto le tracce audio con la realizzazione dei brani nella versione
completa e con il solo pianoforte accompagnatore.
Ripalta Cremasca
0373 68493
Da novembre, i marchi Ernie
Ball e Music Man saranno distribuiti in esclusiva sul territorio italiano da Mogar Music.
Il catalogo Mogar si arricchisce così dei rinomati bassi
Sting Ray e delle prestigiose
chitarre Signature nate dalla
collaborazione con musicisti
come John Petrucci e Steve Lukather. Non mancherà neppure il ricchissimo assortimento di corde, accessori e merchandising legato
ai due marchi.
MOGAR MUSIC
www.mogarmusic.it
COMUNICATO STAMPA
Un successo
il Roland Dealers’ meeting 2005
Si è concluso con un bilancio decisamente positivo il Roland Dealers
meeting che si è tenuto a Milano nei
giorni 3 e 4 ottobre. Tutti i più importati rivenditori italiani sono stati invitati e sono intervenuti.
All’interno della cornice del notissimo club Blue Note di Milano si è
svolta la presentazione dei nuovi
prodotti che Roland immetterà sul
mercato in questo ultimo scorcio
d’anno.
Tra gli strumenti che sono stati dimostrati spicca senz’altro la versione 2 della workstation di arrangiamento G-70. Oltre a nuovi styles la nuova
versione potenzia la G-70 con nuove funzioni tra
18
cui quella chiamata Guitar Mode che permette di
simulare nei minimi dettagli il comportamento di
una chitarra acustica o elettrica e che consente ai
tastieristi di misurarsi con le più note tecniche chi-
tarristiche. Tra le altre funzioni aggiunte dalla versione 2 ricordiamo Auto Sync per allineare i loop
audio memorizzati nel generatore sonoro agli stili o alle song e Style Converter che consente di
sfruttare il sequencer a 16 tracce per trasformare qualsiasi Midi File in Music Style. E in assoluta
anteprima è stata presentata la scheda di espansione SR-G01 dedicata alla G-70 che sarà disponibile con il mese di dicembre.
Il Dealers’ meeting è stato poi l’occasione per presentare il nuovo pad allenatore
RMP-5, il groove sampler SP-404, il twin
pedal Boss RT-20 (Rotary sound processor), gli amplificatori per basso D-Bass
15 e 210 e la tastiera liturgica C-190.
Ma Roland ha anche colto l’occasione
per presentare in assoluta antemprima
un prodotto a lungo richiesto dai musicisti italiani: la nuovissima V-Accordion
FR7/5 nella versione a bottoni che è
stata dimostrata da Ludovic Beyer, fisarmonicista francese che ha incantato il
pubblico presente. I migliori musicisti collaboratori di Roland italiani
ed europei si sono alternati sul palco dando
vita ad uno spettacolo
che è stato molto apprezzato.
Il meeting al Blue Note
si è concluso con l’intera band Roland che
ha deliziato i rivenditori
presenti con un pezzo
di insieme.
La sera, durante la cena che ha concluso la
giornata, il pubblico ha
potuto ascoltare, oltre al resto, un’esibizione d’insieme di due dei maggiori fisarmonicisti del giorno
d’oggi: Sergio Scarpini e Ludovic Beyer.
L’uno con la V-Accordion a pianoforte e l’altro con
la versione a bottoni si sono esibiti in un duetto
davvero memorabile. Tra altre esibizioni musicali
e intrattenimenti la serata si è conclusa in maniera decisamente positiva con un appuntamento al
prossimo anno.
DISMAMUSICA MAGAZINE
Da Exhibo il più piccolo
digital recorder professionale
sul mercato
Dalle AZIENDE
SUONA, suona...
la batteria!
Lo scorso 17 Settembre è stato inaugutrato il significativo ampliamento del punto vendita SUONA di Limbiate , che ha aperto un’intera ala dedicata alle batterie, e
che ha promosso l’evento in collaborazione con l’azienda
DRUM SOUND e con i suoi artisti. Anche rinunciando all’idea originale (che prevedeva un palco all’aperto nel grande
spiazzo antistante il punto vendita) a causa di un tempo davvero
inclemente, la giornata è stata a dir poco esaltante.
L’evento, denominato SUONA DAY, non si è limitato a sottolineare il rinnovo dei locali di SUONA, ma ha portato in
evidenza il nuovo ruolo promozionale del punto vendita,
che è anche Show Room Drum Sound ufficiale. “Siamo gli
unici rivenditori scelti dall’azienda in Lombardia per trattare quello che consideriamo uno dei marchi professionali
più interessanti attualmente sul mercato”, ha dichiarato Saimon Fedeli, uno dei titolari del punto vendita.
