gerusalemme. . aperta ai turisti l`area archeo “cittadella di

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gerusalemme. . aperta ai turisti l`area archeo “cittadella di
Anno
XIII
n. 563 Venerdì 16 Maggio 2014 Settimanale in pdf
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GERUSALEMME.
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In copertina, Eli Shukron, l'archeologo israeliano mentre passeggia tra le rovine
archeologiche della Città di David nei pressi della Città Vecchia di Gerusalemme
(credit foto AP Photo / Sebastian Scheiner/phys.org/)
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Andrea Pivatello
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Heos Editrice 2010
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Sommario
PRIMO PIANO
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CAPRI. UN MORETTO FV ILLUMINA IL BELVEDERE DI PUNTA TRAGARA
ATTUALITÀ
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LA “CARTA COSTITUZIONALE AGROALIMENTARE” CERTIFICHERÀ BUONE PRATICHE
E SICUREZZA DEL CIBO
BERLINO, PREMIO “INVENTORE EUROPEO 2014”
AMBIENTE
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8
SOS, CONDIVIDERE I DATI PER UNA GESTIONE SOSTENIBILE DEI MARI
L’ENERGIA DIVENTA SMART CON L’INTERNET DELLE COSE
TECNOLOGIA
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L'ELETTRONICA FLESSIBILE FINIRÀ NEL CORPO UMANO PER TRASMETTERE DATI
TARDIS PREPARA I GIOVANI A GESTIRE L’ANSIA DA COLLOQUIO DI LAVORO
LA SMART BICI IN BORSA PER CITTÀ PIÙ VERDI
SCIENZE
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IMMAGINI TROPPO VELOCI: IL CERVELLO SI DIFENDE E “PATTEGGIA”
AUSTRALIA, RINVENUTI SPERMATOZOI GIGANTI DI 17 MILIONI DI ANNI FA
SALUTE
Settimanale di scienze politica cultura
Direttore responsabile Umberto Pivatello
Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997
Roc n. 16281
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IN ARRIVO LA MAGLIETTA “SMART” CHE MONITORA I PARAMETRI VITALI
VIA LIBERA ALL’ AVASTIN, EFFICACE COME IL COSTOSISSIMO LUCENTIS
DROGHE E GIOVANI: ALCHIMISTI “FAI DA TE” GIOCO D’AZZARDO, INTERESSE IN CALO
SPAZIO
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DAI SATELLITI L’AIUTO PER MODERNIZZARE LE FERROVIE REGIONALI
ROBOT MOBILI PER INCREMENTARE LA PRODUZIONE AEROSPAZIALE
FOCUS
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RICOSTRUITI GLI EPIGENOMI DI UN UOMO DI NEANDERTHAL
APERTA AI TURISTI L’AREA ARCHEOLOGICA “CITTADELLA DI RE DAVIDE”
WEEKEND
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FORTE DEI MARMI, FESTEGGIA 100 ANNI DI MONDANITÀ
CULTURA
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MATISSE, LA FIGURA, LA FORZA DELLA LINEA, L'EMOZIONE DEL COLORE
2 - n. 563 | Venerdì 16 Maggio 2014
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PRIMO PIANO
REGALIAMOCI UN LIBRO
CAPRI. UN MORETTO FV
33 FALSE VERITÀ
SULL' EUROPA
ILLUMINA IL BELVEDERE
DI PUNTA TRAGARA
di Lorenzo Bini Smaghi Il Mulino pp 188 € 14,00 L
e "false verità sull'Europa" che stanno facendo breccia in vasti strati di opi‐
nione pubblica, incrinando anche le più tenaci convinzioni europeiste, so‐
no molte di più, ma Lorenzo Bini Smaghi ha scelto di smontarne 33, ribaltando tesi che vengono date per assodate, "ma che in realtà si basano su ipotesi parziali o presupposti falsi. Il libro contrasta la strategia di colpevolizzazio‐
ne dell'Europa, che fa di Bruxelles il "capro espiatorio ideale" per sviare l'attenzione dell'opinione pubblica dalle responsabilità dei governi nazionali. «LA PRINCIPALE FONTE DI PREOCCUPAZIONE di chi guarda l’Italia dall’esterno è l’incapacità del paese di capire che i suoi problemi sono so‐
prattutto di origine interna. E che per risolverli c’è bisogno di riforme che incidano in modo radicale sul sistema economico. Per riprendere a crescere non c’è altra via che eliminare gli ostacoli che deve superare quotidianamente chi vuole intraprendere e creare posti di lavo‐
ro.» ANCHE SE FA PRESA SULL’ELETTORATO, la strategia di colpevolizzare l’Europa rischia di essere au‐
tolesionista in quanto espone i politici che l’adottano all’accusa di essere incapaci di bat‐
tere il pugno sul tavolo a Bruxelles, di sapere cosa andava fatto e di non averlo fatto. Appa‐
