Ottimi Mondiali, peccato per l`Italia
Transcript
Ottimi Mondiali, peccato per l`Italia
[ 12 lunedì 25 febbraio 2013 L’INTERVISTA Alberto Tomba ] «Ottimi Mondiali, peccato per l’Italia» FIEMME 2013 Il campione bolognese, nonostante non gareggi più da 15 anni, resta uno dei personaggi più inseguiti per l’autografo anche in Valle di Fiemme l'Adige Ho parlato con Fauner e mi ha confermato che arrivare a medaglia sarà un’impresa: purtroppo i campioni non nascono tutti i giorni DANIELE BATTISTEL twitter: @dbattistel LAGO DI TESERO - Anche se da quasi 15 anni si è ritirato dall’attività agonistica è tuttora uno dei volti più noti di tutto il circo bianco, tanto che la valle di Fiemme lo ha scelto, tre anni fa, come proprio testimonial, anche in prospettiva Mondiali 2013. E così Alberto Tomba è stato protagonista dei primi giorni iridati: prima l’apparizione con tanto di discesa con sci da «alpino» sul rettilineo finale allo stadio del fondo durante l’inaugurazione, poi la passerella alla gara dell’amico Pittin, le presenze istituzionali alle cerimonie mondiali. E ogni volta c’è la fila di gente che si propone per una foto e per l’autografo. Le piace l’atmosfera mondiale di Fiemme 2013? Qui sono ai terzi mondiali in ventidue anni. Sono bravi. Ormai hanno esperienza e capacità per fare le cose bene. E devo dire che, per quello che ho visto, anche la cerimonia inaugurale a Trento è stata una bella cosa. Un successo organizzativo per il Comitato Fiemme 2013, mentre per quello che riguarda la squadra italiana i risultati dicono che c’è ancora tanto da lavorare. E così. Nei giorni scorsi ho parlato con il commissario tecnico del fondo Fauner e mi ha confidato che arrivare a medaglia sarà un’impresa difficilissima. Speriamo che i due argenti e il bronzo dello sci alpino a Schladming siano un buon auspicio. Perché lo sci in Italia è in crisi? I campioni non nascono tutti i giorni, purtroppo. Ai tempi miei c’era una generazione d’oro. Nello sci alpino io e la Deborah (Compagnoni, ndr), nel fondo la Belmondo, la Di Centa, «Grillo» De Zolt. Però ci sono dei periodi di buco. Se ci pensiamo bene, è successo tra Zeno Colò e Gustavo (Thoeni, ndr). E poi tra Thoeni e il sottoscritto. Da quando lei si è ritirato sono passati 15 anni... Effettivamente.... Allora dovremmo più o meno esserci con un altra «super generazione». Nei giorni scorsi, a sorpresa, è stato eletto alla presidenza del Coni Giovanni Malagò. Riuscirà a dare la scossa al movimento sportivo italiano? Giovanni lo conosco dai tempi dei Mondiali di nuoto a Roma. E’ un bravo «ragazzo». Speriamo faccia bene. In Italia conta solo il calcio e per gli altri sport avere attenzione e risorse è sempre più difficile, non trova? In effetti sarebbe importante avere uno sguardo su tutto il movimento. Invece noi italiani siamo monotematici: calcio, calcio e solo calcio. Così gli al- tri sport soffrono e non vengono considerati. Pensateci: perché c’era tanto odio contro di me? Perché toglievo le prime pagine dei giornali al pallone. Qualche suggerimento? In Italia si organizzano diversi eventi mondiali come questo della valle di Fiemme: anche i giornali e le tv dovrebbero supportarli in modo da invogliare da un lato nuovi praticanti, e dall’altra da trascinare altri appuntamenti. So che qui in Trentino dopo i Mondiali della valle di Fiemme si organizzeranno le Universiadi: tutte cose importanti per la promozione dello sport. A proposito di giovani, qual è il consi- Alberto Tomba, testimonial di Fiemme, con la mascotte dei Mondiali Skiri e il campione di sci nordico del passato Franco Nones, primo olimpionico del fondo italiano con l’oro nella 30 chilometri a Grenoble nel 1968 glio di un grande campione del recente passato alle generazioni future? Per chi comincia i consigli bisogna darli ai genitori: ai padri e alle madri che si sobbarcano sacrifici per assecondare le passioni dei loro figli. Poi, quando si arriva ai 14, 15 anni e uno ha le carte in regola per diventare un campione, serve un allenatore giusto. E i ragazzi? Devono fare la loro parte di sacrifici: niente bar la sera, niente discoteca con gli amici. Lo so che è dura anche qui in val di Fiemme, ma figurate come lo era a Bologna per me a Bologna. Quanto conta la testa? Parecchio, ma fino ad una certa età dev’essere sgombra dalla tensione. Bisogna allenarsi tanto, ci mancherebbe, ma non prendere tutto troppo sul serio. Pensate a Girardelli, com’era pignolo e metodico, fin quasi allo stress: alla fine ho vinto quasi di più io. Perché bisogna ricordarsi che una carriera è lunga e che se non si tiene la testa libera ad un certo punto si scoppia. L3022309 alle 21 - giovedi mattina sempre aperto! G3022320 il venerdì siamo aperti fino Noi italiani siamo monotematici: solo calcio. Così gli altri sport soffrono. Contro di me c’era tanto odio perché toglievo le prime pagine dei giornali al pallone argenti - bijoux - piercing IMPIANTI • • • • • • • • • idrici gas riscaldamento condizionamento solari manutenzioni aspirazione centralizzata energie rinnovabili ventilazione CALCERANICA AL LAGO (TN) Via della Prea, 2 Tel. e Fax 0461 724439 Cell. 336 357080 335 7525108 [email protected]