La gamma Drum Sound è formata da strumenti custom Made in Italy di livello decisamente molto elevato, come lo
stesso titolare dell’azienda, Luca Deorsola, ha personalmente spiegato agli intervenuti. Ai discorsi ufficiali, come è giusto, ha fatto seguito la musica, con le
dimostrazioni di EUGENIO MORI (batterista tra gli altri di
Biagio Antonacci), a cui
si sono poi sostituuiti molti degli intervenuti, desiderosi, oltre che
di vedere e sentire, anche
di “provare” questi formidabili strumenti.
DR-100 è un digital recorder
portatile dotato di numerose
funzioni. Grazie alle sue dimensioni estremamente compatte,
si rivela uno strumento ideale
per giornalisti e per tutte le applicazioni broadcast.
AEQ ha sviluppato DR-100
con l’obiettivo di colmare un
evidente vuoto nel mercato, da tempo in attesa di un
prodotto che, pur rimanendo
estremamente leggero e facilmente trasportabile, fosse in
grado
di effettuare registrazioni audio di alta qualità
per applicazioni di livello professionale.
EXHIBO
www.exhibo.it
L’equalizzatore, firmato Crest
Outline nella cattedrale
Il nuovo CPQ 2131P
non è soltanto un
equalizzatore grafico.
È, come dicono orgogliosi alla Sisme, il risultato di un’esperienza di progettazione che dura da decenni, e che da decenni è indicata dai tecnici di tutto il mondo come un vero e proprio punto di riferimento per l’intero settore. Il nuovo nato di
Crest è un equalizzatore grafico ricco di 31 controlli ad 1/3
di ottava con circuiti per la rilevazione del feedback. Il design pulito del pannello frontale offre l’accesso immediato a
numerose funzioni, come la regolazione fine dei livelli di ingresso, facilitata dalla presenza di 31 LED in corrispondenza
dei comandi, o la prevenzione dei feedback che si affida agli
stessi indicatori per indicare con largo anticipo la presenza di
un ritorno su di una fascia specifica del segnale.
La particolare versatilità di questo equalizzatore, unita ad un
rapporto segnale/rumore fra i più favorevoli sul mercato e al
design ergonomico, promettono di fare di questo apparecchio
un nuovo standard di riferimento per l’intero settore.
Sembra il titolo di un romanzo
gotico, invece è un fatto reale:
il 2 novembre scorso, a Kwangjoo City (Corea del Sud), è stata inaugurata una nuova, grande cattedrale. Si tratta della
Kwangjoo Gyeojassi (Mustard
seed) Presbyterian Church, una
delle più imponenti strutture religiose del Paese, e la sua inaugurazione è avvenuta alla presenza delle massime autorità
ecclesiastiche e civili.
Il coinvolgimento di Outline in
questo grande evento è dovuto
al fatto che il sistema di diffusione del suono di questo edificio sacro è costituito da un line array Outline Butterfly com-
SISME S.p.A.
www.sisme.com
Osimo Stazione
071 78.19.666
Le dimensioni di DR-100 sono
in tutto e per tutto simili a quelle di un telefono cellulare: il recorder può quindi essere comodamente trasportato ovunque si desideri.
Senza contare che il sistema
di controllo, estremamente
semplificato ed intuitivo, consente di configurare a proprio
piacimento le varie opzioni utilizzando anche una mano sola. Le registrazioni vengono
effettuate tramite il microfono
interno, ma è comunque possibile collegare un microfono
esterno per ottenere registrazioni più fedeli. Non solo. È anche possibile accedere a semplici funzioni di editing audio,
che consentono di effettuare
il montaggio del materiale registrato senza dover ricorrere
necessariamente a software
specifici. Dotato di porta USB
e interfaccia RS232 (abbinabile a un modem), DR 100 rende inoltre semplicissimi la tra-
Monza (MI)
039.2084.1
posto da 16 moduli
Hi-Pack C.D.H. 483
e da 4 moduli LoPack C.D.L. 1815.
L’impianto, che è
stato installato dal
distributore locale
di Outline, è stato
scelto in considerazione della
sua notevole fedeltà. Come si
può vedere dalla fotografia, la
sala centrale della cattedrale
di Kwangjoo è infatti molto ampia (può contenere 3.000 persone sedute) e, di conseguenza, presenta tempi di riverberazione molto sfavorevoli nei
quali i sistemi convenzionali di
amplificazione del suono si tro-
OUTLINE Audio International
www.outline.it
Vocabolario
pratico
della musica
vano a disagio. Il sistema Outline, invece, si è dimostrato
perfettamente all’altezza della
situazione, e ha permesso di
ottenere una diffusione estremamente pulita che consente
una comprensione ottimale del
parlato – un aspetto che, in un
ambiente destinato al culto religioso, è addirittura più importante della musica.