re più coerente e più efficace la posizione di chi rimette in discussione l’intera costruzione europea rispetto alla tesi, né carne né pesce, di chi si dichiara «a favore dell’Europa ma non di questa Europa». La crisi dell’Europa è in realtà la crisi degli stati nazionali, che in un sistema sempre più integrato non riescono ad agire individualmente in maniera efficace, ma sono riluttanti a trasferire poteri a livello so‐
vranazionale. Il volume smonta alcune «false verità» sull’Europa, senza assolverla dalle sue responsabilità ma senza nemmeno tacere quelle degli stati che ne fanno parte. L’autore. Lorenzo Bini Smaghi, dal 2005 al 2011 membro del Comitato esecutivo della BCE, è visiting scholar all’Università di Harvard e all’IAI. Con il Mu‐
lino ha pubblicato «Chi ci salva dalla prossima crisi finanziaria» (2000), «L’euro» (20094), «Morire di austerità» (2013); con Rizzoli «Il paradosso dell’euro» (2008). I
l maestoso pino marittimo del Belvedere di Punta Traga‐
ra a Capri illuminato di sera grazie all’energia solare. Si tratta del prototipo di un impianto fotovoltaico “stand alone” simile a un “muretto” (nella foto rende‐
ring) realizzato dall’Enea, a basso impatto ambientale e paesaggisti‐
co. In apparenza dunque è un “muretto” la cui energia prodotta illumina, attraverso una serie di fari a led, la chioma dell’albero, che domina la terrazza sul mare. TUTTO CIÒ HA PRESO IL VIA dal Concorso di Idee “Sole, vento e mare ‐ Energie rinnovabili e paesaggio”, ideato da Marevivo, insieme a Ene‐
a, GSE, ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, mi‐
nistero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Cen‐
tro di Ricerche Citera dell’Università Sapienza di Roma, per incenti‐
vare idee e proposte innovative sull’utilizzo delle fonti rinnovabili nel rispetto dei vincoli ambientali e paesaggistici. In questo caso è stato realizzato con resina uno speciale componente “solare”, che simula perfettamente l’aspetto esteriore delle pietre e dei materiali, rendendo al contempo invisibile il generatore fotovoltaico. L’ENEA adesso verificherà l’efficienza dell’impianto per favorire la produzione e la commercializzazione del componente. (Red) Vedi www.enea.it UNA CASCATA DI DUNE NEL CRATERE MARZIANO
Questo nuovo mosaico prodotto con le foto scattate su Marte dall'orbiter
Mars Express dell'ESA mostra un campo vorticoso di dune scure cadute nei
pozzi sommersi all'interno del grande cratere da impatto, “Rabe”, largo ben
108 km. Il mosaico è stato creato da due immagini scattate il 7 dicembre 2005 e
del 9 gennaio 2014. La regione si trova a metà strada tra l'equatore del pianeta
e il polo sud. (foto esa.int)
4 - n. 563 | Venerdì 16 Maggio 2014
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ATTUALITÀ
IL CNR ADVISOR SCIENTIFICO DELLA PIATTAFORMA
LA “CARTA COSTITUZIONALE
AGROALIMENTARE”
CERTIFICHERÀ
BUONE PRATICHE
E SICUREZZA DEL CIBO
U
na “Carta Costituzionale dell'Agroalimentare” che contenga indicazioni e buo‐
ne pratiche per la sicurezza del cibo nell'era della globalizzazione dei mercati, da proporre a tutto il mondo, come eredità dell'Expo 2015. È questo l'obiettivo del Consiglio nazio‐
nale delle ricerche nell'ambito del più ampio progetto “Safety for food” pre‐
sentato a Milano, promosso da Cisco Italia e Penelope spa, che vede coinvol‐
ti i ministeri delle Politiche agricole alimentari e forestali e della Salute, l'Istituto superiore di sanità, Italia so‐
stenibile per azioni, Agenzia per l'Italia digitale ‐ presidenza del consiglio dei Ministri. «LA SICUREZZA DEL CIBO ‐ ha spiegato Francesco Loreto, direttore del Diparti‐
mento di scienze bio‐agroalimentari del Cnr ‐ è un problema a cui oggi si deve prestare attenzione anche per i cambiamenti previsti negli scenari fu‐
turi: crescita della popolazione mon‐
diale a 9 miliardi di persone, conse‐
guente sviluppo delle produzioni per far fronte al fabbisogno di alimenti, integrazione sempre più veloce dei mercati e quindi necessità di realizzare sistemi efficienti di sorveglianza dei fattori di rischio nelle filiere produtti‐
ve, non solo con i controlli ai confini dei paesi importatori». COME SI ARRIVERÀ alla formulazione del protocollo? «La metodologia è quella di una sorta di Kyoto dell'ali‐
mentazione molto più inclusiva rispet‐
to agli accordi sui cambiamenti climati‐
ci», prosegue Loreto. Aggiunge: «Prevede la messa a punto di un que‐
stionario sulle emergenze per la sicu‐
