Lezione n° 3 - L`ANALISI VISIVA – IL COLORE Lui è lì, quieto nel

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Lezione n° 3 - L`ANALISI VISIVA – IL COLORE Lui è lì, quieto nel
Lezione n° 3 - L’ANALISI VISIVA – IL COLORE
Lui è lì, quieto nel calice.
A dir la verità l’abbiamo già sbirciato mentre arrivava dalla bottiglia, giocando
con il controluce e annotando a mente un’ipotesi di fluidità e trasparenza, mentre il
colore iniziava a catturare la nostra attenzione.
Non facciamoci trarre in inganno da illuminazioni dell’ambiente distorte e da
colori di contorno fuorvianti, e mettiamoci in condizione di avere una fonte luminosa di
colore neutro e uno sfondo chiaro, magari proprio bianco.
Per osservarlo al meglio, assumiamo una postura comoda, solleviamolo
distendendo il braccio e tenendo la mano il più lontano possibile dall’imboccatura.
Incliniamo dolcemente il calice e attraversiamo idealmente il fluido con gli occhi.
Il nostro vino non ha molti vestiti da mettere: se è rosso, si pavoneggia porpora,
rubino, granato o aranciato; bianco invece può scegliere tra il verdolino, paglierino,
dorato o l’ambrato; infine anche se si vede meno in giro, il rosato indossa il tenue, il
cerasuolo oppure il chiaretto, se assomiglia molto al rosso meno intenso.
Ma è proprio dall’abito, se il colore è più chiaro o tende allo scuro impenetrabile,
che iniziamo ad ipotizzare se si tratta di un vino giovane, maturo, pronto o vecchio.
Se poi si diverte persino ad abbinare tonalità differenti allo stesso tempo,
sempre rispettando la propria categoria, che sia rosso, bianco o rosato, allora si
tratta molto probabilmente di un vino complesso e cangiante.
E’ proprio qui che ci imbattiamo in uno dei termini tecnici meno felici, ma
universalmente riconosciuti, della degustazione del vino: il termine “unghia”. E’ il
punto di contatto tra la superficie del vino e il vetro del calice, che essendo
inclinato assume la forma arcuata che ricorda l’estremità di un unghia.
E’ l’annotazione del colore di questo punto che ci offre un elemento in più
per ipotizzare lo stato evolutivo di ciò che stiamo degustando: più è chiara
rispetto al resto del fluido, e più probabilmente lo troveremo ancora giovane, e
viceversa un’unghia scura sarà segno che il nostro nettare sta maturando.