Flero (BS)
030 35.81.341
M.I.: Tecnica per tutti i… palati
Le pubblicazioni contraddistinte dal
marchio “M.I.” si stanno rapidamente imponendo all’attenzione di studenti e insegnanti di tutti i livelli in virtù
della loro autorevolezza e per il fatto
che propongono informazioni teoricopratiche di chiaro stampo moderno. Si
tratta di una serie di volumi nati negli
USA (MI sta per Musicians Institute, la
CARISCH
www.carisch.com
20
collana ufficiale di testi didattici edita
dalla omonima prestigiosa scuola californiana) e tradotti per il mercato italiano da Carisch. Tutti i testi sono caratterizzati dalla presenza di un metodo di esposizione di tipo scientifico e
di un linguaggio moderno e pulito che
– in stile perfettamente americano –
va dritto al sodo.
Segnaliamo in particolare la disponibilità di quattro volumi destinati idealmente ai diversi componenti di una formazione rock o jazz. Il volume per tutti, che affronta gli aspetti teorici della
musica, è Armonia e Teoria: concetti
fondamentali. Si tratta di un metodo
particolarmente interessante per il fatto che affianca alle nozioni tradizionali
la teoria degli accordi “moderni”, con
tanto di scale alterate e teoria delle
sostituzioni. Tecnica Vocale si rivolge
invece a cantanti (uomini e donne) alla ricerca della loro “vera voce” ed è
un testo pensato per chi canta già con
regolarità ma non ha mai preso lezioni
in proposito. Chitarra Ritmica – la Guida completa intende fornire la panoramica più esauriente possibile in tema
di famiglie di accordi, stili di accompagnamento, tecniche esecutive. Non
mancano incursioni nel Fingerstyle, nel
Flatpicking e negli arpeggi, e accanto
alla notazione tradizionale è previsto
anche l’uso della tablatura. La chitarra solista, infine, fornisce una visione
d’insieme delle tecniche di improvvisazione e degli elementi teorici necessari per districarsi attraverso generi e
stili musicali anche molto diversi.
Nel complesso, si tratta di una serie
particolarmente utile sia per un approfondimento personale (i CD a corredo
smissione e lo scaricamento
del materiale registrato.
Completo di ricevitore FM Stereo incorporato, DR-100 è anche ideale per ascoltare la musica: e attraverso di esso è
possibile registrare i brani radiofonici preferiti e leggere file musicali in formato Mp3 archiviati nella memoria flash interna.
Altri formati di registrazione
sono: G.723, ideale per la registrazione della voce e per
sfruttare al meglio la capacità di memoria, e MP2, formato
utilizzato prevalentemente per
il broadcasting, che rappresenta un ottimo punto di partenza
per le operazioni di editing.
di ciascun volume aiutano
a comprendere anche
a livello pratico gli argomenti affrontati sulle pagine del libro), sia come
manuale a latere rispetto ad un corso
tenuto da un insegnante in carne ed
ossa. Al punto che questi volumi possono essere consigliati con successo
sia agli appassionati che ai docenti,
come metodi “alternativi” da proporre
ai propri allievi.
S. Giuliano Milanese (MI)
02 98221212
Il vocabolario pratico
della musica di Roberto Braccini è un’opera di riferimento per
chi ha la necessità di
usare i termini tecnici
in lingue diverse dall’italiano.
L’opera di Braccini,
ora disponibile su CDROM, mette a disposizione più di 4.000 termini tecnici in quattro
lingue: italiano, tedesco, francese e inglese. Ai termini della tradizione classica è stato affiancato il repertorio semantico dell’area jazz, della musica contemporanea e
della musica elettronica, con il risultato che
questa raccolta rappresenta la più efficace “interfaccia” multilinguistica per il musicista professionista.
A un prezzo inferiore
rispetto a quello di un
comune cd audio…
SCHOTT MUSIK
www.schott-music.com
DISMAMUSICA MAGAZINE
DISMA 82X390
Alla scoperta del pianoforte jazz
lo apparente per i jazzisti, dal
momento che l’inglese è la lingua franca del Jazz), i due volumi presuppongono una certa
preparazione di base, e proprio
per questo sono consigliati, rispettivamente, per un livello
medio e medio-alto. Sono quindi particolarmente indicati per
tutti gli appassionati che hanno già una buona “infarinatura” teorica, oltre che per chi
suona già a livello semiprofessionale; allo stesso tempo, la
loro impostazione rigorosa potrà attirare le attenzioni e suscitare le simpatie degli insegnanti, che con l’acquisto
di questi due volumi avranno
a disposizione un prontuario
(estremamente ricco di esempi) dell’armonia e della tecnica
improvvisativa jazz.