rezza alimentare, formulato da ricerca‐
tori a livello nazionale, l'invio agli spe‐
cialisti dell'Unione Europea e successi‐
vamente degli altri paesi del mondo. Il tutto accompagnato da una piattafor‐
ma “social”, come momento di con‐
fronto aperto a tutti coloro che vorran‐
no intervenire nel dibattito». I rischi connessi al cibo sono molti: da quello legato al recupero degli ali‐
menti, all'aumento delle infezioni virali e da micotossine, all'incidenza del glo‐
bal warming nella diffusione di nuove patologie. «Ma il documento, che si rivolge soprattutto ai paesi emergenti, ancora carenti di normative nel setto‐
re, vuole includere anche il senso di assicurare cibo in quantità e qualità adeguate alla gran parte di popolazio‐
ne umana che oggi ne è priva e che in futuro potrebbe drammaticamente aumentare», conclude Loreto. TUTTI GLI ASPETTI TEMATICI del progetto “Safety for food” sono supervisionati dal Cnr che ha assunto il ruolo di advi‐
sor scientifico della piattaforma che consentirà alle comunità scientifiche e a tutti i soggetti interessati, ancor pri‐
ma dell'inizio di Expo2015, di incon‐
trarsi in rete, condividere contenuti e predisporre percorsi comuni di colla‐
borazione, di informazione e di defini‐
zione di possibili regole fondamentali per giungere, in coincidenza dell'Expo, a delineare e ratificare la “Carta”. (Red) Vedi www.cnr.it RASSEGNA STAMPA. LA VIGNETTE DELLA SETTIMANA
Corriere.it 15 Maggio
Corriere.it 13 Maggio
http://vauro.globalist.it/
http://vauro.globalist.it/
5 - n. 563 | Venerdì 16 Maggio 2014
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Italiaoggi.it 16 Maggio
S
coperti in Australia da un gruppo di Paleontologi dell'università del Nuovo Galles del Sud, spermatozoi giganti fossilizzati. Appartenevano ad una specie di crostacei di acqua dolce estinta 17 milioni di anni fa. Gli sper‐
matozoi erano lunghi probabilmente come il corpo dei maschi adulti. Lo studio è pubblicato sulla rivista Proce‐
edings of the Royal Society B. Gli sper‐
matozoi fossili sono stati scoperti nella grotta di Bitesantennary nel River‐
sleigh, la grande area ricca di testimo‐
nianze fossili nel remoto Nord‐Ovest del Queensland. Un'area dove sono avvenuti anche altri e numerosi ritro‐
vamenti straordinari di animali preisto‐
rici australiani, come gli ornitorinchi dentati e i canguri carnivori. LA STORIA DELLA SCOPERTA degli sper‐
matozoi fossili però risale al 1988 ma allora non si sapeva che cosa fossero. All'epoca, quando furono rinvenuti gli antichi crostacei, alcuni campioni furo‐
no analizzati al microscopio per identi‐
ficare la struttura interna. La scoperta, avvenuta anni dopo, di tessuti molli ancora conservati nei fossili ha spinto i ricercatori a esaminarli nel Laboratorio europeo per la luce di sincrotrone (Esfr) di Grenoble (Francia). Ed è stato nel corso di queste analisi che è stata possibile notare la presenza di sperma‐
tozoi intatti all'interno degli organi sessuali. Le analisi hanno individuato spermatozoi fossili lunghi circa 1,3 millimetri, praticamente pari alla stes‐
sa lunghezza del crostaceo adulto. Una particolarità, questa della lunghezza, che non è rara nel mondo animale. Un esempio per tutti. Alcune specie di APPARTENEVANO A UNA SPECIE DI CROSTACEI ESTINTA
AUSTRALIA, RINVENUTI
SPERMATOZOI GIGANTI
DI 17 MILIONI DI ANNI FA
Sopra, da sinistra, rappresentazione artistica della grotta di Bitesantennary 17 milioni
di anni fa (Credit: Dorothy Dunphy); la grande area ricca di testimonianze fossili
del Riversleigh, (Credit photo wikipedia/Huygens)
moscerini producono spermatozoi de‐
cine di volte più lunghi del loro stesso corpo. Ma come hanno fatto gli sper‐
matozoi a conservarsi così a lungo pur essendo dei tessuti molli? A questa domanda gli studiosi rispondono ipo‐
tizzando che la conservazione sia dovu‐
ta al guano di pipistrello che ricopriva con uno strato molto spesso gli antichi crostacei. La grotta di Riversleigh all’epoca era circondata da una foresta pluviale ricca di pozze d'acqua ed era popolata di pipistrelli. Adesso gli stu‐
diosi dovranno studiare con attenzione le proprietà chimico fisiche del guano che a questo punto dovrebbe avere particolari e interessanti proprietà con‐
servative. (Red) http://www.unsw.edu.au/ Informazioni commerciali
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