SCHOTT MUSIK
www.schott-music.com
Ripalta Cremasca
0373 68493
bele di carta, al cui interno occorre individuare l’area delle
riviste musicali, dove è necessario fare una scelta precisa.
Ci sono infatti le riviste di tendenza, in cui la musica è solo uno tra i diversi argomenti
trattati; ci sono le riviste musicali, che parlano di novità
discografiche e musicisti, distinte di solito per generi musicali, e ci sono poi le riviste
specializzate, distinte per categorie: chitarristi, batteristi,
appassionati di computer music e home recording. A mio
parere, oggi manca una rivi-
Il rotary che tutti
stavano aspettando
Exhibo annuncia la disponibilità del nuovo microfono Sennheiser SKM 5200.
Si tratta di un microfono
estremamente versatile,
in grado di rispondere alla
perfezione ad ambienti professionali molto diversi, come la televisione e il mondo della musica live.
Grazie alle otto capsule
intercambiabili (due delle
quali firmate Neumann) e
ai quattro diversi diagrammi polari (omnidirezionale, cardioide, cardioide largo, super cardioide), SKM
5200 può essere adattato
a qualunque tipo di situazione, riuscendo a garantire sempre la migliore qualità del suono.
ROLAND ITALY
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i grandi metodi
per chitarra e basso
tradotti in italiano
ML2449 con CD
Alfred Publishing Co.
BEGINNING CHITARRA BLUES
di David Hamburger
Metodo completo per chitarra blues.
(Beginning, Intermediate, Mastering).
EXHIBO
www.exhibo.it
BEGINNING CHITARRA JAZZ
di Jody Fisher
BEGINNING BASSO ELETTRICO
di David Overthrow
Il Metodo completo per basso elettrico.
ML2532 con CD
sta capace di essere rete di
collegamento tra le diverse
esperienze di ascoltatori, musicisti e operatori del settore,
che hanno una comune finalità: la creazione e l’ascolto di
buona musica prodotta grazie a strumenti adeguati. E il
progetto di InSound vuole colmare proprio questa lacuna,
con una proposta orizzontale e specialistica allo stesso
tempo, capace di restituire integrità all’esperienza musicale, fatta di suoni, prodotti da
strumenti e utilizzati da tecnici e musicisti”.
Il progetto è sicuramente
ambizioso, e di buon grado
auguriamo all’amico e collega Chianura di riuscire nel
suo intento. E non lo neghiamo: siamo già curiosi di vedere e sfogliare il primo numero di InSound, che verrà
presentato ufficialmente al
MEI - Meeting delle Etichette
Indipendenti di Faenza proprio quando questo numero
di Dismamusica Magazine
starà viaggiando verso i suoi
abbonati.
Che dire in questi casi? In
bocca al lupo, Piero!
ML2411 con CD
ML2319
Musician Institute
CHITARRA RITMICA - LA GUIDA COMPLETA
di Bruce Buckingham e Eric Pascal
GUITAR SOLOING - LA CHITARRA SOLISTA
di Daniel Gilbert e Beth Marsalis
Arese (MI)
02 937781
Il sax sta conoscendo una progressiva diffusione anche presso i giovani e i giovanissimi. Una condizione che dovrebbe favorire la diffusione di libri come Suonare il sassofono, il metodo scritto da Peter Wastall per i tipi della Boosey & Hawkes
e diffuso in versione italiana da Carisch. È un libro pensato
per chi si avvicina allo strumento per la prima volta e può
essere utilizzato sia per lezioni individuali che per incontri di
gruppo. Ogni “capitolo” corrisponde all’incirca a quello che è
possibile affrontare in un’ora di lezione; e la
presenza di ventiquattro “unità” suggerisce per il libro una validità ipotetica di
un anno scolastico. Disponibile nelle
versioni per tenore e contralto, il libro
è accompagnato da due CD con una
ricca serie di esempi musicali e l’esecuzione integrale degli esercizi.
CARISCH
www.carisch.com
S. Giuliano Milanese (MI)
02 98221212
Hal Leonard
the ADVANCING GUITARIST
Concetti e Tecniche
chitarristiche applicate
di Mick Goodrick
ML2206
ML2537
ML1428 solo Metodo
ML1426 con CD
ML1427 con MC
Gewa Med aiuta i giovani
Dal 3 al 7 dicembre
prossimi si terrà a
Vigo di Marilleva la
terza edizione di
Music Village, la
cinque giorni di esibizioni e di formazione musicale e
discografica che
darà ai musicisti
emergenti proveGEWA MED
www.gewamusic.com
DISMAMUSICA MAGAZINE
ML2514 con CD
Da soli o in gruppo, con il sax
È sicuramente motivo di orgoglio per Boss
l’arrivo, previsto per dicembre, del nuovo
Twin pedal dedicato all’effetto rotary.
Il nuovo nato, che si chiama RT-20, è caratterizzato dalla presenza di un “virtual rotor” piuttosto vistoso che riproduce graficamente gli effetti acustici in uso. E sfoggia caratteristiche tecniche di
tutto rispetto, che vanno dal motore COSM a modelli fisici (per
la simulazione dell’effetto rotary) alla disponibilità di un Overdrive completamente regolabile. RT-20 è in grado di riprodurre con
precisione gli effetti di accelerazione, velocità della tromba e del
tamburo dei bassi, oltre naturalmente ad una serie di impostazioni preconfezionate che faranno la felicità di chi non vuole perdere
troppo tempo a studiare il manuale.
Se poi si vuole applicare questo effetto ad una tastiera, basta agire sul selettore guitar/keyboard ed il gioco è fatto…
nienti da tutta Italia la possibilità di esibirsi di fronte agli
operatori del settore discografico. Ciascuna delle band che
si iscrivono alla manifestazione
(il termine ultimo è fissato per
il giorno 30 novembre) dovrà
consegnare un demo (da uno
a tre pezzi) che verrà ascoltato da una commissione artistica. In seguito, entro la fine del
Pagina 1
Il nuovo di
Sennheiser
Nasce una nuova rivista: InSound
Nella motivazione che annuncia questa nuova avventura
editoriale, spicca il sottotitolo
della nuova testata: il nuovo
mensile di musica, strumenti
e musicisti. E dietro alla nuova rivista c’è una vecchia conoscenza del mercato, uno
dei punti di riferimento per
tantissimi appassionati: Piero Chianura, già direttore di
SM Strumenti Musicali.
Gli abbiamo chiesto perché ha
voluto cimentarsi con questo
progetto, e ci ha risposto con
una semplice considerazione:
“Oggi le edicole sono una ba-
12:16
DALLE aziende
I due volumi di Exploring Jazz
Piano rappresentano un’autentica miniera d’oro per tutti
i pianisti (professionisti o semplici appassionati) che desiderano avvicinarsi in modo serio
alla letteratura e alla tecnica
jazz. Firmati da Tim Richards
(un apprezzatissimo pianista
jazz che insegna a Londra e
si esibisce da oltre vent’anni
in tutto il mondo), i due volumi
mettono a disposizione un percorso formativo estremamente
ricco e dettagliato, che parte
dall’analisi della pratica strumentale per fornire una completa copertura teorica.
Accanto alla trascrizione di numerosi standard (realizzati nello stile di questo o quel grandissimo interprete), l’autore
propone infatti una fitta messe di riferimenti armonici, indicazioni sull’uso dei voicing, dei
licks e di quant’altro è necessario per costruirsi una preparazione solida.
Entrambi i volumi sono particolarmente stimolanti e, allo
stesso tempo, complessi; al
di là del fatto che sono scritti in inglese (un “ostacolo” so-
25-10-2005
mese di gennaio, ogni membro
della commissione esprimerà
un giudizio personale su ciascuna band; e i progetti che risulteranno ai vertici della graduatoria complessiva verranno
segnalati ai più importanti operatori del settore discografico e
mass media musicali.
La responsabile Marketing di
Gewa Med, Ilaria Piermatteo,
è stata invitata a far parte della commissione artistica: il suo
compito sarà quello di assegnare una bellissima NJ Assassin alla band o al cantante il cui
sound si rivelerà più vicino allo
stile BC Rich.
Per informazioni è possibi
le consultare il sito Internet
www.espromotion.it/marilleva2005.htm
ML1550 solo metodo
ML1559 con MC
ML1701 solo metodo
Berklee Press
BERKLEE BASIC GUITAR, Parte 1 di William Leavitt
Il metodo Berklee Basic Guitar: Parte 1
A MODERN METHO FOR GUITAR di William Leavitt
S. Giualiano Milanese (MI)
02 9880929
21
Dalle AZIENDE
Il premio più prestigioso
per Sennheiser
Tre editori insieme per la Scuola di base
Ogni anno, da ventuno anni
a questa parte, la Mix Foundation for Excellence in Audio
attribuisce i prestigiosissimi TEC
Awards ai costruttori che si sono distinti sullo scenario internazionale per avere presentato prodotti di riferimento nel loro settore. I premi sono sponsorizzati da Mix Magazine, la
rivista statunitense per l’audio professionale leader nel mondo, e
vengono attribuiti in base alle graduatorie elaborate dai lettori sulla base delle indicazioni fornite da un panel di esperti. Per quanto
riguarda la categoria “Microphone Technology / Sound Reinforcement”, Sennheiser è risultata vincitrice; e l’attribuzione si deve
proprio ai microfoni della serie “ammiraglia”, i modelli della linea
e900. Si tratta di una linea di 10 microfoni destinati ad altrettanti
usi: dalla voce agli strumenti acustici, dalle percussioni alle chitarre elettriche. E proprio questa straordinaria flessibilità operativa,
unita ai valori di qualità di assoluto riferimento, ha fatto sì che la
giuria dei TEC Awards premiasse i prodotti Sennheiser. La stessa
flessibilità, gli stessi altissimi livelli qualitativi, fanno sì che i microfoni Sennheiser vengano scelti da un numero ogni giorno più
grande di artisti, tecnici del suono e società di noleggio, che vedono nella gamma e900 lo strumento più adatto alle esigenze più
diverse della ripresa del suono.
EXHIBO
www.exhibo.it
Monza (MI)
039.2084.1
Il grande organo…
in un piccolo spazio
Roland annuncia la disponibilità del nuovo organo liturgico “portatile” C-190.
Si tratta di uno strumento
che propone,
in uno spazio
estremamente compatto,
alcune delle
caratteristiche di punta
della linea di
organi liturgici sviluppati
a marchio Rodgers.
Il “piccolo” C-190 è in ogni
caso dotato di una tastiera
semipesata a 76 tasti, grazie
alla quale è possibile simulare la presenza di un doppio
manuale; inoltre è possibile
affiancargli una pedaliera MIDI che può restituire all’organista la possibilità di suonare
i bassi. Sul versante del generatore sonoro, il “piccolo”
C-190 vanta una dotazione di
ROLAND ITALY
www.roland.it
tutto rispetto, che comprende 43 campioni tratti dalle
celebri librerie Rodgers, 14
suoni orchestrali e una capacità polifonica di 128 note. Il sequencer interno, il
design con registri a placchetta e la
funzione windchest panning
fanno di questo strumento un candidato alla posizione di leader nel mercato degli organi-guida per assemblea.
è quindi uno strumento che
potrà essere proposto con
successo come strumento
per le prove dei cori liturgici e come strumento liturgico presso le cappelle e le
piccole chiese ancora sprovviste di uno strumento di riferimento.
Arese (MI)
02 937781
Nel momento in cui è importante capire che la strategia migliore per la promozione del nostro settore passa attraverso la creazione di sinergie di filiera,
fa particolarmente piacere constatare
come ci siano soggetti economici che
si associano per la realizzazione di un
progetto finalizzato al bene comune.
È quanto accade con il Concorso Nazionale di Composizione musicale per
la Scuola di base, che ha visto la collaborazione di tre editori di primo piano della scena nazionale: BMG Ricordi,
Carisch e Rugginenti.
Ampli e chitarre da Mogar
È decisamente azzeccato il titolo del volume Piani incrociati, con il quale Emilio Merone
propone un percorso didattico
per il pianoforte che travalica
le barriere fra gli stili musicali. Una sorta di “teoria unificata
della musica” che spazia dalle nozioni di base dell’armonia
classica alla pronuncia swing,
dall’improvvisazione alla storia
della musica jazz-pop.
La ricchezza degli argomenti, la
possibilità di affrontarli da diversi punti di vista e la prevalenza di indicazioni stilistiche e
tecniche sugli spartiti fa di questo libro una proposta indicata per chi è alla ricerca di uno
strumento integrativo rispetto ad un percorso preesisten-
Sono molte le novità del catalogo Mogar in quest’ultimo
scorcio di 2005. Accanto al celeberrimo pickup DiMarzio Evolution Middle, il single coil che
deve la propria fama al fatto di
essere montato al centro della
Ibanez JEM di Steve Vai, è disponibile in quantità limitatissime la Ovation Legend Ltd Historical Reissue. Si tratta della
chitarra utilizzata da John
Lennon nel 1980 per
CARISCH
www.carisch.com
te sullo strumento. Allo stesso tempo, il libro può essere
consigliato con profitto agli insegnanti più “tradizionali”, che
potranno trovare fra le pagine
di Piani incrociati una serie di
interessanti suggerimenti per
arricchire la propria proposta
didattica con suggestioni dal
sapore moderno.
S. Giuliano Milanese (MI)
02 98221212
Per volare alto con… la chitarra
Appartiene alla collana Curci Young il nuovo volume della serie La chitarra
volante. Si tratta in questo caso di un’appendice che esce all’indomani del
secondo volume e che si rivolge quindi agli studenti già in possesso delle
competenze tecniche di base dello strumento.
Accattivante nel tipo di proposta didattica come nella veste grafica, questa appendice al metodo propone un percorso didattico alla scoperta delle tecniche di accompagnamento ritmico. Dal rock al blues, dalla samba
al walzer, il testo spiega in modo semplice come gestire le pennate, i bassi, gli arpeggi e
tutti gli altri effetti necessari per padroneggiare una buona tecnica di accompagnamento. L’appartenenza di questo volume alla collana de La chitarra volante è sottolineata dalla scelta dell’autore, Vito Nicola Paradiso, di includere come brani di repertorio anche 50 pezzi contenuti nei
primi due volumi. In questo modo, lo studio dell’accompagnamento dovrebbe risultare più semplice, perché si basa sull’arrangiamento di frammenti musicali già noti.
EDIZIONI CURCI
www.edizionicurci.it
l’incisione del suo ultimo LP,
Double Fantasy. Lo strumento, dalla caratteristica finitura
color tabacco, presenta una
interessante combinazione di
legni, che vanno dall’abete sitka per la tavola all’ebano per
la tastiera e al noce per il ponte. Il pickup Ovation Original e
le meccaniche dorate Schaller
contribuiscono infine con un
tocco di raffinatezza alla creazione di questo strumento che
non mancherà di premiare le attese dei collezionisti.
Altre grandi soddisfazioni sono attese dall’arrivo sul mercato degli ultimi amplificatori proposti
da Engl. Si tratta dei modelli E265 Sovereign ed
E368 Sovereign, capaci
di erogare attraverso i
coni Celestion 100W di
potenza. Presentati in anteprima alla MusikMesse di Francoforte della primavera scorsa, i due modelli differiscono
per la configurazione dei coni, ma offrono entrambi quattro canali (Clean, Crunch, Soft
Lead, Heavy Lead), un equalizzatore a 3 bande per canale,
un preamp valvolare, un riverbero a molla Accutronics indipendente per ciascun canale
e un’interfaccia MIDI incorporata.
Milano
02 760361
Per Proel una conferma...
sul campo
Casale Bauer annuncia la disponibilità, a partire dal mese di
novembre, di due importantissime novità Digitech: il pedale JamMan Looper e la pedaliera GNX3000.
Il primo è un pedale nato per registrare, riprodurre e gestire loop
in maniera intuitiva e veloce; i campioni possono essere registrati
con estrema facilità e salvati nella generosissima memoria interna.
Questa si avvale di un supporto CompactFlash che può essere esteso fino ad una capacità di ben
2GB – il che, tradotto in termini “musicali”, significa qualcosa come sei ore e mezzo di capienza e
la possibilità di trasferire il materiale audio da e su PC.
La pedaliera GNX3000, invece, offre una potente sezione effetti, con tanto di simulazione digitale di
amplificatori e cabinet delle famiglie più diverse; fa da interfaccia audio e MIDI; ed è dotata di un raffinato preamplificatore microfonico DBX grazie al quale è possibile mixare il segnale della voce con il suono dello strumento. Può essere quindi usata con grande soddisfazione sia sul palco che in uno studio di
registrazione domestico; entrambi gli ambienti possono infatti
beneficiare della raffinata effettistica e delle funzioni integrate. Che, naturalmente, sono sempre a portata di… piedi.
22
la di base, che
fanno
riferimento soprattutto allo Strumentario ORFF
con l’aggiunta di
strumenti classici.
La pubblicazione, che si rivolge agli insegnanti della scuola di base, offre per
ciascuno dei brani la partitura completa e le parti staccate; e la vendita del
CD, che viene proposto ad un prezzo
“politico”, contribuirà al finanziamento
del progetto Salva la Musica.
Per una musica senza confini
Effetti, registrazione, MIDI:
tutto a portata di… piedi
M. CASALE BAUER
www.casalebauer.com
Il Concorso ha registrato la partecipazione di numerosi insegnanti della
Scuola di base, e la premiazione dei
vincitori è avvenuta a Rimini durante il
Disma Music Show 2005. A distanza di
alcuni mesi, i tre editori hanno presentato al pubblico il l’edizione a stampa
dei tre brani vincitori e il CD con l’incisione degli stessi.
I tre pezzi, firmati da Nicola Meneghini (Sol-Fa-Mi-Re e Cinque Variazioni sul
tema “J’ai du bon tabac”) e da Giancarlo Bini (Kookaburra), sono costruiti
sugli organici didattici tipici della Scuo-
Cadriano di Granarolo
051 76.66.48
Nuovo successo internazionale per PROEL Sound
Reinforcement. L’azienda di Sant’Omero, in collaborazione con la filiale
di Londra, ha portato a
termine la realizzazione
dell’impianto di diffusione del suono della Ricoh
Arena di Coventry, in Inghilterra. L’installazione rappresenta per PROEL un motivo di orgoglio anche in funzione del tipo di distribuzione del segnale audio, che sfrutta il sistema VxLAN con cavi in fibra ottica.
A Coventry sono stati installati dei diffusori completamente customizzati: si tratta dei modelli TFLV15P8, la cui verniciatura
bianca, in particolare, ne rende l’estetica funzionale all’immagine di questa imponente struttura sportiva.
PROEL
www.proelgroup.com
Sant’Omero (TE)
0861 81241
MOGAR
Lainate (MI)
www.mogarmusic.it 02 935961
Vent’anni
per Stomvi
1985 - 2005: è il ventesimo anniversario anche per STOMVI,
l’azienda spagnola leader negli
ottoni con sede a Valencia. In
Italia è distribuita da RIPAMONTI di Paderno Dugnano (MI)
L.A. Ripamonti Paderno D. (MI)
www.laripamonti.com 02 9189696
DISMAMUSICA MAGAZINE
ANCORA PIÙ POTENTE!
La nuova versione del sistema operativo della G-70
offre 10 nuovi Music Style e 20 nuove funzioni.
Fra le più importanti ci sono il nuovissimo
GUITAR MODE, che permette di simulare nei
più piccoli dettagli il comportamento di una
chitarra acustica o elettrica e che consente ai
tastieristi di misurarsi con pennate, stoppate e
con numerose altre tecniche chitarristiche. La
funzione AUTO SYNC, poi, permette di allineare i loop audio memorizzati nel generatore sonoro agli stili o alle song.
Grazie poi alla funzione STYLE CONVERTER è possibile sfruttare il sequencer a 16 tracce per trasformare qualsiasi MIDI file in Music Style.
Scoprite le straordinarie innovazioni della G-70 OS2 all’indirizzo
www.rolandkeyboardclub.com
Un potente motore sonoro che offre 128 note di polifonia e 6 parti
Realtime utilizzabili contemporaneamente. Una ricchissima libreria
di oltre 1500 suoni comprendente waveforms derivate
dalla serie Fantom-X, nuovi stupendi suoni di fisarmonica
e una sezione “Harmonic Bars” derivata dalla famosa
serie VK per suoni di organo davvero realistici, oltre alla
possibilità di espansione tramite schede serie SRX
La tecnologia del DisCover-5 è presente nella G-70 ed è ora applicabile anche alla parte arranger. Le funzioni Cover e Make Up
Tools per la modifica dell’orchestrazione sono adesso utilizzabili anche con gli styles. Per la gestione delle basi MIDI,
G-70 dispone di database con ricerca e creazione di indici,
funzioni Mark/Jump, Minus One e di una nuova sezione sequencer a 16 tracce con microediting
G-70 vi supporta nelle vostre performance grazie alla tastiera a 76
note Pro-Action, ai nuovi pulsanti di controllo per la parte arranger, gli slider multifunzione e il display touch screen a colori
con visualizzazione testi e partitura
Ben sette sezioni effetti indipendenti sono
presenti sulla G-70, tra cui una completa sezione Harmonist per
l’elaborazione vocale con funzioni Auto Pitch e Vocoder e una sezione Mastering tools derivata dai registratori serie VS
G-70 è dotata di una memoria interna Flash da 50 MB a cui
è possibile abbinare tramite adattatore PC-Card una memoria
esterna opzionale tipo CompactFlash, SecureDigital, SmartMedia, ecc. per aggiungere in modo facile ed affidabile numerosi gigabytes di spazio aggiuntivo
G-70 garantisce ottime possibilità di collegamento e comunicazione,
grazie alla nutrita dotazione di ingressi/uscite audio, controlli a pedale, prese midi tradizionali e porta USB per il trasferimento dati e
comunicazione con personal computers
G-70 SR-G01 UPGRADE KIT
Roland Italy spa - Viale delle Industrie, 8 - 20020 Arese (MI)
tel. 02 937781 fax 02 93581312
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